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Contratto Assicurazioni Stravincono i “Sì”

Gli occupati del settore hanno approvato il rinnovo e gli aumenti

Con un consenso pari al 97,5%, i lavoratori occupati nel settore Assicurazioni hanno votato favorevolmente al nuovo contratto sottoscritto da ANIS e tutte e tre le sigle sindacali, che diventa pertanto in assoluto il primo rinnovo contrattuale che assume valore erga omnes ai sensi della legge n. 59/2016 sulla rappresentatività. Oltre, ovviamente, a rendere ufficialmente definitivi gli aumenti concordati in busta paga, pari all’8% nel periodo 2022-2024.

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“Il rinnovo contrattuale del settore assicurazioni ha concluso questa mattina il lungo iter previsto per legge”, hanno annunciato nei giorni scorsi le Federazioni Servizi di CSdL, CDLS e USL in una nota congiunta. “I lavoratori del comparto si sono riuniti presso la sala Montelupo di Domagnano, e al termine hanno espresso il loro voto

S indacati

nel referendum confermativo, approvando a larghissima maggioranza (97,5% di voti favorevoli) l’accordo contrattuale firmato con l’ANIS lo scorso 16 febbraio. Con questo ultimo atto, diventano quindi definitivi gli aumenti contrattuali in busta paga, pari al 3% per il 2022, del 3% per il 2023 e del 2% per il 2024. L’aumento complessivo nel triennio è dell’8%. Va rilevato”, aggiungono i sindacati,

Mercoledì 5 aprile CSdL, CDLS e USL scenderanno in piazza per fermare il DES

Le tre organizzazioni sindacali hanno convocato tutti i delegati e rappresentanti sindacali per partecipare al sit-in Piazza della Libertà per l’intera giornata di Mercoledì 5 Aprile a partire dalle ore 9.00, in concomitanza con la riunione a Palazzo Pubblico della Commissione Finanze, tra i cui punti all’ordine del giorno c’è il progetto di legge sul Distretto Economico Speciale (DES) che, una volta approvato, sarà avviato all’esame conclusivo da parte del Consiglio Grande e Generale.

Le organizzazioni sindacali hanno più volte espresso la loro forte contrarietà, sia nel metodo che nei contenuti, a questo provvedimento di rilevante portata economica (l’investimento minimo sarebbe pari al valore del bilancio dello Stato), che mette un potere enorme nelle mani di un unico soggetto, il quale beneficerebbe di trattamenti fiscali e normativi estremamente vantaggiosi e radicalmente diversi rispetto alle aziende che operano sul nostro territorio da molti anni, determinando così anche una situazione di concorrenza sleale.

Si tratta di un progetto basato sull’utilizzo di porzioni del territorio non identificate preventivamente e sulla concessione di residenze atipiche, seppure per un tempo limitato. In sostanza, vi si intravvede un’idea di sviluppo economico che ben poco ha a che fare con l’economia reale, esponendo il Paese al rischio di fare un passo falso, come già avvenuto in passato. Ad eccezione di un incontro di illustrazione ed un altro di carattere tecnico, non si è sviluppato nessun confronto con il sindacato sul DES: CSdL - CDLS - USL riten - gono che questo progetto sia molto pericoloso e che debba essere fermato, in quanto potrebbe snaturare e destabilizzare non solo il comparto turistico-alberghiero, ma l’intero sistema economico, sociale ed istituzionale del Paese. Le organizzazioni sindacali estendono l’invito anche a tutti i cittadini a partecipare al sit-in davanti a Palazzo Pubblico per l’intero giorno del 5 aprile, durante il quale si protrarrà la riunione della Commissione Finanze, per manifestare con determinazione e visibilità il dissenso verso il Progetto di Legge sul DES, a tutela dell’economia sana del Paese, dei suoi equilibri territoriali e della sua stessa sovranità. Intanto, il Segretario di Stato per le Finanze ha comunicato che convocherà le tre organizzazioni sindacali nella giornata di lunedì.

“che si tratta in assoluto del primo rinnovo contrattuale che ha portato a temine l’intero percorso stabilito dalla Legge n. 59/2016 sulla rappresentatività. Pertanto, il contratto assume valore erga omnes e dovrà essere applicato a tutti i lavoratori del settore Assicurazioni.Se da un lato i Segretari delle Federazioni Servizi di CSdL-CDLSUSL esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto, al contempo stigmatizzano l’episodio increscioso verificatosi questa mattina: alcuni lavoratori non hanno potuto esercitare in pieno il loro diritto/dovere di partecipare all’intera assemblea, prevista dalla legge, in quanto richiamati in modo perentorio dai titolari sul posto di lavoro. Archiviato dunque il contratto assicurazioni, le Federazioni Servizi auspicano di poter concludere al più presto tutti i rinnovi contrattuali di propria competenza (in

Firmato l’accordo contrattuale del settore commercio e commercio-turistico per aumenti complessivi in busta paga del 5,5% nel triennio 2022/2024. Dopo mesi di trattative e di polemiche (non dimentichiamo che i sindacati hanno indetto anche uno sciopero specifico per sollecitare le parti datoriali), nei giorni scorsi le tre organizzazioni sindacali e le due organizzazioni datoriali OSLA e USC hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei dipendenti del settore commercio e commercio turistico. Per CSdL-CDLS-USL hanno sottoscritto l’accordo i Segretari Generali, i Segretari e i Funzionari delle rispettive Federazioni Servizi.

“L’accordo”, spiega una nota congiunta dei sindacati, “prevede aumenti del 2,5% dal primo giugno 2022, un ulteriore 1,5% dal primo marzo 2023, al quale si aggiunge un altro 1,5% dal primo gennaio 2024. L’aumento totale nel triennio è del 5,5%. Nella busta paga di marzo 2023 potranno quindi essere dirittura d’arrivo quello del Commercio, vedi articolo a fianco, ma anche Servizi su cui prosegono gli incontri), erogati gli aumenti arretrati relativi alle mensilità già maturate (da giugno 2022 a febbraio 2023)”. Soddisfazione è stata espressa dai Segretari delle Federazioni Servizi di CSdL-CDLSUSL per la conclusione di una vertenza lunghissima: “Siamo consapevoli”, hanno commentato Stéphane Colombari, Nicola Canti, Marco Santolini, “che il contratto dà una prima risposta alla necessità di salvaguardare le retribuzioni dall’inflazione, che comunque dovrà essere completata da un intervento di politica dei redditi da parte del Governo, già richiesto da tempo”. La firma fa seguito all’assemblea dello scorso gennaio dove i lavoratori avevano condiviso ed espresso un voto favorevole a questa ipotesi di rinnovo contrattuale, raggiunto al tavolo della trattativa con OSLA e USC. Anche questo rinnovo contrattuale, in base alle norme della legge sulla rappresentatività, sarà sottoposto nelle prossime settimane a referendum confermativo tra i lavoratori. per rispondere alla necessità di tutelare le retribuzioni dei lavoratori dalla costante erosione del caro vita”.

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