Rivista mensile Anno LI n. 2 - aprile 2011 Poste Italiane Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27-02-2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Verona
corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani
...mille voci cantan Jamboree...
I campetti pre Jamboree sono finiti, ora gli Esploratori sono pronti per la grande avventura.
sommario L’orlo del mondo Obiettivo Cartolina - Vincitori e opere in gara di Ilaria Esposito...................................... Con i Rover al Moot in Cile di Roberto Daniele Cadili.....................
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Branca Elle Mi presento...sono Waingunga Jones di Matteo Foracchia............................. L’occhio di Chil...................................... Baloodoteca......................................... In caccia con Bagheera........................ Ululati alati........................................... Ai bordi della Giungla........................... Un riccio per capriccio........................
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Branca E Cooking adventure al Tecnicamp di Anna Carla Di Biase, Enzo Vitali, Valentina Vitali....................................
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Sogni che si avverano e conti alla rovescia Capi Pattuglia: superpoteri e super responsabilità dei Capi pattuglia del reparto Skorpio, Genova 3............................... L’angolo della tecnica.......................... Due passi verso il Jamboree di Silvana De Bari................................ Semplicemente Jamboree Staff del Reparto Sud.......................... Staff del Reparto Centro Sud.............. Semplicemente Svezia........................
Branca R Tutti in marcia con Libera un reportage fotografico....................
Dalle sezioni Il nuovo nido de L’Aquila..................... Da Arenzano a Kandersteg Pattuglie Tigri, Cobra, Pipistrelli......... Torna il Cngei a Cava De’ Tirreni.........
Rivista di divulgazione del metodo scout riservata agli iscritti al
CORPO NAZIONALE GIOVANI ESPLORATORI ED ESPLORATRICI ITALIANI ente morale D.L. n. 1881 del 21-12-1916 SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ORGANO UFFICIALE DEL C.N.G.E.I. ANNO LI - N. 2 - MAGGIO 2011 Rivista mensile a carattere tecnicoprofessionale Registraz. n. 7755 del 16/11/60, Tribunale di Roma. Direttore responsabile: Carla De Girolamo (carla.degirolamo@cngei.it) Coordinatore: Enrico Corradini Progetto grafico Patrizia Di Cataldo, Patrizia Andronico, Cristiano Andreani
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Impaginazione e Grafica: Marianna Minervini, Matteo Mellon, Andrea Pierazzini, Davide Lebovitz Patrizia Di Cataldo, Michele Rossi, con la partecipazione di : Tiziana Sforza, Alessandro Balestra, Roberto Coccia.
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In redazione: Diego Maniacco Camilla Maggiore (Branca L) Fabio Olmastroni (Branca E) Ernesto Liconti (Branca R) Ilaria Esposito (Internazionale) Beniamino Cislaghi (Formazione) e-mail: scautismo.giovani@cngei.it Consulenza fotografica e foto di copertina: Serena Stefani Resp. DB: Alberto Scolari Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana ITISSN0036-5696 Manoscritti, disegni e fotografie, anche se pubblicati, non vengono restituiti. È permessa la riproduzione purché venga citata la fonte.
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Stampata su carta ecologica “cyclus” Dalum Rivista di divulgazione del metodo scout riservata agli iscritti al CORPO NAZIONALE GIOVANI ESPLORATORI ED ESPLORATRICI ITALIANI Ente Morale D.L. n. 1881 del 21-12-1916 sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Sede Centrale: Viale di Val Fiorita, 88 00144 Roma tel. 0683769040 fax. 0683769051 http://www.cngei.it e-mail: sc@cngei.it
Da due anni avevamo un sogno. Tutto il Cngei lo condivideva, ma in particolare era il sogno di un gruppo di fratelli coraggiosi e tenaci, che nemmeno per un attimo hanno perso il sorriso anche nella più grande delle difficoltà e tra pochissimo il loro sogno diventa realtà: guardatelo con i vostri occhi, a pagina 38 di questo numero del giornale e, se potete, partecipate anche voi alla grande gioia dei fratelli de L’Aquila! E con un sogno che si realizza, un altro ne sta per cominciare ed è quello di tutti i ragazzi che parteciperanno al Jamboree. Seguiteci, e vi racconteremo passo dopo passo tutte le loro avventure. Buona caccia la redazione
Stampa: Arti Grafiche Biemmeci s.n.c. S. Martino Buon Albergo (Verona) Spedizione in A.P. - art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Verona Chiuso in redazione il 05-05-2011
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cartolina
obiettivo C
iao ragazzi, come va? La primavera comincia a farsi sentire, vero? mmmmm....Vediamo se avete buona memoria. Sul retro del precedente numero di scoutismo (sì bravi, proprio quello che avete sulla scrivania) trovate i vincitori e i partecipanti al concorso: “Obiettivo Cartolina”. Per chi di voi avesse intenzione di rinfrescarsi le idee, faccio un piccolo riepilogo. Il concorso è nato per tutti voi, ma soprattutto perché questo è il secondo anno nel quale continuiamo i festeggiamenti per il centenario del guidismo e dello scautismo femminile, condividendolo con tutte le associazioni scout in giro per il mondo. Quindi, se l’anno scorso abbiamo piantato i nostri bei semi del cambiamento, quest’anno siamo sicuramente curiosi di sapere come Francesca Granier, Roma 3, terza classificata
son cresciuti. Il settore internazionale del cngei, ha così, lanciato un richiamo per scoprire i sentimenti, le idee, le impressioni “cresciute” durante questo periodo in ognuno di voi. La proposta della cartolina, quindi dava ad ognuno la possibilità di esprimersi liberamente secondo il proprio stile, ed allo stesso tempo di pensare al tema che ci sta molto a cuore: “Valorizzare le ragazze e le giovani donne porterà un cambiamento nel mondo”. Di seguito trovate tutte le interpretazioni che ci sono pervenute, che ringraziamo di cuore, perché ci daranno la possibilità di inviare i migliori auguri di buon centenario a tutte le associazioni scout nel mondo. Ci sono arrivate anche le foto premiate: Francesca Granier, esploratrice del Roma 3 (arrivata 3° nella sezione branca E) e di Arianna
Cruginio, Matera1, prima classificata. Ma cosa hannp vinto?! Un fantastico skateboard personalizzato con il logo del settore internazionale dipinto a mano! Se poi non siete soddisfatti del mio racconto e volete andare più a fondo, potete cercare sui precedenti numeri di Scautismo altre informazioni sul tema, sugli obiettivi del millennio e sul centenario del guidismo e dello scautismo femminile. Ed ancora, se per qualsiasi motivo non siete riusciti a partecipare al concorso, saremo felici di raccogliere le vostre esperienze, vissute in unità e in gruppo per festeggiare l’evento, al seguente indirizzo e-mail: ilaria.esposito@cngei.it. Vi aspetto!
Arianna Cruginio, Matera,1a classificata e sotto la sua cartolina
Ilaria Esposito Settore Internazionale
Cartolina di Ilaria Alombi 2a classificata 5
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Tutto ha inizio nell’Aprile dello scorso anno quando un amico uruguaiano mi informò dell’esistenza di un Moot Nazionale in Cile previsto per il Febbraio del 2011. La notizia mi riempì di entusiasmo ma ero cosciente dei numerosi
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Con i Rover del Cile
ostacoli da superare prima di riuscire a intraprendere questa nuova avventura. Ebbe inizio perciò un periodo di ferreo risparmio e riuscii a metter insieme i soldi necessari. Il Moot si prospettava profondamente interessante e ciò che mi attirava maggiormente era lo spazio che veniva riservato al servizio. Ho preso parte all’evento come IST (International Service Team) visto che già da qualche anno non sono più un rover. Inoltre, alla luce del sisma che ha colpito il Cile appena un anno fa, il Moot è stato celebrato nella Regione del Maule che è stata colpita duramente dal terremoto, con lo scopo di prestare aiuto e solidarietà alle popolazioni e ai villaggi come solo lo spirito
scout riesce a fare. Il mio settore di servizio è stato lo Sviluppo Comunitario. Questo settore ha impiegato per quattro giorni più di 900 rover impegnati nelle attività di aiuto e ricostruzione. Ogni giorno veniva scelta una località diversa, in genere molto piccola e piuttosto isolata, nella quale i soccorsi del governo centrale erano stati più tardivi ad arrivare. Gli interventi sono stati di due tipologie: Il primo si focalizzava sulle attività ricreative invitando e coinvolgendo, tramite il porta a porta, i bambini della zona, in recite, attività ludiche (dal calcio alla palla scout) e ricreative (colori, pittura e pennelli hanno fatto da protagonisti). La seconda tipologia mirava a realizzare interventi per il bene comune come ad esempio la realizzazione di murales nelle piazze e scuole dell’infanzia, il dipingere i giochi nei giardinetti pubblici, la riqualificazione di piazze e aree verdi, la realizzazione di piccoli lavori di manutenzione nelle case e il riassestamento di chiesette e strade. Callejones, Maule, Palmilla e Sauzal sono i paesi nei quali abbiamo portato il nostro contributo che ha riempito di gioia e soddisfazione sia i rover, che ne sono stati gli artefici, sia le popolazioni locali. È stata una bellissima esperienza il Moot in Cile, resa ancora più speciale grazie
alla presenza di altre delegazioni provenienti dal Brasile, Argentina e Uruguay. E proprio alla delegazione uruguaiana va il mio ringraziamento per la disponibilità e generosità dimostrate nei giorni precedenti all’evento. Il Moot è stato un’occasione di confronto, servizio e divertimento nel quale tutti abbiamo sentito di avere una missione da compiere sulle note della canzone del campo SOL-IDAR-IZAR!! Roberto Daniele Cadili Senior, Messina 1
Sai cos’è un Moot? Il Moot è un campo internazionale al quale partecipano Rover provenienti da vari paesi ed avviene ogni 4 anni come per il Jamboree. A livello mondiale il primo Moot venne realizzato in Svizzera nel 1939 e circa 3000 Rover vi parteciparono. Nell’ Agosto scorso c’è stato il primo moot mondiale in Africa - 13° Moot nella storia. Il Cile ha organizzato un Moot per i suoi Rover e per le esigenze che il paese aveva in quel momeno, ispirandosi alla filosofia dei Moot internazionali già avvenuti.
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IL L' OCCHIO DdI itCH e!!!
branca elle
dalle profondità della Giungla!
S
alve carissime lupette e carissimi lupetti di tutta Italia!!! Che bello potervi finalmente scrivere dalle profondità della Giungla! Quando Chil mi ha chiesto di aiutarlo a raccogliere notizie e messaggi da tutti gli animali, sono esploso di felicità e mi sono subito catapultato nella foresta con la mia bisaccia ed il mio taccuino. Ma come chi sono? Ah, non avete tutti i torti, cari lupi: d’altronde non mi sono ancora presentato. Il mio nome è Waingunga Jones. Viaggerò con voi attraverso tantissime piste di caccia per scoprire, assieme al volo fidato di Chil, le novità, i giochi e le notizie provenienti da tutta quanta la Giungla!!! Sarà un vero onore cacciare notizie con voi, lupette e lupetti! Ma ora vi lascio alle gare enigmistiche di Baloo, ai giochi d’agilità proposti da Bagheera e ad una sfida tutta particolare lanciata direttamente dal volo fulmineo di Chil! Dandovi appuntamento al prossimo numero di Scautismo vi lancio felice un ululato gagliardo:
WAINGUNGA JONES
Ma la mia identità segreta è… Matteo Foracchia, ventiquattrenne, studente in “Medicina e Chirurgia” ed Educatore Sociale presso il Comune di Reggio Emilia. Ho cacciato come Akela del Branco di Tiferet (RE3) per tre anni e come Vicecapobranco per due. Ora sono in cammino assieme ai rover della Compagnia Drago (RE4). La mia più grande passione, oltre alla scrittura e allo scautismo, è cantare e suonare la chitarra con il mio gruppo dedicato al poeta e cantautore Fabrizio De Andrè.
waingungajones@cngei.it
branca elle
!!! Udite U LIA A IT A T T U T i d i tt e p u L Lupette e È giunto il momento di dare sfogo alla vostra vista di falco!!! Armatevi di macchine fotografiche, pennarelli, matite, tempere e acquerelli. Partecipate numerosi al nostro
CONCORSO di FOTOGRAFIA e ILLUSTRAZIONE Inviateci foto o disegni che traggano spunto da uno di questi due temi:
iso Caccia al Sorr del Branco
hi lupi
Facce da vecc
Inviate la vostra opera con Nome, Cognome e Branco di appartenenza a:
waingungajones@cngei.it Le migliori tra le vostre opere verranno pubblicate all’interno dell’Occhio di Chil e alla fine dell’anno scout verranno scelti dalla redazione di Scautismo lo scatto ed il disegno più espressivi, i quali saranno premiati con un’imperdibile sorpresa!!!
PARTECIPATE NUMEROSI !!!
A O C D E T O O L BA Care lupette e cari lupetti, è giunto il momento di misurarsi nella padronanza di tutto ciò che è necessario conoscere per cacciare con successo nella Giungla. Affrontate con attenzione le prove che il vostro maestro vi proporrà in queste pagine, e diverrete senz’altro degli esperti conoscitori della Giungla e dei suoi mille segreti!!!
branca elle
INDOVINA CHI…
Parola maestra di: ________________
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Parola maestra di: ________________
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IL BANDAR-TORNADO
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Aiuto!!! Quelle dispettose delle scimmie hanno sparpagliato e mischiato tutti quanti gli appunti del povero Baloo!!! Servirà il tuo inarrivabile fiuto da lupo per risolvere il guaio!!! Con molta attenzione, separa i frammenti sparsi qui sotto per formare le parole maestre di tre importantissimi personaggi Giungla. Con le parole rimaste potrai formare un importante insegnamento del padre di tutti gli scout, Baden Powell
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Parola maestra di: ________________
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IL VERO
CORTESE
STRADA
FELICI
CORTESE
LEALE
TU
DELLO STESSO
NEL BRANCO
PROCURA RE
MODO
IO
SIAMO
E LINGUA
DEL
DI ESSERE
AGLI ALTRI
E’ NEL
LA FORZA
E’
E’ DI
LUPO
Con mille colori illumino la prim avera, come fa l’aurora con la notte più nera. La mia coda è una tavolozza da pitt ore Così bella, da farti palpitare il cuo re. Ho un becco che canta ma d’inverno sto zitto Aspetto la primavera nel cespug lio più fitto Quando sento la brezza calda nell a giungla arrivare Apro il mio manto adornato e reg ale per poterti incantare.
NEL BRANCO
BRANCO
FRATELLI NO
SANGUE
Quale personaggio della Giungla si cela dietro questi enigmatici indizi? Pro vate a rispondere e non perdete la solu zione pubblicata nel prossimo numero di Scautismo!!!
LA FORZA
CUOR
ED
NELLA GIUNGLA
DEL LUPO
FELICITA’ FANNO
B. P. ci insegna che:
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branca elle
a r e e h g a B n o In caccia c Il Veleno del Cobra Reale
ruggito? Sono proprio io, io m il e et sc no co Ri !!! pi Lu ile della Giungla! Bagheera, la pantera più agin poi, potrete trovare tanti In queste mie pagine, d’ora per aguzzare il vostro fiuto e giochi da proporre al branco vostre zampe alla caccia… la vostra agilità ed allenare levi sulla preda! Affilate le zanne e lanciate tti!!! Buona caccia lupette e lupe
Il Soffio dell’Elefante Numero di giocatori: da 5 a 10 Materiale: un tavolo e una pallina da ping-pong Il popolo delle pantere ha appreso questo gioco dagli elefanti per esercitare il respiro a sostenere lung he corse e duri sforzi. I giocatori sono divisi in due gruppi , ciascuno dei quali si dispone su uno dei due lati lunghi di un tavolo. Una pallina da ping-pong viene me ssa al centro del tavolo. Al “via” ogni giocatore deve soffiare e deve cercare di far sì che la pallina cada in terra dal lato degli avversari. È necessaria buona padronanza di sé, perché per soffiare con tutte le proprie forze è indispensabile mantenersi seri, senza ridere, essere concentrati e saper dosare il proprio fiato.
L’Agguato della Lince te Numero di giocatori: due gruppi o mu pugli o luoghi in cui ces di za Terreno: boscoso o con presen nascondersi è utilizzato dal popolo Questo esercizio di appostamento agli agguati alle prede. i ciol delle linci per allenare i propri cuc cui nascondersi viene in ti In un luogo apposito ricco di pos di raggio al cui interno i tracciato sul suolo un cerchio di 5m etto. Un guardiano custodisce giocatori mettono ciascuno un ogg ove sul venire a riprenderli. Il guardiano si mu di ri ato gioc ai e edir imp di ca cer e gli oggetti riprendere solo rarvi all’interno. Ogni giocatore può bordo del cerchio, ma non può ent semplice tocco un con ffi” la lince guardiana “gra che ta Bas ato. osit dep va ave vi che l’oggetto ente ferita: può to, perché questa resti automaticam una delle linci appostate per l’aggua re all’attacco. rna rito er pot di 5 minuti prima eno alm re etta asp e dev ma ra, libe andarsene 16
Numero di giocatori: 2 o 4 gruppi o mute Materiale: un pallone Terreno di gioco: 20x10 m2 Questo gioco ci è stato tramandato dal popolo dei cobra, che lo utilizzano per allenarsi a produrre il veleno di difesa dei propri cuccioli e per mantenersi sempre agili e scattanti nei propri movimenti. Ciascuno dei due battaglioni di cobra nomina un Cobra Reale che si mette dietro la linea di fondo del campo opposto. Scopo del gioco è di colpire con il veleno il maggior numero di cobra della squadra avversaria, inviando il pallone il più spesso possibile al proprio Cobra Reale. Due giocatori sono al centro del campo, schiena contro schiena, a fianco del CobrArbitro designato. Questi lancia in alto il pallone ed i due giocatori cercano di prenderlo. I giocatori devono lanciare il pallone al proprio Cobra Reale, evitando che sia intercettato dagli avversari. Quando il Cobra Reale prende il pallone, cerca di colpire ed avvelenare con esso i giocatori della squadra avversaria, che cercheranno invece di schivarlo. Ogni giocatore colpito dal veleno si immobilizza impietrito come una statua. Il Cobra Reale non deve assolutamente uscire dal proprio campo, né i giocatori dai limiti del loro spazio. Si commette una infrazione se: il pallone è lanciato con un piede o il pallone viene preso fuori dai limiti del campo. In caso di infrazione il pallone viene lanciato dal giocatore della squadra avversaria che è situato più vicino al punto dove è stato commesso il fallo.
Lo Stormo d’Aquile Numero di giocatori: più gruppi o mu te Materiale: un bastone lungo 2 m per ogni gruppo Terreno di Gioco: 15x10 m2 Questo esercizio ci è stato insegna to dal popolo delle aquile predatrici, le qua li volano sempre in formazione perfetta, e cos ì facendo cacciano le proprie prede senza ma i fallire. I gruppi sono affiancati sulla linea di partenza con i lupi in fila indiana. Il primo lupo di ogni gruppo riceve un bastone. Al seg nale di partenza egli deve correre fino ad un traguar do posto a quindici metri, fare dietrofront e ritornare al proprio gru ppo. A questo punto il secondo giocatore afferra il bastone e, insiem e, affiancati, corrono verso il traguar do, lo aggirano e ritornano per aggregare anche il terzo componente della squadra, e cos ì via, finché tutto il gruppo insieme percorrerà l’ultimo tratto del percorso. Durant e tutta la corsa il bastone dovrà essere tenuto ben orizzontale.
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branca elle
A L T U I AL L U ATI
GIU NGLA
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I bravi signori
La luna bambina
E adesso a chi la diamo questa luna bambina che vola in un “amen” dal Polo Nord alla Cina? Se la diamo a un generale, povera luna trottola, la vorrà sparare come una pallottola. Se la diamo a un avaro corre a metterla in banca: non la vediamo più né rossa né bianca. Se la diamo a un calciatore, la luna pallone, vorrà una paga lunare: ogni calcio un trilione. Il meglio da fare è di darla ai bambini, che non si fanno pagare a giocare coi palloncini: se ci salgono a cavalcioni chissà che festa; se la luna va in fretta, non gli gira la testa, anzi la sproneranno la bella luna a dondolo, lanciando grida di gioia dall’uno all’altro mondo. Della luna ippogrifo reggendo le briglie, faranno il giro del cielo a caccia di meraviglie. 18
Speranza
S’io avessi una botteguccia Fatta d’una sola stanza Vorrei mettermi a vendere sai cosa? La speranza. “Speranza a buon mercato!” Per un soldo ne darei Ad un solo cliente Quanto basti per sei. E alla povera gente Che non ha da campare Dare tutta la mia speranza Senza farla pagare.
Un signore di Scandicci buttava le castagne e mangiava i ricci. Un suo amico di Lastra a Signa buttava i pinoli e mangiava la pigna. Un suo cugino di Prato mangiava la carta stagnola e buttava il cioccolato. Tanta gente non lo sa E dunque non se ne cruccia: la vita la butta via e mangia solo la buccia.
Il treno degli emigranti
Non è grossa, non è pesante La valigia dell’emigrante… C’è un po’ di terra del mio villaggio, per non restare solo in viaggio … Un vestito, un pane, un frutto, e questo è tutto. Ma il cuore no, non l’ho portato: nella valigia non c’è entrato. Troppa pena aveva a partire, Oltre il mare non vuol venire. Lui resta fedele come un cane, nella terra che non mi dà pane: un piccolo campo, proprio lassù … Ma il treno corre: non si vede più.
AI
LA
Le parole generate dalla fantasia e dal cuore dei poeti sono così forti da volare come ululati di lupi, e da rimanere nell’aria per sempre, così che chiunque possa ascoltarle e sentirsi un po’ più libero e felice di prima. Le parole che trovate qui sotto, care lupette e cari lupetti, sono state composte da uno scrittore italiano che decise di dedicare tutta la poesia della sua vita ai bambini. Il suo nome era Gianni Rodari. Tratte dal libro: Filastrocche in cielo e in terra.
Ci costringono a sparare alla gente. E se non lo facciamo, sparano loro a noi. Ma qui non si può scappare. L’ultimo che ha provato ad andarsene è stato Mussakh, un bambino più grande di me di due anni. Dopo averlo preso, l’anno rinchiuso per cinque giorni dentro una buca, senza acqua né cibo. Quando è uscito fuori gli hanno fatto mangiare una strana polvere bianca, e da quel momento ha smesso di lamentarsi e non ha mai più tentato di fuggire. Da allora i suoi occhi verdi sono diventati stinti come il sale, e non ha più parlato con nessuno. L’hanno drogato con chissà quale sostanza per renderlo definitivamente schiavo e fargli perdere qualsiasi desiderio di libertà. Ce ne sono tanti, come Mussakh ed io. Siamo stati rapiti ai giochi per diventare armi. E pochissimi sanno che, anche in questo momento, siamo migliaia e migliaia in tutto il mondo. Bambini schiavi. Bambini spesso dimenticati. Bambini soldati. Vi lascio la mia storia, care lupette e cari lupetti, perché spesso ci si scorda di noi, visto che non c’è nessuno a riprenderci con telecamere, ad udire le nostre voci, a raccogliere i nostri desideri, a condividere le nostre speranze. Vi lascio la mia storia perché so che voi, bambini e bambine, non vi scorderete di me. Terrete con voi le mie parole per aiutarci, un domani, ad uscire da questa baracca e liberarci per sempre da queste armi. Lo farete crescendo senza mentire a voi stessi, senza dimenticare la sofferenza, senza distogliere lo sguardo da ciò che è ingiusto e fa paura, ma studiando, informandovi e lavorando con impegno per diventare persone migliori ... Costruttrici di un mondo migliore. Teneteci nei vostri pensieri costantemente, e chissà che un giorno, questo pensiero che vi avrà tanto fatto amare la vostra vita, la vostra libertà, non vi porti definitivamente verso noi, per aiutarci ad uscire dall’oscurità...
BORDI D
C
L E
aro Chil, ti ho visto che sfrecciavi nel cielo qualche giorno fa, e ho deciso di lasciarti queste parole nel vento per farle giungere ai fratellini ed alle sorelline di tutto il mondo, nella Giungla ed oltre. Ho sentito che dalle vostre parti si può correre liberamente in un’avventura fatta di colori e giochi. Ho sentito anche che i bambini sanno leggere e scrivere perché vanno tutti i giorni a scuola, e che hanno qualcuno che pensa a loro, che prepara loro da mangiare la sera, li abbraccia quando piangono e li sorregge quando cadono. Tutte queste cose, nella mia vita, non le ho mai conosciute. Mi chiamo Khaleb, ma non so nemmeno se sia il mio vero nome. Di mia madre ricordo solo che ha pianto tanto quando mi hanno portato via da lei, molti anni fa. Ora vivo con altri venti bambini, in una baracca in mezzo alla foresta dalle parti di Mossaka, nel cuore del Congo. Ci fanno uscire solo per metterci in mano un fucile e mandarci a rubare cibo e denaro nei villaggi vicini. Dicono che siamo dei “grandi soldati” e che un giorno diverremo ricchi e governeremo tutta quanta l’Africa. Io non voglio essere ricco, mi piacerebbe molto di più poter tornare a giocare con i miei amici di quando avevo cinque anni, e soprattutto tornare da mia mamma e dai miei fratelli.
A conquistare finalmente la nostra libertà. 19
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Un
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SAPPIAMO CHE I RICCI HANNO ACULEI MOLTO APPUNTITI PER PROTEGGERSI, MA SAPPIAMO ANCHE CHE SONO ANIMALI MOLTO GOLOSI E SIMPATICI! PERCHÈ NON AVERNE UNO IN CASA CON NOI?
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cio
c i r p a c r pe ECCO
branca elle
COME SI FA!
• Tagliare la pata ta
a metà
• Scavare all’int erno una metà della patata lascia ndo 1 cm lungo il perimetro (i primi due procedimenti con aiuto di un adulto) • Mettere uno st rato di cotone • Riempire con la semenza di erba •
Coprire con il coto
ne
• Annaffiare
MATERIAtaLgEro: ssa
• Una pata • Coltello rba • Semenza di e sce gatto (perché cre e) molto alta e fort • Cotone rofano • 2 Chiodi di ga • Acqua
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• Utilizzare i due chiodi di garofano per fare gli occhi del riccio. • Ricordarsi di in naffiare il riccio tutti i giorni!
Quando l’erba crescerà avrete una simpatica sorpresa! 21
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giorni, era ancora deserta, o meglio, senza esploratori. Il giorno dopo con l’arrivo di scout e capi provenienti da varie parti d’Itapre m e s to ta n ro ff a o m lia abbiamo incominciato Ma abbia , é h rc e p a fare conoscenza con i nità … tutto con tanta sere ragazzi con i quali avremre to ra lo p s e l’ i: tt mo vissuto questa grande lo sapete tu i n esperienza. Questi 5 giorni re e s mpre e s o n o s e ic tr ra lo p s sono stati molto movimene l’e ! à it rs e v v tati, ma tra costruzioni e a anche nelle attività siamo riusciti ad imparare molte cose sulla cucina e stringere amicizie. iamo partiti in 8 da Lanciano, con il Abbiamo imparato a cucinare con la trapnostro Capo Reparto, il giorno pri- per, abbiamo impastato con le nostre mani ma dell’inizio del campo, di mattina tanti gnocchi squisiti, scoperto che la ricotpresto, e siamo arrivati alla base asson- ta può diventare facilmente un dolce buonati, stanchi e affaticati ma allo stesso nissimo, se mischiata con cioccolato e zuctempo eccitati perché per noi stava per chero. Abbiamo organizzato un aperitivo cominciare una nuova, grande e indimen- con stuzzichini e cocktail per tutti gli esploticabile avventura, ovvero il nostro primo ratori e le esploratrici. Insomma, siamo Tecnicamp. diventati dei cuochi provetti. Nonostante Al nostro arrivo la base di Rotzo, il posto il Tecnicamp sia stato molto bello, per noi che ci avrebbe ospitato per 5 fantastici ci sono stati momenti più “tristi”… come
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cooking adventure branca e
quando durante l’ora dei pasti noi che combattevamo con il fuoco che non si accendeva vedevamo quelli degli altri corsi andare in mensa con un pasto già assicurato, o come quando andavamo a cercare per il bosco la legna che molto spesso era bagnata, o quando raccoglievamo carriole e carriole di terra che poi sono servite soltanto per creare un forno enorme che alla fine abbiamo utilizzato una sola volta. Ma abbiamo affrontato sempre tutto con tanta serenità … perché, lo sapete tutti: l’esploratore e l’esploratr ice sono sempre sereni anche nelle avversità! Comunque ora basta parlare di cose tristi …. in-
fatti ora vogliamo raccontarvi di un momento che secondo noi resterà nel cuore di molte persone, ovvero la sera in cui tutti noi ci siamo riuniti per partecipare al fuoco di Bivacco, nel quale ogni corso con una scenetta o cose simili ha rappresentato a tutti gli altri quello che avevano fatto in quei 5 giorni. Insomma un fuoco proprio indimenticabile. Il nostro Tecnicamp è stato sicuramente un’avventura da non scordare, che ci ricorderemo con il passare degli anni. Anna Carla Di Biase, Enzo Vitali, Valentina Vitali Reparto Prometeo Lanciano 1
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CORSO CAPI PATTUGLIA
! à t i l i b a s n o p s e r i d n a r g o n a v i r e d i r e t o p Da grandi Tutti i capi pattuglia della Liguria si sono radunati sotto la pioggia di Arenzano: il plotone Skorpio GE3, l’armata Sherwood GE2, la legione Giano GE4, il battaglione Sherwood Arenzano, la truppa Spensley GE8, il drappello Kim GE5. Tutti uniti per comprendere che da grandi poteri derivano grandi responsabilità! Dopo esserci divisi in pattuglie di formazione abbiamo assemblato il nostro capo pattuglia ideale con materiale di riciclo (quali giornali, bottiglie, bastoni ecc...), lo abbiamo quindi descritto sia nell’aspetto che nella sua personalità; i sommi ed irraggiungibili CR hanno poi inscenato situazioni particolari ma plausibili che potrebbero avverarsi nella vita di pattuglia tipo: panico durante la missione o eventuali disaccordi nell’organizzazione e nella vita di pattuglia. Tramite i nostri fantocci/capi abbiamo spiegato come risolvere tutte le eventuali problematiche che ci si
Controllare i nostri super poteri per diventare super capi pattuglia
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potrebbero parare davanti. Il momento culminante è stata la cena, dove i senior di Arenzano hanno gloriosamente saziato la nostra fame, con prelibatezze di ogni sorta. A causa di una lettura di prosa avvenuta nel teatro al di sotto della nostra sede, abbiamo dovuto spostarci in uno stanzino piccolo che non poteva in alcun modo contenere l’esuberanza dei nostri fantasmagorici poteri; quindi, più che eroi in azione, sembravamo un branco di scimmie chiuse in gabbia. Dopo una notte buia e tempestosa, durante la quale abbiamo soavemente dormito (seeeee...) la domenica ci ha gentilmente regalato il sole!!! A colazione terminata, ci siamo spostati nel parco di Arenzano; dopo aver scansato pavoni e parlato con i cigni, siamo tornati al nostro obiettivo di controllare i nostri super poteri per diventare dei SUPER CAPI PATTUGLIA. Il nostro primo allenamento è stato apprendere l’arte del controllo del potere della VITA DI PATTUGLIA: organizzazione e riuscita di una
missione. Il tema e le personalità dei pattugliotti erano molto stravaganti ma ben definiti. Come secondo allenamento abbiamo fatto il gioco del bulldozer contro i sommi ed irraggiungibili CR, tra sangue, ossa rotte, carne, lividi e sofferenze abbiamo compreso il sommo segreto che il ruolo del capo pattuglia è di essere d’aiuto ai sommi ed irraggiungibili CR. La nostra terza arte da apprendere è stata confrontarci con i nostri sommi CR al gioco dello scalpo (eravamo in media 10 contro 1); dopo la scontata vittoria ci veniva spiegato quali attività fossero proprie del reparto e quali della pattuglia, quindi gestite e organizzate in gran parte da noi. Dopo un pranzetto ristoratore abbiamo riepilogato tutto quello che abbiamo fatto ed abbiamo appreso, con un fantastico cruciverba, le caratteristiche di un buon capo pattuglia. Infine ci siamo avviati eroicamente e dotti sui nostri poteri e sulle nostre responsabilità alla stazione. Tra lacrime, fazzoletti, commozione e addii ci siamo dati appuntamento al prossimo incontro. Capi pattuglia Skorpio GE3 25
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1) Utilizzando una porzione di corda ripiegata su se stessa fate un anello. 2) Infilate il capo della corda all’interno dell’anello come in figura.
Ecco una risposta a tutte queste domande: dei lavoretti con il cordino!
Dopo aver deciso cosa realizzare, cominciate col procurarvi tanti cordini 3) - 4) Infilando la mano colorati, che si trovano all’interno dell’anello abbastanza facilmente in che utilizzate come capo della corda, ferramenta. Va da sé che ribaltatelo in modo che passi intorno al capo più il negozio è grande e libero della corda. più assortimento troverete, sia a uno che a più colori.
5) Tirate le due asole che si sono così formate in modo da stringere il nodo.
Per saperne di più consultate il sito www.scoobies.net
Scoubidou Chi non conosce questo fantastico passatempo? Con esso potete creare portachiavi e decorazioni varie da appendere al coltellino, alla cintura, al cellulare... Si può fare da uno a quattro colori e il nodo di base è quello quadro, lo stesso usato per il “nodo dell’amicizia” che si fa al foulard. 1) Prendete le due estremità della corda, ripiegatele a formare due asole, incrociate così le due asole come in figura.
2) Prendete uno dei due capi liberi e ripiegatelo come per farlo rientrare dentro l’anello dell’altra corda (ma senza tirare, altrimenti si disfa tutto).
3) Ripetete l’operazione con l’altro capo della corda formando così un disegno come nella figura, a questo punto tirate tutti e 4 i capi della corda per stringere il nodo.
Se volete fare lo scoubidou con due cordini, per iniziare è sufficiente piegarne uno a metà e poi fare con il secondo un nodo semplice intorno alla piegatura del primo, in modo da ottenere già l’anello per appenderlo. Per finire il lavoro, invece, è utile tagliare le estremità e bruciarle con la fiamma di un accendino. È possibile realizzare scoubidou quadrati o tondi (come quello nella foto) e perfino invertire il senso della rotazione per ottenere altri effetti. In realtà si possono usare anche 3 cordini oppure 6 o anche di più, ma occorre prima prendere la mano con il tipo di base.
Angolo della tecnica
Angolo della tecnica
Non sapete cosa fare alle riunioni di pattuglia se vi sorprende improvvisamente la pioggia? Treccia Volete realizzare un ricordino o un a catenella segno distintivo che sia soltanto vostro? È il lavoro perfetto da cui cominciare, dato che si fa con un solo filo e può servire per fare dei State cercando un’idea braccialetti o dei fermafoulard. In pratica si tratta di tanti nodi scorsoi fatti in sequenza, uno per un’attività di dentro l’altro. autofinanziamento?
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DUE PASSI VERSO B
eh si, ho iniziato questo viaggio un po’ di tempo fa con la domanda di iscrizione, quasi senza speranze, poi ecco che a fine settembre una lettera occupa la mia posta… Mittente: Reparto Sud, il sogno di un esploratrice speranzosa inizia a materializzarsi. Passa un mesetto ed eccoci li, 56 esploratori un po’ spaesati con uno zaino pieno di positività e buoni propositi sulle spalle. Così, tra un alza e un ammaina bandiera, un saluto e 8 fischi, un fuoco e un’attività, fu il m o -
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mento di un abbraccio e un sorriso ed i 56 esploratori dovettero salutarsi mantenendo alta la speranza di ritrovarsi. Questa volta eravamo una quarantina, tanti ragazzi sistemati in un quadrato di fronte a quelle bandiere che ci ricordano chi siamo, nel caso dovessimo confonderci, in prossimità di questa ventiduesima marmellata di scout. Insomma, questo campetto è stato magnifico, proiettato già verso la Svezia. Incontri speciali con un prete africano, una ragazza musulmana e ancora una volta un prete, questa volta di Napoli, diciamo un po’ “bizzarro” e per finire tre ragazzi con qualche anno in più ma che come noi parteciperanno al Jamboree, vestiti di blu!
SEGUI I LORO PASSI, C'É POCO
DA
MOLTO
E R E O B M A IL J
Questo campetto è stato come un piccolo Jamboree con incontri e confronti, e come ogni buon confronto, abbiamo anche avuto l’occasione di conoscere alcuni dei continenti che ci saranno. In gruppi misti di diversi reparti di provenienza, abbiamo presentato un paese a scelta di un continente assegnatoci ed oltre le tradizioni ne abbiamo assaporato anche il gusto in una affiatata gara cucina, così tra macedonie di frutti esotici, cous cous speziato, bocconi di cioccolata, la vincitrice è stata l’Eu-
ASPET TARE DOVRETE
ANCOR VIAGGIARE
ropa con un piatto all’apparenza disgustoso, che però ha stupito tutti (anche i cuochi), un magnifico purè di patate con cavolo e cipolla, il tipico Colcannon irlandese. Beh, direi che nonostante le stressanti ore di viaggio, ne è valsa la pena esserci a questo campetto che è stata una delle più belle esperienze scout che ho vissuto in 7 anni. Sono fiera di aver dato il mio contributo al reparto LAVA FLUORESCENTE. Silvana De Bari Reparto Betelgeuse Molfetta
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Semplicemente JAMBORE
Reparto SUD
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Salve a tutti, noi siamo lo staff del Reparto Sud che andrà al Jamboree del 2011 in Svezia. Originariamente eravamo delle semplici persone che vivevano la loro vita normalmente ma poi, l’esposizione a raggi cosmici durante una missione di carattere scientifico nello spazio, ha modificato le nostre molecole e da quel giorno siamo diventati scout! Da quel giorno combattiamo le forze dell’oscurità, facendoci chiamare i “Fantastici 4”. The Thing alias Dott. Alex Torrisi - CR. La nube lo ha modificato in un essere di roccia vulcanica etnea di Paternò (CT), ha 34 anni e una moglie (che presto lo abbandonerà visto in COSA si è trasformato), nella vita fa l’insegnante, l’allenatore di basket e da 22 anni dall’incidente con la nube, è anche uno scout con predilezione per la Branca E (7 anni da CR, 4 da IR e 4 in Ptg Naz), inoltre ha già sperimentato una missione Jamboree, in qualità di VCR in Inghilterra. Mr. Fantastic alias Prof. Alessandro Balestra-VCR. L’esposizione ha modificato i suoi tessuti rendendolo elastico e gommoso. Nonostante il capello brizzolato ha 26 anni e proviene dalla città dei Sassi, Matera. È laureato in ingegneria meccanica e ora lavora presso un’azienda vicino la sua città che progetta e installa impianti ad energia alternativa. Nel tempo libero lavora ad un macchinario per ricreare la nube in modo da farci riavere il nostro aspetto originario. Ama gli sport, in particolare quelli di
difesa personale, infatti, all’età d’esploratore ha partecipato ai campionati italiani di pugilato. Ama le sfide e l’avventura. Dopo 3 anni nella branca L, svolge il ruolo di CR, da due anni, nel nuovissimo reparto Ohmsford del Matera 2 (Pomarico). The Human Torch alias Lorenzo Di Rese aka Lollo - VCR. Nel suo corpo scorre fuoco romano, della città eterna dove è nato 28 anni fa senza grandi pretese e senza poteri, ma poi l’esposizione a raggi cosmici di circa 20 anni fa, ha modificato le sue molecole per sempre rendendolo uno scout …nautico! È laureato in comunicazione visiva e grafica editoriale, e attualmente lavora in uno studio di progettazione grafica. Da circa 8 anni concentra i suoi poteri cosmici all’interno della branca E, prima come CR poi come IR, dando sempre il meglio delle sue fiamme. Invisible Woman alias Dott.sa Maria De Chiaro - VCR. L’unica donna dello staff tra questi baldi eroi. Proviene da Benevento e ha 27 anni. La nube ha modificato il suo dna rendendolo invisibile, questo le ha permesso di laurearsi in Farmacia senza troppi problemi ma non ha smesso di studiare perché è iscritta ad una scuola di specializzazione, che continua a frequentare di nascosto. Lavora presso l’università nell’ambito della ricerca scientifica sperimentando nuovi composti e come consulente per un’importante azienda farmaceutica. Negli scout è Akela da 3 anni del Branco Mowha, Benevento 1 e da quest’anno IR della Branca elle.
Reparto CENTRO SUD
Questo è il meraviglioso Staff del reparto Centro Sud: Ciao a tutti! Sono Chiara CR del reparto CentroSud per il Jamboree in Svezia. Sono una scout dalla nascita…ho avuto il mio primo fazzolettone a 5 mesi! Per un quarto della mia vita ho fatto la CR nella mia sezione, Porto Torres. Dopo 7 anni ho dovuto lasciare per motivi di studio e lavoro, fosse per me lo farei tuta la vita! Parlavamo di lavoro?! Faccio l’educatrice in una casa famiglia; ho un coro di voci bianche; faccio la maestra di musica alle elementari; sono una musicoterapeuta che al momento si occupa di pazienti alzheimer e bambini autistici e, come forse già qualcuno sa, a tempo perso faccio la cantante lirica! Dopo tutto questo ovviamente mi avanza il tempo per giocare a basket. Che dire…non vedo l’ora di iniziare questa splendida avventura insieme con gli esploratori del nostro coloratissimo reparto CentroSud, sorridenti, allegri, e carichi più che mai! Ciao a tutti! Sono Carmelo, ho 27 anni e vengo da Catania. Sono negli scout dal 1992, dalla tenera età di 9 anni, e da allora non ho saputo smettere. Attualmente sono il commissario della sezione di Catania, ma la mia vita da adulto scout l’ho sempre trascorsa facendo il capo reparto. Da poco mi sono laureato
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in Scienze politiche e lavoro in Aeronautica Militare. Sono entusiasta di poter partecipare al Jamboree e di farvi vivere le stesse emozioni che provai in Cile quando ero un esploratore. Non vedo l’ora di poter condividere questa nuova avventura insieme a voi! Ciao ragazzi! Sono Matteo, ho 23 anni e sono di Roma. La mia avventura scout è iniziata nel 1995 quando ad 8 anni ho fatto la promessa e sono diventato lupetto del branco Occhio di Primavera del Roma 8. Con gli anni l’avventura si è fatta sempre più avvincente e sono cresciuto sino a diventare CR del reparto Klondike. Oggi sono il Capo Gruppo del Roma 3, mi sono laureato in Scienze Politiche e sto continuando a studiare per la specialistica in Relazioni Internazionali. Sono veramente contento che ora la mia avventura possa continuare ad arricchirsi con questo Jamboree e sono felicissimo di poterla condividere con voi! A presto! Ciao a tutti! Mi chiamo Luciano, ho 26 anni e vivo a L’Aquila. La mia vita scout è iniziata appena 7 anni fa quando avevo 19 anni. Nei 6 anni passati ho fatto sempre e solo vita di reparto, prima come vice e poi ho fatto 4 anni di capo reparto. Da quest’anno sono capo gruppo. Studio ingegneria delle telecomunicazioni e mi manca poco per finire. Sono felicissimo che mi sia stata data la possibilità di partecipare al Jamboree con voi e sinceramente non vedo l’ora di partire! A prestissimo!
iao
Semplicemente JAMBOREE
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Semplicemente Svezia
Vänta, snälla
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“Vänta, snälla. Vad är klockan?” Nella notte svedese, rientrando ai vostri sottocampi, una voce dal buio potrebbe rivolgervi questa misteriosa domanda. Siete pronti a rispondere? La comunicazione è fondamentale, specialmente al Jamboree, dove un buon vocabolario può aiutarci a vivere al meglio quest’esperienza. Sperando che l’italiano non vi dia troppi problemi, è sulle lingue straniere che dovrete concentrarvi. Le lingue ufficiali al Jamboree saranno l’inglese e il francese, quindi, se le studiate a scuola, adesso avete un buon motivo per non addormentarvi sul banco mentre il prof spiega. Tutte le indicazioni di direzione, le istruzioni per i giochi, gli scambi di distintivi, ogni contatto con gli altri scout del mondo sarà facilitato se arriverete al Jamboree preparati: non vorrete mica perdere un’attività perché non sapete come rispondere? Inglese e Francese, dunque, ma anche di Svedese se ne parlerà parecchio. Non esiste cultura al mondo che non apprezzi quando uno straniero prova a cimentarsi con la parlata locale, e allora forza:
Troppo facile? Siete già a un livello avanzato? allora forse potrebbe esservi utile anche:
Seconda lezione Puoi mostrarmelo sulla mappa?
Kan du visa mig på kartan? (can du visa mei po kòrtan)
Portamici, perfavore
Ta mig dit, är ni snäll. (tò mei dit, aer ni snaell)
C’è una specialità locale?
Finns det en lokal specialitet? (finn det en lokòl spesialitet)
OK, la prendo
Jag tar den! (jòg tòr den)
Prima lezione fondamentale di svedese (tra parentesi la pronuncia): Ciao: Hej. (Hay) ma anche Tjena (Schenah) Come stai: Hur mår du? (Hur mor du?)
Bene, grazie: Tack, jag mår bra. (Tack, iòg mor bra) __ Mi chiamo ___ : Jag heter ________) (Iag hetter _____ Piacere di Trevligt att träffa dig conoscerti. (trevligt att traeffa dei) Non parlo [bene] Jag kan inte tala] ( lo svedese. svenska’ [så bra òg can inte tòla svenska [so bra])
Come va? Troppo difficile? Dai, basta prendersi per tempo, senza rimandare a imorgon (imorron) quello che potete fare idag (idòg). Se poi avete paura di sbagliare, basta imparare la differenza tra Ursäkta (urschächta), Förlåt (forlot) e Jag är ledsen (Iòg aer lessen) e tutto andrà per il meglio. Enrico Maso CC Atacama - Udine 1
P.s.: Non temete, la voce dal buio diceva semplicemente “Scusa un attimo: sai che ora è?”
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SONO ARRIVATI DA TUTTA ITALIA PER SFILARE TUTTI INSIEME A POTENZA, E RICORDARE IL SACRIFICIO DI TANTI.
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In questo reportage fatto dai rover le posizioni sulle occupazioni giunte in redazione sono nettamente a favore delle contestazioni alla riforma. Dei contrari è arrivato solo un parere, che abbiamo pubblicato. E voi cosa ne pensate? Vi invitiamo a raccontarci la vostra esperienza e a proporci il vostro punto di vista per poter continuare il confronto sul prossimo numero. Scrivete a: ernesto.liconti@cngei.it
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a l i u q a ’ l l e d o Il nuovo nid
dalle sezioni
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CO R P O N A Z I O N A L E G I O
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, L Aquila
inalmente ci siamo: a giugno la sezione Cngei de L’Aquila inaugurerà la sua nuova sede. e lo farà in grande stile, con una settimana di festeggiamenti aperti a tutti, che culmineranno sabato 18. Due anni fa sembrava un sogno. Adesso per i fratelli aquilani è finalmente una splendida realtà!
C.N.G.E.I.
PL
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Associazione di Promozione Sociale (ed) Ente Morale sotto l'Alto Patronato del Capo dello Stato
VA NI E S P LO R AT R I C I I TA L I A NI
a iazione Scout Laic
Sezione dell’Aquila
A sinistra, l’invito per l’inaugurazione della sede della sezione de L’Aquila e, in questa pagina, alcune immagini del prefabbricato che ospiterà gli scout. Per informazioni e aggiornamenti si può consultare il sito http:// cngeilaquila.blogspot.com
La sezione del CNGEI dell’Aquila ha il piacere di invitarLa alla “Giornata d’inaugurazione della nuova sede” sabato 18 giugno 2011 - dalle 10,30 alle 15,30 Via P. Ficara c/o Piazza d’Arti - L’Aquila
Via P. Ficara c/o Piazza d’Arti 67100 - L’Aquila e-mail: aquila@cngei.it
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A come
KAN DERSTEG 2010
T
utto iniziò il 12 agosto 2010... Abbiamo fatto un bellissimo campo estivo all’insegna dell’amicizia internazionale.
Arenzano
Siamo andati al Kandersteg International Scout Center. Kandersteg è un paesino vicino a Berna in svizzera dove Baden Powell (dopo il primo Jamboree) ha deciso di fondare un campo in cui per 365 giorni l’anno si potesse ricreare l’atmosfera del Jamboree.
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Che ci fossero scout diversi era evidente: girando per il campo c’erano inglesi in maglietta e pantaloncini mentre noi avevamo felpe e calze pesanti. La pioggia è stata una costante del campo e ci ha creato qualche difficoltà ad accendere il fuoco per cucinare o quando abbiamo fatto la gita. Per la lunga gita siamo arrivati in un rifugio dove abbiamo dormito (e mangiato una zuppa veramente buona) e il giorno dopo siamo scesi al lago che si vedeva dal rifugio: bellis-
Amicizia
È
simo, talmente blu che sembrava una cartolina. Lì al lago faceva molto freddo ma abbiamo visto degli scout che facevano il bagno. Quella sera abbiamo partecipato al barbeque internazionale dove i vari gruppi sfoggiavano le uniformi: un gruppo di scozzesi al posto dei pantaloncini portava il kilt. Abbiamo anche partecipato a due fuochi internazionali dove ogni gruppo portava un bans o una canzone. Alla fine una ragazzo dello staff si è esibito in un numero di giocoleria col fuoco: davvero spettacolare! Abbiamo fatto anche una serata in piscina, l’acqua era fredda però ci siamo divertiti tantissimo a giocare con gli altri ragazzi. È stato un campo divertente oltre che una bellissima esperienza internazionale. Ptg Tigri Rep. Sherwood Arenzano (GE)
di sicuro uno dei sentimenti più importanti al mondo, forse anche di più dell'amore. Per uno scout è molto più semplice riuscire a rapportarsi con un altro scout, perché entrambi hanno qualcosa in comune, cioè lo scautismo ed il fatto di dover condividere la maggiore parte delle cose, anche la più insignificante come un coltellino o del cordino, aiuta ad intensificare il rapporto.
Mare e Monti
con i lupi L
a nostra marcia è cominciata verso le nove qua ndo insieme ai lupetti siamo partiti alla volta del Passo della Gava per percorrere 18 Km. Abbiamo ospitato nel nostro reparto (nelle rispettive pattuglie) i lupetti che presto sarebbero diventati membri del reparto Sherwood. La mattina passata a camminare è stata lunga e faticosa ma non è mancato il piacere di osservare le culture e le tradizioni di cinesi, tedeschi ma anche spagnoli o giapponesi. Durante l’andata inoltre abbiamo potuto osservare lo spettacolo affascinante di Arenzano, Genova e Savona dai nostri monti. Arrivati alla Gava, verso l’una, abbiamo aiutato i senior della nostra sezione, che avevano preparato alcuni giochi molto divertenti per i bambini presenti alla Gava. C’erano un ponte tibetano, una scala di corda e l’asse basculante. Oltre a ciò c’è da dire che abbiamo potuto mangiare l’ottima pasta al pesto che ci hanno fornito gli organizzatori dell’evento “Mare e Monti”. Verso le quattro abbiamo intrapreso la via del ritorno passando per il luogo forse più bello dei nostri monti: il passo della Gavetta da dove, nelle giornate più limpide, si può tranquillamente vedere la Corsica. Ritornati in paese abbiamo salutato i futuri esploratori, che durante questa giornata si sono divertiti molto e hanno avuto un primo assaggio della vita da esploratori. Ptg. Pipistrelli Rep. Sherwood Arenzano (GE)
Il Reparto ha portato i Lupetti dell’ultimo anno lungo una classica escursionistica Ligure: La Mare e Monti di Arenzano
All'interno dei gruppi scout si possono trovare anche amicizie che poi dureranno per tutta la vita, o semplicemente amicizie a distanza, come per esempio è successo al nostro reparto, che questa estate ha fatto il campo in svizzera. Lì abbiamo conosciuto inglesi e messicani e, anche se mantenere contatti è difficile, alcuni di noi ci riescono. In poche parole l'amicizia è indispensabile nella vita, perché con gli amici ci scherzi, ci giochi, ma soprattutto sai che loro ci saranno sempre e che saranno sempre pronti ad aiutarti. Ptg.Cobra Rep. Sherwood Arenzano (GE)
“Anche per noi più grandi è stata una bellissima esperienza che ci piacerebbe poter ripetere in futuro.”
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CAVA DE
Cava de Tirreni
ono passati quasi cento anni dalla prima formazione di una pattuglia di esploratori cavesi del Cngei che, nel 1914, con l’entusiasmo che da sempre contraddistingue gli scout di tutto il mondo, si recavano in corriera a Salerno per unirsi ad altre pattuglie provenienti da altre cittadine della provincia. Non sappiamo quanto sia durato il sogno di quegli esploratori, ma a quasi cento anni da quel 1914 da quello stesso lontano entusiasmo rinasce un gruppo di scout del Cngei a Cava de’ Tirreni. È stato un sogno coltivato per una decina di anni dallìattuale Consiglio di gruppo e finalmente si è concretizzato. Nato per “gemmazione” dalla sezione di Battipaglia, il gruppo apre ufficialmente il 24 ottobre 2010 con il suo Consiglio di gruppo, il branco Waingunga e la Compagnia Don Chisciotte. A poco più di due mesi da quella prima alzabandiera che ha donato a tutti noi una gioia immensa, il 2 gennaio 2011 il gruppo parte per il suo primo campo e lo fa tra i monti a noi cari, i Lattari, che circondano Cava de’ Tirreni e dopo una serpentina sul bordo della Costiera Amalfitana vanno a tuffarsi nella Penisola Sorrentina. Sono stati tre giorni pieni zeppi di attività, di giochi, di escursioni, ma anche di cerimonie: l’accettazione dei cuccioli nel branco, le promesse di un rover e di un senior, la firma della carta di compagnia. Ritornati a casa, con il ricordo indelebile che accompagnerà ciascuno di noi lungo il proprio sentiero, si è
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ripreso a lavorare, con ancora più entusiasmo, per il prossimo obiettivo: l’apertura di un reparto di esploratori ed esploratrici. Sembrava impossibile, sembrava l’idea di qualche irriducibile sognatore, ma alla fine il sogno è diventato realtà. Perché quando si sogna da soli, rimane un sogno, ma quando lo si fa insieme, diventa realtà. Ci sembra doveroso cogliere l’occasione per ringraziare l’Associazione che ci ha dato la possibilità di promuovere i principi dello scautismo laico nella nostra città, i formatori che ci hanno fatto crescere durante i nostri
È stato un sogno coltivato per una decina di anni dall’attuale Consiglio di Gruppo e finalmente si è concretizzato.
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campi di formazione, il commissario regionale e la sezione di Battipaglia che ci stanno seguendo da quattro anni. Grazie di cuore a tutti voi che avete reso possibile la costruzione di un sogno! Il Consiglio di Gruppo Cava de’ Tirreni Sezione di Battipaglia
Cava de Tirreni
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il Cngei torna a...
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Grazie Akela! 44
Campo estivo Val Dorizzo 2010 Consiglio di Akela
“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero’ ad essere felice....” Grazie a Sonia Alberio per averci accompagnato a muovere i primi passi da lupetti! I Lupi del Como 1