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I pilastri della Medicina Cinese

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Bibliografia

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I PILASTRI DELLA MEDICINA CINESE

Yin e Yang e Cinque Movimenti rappresentano il linguaggio di base della teoria della Medicina Cinese, linguaggio con il quale possono essere classificate le parti del corpo, le malattie e i principi di base del trattamento. La teoria degli organi interni classifica la fisiologia e la patologia e infine la teoria dei canali descrive la rete che rende vive le altre teorie; integra gli organi e collega il corpo con il mondo in generale. Sia le teoria dello Yin e dello Yang che la teoria dei Cinque Movimenti descrivono modi di classificare il Qi. Il Qi è definito come la più piccola unità funzionale di un qualsiasi ambiente, nelle creature viventi e negli organi. E' il motore primo, la scintilla, non solo della vita ma anche dei moti dell'universo, è l'intero universo nel suo manifestarsi.

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Ma secondo la circolarità del pensiero orientale il manifesto presuppone e trova origine nel non manifesto. Questa "esistenza prima dell'esistenza", questa potenzialità non ancora espressa, è indicata con il termine Dao (o Tao), la "Via". Dall'energia indifferenziata ancora priva di forma (Wuji, cerchio vuoto) alla differenziazione presente in potenza ma non ancora in atto, il TaiJi, il "grande polo" o la "grande trave" che sostiene il divenire dell'intero sistema fenomenico, l'unità che contiene in sé la differenziazione. Quando questa vitalità, questo Qi, prende forma, ecco apparire i "diecimila esseri", forme definite l'une dalle altre, la contrapposizione e la perdita dell'unità: lo Yin e lo Yang.

Secondo una premessa fondamentale alla base dell’argomentazione aristotelica, il pensiero occidentale è stato dominato per più di 2000 anni dalla logica basata sull’opposizione dei contrari secondo la quale due elementi contrari di una coppia non possono essere veri contemporaneamente. Il concetto cinese di Yin e Yang è radicalmente differente da questo sistema di pensiero: Yin – Yang è, per definizione, un principio di dualità, poiché è dualità e scambio, distinzione e concertazione; stabilisce l’ineluttabile dualità della vita manifesta. Qualunque sia il parametro considerato, l’essere, la funzione, la struttura, la relazione, sempre e ovunque coesistono due aspetti opposti e complementari: due versanti della stessa collina, due lati della stessa realtà.

Molto probabilmente l’origine del concetto di Yin e Yang deriva dalle osservazioni dei contadini dell’alternanza ciclica del giorno e della notte. Giorno che corrisponde allo Yang e la notte allo Yin e, per estensione, l’attività allo Yang e il riposo allo Yin. Ciò portò alla prima osservazione della continua alternanza di ogni fenomeno tra due poli ciclici, dei quali uno corrisponde alla luce, al sole, al chiarore, all’attività (Yang), mentre l’altro corrisponde all’oscurità, alla luna, all’ombra e al riposo (Yin). Da un altro punto di vista lo Yin e lo Yang rappresentano due stadi nel processo di cambiamento e trasformazione di tutte le cose dell’Universo. La materia può acquisire diversi stati di densità: lo Yang rappresenta lo stato più immateriale e rarefatto della materia e lo Yin quello più materiale e denso. Nella forma più pura e rarefatta, lo Yang è totalmente immateriale e corrisponde all’energia

pura, lo Yin, nella sua forma più grezza e densa, è totalmente materiale e corrisponde alla materia. Da questo punto di vista l’energia e la materia non sono altro che i due stadi estremi di un continuum, con un infinito numero di possibili stati di aggregazione. Se la teoria Yin-Yang è generalmente inerente all'analisi dei vari aspetti di una sostanza o di una condizione, la teoria dei Cinque Movimenti rappresenta un tentativo di spiegare un altrimenti inconoscibile tutto, il Qi. Si concentra sia sulla categorizzazione che sull'unificazione all'interno di un insieme poiché viene sempre mantenuta la cognizione fra ogni parte e le altre nell'insieme. L'aspetto unificante comporta che ogni fase ne abiliti-espanda (madre-figlio) un'altra, mentre, al tempo stesso, limiti-contragga (nonno-nipote) un'altra fase. Nel primo caso ogni elemento dipende da un altro per il suo sostegno mentre nel secondo, ne limita la completa libertà ma non lo frena. In questo modo l'intero sistema si trova sempre in uno stato di equilibrio dinamico, così come in un ecosistema. Se una particolare specie viene a mancare, ne risentiranno sia le specie che da essa dipendono per il cibo (ciclo di generazione), sia quelle la cui popolazione era mantenuta sotto controllo dai suoi appetiti (ciclo di controllo). Gli organi stessi sono concepiti nel corpo come se lavorassero all'interno di un ecosistema: mentre uno abilita la funzione di un

altro, viene allo stesso tempo tenuto sotto controllo dalla funzione di un terzo organo. Rappresentano i collettori sia degli stimoli che delle sostanze dal mondo esterno. E' a partire da essi che vengono create le sostanze all'interno del corpo e svolgono un ruolo di primo piano nel sistema fisiologico.

Una maggiore considerazione per il ruolo svolta dai canali intesi come una rete nella quale il Qi e il sangue circolano all'interno di un sistema che integra gli organi con l'ambiente esterno, rappresenta un aspetto importante che prende campo in un quadro storico caratterizzato da grande fermento intellettuale seguito da una grande sintesi in un periodo compreso fra gli Stati Combattenti e la dinastia Han (200 a.C. - 220 d.C.). Ciò comportò un avvicinamento fra la filosofia politica e la filosofia naturale al fine di creare un governo che fosse in armonia con i moti del Cielo e della Terra. Tale opera fu trascinata dal desiderio, da parte della nascente dinastia Han, di legittimarsi, credendo che, sostenendo la classificazione e la standardizzazione della cultura che avevano ereditato, potessero rafforzare la loro legittimazione. Il più importante risultato di tale tentativo di riunire e raccogliere la sapienza del passato è il Classico Interno. La teoria dei canali da concretezza al concetto di "olismo" in me-

dicina cinese. Yin e Yang e Cinque Movimenti assumono una forma fisica nel corpo come canali e organi con nature peculiari. I canali, emanazione degli organi stessi, legano gli organi interni l'uno con l'altro, con la superficie del corpo e con l'ambiente intero, divenendo parti attive dell'effettivo processo fisiologico. Unificano tutti i sistemi del corpo in un tutto coerente e reattivo ed è attraverso tale rete che gli organismi viventi si adattano ai cambiamenti dell'ambiente esterno.

Hanno quindi una funzione di passaggio, attraverso i quali si muovono energia nutritiva e sangue quindi in rapporto a "sostanze materiali", rappresentano una fitta rete di comunicazione che convo-

glia informazioni dall'ambiente esterno agli organi interni e tra organi stessi, funzione maggiormente associata alla trasmissione del Qi. Se il sistema dei canali non è in grado di rispondere appropriatamente ai cambiamenti dell'ambiente interno ed esterno o di inte-

grarli, insorgerà malessere o malattia. Quando gli organi non funzionano in modo adeguato, è il sistema dei canali che aiuta a ripristinare il metabolismo corretto.

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