InCampo Speciale Europei 2012

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IN CAMPO

IN CAMPO EI TIFOSI D S S E R -P E E R F IL

LA ROSA

Stampa: Gioielli di Carta - In attesa di autorizzazione: suppl. al n° 3 di In Genova - autorizzaze di Genova 18/11/2002- sipplemento di In Genova Magazine n° 4

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S PEC I A L E EU R O PE I 2 0 1 2

I gironi, le squadre, le stelle Il tabellone delle partite Le chances dell’Italia

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Nel periodo più difficile, l’Europa del calcio prova a suonare la carica

Euro 2012 Sognando la rinascita Non è stato un anno facile per l’Europa.

Quattro anni fa, ai tempi del trionfo spagnolo, pochi potevano prevedere l’entità del tracollo economico e finanziario a cui sarebbe andato incontro il Vecchio Continente, e gli stessi iberici, nel pieno del loro boom, sognavano sorpassi e prosperità, appena smentiti dalla richiesta di aiuto per le loro banche; banche che, per inciso, sembrano aver prestato con troppa disinvoltura denaro a Real Madrid e Barcellona per l’acquisto dei vari Kakà e Cristiano Ronaldo.

Ora si arriva alla massima competizione europea col desiderio di distrarsi un po’ dai problemi di tutti i giorni, di vedere la propria squadra giocare un buon calcio e arrivare più avanti possibile.

Ma quali sono le reali chance dell’Italia?

C’è da dire che dopo l’amichevole, disastrosa, con la Russia in molti avevano

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scommesso sull’eliminazione degli Azzurri al primo turno, ma l’ottima prova contro i campioni in carica nella gara di apertura del girone ha convinto anche i più scettici che, con un po’ di fortuna, questa squadra può fare bene. Un 1-1 con la Spagna è un biglietto da visita insperato, anche se la strada è ancora lunga (e la disattenzione difensiva sul pareggio delle Furie Rosse è da mostrare alla nostra retroguardia più e più volte perché non si ripeta). La classe di Pirlo, la determinazione di De Rossi ormai calato nel ruolo, doppio e difficilissimo, di centrale difensivo e primo motore del gioco, le invenzioni di Giovinco e Cassano, il senso del gol di Di Natale, la sicurezza di Chiellini e Buffon (sontuoso nel confronto con Torres) ci hanno ricordato le qualità dei ragazzi di Prandelli, che forse, influenzati anche dal brutto affare del calcioscommesse,

erano stati considerati un po’ bolliti prima del tempo. Ma non è solo l’Europeo dell’Italia: è quello di Cristiano Ronaldo e di Robben, di Ibrahimovic e di Iniesta, di giocatori che forse vedremo nel nostro campionato l’anno prossimo come Van Persie e di recenti ma mai dimenticati “ex” come Laurent Blanc o Giovanni Trapattoni. Auguriamoci un bello spettacolo, dunque, e che l’Italia possa dare al Paese quell’iniezione di fiducia di cui ha un gran bisogno.

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Più qualità che prestanza fisica, tanti esperimenti e un attacco inedito

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I convocati

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Gli azzurri di Prandelli La rosa PORTIERI: Gianluigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Salvatore Sirigu (Paris St. Germain)

Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Christian Maggio (Napoli), Angelo Obinze Ogbonna (Torino)

CENTROCAMPISTI: Cesare Prandelli

Prandelli rinuncia a una vera prima punta “pura” (a parte i fantasisti come Cassano e Giovinco, Borini è un attaccante di movimento, Balotelli nasce come seconda punta e Di Natale come attaccante esterno) e guarda con saggezza all’ultimo campionato per le indicazioni da seguire sui convocati. Cospicuo il blocco Juve (Buffon, Chiellini, Barzagli, Bonucci, Pirlo, Giaccherini e Marchisio), colpisce la convocazioni di Ogbonna dal Torino in difesa, da molti indicato come uno dei difensori del futuro, mentre Verratti,

Daniele De Rossi (Roma), Alessandro Diamanti (Bologna), Emanuele Giaccherini (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Paris St. Germain), Antonio Nocerino (Milan), Andrea Pirlo (Juventus)

ATTACCANTI: Mario Balotelli (Manchester City), Fabio Borini (Roma), Antonio Cassano (Milan), Antonio Di Natale (Udinese), Sebastian Giovinco (Parma).

oggetto del desiderio di mezza serie A, alla fine è rimasto a casa dopo essere stato a lungo tra i pre-convocati.

Da segnalare anche l’esclusione di Criscito con l’accordo del giocatore per i problemi relativi al calcio-scommesse che l’hanno coinvolto. Al posto

Mario Balotelli

I convocati

DIFENSORI:

di Barzagli, infortunato per un paio di settimane, sarà De Rossi ad adattarsi come centrale difensivo (ruolo per la verità un po’ scoperto, dando un’occhiata alla lista), mentre il centrocampo ricalcherà da vicino quello della Juve campiona d’Italia con Marchisio, Pirlo e Thiago Motta a fare le veci di Vidal in interdizione. Convocazioni d’obbligo anche per Nocerino e Borini, reduci entrambi da un’annata strepitosa rispettivamente al Milan e alla Roma, e analogo discorso per Giaccherini.

In genere, Prandelli sembra aver avuto parecchio coraggio, anche per il numero basso di “mastini” al confronto di giocatori leggeri ma tecnicamente validi come Diamanti; anche la coppia Balotelli-Cassano è quasi un inedito, capace di numeri straordinari sulla carta ma predisposta alle intemperanze.

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nti I Paesi ospita

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Polonia e Ucraina tra luci e ombre

I Paesi ospitanti

Una candidatura che ha fatto vedere ottimi impianti ma con l’ombra delle accuse di corruzione e la strage di randagi

La candidatura congiunta PoloniaUcraina venne considerata interessante da molti come modo per concentrare l’attenzione su un’area dell’Europa che vanta numerosi appassionati di calcio ma che è meno sviluppata rispetto all’Europa occidentale, sia per il gioco espresso che in generale.

Questa candidatura fu però ostacolata da numerose carenze infrastrutturali. Ad eccezione di Varsavia, Kiev, ed eventualmente Cracovia, nessuna delle altre città proposte vanta espe-

In alto: Donbas Arena, Donec’k.

Sotto: Arena Lviv, Leopoli

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rienza nell’accogliere grandi masse di visitatori per un lungo periodo. Le infrastrutture per i trasporti sono generalmente di basso livello; dopo la loro visita, gli stessi delegati UEFA si lamentarono pubblicamente del cattivo stato dei collegamenti tra Danzica e Leopoli. Bisogna infatti anche consi-

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derare le vaste distanze geografiche, che sfiorano i 2000 km, fra le città proposte dai due paesi est-europei.

Il verdetto fu immediato e non fu necessario alcun ballottaggio e, a sorpresa, furono scelte Polonia e Ucraina, che superarono la favorita candidatura italiana e quella di Croazia e Ungheria.

Negli ultimi giorni dell’ottobre 2010

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vari organi d’informazione, fra cui la Gazzetta dello Sport, pubblicano la notizia secondo la quale l’assegnazione della manifestazione a Ucraina e Polonia venne favorita dalla corruzione di almeno quattro delegati del Comitato Esecutivo dell’UEFA, da parte di esponenti della Federazione calcistica dell’Ucraina.

Il pallone ufficiale del campionato

sarà il Tango 12, prodotto dalla Adidas. È un restyling dello storico pallone degli anni 1980-90 della casa tedesca, che quindi torna come pallone ufficiale, dopo l’edizione del 1996, durante la quale, però, era sotto il nome di Questra Europa. Il pallone, presentato ufficialmente il 2 dicembre 2011 in occasione dei sorteggi dei gironi della fase finale, richiama appunto il Tango sia nel nome che nel motivo impresso sulla superficie, decorato al suo interno con bande biancorosse e giallo-blu, ovvero i colori delle bandiere di Polonia ed Ucraina.

Il logo ufficiale per il torneo è stato presentato ad un evento speciale in Piazza Mykhailivska a Kiev il 14 dicembre 2009. È la stilizzazione di un fiore costruito con la tecnica del Vytynanky (o Wycinanki), forma tradizionale di taglio della carta (Papercraft) praticata nelle aree rurali della Polonia e dell’Ucraina. La forma d’arte simboleggia la natura delle aree rurali dei due Paesi. I colori sono quelli della bandiera polacca e ucraina e in evidenza infine è presente un pallone bianco con motivi dorati.

Lo slogan della competizione, Insieme creiamo la storia (inglese: Creating History Together, polacco: Razem tworzymy przyszłość, ucraino: Творимо історію разом / Tvorymo istoriyu razom), fu annunciato assieme al logo.

Lo slogan rappresenta come Polonia e Ucraina siano state unite, in passato, in un unico paese, e ora rappresentino l’ambizione di due nazioni orientali di effettuare il miglior torneo della storia del Campionato Europeo.

L’inno ufficale della manifestazione si intitola “Endless Summer” (in italiano “Estate infinita”) ed è cantata dalla cantante tedesca Oceana.

Slavek and Slavko sono le mascotte ufficiali di Euro 2012. Sono gemelli e rappresentano i calciatori polacchi e ucraini rispettivamente con i colori delle proprie nazionali. Furono annunciate nel dicembre 2010. Come nel 2008 i loro nomi furono scelti con una votazione su internet e vinsero sulla coppia di nomi “Siemko and Strimko” e “Klemek and Ladko”. Le mascotte Dall’alto verso il basso: Arena Gdansk di Danzica.

Stadion Miejski a Breslavia Stadion Narodowy, Varsavia

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IN CAMPO sili per la casa, prodotti per la casa, gioielli, pubblicazioni cartacee e non, accessori sportivi, cancelleria e strumenti di scrittura, giocattoli e giochi.

Ma dietro tutto questo c’è l’ombra dell’ecatombe di cani randagi perpetrata dal governo ucraino, una strage vera e propria documentata da migliaia di fotografie e terribili video e accompagnata da ripetute richieste della comunità internazionale, cadute purtroppo nel vuoto. L’ex premier Tymoshenko ha cercato di fermare la barbarie ma è rimasta inascoltata, e l’impressione è che anche molti dei vertici UEFA abbiano preferito fare finta di nulla mentre interi camion

sono state disegnate dalla Warner Bros.

I biglietti sono stati venduti direttamente dall’UEFA tramite il proprio sito o distribuiti alle federazioni nazionali delle 16 finaliste. Le domande dovevano essere presentate nel marzo 2011 per i 1,4 milioni di biglietti disponibili per le 31 partite del torneo.

Più di 12 milioni di domande arrivarono, che rappresentò un aumento del 17% rispetto all’ultima edizione del torneo e in generale è il record di sempre per un campionato europeo.

A causa di questa eccessiva richiesta per le partite, sono state effettuate delle lotterie per assegnare i biglietti.

I prezzi variano da 30 euro per un posto in curva nelle partite valide per i gironi eliminatori fino a 600 euro per la tribuna centrale nella finale.

Erano inoltre in vendita dei pacchetti speciali per seguire tutte le partite di una squadra o tutte le partite disputate in una città.

La coppa Henri Delaunay ha iniziato un viaggio attraverso le città ospitanti sette settimane prima dell’inizio del torneo. Un centinaio di giorni prima della prima partita una mongolfiera a forma del trofeo è volata a Nyon, in Svizzera e visiterà 14 città in tutti i paesi di accoglienza, ricordando agli spettatori del’imminente torneo. Il 20 aprile 2012 è stato avviato il “Trophy Tour” durante il quale la coppa visiterà Varsavia, Breslavia, Danzica, Poznań, Cracovia, Katowice e Łódź.

Dopo le città polacche visiterà sette città ucraine: Kiev, Ivano-Frankivsk, Charkiv, Donec’k, Dnipropetrovsk, Le-

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Dall’alto verso il basso: opoli e Odessa.

Stadio Metalist di Charkiv L’UEFA ha siglato un accordo di liStadio Miejski, Poznan. cenza mondiale con la Warner Bros.

Stadio Olimpico di Kiev Consumer Products per promuovere il torneo. Warner Bros. può quindi produrre e vendere abbigliamento, accessori per auto, per la cura per- carichi di randagi destinati alla sopsonale e per neonati, borse, accessori pressione percorrevano l’ex repubbliper computer, calzature, prodotti tes- ca sovietica.

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Gruppo A

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Polonia

Co-padrone di casa insieme all’Ucraina, la Polonia non ha intenzione di fare da sparring-partner per nessuno, soprattutto nel non eccessivamente proibitivo gruppo A. E quest’anno il ct Smuda ha di che ben sperare, con talenti del calibro di “Kuba” Błaszczykowski, insostituibile pedina del Borussia Dortmund,

e ai suoi compagni di squadra Piszczek e a Lewandowski, che in Germania ha già segnato una trentina di reti.

L’età media della squadra è molto bassa, sotto i venticinque anni, e in tanti sono ansiosi di iniziare un nuovo ciclo: ha impressionato ad esempio il giovane Wolski, in forza al Legia Varsavia, un 1992 di amichevoli contro Argentina e Costa sicuro talento che ha attirato anche d’Avorio, perdendo invece contro le attenzioni dei Pozzo all’Udinese. l’Italia.

Gente che, come hanno dimostrato i vari Sanchez o Asamoah, ci sa fare Palmarès: nell’assicurarsi talenti.

In qualità di nazione ospitante la Olimpiadi: Polonia non ha disputato le quali- Oro a Monaco di Baviera 1972 ficazioni ma ha registrato ottime

Grecia

Gruppo A

vincere contro la crisi

Dici “Grecia” ed è difficile non pensare alla situazione ben poco rosea che sta attraversando questa gloriosa nazione un po’ su tutti i piani, dall’economia alla politica.

Ed è un peccato, perché proprio agli Europei gli ellenici si sono resi protagonisti di una delle più incre-

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Le squadre - Gruppo a

per fare bella figura

dibili imprese calcistiche della storia recente, aggiudicandosi contro tutti i pronostici la competizione del 2004 (e dando origine a un vero e proprio esodo di nazionali, in verità non sempre eccelsi, in squadre di club che poco prima non avevano la minima idea di chi fossero questi indomabili dell’Egeo).

Ora in panchina c’è Fernando San- A meno che non ci sia lo scatto d’ortos ma la sensazione è che a meno goglio per riscattare una madrepadi sorprese ci sia poco spazio per tria che soffre. altri record greci: buona la difesa (Papadopoulos, Papastathopoulos Palmarès: e Torosidis), esperienza a centrocampo con la vecchia conoscenza Campionato d’Europa: Karagounis, ma poche speranze di 1 posto Portogallo 2004 passare il turno.

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Gruppo A

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Russia

Gli olandesi hanno fatto fortuna sulla panchina russa, da Guus Hiddink all’attuale ct Dick Advocaat.

Quest’anno Arshavin e i suoi contano il passaggio del turno come obiettivo minimo, e non dovrebbero trovare troppi ostacoli: il campionato russo sta diventando sempre più compe-

titivo, e infatti una delle particolarità di questa squadra è che quasi tutti i ventitré qualificati giocano in compagini di casa (fanno eccezione Pogrebnyak al Fulham e Izmailov, in forza allo Sporting Lisbona). La stella è sicuramente Andrej Arshavin, capitano trentunenne e centrocampista offensivo che ha fatto la gloria dello Zenit di San Pietroburgo hanno lasciato la retroguardia degli dov’è tornato in prestito dopo tre ex sovietici piuttosto sguarnita. anni (e 23 reti) con l’Arsenal. Grande abilità tecnica e dribbling secco, sarà supportato da altri giocatori di Palmarès: sicuro valore come Zhirkov, Dzagoev e Kerzakov. Dove la Russia non Qualificata alle semifinali agli convince è in difesa: due defezioni Europei 2008 pittosto gravi, Berezutsky e Shishkin,

Repubblica Ceca Gruppo A

La Repubblica Ceca agli Europei ha sempre ben figurato: sconfitta in un’infuocata finale nel 1996 contro la Germania al golden goal (prima apparizione di Nedved e i suoi nella massima competizione continentale, vera e propria wild card di quell’anno), ha sfiorato nuovamen-

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l’involuzione

Le squadre - Gruppo a

Il calcio dell’est

te la partita decisiva perdendo ai supplementari in semifinale contro la Grecia nel 2004 (gol di Dellas, ex Perugia e Roma).

Molta gloria ma poche coppe, insomma, e quest’anno sarà difficile che la musica cambi. Il momento è infatti poco felice per la nazionale calcistica ceca, che ha mancato la qualificazione agli ultimi mondiali e rosa che appare ormai in disarmo. a questi Europei è arrivata proprio Il periodo d’oro dei cechi è già fiper il rotto della cuffia. nito?

I veterani non mancano, fra tutti quel Milan Baros che nel 2004 fu Palmarès: capocannoniere con cinque reti; poi ancora Rosicky e Plasil.

2° posto agli Europei 1996 Porta-saracinesca con Cech, asso del Chelsea, ma poco altro per una 15

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GIRONE A

GIRONE B

Varsavia: Stadion Narodowy 8 giugno 2012, ore 18:00 Polonia – Grecia

Charkiv: Stadio Metalist 9 giugno 2012, ore 19:00 Olanda - Danimarca

Breslavia: Stadion Miejski 8 giugno 2012, ore 20:45 Russia - Rep. Ceca

Leopoli: Arena Lviv 9 giugno 2012, ore 21:45 Germania - Portogallo

Breslavia: Stadion Miejski 12 giugno 2012, ore 18:00 Grecia - Rep. Ceca

Leopoli: Arena Lviv 13 giugno 2012, ore 19:00 Danimarca - Portogallo

Varsavia: Stadion Narodowy 12 giugno 2012, ore 20:45 Polonia - Russia Breslavia: Stadion Miejski 16 giugno 2012, ore 20:45 Rep. Ceca - Polonia

Charkiv: Stadio Metalist 13 giugno 2012, ore 21:45 Olanda - Germania

Charkiv: Stadio Metalist 17 giugno 2012, ore 21:45 Portogallo - Olanda

Varsavia: Stadion Narodowy 16 giugno 2012, ore 20:45 Grecia - Russia

Leopoli: Arena Lviv 17 giugno 2012, ore 21:45 Danimarca - Germania

GIRONE C

GIRONE D

Danzica: PGE Arena Gdańsk 10 giugno 2012, ore 18:00 Spagna - Italia

Donec’k - Donbas Arena 11 giugno 2012, ore 19:00 Francia - Inghilterra

Poznań: Stadion Miejski 10 giugno 2012, ore 20:45 Irlanda - Croazia

Kiev: Stadio Olimpico 11 giugno 2012, ore 21:45 Ucraina - Svezia

Poznań: Stadion Miejski 14 giugno 2012, ore 18:00 Italia - Croazia

Kiev: Stadio Olimpico 15 giugno 2012, ore 21:45 Svezia - Inghilterra

Danzica: PGE Arena Gdańsk 14 giugno 2012, ore 20:45 Spagna - Irlanda

Donec’k: Donbas Arena 15 giugno 2012, ore 19:00 Ucraina - Francia

Danzica: PGE Arena Gdańsk 18 giugno 2012, ore 20:45 Croazia - Spagna

Donec’k: Donbas Arena 19 giugno 2012, ore 21:45 Inghilterra - Ucraina

Poznań: Stadion Miejski 18 giugno 2012, ore 20:45 Italia - Irlanda

Kiev: Stadio Olimpico 19 giugno 2012, ore 21:45 Svezia - Francia

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IL TABELLONE Quarti di Finale Varsavia - 21 giugno 2012 1a del girone A 2a del girone B

Semifinali

Finale

Donec’k - 27 giugno 2012

Donec’k - 23 giugno 2012 1a del girone C

Kiev - 1 Luglio 2012

2a del girone D

Danzica - 22 giugno 2012 1a del girone B 2a del girone A

Varsavia - 28 giugno 2012

Kiev - 24 Giugno 2012 1a del girone D

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2a del girone C

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Gruppo B

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Germania

Qualche anno fa delle squadre più titolate della storia era incappata in quello che sembrava essere un vicolo cieco: il gioco tutto solidità, esperienza, forma fisica statuaria non sembrava più essere vincente di fronte alla classe pura degli avversari. E allora la Germania si è via via rinnovata, diventando un inno al multiculturalismo e al talento di tanti

Gruppo B

ragazzi figli di immigrati o naturalizzati come Khedira, Ozil, Boateng.

A oggi la Germania ha una rosa tra le più forti della sua storia recente: oltre ai già citati, riflettori puntati su Podolski, Klose e Gomez (l’attacco è l’unico dei settori un po’ avanti con gli anni nella nazionale tedesca), Schweinsteiger e Lahm, senza dimenticarsi un portiere di solidità assoluta come Neuer, in rapida ascesa come migliore al mondo nel suo ruolo. Ci si gioca il primato del girone contro l’Olanda, ovviamente, per tornare ad alzare una coppa che manca da troppo tempo (l’ultima Champions League vinta dal Bayern nel 2001).

Palmarès: 3 volte Campione del Mondo (1954, 1974, 1990) 3 volte Campione d’Europa (1972, 1980 e 1996)

Portogallo

Talento e discontinuità

Se il Portogallo riuscisse a uscire dagli scogli di un girone proibitivo, allora probabilmente subentrerebbe quell’entusiasmo che gli ha fatto raggiungere la finale contro la Grecia nel 2004 (entusiasmo poi crollato in maniera disastrosa pro-

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Le squadre - Gruppo B

fra nuova e vecchia guardia

prio all’ultimo: il difetto dei lusitani è da sempre la continuità). Ma c’è da dire che, malgrado Nani e soprattutto Cristiano Ronaldo, forse il secondo giocatore sul pianeta dopo Messi, al Portogallo mancano parecchi pezzi in rosa per poter seriamente pensare al titolo, primo fra tutti un centravanti veramente lità, e chissà che non ci sia qualche dirompente. Anche il cammino in sorpresa. qualificazione non è stato dei migliori, con rimonte all’ultimo minuto e goleade subite, tanto che alla fine Palmarès: la Danimarca, avversaria anche in questo girone, è arrivata davanti.

Vicecampione d’Europa nel Ma se il difetto è la discontinuità, il 2004 pregio dei lusitani è l’imprevedibi19

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Gruppo B

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Olanda

L’Olanda a trazione anteriore di quest’anno si presenta come una delle più serie candidate alla vittoria finale. Del resto solo due anni fa ha ottenuto un prestigioso secondo posto ai Mondiali, ma sono soprattutto i nomi a far paura: il ritrovato Sneijder, Van der Vaart, e soprattutto il terribile trio Robben, Van Persie e Huntelaar: fanno centouno gol in

Gruppo B

tre quest’anno. In panchina c’è pure Afellay, mica uno qualsiasi. Huntelaar ha avuto una media gol stratosferica (uno secco a partita con lo Schalke 04, fra campionato tedesco ed Europa League) ma è soprattutto Van Persie a spaventare, fresco vincitore del titolo di capocannoniere in Inghilterra con l’Arsenal. Qualcosa ampiamente strappato - non fanno di meno l’Olanda ce l’ha in difesa, che confermare quanto già detto: soprattutto dopo la defezione per l’Olanda fa paura. infortunio di Mathijsen, ma un mastino come Van Bommel è pronto a Palmarès: fare come al solito da diga a centrocampo. Un percorso di qualifica Campione d’Europa nel 1988 quasi perfetto - nove vittorie e una 3 secondi posti ai Mondiali sconfitta molto distratta contro la (1974, 1978 e 2010) Svezia, a biglietto per l’Europeo già

Danimarca

peggio di così...

Che sfortuna per la povera Danimarca: un girone peggiore di uno con Germania e Olanda, con in più il Portogallo di un certo Cristiano Ronaldo a rappresentare l’incognita, era veramente difficile da trovare. Poche illusioni quindi per una nazionale che oltretutto continua a rimediare colpi di sfortuna uno dopo l’altro, ultimo in ordine di tempo l’in-

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Le squadre - Gruppo B

fuga per la vittoria

fortunio del portiere-bandiera Thomas Sorensen.

Sull’altro piatto della bilancia qualcosa c’è: i danesi sono pur sempre una squadra pericolosa, capaci di portarsi a casa l’Europeo del 1992 (dove non avrebbero dovuto nemmeno partecipare, richiamati all’ultimo per la squalifica della Jugoslavia in piena guerra civile) e hanno le squadre materasso proprio non disputato un girone di qualificazione esistono. quasi impeccabile, giocandosela ad armi pari con lo stesso Portogallo.

Palmarès: Le possibilità di passaggio del turno sono ridotte al lumicino ma nel calcio Campione d’Europa nel 1992 non si sa mai: se non altro, potranno Vincitrice della Confederations togliersi la soddisfazione di fare da Cup nel 1995 ago della bilancia in un girone dove 21

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Gruppo c

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Spagna

Europeo, Mondiale e... ancora Europeo? Di certo le furie rosse si presentano alla competizione continentale da doppie detentrici del titolo, avendo vinto gli Europei del 2008 e il Mondiale di due anni fa: difficile immaginare un biglietto da visita più prestigioso per quella che è d’obbligo la superfavorita, e che

da Real Madrid e soprattutto Barcellona ha preso gli elementi portanti della squadra. Come sempre, però, la pressione è tutta sulla Spagna, “condannata” a vincere per confermarsi: tanto che Del Bosque ha invitato a stare attenti contro i cali di tensione, memore forse della scialba prova degli azzurri all’ultimo Europeo dopo il trionfo tedesco.

Per ora è davvero difficile vedere crepe in questa corazzata, che può snocciolare nomi del calibro di Iniesta, Xavi, Fabregas, Piquè, Busquets, Casillas, Sergio Ramos, Xabi Alonso, Fernando Torres, David Silva... manca forse un supercannoniere davanti (a meno che Fernando Torres non ri-

torni El Niño) ma una formazione del genere fa davvero paura a chiunque. Qualificazione ottenuta solo con vittorie.

Palmarès: 1 Campionato del mondo (2010) 2 Camp. d’Europa (‘64, ‘08) 1 Oro olimpico (1992)

Italia

Gruppo c

contro le polemiche

Oramai sta diventando un’abitudine, ma ogni competizione internazionale comincia con gli Azzurri coinvolti in qualche crisi o scandalo; e siccome c’è andata bene nel 1982 e nel 2006, ormai lo si considera un buon auspicio.

Quest’anno tocca (ancora) al calcioscommesse, ma lo scandalo è tale che la stessa formazione di Prandel-

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Le squadre - Gruppo c

la superfavorita alla prova

li ne è stata toccata (con l’esclusione di Criscito e quella rischiata di Bonucci).

Le ultime tre amichevoli sono terminate con altrettante sconfitte, Barzagli si è subito infortunato e come se non bastasse la prima partita è contro la Spagna, che già ci castigò all’Europeo precedente di rimandare un eventuale scontro e al momento è l’unica Nazionale definitivo con gli iberici). ad aver mai centrato il “double” Mondiale+Europeo. Insomma, se Palmarès: chi ben comincia è davvero a metà 4 Campionati del mondo (1934, dell’opera allora siamo spacciati: 1938, 1982, 2006) starà a Prandelli e agli assi nostrani, che ci sono, comportarsi in modo da 1 Campionato d’Europa (1968) aggiudicarsi almeno il secondo po- 1 Oro olimpico (1936) sto (che se non altro consentirebbe 23

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Gruppo c

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Irlanda

Non è stata benevola l’urna con Trapattoni e Tardelli, le due leggende che guidano le sorti irlandesi a questo Europeo.

Spagna e Italia sono le candidate al passaggio del turno, ma c’è da considerare che, malgrado le Furie Rosse siano imprendibili, gli Azzurri stanno mostrando preoccupanti se-

Gruppo C

gni di cedimento nelle ultime settimane, fuori e dentro il campo. Per cui bando al patriottismo, il Trap non ci penserà due volte a fare lo sgambetto all’Italia per tentare una qualificazione che ad oggi appare comunque quasi impossibile.

In caso contrario, gli alfieri dell’impresa saranno probabilmente Robbie Keane (soprattutto) e le ban- di fare il suo ma senza strafare, il diere Given e Dunne, con Glenn vero obiettivo del Trap è Prandelli.

Whelan e Keith Andrews pronti a dare il loro contributo. Il punto debole della squadra è la velocità, Palmarès: che soprattutto a centrocampo sembra latitare negli scambi.

Quarti di finale ai Mondiali Siamo avvisati: contro la Spagna (1990) probabilmente l’Irlanda cercherà

Croazia

variabile impazzita

Inutile tentare di prevedere quale sarà il campionato della Croazia: questa squadra è nata per sorprendere, per trionfare contro tutti i pronostici quando è data per agnello sacrificale e di cadere clamorosamente quando è la favorita sul campo. Per dire, le ultime tre amichevoli

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LA ROSA Le squadre - Gruppo c

nel segno del Trap

sono state perfettamente bilanciate: una vittoria per 3-1, una sconfitta con lo stesso risultato e un pareggio. La qualificazione all’Europeo è stata, come sempre, non adatta ai deboli di cuore, con i play-off vinti e giocati contro la stessa Turchia che aveva condannato la Croazia quattro anni fa (tanto per cambiare, ai rigori, dopo un gol al 119° e uno al al solito custodita da un giocatore 120°...). Bilic paga l’assenza di Ivica abile come Pletikosa.

Olic, attaccante del Bayern esperto e titolato, ma può consolarsi con la Palmarès: coppia di centrocampo del Tottenham costituita da Modric e Kranjcar. Terzo posto ai Mondiali (1998) In attacco il terminale offensivo sarà Quarti di finale agli Europei costituito da Eduardo, Mandzukic e (1996 e 2008) Kalinic, mentre la porta sarà come 25

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Gruppo D

IN CAMPO

Ucraina

Tra i pochi che possono vantarsi di aver giocato contro l’Ucraina in una gara internazionale c’è proprio l’Italia, che la eliminò nel 2006 ai quarti di finale nell’anno degli eroi di Berlino. La sconfitta non deve però diminuire la portata dell’impresa degli ucraini, soprattutto alla luce dei poco esaltanti risultati suc-

cessivi (tra cui la mancata partecipazione ai Mondiali in Sudafrica).

C’è il sospetto che se l’Ucraina non fosse già qualificata come nazione ospitante avrebbe infatti faticato non poco per comparire in questo Europeo: molto è legato alla condizione di Shevcenko, che però sulle spalle ha ormai trentasei primavere (e non ha giocato più di 34 partirivalità tra Shakhtar Donetsk e Dinate negli ultimi due anni alla Dinamo mo Kiev, le squadre che forniscono Kiev). Oggi l’Ucraina è un quartiere l’ossatura alla nazionale. aperto, piagato da episodi quasi da tragicommedia, come l’intossiPalmarès: cazione alimentare che ha bloccato dieci giocatori tra cui la stella Ty- Quarti di finale ai Mondiali moshchuk, e con problemi seri che (2006) arrivano anche dalla tradizionale

Svezia

Gruppo D

Sperando in Ibra

L’Ucraina si affida a un milanista del passato, la Svezia a un del presente: naturalmente Zlatan Ibrahimovic, insieme a pochissimi altri aspirante al titolo di miglior giocatore del torneo. La Svezia, arrivata seconda con onore dietro all’Olanda nel suo gruppo di qualificazione, ha dalla

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Le squadre - Gruppo D

il brivido dell’esordio

sua un girone non proibitivo: l’Inghilterra ha cambiato da poco allenatore ed è decimata dagli infortuni, la Francia di Blanc forse non ha ancora riguadagnato la brillantezza del passato. I giocatori gialloblù sono ricchi di esperienza internazionale (forse troppa: è una delle rose con l’età media più alta del torneo) e molti hanno visto la nostra serie A saranno costretti a un superlavoro. (l’ex romanista Wilhelmsson, l’ex juventino Isaksson e l’attuale genoano Granqvist). Insomma, le carte per Palmarès: giocarsela almeno fino agli ottavi ci sono tutte, anche se non si può dire Vicecampione del mondo che la difesa sia esattamente quella (1958) di un fortino: Kallstrom e Svensson, Semifinali agli Europei (1992) fari a centrocampo della squadra, 27

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Gruppo D

IN CAMPO

Francia

In un girone dove è difficile trovare la vera favorita, la Francia è quella che, sulla carta, sembra avere le chances migliori. Facile quando si ha davanti un tridente RiberyBenzema-Nasri, con Menez pronto a subentrare come attaccante esterno: e facile soprattutto per la statistica, visto che la nazionale di Blanc è riuscita ad inanellare ben ventidue

Gruppo D

partite senza mai perdere. Il destino dei galletti è proprio legato all’ex interista, un’eredità pesante da raccogliere visti gli ultimi disastrosi anni della gestione Domenech.

Ma in ventiquattro mesi il 4-3-3 di Blanc sembra essere la soluzione giusta per far tornare i francesi sulla ribalta internazionale: una trazione anteriore che dovrà fare affidamento soprattutto su Diarra e Mexes a fare da diga, perché dietro la Francia sembra proprio un po’ leggerina e gli attaccanti del gruppo D sono tutti di un certo livello. Da tenere d’occhio, anche perché bene o male sono i nostri rivali storici e potrebbero avere voglia della rivincita.

Palmarès: 1 Campionato del Mondo

(1998) 2 Campionati Europei

(1984 e 2000) 1 oro olimpico (1984)

Inghilterra

arrivati col fiatone

Non c’è una squadra in tutto l’Europeo dove sia più stonato il contrasto tra il campionato e la rappresentativa nazionale.

La Spagna è forte quasi quanto Barcellona e Real Madrid, la nuova Germania molto ha del suo Bayern (e non solo), le sorti un po’ in disarmo del campionato di serie A vengono riflesse in una nazionale italiana in

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Le squadre - Gruppo D

Per risorgere dalle ceneri

tono minore: invece l’Inghilterra, che forse ad oggi con la Premiership ospita il più bel torneo del mondo, è tutt’altro che una favorita per la vittoria finale. Colpa di un cambio in panchina arrivato da pochissimo e che ha portato Roy Hodgson a ereditare il posto di Capello, senza però aver tempo di dare una fisionomia alla squadra. zione di ricoprire il ruolo di sorpresa Poi ci sono gli infortuni: Lampard, e del torneo. scusate se è poco, poi Cahill e Barry.

In più Rooney sarà squalificato per Palmarès: le prime due partite (tra cui quella cruciale contro la Francia).

1 Campionato del Mondo La sensazione è che sotto il Big Ben (1966) si siano già rassegnati a un Europeo Semifinali agli Europei (1996) di transizione, ma Hodgson ha inten29

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LA ROSA

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IN CAMPO

CENTRO Città e Centro Storico: Happy Hour Café, Café de Nuit, Doge Cafè, Sorsi & Bocconi / Scassadiavoli, Number One Internet Café, Britannia Pub, Groove Cafè, Sails & Bagpipes, Bar Green, Caledonian Pub, Rock Café, Le Coq Noir, La Coctelera, Papa D’Oc, Hostaria A Grixia, Lounge Bar Gioiello, Bar degli Specchi, Bar Giulio, Bar Movie, Vip Bar, La Caravella Wine Bar, Al Parador, Mattoni Rossi, Bar Gino, Caffetteria 17/12, Noodles, Mini Mixing, Clipper, Planet, Barbarossa, Bar Tonitto, Tartan Pub, Boom Bar, Manhattan, Lost Time, Gabsy, Le Cornacchie, Café Des Artistes, Limited Edition, Bar Michelangelo, Bar Bertoli, Risto-Bar Il Grattacielo, Lo Scorretto, Bar Accademia, Capitan Baliano. Cocktails & Drinks, Via Malta, Cà puccino, Motta Cafè, Pause Cafè, Caffè Artuga, Don Cola Cafè, Elisir Bar, Ermes Cafè, Caffetteria Gotti e Panetti, Caffè Orefici, Caffè dei Portici, Bar Festival, Caffè De Ferrari, Bar Mangini, Cafè Teatro, Bar Lo Scorretto, Caffe’ Degli Specchi, Solidoc, Cap. Baliano, Caffe’ Roma.

LEVANTE: Bar Sereno, Alle Tele, Bar Piave, Al Baretto, La Caletta, Porto Banana, Ricevitoria La Tabaccaia, Bar Boccadasse, Bar S. Siro, Estoril, Bagni Italia, Bar Borghi, La Bitta, Pit Stop 1/2, Le Crepes, Bar Chicco, Bar Olympic, Polisportiva Quinto Antico Caffè Cavour, Bar Giumin, Il Buffet della Stazione, Giro di Boa, Da U Leità, Bar Jolly, Bar Ideal, Bar La Piazzetta, Big Ben, Tiburon, Il Veliero, Saker Cafè, A Due Passi dal Mare, Bar Operosi.

VALBISAGNO E zona STADIO: Antica Trattoria Da O Caccioeto, 90°Minuto, Le Crepes, Bar Spiccio, Pizzeria-Ristorante L’Oscar, Derby, Bar Alfredo, Bar Sandwich, Bar Carpe Diem, American Bar La Scaletta, Bar St. Tropez, Bar Motta, Bar Sportivo, Bar Preludio, Happy Hour, My Way, Bar Valenti, East River Café, Bar Mangini, Cesare Café, Bar Don Chisciotte, Bar Pizzeria La Sosta, Bar Ristorante Last Minute, Daniel Bar, Bar Luciano, Luca’s Kafésito, Da Romoli, Bar Fuorigioco, Bar Ciak.

PONENTE e Valpolcevera: Bar Roma, Il Semaforo, La Fermata, (VOLTRI) Bar Grisù, Sanremo, Il Sole di Notte, Bar Nuovo, Samp Club (PRA’-PALMARO), Le Palme Oriental Pub, Ricevitoria Boldrini, Alex Bar, Bar Amleto, Molly’s Pub, Ristorante Bailamme (PEGLI-MULTEDO), Bar Franca, La Porcigna (PEGLI-MULTEDO), Karoll’s Bar, Pastis Café, La Dolce Vita, Tumbler, Maestrale, Bar New Sensation, Marmo Wine Bar, Samp Club (SESTRI P.) Caffetteria Pintori, Ristorante Terra Do Samba, Bar Mike, Bar Trattoria La Fermata, Bar Stadio, Samp Club, Bar Novecento, Ristorante Pizzeria Castello Raggio (CORNIGLIANO) Gullo Art Café, Bar Saliscendi, Delizie della Lanterna, Sport Club, Piccolo Bar, Bar Italia, Bar Roma, Il Portico, Movie Café, Bar Carioca, Liz, Eridania, Bar Teatro (SAMPIERDARENA) Plaza Café (S.BENIGNO), New Soleado, Bar Ciacci, Bar il Ritrovo (RIVAROLO), Bar Belotti (PRA’), Bar Italia (SAMPIERDARENA)

DISTRIBUZIONE Ingressi Stadio: Tribuna, Distinti e Gradinata Sud

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