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Spu(n)ti di letteratura

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Ipse dixit

Ipse dixit

di Francesco Giammarioli, VA Houn’ambiziosa pretesadi farviscoprireopere chemisono piaciutecapolavori (in fondo in fondo achi piace il relativismo?) di ogni genere e forma,tramiteuna rubricache fadella sintesi il suo punto di forza FURORE (John Steinbeck,1939) un popolo soffre, mail lettoredi più

TRISTANO DISASTRI

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MUORE (Daniil Charms, (Antonio Tabuc- 1939) chi, 2004) SonoPazziQuepensieri scon- stiRussi (ma non nessi e struggen- diteglielo che si ti di un Byron offendono) incattivito (ma bravo a scrivere)

IL DESERTO DEI TARTARI

(Dino Buzzati, 1940) Kafka all’italiana

ILVECCHIO E ILMARE(Ernest Hemingway, 1952)

ancorapoco chiaro sesia più fluida l’acqua del marein cui veleggia Santiago o la scritturadi POESIA DI OGGI Hemingway n5 (Anna Achmàtova da Requiem, 1935-40) Diciassette mesi che grido, Ti chiamo a casa. TUTTELE COSMICOMICHE (Italo Calvino,raccoltacompleta postuma, 1997) Mi gettavo ai piedi del boia, Figlio mio e mio terrore. mentreCalvino sidiverte con la cosmogonia e l’evoluzione (o involuzione?) della specie Tutto s’è confuso per sempre umana,il lettoreprovainutilmente a parare i colpi E non riesco a capire Ora chi sia belva e chi uomo E se a lungo attenderò l’esecuzione. E solo fiori polverosi, e il tintinnio Del turibolo, e le tracce Chissà dove nel nulla. E dritto negli occhi mi fissa E una prossima morte minaccia L’enorme stella.

POESIADIOGGI: Le cose(Jorge Luis Borges, da Elogiodell’ombra, 1969)Francesco Giammarioli VA Le monete,il bastone,il portachiavi, l’agile serratura, le tardive note che i pochi giorni che mirestano

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