Salento review
copia omaggio
N. 2
EDITORIALE Salento Review Siamo arrivati ad un appuntamento importante. Noi di Salento Review, certo, ma anche il territorio di questa provincia che da qualche mese vi stiamo raccontando con la nostra pubblicazione trimestrale. La stagione estiva, infatti, rappresenta il banco di prova più atteso: quello in cui le parole devono trasformarsi in fatti, le promesse in servizi, gli slogan in buone pratiche quotidiane. Nella morsa di una crisi economica la cui fine viene di volta in volta posticipata, creare un cordone di sicurezza attorno al comparto turistico – per preservarne l’incidenza positiva sul prodotto interno locale – diventa una strada obbligata che sollecita il massimo impegno da parte di tutti gli attori in gioco. La retorica del “fare sistema” perde ogni significato, del resto, quando viene solo evocata lasciando poi, di fatto, campo libero agli egoismi e alle strategie di piccolo cabotaggio, finalizzate alla massimizzazione del profitto nel minor periodo di tempo. Fino a che il Salento resterà una moda, il suo successo sarà effimero ed illusorio. È il momento, invece, di spingere verso un definitivo salto di qualità che consenta a Lecce e alla sua meravigliosa provincia di fare dell’accoglienza e dell’offerta di cultura e di intrattenimento la propria condizione esistenziale, 365 giorni all’anno. Come? Rimanendo se stessa, innanzitutto, come abbiamo avuto modo di scrivere nel primo editoriale. La tutela del paesaggio resta la condizione imprescindibile di ogni futuro: in questo senso il contrasto all’abusivismo è non solo doveroso ma anche strategico. Un altro elemento di riflessione è dato dall’impatto delle grandi opere sulle campagne salentine: senza pregiudizi e settarismi bisogna chiedersi se progetti concepiti nell’ingannevole pomposità degli anni ’80 e ’90 abbiano ancora senso, se rispondano cioè alla caratterizzazione sempre più turistica e culturale di questa terra bagnata da due mari, o se, invece, siano dei pozzi cui attingere fino a che ci resta un poco d’acqua dentro. Quando le risorse finanziarie sono drasticamente ridotte, come negli ultimi anni, il pensiero deve farsi più arguto. Le gelosie vanno messe da parte e le buone intenzioni in comune, al di là delle divisioni determinate dalle differenti appartenenze politiche. Questo è un dovere, non un ecumenico auspicio. Ecco perché Salento Review non vuole convincervi che tutto va bene, ma aspira a dare un taglio costruttivo ad un dibattito di medio-lungo periodo sul territorio e sulle sue potenzialità. Partendo da ciò che esso già è per arrivare a quello che vorremmo che fosse, un domani, per i nostri figli. Abbiamo dunque raddoppiato gli sforzi per consegnare alle stampe un’edizione large, augurandoci di incontrare il favore dei lettori e di chi sta dimostrando di credere in questo progetto editoriale. Gabriele De Giorgi
Salento review//1
Il magazine Il portale web
Il catalogo
trimestrale di turismo, cultura, arte, informazione
anno I • n. 2 - 2013 • copia omaggio in attesa di Registrazione www.salentoreview.it info@salentoreview.it
salento review fa parte del progetto
Editore, Direzione e Redazione Password AD Srl Viale Lo Rè, 14 • 73100 Lecce Tel. 0832.1693637 www.pwad.it - info@pwad.it Direttore Responsabile Gabriele De Giorgi Coordinamento Editoriale Barbara Marzo Progetto grafico e impaginazione Valentina Prontera Collaborazione grafica Michele Ortese Web master Fernando Rugge Foto di copertina Pierpaolo Schiavone Cameraman Massimo Centonze Traduzioni Max Munsie
Hanno collaborato a questo numero Agata Bernat Valeria Blanco Mauro Bortone Damiano De Luca Veronica Perrone Mariella Tamborrino Enzo Turco Marzia Stenti Fabrizio Venturini Pubblicità Password AD Srl Stampa Officine Grafiche Distribuzione Password AD Srl Ringraziamenti particolari Eugenio Pisanò Sergio Paladini È vietata la riproduzione anche parziale dei testi e delle foto senza il permesso dell’Editore. Chiuso in tipografia il 28 maggio 2013
www.365giorninelsalento.it
//salento //istituzioni e territorio
Alfredo Prete
Paolo Perrone
il sindaco e la sua città, un amore ricambiato e una sfida da vincere
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Andrea Guido
parco del capoluogo, un tesoro ancora da scoprire
8
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Loredana Capone
«il turismo è un asset strategico, ma occorre più impegno da parte di tutti»
24
Antonio Gabellone
la provincia tra due mari: “valorizziamo l’esistente per essere leader” 43 Francesco Pacella
dal sudafrica al nord europa: l'assessore e le strategie di sviluppo turistico
47
52
Francesco Errico
“divertimento e vivibilità con un calendario di eventi concordato” 59 Luciano Cariddi
oltre le sue bellezze, otranto esulta per gli 800 santi
Luigi Coclite
kings of covenience e elio e le storie tese. le sorprese dell'estate 2013
semplificazione della burocrazia ed export: la camera di commercio punta al rilancio
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Mino Frasca
mobilità per studenti e turisti: la sfida del trasporto pubblico 80 //tradizioni //lecce sant’oronzo, la festa patronale dei leccesi che tanto piace ai turisti 12 //gallipoli santa cristina, madonna dell’assunta e san rocco: ecco l’estate dei patroni 64 //otranto dal 1480 al 2013: storia di una devozione
77
//salento in foto //le grotte di levante finis terrae, lo spettacolo delle grotte della costa di levante 16 // luoghi da cartolina tra sabbia e scogli
161
//cultura ed eventi //notte della taranta l’intuizione che è diventata l’evento dell’estate 28 le donne della taranta 32 il racconto di un protagonista: sergio torsello
40
//salento da vivere novoli, città del fuoco, del vino e del pane
49
//eventi estate 2013
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gallipoli, la movida è qui 62 //salento per famiglie turista esigente o madre in vacanza: come ti costruisco il giorno perfetto
126
//pubbliredazionale //gourmet marechiaro l'isolotto del gusto
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dove il profumo e i sapori del territorio si incontrano 122 la torre di merlino. un amore per la cucina che nasce da passione e professionalità
130
cantine coppola
150
//imprese tecnologie innovative per l’ambiente
//salento sulla costa La Masseria. Dal 1489, una tradizione d’arte e di ospitalità
67
gruppo mazzotta, marchio vincente negli insediamenti turistici del salento
96
piacevole accoglienza e tranquillità per le vostre vacanze
100
un mare cristallino per bagni indimenticabili 120 a porto cesareo la vacanza è sinonimo di design e stile nel rispetto del territorio 132 un paradiso naturale
136
un’oasi di piacere in un mare incantevole 140 un meraviglioso luogo dove trascorrere l'estate
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lasciatevi cullare dai suoni della natura
146
Hotel Solara, immerso nel verde, pensato e realizzato per il più piacevole soggiorno
152
102
//fashion un incontro casuale diventa subito amore. il racconto di come anna è diventata valentini 104 moda mare ...moda da amare
116
//luoghi //Santa Maria di Leuca “si fa, ma non si dice”. santa maria di leuca e i piccanti misteri delle sue bagnarole
84
le ville, come diamanti sulla costa
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//Melendugno la bandiera blu, marchio di qualità
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anna elisa prete: "incrementare il turismo in bassa stagione 92 roca li posti
96
//entroterra //specchia il borgo e la sua storia. ritratto di una meraviglia del salento 88
//rubriche gioielli libri beauty fashion //giovani promesse //scrittrici salentini sotto la pelle
107 109 110 112
119
//in viaggio //dalla polonia al salento l’amore nato dalle cose semplici. tra un caffè in ghiaccio e il mare 155 //dal salento in irlanda mille modi per stupirsi tra dublino e la sua costa 158 //personaggi //flavio&frank l’arte dello scatto. con il sogno di fotografare il presidente obama 166
//salento
istituzioni e territorio
Il sindaco e la sua città, un amore ricambiato e una sfida da vincere Primo cittadino dal 2007, Paolo Perrone gode di ampio consenso tra i leccesi. Ha lanciato la candidatura a Capitale europea della cultura per il 2019 ed è impegnato in prima fila per conquistare l'ambito riconoscimento a cura della redazione
Paolo Perrone, come e più di altri sindaci italiani, ha un legame molto forte con la sua città, che gli riconosce dal 2007 un ampio consenso. Oggi è impegnato, tra le altre cose, a guidare la sfida per la candidatura di Lecce a Capitale europea della cultura del 2019. Per tagliare quel traguardo deve battere l’agguerrita concorrenza di altre città italiane. Cultura e turismo sono voci vitali per il presente e il futuro di Lecce. Che ruolo hanno nella complessa attività di governo della città? «Filo conduttore della mia azione amministrativa è sicuramente il proseguimento del percorso intrapreso nel primo mandato. Promozione turistica del territorio, sviluppo ecocompatibile, miglioramento della qualità della vita, tutela del patrimonio artistico e architettonico. Certo è che i tempi non sono favorevoli per noi amministratori. Adesso la coperta è sempre troppo corta e noi sindaci dobbiamo fare i conti con una serie di impellenze di natura economica. Da parte mia, l’impegno a raccogliere i frutti dei miei sforzi non mancherà. Tanto è stato fatto e tanto resta ancora da fare. Lecce può vivere di turismo e soprattutto può, nell’accoglienza dei visitatori, trovare un importante motore di sviluppo economico. Il nostro territorio è un meraviglioso piatto variegato. Le bellezze architettoniche e paesaggistiche si fondono con il fascino del litorale. Tutto ciò offre la possibilità a chi raggiunge Lecce e il Salento di vivere una vacanza completa». Paolo Perrone, 45 anni è sindaco di Lecce dal 2007, imprenditore, rieletto nel 2012.
A che punto è la candidatura a Capitale europea della cultura per il 2019? «Ci stiamo lavorando intensamente e stiamo mettendo sul tavolo una programmazione di tutto rispetto. Cosa bisogna fare? Proseguire sulla strada intrapresa, incrementare le iniziative di natura artistica e culturale che possano incentivare l’arrivo dei visitatori e la loro permanenza. Lecce può meritare questo riconoscimento. Già capitale meridionale del barocco, il capoluogo salentino è ricco di storia e di tradizioni che possono essere, e che in parte già sono, conosciute a livello europeo. Certo, il percorso è insidioso e ci sono altre città italiane che ambiscono ad essere Capitale europea della cultura. Lecce non è da meno e noi ce la giochiamo alla grande». Quali fattori hanno contribuito alla crescita di Lecce in termini di intrattenimento e vivacità culturale? «Sicuramente il fatto che Lecce sia un’importante città universitaria. Basti pensare che la nostra non è più l’Università di Lecce, ma ha cambiato la sua denominazione in Università del
6//turismo//cultura//arte//informazione
La chiesetta chiesetta di San Marco risalente al XVI secolo, accanto al sedile in piazza Sant'Oronzo.
mio posto è qui, a Palazzo Carafa. La mia gente ha ancora bisogno del suo sindaco. E, a differenza di qualcun altro, non mi permetterei mai di considerare il mio incarico un trampolino di lancio. l
The Mayor and His City: a Reciprocal Love and a Challenge to Overcome
Mayor since 2007, Paolo Perrone enjoys a broad consensus among the Leccesi people. He launched the city’s candidature for European Capital of Culture for 2019 and is engaged in front line efforts towards the coveted award by Editor
Salento. Accogliamo studenti provenienti anche dalle province di Taranto e di Brindisi che da noi vengono a vivere e, sempre più numerosi, vi restano anche dopo il percorso di studi universitari. Naturalmente l’ateneo, già di per sé elemento di grande attrazione sociale e giovanile, alimenta la movida notturna. Lecce, per la sua conformazione, ha comunque sempre registrato un movimento serale di un certo peso». I suoi concittadini le riconoscono un consenso quasi bulgaro. Quanti caffè le costa questo successo? «Offrire il caffè ai miei concittadini è soltanto un piacere. L’ho sempre fatto e non solo in campagna elettorale. Diciamo che per me prendere il caffè al mattino incontrando i leccesi è una tradizione. Potete chiedere in tutti i bar della città, ve lo confermeranno, perché forse non ci crederete, ma è proprio quello il mio quartier generale: punto di incontro, di ascolto, di confronto». Sa già cosa farà da “grande”? «Adesso non ci penso, in tutta sincerità. Sono abituato a mettere davanti alle mie ambizioni politiche e personale – che, come è naturale che sia, esistono – gli obiettivi del presente. Oggi sono il sindaco di questa meravigliosa città e, per la seconda volta, gli elettori mi hanno chiesto di continuare a lavorare per il bene di Lecce e della comunità. Per il momento il
C
ulture and tourism are vital assets for the present and future of Lecce. What role do they have in the complex activity of city government? «The underlying theme of my administrative action is definitely to continue the path taken in the first term. Promoting tourism in the area, eco-development, improving the quality of life, and protection of artistic and architectural heritage are key points. It is certain that the time is not favorable for us administrators but much has been done and much remains to be done – Lecce can live on tourism and above all, in welcoming visitors, power an important engine for economic development». How is the candidature for the European Capital of Culture for 2019 progressing? «We're working hard and we are putting on the table a versatile plan. We must stay the course, increase initiatives in the arts and culture that can encourage the arrival of visitors and inspire them to stay here. Lecce may be merited this recognition. Of course, the path is insidious and there are other Italian cities as well that aspire to be the European Capital of Culture». What factors have contributed to the growth of Lecce in terms of entertainment and cultural vitality? «The fact that Lecce is an important university city is a major help. Suffice to say that our university is no longer the University of Lecce, but has since changed its name to the University of Salento. We welcome students from nearby provinces like Taranto and Brindisi and it’s not unusual for them to stay and live here even after their studies. The university in itself is a great social and youthful attraction which feeds the nightlife. But Lecce, for its character, has always been a lively night city». Your fellow citizens recognize you with popular consensus. How many coffees did you offer to make this happen? «Offering coffee to my fellow citizens is only a pleasure for me. I've always done it, and not just during election campaigns. Let's say that for me it’s a tradition to have a coffee in the morning and meet locals». Do you already know what will be your “great” achievement? «Right now, in all sincerity, I don’t think about it. I used to put my political and personal ambitions – which, naturally, exist – in front of the objectives of the present. Today I am the mayor of this wonderful city and, for the second time, voters have asked me to continue to work for the good of Lecce and the community. For the moment, my place is here, at Palazzo Carafa. My people still need its mayor. And, unlike someone else, I would never consider my job a stepping stone». l Salento review//7
//salento
istituzioni e territorio
IL PARCO DEL CAPOLUOGO, UN TESORO ANCORA DA SCOPRIRE A POCHI CHILOMETRI DA LECCE, IL PARCO "BOSCO E PALUDI DI RAUCCIO" PUNTA AD ENTRARE A PIENO TITOLO NEL CIRCUITO TURISTICO. IL PRESIDENTE, ANDREA GUIDO, SPIEGA COME a cura della redazione
ANDREA GUIDO, IL PIÙ GIOVANE ASSESSO-
evento a impatto ambientale pari a zero.
RE DEL COMUNE DI LECCE con delega all’Am-
Basta pensare alla splendida iniziativa di
biente, dal mese di maggio è anche il nuovo presidente
maggio quando i più forti atleti del circuito
del parco naturale regionale “Bosco e Paludi di Rauc-
mountain bike italiano si sono dati appun-
cio”. La nomina è arrivata con provvedimento del sin-
tamento a Rauccio per due importantissime
daco, Paolo Perrone. Di seguito il suo "manifesto" per la
gare ciclistiche.
valorizzazione del sito naturalistico.
Voglio promuovere, infatti, il turismo spor-
«Assumo un impegno importante per lo sviluppo del
tivo sostenibile ed eco-compatibile, al fine di attrarre singoli, famiglie e gruppi
nostro territorio, per conservare la natura, promuove-
nello svolgimento di attività sportive, ricreative e culturali organizzate all’aria
re la bellezza e la green-economy. Il parco di Rauccio,
aperta. Non solo. Voglio realizzare ogni manifestazione possibile, rispettosa
splendido connubio di natura e cultura, dovrà rappre-
dell’ambiente e coniugabile con il mio progetto di valorizzazione e promozione
sentare un laboratorio di sostenibilità e di buone prati-
del parco. Per l’imminente stagione sono già due o tre le manifestazioni previste.
che gestionali del territorio.
Con il coinvolgimento degli operatori economici attivi su tutta l’area del parco
Il mio primo intervento da presidente ha portato
e con il supporto della Casa delle associazioni ambientaliste, di recente nata in
all’approvazione da parte della giunta comunale di un
seno al mio assessorato, intendo dar vita ad appuntamenti e manifestazioni tali
progetto preliminare per la realizzazione di un’area
da poter continuare ad alzare l’appeal del parco: esposizioni d’arte, serate di os-
sosta caravan e camper di proprietà pubblica presso
servazione astronomica, visite guidate, degustazioni enogastronomiche, manife-
l’area pre-parco, che rappresenta un’ottima opportu-
stazioni sportive e musica live per attirare i giovani». l
nità per contribuire alla promozione del parco stesso e, soprattutto, alla valorizzazione del contesto territoriale delle marine di Torre Chianca, Spiaggia Bella e Torre Rinalda, in cui il parco ricade, e che oggi risulta ancora escluso dai forti flussi turistici. Tra le principali, devo ricordare l’adesione del parco alla Carta europea del turismo sostenibile (Cets), che getta le basi per un’adeguata ed efficace fruizione turistica dei luoghi inserendoli nel contesto generale di diffusione e valorizzazione del patrimonio naturalistico e storico-culturale del territorio tutto. Sempre in qualità di assessore non mi sono limitato alla predisposizione di interventi a medio e lungo termine e nell’ultimo anno ho dato vita a più di qualche 8//turismo//cultura//arte//informazione
Parco del capoluogo – The treasure still to discover
Only a handful of kilometers from Lecce, the “Bosco e Paludi di Rauccio” park is gaining place on the tourist circuit. The president, Andrea Guido, explains how by Editor
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ndrea Guido, the youngest Deputy Mayor of the Municipality of Lecce – also in charge of Environment affairs - since the month of May is also the new chairman of the Regional Natural Park “Bosco e Paludi di Rauccio”. The appointment was made by order of the mayor, Paolo Perrone. “I assume an important commitment for the development of our land, to conserve nature, to promote the beauty and our green economy. The park of Rauccio, a beautiful blend of nature and culture, will be a laboratory of sustainability and good land management practices of the territory. My first speech as president led to the approval by the City Council of a preliminary project for the construction of a parking area for caravans and campers on the public property before the park area, which is an excellent opportunity to help the promotion of the park itself and, above all, the promotion of the local beach communities like Torre Chianca, Spiaggia Bella, and Torre Rinalda, in which the park lies and still today bring strong tourist flows to the area. I also want to promote sustainable and eco-friendly sports tourism in order to attract individuals, families and groups to enjoy sports, leisure, and cultural activities organized in the open air. l
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//salento
istituzioni e territorio
Kings of covenience e elio e le storie tese. le sorprese dell’estate L’assessore al turismo del comune di lecce, luigi coclite, traccia un programma ambizioso e di qualità nonostante le risorse finanziarie non siano piu’ quelle di una volta a cura della redazione
riproposizione con qualche variante rispetto all'edizione invernale andata in scena al Paisiello». Cosa bolle in pentola? «Siamo in fase di cottura, abbiamo dei contatti ormai quasi definiti e se troveremo le risorse a luglio e agosto avremo: gli Aprés la classe, i Boom da Bash, Daniele Silvestri, i Kings of Convenience, i Pooh, Elio e le storie tese. Oltre ad una serie di eventi teatrali presso l'anfiteatro romano, il teatro romano ed il Must. Onestamente, devo dire, che non sarà facile garantire la presenza di tutti gli artisti menzionati. Senza abbandonare l'obiettivo prefissato all'atto della mia nomina, che è quello di fare emergere i tanti talenti locali che meritano la giusta ribalta e la dovuta attenzione di una città come Lecce, che nel periodo estivo è meta ambita Uno scorcio dell'anfiteatro romano in piazza Sant'Oronzo con alle spalle l'omonima statua. Accanto, Luigi Coclite, assessore al turismo.
Quale cartellone si prevede per la stagione estiva 2013?
del turismo culturale e non solo». l
«Certo rispetto al passato dispongo di risorse esigue che scaturiscono dalla crisi finanziaria ed economica nella quale versano la maggior parte dei Comuni italiani compreso Lecce. Il programma non ci consentirà di immaginare voli pindarici rispetto a presenze di richiamo nel calendario delle manifestazioni, ma quello che proporremo sarà piacevole, moderno e di grande qualità». Qual è il bilancio della stagione invernale? «L'intera rassegna teatrale invernale ha avuto un grande successo con vere e proprie standing ovation per Sergio Rubini e Simone Cristicchi, ma il vero fiore all'occhiello è stato lo spettacolo "Dignità autonome di prostituzione". Una cinque giorni favorevolmente accolta dai leccesi e non solo, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, con il quale manteniamo dei contatti strettissimi per cercare di riproporre in altro sito cittadino, un
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Kings of Covenience and Elio e Le Storie Tese – The Surprises of Summer 2013 Lecce’s councillor for tourism, Luigi Coclite, tracks an ambitious and high-quality program in spite of how financial resources aren’t as they used to be by Editor
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hich playbill is expected for the summer season of 2013? «The resources are scarce and so the program will not allow us to bring in fancy flights and mass attendance attractions for the calendar of events, but what I propose will be pleasant, modern, and high quality». What is the state of the winter season events? «The whole winter theatre festival has been a great success (with Sergio Rubini and Simone Christicchi), but the real highlight was the show “Prostitution Autonomous Dignity” in collaboration with the Teatro Pubblico Pugliese». What's cooking in the oven? «In July and August we have: Aprés la classe, Boom da Bash, Daniele Silvestri, the Kings of Convenience, The Pooh, and Elio e le storie tese. These are in addition to a series of theatrical events at the Roman amphitheater, the Roman theater, and Must». l
Il comitato promotore della candidatura di Lecce come capitale europea della cultura del 2019 è al lavoro per consentire alla città di tagliare il primo parziale traguardo verso l'ambito riconoscimento: il superamento delle preselezioni. Il direttore artistico della candidatura è l'israeliano Airen Berg, uno dei più grandi esperti internazionali di management culturale.
Benvenuta Brindisi
A fine maggio, con una conferenza congiunta, i sindaci di Brindisi e Lecce, rispettivamente Mimmo Consales e Paolo Perrone, hanno annunciato la convergenza della prima città sulla candidatura della seconda in nome di un'ambizione che è di tutto il Salento. Con le infrastrutture di cui dispone Brindisi, porto e aeroporto il dossier di Lecce acquisisce ulteriore spessore.
Salento review//11
//Tradizioni
Sant’Oronzo, la festa patronale dei leccesi che tanto piace ai turisti A fine agosto Lecce celebra la ricorrenza dei sui santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato. un appuntamento ricco di suggestioni che mettono insieme sacro e profano. e che calamitano la curiosità di migliaia di visitatori di Mariella Tamborrino
Dal 24 al 26 di agosto ricorrono le celebrazioni per Sant’Oronzo, patrono di Lecce. Sono i giorni in cui la città si anima dopo la pausa estiva. Molti leccesi, che per nulla al mondo rinuncerebbero a questo appuntamento, lasciano le loro case di mare o tornano dalle vacanze appositamente per partecipare alle celebrazioni in onore del loro protettore. La città indossa gli abiti della festa, soprattutto il centro storico. Piazza Sant’Oronzo, e tutte le vie che qui convergono, sono abbellite dalle luminarie, la cui arte, nel Salento, è tra le più apprezzate a livello internazionale. Ogni anno è una gara a farle più suggestive e l’evoluzione della tecnologia consente risultati sorprendenti anche con budget più ridotti. L’effetto è comunque straordinario. Intorno a queste luci che trasformano il profilo della città, vengono allestite bancarelle di tutti i tipi, per non dimenticare il gusto della fiera di un tempo. A farla da padroni sono prodotti artigianali e tipici di questa terra anche se, negli anni, l’afflato multietnico è decisamente aumentato. E poi concerti sotto le stelle, lo spettacolo pirotecnico a chiusura dei festeggiamenti e, non da ultimo, un “ringraziamento” al santo anche a tavola, con piatti propri di questo periodo: i galletti di Il vescovo di Lecce monsignor Domenico Umberto D'Ambrosio.
primo canto, cucinati arrosto e la “melanzanata” di Sant’Oronzo. Ovviamente, trattandosi di una festività religiosa, non mancano le celebrazioni liturgiche e la solenne processione, con in testa
12//turismo//cultura//arte//informazione
La statua di Sant'Oronzo.
Salento review//13
titolo 2
foto di maria grazia casalino
//titolo 1
Una leggenda narra che un giorno Oronzo si recò insieme al nipote (o zio, non tutte le versioni sono univoche) Fortunato, nella zona di San Cataldo, insediamento sul mare distante solo una decina di chilometri, per una battuta di caccia. I due incontrarono Giusto che era stato inviato da San Paolo a Roma per consegnare alcune lettere apostoliche. Oronzo e Fortunato si convertirono al cristianesimo e Giusto li battezzò entrambi. I tre iniziarono a predicare nel Salento e furono denunciati dai sacerdoti pagani al pretore romano, che impose loro di offrire incenso a Giove. Al loro rifiuto vennero condannati alla flagellazione e chiusi in carcere. Una volta scarcerato, Giusto raggiunse Pietro a Roma, e, una volta tornato a Lecce, partì per Corinto con Oronzo e Fortunato. Qui furono accolti da Paolo che nominò Oronzo primo vescovo di Lecce. Sant’Oronzo diventò patrono di Lecce alla metà del Seicento. Si dice che nel 1656 una tremenda epi-
La città di Lecce addobbata a festa con le tipiche luminarie che cambiano ogni anno. In questa foto quelle del 2011.
l’Arcivescovo, le autorità, le confraternite e le associazioni religiose.
demia di peste colpì tutto il Salento. I
Certamente il momento più partecipato dalla comunità cittadi-
leccesi chiesero allora aiuto al Santo, che
na. I riti religiosi trovano il loro culmine nel pomeriggio del primo
era molto venerato, benché non ancora
giorno, il 24, con la sfilata dei fedeli per le strade del centro storico
patrono. Sant’Oronzo fermò la peste alle
a seguito delle statue dei patroni. Oltre a Sant’Oronzo si celebrano
porte di Lecce salvando la città. Il resto
infatti anche i Santi Giusto e Fortunato.
è storia. l
Sant’Oronzo, the Tourists’ Much Loved Celebration for Lecce’s Patron Saint
It is a party with an antique flavor but yet it is still current, full of events, gatherings and ideas that bring together both the sacred and the profane. It is the feast of Sant’Oronzo, the patron saint of Lecce by Mariella Tamborrino
F
rom August 24th to 26th, the celebrations for the patron saint of Lecce, Sant’Oronzo, take place. The whole city dresses up for the party, especially in the historic centre. Piazza Sant’Oronzo, and all the paths that lead to it, are decorated with lights, whose artistic displays in Salento are internationally held with high regard. Beneath these lights that transform the city’s skyline are rows of kio14//turismo//cultura//arte//informazione
sks of all kinds so that the taste of the fair in the past is not forgotten. There are also concerts under the stars, a fireworks display at the end of the festivities and a "thank you" to Sant’Oronzo at the table, with typical dishes from this period: cockerel, roasts and the "melanzanata" of Sant’Oronzo. The solemn procession of August 24th, headed by the Archbishop, the authorities, confraternities, religious associations and the parade of the faithful through the streets of the historic centre to the statues of the patron saints (Sant’Oronzo, Santo Giusto, and Santo Fortunato). Sant’Oronzo became the patron saint of Lecce in the mid-seventeenth century. It is said that in 1656 a terrible plague epidemic struck the whole of Salento. Lecce then asked the highly revered Sant’Oronzo for help, although he was not yet a saint. Sant’Oronzo stopped the plague at the city’s doors, saving Lecce. And the rest is history. l
Galatina
Nardò
Noha
//salento in foto
io le grotte gg di levante lva Se o t r Po
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A cura di E.T. - Foto di Pierpaolo Schiavonedi M da na Su ari accompagnato Si ringraziano Federico e Giorgio perMaverci e r Tor in questa splendida escursione
Edited by E.T. – Photo by Pierpaolo Schiavone We thank Federico and Giorgio for accompanying us on this wonderful excursion Alliste
Taur
Felline Salento is a geologically dominated region and it is also tormented by karst phenomena, whose effects can be seen across almost the entire territory. Just drive the country roads or climb through some greener areas to Il Salento è una regione geologicamente dominata, ma anche tormentata, dal fenomeno run into the marks from the rainwater on the ground. go del n ilu di campagna o Another thing to consider is what happens underground. Gemini carsismo i cui effetti si notano in quasi tutto il territorio. Basta percorrere le stradine p Caaltri segni dell’azione If we could lift the entire Salento peninsula and look inerpicarsi tra le macchie delle serre per imbattersi in doline, vore, caverne ed into its depths, we would be amazed and fascinated delle acque meteoriche sul terreno. Altra cosa è ciò che avviene nel sottosuolo. Se riuscissimo, to discover that it is a triumph of underground rivers, per un momento, a scoperchiare l’intera penisola salentina e a guardare nelle sue profondità, lakes, springs, and waterfalls with crystal clear, swirling waters which flow, only partially, onto the mainland. rimarremmo stupiti ed affascinati nello scoprire che è un trionfo di fiumi, laghi, polle, cascate The majority ofi these rivers exit into the sea and are le cui acque cristalline e vorticose solo in minima parte sgorgano sulla terraferma mentre nella n almost always an corresponding with caves or crevices. To v maggioranza dei casi si versano in mare, quasi sempre in corrispondenza di grotte o anfratti. o significantly appreciate karst phenomena in action, you Gi Altro che le “terre riarse” citate da Orazio: per apprezzare in modo significativo il fenomeno S. see it from the sea along the coast from Otranto to must e r carsico attraverso l’azione modellatrice e combinata delle acque di superficie e di quelle carsiche,Tor Gallipoli via Santa Maria di Leuca. In this stretch of Puglia’s coast, the region has recorded over fifty sites which have occorre farlo dal mare, lungo la costa che va da Otranto a Gallipoli passando per Santa Maria di a Several caves long been the subject of extensive research. ozz of precious Leuca. In questo tratto di costa la Regione Puglia ha censito oltre cinquanta siti a lungo oggetto di have turned out to be real treasure chests M e ni approfondite ricerche da parte di numerosi studiosi. Molte grotte, rivelatesi dei veri e propri scrigni prehistoric finds and have provided research orr extensiveM ari T material which has allowed us to document di preziosi reperti preistorici, hanno offerto ampio materiale di studio (frammenti di ossa, resti di o the first steps i LidThe Grotto dei e Pal of the history of man in this strip of land. fauna africana, resti di elefanti, frammenti di utensili e ceramiche, manufatti preistorici e graffiti r Cervi in Porto Badisco (Otranto) with its three thousand Tor che riproducono scene di vita) che ha consentito di scrivere i primi passi della storia dell’uomo pictograms, and Zinzulusa (Castro) with its fantastic in questo lembo di terra. La Grotta dei Cervi di Porto Badisco (Otranto) con i suoi tremila limestone formations of stalactites and stalagmites, are among the best known. In the following pages we offer pittogrammi e la Zinzulusa (Castro) con le fantastiche formazioni calcaree di stalattiti e stalagmiti, our readers a brief photographic journey, accompanied sono tra le più conosciute. Nelle pagine che seguono abbiamo voluto offrire ai nostri lettori un also by the nautical coordinates, along the coast of breve viaggio fotografico, corredato anche dalle coordinate nautiche, lungo la costa di levante, da Levante from Santa Maria di Leuca to a place called the Santa Maria di Leuca fino alla località denominata il Ciolo, in agro di Gagliano del Capo. l Ciolo, in the countryside of Gagliano del Capo. l 16//turismo//cultura//arte//informazione
Ugento
sc Pe
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Melpignano Cursi
vour
Bagnolo del Salento Morigino
Giurdignano
Palmariggi
Maglie
Casamassella Punta Palascìa
Muro Leccese Giuggianello
Uggiano la Chiesa Minervino di Lecce
Scorrano Sanarica
Porto Badisco
Specchia Gallone
Cocumola
Botrugno S. Cassiano Nociglia
Supersano
Cerfignano
Poggiardo Vaste
Vitigliano
Santa Cesarea Terme Ortelle Porto Miggiano Surano Vigna Castrisi Grotte Zinzulusa Spongano Castro Diso Castro Marina Marittima
Castiglione no Torre Paduli Montesano
Andrano
Miggiano
Marina di Marittima
Marina di Andrano Depressa
risano Specchia Lucugnano
Tricase Prorto
Tricase
Marina Serra
Acquarica del Capo Presicce Alessano Ruggiano
Salve
Tiggiano Corsano Montesardo S. Dana
Torre Specchia Grande Novaglie
Barbarano Marina di Novaglie Giuliano Arigliano Morciano Gagliano del Capo di Leuca Patù Grotta del Pozzo o del Lago Castrignano e s Grotta delle Mannute lu del Capo co do a Grotta della Cattedrale V re o Grotta di Ortocupo Tor i or Grotta delle Verduselle eg r nG Sa
Grotta Ortocupo Comune: Gagliano del Capo Località: Ortocupo Ingresso: Semisommerso Posizione: LAT 39°48’09” N LONG 18°22’35” E
L’accesso alla grotta è semisommerso e si nota appena per una fessura; vi si può tuttavia accedere a nuoto immergendosi poco al di sotto del pelo dell’acqua. Una volta all’interno, nelle ore mattinali, offre un gioco di luci spettacolare. È anche chiamata Grotta del soffio a causa degli spruzzi d’acqua nebulizzata che si notano dall’interno in corrispondenza dell’ingresso e probabilmente causati dall’azione concomitante del vento e di una sorgente di acqua carsica che sgorga nella grotta. Talvolta in particolari condizioni di luce di mare e di temperatura, si dice che si possa verificare il cosiddetto effetto Morgana, una forma anomala di miraggio dovuta alla particolare distribuzione dell’indice di rifrazione della luce del sole che rende le forme difficilmente riconoscibili. l
Santa Maria di Leuca Salento review//17
//salento in foto//le grotte di levante
Grotte di Verduselle
Comune: Gagliano del Capo Località: Pascara (o piscara) Ingresso: Semisommerso Posizione: LAT 39°48’01” N – LONG 18°22’18” E Sono un gruppo di tre grotte vicinissime tra loro che prendono nomi diversi a seconda delle caratteristiche che le contraddistinguono: Verduseddhre, dei Ciauli (animaletti che i pescatori usavano come esca) o di Grandosecchia. Sono di dimensioni sufficienti ad offrire riparo ai pescatori sorpresi dalla pioggia. I fondali all’interno non sono molto profondi, ma sono bellissimi a vedersi essendo le acque particolarmente cristalline e trasparenti. l 18//turismo//cultura//arte//informazione
Grotta della Vora o della Cattedrale o Azzurra Comune: Gagliano del Capo Località: Le Vore Ingresso: semisommerso Posizione: LAT. 39° 48’ 17’’ N – LONG. 18° 22’ 40’’ E
Il nome di Vora deriva dall’ampio foro circolare (vora) formatosi nella parte superiore a oltre 60 metri di altezza. Quando la luce del sole penetra all’interno fino a illuminare lo specchio d’acqua, si creano dei fantastici effetti cromatici. Nei giorni di mare calmo si ha la suggestiva impressione di trovarsi all’interno di una cattedrale gotica illuminata da una grande cupola. l
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//salento in foto//le grotte di levante
Grotta del Pozzo o del Lago Comune: Gagliano del Capo Ingresso: semisommerso Posizione: LAT. 39°48’ 22”N – LONG. 18°23’11”E
Conosciuta come Grotta Bocca del pozzo o Grotta del Lago, si sviluppa per circa 120 metri di lunghezza e presenta numerose camere d’aria al suo interno. In questa grotta, importante da un punto di vista paleontologico, vi è una sorta di piscina ricoperta da acque incredibilmente fresche, raggiungibile dopo una breve ed avventurosa arrampicata sulle rocce. l
//salento in foto//le grotte di levante
Grotta delle Mannute
Comune: Gagliano del Capo Ingresso: semisommerso Posizione: LAT. 39°48’ 22”N – LONG. 18°23’11”E La grotta, composta da due più piccole, prende il nome dalla forma dialettale mannute o minnute o minne (forme dialettali per indicare un seno procace) perché dall’ampia cupola pendono numerose stalattiti che, viste da lontano, danno appunto l’idea di tante mammelle appese. Nella parte alta vi sono parecchi fori circolari di circa 10 metri di diametro, all’apparenza inaccessibili. La grotta più grande è anche conosciuta come la Grotta della satizza (salsiccia) perché, oltre alle numerose stalattiti pendenti, presenta una grossa colonna stalagmitica che sorge dal basso. l
//salento
istituzioni e territorio
«Il turismo è un asset strategico, ma occorre più impegno da parte di tutti» a cura della redazione
Assessore alle Attività produttive della Regione Puglia, di cui è stata anche vice presidente, Loredana Capone esorta imprese ed istituzioni a condividere una strada comune per un definitivo salto di qualità del comparto turistico
Loredana Capone, avvocato leccese, assessore alle Attività produttive della Regione Puglia.
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Passeggiando nelle campagne di tutta la Puglia si possono ammirare magnifici alberi di ulivo, talvolta anche secolari. Sopra, uno scorcio di Santa Cesarea Terme.
La Puglia è una continua scoperta anche per i suoi abitanti. Lei, per esempio, che ha la fortuna di girarla in lungo e largo, da cosa è stata colpita di più? «Sono colpita dalle suggestioni dei centri storici : i colori della pietra, la luce del sole che tutto l'anno filtra
fonti di ricchezza dell’intero sistema economico pu-
i monumenti finemente decorati, le piazzette calde e
gliese».
accoglienti, ti generano voglia di vivere e di sorridere.
Quali sono, a suo parere, le azioni necessarie per-
E' quello che poi porta qui in Puglia così tanti regi-
ché il turismo diventi definitivamente il volano
sti. Scelgono le nostre città come location di film che
della crescita del territorio?
fanno impazzire il mondo: pensiamo, per esempio, a
Il turismo è uno degli asset fondamentali per la Pu-
Mine vaganti di Ferzan Ozpetek. E poi certi paesaggi
glia. Occorre però un impegno maggiore da parte di
di campagna, con gli ulivi, i muretti a secco, il mare.
tutti, istituzioni e imprese, nella destagionalizzazione
Da restare senza fiato».
migliorando sempre più la capacità ricettiva e i servizi.
Rispetto del territorio, tutela delle produzioni, ma
Abbiamo un meraviglioso paesaggio in Puglia, natu-
anche marketing e infrastrutture. Quanto è deli-
rale e architettonico, ed è fondamentale sostenerne il
cato l'equilibrio tra economia e ambiente?
recupero perché sostenerlo significa generare occupa-
«Lo è moltissimo. Negli ultimi anni fortunatamente
zione. E’ con questo obiettivo che, negli ultimi anni, la
la sensibilità ambientale e paesaggistica è aumentata.
Regione Puglia ha puntato su una politica che premia
Prima, però, le ragioni dello sviluppo hanno prevalso
la qualità delle strutture ricettive anche con degli in-
sul paesaggio, sull’architettura, sul territorio dimen-
centivi diretti a ristrutturare masserie, teatri e strut-
ticando che proprio queste sono, invece, le principali
ture connesse che possano restare aperte tutto l'anno». Salento review//25
//salento//istituzioni e territorio
mettere loro di coltivarli dobbiamo impegnarci tutti per creare quell’humus indispensabile per decidere qualsiasi investimento. Su questo continuerà la mia azione, per non perdere mai di vista il bene primario della persona umana: il lavoro che da dignità alla vita stessa». l
“Tourism is a strategic asset, but it takes more effort by everyone”
The councillor for Productive Activities in the Puglia region, who was also vice president, Loredana Capone encourages companies and institutions to share a common way for a definitive boost to tourism sector quality by Editor
P Una veduta della scogliera di San Gregorio.
In termini occupazionali, qual è il potenziale che deriva dall'ottimizzazione del comparto turistico? «I benefici sono concreti, si possono vedere e toccare con mano: nuovi posti di lavoro e ossigeno alle imprese, perché tornino a guardare al futuro con fiducia crescente». Lasciamo il Salento da parte, per non apparire partigiani. Descriva ai nostri lettori una meraviglia pugliese che ha avuto modo di conoscere nell'esercizio del suo ruolo di governo. «Una meraviglia è proprio nel Salento: il faro della Palascìa, un posto bellissimo che ho difeso a spada tratta contro i progetti di nuove costruzioni del ministero della Difesa sia da vicepresidente della Provincia che con il ruolo che ricopro in Regione. C'è un connubio tra mare, verde, pietre e cielo, inestimabile. Meraviglie comparabili solo alla Valle d'Itria, a Castel del Monte, al Gargano». Che tipo di regione ideale immagina di consegnare alle sue figlie e ai giovani pugliesi? «Una regione che restituisca ai giovani la voglia di sognare. A loro dobbiamo dimostrare che ce la possono fare. E che possono farcela solo se hanno fiducia nelle proprie capacità. Ma i sogni vanno coltivati e per per-
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uglia is continuous discovery, even for its regular inhabitants. You, for example, have the good fortune to experience it far and wide, what has struck you the most? «I'm impressed by the inspiring city centers: the colors of the stone, the warm and welcoming squares, they fill you with life and make you smile. It’s this that brings so many filmmakers to Puglia. They choose our city as a film location that starts a world craze: consider, for example, “Loose Cannons” by Ferzan Ozpetek. And then there are the landscapes of the countryside, the olive trees, stone walls, and the sea». Respect for the land, protection of production, but there’s marketing and infrastructure as well. How delicate of a balance is there between the economy and environment? «In recent years, fortunately, land and environmental sensitivity has increased. However, the reasons for the prevailing development of the landscape, the architecture, and the territory are that these are the main sources of wealth for the entire economic system of Puglia». What, in your opinion, are the necessary actions as to why tourism will become the driving force of growth in this area? «Tourism is one of the fundamental assets of Puglia. It should, however, take a greater commitment on the part of all institutions and enterprises during the seasonal adjustments to continually improve the receptive capacity and services. It is with this objective that the region of Puglia has focused on a policy that rewards the quality of accommodation with direct incentives to restructure event-hosting manor farms, theatres, and other similar facilities that would remain open throughout the year». In terms of employment, what are the potential results from the optimization of the tourism sector? «The benefits are tangible – you can see them and touch them: new jobs and fresh air for businesses, this is why we look to the future with growing confidence». Leaving aside Salento, so not to appear partisan, can you describe to our readers a marvel of Puglia that you’ve been able to experience with your role in government? «Actually there is a marvel right in Salento: the lighthouse of Palascìa, a beautiful place that I have been defending against new construction projects from the Ministry of Defence both with the Vice President of the Province and my own role in the region. There is a priceless combination of sea, greens, stones and sky. Wonders comparable only to the Itria Valley, in Castel del Monte, Gargano». What kind of ideal region do you imagine to hand over to your children and the youth of Puglia? «A region that gives the desire to dream back to the future generations. To them we must show that we can do it. And they can do it only if they have confidence in their abilities. Because of this my actions will continue, never losing sight of the primary good of the human person: the work that gives dignity to life itself». l
//titolo 1
titolo 2
L’intuizione che è diventata l’evento dell’estate Dalla creazione dell’Istituto “Diego Carpitella”, nel 1996, alla prima edizione, nel 1998, concertata da Daniele Sepe. In quindici anni decine di artisti di fama internazionale, giovani talenti salentini e la passione travolgente del pubblico hanno posto le basi di un successo musicale e di valorizzazione del territorio
Fino alla metà degli anni Novanta, il “movimento della pizzica” aveva conservato un suo carattere “di base”: tutte le iniziative nascevano “dal basso”, nel sostanziale disinteresse delle istituzioni. Le cose iniziano a cambiare quando comincia un’interlocuzione con alcuni amministratori locali più sensibili e lungimiranti, che intuiscono le potenzialità in termini culturali e magari anche di “marketing territoriale” del movimento. Da questo rapporto nasce l’intervento sicuramente più significativo in questo campo: la creazione dell’Istituto
Di Vincenzo Santoro
“Diego Carpitella”. Il progetto dell’Istituto nasce, tra la fine del 1996 e il 1997, per iniziativa di alcuni intellet-
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foto di fabio serino
//cultura ed eventi
notte della taranta rivelatasi vincente, almeno sul piano mediatico, come dimostra la vertiginosa crescita dell’evento negli anni e il grande successo ottenuto anche nell’ultima edizione firmata da Goran Bregovic. Dopo la prima edizione, diretta da Daniele Sepe e realizzata con pochi mezzi e in maniera quasi artigianale, l’iniziativa è cresciuta in maniera esponenziale, grazie anche all’afflusso di risorse pubbliche sempre maggiori ed a una sapiente gestione mediatica, diventando uno degli eventi musicali più importanti a livello nazionale e forse anche internazionale. Si susseguono maestri concertatori sempre più noti e prestigiosi: nel 1999 arriva Piero Milesi, musicista e arrangiatore di fama, collaboratore di De Andrè e di altri grandi della musica italiana; nel 2000 è la volta di Joe Zawinul, uno dei più grandi jazzisti viventi, inventore, insieme a Miles Davis, del jazz elettrico, fondatore dei mitici Weather Report e del suo Zawinul Sindacate. Nel 2001 torna Milesi, per un progetto impegnativo di incrocio tra le musiche di tradizione e la musica sinfonica. Il gruppo di organizzatori dell’evento (che negli anni ha avuto diversi avvicendamenti), il cui coordinamento
tuali e operatori culturali locali (di fatto coordinati da
di fatto a partire dal 2001 viene assunto da Sergio Bla-
Luigi Chiriatti), le cui principali attese riguardavano la
si, gestirà la Notte della Taranta in maniera disinvolta
possibilità di mettere in campo politiche culturali orga-
e innovativa dal punto di vista artistico, estremamente
niche che permettessero di costruire un rapporto più
spregiudicata e moderna dal punto di vista della comu-
consapevole con la storia culturale del territorio, e di
nicazione, e con una grande efficienza sul piano orga-
ricostruire un legame più vitale con la tradizione.
nizzativo. Ad intervenire alla grande kermesse – come
Dopo varie vicissitudini, la proposta proveniente dalla
maestri concertatori o come ospiti - verranno chiamati
“base” viene infine recepita dagli amministratori di al-
nomi sempre più altisonanti, che contribuiranno ad
cuni comuni (Melpignano, Cursi, Sternatìa e Calimera,
attirare l’attenzione dei media nazionali e a richiamare
che fanno parte della Grecìa, più Alessano e Cutrofiano).
folle di appassionati. L’elenco è effettivamente impres-
All’interno dell’Istituto Carpitella, i cui scopi iniziali in
sionante. Fra i tanti: Stewart Copeland, Ambrogio
verità volevano essere più squisitamente culturali, nasce
Sparagna, Franco Battiato, Gianna Nannini, Francesco
nel 1998 l’idea della “Notte della Taranta”.
De Gregori, Giovanna Marini, Piero Pelù, Davide van
L’idea iniziale dei due coordinatori scientifici dell’Isti-
de Sfroos, Lucio Dalla, Carmen Consoli, I Buena Vista
tuto, che in quel momento erano i professori Maurizio
Social Club, Peppe Servillo, Lucilla Galeazzi, Carlos
Agamennone e Gianfranco Salvatore, era quella di un
Nùñez, Mauro Pagani, Massimo Ranieri, Giuliano San-
festival centrato sullo scambio creativo tra la musica sa-
giorgi, i Sud Sound System, Ginevra Di Marco, Morgan,
lentina e le altre musiche del mondo, che, governato da
Richard Galliano, Rokia Traorè, Caparezza, Radio-
un “maestro concertatore” di prestigio, doveva riuscire
dervish, Vinicio Capossela, Ludovico Einaudi, Justin
a produrre delle composizioni “originali”. Idea alla lunga
Adams, Savina Yannatou, Goran Bregovic e moltissimi Salento review//29
//titolo 1
foto di fabio serino
titolo 2 recuperare alcuni aspetti delle antiche feste popolari o dei grandi pellegrinaggi ai santuari, a cui affluivano migliaia di persone. Del variegato popolo della pizzica, diffuso ormai in ogni dove, Melpignano è diventato il luogo elettivo, in cui “bisogna” andare, una volta l’anno, per rinsaldare un legame con un fenomeno che, evidentemente, va molto al di là del semplice concerto di musica dal vivo, ma anche per ritrovarsi tutti insieme, in una “comune appartenenza” dentro il perimetro magico della festa danzante. La musica suonata sul palco sembra avere un ruolo secondario, quasi di sontuosa cornice; e quando il concerto finisce e si spengono i potenti impianti di diffusione sonora, i suoni e le danze continuano, spontanei e vitali, nelle decine e decine di ronde che animano il meraviglioso cengruppi e musicisti coinvolti nei “concerti a ragnatela”.
tro storico di Melpignano fino alla mattina inoltrata. An-
La Notte melpignanese, con la sua capacità di attrarre
che i giornalisti presenti sembrano impressionati soprat-
sterminate masse di giovani (e non solo), fin dall’ini-
tutto da questo grandioso rituale collettivo, abbastanza
zio riesce a diventare un punto di accumulazione (e
unico nel suo genere, e prestano in generale alla musica
di moltiplicazione) di tutta l’energia che negli anni
suonata sul palco un’attenzione minima, di routine. Su
si è catalizzata intorno al “fenomeno pizzica”, anche
tutto questo scenario domina la “Taranta”, l’enigmatico
al di là degli aspetti strettamente musicali e artistici.
ragno che, trasformato in icona post-moderna, continua
Addirittura, il grande raduno sembra in qualche caso
ad imperversare nelle terre di Puglia. l
The thought that became the event of the summer: How the Night of the Taranta came to be
After various vicissitudes, the “bottom up” proposal was finally implemented by some of the local community administrators (Melpignano, Cursi, Sternatìa and Calimera, which were a part of Greek Salento, plus Alessano and Cutrofiano). The Institute of Carpitella, whose initial goals, in truth, were to make the event more purely cultural, founded the idea of the “Night of the Taranta” in 1998. The initial idea of the two scientific coordinators of the Institute, which at that time were professors Maurizio Agamennone and Gianfranco Salvatore, was that of a festival centered on creative exchange between the music of Salento and other world music, which, governed by a prestigious master “concerter”, must be able to produce very original compositions. The idea proved successful in the long run, at least in the media, as evidenced by the rapid growth of the event over the years and the great success of the most recent edition which included Goran Bregović. To add to the fiesta’s character – as seen by “master concerters” and guests alike - more high-profile names will be called in to help attract national media attention and increase the crowds of fans. The list is indeed impressive. Among the many: Stewart Copeland, Ambrogio Sparagna, Franco Battiato, Gianna Nannini, Francesco De Gregori, Giovanna Marini, Piero Pelù, Davide van de Sfroos, Lucio Dalla, Carmen Consoli, the Buena Vista Social Club, Peppe Servillo, Lucilla Galeazzi, Carlos Nùñez, Mauro Pagani, Massimo Ranieri, Giuliano Sangiorgi, The Sud Sound System, Ginevra Di Marco, Morgan, Richard Galliano, Rokia Traorè, Caparezza, Radiodervish, Vinicio Capossela, Ludovico Einaudi, Justin Adams, Savina Yannatou, Goran Bregovic and several other groups and musicians involved with the “spider web concerts”. l
Since the creation of the institute of "Diego Carpitella" in 1996 and the first edition of it coordinated by Daniele Sepe in 1998, in fifteen years of operation, dozens of internationally renowned artists, talented young local people, and the overwhelming passion of the public have laid the foundations of the musical success and development of the territory by Vincenzo Santoro
U
ntil the mid ‘90s, the “movimento della pizzica” (movement of the pinch, referring to a tarantula bite) had conserved its own “basic” character: all of the initiatives were born underground with substantial disregard for the institutions. Things started to change when people began exchanging of views with some of more sensitive and far-sighted local administrators who saw its potential in terms of culture and maybe even "territorial marketing" of the movement. From this relationship certainly came the most significant intervention in this field: the creation of the Institute of “Diego Carpitella”. The Institute’s project was born in late 1996 and 1997 with the initiative of some intellectuals and local cultural operators (coordinated by Luigi Chiriatti), whose main expectations were related to the possibility of putting in place policies that would allow organic culture to build a more recognized relationship with the cultural history of the area, and to rebuild a more vital link with tradition. 30//turismo//cultura//arte//informazione
foto di vittorio sciuti
affascinante quanto complesso. La Notte della Taranta è un fenomeno tanto immagini accompagnate da brevi testi: nei volti Noi abbiamo scelto di presentare uno spaccato per il palco di Melpignano c’è una buona parte e nelle parole di sei delle donne che animano si deve tanto decifrare, quanto sentire dentro. del successo di questo “miracolo” salentino. Che non Caiulo sono tre delle principali voci Anna Cinzia Villani, Stefania Morciano, Alessandra Martella e Lucia Scarabino incantano il pubblico della manifestazione. Laura Boccadamo, Maristella ricordi. ottenendo un affresco collettivo fatto di emozioni e danzando. A loro abbiamo rivolto una domanda
Anna Cinzia Villani (sopra, con Piero Milesi) Anno di nascita: 1974. Prima edizione: 2000 (Maestro concertatore Joe Zawinul) Qual è il brano della tradizione che ancora non è stato riscoperto a dovere? Sono molti i brani non ancora esplorati: mi riferisco in particolar modo al vastissimo repertorio di canti polivocali che un tempo accompagnavano la vita quotidiana della gente, dalla nascita alla morte, nelle fasi lavorative e di riposo, nel momento delle serenate. Sono brani polivocali (così si definiscono i canti a più voci), piuttosto lenti perché spesso seguivano esclusivamente la lentezza delle giornate di allora seguendo i ritmi naturali del sole e della luna e il 'respiro' di chi cantava, per cui quasi mai sono riconducibili ad una cadenza ben precisa. Questo li rende difficili da presentare in piccoli o grandi eventi, dato che si pensa che non possano interessare a nessuno. Effettivamente il gusto che si è sviluppato intorno alle musiche popolari del Sud privilegia solo i repertori vivaci. Credo che questa sia una rinuncia notevole, dato che è proprio da brani come questi, dalle scale musicali usate, dai testi, che si capisce veramente la storia di un popolo, la sua mentalità, il modo di stare nel mondo. 32//turismo//cultura//arte//informazione
Laura Boccadamo (a destra) Anno di nascita:1984 Prima edizione 2010 (Maestro concertatore Ludovico Einaudi) A che età e da chi hai imparato a ballare la pizzica e che sensazioni si provano a finire sul palco di Melpignano davanti a 100mila persone? La mia passione per la danza ma in particolare per la pizzica nasce in famiglia, grazie all'ardore di mia madre. Era sempre festa quando si incontrava con la sua famiglia e dedicavano il loro tempo a cantare, suonare e ballare. Ero felice... Con il trascorrere degli anni, nelle piazze intuivo che cresceva la mia passione verso questa danza che mi liberava da ogni pensiero e mi isolava completamente facendomi danzare soltanto... Arrivare al più importante festival salentino e salire sul palcoscenico della Notte della Taranta e danzare per gli altri, ma soprattutto per me stessa davanti a 100mila persone è qualcosa di unico e inspiegabile. È difficile da descrivere, perchè una volta lì sopra le note ti entrano nell'anima e ti trasportano e l'adrenalina sale e come dice Celentano... l'emozione non ha voce!!!
Salento review//33
//cultura ed eventi//notte della taranta
Stefania Morciano Anno di nascita: 1978, Prima edizione nel 2006 (Maestro concertatore Ambrogio Sparagna) Quali sono i ricordi della della prima volta sul palco del Concertone? La prima volta sul palco della Notte della Taranta è imprevedibile! Le mie emozioni furono completamente soffocate da una fastidiosa tensione, dovuta prevalentemente all’afonia del giorno precedente. Per quanto avessi esperienza di palchi in tutt’Italia e anche all’estero, quando salì sul palco di Melpignano mi sentì un puntino davanti ad un muro, incapace di sfondarlo, ma ci misi tutta la mia forza. Avevo completamente annebbiata la vista quando, nei video wall, la telecamera inquadrò la mia famiglia che mi salutava e mi chiamava, dimenandosi tra le decine di migliaia di persone di tutte le età che erano in piazza e allora mentre cantavo, ho alzato la mano per salutarli. Quando tutto si spense, mi sembrava di aver vissuto quelle ore completamente in balia dell’alcol, quelle che al risveglio ti fanno dire “ma cosa è successo? All’alba, tornando a casa, ho dato anche un passaggio a un ubriacone che aveva in mano un fiaschetto di cinque litri di vino. Lui, per fare conversazione durante il tragitto, mi chiese se anch’io avessi visto il concerto e se era stato di mio gradimento. Me la risi dentro di me.
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//cultura ed eventi//notte della taranta
Alessandra Caiulo Anno di nascita 1984 Prima edizione 2004 (Sparagna) Ogni edizione un progetto nuovo. Com'è possibile ogni anno ripartire da zero? “Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto”. Borges aveva ragione. È proprio grazie alle grandi differenze dei tanti protagonisti che negli anni si sono succeduti sul palco di Melpignano che la Notte della Taranta è, oggi, quello che è: meta prediletta di attraversamenti, approdi, tradizioni, in bilico tra un passato che non può e non deve essere dimenticato e un futuro che parte proprio dal suo ricordo per ricostruirsi nella contemporaneità. Chi respira l’aria della Grecìa nelle notti ‘tarantate’ ha la fortuna di vivere uno degli ultimi pezzi di sincerità che l’universo musicale probabilmente conosca, scevro dai limiti del poco virtuoso circolo della musica da ‘etichettare’ per imporsi sul grande mercato. La Notte della Taranta la sua grande scena ce l’ha già e se l’è guadagnata grazie all’incontro vincente di anime diverse che hanno lavorato con coraggio, pazienza e ostinazione per uno stesso obiettivo: la musica. i maestri concertatori, l’orchestra, i tanti operatori del retroscena, lavorano, ogni anno, insieme con la voglia di donare a questa strana terra il sapore forte del riconoscersi ancora figli di qualcosa.
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foto di barbara ledda
Maristella Martella Anno di nascita: 1975 Prima edizione nel 2006 (Maestro concertatore Ambrogio Sparagna) Cosa rende unica, tecnicamente, la danza popolare salentina? Noi oggi siamo testimoni di un rinnovato movimento culturale che ha investito la pizzica-pizzica e la tarantella in generale e che si alimenta col passare degli anni. Questo fenomeno che ha superato i confini nazionali appassionando all'estero quanto in Italia, ha portato inevitabilmente alla trasformazione della danza popolare, che è passata negli anni dall'intimità dei cortili e delle feste familiari-private alle ronde nelle piazze, ai laboratori didattici e agli spettacoli dal vivo. La pizzica-pizzica ha subito inevitabilmente delle trasformazioni, a ragione anche del successo che l'ha coinvolta. Probabilmente è sentita dal pubblico e dagli appassionati come una danza libera, anche se in realtà ha dei codici specifici che vanno rispettati. Per evitare lo stravolgimento dei codici stessi e degli stili, è necessario danzarla (in generale la tarantella) con passi piccoli, contenuti e con piccoli salti che sollevano il corpo ritmicamente da terra. La pizzica-pizzica è una danza di resistenza, nell'eseguirla è importante resistere alla stanchezza e alla tentazione di esagerare. Il suo segreto e la bellezza è nell'oscillazione continua del corpo che segue il ritmo dei sonagli, un movimento incessante che è vita.
Salento review//37
foto di franco ubaldo
Lucia Scarabino Anno di nascita 1983 Prima edizione: 2011 (Maestro concertatore Ludovico Einaudi) Sensualità, ritmo, abilità. In quale caratteristica ti ritrovi di più e qual è la miscela perfetta per incantare il pubblico? La sensualità, il ritmo e l’abilità sono sicuramente caratteristiche funzionali all’esecuzione del ballo, ma penso che facciano solo da cornice ad una danza che ha bisogno di ben altro per raccontarsi. Ogni volta che danzo cerco di esprimere un discorso molto più profondo che non è solo diretto a stimolare il compiacimento del pubblico, ma anche a far intuire che dietro ogni gesto, ogni sentimento, ogni espressione corporea c’è una storia che ci appartiene, che ci identifica e nello stesso tempo ci riunisce. La tarantella nasce da un’esigenza primordiale di rigenerazione, di appartenenza e d’integrazione, e pertanto deve raccontare, in primis, il rispetto, la sincerità e la purezza del suo passato. Non può essere avvertita come semplice divertimento o come momento performativo di un normale spettacolo di piazza in cui bisogna a tutti i costi compiacere il pubblico. La tarantella non è solo un fatto estetico e, se si balla pensando solo alla sensualità al ritmo e all’abilità, si perde completamente il senso di questa danza la cui anima è molto più profonda e complessa. Nella danza della tarantella non c’è una miscela perfetta per incantare il pubblico; è necessario invece trovare una giusta combinazione di ritmo ed espressività corporea in modo tale che non venga meno lo “script” originario del ballo, realizzando così una “performance” che è sempre “liminale” tra l’antico ed il moderno, tra il dramma sociale ed il divertimento di piazza perché il pubblico deve sì divertirsi, ma anche avere la possibilità di riconoscersi nella tradizione coreutica che gli interpreti del mondo popolare ripropongono. Salento review//39
//cultura ed eventi
notte della taranta
protagonista: la Notte della Taranta
Il racconto di un
secondo Sergio
Torsello
Da espressione di un movimento intellettuale a bene comune da tutelare. In quindici anni la Notte della Taranta è diventata uno dei tratti più distintivi della cultura salentina, capace di stupire ogni anno senza rompere il legame con la tradizione musicale
foto di andrea stella
di Vincenzo Santoro
Sergio Torsello è il direttore artistico del Festival della Notte della Taranta. Profondo conoscitore della musica popolare salentina, è una delle figure principali del grande evento musicale che da sedici anni ha dato un sapore diverso all’estate salentina. La Notte della Taranta ha rappresentato un grande laboratorio di sperimentazione musicale. Quali sono stati a suo parere nelle varie edizioni i momenti più significativi? «È difficile riassumere in poche battute una vicenda musicale lunga 15 anni. Ogni maestro concertatore in fondo ha lasciato un segno, una cifra stilistica. La se-
Sergio Torsello, direttore artistico del Festival Notte della Taranta, consulente scientifico dell’Istituto “Diego Carpitella” di Melpignano
conda edizione di Piero Milesi, passata alle cronache come la “pizzica sinfonica”, è stata a mio avviso un’edizione tanto ardita quanto memorabile per gusto e cura
Qual è stato, a suo avviso, il contributo di questa
degli arrangiamenti (sospesi tra minimalismo e pro-
manifestazione al grande boom del brand Salento
gressive) per la scelta del repertorio e degli interpreti.
negli ultimi anni?
Le edizioni di Copeland, Sparagna, Pagani, Bregovic
«Il contributo della Notte della Taranta al successo
e soprattutto la prima edizione di Ludovico Einaudi,
del “modello” Salento, credo sia stato fondamentale.
pur con differenti prospettive, hanno offerto spunti
Lo dicono i numeri. Nella fase iniziale la Notte del-
stimolanti sotto il profilo della sperimentazione di
la Taranta nasce come il prodotto di un movimento,
nuovi linguaggi musicali a partire dalla musica tradi-
l’esito (o il primo passo, a seconda dei punti di vista)
zionale del Salento. Ma c’è un altro aspetto, a prima
di un processo di “istituzionalizzazione” di quel mo-
vista meno visibile, da segnalare: aver offerto la pos-
vimento giovanile, informale, che si era affacciato
sibilità a giovani talenti locali di lavorare al fianco di
sulla scena salentina nei primi anni ’90.
grandi musicisti ha contribuito ad una crescita com-
Poi però ha innescato uno straordinario effetto mol-
plessiva della scena della pizzica salentina».
tiplicatore, diventando qualcosa di più di un evento
40//turismo//cultura//arte//informazione
musicale con una forte connotazione identitaria. È
Ma c’è di più. Se all’inizio l’evento era visto come il
diventato un potente strumento di marketing terri
frutto di un movimento “intellettuale” oggi credo si
toriale, un esempio virtuoso di investimento pubbli-
possa affermare senza tema di smentita che la Not-
co nel settore della cultura. Il fatto che ancora oggi
te della Taranta sia percepita dall’opinione pubblica
abbia una straordinaria capacità attrattiva (anche tu-
salentina come un “bene comune”, da tutelare e va-
ristica) è un ulteriore segno del suo successo.
lorizzare». l
The Protagonist’s Story: the Night of the Taranta according to Sergio Torsello
also Ludovico Einaudi in the first edition, albeit with different perspectives, offered stimulating ideas in terms of experimenting with new musical languages from the traditional music of Salento. But there is another, less apparent aspect that must be noted: having offered the opportunity to local young talent to work alongside great musicians has contributed to the overall growth of the Salentino Pizzica scene». What was, in your view, the contribution of this event to the great boom of the Salento brand in recent years? «I think the contribution made by the Night of the Taranta to the success of the Salento “model” has been important. The numbers say it all. In the initial phase the Night of Taranta, the event was born as a movement, the outcome (or the first step, depending on your point of view) of a process of “institutionalization” of the youth movement, however informally, which was overlooking the Salento scene in the early 90s. This then had triggered an extraordinary multiplier effect, and the event was becoming something more than just a musical event with a strong identity. It has become a powerful tool for local marketing, a virtuous example of public investment in the cultural sector. The fact that even today it has an extraordinary ability to attract both locals and tourists is a further sign of its success. But there's more. If at the beginning the event was seen as the result of an “intellectual” movement, today I think we can say without fear of contradiction that the Night of the Taranta is seen by the public as a “common good”, to be protected and endorsed». l
From the expression of an intellectual movement to the protection of the common good. In fifteen years, the Night of the Taranta has become one of the most distinctive features of the Salento culture, and it’s able to surprise every year without breaking links with the musical tradition by Vincenzo Santoro
S
ergio Torsello is the artistic director of the Festival of the Night of the Taranta. A connoisseur of Salento folk music, he is one of the leading figures of the great musical event that for sixteen years has given a different flavor to the summer of Salento. The Night of the Taranta has represented a grand laboratory of musical experimentation. What were, in your opinion, the most significant moments during its various editions? «It’s difficult to summarize a 15 year long musical affair into a few lines. Each concert master in control left their own stylistic mark. Piero Milesi’s second edition which made it to the headlines as the “pinch Symphony” was, in my opinion, one of the more bold and memorable events considering the musical taste and care of the arrangements (held between minimalism and progressive) for the choice of performers. The concerts of Copeland, Sparagna, Pagani, Bregovic and
Salento review//41
//salento
istituzioni e territorio
La provincia tra due mari:
“Valorizziamo l’esistente per essere leader” Tra lo Ionio e l’Adriatico, la provincia di Lecce si prepara a vivere un’altra stagione di accoglienza e divertimento. La parola al presidente, Antonio Gabellone a cura della redazione
In attesa della riforma dell'assetto istituzionale e del governo del territorio, le Provincie restano punti di riferimento essenziali, soprattutto per quanto riguarda politiche di sviluppo e di incentivazione del turismo. Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce dal 2009, ha risposto alle domande di Salento review. Lei è un presidente di provincia fortunato. Due mari, quasi cento comuni, tradizioni e cultura. Come si fa a governare tanta varietà e bellezza? «Con spirito di servizio e sacrificio, e soprattutto cercando di mettere insieme, mediare, non alterare, lasciare intatte le peculiarità dei nostri territori. Anche solo valorizzando l’esistente, il nostro Salento sarebbe territorio leader in Italia in tanti campi. È spesso per mancanza di opportunità o di capacità, che ciò non è Antonio Gabellone, farmacista, 54 anni, dal 2009 presidente della Provincia di Lecce.
accaduto. Noi abbiamo lavorato in questo senso, per dare ai Comuni e alle istituzioni che fanno i conti con la scarsezza dei mezzi e delle risorse la possibilità di emergere e valorizzarsi». ll ruolo di coordinamento dell’ente che presiede è strategico per avere una prospettiva d’insieme. Cosa si è fatto dal punto di vista della sinergia con le altre istituzioni, e cosa si può fare ancora? «Il lavoro con le altre istituzioni è stato apprezzabile e soprattutto proficuo, ha portato dei risultati concreti; con le province di Brindisi e Taranto – grazie all’applicazione del Piano per il Sud voluto dal ministro delle Regioni, Raffaele Fitto – abbiamo ottenuto cenSalento review//43
//salento//istituzioni e territorio
La facciata del Palazzo dei Clestini sede della Provincia di Lecce
to milioni di euro per i nostri tre territori, con Lecce
ti deficit. Alla fine il turista sarà di certo più felice di
che fa la parte del leone con infrastrutture impensa-
sentirsi coccolato come a casa propria piuttosto che
bili da realizzare senza l’intervento del governo, dal
sentirsi penalizzato per qualche sdraio in meno. Ma
collegamento da Lecce per l’aeroporto di Brindisi alle
ci si può perfezionare e professionalizzarsi maggior-
nuove tangenziali passando per altre opere pubbliche
mente, questo è indiscutibile».
che hanno ridato fiato alla nostra economia e all’in-
Nel corso del suo mandato, giunto oramai all’ulti-
dotto che è generato dalla ripresa dei lavori pubblici e
mo anno, ha dovuto affrontare numerose verten-
del conseguente lavoro del settore edile».
ze occupazionali, soprattutto nel manifatturiero.
I turisti chiedono professionalità e qualità. L’im-
Forse è giunto il momento di calibrare il concetto
provvisazione è certamente un handicap. Il terri-
di sviluppo in sintonia con le potenzialità del ter-
torio è pronto a sostenere con successo le esigenze
ritorio. Cosa ne pensa?
sempre più varie di un pubblico variegato ed an-
«Molto è stato fatto, in un contesto di vera e propria
che internazionale?
polveriera economica e sociale. Abbiamo garantito –
«Il livello della nostra accoglienza, la cura dei detta-
era il minimo – la prosecuzione degli ammortizzatori
gli dei nostri imprenditori turistici, il rispetto della
sociali, mantenuta sempre alta la soglia su aziende e
natura e del paesaggio è cresciuto molto, negli ultimi
imprenditori che volevano fuggire dal Salento per ap-
anni. Di certo non siamo ai livelli di ricettività di Ri-
prodare all’estero, garantito i loro lavoratori, cercato
mini o Riccione, ma spesso con la nostra accoglienza
di aprire a investimenti da ogni parte d’Italia nel set-
più calda, alla mano e amichevole compensiamo tan-
tore del manifatturiero, del tessile, del calzaturiero,
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sino a difendere l’occupazione del settore legato alla lavorazione dei tabacchi. Potevamo raccogliere -tutti insieme, dalla Regione Puglia in giù- molti risultati in più, ma ogni tentativo di salvare il salvabile non è stato vano. Purtroppo viviamo la crisi economica più tragica e drammatica dal dopoguerra ad oggi. Forse queste parole ci fanno paura e non le pronunciamo mai, ma dovremmo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà». La provincia di Lecce è estesa, popolata e ricca di spunti culturali. Le è mai successo di scoprire uno scorcio, una storia, un luogo che non conosceva e che non dimenticherà più? «Ogni giorno, attraverso il Salento in lungo e in largo. Cerco di essere in ogni suo angolo, laddove c’è una manifestazione o una storia, un rito, una tradizione meritevole. E ogni giorno, sinceramente, resto stupito dalla bellezza e dalla profondità delle radici della mia terra. La bellezza del mare, ma anche dei suoi ulivi che ammiro chilometro dopo chilometro, l’arte come l’architettura rupestre e i vecchi frantoi di campagna. Tutto è Salento e tutto è infinitamente bello e da preservare». l
The Province between Two Seas: “We Value our Existence as a Leader”
Between the Ionian and the Adriatic, the province of Lecce is getting ready for another season of warmth and fun. A Word from the Provinces President, Antonio Gabellone by Editor You are the president of a lucky province with two seas, almost one hundred municipalities, and plentiful traditions and culture. How do you govern so much variety and beauty? «It is done with a spirit of service and sacrifice, a particular effort to unify, mediate, and not to alter but to maintain the characteristics of our territories. Even just by existing, our Salento territory is the leader in many Italian fields». The role of coordinating this entity has been strategic in the creation of the synergy between other institutions, but what more can be done? «Working with other institutions has been especially valuable and profitable, it has brought concrete results, for instance, with the provinces of Brindisi and Taranto we’ve made a hundred million Euros for our three territories because of the Lecce to Brindisi Airport connection and the new highways passing through, to several other public works generating employment opportunities in the construction industry». Tourists ask for professionalism and quality. Is the territory ready to successfully support the needs of an increasingly
Nella foto l'antica torre saracena di avvistamento, costruita nel XVI secolo per difendere il territorio salentino dagli attacchi dei pirati, domina il lungomare e il porto turistico a Torre Vado.
varied and diverse international audience? «Our level of welcome for tourists and the attention to detail of our tourism entrepreneurs has grown a lot in recent years. We are not at the receptive levels of Rimini and Riccione yet, but our warm and friendly manner will help compensate for the many deficits. But we still have the potential to improve and be more professional than anyone, this is indisputable». During your tenure, speaking of last year, you needed to face a number of employment disputes, especially in manufacturing. Perhaps it is time to calibrate the development concepts in harmony with the region's potential? «Much has been done: we have ensured the continuation of social safety nets, we’ve always held a high threshold for companies and entrepreneurs who wanted to escape from Salento to other areas, we’ve guaranteed their workers, tried to open ourselves to investment from every part of Italy in the fields of manufacturing, textiles, footwear, and we’ve been there to defend employment in the sectors related to the processing of tobacco. We were able to achieve many more results, but unfortunately today we are living in the most dramatic economic crisis since the war». The province of Lecce is extensive, populous and has a rich variety of culture. Have you ever discovered a place, a story, a moment that you never expected and will never forget? «Every day across the land of Salento, every day, quite frankly, I am amazed by the beauty and depth of the roots of my land. Everything is Salento and everything is infinitely beautiful and to be preserved». l Salento review//45
//salento
istituzioni e territorio
Dal Sudafrica al Nord Europa. L’assessore Francesco Pacella e le strategie di sviluppo turistico È nato a Springs, nei pressi di Johannesburg, ma a dodici anni si è innamorato del Salento, terra dalla quale erano partiti i suoi genitori. Oggi è nella giunta provinciale, con l'obiettivo di portare nel territorio target sempre più qualificati di visitatori a cura della redazione
Francesco Pacella è assessore al Turismo e Marketing territoriale della Provincia di Lecce, con delega alla pesca e alle risorse del mare. A lui il compito di proseguire sulla strada di valorizzazione e promozione del territorio cui l’ente lavora con particolare impegno dalla fine degli anni Novanta, ma anche quello di individuare – nell’era delle applicazioni e dell’informazione dal basso – le strategie per intercettare segmenti del mercato turistico attratti dalla efficienza dei servizi, dall’integrità dei luoghi, dal rispetto dei beni storici e del paesaggio. Qualità, insomma, ben oltre la durata dell’estate, più che quantità. Un assessore che viene da lontano è la figura giusta per occuparsi di turismo. «Come Papa Francesco, anch’io sono nato molto lontano, a Johannesburg e più precisamente a Springs, nella Repubblica Sudafricana. All’età di dodici anni venni per la prima volta in Italia ed innamoratomi del luogo originario dei miei genitori li costrinsi a ritornare in patria. Ho frequentato la scuola italiana a partire dalla
Francesco Pacella, laureato in Lingue e letterature straniere, 53 anni, assessore al Turismo della Provincia di Lecce dal 2009.
quinta elementare, poi le medie inferiori, il liceo scientifico e la facoltà di Lingue e Letterature straniere, infine scuole di management specializzandomi in commercio con l’estero. Negli anni sono stato direttore commerciale di aziende di
do il duplice obiettivo: di unificare il messaggio
produzione di olio, vino, pasta ed ho costituito una mia società di import-export
“Salento”; di ottimizzare i costi, evitando inutili
di prodotti agroalimentari, anche nel settore dell’ e-commerce. Sono stato sinda-
iniziative-doppione».
co di Ugento per una legislatura e vicesindaco per due con delega al Bilancio, alle
Che peso ha il flusso di turisti stranieri nel Sa-
Attività produttive ed alle Politiche comunitarie».
lento?
Quali iniziative ha realizzato nel suo mandato in Provincia?
«Il mercato estero rappresenta per noi margini
«Nel giro di quattro anni siamo divenuti un punto di riferimento per il territo-
enormi di crescita: pensiamo, soprattutto, a un
rio, per tutto ciò che riguarda gli aspetti amministrativi, i monitoraggi e i con-
mercato dell’Europa centrale e settentrionale, sul
trolli sulle attività e sulle professioni turistiche. Abbiamo riclassificato oltre 200
quale praticamente non esistiamo e che, per con-
strutture ricettive (alberghi, residence, case vacanza, campeggi, ecc); iscritto oltre
tro, potrebbe andare incontro a una differenzia-
140 agenzie di viaggio nel nuovo albo provinciale; espletato gli esami che hanno
zione dei flussi turistici in favore della tanto nomi-
portato ad avere sul territorio 200 nuovi direttori tecnici di agenzie viaggio; e, in
nata - e mai seriamente affrontata - destagionaliz-
ultimo, riconosciuto 200 tra guide e accompagnatori turistici. In riferimento alle
zazione. Mercati che in primis devono conoscerci;
attività produttive, è stato dato nuovo impulso al marchio d’area collettivo “Salen-
selezionando le nostre cose migliori, gli ambiti in
to d’Amare” ed è stato programmato ed attuato un apposito protocollo d’intesa
cui siamo bravi, rinunciando a promuovere tutto
con la Camera di Commercio per l’attuazione di iniziative congiunte, perseguen-
e dappertutto, ma puntando a mercati mirati e Salento review//47
//salento//istituzioni e territorio
con offerte specifiche. Certamente le fiere internazio-
luppare una politica di sviluppo concreto nel compar-
nali rappresentano uno dei canali più importanti, ma
to turistico finalizzato anche ad un riequilibrio terri-
dobbiamo pensare ai costi che comportano, e al tempo
toriale in tutte le aree del Salento. Punterà a valoriz-
stesso ragionare in maniera più ampia, accettando di far
zare il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico
parte di un brand più grande, più noto e più ricco di ri-
dell’intera area territoriale e a migliorare la qualità e
sorse di noi, la Regione Puglia».
l’organizzazione delle strutture e dei servizi di infor-
Quali sono le strategie di sviluppo per l’immediato
mazione e accoglienza dei flussi turistici. Un obiettivo
futuro?
specifico sarà quello teso a consolidare e promuovere,
«Non ci serve aumentare le presenze. Mi interes-
sul mercato locale, nazionale ed estero, l’immagine
sa distribuirle anche al di fuori della microstagione
unitaria e complessiva del sistema di offerta turistica
estiva che oggi contraddistingue il nostro sistema
locale, anche attraverso apposite politiche di branding
turistico. Il territorio non ce la fa più: ci sono molti
con il marchio d’area “Salento d’Amare”». l
segnali di insofferenza, sia da parte del territorio che da parte dei suoi abitanti. Occorre diversificare realmente l’offerta, migliorare la comunicazione, facendo riferimento a un turista multitasking che si informa in mille modi diversi. Tutto questo sarà possibile, a mio avviso, se creiamo un modello di gestione di meta-management, cioè un organismo cosiddetto di Destination Management Organization». Che tipo di compiti saranno propri della Dmo? «La Dmo svolgerà specifiche funzioni per l’attuazione di una logica di sistema a rete, che integri e valorizzi tutte le risorse del territorio e dei suoi attori, per svi-
La chiesa di San matteo, fotografata di sera, nel centro sotrico. 48//turismo//cultura//arte//informazione
From South Africa to Northern Europe. Commissioner Francis Pacella and Tourism Development Strategies
He was born in Springs, near Johannesburg, but at twelve he fell in love with Salento, the land from which his parents came. Today it is the provincial government, with the aim of making this target territory more qualified for tourists. by Editor A commissioner who comes from abroad is the right person for tourism. «Like Pope Francis, I too was born very far away – in Springs, South Africa. At twelve I came to Italy for the first time and fell in love with the place of my parents’ origin which forced them to come back home. I attended Italian schools here from the fifth grade forward and then I was a commercial director of companies producing olive oil, wine, and pasta. I established an import-export society for food products, also in the field of e-commerce. I was mayor of Ugento for one legislature and deputy mayor for two». What initiatives have you made during your tenure in the Province? «In four years, we have become a point of reference for the territory for all that concerns the aspects related to professional tourism activities. For production activities, the area has been granted a collective brand initiative with the “Salento d’amare” label across the territory». What weight does the flow of foreign tourists have in Salento? «The foreign market represents huge margins for growth and international trade fairs are certainly one of the most important channels, but we have to think about the costs involved, and at the same time think about the bigger picture, of being a part of a bigger brand which is more well-known and richer in resources than we are – the Region of Puglia». What are the development strategies for the immediate future? We don’t need to increase the presence but we do need to promote beyond the summery getaways that today characterize our tourism system. We should really diversify our offer, improve communication, and be relevant to a multitasking tourist so that we reach them in a variety of ways through a management model of meta-management, ie. with a Destination Management Organization body. What kind of tasks would the DMO do? «It intends to develop the culture, art, and landscape of the entire territory and improve the quality and organization of the facilities, information services, and the reception of tourists. A specific objective will be focused on consolidating and promoting the overall image of the system of local tourist offerings with the collective “Salento d'amare” brand». l
//tradizioni
salento da vivere
Novoli, città del Fuoco, del Vino e del Pane Elementi di una comunità che recupera le Tradizioni Il Fuoco - I novolesi e La Focara (16-18 gennaio) La "festa del fuoco" è l'evento clou dei novolesi, la festa più conosciuta ed apprezzata sia perché coincide con la prima festa dell'anno sia per il suo ricco cartellone di appuntamenti. La "Fòcara" è un monumento di ingegneria agraria formato da decine di migliaia di fascine di tralci di vite, che superano l'altezza ed il diametro di venti metri, la quale viene accesa con un tripudio di fuochi pirotecnici Piazza Regina Margherita
la sera del 16 gennaio. La festa del pane (19-22 luglio)
Il vino ed il Parco del Negroamaro
una delle più antiche vie del paese, esistono dei panificatori tra i migliori nell’arte della panificazione, che attrag-
Il vino non è soltanto la bevanda che spegne la sete, è gono anche numerosi estimatori dei comuni limitrofi. Nei qualcosa di più, è la bevanda della gioia, della vita e della giorni della festa nella Chiesa di S.Oronzo si svolge una festa. A Novoli, durante la Festa del Pane, saranno pre- mostra di pane artistica "legato al culto del sarco". senti aziende vitivinicole che della qualità fanno la loro mission e facenti parte del consorzio "Vigna del Sol".
Altri aspetti folkloristici
Le importanti aziende vinicole Novolesi, sranno le ospiti della Festa del Pane
d'onore dell’evento espositivo e degustativo "Le vigne del La festa è un punto di riferimento per i panificatori per la sole", che si svolgerà presso l’ex mercato coperto di Piaz- benedizione del pane e degli stessi, che si svolge la mattina za Regina Margheritae dove saranno premiati i migliori del sabato nella Chiesa della Madonna del Pane. Turisti bianchi d'annata. Il comune nord salentino riveste infat- ed estimatori giungono da innumerevoli zone per assisteti, anche un ruolo strategico nelle politiche del Parco del re alla tradizionale “Salve Regina” al rientro dalla procesNegroamaro.
sione ed ai concerti bandistici che si svolgono nel cuore del paese, la storica piazza Aldo Moro, sede del Munici-
Il pane tra Sacralità ed uso quotidiano
pio della Chiesa di S.Andrea Apostolo e della prestigiosa
La presenza di questo alimento nella cultura di tutti i chiesetta esagonale di S.Oronzo recante su di un lato una tempi e di tutti i popoli ha ad esso conferito una sacralità storica “meridiana”. che costituisce anche un impegno quotidiano sia per la La festa vede partecipi nell’organizzazione della "Sagra conservazione (dalla madia al congelatore) che per l'uso del Pane" numerose associazioni del paese e l’associazione del pane "vecchio" (duro o stantio). E per questi aspetti la provinciale coldiretti, una forza sociale che rappresenta le cultura contadina ci insegna molto trasferendoci l'impos- imprese agricole e valorizza l'agricoltura come risorsa ecosibilità di buttare il pane che, quando proprio non può nomica, umana ed ambientale, con l'obiettivo di garantire essere mangiato o usato per altri cibi, può sempre alimen- alle imprese agricole opportunità di sviluppo e reddito in tare molti animali domestici.
un quadro di piena integrazione dell'agricoltura con gli
A Novoli, oltre all’esistenza di un antico forno in pietra in interessi economici, ambientali e sociali del Paese.
l
Salento review//49
//feste sacre eventi
salento da vivere
Giugno
31 Maggio/2 Giugno // Borgagne // Borgo in festa Fino all'8 // Lecce // Galleria A.R.C.A. Arte moderna e contemporanea, Via Palmieri 28 - Mostra “Rimembranze” di Loredana Cacucciolo Fino a 10 // Lecce // Ex Convento I Teatini Mostra Il Surrealismo pop di Max Hamlet Sauvage Fino al 10 // Lecce // Centro Polifunzionale V.le Giovanni Paolo II - Nymphaea - Mostra fotografica di Rossella Venezia 10-11-12-13-14 // Ruffano // Festa di S. Antonio da Padova 11 // Tricase // Festa di S. Antonio 12-13-14 // Cutrofiano // Festa di S. Antonio da Padova 13 // Corigliano // Festa di S. Antonio 13 // Galatina // Festa di S. Antonio da Padova 13 // Zollino // Festa di S. Antonio da Padova 13 // Soleto // Festa di S. Antonio da Padova 14-15 // Castrì di Lecce // Festa di San Vito Martire Fino al 15 // Poggiardo // Palazzo della cultura Mostra “Il Santo dei voli agli occhi del mondo” 15 // Gallipoli // Piazza Aldo Moro finale nazionale "Miss Mondo 2013" Fino al 16 // Lecce // Ex Convento I Teatini "Il sogno: disegnato, dipinto e scolpito tra realtà, mito e utopia nel regno di eros" di Max Hamlet Sauvage 20 // Calimera // Festa di San Luigi e dei Lampioni 20 // Otranto // La Notte Rosa 21 // Presicce // Festa e Sagra di San Luigi 22-23 // Lequile // Festa e Sagra di San Vito 24 // Veglie // Festa di San Giovanni Battista 28-29-30 // Galatina // Festa e fiera di San Pietro e Paolo 29 // Tricase // Fiera dei SS Pietro e Paolo 28-30 // Caprarica // San Nicola e Sant'Oronzo 30 giugno - 1 luglio // Supersano // Madonna di Coelimanna
50//turismo//cultura//arte//informazione
Luglio
30 giugno - 1 luglio // Supersano // Madonna di Coelimanna 1 e 26 // Gallipoli //Parco Gondar White Queen 2-3 // Carpignano // Salentino Madonna della Grotta 5 // Matino // Sagra della Frisa 5-6-7-8 // Scorrano // Santa Domenica 6 // Gallipoli // Parco Gondar Manuchao 6-7 // Arnesano // Santissimo Crocifisso 7-8-9 // Cursi // Maria Ss. dell'Abbondanza 7-8-9 // San Pietro in Lama // San Pietro Apostolo 8 // Martignano // Sagra dell'insalata Grika 8 // Lizzanello // Sagra de lu ranu 13 // Gallipoli // Parco Gondar Cesare Cremonini 13 // Palmariggi // Puteche aperte 14 // Porto Cesareo // Sagra Del Pesce Fino al 14 // Lecce // Must Mustinart. Generazioni a confronto 14-15 // Campi Salentina // S. Pompilio 15 // San Pietro In Lama // Sagra degli Antichi Sapori 15 // Vernole // Sagra Della Patatina 16 // Parabita // Sagra Della Patata 16-17-18-19 // Miggiano // Santa Marina e Madonna del Carmine 16-17 // Ruggiano // Salve Santa Marina e Sant'Elia 17 // Nardò // Sagra delle Stuzzicherie 19/21 // Vernole // Birra and Friends 20 //Alliste // Sagra della Patata e te le cose nosce 20-21-22-23 // Uggiano la Chiesa // Santa Maria Maddalena 21 // Santa Cesarea Terme // Sagra della peperonata 22 // Ugento // Sagra della Puccia 22 // Otranto // Otranto Jazz Festival 23-24-25 // Gallipoli // Santa Cristina 23 // Castrì di Lecce // Sagra della Marangiana 23 // Morciano di Leuca // San Giovanni Elemosiniere 24-25-26-27 // Specchia// Festa del Cinema del Reale 25-26 // Vernole // Sant'Anna e San Gioacchino 24-25-26 // Giuggianello // San Cristoforo 26 // Vitigliano - Santa Cesarea Terme // Sagra della Cucuzzata 26-27 // Martignano // San Pantaleone 27 // Lecce // Piazza Libertini Kings Of Convenience 27 // Gallipoli // Parco Gondar Leeroythornhill 27-28-29 // Corsano // San Biagio 27-28-29 // San Cesario di Lecce // Festa di San Cesario 28 // Surano // Festa del Pasticciotto 28-29 // Nardò // Festa a Casu 29 // Gallipoli // Parco Gondar SizzlaKalonji 29 // Diso // Festa della "Luggiana" 29 // Guagnano // Sagra dell'Uva Cardinale 30 // Montegrappa - Tuglie // Sagra te la Purpetta 31 // Maglie // Premio Mercatino del Gusto
Agosto
1-2-3-4-5 // Maglie // Mercatino del Gusto 2 // Zollino // Sagra della "Sceblasti" 2-3-4 // Taurisano // Santo Stefano Protomartire 2-3 // Cannole // San Vincenzo Ferreri e Madonna di Costantinopoli 3 // Andrano // Sagra della "Pitta culle ulie" 3 // Gallipoli //Parco Gondar Concerto Niccolo' Fabi 3 // Melpignano // Concerto Litfiba 3-4-5 // Bagnolo // Del Salento San Giorgio 3-4-5-6 // Andrano // Maria SS. delle Grazie 4 // Gallipoli // Parco Gondar "Drume code night": Ida Engberg + Adam Beyer + Alan Fitzpatrick 4 // Neviano // Festa della Madonna della Neve 4 // Melendugno // Sagra te lu Purpu 4 // Alessano // Sagra della Ficandò 4 // Gallipoli // Parco Gondar Busi Signal 5 // Parabita // Sagra dell'Anguria 5 // Melendugno // Sagra della Cozza Piccinna 5 // Gallipoli //Parco Gondar "Desolat show case": Tini + Guti + MartinButtrich 6 // Vaste // Poggiardo Sagra delle Trozzelle 6 // Melendugno // Sagra Ortofrutticola 6 // Gallipoli // Parco Gondar Be Bop A lula originalrock'n'roll party 7 // Palmariggi // Le Notti del Solleone 7-8 // Spongano // Santa Vittoria 7-8-9 // Gallipoli // Parco Gondar CocoonHeroes: Svenvath + Dorian Paic + Extrawelt
8 // Gallipoli //Parco Gondar AprĂŠs la Classe + B-real 9 // Cannole // Festa della Municeddha 9 // Ugento // Sagra te li ciceri e tria 10 // Cannole // Sagra della municeddha 10-11-12-13 // Gallipoli // Parco Gondar CrisLiebing 11 // Gallipoli // Parco Gondar Sud Sound System 12 // Specchia // La Notte Bianca 12 // Gallipoli // Parco Gondar Joseph Capriati 13 // Otranto // Beati martiri di Otranto 13-14-15 // Alezio // Madonna della Lizza 14-15-16 // Gallipoli // Parco Gondar Skunk Anansie + Miss Kittin 14 // Gallipoli // Parco Gondar Marco Carola 15 // Spongano // Sagra della Granita 15 // Torre Paduli-Ruffano // San Rocco 15-16-17 // Gallipoli // Parco Gondar Alborosie 16 // Marittima (Diso) // Festa Delle Fiche 16 // Palmariggi // Canzoniere Grecanico Salentino 16 // Gallipoli // Parco Gondar Ska-P 17 // Botrugno // Sagra Dell'anguria 17-18 // Gallipoli // Parco Gondar Loco Dice + Iaia + Hector 18 // San Foca // Festa di San Foca 18 // Gallipoli // Parco Gondar Concerto White Queen 19 // Sannicola // Sagra della 'mpilla 24 // Melpignano // Notte della Taranta 24-25-26 // Lecce // Festa dei Santi Patroni di Lecce: Oronzo, Giusto e Fortunato
Salento review//51
//salento
istituzioni e territorio
Semplificazione della burocrazia ed export: la Camera di Commercio punta al rilancio Agevolare le imprese nel disbrigo delle pratiche, sostenere le esportazioni verso i mercati attratti dalla qualità dei prodotti salentini. L’ente camerale, guidato da Alfredo Prete, ha moltiplicato gli sforzi per reagire alla crisi a cura della redazione
La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Lecce è un punto di riferimento sicuro per le imprese del territorio. In tempi di oggettiva crisi, diventano fondamentali le azioni sinergiche e i servizi resi alle aziende del territorio in termini di semplificazione delle procedure burocratiche, ma non solo. Sostenere l’export verso mercati consolidati e potenziali sta diventando, mese dopo mese, uno strumento per arginare la crisi. Alfredo Prete, il presidente, ha risposto alle domande di Salento Review. L’ente camerale, negli ultimi anni, ha affrontato la sfida dell’aggiornamento tecnologico, informatico e telematico, fattore indispensabile per la competitività economica del territorio. Cosa si è fatto in concreto? «Siamo stati uno tra i primi enti in Italia ad intraprendere un processo di mutamento in senso tecnologico dei procedimenti amministrativi, con la sperimentazione e l’utilizzo della Firma digitale, della Carta nazionale dei servizi, della Posta elettronica certificata e delle procedure di trasmissione telematica, oggi interamente applicate all’interno del nuovo istituto della Comunicazione unica per le imprese. Sulla base di tali Alfredo Prete, 49 anni, presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Lecce.
premesse, è entrata in vigore la rete degli Sportelli unici per le attività produttive (Suap): un contributo importante per introdurre nel territorio un concreto strumento di semplificazione amministrativa, per via telematica, a favore degli operatori del settore. Con questo progetto, la cui sperimentazione a livello nazionale è partita proprio dalla città di Lecce, è stata garantita la creazione di un’unica rete telematica mirata alla vera
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Salento review//53
//salento//istituzioni e territorio
Alfredo Prete, al convegno del 2012 per i 150 anni di storia della Camera di commercio italiana.
semplificazione amministrativa in favore del sistema
no ai 55 Suap già in delega. La Camera di Commer-
delle imprese, fornendo piena applicazione ai principi
cio di Lecce riesce, pertanto, ad assicurare l’utilizzo
ispiratori della Comunicazione Unica e dello Sportello
degli strumenti telematici per la gestione dei Suap
Unico per le Attività Produttive».
“a norma di legge”, secondo le direttive impartite dal
Quante sono le imprese raggiunte da questo ser-
Dpr 160 del 2010 a 76 Comuni, rispetto al totale di
vizio?
97 presenti sul territorio; sono ad oggi pendenti ul-
«Ad oggi, si contano 55 Suap in delega alla Ca-
teriori altre 5 richieste di adesione al servizio».
mera di commercio di Lecce, per i quali si garan-
Ci sono altre iniziative in progress?
tisce la funzionalità della “scrivania virtuale” per
«Parallelamente è in fase di costituzione, sempre su
la gestione telematica dei processi in carico. La
iniziativa della Camera di Lecce, un tavolo di lavoro
Camera di Commercio di Lecce, oltre alla pre-
tecnico a livello provinciale ed uno a livello regiona-
visione della fattispecie dei Suap “in delega”, per i
le presso l’Unione regionale che contribuiranno ad
quali è comunque tenuta a garantire il servizio, ha
ottimizzare le funzionalità del portale impresainun-
investito sulla diffusione di tale strumento infor-
giorno.gov.it, in relazione alle specifiche esigenze del
matico per uniformare procedimenti e modulisti-
territorio. I risultati di eccellenza, evidenziati dai
ca, creando apposite sinergie con i Comuni al fine
report periodici elaborati da InfoCamere, attestano
di perseguire una maggiore semplificazione ammi-
la provincia di Lecce sempre tra le prime a livello
nistrativa ed efficienza verso il sistema delle imprese,
nazionale per numero di procedimenti telematici
coinvolgendo in tal senso anche i Suap con accredi-
Suap avviati e gestiti ed evidenziano l’efficacia del
tamento autonomo nell’utilizzo dell’unica piattafor-
percorso intrapreso dall’Ente camerale leccese, con
ma telematica camerale. A seguito di tale iniziativa
un tangibile incremento dell’efficienza nell’azione
sperimentale, sono state sottoscritte 21 convenzioni
delle pubbliche amministrazioni coinvolte nei singoli
con altrettanti Comuni del territorio, che si somma-
procedimenti».
54//turismo//cultura//arte//informazione
//salento//istituzioni e territorio
Gli appuntamenti fieristici nazionali e non, sono occasione di stimolo per una crescita imprenditoriale. Cosa ne pensa? «La Camera di Commercio di Lecce è impegnata nel sostenere tutta una serie di iniziative volte ad agevolare la partecipazione delle imprese locali ad eventi fieristici nazionali ed internazionali, per meglio diffondere e valorizzare i prodotti salentini. Tale attività si sviluppa attraverso la concessione di contributi alle imprese produttrici che partecipano autonomamente con proprio stand, con l’organizzazione di stand espositivi collettivi, attraverso l’organizzazione della partecipazione di operatori economici a manifestazioni fieristiche a cura delle organizzazioni imprenditoriali. Proprio in questi giorni, l’Ente camerale salentino, tra i primi in Italia, ha inaugurato il nuovo sportello per l’internazionalizzazione. Una finestra sul mondo per aprire l’economia salentina ai mercati internazionali. Lo Sportello per l’internazionalizzazione offre servizi di primo orientamento, informazione e assistenza sui temi legati al commercio estero. Un front office destinato ad un primo contatto con le imprese del territorio ed alla ricezione di quesiti sullo Sopra, Corso Vittorio Emanuele II e, di fronte, la chiesa di Sant'Irene.
56//turismo//cultura//arte//informazione
strategico tema dell’internazionalizzazione. Possono usufruirne in maniera assolutamente gratuita tutte le imprese del Salento, operanti in qualsiasi settore, sia quelle che abbiano già intrapreso rapporti commerciali con altri Paesi, sia quelle intenzionate a farlo. L’export è una delle poche valvole di sfogo per la nostra economia, fondamentale per uscire dalla crisi. Bisogna seguire l’esempio di alcune aziende salentine di successo, che combattono la crisi destinando addirittura il 90 per cento della produzione ai mercati internazionali. La Camera di commercio sarà interlocutore attento e competente. Grazie alla sinergia con il patrimonio di informazioni del sistema camerale e di altre Istituzioni che supportano l’export italiano, sarà in grado di rispondere puntualmente e celermente, nel giro di 48 ore, a qualunque quesito sull’argomento”». Nella doppia veste, istituzionale e di operatore del comparto turistico, quale road map immagina per migliorare l’offerta per i visitatori? «A mio avviso occorre puntare su una “forte” collaborazione tra tutti i soggetti che operano sul territorio con l’obiettivo di rendere fruibile al meglio l’intero territorio, con le sue bellezze e tutte quelle eccellenze che rendono unica la Terra salentina. Solo muovendoci in maniera corale possiamo riuscire ad attirare e mantenere l’interesse nazionale ed internazionale». Ci sono dei servizi specifici nei quali, secondo Lei, deve migliorare la professionalità degli operatori salentini? «Occorre puntare sempre al massimo, in modo da far sentire coccolati quanti scelgono il Salento come meta delle proprie vacanze o per un breve periodo di relax. Occorre eliminare l’improvvisazione puntando sull’alta qualità e sulla professionalità, in modo da fornire sempre una risposta adeguata alle richieste ricevute. Questa filosofia deve caratterizzare ogni comparto e ogni lavoratore occupato. La scelta della qualità è, di certo, premiante e può permettere ad ognuno di guardare al futuro con rinnovato ottimismo, nonostante il delicato momento economico che il nostro Paese sta attraversando». l
Simplify Bureaucracy and Exports: the Chamber of Commerce Sets Their Target
Facilitating businesses in the processing of applications, and supporting exports to markets attracted by the quality of Salento products, the Chamber, led by Alfredo Prete, has stepped up efforts to respond to the crisis by Editor
L
ecce’s Chamber of Commerce, Industry, Craftsmanship, and Agriculture is a point of reference for local businesses. Alfredo Prete, the President, answers the questions of Salento Review. The Chamber, in recent years, has faced technological, information and communications challenges which are vital for the economic competitiveness of the territory. What concrete actions have been taken because of this? We were one of the first agencies in Italy to experiment with and use the Digital Signature, the national charter services, certified e-mail and procedures for electronic filing, and have now fully implemented these within the new Institute for Communication available only to businesses. It integrated strongly with the network of offices for productive activities (SUAP): an important contribution, introducing a practical tool for the area, electronically simplifying administrations in favor of the industry operators. How many companies are covered by this service? To date, there were 55 SUAP delegates in the Chamber of Commerce of Lecce, all of which guarantee the functionality of the “virtual desktop” for the electronic management of the process load. Lecce’s Chamber of Commerce is able to ensure the use of communication tools for managing SUAP “within the law”, according to the guidelines issued by Presidential Decree 160 of 2010 to 76 municipalities, with respect to the total of 97 in the area, and are now pending a further 5 additional requests for service memberships. Are there other initiatives currently in progress? Currently, the initiative of the Chamber of Lecce is to set up a desk for technical work at the provincial level and another one at the regional level at the Regional Union that will help optimize the functionality of the impresainungiorno.gov.it website, relative to the specific needs of the area. The national and smaller trade fairs are a stimulus for entrepreneurial growth. What do you think? Lecce’s Chamber of Commerce is committed to supporting a number of initiatives to facilitate the participation of local businesses in national and international trade fairs to spread and promote the products of Salento. Additionally, the Chamber of Salento, among the first in Italy, has opened a new door for internationalization that offers counseling, information, and assistance on issues related to foreign trade. These offerings are absolutely free to all the businesses of Salento, in any industry, both those who have already embarked on commercial relations with other countries and those wishing to do so. In the dual role of institutional and tourism sector operator, which “road map” do you see improving the offer to visitors? In my opinion we need to focus on a “strong” cooperation among all the actors operating in the area in an effort to make available as much of the territory as possible, with its beauty and all of its features that make the land of Salento so unique. Are there specific services which, in your opinion, need to improve the professionalism of Salento? It happens that the maximum should always be sought in order to make those who choose the Salento region as a destination for their holidays, or for a short period of relaxation, feel pampered and appreciated. And so it is necessary to remove any “improvised” focus on high quality and professionalism so that we always provide a more routine and adequate response to the requests received. l Salento review//57
//salento
istituzioni e territorio
“divertimento e vivibilità con un calendario di eventi concordato” Gallipoli, che d'estate decuplica il numero degli abitanti, pone agli amministratori delle sfide in tema di tutela ambientale e rispetto della tranquillità dei residenti. Per il 2013, il sindaco, Francesco Errico, ha le idee chiare a cura della redazione
SINDACO ERRICO, SI AVVICINA IL PERIODO più caldo per la sua città e non solo per motivi climatici. «Che Gallipoli decuplichi durante la stagione balneare la sua popolazione è ormai un dato consolidato, con tutto ciò che comporta amministrare una realtà che passa da 20mila ad oltre 300mila persone. Tuttavia quest’anno l’impegno dell’amministrazione comunale, alla sua prima stagione estiva, è stato canalizzato pera garantire maggiore viviabilità a cittadini e turisti rispetto a quanto vissuto lo scorso anno. Per questo abbiamo cercato di risolvere in radice i problemi che hanno caratterizzato la passata stagione estiva». Può spiegare quali sono questi interventi adottati dal suo esecutivo? «Abbiamo raggiunto un accordo, che ho definito “storico” tra gestori dei lidi balneari ed associazioni
Francesco Errico, dentista odontoiatra, 49 anni, sindaco di Gallipoli dal 2012.
delle marine, da anni ormai su posizioni divergenti a causa delle serate organizzate in spiaggia. Quest’anno abbiamo raggiunto un'intesa, di cui si è fatta garante l’amministrazione comunale, riuscendo a dare un ca-
eventuali problematiche connesse all’ordine pubbli-
lendario prestabilito a tali eventi e ponendo i lidi nel-
co. Il tutto senza dimenticare la nuova disciplina del
le condizioni di garantire, oltre ad un'impiantistica
traffico sulla litoranea sud, che mira ad evitare gli in-
che crei il minor impatto possibile a livello acustico,
gorghi ed il caos degli anni passati. Insomma, siamo
anche un servizio di pulizia delle spiagge adiacenti,
convinti che il lavoro propedeutico e preparatorio di
ovviamente rispettoso della raccolta differenziata
questi mesi possa dare i suoi frutti per l’imminente
ed un servizio di vigilanza privata, per contrastare
stagione estiva». Salento review//59
//salento//istituzioni e territorio
Gallipoli è una nota località balneare, ma il suo fascino va ben oltre il binomio sole-mare, vero? «Assolutamente si. Gallipoli ha la possibilità di offrire ai suoi turisti un patrimonio artistico, storico, culturale e naturalistico assai variegato e diversificato, in grado di catturare l’attenzione e l’interesse di chi visita la nostra città. Penso alla bellezza dei palazzi, delle corti e delle chiese del nostro centro storico, ai monumenti simbolo della nostra cultura, quali il Teatro Garibaldi, la Fontana ellenistica ed il Castello angioino ed alla ricchezza di una cultura immateriale che, come nel caso della Settimana Santa, offre continui motivi di richiamo per attrarre nuovi flussi turistici. Ecco, l’obiettivo dell’amministrazione comunale è proprio questo: valorizzare questo patrimonio fatto di cultura materiale ed immateriale, aprendo alla fruizione pubblica i contenitori culturali, come già fatto in questi mesi per l’ex mercato coperto, il Museo del Mare e la Sala CopUna panoramica del porto e del borgo antico di Gallipoli
pola ed incentivando azioni in grado di valorizzare la nostra memoria storica». l
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“Fun and liveability with an agreeable calendar of events”
Gallipoli, which in summer jumps tenfold its population, gives its directors the challenges of environmental protection and the rights of residents. the mayor for 2013, Francesco Errico, has the clear ideas by Editor
M
ayor Errico is approaching hottest period for his city, and not just by the climatic standards. «Gallipoli’s population jumps tenfold during the swim season, its population rises from 20 thousand to over 300 thousand people. However this year the commitment of the municipal administration, in its first season, was channeled to ensure greater livability to the citizens and tourists compared to what was experienced last year». Can you explain what these actions taken by your government will be? «We have reached an agreement, which I have labelled as “historic”, that has acted to guarantee the council, including the operators of beach resorts and marine associations, for years now on of the divergent positions of organized beach evenings which fail to give a set schedule of events. This will help the beaches maintain conditions that ensure the least possible noise pollution, and with proper cleaning, not to mention the new traffic regulators on the south coast, which aim to prevent traffic jams and other chaos of past years». Gallipoli is a famous seaside resort, but its appeal goes far beyond the combination of sun and sea, right? «Gallipoli has the opportunity to offer to its tourists a wealth of artistic, historical, cultural and natural attractions, multi-faceted and diverse, able to capture the attention and interest of those who visit our city: the palaces, courtyards, and churches of our historic centre, the monuments a symbol of our culture. A heritage of material and immaterial culture opened up to public use as it did for the former market hall, the Museum of the Sea, and the Hall». l
Salento review//61
//eventi
estate gallipolina
Gallipoli, la movida è qui L'evento che inaugura la stagione estiva gallipolina è tra i più attesi: Finale Nazionale “Miss Mondo 2013” Sabato 15 giugno Piazza Aldo Moro La maggior parte degli eventi musicali a Gallipoli si svolgono presso il Parco Gondar, uno splendido complesso di oltre 30.000 mq di cui 20.000 dedicati all’intrattenimento. Situato sul lungomare di Gallipoli, interamente immerso nel verde.
Stagione 2013 Luglio
Sabato 6 Manu Chao Sabato 13 Cesare Cremonini Sabato 27 Leeroy Thornhill Lunedì 29 Sizzla Kalonji
Agosto
Sabato 3 Niccolò Fabi Domenica 4 "Drume code night": Ida Engberg + Adam Beyer + Alan Fitzpatrick Lunedì 5 Busi Signal Martedì 6 "Desolat show case": Tini+Guti+Martin Buttrich Mercoledì 7 Be Bop A lula original rock'n'roll party Giovedì 8 Cocoon Heroes: Svenvath + Dorian Paic + Extrawelt Venerdì 9 Aprés la Classe + B-real Domenica 11 Cris Liebing Lunedì 12 Sud Sound System Martedi 13 Joseph Capriati Mercoledì 14 Skunk Anansie + Miss Kittin Giovedì 15 Marco Carola Venerdì 16 Alborosie Sabato 17 SKA-P Domenica 18 Loco Dice + Iaia + Hector
Info: Comune di Gallipoli centralino 0833/260299 ufficio Turismo 0833/275538 turismo@comune.gallipoli.le.it ufficio Cultura 0833/275569 museoecultura@comune.gallipoli.le.it 62//turismo//cultura//arte//informazione
//tradizioni
Gallipoli
Santa Cristina, madonna dell’Assunta e San Rocco: ecco l’estate dei patroni Viaggio tra Gallipoli, Alezio e Torre Paduli, dove si svolgono alcuni tra i riti più suggestivi della stagione estiva
foto pierpaolo schiavone
Di Valeria Blanco
Luminarie, fuochi d’artificio e devozione popolare. L’estate nel Salento è anche un brulichio di feste patronali in cui lo spirito dei luoghi dà il meglio di sé. Sul litorale ionico sono diverse le celebrazioni che scandiscono i ritmi lenti della stagione più calda per garantire la sopravvivenza di riti ancestrali e tradizioni, anche culinarie, che per il resto dell’anno rimangono sopite. In una Gallipoli già stracolma di turisti, dal 23 al 25 luglio si onora Santa Cristina, compatrona della città insieme con San Sebastiano e Sant’Agata. Secondo la leggenda, nel 1867 avrebbe salvato Gallipoli da un’epidemia di colera. Così, si decise di riconsacrare la piccola cappella dedicata alla santa di Bolsena, che sorge nel seno del Canneto, e da allora fu istituita la grande festa patronale a cui accorrono, ogni anno, turisti e abitanti dei paesi vicini. La tradizione popolare vorrebbe poi che nel giorno dedicato a Santa Cristina i gallipolini rinuncino ad ogni piacere mondano. È credenza popolare, infatti, quella secondo cui Santa Cristina non gradisca la tra64//turismo//cultura//arte//informazione
foto lupiae
Nella pagina accanto, una vista del porto vecchio di Gallipoli. In questa pagina, la statua di Santa Cristina e sotto fedeli in visita a San Rocco a Torre Paduli.
sgressione tanto da prendersi la vita di chi non effettua la rinuncia. Ecco perché ancora oggi persiste tra cittadini e bagnanti di Gallipoli la convinzione che il 23 luglio non si debba fare il bagno nelle cristalline acque dello Ionio. A parte il fitto programma religioso e un corso Roma sfavillante grazie a suggestive luminarie, due sono i momenti più attesi della festa: la cuccagna e i fuochi d’artificio, entrambi in scena con lo splendido sfondo del mare che è il vero protagonista della vita dei galSalento review//65
foto pierpaolo schiavone
//tradizioni//gallipoli
del 24 arriva però il momento più atteso della festa: i fuochi d’artificio sparati dal porto e visibili da tutto il litorale Nord, che si riflettono sullo specchio d’acqua, creando una spettacolo visivo di rara bellezza. Proprio nel giorno di ferragosto, la vicina Alezio rende omaggio alla madonna dell’Assunta, chiamata anche della Lizza dal nome dell’omonimo santuario che è il fulcro delle cerimonie religiose. La festa inizia il 14, ma entra nel vivo il 15 agosto quando già dall’alba apre i battenti l’antichissima fiera del bestiame, che avrebbe origini medievali. Anche in questo caso, il momento più atteso è quello dei fuochi d’artificio: uno spettacolo di tre batterie, fatte esplodere alle 3 della notte del 15 agosto, che attirano in paese migliaia di turisti e segnano, in qualche modo, la fine dell’estate per gli aletini. I più coraggiosi, dopo lo spettacolo dei fuochi della Lizza che termina attorno alle 4, partono alla volta di Torre Paduli, dove le ronde spontanee e la danza dei coltelli, che seguono i festeggiamenti in onore del patrono, San Rocco, vanno avanti fino alle prime luci dell’alba. l
Saint Cristina, San Rocco, and Our Lady of Assumption: Here is The Summer of Patrons
The travel between Gallipoli, Alezio, and Torre Paduli hosts some of the most enchanting rites of summer by Valeria Blanco
La facciata della chiesa di Sant'Agata a Gallipoli.
lipolini. La cuccagna è una gara tra diverse squadre di giovani che si sfidano nell’arrampicata di un palo cosparso di grasso, quindi reso scivoloso. L’obiettivo è raggiungere la bandierina posta proprio in cima al palo che sporge dalla prua di una barca, ma difficilmente i vincitori riescono a prenderla se non dopo essere caduti varie volte in acqua. Nei giorni della festa, nelle case di Gallipoli non manca mai la “scapece”, cioè una stuzzicante mistura gialla di pesciolini fritti e poi cosparsi di aceto, mollica di pane e zafferano. La sera 66//turismo//cultura//arte//informazione
I
n an already tourist packed Gallipoli, from July 23rd to 25th, St. Cristina is honored as a patroness of the city, along with St. Sebastian and St. Agatha. According to legend, in 1867 she saved Gallipoli from a cholera epidemic. The popular tradition for that day forward would be to renounce all worldly pleasure in a day which would later be dedicated to Santa Cristina from Gallipoli. This is why, among the citizens and beach-goers of Galipoli, no one swims in the crystal clear waters of the Ionian Sea on the 23rd of July. On the holiday of Ferragosto, Alezio pays tribute to Our Lady of Assumption, also known as La Lizza from the sanctuary of the same name which is at the centre of the religious ceremonies. The festival starts on the 14th of August, but truly comes alive on the 15th when, even before dawn, the venerable, medievalorigin livestock fair opens its doors. And still yet to come is the most awaited moment – the fireworks: a spectacle of three sets, which are detonated the night of August 15th at 3am, attracting thousands of tourists to the country and mark, in one way or another, the end of summer for the inhabitants. And for those who still have breath or two left over, the feast of San Rocco is happening at this time in Torre Paduli, a fraction of Ruffano, where you can see the representation of the Pizzica-Scherma or the dance of swords. l
pubbliredazionale
//gourmet MARECHIARO - Lungomare Marconi, 73014 Gallipoli, Italia - Info e prenotazioni tel. +39 (0)833266143
Marechiaro l'isolotto del gusto è il luogo piÚ ricercato dagli amanti del crudo
70//turismo//cultura//arte//informazione
S
e con una nave di pirati dovessimo
raggiungere
la nostra isola di Tortuga
per rifocillarci dopo le innumerevoli avventure l'ubicazione naturale di Marechiaro rappresenterebbe logisticamente il nostro punto d'approdo. La location è sensazionale, ma le sorprese sono dietro l'angolo raccontate da chi da sempre si dedica alla ristorazione con una tradizione ed un nome conosciuto in tutta Italia ed anche in Europa, la famiglia Quintana.
Le famose ostriche rosse gallipoline di profonditĂ
Triglie e crudi di gamberi locali. Tortino di gamberi e verdure.
Gamberoni di paranza crudi.
Carpaccio di tonno fresco. Salento review//71
pubbliredazionale
//??????
Linguine agli scampi. Una tappa fissa, un punto di riferimen-
Girando tra i tavoli il capostipite Antonio
to per apprezzare la cucina gallipolina
Quintana, molto giovanile nell'aspetto,
e non solo in tutte le sue innumerevoli
per gli amici Uccio, consiglia ai suoi avven-
sfaccettature. Il fresco e il crudo rappre-
tori di sempre e ai nuovi clienti i migliori
sentano un punto di forza quasi un ap-
piatti per un pranzo o una cena indimen-
puntamento per chi è cultore di tali pre-
ticabile.
libatezze. In tutto l'anno, ma in particolar
ll ristorante Marechiaro facilmente rag-
modo durante la stagione estiva, nella
giungibile, apre l'ingresso del porto, vici-
quale la "Perla dello Ionio", raccoglie
no al centro storico, circondato dall'acqua
migliaia e migliaia di turisti, è facile in-
cristallina è come mangiare su un isola. Ad
crociare a Marechiaro personaggi impor-
accogliere i clienti in un ambiente familia-
tanti sia dello show business che della
re ci sono Antonella Quintana, la figlia di
politica e dello sport.
Uccio e il personale qualificato e gentile. l
72//turismo//cultura//arte//informazione
Ostriche, fasolari, cozze, noci.
//salento
istituzioni e territorio
oltre le sue bellezze,
otranto esulta per gli 800 santi
Bandiere B lu 2013
con l'elevazione alla santità degli 800 martiri, dopo tre secoli di attesa, la città si prepara ad ampliare la sua capacità ricettiva a nuovi flussi di visitatori legati alle tradizioni culturali e religiose «DAGLI ALIMINI A PUNTA DELLA PALACÌA, Otranto anche per il 2013 si riconferma Bandiera Blu. Un risultato fortemente voluto dall'amministrazione comunale, ma principalmente dai cittadini di Otranto, che da tempo rivolgono il loro impegno imprenditoriale al turismo: Otranto e il suo circondario, nell'ultimo decennio, hanno implementato notevolmente le presenze nella bella stagione. Una costa affascinante in un contesto ambientale quasi del tutto integro, dove si alternano gli splendidi arenili degli Alimini e le scogliere di Santo Stefano fino a Baia delle Orte che vanta un panorama mozzafiato. Ma la soddisfazione per la popolazione otrantina, quest'anno, è moltiplicata dall'elevazione a santi degli ottocento martiri, i cui resti sono custoditi gelosamente nella cripta della cattedrale. E il prossimo appuntamento al quale si sta già lavorando è la venuta di Papa Francesco, secondo pontefice dopo Giovanni Paolo II a toccare l'estremo più orientale d'Italia. La proclamazione dei santi, naturalmente, spalanca
Luciano Cariddi, 45 anni, commercialista, sindaco di Otranto.
le porte al turismo religioso per il quale la città si sta attrezzando. Già dalle solenni festività del 13-14-15 agosto, Otranto sarà chiamata ad una grande prova organizzativa nel ricevere al meglio turisti e amanti di questa città meravigliosa». l
The Feast of Otranto’s Martyrs: a Community’s Gift for its Protectors
With the elevation to sainthood for the 800 martyrs, after three centuries of waiting, the city of Otranto is preparing to boost its receptive capacity for the new streams of visitors for cultural and religious traditions by Editor
«F
rom Alimini to Punta della Palacia, Otranto confirms the Blue Flag again for 2013. A result strongly supported by the municipality, but even more so by the citizens of Otranto, which have long turned their entrepreneurial commitment to Otranto tourism and its surroundings, and over the last decade they have helped the area’s attendance considerably in the summer.
A fascinating coastline in an environment almost completely whole, alternating between the beautiful beaches of Alimini and the cliffs of Santo Stefano, up to the Bay of Orte with its breathtaking views. But this year, the satisfaction for the inhabitants of Otranto is multiplied by the elevation of the city’s eight hundred martyrs to sainthood. Their remains are enshrined in the crypt of the Cathedral of Santa Maria Annunziata. And the next appointment, on which the city is already working, is the coming of Pope Francis, the second pope after John Paul II to touch the most eastern point of Italy. The proclamation of the saints, of course, opens the door to religious tourism for which the city is gearing up. From the solemn festivities for August 13th – 15th forward, Otranto will be called to the great organizational test of welcoming the tourists and lovers of this wonderful city». l Salento review//75
//Tradizioni
otranto
Per tre secoli martiri, da oggi santi
dal 1480 al 2013:
storia di una devozione La comunità di Otranto dedica tre giorni di festa, nel cuore di agosto, per rinnovare una tradizione tra fede e folclore di Mauro Bortone
Da oltre cinquecento anni, Otranto omaggia i suoi martiri con i solenni festeggiamenti, che si tengono dal 13 al 15 agosto, nel cuore dell’estate, quando la città è assalita dai turisti che moltiplicano in maniera esponenziale la densità demografica della perla dell’Adriatico. Quest’anno, poi, la festa in onore di Antonio Primaldo e degli ottocento compagni martiri sarà ancora più sentita, perché il 12 maggio Papa Francesco ha concluso il processo di canonizzazione di questi eroi della fede cristiana. Vittime del sacco turco del 1480, gli idruntini furono decapitati per ordine di Gedik Achmed Pascià il 13 agosto per non aver rinnegato la fede cristiana. Già il 14 agosto 1485 la comunità locale ricordò per la prima volta il loro martirio, ma solo nel 1721 vennero dichiarati patroni della città e dell’arcidiocesi, divenendo nel 1771, beati e, nel 2012, finalmente santi. I festeggiamenti hanno inizio la sera del 13 agosto, quando le autorità religiose e militari si radunano in Piazza Basilica, davanti all’episcopato, muovendosi verso il municipio, dove il sindaco, accompagnato dai consiglieri e dallo stemma della città, si unisce al corteo, che approda al Monumento dei Caduti: qui, con la deposizione di una corona di fiori, si tiene la commemoLa statua di San Francesco da Paola in processione.
razione civile dell’eccidio. Ma il momento più atteso della tre giorni è la processione, che si tiene nella serata del 14 agosto, dopo il pontificale della mattinata e la messa vespertina: alle 20 il corteo esce dalla Basilica cattedrale, con il simulacro di San Francesco da Paola, compatrono di Otranto e profeta inascoltato dalla corte di Aragona del sacco del 1480 (e a cui simbolicamente ogni anno, nella festa di maggio, si affidano le chiavi della città), e con l’urna che accoglie alcune delle ossa dei Martiri. Salento review//77
//titolo 1//titolo2
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v
Immagini della processione intorno le mura del castello, momenti della festa con i classici addobbi delle luminarie.
La processione attraversa le strade del centro storico, scendendo in Via Basilica e percorrendo Corso Garibaldi, fino a risalire in Piazza Castello. Quindi si arriva in Via San Francesco, scendendo fino ai giardini pubblici; oltrepassando Via Vittorio Emanuele II, si imbocca il Lungomare degli Eroi: al passaggio dell’urna, dal porto vengono sparati alcuni fuochi pirotecnici. Quindi, si procede, risalendo da Via Basilica, al rientro in Cattedrale, dove l’arcivescovo di Otranto impartisce la benedizione conclusiva. I festeggiamenti proseguono ancora con i concerti bandistici in Largo Porta Terra, le luminarie accese sul lungomare e le bancarelle espositive. L’evento si chiude con la suggestiva e tradizionale gara di fuochi d’artificio sul mare, con luci e colori che accendono la notte di ferragosto. l
The Feast of Otranto’s Martyrs: a Community’s Gift for its Protectors
A five hundred year old devotion from the city to its saints that were beheaded by the Turkish during the raid of 1480: A three-day festival in the heart of August to renew a tradition of faith and folklore by Mauro Bortone For over five hundred years Otranto pays homage to its martyrs with solemn celebrations, held August 13th to 15th in the heart of summer while the city is besieged by tourists that exponentially inflate the population density of this pearl of the Adriatic. This year, the festival in honor of Antonio Primaldo and eight hundred other martyrs is even greater, because as of May 12th, Pope Francis has completed the canonization process of these heroes of the Christian faith. Victims of the Turkish invasion of 1480, the Idruntini (inhabitants of Otranto) were beheaded by order of Gedik Achmed Pasha on August 13th for refusing to give up the Christian faith. By the 14th of August 1485, the local community began remembering these acts of martyrdom for the first time, but only in 1721 were the martyrs declared patrons of the city, becoming beatified in 1771 by the archdiocese, and finally in 2012, saints. l Salento review//79
//salento
istituzioni e territorio
Mobilità per studenti e turisti: la sfida del trasporto pubblico Dall’ottobre del 2012 Mino Frasca è il presidente di Sgm, la società controllata dal Comune di Lecce che si occupa di trasporti e parcheggi. Un settore strategico in una città presa d’assalto da visitatori e universitari a cura della redazione
Se il servizio pubblico di trasporto è per sua stessa natura strategico in ogni contesto urbano, un valore ancora più strategico lo ha in città, come Lecce, caratterizzate da una forte vocazione turistica e popolate da migliaia di studenti furori sede. Mino Frasca, che dall’ottobre del 2012 è il presidente di Sgm, la società partecipata dal Comune di Lecce che si occupa di mobilità, fa il punto della situazione alla vigilia della stagione estiva. Si può fare un primo consuntivo della sua attività, a pochi mesi dall’insediamento? «L’impressione di questi primi mesi in azienda è molto positiva. L’attività di Sgm è strategica per la città e la responsabilità che abbiamo è fondamentale per Lecce, che negli ultimi tempi è cresciuta quanto ad appeal e che speriamo dovrà affrontare la delicata, ma affascinante, sfida di Capitale europea della Cultura 2019. Io punto Cosimo Frasca, 40 anni, ragioniere, consigliere provinciale nonché presidente di SGM.
innanzitutto ad avvicinare Sgm alla gente e ad accorciare la distanza che esiste oggettivamente tra gli utenti e chi gestisce servizi così importanti e nello stesso tempo così complicati. Di sicuro, ho già un quadro molto dettagliato e prezioso delle criticità sui cui lavorare per rendere Sgm sempre più efficiente e per elevare il grado di soddisfazione degli utenti». In una città a vocazione turistica gestire il servizio pubblico di trasporto comporta una responsabilità ulteriore. Quali le strategie di Sgm? «La prospettiva di fondo è quella di ridurre al minimo e possibilmente annullare ogni disagio per i turisti che arrivano nella nostra città e che intendono muoversi sui mezzi pubblici. Per esempio, Sgm e l’amministrazione comunale stanno valutando la possibilità di realizzare un punto informativo e di accoglienza presso la sta-
80//turismo//cultura//arte//informazione
zione ferroviaria sul modello del City Terminal che c’è all’ingresso nord della città. L’obiettivo è quello di fornire il supporto in termini di servizi agli utenti in arrivo sui treni che viene fornito oggi a chi arriva a bordo degli autobus al City Terminal». Lecce è anche una città universitaria e la domanda di trasporto degli studenti è forte. Quali sono i servizi offerti e i numeri raggiunti? «Per quanto riguarda la mobilità studentesca, Sgm offre uno dei servizi più efficaci d’Italia. Gli autobus sono di ultima generazione e sulla tratta degli studenti viaggiano con una frequenza più che apprezzabile di 8 minuti. Abbiamo installato le paline elettroniche che informano su corse e orari ed è in agenda la ristrutturazione di tutte le fermate. Per noi si tratta di una fetta di utenza molto significativa, che supera le 3 mila unità al giorno». Come ci si muoverà nella Lecce ideale per studen-
Student and Tourist Mobility: the Challenge of Public Transport
Since October 2012, Mino Frasca has been the president of SGM, the public transport and parking company controlled by the Municipality of Lecce. This is a strategic front for a city under siege by tourists and university students
by Editor
ti, cittadini e turisti? «Un sistema ideale è quello che soddisfa le richieste degli utenti, che incide il meno possibile sui flussi di traffico e che non inquina. Noi oggi abbiamo un sistema versatile che deve “piegarsi” alle esigenze molto variegate di chi si sposta per lavoro, degli studenti o di chi semplicemente è in vacanza. Al centro di tutto questo discorso, ovviamente, c’è il filobus. Stiamo facendo uno sforzo importante e speriamo che i leccesi lo capiscano e offrano la loro indispensabile collaborazione». Quali i vantaggi della filovia? «Si tratta di un passaggio epocale e la transizione, anche se lenta, ci fa essere ottimisti. Il sistema filoviario sta andando gradualmente a pieno regime, direi anche dal punto di vista “culturale”, cioè come elemento assimilato nella logica della mobilità dei leccesi e in particolare di chi usa i mezzi pubblici. I vantaggi sono evidenti. Il filobus è un mezzo che ha una forte vocazione moderna ed europea, è un mezzo dotato di tutti i comfort e soprattutto non inquina. Di quest’ultima prerogativa magari ce ne accorgeremo tra qualche anno, quando capiremo di aver alleggerito l’aria che respiriamo degli scarichi dei vecchi autobus». l
Sopra, una dei filobus in giro per la città di Lecce.
P
ublic transport is of strategic value for a city such as Lecce, characterized by strong tourist influxes and home thousands of frenzied students. Mino Frasca has been the president of SGM since October of 2012, the company owned by the Municipality of Lecce which deals with local mobility, and is here to speak of the situation on the eve of the summer season. Could you describe the activities you’ve been involved with in your first few months in office? «The impression has been very positive and it’s time to bring SGM to the people and shorten the distance that exists between users and service managers, which is so important and yet so complex. I have a very detailed and valuable plan for which critical issues we need to work on to make SGM more efficient and improve our level of user satisfaction». In a tourism city, managing public transport must involve extra responsibilities. What are SGM’s strategies? «The prospect is to minimize and eliminate any inconvenience for tourists arriving in our city that wish to use the public transport. For example, creating an information and reception point at the train station to provide users support for incoming trains is being considered». Lecce is a university town as well and so the demand for student transport is strong. What are the services offered and the numbers achieved? «With regard to student mobility, SGM offers one of the most effective services in Italy with more than three thousand units per day: latest generation buses, travel frequencies of 8 minutes, sensors keep us informed on running statuses and times». What would be the ideal transport system for Lecce’s students, residents and tourists? «An ideal system is one that meets the needs of the users, one which has minimal effects on traffic flows and does not pollute. At the center of all this talk, of course, is the tram». What are the advantages of trams? «It would be a historic transition, and the transition, even if it’s slow, makes us optimistic. The advantages are obvious: the tram is a strong modern and European medium, it’s a vehicle equipped with all the comforts and, above all, it does not pollute». l Salento review//81
//luoghi foto di Mariella Martella - turista
santa maria di leuca
“Si fa, ma non si dice”. Santa Maria di Leuca e i piccanti misteri delle sue bagnarole Costruiti sugli scogli per dare alle signore dell’aristocrazia un accesso riservato al mare, i chioschi in muratura o in legno assolvevano a varie funzioni: estendere la proprietà della villa, immergersi nelle fresche acque in tutta sicurezza, tutelare il pudore da sguardi indiscreti. Ma si raccontano anche altre storie Di FABRIZIO VENTURINI
Chioschi in muratura costruiti su-
colorito pallido e diafano con le povere cafone chine
gli scogli e con accesso riservato al mare al sicu-
nei campi da mattina a sera e sotto il sole che in estate
ro da sguardi indiscreti, le bagnarole del lungomare di
toccava 40 gradi, le bagnarole di legno, in pietra o in
Leuca sono ancora oggi una delle tracce più peculiari
muratura si prestavano a una molteplicità di funzio-
della splendida marina. Ma in passato – fa testo la
ni. La prima, immobiliare, era ripetere stile e colori
data del 1854, quando fu costruita Villa Ruggeri – il
delle ville di pertinenza come estensione dei diritti di
gentil sesso diede a questi spogliatoi con sottostante
proprietà di famiglie già ricche e potenti anche su un
piscina privata una ragion d’essere e il successo re-
pezzetto di scogliera. Se il casotto era di muratura –
plicato davanti a molte altre ville. All’epoca in cui la
ed oggi sono tre quelle di questo tipo ancora in piedi,
moda imponeva alle donne di non esporsi al sole per
mentre quelle di legno sono tutte sparite – di solito
abbronzarsi perchè nessuno scambiasse signore di
aveva due piani. Nel primo la signora si spogliava, la-
84//turismo//cultura//arte//informazione
entrambe le foto di Marina Menduni
sciava borse, ombrellini, gioielli e nuda si bagnava nel
“Dottore, ma lei lo sa perché il salentino Luigi Cor-
piano di sotto in una vasca o pozza scavata tra gli sco-
vaglia nel suo celebre libro “Finibusterre” del 1936
gli per chi aveva talento natatorio e preferiva sguaz-
scrisse che i leucani nascono dalla pietra? Guardi un
zar al chiuso e al sicuro facendo valere la funzione
attimo la bagnarola di pietra che abbiamo davanti.
di sicurezza – la seconda – di quel buffo impianto.
Da giovane, parlo dei primi del secolo, mio nonno e
La terza funzione era invece quella di tutelare il pu-
gli amici arrivavano a quei casotti nuotando dal mare
dore di figlie, sorelle e mogli da sguardi indiscreti e
sottacqua fin agli scogli. E poiché dal mare le bagnaro-
da istinti maschili ben noti in un’epoca assai ambigua
le erano aperte e prive di qualsiasi chiusura, lì dentro
al riguardo. Rispettosissima di pudori ufficiali, casti-
chiusi con le dame dell’aristocrazia ne combinavano
tà dichiarate e dinieghi ostentati, ma segretamente
spesso di tutti i colori”. l
Una panoramica del porto e accanto una bagnarola.
attratta dalle trasgressioni più ardite, dalle più sensuali allusioni, dalle profferte più rozze. È dell’epoca il detto: “Si fa, ma non si dice”. E si capisce quale curiosità destasse in ragazzi di condizione inferiore l’idea di due o tre signore d’alto rango chiuse nude in una bagnarola a ridere, a gustare sorbetti e a bagnarsi nei casotti in conci di pietra rimasti davanti a Villa La Meridiana, all’Hotel Terminal, tra la rotonda e la piccola spiaggia del Lido Azzurro. È fragile l’esegesi per cui le bagnarole erano solo gli spogliatoi di piscine per nobildonne pudiche e inabili al nuoto decise a restare pallide come spettri. Il contegno superava il pudore, il riserbo la fedeltà, la “solidarietà di genere” (sorority in inglese), la virtù. Non erano solo e sempre i fatti a misurare la serietà coniugale. Il rispetto delle convenzioni e la conformità agli stili di vita borghesi contavano di più. In una estate di venti anni fa, sotto un ombrellone di Leuca, un anziano del posto si rivolse a chi scrive e con un sorriso furbo gli chiese:
“One does, but does not say”. Santa Maria di Leuca and its risqué baths
Built upon the rocks to give the ladies of the aristocracy special access to the sea, wood and brick-layed bath stalls held a variety of functions: extending the villa property, immersing one's self into the refreshing waters in complete security, and safeguarding modesty from prying eyes. But they tell other stories as well by Fabrizio Venturini
B
rick stalls built on the rocks with specially reserved access to the sea and protection from prying eyes, the baths of Leuca's seafront are still today some the most unique traces of the beautiful marina. But in the past – says a script from 1854 when Villa Ruggeri was constructed – the weaker sex gave to these places, and the underlying private swimming pool, a raison d'être and this success was repeated forwards to several other villas. At the time in which the culture prohibited women from being exposed to the sun and tanning so that no one could confuse the sheer, pale skinned women with the rednecks who work the field from sunrise to sunset under the 40 degree summer heat, the wood, stone, or brick baths served multiple functions: extending the villa property, allowing the ladies to bathe in security relative to the open sea, and safeguarding their modesty from prying eyes. One can understand the curiosity of lower class boys aroused by the idea of two or three upper class ladies closed together naked in a bath stall, laughing and enjoying their time, eating sorbet and bathing themselves in stone stacked stalls out front of the Villa La Meridiana, to the Hotel Terminal, between the roundabout and little beach of Lido Azzurro. The exegesis is fragile for which these baths were only a place linked to the private swimming pools of the reserved noblewomen that were unable to swim and decided to stay as white as ghosts. The attitude exceeded the modesty, the reserved fidelity, the virtue of ‘gender solidarity’ (or more commonly: sorority). They were not always alone in order to measure the seriousness of their marriages. Respecting conventions and conforming to the bourgeois lifestyle counted more. l Salento review//85
//luoghi
santa maria di leuca
Le ville, come diamanti sulla costa
mi del Novecento, sono il risultato, forse, di una sorta di gara tra le famiglie nobili del Salento a chi riusciva a stupire di più. Le ville si caratterizzano per una struttura architettonica abbastanza complessa e molto elegante, con colonne e porticati affacciati su giardini a pra-
Costruite tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, le splendide dimore estive dell’aristocrazia salentina conservano ancora oggi quel tratto snob che viene dall’orgoglio della propria storia
to inglese. Di alcune si può ammirare solo la can-
di Veronica Perrone foto di Pierpaolo Schiavone
ammasso di stili architettonici tra i più estrosi e
cellata anch’essa, molto spesso, originalissima. Al di sopra è facile intravedere, quasi sempre, delle torrette o piccole cupole, elementi che arricchiscono le ville stesse, alcune realizzate quasi a voler assomigliare a un castello. Presentano, inoltre, un originali che, soprattutto nel dettaglio, ripropongono le diverse fasi operative di cantiere e denunciano una vivace dialettica tra idea e realizzazione.
Incastonate come diamanti sulla
La collaborazione tra progettista e maestro scal-
costa, le ville di Santa Maria di Leuca sono una
pellino era infatti molto stretta affinché ogni villa
lunga passeggiata nell'architettura salentina di un
fosse costruita con stilemi sempre più ricercati e
tempo. Costruite tra la fine dell'Ottocento e i pri-
soprattutto differenti tra loro. Queste ville ci ri-
The Villas, like Diamonds on the Coast
Built in the late nineteenth and early twentieth century, the beautiful summer villas of Salento’s aristocracy still hold the snobbish traits which pride its history by Veronica Perrone - photo Pierpaolo Schiavone
T
he villas are characterized by a rather complex and elegant architectural structure, with columns and porches overlooking gardens and lawns. Some can only be admired by the shielding gate, often very original. The tops can almost always be seen easily, with turrets and cupolas, elements that enrich the villas themselves, some made as if to model a castle. These villas bring us back to the Leuca of the past, particularly that of the “sweet life in open air”, which still holds that bit of “snobbery” from which Leuca prides itself of its history and its beauty. In fact, the magnificent mansions that dot the coast of Leuca are from many different styles and should be observed, as suggested by Cesare Brandi, “nor with the casual eye nor with an elsewhere heart”. l 86//turismo//cultura//arte//informazione
portano ad una Leuca d’altri tempi, quella cioè del “dolce vivere all’aria aperta”, tanto che conservano ancora oggi quella punta di “snobismo” che le viene proprio dall’orgoglio della propria storia e dalla consapevolezza della propria bellezza. Infatti, le magnifiche dimore che punteggiano la costa di Leuca, appartengono ai più diversi stili e andrebbero osservate, come suggerisce Cesare Brandi, "né con occhio distratto né col cuore altrove". l
//entroterra
specchia
Specchia, il borgo e la sua storia. Ritratto di una meraviglia del Salento Secondo la Commissione europea è “destinazione rurale emergente per il turismo sostenibile. Dal 2004 fa parte della ristretta cerchia dei borghi più belli d’Italia. Nel cuore del basso Salento si cela uno dei pezzi forti dell’offerta turistica in provincia di Lecce Di Mariella Tamborrino - foto di Pierpaolo Schiavone
Da sinistra, chiesa dell'Assunta, chiesa dei Domenicani, uno scorcio di una via del centro storico e la chiesa di San Francesca Neri.
Cinquemila abitanti ed una storia
d’eccellenza europea, si è aggiudicata il premio “Eden”
secolare e suggestiva. Specchia, diamante che
ben due volte, nel 2007 e nel 2010.
brilla nell’entroterra, è uno dei borghi più incantevoli
La gente di Specchia è sì orgogliosa dei tanti ricono-
del Belpaese. Tra Taurisano e Tricase, nel cuore del
scimenti che la proiettano sulla ribalta internaziona-
basso Salento, è come se si nascondesse da sguardi
le, ma lo è ancora di più della propria storia e delle
troppo indiscreti. Il nome, secondo gli storici, deri-
proprie radici che affondano nel lontano IX seco-
va dai cumuli di pietre a secco, le cosiddette specole,
lo, periodo in cui i primi contadini diedero origine
ammassate fra loro e sistemate a forma di cono. Un
all’originario insediamento rurale.
piccolo stratagemma, inventato dai messapi, per di-
Tracce dell’epoca sono ancora evidenti nel paesag-
fendere i villaggi dagli attacchi esterni.
gio: trulli, pajare, muretti a secco. Per non parlare del
Accoccolata su una collina, lontana dal mare – posi-
centro medievale giunto praticamente intatto sino ai
zione questa che le permise di salvarsi dalle scorrerie
giorni nostri: le viuzze strette, da percorrere rigoro-
dei saraceni – Specchia è un vero e proprio gioiello
samente a piedi, di tanto in tanto sono interrotte da
dal punto di vista storico, artistico e culturale. A con-
rampe di scale e racchiudono il nucleo abitativo.
fermarlo è stata anche la Commissione europea che
Cuore del borgo è senz’altro Castello Risolo, costru-
l’ha segnalata come “destinazione rurale emergente
zione cinquecentesca difesa da una cinta muraria
per il turismo sostenibile”.
eretta a protezione del centro abitato. Nella prima
Dal 2004 è stata ammessa al ristrettissimo club dei
metà del XV secolo la cittadina, durante le cruente
Borghi più belli d’Italia. Inoltre, come destinazione
battaglie per la conquista del Regno di Napoli, venne
88//turismo//cultura//arte//informazione
espugnata e distrutta. Solo verso la fine del secolo il
mazione per i più piccoli. Un appuntamento da non
borgo venne ripopolato e munito nuovamente di un
perdere così come è difficile rinunciare al delizioso
maniero che, soprattutto fra il XV ed il XVIII secolo,
risvolto enogastronomico dell’evento. Di particolare
ha subìto alcune modifiche strutturali.
interesse, infine, per gli appassionati del genere do-
C’è poi la Chiesa Madre, dedicata alla presentazione
cumentaristico, la Festa del Cinema del reale, giunta
della beata vergine Maria. In origine era costituita da
alla decima edizione. l
Da sinistra, il campanile nella piazza di Specchia e il chiostro di Palazzo Risoli.
una sola navata ma dopo la Seconda Guerra Mondiale ne furono aggiunte altre due. I pilastri sono in pietra leccese, stuccati alla veneziana, mentre gli archi trionfali sono decorati con motivi floreali. Il campanile fu edificato nel 1945 in sostituzione dell’antica torre campanaria del 1568 demolita perché pericolante. Da visitare, tra gli altri monumenti del posto, la Chiesa dei Francescani Neri, la Chiesa di San Nicola di Mira, Sant’Eufemia, il convento dei Domenicani e la Chiesa della Madonna del Passo. Senza tralasciare un altro percorso, fra architetture e testimonianze laiche, come Palazzo Teotini, Palazzo Ripa, Palazzo Orlando Pisanelli e Palazzo Orlando Pedone. Specchia è davvero un posto magico e il suo fascino diventa universale soprattutto nel periodo estivo. È ormai tra le mete più ambite dai turisti in visita nel Salento. Come una ciliegina sulla torta, ogni anno, ad agosto, l’amministrazione comunale organizza l’ormai collaudata Notte Bianca: Piazza del Popolo e tutte le altre vie del borgo brulicano di persone fino all’alba tra concerti, mostre, spettacoli teatrali e ani-
Specchia, the Village and its History: A Portrait of one of Salento’s Marvels
According to the European Commission, it’s the “emerging rural destination for sustainable tourism”. Since 2004, it has been considered as one of the most beautiful villages in Italy. In the heart of lower Salento lies one of the strongest tourist points in the province of Lecce by Mariella Tamborrino - photo Pierpaolo Schiavone
W
ith five thousand inhabitants and a charming, centuries-old history, Specchia is a brilliant inland diamond. It is one of the most enchanting villages of Italy between Taurisano and Tricase in the heart of Salento. The name comes from piles of dry stone. These so-called observatories are massed together and arranged in the shape of a cone, a little trick that was invented by the Messapi to defend the villages from attacks. The city’s position on a hill far from the sea gave protection from the raids of the Saracens. The heart of the village is the Risolo Castle, a sixteenth-century building defended by a wall built to protect the town. Then there is the Madre Church, dedicated to the presentation of the Blessed Virgin Mary, the Church of the Francescani Neri, the Church of St. Nicholas of Myra, St. Euphemia, the monastery of the Dominicans and the Church of the Madonna del Passo. Without neglecting the non-church architecture, there is the Teotini Palace, the Ripa Palace, Orlando Pisanelli palace and the Orlando Pedone palace. Specchia is truly a magical place and its appeal becomes universal, particularly in summer: every year in August, the council organizes the now proven Notte Bianca and, for fans of the documentary film, the Festival of the Cinema del Reale, which has reached its tenth edition. l Salento review//89
2013 u l B e r e i d Ban
//luoghi
melendugno
La Bandiera Blu, marchio di qualità di Melendugno Marco Potì, primo cittadino di melendugno, commenta con soddisfazione la scelta fatta dalla foundation of environmental education a cura della redazione
delle strutture ricettive, degli stabilimenti balneari. Molto è stato fatto, tanto c'è ancora da fare per confermare questo importantissimo riconoscimento, Marco Niceta Marcello Potì, 43 anni, Sindaco di Melendugno
consapevoli che esso, oltre a premiare quanto realizzato, può essere, con il suo alto valore comunicativo, un'opportunità di sviluppo in un settore fondamen-
La quarta conferma consecutiva del
tale come quello del turismo "sostenibile", certamente
riconoscimento della Bandiera Blu a Melendugno
nostro volano di sviluppo. L’impegno, la coerenza e la
e le sue marine è la riprova che il lavoro svolto con
costanza posta su questi temi, hanno dato e daranno
grande impegno e dedizione nel campo della tute-
sempre i loro buoni frutti. l
la ambientale è stato premiato. Un lavoro capillare ed incisivo, avviato dalla precedente amministrazione, con il sindaco Vittorio Potì che per primo ha raggiunto questo traguardo, fatto di attenzione alle tematiche relative alla raccolta differenziata, alla depurazione, alla mobilità e vivibilità sostenibile di ben cinque località costiere che richiamano moltitudini di turisti. È stato riconosciuto il grande lavoro fatto nel campo dell’educazione ambientale, convinti come siamo che il miglioramento passa necessariamente dal cambiamento della mentalità delle future generazioni. Per questo abbiamo avviato attività specifiche nelle scuole, altre divulgative rivolte alla popolazione residente ed ai turisti contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti, altre ancora, infine, per gli operatori
The Blue Flag, Melendugno’s Mark of Quality
Marco Potì, mayor of melendugno, speaks with satisfaction about the choice made by the Foundation of Environmental Education by Editing
T
he fourth consecutive confirmation of the Blue Flag award in Melendugno and its beach community is proof that our great commitment and dedication to work within the field of environmental protection has been awarded. A detailed and incisive job, launched by the previous administration, with the then-mayor Vittorio Potì who first achieved this milestone which characterized our attention to issues related to the collection, purification, sustainable mobility and livability of our five coastal resorts that attract multitudes of tourists. The great work done in the field of environmental education has been recognized, we are certain that the improvement necessarily entails change in the mindset of future generations, so this is why we have initiated specific activities in schools and other outreach organisations addressed to the resident population and tourists against littering and waste disposal, and beyond this, special focus on the operators of tourist accommodation facilities and beach resorts. l Salento review//91
//titolo 1//titolo2
Anna Elisa Prete: «Incrementare il turismo in bassa stagione» Anna Elisa Prete è assessore al Turismo del Comune di Melendugno. In questa intervista racconta il suo impegno di amministratrice e i programmi per la crescita del territorio che amministra a cura della redazione
Che valore ha la delega al turismo di un comune che da quattro anni è Bandiera Blu per le sue marine? «Indubbiamente un grande valore. Il nostro è un territorio a forte vocazione turistica. Ben cinque splendide marine si estendono per 13 km di costa (Torre S. Andrea, Roca, San Foca, Torre Specchia, Torre dell’Orso) e dal 2010 ad oggi si fregiano di importanti e ambiti riconoscimenti quali la Bandiera Blu, premio Cinque Vele di Legambiente. Da quattro anni consecutivi che il Comune di Melendugno, grazie al lavoro costante degli uffici e dell’amministrazione, si attiene al rispetto di determinati parametri di qualità delle acque, di pulizia, di difesa della bellezza naturalistica dei posti, di sicurezza e di educazione ambientale. Comunque c’è tanto da fare ancora. Bisogna puntare a migliorare, con l’aiuto e la collaborazione delle strutture presenti sul posto, i servizi per accogliere al meglio il 92//turismo//cultura//arte//informazione
Anna Elisa Prete, avvocato, è assessore alle Politiche culturali del Comune di Melendugno.
//luoghi
melendugno turista che sceglie come meta delle proprie vacanze
Fai parte di quella schiera di giovani amministra-
il nostro territorio. Bisogna porre l’accento sul tu-
tori cresciuti a stretto contatto con un nome sto-
rismo culturale, puntando ad incrementare i flussi
rico della politica salentina, Vittorio Potì. Cosa ti
turistici nei periodi di bassa stagione. Noi abbiamo
ha insegnato?
la fortuna di avere non solo un bel clima ma anche
«È una domanda che mi emoziona. Vittorio per me
un patrimonio storico culturale costellato da frantoi
è stato un punto di riferimento importante e fonda-
ipogei, insediamenti rupestri, il sito archeologico di
mentale. Ho imparato a fare politica con lui. Quella
Roca a picco sul mare, uno dei siti più importanti di
vera, quella onesta. La politica dei fatti e delle solu-
tutto il Mediterraneo sia per l’aspetto paesaggistico
zioni. Credo nel valore della buona politica che se
sia per le testimonianze archeologiche che racchiu-
praticata al punto giusto è virtù nobile. E sulla base
dono un pezzo di storia della nostra terra e il sito di
di questi insegnamenti che intendo proseguire il mio
Roca Nuova nell’entroterra rappresentato dai resti di
percorso politico».
una grande torre quadrangolare sorta nel XVI seco-
Quali chance di crescita ha il territorio in questa
lo. Pertanto turismo e cultura devono costituire un
congiuntura difficile?
valore inscindibile al fine di valorizzare e rendere fru-
«In questo momento di grande crisi economica biso-
ibile al meglio il nostro territorio».
gna sempre conservare l’entusiasmo e l’ottimismo. E
Politica, passione e amore per il territorio.
come dice il grande fisico Einstein è nella crisi che sor-
«Quando ho deciso di candidarmi ero ben consape-
gono le scoperte e le grandi strategie. Pillole di saggezza
vole della scelta che facevo. Consapevole di assumer-
che non guastano. Amministrare oggi diventa sempre
mi questa grande responsabilità, ho sentito un forte
più difficile soprattutto per i Comuni che sono co-
bisogno di spendere il mio nome e il mio tempo per
stretti ad rispettare il Patto di stabilità che non lascia
dare un contributo al mio paese nei limiti delle mie
margini di manovra. Ma non bisogna demordere. La
possibilità e capacità, ma con la caparbietà e la deter-
nostra amministrazione, che punta molto sulla cul-
minazione che da sempre mi accompagnano. Sapevo
tura e sul turismo, è orientata al miglioramento della
che non sarebbe stato facile, ma sono abituata a con-
qualità della vita nelle marine, collegabile ad un of-
quistarmi le cose con grande impegno e sacrificio».
ferta di accrescimento culturale e di intrattenimento.
Salento review//93
//luoghi//melendugno
Da qui la scelta di introdurre l’imposta sulla tassa di
sistema di collegamento tramite trenini elettrici su
soggiorno, un’imposta di scopo che è destinata a mi-
ruote che garantiscono durante il periodo estivo la
gliorare la ricettività turistica. E quest’anno con una
mobilità tra diverse località marine del territorio,
parte degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno
nonché un progetto che si chiamerà "Melendugno
realizzeremo nuovi servizi destinati ai turisti e ai re-
in bike" per la valorizzazione e la gestione della rete
sidenti, che ben si integrano con lo sviluppo dell’in-
ciclabile diffusa che metta in relazione l’ambiente,
tero territorio. Maggiori servizi che ruotano intorno
la cultura e l’architettura i cui percorsi, suddivisi in
alla mobilità sostenibile intesa come attrattiva di un
due temi, terra e mare, saranno scaricabili dal sito. Si
turismo di qualità. Istituiremo un servizio di traspor-
punta su un turismo sostenibile che migliori l’offerta
to pubblico a basso impatto ambientale basato su un
ricettiva e la qualità ambientale». l
Anna Elisa Prete: “Increasing tourism in the low season”
Anna Elisa Prete is the Minister of Tourism of the City of Melendugno. In this interview she talks about her commitment as administrator and the programs for the growth of the territory that she administers by Editing
W
hat is the value of a community’s shared responsibility for tourism that, for four years, has had Blue Flag beaches? Our area is an area with a strong tourist vocation. Five beautiful beach communities stretching for 13 km of coastline (Torre S. Andrea, Roca, San Foca, Torre Specchia, Torre dell’Orso) and, from 2010, now boasts important and prestigious awards like the Blue Flag awards and the Legambiente Cinque Vele ranking. But we must emphasize our cultural tourism and aim to increase tourist flows during the low season. We are fortunate to have not only a beautiful climate but also a rich historical and cultural heritage dotted with oil mills, rock dwellings, the archaeological site of Roca overlooking the sea and the inland site of Roca Nuova presenting the remains of a large tower square built in the XVI century. Politics, passion and love for the land. When I decided to run for the position, I was well aware of the choice I made, I knew it would not be easy, but I'm used to conquering things with great commitment and sacrifice. Do you belong to the group of young administrators who grew up in close contact with the historical name of Salento policy, Vittorio Potì. What did you learn? It's a question that fills me with emotion. Vittorio, for me, was an important and fundamental point of reference. I learned about politics with him. A real person, and honest. The policy of
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facts and solutions. I believe in the value of good policy when it is practiced for the good and noble virtues. And on the basis of these teachings I intend to continue my political career. What chance has the territory of growth in these critical circumstances? In this time of great economic crisis, we must always retain our enthusiasm and optimism. To administer today is becoming more and more difficult, but we must not give up. Our focus is for improving the quality of life in our communities, connected to a range of cultural growth and entertainment. From here we decided to introduce the tax on vacation stays, a tax proposed to improve the tourist accommodation. And this year with a portion of the proceeds from tax we create new services for tourists and residents: an eco-friendly public transport service based on a system connected by electric trains on wheels that grant mobility between different seaside resorts of the area during the summer, as well as a project that will be called “Melendugno by bike” to develop and manage the widespread cycle network and link the environment, culture, and architecture together with trail maps (in two themes: earth and sea) which will be downloadable from the website. We aim for sustainable tourism and the best range of accommodation and environmental quality. l
pubbliredazionale
//salento sulla costa euroGarden Village & resort - San Foca - 73026 Melendugno Lecce - Infoline (+39) 0836 574757 - (+39) 329 8045943
GRUPPO MAZZOTTA
GRUPPO MAZZOTTA, marchio VINCENTE NEGLI INSEDIAMENTI TURISTICI DEL SALENTO Il Garden Village Hotel & Resort di San Foca è tra le strutture ricettive più organizzate del salento
S
an Foca è un paesino costiero non molto conosciuto ma con caratteristiche simili alle località più note di Torre dell'Orso e Otranto, che distano solo pochi km.
Meno affollata e più vivibile specie nei periodi di alta stagione, la località permette ai turisti di trascorrere piacevoli vacanze spesso a prezzi più convenienti. Sono presenti negozietti di ogni tipo. Da segnalare un attrezzato porticciolo per piccole imbarcazioni. Nelle immediate vicinanze si trovano anche discoteche, equitazione, centro diving, sport nautici. Distante circa 1000 mt. dal lido balneare Garden Beach, facilmente raggiungibile dal servizio navetta, fornito di bar-tavola calda, servizi igienici, docce, area relax il Garden Village Resort si propone sia in formula Hotel sia in
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formula Residence. Tutti gli appartamenti,
Sono disposte a piano terra con soggiorno
campi da tennis e da calcetto, market, ta-
siano essi al piano terra (dotati di giardi-
con angolo cottura e divano letto, camera
bacchi, edicola e boutique.
no) o al piano superiore, sono trilocali 4/6
con letto matrimoniale, camera con due
A intrattenere gli ospiti per tutta la va-
posti letto e composti da soggiorno con
letti singoli e servizi.
canza, Euro Garden Village ha attivato
angolo cottura e divano letto, camera ma-
Il complesso ricettivo offre ai propri ospiti
l'animazione all'interno del villaggio e in
trimoniale, camera con due letti singoli e
un soggiorno in un ambiente accoglien-
spiaggia con corsi collettivi di nuoto, ten-
servizi.
te e tranquillo, mettendo a disposizione
nis, aerobica, acqua dance, acquagym,
Tutte le villette, invece, si presentano a
innumerevoli servizi tra i quali: ristorante-
scuola di salsa e merengue, giochi e tornei
schiera con ingresso indipendente, veran-
bar chiesa, piscina per adulti e bambini,
sportivi, animazione serale con cabaret e
da e giardino.
campo da beach volley, campi da bocce,
spettacoli in anďŹ teatro. l
Nella pagina accanto una vista aerea dell'insediamenteo turistico. In questa pagina, particolari della piscina attrezzata, del campo da calcio e una delle villette. Inoltre, la spiaggia privata del residence.
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//titolo 1
titolo 2
Connubio ideale per rilanciare il turismo nel Salento Roca Vecchia del Salento è una delle marine di Melendugno, in provincia di Lecce. Si affaccia sul mare Adriatico ed è posta tra San Foca e Torre dell'Orso. Sede di importanti scavi archeologici, la località è un centro turistico di rilievo durante il periodo estivo. Da segnalare la torre di avvistamento cinquecentesca, le rovine del castello a picco sul mare, il santuario della Madonna di Roca del XVII sec. e le due grotte Posìa (erroneamente note come Poesia). Queste ultime, in particolare, distanti circa 60 m l'una dall'altra, sono delle grotte carsiche con le vòlte crollate; l'acqua del mare giunge in ciascuna di esse attraverso un canale percorribile a nuoto o con una piccola imbarcazione.
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//luoghi
Roca li posti
A nord dell'area archeologica sorge il centro abitato, noto anche come Roca li Posti, frequentato in estate soprattutto da vacanzieri residenti nei paesi vicini. Lungo la strada che collega Torre dell'Orso a Melendugno sorge il vecchio villaggio ormai disabitato, con una masseria fortificata attualmente in restauro, di Roca Nuova. Tale borgo sorse intorno al 1480, quando la popolazione di Roca Vecchia fu messa in fuga dalle incursioni saracene.
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pubbliredazionale
//salento sulla costa barone di mare hotel & resort**** - Torre dell'orso - Via Torre Saracena - 73026 Melendugno Tel. 0832 842005 - www.baronedimare.it
GRUPPO MAZZOTTA
Piacevole accoglienza e tranquillità per le vostre vacanze
T
orre dell’Orso, centro balneare sul versante adriatico a pochi km a nord di Otranto, vanta una lunga distesa di sabbia fine e di color grigio chiaro che in bassa stagione, prima del periodo di maggior concentrazione
turistica, si presenta come una vera e propria oasi di pace e tranquillità bella come poche altre località costiere del Salento. Le due estremità della baia sono caratterizzate, a Nord, dalla antica torre aragonese costruita sulla sommità della scogliera; a sud, da due magnifici faraglioni, denominati le “Due Sorelle” a causa della simile morfologia. A separare la spiaggia dal centro abitato vi è un delicatissimo ecosistema costituito da incantevoli dune di sabbia, dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea e da fresche pinete dove trovare rifugio dalla calura estiva. Il mare è di color azzurro chiaro a causa del fondale prettamente sabbioso e, salvo forti venti, risulta quasi sempre calmo. È qui che situato il complesso del Barone di Mare Hotel & Resort****. Il villaggio è dotato di ampi spazi destinati La facciata d'ingresso di Barone di Mare a Torre dell'Orso.
a parcheggi scoperti, la hall della reception, ottimamente posizionata tra l'area di arrivo/ partenza e le camere, ospita il servizio ricevimento, informazioni e cassa.
100//turismo//cultura//arte//informazione
Da sinistra, i viali e un edificio del residence, due immagini della piscina, il parco giochi per i bambini e l'interno del ristorante.
Camere e zone comuni sono unite tra loro da una rete di viali pedonali e ciclabili dove è vietato il transito delle automobili. Barone di Mare Hotel & Resort, tra le altre cose, offre ai suoi ospiti anche: un bazar/ edicola, un minimarket, un fotografo, una chiesa, un tabacchi, oltre a bar, ristorante, pizzeria. I servizi comuni sono tutti situati nella parte centrale del villaggio, equidistanti dalle camere, facilmente accessibili e fruibili dagli ospiti, attrezzata, tra l'altro, con aria condizionata, TV satellitare, frigorifero. Le barriere architettoniche sono inesistenti in tutte le aree comuni per consentire anche ai disabili fruizione e libero accesso ai servizi disponibili. l Salento review//101
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//imprese CLASS TECNOLOGIE S.R.L. Viale della Cavalleria, 19 - 73100 Lecce - Tel. 0832458858 - Fax 0832317485
tecnologie innovative per l’ambiente Soluzioni impiantistiche a basso impatto ambientale, risparmi energetici rilevanti, comfort di qualità per 365 giorni
102//turismo//cultura//arte//informazione
C
lass
tecnologie
s.r.l.
esperienza di famiglia, valori che hanno
competenze nella progettazione e instal-
dell’ing. Sergio Maghen-
permesso di rispondere negli anni con
lazione di impianti a pavimento, tecnolo-
zani, sintesi di CLima
professionalità e impegno alle sempre più
gia che negli ultimi anni si è molto evoluta,
Ambiente Sostenibile e Servizi, è un’azien-
varie esigenze della clientela e di proiet-
eliminando tutti i lati negativi e implemen-
da attiva su Lecce che si occupa di rispar-
tarsi, con coraggio e scelte mirate, nel fu-
tando quelli positivi come il confort, il ri-
mio energetico fornendo dei servizi pre e
turo, credendo fermamente nelle tecnolo-
sparmio energetico, l’igiene, e le termore-
post vendita utili ad accompagnare il clien-
gie a basso impatto ambientale ed elevato
golazioni dinamiche.
te verso una scelta impiantistica moderna e
risparmio energetico.
Fortemente convinti, inoltre, che la qualità
dall’alto contenuto tecnologico, nel rispet-
Una sola è stata la costante di tanti anni di
della vita si misura anche dall’estetica de-
to dell’ambiente.
attività: la passione profusa nel lavoro che
gli ambienti in cui viviamo ogni giorno e
Soluzioni impiantistiche opportunamente
si è rinnovata ogni giorno, fino all’ambizio-
dalle cose che ci piace mettere all’interno
studiate per nuove costruzioni e riqualifica-
so progetto quotidiano: disegnare il clima
di essi, i nostri impianti sono progettati per
zioni energetiche che impiegano la pompa
con linee invisibili.
permettere ad ognuno di disporre dei suoi
di calore come generatore principale nella
Perché se è vero che negli ultimi anni, gra-
ambienti come meglio vuole, senza vincoli
produzione del fluido vettore per impianti a
zie alla maggiore attenzione nel costruire,
di natura estetica.
pavimento, soffitto, parete radiante, ventil-
si sono rinnovati di molto i manufatti edilizi
Nelle ristrutturazioni di edifici antichi e
convettori da incasso dalle linee morbide e
è giunto il momento e il mercato lo per-
storici tale caratteristica assume un ruolo
perfettamente integrati nella progettazione
mette perché anche gli impianti si rinno-
fondamentale preservando l’integrità ar-
architettonica, scelta di terminali per la dif-
vino favorendo una migliore integrazione
chitettonica e artistica degli ambienti.
fusione dell’aria di varia tipologia lasciando
tra progetto architettonico e progetto im-
Un altro punto di forza della nostra azien-
gli spazi completamente disponibili e liberi
piantistico.
da sono le partnership commerciali con
permettendo di avere un benessere termi-
Sempre in quest’ottica, di grande atten-
aziende di primario livello quali: Carrier,
co senza antiestetici elementi a vista.
zione verso le tecnologie emergenti più
Toshiba, Samsung, Riello, Eurotherm, Cli-
Class è il frutto di una lunga tradizione ed
performanti, Class ha sviluppato grandi
vet, Coste. l Salento review//103
pubbliredazionale
//fashion Anna Valentini, Via Renato Imbriani, 36 - Lecce - tel. 0832.389063 - annaeanna@live.com
Un incontro casuale diventa subito amore. Il racconto di come
Anna è diventata Valentini
Una passione per i capelli, nata a tredici anni. Ora, in continua evoluzione, Anna Valentini, è l'hair stylist per eccellenza e per festeggiare i suoi trent'anni di attività, ha in serbo grandi sorprese
In queste foto, durante una dimostrazione nei primi anni novanta, accanto sempre durante una dimostrazione nel 2005
È arrivata al successo professionale dopo
hanno insegnato il mestiere di “parrucchie-
un lungo percorso che l’ha vista fare sacri-
re”, ma soprattutto ad amarlo.»
fici, migliorare e rinnovarsi continuamente.
Ma è Fernando Giannone di Cavallino, che
Ha partecipato come hair stylist a sfilate di
a 15 anni la prende sotto la sua ala protet-
moda, al Premio Barocco, ha pettinato attri-
trice e la fa crescere.
ci e personaggi pubblici. È l’hair stylist per
«Ringrazio molto Fernando, sono stati anni
eccellenza, è Anna Valentini che quest’an-
molto intensi e molto formativi, mi ha inse-
no compie 30 anni di attività.
gnato il sacrificio e la dedizione per questo
E tutto è iniziato così.
lavoro, mi ha insegnato la moda, scegliere
Ha solo 13 anni quando, grazie all’incontro
il look giusto per ogni donna che si affidava
con una coppia di amici del padre, Paolo e
a me, è stato un grande artista e un grande
Carmelina Pascali, che Anna scopre il mon-
maestro che ricorderò per sempre».
do dei capelli e se ne innamora.
Nel giovane percorso professionale di Anna
«Sono stata con loro per quasi due anni, mi
c’è anche Tonino Vigneri, il primo che a diciassette anni le mette un paio di forbici in mano e le dice “taglia”. Resta con lui per quattro anni, quelli che la formano in tutto e per tutto. Ma Anna ha voglia di novità, la passione per questo mestiere che considera arte accende il desiderio di nuove sfide. Armi, bagagli e figlio, Anna parte per Brescia e va a lavorare per un negozio in franchising Loris International e dopo poco approda a Milano. In questo vortice di cambiamenti e scelte professionali il suo unico punto di riferimento è proprio suo figlio, avuto a 16 anni, è grazie a lui e per
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A sinistra, Anna al centro in completo nero, ringrazia alla fine di una sfilata della Biostetique. In alto; con questa acconciatura realizzata alla fine degli anni novanta, per Eugene Perma, importantissima azienda francese di prodotti per capelli, Anna Valentini ha avuto molti riconoscimenti ed è stata utilizzata per rapprensentare la ditta francese in una campagna pubblicitaria internazionale.
lui che cresce come persona e soprattutto
Ma tornare non è mai facile come sembra,
professionalmente. È la fine degli anni ‘80 e
a Lecce Anna ha trovato un socio con cui la-
Milano è in continua evoluzione.
vorare, ma è durato solo due anni. Succes-
«Sono questi gli anni che mi hanno real-
sivamente ha lavorato per sei anni presso
mente formata, fatto diventare ciò che
un Dibi center con annesso parrucchiere.
sono oggi. Il lavoro prima di ogni cosa, il sa-
Poi ha deciso di mettere a frutto tutto ciò
crificio, la serietà nel lavoro, la professiona-
che aveva imparato nel suo lungo viaggio
lità nel relazionarsi con i colleghi e i clienti,
professionale dal sud al nord e ritorno e
re la collaborazione con un’azienda france-
Milano è stata stimolante e ricca di input.»
mettersi in proprio.
se come hair stylist la Biosthetique.
Dovendo contare solo sulle sue forze, pa-
«Il mio primo negozio era in via Nazario
La professionalità di Anna e il suo estreo
rallelamente al lavoro di hair stylist, Anna,
Sauro e ancora adesso lo sogno. Un ma-
creativo in questo campo la gratifica sem-
faceva anche un secondo lavoro: «Ho sem-
gnifico palazzo antico, uno spazio magico,
pre soprattutto perchè è riuscita a essere
bre amato i bambini, mi piace averli intorno
volte alte a botte, decorato da artigiani sa-
capita e amata anche dalle sue clienti che
e giocare con loro e a Milano, avendo un fi-
lentini, ispirava arte, creatività, amavo quel
sanno che uscendo dal suo negozio non
glio piccolo, il sabato e la domenica pome-
posto. E se potesse parlare racconterebbe
avranno mai lo stesso taglio, ma saranno
riggio alcune mamme lasciavano i lori figli a
tanto. È qui che ho avuto la fortuna di col-
sempre favolose.
casa mia per alcune ore. Arrotondavo così».
laborare con persone splendide, che hanno
Da qualche anno il suo negozio è in via
Poi la scelta di tornare a casa.
creduto in me, mi hanno seguito e hanno
Renato Imbriani 36, moderno e alla moda
«Sono tornata a Lecce, con il mio baga-
capito il mio modo di lavorare, sono Giusva
e anche lui avrà tanto da raccontare, so-
glio di esperienze e la voglia di far vede-
e Marianna e un’allora giovanissima ma con
prattutto perchè Anna, che è un vulcano
re com’ero cambiata e migliorata. Vivere
tanta passione per questo mestiere Anna
di idee, si sta per lanciare in una nuova av-
e lavorare lontano è stata una scuola dura
Pellegrino, ora mia grande amica e da qual-
ventura come sempre per stupire, ma che
ma importante, mi ha dato l’indipendenza
che tempo anche socia».
siamo sicuri piacerà a tutti.
professionale e ciò che ho acquisito cerco
Un posto che le ha portato fortuna e che ha
Professionalità, arte, creatività e amore per
sempre di insegnarlo ai ragazzi che colla-
visto, nei sette anni in cui ci è stata, la sua
questo lavoro saranno i propositi per i pros-
borano con me e iniziano questo mestiere».
crescita professionale a Lecce e consolida-
simi trent'anni di attività di Anna Valentini. l Salento review//105
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I biscotti di Baudelaire di Alice B. Toklas, Bollati Boringhieri Editore, pp. 272, 16,50 I segreti di una cucina di inizi ‘900, nelle ricette di “cuochi insospettabili” dal palato singolare. Per conoscerle e provarle, dovete leggere questo libro prezioso per gli amanti di gusto e letteratura: I biscotti di Baudelaire. Si tratta di un ricettario vero e proprio che, tra un ingrediente e l’altro, racconta le storie di un gruppo di amici particolari e degli amabili pomeriggi trascorsi in una casa speciale in rue de Fleurs a Parigi, tra sapori, profumi e idee che avrebbero cambiato la storia dell’arte. Gli “amici particolari” rispondono a nomi quali Picasso, Picabia, Matisse, Braque, Hemingway, Fitzgerald, Sherwood Anderson, ospiti del salotto ancor più singolare di casa Stein-Toklas. A raccontare aneddoti di pranzi, cene, tè e merende di artisti, bohémien e pittori, infatti, è Alice Babette Toklas, compagna di vita di Gertrude Stein, con questo libro di memorie “letteral culinarie”, uscito nel 1954 in America.
Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare.
La selezione dei libri è curata
da
le o s l i o t t o s //letture Un covo di vipere di Andrea Camilleri, Sellerio Editore Palermo, 2013, Euro14,00
Joyland Stephen King, Sperling e Kupfer, giugno 2013 Estate 1973, Heaven's Bay, Carolina del Nord. Devin Jones, squattrinato studente universitario, decide durante le vacanze di accettare un lavoro in un luna park. Appena arrivato nel parco divertimenti, popolato da strani personaggi, Dev scopre che il luogo nasconde un macabro segreto: nella Casa degli Orrori si aggira infatti il fantasma di una donna uccisa quattro anni prima in modo decisamente macabro. Per guadagnarsi il magro stipendio, il ragazzo non dovrà soltanto intrattenere i bambini con il suo costume da mascotte, ma anche combattere il male che minaccia Heaven's Bay. E difendere la ragazza della quale nel frattempo si è innamorato.
È l’alba a Marinella e il sonno di Montalbano viene interrotto dal canto di un usignolo. O almeno così pare al commissario, salvo poi scoprire che si tratta del fischiettare di un vagabondo che ha trovato rifugio nella verandina durante un temporale di fine estate. Un barbone sui generis però, perché parla un italiano perfetto e si vede che ha conosciuto tempi migliori. Confessa di abitare in una grotta poco distante ma non c’è tempo di approfondire la questione perché Montalbano deve correre in commissariato dove Catarella gli annuncia l’assassinio del ragionier Cosimo Barletta. Nel villino lungo la strada che costeggia il mare nessun segno di effrazione, nessuna traccia di lotta: l’uomo è stato colpito alla nuca da un colpo di pistola mentre seduto in cucina stava bevendo un caffè. Un tipo strano il ragioniere, una vita solo in apparenza rispettabile: vedovo, benestante, casa in paese e villino sul mare, due figli, Arturo e Giovanna, entrambi sposati. Dalle loro parole però emerge un ritratto dell’uomo non proprio edificante. Malo carattere, qualche affare immobiliare che fa sospettare prestiti ai limiti del lecito, cosa altro ancora? Se lo chiede il commissario quando foto equivoche e lettere nascoste in un doppio fondo della scrivania della vittima svelano una passione malata...
L'amore è un difetto meraviglioso Graeme Simsion, Longanese, 2013, 14,90 euro Don Tillman è un uomo di età media (trentanove anni), è alto, slanciato, dotato di un fisico tonico e gode di ottima salute; professionalmente ben realizzato – è genetista all’Università di Melbourne - manca tuttavia di una compagna. Ovviare al “Problema moglie” dunque è al momento la sua preoccupazione principale, solo che, a differenza dei suoi coetanei di sesso maschile, Don non è in grado di usare le comuni tecniche di avvicinamento. Tutte le volte che aveva provato ad uscire con una donna qualcosa era sempre andato storto o non aveva funzionato. D’altra parte Don non ammetteva errori né scompensi di alcun tipo, poiché la sua futura moglie doveva essere perfetta: non fumatrice, sportiva, né ritardataria né maniaca dell’anticipo, limitata nel consumo dell’alcool, non vegetariana, non incline alle apparenze, capace di svolgere un calcolo matematico e quant’altro.
Bianca come il latte, rossa come il sangue Di Alessandro D'Avenia, Mondadori, 2011, Euro13,00 Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, ma il nuovo supplente di storia e filosofia è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Salento review//109
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e fucsia a t n e m , o i c n a r ne, a Turchese, limo estate a t s e u q i d i r o p colori e sa Calze Spray di Diego Dalla Palma, un fondotinta per il corpo che dona alle gambe un colorito abbronzato naturale, non macchia e si rimuove facilmente usando acqua e sapone. Acquistabile sul sito.
Marc Jacobs propone tre fragranze in edizione limitata: Daisy Sunshine, Dasy Eau So Fresh Sunshine e Oh, Lola! Sunsheer.
La linea solare prevede protezioni elevate con Spf 30+, una texture densa con effetto antiage e un latte solare per bimbi Spf 50+ più leggero, dall’intensa profumazione di cocco. Da Specchiasol in farmacia, parafarmacia ed erboristeria.
Multi-Active Crema Giorno Prime Rughe di Clarins, lascia una pelle levigata, fresca & rimpolpata, nonostante lo stress della vita attiva!
Da Clinians una formula esclusiva per un latte doposole spray per pelli sensibili e per bambini, con ingredienti rinfrescanti e lenitivi.
Una gamma di prodotti Lancaster per proteggersi dal sole: Sun Age Control SPF 15 e SPF 30, Eyes and Lips SPF 30 e After-Sun Repair Night Balm. 110//turismo//cultura//arte//informazione
//shoppingfashion
Per l’uomo calzature e accessori formali ispirati all’eccellenza del gusto italiano, la scarpe arricchite da dettagli inediti: ferma-lacci e battistrada in gomma; mentre la linea borse si arricchisce della Collezione Double Stripe, caratterizzata dall’inserto di una doppia striscia in pelle, realizzata in morbida pelle di vitello studiata per ogni tipo di utilizzo, prodotta in due nuovi modelli: la shopping con zip e il borsone da viaggio. Tutto Tod’s.
PIQUADRO. Cintura uomo con impunture e fibbia ad ardiglione, interno e bordi a contrasto in azzurro Blue Square
Un Borsalino dagli intensi contrasti positivo-negativo, cappello in paglia arancione con girotesta turchese. Anche in altri vivaci colori.
Versatile e compatta la Oxygène Bumbag di Louis vuitton da portare in vita, spalla o come pochette. In tela di nylon impermeabile Damier Challenge.
state
che d’e n a i l i b a c c e p m i uomo/donna Custodia “Chic” per IPhone. Chiusura con bottone automatico e interno in camoscio. Made in Italy di Yve Saint Laurent.
Portafoglio in tela rivestita Haymarket check BURBERRY. Finiture in pelle liscia di vari colori, con chiusura zip sui tre lati. Uno scomparto interno con cerniera e dodici portacarte di credito.
Ritornano i modelli caratterizzati dalla classica montatura in acetato a forma di farfalla, declinati in nero e avana o nelle varianti cromatiche in marrone miele e viola per la collezione di occhiali da sole e vista di Tiffany & Co. dallo stile raffinato e sofisticato.
Etro. Cintura in pelle arricciata con fibbia dorata con pietra incastonata. Accessorio chic e raffinato, in vari colori. Alviero Martini 1A Classe propone un elegante foulard in chiffon creponne di seta con stampa floreale.
Fendi Peekaboo. Borsa con maniglia superiore, in una varietà di colori e materiali diversi. Disponibile in quattro formati: Mini, Small, Medium e Large. Può essere indossato come una tote o con la cinghia staccabile spalla.
112//turismo//cultura//arte//informazione
Mia Bag ha una nuova collezione di borse primavera estate 2013 davvero eccentrica e particolare, nel pieno stile della griffe.
Dolce & Gabbana quest’estate propone bermuda da bagno con varie fantasie come questi in popeline con la stampa di un carretto siciliano, ma anche modelli a tinta unita. Slip da mare bianco con teschio nero, interno foderato ed elastico in vita con stampa teschio di Dsquared2.
RALPH LAUREN Blue Label bermuda in nylon, vita elasticizzata con coulisse regolabile. Due tasche a taglio, una tasca sul retro con velcro e retina interna salvaslip
Ciabatta in pelle nera John Richmond con fascetta superiore con piastra e logo.
Per l’uomo sportivo anche in spiaggia, Calzedonia propone costumi da bagno a tinta unita con cuciture e fasce laterali e colori a contrasto.
aggia i p s a l r e p to il look gius Una collezione beach couture, che rivela femminilità e glamour. Bikini con top a fascia per FISICO.
Infradito Savanna in seta sprouse di Louis Vuitton, stampa con motivo leopardato e comodo tacco basso. Sandali infradito piatti con piccole borchir in metallo argentato per Balenciaga in pelle in vari colori.
Oysho propone una collezione ricca e colorata, dalle tonalità monocolore intenso o al pastello alle righe, must di stagione, passando per le fantasie tropicali e i colori intramontabili.
Bikini marrone con strass colorati per la collezione Miss Bikini Luxe 2013.
Pepe Jeans London. Costume a fascia con stampa a righe colorate. Tezenis. Shorts a righe di colore bianco e rosso con cinta bluette, anche in monocolore. Salento review//115
pubbliredazionale
//fashion bulli e pupe - Via Garibaldi, 37 - Porto Cesareo (Le) - Tel. 0833 560384
moda mare ...moda da amare Sulla cresta dell'onda, da oltre 35 anni, bulli e pupe seleziona e propone marchi fashion e di tendenza. Anche per l'estate 2013.
116//turismo//cultura//arte//informazione
A
azienda leader di luxury beachwear nel Salento, bulli e pupe è nata negli anni 70 ad opera di Gaetano Lezzi e Lelia Cor-
della, che accolsero la sfida di creare una boutique specializzata per l’abbigliamento mare, raggruppando le eccellenze della moda italiana ed internazionale.
Riconosciuta, oggi, una delle più quotate boutique di swimwear in Italia, Bulli e Pupe è una realtà fortemente affermata, dall’identità solida e ben strutturata, con il suo gruppo di marchi ad altissimo contenuto fashion: Dolce e Gabbana, Emporio Armani, Roberto Cavalli, Gianfranco Ferrè, Fendi, Parah, Calvin Klein, Pin Up Stars, Miss BK, Cesare Paciotti, Alviero Martini, Blumarine e tanti altri ancora. Originalità e raffinatezza sono i segni di distinzione visibili già dal layout esterno dei due punti vendita, siti nella principale via dello shopping di Porto Cesareo. Da oltre 35 anni, Bulli e Pupe seleziona e presenta collezioni di intimo e moda mare sfacciatamente glamour, rivolte a diversi
Nella pagina accanto, l’ingresso dei due negozi a Porto Cesareo. In queste pagina dall’alto, particolare della vetrina degli accessori moda mare all’interno dei negozi; modelle e modelli in passerella durante la presentazione delle collezioni estate 2013. Da sinistra: Blumarine Beach, Pin Up Stars e Bikkembergs.
target di consumatori, che vanno dal “entry price” dell’OUTLET BY BULLI E PUPE,
Salento review//117
pubbliredazionale
//fashion
fino al prodotto di eccellenza del BULLI E PUPE BOUTIQUE per una clientela più che attenta ed esigente. All’interno dei due punti vendita, in corso Garibaldi a Porto Cesareo, in provincia di Lecce, pareti colorate, vetri e cristalli ospitano le linee più prestigiose per la donna e l’uomo che desiderano eleganza, qualità e design unici. I negozi Bulli e Pupe Boutique e Outlet by Bulli e Pupe, in corso Garibaldi a Porto Cesareo, sono garanzia di una identità stilistica raffinata e intrigante, fatta di prodotti curatissimi nei dettagli, di particolari preziosi e di modellistiche versatili, formulati dai marchi più prestigiosi della moda mare ed underwear. Ogni linea comprende una serie di capi In alto l’interno del negozio, con un’ampia scelta di costumi da bagno e accessori da spiaggia (in primo piano copricostume Blumarine Beach). Sotto due modelle con indosso un bikini della nuova collezione Parah 2013.
maschili come boxer, t-shirt, slip e parigamba, oltre agli immancabili accessori coordinati, quali teli, scarpe, borse e cappelli, per un total look d’effetto. Per la donna costumi da bagno dallo stile cool, dai tagli strategici, che si rivelano preziosi alleati per silhouette ideali e fuori dall'acqua coordinati dalle grandi performance, che sembrano abiti per il giorno e per la notte. Innovazione dei tessuti e tecnologia dei materiali si combinano alla innegabile professionalità dei talentuosi proprietari: Raissa, Rosellina e Gabriele. Questa triade esperta in fashion retail, fa sì che specializzazione e gentilezza diventino i veri punti di forza al servizio della propria clientela. I brand di lusso e un team esperto e competente si fondono per dare lo stile e il carattere del top store Bulli e Pupe boutique e del suo outlet, uno stile unico, chic e modernissimo, dedicato a chi vuole osare… dedicato a te… l
118//turismo//cultura//arte//informazione
Sotto la pelle
O
gni qualvolta rileggeva la Divina Commedia il verbo biscazzare le richiamava alla mente quel vecchio litigio in cui aveva sentito pronunciare per la prima volta le parole biscazziere e puttaniere. E le risalivano gorgogliando nella mente le parole che Saba aveva scritùto ricordando il rapporto conflittuale tra i suoi genitori: due razze in antica tenzone. Avrebbe saputo perfettamente evitare quella colorita voce verbale dantesca, se avesse voluto. Sapeva bene quando avrebbe incontrato quel verso che la conteneva, ma provava immancabilmente l’indomabile desiderio di ritrovare quel ricordo. Era come guardare una cicatrice, la pelle rigeneratasi fino allo strato più superficiale dell’epidermide corrugata, sfregiata dalla ferita ormai rimarginata. Aveva amato sua madre, ma non era mai riuscita a perdonarle l’incapacità di rinunciare a quel rapporto inutile con suo padre. Aveva imparato che porre fine a una relazione non è mai cosa facile, che spesso si rammendano tessuti che non potrebbero essere adoperati neppure come stracci. Che dichiarare morto un rapporto è impresa ardua, perché costringe ad ammettere di aver fallito, perché impone di accettare di aver investito male tempo, impegno, cura, di aver sopportato invano, con inutile spirito di sacrificio. Ma troncare un amore che logora, dire basta a una relazione dolorosa dovrebbe essere più semplice, ci si dovrebbe sentire sollevati, dopo lo smarrimento dei primi momenti. Per anni sua madre era stata sospesa a mezz’aria, come un equilibrista. Aveva sopportato ogni genere di vessazione o sopruso, si era persino esposta al giudizio di sua figlia, che mai avrebbe voluto essere una donna come lei. Le sarebbe bastato cadere una volta, per tornare con i piedi per terra. Quando aveva perduto la rugiada dell’infanzia, Marta s’era fatta un’adolescente bella, appariscente, intraprendente e smaliziata. Una di quelle ragazze che non cercano il principe azzurro, ma che intendono montare e cavalcare il cavallo bianco da sole. Sua madre s’era decisa, infine. Troppo tardi, però. Non era andata neppure fino in fondo. S’era rassegnata ad aver sprecato la propria giovinezza dietro i baffi impomatati di mio padre, pensava sempre la Di Gregorio. E con quel rammarico se n’era andata. Quante cose avrebbe meritato. La mancanza di coraggio la privò di alcune, la malattia di altre. Marta, piuttosto che essere tradita aveva preferi-
/GIOVANI PROMESSE
scrittrici salentine
di Martina Gentile, edizioni Calcangeli, Lecce, 2012
to tradire. I suoi, anzi, non potevano neppure essere considerati tradimenti. S’infilava nel letto di chi le pareva, per ripicca. Tanto sua madre era Penelope, tanto più lei Circe. Delle volte trascorreva intere notti fuori. A suo padre che le chiedeva dove fosse stata non rispondeva. Si voltava con un ghigno cattivo e feroce, con aria di sfida, lo guardava con disprezzo, mentre fingeva di fare il genitore preoccupato, avvolto anche lui nell’odore del sesso di chissà quale donna. A sua madre rispondeva con acrimonia: - Sono stata da uno e mi sono pure divertita. Prova a fare lo stesso. Poi andava in bagno, si denudava in tutta fretta, si infilava sotto la doccia per lavarsi di dosso la sensazione ancora viva di quell’altra pelle. Il bozzolo di spugna dell’accappatoio la asciugava dolcemente e la rimetteva al mondo. Poi, nata ancora una volta, indossava il pigiama e andava a rincantucciarsi sotto le lenzuola, esausta. Aveva una smania quasi pruriginosa di partire. Teneva la valigia in un angolo della stanza, come un cimelio, pronta ad accorrere in qualunque angolo del mondo avesse un amico o un conoscente. Vedere quella donna, che avrebbe dovuto essere un esempio per lei, incapace di reagire, la irritava. Non poterla stimare per il suo coraggio le pareva la peggiore delle condanne per una figlia. La bambina amorevole e affettuosa che odiava il padre e provava una profonda compassione per la sua dolce mamma, che ubbidiva sempre per non acuire il suo malessere, che, senza saperlo, era già infelice, s’era trasformata in una ragazza che mal sopportava entrambi, ormai consapevole del suo vivere triste. Sentiva siderale la distanza da ambedue. Odiava la cappa d’ipocrisia sotto la quale vivevano, gli sprazzi di precaria serenità durante i quali si sforzavano di dare a intendere che tutto andasse bene, le uscite in pubblico, fingendo immancabilmente di essere una famigliola degna di qualche spot pubblicitario del Mulino Bianco. Marta non voleva amare. Si era intestardita. Non voleva essere soggiogata da un altro essere. Preferiva condurre il gioco, lasciarlo a metà quando ne aveva abbastanza, farsi pervadere dal calore di un corpo, cercarne un altro per colmare un nuovo vuoto. Il vuoto in lei era come aria penetrata sotto un guanto: schiacciata una bollicina apparsa sulla superficie di lattice, ne spuntava subito un’altra, altrove. (...)
Martina Gentile Laureata in Lettere Moderne, giornalista pubblicista e scrittrice, da sempre impegnata nella promozione dell’arte e della cultura, ha uno spiccato interesse per la valorizzazione del territorio, attraverso strategie innovative e creative. Ha una lunga militanza nel campo dell’arte: ha collaborato con artisti locali e internazionali. È autrice di svariati libri, tra cui il romanzo Sotto la pelle e alcune raccolte di versi. Collabora con la trasmissione televisiva in onda su Rai3 Tvtalk, per la quale è analista televisiva.
Salento review//119
pubbliredazionale
//salento sulla costa Lido Mancarella - Via Amerigo Vespucci, San Cataldo di Vernole (Le) Info Fabrizio Mancarella Cell. 3389769296 Tel. 0832896870
Un mare cristallino per bagni indimenticabili
120//turismo//cultura//arte//informazione
L
e coste salentine, ultima frontiera di bellezze naturali sul mare Adriatico,
dove la natura incontaminata è sovrana ed esplode ogni estate in mille colori e sapori, offrono oggi una vacanza prestigiosa alla portata di tutti. Una costa dove le pinete si estendono fino alle lunghe spiagge di sabbia finissima che si alternano a scogliere, isolotti, insenature, baie e grotte naturali spingendo giorno per giorno a nuove sco-
Il fondatore Oronzo Mancarella Nato a Monteroni di Lecce il 28 agosto del 1924 sposato con Anna Madaro, padre di 5 figli ha iniziato la sua attività di operatore turistico nel lontano 1948 nella località turistica di San Cataldo. In principio furono costruite delle cabine in legno, precisamente 10. Tanta era la voglia di fare che nel 1950 decise di aprire uno stabilimento balneare anche a Porto Cesareo dove con 20 Lire offriva i seguenti servizi: spogliatoio + custodia bicicletta + 1 gassosa. Nel 1952 si decise di lasciare la località di Porto Cesareo per focalizzare la propria attività imprenditoriale in San Cataldo. Nel 1950 vennero costruite altre 40 cabine in legno, nel 1951, 37 cabine in muratura per poi terminare la costruzione dell'attuale Lido Mancarella nell'anno 1960, dove ancora oggi svolge la sua attività.
perte. In uno di questi scenari incantevoli, nella marina di San Cataldo, a due passi da una riserva naturale del WWF, le "Cesine", sorge uno dei più grandi stabilimenti bal-
turista a contatto con culture e tradizioni di
box docce per rinfrescarsi piacevolmente
neari del Salento, il Lido Mancarella. È in
diverse civiltà, incitando a piacevoli escur-
dopo il divertimento in mare. Le attività
questo ambiente, dove il mare cristallino vi
sioni. Lecce non mancherà di stupire con il
ricreative, come l'animazione musicale,
accoglie per lunghissimi bagni indimenti-
suo magico barocco a ogni angolo di stra-
sono programmate giornalmente dalla
cabili, che la terra dal paesaggio estrema-
da. Chiese e palazzi compongono un de-
direzione del Lido per il massimo diverti-
mente variegato e denso di storia pone il
licatissimo e inesauribile mosaico di secoli
mento degli ospiti che saranno travolti da
e secoli di storia. Forte di una tradizione
ritmi più alla moda, tanto sulla spiaggia
che dura da 50 anni, continuamente rimo-
che in acqua. Il Lido Mancarella dispone
dernato nel corso del tempo, il Lido Man-
inoltre di un'ottima tavola calda, caratteriz-
carella, situato nel cuore della stupenda
zata da specialità salentine che non man-
baia di San Cataldo, è la struttura ideale
cheranno di sorprendervi con il loro gusto
per poter godere fino in fondo di una bel-
mediterraneo.
lissima vacanza. Ampi parcheggi ombreg-
Questi sapori saranno esaltati nei piatti ti-
giati per la vostra auto e, all'interno, uno
pici serviti nel ristorante, nella cui cucina
spazioso salone con una vetrata affacciata
casereccia le specialità marinare locali fan-
sulla spiaggia; servizio di telefoni pubblici,
no da regine. Un programma sempre di-
rivendita tabacchi, un'edicola fornita dei
verso giorno per giorno assicura ai più pic-
principali quotidiani e rotocalchi e l'ac-
coli un sano divertimento pomeridiano per
cogliente bar. La spiaggia, pulita giornal-
tenerli lontani dalla noia e dai capricci. La
mente e dove nulla è lasciato al caso, offre
sera, il Lido organizza piacevoli animazio-
al turista ampi ombrelloni, sedie a sdraio e
ni musicali e piano-bar; ballare o gustarsi
comodissimi lettini. Inoltre, essa è dotata
un aperitivo vicino al mare sotto le stelle
di spaziose cabine con acqua corrente e di
diventa un'esperienza indimenticabile. l
Nella pagina accanto, una panoramica del lido Mancarella, alcuni momenti di relax e sport nell'acqua. In questa pagina due particolari della terrazza attrezzata. Salento review//121
pubbliredazionale
//gourmet I Merli - Ristorante & Wine Bar - Via Federico D'Aragona, 29 - 73100 Lecce Tel. 0832.241936 - info@imerli.it - www.imerli.it
Dove il profumo e i sapori del territorio si incontrano Ristorante, wine bar e non solo. Un'ottima selezione di birre da gustare con i sapori tipici del mediterraneo
L'ingresso de I Merli, di fronte la caratteristica piazzetta, in zona pedonale, che ospita i tavoli all'aperto.
122//turismo//cultura//arte//informazione
N
el cuore del centro
tennale maturata nella conduzione della
zione della birra, non sempre riscontrabile
storico di Lecce, a
trattoria/pizzeria "Le Tagghiate".
in questo segmento di mercato».
pochi passi da Piazza
Perché la scelta di questa nuova avventu-
È stato difficile cambiare l’immagine di un
Sant'Oronzo, si trova uno dei locali più
ra gastronomica/imprenditoriale?
locale come I Merli che con la vecchia ge-
esclusivi della città.
«Volevamo un luogo dove poter coniuga-
stione aveva riscosso molti consensi?
I Merli, Ristorante e Wine Bar, sono il luo-
re l'alta qualità delle materie prime con la
È stata una sfida difficile; eravamo consa-
go in cui cucina raffinata e vini pregiati si
creazione di piatti legati al sapore e ai pro-
pevoli dell'ottimo lavoro della vecchia ge-
incontrano in un connubio perfetto. Bian-
fumi tipici del territorio salentino. Il nostro
stione. Per questo abbiamo deciso di rivo-
co e verde mela sono i colori predominan-
locale, però, non è solo ristorante e wine
luzionare tutto, dare nuova forma al locale
ti che fanno da cornice alle caratteristiche
bar, ma anche birreria. Abbiamo deciso di
e rischiare; c'è stato un gap iniziale, ma ora
volte a stelle in pietra leccese tutto per
inziare un percorso legato all'accurata se-
siamo fiere del risultato».
creare un ambiente caldo e accogliente.
lezione delle birre alla spina e in bottiglia
I Merli nascono da un'idea delle sorelle
e ad un settore gastronomico di ottima
Carola e Sofia, forti di una esperienza ven-
qualità da accostare proprio alla degusta-
L'interno del locale, con le splendide volte a stella.
Salento review//123
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//gourmet
In alto da sinistra, l'entrata de I Merli, accanto la nuova sala; sotto, tre dei piatti preparati da Carola e Sofia: spaghetti di Gragnano al tonno rosso, frittura mista, sfogliatina calda con crema inglese e gelato.
tipici mediterranei. La carta dei vini, tra le
basilico e gamberi, spaghettone di Gra-
migliori a Lecce, vanta nomi come: Antino-
gnano al tonno rosso, salmone in crosta
ri, Gaia, Franz Haas, S. Michele Appiano,
o entrecote di carne danese, tra i dolci,
Bellavista, Petra, G. Francofino.
rigorosamente artigianali, sfogliatina cal-
Quali sono le vostre proposte gastrono-
da con crema inglese e gelato, soufflet al
miche per il periodo estivo? E qual è il
cioccolato.
piatto più richiesto?
Ovviamente non abbiamo dimenticato gli
La scelta meticolosa delle materie prime,
«Abbiamo deciso di accostare alla birra
estimatori di distillati. Tra i distillati: dispo-
la cura dei particolari, la professionalità,
non solo la degustazione di piatti tipici
niamo delle riserve tra le migliori di Lecce
l'attenzione alle richieste del cliente più
quali carpacci di carne o pesce e i classici
con grappa Marolo invecchiata 20 anni, rum
esigente sono alcuni degli ingredienti che
panini o insalate, ma anche ricci di mare,
JM, cognac Font Pinot e whisky Caol-Ila».
determinano il successo della loro attività.
tartare di tonno e frutti di mare.
Ma Carola e Sofia, non si sono fermate
Anche la carta dei vini è stata curata sele-
Mentre per chi predilige la cucina raffianta,
qui, hanno avviato un servizio catering
zionando oltre 400 etichette tra i migliori
abbiamo pensato a dei piatti di gran gusto
per feste e cerimonie, con menù perso-
vini italiani per esaltare al meglio i sapori
e leggeri, tra i quali risotto con crema di
nalizzati». l
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foto di pierpaolo schiavone
Turista esigente o madre in vacanza: come ti costruisco il giorno perfetto
126//turismo//cultura//arte//informazione
//cultura ed eventi
salento per famiglie Scenari mozzafiato, scogliere di difficile accesso, ma anche spiagge e servizi per i più piccoli. L’estate salentina offre un’ampia scelta di soluzioni tanto ai visitatori in cerca di spazi isolati, quanto alle madri più esigenti Di Barbara Marzo
Ho sempre considerato l’estate come l’interpretazione più riuscita del concetto di libertà e se l’obiettivo delle ferie fornisce l’ossigeno necessario alla sopravvivenza, in realtà, il cammino fino al godimento dell’attesa vacanza è altrettanto piacevole. A dirla come Lennon “La vita è quello che ti succede mentre sei occupato a fare altri progetti”. Così accade a me, ma credo anche alla maggioranza di coloro che hanno la fortuna – come i salentini - di vivere tra due mari e che possono godere sia della città in versione estiva che, soprattutto, delle tante località balneari che giorno e notte propongono appuntamenti per ogni genere di pubblico e di vacanza. Per la mia estate 2013 quindi immagino due tipologie di perfect day, una al netto dell’amata prole (ma in compagnia del maritino) l’altra con l’intera allegra famiglia. Per la prima inizierei con una intensa giornata di mare a Porto Selvaggio, precisamente sugli impervi scogli della Baia di Uluzzo, che riportano ad uno stato di primordiale appagamento in tema di vero mare grazie ad una accesa dicotomia tra sole cocente e massi incandescenti da una parte e le acque argentine e briose del mar Ionio dall’altra. Dopo essere risaliti con grande fatica dalla scogliera, è d’obbligo aspettare il tramonto al Fico d’India, locale adagiato sulla caratteristica terra rossa da cui si gode di una vista perdifiato tra scogli e mare, e nel quale sono solitamente previsti gli imperdibili appuntamenti di happy hour. Per la cena sceglierei una “Cena dei Sensi”, organizzata da La Sita (Associazione di promozione sociale www.lasita.it) in una delle suggestive masserie del
foto big sur
Nella pagina accanto Porto Selvaggio, a sinistra un momento di aggregazione musicale durante la Festa del Cinema del Reale.
Salento review//127
foto big sur
//titolo 1//titolo2
foto fabiola miglietta
Sopra, la piazza di Specchia, nella foto a sinistra e nella pagina accanto, stand alla manifestazione de la Festa a casu a Nardò.
nostro territorio, in cui si degustano piatti preparati
Sur (www.cinemadelreale.it), unica in Italia perché
con cibi di alta qualità a Km 0 completamente ben-
ha una formula originale, non è una competizione ci-
dati, eliminando quindi la vista per aumentare la
nematografica, né tantomeno una semplice rassegna,
percezione ed affinare gli altri sensi. Per il dopocena
ma una “festa” intesa come scambio culturale crea-
un drink e poi ad ascoltare, e magari anche ballare, un
tivo. La rassegna, come da tradizione, si svolge nel
po’ di musica di alto livello e qui da noi l’offerta estiva
suggestivo castello Risolo di Specchia e nella piazza
è superba. Una valida alternativa per la serata è rap-
antistante, coinvolgendo gli abitanti del paese, turisti,
presentata dalla partecipazione alla festa del Cinema
studenti, autori e appassionati di cinema.
del Reale (dl 24 al 27 luglio), una manifestazione cul-
Quando la famiglia è al completo lo scenario si mo-
turale ideata e realizzata dalla società cooperativa Big
difica per cause di forza maggiore (nello specifico
128//turismo//cultura//arte//informazione
foto fabiola miglietta
//cultura ed eventi//salento per famiglie
Riccardo di tre anni e Ettore di pochi mesi): con loro
del centro storico di Nardò, accompagnata da gruppi
tendenzialmente spiaggia, magari una delle tante che
musicali selezionati.
prevede anche animazione per bimbi, in modo che
Insomma, per chi ha voglia di costruirsi la sua vacan-
possano alternare giochi organizzati e auto-organiz-
za ideale, il Salento offre tutti gli strumenti per gode-
zazione del gioco. E dopo una lunga giornata di mare,
re delle bellezze naturali, dell’arte, della cultura e del
una sagra dove anche i più piccoli possano mangiare
divertimento in maniera mai ripetitiva. l
cibi sani e divertirsi con le tradizioni popolari, una di quelle sagre che valorizzano i prodotti del territorio e che aiutano a vivere i centri storici dei paesi salentini: in quest’ambito mi piace ricordare la “Festa a casu” (28 e 29 Luglio) perché rappresenta una delle migliori “nuove proposte” nel panorama degli appuntamenti gastronomici. La prima edizione ha avuto un successo oltre le previsioni in termini di offerta culinaria ed organizzativa. La particolarità di questa festa è quella di costituire un vero e proprio percorso guidato nella splendida varietà del casu salentino, il formaggio, per ritrovarne i sapori, scoprirne di nuovi, imparare origine e metodi di produzione e conoscere i migliori maestri caseari nella splendida cornice
How to build the perfect day in Salento: for the demanding tourist or mother on vacation
With breathtaking scenery, hard to reach cliff faces, as well and beaches and facilities for children, summer Salento offers an ample selection, both for visitors looking for remote locations, and for the most discerning mothers. by Barbara Marzo
S
alento lets turists create a tailored vacation. This is because of the variety of seas, coasts, and landscapes, of the foods, the culture, and not to mention the nightlife, that can surprise any vacationer. In this personal article, Barbara Marzo suggests some memorable vacation ideas for couples with children. The vastness of Salento’s territory can cause problems if you do not have the tools to navigate the flood of proposals. Among Barbara’s suggestions, a few stand out: A day at the sea on the rocks of Porto Selvaggio, a cultural evening of the Festa del cinema del reale and the Festa a casu (‘party by chance’), which is one of the most interesting innovations in popular cuisine. l Salento review//129
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//gourmet RISTORANTE TORRE DI MERLINO Via Giambattista del tufo, 10 - Lecce Telefono +39 0832.242091 www.torredimerlino.it infotorre@gmail.com
la torre di merlino Un amore per la cucina
che nasce da passione e professionalità
S
ituato
Da sinistra, tortino di patate al burro, cetriolo, gelatina di passion fruit e gamberoni, millefoglie di tonno e polpo con pomodoro e aria di limone e seppioline ripiene di baccala mantecato su spirale di piselli e crema di burrata.
del
origini: si alternano ai piatti del territorio,
centro storico di Lecce
piatti di cucina internazionale al fine di
a due passi da piazza
dare ampio respiro al cliente ed offrire un
Sant'Oronzo, il ristorante La Torre di Merli-
ventaglio di suggestioni atte a soddisfare
no da 22 anni è sulla bocca di tutti i buon-
palati colti ed esigenti.
gustai e gourmet. Aperto tutte le sere dal-
La burrata di Andria, il tonno rosso di Car-
le 20.00 all’una e a pranzo dalle 12.30 alle
loforte, la bottarga di muggine, quaglie,
15.00, escluso il lunedì, con una sala che
anatre, coniglio, agnello, e ancora frutti di
può ospitare d’inverno 60 coperti che rad-
mare, crostacei e il pescato freschissimo
doppiano l’estate con i tavoli all’aperto.
da Gallipoli; non mancano, infine, tartufi,
La carta è ampia e i piatti variano perio-
foie gras e un'ampia scelta di formaggi,
dicamente seguendo la stagionalità delle
oggetto di vanto con oltre 40 tipi di for-
materie prime, con una cucina creativa
maggi italiani tra i più prestigiosi presidi
ricca di tecnica ma senza dimenticare le
slow food.
130//turismo//cultura//arte//informazione
nel
cuore
Accanto, una caricatura di Antonio Torre, la vera anima del locale, che negli anni si è trasformato da piccolo ritrovo per giovani adolescenti in un ristorante ricercato meta ripetitiva per gli appassionati buongustai salentini e per gli affezionati turisti che tornano spesso nella nostra città.
Una carrellata di piatti proposti da La Torre di Merlino, tutti ottimamente presentati, da mangiare con gli occhi. In questa pagina: filetto di coniglio, carré di maialino e ceviche di spigola e gelatina di anguria.
Accanto un interno della sala.
È a disposizione dei clienti una carta dei vini con 400 etichette divise tra nazionali, del territorio e francesi. Competenza e professionalità del servizio al fine di costruire menu ad personam, affinché una semplice cena possa diventare un’esperienza unica ma ripetibile solo presso La Torre di Merlino. Infatti, Antonio Torre, fondatore del locale, sa cosa i suoi clienti vogliono; molti di loro apprezzano in particolar modo i primi, ecco perchè la scelta è ampia e a volte bizzarra. l Salento review//131
pubbliredazionale
//salento sulla costa Le Dune Suite Hotel - Porto Cesareo (Lecce) Via dei Bacini - Tel +39 0833 565355 - +39 346 6312446 - Fax: +39 0832 1831456 www.ledunesuitehotel.it - email: info@ledunesuitehotel.it
A Porto Cesareo la vacanza è sinonimo di Design e stile nel rispetto del territorio foto a cura di Marino Mannarini
Qui il vero protagonista è il cliente, che viene viziato in una moderna e magnifica struttura, dotata di ogni comfort
La piscina del Le Dune Suite Hotel.
T
ra le strutture ricettive e
di clientela, che hanno portato il gruppo
proposta di eccellenza
all’apertura annuale delle sue strutture.
alberghiera c'è il grup-
Le Dune Suite Hotel****, di nuovissima
po Le Nuove Dune composto da Lido
costruzione, a pochi metri dall’omoni-
Le Dune di prossimo ammodernamento,
ma spiaggia, è stato creato con linee di
Lido Tabù Beach con annesso hotel tre
design e materiali di pregio; in ogni suo
stelle, ammodernato nel 2011, ed infine
aspetto coniuga modernità e tradizione,
dal nuovo arrivato quattro stelle Le Dune
sviluppandosi in linea orizzontale così da
Suite Hotel amministrati dalla Sig.ra Li-
inserirsi nel territorio nel pieno rispetto
liana Salvaterra. Nuove idee di prodotto
delle forme.
e investimenti sul territorio da parte del
Le 48 camere, moderne, dal design dina-
Gruppo, per migliorare l’ospitalità alber-
mico e accattivante e dai colori naturali,
ghiera e attirare nuovi mercati e segmenti
che si sviluppano su pianterreno e primo
132//turismo//cultura//arte//informazione
piano, sono tutte dotate di ogni comfort. Le unità abitative si compongono di 27 camere Superior, 20 Deluxe e una Suite con zona living e vasca Jacuzzi. Tutto è studiato perché i clienti siano protagonisti in un ambiente a portata di ogni esigenza. Il corpo centrale della struttura è costituito da un’ampia hall con vetrate panoramiche al suo interno la sala ristorante, un ambiente raffinato e moderno per una cena in assoluta tranquillità dopo una giornata in spiaggia. Gli Chef, con la loro abilità e fantasia, delizieranno con un menu base pesce à la carte basato sui prodotti genuini del territorio in una veste curata e originale; saranno lieti di accogliere ogni particolare esigenza dalla cucina mediterranea a piatti tradizionali rivisitati della cucina salentina. Una novità dell’Hotel è il nuovissimo ristorante a la carte dal nome “ALTOMARE” posizionato nel Roof Garden con vista panoramica sul mare all’aperto con delizie e piatti del mare per gli ospiti dell’hotel e per gli esterni. È annessa all’Ho-
Dall’alto in senso orario, vista frontale e giardino dell Hotel Tabù e una delle sue camere. Una camera e la terrazza del Le Dune Suite Hotel.
Salento review// review//133 133
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//salento sulla costa
zione per adulti con balli latino-americani, acquagym, spinning. Inoltre viene proposto: un servizio di ristorazione à la carte e un servizio light lunch sulla terrazza di fronte al mare; un servizio bar che durante la giornata offre frutta fresca e cocktail, fino ad arrivare alla sera con gustosi aperitivi. Situato al centro della baia di Torre Chianca e immerso nell’area marina protetta di Porto Cesareo, è uno stabilimento balneare riparato dai venti, dove il mare si presenta quasi sempre calmo. Con un degrado molto dolce, ideale per i bambini; l’arenile è costituito di sabbia bianca e finissima. A pochi passi dalla antica torre saracena (Torre Chianca) residuo di un passato che trasuda storia e una distesa di sabbia, tra la più fine dello Ionio troviamo, LidoTabù, uno degli stabilimenti balneari più cool del Salento, con ampia offerta di ombrelloni, lettini e servizi un servizio di ristorazione
Dall'alto la spiaggia de Le Dune e sotto la spiaggia del Lido Tabù. La spiaggia è lunga e di sabbia finissima. L'acqua è bassa per molti metri, limpida e cristallina e i bambini possono divertirsi tranquillamente a riva. Inoltre il mare dello Ionio regala sempre bellissimi tramonti da ammirare in spiaggia con l'ultimo bagno pre-serale .
tel “LE DUNE PRIVATE SPA”, dove va in
con piatti base pesce. Tabù è anche alber-
scena la quiete, la calma e l’assoluto relax,
go, che attualmente conta 10 camere
tra i vapori dell’Hammam e il caldo secco
recentemente ampliate e ristrutturate sul
della Sauna Finlandese, ideale per disin-
mare, i cui clienti possono vivere un espe-
tossicare e rigenerare il corpo e un menu
rienza unica a diretto contatto con il mare.
di trattamenti e rituali.
La spiaggia è lunga e di sabbia finissima.
Lo stabilimento balneare, a pochissimi
L’acqua è bassa per molti metri, limpida e
metri dall’hotel, offre ampi ombrelloni con
cristallina e i bambini possono divertirsi
lettini, mini club per bambini ed anima-
tranquillamente a riva. l
134//turismo//cultura//arte//informazione
pubbliredazionale
//salento sulla costa punta della suina - Litoranea Gallipoli - S.M. di Leuca - Gallipoli (LE) - Cell. +39.348.7427000 www.puntadellasuina.it info@puntadellasuina.it
Un paradiso naturale Tra sabbia, rocce e acque cristalline, una vacanza da vivere dall'alba al tramonto
136//turismo//cultura//arte//informazione
A
rrivare a Punta della
vaggio di una natura incontaminata. Tra
palmizio. I pedalò vi permetteranno di vi-
Suina è emozionante:
ginepro e mirto, la flora del luogo dai pro-
sitare quelle raggiungibili solo via mare,
dopo una fitta pineta
fumi intensi, si tinteggia dell'azzurro del
mentre i moderni e anatomici lettini ac-
appare con sorprendente immediatezza
rosmarino e del bianco del giglio selvatico.
quatici vi culleranno tra cielo azzurro e
lo splendore del mare piu' cristallino dalle
Le due splendide spiagge sono attrezzate
mare turchese.
sfumature smeraldi e turchesi che risaltano
con ombrelloni, lettini, sdraio; dispongo-
La "terrazza-bar", che regala uno splendi-
sulle due piccole insenature di fine sabbia.
no, inoltre, di piccole insenature naturali
do panorama sulla Baia di Gallipoli, offre
Tutto ha preservato intatto il fascino sel-
dove si collocano i comodi ombrelloni a
sapori e profumi mediterranei degni del
Foto grande, vista aerea del lido Punta della Suina con al centro il chiosco del bar, tutto rigorosamente di legno. In questa pagina, un particolare degli ombrelloni e il tramonto visto dalla spiaggia.
Salento review//137
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//salento sulla costa
paesaggio. La musica, che spazia da selezioni Soft Sound, al Jazz e sue contaminazioni Soul e RB sino alle più travolgenti note di Musiche dal Mondo, accompagnerà le vostre giornate al mare dall’alba al tramonto. Il tramonto è uno dei piu’ sorprendenti spettacoli naturali, tanto emozionante che il religioso silenzio che accompagna lo spegnersi del sole nel mare, si conclude con un fragoroso e spontaneo applauso. Spesso il divertimento continua e si accendono le notti piu’ calde di Punta della Suina. l
Dall'alto verso il basso, da Punta della Suina si ammira tutta la Baia di Gallipoli, fino proprio Gallipoli, una vista aerea del lido e, sotto gli ombrelloni e i cuscini preparati per l'aperitivo serale sulla spiaggia.
138//turismo//cultura//arte//informazione
pubbliredazionale
//salento sulla costa baron beach - Punta Grossa, 73010 Porto Cesareo - Torre Lapillo (Le) - Tel/Fax 0833 850320 - Cell. 333 3650758
GRUPPO MAZZOTTA
baron beach
Un’oasi di piacere in un mare incantevole uno dei più belli ed affascinanti lidi attrezzati di tutta la costa jonico-salentina
P
orto Cesareo, l’antico
siede caratteristiche fisiche e chimiche
“Sasinae
è
tipiche del Mediterraneo, con formazioni
una graziosa cittadi-
coralline e multicolori ed acqua eccezio-
Portus”,
na del Salento situata sul Mar Ionio nella
nalmente limpida.
parte orientale. Il suo litorale è caratteriz-
Porto Cesareo è sede dell’Area Marina
zato da tratti di baie e lagune con immen-
Protetta e della Riserva Naturale Orien-
se distese di sabbia dorata a piccolissimi
tata Regionale Palude del Conte e Duna
granelli, limitate verso terra da un cordo-
Costiera, che sono visitabili con degli iti-
ne dunale, bellissimo esempio di macchia
nerari precisi, in diverse fasce orarie, gra-
mediterranea i cui esemplari arborei sono
zie all’ausilio di personale qualificato che
definiti tra i più belli d’Italia ed inseriti ne-
forniscono notizie dettagliate.
gli habitat prioritari dell’U.E. Il mare pos-
Le spiagge si allungano per 17 km, di fron-
140//turismo//cultura//arte//informazione
te un arcipelago di isolotti. Le verdeggian-
dell’area protetta di Porto Cesareo, i bio-
rona ad un mare cristallino dalle colorazio-
ti isolette si specchiano in un mare cristal-
logi hanno scoperto di recente l’unico or-
ni cangianti, copre una superficie di circa
lino e incontaminato. La più nota è l’”Isola
ganismo al mondo capace di arrivare alla
200 metri lineari di battigia dove vengono
Grande” detta anche “Isola dei Conigli” a
maturità e tornare giovane, evitando così
installati oltre un centinaio di ombrello-
meno di 1 Km dalla terraferma.
di morire.
ni con relativi lettini. A disposizione della
Monumenti imperdibili sono le colonne
A nord di Porto Cesareo, in prossimità di
clientela anche un ampio parcheggio ed
greco-romane sommerse, che si posso-
Punta Grossa, potete trovare uno dei più
un angolo ristoro dove si possono gustare
no visitare con immersioni guidate o gite
belli ed affascinanti lidi attrezzati di tutta
tanti manicaretti, frutta di stagione, aperi-
in barca con carena trasparente in locali-
la costa jonico-salentina. Tra le caratteri-
tivi, cocktails, primi e secondi piatti grazie
tà Torre Chianca. Imponente al centro di
stiche principali, le meravigliose dune di
alla cucina annessa. Tra i servizi anche le
Porto Cesareo vi è poi la Torre Cesarea, di
sabbia ricoperte da una fitta vegetazione
docce fornite con acqua dolce.
epoca aragonese.
mediterranea e gli ombrelloni “palma”
Lo stabilimento balneare è attrezzato nei
Visitando questi luoghi si sentirà parlare
creati direttamente dallo staff e idonei per
minimi dettagli per il servizio salvataggio
della “Medusa Immortale”. Non si trat-
ospitare fino a 5/6 persone.
(bagnini e attrezzature per il primo soc-
ta di una leggenda. Infatti lungo le coste
La spiaggia del Baron Beach, che fa da co-
corso). l
Nella pagina accanto la zona accogliente e relax. Sopra alcune foto della lunga spiaggia attrezzata nei minimi dettagli, che copre una superficie di circa 200 metri lineari.
Salento review//141
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//salento sulla costa lido cocoloco - Litoranea per S.Maria di Leuca - Torre S.Giovanni-Ugento (Le) - Tel 347/6650789 info@lidococoloco.it www.lidococoloco.it
Un meraviglioso luogo dove trascorrere l'estate un luogo dove, offrendo il massimo dei servizi, si rispetta e si valorizza l'ambiente suggestivo in cui è situato
I
l Lido Coco Loco è uno degli stabilimenti balneari e turistici del salento maggiormente co-
nosciuti in Italia. Il Lido Coco Loco offre una vasta quantitá di servizi dediti a soddisfare qualunque esigenza dei clienti: per il massimo del comfort è possibile noleggiare lettini o
142//turismo//cultura//arte//informazione
sdraio; oppure scegliere un ambiente più riservato grazie alla possibilità di usufruire di priveè creati sotto grandi ombrelloni di palma che offrono relax e tranquillitá. La spiaggia si presenta ampia e bianchissima e si staglia su un mare limpido e cristallino. Accoglienza e cortesia sono garantiti cosí come la soddisfazione dei piaceri gastronomici grazie a degustazioni di cucina tipica "sotto l'ombrellone".
Nella pagina accanto, la zona relax, accanto i lettini privé e sotto una curiosa amaca per rilassarsi guardando il mare.
Salento review//143
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//salento sulla costa
In queste foto, alcuni scorsi delle varie aree del Coco Loco e la spiaggia sistemata con divanetti per l’aperitivo al tramanto.
Il Lido Coco Loco si impegna nella tutela e la valorizzazione della natura, offrendo il massimo dei servizi e rispettando l’ambiente suggestivo in cui è situato. Lido Cocoloco si trova nella straordinaria Marina di Ugento a Torre San Giovanni, moderno centro balneare, raggiungibile percorrendo il litorale jonico da Torre San Giovanni in direzione Santa Maria di Leuca. Tutto questo rende il Lido Coco Loco un meraviglioso luogo dove trascorrere l’estate. l 144//turismo//cultura//arte//informazione
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//salento sulla costa
lasciatevi cullare dai suoni della natura In un'oasi di pace e tranquillitĂ , vivrete una vacanza benessere assaporando in pieno il piacere della vita Open Air
146//turismo//cultura//arte//informazione
baia di gallipoli - Litoranea per S.M. di Leuca - S.P. 215KM 0,100 - 73014 - Gallipoli - Lecce Tel +39.0833.273210 - Fax +39.0833.275405 Info e booking Tel +39.338.8322910 Tel +39.340.7632095 www.baiadigallipoli.com www.baiadigallipoli.mobi info@baiadigallipoli.com Coordinate GPS: 40° 0' 7'' NORD 18° 1' 22'' EST
I Nella pagina accanto, il viale del campeggio, sotto foto dell'angolo relax con le amache, uno scorcio panoramico con lo sfondo dell'isola di Sant'Andrea, sotto, l'area di pertinenza attrezzata dei bungalow.
n un'oasi naturale, fra ulivi se-
200.000 mq e dispone di comode piazzo-
colari, pineta e macchia medi-
le all’ombra di secolari ulivi servite da 5
terranea, completamente im-
gruppi di servizi. Per i gruppi di ragazzi di
merso nel verde sorge Il Camping Resort
età inferiore a 25 anni è riservata un'appo-
Baia di Gallipoli. Si trova nelle immediate
sita area del campeggio. Dispone, inoltre,
vicinanze del Parco Naturale Isola di S.
di 50 Mobile Home quadrilocali con man-
Andrea a Punta Pizzo a Gallipoli e regala
sarda e servizi interni. Parco giochi e sala
un panorama unico sulla baia di Gallipoli,
giochi per bimbi e ragazzi, bar aperto tut-
tra l’azzurro del mare e il verde della na-
to il giorno e ristorante aperto mattina e
tura selvaggia e intatta che fa da cornice.
sera dove è possibile gustare le specialità
Il camping si estende su una superficie di
della cucina salentina e gallipolina. Buone
Salento review//147
pubbliredazionale
//salento sulla costa
anche le pizze cotte nel forno a legna. A
fumi mediterranei degni del paesaggio.
disposizione degli ospiti anche una lavan-
Uno scenario naturale unico e musiche
deria attrezzata con lavatrici e asciugatrici
ed atmosfere rilassanti accompagneranno
a gettoni oltre ad assi da stiro. Ad appena
le vostre giornate al mare. Per gli sposta-
800 mt, raggiungibile a piedi o con il ser-
menti fino a Gallipoli e/o stazioni ed ae-
vizio navetta, si trova la spiaggia privata,
roporti di Brindisi e Bari è disponibile un
Lido Punta della Suina, attrezzata con om-
Servizio Transfer prenotabile con info e
brelloni, sdraio e lettini ed una deliziosa
bookink. Ora immergetevi in questa oasi
“terrazza-bar” dove gustare sapori e pro-
di pace. l
148//turismo//cultura//arte//informazione
Dall’alto, la piscina attrezzata, il gruppo dell’animazione e il viale che accompagna gli ospiti verso le piazzette per la sosta dei camper.
pubbliredazionale
//salento sulla costa
Hotel Solara, immerso nel verde, pensato e realizzato per il più piacevole soggiorno una vacanza tra pineta e mare in uno dei tratti più belli della nostra Costa
HOTEL Solara Conca Specchiulla - Otranto (Lecce) Tel. 0836/80.32.30 - Fax 0836/80.66.28 www.hotelsolara.it - info@hotelsolara.it
A
soli 350 metri dalle
sa pineta e dalla macchia mediterranea a
insenature
ridosso del mare.
e
dalle
scogliere di Conca
Il suo design mediterraneo è impeccabile
Specchiulla, l’Hotel Solara è circondato da
e vivace. L’esterno color bianco contrasta
una verdeggiante e tranquilla pineta, ubi-
splendidamente con il verde dei pini, i co-
cazione ideale per una rilassante vacanza
lori accesi delle bouganvillee e degli olean-
in Salento.
dri e con il blu del mare cristallino al quale
Il Solara si trova a nord della famosa lo-
è collegato da un fresco sentiero in pineta.
calità balneare di Otranto, prima località
L’hotel è disposto interamente a piano ter-
otrantina sulla litoranea Torre dell’Orso -
ra, immerso nel verde, pensato e realizzato
Otranto, a nord del piccolo paese salen-
per il più piacevole soggiorno nell’incante-
tino, rinomata per lo splendido paesaggio
vole paesaggio del Salento orientale.
naturale caratterizzato dalla costa merlata
Tutte le camere, fresche e bianche, sono
di falesia e calette di sabbia, dalla rigoglio-
arredate con gusto semplice e dotate di
152//turismo//cultura//arte//informazione
Nella pagina accanto, uno scorcio del bar sulla piscina, le camere illuminate che affacciano sulla piscina, il corridoio all’aperto che porta alle camere e l’interno di una di esse.
ogni comfort: servizi con doccia e asciugacapelli, aria condizionata, televisore, frigo, telefono con linea diretta, giardino solarium privato con ombrellone, tavolino e sedie. Disponibili per famiglie camere doppio vano da 4 posti letto e inoltre una vasta area camper attrezzata. l Salento review//153
//in viaggio
dalla polonia al salento
L’amore nato dalle cose semplici. Tra un caffè in ghiaccio e il mare Il racconto di Agata, giovane ragazza polacca, in fondo non ha nulla di straordinario. Ma sta qui il segreto del suo feeling con la terra che l’ha accolta: i sapori, i colori, le parole di ogni giorno. Che, alla fine, ti fanno sentire sempre a casa tua, da qualunque posto tu provenga di Agata Bernat
“Il miglior caffè in ghiaccio lo fanno a Lecce… E perché qui non c’è un rustico? A Lecce tutto è migliore…” Un pomeriggio tranquillo, una caffetteria qualsiasi a Bari, sette persone polacche. Queste parole le sento dire da uno dei miei amici, pro-
Sound System, cantando “ E riu della terra a du nce
nunciate dopo solo tre giorni trascorsi nel Salento. Io,
sempre lu sule” allora non dicevano una bugia! Per
ormai una mezza salentina (vivo a Lecce da più di un
me che vengo da un paese in cui spesso si soffre del-
anno), mi rendo conto che per innamorarsi di questa
la mancanza di sole già questo significa molto. Alla
parte del mondo ci vuole davvero poco. E, grazie ai
fine, come dice il famoso giornalista polacco Ryszard
miei amici, guardo il Salento con occhi nuovi.
Kapuściński in uno dei suoi libri, “(…) è lì che è nato
All’inizio mi chiedevano tutti: “Ma perché proprio
l’uomo: le tracce più antiche della sua esistenza sono
Lecce? Tu non sarai in Italia, sarai in Africa. C’è la
state rinvenute nei paesi caldi. Qual era il clima del
crisi, tanti scappano. Non è neanche un buon posto
paradiso biblico? Bello stabile. Anzi doveva farci
per imparare bene l’italiano. La gente è pazza, sicura-
molto caldo (…)”. Insomma, un buon inizio.
mente c’è la mafia”, sentivo dire. Anche il tempo sem-
Un’altra cosa che si nota subito è la gente. Ma non
brava avercela con me. Tanta neve cercava di bloc-
solo dal punto di vista fisico (sempre per colpa del
carmi a Bologna e così il mio volo venne annullato. Io
sole). In Polonia siamo abituati a lamentarci e spesso
comunque presi il treno e, dopo 14 ore (sic!) arrivai.
non riusciamo a vedere le cose positive che ci circon-
E così alle 5 del mattino cominciò la mia storia salen-
dano. La maggior parte dei salentini, invece, crede
tina. La storia che sarebbe dovuta durare solo 7 mesi.
di vivere nel posto più bello del mondo. Se qualcuno
La prima cosa che percepisce una persona prove-
deve andare via, soffre. All’inizio tutti mi consigliava-
niente dalla Polonia è la differenza di temperatura.
no d’aspettare l’estate, ed io credevo esagerassero. Ho
Per questo mi chiesi: “Ma è questo l’inverno?”. I Sud
visto dei posti tanto belli da rimanere “senza parole”,
AGATA BERNAT Giovane ragazza polacca laureata in giornalismo e comunicazione sociale, venuta in Salento nel febbraio 2012 per realizzare il Servizio Volontario Europeo (SVE) con l’associazione Work in Progress – WIP e attualmente impegnata in attività legate alle PR e progettazione Europea.
Salento review//155
//in viaggio//dalla polonia al salento
Portogallo. La mancanza del caffè italiano si poteva sopportare, tanto avrei bevuto quello che avrei trovato. Per i pasticciotti e i rustici era lo stesso. Eppure, non so perché, una volta ritornata e messo piede nel centro storico di Lecce, mi sono sentita di nuovo subito a casa. Per me è pericoloso, perché mi piace essere sempre in viaggio, e preferisco non affezionarmi troppo. Ma allora credevo di essere forte tanto da riuscire a vedere Lecce solo come un posto in cui stare per altri sei mesi, che, nella mia testa, non sarebbero stati abbastanza per avere un impatto così forte su di me. Cosa è successo dopo è difficile da raccontare, non basterebbe un libro intero. I mesi pieni di amicizie, di mare, di caffè in ghiaccio con latte di mandorla e il pensiero, sempre più forte, di essere capitata nel posto giusto. E ogni volta che mi sposto, come l’ultima volta a Bari con i miei amici polacchi, mi sento come dicono qui. Al contrario però, mi pesa la siesta
tranquilla solo nel momento in cui sono di nuovo a
di ogni giorno, mi pesa mangiare solo cose dolci di
Lecce. Insomma, la mia storia salentina dura ancora.
mattina, mi pesa il fatto di non riuscire a capire quan-
Sarebbe dovuta finire un paio di mesi fa, ma… sono
do la gente parla il dialetto o quando un pullman non
ancora qui. Per quanto tempo? Non lo so, potrei dire
arriva mai in orario.
un mese, sei mesi, un anno. So solo che ormai è tardi
Dopo un mese dal mio arrivo però il Salento era
per dire che tutto questo prima o poi finirà, perché
già parte del mio cuore. Dovetti lasciarlo però per
anche se dovessi andare via “lu Salentu” è già entrato
5 giorni per una città piccola ma molto carina del
nel mio cuore e non uscirà facilmente dalla mia vita. l
A Love Born of Simple Things – Between an Iced Coffee and the Sea
the positive things that surround us. Most of the people of Salento, however, believe they live in the most beautiful place in the world. If someone has to go away, they suffer because of it. At the beginning, everyone advised me to wait for the summer, and I thought they were exaggerating. I’ve seen places beautiful enough to leave me speechless. On the contrary though, I have siestas every day, only eat sweet things for breakfast, and I struggle with the fact that sometimes I can’t understand people speaking in dialect or how the buses never arrive on time. After a month from my arrival, however, Salento had already become a part of my heart. But I had to leave it for 5 days for a small but very pretty city in Portugal. But once I returned and set foot in the historical center of Lecce, I don’t know why, but I felt right at home again. What happened next is hard to tell, it would take more than a full book. Just the thought, stronger and stronger, that I happen to be in the right place. And every time I move from here, like the last time where we started in Bari with my Polish friends, I feel calm only when I’m back inLecce. Well, my Salento story is still writing itself out. For how much longer? I do not know, I just know that it’s too late to say that all this will end sooner or later, because even if I had to leave now, “lu Salentu” has already grabbed onto my heart and won’t let go of my life easily. l
This is the story of Agatha, a regular young Polish girl. But here is the secret of her feelings with the land that welcomed her: the flavors, colors, and the words of every day which, ultimately, make you feel at home, no matter from where you’ve came
by Agata Bernat
“T
hey make better iced coffees in Lecce... And why don’t they have Rusticos here? In Lecce everything is better...” A quiet afternoon, a café in Bari, and seven Polish people. I hear these words from one of my friends and I, by now half Salentino (having lived in Lecce for over a year), realized that to fall in love with this part of the world you only need a small taste of it, and that’s it. At first, I was asked by everyone: “But why Lecce? You won’t be in Italy, you’ll be in Africa! There is a crisis and many run away from there. It’s also a bad place to learn Italian well. People are crazy and the Mafia is surely there”, I heard them say. However, I took the train from Bologna and, after 14 hours (sic) arrived. And so at 5am, I began my Salento story. The story should’ve only lasted 7 months. The first thing that a Polish person notices here is the temperature difference. To me, coming from a country in which they often suffer from the lack of sun, this means a big difference! Well, as the famous Polish journalist Ryszard Kapuściński says in one of his books, “(...) it is there that man is born: the oldest traces of its existence have been found in hot countries. What was the climate of the biblical paradise? Well stable. Indeed it should have made us very hot (...)”. In short, it was a good start. Another thing you notice right away here is the people, and not only in the physical sense (blame the sun). In Poland we are used to complaining and we often fail to see 156//turismo//cultura//arte//informazione
//in viaggio
dal salento in irlanda
Mille modi per stupirsi tra dublino e la sua costa di Marzia stenti
MARZIA STENTI 28 anni a giugno, è Laureata in Scienze Politiche. Da alcuni anni lavora come Europrogettista per l’Ass. Work in Progress e Ass. Oxygen, nel quale occupa la carica di Presidente, occupazioni che le permettono di viaggiare in diversi Paesi Europei scoprendone culture, tradizioni e catturandone le suggestioni. Oltre ai viaggi, lettura e scrittura sono le sue passioni.
Sono arrivata a Dublino il 25 Agosto.
fronte a un qualcosa di epico e selvaggio, dove il vento
Avevo ancora il costume sopra quando il lavoro mi
gelido sferza sulle brughiere e le aride scogliere a stra-
ha catapultata a 2.000 km di distanza da casa.
piombo ti mozzano il fiato. Moher per esempio, a 200
Capirete che l’umore non era tra i migliori per ap-
km da Dublino. Dall’alto di quei picchi puoi sentirti
procciarsi alla città. Ma alla fine sono salentina, te
parte di una leggenda celtica, immaginare di essere
lu munnu cittadina, quindi vabbè, mi sono detta,
in un tempo passato. E Dublino offre tante occasioni
affrontiamo l’esperienza con apertura mentale e un
per provare la sensazione di viaggiare nel tempo: una
sorriso sulle labbra!
di queste è sicuramente la Guinness Storehouse, la
I primi tentativi di approccio però non sono anda-
fabbrica della celebratissima birra scura.
ti bene; stavo quasi per arrendermi e bollare la città
Appena 5 minuti di bus dal centro, è l’unica fermata
come noiosa, inutile e dannatamente fredda, quando
della città annunciata sempre dal conducente.
poi ne ho scoperto l’altra anima: le campagne di un
Il massimo è capitarci in una giornata bigia, con le
verde sfavillante e soprattutto... il mare! Howth, Ma-
pozzanghere lungo la via; e nell’aria l’odore del lievito
lahide, nella baia di Dublino.
in fermentazione si fonde con quello muschiato del-
Sarà che sono salentina, e la vista del mare è ormai
la pioggia e dei cavalli in attesa di portare i turisti in
parte del mio patrimonio genetico; insomma, con il
carrozza. Esattamente l’atmosfera che si doveva re-
mare che abbiamo qui di cosa potremo mai stupir-
spirare nei primi anni del ‘900. E il viaggio continua
ci?! E invece vedere il mare irlandese è un’esperienza
nell’edificio, un omaggio alla birra e al suo creatore,
straordinaria.
Arthur, venerato lì quasi come Sant’Oronzo qui!
Il nostro mare è limpido, amichevole, circondato da
Insomma, Dublino incominciava a conquistarmi.
paesaggi floridi; lì invece si ha più l’idea di essere di
muffin e fish pies hanno fatto il resto, ma il massimo
158//turismo//cultura//arte//informazione
Da sinistra, il fiume Liffey fotografato di notte tutto illuminata, il parco con la statua dell’Oscar Wilde Memorial e l’interno della biblioteca del Trintity College.
Ecco la magia e la bellezza di Dublino, e in generale dell’Irlanda: paesaggi e atmosfere inattese, che ti colgono all’improvviso, e ambientazioni da film storico ovunque. E tornando a casa, ero contenta di essermi lasciata stupire.
Dublin – A Thousand Ways to Amaze Yourself under the Sky of Ireland I arrived in Dublin on August 25. I still had my bathing suit on when work catapulted me 2000 miles away from home
by Marzia Stenti
sono state le scoperte legate ai grandi nomi della letteratura: Joyce, Wilde, Yeats, solo per citarne alcuni. E anche in questo caso respiri altri tempi: ad esempio, cenare in Usher’s Island, casa dove è ambientata una delle più famose novelle di Joyce “The Dead”, e sentir cantare vecchie ballate irlandesi a lume di candela, con gente riunita attorno a un pianoforte come un tempo; o visitare il vecchio, imponente Trinity College intriso di storia e la sua biblioteca smisurata. Insomma, Dublino è una città che non puoi non amare. E quando penserai di aver visto tutto, di conoscere tutto, lei riuscirà sempre a sorprenderti, in un modo o nell’altro. Come il tramonto che mi ha regalato il pomeriggio prima della partenza, che mi sarei aspettata di vedere solo in montagna, o sul mare prima di una tempesta, e che invece stava avvenendo nel centro di una città metropolitana, inondando i tetti e il fiume Liffey di porpora dorata.
You would understand that my mood wasn’t the best for approaching the city. But in the end I’m Salentino, te lu munnu cittadina, so whatever, I said, and we confronted the experience with an open mind and a smile on our face! The first tentative approaches, however, did not go well. I was about to give up and brand the city a dull, pointless, and damn cold place. But then when I found out the other soul of it: the landscapes of emerald green, and above all... the sea in Howth, Malahide, and Dublin Bay! The view of the sea, perhaps because I’m Salentino, is a part of my genetic heritage, and with the sea we have here, how could we ever be surprised by another? But the Irish Sea somehow did it. Our sea is clean, friendly, and surrounded by flourishing landscapes; instead there in Ireland you have the feeling of being in front of something epic and wild, the cold wind whipping across the barren moors and cliffs taking your breath away. Take the Cliffs of Moher for example. From the heights of those peaks, you feel a part of a Celtic legend in a time long past. And Dublin offers many opportunities to experience the feeling of traveling through time: one of these certainly at the Guinness Storehouse, the land’s trademark dark beer factory. Just 5 minutes by bus from the center, it’s the only stop in the city that is always shouted out by the driver. The maximum effect happens on a wet day, with puddles along the road, and in the air, the smell of fermentation mixing with the musk of rain and horses waiting to take tourists by carriage. I’m sure it’s the same atmosphere from the early 1900s. The journey of course continues through the building, a tribute to the beer and its creator, Sir Arthur Guinness, honoured there just like Sant’Oronzo is here! In short, Dublin was beginning to win me over. An amazing muffin and Fish Pies did the rest, but the best were the discoveries related to the great names of literature: Joyce, Wilde, and Yeats, to name a few. These as well take you back in time: for example, dining at Usher’s Island, the house where one of Joyce’s most famous novels, “The Dead”, was set, and hearing them singing old Irish ballads by candlelight gathered around a piano like old times, or visiting the old, stately Trinity College steeped in history and its huge library. In short, Dublin is a city that you can’t not love. And when you think you’ve seen everything, that you know everything, it always manages to surprise you in one way or another. Like the sunset it gifted me the evening before departure, like one I’d expect to see only from mountains or the sea before a storm, and instead it was taking place in the center of a metropolitan city, flooding the roofs and the river Liffey with crimson gold. This is the magic and beauty of Dublin and Ireland in general: landscapes and atmospheres that delightfully catch you off guard, and environments like a historical film all around. l
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//salento in foto
luoghi da cartolina
I faraglioni le due sorelle a Torre dell’Orso, marina di Melendugno, costa adriatica. La spiaggia è di finissima sabbia color argento
Tra sabbia e scogli
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//salento in foto//luoghi da cartolina
San Foca, marina di Melendugno, costa adriatica. È situata tra Torre Specchia e Roca Vecchia, è rocciosa ed è caratterizzata da due insenature sabbiose (a nord e a sud del porto)
Torre Squillace, localmente chiamata anche Scianuri, costa ionica. Si trova tra le località di Sant’Isidoro e Porto Cesareo
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Piccola caletta tra la scogliera di Marina di Acquaviva, localitĂ Marina di Diso, sulla costa ionica
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//salento in foto//luoghi da cartolina
Tramonto sulla costa ionica tra Torre Suda e Marina di Mancaversa, localitĂ di mare prevalentemente rocciose
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//personaggii
Flavio&Frank
L’arte dello scatto. Con il sogno di fotografare il presidente Obama Flavio e Francesco Sabato, figli d’arte, hanno firmato diverse copertine famose: dai Negramaro a Emma Marrone, da Malika Ayane a Raphael Gualazzi. Sognano di lavorare con gli U2 e Mick Jagger, ma intanto si godono la loro prima vittoria: portare gli artisti nello studio di Matino di Valeria Blanco
C’è un pezzo di Puglia nelle immagini e nelle copertine dei cd di Negramaro, Emma Marrone, Malika Ayane, Dolcenera, Sud Sound System, Raphael Gualazzi, Erika Mou, Caterina Caselli, Caparezza e Après la Classe. Il trait d’union di tutti questi artisti sono gli scatti di Flavio e Francesco Sabato, in arte Flavio&Frank, fratelli di trent’anni, figli d’arte del fotografo Walter Sabato e oggi titolari dello studio Imagery31, con sede a Matino. In pochi anni di attività, i due fotografi sono già riusciti a realizzare più di un sogno, compreso quello di non doversi spostare a Roma o Milano per lavorare. Il segreto del successo? Forse lo stile che, sebbene in continua evoluzione, rimane sempre riconoscibile. «Questo mestiere – dicono – o lo si fa con l’acceleratore o è meglio cambiare. Noi abbiamo scelto di spingere al massimo.» Com’è arrivato il primo lavoro per la musica? Flavio: «I clienti ce li siamo inventati partendo dall’intuizione che in quel momento, circa sei anni fa, il Salento era un terreno Sopra: Flavio&Frank; pagina accanto: foto di copertina dell’ultimo album di Emma.
molto fertile di talenti.» Frank: «All’epoca nessuno degli artisti salentini si serviva di fotografi della zona, perché le case discografiche li mandavano fuori. I primi a darci fiducia sono stati gli Après la Classe.» Dagli Après la Classe ad Emma, qual è stato il percorso? Fl: «Dopo gli Après, con il passaparola sono arrivati i Sud Sound System: con loro abbiamo fatto la cover del disco nel 2008.» Fk: «L’incontro con i Negramaro è stato casuale. Da fan siamo diventati amici. Poi è arrivata Malika e a questo punto la casa discografica, la Sugar, ci ha affidato anche Raphael Gualazzi ed Erika Mou.»
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ardo u g s o n U . a m ÂŤEm muro.Âť l a a d o i h c n i che ti
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sogno realizzato è quello di lavorare nel Salento dopo aver convinto le produzioni a portare gli artisti nel nostro studio di Matino». l
The Art of Shooting and the Dream of Photographing President Obama
Flavio and Francesco Sabato, sons of art, have shot several famous covers: Negramaro by Emma Marrone, from Malika Ayane to Raphael Gualazzi. They dream of working with U2 and Mick Jagger, but in the meantime they enjoy their first victory: bringing the artists to the Matino Studio by Valeria Blanco
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Sopra: Giuliano Sangiorgi dei Negramaro.
Avete ritratto anche “il boss”, Caterina Caselli. Fk: «Sul set di Malika ci ha commissionato degli scatti: una richiesta che ci ha lusingato perché lei è una donna straordinaria, con un carisma che sposta le persone.» L’ultimo lavoro importante è stato la copertina di “Schiena” di Emma Marrone, per lei il primo nudo. Fl: «Non è stato imbarazzante: si è sbloccata subito, rispondendo con la mimica facciale e uno sguardo che ti inchioda al muro«. Qual è il segreto del vostro successo? Fl: «Siamo persone vere, cosa rara perché spesso nei mestieri creativi ci si accende troppo per aver fatto troppo poco. Saremmo noi stessi anche davanti agli U2». Fk: «Sul fronte tecnico, invece, riusciamo a evolverci mantenendo un filo conduttore che ci rende riconoscibili». Avete ancora un sogno nel cassetto? Fl: «Il sogno comune è quello di fotografare Obama. Nella musica mi piacerebbe fotografare i Radiohead e il volto irregolare di Tom Yorke». Fk: «A me piacerebbe fotografare i Rolling Stones, Mick Jagger o Keith Richard. Per il momento, però, il
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here is a piece of Puglia in the images on the CD covers of Negramaro, Emma Marrone, Malika Ayane, Dolcenera, Sud Sound System, Raphael Gualazzi, Erika Mou, Caterina Caselli, Caparezza and Après la Classe. The unifying trait of all these artists is their shots done by Flavio and Francesco Sabato, aka Flavio & Frank. These brothers of thirty years are the children of art photographer Walter Sabato, and are today holders of the Imagery31 studio, based in Matino. In just a few years, the two photographers have already managed to achieve more than a dream, including the accomplishment of not having to go to Rome or Milan to work. The secret of their success? Perhaps their style that, although everevolving, always remains recognizable. “This craft” – they say – “is done at full-throttle, or else you better change. We have chosen to push to the maximum”. How did you get your first job in music? Flavio: «The clients were there and we started with them because of the intuition that at that time, about six years ago, Salento was a very fertile ground for talent». Frank: «At the time, none of the Salento artists made use of photographers in the area because the record companies sent them out. The first to trust in our capabilities were Après la Classe». From Après la Classe to Emma, how did this happen? Fl: «After Après la Classe, the Sud Sound System came by word of mouth: together we made their CD cover in 2008». Fk: «The meeting with the Negramaro was random. From fans we became friends. Then came Malika and then at this point the label Sugar trusted us with Raphael Gualazzi and Erika Mou». You also did a portrait for “il boss”, Caterina Caselli. Fk: «On the set of Malika, she asked us to do the shots: a request that really flattered us because she is such an extraordinary woman, with the type of charisma that moves people. Your last major work was the cover of “Schiena” by Emma Marrone, which was her first nude». Fl: «It wasn’t embarrassing: she opened up immediately, responding with poses and a look that nailed you to the wall». What is the secret of your success? Fl: «We’re real people, which is a rare thing because often in the creative industry, people are full of themselves even though they’ve done very little. Even in front of U2 we’d still be ourselves». Fk: «On the technical front, however, we are able to evolve while still maintaining our own recognizable style». Do you still have a dream in the box? Fl: «The common dream is to photograph President Obama. In music, I’d like to photograph Radiohead and the irregular face of Tom Yorke». Fk: «I’d like to photograph the Rolling Stones, Mick Jagger and Keith Richard. For the moment, however, the dream we’ve fulfilled is to be able to work in Salento with the ability to convince labels to send artists to our Matino studio». l
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