Il consulente museale
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Sommario MAGGIO/GIUGNO 2013
Direttore Responsabile Gabriele Lepri Direttore Editoriale Giordano Rodda Editore RR Editori - Via Caffaro 7/2 16124 Genova - Tel. 0108592291 Responsabile Marketing e Relazioni esterne Umberto Paganelli umberto.paganelli@yahoo.it - 3349050983 Progetto Grafico RR Editori Grafica e impaginazione Barbara Macellari Servizi Fotografici Marcello Rapallino, Gianni Risso Segretaria di Redazione Adelia Mangano Hanno collaborato: Diana Bacchiaz, Silvia Barbagelata, Gaby De Martini, Dario G. Martini, Daniela Masella, Anna Proverbio, Marcello Rapallino, Mauro Ricchetti, Virgilio Pronzati, Gianni e Iskandar Risso, Stampa Grafiche Vecchi Srl Viale Kennedy 27 28021 Borgomanero (No) Internet rreditori@gmail.com Distribuzione Potete trovare InGenova e Liguria Magazine nelle edicole della provincia di Genova e nelle edicole più importanti di S. Terenzio, Lerici, Zoagli, S. Michele di Pagana, Portofino, Bogliasco, Arenzano, Cogoleto, Varigotti, Finalborgo, Laigueglia, Cervo, S. Bartolomeo al Mare, Diano Marina, Imperia, Pieve di Teco, S. Lorenzo al Mare, Taggia e inoltre nelle edicole di La Spezia (Piazza Caduti della Libertà, Piazza Verdi, Via del Prione, Piazza Garibaldi, V Via Garibaldi, Piazza Cavour), Sarzana (Via Gramsci), Chiavari (Piazza Mazzini, Corso Dante, Piazza Nostra Signora dell’Orto), Rapallo (Piazza delle Nazioni, Via S. Anna), Santa Margherita (Piazza Vittorio Veneto, Via Bottaro), Camogli (Via al Porto), Recco (Via Serreto), Varazze (Corso Matteotti, Piazza Dante), Celle (Via Colla), Albisola Superiore (Corso Mazzini), Albissola Marina (Via Billiati), Savona (Piazza Giulio II, Via Paleocapa, Piazza Mameli, Piazza Diaz), Vado Ligure (Via Aurelia), Spotorno (Via Garibaldi), Noli (Piazza Morando), Finale Ligure (Piazza Vittorio Emanuele II), Pietra Ligure (Via Matteotti), Loano (Via Aurelia), Borghetto S. Spirito (Corso Europa), Albenga (Piazza del Popolo), Alassio (Stazione FS, Via Garibaldi), Andora (Via Aurelia), Arma di Taggia (Via Blengina, Via S. Francesco), Sanremo (Piazza Colombo, Porto, Piazza Eroi Sanremesi, Corso Imperatrice, Corso Matuzia), Ventimiglia (Via della Repubblica), Ospedaletti (Corso Regina Margherita), Bordighera (Piazza Eroi della Libertà, Via Vittorio Emanuele, Piazza del Popolo), Lavagna (Piazza Cordeviola), Cavi di Lavagna (Piazza Sauro), Sestri Levante (Piazza Repubblica), Riva Trigoso (Via della Libertà) Registrato c/o il Tribunale di Genova il 18/11/2002 - N° 23/02
2/ Fa tappa a Genova
68/ Come cambia
Il 21 maggio al Carlo Felice, il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo si esibirà in una delle sette date dell’Essenziale Tour. In scaletta anche i brani dell’ultimo disco, #PRONTOACORRERE
Incontro col Professor Michele Marsonet sulle prospettive dell’istruzione e della ricerca nel nostro Paese, tra crisi e fuga dei cervelli
della flotta MSC
Incontro col grande artista genovese. La sua poetica tra la pietas verso il povero e l’emarginato e i segreti della «pittura incontenibile»
la corsa di Marco
6/ La gemma più Preziosa
Il 23 marzo è stato celebrato il varo dell’ultima nata della Compagnia, con numeri da capogiro e grandi star a presenziare
16/ Il mare è di tutti a Slow Fish 2013
Sesta edizione della manifestazione dedicata al mondo ittico, tra approfondimenti sulle attività legate alla pesca, prelibatezze da chef e tanti eventi per comprendere meglio il nostro rapporto col mare
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/ A Slow Fish 2013 con i Presìdi Slow Food
Per assaggiare i prodotti tutelati dalla chiocciola e conoscere i produttori
34/ L’acqua che cura
Idroterapia, balneoterapia, saune, hammam, fino al semplice sorso d’acqua potabile: i modi in cui l’elemento più prezioso della Terra aiutano il nostro corpo sono innumerevoli
50/ Vivi la sfida
L’associazione etico-sportiva che vuole essere d’ausilio al mondo dello Sport
52/ Geishe e samurai a Palazzo Ducale
L’esposizione presenterà 125 stampe fotografiche originali realizzate dai grandi interpreti giapponesi ed europei di quest’arte, agli albori della storia della fotografia, fra il 1860 e i primissimi anni del Novecento
l’Università in Italia
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/ Plinio Mesciulam, la bellezza salverà il mondo
78/ Traviata: passione, amore e tragedia
Chiusura in grande per la stagione operistica del Carlo Felice con il terzo titolo della trilogia di Giuseppe Verdi
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/ Il Ballo dei Gigli per salvare due capolavori
Il 25 maggio ballo di gala a Villa Durazzo per il restaruro del “San Gregorio Magno” dell’Oratorio di San Bernardo e il “San Mauro” della parrocchiale di Nozarego
86/ Il Papa che viene dalla fine del mondo
«Lo Spirito Santo e’ sceso fino alla fine del mondo per trovare il suo Papa». Buenos Aires si copre di bandiere e trabocca di entusiasmo per l’ascesa al soglio pontificio di Papa Francesco I, Jorge Mario Bergoglio
88/ Il «Camino de Santiago»
Una camminata di oltre mille chilometri dai Pirenei all’Atlantico per ritrovare solitudine e serenità di antichi monasteri, chiese, ponti e alloggi per i pellegrini, sparsi lungo le vecchie strade di Castiglia, Navarra e Aragona
92/ La Liguria scopre i suoi parchi
56/ Tutta l’America di Kubrick
Tra le profondità blu del mare nell’Area Protetta di Portofino e le escursioni nel verde del Parco dell’Aveto o del Beigua: maggio è il mese dei parchi liguri
64/ La poesia e l’immagine
108/ E Santa Margherita
Dopo «Lo sguardo, colore, la malinconia» e «Le metafore, la sorte e altre umane storie», nuova raccolta per il pittore e poeta
Grande successo del “1° Challenge Santa Street Golf” di Santa Margherita Ligure - quasi 100 i giocatori tra le vie e il lungomare, diventati “green” per un giorno
Fino al 25 agosto la mostra con le più significative istantanee del grande regista
di Roberto Martone
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/ Ordine di Malta: nove secoli di “Ospitalita’”
Novecento anni ispirati allo spirito ospitaliero celebrati a Roma dal Cardinal Bertone. Genova fu tra le prime città scelte come sede di un ospedale-ospizio del Dopoguerra
diventa un “green”
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/ A Eudishow le novità del mondo sub
Nuovi prodotti, frontiere didattiche e viaggi da sogno nella fiera milanese dedicata alla subacquea
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In copertina: Marco Mengoni
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FFA TAPPA A GENOVA
LA CORSA DI MARCO IL 21 MAGGIO AL CARLO FELICE, IL VINCITORE DELL’ULTIMO FESTIVAL DI SANREMO SI ESIBIRÀ IN UNA DELLE SETTE DATE DELL’ESSENZIALE TOUR. IN SCALETTA ANCHE I BRANI DELL’ULTIMO DISCO, #PRONTOACORRERE
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ette tappe per il golden boy della canzone italiana, e una di queste è sotto la Lanterna. Il 21 maggio Marco Mengoni porta al Carlo Felice L’Essenziale Tour 2013, il tour di supporto al suo ultimo disco, #PRONTOACORRERE, che da settimane domina le classifiche dei più venduti. A proposito della sua ultima opera, l’eclettico artista laziale ha dichiarato: «#PRONTOACORRERE rappresenta l’immagine che ho di me in questo momento…correre verso il futuro, vivendo consapevolmente il presente pronto a ciò che succederà. Sempre in divenire. Questo album e’ un insieme di immagini, di idee, di esperienze, di incontri, è un anno di vita intenso che ho voluto riassumere con un’azione: correre, ricercando la concretezza, l’appartenenza alla terra. Pronto a correre quindi, cercando di assorbire i colori». E davvero intenso è stato l’ultimo anno di Marco, tra collaborazioni importanti, record di vendita e trionfi (tra i quali spicca la recente vittoria al Festival di Sanremo). Un artista che, uscito dalla fucina dei talent, ha conquistato subito tutti per la particolarità della sua voce, lodata perfino da Mina, e per il suo inconfondibile tocco non solo in fase di interpretazione dei brani ma anche nella composizione di musica e testi. Il mai abbastanza compianto Lucio Dalla, che con lui collaborò in Meri Luis, lo considerava «un artista straordinario, uno dei migliori degli ultimi anni, con una presenza internazionale che ricorda quella di Prince». Ma Dalla non
L’ESSENZIALE TOUR 2013 8 Maggio Milano - Teatro Degli Arcimboldi 20 Maggio Torino - Teatro Colosseo 21 Maggio Genova - Teatro Carlo Felice 23 Maggio Firenze - Teatro Verdi 24 Maggio Padova - Gran Teatro Geox 26 Maggio Napoli - Teatro Augusteo 27 Maggio Ancona – Teatro Delle Muse 29 Maggio Roma Auditorium Parco Della Musica 30 Maggio Bologna – Europauditorium 1 Giugno Trieste – Teatro Rossetti
è l’unico autore che ha voluto collaborare con Mengoni: in #PRONTOACORRERE tra i nomi illustri spiccano quelli di Ivano Fossati, Gianna Nannini, Pacifico, Cesare Cremonini, Mark Owen dei Take That e tanti altri. Il titolo un po’ bizzarro del disco, un hashtag, è un chiaro omaggio al mondo di Twitter, il social network dove i fan di Marco si contano a centinaia di migliaia e lui stesso è molto attivo. «Prediligo i rapporti non dietro uno schermo, mi piace guardare la gente negli occhi e sentirne l’odore, ma internet è il futuro e ringrazio i miei fan per tutto quello che hanno fatto e che continuano a fare».
LA STORIA DI MARCO Nato e cresciuto a Ronciglione, Marco Mengoni si avvicina alla musica fin da piccolo. A 14 anni, mentre frequenta l’istituto per il design, si iscrive ad una scuola di canto e la sua insegnante decide di inserirlo in un quintetto vocale con cui si esibisce nei pianobar e nei locali. A 16 anni comincia la sua carriera solista, venendo accompagnato per i successivi tre anni da un gruppo di musicisti con cui si esibisce in piccoli club dove canta opere di sua scrittura e composizione e cover e partecipando a svariati provini. A 19 anni si trasferisce a Roma e nello stesso periodo si iscrive all’Università di Lingue e comincia a lavorare in alcuni studi di registrazione come fonico e programmatore. Nel 2013 si trasferisce stabilmente a Milano. Si iscrive alla SIAE, dove registra un totale di 22 brani musicali. Nel 2009 viene scelto da Morgan come partecipante, nella categoria 16/24 anni, alla terza edizione di X Factor. Il 2 dicembre 2009 vince il talent show assicurandosi un contratto con la casa discografica Sony Music del valore di 300.000 euro, nonché la partecipazione di diritto nella sezione Artisti al Festival di Sanremo 2010 (novità assoluta per il talent show). Riceve inoltre il Premio della Critica, assegnato da una giuria di giornalisti e speakers radiofonici. Il 3 dicembre viene pubblicato il singolo Dove si vola, brano interpretato dal cantante durante la finale di X Factor. Il singolo debutta alla prima posizione nella classifica FIMI. Il 4 dicembre viene pubblicato il suo primo EP Dove si vola, il quale ottiene il primo disco di platino per le oltre 60.000 co-
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Il personaggio
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pie vendute. Come di diritto, per aver vinto l’edizione di X Factor, nel febbraio 2010 Mengoni partecipa alla 60ª edizione del Festival di Sanremo. Il brano è Credimi ancora, scritto da lui stesso insieme ai suoi produttori. L’artista duetta, durante la quarta serata della kermesse canora, con il Solis String Quartet, affermato quartetto d’archi. Si classifica al terzo posto mentre il singolo si aggiudica il disco di platino. Sempre nel mese di febbraio, nel pieno della manifestazione sanremese, viene pubblicato il secondo EP Re matto, che esordisce direttamente al primo posto della classifica ufficiale di vendite FIMI, posizione mantenuta per quattro settimane consecutive. Durante l’estate 2010 Mengoni è impegnato con il Re matto tour. Il secondo singolo estratto dall’EP è Stanco (Deeper Inside), che viene trasmesso dalle radio a partire dal 7 maggio 2010. L’8 maggio vince il premio Man of the Year ai TRL Awards 2010, assegnato da una giuria interna dell’emittente MTV Italia. Il 25 maggio viene pubblicata su etichetta Sony una riedizione contenente i due EP, intitolata Re Matto platinum edition. Il 28 maggio all’Arena di Verona Mengoni riceve due Wind Music Awards per i due dischi di platino ottenuti con gli EP Dove si vola e Re matto. Il 1º ottobre entra in rotazione radiofonica una versione dal vivo del brano In un giorno qualunque, certificato anch’esso come disco di platino. Il singolo ha anticipato l’album dal vivo Re matto live, pubblicato il 19 ottobre e registrato durante alcune tappe del Re matto tour. Il disco ha esordi-
to direttamente alla prima posizione della classifica ufficiale di vendite FIMI. Successivamente, l’EP Re matto, insieme all’album dal vivo Re matto live, vengono certificati unitamente come doppio disco di platino con oltre 120.000 copie. Il 18 ottobre, Mengoni viene eletto con votazione web agli MTV Europe Music Awards 2010 nella categoria “Best Italian Act”, categoria nella quale ottiene la vittoria il 7 novembre 2010 a Madrid aggiudicandosi un record: Marco Mengoni è infatti il primo artista italiano nella storia di MTV ad aver ottenuto una vittoria nella categoria Best European Act. Nel mese di novembre Mengoni si esibisce in uno showcase per MTV Italia spesso erroneamente accreditato come un MTV Unplugged ma che non ha alcun legame con la serie di concerti. Il concerto e la preparazione verranno documentati in una serie di speciali dal titolo “MTV TourBook”. Il 27 maggio 2011 all’Arena di Verona riceve 3 Wind Music Awards platino per le pubblicazioni: Re matto live, Credimi ancora e In un giorno qualunque, mentre il 5 aprile viene pubblicata in edizione limitata la Mad Box, un prodotto in vendita esclusiva sul web e per un solo mese che, oltre ad includere un cofanetto con le canzoni dell’artista, racchiude anche diversi gadget e una particolare chiavetta USB con il Comic interattivo (Solo 2.0) ideato dallo stesso Mengoni. L’11 maggio 2011 esce il DVD di Renato Zero Sei Zero dedicato ai 60 anni dell’artista: Mengoni prende parte alla pubblicazione nel terzo DVD con la traccia medley cantando Per non essere così. Il 31 maggio 2011 viene pubblicato il secondo ed ultimo singolo estratto da Re matto live, intitolato Questa notte. Il 24 luglio partecipa al Festival teatro canzone Giorgio Gaber e omaggia la cantante Amy Winehouse, scomparsa il giorno precedente. Il 2 settembre 2011 viene pubblicato il brano Solo (Vuelta al ruedo), singolo di lancio del primo album in studio Solo 2.0, pubblicato il 27 settembre. L’album debutta, come i due lavori precedenti, direttamente al primo posto della Classifica FIMI Artisti. Il secondo singolo estratto dall’album è la ballata Tanto il resto cambia, mentre il terzo è Dall’inferno. All’album Solo 2.0 è allegato, inoltre, un codice da inserire sul sito del cantante per poi avviare il download del primo episodio dell’omonima Graphic Novel (l’episodio zero era contenuto nella “Mad Box”) in collaborazione con il grapher Daniele Zed Berretta e da un’idea dello stesso Mengoni e di Stella Fabiani, che racconta la storia di un ragazzo di nome Solo, alla continua ricerca di qualcosa. In occasione degli MTV Europe Music Awards 2011 Marco Mengoni è stato scelto per presentare la programmazione speciale di MTV in vista dell’evento europeo che si è tenuto a Belfast il 6 novembre. L’8 novembre 2011 viene pubblicato l’album di Lucio Dalla Questo è amore, che include un duetto con Mengoni nel brano Meri Luis. Dalla ha dichiarato di aver scelto di cantare questa canzone con Mengoni in quanto “incantabile per chiunque tranne che per lui”. Nel novembre 2011 parte il Solo tour 2.0 di cui lo stesso Mengoni cura la regia della prima data della tournée. Il 28 dicembre 2011, Solo 2.0 viene certificato disco d’oro. Il 24 dicembre prende parte insieme ad altri artisti al Concerto di Natale che viene trasmesso su Rai 2 la sera della vigilia. Nello stesso periodo Mengoni diventa il nuovo testimonial del progetto benefico Corri la Vita per la lotta contro i tumori. Dal 2 all’8 gennaio 2012 Mengoni guida la programmazione di MTV e successivamente è impegnato nel doppiaggio del film animato in 3D Lorax - Il guardiano della foresta dove doppia il personaggio Once-ler. Il film, prodotto da Universal Pictures, uscito in Italia il 1º giugno 2012. Il 20 marzo esce Il senso... di Alex, l’album tributo ad Alex Baroni in occasione del decennale della sua scomparsa con cover rivisitate da altri artisti. Mengoni prende parte al pro-
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La copertina getto interpretando il brano Scrivi qualcosa per me. Dopo la prima parte del tour nei palazzetti, Mengoni apre la seconda parte del tour, ideato insieme ad Elisa ed Andrea Rigonat, nei teatri a partire dall’aprile 2012. Il 24 aprile dello stesso anno viene pubblicato il terzo EP Dall’inferno, pubblicato digitalmente su iTunes. Nello stesso periodo riceve due nomination ai TRL Awards 2012 nelle categorie Best Look e Superman Award, risultando vincitore in quest’ultima categoria. A novembre 2012 prende parte insieme ad altri 50 artisti a un triplo disco intitolato Per Gaber... io ci sono che celebra Giorgio Gaber interpretando il brano Destra-Sinistra. Il 13 dicembre 2012 viene confermata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2013 con le canzoni Bellissimo (scritta da Gianna Nannini e Pacifico e musicata dalla stessa Nannini con Davide Tagliapietra) e L’essenziale (scritta dallo stesso Mengoni insieme a Roberto Casalino e Francesco De Benedittis e composto dagli ultimi due). Il 15 febbraio 2013, durante la serata Sanremo Story, si è esibito nel brano Ciao amore ciao di Luigi Tenco. Nella serata conclusiva della 63ª edizione del Festival, ottiene la vittoria con il brano L’essenziale; nello stesso evento, inoltre, il conduttore Fabio Fazio ha annunciato la partecipazione del cantante all’Eurovision Song Contest 2013, dove rappresenterà l’Italia. Per la manifestazione porterà una versione editata da 3 minuti del brano L’essenziale. Mengoni, inoltre, ha partecipato in qualità di giurato alla selezione spagnola della manifestazione (tenutasi il 26 febbraio negli studi della TVE a Barcellona), nella quale, insieme ad altri due giurati, ha scelto Contigo hasta el final degli El Sueño de Morfeo. Ad una settimana dalla sua pubblicazione, L’essenziale debutta alla 1ª posizione della Top Digital Download italiana stilata da FIMI e viene certificato dalla stessa disco multiplatino, per aver venduto oltre 60.000 copie in digitale.
Il 4 marzo è tra gli ospiti del tributo a Lucio Dalla, il concerto che si tiene ad un anno dalla sua scomparsa e viene trasmesso dall’emittente televisiva Rai Uno. Per l’evento, Mengoni esegue due brani, Tu non mi basti mai in duetto con Stefano Di Battista e Meri Luis brano già cantato insieme allo stesso Dalla nel 2011. Il 19 marzo 2013 è uscito il suo secondo album in studio #PRONTOACORRERE, prodotto da Michele Canova Iorfida e registrato tra Milano e Los Angeles. All’album hanno collaborato alla stesura di alcuni testi artisti come Ivano Fossati, Cesare Cremonini e Gianna Nannini. L’8 maggio 2013 inizierà da Milano il tour di supporto all’album, denominato L’essenziale Tour 2013. #PRONTOACORRERE ha debuttato direttamente alla prima posizione nella classifica FIMI e ha avuto una nomination ai World Music Awards 2013 come World’s Best Album. Mengoni viene scelto per la colonna sonora del film Passione sinistra uscito nei cinema il 18 aprile in cui interpreta DestraSinistra, celebre canzone del 2001 di Giorgio Gaber. Il 13 aprile, Mengoni ha partecipato all’Eurovision in Concert ad Amsterdam, evento a cui hanno preso parte altri 25 artisti in gara all’Eurovision Song Contest 2013.
LA TRACKLIST DI #PRONTOACORRERE 1. L’essenziale – 3:38 (Roberto Casalino e Francesco De Benedittis – Roberto Casalino, Francesco De Benedittis e Marco Mengoni; edizioni musicali M.Z.Q. Edizioni Musicali Sas e Universal Music Italia Srl) 2. Non me ne accorgo – 3:28 (Marco Mengoni, Dario Faini, Piero Romitelli) 3. Non passerai – 3:43 (Tobias Gad, Evan Bogart) – Testo in italiano composto da Andrea Regazzetti 4. Un’altra botta – 3:12 (Marco Mengoni, Andrea Regazzetti) 5. La vita non ascolta – 3:34 (David Fremberg, Amir Aly, Matthias Max) – Testo in italiano composto da Andrea Regazzetti 6. Pronto a correre – 3:48 (Mark Owen, Benjamin Mark Weaver, Jamie Norton e David James Harvey Gibson) – Testo in italiano composto da Marco Mengoni e da Ermal Meta 7. Bellissimo – 3:38 (Gianna Nannini e Pacifico – Gianna Nannini e Davide Tagliapietra;edizioni musicali Sugar Srl, Accordo edizioni musicali e Gng Musica Srl) 8. La valle dei re – 4:05 (Cesare Cremonini) 9. I Got the Fear – 3:11 (Charlie Grant) 10. Avessi un altro modo – 3:15 (Pier Cortese ed Alessandro Canini) 11. Evitiamoci (La soluzione) – 3:24 (Steve Robson) – Testo in italiano composto da Marco Mengoni 12. 20 sigarette – 4:22 (Marco Mengoni, Ermal Meta) 13. Spari nel deserto – 3:25 (Marco Mengoni, Ivano Fossati) 14. Una parola – 3:31 (Simone Baldini Tosi) 15. Natale senza regali – 3:44 (Marco Mengoni, Ermal Meta)
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Eventi
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IL 23 MARZO È STATO CELEBRATO IL VARO DELL’ULTIMA NATA DELLA COMPAGNIA, CON NUMERI DA CAPOGIRO E GRANDI STAR A PRESENZIARE Foto © MSC Crociere
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ifficile non fare le cose in grande quando la festeggiata misura 333 metri di lunghezza per 38 di larghezza e 68 di altezza (un grattacielo di ventitré piani), per un peso di 140.000 tonnellate. Altri numeri che fanno girare la testa: una capacità di 4.345 ospiti e 1.390 membri dell’equipaggio, 1.751 cabine e trentamila metri quadrati di aree pubbliche, quattro piscine, un aquapark (con uno scivolo d’acqua, “Vertigo”, di ben centoventi metri, il più lungo mai visto prima d’ora su una nave), nove ristoranti, ventisei ascensori, diciotto ponti di cui quattro passeggeri. Per il varo di MSC Preziosa non ci si poteva proprio risparmiare, insomma. E lo scorso ventitré marzo, a Genova, la cerimonia che ha accolto l’ultimo gioiello nella flotta della compagnia ha infatti visto testimonial d’eccezione come la madrina Sophia Loren, il Maestro Ennio Morricone, Gino Paoli, l’étoile Roberto Bolle, i comici Ale & Franz e Katia Follesa. Un evento glamour di altissimo profilo che
ha incantato Genova, homeport di MSC Preziosa. Dalla Lanterna partiranno infatti quest’anno ben nove navi MSC; «movimenteremo oltre 800.000 crocieristi, effettuando un totale di 211 scali», ha dichiarato Pierfrancesco Vago, CEO di MSC Crociere. Tra fiumi di champagne, fuochi d’artificio, l’orchestra di 55 elementi diretta dal vivo dal Maestro Morricone, «Ma se ghe pensu» intonata da Paoli e da tutti i presenti e un flash mob di 10.000 persone, la nave – benedetta nel pomeriggio dal Cardinale Angelo Bagnasco – è stata salutata da uno show alla sua considerevole altezza, e promette di diventare la nuova punta di diamante MSC nel panorama crocieristico internazionale.
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Eventi
DIVERTIMENTO SENZA FINE Vediamo alcune caratteristiche della nuova ammiraglia. Dal ponte più alto, gli amanti dell’adrenalina potranno lanciarsi lungo Vertigo, lo scivolo più lungo mai visto prima a bordo di una nave. Alto 13 metri, con un diametro di 900 mm e un percorso di 120 metri fatto di curve e tornanti da brivido, presenta fasce di colore traslucide che creeranno un meraviglioso effetto stroboscopico, un tratto trasparente lungo 9 metri che condurrà gli ospiti oltre il perimetro della nave e una velocità media di discesa di 6 metri al secondo, per una corsa sfrenata sulle onde! (Ponte 18) Con le sue caratteristiche divertenti progettate per accendere l’immaginazione e stimolare la creatività, l’aqua park Doremi Castle Adventures sarà il luogo ideale a bordo di MSC Preziosa per nuotare e scatenarsi in ogni momento. L’area presenta un insieme di percorsi, scivoli, spruzzi, docce a sorpresa e giochi d’acqua che si svilupperanno su una serie di piattaforme rialzate con tante attrazioni per i piccoli ospiti. (Ponte 16)
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Il Mini e Junior Club Doremiland è un’area ispirata al fantastico e variopinto mondo dei pirati: il tesoro nascosto di Doremiland, l’isola deserta e la nave pirata contribuiranno a stimolare l’immaginazione di tutti i piccoli ospiti. (Ponte 15) Lo Sports & Bowling Diner è stato ravvivato con legno rustico, finiture in metallo e una proposta gastronomica in pieno stile americano, oltre ad appassionanti round a bowling e partite in onda senza interruzione sui megaschermi. (Ponte 7) L’area che sulle precedenti navi di classe Fantasia era stata adibita a profumeria, è stata trasformata nella nuova Fashion Bijoux, una bigiotteria impreziosita da corner Swarovski, Pandora Moments e altri marchi prestigiosi. (Ponte 7) Le numerose boutique che corredano la spettacolare
Phoenician Plaza di MSC Preziosa offrono una shopping experience senza pari, che include La Profumeria – con dettagli in avorio, ispirati all’art déco – e Il Gioiello – interamente dedicata all’alta gioielleria e all’orologeria. La Phoenician Plaza racconta la storia dei Romani e dei Fenici in Nord Africa attraverso grandi trompe l’oeil e presenta uno stile architettonico che è un mix tra i fasti dell’antica Roma e l’eleganza senza tempo della città-oasi di Ghadames. La Gelateria & Pasticceria di MSC Preziosa accoglie invece la nuova Chocolaterie, che ospita una fontana di cioccolato bianco e fondente, spiedini di frutta e marshmallow. (Ponte 6) Il nuovo Diamond Bar & Library è un ottimo locale predinner, dove ci si può svagare leggendo un buon libro o
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Eventi
sfidare gli amici con appassionanti giochi da tavolo. (Ponte 6) Proprio accanto alla discoteca, si trova la Sala Conferenze Sky & Stars, con 34 posti a sedere, dotata di un apposito sistema per oscurare i vetri nel caso in cui si voglia proiettare materiale audiovisivo. (Ponte 16) MSC Preziosa vanta una magnifica Garden Pool in stile Infinity, già presente a bordo di MSC Divina. Sulla nuova ammiraglia, questa piscina moderna e minimale avrà un tocco in più grazie a nuovi materiali utilizzati per la sua realizzazione che includono legno teak e mosaici con tessere in platino e a specchio. (Ponte 15) L’area buffet è stata recentemente rivista su tutte le unità della flotta, con l’aiuto del food designer italiano Paolo
Barrichella, per incrementare la qualità del servizio e la varietà di scelta disponibile, ripensando la presentazione dei cibi e portando a bordo il concept della “cucina a vista”, con gli chef all’opera direttamente sotto gli occhi dei passeggeri. Il buffet Maya e Inca resterà aperto al pubblico senza sosta per 20 ore al giorno e include numerosi corner dedicati ad altrettante prelibatezze. (Ponte 14) Msc Yacht Club è un’esclusiva “nave nella nave”, un’area privata che si trova a bordo di tutte le navi di classe Fantasia della flotta MSC Crociere, posizionata a prua sui ponti privilegiati della nave e in grado di offrire ai propri ospiti zone riservate, magnifici panorami, lussuose suite, servizio concierge e maggiordomo 24 ore su 24, piscina privata,
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ristorante dedicato (La Palmeraie) e il panoramico Top Sail Lounge. (Ponti 14, 15, 16, 18) A partire dall’estate 2013, sul ponte più alto di MSC Preziosa approderà il Top 18 Exclusive Solarium: uno spazio wellness con un’area dedicata, una vista mozzafiato sul mare, un bar e un menu di trattamenti benessere express. Un posto perfetto per sfuggire dallo stress, ritemprando spirito e corpo. (Ponte 18) Con oltre 1.600 posti a sedere, la maestosità del Platinum Theatre offre uno spettacolo senza precedenti anche a sipario calato. I fortunati passeggeri di MSC Preziosa potranno assistere a sei diversi show, tutti inediti! (Ponte 6/7) Nel Millenium Star Casino è possibile tentare la sorte, giocando a black jack, poker, roulette, dadi e molto altro ancora. (Ponte 6)
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Eventi PER UN RELAX COMPLETO A bordo di MSC Preziosa la tradizionale area termale di MSC Aurea Spa con sauna, bagno turco e zona relax è stata ridisegnata, per poter includere un esclusivo frigidario e tepidario, per un’esperienza termale completa al fine di eliminare le tossine, stimolare la circolazione sanguigna e migliorare il tessuto della pelle e dei capelli. Appositamente pensata per le coppie, la Harmony Suite è stata progettata per amplificare l’intera esperienza Spa, mettendo a disposizione un lussuoso spazio privato all’interno del quale sarà possibile godere, insieme al
proprio partner, di trattamenti benessere personalizzati. Quest’ampia cabina include due esclusive chaise-longues riscaldate, due lettini per massaggi, una vasca idromassaggio e alcune sedute speciali, dove la musica e la cromoterapia contribuiscono a creare un’atmosfera ideale per il relax. MSC Preziosa offre un vasto assortimento di trattamenti di bellezza nuovi e sofisticati, ispirati ai minerali preziosi e disponibili presso MSC Aurea Spa. I pregiati trattamenti viso includono il Preziosa anti-age a base di ematite, che stimola la produzione di collagene e produce un effetto rimpolpante e filling per le rughe, il Preziosa anti-stress purificante alla rodocrosite, creato per
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corpo all’argilla, rassodante, idratante e protettiva. Il Preziosa Body “protezione e anti-età” è a base di malachite, minerale famoso per le sue proprietà protettive e anti-età e include uno scrub corpo, una maschera e un massaggio con crema alla malachite. Questo trattamento da 60 minuti è un vero schermo di difesa contro l’inquinamento, con un buon effetto detox, particolarmente indicato in caso di esposizione prolungata al sole e al salino. I fortunati ospiti di MSC Preziosa potranno usufruire anche di tanti dispositivi estetici già apprezzati a bordo della nave gemella MSC Divina, dal lettino rigenerante ai cristalli di sale dell’Himalaya, ideale per un rilassamento profondo, all’Himalayan Dream Pure Body Treatment, esperienza unica che consente di attenuare la tensione muscolare e nervosa, riducendo l’ansia, decongestionando i polmoni e le vie respiratorie, riducendo la ritenzione idrica e aiutando a combattere la cellulite. A bordo di MSC Preziosa ci sarà anche il lettino ad acqua – già visto su MSC Divina – che potenzia l’esperienza dell’Aurea del Mare Thalasso, un trattamento talassoterapico corpo completo con alghe e sali minerali, in cui la tecnica del riscaldamento dei fluidi combinata con la cromoterapia contribuisce a creare una profonda atmosfera di rilassamento. Grazie al secondo salone Shu Uemura Art of Hair della flotta MSC, i clienti di MSC Preziosa potranno coccolarsi con 6 rinomati rituali, sviluppati dal maestro giapponese della bellezza e dedicati alla cura dei capelli: Shu Uemura Deep Ceremony, Intense Ceremony, Karaa Ceremony, Introduction Ceremony, in aggiunta a due nuovissimi trattamenti appositamente creati per MSC Preziosa, Pure Lightness Ceremony e Shades Reviving Ceremony. Dopo aver beneficiato di uno di questi rituali, che lasceranno i capelli morbidi come seta, gli ospiti potranno recarsi alla nail cabin, per poter ottenere unghie altrettanto lucide e levigate. Gli uomini non rimarranno delusi, visto che MSC Preziosa ospita il secondo salone da barbiere della flotta, completo di sedia vintage e in grado di offrire i più moderni trattamenti nel pieno rispetto della tradizione. Anche a bordo di MSC Preziosa ritroviamo un fitness centre all’avanguardia con un centro spinning e una vastissima gamma di attrezzi cardio e pesi, così come i programmi pilates, aerobica e yoga presenti su tutta la flotta. È disponibile inoltre un’ampia scelta di trattamenti estetici realizzati da personale medico qualificato: Mya Advance, valida alternativa alla liposuzione, le sedute di radiofrequenza con il Q-Frequency e l’elettroporazione, un trattamento anti-età non invasivo che permette alle sostanze attive di penetrare nello strato profondo del derma, senza l’uso di aghi. Sono inoltre disponibili molti altri trattamenti viso, dal lifting al filling, dall’idratazione all’eliminazione delle macchie cutanee.
DELIZIE DI BORDO
le sue proprietà purificatrici, per il controllo dell’emotività e l’attenuazione dell’ansia. I trattamenti specifici per corpo a base di minerali sono perfetti per contrastare la cellulite e lasciare la pelle morbida e radiosa. L’Aroma Balneo “cell & relax” consiste in un idromassaggio di 30 minuti ai sali argillosi, sali marini integrali, estratti vegetali, principi attivi e oli essenziali, mentre l’Ultimate “dry & wet” aroma cell è una maschera
E se è vero che poche cose, in questo momento, simboleggiano l’Italia nel mondo come la tradizione culinaria, ecco che Preziosa raccoglie la sfiga ospitando a bordo ben due ristoranti a marchio Eataly, frutto della partnership con il noto brand torinese che proprio nel porto di Genova ha un suo store di successo. Anche la cena di gala della serata di inaugurazione è stata all’insegna dell’alta cucina, con un menu alla scoperta dei sapori mediterranei ideato da Ugo Alciati, una stella Michelin, chef del Guido (Pollenzo); Moreno Cedroni, due stelle Michelin, chef de La Madonnina del Pescatore (Senigallia); Pino Cuttaia,
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due stelle Michelin, chef presso La Madia (Licata); Enrico Panero, chef del Marin Eataly (Genova). A bordo della Preziosa, il Ristorante Eataly avrà circa 115 coperti e rispecchierà il concept originario di Eataly in un elegante spazio sobrio e moderno, dove i passeggeri potranno mangiare, acquistare e sperimentare le migliori interpretazioni della cucina italiana. Le proposte includono 18 piatti da gustare in un’atmosfera piacevole e informale. Dopo cena sarà possibile acquistare i prodotti di qualità in esposizione ai lati del ristorante, che includono olio d’oliva, pasta, dolci artigianali e aceto balsamico d’annata. Il Ristorante Italia sarà aperto solo la sera, avrà 30 coperti ed è dedicato a chi cerca un menu degustazione particolare e di elevata qualità, appositamente studiato dagli chef scelti da Eataly. Alcuni dei piatti proposti saranno preparati con ingredienti dei Presìdi Slow Food, progetto creato per salvaguardare l’artigianalità e la biodiversità di alcuni dei più interessanti e rari prodotti italiani. Il locale è contraddistinto da un’atmosfera raffinata ma non pretenziosa, in perfetto stile Eataly: i crocieristi potranno concentrarsi sulla scelta dei piatti, accompagnando ogni portata con un bicchiere di vino e imparando ogni giorno qualcosa di nuovo attraverso un percorso enogastronomico interpretato declinando i parametri del gusto secondo tradizione e innovazione. A tutti coloro che intendono intraprendere un viaggio nelle prelibatezze gastronomiche, circondati da un ambiente elegante, il ristorante principale di MSC Preziosa – Golden Lobster – offre ai propri ospiti i più alti standard della cucina gourmet in un contesto raffinato, con finiture in quercia, pareti in Alcantara, pavimenti in marmo, sedie rivestite con tessuti color oro e pregiate applique in vetro di Murano. A poppa, il ristorante panoramico Arabesque – con dettagli in legno laminato e pavimenti in marmo grigio, bianco e rosa – offre al contempo un ambiente accogliente e un’impagabile vista sul mare. Entrambi i locali propongono menu con autentici piatti della tradizione culinaria mediterranea e internazionale, coniugando alla perfezione le migliori materie prime e le gustose specialità regionali, accompagnandole con una selezione di oltre 100 vini disponibili nella cantina di bordo e scelti da veri intenditori. Il Galaxy Lounge Restaurant and Club – ristorante glamour situato all’interno della discoteca, introdotto per la prima volta a bordo di MSC Divina – è un altro elemento di spicco
della nuova nave ammiraglia. Realizzato sullo stile dei night club anni ’50 e ispirato al film La Dolce Vita, propone un arredamento con toni neri e viola e l’utilizzo di uno speciale sistema d’illuminazione. Il concept di questo locale si basa su un mix unico tra musica, cibo di qualità e vista mozzafiato, che lo rendono il luogo ideale per un brunch o per degustare la cucina fusion mediterranea.
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IL MARE E’ DI TUTTI SESTA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DEDICATA AL MONDO ITTICO, TRA APPROFONDIMENTI SULLE ATTIVITÀ LEGATE ALLA PESCA, PRELIBATEZZE DA CHEF E TANTI EVENTI PER COMPRENDERE MEGLIO IL NOSTRO RAPPORTO COL MARE Fotografie © Slow Fish
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orna Slow Fish, da giovedì 9 a domenica 12 maggio 2013 a Genova, nell’ampio e suggestivo spazio all’aperto del Porto Antico. La manifestazione dedicata al mondo ittico e agli ecosistemi acquatici è organizzata da Slow Food e Regione Liguria, in collaborazione con Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il mare di tutti è il tema al centro della sesta edizione, che quest’anno si apre alla città con un evento a ingresso libero allestito sulle banchine che si affacciano sul mare, per far conoscere al grande pubblico l’ambiente marino e le risorse ittiche in maniera semplice e godibile, con appuntamenti pensati per ogni età ed esigenza del pubblico. Per creare una maggiore consapevolezza sull’importanza delle nostre scelte nel determinare lo stato di salute dei mari, quest’anno Slow Fish punta su uno dei progetti cardine per l’associazione della chiocciola: l’esperienza diretta e il coinvolgimento dei visitatori. Partecipando ai percorsi didattici, studenti, bambini e adulti imparano a riconoscere le specie meno note e gli accorgimenti per scegliere i pesci giusti in pescheria, mentre imbarcandosi su un peschereccio condividono con gli stessi pescatori i segreti per conservare al meglio il frutto della loro pesca. Inoltre, grazie alla preziosa esperienza dei cuochi e docenti Master of Food, ognuno può far pratica di sfilettatura e brodetti di pesce, sperimentare la frittura perfetta e insaporire ogni preparazione in una vera e propria Scuola di cucina.
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I A SLOW FISH 2013 Novità dell’edizione 2013 sono gli appuntamenti Fish ‘n’ Chef, in cui 16 tra i più grandi nomi della ristorazione italiana e internazionale interpretano il pescato di giornata per il pubblico presente, proponendo in abbinamento selezionate etichette di vino o birra. Una formula nuova che Slow Food propone per la prima volta proprio a Genova per coinvolgere ancora di più i partecipanti facendoli sedere al tavolo della cucina di un grande chef. Tra le bancarelle del Mercato si trovano pesce fresco e conservato, olio, spezie, sale, alghe e derivati. Gli espositori italiani e stranieri hanno sottoscritto un impegno a non utilizzare conservanti e aromi artificiali e a non vendere tonno rosso, pesce spada, squalo e salmone, specie a rischio d’estinzione. Sempre nel Mercato si trovano i Presìdi del mare, esempi concreti di come i pescatori possano trovare il giusto equilibrio tra la necessità di svolgere le loro attività tradizionali e la tutela del delicato ambiente in cui lavorano. In rappresentanza del progetto di tutela più importante di
Slow Food, non mancano inoltre altri prodotti dei Presìdi provenienti da tutta Italia. Tornano i Laboratori dell’acqua, momenti d’informazione e approfondimento in cui esperti dialogano con il pubblico utilizzando un linguaggio semplice e diretto, e le Cucine di strada, per scoprire le specialità gastronomiche dei diversi territori. Uno spazio speciale in cui accomodarsi per gustare piatti a base di pesci locali e di stagione è il Bistrot dell’Alleanza, dove protagonisti sono i cuochi che in tutto il mondo si impegnano a proteggere la biodiversità promuovendo i prodotti dei Presìdi nei loro menù. E perché non accompagnare ogni degustazione con un buon bicchiere di vino cercando l’abbinamento perfetto tra le centinaia di bottiglie proposte in Enoteca? Slow Fish è anche una campagna internazionale che informa i consumatori, valorizza il pesce buono, pulito e giusto, e agevola il confronto tra gli attori della pesca sostenibile (http://www.slowfood.com/slowfish).
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ORIENTARSI A SLOW FISH 2013 Il mare è il vero protagonista di Slow Fish 2013, che quest’anno anima il Porto Antico di Genova con degustazioni, bancarelle, spettacoli e conferenze. Centro nevralgico della manifestazione è il molo, dove troviamo la Piazza delle Feste, in cui è il gusto a far da padrone: spazio quindi ai cuochi del Bistrot dell’Alleanza, con i piatti più interessanti della cucina di mare preparati con i Presìdi Slow Food. Sono ormai oltre 350 i ristoratori che in tutto il mondo sostengono il progetto dell’Alleanza a tutela della biodiversità, impegnandosi a inserire almeno tre Presìdi nei loro menù. Specialità territoriali, queste, da abbinare a un buon bicchiere di vino consigliato dai sommelier Fisar nella vicina Enoteca, che con le sue 800 etichette propone un viaggio tra i vini del mare e delle isole, senza dimenticare le annate storiche della Banca del Vino. Veniamo poi alla grande novità di questa edizione: Fish ‘n’ Chef, in cui 16 grandi cuochi da tutto il mondo preparano piatti a base di pesce freschissimo che si possono degustare in abbinamento a vini e birre per esaltarne i sapori. Terminiamo con il Banano Tsunami, rinomato locale genovese proprio sul mare, che fa da sfondo a concerti, aperitivi e a due appuntamenti gastronomici parte del progetto itinerante Il Postrivoro, in cui un giovane sous chef e un esperto di vini creano un menù estemporaneo e singolare. Un’esperienza in cui è lecito esplorare, domandare e ovviamente assaggiare. Lo spazio conviviale di scambio e riflessione gestito da Slow Food e Mipaaf, in cui sfogliare le novità editoriali e scoprire le attività dell’associazione della chiocciola, è invece nella piazza Falcone e Borsellino. Lo stand ospita alcuni Laboratori dell’acqua, gli ormai consueti appuntamenti per approfondire i temi più sensibili legati al mondo marino, e la Ludoteca, con percorsi educativi e un originale laboratorio di pittura per coinvolgere grandi e piccini alla scoperta dei misteri del mare e delle specie meno conosciute. Le attività di Slow Food Educa salpano anche a bordo di un peschereccio per svelare i segreti della vita dei pescatori. Da segnare in agenda la presentazione della Guida agli extravergini 2013 di Slow Food Editore e la grande degustazione degli oli segnalati, in programma domenica mattina all’Auditorium dell’Acquario. È invece la Cucina didattica di Eataly Genova a far da cornice alla Scuola di cucina, in cui imparare nuove tecniche di cottura e il goloso recupero degli scarti, sperimentare sfiziose ricette con le specie meno note e praticare l’arte della sfilettatura sotto l’occhio attento dei docenti Master of Food. I partecipanti possono così mettere le “mani in pasta” ed essere protagonisti nella preparazione di gustosi piatti da ripetere anche a casa. Lungo la banchina poi l’immancabile Mercato, in cui domina la fantasia: triglie, saraghi e ricciole, rombo chiodato e lampughe. Luogo di scambio e di cultura dove chiacchierare con i pescatori e carpire qualche storico segreto. Non mancano filetti sottolio e acciughe sotto sale, salse a base di pesci e conserve di ortaggi, realizzati da artigiani secondo ricette regionali, il tutto rigorosamente senza conservanti e aromi di sintesi. Presenti i Presìdi del mare, ma anche altri prodotti tutelati da Slow Food provenienti da tutta Italia. Passeggiando tra gli stand, cercate il Palco per assistere a interessanti incontri, concerti e presenta-
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zioni. Ad animare questo spazio anche la diretta di Decanter, trasmissione di Radio 2 con Fede e Tinto. Simbolo della parte più antica della nostra gastronomia, le Cucine di strada tornano a Slow Fish per proporre le specialità tradizionali e artigianali della penisola: le delizie di mare toscane dell’Associazione Cacciucco Livorno, le paste artigianali piemontesi del Pastificio Vallebelbo, la tradizione della romagnola Osteria del Gran Fritto, le immancabili Olive all’Ascolana Migliori e naturalmente i padroni di casa, con la storica focacceria ligure Zena Zuena e la cucina di mare dell’associazione di ristoratori genovesi Descu Rundu. Al loro fianco quest’anno anche chioschi in cui sorseggiare birre tradizionali e spazi di degustazione dedicati al nostro territorio. Dal Lazio alla Campania, dalla Puglia alla Sicilia, sedetevi comodamente nella Piazza delle Regioni e gustate i sapori del mare. Proprio in occasione di Slow Fish, il Mercato Ittico di Genova apre le sue porte fino alle ore 17, ospitando l’Asta del Pesce, in cui acquistare ogni giorno pescato freschissimo sotto gli occhi attenti del battitore, e organizzando numerose attività didattiche e percorsi guidati dai personal shopper.
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FISH ‘N’ CHEF, E IL PESCE E’ IN TAVOLA Slow Fish all’aperto, più vicina alla città e ai turisti, non rinuncia agli appuntamenti con i grandi chef italiani e internazionali che condividono con il pubblico i loro segreti grazie a Fish ‘n’ Chef, l’innovativa proposta di Slow Food al debutto proprio a Genova. Su www.slowfish.it il programma completo degli appuntamenti e la possibilità di prenotarli. Un bancone rettangolare con 25 posti a sedere e una cucina a vista, dove, durante i 4 giorni si alternano 16 tra i più gran-
di nomi della ristorazione italiana e internazionale. Preparazione del piatto e degustazione si fondono, portando lo chef in mezzo ai commensali e la sua performance live davanti ai loro occhi. Quattro chef al giorno, che si avvicendano ogni 3 ore a partire dalle 12 nella Piazza delle Feste. Ogni chef propone un piatto con il pesce protagonista, al quale è abbinato un vino o una birra. Quattro turni di servizio per ogni chef: il primo di 60 minuti e gli altri di 30, per un totale di 2 ore e mezza di show-cooking. Nel primo appuntamento lo chef mostra in diretta la preparazione del piatto, riproposta in video nelle sessioni successive. Il maestro è comunque presente e disponibile a eventuali domande dei partecipanti. Tra i protagonisti, le grandi firme della gastronomia, come Davide Scabin del Combal.Zero di Rivoli (To) e Moreno Cedroni della Madonnina del Pescatore di Senigallia (An), e i sostenitori dell’Alleanza tra cuochi e Presìdi Slow Food, Peppino Tinari di Villa Maiella a Guardiagrele (Ch), Vittorio Fusari della Dispensa pani e vini di Adro (Bs) e Antonio Terzano del ristorante Dentro le Mura di Termoli (Cb). Non può mancare la cucina tradizionale ligure reinterpretata in chiave moderna, con i padroni di casa, Luca Collami del Baldin di Sestri Ponente e Ivano Ricchebono di The Cook a Nervi, entrambi del circuito Genova Gourmet. Completano la squadra il “cuoco contadino” Paolo Masieri, di Paolo e Barbara di Sanremo (Im) e il savonese Luigi Taglienti, di recente alla guida del Trussardi alla Scala di Milano. Ecco nelle parole di Collami l’importanza del ruolo del cuoco nel
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far conoscere i pesci dimenticati: «Sono ormai venti anni che lavoro con specie povere, instaurando un rapporto di assoluta fiducia sia con i miei fornitori che con i clienti, che non si stupiscono più di trovare in carta lo sgombro o il sugarello». Anzi, dopo averli provati e apprezzati al ristorante, li chiederanno anche al loro pescivendolo. «Spesso, infatti, il problema è che chi vende i pesci non ha voglia di ricercare specie diverse, si accontenta di avere i vari pesci spada o tonni, mentre il nostro mare offre sapori incredibili. I miei figli sono cresciuti a pesce lama!», aggiunge. E proprio per proporre alternative sostenibili, ha recentemente inaugurato una scuola di cucina per appassionati, in cui scoprire i segreti del mare e non solo. Ma come ha imparato a preparare questi pesci? «Beh, sono un autodidatta, in realtà. Per me è sempre stato fondamentale cercare di valorizzare le risorse del territorio proponendo prodotti di altissima qualità: solo così possiamo davvero sensibilizzare i clienti e far capire che si può mangiare del buon pesce senza per forza uccidere i nostri mari». E poi ci sono gli “uomini di mare”, quelli che davvero lo vivono e sanno trasmettere in ogni loro piatto tutto il rispetto per questo mondo. Sono il pescatore Luciano Zazzeri, de La Pineta a Marina di Bibione (Li), la star tv spagnola Ángel Léon, di Aponiente a Cadice, che ha fatto dei pesci umili e sconosciuti la sua bandiera, e Gaël Orieux dell’Auguste di Parigi, padrino francese della campagna internazionale Mr. Goodfish, promossa dal World Ocean Network per dif-
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Eventi fondere il consumo sostenibile e consapevole delle risorse ittiche e realizzata tra gli altri partner europei anche dall’Acquario di Genova. Una novità curiosa è Il Postrivoro, un progetto di eventi saltuari e itineranti dell’associazione Raw Magna di Faenza. Un giovane sous chef, proveniente da esperienze internazionali, accompagnato da un esperto di vini, crea un menù estemporaneo e irripetibile per un numero ristretto di partecipanti. Per il pubblico di Genova cucinano Sasu Laukkonen dello Chef & Sommelier di Helsinki, ristorante dell’anno 2012 in Finlandia, e Yoji Tokujoshi, da sette anni secondo di Massimo Bottura all’Osteria Francescana di Modena. Slow Fish esce dal Porto Antico grazie agli Appuntamenti a Tavola, in cui gli chef che arrivano a Genova per la manifestazione dedicata al mare sono ospitati dai ristoranti del territorio. In programma un’anteprima, la sera di mercoledì 8 al Marin di Eataly Genova, e una cena, venerdì 10 al Baldin, per incontrare due grandi nomi della ristorazione italiana e internazionale: Gennaro Esposito da Vico Equense (Sa) e lo spagnolo Ángel Léon.
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teste, pelle e carapace) diventano una materia prima preziosa utilizzata anche nell’alta cucina. La lezione si conclude con la preparazione dei fondi per il risotto.
Imparare a riconoscere il pesce fresco, a sfilettarlo e a cucinarlo, ma anche recuperarne gli scarti per ottenere gustose preparazioni. E poi ovviamente assaggiare il frutto del proprio lavoro rielaborato in sfiziose ricette, proposte in abbinamento ai vini che più sanno esaltarle. È la Scuola di cucina proposta a Slow Fish, frutto dell’esperienza dei Master of Food, che con lezioni dallo stile divulgativo e l’approccio semplice, in un decennio hanno condiviso con migliaia di soci Slow Food la passione e il piacere per il cibo. Nella Cucina didattica di Eataly Genova, Scuola di cucina propone ogni giorno due appuntamenti diversi, con Marcella e Gilberto Venturini, chef e docenti Master of Food, cui viene abbinato per ogni partecipante il libro Scuola di cucina: Il pesce, fresco di pubblicazione da Slow Food Editore. Ecco qualche anticipazione dal programma, disponibile per prenotazioni su www.slowfish.it.
Venerdì 10 alle ore 10 In punta di lama - L’arte dello sfilettare i grandi pesci I tonnetti alalunga, le palamite e gli altri grandi pesci possono essere tagliati in diverse modalità tutte molto raffinate: tranci, medaglioni, carpacci, fagottini, gujonette, turbanti. Degustazione finale dei filetti prodotti ed elaborati.
Giovedì 9 alle ore 10 In punta di lama - L’arte dello sfilettare pesci piccoli e medi Tre modalità diverse per sfilettare pesci di medie e piccole dimensioni. Al termine viene presentata una preparazione realizzata con la tecnica di cottura del saltare in padella. Giovedì 9 alle ore 16 Tutto fa brodo - L’arte dell’utilizzo degli scarti: il fumetto di pesce e il fondo di crostacei Gli scarti della pulizia del pesci (lische,
Venerdì 10 alle ore 16 Le-sso tutte! - Le cotture per via umida: bollire, sobbollire, a vapore Bollitura, acqua pazza e vapore: tre modalità di cottura che esaltano la leggerezza e la digeribilità del pesce. Alla fine della lezione assaggio delle tre preparazioni. Sabato 11 alle ore 10 Siamo fritti! - Friggere per immersione e in padella Frittura per immersione, adatta ai pesci di piccole o piccolissime dimensioni, e in padella per pesci di medie dimensioni o per scaloppe, tranci... Una lezione per svelare i piccoli segreti per realizzare un fritto impeccabile! Sabato 11 alle ore 16 Forno subito! - La cottura nel forno e la cottura in cartoccio Una lezione per scoprire come realizzare il perfetto controllo delle temperature in forno con l’ausilio del termometro a sonda. Alla fine degustazione di alcune preparazioni in cartoccio realizzate sia con la carta da forno che con le nuove pellicole. Domenica 12 alle ore 10 Non è la solita zuppa - La modalità del brasare: gli umidi e le zuppe Su cosa si basa la cottura della zuppa? Tempi, temperature, recipienti, utilizzo di ingredienti aromatici... tutto ciò diventa determinante per ottenere risultati di alto livello. Domenica 12 alle ore 16 Ci manca l’aria, ma... - Sottovuoto domestico Cottura raffinatissima e moderna grazie al sottovuoto anche in casa! Con basse temperature e contatto diretto solo con i liquidi aromatici delle marinate prescelte.
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SAPORI DI SORI INTERVISTA A MATTEO TOMELLINI, TITOLARE DI “SAPORI DI SORI” DAGLI ESORDI COME FOCACCERIA ITINERANTE AL LOCALE NELLA MARINA DI SESTRI PONENTE
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uando è nata la passione per la focaccia? Sono nato nel comune di Sori, un paese stupendo con le sue frazioni e con uno storico culinario «mica da ridere», ricco di ristoranti di prodotti tipici del territorio. È per questo che mi chiamo «Sapori di Sori». Ho sviluppato questa passione fin da bambino, avendo sempre avuto la curiosità di questo lavoro. Ho iniziato la mia carriera all’età di quindici anni dai Fratelli Bindi, Mauro e Loreno, alla “Baita” a Nervi, poi da Edobar a Sori due anni, successivamente al “Boschetto” di Sori per dieci anni. Nel mio percorso ho incontrato persone che mi hanno insegnato questo fantastico lavoro che è il cuoco. Ne cito due: Paolo Picasso, mio insegnante all’alberghiero, e Giulio Cassinelli, il veterano della panificazione nonché della focaccia col formaggio. Qual è la storia di Sapori di Sori? Sapori di Sori è nato nel 2009 come itinerante; facevo focaccia col formaggio in eventi sparsi qua e là per l’Italia, aiutato da mia moglie Giancarla Briasco e Luciano Crescenzo, il mio braccio destro. Giravamo con un fornetto statico e con un gazebo 5x4; allestivamo lo “stand” e pronti via, focaccia col formaggio fatta sul momento, per strada. Poi nell’ottobre 2010 ho aperto la Focacceria Sapori di Sori (marchio registrato) alla marina di Sestri Ponente. Ho voluto un locale un po’ diverso dalla “solita pizzeria” e dal “solito ristorante”: siamo a metà strada, con prezzi contenuti e produzione fatta in casa. Quindi pasta fresca, torte di verdure, addirittura grano macinato in Focacceria per mezzo di un piccolo mulino con macina in pietra per la produzione di farina per la pasta fresca Quali sono i vostri prodotti? Focaccia col formaggio – la classica, poi quelle speciali con il pesto, pizzata e gorgonzola –, torte di verdure, ripieni, mandilli e trofie al pesto, taglierini al sugo di carne o mare, mezzelune in salsa di noci, frittura di totani, stoccafisso bollito e in umido, frittelle di baccalà, pane fatto in casa e tanti altri. In due anni abbiamo fatto crescere questo locale da uno storico quasi inesistente a oltre il 60% dalle aspettative, grazie all’aiuto di mia moglie Giancarla, il mio braccio destro Luciano e i miei collaboratori Luana, Anna, Jamila, Fiorella e Islam.
Sapori di Sori via Pionieri e Aviatori d’Italia alla Marina di Genova Aeroporto - Genova tel. 010 65 19 379 - cell 393 71 96 032 www.saporidisori.it - matteo.tomellini@libero.it
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CON I PRESÌ PRESÌ DI SLOW FOOD
PER ASSAGGIARE I PRODOTTI TUTELATI DALLA CHIOCCIOLA E CONOSCERE I PRODUTTORI Nella foto in alto: “Tonnarella di Camogli “ ®Konstantin Gebser. Qui sotto il marchio di Slow Food
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on Slow Fish 2013 entra a far parte della grande famiglia dei Presìdi Slow Food il missoltino del lago di Como essiccato al sole, che troviamo nel Mercato insieme agli altri prodotti tutelati dall’associazione della chiocciola. Antica è la tradizione che ha portato fino a noi l’agone, il piccolo pesce che fin dai tempi di Plinio il Giovane veniva salato ed essiccato sulle rive del lago di Como e che con il suo con-
tenuto di grassi e omega 3 garantisce lunga conservazione e ottimo gusto. L’agone essiccato prende il nome dai missolte, i barili in legno in cui veniva conservato anticamente. Oggi a pescare gli agoni sono rimasti in pochi: il mestiere del pescatore non è remunerativo e il pescato arriva da altre zone ad un prezzo sicuramente più competitivo. Ancora meno sono rimasti coloro che tramandano l’arte dei missoltini essiccati naturalmente, come prevede la tradizione. Con il Presidio e l’attenzione del pubblico di Genova, Slow Food promuove il lavoro dei pescatori e la specie lacustre. L’agone dà il suo meglio in cucina semplicemente cotto alla griglia, condito con un goccio di aceto e olio extravergine d’oliva e accompagnato da una fetta di polenta: un vero piatto da pescatori! Nel Mercato sono presenti anche altri prodotti su cui Slow Food ha scommesso, portandoli alla ribalta e restituendo valore al territorio da cui provengono, a chi ci lavora e alle specie e varietà interessate. In onore di Slow Fish cominciamo il nostro giro d’Italia virtuale partendo dai Presìdi legati al mare e alle acque interne con la padrona di casa: la tonnarella di Camogli. Uscendo da Genova, basta prendere la via di Levante per trovarsi nello splendido scenario del Parco di Portofino e scendere fino a Punta Chiappa, dove da aprile a settembre è immersa una delle ultime tonnarelle d’Italia. Stesso sistema di una tonnara ma più semplice e piccola, è altamente sostenibile in quanto solo il pesce di taglia medio grande rimane imprigionato nel meccanismo delle camere. Doppia sosta nel grossetano, per conoscere la palamita del mare di Toscana e la bottarga di Orbetello. Della stessa famiglia dei tonni e anch’essa vittima di un eccessivo sfruttamento, la palamita è un pesce generoso dalle mille possibilità, che a Slow Fish troviamo all’inizio della stagione di pesca, cucinata alla griglia, in umido o conservata sott’olio in filetti delicatissimi. Il Presidio difende la pesca e la trasformazione tradizionali che permettono alla specie di riprodursi e alla popolazione locale di vivere di questo prodotto. Tradizione ultracentenaria donata dagli spagnoli, la bottarga a Orbetello da sempre viene prodotta dalle famiglie della laguna tirrenica, dove i cefali abbondano. I produttori del Presidio sono riuniti in una cooperativa grazie alla quale mantengono l’habitat vivo e sano e integrano il reddito con attività di pescaturismo. A pochi passi dalla Capitale, ancor oggi si pesca con rastrelli a mano un piccolo bivalve dal gusto inconfondibile divenuto raro e ricercatissimo: la tellina del litorale romano. Il particolare e antichissimo metodo di pesca, praticato da una cinquantina di tuninolari è un’alternativa alla più invasiva draga idraulica, non ancora arrivata in questa zona. Un passo più a Sud troviamo la colatura tradizionale di alici di Cetara, che non può mancare nelle case di questo borgo costiero campano per insaporire con gusto primi piatti, secondi di pesce e verdure sia crude che cotte. Dal garum dei romani a oggi questo prodotto ha mantenuto quasi inalterato il sapore, grazie a un antico procedimento tramandato di padre in figlio. Rigido il disciplinare del Presidio: alici pesca-
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Slow Fish te con la tecnica del “cianciolo” esclusivamente nel golfo di Salerno durante il periodo primaverile, quando presentano un basso contenuto di grassi e sono particolarmente adatte alla maturazione sotto sale. E adesso ci spostiamo nell’Adriatico per “assaggiare” il mosciolo selvatico di Portonovo, le tipiche cozze che si riproducono naturalmente e vivono attaccate agli scogli sommersi della costa marchigiana del Conero. Ottima è la versione dei pescatori: appena pescati, fragranti per il profumo delle alghe e del mare, aperti su una lastra posata sul fuoco, senza alcun condimento; oppure alla marinara: aperti in pentola con aglio, prezzemolo, olio e pepe. Non solo mare a Genova: Piemonte e Lombardia si presentano con due specie molto rare. Valida alternativa agli onnipresenti trota e pesce gatto è la tinca di Ceresole d’Alba, dalla gobba dorata. Un tempo allevata da ogni famiglia contadina negli abbeveratoi e pescata solo nei mesi caldi, oggi viene “raccolta” da aprile a ottobre per soddisfare con le sue 60 tonnellate la domanda della zona. Morbida e saporita è protagonista della cucina del Roero che la vuole fritta e poi marinata in un’emulsione di aceto, vino bianco ed erbe aromatiche: è il classico carpione piemontese. Diverso è invece il carpione del Lago di Garda, un pesce della famiglia dei salmoni che vive solo in queste acque ma che dal 2006 fa parte della lista rossa dell’Iucn quale specie a forte rischio di estinzione. I carpioni soffrono infatti la presenza delle specie alloctone e, nonostante popolino i fondali del lago, rischiano di essere pescati prima della riproduzione. L’unica soluzione, promossa dal Presidio, è riunire i pescatori e attuare un piano di azione che salvi specie e mestiere. Cambiamo totalmente prospettiva con i Presìdi di terra che a Slow Fish testimoniano la varietà di prodotti che necessitano di essere difesi e promossi: dalle ultime forme del vero castelmagno d’alpeggio piemontese al fiore sardo dei pastori che in Barbagia viene ancora prodotto da venti allevatori nel modo tradizionale; dal romagnolo sale marino artigianale di Cervia al cappero di Salina che resiste imperterrito nonostante le difficoltà legate alla coltivazione. Dalle Marche assaggiamo la cicerchia di Serra de’ Conti, tra l’altro splendida interprete nelle ricette con pescato fresco, e il dolce lonzino di fico, povero per il prezzo degli ingredienti ma ricco di gusto e preziose calorie. Infine, un salto in Sicilia per conoscere i produttori del limone Interdonato di Messina, più gustoso dei concorrenti argentini, spagnoli e marocchini, e il carciofo spinoso di Menfi che sopravvive all’avanzata dei più competitivi ibridi confinato negli ultimi 10 ettari di riserva. Slow Fish non dà spazio solo alla rete italiana, volendo varcare i confini nazionali per conoscere le specialità europee tutelate da Slow Food, si può cominciare dalle ostriche naturali della Bretagna: quelle del Presidio sono le pochissime ormai non allevate nel mare che lambisce la Francia ma captate naturalmente. Dal confine tra Olanda e Danimarca, arrivano i pescatori tradizionali del mare di Wadden, gli ultimi che in questo tratto di mare utilizzano il sistema di nasse, palamite e reti ancorate a punti fissi e non in movimento. Ultimo viaggio in Norvegia, per visitare i paesaggi mozzafiato delle aringhe salate e affumicate di Sunnmøre e del baccalà di Møre og Romsdal, preparazioni che affondano la loro origine nella storia di questo Paese, conosciute e apprezzate in tutto il mondo e che oggi rischiano di essere soppiantate da omologhi industriali.
“Colatura tradizionale di alici di Cetara” ®Cucco.
Nella foto a centro pagina “Carpione del Lago del Garda” ® Paolo Andrea Montanaro. Qui a fianco il missoltino del lago di Como essiccato al sole.
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di Anna Proverbio
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resentato alla Feltrinelli di Genova lo scorso febbraio, è stato in cima alle classifiche della libreria per tre settimane. È Il cuore innanzitutto, romanzo scritto da Claudia Priano, autrice genovese già nota per Cose che capitano (2006) e Con il cuore leggermente indolenzito (2007). La storia che la Priano racconta è quella di una famiglia devastata da rancori e profonde frustrazioni. Come ebbe a scrivere Jorge Luis Borges, “Toda casa es un candelabro/ donde arden con aislada llama las vidas” (“Ogni dimora è un candelabro/ dove ardono in appartata fiamma le vite”). Ne Il Cuore innanzitutto i due personaggi principali sono Andrea, anziano farmacista e vedovo abitudinario, che trascina i suoi giorni circondato dal grande vuoto lasciato dalla morte dell’amata moglie, malata di cancro. Anche se ha un fratello gemello, una sorella e dei nipoti, il protagonista vive chiuso nel suo mondo ristretto ed impenetrabile, fatto di gesti sempre uguali.
IL NUOVO ROMANZO DELLA GENOVESE CLAUDIA PRIANO, GIÀ NOTA PER «COSE CHE CAPITANO» E «CON IL CUORE LEGGERMENTE INDOLENZITO» L’altro personaggio è Nina, figlia della sorella di Andrea, un’adolescente che per sfuggire alla realtà di una casa scavata dalle divisioni e curva sotto l’incubo della povertà – il padre ha perso il lavoro, – si rifugia in un mondo immaginario, raccogliendo vecchie foto di sconosciutie e fantasticando sulle loro vite. Un fatto casuale sconvolgerà profondamente le convinzioni radicate di Andrea che capirà di essere stato chiuso per troppo tempo nel cerchio ristretto dei suoi pregiudizi, cosa che gli ha impedito di aprirsi al mondo. Sarà aiutato nel suo percorso da Nina, la nipote, che affronterà un lungo viaggio in Romania su un pullman sgangherato e su auto di fortuna per tener fede ad un impegno promesso allo zio. Durante il viaggio in questo paese estremamente povero ma ricco di umanità Nina scoprirà la generosità e l’ospitalità disinteressata dei diversi: il popolo Rom. Con gli zingari la ragazza instaurerà un rapporto di sincera amicizia, scoprendo il senso della vita. In questa grande famiglia allargata, dove si ragiona con il cuore più che con il cervello, Nina ritroverà se stessa, non avrà più paura, imparerà finalmente amare ed accettare di essere amata.
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IDROTERAPIA, BALNEOTERAPIA, SAUNE, HAMMAM, FINO AL SEMPLICE SORSO D’ACQUA POTABILE: I MODI IN CUI L’ELEMENTO PIÙ PREZIOSO DELLA TERRA AIUTANO IL NOSTRO CORPO SONO INNUMEREVOLI
L’
acqua, insostituibile fonte di vita, è ciò che compone in larga parte il nostro corpo; perciò non stupisce il suo ruolo di guaritrice in un numero imprecisato di malattie e patologie, ma anche di cosmetico per cure di bellezza. L’idroterapia è un termine che indica sistemi di cura basati sull’acqua, anche se il successo della terapia non è necessariamente dovuto all’acqua in sé, ma ai risultati ottenibili mediante l’applicazione sul corpo umano di stimoli termici (caldo-freddo che si possono quindi ottenere anche con fieno, argilla o altro), meccanici, grazie a maggiore o minore pressione e/o attrito generato sulla pelle, e chimici, grazie ai preparati che possono essere aggiunti all’acqua. Il termine idroterapia è normalmente riferito alle proprietà fisiche dell’acqua (naturale, termale o medicata), mentre balneoterapia si riferisce alla cura di affezioni reumatiche o cutanee per mezzo di immersione in acque minerali o termali. L’acqua possiede una serie di proprietà chimico-fisiche (coefficiente di scambio termico molto maggiore dell’aria, capacità di assorbire il calore, eccetera) che ne fanno lo strumento più efficace all’applicazione di stimoli termici (questa è una delle ragioni per cui lo stimolo umido è più intenso di quello asciutto). Già i medici egizi (che erano al tempo stesso sacerdoti, astronomi e artisti) attribuivano grande importanza a diverse misure igieniche (alimentazione sana, scelta del vestiario, ginna-
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stica ed applicazioni idroterapiche). Le donne dei Macedoni si bagnavano con acqua fredda dopo aver partorito (norma igienica e prevenzione delle emorragie post parto) e nei canti omerici (1000 anni a.C.) si parla dei riti di purificazione con l’acqua per entrare nel tempio di Esculapio (dio greco della medicina). Nella cultura dell’antica Grecia prima ed ellenica poi, ritroviamo resti archeologici di case e bagni e numerosi riferimenti alle virtù curative dell’acqua (Pindaro 518-446 a.C. “L’acqua è ciò che di meglio esiste”). Pitagora (530 a.C.) raccomandava ai propri discepoli la pratica dei bagni freddi e la dieta vegetariana (insieme ad alcune piante medicinali e della ginnastica). Ippocrate di Coo (460-377 a.C.) fece largo uso dell’idroterapia sottolineando l’importanza della pelle come organo disintossicante dell’organismo, ma nello stesso tempo mise in guardia di come l’uso di applicazioni sia
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Speciale Benessere calde, sia fredde possa danneggiare la salute se non praticate correttamente (considerando tra l’altro lo stato di sensibilità e la capacità di reazione del paziente). Molti dei procedimenti idroterapici fondamentali (vapori, compresse umide con acqua dolce o acqua marina e miele o aceto) che vengono usati oggi furono già messi in pratica da Ippocrate. Dagli scritti di Cicerone, Cesare Augusto, Orazio, Plinio il Vecchio e soprattutto Aulo Cornelio Celso e Galeno si evince come le pratiche idroterapiche (irrigazioni, assunzioni per bocca, docce, bagni totali e parziali), spesso imparate dai medici greci, siano diventate importanti presso i Romani che diedero loro un forte sviluppo attraverso la diffusione delle terme e delle installazioni balneari. Col decadimento dell’impero romano si perdono le tracce della sua applicazione e anche nel successivo periodo medioevale (XI secolo) si sviluppa più la fitoterapia. La prima ripresa dell’idroterapia si ha con John Floyer (1649-1714 Inghilterra), Vincente Perez (Spagna), Friedrich Hoffmann (1660-1742 Germania), Von Hildebrandt (Vienna), R. Russell (Inghilterra) e Christoph Wilhelm Hufeland (1762-1836 Germania) con gli studi sulla talassoterapia. Lo sviluppo dell’idroterapia moderna si può far risalire a Sigmund Hahn (1664-1742) e Johann S. Hahn (1696-1773), detti i “medici rubinetto” (Hahn = rubinetto in tedesco), poiché curavano anche il tifo con l’acqua fredda, attraverso bagni e spugnature (oltre che con l’alimentazione e il digiuno), ma soprattutto dalle osservazioni e applicazioni dell’utilizzo curativo dell’acqua fredda di Vincent Priessnitz e di Sebastian Kneipp che con l’acqua (in particolare quella fredda) curarono migliaia di pazienti. Si deve infine al medico viennese Wilhelm Winternitz (1835
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– 1917 allievo del dottor Schindler, che aveva continuato l’opera di Priessnitz) l’inserimento dell’idroterapia nei programmi di insegnamento ufficiali della facoltà di Medicina di Vienna e poi in Europa. Le saune, che costituiscono una buona percentuale dei trattamenti idroterapici, si dividono in varie tipologie. La sauna finlandese, o sauna secca, è la sauna originale, o propriamente detta, in cui la temperatura può raggiungere gli 80-100 °C, inducendo un’abbondante traspirazione della pelle, mentre l’umidità non supera il 10-20%, a parte quando si getta l’acqua sulle pietre. All’acqua vengono talora aggiunti olii essenziali a effetto balsamico come, ad esempio, essenze di pino o di eucalipto. Le stufe utilizzate possono essere a legna o elettriche. Tipicamente la pratica della sauna prevede di alternare a minuti nella sauna bagni in acqua fredda o docce fredde. Il sanarium o biosauna una tipologia intermedia fra la sauna finlandese e il bagno turco. In questo tipo di sauna la temperatura può raggiungere i 50-60 °C, mentre l’umidità è normalmente del 50%. La traspirazione, generalmente meno intensa che nella sauna finlandese, viene più che compensata da tempi di permanenza generalmente più lunghi (quindi alla fine si possono perdere più liquidi). Talvolta in questo tipo di sauna viene diffuso vapore generato da erbe essiccate inumidite, cercando di riprodurre le condizioni del bagno di fieno. L’ambiente in cui si svolge il bagno turco è saturo di vapore acqueo (umidità al 100%) formando una nebbia a temperatura stratificata (da 20/25 °C al livello dei piedi a 40/50 °C all’altezza della testa) che, depositandosi sulla pelle, invita alla traspirazione. Non si tratta soltanto di un bagno di vapore, ma è normalmente concepito come un momento di ritrovo socializzante e di riposo, spesso associato a massaggi. Nella tradizione araba, il hammam (dall’arabo “scaldare”), similmente alle terme romane, è formato da tre sale: una sala è molto calda (harara), una tiepida e l’ultima fresca. Il hammam (e non “l’hammam”), secondo la tradizione marocchi-
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Speciale Benessere LE TERME ROMANE Ai tempi di Roma antica, veri e propri monumenti o addirittura piccole città all’interno della città stessa, esistevano due classi di terme, una più povera destinata alla plebe, e una più fastosa destinata ai patrizi. Lo sviluppo interno tipico era quello di una successione di stanze, con all’interno una vasca di acqua fredda, la sala del frigidario, solitamente circolare e con copertura a cupola e acqua a temperatura bassa, seguita all’esterno dal calidario, generalmente rivolto a mezzogiorno, con bacini di acqua calda. Tra il frigidario e il calidario vi era probabilmente una stanza mantenuta a temperatura moderata, il tepidario, stanza adiacente al calidario in cui veniva creato un raffreddamento artificiale. Assieme al calidario veniva usata quella che ai nostri giorni viene chiamata la sauna finlandese, ovvero il passaggio repentino dal caldo al freddo e viceversa. Le natationes erano invece le vasche utilizzate per nuotare. Attorno a questi spazi principali, si sviluppavano gli spazi accessori: l’apodyterium (uno spazio non riscaldato adibito a spogliatoio), la sauna, la sala di pulizia, la palestra. All’interno delle terme più sontuose (come le Terme di Caracalla) si poteva trovare spazio anche per piccoli teatri, fontane, mosaici, statue e altre opere d’arte, biblioteche, sale di studio e addirittura negozi. Una delle abitudini legate all’uso delle terme era quella di gettare nell’acqua profumi e vini speziati (similmente agli antichi Egizi che mescolavano nell’acqua varie sostanze). Per lavarsi, i Romani usavano la pietra pomice e la cenere di faggio (sostanze che portavano all’inaridimento della pelle), oppure una pasta composta da polvere d’equiseto (leggermente abrasiva), argilla e olio d’oliva. Dopo il lavaggio, i fruitori delle terme erano soliti spostarsi nelle sale adibite ai massaggi, che effettuavano con oli profumati e unguenti speciali (importati per lo più dall’Oriente e dall’Egitto, come la mirra e l’olio di mandorle).
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PANCIA GONFIA: Che le si dia il nome di colite, di intestino irritabile o semplicemente di pancia gonfia, il problema è sempre lo stesso. Spesso indipendentemente dall’aver assunto cibi poco sani, compare un fastidiosissimo gonfiore addominale la cui colpa si da allo stress. Ma c’è di più. La prima cosa da considerare è l’alimentazione, nonè solo importante cio, che mangiamo ma come lo cuciniamo come è stato lavorato co quali sostanze chimiche è stato addizzionato. Sara’ nostra cura personalizzare l’alimentazione per ognuno di voi. Il secondo problema da affrontare in questi casi è il mantenimento dell’equilibrio della flora batterica intestinale, la cosiddetta eubiosi. Oggi molteplici sono le cause che portano a questo squilibrio, cosa però che nessuno tiene presente è che di caso in caso, solo in seguito ad un approfondito colloquio con la persona interessata, si puo’ stabilire quali probiotici vanno usati. Questo è molto importante per combattere quella fastidiosa proliferazione dei germi patogeni (clostridi, salmonella, coli, candida ecc.) il cui metabolismo a carattere fermentativo per gli zuccheri o putrefattivo per le proteine causa la formazione di elevate quantitàdi gas intestinali. Se poi tale gonfiore è accompagnato da stitichezza o diarrea, il probiotico dovrà ancora una volta essere personalizzato. Il terzo punto da considerare è il terreno intestinale, che va ottimizzato. Se io voglio che i fiori o l’erba del mio prato crescano rigogliosi, devo trattare la terra sottostante ossia concimarla. Nel nostro caso la mucosa dell’intestino deve essere disinfiammata con l’uso di un buon olio di iperico. Ultimo problema è quello di favorire l’eliminazione delle tossine alimentari e non e migliorare l’azione disintossicante degli organi emuntori. Associerò del cardo mariano in alcuni casi o dellla radice nera in altri a della curcuma, che oltre ad avere un’azione disintossicaante sul fegato, manifesta una marcata azione antinfiammatoria, molto importante per abbassare l’infiammazione cronica innescata dalle condizioni del nostro intestino. Rimane ancora ottimizzare la funzioe renale e linfatica ad esempio con un’ottima linfa di betulla originale. Un’altra situazione collegata sempre al gonfiore intestinale, è la sempre più diffusa intolleranza al glutine. Moltissime persone non sono celiache bensì solo sensibili al glutine, anche la medicina ufficiale finalmente lo ha evidenziato. Quindi oltre ad eliminare tutCurcuma ti i cereali contenenti glutine, ripristinare l’integrità della mucosa intestinale è indispensabile. La natura dispone di un rimedio straordinario in tal senso, la cui attivita’ riparatrice è stata scientificamente dimostrata: si tratta dell’estratto di semi di pompelmo. Questo preparato naturale è in grado di accellerare la guarigione delle lesioni della mucosa gastro intestinale, effettuando una pulizia selettiva che ci libera dai patogeni evntualmente presenti nell’intestino, preservando la flora batterica benefica difensiva.
na, prevede l’uso del sapone nero, l’olio di Argan e l’impiego del rassoul (talora trascritto rhassoul e, correttamente, ghassul): un’argilla estratta nelle montagne dell’Atlante marocchino. Il sapone nero è una pasta scura a base di olive e sali minerali che si applica su tutto il corpo nel tepidarium per le sue proprietà purificanti e esfolianti che rendono la pelle molto morbida. Inoltre, la frizione con il guanto di crine stimola la circolazione. L’olio di Argan si estrae dai semi della pianta omonima che cresce nelle zone desertiche. Il massaggio conclude il percorso del hammam. Infine, il ghassul, unito all’acqua diventa una pasta morbida che spalmata su mani e piedi assorbe le impurità che si eliminano con semplice risciacquo dopo una decina di minuti di posa. Dalle spa alle beauty farm, oggi il hammam è uno dei trattamenti di bellezza più diffusi per i suoi vantaggi dal punto di vista estetico e psicofisico. Nella sauna a infrarossi, diversamente dagli altri tipi di sauna non è necessario un preriscaldamento dell’ambiente in quanto le radiazioni infrarosse (benefiche e innocue onde elettromagnetiche emesse anche dal nostro corpo e dal sole) vengono assorbite principalmente dal corpo stesso (possono penetrare fino a 4 cm sotto la pelle) e in una piccola frazione riscaldano l’aria circostante, in genere non superando mai i 60° che si raggiungono gradatamente. Caratteristiche di queste innovative ed efficaci saune sono la totale assenza di vapore (caldo assolutamente secco), l’elevata capacità di disintossicare l’organismo, gli effetti di diminuzione del dolore
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in genere, i bassissimi consumi di esercizio e la estrema semplicità di installazione in qualunque ambiente professionale o domestico.[2] In moltissimi Paesi, tra i quali Giappone, Stati Uniti, Danimarca, Canada e Cina la Sauna a Infrarossi viene persino impiegata per usi medici riconosciuti. Le controidicazioni sono effettivamente minime e riguardano in prevalenza soggetti gravemente affetti da cardiopatie. Il parere di un medico, come per qualunque altro tipo di sauna, è comunque sempre consigliato. Negli ultimi 10 anni circa sembrano essere statisticamente le più richieste. La talassoterapia (dalla parola greca thalassa, che significa “mare”) è l’uso medico di acqua di mare come una forma di terapia. Si basa sull’utilizzo sistematico di acqua di mare, prodotti del mare e clima marino. Si ritiene che le proprie-
tà dell’acqua di mare abbiano effetti benefici sui pori della pelle. Secondo alcuni la talassoterapia è stato sviluppata nelle città di mare di Bretagna, in Francia, durante il 19° secolo; altri sostengono che la pratica della talassoterapia sia più vecchia, visto che i Romani erano convinti sostenitori delle virtù di termalismo e talassoterapia. Nella talassoterapia, si crede che le tracce di magnesio, po-
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GLI ELEMENTI DELL’ACQUA POTABILE Calcio (Ca): è presente nel nostro organismo come fosfati e carbonati. La quasi totalità è distribuita nello scheletro con la funzione di formazione del tessuto osseo, mentre il rimanente è distribuito nel plasma, nei muscoli e nel tessuto nervoso con le funzioni di coagulazione del sangue e dell’eccitabilità muscolare e nervosa. Le acque potabili e le acque minerali sono ricche di calcio in forma biodisponibile e contribuiscono al nostro fabbisogno giornaliero (1÷1,4 g per gli adolescenti, 0,8 g per gli adulti ed 1 g per gli anziani). La carenza di questo elemento porta a crisi tetaniche, osteoporosi e rachitismo, mentre l’eccesso porta alla calcificazione patologica degli organi (i più colpiti sono i reni) e a disturbi renali, nervosi e cardiaci. Elementi che possono impedirne l’assorbimento sono l’acido fitico (presente in alcuni cereali), il pH dell’intestino basso e l’elevato rapporto Ca/P, mentre la vitamina D ne favorisce l’assorbimento. È da tenere conto che la maggior parte viene espulso tramite il sudore e le feci. Magnesio (Mg): è presente nelle ossa, nei tessuti molli e nei liquidi organici. Serve per la trasmissione neuro-muscolare ed il metabolismo glucidico. Le acque minerali contribuiscono al nostro fabbisogno giornaliero (300÷350 mg) di questo elemento, mentre quelle potabili ne contengono una bassa quantità. La carenza di magnesio (ipomagnesiemia) porta a disfunzioni neuro-muscolari, mentre l’eccesso (in persone sane) viene semplicemente espulso per via renale, intestinale o con il sudore. Sodio (Na): è presente nei liquidi extracellulari. La sua funzione all’interno del nostro organismo è quella di regolare il bilancio idrico, mantenere la pressione osmotica dei liquidi corporei e regolare l’eccitabilità neuro-muscolare. Le acque minerali contribuiscono al nostro fabbisogno giornaliero (3÷7 g). La carenza di questo elemento porta ad anoressia, apatia, cefalea, crampi muscolari, debolezza, ipotensione e nausea, mentre l’eccesso porta all’aumento della pressione arteriosa con ingrossamento del cuore aumentando così le probabilità di infarto. Il sodio ingerito in eccesso viene generalmente eliminato tramite le urine o il sudore. La carenza di sodio nel nostro organismo può essere causata anche da diarrea, emorragie, sudorazioni intense, vomito e assenza di disidratazione (intossicazione da acqua), mentre l’eccesso è causato dall’eccessiva perdita di acqua (come nel caso del diabete insipido). Cloro (Cl): viene solitamente ingerito assieme al sodio sotto forma di cloruro di sodio (NaCl); serve per la regolazione del bilancio idrico e della pressione osmotica, oltre alla funzione di regolare l’equilibrio acido-base ed alla formazione dell’acido cloridrico. Le cause di carenza di questo elemento sono diarrea, sudorazioni intense e vomito, ma non desta preoccupazioni in quanto il suo apporto giornaliero è sempre soddisfatto. Viene eliminato con le urine e la sudorazione. Potassio (K): è il principale catione dei liquidi intracellulari. La sua funzione all’interno del nostro organismo è quella di mantenere la pressione osmotica, regolare il bilancio idrico e l’automatismo del muscolo cardiaco. L’acqua in genere contribuisce al nostro fabbisogno giornaliero (4 g). La carenza di questo elemento è dovuta a diarrea, malattie renali e vomito e porta alla sintomatologia della muscolatura striata (fino a paralisi e riflessi ridotti) e confusione mentale. L’eccesso (iperkaliemia), invece, si verifica solo nei casi di insufficienza renale in quanto il potassio in eccesso viene espulso normalmente per via renale. Fluoro (F): è presente nelle ossa e nei denti. L’assorbimento di tale elemento avviene a livello gastrico ed è molto veloce quando è nella forma di fluoruri, che è la forma in cui generalmente è presente nell’acqua (si sconsiglia perciò di superare la concentrazione di 1,5 mg/L). Il fabbisogno giornaliero varia da 0,4÷1 mg per un bambino a 1,3÷1,8 per un adulto. La carenza può essere dovuta dall’elevata quantità di grassi, dal calcio o dell’alluminio e porta alla carie dentaria e all’osteoporosi. L’eccesso di questo elemento porta alla fluorosi e, negli adulti, a calcificazioni. Manganese (Mn): è presente nel nostro organismo soprattutto nel fegato e nei reni ed è importante per il sistema nervoso, la struttura ossea, il metabolismo lipidico e l’attivazione di molti enzimi. Nelle acque si accettano basse concentrazioni di questo elemento perché ne altera le caratteristiche organolettiche (tra cui il colore dell’acqua). Il fabbisogno giornaliero è pari a 0,25 mg per i bambini e 2,5÷6 mg per gli adulti. La carenza di questo elemento è stata raramente diagnosticata. L’eccesso porta a disturbi neurologici. Viene espulso tramite la bile per mezzo dell’intestino. Fosforo (P): è presente nelle cellule come parte costituente di DNA, RNA, ATP, coenzimi, fosfolipidi, fosfoproteine e altro ancora. È presente nell’acqua in forma di fosfati e viene assorbito nell’intestino tenue. Il fabbisogno giornaliero varia da 0,14÷0,8 g per i bambini a 1,2 g per gli adulti. La carenza di questo elemento si chiama ipofosfatemia e può essere causata dalla presenza eccessiva di calcio (l’eccesso di uno di questi due elementi comporta l’eliminazione dell’altro) e porta all’astenia e all’alterazione dello sviluppo osseo e dei denti. Viene espulso con le urine.
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tassio, calcio, sodio e ioduro reperibili nell’acqua di mare siano assorbite attraverso la pelle. La terapia viene applicata in varie forme, sia docce di acqua di mare riscaldata, applicazione di fanghi marini o di pasta di alghe, o ancora l’inalazione dell’acqua marina polverizzata. Questo tipo di terapia è molto comune nella zona del Mar Morto. Nella balneoterapia, le acque minerali terapeuticamente attive, grazie alla loro struttura, esercitano l’azione curativa. Il trattamento più frequente consiste nella balneoterapia con acqua calda. Vengono utilizzate vasche apposite o piscine, la durata del trattamento dura tra i 10 e i 15 minuti e la temperatura dell’acqua attorno ai 35 o 37 °C. Subito dopo è necessario un periodo di riposo di 30-40 minuti per rendere effettivi i benefici del trattamento. La balneoterapia costituisce un valido sostegno nella cura delle patologie dell’apparato locomotore, nei trattamenti post-traumatici e chirurgici e per sintomatiche d’insufficienza venosa e linfatica. La balneoterapia può essere applicata in diversi modi; i più diffusi sono idromassaggio, ginnastica vascolare idrica, docce. Esiste l’ulteriore variante della balneoterapia orale. Nell’idromassaggio il metodo massoterapico, noto per il relax ed il benessere fisico che se ne trae, sfrutta la pressione dell’acqua tenuta ad una determinata temperatura. L’acqua calda a circa 37/38 °C favorisce la circolazione e rilassa i muscoli, l’acqua fredda può aumentare la pressione arteriosa conferendo tonicità. La pressione massaggiante dell’acqua rende le gambe meno gonfie e riduce la cellulite. Particolarmente indicata nelle patologie a carico di apparato locomotore, circolatorio e cute. La ginnastica vascolare idrica consiste nell’immersione di uno o più arti in acqua calda e fredda, rapidamente alternate. Gli arti ven-
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Speciale Benessere gono immersi in apposite vasche in acqua portata alla temperatura di 40/42 °C. Dopo qualche minuto la temperatura viene fatta scendere a 20 °C ripetendo Il procedimento per una durata complessiva di 30 minuti. La variazione rapida di temperatura consente un’attivazione della circolazione periferica e contribuisce a ridurre lo spasmo della muscolatura liscia vasale. Bere tanta acqua fa bene, lo sanno tutti. I vantaggi per il nostro organismo sono veramente moltissimi. Eccone alcuni: Perdita di peso: bere acqua aiuta a perdere peso perché scioglie i grassi. L’acqua potabile riduce la fame ed è un efficace soppressore dell’appetito. Inoltre, l’acqua ha zero calorie. Rimedio naturale per il mal di testa: l’acqua aiuta ad alleviare mal di testa e dolori alla schiena causati della disidratazione. Anche se molte cause contribuiscono alla cefalea, la disidratazione è quella più comune. Una pelle più sana: La pelle sembra più giovane quando è adeguatamente idratata. L’acqua aiuta a ricostituire i tessuti della pelle, idrata la pelle e aumenta la sua elasticità. Migliore rendimento in palestra: l’acqua potabile regola la temperatura corporea, ciò significa che ci si sente più energici quando si fanno esercizi. L’acqua aiuta anche a far crescere i muscoli. Aiuta la digestione e combatte la stipsi: l’acqua potabile aumenta il metabolismo, perché aiuta nella digestione. Meno crampi e distorsioni: una corretta idratazione aiuta a mantenere le articolazioni e muscoli lubrificati, in modo da avere meno probabilità di essere vittime di crampi e distorsioni.
Meno probabilità di ammalarsi: bere molta acqua aiuta a combattere contro l’influenza e altre malattie come i calcoli renali e gli attacchi di cuore. L’acqua aggiunta al limone è utilizzata per disturbi come le malattie respiratorie, problemi intestinali, reumatismi e artrite. In altre parole, uno dei benefici dell’acqua potabile è che può migliorare il sistema immunitario. Allevia la fatica: l’acqua è usata dal corpo per eliminare le tossine e i prodotti di scarto. Riduce il rischio di cancro: relativamente al sistema digestivo, alcuni studi dimostrano che bere una buona quantità di acqua può ridurre i rischi di cancro alla vescica e al colon. L’acqua diluisce la concentrazione di agenti cancerogeni nelle urine e riduce il tempo in cui sono in contatto con il rivestimento della vescica.
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MEDICAL CENTER CHIRURGIA ESTETICA E INTERVENTI ESPERIENZA E PROFESSIONALITÀ AL SERVIZIO DELLA TUA BELLEZZA “La Bellezza è l’unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l’una sull’altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta l’eternità.” (Oscar Wilde)
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na struttura idonea alle vostre esigenze: l’idea del dr. Massimo Ladisi era quella di creare una struttura polispecialistica adibita alla chirurgia estetica. Nel 2004 nasce la medical center, è primo poliambulatorio medico dedicato alla chirurgia estetica. Grazie alla professionalità e all’esperienza di numerosi specialisti, ogni inestetismo viene trattato e valutato in equipe migliore alla ricerca della migliore soluzione. L’attenta analisi e la volonta di capire l’esigenze del paziente è la filosofia del gruppo. Ogni richiesta viene valutata e adattata alla fisionomia della persona scegliendo le tecniche e metodologie migliori. La scelta dei trattamenti viene effettuata dal team utilizzando le più adeguate metodologie allo scopo di soddisfare eventuali richieste.
La nostra filosofia si basa su poche semplici regole e sulla serietà dei nostri professionisti. ll valore dell’esperienza: la scelta per ogni componente del team è senza dubbio data dalla propria esperienza sul campo, oltre ad un notevole riguardo per i propri aspetti caratteriali. Lo studio personalizzato: ogni richiesta viene valutata e adattata alla fisionomia della persona scegliendo le tecniche e metodologie migliori. I nostri trattamenti: la scelta dei trattamenti viene effettuata dal team utilizzando le più adeguate metodologie allo scopo di soddisfare eventuali richieste. Prodotti naturali: molta attenzione viene fatta alla continua ricerca dei prodotti più naturali disponibili sul mercato. La scelta quindi è verso prodotti assolutamente anallergici e biocompatibili con i nostri tessuti.
MEDICAL CENTER Dott. Massimo Ladisi Corso Torino, 1/18 Genova Tel. 010 565546 Fax 010 565546 www.massimoladisi.it massimoladisi@gmail.com
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L’ASSOCIAZIONE ETICO-SPORTIVA CHE VUOLE ESSERE D’AUSILIO AL MONDO DELLO SPORT
E’
nata a Genova l’Associazione “VIVI LA SFIDA”, un’associazione pensata per aiutare lo Sport in tutte le sue molteplici sfaccettature. “VIVI LA SFIDA” vuole affrontare con determinazione tutte le sfide che si vengono a creare dentro e vicino allo Sport, che dovrebbe essere simbolo di lealtà, coraggio, uguaglianza, fraternità ed esempio sociale non solo per i giovani ma per tutti i cittadini del mondo. L’Associazione, dichiarano i suoi fondatori, vuole impegnarsi per la crescita socio-culturale dei cittadini e degli sportivi, trasferire loro le nozioni, i mezzi e l’entusiasmo per un più completo inserimento nella società civile e nel mondo del
lavoro, compresi i valori fondamentali dell’etica e dell’inclusione sociale, anche attraverso lo Sport, di persone con disabilità e gruppi meno rappresentati. La guida a cui si ispira l’Associazione “VIVI LA SFIDA” è il “LIBRO BIANCO SULLO SPORT” redatto dalla Commissione delle Comunità Europee, il quale, per molti versi, viene il più delle volte disatteso quando disconosciuto. Il Presidente dell’Associazione è Umberto Paganelli, membro del consiglio direttivo dell’Associazione Atleti Olimpici
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Sport e dintorni e Azzurri d’Italia, Medaglia d’Argento al Valore Atletico e convinto sostenitore dei principi sopra menzionati. Paganelli evidenzia che all’interno dell’Associazione è stata costituita una Commissione Scientifica di tutto rispetto formata da professionisti di vari settori e tutti vicini al mondo dello sport: - Prof. Gianni Testino, Primario Ospedale San Martino: problematiche giovanili. - Dott. Lorenzo Marugo, Medico Federale FIN accompagnatore squadra Olimpica: medicina dello sport. - Dott.ssa Ilaria Pasa, fisioterapista, maratoneta: fisioterapia sportiva - Claudio Puppo, vice presidente nazionale ANGLAT , segretario regionale consulta per l’handicap: sport disabili e rapporti con il mondo della disabilità - Leonardo Angiulli, Presidente Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia-Genova: rapporti con atleti Azzurri. - Avv. Deborah Morini, ex atleta di arti marziali: problematiche legali legate allo Sport. Come si vede, l’Associazione ha posto le basi per un lavoro serio e costruttivo con la disponibilità di interloquire con qualsiasi società sportiva, federazione sportiva, Coni, Enti Pubblici, al fine di essere di supporto e di presidio su tutto il territorio. Un argomento che sta a cuore all’Associazione è quello dell’impiantistica sportiva che, nella nostra regione ed in generale in Italia presenta enormi lacune sia a livello strutturale che legislativo. Speriamo che “VIVI LA SFIDA” possa veramente essere un punto di partenza per dare specificità ad un settore molte volte non considerato adeguatamente e che invece potrebbe costituire un’occasione di opportunità.
INFORMAZIONI Viale Sauli, 4 - 16121 Genova Cell. 345 9584652 vivilasfida@gmail.com www.vivilasfida.com
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Ogawa Kazumasa, Due donne raccolgono molluschi sottocosta, 1890 ca. © 2013 Città di Lugano – Museo delle Culture – Collezione «Ada Ceschin Pilone» – Fagioli.
Studio di Ogawa Kazumasa, Samurai, 1890 ca. © 2013 Città di Lugano – Museo delle Culture – Collezione «Ada Ceschin Pilone» – Fagioli. Nella pagina accanto in basso a sinistra: Studio di Kusakabe Kimbei, Corriere tatuato, 1889-1914 ca. © 2013 Città di Lugano – Museo delle Culture Collezione «Ada Ceschin Pilone» – Fagioli.
GEISHE E SAMURAI A PALAZZO DUCALE L’ESPOSIZIONE PRESENTERÀ 125 STAMPE FOTOGRAFICHE ORIGINALI REALIZZATE DAI GRANDI INTERPRETI GIAPPONESI ED EUROPEI DI QUEST’ARTE, AGLI ALBORI DELLA STORIA DELLA FOTOGRAFIA, FRA IL 1860 E I PRIMISSIMI ANNI DEL NOVECENTO
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amurai, kendoka, lottatori di sumo, geishe, attori del teatro kabuki: un universo affascinante e lontano, ritratto da straordinarie immagini per gettare uno sguardo sulla condizione dell’uomo e della donna in Giappone un secolo e mezzo fa. Dal 18 aprile al 25 agosto 2013, Palazzo Ducale di Genova ospita una mostra che presenta 125 stam-
pe fotografiche originali realizzate dai grandi interpreti giapponesi ed europei di quest’arte, agli albori della storia della fotografia, fra il 1860 e i primissimi anni del Novecento. L’iniziativa, dal titolo Geishe e Samurai. Esotismo e fotografia nel Giappone dell’Ottocento si inserisce nell’ambito della quarta edizione de La Storia in Piazza, dedicata quest’anno
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Mostre ed Eventi al tema delle identità sessuali. Curata da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e da Marco Fagioli, la mostra è realizzata da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e da Giunti Arte Mostre Musei, in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano che conserva un archivio composto da di oltre 5.200 fotografie all’albumina colorate a mano, per metà circa contenute all’interno di oltre 90 coevi album-souvenir racchiusi da coperte splendidamente decorate da maestri dell’arte giapponese della lacca. Si tratta di una delle maggiori collezioni del genere esistenti al mondo. Raccolta con erudita passione da Marco Fagioli a partire dal 1973, la collezione è stata interamente acquisita nel 2012 dalla Fondazione ‘Ada Ceschin Pilone’ di Zurigo che l’ha destinata in comodato permanente al Museo delle Culture di Lugano. La rassegna ruota attorno all’idea dell’uomo e della donna giapponesi, così come si sono formate nell’immaginario europeo dell’Ottocento, ritratto nelle fotografie della Scuola di Yokohama, sia nelle reali condizioni socio-culturali del tempo, attraverso i capolavori di uno dei più importanti capitoli della storia della fotografia - nata in Europa ma subito sperimentata in Giappone - proprio nel periodo in cui, abbandonando un isolamento che durava da trecento anni, il Paese del Sol levante si apriva all’America e all’Europa, influenzando, con le immagini e le espressioni della sua creatività, il gusto dell’intero Occidente. Il percorso espositivo seguirà un itinerario tematico, diviso in sette sezioni, intervallato da tre piccole aree che presenteranno otto preziosi album-souvenir, e indagherà il contesto paesaggistico e culturale in cui è costruita l’idea di ineffabile perfezione, in cui si muovono i protagonisti, uomini e donne, della fotografia giapponese dell’Ottocento, quindi l’universo maschile, fatto di uomini e bambini ritratti nelle loro attività di tutti i giorni. Si procederà analizzando l’armonia del quotidiano che contraddistingue il ritratto delle donne impegnate nelle attività domestiche e di tutti i giorni, il tempo del rito
Qui sopra dall’alto al basso: Raimund von Stillfried-Ratenicz, Lottatori, 1870 ca. © 2013 Città di Lugano – Museo delle Culture – Collezione «Ada Ceschin Pilone» – Fagioli. Sotto: Ueno Hikoma, Veduta di Tokyo dal Colle di Atago, 1870 ca. © 2013 Città di Lugano Museo delle Culture – Collezione «Ada Ceschin Pilone» – Fagioli.
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Anonimo, Venditore ambulante di scope, 1880-1890 ca. © 2013 Città di Lugano – Museo delle Culture – Collezione «Ada Ceschin Pilone» – Fagioli.
Nella pagina accanto: Tamamura Kozaburo, Geisha che gioca con una palla legata a un filo, 1900 ca. © 2013 Città di Lugano – Museo delle Culture – Collezione «Ada Ceschin Pilone» – Fagioli.
Sotto: Anonimo, Veduta di Miyajima, 1880-1890 ca. © 2013 Città di Lugano – Museo delle Culture – Collezione «Ada Ceschin Pilone» – Fagioli. e della festa, con i ritratti dei diversi operatori del sacro e le immagini delle occasioni liturgiche e cerimoniali, la bellezza sublime, che permette di cogliere le coordinate ideologiche di un modello idealizzato di bellezza femminile asiatica che s’imporrà attraverso una sorta di cliché, destinato a durare a lungo nel tempo. Chiuderanno idealmente la mostra le due sezioni dedicate agli eroi dell’ultraesotico, con i ritratti di alcuni dei personaggi tipici della cultura giapponese del tempo (sàmurai, kendoka, lottatori di sumo, tatuati), affiancati da venti rare carte da visita che ritraggono attori del teatro kabuki, e alle città senza notte, sul tema e sulla realtà storica delle donne di piacere. L’iniziativa genovese offrirà l’occasione di approfondire un momento della fotografia nipponica passato sotto il nome di Scuola di Yokohama, la cui caratteristica risiedeva nell’unire la fotografia, la forma artistica più d’avanguardia di quel tempo, con la tradizione delle grafiche giapponesi, realizzando stampe fotografiche su carta all’albumina delicatamente colorate singolarmente a mano da raffinati artigiani.
LA MOSTRA Genova, Palazzo Ducale (piazza Giacomo Matteotti, 9) 18 aprile – 25 agosto 2013 Orari: Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.00 Lunedì chiuso La biglietteria chiude un’ora prima. Ingresso: - biglietto, compresa l’audioguida: intero € 10, ridotto € 8, gruppi € 7, scuole € 4 - biglietto congiunto con la mostra Stanley Kubrick. Fotografo: intero € 14, ridotto € 12 - biglietto congiunto con il Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone” di Genova: intero € 12, ridotto € 10 Informazioni e prenotazioni: biglietteria Palazzo Ducale Tel. 010.5574065 www.palazzoducale.genova.it Catalogo: GAmm GiuntiUfficio Stampa
Queste immagini, destinate prevalentemente ai viaggiatori stranieri, offrivano rappresentazioni del paesaggio e della cultura giapponese, con una funzione che è sostanzialmente quella di produrre souvenir di viaggio e della memoria esotica. Tale genere esprime uno stile fortemente riconoscibile che non trova, allora, eguali nel mondo per la qualità dell’interazione fra la stampa all’albumina, la raffinatezza della ricerca fotografica e la finissima colorazione che, in alcuni casi, produce un risultato finale vicino a quello delle moderne fotografie a colori. A realizzare tali capolavori furono artisti europei e giapponesi che risposero, innanzi tutto, al bisogno dei viaggiatori occidentali di portare con sé il ricordo di un paese che appariva loro per molti versi straordinario, nel momento irripetibile in cui la modernizzazione forzata dell’epoca Meiji (1868-1912) trasformava, a vista d’occhio, un mondo sostanzialmente medievale in una moderna nazione industriale. Grazie all’affermazione delle moderne tecniche di stampa, le stesse fotografie che assortivano gli album-souvenir di tali viaggiatori, furono utilizzate per alcuni decenni anche per illustrare una ricca pubblicistica fatta di guide, di resoconti di viaggio e, soprattutto, di descrizioni della vita quotidiana e dei costumi di un mondo che appariva all’Occidente come la quintessenza di un Oriente medievale, educato ed elegante, arrivato miracolosamente intatto alla soglie della civiltà industriale.
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Mostre ed Eventi
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TUTTA L’AMERICA
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FINO AL 25 AGOSTO LA MOSTRA CON LE PIÙ SIGNIFICATIVE ISTANTANEE DEL GRANDE REGISTA
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Stanley Kubrick, Columbia
ubrick sbarca a Genova: questa volta il protagonista non è il regista pluripremiato, fra i più grandi della storia del cinema, ma il fotografo. La mostra a Palazzo Ducale (dal 1 maggio al 25 agosto 2013) documenta infatti un aspetto poco conosciuto nella carriera del grande regista statunitense quando, nel 1945, a soli 17 anni venne assunto come fotoreporter dalla rivista americana Look. Una carriera breve ma straordinaria, che University, 1948.tif inedite ma ricche di fascino. illustrerà sfaccettature L’esposizione, ideata da GAmm Giunti, curata da Michel Draguet, presentata lo scorso anno in prima mondiale nella prestigiosa sede dei Musées
Royaux des Beaux-Arts de Belgique a Bruxelles, è coprodotta da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e da Giunti Arte Mostre Musei, in collaborazione con il Museum of the City of New York - che custodisce un patrimonio ancora in parte sconosciuto di oltre 20.000 negativi di Stanley Kubrick. La rassegna testimonierà la capacità di Kubrick di documentare la vita quotidiana dell’America dell’immediato dopoguerra, attraverso le inquadrature fulminanti e ironiche nella New York che si apprestava a diventare la nuova capitale mondiale, o l’epopea dei musicisti dixieland o degli artisti circensi. La mostra propone 160 fotografie appositamente tirate con stampa al bromuro d’argento dai negativi originali conservati nella Look Magazine Collection del Museo della città di New York, realizzate da Stanley Kubrick dal 1945 al 1950 quando, a soli 17 anni, venne assunto dalla rivista americana Look. Stanley Kubrick, il geniale regista al quale si devono alcuni capolavori del cinema mondiale, fu anche un eccellente fotografo. Approda infatti come
DI KUBRICK
Il personaggio
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UNA VITA DIETRO LA MACCHINA DA PRESA Stanley Kubrick (New York, 26 luglio 1928 – Harpenden, 7 marzo 1999) è stato un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore della fotografia, montatore, scenografo, creatore di effetti speciali e fotografo statunitense naturalizzato britannico, considerato tra i maggiori cineasti della storia del cinema. Kubrick è conosciuto soprattutto per aver affrontato con grande abilità quasi tutti i generi cinematografici: il noir con Il bacio dell’assassino, il thriller con Rapina a mano armata, il genere drammatico in Orizzonti di gloria, il peplum con Spartacus, la satira politica con Il dottor Stranamore, la commedia “nera” con Lolita, la fantascienza in 2001: Odissea nello spazio, la fantascienza sociologica in Arancia meccanica, il genere storico in Barry Lyndon, l’horror con Shining, il genere guerra con Paura e desiderio e Full Metal Jacket, il dramma psicologico in Eyes Wide Shut.Nel 1997 ha vinto il Leone d’oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia. FILMOGRAFIA
Documentari Day of the Fight (1951) - Cortometraggio Flying Padre (1951) - Cortometraggio The Seafarers (1953) - Cortometraggio
Film Paura e desiderio (Fear and Desire) (1953) Il bacio dell’assassino (Killer’s Kiss) (1955) Rapina a mano armata (The Killing) (1956) Orizzonti di gloria (Paths of Glory) (1957) Spartacus (1960) Lolita (1962) Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb) (1964) 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) (1968) Arancia meccanica (A Clockwork Orange) (1971) Barry Lyndon (1975) Shining (The Shining) (1980) Full Metal Jacket (1987) Eyes Wide Shut (1999)
Sceneggiature Day of the Fight (1951) - Cortometraggio – Documentario Flying Padre (1951) - Cortometraggio – Documentario Paura e desiderio (Fear and Desire) (1953) Il bacio dell’assassino (Killer’s Kiss) (1955) Rapina a mano armata (The Killing) (1956) Orizzonti di gloria (Paths of Glory) (1957) Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb) (1964) 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) (1968) Arancia meccanica (A Clockwork Orange) (1971) Barry Lyndon (1975) Shining (The Shining) (1980) Full Metal Jacket (1987) Eyes Wide Shut (1999)
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Eventi collaboratore alla rivista Look, fra i più diffusi mensili dell’epoca, grazie a una fotografia che ritrae un edicolante a New York il giorno della morte del presidente Roosevelt e dopo pochi mesi, appena diciottenne, ne diventa uno dei fotoreporter di punta. Il percorso espositivo, organizzato in sezioni tematiche, si svolgerà attraverso alcune delle storie che l’occhio dell’obiettivo di Kubrick ha immortalato. Ad aprirlo sarà la photo-story ispirata da Mickey, un ragazzino di dodici anni che lavora come lustrascarpe nel quartiere di Brooklyn, accompagnata da altre serie dedicate alla ‘sua’ città, una New York talvolta notturna, come nelle figure dei viaggiatori della metropolitana, o quotidiana come nelle immagini colte per strada. Nell’opera fotografica di Kubrick, New York rappresenta la metafora dell’intero mondo occidentale, un osservatorio privilegiato per riflettere sulle forme di vita di una società in piena evoluzione, come nella serie in parte inedita di Life and Love on the New York Subway pubblicata nel1947, o negli scatti effettuati nella sala di aspetto di un dentista, luogo di incontri casuali e avvincenti.
Produzioni Paura e desiderio (Fear and Desire) (1953) Il bacio dell’assassino (Killer’s Kiss) (1955) Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb) (1964) 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) (1968) Arancia meccanica (A Clockwork Orange) (1971) Barry Lyndon (1975) Shining (1980) Full Metal Jacket (1987) Eyes Wide Shut (1999)
A pagina 56 uno scatto dedicato a Montgomery Clift mentre a pagina 57, “Columbia University”, 1948. In questa pagina due ritratti di Montgomery Clift e una foto del 1964, “Ritratti e sperimentazioni”.
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LA MOSTRA Stanley Kubrick. Fotografo Genova, Palazzo Ducale (piazza Giacomo Matteotti, 9) 1 maggio - 25 agosto 2013 Orari: Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.00 Lunedì chiuso La biglietteria chiude un’ora prima Ingresso: - biglietto, compresa l’audioguida: intero € 10, ridotto € 8, gruppi € 7, scuole € 4 - biglietto congiunto con la mostra Geishe e Samurai. Esotismi e fotografia nel Giappone dell’Ottocento: intero € 14, ridotto € 12 Informazioni e prenotazioni: biglietteria Palazzo Ducale Tel. 010.5574065 www.palazzoducale.genova.it Catalogo: GAmm Giunti
Stanley Kubrick, Dailies of a rising star - Betsy von Fürstenberg, 1950.
Si ringrazia per le foto fornite CLP Relazioni Pubbliche.
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Eventi
Sopra, Myths of a Paddy Wagon. Negli scatti accanto, A tale of a shoe-shine boy, 1947.
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The New York Subway. Accanto un mito del mondo della boxe: Rocky Graziano. Sotto, Myths of a Paddy Wagon.
Una sezione raccoglie una scelta di ritratti che affrontano l’universo del ‘più grande spettacolo del mondo’ con una strepitosa serie di immagini dietro le quinte del circo, l’avventura delle prime star della televisione, e l’epopea del pugilato, che cronologicamente fa da ponte fra la carriera di fotografo e l’inizio di quella di regista. Infatti, tra il 1949 e il 1950 realizzò due servizi che raccontano la vita del pugile Rocky Graziano e quella del peso medio Walter Cartier; pochi mesi dopo gira Day of the Fight (1951), il suo primo film della durata di sedici minuti, nel quale racconta la giornata che precede l’incontro di boxe tra lo stesso Cartier e Bobby James dell’aprile 1950.
Josef von Stroheim dopo avere visto il suo primo lungometraggio Il bacio dell’assassino, di poco successivo, disse di lui che “quando un regista muore diventa fotografo. Forse Il bacio dell’assassino sarà la prova che quando un regista nasce non è detto che muoia un fotografo”. Accompagna la mostra un catalogo GAmm Giunti.
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Eventi
I PREMI DI KUBRICK Leone d’oro 1997 - Leone d’oro alla carriera Premio Oscar 1965 – Nomination al miglior film per Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba 1965 – Nomination al miglior regista per Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba 1965 – Nomination alla migliore sceneggiatura non originale per Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba 1969 – Nomination al miglior regista per 2001: Odissea nello spazio 1969 – Nomination alla migliore sceneggiatura originale per 2001: Odissea nello spazio 1969 – Migliori effetti speciali per 2001: Odissea nello spazio 1972 – Nomination al miglior film per Arancia meccanica 1972 – Nomination al miglior regista per Arancia meccanica 1972 – Nomination alla migliore sceneggiatura non originale per Arancia meccanica 1976 – Nomination al miglior film per Barry Lyndon 1976 – Nomination al miglior regista per Barry Lyndon 1976 – Nomination alla migliore sceneggiatura non originale per Barry Lyndon 1988 – Nomination alla migliore sceneggiatura non originale per Full Metal Jacket Golden Globe 1961 - Nomination al miglior regista per Spartacus 1963 - Nomination al miglior regista per Lolita 1972 - Nomination al miglior regista per Arancia meccanica 1976 - Nomination al miglior regista per Barry Lyndon
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Il viaggio
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ontinua il boom editoriale dei poeti liguri, e tra gli emergenti che si contendono il primato genovese ora svetta Roberto Martone. Nel suo bellissimo studio di Chiavari mi introduce al suo nuovo libro di poesie che verrà edito da De Ferrari, prossimamente in libreria, dopo il successo di “Lo sguardo, colore, la malinconia” uscito nel 2009 e poi “Le metafore, la sorte e altre umane storie” del 2011. Ma Roberto Martone è anche pittore di profonda esperienza tecnica, la sua capacità lo apparenta alla grande pittura del passato, un Maestro nel senso compiuto della parola. E poi il coraggio della coerenza e della fedeltà all’immagine, specificità che dimostra anche la dimensione etica dell’artista e la compiutezza di uno stile che non dimentica mai l’uomo. Qualità assolutamente eccezionali che si ritrovano nel Martone poeta: autore notevole e artista completo che riesce a creare un connubio tra poesia e pittura.
Quello d’Ulisse hi il primo (anelito) e la mela fu la partenza da un amore perenne del sangue, dal calore della casa fedele la donna, l’isola, la madre... Io sono e non sono questo andare e venire, il vento le nuvole alte - una porta che s’apre a nuove domande, e poi l’Incompiuto (la cosa più pura) il cuore segreto del Viaggio - un passaggio che porta lontano, un canto che dietro si lascia il dolore d’essere fermi - andane scguire il colore dei flutti, amare naufragi e tempeste, ascoltare la voce d’ignoti maestri - il mistero - e la brama d’un mare lontano che invade il pensiero..
LA POESIA E L’IMMAGINE DI ROBERTO MARTONE di Diana Bacchiaz
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Poesia e Liguria
DOPO «LO SGUARDO, COLORE, LA MALINCONIA» E «LE METAFORE, LA SORTE E ALTRE UMANE STORIE», NUOVA RACCOLTA PER IL PITTORE E POETA
Una città di nafte, la sfoga cia Paura (Torino) Racconti levigati al centro di ciascuno e intorno la vita che diventa passato quale la nostalgia d’un suono che cade da lontano e, già sapevo là, dove nasce la musica anche il ricordo nasce: quasi una lontananza, un bisogno del cuore si perpetua e il cerchio poi conclude. Fioca arriva la luce della sera, lenta visione che piace si illumina la vetrina davanti casa in un barlume che riscalda. Se appena sollevi la tenda vedi il ramo curvo in cima alt etto e non sai quale stagione sia e ti confondi in questa città - così sospesa nel buio al chiarore incerto dai lampioni. Forse è primavera, o inverno, o forse non lo so nel silenzio torna l’infanzia tutta e la visione antica- Porta Nuova, i treni le magiche partenze sulla traccia dei binari. La sosta incerta con le sue parvenze, la corsa i desideri e l’immutabile pianura, il cielo del Nord e il disfarsi lieve dei giorno oltre le vicine simmetrie - la montagna bianca dopo la neve- qui mi ritrovo, qui dove gente cammina in riga o vaga altrove fantasmi del passato (bambini persi) e uomini presenti la processione, a sé diversi, avversi in tante opposte schiere in cerca dal padrone. Così neri sono i platani di notte - il cavaliere stregato s’addormenta - nessun riflesso, nessuna stella appare - vola la strega sulla città più buia a indicare un percorso che non c’è - arriva il vento, regna la paura. Il cuore solo si nasconde nel suo sogno Nessun riflesso. nessuna stella, o incanto di parole.
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l Sovrano Militare Ordine di Malta, certamente la più importante e più nota milizia cavalleresca di tutti i tempi, ha celebrato recentemente i nove secoli di costante ed attiva opera di carattere ospitaliero, nello spirito degli antichi Crociati che, per primi, avvertirono l’esigenza di fornire sicuro asilo ai pellegrini che si recavano in Terra Santa per venerare i luoghi che erano stati testimoni del passaggio terreno del Salvatore. Questa ricorrenza è stata ricordata a Roma, con sobria solennità, alla presenza dei Cardinali Tarcisio Bertone, Segretario di Stato e Paolo Sardi, “Patronus” dell’Ordine stesso; gli intervenuti, guidati dal Gran Maestro, Frà Mattew Festing, hanno poi incontrato il Santo Padre, che ha rivolto loro parole di vivo elogio per l’attività dispiegata. La presenza di questi “confrati” in Gerusalemme è quasi
di Giuseppe Parodi Domenichi
millenaria e coeva a quella di altre insigni compagini cavalleresche, identificabili nei Cavalieri del S. Sepolcro, di S. Lazzaro, del Tempio e Teutonici (ognuno dei quali perseguiva scopi precisi, ma tutti con il comune denominatore dell’assistenza verso il prossimo, secondo i dettami del Vangelo): il primo nucleo di essi, infatti, appare operante in quei luoghi fin dalla prima metà del secolo XI; fu tuttavia nel 1113 che il Pontefice Pasquale II approvò l’Ospedale Gerosolimitano (“Sacra Domus Hospitalis”) fondato e diretto dal B. Frà Gherardo (1040-1121), promotore del primitivo nucleo dei “Frati serventi”; con questo documento l’Ospedale era reso indipendente dal Patriarca Latino di Gerusalemme e posto sotto la protezione pontificia; poco tempo dopo, il nascente Ordine ebbe in Frà Raimondo de Puy il suo primo Gran Maestro, con l’approvazione dei Papi Callisto II e Innocenzo II. Con queste autorevoli credenziali l’Ordine si estese rapidamente in molte nazioni, fondandovi altrettante “domus hospitales” che confermarono ed ampliarono l’opera assistenziale. A questo punto è necessario, senza ombra di campanilismo, rimarcare che Genova fu fra le prime città ad essere scelta quale sede di uno di questi ospedali-ospizi: gli Ospitalieri Gerosolimitani vi presero dimora, secondo le più attendibili documentazioni attentamente vagliare da ottimi storiografi, intorno al 1180, dove promossero l’erezione della chiesa di S. Giovanni di Prè con annesso Ospedale, la cui presenza si rivelò subito provvidenziale: Genova era un fondamentale crocevia di viaggiatori provenienti dal nord che, per motivi devozionali o più semplicemente commerciali, si dirigevano via mare verso l’Oriente; di questo caritatevole insediamento fu colonna portante per lunghi anni S. Ugo Canefri, che resta fra le figure più significative dell’Ordine in quel tempo. L’attività dei Cavalieri Gerosolimitani si allargò a vista d’occhio: sorsero infatti precettorie nel Genovesato, nelle due riviere e nell’alto Monferrato, parecchie delle quali continuarono la loro opera per molti anni, acquisendo anche una non indifferente potenza territoriale, essendo proprietarie di immobili e terreni. Di questi insediamenti si è persa la traccia in diverse località, essendo ormai noti soltanto come memorie storiche; Genova, invece, ha mantenuto nel corso dei secoli questa visibile testimonianza dell’impegno assistenziale melitense, che sopravvive ancora attraverso le opere promosse dalla locale Delegazione dell’Ordine, nello stesso luogo in cui, quasi mille anni fa, si accese la fiamma caritativa che animò i progenitori degli attuali Cavalieri.
NOVECENTO ANNI ISPIRATI ALLO SPIRITO OSPITALIERO CELEBRATI A ROMA DAL CARDINAL BERTONE. GENOVA FU TRA LE PRIME CITTÀ SCELTE COME SEDE DI UN OSPEDALE-OSPIZIO
ORDINE DI MALTA:
NOVE SECOLI DI “OSPITALITA’” 66 INGENOVA Magazine
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Eventi
Puy il suo primo Gran Maestro, con l’approvazione dei Papi Callisto II e Innocenzo II. Con queste autorevoli credenziali l’Ordine si estese rapidamente in molte nazioni, fondandovi altrettante “domus hospitales” che confermarono ed ampliarono l’opera assistenziale. A questo punto è necessario, senza ombra di campanilismo, rimarcare che Genova fu fra le prime città ad essere scelta quale sede di uno di questi ospedali-ospizi: gli Ospitalieri Gerosolimitani vi presero dimora, secondo le più attendibili documentazioni attentamente vagliare da ottimi storiografi, intorno al 1180, dove promossero l’erezione della chiesa di S. Giovanni di Prè con annesso Ospedale, la cui presenza si rivelò subito provvidenziale: Genova era un fondamentale crocevia di viaggiatori provenienti dal nord che, per motivi devozionali o più semplicemente commerciali, si dirigevano via mare verso l’Oriente; di questo caritatevole insediamento fu colonna portante per lunghi anni S. Ugo Canefri, che resta fra le figure più significative dell’Ordine in quel tempo. L’attività dei Cavalieri Gerosolimitani si allargò a vista d’occhio: sorsero infatti precettorie nel Genovesato, nelle due riviere e nell’alto Monferrato, parecchie delle quali continuarono la loro opera per molti anni, acquisendo anche una non indifferente potenza territoriale, essendo proprietarie di immobili e terreni. Di questi insediamenti si è persa la traccia in diverse località, essendo ormai noti soltanto come memorie storiche; Genova, invece, ha mantenuto nel corso dei secoli questa visibile testimonianza dell’impegno assistenziale melitense, che sopravvive ancora attraverso le opere promosse dalla locale Delegazione dell’Ordine, nello stesso luogo in cui, quasi mille anni fa, si accese la fiamma caritativa che animò i progenitori degli attuali Cavalieri.
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rofessore, che cosa sta cambiando nell’università in Italia? L’università italiana sta cambiando pelle, è un dato di fatto incontestabile. Se ne accorgono i docenti e, forse ancor di più, gli studenti che si sono iscritti quando era in vigore un certo ordinamento e improvvisamente si trovano circondati da colleghi appartenenti a un ordinamento diverso, in seguito a una delle tante riforme che in questi ultimi anni si sono susseguite senza posa. Assai maggiore è, per esempio, l’attenzione riservata ai fuori corso, invitati con le buone o con le cattive a mettersi in regola pena aumenti consistenti delle tasse. Più asfissianti le norme burocratiche, un groviglio di regole piccole e grandi in cui anche i professori che si occupano di orientamento stentano a raccapezzarsi. Che sbocchi occupazionali hanno oggi i giovani studenti ? È una questione diventata cruciale. Un problema non certo nuovo, ma oggi al centro dell’attenzione poiché si ritiene – giustamente – che tra corsi di studio e mercato del lavoro debba sussistere un rapporto di interazione costante, al fine di evitare la piaga endemica della disoccupazione dei laureati o di un loro utilizzo spesso molto lontano dagli studi compiuti. Anche in Italia, inoltre, si sta facendo strada l’idea che, accanto agli atenei tradizionali, sia opportuno far nascere le cosiddette “università imprenditoriali”. Cos’è una università imprenditoriale? Da noi una simile espressione fa subito arricciare il naso a molti, giacché prefigura un legame stretto tra il mondo accademico e quello dell’industria che è sostanzialmente estraneo alle nostre tradizioni. Ovviamente ci sono i Politecnici, in primis quelli di Milano e di Torino, dove tale legame è naturale e fa parte del loro stesso DNA. Ma i
Politecnici sono un’eccezione. Altrove si pensa che i rapporti tra accademia e industria vadano caso mai affrontati “dopo”, a studi ormai terminati. All’estero non è così, e delle top dieci università nel mondo cinque sono anche presenti nella classifica mondiale delle migliori università imprenditoriali. Si tratta di Stanford, Cambridge e Oxford, della UCLA di Berkeley e del MIT di Boston. Quando il vento è cambiato, portando la rivoluzione digitale, questi atenei hanno costruito le università imprenditoriali. Si è pensato, in sostanza, che l’università rappresenti il luogo ideale per far crescere – proprio in aule e laboratori – lo spirito d’impresa e la capacità di condurlo a buon fine. Ciò spiega perché negli USA buona parte dell’aumento della produttività a partire dal 1995 si possa ricondurre a investimenti in scienza e tecnologia che in seguito si sono tradotti in nuove imprese. In questo modo sono nate più di 400 start-up universitarie su base annuale, tra cui i protagonisti dell’economia digitale tra le quali Google e Netscape. Non solo. Le iniziative di matrice universitaria sono assai più longeve delle altre, con una percentuale di fallimenti molto minore. Fa pensare il fatto che, oltre a centri relativamente recenti quali l’Istituto Indiano di Tecnologia e la National University di Singapore, ai primissimi posti si trovino templi del sapere occidentale come Oxford e Cambridge. Essi hanno accettato la sfida dell’innovazione imprenditoriale che tante istituzioni accademiche classiche fanno fatica ad affrontare, incluse le nostre. È ovvio i giovani italiani educati con questi nuovi criteri troverebbero opportunità tra le più interessanti nei mercati della conoscenza. Tali mercati oggi si trovano per lo più all’estero, ma è lecito attendersi che spazi nuovi si aprirebbero anche nel nostro Paese rendendolo più innovativo dal punto di vista imprenditoriale. Esiste il rischio di una separazione ancora più netta e traumatica tra atenei di prevalente impronta umanistica e le nuove università imprenditoriali? Dipende dallo stile con cui i progetti vengono realizzati. Per esempio il MIT di Boston vanta uno dei Dipartimenti di filosofia
INCONTRO COL PROFESSOR MICHELE MARSONET SULLE PROSPETTIVE DELL’ISTRUZIONE E DELLA RICERCA NEL NOSTRO PAESE, TRA CRISI E FUGA DEI CERVELLI
COME CAMBIA L’UNIVERSITA’À IN ITALIA 68 INGENOVA Magazine
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Università
più prestigiosi degli Stati Uniti, mentre Oxford e Cambridge non hanno certo rinunciato alla loro tradizionale eccellenza negli studi classici. Il segreto sta nel capire che corsi umanistici di alto livello possono svolgere un ruolo “fecondante” anche in ambienti preposti alla formazione di futuri imprenditori, mentre da noi permane una separazione piuttosto rigida tra i vari settori in cui si articola la conoscenza umana. E a proposito del numero chiuso e dei test di ammissione? Le polemiche sono costanti, ma è una sciocchezza sostenere che i test “ledono il diritto allo studio”. L’affermazione è il frutto di una mentalità, diffusasi dopo il ’68, secondo la quale tutti hanno il diritto di accedere, gratis o quasi, ai livelli più alti dell’istruzione universitaria, e tutti hanno il diritto di laurearsi. Nonostante si sia compreso da tempo che la laurea non garantisce più l’occupazione: in molti casi è addirittura vero il contrario. Per controllare e riequilibrare il mercato del lavoro, occorre finalmente capire che istruzione universitaria e istruzione professionale hanno la medesima importanza. Per quanto riguarda i test, il vero problema risiede nella loro effettiva attendibilità. Un test tanto più è valido quanto più discrimina, nel senso di appurare se il candidato possiede in effetti le capacità per esercitare la professione che ha scelto quale sbocco lavorativo. Dovrebbe quindi essere “mirato” e non generico, come accade in altri Paesi europei. Da noi è il contrario. A volte le domande sono così balzane da suscitare l’interesse della stampa e l’ilarità dell’opinione pubblica in generale. A questo punto urge però introdurre nella discussione un elemento che reputo fondamentale. Si può ammettere che lo studio sia un diritto fatte salve, come dicevo prima, la valutazione delle capacità e il riconoscimento del merito (non siamo tutti eguali). Si dà tuttavia il caso che, nel nostro mondo imperfetto, nulla sia gratis. Quando lo riteniamo tale significa che c’è qualcuno
che paga anche se non ne siamo consapevoli. E in questo caso – almeno in Italia – a pagare è lo Stato. Intendiamoci, l’inconsapevolezza non è solo italiana. Recentemente ho avuto a che fare con una studentessa greca in soggiorno Erasmus a Genova. Costei si meravigliava di dover comprare, pagandoli, i libri in testo necessari per il corso. “In Grecia – mi diceva stupita – i libri di testo ci vengono forniti gratis”. Naturalmente altrettanta meraviglia da parte mia, che a sua volta la suddetta studentessa non riusciva proprio a comprendere. E, in un piccolo episodio come questo, ho colto una chiave per capire come la nazione che ha dato origine alla civiltà e alla cultura europee fosse finita sull’orlo del default (tuttora restandoci). Perché, viene da chiedere, si dà così per scontato che l’istruzione – non solo quella universitaria, intendo tutta – sia qualcosa che o non si deve pagare o va pagata a prezzo bassissimo? Non v’è alcun motivo serio per pensarlo. A docenti e impiegati amministrativi bisogna corrispondere lo stipendio. Le strutture hanno costante bisogno di manutenzione, che in certi casi, si pensi ai palazzi antichi in cui molti atenei hanno sede, è costosissima. Costano anche le attrezzature, col tempo diventate sempre più sofisticate. In molti casi non si può fare lezione in aule che non siano – come oggi si dice – “attrezzate” sul piano informatico. E ovviamente costano moltissimo i laboratori necessari alle facoltà di Medicina, Ingegneria o Scienze. Un tempo lo Stato provvedeva a queste necessità appianando i debiti in modo più o meno automatico, poiché le tasse studentesche coprono soltanto una parte del fabbisogno. Quando lo Stato ha cominciato a boccheggiare per la crisi economica, i finanziamenti si sono via via ridotti, e ogni anno il governo taglia centinaia di milioni di euro mettendo gli atenei stessi sull’orlo del default (e ce ne sono, purtroppo, parecchi).
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Situazioni simili ci sono anche in altre nazioni europee, per esempio la Francia. In quel contesto alcuni anni fa il governo Sarkozy decise di obbligare le università contigue geograficamente a unificarsi formando dei blocchi di atenei “federati” e con struttura amministrativa unica. E’ accaduto nell’area parigina, ma anche a Marsiglia. Lì i grandi atenei cittadini hanno inglobato anche la più piccola e prestigiosa università di Aix-en-Provence. In Italia finora ci si è limitati a parlarne, ma il governo pare consapevole che la strada da seguire è quella se si vogliono abbattere i costi e razionalizzare l’offerta formativa. E anche quest’ultimo tema è importante. Da noi si ritiene scontato che ogni ateneo – tranne eccezioni quali i Politecnici, Bocconi e LUISS – abbia un’offerta formativa completa, nel senso di includere tutte le Facoltà (o Scuole, come si chiamano dopo la riforma Gelmini) possibili. Nel contesto francese si è invece iniziato a “specializzare” gli atenei. Se uno studente vuole seguire i corsi di Giurisprudenza dovrà andare nelle città x e y, se desidera diventare architetto dovrà
invece recarsi nelle città z e w. Una rivoluzione, in effetti, ma anche un modo per razionalizzare il quadro complessivo. Il consorzio interuniversitario AlmaLaurea, che si occupa tra l’altro della condizione occupazionale dei laureati italiani ponendosi come punto d’incontro tra università, scuole, aziende e gli stessi laureati, ha da poco pubblicato il proprio rapporto annuale. Alcuni dati balzano immediatamente agli occhi. In primo luogo ben il 42% dei neodiplomati provenienti dalle scuole superiori si dichiara insoddisfatto del percorso di studi intrapreso dichiarando che, se potesse tornare indietro, oggi sceglierebbe in modo diverso. La cifra è impressionante e ci rammenta che nel nostro Paese molti giovani iniziano gli studi secondari senza avere le idee chiare circa le conseguenze future della loro scelta. In secondo luogo si è appurato che il 22% dei neodiplomati, e quindi uno su 5, punta direttamente al lavoro dopo la conclusione degli studi secondari. Sembra poco, ma non è così. Si tratta in realtà di un’inversione di tendenza – sia pure ancor debole – rispetto al trend degli anni recenti, quando
la percentuale di coloro che volevano proseguire gli studi a livello universitario era più alta. Ciò significa che lo sbocco universitario, prima incoraggiato dalle famiglie perché considerato strumento di ascesa sociale, ha perso parecchia credibilità. Non è difficile individuare la causa di tale cambiamento nell’attuale crisi economica che ha reso ancora più depresso un mercato del lavoro già prima in condizioni non brillanti. E’ pure plausibile dedurre da questi dati che sta tramontando la tendenza a considerare l’università come mera “area di parcheggio”, una sorta d’intervallo di vita dove si studia aspettando che – prima o poi – qualcosa succeda. Si noti inoltre che i meno pentiti del percorso formativo appena concluso sono i neodiplomati degli istituti tecnici e professionali, mentre aumenta l’insoddisfazione di coloro che escono dai licei. Risulta in crescita anche il numero dei diplomati disposti ad accettare un lavoro non coerente con gli studi compiuti, e si tratta di un’altra novità. In precedenza veniva appunto cercata la congruenza tra studio e lavoro, mentre ora si è disposti a lavorare in settori che poco o nulla hanno a che fare con quanto si è appreso sui banchi di scuola. La maggiore soddisfazione dei giovani che escono da istituti tecnici e professionali è dovuta anche al fatto che in quell’ambito sono molto più frequenti gli stage e i tirocini, percepiti quali strumenti di avvicinamento al mondo del lavoro. Il fatto è che nei suddetti istituti l’attività di tirocinio è in pratica obbligatoria, mentre è ancora rara (meno del 15% dei giovani) in ambito liceale. Una delle conseguenze principali del quadro fornito da AlmaLaurea è che è prevedibile una diminuzione ancora più netta di quella attuale dei diplomati che si iscrivono all’università. La tendenza, com’è noto, è in atto da alcuni anni. Ne sa qualcosa chi nel contesto accademico si occupa di orientamento. Il calo non è drammatico di per sé, ma continua a manifestarsi anno dopo anno. Le matricole italiane diminuiscono in modo costante, e l’aumento degli iscritti stranieri non è certo in grado di pareggiare il conto. Dal punto di vista strettamente universitario la situazione è preoccupante. E’ vero che le tasse universitarie italiane non risultano particolarmente alte se raffrontate a quelle in vigore in altri Paesi, sia europei sia extra-UE. Ma è altrettanto vero che tali tasse rappresentano per gli atenei, già soffocati dalla crisi economica, una fonte di entrate sicura. Se anche tale fonte subisce una contrazione il quadro diventa ancora più fosco. Anche perché, in Italia, aumentare le tasse universitarie è un’operazione assai ardua. Il premier dimissionario Monti ha avanzato dubbi nei mesi passati circa l’effettiva sostenibilità finanziaria del sistema sanitario nazionale. Ebbene, giunti a questo punto, credo che gli stessi dubbi si pongano per quanto riguarda il sistema universitario. Già ora vi sono atenei italiani sull’orlo del default, da essi evitato solo grazie all’intervento governativo. E il numero è destinato ad aumentare rapidamente se il trend cui prima accennavo non subirà mutamenti.
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Associazioni INTERVISTA A BRIGIDA GALLINARO, DA QUATTRO ANNI PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE 50&PIÙ CHE SI BATTE PER UNA POLITICA PROPOSITIVA ED INNOVATIVA A FAVORE DEGLI ANZIANI testo e foto di Anna Proverbio
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a quattro anni è diventata Presidente dell’Associazione 50&Più su un mandato quinquennale, ed è anche Presidente Provinciale e Regionale dell’Ascom. Brigida Gallinaro Miniardi è una donna estremamente attiva, dotata di grande generosità ed altruismo. «Sono una mamma e una nonna, prima di tutto» dice Brigida con un sorriso. »Ho un marito, due figli e due nipoti che adoro e forse proprio perché faccio parte di una famiglia felice sento la necessità di occuparmi anche di quelli che non hanno avuto la mia stessa fortuna». Brigida infatti è anche vicepresidente dell’AISM, Associazione Onlus sorta per aiutare e far conoscere le problematiche dei malati di sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa che colpisce gli uomini ed anche molte donne. Inoltre è volontaria presso il centro Unicef che si occupa di tutelare i diritti e le condizioni di vita dell’infanzia e dell’adolescenza. Come mai è entrata a far parte dell’Ascom (Associazione del commercio, del turismo, dei servizi alle piccole e medie imprese)? Tempi addietro avevo un negozio di pelletteria; in seguito mi sono occupata della vendita di abiti per debuttanti, quando al Ducale veniva organizzata la grande festa che sanciva l’entrata in società delle diciottenni. Fu in quell’occasione che mi innamorai del bianco e più tardi aprii, in via San Vincenzo, un showroom di abiti da sposa che gestii fino all’età della pensione. Ovviamente per il tipo di lavoro che svolgevo ero iscritta all’Ascom e alla chiusura della mia attività venni invitata ad occuparmi in maniera più completa di questa Associazione. Debbo dire che non ho mai lavorato tanto come da quando ho chiuso il mio negozio. Di che cosa si occupa principalmente 50& Più, l’Associazione che lei presiede a Genova? Questo Club è stato fondato nel 1974 ed opera per la rappresentanza, la tutela e la promozione sociale dei suoi aderenti, che a tutt’oggi sono oltre 330mila.
50&PIÙU’:
UN CLUB PER ANZIANI GIOVANI NEL CUORE
Quali sono i servizi che questa Associazione fornisce? Innanzitutto il 50&Più Enasco è un Istituto di Patronato e di Assistenza sociale costituito da Confcommercio-Imprese per l’Italia. È al servizio dei cittadini a cui offre un aiuto gratuito per l’espletamento di ogni pratica riguardante l’INPS, l’ENASARCO e la ASL. I nostri esperti sono a disposizione per controllare i contributi versati ed accreditati presso gli Enti Previdenziali dai soci, offrendo consulenza per quel che riguarda la loro situazione pensionistica. Inoltre i nostri operatori provvedono a ricongiungere le diverse posizioni assicurative, accreditate nei vari Enti, al fine di ottenere un’unica prestazione previdenziale. Il 50&Più può contare su 1.000 uffici distribuiti sul territorio nazionale, 20 sedi nel mondo e 2.200 professionisti. Desidero ricordare che tutti i servizi forniti ai nostri associati sono completamente gratuiti, compresi quelli atti ad ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, in modo da poter percepire l’assegno ordinario di invalidità, la pensione di inabilità e l’indennità di accompagnamento. I vantaggi quali sono? Il primo obiettivo del nostro Club è quello di sviluppare una politica propositiva ed innovativa a favore degli anziani, cercando di difendere i loro diritti e i loro valori. Per questo motivo oltre alla tutela sindacale abbiamo messo a disposizione dei nostri iscritti una tessera associativa Wellcard che viene inviata a casa dei soci insieme alla nostra rivista. Questa card, grazie agli accordi che il 50&Più raggiunge con le maggiori realtà del mercato, consente ai titolari della carta di ottenere condizioni particolarmente vantaggiosi per quel che riguarda viagg, hotel, negozi, ristoranti. E l’intrattenimento? Associarsi al 50&Più vuol dire anche regalarsi la possibilità di cogliere molte opportunità di incontri e splendide occasioni di svago e cultura. Sopratutto per chi è solo prepariamo eventi dove i soci i possono stringere nuove amicizie, rimanendo attivi e creativi. Numerose sono le manifestazioni che il Club organizza: incontri di Primavera, grande raduno annuale dei soci, “In…canto”, il festival canoro degli over 50, Festival della Memoria Collettiva per il recupero delle nostre tradizioni, Premio 50&Più di prosa, poesia, pittura, fotografia, per esaltare le capacità degli associati. Inoltre ci attiviamo per studiare viaggi sempre nuovi in località poco conosciute oltre che incontri conviviali e molte altre iniziative. Come riesce a conciliare tante attività così impegnative con l’età che avanza e la famiglia? L’organizzazione e la voglia di fare sono i miei punti forti, invecchiando ho imparato ad apprezzare le piccole cose: le giornate piene di luce, il sorriso di un bimbo, la stretta di mano riconoscente di un anziano. Nella mia instancabile attività di puro volontariato posso contare su una buona salute, faccio le stesse cose che facevo da giovane anche se mi stanco un po’ di più di prima, ma la ricompensa del dare è grande: la serenità dell’anima...
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PLINIO MESCIULAM, LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO INCONTRO COL GRANDE ARTISTA GENOVESE. LA SUA POETICA TRA LA PIETAS VERSO IL POVERO E L’EMARGINATO E I SEGRETI DELLA «PITTURA INCONTENIBILE» testo e foto di Diana Bacchiaz
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aramente una frase sola ha avuto tanta fortuna. «La bellezza salverà il mondo», afferma il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij. Una frase ripresa anche dal cardinal Carlo Maria Martini e che segna l’inizio dello straordinario incontro con una delle più grandi celebrità del panorama artistico italiano. Plinio Mesciulam, nato a Genova il 23 dicembre 1926 da padre emigrato turco sefardita e madre genovese, mi accoglie con garbo e acutezza, con mente assolutamente lucidissima. Un ragazzo nel cuore, di una straordinaria amabilità e cultura senza fine. L’atteggiamento è fortemente dettato da una spiritualità che inonda la sua vita e le sue tele, ricche di colore e di simbolismo. La pietas verso il povero e l’emarginato traspare perfettamente dalle sue opere. Mesciulam abbraccia il cattolicesimo verso la fine della guerra e da qui il filone di opere dedicate al sacro e al simbolismo religioso, con le crocifissioni e le madonne finite nei grandi musei. Durante l’incontro mi scuote la sua straordinaria positività quando mi informa che non vuole parlare del passato, ma del presente. «Parliamo di quello che faccio non di quello che ho fatto», e quindi del suo libro che sta per uscire a giorni, edito da De Ferrari: «Carte molle, eterni amori, povera arte». In uscita c’è anche un saggio edito da Satura Galleria d’arte.
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La sua arte: «aderire per capire». Mi cita un vecchio articolo scritto da Arturo Schwarz in cui riprende un tema a me caro: è l’inconscio che decide se un’opera piace o no. Ricorda poi con gratitudine Lucio Fontana e Tullio Mazzotta che nel lontano 1948 furono i primi acquirenti di suoi disegni. Nell’archivio di Mazzotta ad Albissola c’è una sua lettera di ringraziamento per questo primo acquisto. Definisce le sue opere come «pittura incontenibile» partendo non dalla forma, come accade nella scultura, ma da un segno pittorico che non riesce a stare entro il bordo e si espande superando la pittura in senso classico. Per esempio, mi cita, la Deposizione che si trova nell’Accademia di Venezia, eseguita da Tiziano nella sua maturità, ha già un elemento incontenibile, e ciò vale anche per Rembrandt fuori dai bordi,o vale per Lucio Fontana coi suoi tagli. Un altro tema caro è «cosa è il vuoto» che non è il nulla: come nel quadro dell’uccisione di Marat di David, la parte
CHI È PLINIO MESCIULAM Plinio Mesciulam è nato a Genova il 23 dicembre 1926 da un immigrato turco sefardita e da madre genovese. Esordisce nel 1948 alla quadriennale di Roma nel contesto della pittura astratta italiana. Da allora, le tappe fondamentali: chine segnico-informali al caffè Venchi (1949-1950); MAC (Movimento Arte Concreta) 19521955; strutturazioni simbolico-mistiche a carattere materico (1959-1962); metalinguismo ed immagini medievali COND (1963-1970); i biancori e le evanescenze (1971-1974); il Segno Precario 1973; le Epifanie Ostensibili 1976; il libro Mohammed 1976; le Unità del centro di comunicazione Ristretta Mohammed 1977; i Trionfi 1978; il grosso libro sull’Infinito di Leopardi In NON finito 1978, l’iperdecorativo (1979-1985); e i Boheme e gli Horrores (1978); e dal 1990 in avanti Prigioni, Lande Urbane, Emblegrammi, Ghost- Art, Essentiae, Ectolassie, Crocifissi, Madonne con bambino, Autoritratti agonici, Ombre attraversate.
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superiore è vuota, un vuoto angosciante, voluto, che si contrappone alla nostra opera, evidenzia il contrasto, come nell’opera Fior di vuoto. C’è l’incontro con Lucio Fontana, i momenti belli negli anni ’70. Il libro Macroscopia del segno precario edito con Rinaldo Rotta, un’investigazione fotografica con forte ingrandimento di dettagli nei piccoli segni di scrittura quotidiana affrettata. Mi racconta di Povera arte, l’uso di materiale come carta di giornale pressata o piccoli legni in opposizione ad utilizzi di materiali opulenti; poi è ancora la pietas verso la povertà, la misericordia verso la sofferenza. Il simbolo di questa croce inclinata che si tende verso l’umile e l’umiliato. Parliamo poi di quanto sia e sia stata importante per lui la famiglia. La moglie compagna di una vita, il figlio Massimo, attore dello Stabile di Genova, e così riprendiamo l’atro tema molto amato: Eterni amori, in cui la fusione del mascolino e del femminino si intrecciano, in comunione, in santità, in litigi, in unioni. L’altro tema è la goccia, lo jod, la fertilità della penetrazione e dell’unione.
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TRAVIATA: PASSIONE, AMORE E TRAGEDIA
CHIUSURA IN GRANDE PER LA STAGIONE OPERISTICA DEL CARLO FELICE CON IL TERZO TITOLO DELLA TRILOGIA DI GIUSEPPE VERDI di Daniela Masella
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al 18 al 31 maggio va in scena la Traviata di Giuseppe Verdi. La stagione d’opera del Teatro Carlo Felice conclude il calendario con il terzo ed ultimo titolo della trilogia verdiana, proposta quest’anno per il bicentenario della nascita del grande compositore.
A dirigerla sarà il celeberrimo Fabio Luisi, direttore principale del Metropolitan Opera Theatre di New York, che per le date del 28 e 31 maggio sarà sostituito dal giovane Gaetano D’Espinosa, altro importante direttore italiano, suo amico e collaboratore.
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La regia è affidata a Jean-Luis Grinda; il nuovo allestimento in coproduzione con l’Opéra de Monte-Carlo, l’OpéraThéâtre de Saint-Etienne e la Fondazione Teatro Carlo Felice, vede le scene firmate da Rudy Sabounghi e i costumi disegnati da Jorge Jara. Nel cast spiccano Mariella Devia, forse la più grande belcantista vivente nel ruolo di Violetta Valery Valery, il genovese Francesco Meli nel ruolo di Alfredo Germont e Rolando Panerai, leggenda del melodramma italiano, nella veste di Giorgio Germont. Il melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, fu tratto dalla pièce teatrale “La dame aux camelias” di Alexandre Dumas figlio. La prima rappresentazione italiana avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853. La protagonista Violetta Valery era una donna di facili costumi e la vicenda era ispirata a fatti realmente accaduti nella Parigi di una decina d’anni prima, così come raccontava il figlio di Dumas. Portare la contemporaneità in scena non era facile: la censura si scandalizzò molto, sia per il titolo, proponendo di sostituirlo con Amore e morte, che per l’ambientazione temporale retrocessa al Settecento, in modo che il pubblico non si sentisse così coinvolto. Precauzioni che causarono ugualmente allo spettacolo un clamoroso fiasco. L’argomento era troppo scabroso e gli interpreti erano scadenti; solo nell’anno successivo, con un cast adeguato, Verdi riscosse il meritato successo. L’audacia della trama aveva messo in moto la creatività del compositore, che sull’onda di quanto aveva sperimentato in Rigoletto riuscì ad alimentarla in un’intuitività musicale tale da renderla ancora più innovativa. Il “Preludio” a sipario chiuso è un’anticipazione dei temi conduttori che si ascolteranno in seguito, dalla morte di Violetta al suo amore per Alfredo. Emozioni e commozioni inedite che si percepiscono chiaramente prima che entri in scena la protagonista, la dama delle camelie che conserva in sé tante anime: è la spensierata cocotte nel primo atto, la compagna fedele di Alfredo nel secondo ed il capro espiatorio del perbenismo borghese ottocentesco nel terzo. Anche la sua vocalità é trattata a fasi alterne e peculiari, per le quali, come è noto, occorre un’interprete di rara plasticità. I personaggi si esprimono più in prosa che in poesia e le melodie scaturiscono sinuose, cantabili, ma soprattutto intramontabili e trascinanti. A Genova Traviata viene proposta nella rilettura modernizzata del regista Jean-Louis Grinda. Tutte le recite della Traviata, saranno trasmesse in diretta streaming su Mymovieslive; Per accedere occorre collegarsi alla piattaforma www. mymovies.it.. In cartellone ricordo altri tre appuntamenti sinfonici: il 3 maggio Maurizio Billi dirige per il 150° anniversario della nascita di Pietro Mascagni, una selazione tratta dalle opere: Cavalleria Rusticana, Amico Fritz, Guglielmo Ratcliff Ratcliff, Iris e Le Maschere; il 24 Fabio Luisi dirige Andrea Bacchetti al pianoforte, musiche di Wolfgang A. Mozart con il concerto in La maggiore per pianoforte ed orchestra K 414 e di Richard Wagner Der ‘Ring’ Ohne Worte. Infine il 3 giugno in collaborazione con la Gog Pietro Borgonovo con Lukas Geniuas al pianoforte suoneranno musiche di Beethoven. Un piccolo bilancio. La produzione artistica e musicale dell’Ente genovese nel corso dell’anno è stata intensa e innovativa; in cartellone opera, balletto, sinfonica, musical, con-
certi pop e vari eventi collaterali culturali e interinali hanno cercato di sostenere la vita del Teatro. Un lavoro faticoso e mirato ad un continuo rinnovamento, utile ad allargare la fascia d’età dei fruitori, un modo per rendere questo tempio musicale meno austero e severo ai più scettici o distanti.
NOTIZIE UTILI Biglietteria diurna (Largo Sandro Pertini) dal martedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 18.00 sabato dalle ore 11.00 alle ore 16.00 Biglietteria serale e domenicale (Galleria Cardinale Giuseppe Siri) Spettacoli serali un’ora prima dell’inizio Domeniche di spettacolo pomeridiano dalle ore 13.30 alle ore 16.00 Domeniche di spettacolo serale dalle ore 18.00 alle ore 21.00 BIGLIETTERIE TEATRO CARLO FELICE Tel.: (+39) 010 589329; 010 591697, fax: (+39) 010 5381.335 e-mail: biglietteria@carlofelice.it Gruppi: (+39) 010 5381.305 e-mail: gruppi@carlofelice.it
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IL BALLO DEI GIGLI PER SALVARE DUE CAPOLAVORI
IL 25 MAGGIO BALLO DI GALA A VILLA DURAZZO PER IL RESTARURO DEL “SAN GREGORIO MAGNO” DELL’ORATORIO DI SAN BERNARDO E IL “SAN MAURO” DELLA PARROCCHIALE DI NOZAREGO Nella pagina a fianco: la N.D. Michela Merli Marina e il Sig. Giuseppe Larco; la D. ssa Katia Sanchioni, funzionario del Museo del costume di Palazzo Pitti a Firenze; la N. D. Tiziana Maschi e l’Arch. Giancarlo Dal Molin, organizzatori della serata e fondatori della Onlus Lilium; in basso, due foto delle sale di villa Durazzo durante la serata.
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Santa Margherita Ligure, nella splendida cornice di Villa Durazzo con il suo bel parco, sabato 25 maggio 2013 si svolgerà la VI° edizione de “Il Ballo dei Gigli”, evento di gala benefico finalizzato alla raccolta dei fondi necessari per completare il restauro de due tele seicentesche, ritenute dalla Sopraintendenza assai interessanti ma che versano in pessime condizioni: “San Gregorio Magno”, conservata nell’antico Oratorio di San Bernardo e “San Mauro”, presente nella chiesa parrocchiale di Nozarego e proveniente dall’Abazia della Cervara. La serata è organizzata da Tiziana Maschi e Giancarlo Dal Molin, quali soci fondatori dell’ONLUS Lilium, quindi le eventuali donazioni godono di benefici fiscali.
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In questa pagina: veduta delle sale; un’ospite durante la sfilata degli abiti da sera creati dalla stilista romana Elisabetta Gualandri; S.A.R.I. Stefan Cernetic, Principe di Montenegro, apre le danze. Nella pagina a fianco: l’avvocato e stilista Elisabetta Gualandri che indossa una sua creazione; la N.D. Michela Merli Marina, il Sig. Giuseppe Larco e l’Avv. Elisabetta Gualandri; una veduta della sala; il Dott. Prof. Giovanni Duvina, Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, mentre balla con la D.ssa Sanchioni.
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Alle edizioni precedenti, che hanno consentito il restauro di alcune importanti opere, rendendole nuovamente fruibili a tutti, hanno partecipato diversi nomi dell’aristocrazia, quali S.A.R. la principessa Mafalda di Savoia-Aosta, S.A. il principe Gian Lodovico Gonzaga, la principessa Elettra Marconi Giovanelli, il Barone Yehoshua Bubola Levy de Rothschild e tanti altri. Quest’anno la manifestazione si svolgerà sotto l’alto patronato di S.A.I.R. il principe Stefan di Montenegro, con la presenza del Barone de Rothschild. La serata avrà inizio alle ore 19.30 con un ricco aperitivo nel parco, cena nel salone delle feste e musica a seguire.
Per informazioni: 335 6536984 - 348 7287701 ballodeigigli@live.it
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IL PAPA CHE VIENE
DALLA FINE DEL MONDO «LO SPIRITO SANTO È SCESO FINO ALLA FINE DEL MONDO PER TROVARE IL SUO PAPA». BUENOS AIRES SI COPRE DI BANDIERE E TRABOCCA DI ENTUSIASMO PER L’ASCESA AL SOGLIO PONTIFICIO DI PAPA FRANCESCO I, JORGE MARIO BERGOGLIO
di Daniele Crippa
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a frase preferita di Jorge Mario Bergoglio, ancora prima di diventare Arcivescovo di una delle metropoli più affascinanti e complicate del globo, era: «Quando la vita ti regala opportunità di successo, saluta tutti. Sono gli stessi che incontrerai nei momenti del bisogno». Una massima capace di correre di bocca in bocca insieme alla notizia che, oltre ad entusiasmare immediatamente il mondo intero, qui nella sua città e nella sua nazione ha portato a manifestazioni di gioia immensa. Si è visto l’orgoglio nazionale di un’Argentina stigmatizzata negli ultimi anni della sua storia da una macchia chiamata Tango Bond, il sincero sentimento per una figura qui tanto amata da sempre. La semplicità con cui Bergoglio, qui affettuosamente chiamato senza il nome, ha condotto da sempre la sua esistenza e con cui ha affrontato gli infiniti problemi di un paese che, dopo essere stato dilaniato dalla dittatura, era caduto nella ennesima svalutazione è nota a tutti. Abitava in un appartamento vicino alla cattedrale e non nella lussuosa residenza Archivescovile di Olivos (uno dei migliori quartieri residenziali della città); si muoveva in metropolitana e lo si trovava sempre più spesso a dialogare con gli abitanti dei barrios più poveri. Quartieri, questi, che pur avendo moltissimi problemi conservavano comunque il loro fascino. I problemi della povera gente venivano affrontati con semplicità e risolti. Bergoglio battezzava e pagava di tasca propria un piccolo rinfresco di ringraziamento ai padrini per chi non poteva permetterselo.
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Il personaggio
A Buenos Aires ci sono circa due chilometri tra una parrocchia e l’altra, e il parroco era solito dire ai sacerdoti: «Se potete affittate un garage, e se incontrate un laico disponibile che venga fate un poco di catechesi, e, se ve lo chiedono, la Comunione». Si deve evitare una Chiesa auto-referenziale: quando succede la Chiesa si ammala. La missione apostolica da sempre è stata al centro delle sue attenzioni. Al momento dell’elezione, da subito, magicamente – impensabile che ci fossero tante bandiere dello Stato Vaticano in città – non vi era casa o condominio che non esponesse in un simbolico abbraccio la bandiera biancoceleste vicino a quella bianco-gialla. Anche l’emblema della città, l’obelisco, svettava in bianco e in giallo contro un cielo azzurro. Francesco primero, te quiere el mundo entero. Tantissimi striscioni e bandiere e scritte su ogni possibile superficie riportavano questa frase nata dal cuore del suo popolo. Le origini piemontesi in una nazione di emigranti composta per la maggioranza di italiani ha accumunato i più in ricordi di antichi sacrifici. Ma tutti gli argentini di ogni strato sociale, provenienza e religione erano stretti intorno alla Cattedrale della città per festeggiare un evento che, ne sono sicuri, segnerà la storia futura. Il primo Papa latino-americano che sale al soglio pontificio per portare la Chiesa nel nuovo millennio. «La Chiesa, se non cammina, si sfalda come un castello di sabbia» ha detto
nel celebrare la sua prima messa. Queste sono parole che qui hanno acceso immaginazione e profetiche possibilità . Nei bar, nei ristoranti ed intorno ai carritos che per strada vendono choripan, l’impagabile salsiccia nel pane caldo, tutti si aspettano in tempi brevi grandi novità per tutta la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ma in primis un profondo cambiamento culturale nei paesi latino-americani. Sono nazioni nelle quali la cosiddetta democrazia moderna si traduce nel concetto populista di uno stato che ti permette di sopravvivere in cambio del voto. Sembra che il potere ami la povertà per acquistare a basso prezzo il consenso. Non si costruiscono più infrastrutture indispensabili alla comunità, ci si dimentica dell’istruzione o del concetto di responsabilità e di onore a favore di una modesta ed apatica sicurezza del domani. Potrà Francesco I aiutare a cambiare tutto questo?
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IL «CAMINO DE SANTIAGO» Testo e foto di Mauro Ricchetti
Superata Saragozza e Huesca, il paesaggio della Spagna dell’interno, lungo l’antico percorso dei pellegrini è un susseguirsi di immagini sempre diverse di incomparabile bellezza.
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a sempre l’uomo ha sentito il bisogno di evadere, vivere fuori della sua terra, per apprendere e purificarsi fisicamente e spiritualmente, a contatto con situazioni ed esperienze nuove. Una necessità che è insita in ciascuno di noi, quasi un istinto innato di ricerca e di comunicazione tra genti e paesi diversi, sia per condizioni geografiche che per usanze, con l’unico e preciso scopo di ritrovare, nel contatto umano, l’amicizia e la coesione tra i popoli che è la logica conseguenza di un’armonia universale. Forse questa è la ragione prima dei pellegrinaggi alla Mecca, a Roma, a Benares o a Santiago di Compostela. Lo scopo religioso, il raggiungere il luogo sacro, la chiesa o il centro famoso, non sono che il mezzo per un intimo colloquio con L’autunno è il mese il prossimo sconosciuto che si ritrova amico e con la natura, migliore per intraprendere il percorso così ricca di fascino e di risorse. La strada, il lento scorrere dei giorni, i luoghi spesso solitari verso Santiago di Campostela,lungo gli attraversati, le difficoltà del percorso, sono gli elementi base antichi tracciati alcu- di quel benessere fisico e spirituale che avvolge il vero pelni dei quali ancora in legrino. Nella fatica del viaggio, così ricca di emozioni e di terra battuta.
UNA CAMMINATA DI OLTRE MILLE CHILOMETRI DAI PIRENEI ALL’ATLANTICO PER RITROVARE SOLITUDINE E SERENITÀ DI ANTICHI MONASTERI, CHIESE, PONTI E ALLOGGI PER I PELLEGRINI, SPARSI LUNGO LE VECCHIE STRADE DI CASTIGLIA, NAVARRA E ARAGONA continue prove con se stesso, l’uomo ritrova anche quel concetto cristiano del sacrificio, che va inteso come purificazione fisica e mentale e pertanto crea uno stato di appagamento e di conseguente felicità. Percorrere oggi, per esempio, dopo quasi cinque secoli, la strada degli antichi pellegrinaggi medioevali diretti a Santiago di Campostela, in Spagna, e ritrovare ancora intatti monumenti pregevoli, precisi punti di riferimento e antichi alloggi sparsi lungo le vecchie strade, nel continuo mutuare dello stupendo paesaggio di Castiglia, Navarra e Aragona, è come rivivere in un mondo lontano, ricco di quello spirito del romanico, così forte e così europeo, da identificarsi appunto con «el Camino de Santiago». È noto che il primo impulso dello stile romanico partì dalla concezione basilicale dell’antica Roma, con i suoi schemi architettonici tipici, come l’arco a tutto sesto e le grandi navate, ma i maestri comancini diffusero lo stile in Francia, da dove passò in Spagna mentre, favorito dai contatti con i pellegrini di ogni parte di Europa, si diffondeva in Germania e perfino in Inghilterra. Pellegrinare è da sempre portare cultura, ma anche apprendere, perché nonostante le influenze, i monumenti incontrati lungo «el camino de Santiago» hanno un loro calore e fascino tutto particolare che è l’anima stessa dell’ambiente in cui sorgono: l’impronta della Spagna. La strada per Santiago è ancora oggi quasi tutta percorribile ed originaria. Un tempo le vie partivano dalla Francia, da quattro città principali: Parigi, Vezelay, Le Puy e Arles, ma anche in Italia, da Genova, dove via mare i pellegrini raggiungevano Barcellona o si radunavano a Fivizzano, in Lunigiana, per poi raggiungere la Francia e ricongiungersi in Spagna, via Saragozza e Huesca a Puente la Reyna, per dirigersi in un’unica direzione fino a Santiago di Campostela, posto all’estremità nord est della penisola iberica. Indubbiamente il percorso spagnolo è il più affascinante, sia per le strade che attraversano luoghi di una incontaminata bellezza naturale, in buona parte deserti, sia per i monumenti minori che si ritrovano lungo il cammino, pervasi di quella semplicità di stile che sta alla base dell’essenzialità del romanico. Le strade che portano a Santiago vanno intraprese senza fretta; non si possono programmare tempi brevi se si vuol ricevere da questa esperienza quel beneficio interiore che costituisce la finalità principale di un qualsiasi pellegrinaggio. Anzi, a chiunque voglia intraprendere questo viaggio da Roncisvalle o da Barcellona fino ad arrivare a Santiago, i due percorsi più significativi, consiglio vivamente di abbandonare il più possibile le indicazioni che troverà lungo la strada, che spesso conducono a imponenti monumenti o a comodi Hotel de la caretera, ma di imboccare le vecchie strade spagnole minori, anche se strette e sterrate, che sono
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poi gli unici veri antichi percorsi originari. Solamente così si potrà assaporare in pieno quel senso mistico della solitudine, tra una natura ancora selvaggia e assolutamente padrona. Si troveranno sempre, a distanza di neppure un centinaio di chilometri, piccoli puebli, dove si potrà parlare con la gente e chiedere la strada per Santiago, che tutti conoscono. Vi diranno anche molto probabilmente che nel loro paese c’è l’antico ospizio dei pellegrini. Allora dovrete seguire qualche contadino con il suo mulo carico di legna che vi accompagnerà lungo salite sassose, sotto un sole cocente, fino al vero Camino de Santiago, dove apparirà dopo una curva, appena fuori strada, il rudere di una qualche chiesa di Sant Esteban o di San Pedro. Poco dopo la città di Pamplona ho dato un passaggio per una trentina di chilometri ad un vecchio colonnello dell’esercito francese, di settantasette anni, in viaggio a piedi da Parigi a Santiago. Stava ormai camminando da sessantaquattro giorni. Alto e diritto, dai capelli bianchissimi, aveva con sé una guida di viaggio scritta nel medioevo dal francese Aymaric Picaud, che spiegava gli itinerari da seguire, le locande e le trattorie per “buoni pasti” , le acque potabili e non, i costumi della gente che si incontrava lungo il cammino e finiva con una entusiastica descrizione di Santiago e della sua celebre basilica. Ma per cercare di raccontare un’esperienza di questa lunga strada sarà meglio seguire uno degli itinerari che ritengo più significativi che ho fatto parte in macchina e in parte a piedi, da Barcellona a Campostela, per una ricerca sulla architettura monastica romanica spagnola. L’itinerario è il seguente: Genova, Barcellona, direzione Tarragona, monastero di Santes Creus, monastero di Poblet, città di Lerida, Huesca, monastero di San Juan de la Pena, Pamplona, monastero di Leyre, Puente la Reyna, Estella, monastero di Irache, città di Nayera, Santo Domingo del Silos, città di Cuevarrubias e Burgos, direzione nord fino a Cuenca e Santillana del Mar, costa atlantica, Santiago di Campostela e sulla strada del ritorno con direzione sud est, raggiungere ancora il monastero di Sant Esteban de Ribas del Sil, prima di ritornare a Barcellona, per complessivi 2500 chilometri. È consigliabile raggiungere le varie città in macchina e poi procedere a piedi, fino ai monasteri o ai centri del Camino, lungo le vecchie vie di comunicazione. Il tempo necessario per vedere e rivivere, almeno in parte, l’antico pellegrinaggio a Campostela è di circa venti giorni in macchina. Secondo gli storici, da Roncisvalle a Santiago, i pellegrini impiegavano a piedi dai sei agli otto mesi.
Fiumi ricchi di acqua limpidissima si alternano a immagini di montagne e distese coltivate a grano, lungo le strade della Catalogna, Pastiglia e Aragona Nella foto in alto a sinistra: le montagnedi Monteserrat, a pochi chilometri da Barcellona, denominate “le dita di Dio” erano una delle mete inziali del percorso dei pellegrini che venivano ospitati nei ricoveri del grande convento omonimo Nelle foto a centro pagina una chiesa romanico-gotica dalle possenti colonne a fasci e il piccolo chiostro del convento di Santes Creus, intatto nelle sue forme romanico-gotiche
(fine prima parte) Il complesso monumentale del convento di Poblet,una dei monumenti piu interessanti ed intatti in una distesa di campi coltivati a grano e vigneti, tuttora attivo.
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Una galleria interna del convento di Poblet
Si incontrano sul cammino chiese e ricoveri in parte abbandonati con una intensa architettura maggiormente potenziata dalla luce e dal colore giallo ocra della pietra.
Una delle preziose ed intatte chiesette romaniche lungo la strada con la loggia interna per la sosta dei pellegrino
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Il centro monumentale a Lerida, con chiese, conventi ed edifici per il ricovero dei pellegrini, un tempo uno dei maggiori complessi religiosi sul percorso.
Verso la Castiglia e l’Arragona il “camino” diventa spesso una distesa di totalità gialle a perdite d’occhio, in un silenzio e una solitudine assoluta.
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LA SCOPRE I
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LIGURIA SUOI PARCHI
e n’è voluto, quest’anno, prima che arrivasse la primavera in Liguria. E il risultato di tanta attesa è una gran voglia di esplorarla in lungo e in largo, a diretto contatto con la natura, nella stagione delle gite più belle. Eppure maggio non è soltanto il mese migliore dal punto di vista climatico per fare quattro passi fuori porta, ma anche il momento in cui si concentra il più alto numero di iniziative nei tanti, e bellissimi, parchi naturalistici liguri. Il 24 è infatti la Giornata Europea dei Parchi e tutto il mese è costellato di
conferenze, approfondimenti, mostre. E poi ci sono loro, le aree protette: il Parco Nazionale delle Cinque Terre, i parchi naturali regionali (Alpi Liguri, Antola, Aveto, Beigua, Bric Tana, Montemarcello Magra, Piana Crixia, Portofino, Porto Venere), le riserve naturali regionali (Adelasia, Bergeggi, Gallinara, Rio Torsero), i giardini botanici (Hanbury e Pratorondanino) e le altre aree protette (Aree Provinciali Savonesi e il Parco delle Mura). Un tessuto fitto e variegato quant’altri mai, che va dalle immersioni nei fondali incantati
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TRA LE PROFONDITÀ BLU DEL MARE NELL’AREA PROTETTA DI PORTOFINO E LE ESCURSIONI NEL VERDE DEL PARCO DELL’AVETO O DEL BEIGUA: MAGGIO È IL MESE DEI PARCHI LIGURI di fronte a San Fruttuoso all’aria di pura montagna che si respira in cima al Monte Penna, dalla storia affascinante delle mura genovesi e dei forti a quelle perle che sono Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, sferzate dall’ultima alluvione ma sempre più sulla via di recuperare fino all’ultimo grammo dell’antico splendore. Di seguito elenchiamo le iniziative del Maggio dei Parchi organizzate dalla Regione.
ALTA VIA DEI MONTI LIGURI Mercoledì 1° Maggio (in caso di pioggia Domenica 5 Maggio) Sentiero botanico di Ciaé - festa ruspante sostenibile di Ciaé (S. Olcese – Genova). Ritrovo: stazione di Sant’ Olcese Tullo del trenino di Casella tariffa: gratuita - La prenotazione non è obbligatoria per informazioni: Guardia antincendi S.Olcese o.n.l.u.s. tel/ fax sede: 010.709.23.86 e-mail: guardia-antincendi@guardia-antincendi.it
Sabato 4 maggio Escursione: Praglia, Passo Prato Leone, Bric Guana. Ritrovo: ore 8,00 Pontedecimo (parcheggio piscina, Genova (GE), pranzo al sacco sosta ristoro all’osservatorio del CAI - Bolzaneto tariffa: non soci FIE devono provedere al pagamento della quota assicurativa obbligatoria al costo di euro 5,00 per informazioni: Gruppo Escursionisco Croce del Sud (FIE) tel/fax sede: 335.575.31.22 (Gianni Duglio) e-mail: duglio.giovanni@tiscali.it Domenica 12 Maggio Escursione: Creto, Gola di Sisa, Monte Apesisa, Struppa Ritrovo: ore 7,00 Piazza Verdi (Bus ATP per Montoggio, Genova (GE), partenza ore 8,10 circa da Creto; giunti a Prato festa in piazza con pranzo a base di pasta e fagioli tariffa: non soci FIE devono provedere al pagamento della quota assicurativa obbligatoria al costo di euro 5,00 per informazioni: Gruppo Escursionisco Croce del Sud (FIE) tel/fax sede: 335.575.31.22 (Gianni Duglio) e-mail: duglio.giovanni@tiscali.it
In queste pagine delle splendide immagini del Lago del Brugneto e la sua diga artificiale.
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Domenica 12 Maggio Escursione al Monte Grammondo (1378 m) organizzata dal Club Alpino di Imperia e dal Club Alpin Monégasque. Tempo di percorrenza: 5ore ritrovo: parcheggio Col de Castillon (F) per informazioni: CAI Imperia, P.zzaCalvi, 8 Imperia tel/fax sede: 0183.27.35.09 e-mail: info@caiimperia.com Domenica 26 Maggio - Giornata nazionale dei sentieri Escursione ad anello Ventarola (830 m) – Monte Ramaceto (1345 m) – Ventarola. Tempo di percorrenza: 5ore-pranzo al sacco. ritrovo: ore 8,30 a Ventarola – Rezzoaglio (GE) tariffa: i non soci CAI e FIE sono tenuti ad iscriversi entro le ore 22.00 di venerdì 24 maggio presso la sede della sezione CAI Sampierdarena, Via Agnese 1C, per provvedere al pagamento della quota assicurativa obbligatoria del costo di euro 5,00 per informazioni: CAI Sampierdarena tel/fax sede: 010.46.76.09 e-mail: caisampierdarena@inwind.it da Giovedì 6 Giugno a Sabato 8 Giugno Trofeo nazionale di Escursionismo 100 km di sentieri nella natura con lunghi tratti di Alta Via dei Monti Liguri Sviluppo: 1. Caldirola – M. Ebro – M .Antola (pernottamento Rifugio Parco Antola); 2. Crocefieschi - P. della Bocchetta - M. Leco – Praglia (pernottamento presso La Chelina); 3. P. del Turchino - P. del Faiallo – P. della Gava – Arenzano tariffa: euro 100,00 a persona numero max partecipanti 100, prenotazione entro il 20 maggio per informazioni: www.trofeodiescursionismo.it; www.avventurateam.it tel/fax sede: 345.887.87.87 e-mail: info@avventurateam.it
PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE (Patrimonio Mondiale UNESCO) Sabato 4 Maggio Maggio, il mese della fava Invito alla merenda ligure: fave di Corniglia e formaggio e salame della Val di Vara con focaccia e vino DOC delle Cinque Terre. Ritrovo: Corniglia (SP), Piazzetta Santa Maria per informazioni: Associazione Commercianti Corniglia tel/fax: 331.758.24.29 Sabato 11 Maggio Per quell’amor di cose Il pittore Francesco Vaccarone, in un percorso della memoria da Manarola a Riomaggiore, racconta le sue Cinque Terre e l’incontro con Dario Cappellini, storico ideatore della festa dei Pittori. Ritrovo: ore 10.30, Manarola (SP) - massimo 30 persone, prenotazione obbligatoria per informazioni: Ente Parco 5 terre tel/fax: 0187.76.26.32 e-mail: comunicazione@parconazionale5terre.it Sabato 18 Maggio Sulle tracce dell’alluvione di ottobre 2011 Camminata organizzata da trekking Santa Posi (CornigliaSan Bernardino- Muro-Vernazza). A Muro merenda a base di acciughe e focaccia e vino DOC Cinque Terre.
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Panorami Liguri Ritrovo: ore n.d, Corniglia (SP) per informazioni: Associazione Commercianti Corniglia tel/ fax: 331.758.24.29 Sabato 18 Maggio La Sagra del Limone Passeggiata “8000 passi al profumo di limone” che si snoda lungo le vie del paese partendo dalla casa del poeta Eugenio Montale. Ritrovo: ore 11,00, Monterosso (SP) per informazioni: Comune di Monterosso (SP) – Pro Loco Monterosso tel/fax: 0187.81.75.25 - 0187.81.75.06 www.comunemonterosso5terre.it - www.prolocomonterosso.it Sabato 18 Maggio Processione religiosa da Riomaggiore al Santuario della Madonna di Montenero (dalle 19 alle 20 il santuario rimarrà aperto ai visitatori) Ritrovo: ore 18,00, Riomaggiore (SP) per informazioni: acrriomaggiore@libero.it Domenica 19 Maggio Di buon passo Progetto teatrale itinerante per spettatori/camminatori nel borgo di Monterosso. Ritrovo: ore n.d, Monterosso (SP) per informazioni: Ente Parco 5 terre - tel/fax: 0187.76.26.32 e-mail: comunicazione@parconazionale5terre.it Sabato 25 Maggio Aperitivo alle luci del tramonto Organizzato dalla P.A. Croce Verde, Corniglia Dolce e salato liguri con il vino DOC Cinque Terre. Ritrovo: Corniglia (SP), Piazzetta Santa Maria per informazioni: Associazione Commercianti Corniglia tel/fax: 331.758.24.29
Una splendida immagine di Portovenere. Sotto Riomaggiore. Nella pagina accanto Vernazza al tramonto
Domenica 26 Maggio Giornata delle Cantine Aperte Per tutto il giorno sarà possibile visitare le cantine dei produttori del vino DOC delle Cinque Terre. Per informazioni: Ente Parco 5 terre tel/fax: 0187.76.26.32 e-mail: comunicazione@parconazionale5terre.it
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PARCO NATURALE REGIONALE DELL’ANTOLA (*) escursioni inserite nel “CamminAntola primavera 2013”: accompagnamento gratuito e prenotazione obbligatoria (progetto finanziato con fondi POR CRO Regione Liguria 2007-2013) Domenica 21 aprile (*) Il Bric di Rondanina: un panoramico itinerario ad anello a partire dal paese di Rondanina tra la Valle del Cassingheno e la Val Brugneto. Tempo di percorrenza: ore3,30 al termine possibilità di mangiare in trattoria a Rondanina. Ritrovo: ore 9,00 a Rondanina (GE) prenotazione obbligatoria per informazioni: Ente Parco Antola tel/fax: 010.94.41.75 e-mail: info@parcoantola.it
Qui sotto la Grotta di Byron, così chiamata in onore a Lord Byron che a Portovenere nel 1822. Leggenda volle che, appassionato di nuoto, Byron percorse tutto il golfo fino a Lerici partendo proprio da quest’anfratto.
Domenica 5 maggio (*) Lungo le vie dell’alpeggio: un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta della vita rurale di un tempo nell’appartata ValBrevenna. Da Chiappa per i Casoni di Lomà attraverso le comunaglie per l’alpeggio estivo. Tempo di percorrenza: ore 3,0 al termine pranzo in trattoria a Senarega (cucina casalinga, costo 18,00 euro antipasto, primo, secondo e dolce, vino escluso) a seguire visita al borgo e al Museo Etnologico dedicato alla stalla e alla cultura contadina. Ritrovo: ore 9,00 a Chiappa – Valbrevenna (GE) per informazioni: Ente Parco Antola tel/fax: 010.94.41.75 e-mail: info@parcoantola.it Domenica 19 maggio (*) Tempo di narcisi: escursione guidata alle copiose fioriture di narciso dell’Antola, da Fontanarossa a Pian della Cavalla (Comune di Gorreto). Tempo di percorrenza: ore 4,30, pranzo al sacco ritrovo: ore 9,30 a Fontanarossa per informazioni: Ente Parco Antola tel/fax: 010.94.41.75 e-mail: info@parcoantola.it
Nella foto in alto, il Castello della Pietra a Vobbia. Qui sopra lo specchoio del lago artificiale del Brugneto.
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Panorami Liguri Sabato 25 maggio (*) Tempo di narcisi: escursione guidata alle copiose fioriture di narciso dell’Antola, da Fascia a Pian della Cavalla. Tempo di percorrenza: ore 2,30, al termine possibilità di mangiare in trattoria ritrovo: ore 9,30 a Fascia (GE) per informazioni: Ente Parco Antola tel/fax: 010.94.41.75 e-mail: info@parcoantola.it Domenica 9 giugno (*) Assaggi di biodiversità tra le rocce: escursione guidata ad anello attraverso le Rocche del Reopasso (SIC Conglomerato di Vobbia). Tempo di percorrenza: ore 4,00 pranzo presso l’Azienda Agricola Cà del Gallo (loc. Bastia) con degustazione di prodotti tipici al prezzo di euro 10,00/persona ritrovo: ore 9,30 a Minceto, Ronco Scrivia (GE) per informazioni: Ente Parco Antola tel/fax: 010.94.41.75 e-mail: info@parcoantola.it Da Giovedì 16 a Domenica 19 maggio Trekking sulla Via del Mare Andrea Parodi, guida escursionistica, alpinista e scrittore organizza questo trekking da Caldirola (AL) a Portofino, con tre pernottamenti in albergo o rifugio: Capanne di Cosola, Rifugio Parco Antola e Sant’Alberto. Possibilità anche di aggregarsi per un trekking più breve, dal sabato, partendo da Torriglia. Per informazioni sul trekking: info@parodieditore.it, tel. 010.918.32.97, 347.670.23.12. per l’iscrizione: info@anthora.it Sabato 18 e domenica 19 maggio Workshop di Fotografia Naturalistica “Natura e paesaggi d’Antola” Corso a cura del fotografo professionista Vittorio Puggioni, in collaborazione del Parco Antola e della Sezione Ligure del CAI. Il corso è indirizzato a coloro che si avvicinano alla fotografia naturalistica. Attività pratica lungo l’itinerario Casa del Romano - Antola con riprese anche al tramonto e all’alba, proiezione serale, valutazione degli scatti realizzati. Per ulteriori informazioni: info@vittoriopuggioni.it, Tel. 347.335.00.56 (ore serali), www.vittoriopuggioni.it
PARCO NATURALE REGIONALE DELL’ AVETO Domenica 12 maggio Mostra micologica “I funghi di Primavera” (ingresso gratuito) I funghi, squisiti abitanti delle nostre foreste, ben rappresentano lo slogan adottato dal Parco su “Il Gusto della Biodiversità” per valorizzare i prodotti enogastronomici che crescono in ambienti naturali integri, garanzia di genuinità... In primavera, dopo le piogge, spuntano le prime specie di interesse, alcune anche molto apprezzate dalla cucina locale. Con la collaborazione di: “Gruppo Micologico Vogherese” e Consorzio dei Funghi di Rezzoaglio dove: Rezzoaglio (Ge) presso Centro Visite Parco Aveto, via Roma 47 quando: 8.30 - 12.00 e 14.00 - 17.30 per informazioni: Ente Parco Aveto tel/fax: 0185.34.33.70 e-mail: cea.aveto@parcoaveto.it Sabato 18 maggio Alla scoperta delle misteriose vite degli animali che popolano le nostre foreste nella notte Inaugurazione del corridoio notturno presso il Centro visite del Parco ed escursione ornitologica notturna. Il Parco dell’Aveto ha realizzato, presso il
Centro visite di Rezzoaglio, una “galleria notturna” per portare i visitatori a scoprire l’atmosfera, i suoni e le sensazioni che si hanno durante un’escursione notturna nel bosco. La serata proseguirà con una cena a base di prodotti tipici presso l’albergo-ristorante “Lago delle Lame” (da raggiungere coi mezzi propri) e un’uscita in notturna nella Foresta delle Lame, alla scoperta delle creature della notte. Ritrovo:ore18.00a Rezzoaglio(GE),pressoilCentroVisitedel Parco rientro: ore 24 circa costo: escursione facile e gratuita – cena euro 18,00/persona per informazioni: Ente Parco Aveto tel/fax: 0185.34.33.70 e-mail: cea.aveto@parcoaveto.it Sabato 25 maggio Il Parco Aveto a “PARCHI IN PIAZZA” Il Parco sarà presente, all’interno dello stand dei parchi liguri, alla manifestazione organizzata dal Municipio Medio Ponente “Parchi in Piazza”, dedicata alla promozione delle Aree Protette, dei propri territori e dei prodotti tipici che si terrà, come ogni anno, a Sestri Ponente il giorno 25 maggio dalle ore 9.00 alle ore 18.00. Una buona occasione per conoscere i Parchi Liguri e i loro gustosi prodotti. Per informazioni: Ente Parco Aveto tel/fax: 0185.34.33.70 email: cea.aveto@parcoaveto.it
Il Groppo Rosso presso Santo Stefano d’Aveto. Sopra: Forte Diamante. È la postazione che si trova più a nord tra le mura di Genova e il primo progetto risale al 1747 ma la costruzione vera e propria iniziò nel 1756. Altre trasformazioni avvenirono nel 1814 ad opera del Genio Sardo. Il suo abbandono definitivo, che dura fino ad oggi, è datato 1914.
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Domenica 26 maggio Riapertura del Museo del Bosco Ad un anno dall’inaugurazione e dopo la pausa invernale, ci sarà la riapertura del “Museo del Bosco”, realizzato dal Parco nei pressi del Lago delle Lame (Comune di Rezzoaglio). Orario: 10.00 - 17.00, ingresso gratuito. Il calendario di apertura estivo sarà disponibile sul sito del Parco www.parcoaveto.it. Per informazioni: Ente Parco Aveto tel/fax: 0185.34.33.70 email: cea.aveto@parcoaveto.it Sabato 1° Giugno Le grotte del parco: iniziazione al mondo sotterraneo Accompagnati da esperti speleologi si potrà visitare la Tana di Ca’ Freghé, una straordinaria cavità naturale altrimenti non visitabile. La visita, che prevede l’attraversamento di stretti cunicoli e un breve soggiorno in grotta, è riservata ad escursionisti esperti. Abbigliamento consigliato: indumenti pesanti e resistenti (se possibile una tuta da lavoro) per proteggersi dal fango; stivali di gomma e robusti guanti da lavoro. Il Parco fornirà i caschetti con l’illuminazione. Ritrovo: ore 9,00 a Conscenti, Piazza Comune, Ne (GE) rientro: ore 13,00 circa costo: euro 10,00/persona per informazioni: Ente Parco Aveto tel/fax: 0185.34.33.70 e-mail: cea.aveto@parcoaveto.it
PARCO NATURALE REGIONALE DEL BEIGUA BEIGUA GEOPARK
Nella foto grande a centro pagina l’Isola di Bergeggi. Qui sotto il parco del Beigua.
Sabato 27 Aprile III edizione Gran Trail Rensen 2013 - www.wedosport.net Corsa in montagna, competitiva e non competitiva, che si svolge lungo i sentieri che conducono ai rilievi appenninici del Parco Naturale Regionale del Beigua. Novità dell’edizione 2013 il Mini Trail, una corsa che a livello competitivo sarà accessibile anche ai ragazzi che hanno compiuto i 16 anni. Ritrovo: ore 4,00 oppure ore 8,00, a seconda del percorso prescelto, Via Bocca, Arenzano (GE) costo: euro 30,00 oppure euro 50,00 in funzione dei diversi percorsi, prenotazione obbligatoria per informazioni: Ufficio Sport del Comune di Arenzano tel/fax: 010.913.82.40 e-mail: sport@comune.arenzano.ge.it
Domenica 12 Maggio L’Alta Via dei Monti Liguri in fiore Escursione guidata nel tratto di Alta Via che attraversa il cuore del Parco del Beigua. Al termine dell’escursione sarà possibile fare una degustazione di prodotti locali presso il Ristorante/Rifugio Pratorotondo (facoltativa, a pagamento) Ritrovo: ore 9,30, presso Loc. Pratorotondo, Cogoleto(GE) costo: euro 8,00/persona, prenotazione obbligatoria per informazioni: Ente Parco Beigua tel/fax: 010.859.03.00 email: info@parcobeigua.it da Venerdì 17 a Domenica 19 Maggio Giornate micologiche primaverili Mostra micologica con esposizione al pubblico di funghi e di tavole micologiche, completata da incontri con esperti del settore. Ritrovo: Casa del Parco, Foresta Regionale Deiva, Monte_Maggiorasca_invernale.tif Sassello (SV) orari: ven. 15-18; sab. 9-18; dom. 9-18 / Ingresso gratuito per informazioni: Associazione CAMPAL - Gruppo Micologico della Croce Verde Sestrese tel/fax:010.604.81.42010.604.81.43 Sabato 25 e Domenica 26 Maggio Arenzano Green Fest 2013 Due giorni di esposizione, laboratori, giochi e musica nel centro storico della cittadina rivierasca. Inoltre... prodotti tipici, piatti locali, bevande artigianali. Ritrovo: ore 15,00, Via Bocca, Arenzano (GE) costo: GRATUITO per informazioni: CNGEI – Sezione di Arenzano tel/fax: 010.911.09.28 – 347.883.28.43 e-mail: arenzano@cngei.it Domenica 26 Maggio Alla scoperta del Lago dei Gulli Escursione geologica guidata e visita alle esposizioni paleontologiche di Palazzo Gervino a Sassello (iniziativa inse-
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Panorami Liguri giunti nel parcheggio. Prenotazione obbligatoria Descrizione: Il percorso comincia seguendo il Canale Lunense, fino ad arrivare al primo lago dove si possono ammirare numerose specie di uccelli migratori che sostano nella zona (area birdwatching). I laghi offrono la possibilità di praticare una pesca rispettosa delle specie ittiche presenti e quindi regolamentata dall’Ente Parco di MontemarcelloMagra. Si prosegue nel sentiero che percorre il perimetro del lago. L’ambiente è caratterizzato da una ricca flora tipica della zona umida. Proseguendo si incontrano altri due laghi con aree di sosta e disponibilità di servizi ricreativi. Alla fine del percorso è presente una vasta area picnic. Per informazioni: Ente Parco Montemarcello-Magra tel/fax: 0187.62.61.72 e-mail: cea@parcomagra.it
rita nell’ambito della 6^ edizione del G&T Day promossa dall’Ass.ne Italiana “Geologia & Turismo” con il patrocinio di Geoitalia – Federazione Italiana Scienze della Terra). Al termine dell’escursione sarà possibile fare una degustazione di prodotti locali presso il Ristorante Palazzo Salsole nel centro storico di Sassello (facoltativa, a pagamento). Ritrovo: ore 9,30, Centro Visite di Palazzo Gervino, Sassello (SV) costo: euro 8,00/persona–prenotazioneobbligatoria per informazioni: Ente Parco Beigua tel/fax: 010.859.03.00 e-mail: info@parcobeigua.it
Domenica 16 maggio (*) Il fiume Magra: passeggiando lungo il fiume Durata: ore 2,00 - facile ritrovo: ore 9.30, parcheggio Club Due laghi, raggiungibile dall’autostrada A12 uscita di Sarzana: dal casello prendere la prima a destra e, raggiunta la rotonda, proseguire nella prima uscita a destra, procedere sempre diritto fino a raggiungere una quarta rotonda. Percorrere il Viale XXV Aprile (Sarzana). Dopo circa 300m girare sulla destra seguendo le indicazioni per il Club Due Laghi o area attrezzata di Bradiola. descrizione: Il percorso ha inizio in località Bradiola dove è possibile visitare un’azienda biologica che darà interessanti informazioni sull’agricoltura biologica, sostenibile e sui prodotti tipici del territorio. Proseguendo il sentiero verso Battifollo si passerà inizialmente fra campi coltivati o incolti per poi costeggiare più da vicino il fiume Magra ammirando l’ambiente tipico della zona fluviale. Alla fine del percorso sarà possibile osservare il lago di Pallodola con la fauna tipica delle zone umide. per informazioni: Ente Parco Montemarcello-Magra tel/fax: 0187.62.61.72 e-mail: cea@parcomagra.it
PARCO NATURALE REGIONALE DI PIANA CRIXIA
(*) Due appuntamenti che permettono di far conoscere la bellezza delle colline in fiore delle langhe liguri e contemporaneamente i luoghi in cui è nata e vissuta nella giovinezza la nonna di Papa Francesco, donna Margherita Rosa Vassallonata a Cagna (Piana Crixia), il 27 Febbraio 1884.
Il monte Maggiorasca in uno scatto invernale
PARCO NATURALE REGIONALE DI MONTEMARCELLO MAGRA
(*) escursioni realizzate grazie ai finanziamenti “VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E CULTURALI” del POR FESR 2007 – 2013 “Competitività Regionale ed Occupazione” della Regione Liguria ed è stato ideato dai ragazzi della classe 2L indirizzo turistico dell’Istituto di Istruzione Superiore ”Cesare Arzelà” di Sarzana. I percorsi all’interno del Parco Naturale Regionale di MontemarcelloMagra, nel cuore dei SIC (sito di interesse comunitario), siti di Rete Natura 2000 , sono stati progettati per far conoscere ai turisti la valenza naturalistica e culturale del territorio. Domenica 21 aprile (*) Bozi: paesaggi lacustri, habitat di numerose specie di uccelli migratori durata: ore 2,00 - facile ritrovo: ore 9.30, parcheggio Area Gerardo, raggiungibile dall’autostrada A12 uscita di Sarzana: dal casello prendere la prima a destra e raggiunta la rotonda proseguire nella prima uscita a destra, procedere diritto fino a giungere a una seconda rotonda, oltrepassata la quale si arriva a una terza rotonda, lì si gira a destra si è
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PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTOFINO Giovedì 25 aprile Le Batterie: San Rocco - Punta Chiappa – Batterie – San Rocco (nuovo percorso) Il sentiero, che da San Rocco di Camogli scendendo a Punta Chiappa risale sino alle Batterie (246 m), vi condurrà indietro nel tempo. La località, così chiamata per la presenza di bunker antiaerei costruiti durante la seconda guerra mondiale, si trova nel versante occidentale del Promontorio e regala punti panoramici mozzafiato. Tempo di percorrenza: ore 3,30, difficoltà media ritrovo: ore 9,00 davanti Chiesa di San Rocco di Camogli (GE), prenotazione obbligatoria entro le 17,00 del venerdì al num. 010.234.56.36, oppure entro le 12,00 del sabato al num. 348.018.25.56 massimo partecipanti: 25 persone - l’escursione è garantita con un min. di 5 persone quota di partecipazione: euro 10,00/persona per informazioni: Labter parco di Portofino tel/fax: 348.018.25.56 e-mail: labter@ parcoportofino.it
Il “Fungo” a Piana Crixia è una forma di erosione del tutto eccezionale per la Liguria e le zone circostanti. È alto una quindicina di metri.
La località Pietre Strette è posta indicativamente al centro del Promontorio di Portofino e si può raggiungere partendo da Camogli, Portofino Mare o S. Margherita Ligure, attraverso sentieri ben segnalati.
Sabato 25 maggio (*) Il “Giro Alto dei Calanchi” nella terra della nonna di Papa Francesco. L’escursione è gratuita ma occorre prenotarsi sia per la camminata sia per il Pranzo di Langa (che sarà a pagamento dei singoli partecipanti) entro e non oltre il 23 maggio. Tempo di percorrenza: escursione impegnativa (26 chilometri tra andata e ritorno su strade bianche e asfaltate), ritrovo: ore 8,30 presso il Ristorante Villa Carla- Località Pontevecchio , Piana Crixia(SV) per informazioni: Ufficio Parco di Piana Crixia, Maria Paola Chiarlone tel/fax: 019.57.00.21 e-mail: parco.pianacrixia@alice.it Sabato 1° giugno (*) Il “Giro Basso dei Calanchi”. Tempo di percorrenza: ore 3,00, escursione facile su strade bianche, ritrovo: ore 8,30 presso lo SnaKBar di Via G. Chiarlone, Piana Crixia (SV), prenotazione obbligatoria ed escursione gratuita, per informazioni: Ufficio Parco di Piana Crixia, Maria Paola Chiarlone tel/fax: 019.57.00.21 e-mail: parco.pianacrixia@alice.it
Domenica 5 maggio Il sentiero dei Tubi: San Rocco - Sentiero dei Tubi - Caselle Un’occasione per ripercorrere l’antico tracciato dell’acquedotto (fine ‘800) che riforniva d’acqua la cittadina di Camogli. Ampie finestre panoramiche e l’immersione nel buio di gallerie scavate nel conglomerato hanno concorso a farne uno dei percorsi più spettacolari ed emozionanti del Monte di Portofino. Il sentiero è accessibile solo se accompagnati dalle guide del Parco di Portofino ed ha un tracciato altamente spettacolare e suggestivo tra tunnel, scalette e passaggi a strapiombo. Tempo di percorrenza ore 4,00, difficoltà impegnativa ritrovo: ore 9,00 davanti Chiesa di San Rocco di Camogli (GE), rientro in località “Caselle”. Al termine i partecipanti possono scendere autonomamente a San Fruttuoso o rientrare a San Rocco. Prenotazione obbligatoria entro le 17,00 del venerdì al num. 010.234.56.36, oppure entro le 12,00 del sabato al num. 342.002.57.45 massimo partecipanti: 15 persone - l’escursione è garantita con un min. di 5 persone quota di partecipazione: euro 10,00/persona per informazioni: Labter parco di Portofino tel/fax: 348.018.25.56 e-mail: labter@parcoportofino.it Domenica 12 maggio Anfibi e Rettili nel Parco di Portofino: San Rocco – Rio Acqua Fredda- Toca – Pietre Strette – Vessinaro – San Rocco. Il Parco di Portofino, in concomitanza con la presentazione della nuova pubblicazione “Anfibi e Rettili del Parco di Portofino”, organizza una escursione alla scoperta e alla ricerca della fauna minore del Parco. Tempo di percorrenza n.d., difficoltà media ritrovo: ore 9,00 davanti Chiesa di San Rocco di Camogli (GE), rientro in località “Caselle”. Al termine i partecipanti possono scendere autonomamente a San Fruttuoso o rientrare a San Rocco. Prenotazione obbligatoria entro le 17,00 del venerdì al num. 010.234.56.36, oppure entro le 12,00 del sabato al num. 348.018.25.56 massimo partecipanti: 15 persone - l’escursione è garantita con un min. di 5 persone quota di partecipazione: gratuita per informazioni: Labter parco di Portofino tel/fax: 348.018.25.56 e-mail: labter@ parcoportofino.it Domenica 19 maggio Le Batterie: San Rocco - Punta Chiappa – Batterie – San Rocco (nuovo percorso) Il sentiero, che da San Rocco di Ca-
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Panorami Liguri mogli scendendo a Punta Chiappa risale sino alle Batterie (246 m), vi condurrà indietro nel tempo. La località, così chiamata per la presenza di bunker antiaerei costruiti durante la seconda guerra mondiale, si trova nel versante occidentale del Promontorio e regala punti panoramici mozzafiato. Tempo di percorrenza ore 3,30, difficoltà media ritrovo: ore 9,00 davanti Chiesa di San Rocco di Camogli (GE), prenotazione obbligatoria entro le 17,00 del venerdì al num. 010.234.56.36, oppure entro le 12,00 del sabato al num. 348.018.25.56 massimo partecipanti: 25 persone - l’escursione è garantita con un min. di 5 persone quota di partecipazione: euro 10,00/persona per informazioni: Labter parco di Portofino tel/fax: 348.018.25.56 e-mail: labter@ parcoportofino.it Domenica 26 maggio Escursione di Nordic Walking lungo i sentieri del Parco Il Nordic Walking è una disciplina che si sta affermando in tutto il mondo. Sport per tutti e per tutto l’anno che offre agli appassionati delle attività all’aria aperta un modo facile e poco costoso per gustare uno stile di vita sano e attivo e per fruire degli splendidi percorsi escursionistici che offre il Promontorio del Monte di Portofino. Gli Istruttori certificati della Scuola Italiana di Nordic Walking “Parco di Portofino” nonché guide ambientali ed escursionistiche (certificati secondo la vigente normativa) vi accompagneranno alla scoperta di questa nuova disciplina e dei sentieri del Parco di Portofino. Tempo di percorrenza: ore 3,00, difficoltàf acile ritrovo: ore 9,30, parcheggio di Portofino Vetta, Camogli (GE). Prenotazione obbligatoria entro le 12,00 del sabato al num. 348.018.25.57, oppure scrivendo a labter@parcoportofino. it massimo partecipanti: 15 persone - l’escursione è garantita con un min. di 5 persone quota di partecipazione: euro 10,00 (+ euro 5,00 in caso di noleggio bastoncini) per informazioni: Labter parco di Portofino tel/fax: 348.018.25.56 email: labter@parcoportofino.it
PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTO VENERE (Patrimonio Mondiale UNESCO) Sabato 11 maggio Visita Villa Romana del Varignano Ritrovo: Villa Romana del Varignano, Le Grazie, Porto Venere (SP) orario: 10,30– 12,30; 15,00–17,00; ingresso gratuito per info: Ufficio Parco, Comune di Porto Venere tel/fax: 0187.79.48.23 - e-mail: ufficioparco@parconaturaleportovenere.it Sabato 11 Maggio Un giorno da Pompiere Manifestazione dedicata ai bambini con i vigili del fuoco della Spezia Ritrovo: dalle ore 15,00, Piazza Bastreri, Porto Venere (SP) per informazioni: Ufficio Parco, Comune di Porto Venere tel/fax: 0187.79.48.23 e-mail: ufficioparco@parconaturaleportovenere.it Domenica 12 maggio Visita Villa Romana del Varignano Ritrovo: Villa Romana del Varignano, Le Grazie, Porto Venere (SP) orario: 10,30– 12,30; 15,00–17,00; ingresso gratuito per info: Ufficio Parco, Comune di Porto Venere tel/fax: 0187.79.48.23 - e-mail: ufficioparco@parconaturaleportovenere.it Domenica 12 maggio Alla scoperta dei sentieri del Parco Escursione guidata con il CAI del sentiero n. 1 fino a Campiglia. Sosta pranzo presso Rifugio del Muzzerone ( euro 5,50, panino+bibita) Ritrovo: ore 9,30, Piazza Bastreri, Porto Venere (SP) - prenotazione obbligatoria massimo partecipanti: 30 persone per informazioni: Ufficio Parco, Comune di Porto Venere tel/fax: 0187.79.48.23 e-mail: ufficioparco@parconaturaleportovenere.it Sabato 18 maggio Visita Villa Romana del Varignano Ritrovo: Villa Romana del Varignano, Le Grazie, Porto Venere (SP) orario: 10,30–12,30; 15,00–17,00; ingresso gratuito per informazioni: Ufficio Parco, Comune di Porto Venere tel/fax: 0187.79.48.23 e-mail: ufficioparco@parconaturaleportovenere.it
1997, Vernazza con gli altri quattro paesi delle Cinque Terre è dichiarata dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”.
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Sabato 18 maggio L’Acqua una fonte di risorse Convegno organizzato da CNR e Parco di Porto Venere in cui si presenteranno progetti riguardanti il maree si discuterà sul problema rifiuti in mare. Ritrovo: Fortezza Umberto I, Isola Palmaria, Porto Venere (SP) orario: 10,00 – 13,00; ingresso libero per informazioni: Ufficio Parco, Comune di Porto Venere tel/fax: 0187.79.48.23 email: ufficioparco@parconaturaleportovenere.it Domenica 19 maggio Arrampicata nel Parco (in collaborazione con Associazione Blu Verticale) Escursione fino alla parete di roccia del Muzzerone con dimostrazione e prova di arrampicata. Sosta pranzo presso Rifugio del Muzzerone (euro 5,50, panino+bibita). Ritrovo: ore 9,30, Piazza Bastreri, Porto Venere (SP) prenotazione obbligatoria massimo partecipanti: 30 persone per informazioni: Ufficio Parco, Comune di Porto Venere tel/fax: 0187.79.48.23 e-mail: ufficioparco@ parconaturaleportovenere.it Inoltre nel Parco... Dall’8 maggio al 17 maggio (solo giorni feriali) dalle 10,00 alle 12,00, il Comune di Porto Venere in collaborazione con i centri di ricerca INGV, ENEA, CNR, ISPRA, DLTM, CNR-ISSIA e NURC, organizzerà laboratori didattici per le scuole della provincia della Spezia presso la Fortezza Umberto I - Isola Palmaria
AREA PROTETTA REGIONALE GIARDINI HANBURY dal 12 Marzo al 5 Maggio Obiettivo Hanbury 2013 Concorso fotografico Costo iscrizione: euro 20,00 per informazioni: Portineria Giardini Hanbury tel/fax: 0184.22.66.30 e-mail: gbhdani@unige.it Domenica 2 Giugno Obiettivo Hanbury 2013 Cerimonia di premiazione del concorso fotografico Ritrovo: ore 10,30, Giardini Hanbury, Mortola, Ventimiglia (IM) - massimo partecipanti: 70 persone per informazioni: Portineria Giardini Hanbury tel/fax: 0184.22.66.30 e-mail: gbhdani@unige.it
RISERVA NATURALE REGIONALE DI BERGEGGI Sabato 27 Aprile Visita guidata alla Grotta della Galleria del Treno Ritrovo: via Aurelia, incrocio di Torre del Mare (Bar-edicola), Bergeggi (SV) orario: ore 16,00, euro 8,00/persona; euro 6,00/persona (over 65, bambini 5-10
anni, residenti) prenotazione obbligatoria, max 20 partecipanti per informazioni: Comune di Bergeggi tel/fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@comune.bergeggi. sv.it Domenica 28 Aprile Alla scoperta della Bergeggi fortificata: escursione guidata gratuita Ritrovo: presso parcheggio, Via XXV Aprile, Bergeggi (SV) orario: ore 14,30 per info: Comune di Bergeggi tel/fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@comune. bergeggi.sv.it Sabato 4 Maggio Visita guidata alla Grotta della Galleria del Treno Ritrovo: via Aurelia, incrocio di Torre del Mare (Bar-edicola), Bergeggi (SV) orario: ore 16,00, euro 8,00/persona; euro 6,00/persona (over 65, bambini 5-10 anni, residenti) prenotazione obbligatoria, max 20 partecipanti per informazioni: Comune di Bergeggi tel/fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@ comune.bergeggi.sv.it Domenica 5 Maggio Punta Predani e la Grotta Marina Escursione guidata gratuita alla grotta marina più nota della Liguria Ritrovo: Via Aurelia, incrocio di Torre del Mare (bar-edicola), Bergeggi (SV) orario: ore 10,30 per informazioni: Comune di Bergeggi tel/ fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@comune.bergeggi.sv.it Sabato 11 Maggio Visita guidata alla Grotta della Galleria del Treno Ritrovo: via Aurelia, incrocio di Torre del Mare (Bar-edicola), Bergeggi (SV) orario: ore 16,00, euro 8,00/persona; euro 6,00/persona (over 65, bambini 5-10 anni, residenti) prenotazione obbligatoria, max 20 partecipanti per informazioni: Comune di Bergeggi tel/fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@ comune.bergeggi.sv.it
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Panorami Liguri Sabato 18 Maggio Visita guidata alla Grotta della Galleria del Treno Ritrovo: via Aurelia, incrocio di Torre del Mare (Bar-edicola), Bergeggi (SV) orario: ore 16,00, euro 8,00/persona; euro 6,00/persona (over 65, bambini 5-10 anni, residenti) prenotazione obbligatoria, max 20 partecipanti per informazioni: Comune di Bergeggi tel/fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@comune.bergeggi.sv.it Domenica 19 Maggio Dalla Macchia alla Sughereta Escursione guidata gratuita sulle alture di Bergeggi Ritrovo: Piazza Torre d’Ere, Bergeggi (SV) orario: ore 14,30 per informazioni: Comune di Bergeggi tel/fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@comune.bergeggi.sv.it Sabato 25 Maggio Visita guidata alla Grotta della Galleria del Treno Ritrovo: via Aurelia, incrocio di Torre del Mare (Bar-edicola), Bergeggi (SV) orario: ore 16,00, euro 8,00/persona; euro 6,00/persona (over 65, bambini 5-10 anni, residenti) prenotazione obbligatoria, max 20 partecipanti per informazioni: Comune di Bergeggi tel/fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@comune.bergeggi.sv.it Domenica 26 Maggio Punta Predani e la Grotta Marina Escursione guidata gratuita alla grotta marina più nota della Liguria Ritrovo: Via Aurelia, incrocio di Torre del Mare (bar-edicola), Bergeggi (SV) orario: ore 10,30 per informazioni: Comune di Bergeggi tel/fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@comune.bergeggi.sv.it Sabato 1° Giugno Visita guidata alla Grotta della Galleria del Treno Ritrovo: via Aurelia, incrocio di Torre del Mare (Bar-edicola), Bergeggi (SV) orario: ore 16,00, euro 8,00/persona; euro 6,00/persona (over 65, bambini 5-10 anni, residenti) prenotazione obbligatoria, max 20 partecipanti per informazioni: Comune di Bergeggi tel/fax: 019.257.90.218-212 e-mail: b.ambiente@comune.bergeggi.sv.it
RISERVA NATURALE REGIONALE DI RIO TORSERO Mercoledì 1° Maggio Apertura straordinaria del Museo Paleontologico “S. Lai” dalle ore 10,00 alle ore 12,00VISITA GRATUITA per informazioni: Ufficio Turismo/Cultura Comune di Ceriale Coop. Sociale a r.l. LA SPERANZA tel/fax: 0182.91.93.50; 0182.99.14.61 – 0184.51.61.05; 0184.51.28.41 e-mail: sporteturismo@comune.ceriale.sv.it - info@cooplasperanza.org
AREA PROTETTA PROVINCIALE GIARDINO BOTANICO DI PRATORONDANINO (*) La mostra è inserita nella visita al Museo G. Doria. Gratuita per le scolaresche e per i ragazzi fino a 18 anni di età; gratuita solo la domenica per i residenti nel Comune di Genova. Costo euro 3,00, anziché euro 5,00, per Soci Coop, Feltrinelli, FNAC, etc. da Martedì 7 Maggio a Domenica 16 Giugno (*) Mostra di fotografia naturalistica - fotografie di alcune delle specie (non solo vegetali) più belle e interessanti ospitate dal Giardino Dove: Museo Storia Naturale G. Doria, Genova Orari: da martedì a venerdì, ore 9,00-19,00; sabato e domenica, ore 10,00- 19,00; ritrovo: ore 10,30, Giardini Hanbury, Mortola, Ventimiglia (IM) massimo partecipanti: 70 persone (capienza max “sala dei camini”) per informazioni: Provincia di Genova - GLAO (Ente gestore Giardino Botanico Pratorondanino) tel/fax: 010.549.98.48 - 329.022.20.69 (Marta Sartore) e-mail: marta.sartore@email.it ; bertolotto@provincia.genova.it Martedì 21 Maggio Conferenza sul Giardino Botanico di Pratorondanino Dove: Museo Storia Naturale G. Doria, Genova orario: ore 17,30 per informazioni: Provincia di Genova - GLAO (Ente gestore Giardino Botanico Pratorondanino) tel/fax: 010.549.98.48 - 329.022.20.69 (Marta Sartore) e-mail: marta.sartore@email.it ; bertolotto@provincia.genova.it
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Sabato 25 Maggio Visite guidata al Giardino Botanico Montano di Pratorondanino a cura del GLAO (Gruppo Ligure Amatori Orchidee) Dalle ore 10,00 alle 18,00 per info: Provincia di Genova GLAO (Ente gestore Giardino Botanico Pratorondanino) tel/fax: 010.549.98.48 - 329.022.20.69 (Marta Sartore) Sabato 25 Maggio Laboratori ed attività didattico/ludiche per bambini Giardino Botanico Montano Pratorondanino, ore 15,00 gratuito Max 15 partecipanti prenotazione obbligatoria entro venerdì 24 maggio per informazioni: GLAO (Ente gestore Giardino Botanico Pratorondanino) tel/fax: 329.022.20.69 (Marta Sartore) email: marta.sartore@email.it Sabato 8 Giugno Visite guidata al Giardino Botanico Montano di Pratorondanino a cura del GLAO (Gruppo Ligure Amatori Orchidee) Dalle ore 10,00 alle 18,00 per info Provincia di Genova - GLAO (Ente gestore Giardino Botanico Pratorondanino) tel/fax: 010.549.98.48 - 329.022.20.69 (Marta Sartore) Sabato 8 Giugno Laboratori ed attività didattico/ludiche per bambini Giardino Botanico Montano Pratorondanino ore 15,00 - gratuito Max 15 partecipanti prenotazione obbligatoria entro venerdì 24 maggio per informazioni: GLAO (Ente gestore Giardino Botanico Pratorondanino) tel/fax: 329.022.20.69 (Marta Sartore) e-mail: marta.sartore@email.it
Domenica 16 Giugno presso Giardino Botanico Pratorondanino: - Un giardino a regola d’arte: corso di acquerello naturalistico a cura delle artiste del Gruppo Pegliese • mostra-mercato di orchidee tropicali (Orchideria Pozzi di Morosolo) • lezione sulla coltivazione delle Orchidee a cura di Giancarlo Pozzi • visite guidate del Giardino Botanico a cura del GLAO • attività didattico/ludiche per bambini a cura del GLAO Tutti gli altri eventi (ingresso e visita al Giardino Botanico, conferenza Giancarlo Pozzi e attività per bambini) sono gratuiti. Corso di pittura: 10 euro per ogni partecipante (comprensivo di materiale didattico) Prenotazione obbligatoria entro venerdì 7 giugno marta.sartore@email. it; 329.022.20.69 per informazioni: Provincia di Genova - GLAO (Ente gestore Giardino Botanico Pratorondanino) tel/fax: 010.549.98.48 - 329.022.20.69 (Marta Sartore) e-mail: marta.sartore@email.it ; bertolotto@provincia. genova.it Domenica 23 Giugno presso Giardino Botanico Pratorondanino - Artisti... in erba: corso di acquerello naturalistico per bambini a cura delle artiste del Gruppo Pegliese - attività didattico/ludiche per bambini a cura del GLAO - visite guidate del Giardino Botanico dedicate ai bambini a cura del GLAO,15,00 – 18,00 Tutti gli altri eventi (ingresso e visita al Giardino Botanico e attività didattiche) sono gratuiti. Corso di pittura: 6 euro per ogni partecipante, prenotazione obbligatoria entro sabato 15 giugno Attività didattiche e visita guidata per bambini: prenotazione obbligatoria entro sabato 22 giugno per informazioni: Provincia di Genova - GLAO (Ente gestore Giardino Botanico Pratorondanino) tel/fax: 010.549.98.48 - 329.022.20.69 (Marta Sartore) e-mail: marta.sartore@ email.it ; bertolotto@provincia.genova.it
PARCO URBANO DELLE MURA (*) Nelle date indicate sarà possibile visitare la cupola dell’Aula didattica-Planetario installata nel Giardino del Sole e quella dell’Osservatorio, per accedere alle quali è richiesto un contributo spese rispettivamente di 5 euro e di 3 euro . Entrambe le visite si svolgeranno tramite turni della durata di mezz’ora circa di max 30 persone per l’Aula didatticaPlanetario e di max 15 persone per la cupola dell’Osservatorio. Non è prevista la prenotazione. L’effettuazione delle osservazioni al telescopio, sia diurne che serali, dipende dalle condizioni meteo. Il programma delle animazioni all’interno dell’Aula didattica Planetario è suscettibile di modifiche, consultare per maggiore sicurezza il calendario delle aperture pubbliche sul sito www.osservatoriorighi.it Giovedì 25Aprile (*) Meraviglie del Sole e la vita delle stelle il Sole al telescopio attraverso il nuovo filtro H-alpha. Inoltre, proiezioni nell’Aula Planetario su: “Meraviglie del Sole e la vita dellestelle”(mattino)- “Inviaggiofraipianeti,”Fiabeso ttole stelle: Il cielo della primavera”, “Il cielo dei popoli del Sud: fiabe e leggende per i bimbi”, “In viaggio fra i pianeti” (pomeriggio). Dove: Osservatorio astronomico del Righi orario: dalle 11,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,00 Mercoledì 1° Maggio (*) Meraviglie del Sole e la vita delle stelle il Sole al telescopio attraverso il nuovo filtro H-alpha. Inoltre, proiezioni nell’Aula Planetario su: “Meraviglie del Sole e la vita delle stelle” (mattino) - “In viaggio fra i pianeti, “Fiabe sotto le stelle: Il cielo della primavera”, “Il cielo dei popoli
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Panorami Liguri del Sud: fiabe e leggende per i bimbi”, “In viaggio fra i pianeti” (pomeriggio). Dove: Osservatorio astronomico del Righi orario: dalle 11,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,00 Sabato 18 Maggio (*) Occhi su Saturno Serata osservativa a carattere nazionale del pianeta Saturno e delle meraviglie del cielo primaverile” (in Osservatorio) e “Le costellazioni della primavera” (in Aula Planetario). Dove: Osservatorio astronomico del Righi orario: ore 21,30 Mercoledì 22 Maggio - Giornata mondiale della biodiversità (*) La Luna e Saturno (in Osservatorio) e “Nel Sistema Solare alla ricerca della vita” (in Aula Planetario) Un viaggio in collaborazione con il Museo di Storia Naturale nei luoghi del Sistema Solare nei quali è ipotizzabile la presenza di condizioni adatte per lo sviluppo della vita, da Marte alle comete passando per le lune di Giove e di Saturno. Dove: Osservatorio astronomico del Righi orario: ore 21,30 Altre iniziative organizzate dalla Protezione Civile del Comune di Genova ... Martedì 21 maggio: Piccoli volontari di Protezione Civile Domenica 9 giugno A piedi nel Parco (In collaborazione con la Rete PUIN)
AREA MARINA PROTETTA DI PORTOFINO dal 30 Marzo Lo scrigno delle meraviglie Mostra in collaborazione con FAI-Abbazia di San Fruttuoso e Parco di Portofino. La creatività artistica dell’uomo ha sempre tratto ispirazione dalla natura. Il rapporto tra le creazioni artistiche dell’uomo e le eccellenze naturalistiche delle due Aree Protette saranno il filo conduttore della mostra e guideranno il visitatore attraverso il percorso espositivo che tradizionalmente si snoda tra la Sala Capitolare dell’Abbazia e la Torre Doria. Dove: Abbazia di San Fruttuoso, Camogli (GE) orario: 10,00 – 16,45 tutti i giorni (a maggio sabato e domenica 10,00 – 17,45) prezzi: Adulti: euro 7,50 - Bambini (4-14 anni): euro 4,50 - Iscritti FAI, soci National Trust e residenti Comune di Camogli: euro 2,00 Scolaresche: euro 3,50/ studente - Famiglia: euro 22.00 (2 adulti + 2 bambini 4 -14 anni) per informazioni: FAI-Abbazia di San Fruttuoso tel/fax: 0185.77.27.03 e-mail: fai.sanfruttuoso@ fondoambiente.it dal 9 al 12 Maggio Slow Fish 2013 Manifestazione che concilia storia, cultura, cucina e tradizione. Pescatori, cuochi, politici, scienziati e consumatori continuano a dialogare a Slow Fish in un’alleanza per il mare, affrontando le difficili sfide ambientali di questi anni. Dove: Porto Antico, Piazza Caricamento, Genova orario: da giovedì a sabato, ore 11,00-23,00; domenica, ore 11,00-19,00 prezzi: Ingresso gratuito per informazioni: info@portofinoamp.it
PRONTUARIO DELLE AREE PROTETTE Regione Liguria -dipartimento Ambiente Settore Progetti e Programmi Tutela e Valorizzazione Ambientale Via D’Annunzio 111 - 16121 Genova tel. 010.5484876 - fax 010.5488423 e-mail: parchi@regione.liguria.it - www.ambienteinliguria.it Parco Nazionale delle Cinque Terre Area Marina Protetta delle Cinque Terre Via Discovolo snc, c/o Stazione Ferroviaria Manarola 19017 Riomaggiore (SP) tel. 0187.762600 - fax 0187.760040 e-mail: info@parconazionale5terre.it - www. parconazionale5terre.it Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri Piazza Umberto I, 18037 Pigna (IM) tel. 0184.1928312 – fax 0184.1928330 e-mail: parcoalpiliguri@libero.it - www.parks.it/parco.alpi.liguri Parco Naturale Regionale dell’Antola Villa Borzino, Via XXV Aprile 17 - 16012 Busalla (GE) tel. 010.9761014 - fax 010.9760147 e-mail: busalla@parcoantola.it - www.parcoantola.it Parco Naturale Regionale dell’Aveto Via Marrè 75 - 16041 Borzonasca (GE) tel. 0185.340311 - fax 0185.343020 e-mail: info@parcoaveto.it - www.parcoaveto.it Parco Naturale Regionale del Beigua Via G. Marconi 165 - loc. Terralba - 16011 Arenzano (GE) tel. 010.8590300 - fax 010.8590064 e-mail: info@parcobeigua.it - www.parcobeigua.it Parco Naturale Regionale di Bric Tana Piazza Italia 14 - 17017 Millesimo (SV) tel. 019.5600044 - fax 019.564368 e-mail: ut@comunemillesimo.it - www.parks.it/parco.bric.tana Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra Via A. Paci 2 - 19038 Sarzana (SP) - tel. 0187.691071 - fax 0187.606738 e-mail: info@parcomagra.it - www.parcomagra.it Parco Naturale Regionale di Piana Crixia Via Chiarlone - 17010 Piana Crixia (SV) tel. 019.570021 - fax 019.570022 e-mail: parco.pianacrixia@libero.it - www.parks.it/parco.piana.crixia Parco Naturale Regionale di Portofino Viale Rainusso 1 - 16038 S. Margherita Ligure (GE) tel. 0185.289479 - fax 0185.285706 e-mail: info@parcoportofino.it - www.parcoportofino.it Parco Naturale Regionale di Porto Venere Via Garibaldi 9 - 19025 Porto Venere (SP) - tel. 0187.794885 - fax 0187.794846 email: ufficioparco@parconaturaleportovenere.it - www.parconaturaleportovenere.it Riserva naturale regionale Adelasia - Aree Protette Provinciali Savonesi Via Amendola 10 - 17100 Savona tel. 019.8313545 - fax 019.8313517 e-mail: ceap@ provincia.savona.it - www.provincia.savona.it Riserva Naturale Regionale di Bergeggi - Area Marina Protetta Isola di Bergeggi Via de Mari 28D - 17028 Bergeggi (SV) - tel. 019.25790212-8 - fax 019.25790220 e-mail: b.lpa@comune.bergeggi.sv.it - e-mail: direttore@ampisolabergeggi.it www.parks.it/riserva.bergeggi Riserva Naturale Regionale di Isola Gallinara Piazza San Michele 17 - 17031 Albenga (SV) - tel./fax 0182.562251 e-mail: demanio@comune.albenga.sv.it - www.parks.it/riserva.isola.gallinara Riserva Naturale Regionale di Rio Torsero Piazza Nuova Italia 1 - 17023 Ceriale (SV) - tel. 0182.990024-5 - fax 0182.991461 e-mail: sporteturismo@comune.ceriale.sv.it - www.parks.it/riserva.rio.torsero Area Protetta Regionale Giardini Botanici Hanbury C.so Montecarlo 43 La Mortola - 18039 Ventimiglia - tel. 0184.22661 - fax 0184.226632 e-mail: gbhdani@unige.it - www.giardinihanbury.com Area Protetta Provinciale Giardino Botanico Di Pratorondanino Largo F. Cattanei 3 - 16147 Genova Quarto - tel. 010.5499-649 - fax 010.5499-680 e-mail: bertolotto@provincia.genova.it - www.parks.it/giardino.bot.pratorondanino Area naturale protetta d’interesse locale Parco Delle Mura Via Garibaldi 9, 16124 Genova - tel. 010.5572142 - fax 010.5572630 e-mail: parcodellemura@comune.genova.it - www.parks.it/parco.mura Area Marina Protetta di Portofino Villa Carmagnola, V.le Rainusso 14 16038 S. Margherita Ligure (GE) tel. 0185.289649 - fax 0185.293002 e-mail: info@portofinoamp.it - www.portofinoamp.it Associazione Alta Via Dei Monti Liguri Via Garibaldi, 4 - 16123 Genova - tel. 010.24852200 - fax 010.2471522 e-mail info@ altaviadeimontiliguri.it - www.altaviadeimontiliguri.it
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Enogastronomia
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E SANTA MARGHERITA
DIVENTA UN “GREEN”
GRANDE SUCCESSO DEL “1° CHALLENGE SANTA STREET GOLF” DI SANTA MARGHERITA LIGURE - QUASI 100 I GIOCATORI TRA LE VIE E IL LUNGOMARE, DIVENTATI “GREEN” PER UN GIORNO
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iocatori impegnati e divertiti allo stesso tempo, passanti incuriositi, bimbi ed adulti coinvolti da istruttori professionisti in “prove di lancio”: è il risultato del “1° Challenge Santa Street Golf”, che il 6 aprile scorso ha trasformato in un vero e proprio campo la cittadina rivierasca. Dal Villaggio Ospitalità, i team di quattro persone sono partiti per la gara, il cui ricavato è andato al Fondo Tumori del Bambino. Eraldo Pizzo, l’ex campione di pallanuoto, e il sindaco di Santa Margherita Roberto De Marchi hanno avuto l’onore del primo lancio. Davvero particolari le buche del percorso, situate nei gozzi ormeggiati o addirittura nelle auto, e grandi divertimento per tutti in una giornata che si è dipanata tra le vie del centro storico, allietata anche da un rinfresco a base di prosecco e gamberi di Santa offerto dai locali dell’area. La prima squadra vincitrice assoluta (Gallo, Gallo, Bolgé, Peirano) vince con 19 colpi. Molti sorrisi anche tra gli operatori commerciali. Dalle istituzioni ed associazioni della cittadina del Tigullio è arrivata infine la promessa di una seconda edizione nel 2014.
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Beneficenza I VINCITORI CLASSIFICA 1a squadra: Gallo Alessandra - Gallo Costanza - Bolge’ Nicolo’ - Peirano Davide 2a squadra: Gadolla Umberto - Beneventano - Sambataro Luca - Alberti Ippolito 3a squadra: Pantaleo Paolo - Lertora Giovanni - Della Torre Oberto - Pelosin Andrea 1a sq under 30: Zucca Elia - Carmagnola Pietro - Pantaleo Luca - De Rosa Vittorio 1a lady: Lot Anneka 2a lady: Mora Silvia 3a lady: Della Pace Claudia 4a lady: Roscio Luisa 5a lady: Gallo Francesca
CHE COS’È LO STREET GOLF™ E’uno sport nuovo, adatto a tutti, che si può praticare ovunque. Lo scopo di gioco rimane quello del golf, imbucare la pallina nei minor colpi possibili, in buche identificate lungo un percorso, come ad esempio all’interno di un negozio o nella piazza del paese. La differenza con il golf sta nell’approccio, questa diversità nasce dalla necessità di svago e dal bisogno di trasgredire le sue regole ferree. Il potenziale comunicativo e mediatico di Street Golf™ sfrutta la possibilità di coinvolgere i giocatori professionisti, i neofiti e i curiosi, realizzando eventi per le strade della città, in grado di creare interesse e notizia, che portano notevole visibilità alle realtà commerciali coinvolte. Street Golf™ è anche incentive, da organizzare indoor o outdoor, crea aggregazione, ed è ideale per il team building, garantendo originalità e divertimento. Le gare Street Golf™ si svolgono su percorsi costruiti ad hoc a seconda delle location e sono quindi a numero variabile di buche. Il percorso comincia con il tee di partenza che è caratterizzato da una porzione di erba sintetica che permette ti effettuare il primo tiro, e termina con un tappeto in erba sintetica che permette di puttare nel quale è collocata la buca (sopra erba o sottoerba a seconda della tipologia). Le gare che possono essere svolte sono le classiche del golf: Stroke Play, Match Play, Four Ball, Greensome, oppure Louisiana. Al momento dell’iscrizione vengono costituiti i team di gioco, e ad ogni team vengono forniti gli score, le palline ed eventualmente i ferri (per evitare malcontenti si consiglia sempre di giocare coi propri ferri). Una volta completato il percorso vanno riconsegnati gli score agli organizzatori che effettueranno i calcoli per la classifica. (da www.streetgolf.it) Per contatti: eventi@streetgolf.it - www.streetgolf.it - Cell. +39 3409247668
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l mondo ruota intorno a un tavolo. Che sia imbandito in modo sfarzoso ed elegante oppure informale poco importa, perché il buffet è il momento conviviale per eccellenza, un’occasione per nuovi e forse inaspettati incontri: si possono intrecciare relazioni interessanti, bizzarre o noiose, magari si può trovare il grande amore... Ma il buffet è anche teatro di aspre lotte tra personaggi ingordi e famelici determinati ad accaparrarsi più cibo possibile. Con BUFFET, tema dell’ottava edizione del concorso per illustratori indetto dall’Associazione Tapirulan di Cremona e della relativa mostra degli autori selezionati – 44 sugli oltre 600 partecipanti da tutto il mondo – insieme ai vincitori delle passate edizioni e a una grande antologica dedicata a Federico Maggioni, si celebrano i vent’anni di apertura al pubblico delle bellissime Raccolte Frugone. Federico Maggioni ospite speciale dell’edizione 2012, presidente di giuria del concorso, sarà presente alla conferenza stampa e
UNA MOSTRA REALIZZATA PER CELEBRARE I VENT’ANNI DI APERTURA AL PUBBLICO DELLE RACCOLTE FRUGONE E IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DI BAMBINI, QUARTO VOLUME BAMBINI DELLA COLLANA “IL CANTIERE DELLE ARTI”
UN «BUFFET» PER I VENT’ANNI DELLE RACCOLTE FRUGONE 112 INGENOVA Magazine
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Eventi
all’inaugurazione anche come l’autore delle illustrazioni che fregiano Bambini, 4° volume della collana “Il Cantiere delle Arti”, ideata e curata da Maria Flora Giubilei e da Simonetta Maione, questa volta pure nelle vesti di scrittrice del racconto Bruno, che si presenterà al pubblico, con la partecipazione straordinaria del celebre “maestro” Mario Lodi, lo “specialista” di mondo infantile, durante l’inaugurazione della mostra per festeggiare con adulti e bimbi il compleanno delle Raccolte Frugone. Proprio Maggioni ha anche firmato l’illustrazione del manifesto della mostra che si terrà alle Raccolte Frugone dal 23 marzo al 30 giugno 2013. L’appuntamento per la festa è fissato alle 15 del 23 marzo alle Raccolte Frugone: i bambini saranno accolti con giochi e divertenti laboratori; alle 16.30 sarà inaugurata la mostra, seguiranno la presentazione del libro Bambini e l’incontro con gli autori. Saranno infine i bimbi intervenuti a spegnere le 20 candeline della torta di compleanno del museo. Federico Maggioni è senza dubbio uno dei più importanti illustratori italiani. La sua carriera inizia nel 1969 quando viene quando viene assunto alla Domenica del Corriere. Segue
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un breve periodo al Corriere dei Piccoli e poi, nel 1972, entra nella redazione del nuovo periodico Corriere dei Ragazzi. Nel 1980 pubblica il suo primo libro, “Là nel selvaggio West”, realizzato insieme a Tiziano Sclavi. Ne seguiranno molti altri, pubblicati dalle maggiori case editrici italiane (Rizzoli, Mondadori, Einaudi, Feltrinelli, Salani, Zanichelli, Elle, Editori Riuniti, Bruno Mondadori, Fatatrac, La coccinella, Elemond). Da questo momento i suoi disegni appaiono su testate come Corriere della sera, Epoca, Amica, Grazia, Brava, Salve, Internazionale o Abitare. La mostra ripercorre il percorso della sua carriera attraverso i suoi lavori più importanti, circa ottanta opere tratte da libri (Promessi sposi, Mostri, L’arguto bolognese, Il cavaliere inesistente), riviste, pubblicità. Un’occasione per scoprire i molteplici stili e tecniche di Federico Maggioni, che spazia con disinvoltura da tavole di grande formato realizzate con tecniche tradizionali a lavori in digitale, passando per una grande passione per il bianco e nero, vero e proprio protagonista in molti dei suoi lavori, con segni duri, essenziali ma incredibilmente affascinanti. A completamento dell’avvenimento la casa editrice dell’associazione, Edizioni Tapirulan, ha curato l’edizione dei cataloghi della mostra, sia quello degli autori selezionati del concorso, sia quello della mostra di Federico Maggioni con una prefazione di Antonio Faeti. Realizzata, per la prima sede, in collaborazione con il Comune di Cremona e la Provincia di Cremona, la mostra è patrocinata dal Centro Fumetto Andrea Pazienza, dall’Associazione Illustratori e da Sàrmede – Le immagini della Fantasia; ha ottenuto il sostegno dei partner La Provincia, Fantigrafica e Macrocoop ed è stata offerta dall’Associazione Tapirulan di Cremona ai Musei di Nervi a titolo gratuito.
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Qui a fianco un primo piano di Lorenzo Amurri. Sotto, Carlo Freccero.
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a venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno 2013 si svolgerà la XII Edizione del Festival della Cultura Mediterranea a Imperia nel centro storico di Porto Maurizio con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e dello Sviluppo Economico, del Comune, Provincia e Camera di Commercio di Imperia, Regione Liguria e Senato della Repubblica. La mediterraneità, come metafora dell’intero, sarà la chiave interpretativa della mediterraneità leitmotiv del Festival di Imperia che in questa edizione viene incontrata come spazio accogliente dell’esistenza, come luogo dove si può sperare oggi di vivere più autenticamente la propria vita: una dimensione che amalgama, nella dimensione di un benessere possibile, la vita all’aria aperta, lo sport d’acqua, la nutrizione sana, le relazioni di reciprocità tra campagna e costa. L’isola mediterranea sarà dedicata – come di consueto – a
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L’ANIMA DEL MEDITERRANEO TRA GLI OSPITI DELLA DODICESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA CULTURA MEDITERRANEA, CARLO FRECCERO E LORENZO AMURRI sviluppare il tema dell’edizione 2013 del Festival, avvalendosi di contributi inter-istituzionali e di associazioni territoriali, così da approfondire gli aspetti della salute e del benessere legati al mare, agli sport d’acqua e all’alimentazione tipicamente mediterranea. Il Festival della Cultura Mediterranea è ormai elemento di spicco nel panorama delle iniziative nazionali di settore in quanto polarizza l’attenzione di centinaia di Case Editrici e vanta solitamente ospiti di fama internazionale. La “tre giorni” è ricca di incontri letterari, conferenze e dibattiti con scrittori, attori, registi e personaggi di chiara fama, nei dehors del centro storico, allestiti per l’occasione e rappresenta un concorso di progettualità di idee e di attività che sicuramente avvantaggia la promozione della lettura e risulta d’incoraggiamento all’editoria diventando così un elemento importante di strategia per un futuro sostenibile del Ponente Ligure e del suo indotto turistico. Tra gli ospiti di quest’anno, Beppe Bigazzi, Lorenzo Amurri, Achille
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Eventi
Serra, Danila Satragno, i Red Carpet, Stefano D’Orazio, Piero Bianucci, Carlo Freccero e Geronimo Stilton. Il Concorso di Poesia presieduto da Giuseppe Conte e curato da Laura Scottini rappresenta un fulcro di attività collegate, rivolte a soggetti di tutte le età e provenienza, coinvolge tutti gli Istituti scolastici ed è patrocinato dal Provveditorato agli Studi della Provincia di Imperia. La Sezione del Gusto è curata da Giuliano Ferrari e creata in
collaborazione con la Camera di Commercio di Imperia e le Aziende produttrici locali, della Riviera e del Basso Piemonte. Nell’area enogastronomica che gode ormai di straordinario successo, si alternano gastronomi enologi e nutrizionisti di fama nazionale. La rassegna da vita ad un evento nell’evento capace di esaltare le peculiarità delle cucine regionali e i territori dalle quali hanno origine valorizzando la mediterraneità anche in campo agroalimentare. Quest’anno, n considerazione del tema, questa sezione avrà la finalità prevalente nell’esaltazione degli alimenti derivanti dal Mare e nella promozione dell’alimento principe della Riviera Ligure e in primo luogo della Città di Imperia e che si identifica nell‘olio extra vergine di oliva e nei suoi derivati. Si evidenzieranno attraverso convegni le sue qualità organolettiche, la valenza terapeutica e gli svariati impieghi in diete salutistiche. La Sezione del Benessere con la Rassegna Nazionale “La cultura del benessere”, curata dal Dott. Gianfranco Trapani, polo di promozione della Riviera Ligure e della dieta mediterranea, sarà un mezzo per divulgarne i benefici attraverso convegni tesi allo sviluppo e all’integrazione degli studi di programma degli studenti, favorendo il confronto tra culture generazionali diverse. L’intreccio tra cultura e solideraietà ideato dal Dott. Franco Beghè sarà siglato anche per l’edizione 2013 dall’impegno del Lions Club Imperia Host con il “Lions book shop”. La Sezione del Cake Design con corsi e dimostrazioni con maestri di fama internazionale per progettare e decorare torte e pièce artistiche con ghiaccia reale, cioccolato plastico e marzapane. La forma artistica che di rimbalzo dagli Stati Uniti si è tramutata in una vera e propria moda, spingendo oltre ai professionisti, anche tanti amatori a cimentarsi nella tecnica di decorazione rendendo i propri dolci vere e proprie opere d’arte! La sezione è curata da Master Cake Design di Debora Biancardino e Paola Savella. La Fiera del Libro con espositori e case editrici provenienti da tutto il territorio nazionale è in esclusiva di Espansione di Paola Savella. Per iscrizioni ed informazioni 338 7338321, info@espansioneeventi.it; FB Espansione Eventi.
In questa pagina, in alto, Piero Bianucci. A fianco Danila Satragno e Stefano D’Orazio
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SPECIALE MARTEDI DELLA MODA 2013/14 P/E Nel mese di Maggio & Giugno all’interno del “AQA Cafè, Corso italia, 7 - 16145 Genova www.aqacafe.com - per la 5° edizione presenteremo 5 giornate dedicate alla Moda. Le date: 14-21-28 MAGGIO 4-11 GIUGNO Dalle 10-19 di ciascuna delle suddette giornate allestiremo uno show-room dei vari negozi, e alle 18.30 verrà effettuata la sfilata. Il negozio Pittaluga Zunino arricchirà il locale con i suoi meravigliosi fiori, facendo ogni martedì una scenografia diversa www.pittalugazunino.it I Martedì della Moda si confermano un successo per il quinto anno consecutivo. La cornice logistica che ospita le giornate è piacevole e rilassante, ottimi i risvolti mediatici dell’evento in sé. Un contenitore straordinario in cui annunciare l’appuntamento più Fashion di questa P/E 2013. Le blogger del mio gruppo Facebook:“Personal Shopper Chiara Farsaci” dai primi di maggio, giorno dopo giorno vi parleranno dei protagonisti dei Martedì della Moda. Quindi non mi resta che dirvi: “SEGUITECI!!!”
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di Chiara Farsaci
ROBERTA & LISA BONDI:
oltre a essere le Fashion blogger ufficiali dell’evento parleranno del Primo Negozio di ogni Martedì. 14 maggio MIRTILLI E LAMPONE: in questo delizioso negozio, potrete trovare camicie da donna e abiti da bambino realizzati artigianalmente dalla proprietaria, ma anche una scelta di abiti già confezionati davvero bellissimi. Le meravigliose fantasie sono il leitmotiv di questo negozio. 21 maggio ROSA CIPRIA: Eleganza, originalità, buon gusto e colore sono le parole d’ordine di questo negozio. Le proprietarie Ilaria e Daniela, sempre alla ricerca di novità, propongono alla clientela un’ampia scelta di raffinata lingerie, magnifici costumi, coloratissimi bijoux, abiti seducenti, prodotti per il corpo e borse artigianali. 28 maggio QUINTA AVENUE: il negozio di Stefania è perfetto per tutte quelle donne che hanno il desiderio di reinventarsi e vogliono esprimere svariati umori attraverso l’abito che indossano, vogliono cambiare senza mai venir meno alla propria essenza, rimanendo sempre femminili e raffinate, ma comode con capi adatti ad ogni situazione. 4 giugno COSE DA METTERE: se avete bisogno di un vestito da cerimonia allora questo negozio è ciò che fa per voi. La proprietaria Andreina, vi consiglierà il vestito più adatto alla vostra personalità, ma anche perfetto per l’occasione d’uso. Meravigliosi abiti in jersey che scivolano sulla pelle fanno riscoprire ad ogni donna la propria femminilità, rendendola consapevole della propria bellezza e sicura di sé. 11 giugno ATELIER DI LUISA CONTI: se siete alla ricerca di un abito unico, l’atelier di Luisa è ciò che fa per voi. Qui potrete trovare abiti meravigliosi da donna, dipinti a mano dalla proprietaria, che valorizzano la figura della donna rendendola raffinata, originale e unica allo stesso tempo. Potrete trovare inoltre coordinati per i bambini.
LUANA MORETTI:
vi parlerà della seconda realtà di ogni martedì. 14 maggio “MAI PIU’ SENZA” bijoux , braccialetti coloratissimi e dai mille charmes ci anticiperanno una ventata di energia estiva. 21 maggio “RINALDO FERRARI CALZATURE” ci solleverà i piedi da terra! Presenterà non solo decolleté, ballerine e sandali, ma anche l’esclusiva collezione di Rene Caovilla. 28 maggio presenzia l’azienda di bijoux “2ME” di Hannika Cereda e Fabiana Cortesia che ci stupiranno con la loro capacità di reinventare, con materiali di riciclo, gioielli di carattere. 4 giugno “LXR Unika” borse, dall’inconfondibile passione per l’arte e lo stile made in Italy. Proporrà vari modelli originali e adatti per ogni occasione.
FRANCESCA & ROSSELLA:
vi parleranno della scuola di Make-up Nonsolounghie.com/ Crystal Nails 14 maggio La make-up artist VALENTINA GURIA eseguirà gratuitamente un trucco personalizzato per ogni cliente. 21 maggio Sempre Valentina, proporrà un corso gratuito di self make-up. 28 maggio Su appuntamento effettueranno Extension ciglia al prezzo promozionale di 70, e applicazione smalto gratuito. 4 giugno La make-up artist VALENTINA GURIA eseguirà gratuitamente un trucco personalizzato per ogni cliente. 11 giugno Applicazione smalto gratuita. Ad ogni evento sarà possibile acquistare la linea make-up V)OR, e la linea unghie Crystal Nails.
MARTA FIORE:
vi presenterà la terza realtà di ogni martedì. 14 maggio “PETBIJOUX by Fag” il ramo fashion e alla moda in puro stile Made in Italy. Petbijoux mette al servizio della qualità, la sua pluriennale esperienza di lavoro e il grande amore per gli animali, aggiungendo al lavoro in cuoio e nylon classico un pizzico di spregiudicatezza creando una linea sfiziosa, alla moda e assolutamente unica. 21 maggio DEDA BIJOUX di Francesca Buffa, che esporrà i suoi caratteristici bijoux completamente realizzati a mano e decorati con nastri colorati, cristalli e perline di vetro. 28 maggio NOBILE1942 che in occasione dell’evento, oltre alle sue fragranze per la persona già conosciute, farà sentire le sue due ultime fragranze: Infinito e Cafè Chantant, appena dopo la loro uscita sul mercato, prevista per i primi di maggio. 4 giugno Il fotografo GIANNI ANSALDI, attore, ritrattista e fondatore del Positivismo Dialettico, nonché collaboratore con il Secolo XIX.
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2 ANTEPRIMA DEL CHIANTI A
UN VINO CHE DEVE TORNARE SULLE TAVOLE ITALIANE
A
nche la seconda edizione di Anteprima Chianti ha visto la presenza di numerosi giornalisti (e buyer) provenienti da vari Paesi del mondo: il grande Salone di Palazzo Borghese era letteralmente gremito. Un forte richiamo ai media, dato dal vino italiano più noto nel mondo, ma nello stesso tempo un forum per chiarire e risolvere non pochi quesiti. L’attuale situazione economica nazionale ed estera non favorisce di certo l’aumento dei consumi interni e l’esportazione, quindi Anteprima Chianti, voluta fortemente dal presidente del Consorzio Giovanni Busi, è l’evento necessario per ridare valore e vigore a una denominazione già conosciuta in tutto il pianeta. Come lo scorso anno, a dare un contributo in tal senso il giornalista Marco Sabellico (Guida Gambero Rosso) ed Ernesto Gentili (Guida Vini de L’Espresso), entrambi competenti esperti del mondo del vino, nonché in veste di conduttore-moderatore Gianluca Semprini, giornalista Sky Tg24 che ne ha fatto un piccolo talk-show, intervistando diversi colleghi italiani ed esteri. L’intervento di Busi sottolinea l’importanza del prezzo di vendita che, malgrado l’attuale momento, deve essere renumerativo sia per l’economia dei singoli produttori che nel mantenere – ed eventualmente far crescere – il valore dei vigneti, con un valore aggiunto come la storia e la cultura del vino e del territorio. Tra luci ed ombre è emerso un dato che fa sperare: il trend del Chianti è da due anni positivo. Fra i giudizi emersi, quelli sui non pochi errori di comunicazione commessi nel corso degli anni. È indispensabile concretizzare il più presto possibile una campagna finalizzata alla diffusione in Italia e all’estero della storia e della cultura legate al Chianti, per riappropriarci del carisma e notorietà che il Chianti aveva sia in Italia che nel mondo. Progetto lodevole ma dispendioso e dai tempi non brevi.
Essendo non solo noto ma di rilevante quantità, il Chianti come altri grandi e buoni vini nostrani subisce un taglio del prezzo. È risaputo che diversi importatori, giocando sull’offerta dei molti produttori, acquistano il vino a metà prezzo. A casa nostra potrebbe e deve avere maggiore diffusione e consumo sia per prezzo-qualità, la sua versatilità nell’abbinarsi con piatti tipici e non, e non ultima la sua immissione nel mercato già il 1° marzo dell’anno successivo. Insomma, le prospettive ci sono tutte. Nel tasting dei 59 vini che saranno i Chianti 2012 sono emersi segnali positivi. La qualità andava dal medio-buono all’ottimo. Pur “bambini”, la maggior parte di loro ha espresso un buon equilibrio e l’invito a riberli. Quasi lo stesso discorso per i 49 Chianti 2011. Da discreti a buoni i ventuno 2010 e i ventidue 2009. Lo stesso per i tredici 2008. Buoni i cinque 2007, idem per i 2006. Per i più decisi ad andare fino in fondo (pochi), interessanti assaggi di altre annate: tre del 2004, uno del 2003, due del 2002 e uno del 2000. Ma non solo. Nelle altre eleganti sale, produttori anche di altre sottozone hanno presentato e fatto degustare molti altri dei propri vini aziendali. E Chianti Classico non è solo vino: nello stand del Consorzio Olio Dop Chianti Classico, gestito da Fiammetta Nizzi Grifi, l’occasione di assaggiare ben 36 extravergini. Una breve ma intensa kermesse, assai gradita dal folto stuolo di giornalisti e operatori del settore, con un riscontro che fa ben sperare per il futuro. Storicamente, già dopo il 1000, il nome Chianti era dato ad un’ampia area geografica che pressappoco ricalca quella di oggi. Per passare al vino bisogna aspettare il 1384. Tra i personaggi famosi che contribuirono alla valorizzazione e diffusione del Chianti, il nobile Bettino Ricasoli detto il Barone di ferro, uomo di cultura, imprenditore agricolo e dal forte senso per la Patria che, dopo l’unità d’Italia, ricoprì l’incarico di primo ministro. Storica la sua “ricetta del Chianti” con indicate le percentuali di uve sangiovese, canaiolo, colorino, trebbiano toscano e malvasia del Chianti. Dalla prima delimitazione della zona di produzione col decreto ministeriale del 1932, il Chianti passa con la Doc del 1967 tra i vini italiani di maggior pregio. Altro salto di qualità nel 1984 con l’ottenimento della Docg. Va detto che il Consorzio del Chianti (una volta col Putto) è il più vecchio essendo stato istituito nel lontano 1927, e anche il più grande del Classico, Rùfina, Colli Fiorentini ecc., contando oltre 2.500 produttori che operano su 10.500 ettari di vigneto. Di rilievo anche la produzione che si attesta o 600.000 ettolitri. La zona di produzione del Chianti comprende i territori vocati delle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Per questo la stessa denominazione può essere integrata con le menzioni aggiuntive Colli Aretini, colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Rùfina e Montespertoli, ovviamente con diverse re-
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Enogastronomia gole produttive: 90 quintali per il Chianti, 80 quintali per le sottozone e 75 quintali per il Chianti Superiore. Essendo il vitigno fondamentale, il sangiovese non può essere meno del 70%, i vitigni complementari fino al 30%, di cui massimo il 10% per le uve bianche e del 15% i cabernet. Una delle tante frecce dell’arco del Chianti è il piacere di berlo giovane, per coglierne la fragranza dei profumi, e godere della sua fresca e sapida beva. Un vino che può e deve ritornare prima sulle tavole degli italiani, e dopo su quelle dei gourmet di altri Paesi.
I DATI DEL CHIANTI
Degustazione di Chianti di varie annate.
Medie Pluriennali Chianti DOCG Superficie vigneto. 15.500 ettari Vino prodotto: 800.000 ettolitri Bottiglie prodotte: 105.000.000 Colli dell’Etruria Centrale DOC Superficie vigneto. 110 ettari Vino prodotto: 3.500 ettolitri Bottiglie prodotte: 450.000 Vin Santo del Chianti Superficie vigneto. 140 ettari Vino prodotto: 3.500 ettolitri Bottiglie prodotte: 600.000 Dati relativi alle Aziende Associate al Consorzio Vino Chianti Aziende Associate: n. 2.650. Superfici vigneto Chianti: ha 10.500 Dati medi di produzione vini Chianti D.O.C.G.: Vino hl 600.000. Imbottigliato hl 600.000
Dall’alto verso il basso: il Presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi mentre presenta la seconda edizione di Anteprima Chianti. Appena sotto: il salone gremito di giornalisti degustatori. Qui sopra: da sinistra la giornalista Kate Maciejewska e Faye Lottero, patronne della Fattoria Lavacchio di Pontassieve.
Consorzio Vino Chianti - Viale Belfiore 9 50144 Firenze Tel 055/333600 - Fax 055/333601 consorziovinochianti.it info@consorziovinochianti.it Stampa Consorzio Vino Chianti: Lucia Boarini 349/4332333 press@consorziovinochianti.it
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NELL’ULTIMA EDIZIONE DI BENVENUTO BRUNELLO DEGUSTATI IL BRUNELLO 2008, LA RISERVA 2007 E IL ROSSO DI MONTALCINO 2011. GRANDE SODDISFAZIONE PER L’ANNATA 2012
di Virgilio Pronzati
S
e il Brunello di Montalcino è oggi uno dei vini più conosciuti e apprezzati nel mondo, il merito è della famiglia Biondi Santi. Una lunga storia iniziata con Clemente Santi e che oggi prosegue con Franco e i suoi figli, Jacopo e Alessandra. Dalla loro esperienza e capacità sono via via nati molti altri produttori che hanno contribuito a dare consistenza alla produzione del pregiato vino e, nel contempo, affermarne la giusta immagine. Non solo. A Montalcino si trova l’esempio di come il vino generi reddito per l’industria, salvaguardando la salute dell’uomo e dell’ambiente. Un vino carismatico che valorizza non solo il territorio da cui nasce, ma tutta l’enologia italiana: da qualche decennio, infatti, il Brunello di Montalcino si pone accanto ai grandi chateaux bordolesi. Malgrado la grave crisi economica che ha colpito non solo i Paesi del vecchio continente, il Brunello di Montalcino mantiene un trend positivo, che lo fa attestare tra i pochi grandi vini di fascia alta tra i più venduti. Benvenuto Brunello si conferma da anni manifestazione d’assoluto rilievo internazionale. In ogni edizione è presente il meglio della stampa (specializzata e non) mondiale, buyer e operatori del settore, nonché enoappassionati di vari Paesi. Nel suggestivo Chiostro del Museo di Montalcino, nei giorni 22 e 23 febbraio, oltre 200 giornalisti provenienti da tutto il mondo hanno potuto valutare l’annata 2008 (Quattro Stelle) di Brunello di Montalcino, la Riserva 2007 (Cinque Stelle) dello stesso vino, nonché Rosso di Montalcino 2011 e, potendo, i Moscadello e i Sant’Antimo. Una kermesse oltremodo impegnativa, che li ha messi a dura prova, pensando che totalmente i vini in degustazione erano ben 367, di cui 134 Brunello di Montalcino, 13 Selezione, 83 Riserva, 112 Rosso di Montalcino, 8 e 17, rispettivamente di Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo. Puntualizzando che i 134 Brunello di Montalcino 2008, le 13 Selezione e le 83 Riserve 2007 sono stati assaggiati tutti nell’arco dei due giorni, ovviamente c’è rimasto il tempo necessario per assaggiare circa 30 dei 122 Rosso di Montalcino, 5 dei 17 Sant’Antimo e 4 degli 8 Moscadello di Montalcino. Dalle nostre personali valutazioni sono emerse le seguenti considerazioni. Tendente al buono l’annata 2008. L’andamento climatico in gran parte favorevole, con temperature variabili, calde dei periodi assolati ma in gran parte freschi con piogge intervallate, ha dato buone uve, da cui sono stati prodotti
E IL BRUNELLO DEL 2012 E’ A CINQUE STELLE
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Enogastronomia in generale vini di buona freschezza e con profumi discretamente compositi. Di buon corpo, alcolici, freschi e sapidi. A tutto questo vanno aggiunti l’età dei vigneti, le tecniche di vinificazione e d’affinamento adottate. Ecco le nostre valutazioni: quarantadue d’ottimo livello, quaranta sul buono, cinquanta dal discreto al medio-buono, sedici sufficienti. Dal buono al discreto le 13 Selezione. Quelli di maggior qualità e armonia, presentavano un color rosso granato, un bouquet intenso e persistente, fine, discretamente ampio e composito, con netti sentori fruttati e, in parte vegetali e speziati, discretamente boisé, dal sapore secco, sapido, giustamente astringente, caldo, di buona struttura e continuità, dal retrogusto netto che richiama le note olfattive. Seguono nell’ordine: i 40 (sul buono), simili ma lievemente disarmonici per sensibile freschezza, ed astringenza, ma dall’intenso e fine profumo. Poi i 50 dal colore granato più o meno intenso, dal profumo fruttato e vegetale con note boisé, e dal sapore abbastanza sufficientemente equilibrato, cosi come per la struttura e persistenza. I restanti 16 presentavano caratteristiche molto attenuate e meno fini rispetto ai precedenti, in particolare al naso (troppo boisé, e note vegetali) e magri e corti al sapore. Degli 83 Brunello di Montalcino Riserva 2004, annata che ottenne ben 5 stelle, 29 decisamente ottimi, dall’intenso colore, gradazioni superiori e ottenute con il raggiungimento di una perfetta maturità dei polifenoli; 26 buoni, 18 medio-buoni e 10 discreti. In sintesi, le Riserve hanno mantenuto le promesse già dichiarate lo scorso anno. Buono comunque in generale, il livello qualitativo. Valutando molto parzialmente i Rosso di Montalcino 2008 (solo 38 campioni su 113), li abbiamo trovati validi, spazianti dal buono al medio, dotati di ottimi colore e struttura, profumi discretamente fini e fruttati, ancora in gran parte tannici e limitatamente morbidi per la giovane età.
LE ANNATE DEL BRUNELLO Valutazioni del Consorzio del Brunello di Montalcino per le annate dal 1945 al 2012. Le annate sottolineate sono quelle tuttora in corso di affinamento in botte o bottiglia. In grassetto le annate a cinque stelle. 1945 ***** 1946 **** 1947 **** 1948 ** 1949 *** 1950 **** 1951 **** 1952 *** 1953 *** 1954 ** 1955 ***** 1956 ** 1957 **** 1958 **** 1959 *** 1960 *** 1961 ***** 1962 **** 1963 *** 1964 ***** 1965 **** 1966 **** 1967 ****
1968 *** 1969 ** 1970 ***** 1971*** 1972 * 1973 *** 1974 ** 1975 ***** 1976 * 1977 **** 1978 **** 1979 **** 1980 **** 1981 *** 1982 **** 1983 **** 1984 * 1985 ***** 1986 *** 1987 *** 1988 ***** 1989 ** 1990 *****
1991**** 1992 ** 1993 **** 1994 **** 1995 ***** 1996 *** 1997 ***** 1998 **** 1999 **** 2000 *** 2001 **** 2002 ** 2003 **** 2004 ***** 2005 **** 2006 ***** 2007 ***** 2008 **** 2009 **** 2010 ***** 2011 **** 2012 *****
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sia alle diverse annate che al numero di etichette di aziende produttrici. Ai patrons dei locali viene inoltre valutato il livello di conoscenza e preparazione riguardo alla realtà della zona nonché alle caratteristiche di produzione dei vini. Quest’anno i tre premi sono andati rispettivamente, all’Osteria Mozza di Los Angeles (www.osteriamozza.com), all’Osteria Brunello di Milano (www.osteriabrunello.it) e all’Enoteca Cortina di Cortina D’Ampezzo (www.enotecacortina.com). La giuria che ha scelto i locali era composta come di consueto dal Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci e dai membri del Comitato di presidenza Donatella Cinelli Colombini, Marco Cortonesi, Giancarlo Pacenti, e dagli esperti Allan Bay, illustre giornalista nel settore enogastronomico e collaboratore del Corriere della Sera per cui cura la rubriche “Vivi Milano”, l’ enogastronoma e scrittrice di libri sul cibo per il mercato USA Faith Willinger, il Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) Antonello Maietta e il presidente del Gruppo del Gusto della Stampa Estera in Italia Alfredo Tesio. Ciascun premio consiste in una targa, un soggiorno a Montalcino, nonché una fornitura di bottiglie di Brunello di
Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo di differenti produttori. Ottimali, la sede delle degustazioni, l’ospitalità alberghiera, i buffet nella pausa delle degustazioni. Inoltre, da segnalare la cortesia ed efficienza dei funzionari del Consorzio, in particolare della d.ssa Cecilia Brunelli e delle sue collaboratrici. Stabile la produzione di Brunello di Montalcino e del Rosso di Montalcino, con rispettivamente, 9.200.000 e 4.500.000 bottiglie prodotte. Liete notizie dagli altri vini. Il Sant’Antimo è passato dalle 340.000 bottiglie del 2011 alle 360.000 nel 2012. Il Moscadello è passato dalle 30.000 bottiglie del 2011 alle 40.000 nel 2012. Ottima anche la tendenza sul mercato estero: dal 2007, è progressivamente aumentata, passando dal 60% all’attuale 65% del totale prodotto. In soli 5 anni quindi l’esportazione è aumentata di oltre 2 milioni di bottiglie. Gli USA continuano a essere il primo mercato straniero, rappresentando il 25% del totale prodotto e quindi raddoppiando quasi le vendite rispetto a 5 anni fa. Infatti, le bottiglie vendute negli Stati Uniti sono state 2.250.000. Un mercato di grandi potenzialità, poiché il consumo procapite è di solo 10 litri l’anno (In Italia la media nel 2011 è stato di 37,9 litri procapite). Secondo le ultime stime di Vinexpo e Iswr (International Wine & Spirits Reasearch), da qui al 2016 il mercato USA registrerà un aumento dei consumi (+12,6%), arrivando ad oltre 3.360 miliardi di litri. Sempre secondo la ricerca, nei prossimi anni cresceranno del 30% le vendite dei vini di alta fascia, cioè quelli sopra i 10 dollari a bottiglia. In leggera crescita Anche la quota di vino acquistato direttamente in azienda, consumato in ristoranti e acquistato nei locali di Montalcino, è salita del 18%. Indicativi anche i dati sul giro d’affari delle aziende produttrici: dai 163.000.000 euro del 2011 è passato ai 167.000.000 euro nel 2012.
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Enogastronomia IL BRUNELLO & C. IN CIFRE
(Fonte: Consorzio del Vino Brunello di Montalcino) La produzione media annua dei vini prodotti a Montalcino: Brunello di Montalcino 8.500.000 bottiglie, Rosso di Montalcino 4.000.000 di bottiglie, Sant’Antimo 500.000 bottiglie e Moscadello di Montalcino 80.000 bottiglie. La superficie complessiva vitata del territorio di Montalcino è di 3.500 ettari, così ripartiti: 2.100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino, 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino, 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino, 480 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc, mentre i restanti 940 ettari sono a Igt. Complessivamente sul territorio operano 250 produttori di cui 208 imbottigliatori, tutti associati al Consorzio. Dimensione delle aziende: il 22% è inferiore ad un ettaro, il 29% sono tra i e 3 ettari, il 15% sono tra i 3 e 5 ettari, un altro 15% è tra i 5 e i 15 ettari, il 9% sono tra i 15 e i 100 ettari, l’1% è sopra i 100 ettari; il 9% sono imprese esclusivamente commerciali. In questo momento un ettaro di vigneto di Brunello di Montalcino, si aggira sui 500.000 euro. Il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 150 milioni di Euro. Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino (www.consorziobrunellodimontalcino.it) è nato nel 1967 all’indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo. Sponsor: Banca CR Firenze, Agriventure, Banca CRAS, Monte dei Paschi di Siena, Reale Mutua, San Pellegrino, RCR. Pulitex. Patrocinio: Comune di Montalcino e Camera di Commercio di Siena Collaborazione: AIS Toscana I Produttori: Tenuta Crocedimezzo - Tenuta di Sesta - Tenuta La Fuga - Tenuta Le Potazzine - Tenuta San Giorgio - Tenute Silvio Nardi - Terre Nere - Tiezzi Uccelliera - Vasco Sassetti - Ventolaio - Verbena - Villa a Tolli - Villa Le Prata Villa Poggio Salvi - Aglieta Roberto - Agostina Pieri - Agricola Centolani-Tenute Friggiali e Pietranera - Argiano - Armilla - Baccinetti - Banfi - Barbi - Bartoli Giusti-Tenuta Comunali - Bellaria - Belpoggio - Bonacchi - Brunelli - Camigliano - Campogiovanni - Canalicchio di Sopra - Canneta - Cantina di Montalcino - Capanna - Capanne Ricci - Caparzo - Caprili - Casanuova delle Cerbaie Casisano Colombaio - Castello di Velona - Castello Romitorio - Castiglion del Bosco - Cava D’Onice - Citille di Sopra - Col di Lamo - Poggio Il Castellare - Col d’Orcia - Coldisole - Collelceto - Collemattoni - Corte dei Venti - Cupano Donatella Cinelli Colombini - Fanti - Fattoi - Ferrero - Fornacella - Fornacina - Fossacolle - Fuligni - Gianni Brunelli-Le Chiuse di Sotto - Grazia Soc. Agricola Bolsignano - Greppone Mazzi – Ruffino - Il Colle - Il Marroneto - Il Palazzone - Il Paradiso di Manfredi - Il Poggiolo - Il Poggione - L’Aietta - La Fiorita - La Fornace - La Fortuna - La Gerla - La Lecciaia - La Mannella - La Palazzetta - La Poderina - La Rasina - La Togata - Vini Italiani da Sogno - La Velona - Lambardi - Lazzeretti - Le Chiuse - Le Macioche - Le Ragnaie - Le 7 Camicie - Lisini - Loacker Corte Pavone - Madonna Nera - Mastrojanni - Maté - Mocali - Molino di Sant’Antimo - Nostravita - Pacenti Franco-Canalicchio - Padelletti - Palazzo Paradisone – Colle degli Angeli - Pian delle Querci - Pian delle Vigne - Piancornello - Pietroso - Pinino - Piombaia - Podere La Vigna - Podere Le Ripi - Poggio Antico - Poggio Celsi - Poggio dell’Aquila - Poggio di Sotto - Poggio Rubino - Querce Bettina - Quercecchio - Renieri - Ridolfi - Salvioni - San Giacomo - San Lorenzo - San Polino - San Polo - Sancarlo - Santa Giulia - Sassodisole - Scopone - Sesta di Sopra - Sesti - Siro Pacenti - Villa i Cipressi - Solaria - Talenti - Tassi-Franci - Val di Suga - Tenuta Buon Tempo.
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1993-2013: VENT’ANNI
DI
CHIANTI CLASSICO COLLECTION
CHIANTI CLASSICO COLLECTION, ALLA SUA VENTESIMA EDIZIONE, È UNA DELLE MAGGIORI MANIFESTAZIONI DI SETTORE A LIVELLO INTERNAZIONALE. L’ANTEPRIMA DELL’ANNATA 2012 di Virgilio Pronzati
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er tre giorni, il 18 (per gli operatori), 19 e 20 (per la stampa) febbraio di quest’anno, nei grandi spazi della Stazione Leopolda di Firenze, si è tenuta la maggiore manifestazione promossa annualmente dal Consorzio Vino Chianti Classico (costituito nel lontano 1924) e denominata Chianti Classico Collection. Un’autentica e grande “collezione” di Chianti Classico giunta alla 20° edizione, che comprende quasi la totalità dei produttori. Circa 500 le etichette presenti per migliaia di bottiglie di 149 produttori, che sono state passate al vaglio da oltre 200 giornalisti specializzati provenienti da ben ventinove paesi dei cinque continenti. Oltre 1300 i visitatori che operano nel settore. In catalogo le annate 2011, 2010, 2009, 2008, 2007 e 2006, mentre per le
riserve le annate erano 2010, 2009, 2008, 2007 e 2006 per un totale di 290 vini. L’anteprima 2013 ha riservato gradite sorprese. Dai ripetuti assaggi dei vini a divenire Chianti Classico, il 2012 è sicuramente una buona annata: colore rubino carico e vivo, profumo intenso e fruttato, sapore discretamente equilibrato per buona freschezza e struttura, giustamente astringente, di buona persistenza. Dei 290 vini da degustare, ben 240 quelli assaggiati: una valutazione parziale ma che ne traccia le caratteristiche salienti. I trentasette Chianti Classico 2011 di cui 18 da botte, benché ancor giovani e quindi non ancora armonici, hanno espresso validi colori, profumo, sapidità e struttura. In gran parte buoni i novantacinque Chianti Classico 2010 di cui solo 7 da botte, con ottimi colori, profumi, struttura ed armonia, a cui si aggiunge l’imprint imprint del territorio; ossia vini d’ottimo livello qualitativo, uniti e caratterizzati dal sangiovese. Già più pronti e di buona armonia i ventisette 2009. Un po’ meno armonici dei precedenti ma sempre di buona struttura e tipicità i cinque del 2008. Solo uno, buono, dell’annata 2007. Passando alle riserve, gradite conferme. Ventiquattro del 2010 di cui solo 5 da botte, di buon livello. Sessantacinque del 2009 di cui 3 da botte, anch’essi dal buono al discreto. Ventisette del 2008, già di buona armonia. Otto del 2007 ben equilibrati e pronti al consumo e due del 2006 pronti e validi. Complessivamente, in gran parte ottimi ed il resto dal buono al discreto. Due parole anche sull’extravergine DOP. L’annata 2012, pur carente in quantità, è da catalogare tra quelle buone. I 36 oli in degustazione si presentavano all’olfatto con odori intensi e persistenti, schietti e fruttati, dal sapore più o meno dolce, con piacevoli percezioni di piccante e d’amaro, pieni e persistenti. Al 31 gennaio 2011, la produzione di extravergine di oliva certificato DOP Chianti Classico imbottigliato è di 149.455 litri. Alcuni numeri del Gallo Nero DOP nel 2012: 246 soci olivicoltori; 64 soci imbottigliatori; 26 soci molitori; 400.000 piante iscritte dell’Albo. Dal 1999 ad oggi, la maggiore produzione DOP imbottigliata è del 2011 con 149.445 litri. Interessante anche l’export: il 60% è venduto all’estero, di cui il 60% nei Paesi europei e il 40% nei Paesi extra europei. Il valore della produzione olivicola è di 10 milioni di euro. Secche in gran parte, ma profumate e di gran carattere le ventinove grappe di altrettanti produttori. Anche se dietro al Veneto e al Piemonte, la Toscana può vantare giustamente un prodotto di buona diffusione e qualità. Tra vari importanti convegni e iniziative, la devolution del Gallo Nero, ossia il riassetto complessivo della denominazione: dal restyling del marchio a un vino top della piramide qualitativa. Un processo di crescita costante, che ha visto crescere del 10% le vendite del Chianti Classico rispetto
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Enogastronomia IL CHIANTI CLASSICO IN CIFRE Dati conferiti dal Consorzio Vino Chianti Classico Estensione dell’intero territorio: 70.000 ettari Estensione complessiva dei vigneti: 10.000 ettari Vigneti iscritti all’Albo Chianti Classico: 7.200 ettari Produzione di vino Chianti Classico media annua: 270.000 ettolitri Numero dei soci del Chianti Classico: 560 Soci imbottigliatori: 365 La produzione media annua è di 35 milioni di bottiglie. Produzione di Chianti Classico in ettolitri nel 2012: 235.000 Il Chianti Classico è esportato in oltre 50 Paesi. Commercializzazione del Chianti Classico nel 2012 al 2011, di cui l’80% all’estero. Il prestigioso Premio Nazionale Giulio Gambelli, consistente in 1.500 euro e una targa da assegnare al miglior enologo che valorizzi l’enologia toscana, è andato meritatamente a Fabrizio Torchio, trentaduenne piemontese laureato con lode al’Università di Torino e attualmente amministratore delegato del Gruppo Ricerche Avanzate Per l’Enologia (Grape) che si occupa di analisi avanzate su uve e vino. Inconsueta ma allegra e moderna la serata con cena di questa ventesima edizione. Un ricco buffet con golosità esaltate dai numerosi Chianti Classico, seguito da musica e balli. Il tutto siglato dall’esclusività dell’ambiente. Per il resto, come per l’organizzazione, tutto molto curato: confortevoli e vicini hotel, pullman navette per il trasferimento in tarda serata a Chianciano, impeccabile servizio dei vini dei Sommelier, cortese e professionale l’opera di funzionari ed altri addetti del Consorzio, così come altre persone con varie mansioni. Sponsor: il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, la Regione Toscana e la Banca CR Firenze. Partner della manifestazione: l’AICIG (l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) con degustazioni di alcuni dei migliori prodotti DOP italiani come Prosciutto
Stati Uniti: 28%; Italia: 20%; Germania: 12%; Canada: 9%; Regno Unito: 7%; Svizzera: 7%; Giappone: 4%; Paesi scandinavi: 4%; Benelux: 3%; Russia: 2%; Cina: 1%; Altri Paesi: 3%. Il giro d’affari annuale si attesta mediamente sui 360 milioni di euro.
di San Daniele, Grana Padano, Pane di Altamura, Pecorino Toscano, Prosciutto Toscano, Mozzarella di Bufala Campana e Oliva La Bella della Daunia, insieme naturalmente, all’Olio DOP Chianti Classico. Tra i partner storici della “Collection” anche Firenze Parcheggi, l’Acqua di Toscana® San Felice e Pulltex.
Nella foto in alto: banchi d’assaggio con produttori di Chianti Classico .
A sinistra il giornalista croato Zeljko Suhadolnik, direttore del mensile specializzato «Svijet U Čaši». Qui sotto la nota giornalista enogastronoma Kate Maciejewska Serra.
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UN NOBILE SEMPRE
PIÙU’ NOBILE
ANTEPRIMA DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 2013 di Virgilio Pronzati
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a Toscana è un museo a cielo aperto. Antiche città, patrie d’illustri personaggi. Nelle vaste e suggestive zone verdi dominano la vite e l’ulivo. Colline ornate da castelli, pievi e cipressi. Un patrimonio storico e paesaggistico che si coniuga con tutto il resto, e Montepulciano ne è un validissimo esempio: poche città al mondo vantano simili gioielli. L’economia di questa città d’arte poggia sul vino e sul turismo, naturale quindi che Montepulciano ospiti da anni una delle maggiori manifestazioni internazionali legate al suo storico vino. L’edizione 2013 di Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano ha richiamato oltre 200 giornalisti provenienti da vari Paesi del mondo. L’evento, ideato e promosso dal Consorzio di tutela del vino omonimo, costituito nel 1965, col sostegno di Enti e Istituzioni, si è tenuto nei giorni 20 (pomeriggio) e 21 febbraio, in un grande salone della storica Fortezza, ripristinata recentemente per ospitare l’evento e il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Dopo la Doc nel 1966, il Vino Nobile di Montepulciano ottenne la Docg il 1 luglio del 1980. Un importante riconoscimento avuto a pari merito con Barolo e Barbaresco, ma con una particolarità: il Vino Nobile di Montepulciano è stata la prima Docg ad essere immessa in commercio con le prime fascette statali. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano custodisce infati ancor oggi la serie dalla n° 1 alla n° 50.
Nella mattina del 21 febbraio, prima della degustazione comparata delle annate 2010, 2009, 2008, 2007 e 2004 di Vino Nobile di Montepulciano, ci sono stati gli interventi del sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, seguito dal Presidente del Consorzio del Nobile Federico Carletti che, dopo avere presentato l’evento, assieme hanno annunciato le meritate Cinque Stelle alla vendemmia 2012. Altra conferma della qualità dell’annata 2012, è venuta dal famoso Riccardo Cotarella che, in maniera esauriente, descrivendo le fasi fenologiche della vite, il controllo dell’acino, la vendemmia, l’analisi del mosto e la vinificazione, ha espresso più che positivi giudizi. La degustazione (palese o anonima) comprendeva 63 Vino Nobile di Montepulciano di 36 aziende, con le seguenti annate: 2010 con trentasette vini di cui 34 con 13 di botte, e 3 Selezione con 2 di botte. L’annata 2009 con diciotto vini di cui 2 Selezione e 14 Riserva (1 di botte); Quella del 2008 con tre vini di cui 1 Selezione e 2 Riserva; l’annata 207 con quattro vini di cui 3 Selezione e 1 Riserva. L’ultima, l’annata 2004 con un vino Selezione. Avendoli doverosamente assaggiati tutti, a mio parere, si sono così espressi: dei primi trentaquattro 2010, 11 ottimi, 9 buoni, 11 discreti e 3 sufficienti. In generale, ottimo profumo, freschi, sapidi, pieni e persistenti, discretamente armonici. I tre della Selezione, spaziavano dal molto buono al buono. Leggermente diverso per i diciotto 2009: due discreti tendenti al buono; un buono e un sufficiente nei due Selezione, mentre nei 14 Riserva, quattro ottimi, tre buoni e sette discreti. In sintesi, vini con bouquet discretamente intenso e persistente, di buona sapidità, abbastanza pieni e continui. Dei tre 2008: molto buono l’unico Selezione, e dal medio-buono al buono i due Riserva. Dal medio-buono al buono i restanti cinque, rispettivamente tre Selezione e un Riserva del 2007, e un Selezione del 2004. Benché anche quest’anno i campioni di botte erano poco meno della metà del totale, gran parte di questi vini, rispetto agli scorsi anni, marcavano meno il legno. Al naso oltre le note fruttato-speziate, tabacco e lieve boisé. In generale vini di buon livello, caratterizzati da un esclusivo terroir: un compendio pedoclimatico abbastanza omogeneo. Il giorno prima, la sera del 20, i numerosi giornalisti accreditati, dopo la sistemazione nei rispettivi alberghi, sono stati deliziati da una raffinata cena nel grande salone della storica Fortezza. Una lunga e golosa sequenza di piatti tipici sposata a una altrettanto ricca carta dei vini, che
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Enogastronomia TUTTI I NUMERI DEL NOBILE Organizzatori: Comune di Montepulciano, Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano e Strada del Vino Nobile di Montepulciano. Patrocinanti. Regione Toscana, Provincia di Siena, Camera di Commercio Industria Artigianato e Unione dei Comuni Valdichiana Senese. Sponsor: Acqua San Felice, Agraria Poliziana srl, BBC Montepulciano, Cappelli Catering, Caseificio Cugusi, Casucci Vivai, Consorzio Agrario di Siena, Cooperativa Tassisti Chiusi, Onoservice Toscana, Esseco srl-Enartis, Frantoio di Montepulciano, Gadget Firenze, Maledetto Toscano Club del Sigaro, Pandolfini srl, Sartorius Stedim Italy, Scatolificio Ecobox, Sebrim, Tipografia Madonna della Querce, Toscana Cereali Pasta La Tosca – La Toscanina, Trust srl Elettronica. Valdichiana Servizi, Vinstrip-Cavaliere Interni. Media Partner: Antenna Radio Esse- Wine Station, I Grandi Vini, Oinos-Effigi Editori, Tele Idea srl, Vino e Dintorni.
spaziava dagli Spumanti ai Rosso di Montepulciano, dai Vino Nobile di Montepulciano di varie annate ai Riserva, dai Vin Santo alle Grappe. Non solo. Ottimi extravergini completavano la lista. Prima di cenare, il saluto del sindaco locale, Andrea Rossi e del Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Federico Carletti. I giornalisti oltre la degustazione effettuata nel salone della Fortezza, scesi al piano inferiore della storica struttura, hanno avuto l’occasione di assaggiare altre annate di Rosso di Montepulciano, Vino Nobile di Montepulciano e altri vini presso il banco d’assaggio con tutti i produttori. Nel pomeriggio, i numerosi giornalisti divisi in piccoli gruppi hanno visitato le 36 aziende associate, continuando gli assaggi su altre annate di Vino Nobile di Montepulciano, di Rosso di Montepulciano, di Vin Santo di Montepulciano e, chi lo gradiva, di ottimi extravergini di oliva, terminando l’interessante percorso enologico, ospiti alle tavole dei produttori. Nel nostro caso la visita a due aziende poliziane. La prima all’Azienda Boscarelli con l’assaggio di Vino Nobile di Montepulciano di varie annate e cru ancora in botte e, di un’interessante verticale, di ottimi e vecchi millesimi. Di seguito la visita della Cantina Dei. Un’opera straordinaria che coniuga l’eleganza artistica moderna alla funzionalità enologica. La cantina d’invecchiamento è un gioiell, ricorda più in piccolo quella di Chateau Margaux. Nell’occasione, oltre all’assag-
Trend produttivo ed export: Mediamente ogni anno sono prodotti circa 55.000 ettolitri di Vino Nobile e circa 18 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. Nel 2012 sono state immesse nel mercato circa 7,6 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano Doc. L’export del Vino Nobile di Montepulciano si attesta sul 68% (+ 7% rispetto al 2012), mentre il restante 32% è stato commercializzato in Italia. Per l’estero è in testa la Germania col 44%, il 17% gli USA, il 12% il Benelux e il 6% l’Asia. In Italia è al primo posto la Toscana con il 44,1%, seguita dal resto dell’Italia centrale con il 23,5%. Nel contempo cresce sempre di più la vendita diretta in azienda che dal 16% del 2011 passa a quasi il 19 per cento nel 2012. Alcuni dati: (Fonte: Consorzio del Vino Nobile di Montepuciano) Estensione dell’intero territorio: circa 16.500 ettari. Estensione complessiva dei vigneti: 2.600 ettari (di cui circa 400 di Chianti Colli Senesi). Viticoltori associati: oltre 250. Numero di imbottigliatori: 90 di cui 70 soci consortili. Il Vino Nobile è un fondamentale volano per l’economia del territorio: oltre mille gli addetti del settore, cui si aggiungono gli stagionali. L’indotto generato dal vino è stimato sul 70% dell’economia mossa dall’intero settore vitivinicolo. Ogni anno gli enoturisti che arrivano a Montepulciano sono circa 250 mila. Il valore patrimoniale dei vigneti è stimato intorno ai 200milioni di euro mentre il valore della produzione si aggira sui 60 milioni di euro all’anno.
gio dei pregiati vini, il piacere di assaporare i piatti tipici di Montepulciano, sposati magistralmente ai vini aziendali. Ospitalità all’altezza della manifestazione, cioè accogliente e curata. Sistemazione alberghiera ottimale, in quanto tutti gli ospiti hanno alloggiato a Montepulciano. Lo stesso per i trasporti in comodi bus navette e buon pranzo nell’intervallo nella giornata d’assaggi. Cordiale e professionale come sempre personale del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, in particolare del signor Thomas Francioni, e delle colleghe Silvia Loriga e Daiana Masucci.
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A LE NOVITA’À DEL MONDO SUB Testo di Ilva Mazzocchi Foto di Gianni Risso
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risi o no, il variegato mondo dei subacquei riesce a mantenersi sempre a galla: tanti appassionati continuano a dedicarsi a uno sport che sa dare emozioni e soddisfazioni. Fra il 15 e il 17 febbraio si è svolta a Milano, con il consueto successo di pubblico, la grande fiera campionaria Eudishow, la prima vera opportunità per vedere le novità più interessanti per il 2013. Il tangibile successo della manifestazione sta nei numeri: 32.000 visitatori e quasi 150 espositori costituiti da 53 ditte di produzione e distribuzione, 26 diving center, 21 didattiche, 15 tour operators, 13 associazioni e federazioni e poi Enti, AMP, editoria e web. Anche gli eventi collaterali sono stati da record e non si contano le presentazioni di eventi, i convegni, le premiazioni le mostre e gli stages fra i quali www.apneaworld.com, che ne ha totalizzati ben sette.
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Sotto il mare
La muta URSUIT distribuita da Scubalandia, ideale per immersioni invernali ed estreme sotto ghiaccio.
Dalla Diveross di Correggio il nuovo scafandro stagno in policarbonato per l’apparecchio reflex Canon 5D. Resiste fino alla profondità di 80 metri. Coppia d’illuminazione con faretti HID cad da 35 watt. Nella pagina accanto in alto la nuova valigia stagna in polipropilene ad alta resistenza prodotta dalla Diveross.
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Qui sopra le nuove pinne per immersioni con autorespiratore presentate dalla Seacsub per il trionfo del made in Italy.
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Dopo aver raccolto in fiera le novità più interessanti, per dare un quadro più completo abbiamo passato in rassegna anche alcune delle aziende primarie del settore ed ecco la nostra selezione di prodotti nelle foto a corredo. Nello specifico settore delle didattiche, degna di nota la crescita di penetrazione sul mercato internazionale della italianissima ISDA, International Scuba Diving Academy, che ha lanciato i nuovi corsi di pesca subacquea con la consulenza del grande campione siciliano Riccardo Molteni e sta promuovendo i corsi di apnea: dal livello introduttivo per i bambini a quelli professionali (per informazioni, rissosub@gmail.com). Anche lo specifico settore dei concorsi estemporanei di fotografia subacquea quest’ anno è molto vivace e offre degli eventi aperti a tutti in stupende località esotiche. In agosto Seafari adventures, tour operator storico per le crociere alle Maldive, con la collaborazione logistica di www.apneaworld.com propone una fantastica crociera alle Maldive con un bel concorso fotosub e di foto
Lo stand della Didattica Isda all’Eudi Show di Milano. Sotto: Uno dei tanti eventi presso l’Apnea Theatre a Milano. In alto alla pagina: ICON HD nuovo computer Mares con sonda. Sul display a grande visibilità, appaiono anche le info relative alla pressione e al contenuto d’aria della bombola, nonchè l’autonomia in funzione della profondità.
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Sotto il mare esterna (per informazioni seafari_maldives@gmail.com). Nel mese di ottobre, dal 20 al 27, si svolgerà in Israele l’Eilat Red Sea ShootOut che offre pacchetti vacanza assai convenienti e un monte premi eccezionale del valore di decine di migliaia di dollari (info@apneaworld.com). Terza proposta il concorso Subios- Seychelles’ Festival of the Sea, una classica del settore che si svolge da anni nel paradiso incantato delle Isole Seychelles e quest’anno è stata programmata dal 22 al 24 novembre.
Qui accanto vediamo una muta stagna distribuita dalla Scubalandia, ideale per sport acquatici invernali e acque fredde
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P O S T S CRIPTUM S’ILS N’ONT PLUS
de pain, qu’ils mangent de la brioche. Se non hanno pane, che mangino brioche, disse un bel giorno Maria Antonietta d’AsburgoLorena, alienandosi per sempre le residue simpatie del popolo in rivolta. In realtà la povera Marie Antoinette non articolò mai nulla del genere. Durante il regno di Luigi XVI non ci furono neppure vere e proprie carestie, e la frase – riferita a una non meglio identificata “grande principessa” – arriva dalle Confessioni di Rousseau, pubblicate qualche decennio prima della Rivoluzione (e comunque non particolarmente note per la loro aderenza al vero). Che questo aneddoto sia giunto fino a noi la dice lunga almeno su un fatto: in tempo di crisi l’opulenza culinaria dovrebbe essere percepita soprattutto come un insulto, una mancanza di rispetto, uno spargimento di sale – di Maldon, ça va sans dire -– sulle ferite. D’istinto è difficile pensarla diversamente. Mentre una consistente fetta della popolazione italiana conta i centesimi sulla scatoletta di tonno e rinuncia alla pizza del sabato sera, le cifre astronomiche di uno stellato o di qualche bollicina di qualità sembrano appartenere a un altro pianeta, più ricco e sfarzoso. O perlomeno rimasto (fortunato lui) a venticinque anni fa. Il cibo d’élite sarebbe insomma ancora un lusso, né più né meno del Suv e delle Maldive, eppure ogni tanto la realtà sembra andare in controtendenza. Se c’è un settore che ancora “tira” – e anzi acquista vigore man mano che tutto il resto va a rotoli – è quello enogastronomico in tutte le sue declinazioni: ristoranti di cucina creativa, trasmissioni televisive (nelle varianti “alta cucina per dilettanti” e “diete sane per tornare in forma”), megastore di prodotti slow e bio, corsi di pasticceria artistica, chef rockstar immortalati con modelle nude che reggono grossi dentici per la coda – tutto, insomma, quello che gravita attorno al pianeta cibo e al suo satellite maggiore, il vino. A Genova anche. Il Salone Nautico rantola in continua emorragia di visitatori, ogni edizione minaccia di essere l’ultima; e intanto un appuntamento un tempo minore
come Slow Fish diventa uno dei più attesi della primavera, con prenotazioni un po’ da tutta Italia e un parterre di personalità da Bibbia della cucina. (Una Bibbia un tempo ignota, che stava dietro ai fornelli, oggi tanto esposta che si rischia di passare per sempliciotti se non si sa distinguere un Bottura da uno Scabin). Perfino il più intransigente cultore del surgelato buttato direttamente in padella al ritorno dal lavoro, quando passa dalle parti del Porto Antico, un saltino da Eataly lo fa – vuoi non concederti una burratina di Andria ogni tanto, una tavoletta di cioccolato venezuelano, vivaddio? Sarebbe troppo facile etichettarlo come un fenomeno di radical-chicchismo fuori tempo massimo, visto che i suoi echi arrivano anche nei posti più impensati. Un tempo nell’entroterra si trovavano pressoché solo sagre gustose ma ruspanti, delle fave, delle focaccette, perfino della Nutella nei tempi più recenti del branding selvaggio; un po’ apocrifa, ma tollerata. Adesso anche nella piazza del paese, di fronte alla parrocchiale, il grasso scompare dai grembiuli e al pentolone verace con camionate di ravioli si sostituisce una serie impressionante di attrezzi da chirurgo per coppare, caramellare, caramellizzare (pare sia diverso), mettere sotto vuoto, abbattere termicamente, impiattare. Le navi da crociera, come insegnarono a loro tempo David Foster Wallace e poi Michele Serra, erano anni fa il regno incontrastato delle abbuffate pantagrueliche, dei buffet dove le creme e le salse dei grandi classici di una cucina un po’ alla buona traboccavano opulente; ora i ristoranti a bordo sono curatissimi, mentre la tipologia di all-you-can-eat più diffusa è il sushi bar da dieci euro tutto compreso, pareti nere, mobili moderni, lounge music. No, la rinnovata attenzione per il cibo non riguarda soltanto chi può permetterselo. Verrebbe da dire che è una valvola di sfogo, la sublimazione della necessità di sfiorare il lusso con un prodotto di alto livello ma tutto sommato ancora abbordabile e concreto, perché nulla può esserci di più reale di quello che finisce in pancia, dopo esser stato ben degustato. Oppure, semplicemente, di fronte al dissesto ci sono antidoti molto meno validi di una scorpacciata o di una sbronza. Giordano Rodda giordano.rodda@gmail.com
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