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Sei pezzi a tema

La musica ha da sempre lo scopo di dare voce alle emozioni dell’uomo, ai suoi pensieri, ai suoi sentimenti. Ovviamente, la sessualità in tutte le sue sfaccettature non fa eccezione, e, nonostante la destigmatizzazione dell’argomento sia abbastanza recente, i brani che ne trattano di sicuronon mancano. Oggi ho l’occasione di presentarvene qualcuna e quindi, senza ulteriori indugi, iniziamo!

- Lying is the most fun a girl can have without taking her clothes off (Panic! At The Disco)

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“Is it still me that makes you sweat / who you think about in bed”: così si apre la prima canzone di questo disco. Come molte altre della band statunitense, ha come tematica epicentrale la sessualità. Il punto di vista è molto ampio: masturbazione, relazioni adolescenziali e risentimento dopo una rottura si legano fra loro in un insieme apparentemente confuso, ma in realtà ben indirizzato, riassumibile nell’incitamento che introduce i ritornelli: “Let’s get these teen hearts beating faster, faster”

- I wanna be your girlfriend (girl in red)

Il brano esprime la richiesta dell’artista norvegese di poter andare oltre l’amicizia con una ragazza: il crescendo di sonorità delicate arriva al bridge con “the look in your eyes / my hands between your thighs / oh this can’t be real / it’s all just a dream” e al collegamento al ritornello con “i don’t wanna be your friend, i wanna kiss your lips / and i want to touch you, but not like this”. Si tratta di un tipo di attrazione dolce ma immatura, nei confronti di una persona a cui si tiene e che si conosce bene.

- Dead Girl Walking (Heaters)

Questo terzo pezzo, essendo tratto da un musical, ha un significato più profondo se calato nel contesto: la protagonista, Veronica, è certa che verrà uccisa l’indomani mattina e perciò sceglie di voler perdere la verginità in quella che crede essere la sua ultima notte. Non è un racconto ortodosso: Veronica irrompe in casa del suo ragazzo dalla finestra, nel cuore della notte, e nella descrizione dell’atto le espressioni sono molto eloquenti (“Slap me/pull my hair/ touch me there and there and there” oppure “see, I decided I must ride you ‘till I break you”).

- Medicine (Harry Styles)

Il significato della canzone è tutt’altro che implicito. Il brano, mai rilasciato ufficialmente dall’artista britannico, è stato cantato in diverse performance live, lasciando così al pubblico il compito di comprendere il testo. Tuttavia, è praticamente impossibile negare che alluda a diverse sfere della sessualità, partendo dai rapporti orali (Here to take my medicine, take my medicine / rest it on your fingertips / up to your mouth, i’m feeling it out) e arrivando alla bisessualità (The boys and the girls are here / I mess around with him / and I’m okay with it)

- Novecento (Fast Animals And Slow Kids)

Il brano della band perugina, uscito nel 2019 nell’album Animali Notturni, affronta la tematica in modo molto più vago rispetto alle due canzoni precedenti in questo articolo: sono solo alcuni versi (questa è una lettera che resta in casa / sopra il divano dove t’ho spogliata / la prima volta che tu mi hai voluto / per quanto tempo l’ho desiderato), ma ho deciso comunque di includerla perché è rappresentativa da un punto di vista più maturo, in cui non si presenta il sesso come una pura colata di attrazione, ma come un’estensione di un rapporto fra due individui.

- Troublemaker (Green Day)

Dopo aver parlato di relazioni mature chiudiamo con la canzone più esplicita di questa playlist ristretta: “Hey! I wanna get inside of you” e “I like your BM-excellent tits with a tattoo of a pig sniffin’ glue” non lasciano molto spazio alle interpretazioni . È una canzone sull’attrazione fisica, semplicemente, e per quanto quasi demenziale svolge a dovere il suo compito. E con questo, il mio spazio è finito: amatevi e amate, chi volete e come volete (e se vi va, scriveteci una canzone).

Giulia Giordano ID

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