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Sistema di gestione ambientale La Cartiera Ciacci è ISO 14001

Lotta agli sprechi e monitoraggio degli impatti ambientali: il valore della certificazione

naturale. Si tratta di investimenti importanti, che hanno aumentato l’efficienza complessiva, permettendo alla Cartiera Ciacci di utilizzare molta meno acqua delle altre cartiere italiane per il proprio ciclo produttivo. Di fatto”, commenta Alessi, “questi interventi dimostrano come il loro piano ambientale, molto più che in altri settori, si sovrapponga al loro piano industriale”.

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“Un piano industriale”, aggiunge il Direttore Adriano Zampetti, “che prevede anche un impianto fotovoltaico già in fase di realizzazione per la produzione di energia elettrica a distanza, per una potenza installata di 515 KW. Un investimento green che si aggiunge ai tanti effettuati dalla società, tra cui possiamo citare anche il macchinario per la disidratazione dello scarto pulper ed il recupero dei fili di ferro al fine di ridur- re il peso degli scarti da smaltire”. Senza dimenticare che un ulteriore efficientamento

L’AD Rossini: energetico si potrebbe realizzare con la cogenerazione, ancora non prevista dalla normativa sammarinese. sono avere un impatto ambientale, da quelli più evidenti e riconoscibili a quelli meno funzionali al ciclo produttivo. Per fare un esempio della capillarità di queste verifiche”, spiega il consulente ANIS, “oltre a tutti gli impianti termici dell’azienda, che erano già costantemente monitorati perché inerenti alla produzione, sono stati verificati anche quelli accessori, fino ai condizionatori dell’aria degli uffici”. Ma soprattutto, come detto, è il ciclo produttivo ad essere stato protagonista, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua: “La risorsa idrica è di fatto l’elemento principale, insieme al macero proveniente dal recupero della carta ovviamente, di tutta l’attività e in Cartiera Ciacci abbiamo trovato una grande e radicata attenzione al suo utilizzo e all’evitare qualsiasi spreco della stessa.

“La certificazione ISO 14001 è di per sé un traguardo, ma anche e soprattutto un punto di partenza”, commenta infine l’Amministratore Delegato, Emanuele Rossini: “L’obiettivo infatti non è continuare a mappare i nostri processi e impatti ambientali solo per il mantenimento della certificazione, bensì utilizzare il sistema di gestione ambientale per pianificare gli investimenti secondo una logica diversa dal rincorrere gli obblighi normativi, ma anticipando eventuali problematiche ed essere all’avanguardia rispetto a tutte queste tematiche che sono proprie del nostro settore. Ad esempio, anche con l’allineamento a normative più stringenti e linee guide più moderne di quelle in vigore a San Marino, come abbiamo fatto in diversi casi. Un percorso virtuoso, di cui andiamo particolarmente orgogliosi”.

L’azienda si è infatti dotata da tempo di un impianto di depurazione interna delle acque reflue, investendo 3 milioni di euro: si tratta di un sistema di tipo anaerobico che ha consentito di raggiungere tutti i target prefissati, in particolare una qualità delle acque reflue nel pieno rispetto dei limiti di Legge. Tale innovativa tecnologia consente inoltre il recupero del biogas prodotto dai digestori anaerobici nella caldaia dedicata alla generazione del vapore, con conseguente minor consumo di gas metano nell’ordine del 7–8 % all’anno. Non solo”, aggiunge Alessi, “parallelamente, la società ha installato anche un impianto ad osmosi inversa (per un investimento pari a ulteriori 0,5 milioni di euro) per il parziale recupero di acqua depurata, con conseguente minor utilizzo di acqua fresca e una pari riduzione dell’impatto ambientale nell’utilizzo di questa preziosissima risorsa

Italiani, popolo di santi, di poeti e di… grandi ricicla- tori. È il caso di dirlo in una nazione che nel 2021 ha raccolto e avviato a riciclo più di 3,6 milioni di tonnellate di carta e cartone e che dal 2020 ha raggiunto e superato l’obiettivo UE al 2030 dell’85% per il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici. Con enormi benefici per l’ambiente e l’economia circolare del Paese. Sulla scia di questi risultati Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi cellulosici (acuiaderisceanche CartieraCiacciS.p.A.,vedi articolosopra), in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo ha celebrato il comportamento virtuoso degli italiani e il loro impegno nella raccolta differenziata. Attraverso il “Contascatole”, un divertente tool online con il quale misurare il “pe- so” della propria raccolta di carta (potete provarlo sul sito di Comieco), si può stimare la quantità di scatole che si ottengono con il riciclo di 1 anno, in grado di eguagliare in altezza i più famosi monumenti del mondo una volta impilate. Ad esempio, prendendo spunto dalla colazione, grazie alla raccolta settimanale di cartoni del latte, scatole di cereali e scatole di brioche in un anno ogni italiano contribuisce all’avvio a riciclo di tanta carta utile a produrre 37 scatole, la quantità giusta per superare l’altezza del David di Michelangelo, la famosa statua realizzata da Michelangelo Buonarroti esposta nella Galleria dell’Accademia di Firenze. Se si prende invece come spunto lo shopping, riciclando settimanalmente anche solo 3 sacchetti e 2 imballaggi di carta utilizzati per la spedizione, in un anno si ottengono 116 scatole: mettendole una sull’altra si supererebbe l’altezza di Castel Del Monte, il meraviglioso castello ottagonale (ne trovate un’effige sulla moneta da 1 centesimo) fatto erigere in Puglia da Federico II.

Del resto, la filiera del riciclo della carta è ben radicata nel Bel’paese, se è vero che secondo il 27esimo Rapporto Annuale di Comieco, nel 2021 ogni italiano ha differenziato mediamente 60,8 kg di carta e cartone, record mai raggiunto prima. Tutta questa carta una volta riciclata permetterebbe la creazione di 170 scatole per ogni cittadino che, impilate, supererebbero facilmente il Cristo Redentore di Rio De Janeiro, la colossale statua che dall’alto dei suoi 38 metri domina la metropoli brasiliana.

La Banca Centrale della Repubblica di San Marino ha emanato il Regolamento n. 2023-01 “Miscellanea degli interventi mirati di revisione alle vigenti disposizioni di vigilanza”, che entrerà in vigore il 31 marzo 2023. Il provvedimento, adottato in esito alla procedura di pubblica consultazione, consta di 18 articoli, intervenendo capillarmente a modifica ed integrazione di 15 regolamenti/circolari, nonché sull’intera normativa di vigilanza attraverso disposizioni finali a carattere trasversale. In esito alla partecipata procedura di consultazione, il provvedimento si arricchisce dei seguenti principali contenuti:

1 - Estensione a tutte le categorie di soggetti autorizzati anche della misura di incentivazione prudenziale prevista per le immobilizzazioni immateriali da investimenti tecnologici a presidio della continuità delle “funzioni operative strategiche”, così come ora definite in ciascun regolamento settoriale;

2 - Riformulazione del requisito di professionalità specialistico per amministratori di società di gestione, richiesto per la maggioranza dei componenti del C.d.A.

3 - Prevedere un criterio di valutazione da applicarsi all’intero organo amministrativo nella sua collegialità, anziché a ciascuno dei suoi componenti, fondato sulla

Eventi

Il provvedimento, che consta di 18 articoli, interviene a modifica e integrazione di documenti

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