PROPRIETA’ E APPLICAZIONI DELL’AGOPUNTO LR-3 TAICHONG IN AGOPUNTURA VETERINARIA, CASI CLINICI

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Scuola di Agopuntura Tradizionale della Città di Firenze

PROPRIETA’ E APPLICAZIONI DELL’AGOPUNTO LR-3 TAICHONG IN AGOPUNTURA VETERINARIA, CASI CLINICI

Allieva:

Dott.ssa Brunetti Valeria Lucia

Relatore:

Dott. Beni Andrea

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INTRODUZIONE  L’elemento legno (mu) nelle leggi dei 5 movimenti  Il movimento del legno nel ciclo sheng e nel ciclo ke  La loggia energetica del legno e le principali corrispondenze  Le funzioni del fegato  L’agopunto LR-3 taichong  LR-3 taichong nelle diverse specie animali  Azioni e indicazioni dell’agopunto LR-3 taichong  Associazioni più comuni dell’agopunto LR-3 taichong SCOPO DELLA TESI MATERIALI E METODI  Agopuntura manuale  Laserpuntura  Elettroagopuntura  Moxibustione CASI CLINICI  Isidoro  Ugo  Chiodo  Zuma CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA

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INTRODUZIONE

L’elemento legno (mu) nelle leggi dei 5 movimenti

All’inizio c’era il dao una sorta di caos primordiale, in cui non vi era differenziazione ma solo un “immenso”; anche definito “la via”, “la forma generata dal senza forma”. Dal dao si passa alle prime differenziazioni cioè il wuji, non polo, si passa al grande polo, cioè il taiji che è ancora una indifferenziazione ma con dentro il seme del dualismo yin e yang; sempre esistenti assieme e si trasformano uno nell’altro, fondamentali per l’esistenza. Wuji e taiji sono statici se presi singolarmente, come uomo e donna che presi singolarmente sono statici ma assieme possono riprodursi. Ecco l’importanza della numerologia, dove il 2 è statico, quindi mancanza di vita, ma il 3 è movimento e trasformazione. Segue poi la differenziazione dal 3 al 4 per arrivare ai 5 elementi (legno, fuoco, terra, metallo, acqua) e infine alle leggi dei 5 movimenti. Partendo dal 2, yin e yang, per arrivare a creare i numeri successivi, devono alternarsi dandosi il cambio nel tempo dove lo yin si trasforma in yang e viceversa. Quindi vi è un momento nel pensiero circolare cinese in cui c’è lo yang nello yang, poi lo yang nello yin, lo yin nello yin e lo yin nello yang; quindi tra i due opposti ci sono delle forme di transizione “ibride” che permettono la fine di uno e l’inizio dell’altro. Movimenti di yin e yang nel tempo creano le stagioni, le ore del giorno, e si possono fare analogie con tutte le cose esistenti. Se i 5 elementi vengono considerati nella loro condizione di staticità la milza (elemento terra) si troverà al centro. Essa è come il fulcro di una ruota che permette di mantenere un equilibrio e una transizione tra tutti gli altri elementi. Così l’elemento terra funge da passaggio tra un elemento e quello 3


successivo. Quando invece i 5 elementi vengono considerati come 5 movimenti, essi non sono più statici; la milza, il movimento terra, viene portato fuori e prende posizione a cavallo tra lo yin e lo yang, quindi tra fuoco e metallo, fungendo da movimento di transizione. Il movimento legno, in cinese mu, rappresenta la primavera, il germoglio, ciò che nasce, ciò che si affaccia per primo, infatti, non a caso è il primo movimento dell’anno, il primo organo che si trova con la sua marea energetica a cavallo tra un giorno e l’altro. All’interno dell’impero è colui che deve dare le direttive e mettere in moto tutto, quindi sta all’inizio, è la nascita, l’alba, cioè nel complesso tutto ciò che sta per sbocciare e muoversi. I suoi organi sono fegato come zang e vescica biliare come fu. Il fegato, gan, nel suo ideogramma da una parte ha la carne, che indica l’organo e dall’altra parte ha una sorta di scudo-pestello che sta a indicare la sua funzione; infatti, il fegato nel concetto imperiale è il generale d’armata e quindi la sua funzione è quella della difesa (scudo), è l’arma che permette di difendere l’impero, governa il sistema immunitario. Il suo nome cinese è zuzueyin che letteralmente vuol dire meridiano yin del piede. La sua circolazione è di tipo centripeto perché parte dal piede e va verso il torace. La circolazione interna dell’energia si muove ciclicamente seguendo un ordine preciso: parte dal polmone e termina col fegato. È una circolazione concentrica che parte dall’interno per esteriorizzarsi e poi fare il ciclo opposto.

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La caratteristica del fegato, essendo generale d’armata, è il movimento. Ha una caratteristica energetica molto esplosiva, yang, ma ha anche un radicamento yin (sangue che accumula e governa) importante in quanto yin e yang devono sempre equilibrarsi. Nel complesso il fegato viene considerato un organo yin. Ha anche l’incarico della difesa. Fa parte del triplice riscaldatore sia medio che inferiore. Il triplice riscaldatore è l’organo in cui si produce tutto il calore corporeo. Il cuore è l’imperatore, determina le leggi dello stato, gli altri organi devono sostenere l’impero portando a termine le volontà del cuore. Queste sono trasmesse tramite i globuli rossi. La milza ha la funzione di granaio, deve cioè procacciare, procurare il cibo all’organismo. Il fegato è il generale d’armata, quindi colui che provvede alla difesa dell’impero. Il polmone è alle trasmissioni ministeriali, cioè colui che trasmette i vari pensieri e fa funzionare e ripetere autonomamente le azioni apprese (come andare in biciletta o tutte le funzioni autonome fisiologiche dell’organismo). Il rene è la potenza, la forza, la volontà di fare, poiché tutto ciò che viene fatto all’interno del corpo è per la volontà del rene. Il coraggio è della vescica biliare. 5


Il movimento legno nel ciclo sheng e nel ciclo ke Esistono due leggi fisiologiche che si comportano come un sistema endoomeostatico, il ciclo di produzione e quello di controllo (o di inibizione), e due leggi nell’ambito della patologia, determinate dall’alterazione dei primi due, il ciclo di super inibizione (o sopraffazione) e il ciclo di contro inibizione (o ribellione). I due cicli fisiologici (produzione e controllo) rappresentano le due forze dinamiche fondamentali che creano e consentono la vita: il nutrimento e la crescita (produzione), il controllo e la definizione dei limiti (controllo). Nella terminologia cinese vengono anche definite sequenza madre-figlio o ciclo sheng (produzione) e sequenza nonnonipote o ciclo ke (controllo). Il ciclo sheng (madre-figlio) è un ciclo fisiologico continuo, costante e invariabile nel tempo. Esso stabilisce che ogni movimento produce quello che lo segue ed è prodotto da quello che lo precede: il legno genera il fuoco, bruciando; il fuoco genera la terra; la terra genera il metallo; il metallo genera l’acqua; l’acqua genera il legno, facendo crescere le piante. Ne consegue che il fegato è figlio del rene e padre del cuore. Il ciclo ke (nonno-nipote) è un ciclo di inibizione o controllo necessario per mantenere l’equilibrio del ciclo di produzione. È un ciclo fisiologico, continuo, costante e invariabile nel tempo che stabilisce che ogni movimento controlla il secondo che lo segue nel ciclo di produzione ed è a sua volta controllato dal secondo che lo precede: il legno inibisce la terra, ricoprendola; la terra inibisce l’acqua, drenandola; l’acqua inibisce il fuoco, spegnendolo; il fuoco inibisce il metallo, fondendolo; il metallo inibisce il legno, tagliandolo. Ne consegue che il fegato inibisce la milza ed è inibito dal polmone.

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La loggia energetica del legno e le principali corrispondenze La loggia energetica del legno è rappresentata dal fegato (gan) che è lo zang (organo), l’aspetto yin del movimento e dalla vescica biliare (dan) che invece è il fu (viscere) e quindi l’aspetto yang del movimento. La vescica biliare occupa un posto particolare tra i visceri yang, poiché è la sola che non viene a contatto con i cibi, le bevande i loro prodotti di rifiuto, ma accumula bile che è un prodotto raffinato, un liquido “puro”; inoltre non comunica con l’esterno direttamente come fanno tutti gli altri visceri. Per questa ragione la vescica biliare è anche uno dei sei visceri straordinari (cervello, midollo, ossa, vasi, vescica biliare, utero). All’interno della loggia energetica del legno il libero fluire del qi del fegato promuove la secrezione della bile nella vescica biliare e anche la sua secrezione negli intestini, mentre il qi della vescica biliare aiuta la salita del qi del fegato. Il fegato controlla la capacità di pianificare la vita e la vescica biliare controlla la capacità di prendere le decisioni. Il capitolo 8 del “Su Wen” dice: “il fegato è come un generale dell’esercito che è responsabile della strategia”, e poi “la vescica biliare è come un giudice imparziale dal quale partono tutte le decisioni”. Ogni elemento presenta delle corrispondenze, infatti questo è uno degli aspetti più tipici della medicina cinese, in quanto rappresenta il tentativo di collegare tra loro i differenti fenomeni e le diverse qualità che si manifestano sia nel macro sia nel microcosmo. Questo sistema rappresenta una parte importante della teoria dei cinque movimenti. Le corrispondenze tra i fenomeni naturali e il corpo umano, verificabili quotidianamente nella pratica clinica sono: corrispondenze tra cinque movimenti e stagioni, evoluzioni (nascita-crescita-trasformazione-declino-morte), punti cardinali, energie cosmiche (vento-calore-fuoco-umidità-secchezza-freddo), organi e visceri, tessuti, organi di senso, emozioni, sapori, odori, colori, secrezioni e suoni. Le corrispondenze del legno sono: • Stagione: la primavera. Passaggio dallo yin allo yang. La rinascita della natura dopo l’inverno, è il seme che germoglia, è lo slancio verso l`alto della natura in crescita, è il sole del mattino che sorge e sale nel cielo. 8


• Evoluzione: il legno, essendo il passaggio dallo yin alla yang, corrisponde alla nascita, alla crescita e alla fase di accelerazione. Simboleggia il movimento d’esteriorizzazione e l’espansione in tutte le direzioni. • Energia cosmica: il vento (feng) è caratteristico della primavera, tende a sollevare le cose, è mobile, in movimento di ascesa. • Direzione: est. Passaggio dallo yin allo yang, dal buio alla luce, si trova a sinistra insieme all’alba. • Aspetto yin-yang: La crescita e apparizione dello yang e declino dello yin. Nelle fasi lunari è la luna crescente. •

Zang: fegato. Il fegato risulta particolarmente teso e sensibile in primavera; il verde è il colore della bile che è strettamente legata al fegato.

• Fu: vescica biliare; è associata al fegato nella loggia energetica del legno, è il serbatoio della bile, avvia la digestione, coopera con il fegato per armonizzare la circolazione del qi. • Tessuti: al legno corrispondono i tendini, intesi come contrattilità muscolare; in questo si fa riferimento al movimento di esteriorizzazione e alla dinamizzazione, dal punto di vista medico occidentale al rapporto tra fegato e metabolismo del glicogeno. • Organi di senso: al legno corrisponde l’occhio e quindi la vista; in questo vi è un chiaro richiamo al movimento di esteriorizzazione che gli è caratteristico. •

Emozioni: la collera, in quanto associata al movimento di esteriorizzazione e di salita del qi.

• Sapore: al legno corrisponde l’acido che è il sapore tipico degli alimenti della primavera. • Odore: il rancido, odore tipico del legno marcio. • Colore: il verde, colore tipico della natura in primavera. • Secrezioni: al legno corrispondono le lacrime, in relazione stretta con gli occhi. • Suono: le grida, in chiara relazione con la collera.

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Le funzioni del fegato Il fegato svolge molte funzioni importanti tra cui quelle di accumulare il sangue, assicurare il libero fluire del qi in tutto il corpo e ospitare lo hun (anima eterea). Il Fegato è l’organo più importante per conservare il sangue e tramite questa funzione regola il volume del sangue, nel corpo intero, in qualsiasi momento. Quando il corpo è in movimento, durante l’attività fisica, il sangue fluisce ai muscoli e ai tendini per nutrirli e umidificarli; quando il corpo è a riposo il sangue torna al fegato e contribuisce a ripristinare le energie dell’animale. Quindi il compito del fegato di regolare il movimento del sangue nel corpo influisce notevolmente sul livello di energia dell’individuo; il “Su Wen” nel capitolo 10 dice: “Quando il fegato ha abbastanza sangue...i piedi possono camminare, le mani possono tenere e le dita possono afferrare”. La funzione del fegato di accumulare e regolare il sangue influenza indirettamente anche la resistenza dell’individuo ai fattori patogeni esterni. Se questa funzione del fegato, infatti, è normale la pelle e i muscoli saranno ben nutriti dal sangue e in grado di resistere agli attacchi dei fattori patogeni esterni. Se questa funzione è compromessa invece la pelle e i muscoli non saranno irrorati dal sangue nei momenti opportuni (durante l’attività fisica) e il corpo sarà più vulnerabile agli attacchi dei fattori patogeni esterni. Come già detto, il sangue del fegato nutre e umidifica i tendini (incluse le cartilagini e i legamenti) ed è quindi essenziale per una corretta funzione delle articolazioni. Ne consegue che se il sangue del fegato è in deficit si svilupperanno crampi muscolari e contratture, se invece il fegato è colpito da vento interno, si svilupperanno tremori o convulsioni. Il sangue del fegato oltre a nutrire e umidificare i tendini umidifica anche gli occhi. La relazione tra fegato ed occhi è molto stretta. Il sangue del fegato umidifica gli occhi e li rende “brillanti”; ne consegue che se il sangue del fegato è in deficit, si potranno avere occhi secchi, mentre se c’è calore nel sangue di fegato gli occhi potranno divenire rossi e dolenti. Il Fegato assicura il libero fluire del qi attraverso il corpo, in tutti gli organi e in tutte le direzioni. Il qi di ogni organo ha una normale direzione di flusso; il qi di alcuni organi scorre verso il basso (polmone e stomaco), mentre quello di altri scorre verso 11


l’alto (milza). Il movimento del qi del fegato è in parte verso l’alto e in parte verso l’esterno, in tutte le direzioni, per assicurare ovunque un flusso scorrevole del qi, e impedire che si instauri qini (qi controcorrente). Questo movimento del qi del fegato può essere correlato al carattere del legno, nei termini dei cinque movimenti, per il suo movimento di espansione in tutte le direzioni. È chiaro quindi che il libero fluire del qi di fegato assiste la digestione favorendo la risalita del qi di milza e la discesa del qi di stomaco. Se il qi di fegato è stagnante o si ribella si avrà qi controcorrente di stomaco che può dare eruttazioni, rigurgito, nausea o vomito, e qi controcorrente di milza che invece di salire scorrerà verso il basso causando diarrea. Si conclude che il libero fluire del qi di fegato è fondamentale per assicurare un movimento armonioso del qi di fegato nel riscaldatore medio. L’aspetto mentale-spirituale del fegato è lo hun, l’anima eterea. Il fegato alloggia lo hun cioè la capacità di pianificare la vita e di darle un senso e una direzione. Lo hun è di natura yang e tende a salire verso l’alto; questa sua natura deve essere controbilanciata da un saldo radicamento nello yin. Il Fegato svolge la funzione di conservare il sangue ed è il sangue, aspetto yin e terrestre a dare radicamento allo hun. Ne consegue che se il sangue di fegato è fiorente, lo hun è saldamente radicato e può aiutarci a programmare la vita con saggezza e lungimiranza; se il sangue di fegato è debole lo hun non è radicato e non è in grado di fornirci un senso di direzione nella vita. Lo hun (anima eterea), come detto è di natura yang , in opposizione al po (anima corporea) che è di natura yin. Il po (alloggia nel polmone) è la parte più fisica e materiale dell’anima e si forma al momento del concepimento, mentre lo hun entra nel corpo tre giorni dopo la nascita. Lo hun al momento della morte sopravvive al corpo per fluire di nuovo in un mondo di energie sottili e non materiali, mentre il po muore con il corpo e torna alla terra.

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L’agopunto LR-3 taichong I punti di agopuntura si possono classificare in diversi modi a seconda della loro azione energetica. LR-3 taichong è un punto shu ruscello e yuan sorgente ed è un punto terra. I punti shu (o shu antichi) sono cinque e si trovano nello spazio che va dai gomiti alle dita delle mani o dalle ginocchia alle dita dei piedi. Ogni punto corrisponde a un elemento nell’ambito dei cinque elementi. Il punto jing distale o ting o pozzo è il punto da dove parte il qi; in questo punto il canale è più superficiale e l’energia cambia polarità, da yin a yang e viceversa. Il punto ying o yong o fonte è il punto in cui si ha un’accelerazione dell’energia. Il punto shu o yu o ruscello è il punto in cui l’energia penetra in profondità e i fattori patogeni esterni possono essere “trasportati” all’interno. Il punto jing prossimale o king o fiume è il punto in cui i fattori patogeni sono deviati verso le articolazioni, le ossa e i tendini. Il punto he o mare è il punto in cui il qi è ampio e profondo, raccoglie, arriva insieme e si unisce alla circolazione generale del corpo. I cinque punti shu antichi sono utilizzati anche in base alla loro corrispondenza nel sistema dei cinque elementi; infatti il punto jing pozzo dei canali yin corrisponde al punto legno (lo yin che entra nello yang) mentre il punto jing pozzo dei canali yang corrisponde la punto metallo (lo yang che entra nello yin). La legge dei cinque movimenti si applica quindi ai punti shu antichi e di conseguenza in caso di deficit si deve tonificare la madre e in caso di eccesso si deve disperdere il figlio. Il punto legno corrisponde al vento, il punto fuoco corrisponde al calore, il punto terra corrisponde all’umidità, il punto metallo corrisponde alla secchezza e il punto acqua corrisponde al freddo. LR-3 taichong è un punto shu ruscello e un punto terra. Il punto shu o yu o ruscello come già detto è un punto di penetrazione dell’energia perversa. In questo punto, infatti, il qi del canale “scorre” con forza, gira vorticosamente e il flusso comincia ad aumentare e a scorrere lievemente più in profondità all’interno del canale; dunque in questo punto il flusso del qi è rapido ed abbastanza ampio per trasportare al suo interno altre cose, ragione per cui il suo nome significa “trasportare”. In questo punto 13


i fattori patogeni possono penetrare in profondità nei canali ma possono anche essere “espulsi” in quanto proprio in questo punto si raccoglie anche il weiqi (energia difensiva). LR-3 taichong è un punto terra poiché il meridiano del fegato è un meridiano yin, il ting o jing distale sarà quindi un punto legno e seguendo il ciclo di generazione il secondo punto LR-2 xingjian è un punto fuoco e il terzo punto LR-3 taichong è un punto terra. LR-3 taichong è anche un punto yuan sorgente. Il punto yuan sorgente, infatti, nei meridiani yin coincide con il punto shu ruscello ed è il terzo punto a partire dall’estremità distale del meridiano. I punti yuan sorgente sono correlati alla yuanqi. La yuanqi è la forza motrice situata tra i due reni, dona la vita ed è la radice dei 12 canali; attraverso il triplice riscaldatore si diffonde agli organi e visceri e si trova appunto nei punti yuan. Questi punti agiscono direttamente sugli organi e i cambiamenti (es. gonfiore, rossore, avvallamenti) che si verificano in tali punti denotano la presenza di anormalità nelle funzioni degli organi e possono essere usati per formulare la diagnosi. Come già detto l’energia dei punti yuan scaturisce dalla yuanqi che è correlata agli organi ed in particolare ai reni. I punti yuan sono quindi principalmente usati per tonificare gli organi. I punti yuan dei visceri non hanno una simile funzione e non tonificano i visceri allo stesso modo in cui i punti yuan dei canali yin tonificano gli organi, ma sono utilizzati soprattutto nelle sindromi da eccesso per espellere i fattori patogeni.

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LR-3 taichong nelle diverse specie animali Nell’uomo il percorso del meridiano del fegato inizia all’angolo ungueale esterno dell’alluce (LR-1 dadun), risale nello spazio fra 1° e 2° metatarso, prosegue sulla faccia interna della gamba, unendosi agli altri due yin della gamba al punto SP-6 sanyinjiao, continua fino al ginocchio, all’estremità interna della piega di flessione del ginocchio (LR-8 ququan), continua sulla parte interna della coscia, raggiunge il pube e circonda tutti gli organi genitali, raggiunge i punti CV-2 qugu, CV-3 zhongji e CV-4 guanyuan. Si porta poi sull’addome in zona laterale subito sotto l’estremità libera dell’undicesima costola (LR-13 zhangmen) e termina sul torace nel 6° spazio intercostale (LR-14 qimen). Da LR-13 zhangmen un ramo interno penetra nello stomaco, nel fegato e nella vescica biliare e, dopo aver attraversato il diaframma, si ramifica al polmone, unendosi al suo canale. Da LR-14 qimen un ramo penetra nel fegato e un altro passa dietro la trachea e raggiunge la faringe, il seno mascellare, il globo oculare e il cervello. Dal seno mascellare si dipartono due ulteriori rami che raggiungono uno il vaso governatore al punto GV-20 baihui e l’altro le guance e le labbra.

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Nel cavallo il percorso del meridiano del fegato inizia cranio-medialmente alla corona ungueale e continua prossimalmente sulla faccia cranio-mediale, sul pastorale e metatarso, cranialmente sul tarso e caudalmente sul condilo mediale del femore. Il meridiano decorre poi sull’inguine e cranialmente fino alla 18° costa per finire al 14° spazio intercostale a livello del gomito. Nella regione inguinale il meridiano penetra in cavità addominale a contatto con il fegato. Da qui il meridiano passa attraverso il diaframma alla regione costale, poi lungo la regione della gola e nasofaringea, fino all’occhio e finisce al cervello (GV-20 baihui). LR-3 taichong si trova, in questa specie, 4 cun prossimalmente all’articolazione metatarso-falangea, tra il metatarsale principale ed il rudimentale mediale. Nel cavallo le indicazioni terapeutiche maggiori sono: patologie dell’apparato urogenitale, dell’apparato intestinale (coliche), patologie oculari, edemi e crampi arti posteriori, punto di elezione per gli spasmi dei muscoli striati, convulsioni.

Nel cane il percorso del meridiano del fegato inizia dall’angolo ungueale laterale della seconda falange, risale craniomedialmente lungo il metatarso, tarso e tibia. Si sposta caudalmente sulla tibia, incrociando il meridiano della milza nel punto SP-6 sanyinjiao e risale lungo il femore fino all’inguine, dove gira attorno all’area genitale. Risale poi cranialmente l’addome fino alla punta della 12°costa lateralmente al torace (LR-13 zhangmen), termina nel 6° spazio intercostale a livello della linea delle mammelle. A livello inguinale entra in cavità addominale, prende contatto con il fegato, stomaco e vescica biliare, risale attraverso il diaframma, la gabbia toracica 16


(polmone), il collo e la gola, ruota intorno alla bocca, sale fino all’occhio, prosegue sull’apice del cranio e termina al punto GV-20 baihui. LR-3 taichong in questa specie si trova tra il 2° e 3° metatarso, prossimale all’articolazione metatarsofalangea (sul dorso del piede circa a metà metatarso). Nel cane le indicazioni terapeutiche più comuni sono: epilessia, patologie urogenitali, insufficienza epatica, patologie dell’occhio, per tutte le affezioni dei muscoli striati.

Nel bovino l’agopunto LR-3 taichong si localizza 2,5 cun prossimalmente all’articolazione metatarso-falangea, al centro della faccia dorsale del metatarso. Le indicazioni terapeutiche principali in questa specie sono: patologie dell’apparato urogenitale, spasmi (punto di azione sulla muscolatura striata). Nel suino LR-3 taichong si trova tangenzialmente al metatarso principale mediale, 0.5 cun prossimalmente all’articolazione metatarso-falangea, medialmente.

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Azioni e indicazioni dell’agopunto LR-3 taichong L’agopunto LR-3 taichong ha numerose azioni e indicazioni in diversi ambiti e per questo è un punto estremamente importante del canale del fegato. LR-3 taichong è usato soprattutto per calmare il fegato nelle sindromi da eccesso. La sua azione principale è di sottomettere lo yang del fegato, infatti, si usa quando si ha un eccesso di yang in alto perché tonifica lo yin e seda lo yang; per questo motivo si può utilizzare per le cefalee, i capogiri e le vertigini nell’uomo e per trattare le affezioni cerebrovascolari negli animali. Sottomette anche il vento interno e calma gli spasmi e i crampi muscolari; si utilizza quindi in caso di epilessia e convulsioni. Il punto ruscello si usa nelle condizioni di vento/umidità, espelle il vento/umidità dal meridiano e si utilizza nella SOD umida delle articolazioni. LR-3 taichong dissolve l’umidità principalmente dall’apparato genito urinario ma anche dal fegato e dalla vescica biliare quindi si può usare per trattare la mastite, l’arrossamento oculare o l’edema dell’arto inferiore. LR-3 taichong è un punto molto importante per i problemi ginecologici, in quanto attiva il chongmai ed in particolare tonifica il sangue dell’utero, tratta la dismenorrea e la gonalgia. Un’altra azione potente di LR-3 taichong è quella di calmare lo shen e si può usare per sedare i pazienti molto tesi o animali che tendono ad avere scoppi d’ira o stress emotivi. L’agopunto LR-3 taichong si utilizza in tutte le patologie dello xue e in tonificazione per nutrire il sangue del fegato, in caso di astenia muscolare da vuoto di sangue del fegato o per affezioni ematologiche da vuoto di sangue del fegato. Questo punto stimola il libero fluire del qi di fegato, regola la salita e la discesa del qi e sottomette il qi ribelle; si può usare per trattare la colite da ostruzione di qi di fegato che invade la milza o per la ritenzione urinaria. È inoltre un punto antalgico e si può usare per trattare l’algia intercostale, mentre localmente tratta l’edema al dorso del piede.

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Associazioni più comuni dell’agopunto LR-3 taichong L’associazione più comune di LR-3 taichong è quella con LI-4 hegu. Questa combinazione viene chiamata i “quattro cancelli”, espelle il vento dal viso ed è usata per la paralisi facciale. La tecnica dei quattro cancelli aumenta l’effetto calmante di LR-3 taichong ed è quindi utile per calmare lo shen ma anche per regolare la salita e la discesa del qi e sottomettere il qi ribelle. LR-3 taichong associato a LI-11 quchi e a GB-43 xiaxi tratta l’iperattività di yang del fegato e le affezioni da vuoto di yin del fegato: cefalea profonda, ipocondralgia, crampi, tensione, agitazione, insonnia, turbe visive, congiuntiviti diffuse, unghie fragili, lingua rossa ai bordi. LR-3 taichong associato a PC-6 neiguan tratta la tosse da stasi di qi del fegato e stasi di qi del polmone come anche l’oppressione respiratoria, la dispnea, l’asma, la raucedine e l’afonia. LR-3 taichong associato a GB-20 fengchi tratta le sindromi da vento di fegato, in quanto quest’ultimo punto è il più importante dei punti “vento”. LR-3 taichong è frequentemente associato a SP-6 sanyinjiao per mobilizzare il sangue, tonificare lo xue, specie nella pelvi e a livello uterino.

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SCOPO DELLA TESI

Scopo di questa tesi è analizzare e studiare le funzioni del punto LR-3 taichong e utilizzare la sua efficacia in diversi ambiti della Medicina Veterinaria, tra cui l’ortopedia, la gastroenterologia e la neurologia. Le importanti proprietà di LR-3 taichong fanno sì che esso sia un punto poliedrico e capace di armonizzare l’energia e il sangue in tutto l’organismo. Queste caratteristiche rendono questo punto molto versatile e utilissimo nella pratica clinica e permettono di dare una spinta efficace alla terapia. In questo lavoro verranno analizzati quattro casi clinici, di pazienti affetti da patologie diverse, in cui è stato utilizzato l’agopunto LR-3 taichong.

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MATERIALI E METODI

Agopuntura manuale In Medicina Tradizionale Cinese l’agopuntura è considerata l’intervento più profondo. Gli interventi terapeutici, infatti, seguono una sequenza ben precisa che è stabilita in base alla gravità dello squilibrio energetico che determina l’affezione che si vuol trattare: ginnastica funzionale, dietetica, fitoterapia, tuina, moxibustione, agopuntura. L’agopuntura prevede l’inserimento di aghi sottili in precisi punti del corpo animale definiti agopunti. Gli agopunti sono descritti come punti di emergenza dell’energia, e la loro localizzazione e denominazione risale a epoche antiche: nel nome del punto è spesso insita l’indicazione della sua funzione clinica e terapeutica (ad esempio LR-3 taichong – grande assalto); oggi questi agopunti vengono indicati dalla sigla dell’organo a cui si riferiscono ed alla loro posizione lungo il percorso del canale (ad esempio taichong, terzo punto sul canale del fegato è indicato come LR-3). Gli agopunti sono individuabili mediante precise indicazioni anatomiche; tradizionalmente è stata codificata una unità standard di misura che permette di localizzare la distanza intercorrente tra punti limitrofi, denominata cun, variabile a seconda del paziente trattato:  nell’uomo un cun corrisponde alla distanza tra le estremità delle due pieghe delle articolazioni interfalangee del dito medio flesso;  nel cane un cun corrisponde alla lunghezza della falange media del 2° dito della mano;  nel cavallo un cun corrisponde all’altezza della parete dello zoccolo anteriore a livello della metà del quarto;  nel bovino un cun corrisponde all’altezza della parete dello zoccolo laterale anteriore a livello della metà laterale;  nel suino un cun corrisponde all’altezza della parete dello zoccolo laterale anteriore a livello del limite fra quarto e tallone. 21


In questa tesi sono stati utilizzati aghi sterili monouso in acciaio con diametro di 0,25x13mm.

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Laserpuntura Il laser terapeutico è stato utilizzato in clinica medica fin dagli anni 70’. Il termine laser sottintende l’impiego di radiazioni “luminose”, cioè collocate attorno alla banda della luce visibile, dall’ultravioletto all’infrarosso; queste radiazioni, pur non essendo ionizzanti, possiedono, in realtà, elevate quantità energetiche. Per definizione un laser è “qualunque dispositivo che produce ed amplifica la radiazione elettromagnetica in un range di lunghezza d’onda compresa tra 180nm e 1mm attraverso un processo di emissione stimolata controllata”. Gli effetti biologici del laser si manifestano sia a livello cellulare che a livello tissutale. I principali effetti terapeutici del laser sono: effetto antiinfiammatorio e antiedemigeno, effetto antalgico, effetto biostimolante. I laser sono in grado di influenzare i meccanismi dell’infiammazione e della flogosi a vari livelli. Innanzitutto, creano un’iperemia attiva, aumentando il calibro e diminuendo la permeabilità di vasi linfatici e capillari, con un effetto di tipo “washout” sulle sostanze pro-infiammatorie (istamina, bradichinina, citochine e linfochine). Grazie alla vasodilatazione, viene incrementato l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritizie ai tessuti lesi, elementi essenziali nei processi riparativi. I laser stabilizzano poi la membrana cellulare dei mastociti, produttori di istamina; infine, attivano i fagociti, che asportano le sostanze nocive. L’azione antidolorifica dei laser si sviluppa attraverso diversi meccanismi. Innanzitutto, a livello superficiale, il laser induce un blocco del potenziale d’azione nelle terminazioni nocicettive, attraverso modificazioni della permeabilità delle membrane assoniche. Inoltre, l’iperemia attiva indotta dal calore e dalle reazioni fotochimiche, promuove il drenaggio delle sostanze algogene, eliminando a monte le cause della sensazione dolorifica. Per laserpuntura si intende “stimolazione fotonica di punti ed aree di agopuntura per promuovere effetti terapeutici simili a quelli dell’agopuntura classica e terapie correlate, insieme ai benefici della FotoBioModulazione” (Litscher, 2018). La tecnologia laser è in grado di stimolare fino a 10-15 mm il tessuto sottostante gli agopunti, producendo, inoltre, un effetto energetico cumulativo. L’utilizzo della luce laser, come alternativa alla classica stimolazione degli agopunti con gli aghi, risale a 23


circa quattro decadi fa. Già nel 1991 autori cinesi osservavano che la laserpuntura offre alcuni vantaggi rispetto all’agopuntura tradizionale essendo non traumatica e non dolorosa. La stimolazione degli agopunti mediante gli impulsi luminosi sembra essere efficace in quanto si creano delle risonanze specifiche tra le frequenze utilizzate, i punti e i meridiani da trattare. Alcuni autori (Reinenger, Bahr, Nogier) hanno studiato diverse frequenze specifiche da utilizzare in varie situazioni a seconda del canale, dell’organo o dello squilibrio da trattare. In questo studio è stato utilizzato un laser con sistema ad emissione continua e pulsata, sincronizzata e combinata, di due sorgenti con differenti lunghezze d’onda. La frequenza utilizzata per i punti impiegati è quella di Nogier (1168 Hz), indicata per trattare tutti i punti di agopuntura, tranne quelli a carico delle zampe, per cui sono state utilizzate le frequenze di Reininger che variano a seconda del meridiano (vedi tabella).

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Elettroagopuntura Questa tecnica prevede l’uso di elettrostimolatori sui punti di agopuntura che vengono collegati, generalmente, agli aghi infissi nei punti oppure, ma più raramente, sulla superficie della pelle. L’elettroagopuntura è usata soprattutto quando si vogliono stimolare diversi aghi contemporaneamente e per lungo tempo come durante le tecniche di analgesia. L’applicazione di elettrodi agli aghi fa sì che la corrente elettrica potenzi le reazioni locali e distali, intervenendo proprio a livello di quelle differenze di potenziale endogene che sono alla base della comunicazione cellulare. Ovviamente questo avviene in qualunque punto del corpo, ma proprio la ricchezza di terminazioni nervose degli agopunti sembra aumentarne notevolmente gli effetti. L‘elettrostimolazione produce effetti più potenti e continuativi rispetto alla stimolazione manuale. Questo è di particolare vantaggio per indurre analgesia chirurgica e per l’elettrostimolazione riabilitativa, trattamenti che richiedono stimolazioni per tempi prolungati. Ma il principale ed inequivocabile vantaggio dell’elettroagopuntura è il tipo di stimolazione fornita; infatti essa può essere controllata e regolata molto di più, qualitativamente e quantitativamente, rispetto all’agopuntura tradizionale, semplicemente misurando e regolando i parametri della corrente elettrica somministrata. In generale gli effetti dell’elettroagopuntura possono essere riassunti così: leucocitosi transitoria, innalzata risposta immunitaria e attività fagocitaria, cambiamenti nella contrattilità uterina e nella motilità gastrointestinale, modificazioni cardiovascolari, effetti analgesici, aumento delle concentrazioni di ossitocina a livello centrale, aumento dei livelli di cortisolo endogeno e neuropeptidi; vasodilatazione nei tessuti superficiali. Ne consegue che l’elettroagopuntura non solo è ampiamente applicata per determinare analgesia agopunturale a diversi livelli, ma anche nei trattamenti di paralisi, atrofia muscolare, coliche ed indigestioni. La corrente diretta può essere continua, e in tal caso viene rappresentata come un’onda lineare continua, o a impulsi o intermittente. In questo caso la corrente rimane unidirezionale ma viene interrotta per una determinata ampiezza di tempo, in cicli che variano a seconda della frequenza. Da studi in neurologia si è visto che è più facile 26


attivare il potenziale d’azione neuronale usando l’elettrodo negativo piuttosto che il positivo. Per tale motivo l’elettrodo negativo è detto anche l’elettrodo “attivo”, e fornisce un tipo di stimolazione più efficace e dovrà essere collegato al punto più importante da stimolare. Le correnti alternate vengono utilizzate in tutti i casi di trattamenti a scopo terapeutico e nell’analgesia ed anestesia perioperatoria. In questo studio è stata utilizzata una corrente alternata 2Hz, 180µs per 20 minuti.

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Moxibustione La moxibustione permette la stimolazione termica degli agopunti mediante l’impiego di coni e di sigari di moxa. Si tratta di preparati a base di erbe, in primis Artemisia, che sono in grado di bruciare molto lentamente, in maniera uniforme, sviluppando una notevole quantità di calore che è in grado di stimolare efficacemente gli agopunti. Questa tecnica è utilizzata soprattutto nelle malattie croniche. Nella moxibustione diretta il sigaro viene bruciato a distanza di pochi centimetri dalla pelle sul punto di agopuntura; si possono effettuare movimenti circolari, lineari o “a becco di uccello”. La distanza varia a seconda dell’azione di tonificazione necessaria del punto, ovviamente senza che l’animale percepisca dolore. Il paziente avvertirà una sensazione di calore. La moxibustione può durare da pochi minuti a 30 minuti. Nella moxibustione indiretta la moxa è a forma di cono ed è posta sopra un sottile strato di aglio o di zenzero che vengono sostituiti quando si seccano. La durata del trattamento dipende dalla malattia e dalle condizioni fisiche dell’animale. La moxa si può usare per scaldare un ago infisso nel punto, avvicinandola o mettendola a contatto col manico dell’ago; il manico si riscalda e l’animale avverte solo un leggero calore intorno al punto. Nel presente studio è stata usata proprio quest’ultima tecnica.

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CASI CLINICI

Isidoro

Segnalamento: gatto Persiano, maschio castrato, 5 anni. Anamnesi: megacolon idiopatico, due recidive di fecaloma negli ultimi 2 anni. Sintomi: giunto in Pronto Soccorso per anoressia da circa 3 giorni, episodi di vomito e dischezia con vocalizzazioni in lettiera. Diagnosi occidentale: megacolon idiopatico con fecaloma nel colon-retto. Diagnosi orientale 8 regole: patologia yang, da pieno, caldo, interna. Diagnosi orientale 5 movimenti: stasi di fegato con controinibizione di grosso intestino (e polmone) e superinibizione di milza in soggetto terra. Tecnica: agopuntura manuale 2 sedute a distanza di 24 ore mentre il paziente era ricoverato per fluidoterapia, terapia antibiotica ed antiemetica. 29


Punti utilizzati: • GB-26 daimai, punto di inizio del meridiano curioso daimai, regola il daimai, armonizza fegato e vescica biliare. • ST-36 zusanli, punto he mare, punto terra, punto “mare degli alimenti”, tonifica qi e sangue di stomaco e milza, regola l’intestino, disperde il freddo, tonifica e sostiene il qi (punto di grande tonificazione generale). • BL-25 dachangshu, punto shu di grosso intestino, stimola la funzione di grosso intestino, rimuove le ostruzioni del meridiano. • BL-20 pishu, punto shu del dorso di milza, giova a milza e stomaco, dissolve umidità/calore, muove il qi nella stasi, nutre il sangue. • TH-6 zhigou, punto jing prossimale, punto fiume, punto fuoco, regola il qi nei tre riscaldatori, purifica il calore, espelle il vento, rimuove le ostruzioni nel meridiano di grosso intestino, associato a GB-26 daimai tratta la stipsi. • LR-3 taichong, utilizzato in questo caso clinico per disperdere il qi di fegato che invade l’intestino e trattare la stipsi da ostruzione di qi di fegato che invade l’intestino.

Risultati: dopo 24 ore dalla seconda seduta di agopuntura il paziente evacua le prime feci senza difficoltà. Ad oggi sono trascorsi 18 mesi ed il paziente non ha più presentato recidive.

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Ugo

Segnalamento: cane Bassotto Tedesco nano, maschio intero, 6 anni. Anamnesi: estrusione discale T12-T13 associata a mielopatia compressiva, intervento di decompressione discale non risolutivo. Sintomi: paralisi arti posteriori con assenza di dolore profondo; presenza di riflesso flessorio; presenza di riflesso estensorio crociato; assenza di minzione spontanea con incontinenza da sovradistensione. Diagnosi occidentale: lesione completa del midollo spinale con conseguente deficit motorio permanente del treno posteriore (spinal cord injury) e vescica neurologica. Diagnosi orientale 8 regole: patologia yin, da vuoto, freddo, esterna. Diagnosi orientale 5 movimenti: sindrome bi ossea cronica; sono coinvolti fegato, milza e rene, con stasi di qi e xue. Tecnica: laserpuntura; si è scelta questa tecnica per il carattere poco tollerante del paziente nei confronti dell’agoinfissione.

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6 sedute bisettimanali con l’intento clinico di stimolare l’attività motoria per l’andatura spinale e far recuperare la minzione spontanea. Le sedute di laserpuntura sono state abbinate a idroterapia e fisioterapia. Punti utilizzati: • SI-3 houxi, a sinistra; punto shu ruscello, punto legno, punto di apertura di dumai. • GV-14 dazhui, grande vertebra; punto di attivazione dell’energia wei, elimina il freddo. • BL-20 pishu, punto shu del dorso di milza, giova a milza e stomaco, dissolve umidità/calore, muove il qi nella stasi, nutre il sangue. • BL-23 shenshu, punto shu del dorso di rene; tonifica il rene e nutre il jing, rafforza il dorso, nutre il sangue (in associazione a BL-20 pishu), giova a ossa e midollo. • GV-4 mingmen, porta della vita; tonifica l’energia del rene, tonifica la yuanqi, trattiene il jing essenza, fortifica il rachide e la sede lombare. • GV-2 yaoshu, punto shu della regione lombare, rafforza la sede lombare, tonifica lo yin del rene, tratta le affezioni urinarie (associato a GV-1 nella vescica neurologica). • BL-35 xiailiao, incrocio degli yang; aiuta a sollevare l’arto posteriore. • GV-1 changqiang, punto luo del dumai, punto riunione con il canale della vescica biliare, punto riunione con il canale del rene, punto riunione con il canale della vescica, punto riunione con il renmai; è un punto molto yang, rafforza il rachide, tratta la ritenzione urinaria. • SP-6 sanyinjiao, riunione dei tre yin del basso; punto luo di gruppo (milza, fegato e rene), tonifica stomaco e milza (muove lo yin), stimola la funzione del fegato e il fluire del qi, tonifica lo yin ed il rene, nutre il sangue. • LR-3 taichong è stato utilizzato in questo caso clinico per stimolare il libero fluire del qi di fegato e disperdere l’ostruzione di qi in generale, tonificare il 33


sangue, trattare lo squilibrio tra yin e yang poichè agisce sull’eccesso di yang in alto (treno anteriore) tonificando lo yin e sedando lo yang. • BL-62 shenmai, a destra; punto di apertura e inizio di yangqiaomai, stimola il movimento e l’agilità. Risultati: alla terza seduta di laserpuntura Ugo presenta minzione spontanea, urina da seduto, esclusivamente in giardino e si ferma per urinare. Alla quarta seduta Ugo urina in stazione quadrupedale, svuota quasi del tutto la vescica in maniera autonoma. Alla sesta seduta Ugo si porta in stazione quadrupedale per mangiare e urinare, presenta una stazione stabile e sicura, e non vi è più la necessità di svuotare manualmente la vescica.

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Chiodo

Segnalamento: cane Boxer, maschio intero criptorchide, 4 anni. Anamnesi remota: adottato all’età di 6 mesi da un sequestro, in stato di malnutrizione; all’età di un anno intervento chirurgico per risoluzione lussazione rotulea dx congenita; ipersensibilità alimentare da probabile IBD. Anamnesi recente: zoppia anteriore sx non rispondente a terapia con FANS (15 giorni di Robenacoxib 1mg/kg) e Bedinvetmab 15mg (due somministrazioni a distanza di un mese). Sintomi: soggetto sottopeso, feci poco formate, zoppia di terzo grado arto anteriore sx con ipotrofia (-50% rispetto al controlaterale) del muscolo sopraspinato, deltoide e bicipite brachiale. Assenza di dolore rilevabile alle manovre di flessione-estensione dell’arto. Lo studio radiografico dell’arto non rileva alterazioni evidenti; lo studio radiografico del rachide rileva spondilosi deformante di tutto il tratto toraco-lombare. L’artroscopia rileva infiammazione sinoviale e tendinea del bicipite brachiale di lieve entità e comunque non proporzionale al grado di zoppia presentato; in corso di artroscopia si esegue tenotomia del bicipite brachiale non risolutiva. Diagnosi occidentale: non presente diagnosi definitiva 35


Diagnosi orientale 8 regole: patologia yin, da freddo, vuoto, interna. Diagnosi orientale 5 movimenti: deficit di rene con freddo interno e vuoto di milza e fegato in soggetto con jing debole. Tecnica: agopuntura manuale, moxibustione, elettroagopuntura con intento clinico di migliorare le condizioni generali (incremento del peso ponderale), eliminare il dolore, migliorare il movimento e tonificare i muscoli. Sono state eseguite 10 sedute in totale di cui 5 con cadenza bisettimanale utilizzando agopuntura manuale e moxa, e 5 con cadenza settimanale utilizzando agopuntura manuale ed elettroagopuntura. Punti utilizzati nelle prime 5 sedute (bisettimanali): • LI-4 hegu, punto yuan sorgente; tonifica la weiqi, rimuove le ostruzioni del meridiano (SOD del braccio e spalla), tonifica il qi dello yangming (armonizza la salita e la discesa del qi in associazione a ST-36 zusanli), ha effetto antinfiammatorio generale. • LI-11 quchi, punto he mare, punto terra, punto di tonificazione, punto “cortisone”, dissolve l’umidità (feci molli), regola la yingqi e il sangue, giova ai tendini e alle articolazioni. • GV-20 baihui, cento riunioni; fa circolare tutte le energie sbloccandole, tonifica il qi, favorisce la salita dello yang, potente effetto di sedazione. • BL-18 ganshu (+MOXA), punto shu dorsale di fegato; giova al fegato e alla vescica biliare, muove il qi nella stasi trattando le contratture e nutrendo i tendini, elimina il vento. • BL-20 pishu (+MOXA), punto shu del dorso di milza, giova a milza e stomaco, dissolve umidità/calore, muove il qi nella stasi, nutre il sangue. • BL-23 shenshu (+MOXA), punto shu del dorso di rene; tonifica il rene e nutre il jing, rafforza il dorso, nutre il sangue (in associazione a BL-20 pishu), giova a ossa e midollo. 36


• GV-4 mingmen (+MOXA), porta della vita; tonifica l’energia del rene, tonifica la yuanqi, trattiene il jing essenza, fortifica il rachide e la sede lombare. • ST-36 zusanli, punto he mare, punto terra, punto “mare degli alimenti”, stonifica qi e sangue di stomaco e milza, regola l’intestino, disperde il freddo, tonifica e sostiene il qi (punto di grande tonificazione generale). • GB-39 xuanzhong, campana sospesa, punto hui dei midolli (cervello e midollo osseo), punto luo di gruppo dei tre meridiani yang del basso (stomaco, vescica e vescica biliare); giova al jing, nutre i midolli, giova ai tendini e alle ossa, elimina il vento (patologia cronica). • LR-3 taichong in questo caso clinico è stato utilizzato per favorire la circolazione di qi e sangue, trattare l’algia bruciante delle articolazioni periferiche (SOD cronica ossea) e la colite funzionale da ostruzione di qi di fegato che invade la milza.

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Nelle ultime 5 sedute (settimanali) sono stati scelti, ad ogni seduta, tra i seguenti punti, quelli più reattivi alla palpazione: • GV-20 baihui, cento riunioni; fa circolare tutte le energie sbloccandole, tonifica il qi, favorisce la salita dello yang, potente effetto di sedazione. • BL-10 tianzu, colonna celeste; punto grande finestra del cielo, punto mare del qi, calma i tendini e rimuove le ostruzioni del meridiano, fortifica la parte inferiore del dorso. Si associa a GB-20 fengchi che fa scendere lo yang verso il basso (mentre BL-10 tianzu fa scendere lo yin verso il basso). Utile nelle forme di artrosi (patologia yin). • GB-20 fengchi, stagno del vento; uno dei punti “vento” più importanti, elimina il vento interno ed esterno, sottomette lo yang di fegato, utile nelle forme di artrosi (patologia yin) associato a BL-10 tianzu. • BL-11 dazhu, punto hui delle ossa, punto mare del sangue; nutre il sangue, calma i tendini, rafforza le ossa. • BL-18 ganshu (+ ELETTROAGOPUNTURA), punto shu dorsale di fegato; giova al fegato e alla vescica biliare, muove il qi nella stasi trattando le contratture e nutrendo i tendini, elimina il vento. • BL-20 pishu (+ ELETTROAGOPUNTURA), punto shu del dorso di milza, giova a milza e stomaco, dissolve umidità/calore, muove il qi nella stasi, nutre il sangue. • LI-4 hegu (+ ELETTROAGOPUNTURA), punto yuan sorgente; tonifica la weiqi, rimuove le ostruzioni del meridiano (SOD del braccio e spalla), tonifica il qi dello yangming (armonizza la salita e la discesa del qi in associazione a ST-36 zusanli), ha effetto antinfiammatorio generale. • LI-11 quchi (+ ELETTROAGOPUNTURA), punto he mare, punto terra, punto di tonificazione, punto “cortisone”, dissolve l’umidità (feci molli), regola la yingqi e il sangue, giova ai tendini e alle articolazioni. 38


• LI-15 jianyu (+ ELETTROAGOPUNTURA), osso della spalla; punto di partenza del meridiano distinto di grosso intestino, giova ai tendini (maestro del braccio nelle forme croniche), stimola la circolazione del qi nel meridiano. • SP-6 sanyinjiao, riunione dei tre yin del basso; punto luo di gruppo (milza, fegato e rene), tonifica stomaco e milza (muove lo yin), stimola la funzione del fegato e il fluire del qi, tonifica lo yin ed il rene, nutre il sangue. • BL-62 shenmai, punto di apertura e inizio di yangqiaomai (movimento e agilità); rilassa i tendini, rimuove le ostruzioni del meridiano, rafforza i reni, fortifica la schiena. • LR-3 taichong in questo caso clinico è stato utilizzato per favorire la circolazione di qi e sangue, trattare l’algia bruciante delle articolazioni periferiche (SOD cronica ossea) e la colite funzionale da ostruzione di qi di fegato che invade la milza.

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Risultati: già dalla seconda seduta Chiodo si muove in maniera più fluida, dalla terza seduta si riduce il grado di zoppia (da un terzo a un secondo grado). Alla quinta seduta il soggetto presenta movimenti fluidi, maggior tono muscolare e zoppia di primo grado; riferite feci ben formate. Alla settima seduta si evidenzia assenza di zoppia con aumento del trofismo muscolare della spalla sx (+25%). Alla decima seduta il soggetto appare in buona forma fisica, ha incrementato di 3 kg il suo peso ponderale e il trofismo muscolare della spalla sx è pressochè comparabile al controlaterale.

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Zuma

Segnalamento: cane Meticcio, femmina intera, 13 anni. Anamnesi: paziente oncologico operato di epatoma 4 anni fa. Sintomi: insorgenza acuta di nistagmo, head tilt, incordinazione con perdita di equilibrio e difficoltà a mantenere la stazione, affanno e agitazione; paziente in estro; episodi di vomito con appetito conservato e assenza di defecazione dall’insorgenza dei sintomi. Diagnosi occidentale: sindrome vestibolare, RM evidenzia danno ischemico cerebellare. Diagnosi orientale 8 regole: yang, interno, pieno, caldo. Diagnosi orientale 5 movimenti: vuoto di milza con deficit di yin di fegato-rene e agitazione di vento e falso calore (indotto dalla risalita dello yang per deficit di yin). Tecnica: agopuntura manuale. 41


Sono state effettuate 3 sedute a distanza di tre giorni l’una dall’altra e la prima seduta è stata eseguita dopo quattro giorni dall’insorgenza dei sintomi. Punti utilizzati: • LI-4 hegu, punto yuan sorgente; espelle il vento in associazione a LR-3 taichong (“quattro cancelli”). La tecnica dei quattro cancelli aumenta l’effetto calmante di LR-3 taichong ed è quindi utile per calmare lo shen ma anche per regolare la salita e la discesa del qi e sottomettere il qi ribelle. • GV-16 fengfu, dimora del vento; punto vento, punto finestra del cielo; nutre il cervello perché è il punto in cui il dumai entra nella scatola cranica. • GB-20 fengchi, stagno del vento; elimina il vento interno ed esterno, sottomette lo yang di fegato, giova a occhio e orecchio, purifica il calore, punto simpaticolitico. • BL-18 ganshu, punto shu dorsale di fegato; giova al fegato e alla vescica biliare, muove il qi nella stasi, elimina il vento. • BL-20 pishu, punto shu del dorso di milza, giova a milza e stomaco, dissolve umidità/calore, muove il qi nella stasi, nutre il sangue. • LR-3 taichong è stato utilizzato in questo caso clinico per sottomettere lo yang di fegato, stimolare il libero fluire del qi di fegato e disperdere l’ostruzione di qi in generale. In particolare, in associazione a LI-4 hegu (tecnica dei “quattro cancelli”) elimina il vento interno ed esterno con forte azione sedativa e in associazione a GB-20 fengchi, potenzia l’effetto del punto “vento” nelle sindromi da vento di fegato.

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Risultati: dopo poche ore dalla seduta la paziente ha defecato senza problemi di equilibrio e non ha più avuto episodi di vomito. Il giorno dopo la prima seduta Zuma ha mangiato in stazione quadrupedale e la testa era dritta senza nistagmo. Alla seconda seduta la paziente non presenta più perdita di equilibrio né nistagmo, è ancora presente agitazione e difficoltà a fare le scale. Alla terza seduta la paziente non presenta più segni evidenti, l’andatura è regolare ed ha ripreso in pieno tutte le sue abitudini.

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CONCLUSIONI

LR-3 taichong è uno dei 12 punti “stella del cielo”, ovvero punti considerati come i più importanti di tutto il corpo, capaci di trattare la maggior parte delle malattie e tutte le parti del corpo; per questo motivo sono utilizzati ampiamente nella pratica clinica. In particolare, LR-3 taichong possiede molteplici azioni: è utile per la risalita di yang di fegato, ha un potente effetto calmante sullo shen, nutre il sangue del fegato, ha un effetto specifico sugli spasmi, dissolve le contrazioni e arresta il dolore; è utile per sottomettere il qi ribelle ma anche per promuovere il libero fluire del qi del fegato quando ristagna orizzontalmente (per esempio nell’epigastrio o nell’ipocondrio). Quest’ultima azione in particolare rende LR-3 taichong un punto utile nella maggior parte delle patologie che si ritrovano nella pratica clinica quotidiana in quanto le aree influenzate da questo punto sono la testa, l’epigastrio, l’ipocondrio e l’addome. Un’ulteriore qualità di questo punto è quella di essere un punto “gentile”, di facile accesso e ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti; aspetto molto importante da considerare in Medicina Veterinaria.

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BIBLIOGRAFIA

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