4 minute read

INTRODUZIONE ………………………………………………………... pag

INTRODUZIONE

L’idea di questa tesi nasce dai dialoghi con la mia insegnante di Tuina, Susanna Taccola, alla quale ho posto spesso varie domande sui disturbi dell’apprendimento, una problematica che ho incontrato frequentemente nella mia attività professionale sanitaria e che finora ho tentato di affrontare solo con le mie competenze di osteopata. Mi capita talvolta di avere a che fare con ragazzi affetti da DSA, che arrivano nel mio studio per problematiche di tutt’altra natura. Durante le sedute e l’anamnesi emerge quindi anche la presenza di questi particolari disturbi per i quali i genitori di questi giovani pazienti mi chiedono se è possibile fare qualcosa per migliorare i disagi di questa condizione. Con l’occasione del mio trattamento, sebbene cercato per altra motivazione, la famiglia racconta del disagio interiore cui il ragazzo è soggetto, dovuto alle difficoltà che si manifestano soprattutto in ambito scolastico. I disturbi dell’apprendimento in età evolutiva interessano il 3,2% degli studenti sul territorio nazionale. Si tratta di un fenomeno in aumento anche sul territorio toscano, come riscontrato dai docenti delle nostre scuole che testimoniano la crescita del numero di bambini interessati dalle caratteristiche di questi disturbi. Il maggior riscontro di questi casi è dovuto sicuramente anche alla maggiore competenza del personale insegnante nell’individuare precocemente i segnali di disturbo così come al perfezionamento dei test di rilevazione che vengono somministrati agli studenti dai pedagogisti e dai neuropsichiatri, quest’ultimi deputati ad effettuare la diagnosi di DSA. Altri fattori che si possono sommare alla causa anatomica biologica della dislessia sono indubbiamente gli stili di vita cui questi ragazzi sono sottoposti. Mi riferisco all’eccessivo numero di ore passate davanti agli schermi elettronici (telefoni, tablet, pc, ecc) che induce una iperstimolazione visiva tipica della nostra cultura, così come al ritmo frenetico della vita odierna dei ragazzi, affollata di numerosi impegni scolastici,

Advertisement

1

extrascolastici e attività organizzate che non lasciano spazio alla creatività del ragazzo e ne limitano la funzione neuroplastica del cervello, stimolata soprattutto dal gioco spontaneo. L’insegnante Taccola ha accolto il mio interesse per l’argomento, indirizzandomi verso la ricerca su un disagio preciso tra quelli classificati come DSA, che è la dislessia evolutiva, ovvero la difficoltà di apprendere l’abilità della lettura con particolare riferimento al periodo dell’infanzia e dell’adolescenza. Per poter aumentare le mie possibilità di intervento sui ragazzi con dislessia, Susanna mi ha proposto di approfondire l’argomento mettendo a confronto il trattamento osteopatico con le possibilità offerte dal Tuina e di inquadrare la dislessia secondo il punto di vista della Medicina tradizionale cinese (di seguito MTC). L’Osteopatia e il massaggio cinese, pur partendo da principi e metodologie diverse, hanno molti aspetti in comune: - entrambe le discipine, sebbene nella propria specifica maniera, utilizzano le mani come strumento terapeutico e per ascoltare i tessuti del corpo, - condividono il principio di avere un approccio globale alla persona; - cercano la causa del problema oltre a gestirne il sintomo ; - provano a ripristinare l’equilibrio psico fisico del soggetto, cercando di attivare la sua fisiologica capacità di autoguarigione. Nella prima parte di questa tesi ho cercato di raccontare la dislessia evolutiva con le sue caratteristiche, la sua storia, le cause. Si tratta del disturbo più frequente tra quelli classificati nei DSA e colpisce il 2,9 % della popolazione scolastica in età evolutiva. Oltre alla difficoltà specifica legata alla lettura, il bambino dislessico sperimenta molto spesso anche tutta una serie di disagi personali e emotivi che indeboliscono il suo benessere complessivo. Frustrazione, bassa autostima accompagnano spesso l’esperienza del ragazzo a scuola, dove non è raro che la sua problematica sia intensificata anche da un certo livello di competitività crescente nei gruppi scolastici. Il

2

malessere può diffondersi poi alla vita del ragazzo complessivamente con stati di tensione, irritabilità, alterazione del sonno fino a giungere all’ansia e alla depressione. Nella seconda parte, questa tesi affronta poi in maniera specifica le possibilità di intervento su questo disturbo, sia attraverso il massaggio Tuina, sia attraverso il trattamento osteopatico. Nel paragrafo dedicato all’approccio della MTC alla dislessia ho cercato di mettere in chiaro come l’utilizzo dei Qi Jing Ba Mai, i meridiani curiosi, possa agire sulle potenzialità dell’individuo che, nel caso del ragazzo con disturbo, non si sono attuate nel migliore dei modi, nel periodo embriologico e gestazionale. Il trattamento dei meridiani curiosi potrà migliorare la neuroplasticità del cervello. Molta attenzione è stata dedicata ai punti di agopuntura che si trovano prevalentemente sul cranio e a quelli periferici che possono apportare benefici al cervello e ai meridiani principali coinvolti nelle tappe evolutive dell’individuo. In ugual modo, nel paragrafo dedicato all’approccio osteopatico, ho messo in evidenza le varie metodiche sviluppate da questa disciplina quali la cranio sacrale, la biodinamica, la funzionale e la fasciale che negli anni ho perfezionato frequentando corsi post graduated. Infine nel paragrafo finale illustro le possibilità di un approccio integrato tra Tuina e Osteopatia con riferimento al problema.

3

This article is from: