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Il mito di Atlantide: tra leggenda e realtà

CULTURA IL MITO DI ATLANTIDE: TRA LEGGENDA E REALTÀ

L’isola di Atlantide è tutt’oggi, nell’immaginario comune, uno dei più grandi misteri dell’antichità, al limite tra realtà e fantasia, e per questo, grazie a questo suo fascino irresistibile, rappresenta un dei miti più abusati nella letteratura, nel cinema e nell’arte. Il mito della grande città sommersa, utopia di armonia e buon governo, deriva da Platone, segnatamente da parti dei dialoghi Timeo e Crizia. Oltre le Colonne d’Ercole (lo stretto di Gibilterra, allora considerato limite del mondo conosciuto) sorgeva su un’isola più grande dell’antica Libia e dell’Asia Minore una civiltà potente e prospera, governata dalla stirpe di Poseidone. Crizia, nell’omonimo dialogo, narra di come anticamente il mondo fosse stato diviso in porzioni in modo che ogni dio ne avesse una parte. A Poseidone fu lasciata Atlantide, come da lui desiderato, poiché si era innamorato di una fanciulla dell’isola. Per questo, rese questa terra impraticabile agli umani, che non conoscevano la navigazione, circondandola di cerchi concentrici alternati tra acqua e terraferma. Rese inoltre la parte centrale rigogliosa, creando due fonti, una di acqua calda e l’altra di acqua fredda. Con Clito, la donna amata, Poseidone ebbe dieci figli, il primo dei quali, Atlante, divenne governatore dell’isola. In seguito, questa fu spartita tra i dieci figli di Poseidone e amministrata con saggezza e strategia. Atlantide divenne col tempo una grande potenza in espansione, modello di pace e armonia, fino alla fatidica guerra contro gli Ateniesi, che si svolse in un’epoca in cui l’elemento divino nei governanti andava esaurendosi e la bramosia degli esseri umani pren-

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deva il sopravvento. La guerra è narrata nel Timeo e vede come vincitori gli Ateniesi. Atlantide diventa inoltre invisa agli dei, che la fanno sprofondare con un cataclisma naturale. La mitica isola è presa da Platone come esempio di governo perfetto, secondo i criteri già espressi nel precedente dialogo La Repubblica, mentre la sua distruzione rappresenta, nel contesto storico contemporaneo al filosofo, il pretesto per criticare la corruzione della realtà politica della polis. Molto discussa è la reale esistenza di quest’isola, che affascina e coinvolge studiosi di ogni epoca. Quasi sicuramente infondata l’ipotesi che vede Atlantide esistere ai tempi di Platone, ma il nome è stato adottato dai geologi per indicare un antichissimo continente, dalla cui disgregazione si sarebbero originate la Groenlandia, le Azzorre e forse anche le Canarie. La sommersione del continente sarebbe avvenuta in diverse fasi, di cui l’ultima intorno al Cenozoico. Come ho detto, il mito di atlantide è abusatissimo nell’orizzonte artistico e letterario, partendo da Verne e arrivando al film d’animazione Disney Atlantis - L’impero perduto. In Ventimila leghe sotto i mari, il capitano del sottomarino Nautilius conduce il professor Aronnax a visitare le rovine di Atlantide, che si troverebbero a trecento metri di profondità sul fondo dell’Atlantico. Da menzionare è anche il celebre romanzo L’Atlantide di Pierre Benoît, che ha ispirato la maggior parte dei film sul tema. Per quanto riguarda il cinema, oltre al lungometraggio Disney e al suo sequel, abbiamo vari adattamenti cinematografici dal romanzo di Benoît, molti con il nome L’Atlantide, come quello di Jacques Feyder o quello di Georg Wilhelm Pabst o ancora quello più recente di Bob Swaim. Anche Aquaman, basato sull’omonimo personaggio della DC Comics, è ambientato per la maggior parte ad Atlantide.

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