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L’Incredibile Viaggio nel Cuore Joan and Alan Humphries

Joan and Alan Humphries

Inizia il racconto Joan Humphries… N EL 1997, ALAN E IO SEGUIVAMO la fede spiritualista cristiana finché non incontrammo una coppia di persone che, in seguito, divennero nostri buoni amici.

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L’Amore Chiama… il Percorso Inizia

Ci chiesero di leggere un libro intitolato “Incarnazione dell’Amore”. Questo libro racconta la storia di Sai Baba e dei Suoi insegnamenti attraverso le esperienze di un’altra coppia. Dopo aver letto e digerito il contenuto, entrambi comprendemmo che questi insegnamenti erano la nostra strada verso l’illuminazione. Da quel momento, sentimmo il bisogno di andare a incontrare Sai Baba in India. Facemmo il viaggio e conoscemmo un’altra coppia che ci aiutò molto con amore, saggezza, conoscenza e gentilezza. Organizzò un viaggio in India nell’ottobre del 1997 e noi vi partecipammo per due settimane per vedere Sai Baba in tutta la Sua gloria a Prasanthi Nilayam. Durante i Darshan quotidiani, sperimentammo tutti tanto amore e pace, conoscenza e saggezza attraverso i Suoi insegnamenti. Sebbene al momento non ce ne rendessimo conto, era iniziato il nostro viaggio spirituale verso la Divinità. Nel luglio del 1998, tornammo in India da Sai Baba. Al nostro ritorno, sentimmo parlare di un gruppo più numeroso che si sarebbe recato in India nel settembre del 1998 e fummo molto entusiasti all’idea di andarvi e vederLo di nuovo.

Maledetto dal Cancro

Poi, nel 1999, Alan e io decidemmo di visitare il nostro caro Swami per la quarta volta, ma in agosto, tragicamente, mi fu diagnosticato un cancro. Subii un intervento chirurgico a settembre. Mentre ero in ospedale, Baba mi dette molti segni che si stava prendendo cura di me. Quando tornai a casa dall’ospedale, volevo solo andare da Lui per ringraziarLo di essere stato con me. Dopo alcune settimane dall’esser stata dimessa dall’ospedale, non mi sentivo molto bene. Andai dal mio medico di base che lesse i miei referti e disse che il laboratorio di solito asseriva che il cancro poteva tornare, ma non dichiarava quando, il che significava che sarebbe potuto tornare in

qualsiasi momento. Potete immaginare come mi sentii ad ascoltare quelle parole. Quando tornai a casa non dissi nulla a nessuno, nemmeno a mio marito Alan. Tenni segreta la conversazione tra Swami, il medico e me. Da quel momento, pregai Baba intensamente. L’ospedale affermò che non c’era compressa che fosse in grado di curare il cancro e io rifiutai la chemioterapia. Riposi tutta la mia fiducia nel mio amorevole Padre-Madre-Dio e presi la Vibhuti e l’acqua del Lingam.

Quel dicembre (del 1999) feci un sogno in cui Sai Baba disse: “Andrai in India indossando abiti semplici.” Poi alzò la mano e con un dito in aria continuò: “Canterai.” Mi svegliai subito. Alan e io discutemmo del sogno e di che cosa significasse.

Bene, Bene, Bene - Le Benedizioni del Signore

Poi, nel 2000, continuai a pregare con fervore Baba di permetterci di andare nuovamente da Lui per ringraziarLo. Per Sua grazia, ci ritrovammo a prepararci per un pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam, davvero Dimora della Pace Suprema. Quando arrivammo all’Ashram, fummo felici di entrare, il primo giorno, nel Sai Kulwant Hall. Ero tanto felice del primo contatto visivo del nostro Amato Baba. Il cuore e l’anima sapevano che i miei occhi guardavano Dio incarnato sulla terra. Continuai a pregare, sperando che le mie preghiere fossero ascoltate. Durante il soggiorno, il nostro capogruppo ci disse che Swami ci avrebbe concesso un colloquio di gruppo nel Mandir, martedì alle 2 del pomeriggio. Alle 13,30 eravamo tutti seduti dentro e Lo aspettavamo. Il momento propizio arrivò, e Swami si diresse con grazia e leggerezza verso di noi, diffondendo su tutti il Suo Amore Divino. Dopo aver ascoltato il Suo Discorso Divino, ci venne chiesto di sedere con la schiena contro le colonne che correvano lungo il Mandir.

La croce materializzata da Swami.

Mentre si avvicinava a dove ero seduta, si chinò verso di me e chiese: “Vuoi dire qualcosa?” Riuscii solo a rispondere con voce sommessa: “Riguarda il mio cancro, Baba.” Si chinò di nuovo e mi chiese di ripetere ciò che avevo detto. Lo ripetei con voce un po’ più alta: “Riguarda il mio cancro, Baba.” Poi mi domandò se fossi cristiana e disse: “Buona cristiana.”

Solo Tu lo sai, Baba, pensai fra me. Poi si girò verso gli uomini e disse loro che io ero cristiana, indi tese il braccio, ruotò il palmo e apparve una bellissima croce con undici smeraldi verdi, attaccata a una catena d’oro. La tenne tra le Sue Sante Mani e mise la croce sulle mie labbra perché la baciassi. Nessuna parola potrebbe mai spiegare i sentimenti profondi che provai e che ancora provo nel mio cuore. Mentre Baba stava lì, potei toccare i Suoi Divini Piedi di Loto. Poi mi toccò la testa tre volte con dei colpetti dicendo: “Bene, bene, bene.”

Non riuscivo a credere che fossimo stati nel Mandir di Baba per un’ora e mezza a sentire le Sue dolci parole, essere alla sua Divina Presenza e testimoniare tutti

i meravigliosi miracoli che Egli compiva esternamente e internamente in ognuno di noi. Tornammo a casa conquistati ed euforici. Le nostre batterie spirituali erano state ricaricate ed eravamo pronti ad affrontare la vita con rinnovato vigore.

Quando tornai a casa, condivisi questa meravigliosa benedizione ed esperienza con molti amici, ma, poiché Baba non aveva detto “il cancro è eliminato”, restavano alcuni dubbi. Mi voltai e guardai l’immagine di Baba e mi scusai per il piccolo dubbio che mi era sorto nella mente. Da quel momento, pregai intensamente. La mia preghiera era questa: “Per favore, Baba, potrei presto farTi visita di nuovo, e sentirTi dire che il mio cancro è stato eliminato, e potrebbe esserci un testimone ad ascoltare le Tue parole?” Alan mi aveva sempre detto che, quando sarei tornata dall’ospedale, Baba avrebbe eliminato il cancro. Il suo amore totale e la sua fede in Baba sono diventati sempre più forti.

Il verde smeraldo è il colore di Baba per la guarigione. Durante il Darshan, sediamo sotto una tettoia dorata e verde smeraldo nel Sai Kulwant Hall assorbendone l’effetto curativo. Questo è il significato della croce di smeraldi verdi che Egli, tanto amabilmente, materializzò per proteggermi. Grazie, caro Baba. Speravamo che, con la Sua grazia divina, saremmo stati in grado di vederLo presto nel mese di giugno.

Ricordi Sempreverdi della Grazia Guaritrice

Poi arrivò il 2001, e per grazia di Baba, Alan e io ci unimmo allo Heart Valve Bank Group che stava andando a Prasanthi Nilayam. Durante il viaggio, continuai a pregare il mio Amato Sri Sathya Sai.

Quando arrivammo, mentre entravamo nell’Ashram, avvertimmo quel sentimento divino d’amore e pace. Durante il nostro soggiorno, Baba onorò l’intero gruppo. Che benedizione fu ascoltare un Discorso Divino all’interno del Mandir! Dopo il Discorso, ci venne chiesto di sederci con la schiena contro le colonne, proprio come l’ultima volta, per permettere a Swami di camminare intorno a noi. Potevo sentire Baba parlare mentre si avvicinava alla fine del Mandir dove ero seduta. Disse: “Vieni dopodomani. Tu e io parleremo poiché c’è qualcosa che ti preoccupa.” Mi inginocchiai e dissi: “Grazie.” Egli mi dette qualche colpetto sulla testa e disse: “Brava ragazza.”

Il giorno propizio arrivò. A sei di noi venne concesso un colloquio quella mattina. Ero un po’ ‘nervosa, ma sentivo tanta gioia nel cuore per essere ai Divini Piedi di Loto di Swami. Subito, mi domandò: “Come va la croce a Londra?” Risposi: “Va tutto bene.” Baba sapeva che cosa provava veramente il mio cuore e conosceva i miei intimi pensieri.

Poi mi venne in mente un pensiero: coraggio, Joan, chiedi ciò per cui hai pregato tutto questo tempo, e Swami mi dette l’ispirazione per chiedere: “Baba, il mio cancro è stato cancellato?” Mentre Lo guardavo negli occhi, disse: “Sì, il tuo cancro è cancellato.” Quindi chiese: “Dov’è tuo marito?” Risposi: “È fuori, Baba, e vuole venire a vederTi.” Poi disse che era un brav’uomo e che io ero una brava donna.

Durante questa visita, ebbi l’opportunità di tenere un discorso. Dopo averlo finito, mi inchinai con profondo rispetto davanti a Baba ed Egli mi domandò: “Mi vuoi nel tuo cuore?” Ripeté questo tre volte e io risposi: “Sì, Baba”, per tre volte. Ruotò poi la Sua mano divina e materializzò un bel ciondolo con il Suo volto e una bella catena. Ora sento Baba con il Suo amore divino ovunque io sia.

Quando tornai nella mia stanza, Gli scrissi una lettera: “Per favore, perdonami se oggi ho ferito i sentimenti di qualcuno. Mi assumo la piena responsabilità di ciò che è stato detto, poiché nessuno sapeva che cosa avevo intenzione di dire.”

Quando finii, la rilessi, ma, mentre lo facevo, con gli occhi della mente vidi Baba che la leggeva. Piegai la lettera e la misi sotto il cuscino. Quella sera, quando andai a dormire, sentii una voce che diceva: “Mi hai chiesto di essere nelle tue parole.” È proprio quello che chiesi a Baba quando gli porsi una bella rosa rossa prima di iniziare il mio discorso.

Ultimo Giorno a Prasanthi Nilayam… un Discorso Gratificante

Il giorno prima di lasciare Prasanthi Nilayam, lo Heart Valve Bank Group ebbe l’onore di cantare davanti a Baba nel salone ed Egli donò a ciascuna delle donne un bellissimo Sari. Mentre lo faceva, chiese: “Dov’è la donna che ha fatto il discorso?” Quando mi avvicinai alla veranda dove Swami si trovava, disse: “Ah, Jamuna.” Questo è il bellissimo nome che Swami mi assegnò nel 2001. Domandò dolcemente: “Hai tenuto il discorso l’altro giorno?” Risposi: “Sì, Baba.” Poi aggiunse: “Sono molto felice. Veniva dal cuore.” Mentre mi teneva per mano, ruotò il palmo e, dalla Sua mano, emerse un bellissimo anello con tre diamanti.

Non appena me lo mise all’anulare della mano destra, disse: “Questo è per il tuo discorso”, e poi mise un adorabile Sari tra le mie braccia dicendo: “Ci vediamo domani e parleremo.” Ripeté queste parole due volte. Sono sicura che si riferiva al tempo spirituale di domani.

Dopo Joan, ora continua il racconto Alan…

Nel dicembre del 2003, ci recammo di nuovo con un gruppo numeroso a Prasanthi Nilayam per far visita a Swami. Mentre il viaggio era in preparazione, mi fu chiesto di tenere un discorso al gruppo alla fine della visita prima di tornare a casa. Io accettai. Ero emozionato e felice che me lo avessero chiesto. Durante il nostro soggiorno con Swami a Prasanthi Nilayam, mi fu nuovamente chiesto del discorso che avrei dovuto tenere, ma questa volta mi venne detto che avrei parlato di fronte a Swami nel Sai Kulwant Hall.

A quel punto, c’era un po’ di nervosismo in me, ma, al tempo stesso, non vedevo l’ora di tenere il discorso. Quando giunse il giorno, aspettammo una conferma da Swami. Egli mandò un messaggero al gruppo per dirci che l’uomo inglese alto poteva tenere il suo discorso. Fu il professor Anil Kumar a trasmetterci questo messaggio. Il giorno era stato stabilito e noi tutti ci riunimmo nel Sai Kulwant Hall per il Darshan del pomeriggio. Io ero seduto davanti, in attesa della chiamata di Swami per avvicinarmi per parlare e, quando lo fece, andai nervosamente davanti alla Sua poltrona e Gli offrii un fiore. Poi mi fu chiesto di iniziare.

Compassione Travolgente

Parlai d’amore, devozione e fede e anche del cancro di Joan che Swami aveva eliminato. Dopo il discorso, Egli mi invitò a sedermi sul pavimento vicino alla Sua poltrona. Mi sentivo così onorato e umile! Mi sedetti lì durante il programma del nostro gruppo. Poi, poco prima che venisse eseguito l’Arati, mi alzai e fu allora che Swami materializzò un anello di nove gemme e me lo infilò nell’anulare della mano destra. Tornai stordito dall’amore e dalle benedizioni che ci aveva donato in quel fausto giorno. Quel momento rimarrà con me per il resto della vita. Mi permise persino di baciarGli la mano.

Diversi giorni dopo, ci fu cortesemente concesso di eseguire il nostro programma di Bhajan nel Mandir alla Sua presenza. Per avere prova della Sua onnipresenza, accennai al mio amico, che divideva la nostra stanza, che non ero in impaziente attesa dei nostri Bhajan nel Mandir perché soffrivo di mal di schiena a causa delle lunghe sedute che facevamo durante il

nostro soggiorno. Ma poi, dimenticando tutto questo, ci riunimmo tutti nel Mandir in attesa della presenza di Swami. Egli entrò e iniziò a parlare con alcuni membri del gruppo.

Quando venne dove ero seduto, mi guardò e chiese: “Stai bene?” Risposi: “Bene, Swami.” Allora domandò ancora: “Vuoi una sedia?” Non era sicuro di aver capito bene. Baba chiese quindi di nuovo: “Vuoi una sedia?” e fece cenno a qualcuno

...continua da pagina 22 di un’operazione”, disse. Quindi, non fu eseguito alcun intervento.

Nel novembre del 1978, poco dopo che Iris e io eravamo arrivati in India per una visita a Swami, ricevemmo una lettera da Pearl Harrison che ci informava che l’ultima analisi del sangue di Mayan aveva mostrato che le sue piastrine erano persino migliori del normale: aumentavano infatti a 174.000 unità.

All’inizio dell’anno seguente, Jack e Pearl Harrison si recarono in India con le loro due nipotine per ringraziare Swami per la miracolosa guarigione.

Questa cura divina aveva funzionato costantemente attraverso migliaia di miglia, impiegando quasi due anni perché avvenisse la guarigione completa. Il fattore tempo ha, forse, qualcosa a che fare con il terreno ricevente: la profondità della fede, la convinzione, l’abbandono a Dio e l’intensità della preghiera. Ma ci sono, senza dubbio, di portarmela. Risposi a malincuore: “Sì, Swami.” Rimasi seduto su quella sedia per il resto del programma. Alla fine, ci dette le Sue benedizioni con un gesto della mano. Ero veramente grato che avesse riversato il Suo amore su tutto il gruppo. Il Suo amore e la Sua compassione sono inesauribili per tutti. (Per cortese concessione di Radio Sai) - Gli autori, Joan e Alan Humphries,

sono ardenti devoti inglesi di Swami

anche altri fattori imperscrutabili. Potrebbe esserci stato Karma da bruciare, per esempio, o qualcosa da imparare dal periodo di attesa.

Tutto quello che possiamo dire è che, muovendosi tra la speranza, la preghiera e l’adorazione verso questa grande Guarigione Sai, tutta la famiglia, inclusi alcuni parenti e amici, entrò nella Famiglia Sai. La loro visione e i loro valori cambiarono quando la gioia e l’amore del Signore entrarono nella loro vita. Dall’essere una famiglia senza religione, si trasformarono in una con una vera religione spirituale: la religione Sai. Mentre benediceva Mayan con la guarigione del corpo, la Mano Divina aveva toccato molte altre vite per una guarigione delle anime.

Quanto siamo stati, noi stessi, felici e grati al Signore che sia avvenuto il grande miracolo australiano! - Da “Sanathana Sarathi”, maggio

1980.

I valori sono per l’educazione, l’educazione è per la vita, la vita è per l’amore, l’amore è per l’uomo, l’uomo è per la spiritualità, la spiritualità è per il mondo e il mondo è per la pace. Quindi, si dovrebbe andare dai valori alla pace. Oggi gli studenti acquisiscono educazione con in mente egoismo e interesse personale. Essi smaniano per il denaro. Il denaro va e viene, ma la moralità arriva e cresce. – Baba

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