Eterno Auriga - Luglio 2019

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LUGLIO 2019



Eterno Auriga Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ

Luglio

RETTITUDINE

PACE

AMORE

NON VIOLENZA

Un magnete attira i pezzi di ferro. Se il magnete e il ferro rimangono uniti per due giorni, anche il ferro acquisisce la forza magnetica. Quindi, se rimanete sempre vicino a Dio, diventerete un tutt’uno con Lui! Lo scopo della vita umana è riconoscere l’unità dell’individuo con Dio. Perciò, ogni volta che avete tempo, pensate solo a Dio.”

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© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

SOMMARIO 4 8 12 16 18 23 25 27 29 31 34 35

L’Egoismo è la Causa dell’Inquietudine dell’Uomo Discorso di Bhagavan del 13 aprile 1996 Bhagavan Scrive per il Sanathana Sarathi Leela Kaivalya Vahini Il Mio Appuntamento con la Divinità Indreshwar Singh Sirohi Amate la Divinità Installata nel vostro Cuore Messaggio di Bhagavan in occasione del Guru Purnima La Mia Esperienza alla Divina Vicinanza di Bhagavan Srivilas Suri Celebrazioni del Giubileo d’Oro del Campus di Brindavan Cronaca Le Vie del Signore Sono Insondabili N. Kasturi Notizie dai Centri Sai Celebrazione a Prasanthi Nilayam Cronaca Chaitanya Jyoti: Un Edificio per Innalzare la Consapevolezza Umana Simboli della Divinità Sai - La Fonte di tutte le Energie Baba - La Coscienza Ultima Recensione del Libro Dio è il Solo Datore Chinna Katha

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P A R O L A D E L L ’ AVAT A R

L’EGOISMO È LA CAUSA DELL’INQUIETUDINE DELL’UOMO LA PACE SI HA SOLTANTO QUANDO SI PENSA A DIO

I

SENTIMENTI MESCHINI SONO IN aumento nelle persone di ogni ceto. Tutti rincorrono i piaceri mondani, ma questi non sono importanti. Dovete comprendere che la vera felicità si trova nella vicinanza al Divino. Molti Anni Nuovi sono venuti e sono andati, ma nell’essere umano non c’è trasformazione. Gli anni cambiano e nel mondo ci sono molti cambiamenti, ma nella mente dell’uomo non ne avvengono. In effetti, la mente lo sta portando verso la distruzione. Se la mente non viene trasformata, voi non potete essere definiti esseri umani. Fate ogni lavoro come offerte a Dio Non è l’Anno Nuovo che porta profitto o perdita, felicità o infelicità all’uomo. Il suo karma ne è la c a u s a principale. Se si fanno azioni malvagie, se ne subiscono le conseguenze. L’uomo soffre a causa delle azioni riprovevoli e gode dei frutti di quelle buone, ma oggi spreca il tempo perseguendo fini malvagi. Adi Sankara si riferisce a Dio dicendo: Samvatsaraya namaha

Reverenti omaggi a Colui che è l’incarnazione del tempo. Il Tempo è l’Atma, il Tempo è vita, il Tempo è Dio; quindi non dobbiamo sprecarlo. Dovremmo usare i cinque sensi che Dio ci ha dato per fare il lavoro da Lui assegnatoci e, mentre

lo facciamo, dovremmo avere nella mente pensieri sacri. Dedicate tutto il lavoro a Dio, che si tratti di occupazioni quotidiane, di lavoro d’ufficio o di lavoro aziendale. Sarva karma bhagavad prītyartham Compite tutte le azioni per compiacere Dio.

*Continua dalla precedente pubblicazione. Questa è la seconda e ultima parte del Discorso Divino.


Soltanto se operiamo così, Bharat risplenderà come il Paese ideale nel mondo. a tempo immemorabile, Bharat è la guida spirituale del mondo e l’obiettivo del popolo di Bharat è: Samasta lokah sukhino bhavantu Possano tutti i mondi essere felici! L’obiettivo del popolo di Bharat non è mai stato limitato alla propria famiglia, al proprio Paese, al proprio popolo. Tutti i Paesi devono essere felici, tutte le persone di tutte le nazioni dovrebbero essere felici e prospere: ecco qual è da sempre l’ideale del popolo di Bharat. Che cos’altro è bhakti (devozione) se non sviluppare un atteggiamento di così grande apertura? Bhakti non è soltanto cogliere fiori dalle piante, unirli in una ghirlanda e offrirli a Dio. Il Signore Krishna afferma nella Gita che l’uomo può compiacere Dio offrendo patram, pushpam, phalam, toyam (foglia, fiore, frutto e acqua). In questo, c’è un significato profondo: la foglia è il corpo, il fiore è il cuore, il frutto è la mente e l’acqua rappresenta le lacrime di beatitudine che sgorgano quando si contempla Dio. Un vero devoto offrirà tutto questo a Dio. L’uomo viene catturato da varie illusioni e soffre a causa del suo attaccamento al corpo. Perché il corpo viene dato all’uomo? Il corpo è dato per pregare Dio. Il corpo è il contenitore: riempitelo completamente con l’acqua di Prema (amore del Divino) e il vostro cuore si espanderà. Offrite il fiore del cuore a Dio. La vita umana dovrebbe avere questi ideali elevati. Comprendete il valore della nascita umana Noi usiamo la parola manava per indicare l’essere umano; essa contiene tre sillabe: ma-na-va. Ma significa ‘uomo’, na significa ‘no’, va significa ‘nuovo’. Quindi manava significa ‘non nuovo’. Voi non siete nuovi; siete soltanto vecchi! Avete avuto molte nascite.

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L’Amore è la proprietà di Sai. Lasciate che ognuno pensi ciò che vuole. Tutta la Mia vita è piena soltanto d’Amore! Tutto ciò che Swami spartisce con voi è Amore. Swami trascorre tutto il tempo soltanto a dare, sempre dare, dare. Date agli altri almeno una frazione di questo Amore donato da Dio. Vi definite devoti di Swami: avete il diritto di dire ciò? No! In che misura state mettendo in pratica i Suoi insegnamenti nella vita quotidiana? Per niente. A parole siete grandi eroi, ma nella pratica siete uno zero. Punarapi jananam punarapi maranam, punarapi janani jathare sayanam O Signore! Sono coinvolto in questo ciclo di nascite e morti; di continuo sperimento l’angoscia di trovarmi nel grembo materno. Voi avete avuto molte nascite e molte morti. Perché nascete? E perché morite? Comprendete il significato della nascita umana. Qual è l’obiettivo della vita? Che cosa dovete raggiungere? Qual è lo scopo della nascita umana? Lo scopo della vostra vita è forse studiare bene, andare all’estero, guadagnare un sacco di soldi e inviarli a casa? Che cosa otterrete con tutto questo? Senza sacrificio la vita umana non ha senso. Na karmana na prajaya dhanena thyagenaike amrutattvamanasu L’immortalità non si consegue tramite l’azione, la progenie o la ricchezza. Si ottiene soltanto con il sacrificio. Le posizioni elevate o la ricchezza non sono di alcuna utilità se non si pratica il sacrificio. Il sacrificio è il vero stile di Luglio 2019 5


vita per l’essere umano, è vero yoga. Qualunque cosa, senza sacrificio, è roga (malattia). Il mondo soffre per la mancanza di pace. L’uomo non ha nemmeno un attimo di pace. Dov’è questa pace? La pace è dentro di voi, ma voi siete incapaci di goderne perché la cercate all’esterno, nel mondo. Dedicate la vita a Dio Non è necessario attendere l’anno nuovo per iniziare la pratica spirituale. Ogni momento è nuovo; quindi il cuore dovrebbe far sbocciare sentimenti divini in ogni istante. Allora, piano piano, anche la mente comincerà a fiorire. Questo è il vero significato dell’anno nuovo: non è mangiare bene e in abbondanza, indossare abiti nuovi e far festa. È per riempirvi la pancia che aspettate l’anno nuovo? Qual è il significato di Ugadi? È l’origine dello yuga. Qual è l’origine dell’essere umano e qual è la sua realtà? L’uomo non è nuovo: è antico e dovrebbe comprendere la propria realtà ponendosi la domanda: “Chi sono io?”. Ci si presenta come il tal dei tali che viene da un certo posto, ma queste sono soltanto indicazioni relative al corpo e non all’identità vera che è l’Atma. Comprendete che la vostra vera identità è l’Atma. Rendetevi conto che lo stesso Atma è presente in tutti e sviluppate lo spirito di unità e sacrificio. Incarnazioni dell’Amore! Tutti dovrebbero sviluppare l’amore. Non c’è altro Dio che l’amore, non c’è niente di più elevato e di più potente dell’amore, non c’è niente di più perfetto dell’amore. Dicendo purnamada purnamidam (quello è pieno, questo è pieno), comprendiamo che il jiva (anima individuale) e Dio non possono che essere perfetti. Questa unicità deve essere compresa; soltanto così possiamo definirci veri esseri umani. Eppure, giorno dopo giorno, l’uomo prende la strada sbagliata. Come può la nazione crescere in questa situazione? Come può la mente trasformarsi in senso 6 Luglio 2019

positivo? Per quanto tempo possiamo andare avanti così? Oggi l’uomo sta diventando peggiore degli animali; gli animali almeno hanno una qualche ragione e stagione, mentre l’essere umano dei nostri giorni non ha ragione né stagione. La vostra vita è dono di Dio, è di proprietà di Dio; non è cosa che avete ereditato dal padre o dal nonno. L’uomo dovrebbe offrire questa proprietà donata da Dio soltanto a Dio, e usare la vita al Suo servizio. La vita che non è dedicata al servizio di Dio è inutile. Oggi l’essere umano spreca la vita accumulando ricchezza; la ricchezza cresce, ma il comportamento peggiora. Incarnazioni del Divino! Questo mondo è soggetto a molti problemi perché l’uomo ha dimenticato l’amore; manifestate quindi l’amore ed espandete il cuore. Tutto il vostro cuore è pieno d’amore; godetene, dividetelo con i vicini, riempite tutti d’amore: questo è vera adorazione! L’adorazione non è offrire a Dio fiori che appassiscono e poi seccano; offrite a Dio i fiori dell’amore. L’Amore è la proprietà di Sai. Lasciate che ognuno pensi ciò che vuole. Tutta la Mia vita è piena soltanto d’Amore! Tutto ciò che Swami spartisce con voi è Amore. Swami trascorre tutto il tempo soltanto a dare, sempre dare, dare. Date agli altri almeno una frazione di questo Amore donato da Dio. Vi definite devoti di Swami: avete il diritto di dire ciò? No! In che misura state mettendo in pratica i Suoi insegnamenti nella vita quotidiana? Per niente. A parole siete grandi eroi, ma nella pratica siete uno zero; dovreste essere degli eroi anche nella pratica. Sviluppate unità di pensiero, parola e azione; pensiero, parola e azione devono essere sempre uno. Esercitatevi a stare in silenzio almeno dieci minuti ogni giorno e a pensare agli insegnamenti di Swami. In questo vasto mondo tutta la materia è un agglomerato di atomi; senza atomi non c’è materia. Le onde elettromagnetiche Eterno Auriga


riempiono il mondo intero, ma il più grande magnete è Dio. Sviluppate la purezza in modo che Dio vi attiri a Sé; soltanto allora potrete definirvi aspiranti spirituali e devoti. L’amore è fonte di grande potere Il mondo cambia di continuo; soltanto Dio non cambia mai in questo mondo mutevole. Aggrappatevi a Dio e mettete in pratica i Suoi insegnamenti; allora gli sarete cari e vicini. Riceverete pace e beatitudine nella misura in cui vi avvicinerete a Lui; riceverete ananda (beatitudine) nella misura in cui il vostro pensiero sarà rivolto a Lui. Se avete amore, non avrete difficoltà:. Dove c’è amore, non c’è dolore. C’era un funzionario che lavorava in ufficio e ogni giorno tornava a casa molto stanco. Sua moglie si occupava delle faccende domestiche, cucinava e lo serviva. Un giorno, ella si ammalò e venne ricoverata in ospedale. Il funzionario tornò a casa e, nonostante fosse stanco, cucinò il cibo e glielo portò, dopodiché vegliò su di lei per l’intera notte. Da dove prese l’energia per queste attività? Tutta questa energia fu generata dall’amore che provava per la moglie! Se l’amore per un essere umano può dare un’energia così grande, quanta forza potrà dare l’amore per Dio? Quindi, amare Dio e svolgere il Suo servizio può conferirvi una forza immensa. Coloro che lo manifestano e lo praticano pienamente sono parama bhakta (i devoti più grandi) e veri sadhaka (ricercatori spirituali). Gli antichi rIshi e i saggi conoscevano il potere dell’amore. Nella foresta c’erano animali feroci, ma non facevano loro alcun male. Questi asceti potevano vivere in mezzo a loro grazie all’amore intenso; le onde del loro amore riuscivano a trasformare in esseri amorevoli anche gli animali selvaggi. Questa è stata la disciplina praticata sin dai tempi antichi, ma l’uomo odierno è privo d’amore. Naturalmente, i sentimenti di odio in lui suscitano rabbia anche negli animali pacifici. Eterno Auriga

La vicinanza a Dio dà beatitudine Quindi, date amore e ricevete amore; se date rabbia, otterrete in cambio solo rabbia! Pertanto, Prema (Amore) è sempre necessario. L’amore è la vostra anima, la vostra vita, il vostro Dio. Vivete nell’amore, condividete l’amore! L’Amore è il regalo che Swami vi fa per il Capodanno. Accettate tutto con equanimità. Nel Tamil Nadu, il giorno di Capodanno, le persone preparano un piatto contenente cibi di tutti i sapori: dolce, acido e amaro. Qual è il significato recondito di questo? Significa che dovreste osservare l’equanimità tanto nella felicità quanto nel dolore! Da questo nuovo anno, impegnatevi a sviluppare la virtù dell’equanimità. Non dovete esultare quando ottenete felicità né addolorarvi quando avete problemi; accettate entrambi come Prasadam (cibo benedetto) di Dio. Non pensate che tutto debba accadere come desiderate voi. Accettate tutto ciò che Dio desidera e agite secondo il Suo volere: soltanto allora potrete raggiungerLo. Brahmavid brahmaiva bhavati Colui che conosce Brahman diventa, in verità, Brahman stesso. Un magnete attira i pezzi di ferro. Se il magnete e il ferro rimangono uniti per due giorni, anche il ferro acquisisce la forza magnetica. Quindi, se rimanete sempre vicino a Dio, diventerete un tutt’uno con Lui! Lo scopo della vita umana è riconoscere l’unità dell’individuo con Dio. Perciò, ogni volta che avete tempo, pensate solo a Dio. La beatitudine che ottenete diventa illimitata a mano a mano che vi avvicinate a Dio. Pertanto, siate costantemente immersi nel pensiero di Dio. Bhagavan conclude il Discorso Divino con il bhajan: “Prema Mudita Manase Kaho ...” - Discorso tenuto nel Sai Shruthi, a Kodaikanal, il 13 aprile 1996

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BHAGAVAN SCRIVE PER IL SANATHANA SARATHI

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UANDO BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA FONDÒ LA RIVISTA SANATHANA Sarathi, nel febbraio del 1958, iniziò anche a scrivere un articolo per esso ogni mese fin dal suo primo numero e continuò a scrivere senza interruzione fino all’ottobre del 1984. Tutti questi articoli furono scritti in sequenza perfetta, poiché erano stati pensati per essere redatti sotto forma di libri che furono poi chiamati serie Vahini. Per far conoscere ai nostri lettori come Bhagavan abbia scritto questi articoli, Ne riproduciamo i manoscritti, assieme alla loro traduzione, che costituivano il sedicesimo e ultimo libro della serie Vahini, intitolato “Leela Kaivalya Vahini” (Il Fiume del Divino Gioco Cosmico). L’articolo di questa pubblicazione forma la seconda e ultima parte finale dell’articolo pubblicato sul Sanathana Sarathi nel luglio del 1984. Non siamo stati in grado di avere l’articolo pubblicato nel giugno del 1984, in quanto non ne abbiamo trovato il manoscritto. Le successive pubblicazioni della rivista conterranno altri articoli del “Leela Kaivalya Vahini” che espongono la profonda conoscenza dei Veda. Poiché Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Stesso è il Veda Purusha e i Veda sono emersi da Lui, non può esserci autorità più grande per proporre i valori eterni e gli inestimabili insegnamenti dei Veda. I ricercatori che vogliono cogliere l’autorevole e autentico significato delle verità spirituali contenute in queste Scritture antichissime dovrebbero leggere e rileggere questi articoli.

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LEELA KAIVALYA VAHINI Sai Parla ai Sadhaka Ho menzionato il nome Prusnigarbha. È un nome molto significativo dell’Onnipotente. Significa Anna (cibo), Jala (acqua), Amrita (nettare dell’immortalità) e la saggezza dei Veda. Poiché l’Onnipotente Brahman ha tutti questi in Sé nel Garbha (grembo), per così dire, è chiamato Prusnigarbha. Il Brahman dichiara così la Sua stessa Realtà come Veda Rupa (Forma del Veda). Sadhaka: Swami! Prathamaja è un altro nome che hai menzionato. Che cosa significa questa parola? Sai: il Trayee (Tre), vale a dire il Veda, vi viene celebrato come Prathamaja; “Upasthaya Prathamajam”: questa affermazione rivela la convinzione che Vidya (apprendimento superiore) possa essere raggiunto con Upastha (studio reverente) del Prathamaja o Primogenito. Se non si studia, con umiltà, il sacro Veda Vaak (Parola del Veda), non si può padroneggiare Brahma Vidya (Conoscenza del Brahman). Ciò richiede non la recitazione verbale del Veda, ma il costante “servizio”, l’adorazione del Veda con piena consapevolezza di ciò che la parola significa e comanda. In quell’affermazione, questo è stato reso manifesto. Sadhaka: in quale Veda, Swami, si cita il nome Prathamaja? Sai: nel Rig Veda. Comprendi che Prathamaja e un’altra espressione simile, Purvaja, indicano l’impossibilità di scoprire quando il Veda fu rivelato per la prima volta. Esso non ha inizio. È per questo motivo che il saggio Valmiki ha elogiato questa Vaak (Parola) come la Prima, impercettibile e misteriosa Parola (Agra Vaaka). La prima concretizzazione della Volontà Cosmica fu il Cosmo o Hiranyagarbha (Grembo Cosmico); anche questo è Prathamaja. Secondo il Veda, la conoscenza dell’Impersonale e la sua proiezione come Personale (Brahma Vidya) sono Prathamaja, la Consapevolezza Primordiale. A volte, tanto Brahman quanto Hiranyagarbha vengono chiamati Prathamaja. Sadhaka: di questi due, qual è veramente Prathama, cioè il Primo? Sai: Brahman è esattamente il primo. Esso è ed è sempre stato. Da Lui nacque Hiranyagarbha. E anche i Veda Ne emanarono. L’appellativo di Prathamaja è appropriato per i Veda. Poiché i Rishi udirono e pronunciarono i Veda, essi sono detti Aarsha; cioè correlati ai Rishi. Il Veda è la fonte del Dharma, della vita morale, del comportamento retto. Coloro che osservano le norme relative ai doveri da compiere e alle cose da non compiere stabiliti nel Veda e interpretati dalla regola Mimamsa, meritano il nome di ‘aderenti al Dharma’. Quelli che li interpretano secondo i propri diretti desideri sono ‘aderenti all’Adharma’. Questo è il significato. Sadhaka: Aarsha? Che cosa significa? Sai: i Veda sono l’espressione della visione altamente spirituale dei saggi o Rishi. Poiché i Veda sono collegati ai Rishi, sono chiamati Aarsha. I Mantra Vedici sono il tesoro prezioso raccolto dai Rishi per la liberazione dell’uomo. Così dice il Rig Veda. Eterno Auriga

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Forum degli Ex Studenti

IL MIO APPUNTAMENTO CON LA DIVINITÀ*

I

Indreshwar Singh Sirohi

L GIORNO SEGUENTE, SWAMI andò all’Ayurvedic College e alla Sainik School che mia nonna aveva istituito e il giorno dopo si recò a inaugurare il “Digvijay Dwar” a Somnath che la nonna aveva fondato. C’era quindi grande eccitazione, ma la mattina dopo accadde qualcos’altro. Era in vigore una disposizione di legge per il controllo dell’oro. La statua di Krishna, che era alta circa quaranta centimetri e pesava circa due chili e mezzo, ricadeva sotto tale legge. Era arrivata una squadra di alto livello e Swami disse ancora una volta alla nonna: “Rajmata, vai a chiedere loro se è di 22 carati, 24 o quello che è.” Ormai, le persone erano sicure che Swami stesse architettando un’altra “commedia”. Quindi, ella andò e chiese. Si trattava di esperti del Governo che conoscevano il lavoro a menadito e guardarono la nonna con espressione compiaciuta. Dissero: “Molto presto le diremo di che cosa si tratta. Sembra di 24 carati e allora ce ne andremo via con la statua. Ora può andarsene.” Presero una lima e la usarono sotto i piedi della statua del Signore Krishna. Raschiarono un po’, raccolsero la quantità d’oro che ne era derivata e iniziarono a esaminarla. Alcuni minuti dopo, ripresero a raschiare e a esaminare e questo andò avanti molto a lungo. La lima del governo fece molti Padanamaskar al Signore Krishna prima che, alla fine, essi decidessero di riferire alla famiglia: “Non è oro a 22 carati; sicuramente non è nemmeno oro a 24 carati. Non è l’oro di Kundan, che è puro al 100%. È qualcosa che non è noto

all’umanità; non rientra in nessuno degli elementi noti all’uomo in questo universo.” Un Leela di Swami e, ovviamente, tutti erano molto felici. Come Swami mi Concesse l’Ammissione nella Sua Scuola Vi racconterò come entrai nella scuola di Swami. Sostenni l’esame previsto del decimo livello, andai molto bene e tornai a Bombay (Mumbai). Un gruppo di amici e anche i miei cugini superarono lo stesso esame. Eravamo un gruppo di birbanti e decidemmo di iscriverci al St. Xavier’s College. Perciò organizzammo ogni cosa. Tutti noi avevamo riconoscimenti di livello nazionale e statale nelle gare di atletica, tiro, nuoto ecc. Quindi, l’intero gruppo sapeva come entrare nel merito sportivo. Prendemmo le nostre bici e le macchine, sicuri del Masti (divertimento) che ci attendeva e dell’Hungama (buona impressione) che avremmo fatto e pensammo che nel frattempo avremmo “subito” anche un po’ d’istruzione. Ogni cosa fu Pucca (confermata).Tutto era pronto e una bella mattina la nonna mi disse: “Gopal, domani andremo a Parthi.” Oh, mio Dio! - pensai. Swami può capovolgere la situazone. Avevo paura di ciò che Swami avrebbe fatto. Tornai subito dai miei amici, e dissi: “Domani vado a Parthi. Che fare”? Essi mi confortarono: “Non avere così paura. Ci andrai solo per un giorno; non succederà nulla. Swami farà alcune domande, al massimo farà qualche battuta. Non puoi avere un colloquio semplicemente andando là per un giorno. Rilassati.” Il giorno dopo, non appena arrivammo a Puttaparthi,

*Continua dalla precedente pubblicazione. Questa è la seconda e ultima parte dell’articolo.


in uno dei momenti in cui Swami uscì, ci ritrovammo rannicchiati nella sala delle udienze con mia Madre, mia nonna e mia zia a rappresentare la parte femminile e io completamente solo dall’altra parte della stanza a rappresentare la parte maschile, sentendomi a maggior ragione solo perché ero isolato dal mondo; anche Dio non era con me. Era una brutta situazione essere lì. A quel punto, con molto fervore, tenni gli occhi chiusi e pregai: “Swami, per favore, non parlare dei miei studi.” Swami continò a parlare di qualcos’altro con la nonna e improvvisamente guardò nella mia direzione e chiese: “Rajmata, Gopal Ki studies Ka Kya?” (Rajmata, che mi dici degli studi di Gopal?) Oh, mio Dio! Mi inginocchiai rapidamente e dissi: “Swami, non preoccuparTi. È tutto sotto controllo. Sono andato bene all’esame del decimo livello e, per Tua grazia, sono quasi entrato al St. Xavier’s. Va tutto bene.” Poi la nonna disse a Swami: “Swami, questo ragazzo non capisce niente. Sarei molto felice se studiasse ai Tuoi Piedi di Loto.” E poi, sapete che cosa disse Swami? “Haan, Hamare School Mein Padh Sakta Hai Lekin ...” e ci fu una lunga pausa. Disse questo: “Sì, certo, può studiare nella Mia scuola, ma ...” Rividi dinanzi a me tutta la mia vita scolastica. Tutto quello che si fa nella scuola pubblica, saltare oltre il muro, uscire e mangiare, vedere film, gli scherzi, le birichinate, tutto ciò che facevo non soddisfaceva l’alto livello di aspettative di Swami. Non sapevo di che cosa avrebbe scelto di parlare. Ero spaventatissimo. Allora Swami disse: “Humare School Mein (nella nostra scuola) niente carne, niente cibo non vegetariano.” Mi collegai a quella frase e dissi: “Sì, Swami, sono abituato a mangiare cibo non vegetariano. Non posso farne a meno, Swami.” Egli disse: “Sì, lo so.” Poi prese a spiegare a mia nonna: “Dekho Rajmata, Bombay Mein Tumhara place Mein i lunedì e i giovedì a causa di Swami e del Signore Siva, nessun cibo Eterno Auriga

non vegetariano. Sai che cosa fa Gopal? Va a Kemps Corner, Gwalior Tank e Udhar Vo Muslim Ke Paas Kebabs Hai, Udhar Jaake Tripti Karke Aata Hai “(va da quel venditore musulmano di Kebab e torna completamente sazio). Dunque, ciò era vero, era assolutamente vero. In quei giorni andavo nelle strade di cui parlava Swami e mi concedevo dei Kebab. Bello satollo, tornavo e la gente mi chiedeva: “Gopal, non mangi oggi?” “No, non me la sento; oggi non mi sento bene”, ero solito dire. Ogni lunedì e giovedì, non stavo bene! Quindi, la gente pensava: “Povero ragazzo, non gli piace mangiare cibo vegetariano”, che io chiamavo cibo per conigli. Quindi, le cose procedevano così. Ora Swami rivelava maggiori segreti e io continuavo ad annuire. Poi disse: “Questo avviene in due giorni della settimana, ma nella sua scuola precedente, il Rajkumar College, ogni giorno viene servita carne e anche allora lui scappa fuori, non è vero?” “Sì, Swami.” Era ciò che doveva salvarmi. “Vo pavilion Ke Peechhe wall Ko Jump Karke Bahar Jaata Hai” (salta il muro posteriore del padiglione ed esce). “Sì, Swami.” Poi Swami disse: “Kabhi Bharti Ke Paas Bhi Jaata Hai, Tho Kabhi Reshma Ke Paas Jaata Hai” (a volte va alla Bharti e qualche volta alla Reshma). Dio mio! E poi Swami si fermò e io ero esterrefatto. Come poteva farmi questo? Il mio volto diventò pallido e mia nonna guardava me e poi Swami e Swami non spiegò mai che Bharti era la bancarella da me preferita, di un venditore ambulante di omelette che lavorava fuori dalle mura della scuola vendendo la sua merce, e che Reshma era la mia bancarella preferita di Kebab. A seconda della quantità di denaro che tintinnava nella mia tasca, andavo alla Bharti o alla Reshma, ed entrambe erano presidiate da persone di sesso maschile, ma il modo in cui Swami riferì la cosa, mi mise in difficoltà.

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La nonna volò sui Piedi di Swami, dicendo: “Swami, Bachao (salva mio nipote). Per favore, tienilo nella Tua scuola. Swami, è un bravo ragazzo. È la sua genetica Rajput; loro non possono farci niente. Swami, per favore, salvalo.” Swami mi guardò severamente con un luccichio malizioso negli occhi e disse: “Aur Bolun?” (devo dire di più?) Risposi: “No, Swami”, pensando: “Hai fatto abbastanza danni per oggi.” “Scuola Hamare Mein Aata Hai?” (Verrai alla nostra scuola?) “Sì, Swami”, dissi. “Achchha” (Ok), esclamò Swami. E molto presto il colloquio terminò. Dopo questo, mi presentai al test d’ingresso e al colloquio. Anche se usai tutti gli espedienti per non superarlo, fu la volontà di Dio a prevalere. Così entrai nella scuola di Swami. Il Creatore e la Sua Creazione Ora fatemi arrivare a quello che successe un giorno a Brindavan. Come voi siete seduti qui, noi eravamo tutti seduti, una sera, al Trayee Brindavan ed eravamo molto eccitati perché quel giorno Swami era decisamente di umore giocoso. Com’era prevedibile, ondeggiò la mano ed emerse un grosso diamante. Swami aveva parlato del Kohinoor che adornava la corona reale. Avvertimmo pertanto che un diamante stava arrivando e, neanche a dirlo, era un grosso diamante. Swami lo fece passare e tutti i ragazzi lo guardarono: alcuni di essi lo baciarono e Swami disse, ma con dolcezza: “Heeray Ko Kya Dekh Rahe Ho? Hero Idhar Baitha Hai. (perché guardate il diamante? L’eroe dell’universo è seduto qui).” Ma l’importanza delle parole si perse perché Swami aveva parlato molto sommessamente. Allora parlò un po’ più forte: “Perché restringere il creato? Perché non stringere la mano del Creatore?” Swami Agisce come Krishna Da qui, residenza non ufficiale del Signore dell’universo, andiamo alle verdi montagne di Kodaikanal, che erano il 14 Luglio 2019

L’autore con Bhagavan a Kodaikanal.

Suo campo da gioco. Ho avuto la fortuna di essere stato benedetto con alcuni viaggi a Kodaikanal con Swami. Ecco quello che successe una sera. Bhagavan uscì un po’ in anticipo dalla Sua stanza e solo quattro di noi erano pronti. Così, scendemmo rapidamente dietro a Swami, poi Egli ci guardò e disse una cosa che ci entusiasmò. Esclamò: “Chori Karna Hai? (rubiamo?)” Caspita, avevamo sentito bene? “Chori Karna Hai.” “Sì, Swami”, Gli facemmo eco. Allora andò in punta di piedi verso la porta della dispensa. Solo per indicarvi la disposizione, c’era il salone dove ci trovavamo e una porta che dava accesso a una dispensa molto piccola. Là, Smt. Ratanlal, che chiamavamo affettuosamente zia Brij, stava cucinando dei Vada e li stava mettendo nella dispensa dopo averli fritti. Quello che Swami fece, avvenne quando ella tornò in cucina, che era proprio adiacente. Swami andò in punta di piedi verso i Vada, ne prese alcuni e ce li portò. Erano bollenti. Quindi, cominciammo ad armeggiare con essi, ma poi li divorammo avidamente perché volevamo vedere nuovamente Swami andare là in punta di piedi e tornare indietro con un’altra generosa quantità di Vada, Eterno Auriga


e Swami lo fece. Mentre li mangiavamo, cominciò a bruciarci la gola, le mani si scottarono e gli occhi presero a lacrimare. Eppure eravamo felicissimi. Swami tornò di nuovo e questa volta ne portò una quantità maggiore. Iniziammo a spingerceli in bocca per partecipare alla ricostruzione del “Makhan Chor” (Krishna, il ladro di burro) e noi eravamo i fortunati Gopala (pastori). Nel frattempo, Smt. Ratanlal si rese conto che i Vada scomparivano, e così si nascose dietro la cucina per risolvere il mistero dei Vada che svanivano, e, non appena vide Swami stendere la mano per prendere i Vada, Gliel’afferrò e disse: “Swami, Aap Kya Kar Rahe Ho? Yeh Vade Mein fry Kar Rahi Hun, Meine Aaj Sham Ko Sab Ko Kilana Hai. Mein Doosra Bana Nahin Sakti (Swami, che cosa stai facendo? Io li sto friggendo per servire tutti questa sera. Non posso friggerne un’altra partita). E lì c’era il Signore dell’universo nella Sua cucina che ‘rubava’ i propri Vada per i Suoi studenti! Sapete che cosa fece dopo? Alzò lo sguardo, si voltò velocemente e uscì dalla dispensa, dicendo: “Aiyo, Durvasa Muni”! (Oh! Lei è il Saggio Durvasa). Questa è la libertà che i devoti possono prendersi con Swami quando i loro cuori sono pieni di puro amore. Grazia Illimitata sui Contemporanei dell’Avatar Ora vi renderò partecipi di un’altra bella esperienza che vivemmo a Kodaikanal. Stavamo viaggiando in autobus e sapevamo che dovevamo andare alla Cascata d’Argento. Tutti si sentivano molto vicini a Swami, Egli parlava in modo scherzoso e noi eravamo tutti molto felici. Poi l’autobus si fermò. Avevamo raggiunto la Cascata d’Argento. È una cascata che si riversa su scure rocce locali e il ribollire della schiuma che si vede in lontananza ha un aspetto incantevole. È uno spettacolo per gli dei, e naturalmente tutti i ragazzi spalancarono le finestre, tirarono le tende Eterno Auriga

e si misero a guardare la bellezza surreale della cascata. Swami disse qualcosa che la maggioranza di noi non comprese, poi ripeté ancora: “Oh! I ragazzi guardano fuori, la bellezza è fuori; solo Dio risiede all’interno.” Così, subito tutti chiudemmo le tende, presi alla sprovvista dalla profondità di quell’affermazione, e l’intensità di quelle parole prese lentamente a sedimentare nei nostri cuori. Poi uno di noi disse: “Swami, siamo così fortunati a essere ai Tuoi Piedi di Loto. Noi non abbiamo fatto azioni tanto buone da meritare di essere accanto a Te. Sicuramente, devono essere stati i nostri antenati, i nostri genitori; devono essere stati i Deva che hanno dato una tale benedizione, le benedizioni dei nostri Maestri di vita e così via.” Swami guardò il ragazzo e menzionò con estrema noncuranza: “Conosci i Rishi dell’Himalaya. Alcuni di loro pregano da centinaia di anni e alcuni anche da alcune migliaia di anni. Io appaio davanti a loro per alcuni preziosi momenti ed eccomi qui con te un giorno dopo l’altro. E tu che cosa fai per raggiungere Swami? Qui Swami è disponibile semplicemente con un biglietto dell’autobus e là i Deva stanno pregando per avere la possibilità di avere il Darshan di Swami.” Eravamo tutti in silenzio. Poi chiese: “Ora dimmi: che cosa hai fatto tu o che cosa hanno fatto i tuoi antenati o i tuoi Maestri di vita per meritare il Mio Darshan?” Tutti scuotemmo la testa: “Niente, Swami.” Allora Egli rivelò la verità più elevata: “È vero. È capitato che siate contemporanei dell’Avatar, e questo puramente per Mia grazia.” Spero che queste profonde parole di Swami risuonino nei nostri cuori e vibrino per l’eternità. – L’autore è il nipote della defunta Rajmata Saheba Gulab Kunverba di Jamnagar. Egli ha ottenuto il B.Com nel 1991, nel Campus di Brindavan, dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Luglio 2019 15


M E S S A G G I O D I B H A G AVA N I N O C C A S I O N E D E L G U R U P U R N I M A

AMATE LA DIVINITÀ INSTALLATA NEL VOSTRO CUORE C O N D I V I D E T E L ’A M O R E C O N I V O S T R I S I M I L I

Incarnazioni dell’Amore!

I

L GURU È COLUI CHE DISSIPA LE tenebre dell’ignoranza che nasce dall’attaccamento al corpo. Il corpo è soltanto uno strumento che Dio vi ha dato affinché percorriate la via dell’azione; è un dono di Dio. “Il corpo è un tempio e il suo abitante è Dio.”

Considerate tutti i corpi come templi di Dio e offrite loro i vostri riverenti omaggi. Porgeteli anche ai vostri nemici. La cattiva compagnia comporta impurità

Io Mi rivolgo spesso a voi chiamandovi Bangaru (pepite d’oro) perché voi siete le incarnazioni dell’Hiranyagarbha, il cui principio è nel vostro cuore. Si può cambiare la forma di un gioiello, ma l’oro rimane invariato. Il valore dell’oro diminuisce quando esso è legato con metalli diversi come il rame, l’ottone ecc.; allo stesso modo, l’essere umano è purissimo e prezioso alla nascita, ma perde il suo valore a causa del legame con i desideri negativi e le cattive compagnie. “Evitate le cattive compagnie; frequentate quelle buone. Compite azioni meritorie giorno e notte e distinguete il transitorio dall’eterno.” Questo è il vostro Dharma.

16 Luglio 2019

Incarnazioni dell’Amore!

Si dice: “La nascita umana è la più rara tra quelle di tutti gli esseri viventi.” Quindi santificate la vita facendo un uso corretto dei sensi. Non parlate come vi pare; parlate sommessamente e dolcemente e abbiate un controllo attento del guardare. Voi sapete ciò che accadde a Keechaka quando guardò Draupadi con intenzioni malvagie: Bhima gli fracassò la testa. Eterno Auriga


Buddha predicò il principio della Retta Visione. Egli ottenne l’illuminazione soltanto dopo aver coltivato la visione sacra. Considerate tutto ciò che vedete come forma di Dio. Pensate bene, vedete il bene, udite ciò che è bene, parlate del bene e fate il bene: soltanto così potete raggiungere la Divinità. Tutti sono scintille della Mia Divinità Incarnazioni dell’Amore!

Questo corpo si avvicina ai settantacinque anni. In tutti questi anni Io sono rimasto nella beatitudine perché sono consapevole del Principio di Unità; anche voi potete sperimentare la beatitudine se comprendete questa verità. Io non odio nessuno, né ho nemici; non ho assolutamente paura perché ogni cosa è la Mia Forma. Lo stesso Atma esiste in tutti.

Quando un bambino innocente vi sorride, voi ricambiate il sorriso; così, quando Io sorrido beatamente, voi tutti fate lo stesso vedendoMi. Abbiate un cuore sacro e coltivate sentimenti sacri: il loro frutto, allora, sarà sacro. Credete fermamente che Dio è dovunque. Voi potrete subire prove e tribolazioni, ma non perdete mai la fede in Dio. Considerate la fede come il vostro stesso respiro vitale.

Ognuno di voi è un’incarnazione dell’Amore, ma, a causa del cibo e delle abitudini, le caratteristiche della gelosia e dell’ira sorgono in voi. La testa è come il cibo che si ingerisce e Dio è come la testa; quindi ingerite soltanto cibo satvico: avrete allora solamente sentimenti sacri e il vostro dire diverrà sacro. A volte, Io assumo un atteggiamento arrabbiato al fine di porvi sulla giusta via, ma, in realtà, non sono mai arrabbiato. La sola parola aspra che vi rivolgo è Dunnapotha (bufalo maschio); se non compite azioni buone, voi siete davvero dei bufali mentre, se fate il bene, Eterno Auriga

diventate persone buone. Quando c’è un rovescio di pioggia, la mucca e il vitello possono correre di qua e di là, mentre il bufalo rimane dov’è, del tutto indifferente alla pioggia. Voi non dovreste diventare inattivi come i bufali; in voi deve avvenire una trasformazione. La vita umana è molto sacra; non fatene un uso sbagliato. Io amo tutti, l’Amore è la Mia Forma. Dato che tutti voi siete scintille della Mia Divinità, condividete l’amore tra voi come Io divido il Mio con tutti voi; allora diverrete divini. Se seguirete il sentiero sacro, il mondo otterrà, senza alcun dubbio, pace e prosperità. Incarnazioni dell’Amore!

Abbandonate l’ignoranza, accendete la lampada della saggezza in voi e immergetevi infine nel Divino. Oggi, questo è il messaggio di Swami per voi. Generate amore. Voi potete distruggere la mente soltanto per mezzo dell’amore e per mezzo dell’amore potete guarire di qualunque malattia. Solamente l’amore può sradicare le caratteristiche malvagie da dentro di voi; quindi amate tutti. Amate Hridaya (il cuore spiritale), non il corpo fisico. Amate la Divinità che è installata nel vostro cuore. Il corpo, la mente, l’intelletto e i sensi sono soltanto degli strumenti; voi ne siete i padroni. Quindi controllate la mente e siatene i padroni. Non diventate mai schiavi della mente. Contemplate il Divino ogni giorno: soltanto questo può portare la trasformazione in voi. Si può cantare qualunque Nome e contemplare qualunque Forma, ma bisogna capire che Dio è Uno e soltanto Uno.

Bhagavan ha concluso il Discorso con il Bhajan: “Prema Mudita Manase Kaho ...” – Tratto dal Discorso di Bhagavan tenuto nel Sai Kulwant Hall a Prasanthi Nilayam il 16 luglio 2000 Luglio 2019 17


LA MIA ESPERIENZA ALLA DIVINA PRESENZA DI BHAGAVAN Srivilas Suri

S

TUDIAVO A MADRAS (CHENNAI) per ottenere la laurea. Dato che, nel mio college, avevo guadagnato una buona reputazione come giocatore di cricket e tennis, venni selezionato per rappresentare l’università in tali sport. Questo mi impediva una frequenza minima, ma il preside mi assicurò che, poiché avevo portato credito al college, ero esonerato dal frequentare molte lezioni. Quando furono annunciate le date degli esami, mi fu negato l’ingresso nella Casa dello Studente per la mancanza della frequenza minima. Ero sconvolto e protestai con veemenza, ma fu inutile. Non partecipai alla cerimonia di premiazione al college e rimuginavo su ciò che dovevo fare. Promossi un’azione legale contro la Dirigenza del College. Questo avvenne nel 1959. Il Mio Primo Incontro con Swami

Fu durante la visita di Sri Sathya Sai Baba alla casa del dottor Suri Bhagavantam, un mio zio, a Bangalore (Bengaluru) che mio padre venne presentato a Baba che lo invitò ad andare a Prasanthi Nilayam per i festeggiamenti di Sivarathri.

Mio padre mandò a dire (a quei tempi, i telefoni erano rari) che progettava una visita a Prasanthi Nilayam per assistere alle celebrazioni di Sivarathri tenute da Sri Sathya Sai Baba, e mi chiese di recarmi a Kolar Gold Fields (luogo di miniere aurifere, dove ero nato). Stava progettando di viaggiare in macchina. Ero elettrizzato perché riuscii a guidare a lungo e raggiunsi 18 Luglio 2019

il KGF. Non ero a conoscenza del fatto che Sri Sathya Sai Baba vivesse a Prasanthi Nilayam, a Puttaparthi, e che mio padre fosse interessato a vederLo.

La mattina di Sivarathri del 1959, penso fosse febbraio, partii in macchina per Puttaparthi assieme ai miei genitori. Non c’era una strada adeguata tranne un percorso fangoso. Dopo aver perso la direzione per il villaggio di Puttaparthi, e dopo molte domande informative, Eterno Auriga


raggiungemmo Prasanthi Nilayam verso le 12. Era in allestimento una Puja per una statua di Shirdi Sai Baba in un capannone di lamiera, e riferirono che Sri Sathya Sai Baba aveva eseguito il Vibhuti Abhishekam materializzando Vibhuti con l’ondeggiamento della mano. Non vedemmo tutto ciò perché eravamo arrivati tardi. C’era una piccola folla di circa 500/600 persone. In quei giorni, non c’erano stanze per ospitare le persone che giungevano a Prasanthi Nilayam. Passammo il pomeriggio in macchina e poi ci recammo al capannone per i Bhajan del pomeriggio e il Discorso. Sri Baba, a cui tutti si rivolgevano come Swami, sedeva su una poltrona imbottita e si muoveva dondolando sulle note dei Bhajan. All’improvviso, ebbe delle convulsioni e, con evidente dolore sul viso, iniziò a tirar fuori dalla bocca dei piccoli Siva Linga! Quel pomeriggio ne fece uscire circa 9. I Bhajan continuarono, ma Swami si ritirò nella Sua stanza. I miei genitori trascorsero la notte nella veranda di un devoto e io dormii in macchina, chiedendomi continuamente chi fosse quell’uomo e che cosa stesse facendo.

Ero perplesso e confuso per l’accaduto. Chi era questa persona minuta, vestita di una Jubba arancione (un lungo indumento somigliante a una tunica a maniche lunghe), che copriva completamente il Dhoti color arancione, con una massa di ricci capelli scuri simili a un’aureola attorno al viso? Pensai che fosse un mago che ingannava le persone con la sua magia per attirarle e ottenere denaro da loro. Ma i miei genitori erano totalmente persi in questo fenomeno. Il giorno seguente, Swami iniziò a chiamare ognuno per un colloquio personale, che veniva chiamato “interview”. In seguito, dovetti apprendere quanto Eterno Auriga

prezioso e inestimabile fosse questo colloquio. Swami affrontava i problemi personali di ognuno parlando con loro nella stanza e fornendo soluzione e conforto. Prasadam e Vibhuti vennero distribuiti personalmente da Lui assieme alla stampa a colori di una Sua foto. I miei genitori ebbero il loro colloquio, ma io non venni chiamato. Swami disse che Gli sarebbe piaciuto parlare personalmente con me. Mi chiesi di che cosa avrebbe parlato!

Quando fui chiamato da Lui, mi chiese che cosa stavo facendo a Chennai. Gli risposi che stavo studiando per la laurea. Egli disse: “No, stai sprecando il tuo tempo e stai andando a vedere dei film di una diva cinematografica. Ti sei rovinato la salute con il cibo dell’hotel e hai sviluppato un’ulcera.” Riimasi sbalordito oltre ogni immaginazione! Chi aveva detto a Swami della mia salute e del mio andare al cinema quando ero a Chennai? Stava cercando di ottenere una risposta da me? Perfino i miei genitori non erano a conoscenza di quello che stavo facendo a Chennai. Qualcuno aveva forse parlato a Swami di me? Ma perché avrebbe dovuto dirlo a Swami? Ero pieno di ogni sorta di dubbi. Poi disse: “Voglio che tu torni dopo aver lasciato i tuoi genitori. Ero scioccato e mi chiedevo se avesse dato loro questa informazione su di me. Non so che cosa mi spinse a tornare, anche dopo che aveva rivelato i miei modi di vivere a Chennai. Tornai. Nel frattempo, mio padre si ritirò dal KGF e, su consiglio di Swami, si associò alla Commissione per l’Energia Atomica come Direttore Generale delle Operazioni Minerarie a Jaduguda, un luogo a 30 km da Jamshedpur. Swami Guarisce la Mia Ulcera

A quel tempo, il viaggio verso Prasanthi Luglio 2019 19


Nilayam era molto difficoltoso. Da Bengaluru, si doveva prendere un treno per Hyderabad alle 10 di sera e scendere alla stazione di Penukonda verso le 2,30 del mattino. Dalla stazione, bisognava camminare per circa due chilometri per raggiungere la fermata dell’autobus. Il primo autobus partiva da Penukonda alle 6 del mattino e raggiungeva Bukkapatnam verso le 8. Durante il viaggio, i locali criticavano Swami dicendo che era un truffatore che imbrogliava la gente e dissuadevano le persone dal visitare Prasanthi Nilayam. Dopo aver raggiunto Bukkapatnam, si doveva proseguire lungo il lago di Kothacheruvu, ancora per 2 chilometri, per raggiungere infine Prasanthi Nilayam. Dal balcone del primo piano, Swami contava il numero di persone che arrivavano in un particolare giorno. Erano non più di 10. Chiedeva loro di fare un bagno nel fiume Chitravathi nelle vicinanze e di andare ai Bhajan. Bisognava raccogliere l’acqua dal fiume Chitravathi con dei mestoli perché era pieno di sabbia. In quei giorni, non c’erano bagni o servizi igienici. Durante uno dei miei viaggi, andai con mio cognato che stava pensando di cambiare sede di lavoro da Bengaluru a Bhopal, ma Swami lo consigliò di rimanere a Bengaluru e di assumere un nuovo incarico con la nuova Government Electric Factory in fase di costituzione con la collaborazione tedesca.

Dopo il colloquio, Swami chiese alle persone del gruppo se pensavano di partire la sera stessa. Il cibo nella mensa di quei giorni era per un numero limitato di persone e, se si arrivava in ritardo, non ne restava. Le bancarelle esterne erano molto poco igieniche, ed era impossibile mangiare lì, perché gli alimenti erano pieni di aglio e peperoncino in polvere.

20 Luglio 2019

Stessa cosa sarebbe accaduta durante il ritorno. Venne perciò presa una parvenza di cibo e il viaggio verso la stazione di Penukonda iniziò. Fu necessario attendere lì il ritorno del treno Hyderabad-Bengaluru, che sarebbe arrivato intorno alle 2 del mattino per raggiungere Bengaluru alle 6. Dato che in quei giorni non c’erano le prenotazioni, bisognava entrare a fatica negli scompartimenti di prima classe attraverso le altre classi. Un rituale molto faticoso! Che cosa mi spingeva a sopportare questo calvario ogni volta che visitavo Prasanthi Nilayam? Che cosa mi stava attraendo verso Swami come una calamita? Perché stavo andando da Lui anche dopo che mi aveva smascherato? Non avevo risposte. Durante una delle mie visite a Prasanthi Nilayam, Swami mi chiese: “Perché arrivi in questo modo? Vieni oggi, ti curerò l’ulcera.” Non avevo neppure fatto il bagno e stavo aspettando di prendere congedo da Swami. All’improvviso Swami mi chiamò dentro e disse: “Bangaru, Neevu Chaala Rozulunundi Kadupu Noppito Bhada Padutunnavu. Inka, Eeroju Nunchi Nee ulcers Nenu Nayam Chesthanu” (soffri di mal di stomaco da molti giorni; da oggi ti curerò l’ulcera). Materializzò della Vibhuti, mi chiese di fare un respiro profondo e me la mise in bocca. Poi disse: “Eeroju Nunchi Nuvvu Gongura Avakai Kharam Anta Thinavacchu” (da oggi puoi mangiare tutti i sottaceti che vuoi).

Uscii dalla stanza in uno stato di shock e stordimento! Partii per Bengaluru in viaggio verso Chennai per il mio esame e scrissi a mio padre di questo strano miracolo di Swami. Dopo l’esame, andai a Jamshedpur per stare con i miei genitori. Non credendo di essere guarito dall’ulcera, non toccai i sottaceti.

Eterno Auriga


Alla Divina Vicinanza di Bhagavan

Giunse Dasara e io fui a Prasanthi Nilayam prima dell’arrivo dei miei genitori. Mentre concedeva un colloquio ai miei genitori, Swami disse: “Kolar (è così che si rivolgeva a mio padre), hai sei figli; perché non Mi dai questo figlio? Mi prenderò cura di lui.” Mio padre accettò immediatamente senza nemmeno consultarmi e fu così che, nel 1960, rimasi a Prasanthi Nilayam. Mi chiamò da parte e disse: “Yemi Nuvvu Inka Naa Meeda Nammakamu Leda? Yenduku Avakai Gongura Tinatalledu” (non hai fede in Me? Perché non mangi i sottaceti?) Lasciando da parte i miei dubbi, dal 1960 cominciai a mangiarli e, fino a oggi, la mia ulcera non è riapparsa! Mentre ero a Prasanthi Nilayam, ricevetti una lettera di nomina come impiegato, in quota sportiva della State Bank of India, per uno stipendio base di 175 rupie più una diaria di 50, per un totale complessivo di 225 rupie! Informai mio padre che disse: “Fai tutto ciò che Swami vuole che tu faccia.” Riferii a Swami dell’offerta di lavoro ed egli mi chiese: “Tuo padre manderà 225 rupie ogni mese per il tuo soggiorno a Prasanthi Nilayam? Se non lo farà, ti darò Io ogni mese 225 rupie per la tua permanenza.” Non seppi dare risposte e mi meravigliai della Sua e del motivo per cui dovette farlo.

La Vita a Prasanthi Nilayam in quei Giorni A KGF ero abituato al lusso dell’acqua calda e del bagno. A quel tempo, a Prasanthi Nilayam non c’erano né gabinetti né bagni. Io, però, ero abituato a fare il bagno solo con acqua calda anche in estate. Così, riuscii a individuare una famiglia, all’esterno di Prasanthi Nilayam, che mi avrebbe dato l’acqua calda per 25 paise. Non c’era elettricità nelle case del villaggio e, nella penombra del primo mattino, quando mi radevo, controllavo Eterno Auriga

ogni volta le mie guance per verificare se mi fossi rasato bene! Dopo un rapido bagno, mi recavo vicino al portico della veranda per il Darshan del mattino.

Il Nagar Sankirtan si svolgeva a Prasanthi Nilayam alle 5 del mattino e tutti dovevano partecipare dopo aver fatto il bagno. Ero un dormiglione e non partecipavo mai al Nagar Sankirtan. Mi fu chiesto di dormire vicino all’ingresso della stanza dei colloqui assieme ad altri due volontari. Swami veniva spesso giù, ci oltrepassava e faceva una passeggiata nel portico prima di tornare nella Sua stanza al piano di sopra. Non ce ne accorgevamo e il giorno seguente Swami ci rimproverava per aver dormito così profondamente, ignari delle sue visite notturne. Una volta fu organizzata una cerimonia scolastica a Dharmavaram in cui Swami avrebbe parlato. I villaggi e le città intorno a Puttaparthi erano governati da membri della sinistra e Dharmavaram non faceva eccezione. Qui, il preside era il fratello maggiore di Swami. Egli aveva organizzato un autobus per gli abitanti di Prasanthi Nilayam per partecipare alla riunione, e, assieme a me, altre due persone furono messe a sorveglianza dell’autobus. Gli oppositori cominciarono a disturbare l’incontro non appena Swami iniziò a parlare. Swami era preoccupato che le azioni di disturbo potessero diventare violente e, nell’andare via, dette istruzioni affinché gli abitanti di Prasanthi Nilayam fossero portati indietro in tutta sicurezza. Egli aspettò alla periferia di Dharmavaram e se ne andò solo dopo che l’autobus ebbe sorpassato la Sua auto.

In quei giorni, c’era carenza di volontari e solo in pochi facevano i lavori che Swami prescriveva. Un giorno, i devoti servivano alla mensa, il giorno dopo aiutavano in cucina, un altro giorno pulivano i locali Luglio 2019 21


e un altro ancora erano Dwarapalaka (guardiani) vicino alla stanza delle udienze.

A quel tempo, c’erano due grandi capannoni. Uno era riservato alle donne residenti a Prasanthi Nilayam, mentre l’altro era destinato ai devoti che venivano per il Darshan. Non vi era alcuna restrizione sul numero di giorni di permanenza, ma venivano poste domande per sapere se le persone rimanessero continuamente per mesi, poiché c’era la possibilità che elementi antisociali o criminali si nascondessero nei locali per sfuggire all’arresto.

Era normale per Swami dare denaro e medicine ai bisognosi nel capannone dove avevano preso riparo dopo essere diventati dei senzatetto o donne vedove senza un rifugio. Essi godevano della benevolenza di Swami. Swami teneva molte merci nel capannone delle donne. Era di regola che nessun giovane vi entrasse senza essere accompagnato da Surayya o da qualsiasi altra persona anziana. Venni incaricato del compito di dare denaro o medicine a tali donne. Andavo non accompagnato da una persona anziana. Le donne protestarono del fatto che un giovane (allora avevo appena 20 anni) entrasse nel capannone, mentre le esse si stavano vestendo o stavano dormendo. Tramite la sorella maggiore di Swami, fecero richiesta affinché non potessi entrare nel capannone delle donne. A seguito delle lamentele su di me, un giorno Swami convocò una riunione dei residenti che vivevano nei due capannoni. All’incontro c’erano più donne che uomini. Swami rimproverò aspramente le donne dicendo che erano discendenti di demonesse e, in virtù dei loro meriti nelle vite precedenti, godevano ora della grazia di Swami. Avevano avuto la possibilità di correggere il loro comportamento, ma si 22 Luglio 2019

lamentavano sempre le une delle altre e combattevano tra loro. Inoltre, non avevano mai concesso un posto ai nuovi arrivati e occupavano la prima fila nei Bhajan o in una riunione come fosse una questione di diritto. Swami disse alle donne che non avevano il diritto di accusare quel giovane (intendendo me) che era stato mandato da Lui e che non avrebbe intrapreso alcuna azione in base alla loro denuncia. Così, con parole molto forti, ammonì le donne e mi diede un lasciapassare. Non sono forse benedetto? Non mi riempii di ego per il lasciapassare di Swami. Decisi invece di servirLo in qualsiasi incombenza Egli volesse che Lo servissi! I devoti lentamente iniziarono ad aumentare e le udienze, sia di mattina sia di pomeriggio, duravano tre ore. Per tutto il tempo, ero solito stare in piedi per oltre tre ore al mattino e due ore il pomeriggio, fuori della stanza, controllando i devoti. Molte volte, saltavo il pranzo in mensa e mi nutrivo di qualcosa di commestibile fuori dei locali. Poi iniziò ad arrivare una marea di devoti di Mumbai.

Sviluppai una relazione cordiale con le sorelle di Swami e Suo cugino, Sri Kishtappa. Raramente interagivo con Suo fratello, Sri Janakiramaiah, dato che era molto impegnato a presenziare al lavoro di Swami. Egli si recava da Swami per cercare guida e consiglio. A volte, nel caso non avessi potuto pranzare alla mensa, le sorelle di Swami mi servivano il pranzo. Durante la mia permanenza al Nilayam, ebbi la fortuna di incontrare i genitori di Swami. (Continua pubblicazione...)

nella

prossima

– L’autore, Sri Srivilas Suri, è un devoto di vecchia data di Bhagavan che ha trascorso molti anni vicino a Lui. Eterno Auriga


CELEBRAZIO0NI DEL GIUBILEO D’ORO DEL CAMPUS DI BRINDAVAN L 9 GIUGNO 2019, L’ISTITUTO SRI Sathya Sai d’Istruzione Superiore (SSSIHL) ha celebrato il Giubileo d’Oro (50 anni) del suo Campus di Brindavan a Kadugodi, Whitefield, Bengaluru. Si tratta di un giorno memorabile nella storia di Brindavan, perché fu in tale data, 50 anni fa, nel 1969, che Bhagavan Sri Sathya Sai Baba fondò lo Sri Sathya Sai Arts and Science College maschile, che in seguito divenne il Campus dell’Istituto di Brindavan quando venne ufficialmente costituita l’Università Accreditata.

I

Le celebrazioni del Giubileo d’Oro sono state contrassegnate da una serie di eventi distribuiti su due giornate, culminate con una grande cerimonia commemorativa tenutasi al Sai Ramesh Hall la mattina del 9 giugno. Brindavan era piena di colori e allegria, ricordando i giorni in cui Swami era stato presente fisicamente. Per l‘evento, l’ospite d’onore era il Vicepresidente dell’India, Sri Venkaiah Naidu,

Il programma è iniziato alle 9 del 9 giugno 2019 con una processione cerimoniale dal Trayee Brindavan. Sri Venkaiah Naidu, accompagnato dal Rettore e dal Vicerettore dell’Istituto, i Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust, e altre personalità, sono stati scortati al luogo della cerimonia dalla banda di ottoni del Campus, da un gruppo di studenti vestiti di variopinti abiti che ballavano per celebrare la gioiosa ricorrenza e da un gruppo di cantori di inni vedici. Dopo l’inno nazionale e l’accensione della lampada cerimoniale da parte dell’ospite d’onore, il Vicerettore, professor K.B.R. Varma, ha tenuto il Eterno Auriga

discorso di benvenuto evidenziando la filosofia, i risultati, i progetti e le iniziative dell’Università. È seguito un discorso del Direttore del Campus, dottor G.S. Srirangarajan, che ha dato il benvenuto a tutti gli ex studenti e agli illustri ospiti presenti e ha fatto una panoramica del viaggio cinquantennale del Campus.

È stato quindi proiettato un documentario intitolato “Educazione per la Vita”, appositamente preparato per l’evento, seguito dal Messaggio Benedicente di Bhagavan. L’ospite d’onore, Sri Venkaiah Naidu, ha poi presentato il libro commemorativo ‘Hrudaya Brindavan’, una raccolta che, attraverso fotografie bellissime ed evocative, descrive la storia del viaggio cinquantennale del college di Brindavan.

La presentazione del libro commemorativo da parte dell’Ospite d’Onore, Sri Venkaiah Naidu.

Il nome del libro ha un significato storico poiché Bhagavan Baba intitolò il testo, che segnava l’apertura dell’ostello a Brindavan nel 1978, “Hrudaya Brindavan”. Luglio 2019 23


In quell’occasione, Egli disse: “Oggi siete a Brindavan; quando la lascerete, portatela nel vostro cuore e ciò vi darà pace e conforto.” La parte conclusiva della cerimonia mattutina è stato il discorso dell’ospite d’onore, Sri Venkaiah Naidu. Esprimendo ammirazione per le istituzioni educative fondate da Bhagavan, egli ha parlato degli sforzi attualmente in corso verso una nuova politica educativa, osservando che tali istituzioni si distinguono come un modello promettente.

importanti contributori della società in vari campi. Il discorso ha fatto molti riferimenti al valore della cultura indiana e alla crescita della nazione.

Il programma si è concluso con un discorso pubblico di ringraziamento del dottor T. Ravikumar, Direttore dell’Ostello del Campus di Brindavan, ed ex studente più anziano che serve nel Campus, seguito dall’inno nazionale, dai Bhajan e dall’Arati.

Lo sfondo dell’evento è stato l’incontro mondiale degli ex studenti dell’Istituto Educativo di Bhagavan che ha dato loro l’opportunità di riconnettersi con l’Istituto. Lo hanno fatto alla grande, presentandosi numerosi. Il raduno consisteva di ex allievi del primo gruppo e di ogni altro gruppo di studenti a partire dall’inizio del college nel 1969. Quali riflessi della presenza e della portata di Bhagavan, essi sono giunti da ogni parte dell’India e anche da diverse parti del mondo. L’incontro degli ex studenti presentava accademici, scienziati, ufficiali militari, Il discorso dell’Ospite d’Onore, Sri Venkaiah Naidu. funzionari e amministratori Ha poi parlato di come la motivazione pubblici, funzionari governativi, banchieri, che Bhagavan ha fornito a decine di imprenditori che riflettevano le diverse migliaia di persone sia fonte d’ispirazione aree in cui gli studenti dell’Università sono e ha fatto riferimento a motti di Bhagavan diventati importanti. Baba sull’educazione come “L’educazione Per evidenziare la continuità di tutte è per la vita e non solo per guadagnarsi le iniziative stabilite da Bhagavan e da vivere” e “Bisogna avere la testa di aggiornare gli ex studenti sull’attuale stato Sankara, il cuore di Buddha e le mani di di operatività di tutte le Sue istituzioni, Janaka”. Successivamente ha affermato è stato organizzato un evento speciale come l’istruzione in queste istituzioni sia intitolato “Riflessioni”, in cui i responsabili un mezzo di trasformazione e non una delle istituzioni di Bhagavan hanno transazione. Ha quindi citato gli ex studenti presentato una breve panoramica dei che continuano a portare questi valori nella loro vita quotidiana anche se sono diventati continua a pagina 30... 24 Luglio 2019

Eterno Auriga


Effulgenza della Gloria Divina LE VIE DEL SIGNORE SONO INSONDABILI

S

N. Kasturi

ATHYA SAI BABA, COME indubbiamente sanno i devoti, ha concesso loro visioni di Se Stesso come Rama, Krishna e Kamakshi. Forse, l’esperienza di Swami Amritananda a Puttaparthi potrebbe essere un esempio molto valido di questo aspetto della Divinità di Baba. Non appena Swami Amritananda arrivò a Prasanthi Nilayam, Baba lo avvicinò chiamandolo “Amritam”, ed egli fu veramente stupito dalla familiarità e anche dall’affetto di cui era colmo quell’appellativo, perché disse: “Soltanto Ramana Maharshi, con il quale ho trascorso 17 anni, si rivolgeva così a me, e la voce e il modo erano esattamente quelli di Maharshi!” Se mai c’è stato un miracolo, questo sicuramente lo è. Poi Baba chiese all’asceta ottantacinquenne di un’offerta sacrificale (Homa) a Ganapati, che egli aveva compiuto per 41 giorni quando aveva sette anni, e Amritananda raccontò a Swami tutti i dettagli di quel sacrificio, compreso il lungo complesso Mantra con cui accompagnava le offerte che ogni volta metteva nel fuoco. Il Mantra, come rivelato da Baba, cominciava con le parole “Om Sreem Hreem Kleem Gloum Gam”, ed egli le aveva ripetute mille volte al giorno per 41 giorni e aveva fatto altrettante offerte di noci di cocco nel fuoco del sacro Homa. Ma “qual è la ricompensa promessa nelle Shastra?” chiese Baba al vecchio asceta. Questi disse che, secondo le Shastra, se il sacrificio è compiuto con scrupoloso rispetto del rituale, Ganapati Stesso apparirà nel braciere sacrificale (Homa Kunda) come splendente, dorato Eterno Auriga

Dio dalla testa d’elefante e con la Sua proboscide riceverà le offerte conclusive e concederà perenne beatitudine mediante il Suo Darshan. Baba gli chiese se avesse avuto il Darshan. Amritananda rispose che non era tanto facile per un bambino di sette anni avere il Darshan del Signore, semplicemente in virtù del numero e della quantità di offerte e di Mantra, ma Baba l’interruppe e disse: “No, no. Sono state tutte quelle preghiere (Japa) e quei sacrifici (Homa) a portarti da Me ora. Tu, oggi, dopo un intervallo di settantotto anni, riceverai la ricompensa menzionata nelle Shastra.” Poi chiese ad Amritananda di guardarLo, ed ecco che egli vide l’elefante dorato, il Ganapati descritto nei testi antichi. Dopo Luglio 2019 25


questo Darshan, rimase come in trance per circa quattro giorni e, nella beatitudine che stava assaporando, dimenticò di mangiare, bere e dormire. Potrebbe essere di qualche interesse citare l’esperienza di Swami Amritananda (un Brahmino Nambudiri di nascita, che fu investito dello stato di Sannyasa da Sua Santità Narasimha Bharati Swami, Sankaracharya di Sharada Peetam a Sringeri) come da lui riferito al sottoscritto. Soffriva di asma cronica, una malattia che Baba diagnosticò essere causata ed essersi aggravata da una non corretta pratica di Hatha Yoga a Tiruvannamalai. Durante i mesi che restò a Puttaparthi, i farmaci che Baba gli dette gli evitarono gli spasmi ed egli fu praticamente liberato dai temuti dolori. Di tali farmaci, Swami Amritananda disse: “I primi due giorni, Egli mi diede della Vibhuti che “afferrò” con un “ondeggiamento” della mano; il terzo giorno, nella Vibhuti comparve una spessa polvere dorata che Egli stesso mi mise in bocca. Poi, si girò verso i quattro punti cardinali e da ciascuno, ruotando la mano, prese quantità di polvere color rame che mi applicò sulla schiena e sul torace. Poi “prese” ancora della Vibhuti e me la mise in mano dicendomi di inghiottirne un po’ al manifestarsi dello spasmo. Un altro giorno, “prese” delle tenere, delicate e pelose radici di una qualche pianta e mi disse di masticarle e ingoiarle. In altri giorni, mi dette una versione nana di fico d’Adamo (una varietà di banana, ndr), che non avevo mai visto prima in India, Sri Lanka, Malesia o nell’Himalaya. Mi dette poi un dattero (Kharjura), senza seme; “afferrò” una manciata di foglie, che spremette sotto i miei occhi e, raccogliendone il succo in un recipiente che aveva materializzato, mi ordinò di berlo. Un altro giorno, ruotò la mano e io riuscii a vedere un mazzo di piccole foglie verdastre. Mi disse di mangiarle tutte 26 Luglio 2019

quante – un etto circa - e me le porse con un luccichio negli occhi. Rimasi sbigottito nello scoprire che le foglie avevano, nella parte posteriore, piccole spine acuminate e, quando Lo guardai con occhio implorante, dicendoGli: “Vuoi davvero che mangi tutto questo, spine comprese?”, si intenerì un po’ e allungò la mano, dicendo: “Ridammele.” Gliele misi in mano e, quando me le ridiede, non c’era più una sola spina! No, non un segno o un’indicazione che la pianta fosse della specie spinosa; perciò mangiai tutto allegramente. Pochi giorni dopo, mi chiamò nella Sua stanza e “prese” una considerevole quantità di foglie verdi. “Un ottimo prodotto specifico – disse – che arriva direttamente dall’Himalaya.” Trattenendone metà, mi mise il resto in mano e disse: “Su! Mastica e ingoia.” Erano terribilmente amare e dovetti fare appello a tutta la mia capacità di far penitenza (Tapas) per adempiere al compito assegnatomi. Oh, quanto pregai in cuor mio che Egli interrompesse tutto ciò e non mi costringesse a mangiare l’altra orribile metà di foglie che aveva tenuto in serbo! Ma no. Quel giorno, non voleva mostrare alcuna clemenza. Dandomi il resto delle foglie, mi ordinò: “Finisci anche queste.” Facendo appello a tutto il mio coraggio, misi in bocca la seconda porzione, ma (ci credereste?) quelle foglie, che erano state più a lungo a contatto con la Sua Mano Divina, erano diventate indicibilmente dolci, più dolci della canna da zucchero, più dolci del miele! Egli rise della mia gioia e del mio sollievo e io appresi che le vie del Signore sono davvero insondabili. Questo racconto autentico di un anziano Sannyasi, che era stato a lungo con Ramana Maharshi ed era erudito nei Veda e nel Vedanta, è sufficiente a infondere fede anche nel cinico più incallito. – Estratto da “Sathyam Sivam Sundaram”, Volume 1

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BARBADOS

L 2 FEBBRAIO 2019, I VOLONTARI dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO) delle Barbados hanno visitato un ospedale geriatrico nella capitale dell’isola, Bridgetown. Cinque studenti dell’Educazione Spirituale Sai hanno preparato pacchi igienici, contenenti sapone, dentifricio, lozioni e asciugamani, per 36 anziani residenti nella struttura. I volontari SSIO, compresi i Giovani Adulti, hanno trascorso il pomeriggio con i pazienti dell’ospedale e hanno eseguito canti e inni cristiani, tra cui “Blessed Assurance” e “Glory! Glory! Hallelujah!” Il canto ha portato molta gioia sia ai residenti sia al personale. Mentre si scambiavano notizie sullo sport preferito dell’isola, il cricket, i Giovani Adulti si sono rattristati nell’apprendere che gli anziani non avessero accesso alla televisione o alla radio, e hanno deciso immediatamente di donare radio e televisori per l’area ricreativa dell’ospedale.

Sostenuto dal Governo della Guyana e dal Ministero della Sanità Pubblica, il Progetto Fibromi, tuttora in corso, ha condotto con successo dal 2013 oltre 140 operazioni di fibroma uterino e cinque interventi di chirurgia urologica dal 2013. Quest’anno, sono stati eseguiti 22 interventi di fibroma uterino con una percentuale di successo del 100%. I medici hanno anche donato forniture mediche all’ospedale locale e hanno visitato altri pazienti. Il vero indice del successo di questo progetto è stato vedere i volti felici e sorridenti dei pazienti e delle loro famiglie. L’ultimo giorno del progetto di servizio, i volontari della SSIO hanno distribuito 80 cesti di generi alimentari alla comunità di Berbice.

POLONIA

Dal 29 al 31 marzo 2019, 33 volontari della SSIO provenienti da otto Paesi hanno partecipato a un Eco Bootcamp (campo di addestramento) a Varsavia, in Polonia.

GUYANA

Tra il 23 febbraio e il 2 marzo 2019, un team internazionale di medici e specialisti medici della SSIO ha visitato, in Guyana, oltre 60 pazienti per la chirurgia dei fibromi uterini.

L’Eco Bootcamp in Polonia.

Il Progetto Fibromi in Guyana. Eterno Auriga

Durante i tre giorni, essi hanno partecipato a una serie di workshop interattivi, brevi conferenze, passeggiate nella natura e canti devozionali (Bhajan). Il Bootcamp ha permesso ai partecipanti di condividere idee ed esperienze e di connettersi gli uni agli altri. Il primo giorno del campo, i partecipanti hanno approfondito gli insegnamenti di Luglio 2019 27


Sathya Sai su Dio, la Natura e l’Uomo, nonché gli aspetti scientifici e spirituali del cambiamento climatico. I valori umani e il tetto ai desideri sono stati quindi valutati come le due soluzioni spirituali fondamentali al cambiamento climatico. Il secondo giorno, i Giovani Adulti hanno condotto numerosi workshop pratici su come avviare e condurre progetti ecocompatibili. Alla fine della giornata, i partecipanti hanno sviluppato le proprie idee per progetti ambientali e acquisito competenze per svilupparli. La giornata si è conclusa con un falò e Bhajan per commemorare l’Ora della Terra.

TAIWAN

Nell’ambito dell’iniziativa mondiale della SSIO “Serve the Planet”, il 20 ottobre 2018, 59 volontari della SSIO, tra cui studenti e insegnanti dell’Educazione Sathya Sai ai Valori Umani (SSEHV), hanno pulito una spiaggia nel nord di Taiwan.

INDIA

Himachal Pradesh – Il 17 maggio 2019, a Dharamshala, è stato organizzato un simposio sui Valori Umani, cui hanno partecipato i docenti della Central University di Dharamshala, e i presidi di sette istituti didattici con 600 B.Ed (esami d’ammissione). Il Vicerettore della Central University ha parlato all’assemblea e ha sottolineato l’importanza dei Valori Umani nell’Istruzione. Poi Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano della SSSSO, ha condiviso le sue opinioni con i partecipanti e ha detto che quella è la necessità del momento. Sri Nimish Pandya è stato in visita nell’Himachal Pradesh dal 15 al 18 maggio 2019 e ha supervisionato i vari programmi e attività dell’Organizzazione Sai dello Stato. Odisha – Il 5 maggio 2019, la violenta tempesta ciclonica “Fani” ha colpito le parti costiere dell’Odisha, coinvolgendo oltre un milione di persone dei distretti di Puri, Bhubaneswar e Cuttack. I volontari Seva Dal dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva hanno contattato le persone colpite e hanno fornito generi alimentari, oggetti di utilità e acqua potabile a più di 5000 famiglie.

Pulizia di una spiaggia a Taiwan.

Prima dell’attività di pulizia, lo scopo di questo progetto è stato presentato e discusso nelle lezioni SSEHV. Gli insegnanti SSEHV hanno lodato il valore pratico dell’attività che ha permesso agli studenti di vedere la distruzione delle spiagge dovuta ai rifiuti di plastica ed essere motivati a usare poca plastica o addirittura niente. – Organizzazione Internazionale Sathya Sai 28 Luglio 2019

Cibo cotto è stato servito agli abitanti dei villaggi colpiti dal ciclone.

Per 10 giorni, è stato servito cibo cotto a circa 10.000 abitanti dei villaggi e abitanti dei quartieri poveri.

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PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL TAMIL NADU

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AL 21 AL 22 GIUGNO 2019, oltre 1400 devoti, tra cui i bambini Bal Vikas, sono giunti a Prasanthi Nilayam dal distretto di Kanchipuram Nord, nel Tamil Nadu, per un pellegrinaggio di due giorni e hanno presentato molti programmi musicali e culturali. Il 21 giugno, i bambini Bal Vikas (maschi) hanno presentato il coinvolgente programma musicale strumentale “Layarpanam” (offerta musicale) sotto forma di un ‘ensemble’ di Mridangam.

La commedia “Sai Soul Dears” ha dimostrato le tecniche di gestione delle calamità.

secondo cui la vita umana è destinata a servire gli altri, i Giovani Sai hanno mostrato come siano entrati in azione non appena si verificava una calamità e come abbiano salvato vite preziose usando ogni tipo di tecnica salvavita. Al termine della commedia, una presentazione video ha messo in risalto l’enorme lavoro che viene svolto dalla suddetta Organizzazione.

‘Ensemble’ di Mridangam dei bambini Bal Vikas.

I bambini hanno conquistato il cuore di tutti gli ascoltatori quando hanno offerto i Bhajan e le composizioni classiche con verve e vivacità. Successivamente, la Squadra per la Gestione delle Calamità Naturali (Disaster Management Team) dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Tamil Nadu ha messo in scena la commedia intitolata “Sai Soul Dears” che ha descritto come questi “Soldati Sai” abbiano salvato persone colpite da disastri naturali in condizioni molto difficili. Seguendo il motto di Swami Eterno Auriga

La presentazione di musica devozionale delle Giovani Sai del distretto di Kanchipuram Nord nel Tamil Nadu.

Il 22 giugno 2019, il primo programma è stata la presentazione di musica devozionale “Sai Parijatham”, presentato dalle Giovani Sai del distretto di Kanchipuram Nord nel Tamil Nadu. Luglio 2019 29


Iniziando alle 8,30 con il canto di preghiera dedicato al Signore Ganesh “Om Ganapati Om Ganapati Om Ganapati Om”, le cantanti si sono esibite, con il cuore pieno di devozione per il loro Amato Sai, in canzoni melodiche che includevano “Namami Guru Charanam” (offro riverenti omaggi ai Piedi del Guru), “Narayana Sathya Narayana”, “Namo Sathya Sai Baba Namo Sathya Sai” (omaggi reverenziali al Signore Sai). Il programma pomeridiano è iniziato con i toccanti Bhajan “Prema Dhara” (fiume d’amore), guidati assieme dai bambini Bal Vikas (maschi) e dalle Giovani Sai del distretto di Kanchipuram Nord. La presentazione conclusiva del pomeriggio è stata la commedia “Sanathana Samskriti” (cultura eterna) che è stata messa in scena sempre dai bambini Bal Vikas. La recita è cominciata con una bellissima danza delle studentesse Bal Vikas ed è stata seguita dalla famosa poesia telugu di Bhagavan Baba sulla ricca cultura di Bharat.

La commedia “Sanathana Samskriti” ha messo in luce la ricca cultura di Bharat.

Descrivendo la storia della vita di alcuni illustri figli di Bharat, cioè Subhas Chandra Bose, Vivekananda, Ramakrishna Paramahamsa, la commedia ha messo in luce i valori di unità nella diversità, il tetto ai desideri e la tutela dei cinque elementi della Natura, come voluto da Bhagavan Baba. Il culmine della commedia è stata la presentazione, da parte dei bambini che indossavano una varietà di costumi, di una molteplicità di danze di tutte le regioni di Bharat, raffiguranti il valore dell’unità nella diversità.

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recenti sviluppi nei rispettivi ambiti. C’erano i Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust, Sri S.S. Naganand e Sri R.J. Rathnakar, che hanno messo in evidenza i ruoli, le responsabilità e le recenti iniziative del Central Trust. Successivamente, il dottor B. Sai Giridhar, Segretario Amministrativo dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, si è soffermato sui recenti sviluppi dell’Università e il professor Siva Sankara Sai, Direttore del Campus dell’Istituto di Prasanthi Nilayam, ha parlato delle iniziative di ricerca presso l’Università. È seguito Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, che ha sottolineato il ruolo svolto dall’Organizzazione Seva e, infine, ha parlato il dottor Shekhar Rao, Direttore 30 Luglio 2019

dell’Istituto Superiore Sri Sathya Sai di Scienze Mediche di Whitefield, Bengaluru, che si è concentrato sui risultati della missione medica di Bhagavan.

L’evento culminante di due giorni, 8 e 9 giugno, è iniziato con una cerimonia di “Felicitazioni” per tutti gli ex docenti e il personale che hanno prestato servizio nel college sin dal suo inizio nel 1969. L’evento di due giorni, che ha segnato il culmine della celebrazione dell’anno, ha permesso a tutti quelli collegati direttamente e indirettamente alle Istituzioni Educative di Swami di rinnovare la propria dedizione al nobile compito affidato a ciascuno di loro dal Divino Maestro, Bhagavan Baba.

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Simboli della Divinità su entrambi i lati con l’emblema dell’unità delle religioni. Le due cupole sono arroccate sull’edificio con finestre gotiche e archi romani. I due livelli dell’edificio hanno tetti in stile giapponese. Ci sono figure religiose indiane come Nandi e Hanuman che abbelliscono la struttura tutt’intorno. Draghi cinesi, simboli religiosi e disegni decorativi abbondano Un Edificio per Innalzare in questo edificio. la Consapevolezza Umana Un collage di colori e disegni in glorioso stile L GRANDE MUSEO PRESSO LO Hill cinese pervade il soffitto. Per dirla con le View Stadium, che fu offerto ai Piedi parole di Bhagavan, “sarà un’aggiunta alle di Loto durante le celebrazioni del meraviglie del mondo nel 21° secolo!”. 75° Compleanno di Bhagavan, il 18 Un imponente Stupa di circa 12 metri novembre 2000, è un edificio che presenta con in cima la Mano Divina che sostiene una fusione di molti stili architettonici l’universo attira l’attenzione mentre si e culture simboleggianti l’unità nella entra nello Hill View Stadium. Un gambo diversità. Parlando in occasione del primo di loto disegnato artisticamente sostiene anniversario dell’inaugurazione del museo, l’universo. In origine, gli artigiani che Bhagavan dichiarò: “Persone provenienti lavoravano allo Stupa avevano raffigurato da tutte le parti del mondo vengono qui da la terra in cima al dito divino. Ma Bhagavan sole, senza alcun invito speciale. Perché? disse loro: “Non solo il mondo, ma l’intero (indicando Se Stesso) Questo ‘Chaitanya universo!” Quando la dichiarazione di Jyoti’ li sta attirando qui! Swami “Viswame Naa Illu!” venne tradotta L’imponente struttura del Museo come “il mondo è la Mia Residenza!”, Chaitanya Jyoti, che si erge dal pendio Bhagavan corresse subito il traduttore: roccioso all’angolo nordoccidentale “No, non il mondo, ma l’universo!” Cinque dell’esteso Sri Sathya Sai Hill View cigni circondano la sua base. Una vasca Stadium, simboleggia la visione di chiamata Koi Fish Pool con pesci di una Bhagavan dell’unità del genere umano miriade di colori e sfere di granito rotanti nella diversità dei suoi colori e culture. idraulicamente, rafforzano l’idea di disegno Il vasto tetto, che ricorda l’aspetto del decorativo e accrescono la bellezza del palazzo di un imperatore cinese, è il più museo. grande che sia possibile trovare al di Nonostante i numerosi ostacoli fuori della Cina. Due cupole moresche in incontrati, il Chaitanya Jyoti fu ultimato in brillante titanio argentato con in cima una tempo per la cerimonia d’inaugurazione corona d’oro fiancheggiano il tetto cinese del 18 novembre 2000. Fu sicuramente

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la grazia di Bhagavan a permettere il completamento tempestivo di questo gigantesco progetto. La Bhumi Puja (cerimonia di consacrazione) del museo fu fatta il 25 agosto 1999, e portare a termine in un così breve arco di tempo una struttura così massiccia fu davvero un miracolo. Il 18 novembre 2000, alle 8 del mattino, a Bhagavan venne offerto il tradizionale benvenuto al pianterreno del museo, ove Egli premette un interruttore automatico per aprire la porta principale dell’edificio. Un dipinto dei Leela di Bhagavan da bambino.

Bhagavan inaugura il Museo Chaitanya Jyoti.

Bhagavan liberò un grappolo di palloncini per contrassegnare l’inaugurazione del Chaitanya Jyoti, che è una delle principali attrazioni del complesso. Swami fu poi condotto in alcune altre sezioni del museo. La breve cerimonia si concluse con l’Arati. Mentre l’edificio era in costruzione, una squadra di Mumbai lavorò agli oggetti da esporre al Chaitanya Jyoti. Il museo ospita oggetti rari che offrono uno spaccato della vita, della missione e degli insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Ci sono film rivelatori sulle materializzazioni di Bhagavan, Leela (giochi divini) della Sua infanzia, la Sua vita e i Suoi insegnamenti, e sulla vita e gli insegnamenti di Avatar precedenti come Rama e Krishna, statue di vari Avatar e profeti, predizioni e profezie sulla vita e la missione di Baba, 32 Luglio 2019

raffigurazioni dei Suoi giganteschi progetti al servizio dell’umanità e commoventi storie sulla pratica dei valori umani nella vita quotidiana. Per completare il tutto, ci sono maestose statue a grandezza naturale di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Il museo è senza dubbio diventato un centro di pellegrinaggio e, finora, circa 4,5 milioni di pellegrini lo hanno visitato. Che cosa li attira qui? Che si tratti di raffigurazioni tridimensionali, grafici, modelli, filmati video e altri contenuti multimediali, essi hanno creato, nell’edificio, un’aura di vibrazioni divine. Ogni oggetto esposto è permeato dell’eccelsa visione della venuta del paradiso in terra! L’elemento conclusivo è la Contemplation Hall (Sala di Contemplazione), dove il visitatore può sedersi in pace e riflettere su ciò che ha appena visto prima di uscire dall’edificio. L’immagine finale che il visitatore porta con sé è la vista di centinaia di pesci giapponesi KOI dalla bellezza mozzafiato, che galleggiano e nuotano tranquillamente e con grazia, a simboleggiare come noi dovremmo vivere la nostra vita con benevolenza verso tutti.

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SRI SATHYA SAI INSTITUTE OF HIGHER LEARNING (Deemed to be University)

EMPLOYMENT OPPORTUNITIES Academic, Research and Administrative vacancies For WOMEN

For MEN

ACADEMIC

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Dept. of Mathematics & Computer Science ASST. PROFESSOR

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Vacancies: 3

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Dept. of Biosciences ASST. PROFESSOR

Dept. of English Language & Literature ASST. PROFESSOR

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Vacancies: 1

RESEARCH

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Dept. of Food & Nutritional Sciences PROJECT TECHNICIAN

Dept. of Physics PROJECT FELLOW / ASSOCIATE

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Vacancies: 1

ADMINISTRATIVE

HOW TO APPLY

Finance FINANCE OFFICER

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ASST. MANAGER (FINANCE & ACCOUNTS)

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Recensione del Libro

SAI – LA FONTE DI TUTTE LE ENERGIE BABA – LA COSCIENZA ULTIMA

La coscienza e l’energia primordiali sono concepite, dai ricercatori spirituali, come due aspetti del Signore Supremo, mentre la comunità scientifica li concepisce come elementi costitutivi primari della creazione. Bhagavan Sri Sathya Sai Baba in molte occasioni ha rivelato ai Suoi devoti che il Suo stesso nome rappresentava questi due aspetti: Sai, la Madre Divina (Energia) e Baba, il Padre Divino (Coscienza).

SAI – LA FONTE DI TUTTE LE ENERGIE BABA – LA COSCIENZA ULTIMA Dottoressa Kavita S. Bhatt

Rs 135.00 spese postali extra,

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Codice No. 15953 pp. 389

PRECETTI E LE PRATICHE DELLO YOGA sono interamente basati sul concetto di soggiogare mente e sensi sulla via della salvezza, Moksha o Nirvana. Questo libro, “Sai – La Fonte di Tutte le Energie: - Baba - La Coscienza Ultima” è stato scritto dalla dottoressa Kavita S. Bhatt, a lungo insegnante di yoga. Il libro copre un ampio spettro di concetti consolidati, fraseologia e applicazioni pratiche pertinenti al campo dello yoga proposto da saggi come Patanjali. Importanti concetti del buddismo tibetano, come anche idee trasmesse da Sigmund Freud, Carl Jung e altri, sono debitamente convalidati in modo da fornire una prospettiva più ampia sull’argomento. 34 Luglio 2019

Questo libro è concettualmente organizzato in due parti. La prima parte è una vasta raccolta, analisi e interpretazione dei centri energetici (chakra), dei sistemi nervosi e Nadi (nervi astrali) supportati da diagrammi e tabelle descrittivi, e la seconda parte riguarda la coscienza da vari punti di vista. I risultati della scienza moderna sulla divisione delle aree funzionali tra la metà sinistra e la metà destra del cervello, come intuizione e intelletto, coscienza e azione, come anche i tipi di metabolismo anabolico e catabolico, i sistemi nervosi simpatico e parasimpatico sono corroborati dai concetti dello yoga di Ida e Pingala. Descrivendo l’Anahata Chakra, l’autrice attribuisce la sua importanza alla Bhakti (rigorosa perseveranza) e a Bhava Samadhi (equilibrio emotivo) come mezzi vitali per fondersi con l’Essere Supremo (Paramatma). Concentrando i pensieri positivi sui Chakra, la pura, vivificante e rivitalizzante energia cosmica può essere utilizzata per rinvigorire le varianti fisiche, mentali, astrali, eteree e spirituali del corpo - afferma l’autrice – P.P.S. Sarma Eterno Auriga


Dio è il solo Datore

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NA VOLTA, UN RE ANDÒ A caccia in una foresta. Dopo un po’, si sentì stanco e assetato. In lontananza, vide una piccola capanna e vi si recò, aspettandosi che vi fosse qualcuno. Lì trovò un saggio assorto in profonda meditazione. Il re rimase seduto ad aspettare pazientemente perché non voleva disturbare la sua meditazione. Nel frattempo, il saggio aprì gli occhi e chiese: “Mio caro! Chi sei? Che cosa ti ha fatto venire qui?” Il re rispose: “Io sono il capo di un regno. Sono venuto a cacciare nella foresta. Quando mi sono sentito stanco, sono entrato nel tuo eremo per riposarmi.”

Il re si compiacque dell’ospitalità del saggio e lo invitò a visitare il suo regno.

Il saggio fu molto felice di sentire ciò e offrì frutta e acqua fresca al re, il quale fu molto contento dell’ospitalità offertagli. Al momento della sua partenza, il re pregò il saggio: “Swami! Il mio regno è abbastanza vicino. Ti prego, vieni con me e accetta la mia ospitalità come segno di gratitudine.” Il saggio che aveva rinunciato a tutto non accettò l’invito, ma il re insistette e, alla fine, acconsentì solo per soddisfare il re. Eterno Auriga

Chinna Katha

Dopo essere giunti a palazzo, entrambi fecero un bagno ed entrarono nella stanza della Puja. Il re iniziò a pregare: “O Dio! Io sono diventato re grazie alla mia grande fortuna, ma questo piccolo regno non è abbastanza per me. Pertanto, voglio estenderlo annettendo i regni minori vicini. Getta il tuo sguardo benevolo su di me e concedimi la Tua grazia.” Sentendo queste parole, il saggio si alzò in silenzio e fece per andarsene senza dire nulla. Allora il re disse: “Swami! Te ne vai senza mangiare qualcosa? Per favore, resta per un po’.” Il saggio rispose: “Non sono venuto a chiedere l’elemosina a un mendicante.

“Pregherò Dio se avrò bisogno di qualcosa”, disse il saggio al re.

Tu stesso sei un mendicante e stai implorando Dio per avere cose meschine. Stai supplicando Dio di rendere grande il tuo regno. Se vorrò qualcosa, io pregherò lo stesso Dio che stai pregando tu. A te non chiedo nulla.”

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Data della pubblicazione 1° luglio 2019

Non Albergate Cattive Qualità Una scena della commedia “Sai Soul Dears”.

Finché ospitate cattive qualità, come desiderio, ira, avidità ecc., l’umanità non può fiorire in voi e non potete sperimentare

la

beatitudine,

la

saggezza divina e il principio divino Il numero di danza delle bambine Bal Vikas nella commedia “Sanathana Samskriti”.

onnipervadente.

Solo

quando

condurrete la vita oltre la dualità, con la consapevolezza della vostra realtà divina, potrete allora definirvi veri esseri umani. – Baba

La grande varietà di danze delle bambine Bal Vikas nella commedia “Sanathana Samskriti”.

E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i


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