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Lo sconto scadrà a fine mese “Alle imprese servono certezze”
Il Governo intenzionato a non prorogarlo, ANIS: “Urgente un piano energetico”
temi, perché se è vero che il costo dell’energia elettrica si sta calmierando sui mercati internazionali e quindi le tariffe sammarinesi si allineeranno in qualche modo a quelle degli altri Paesi, sul gas le nostre imprese sono invece già oggi penalizzate dalla tariffazione attuale e dalla sua rigidità, con la prospettiva che la fine della sospensione di quella deliberata a novembre determini un ulteriore peggioramento. La conseguenza sarebbe una perdita di competitività che non possiamo permetterci, perché molte imprese rischierebbero di perdere commesse e clienti”.
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Di fatto, salvo interventi nei prossimi giorni, dal 1° aprile scatterà la tariffa intera (quella “nuova”, deliberata dall’Autorità per l’Energia a novembre), sembra di capire. Anche perché nella relazione accompagnatoria al Decreto di prima formulazione, lo stesso Lonfernini aveva scritto che “questo periodo di tempo ci permetterà di monitorare l’andamento dei mer- cato energetici, al fine di verificare l’eventuale necessità di interventi più strutturali”. Andando in ratifica il Decreto e a meno di due settimane dalla scadenza dello “sconto”, non c’è infatti notizia né sentore di questi “interventi più strutturali”, nonostante –questo invece è certo e ribadito più volte negli ultimi mesi – siano stati sollecitati e richiesti con urgenza dalle categorie economiche e sociali. In primis ANIS, che ha proposto a più riprese un ragionamento sul superamento del regime di monopolio quale è quello di AASS, con la possibilità data alle imprese di approvvigionarsi sul mercato alle stesse condizioni dei loro competitor.
L’impatto sulle imprese, del resto, è ancora tutto da valutare: se è vero che il prezzo dell’energia elettrica (ma anche quello del gas, altro tema spinoso per San Marino, visto che la tariffa sammarinese ora diventa più alta di quella italiana) sta scendendo, è altrettanto vero che la questione non è solo il prezzo
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Il quadro normativo sammarinese in materia di sicurezza antincendio contempla solamente una norma, ormai datata e obsoleta, ossia il Decreto 22 ottobre 1985 n. 122 “Norma di sicurezza antincendio per l’edilizia ed impianti”. Lo stesso Decreto del 1985, al Capo I art. 1.3, rimanda ad una futura emanazione di norme specifiche in materia. La Segreteria di Stato al Territorio ha ritenuto pertanto che, dopo oltre 30 anni, una revisione e nuova stesura dell’impianto normativa antincendio esistente e lo ha fatto attraverso il Progetto di legge “Legge sulla prevenzione incendi”, in I lettura nella prossima seduta del Consiglio Grande e Generale. In attesa del dibattito e delle modifiche, leggiamo assieme la relazione.
Anomalia importante, sicuramente da superare, è quella della stretta connessione dell’attuale norma antincendio con i procedimenti gestiti dall’Ufficio Pianificazione Territoriale e per l’Edilizia relativi al rilascio di titoli edilizi. Ad oggi, infatti, nel caso di richiesta di concessione o autorizzazione edilizia o di altri titoli edilizi e qualora l’edificio oggetto della richiesta contenga al suo interno destinazioni d’uso diverse da quelle abitative, vi è l’obbligo da parte della proprietà di richiedere un parere di conformità alle norme di prevenzione incendi al Servizio di
