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“Nel 2022 il PIL è cresciuto del 4%,
Il FMI sprona a proseguire sulle riforme, ma elogia anche la resilienza dell’economia sammarinese secondo semestre e così come il rifinanziamento del debito ci faranno recuperare i punti necessari to dei tassi di interesse porranno a San Marino.
Un elogio alla resilienza e alle grandi capacità del comparto industriale, così come ai numeri positivi del turismo (che si dovrebbero essere tradotti nell’indotto dello stesso, quindi commercio, ristorazione e alberghiero), che fanno il paio con quello di poche settimane fa espresso da Fitch. Ma anche un monito a non abbassare la guardia, in vista del probabile rallentamento dell’economia a livello europeo, e anzi a produrre ancora più sforzi per completare le riforme programmate come la revisione dell’IGR, l’introduzione dell’IVA e la messa in sicurezza del sistema bancario.
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Banche: in arrivo le cartolarizzazioni L’altro focus è stato, come anticipato, quello sul sistema bancario e finanziario: “Gli sforzi per migliorare la capitalizzazione e la redditività delle banche continuano e stanno dando alcuni frutti, ma i rischi permangono”, ha avvertito il capo missione del Fondo Monetario Internazionale. “Il sistema ha mostrato una notevole stabilità e
Borja Garcia: “Il sistema bancario si è dimostrato stabile e i depositi crescono, ma permangono ancora rischi e vulnerabilità” i depositi continuano a crescere. Tuttavia, i progressi nella riduzione dei costi si sono arrestati e la redditività rimane fragile. Nonostante i recenti miglioramenti, permangono le vulnerabilità del sistema, date le ingenti attività in sofferenza e la debolezza della capitalizzazione. A questo proposito, i piani per ridurre le attività in sofferenza attraverso una società di gestione degli attivi e l’introduzione di un calendario di accantonamenti da parte della Banca Centrale di San Marino sono passi nella giusta direzione. L’attuazione di questa strategia, prevista per la seconda metà dell’anno, non dovrebbe essere ulteriormente ritardata. Tuttavia, ciò dovrebbe avvenire in modo da evitare rischi fiscali (stabilendo un tetto prudenziale per la prevista garanzia pubblica sulle obbligazioni senior) e di forbearance (assicurando che il trasferimento dei crediti in sofferenza non ritardi il pieno riconoscimento delle perdite pregresse)”. “Per quanto riguarda le cartolarizzazioni”, ha annunciato il Segretario Gatti, “è già stato selezionato l’arranger ed è quindi iniziata l’analisi degli attivi non per-
A Roma
formanti, per cui dovrebbero partire nel secondo semestre dell’anno. Questo tema è im- portantissimo perché ci farà guadagnare un punto nella valutazione di Fitch, così co-
“Noi abbiamo un rapporto tra popolazione attiva e occupati che si sta rimpicciolendo, oggi è 1,4, nei prossimi 10 anni sarà di 1,3, con questo trend demografico rischia di essere 1 a 1 con gravosità sul sistema pensionistico. Negli ultimi quattro anni, dal 2019 a oggi, la popolazione attiva si è ridotta da 38,4 milioni a 37,2 milioni, abbiamo perso 800 mila residenti attivi e questo è un grave danno. Ogni volta che si pensa di riformare le pensioni attraverso quote bisogna stare attenti a non peggiorare ulteriormente questo rapporto”. Lo ha detto Pasquale Tridico, presidente INPS, a 24 Mattino, la trasmissione condotta da Simone Spetia su Radio 24.
“Ripresa contratti indeterminati”
“La ripresa dei contratti indeterminati dipende dal fatto che il decreto dignità ha ricominciato ad essere efficace, da ottobre scorso è finita la sospensione prevista durante la pandemia. Il decreto dignità è stato sospeso per due anni di pandemia e dall’autunno scorso ha ripreso nella sua efficacia. Il decreto dignità prevede delle specifiche ragioni per assumere a tempo determinato e quindi se l’azienda non le ha, assume a tempo indeterminato.
Che poi è la regola che prevede l’Ue come forma di lavoro prioritario”.
“Bene riforma reddito”
“Per i non occupabili cam- bia poco, il reddito di cittadinanza si conferma essere fondamentale come contrasto alla povertà. C’era da fare un lavoro sulle politiche attive, su tutto ciò che c’è attorno alla misura e questo mi sembra che vada nella giusta direzione. Noi abbiamo tanti inattivi e abbiamo progetti di inclusione che spesso non vengono svolti da Comuni e centri per l’impiego”.

“Un tavolo interministeriale tecnico permanente di confronto per individuare ambiti di comune interesse, definire strategie di collaborazione e provvedimenti per lo sviluppo economico perché il rapporto tra San Marino e Italia non sia solo basato sulla risoluzione di problemi, ma sul cogliere assieme opportunità”. Questo il risultato dell’incontro bilaterale svoltosi a Roma presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italytra il Segretario di Stato Fabio Righi - accompagnato dall’Ambasciatore della Repubblica di San Marino in Italia Daniela Rotondaro - e il Ministro Adolfo Urso. “L’obiettivo “, si legge in una nota della Segreteria di Stato, “ approfondire e trovare soluzioni concrete sui temi di comune interesse tra i due Paesi - dall’industria alla digitalizzazione, dall’aerospazio all’attrazione e gestione degli investimenti esteri – e di collaborare per un riposizionamento della Repubblica di San Marino sul piano internazionale, evolvendo il rapporto da semplice amicizia e buon vicinato a vera e propria collaborazione strategica”.
