INDICE
Numero
Numero
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1 La Matematica del Cosmo Numero 1 Numero 2 Numero 3 Numero 4 Numero 5 Numero 6 Numero 7 Numero 8
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10 CAPITOLO 2 La Trinità Energetica Shen Jing Qi CAPITOLO 3 Le Energie Vitali Zong Qi Yuan Qi Zhen Qi 4 5 6 7 8 8 8 9 9 9 10 10 11 13 14 16 17 20 20 21
CAPITOLO 4
Perla di Rugiada Primo mese Secondo mese Terzo mese Quarto mese Quinto mese Sesto mese Settimo mese Ottavo mese Nono mese Decimo mese
CAPITOLO
L’Albero della
Anatomia Funzioni
CAPITOLO
Meridiani
Vescica
Vescica
CAPITOLO
Meridiani
Vaso
2 Rong Qi (o Ying Qi) Wei Qi
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Vita
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Principali Jing Lou Mai
Pang Guang
Biliare Dan
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Curiosi - Qi Jing Ba Mai
Governatore Du Mai 21 22 23 24 29 29 29 30 31 32 32 32 32 33 38 41 43 45 48 51 53
Vaso Cintura
Mai
CAPITOLO 8
Coppettazione Ba Guan Fa
Funzioni, tipologie e metodi di applicazione Controindicazioni Ecchimosi
CAPITOLO 9
Il Tocco che Cura Mens Sana in Arbore Sano Trattamento con TuiNa e Coppettazione per il dolore cronico diffuso del Rachide
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA
SITOGRAFIA
3
Dai
IMMAGINI 55 59 61 64 65 68 70 71 76 79 79
In questo lavoro di tesi sono stati inseriti tutti quegli argomenti appartenenti alla cultura e medicina cinese tradizionale che nel corso degli anni mi hanno incuriosito, affascinato e intrattenuto mostrandomi una differente prospettiva, non più legata a una sterile visione causa/effetto, ma tentando di ampliarla dandole una visione di insieme, olistica.
Questo lavoro di tesi si compone volutamente di 81 pagine strutturate in 9 capitoli per omaggiare i testi di riferimento più antichi della Medicina Tradizionale
Cinese e con la speranza che, come gli stessi, sia riuscito a trattare l’argomentazione di questo lavoro nella maniera più completa possibile .
Dopo i capitoli di apertura dedicati alla Matematica del Cosmo , che illustra la simbologia cinese legata ai numeri, si passa ai capitoli riguardanti la Trinità Energetica e le Energie Vitali che esplicano i concetti base legati a Shen, Jing e i vari tipi di Qi.
Questi primi capitoli servono a introdurre e porre le basi per comprendere al meglio l’embriologia energetica sintetizzata nel capitolo Perla di Rugiada e nel capitolo la L’Albero della Vita, che illustra il funzionamento strutturale ed energetico della Colonna Vertebrale.
Scopo di questo lavoro di tesi è elaborare un’ipotesi di trattamento per il dolore cronico diffuso del rachide, trattando principalmente le strutture energetiche esposte nei capitoli dedicati ai Meridiani Principali e Curiosi, utilizzando come tecniche di riferimento il TuiNa e la Coppettazione.
4 INTRODUZIONE
LA MATEMATICA DEL COSMO
“La matematica del cosmo comincia all’Uno e finisce al Nove. Uno è il Cielo, Due il Suolo, Tre l’Uomo. Tutto è contenuto all’interno del Tre e, come Tre per Tre da Nove, si arriva alla Nove regioni del Suolo.
L’Uomo è diviso in Tre sezioni, esse stesse divise in Tre sotto divisioni.” Huangdi Neijing Suwen (“Domande Semplici”) Cap. 20
La scelta curiosa di iniziare questo studio della fisiologia umana con un capitolo dedicato alla simbologia dei numeri risiede nel fatto che la grande maggioranza, se non la totalità, delle scienze tradizionali si fondano sui numeri e la simbologia ad essi correlata. La medicina tradizionale cinese, dal canto suo, non costituisce in questo un’eccezione.
I numeri in genere hanno un duplice aspetto e solitamente si utilizzano o per descrivere una quantità, o per dare una votazione che andrà a descrivere una qualità. Mentre il primo è quello normalmente più sfruttato nella vita moderna occidentale, il secondo viene utilizzato maggiormente in altre culture.
Marcel Granet (1884 1940), orientalista, sociologo e storico delle religioni francese nel suo saggio “La pensée chinoise” (Parigi, 1934), afferma: “L’idea di quantità non gioca il benché minimo ruolo nelle speculazioni filosofiche dei cinesi ”. Questi, infatti, si servono dei numeri per descrivere la qualità di certi insiemi o per indicare, a seconda del caso, un ordine gerarchico. Evocando caratteristiche specifiche, ogni numero poteva essere utilizzato per descrivere, nominare, tradurre le manifestazioni del reale, elevandosi, in questo modo, a simbolo universale.
5 CAPITOLO 1
Nei testi tradizionali i numeri possono essere correlati a qualsiasi significato e realtà, materiale o immateriale, e la conoscenza del loro valore simbolico può permettere di spiegarci un po' più in profondità le nozioni che ci vengono trasmesse, arricchendo così la comprensione dei testi moderni.
Numeri arabi e cinesi da Zero a Dieci
NUMERO 1
Uno è l’unità, l’origine di ogni cosa, è il Cielo, l’iniziatore. Rappresenta il Tao, la via, se ne parla non a caso nel primo capitolo dei Tao Te Ching ("Libro della Vita e delle Virtù", opera attribuita a Lao Zi la cui composizione risalirebbe ad un periodo compreso tra il IV ed il III secolo a.C.).
Nel primo capitolo del Suwen (che assieme al Lingshu compongono il Neijing, “Libro Interno” o “Libro Esoterico”, attribuito a Huangdi, la cui stesura risalirebbe all'epoca dell'imperatore giallo, XXVII secolo a.C.) si parla della creazione della vita
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e del suo sviluppo a partire dai Reni Dato che nella sistematica dei 5 Elementi, riportata nel Hong Fan (“Grande Dichiarazione” , un testo contenuto all'interno dello Shujing, "Classico dei Documenti", composto da 58 capitoli raggruppati in quattro sezioni, composti tradizionalmente nei secoli compresi tra il XXIII e III a.C.) l’Acqua è associata ai Reni, corrispondenti al numero Uno.
Uno è gerarchicamente il primo termine di un'enunciazione, è quello che dirige e governa tutti gli altri, è l’Imperatore.
L’Uno è considerato il primo numero dispari ed è messo in relazione con lo Yang e con il Cielo, mentre i numeri pari sono in relazione con lo Yin e la Terra. In molti testi, però, è il numero Tre ad essere considerato il primo numero Yang, essendo l’Uno inconcepibile per il mondo dualistico descritto dalla cultura tradizionale cinese.
NUMERO 2
Due è al tempo stesso unione e separazione, è la coppia indivisibile, caratterizzate dall’alternanza e complementarietà dei suoi costituenti. Nel mondo manifesto è a partire dal Due che le cose acquistano significato: Yin Yang.
“Ognuno nel mondo decide il bello, ed ecco che arriva il brutto.
Ognuno nel mondo decide il bene, ed ecco venire il male.
Avere e non avere nascono l’uno dall’altro. Compatto e sottile si formano l’uno dall’altro. Lungo e corto si misurano l’uno con l’altro. Note e suoni si accordano le une con gli altri. Prima e poi si seguono l’un l’altro.”
Lao Zi Tao Te Ching - Cap. 2
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Nell’Hong Fan, al Due è attribuito l’elemento Fuoco, fattore responsabile, anche nell’insegnamento alchemico, delle trasformazioni.
NUMERO 3
Tre proviene dalla sintesi di Uno e Due, della fusione tra Yin e Yang, è lo spazio mediano tra Cielo e Terra: l’Uomo.
Tre costituisce una totalità e dà l’idea di un insieme completo. È il numero associato all’elemento Legno, all’idea di nascita, di uscita, di esteriorizzazione che ben si addice all’idea di creazione.
NUMERO 4
L’ideogramma del numero Quattro evoca la terra in quanto è un quadrato che indica le quattro diverse direzioni dello spazio. Inoltre, al suo interno ritroviamo iscritte due linee divergenti ad esprimere le forze in espansione al suo interno.
Nell’Hong Fan è il numero associato all’elemento Metallo, del movimento verso l’interno, del rientro, della Morte, contrapposto al Tre, che è il numero della Vita.
NUMERO 5
Simbolicamente rappresenta l’insieme delle creazioni che si manifestano attraverso lo scambio dei soffi tra Cielo e Terra. Osservando l’ideogramma, si notano due linee orizzontali tra cui si disegna un incrocio, espressione della reciprocità di azione, per l’appunto, tra Cielo e Terra.
All’interno dei 5 Movimenti questo è comunque attribuito alla Terra in quanto Centro dell’Universo. La nozione di Centro è molto importante nel pensiero taoista poiché spesso assimilata a quella di Vuoto, di Vuoto mediano, in seno al quale si svolge
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la Vita. Come nell’Universo anche nell’uomo esiste un vuoto mediano indispensabile affinché le trasformazioni avvengano in modo armonioso.
Nella versione del Tao Te Ching commentata da Claude Larre (1919 2001), il Cinque “presiede alle mutazioni che avvengono in rapporto a l centro che raccoglie e distribuisce”.
NUMERO 6
Contrariamente alla regola che vuole che i numeri pari siano in rapporto con lo Yin ed i numeri dispari con lo Yang, il Cinque fa riferimento alla Terra ed il Sei al Cielo.
Sei è il numero dei soffi celesti riuniti sotto il loro aspetto Yin Yang: TaiYang, ShaoYang, YangMing, TaiYin, JueYin e ShaoYin, attraverso il quale il Cielo insemina e feconda la Terra. Così il Sei acquisisce il senso di unione feconda, di riunione.
Il Sei, in quanto Tre per Due, è la creazione (Tre) che si esprime attraverso la Yin e lo Yang (Due).
NUMERO 7
Sette può essere considerato come la somma di Tre e di Quattro, cioè la creazione tra i 4 punti cardinali. È per questo motivo che a questo numero è stata attribuita l’idea dell’essere umano, l’incarnazione.
Nel primo capitolo del Suwen si legge che il numero Sette governa tutta la fisiologia della Donna, sede dell’incarnazione: il ciclo mestruale è di 28 giorni (7x4).
NUMERO 8
Otto è il numero dei venti che soffiano nelle otto direzioni dello spazio. Esiste una certa analogia tra il Quattro e l’Otto ma, mentre il Quattro evoca uno spazio
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limitato tra quattro punti cardinali, l’Otto, rappresentato dalla rosa dei venti, non ha alcun limite: è l’espansione illimitata.
Otto è messo in relazione con l’est, con la primavera, con l’emergere della vita, con l’espansione dei soffi. Otto sono i Meridiani Curiosi (Qi Jing Ba Mai) che rappresentano la diffusione di tutti i soffi originali al momento del concepimento e che restano attivi durante tutta la vita.
Il primo capito del Suwen attribuisce questo numero all’uomo poiché ne governa tutta la fisiologia.
NUMERO 9
Ultimo numero della serie dei numeri semplici è il riassunto di tutti.
Nove significa che l’opera è completa. I libri canonici hanno un numero di capitoli pari a Nove (Hong Fan) o ai suoi multipli. Il Suwen, il Ling Shu ed il Tao Te Ching hanno rispettivamente 81 capitoli (9x9), a dimostrare che l’argomento è stato trattato in modo completo.
NUMERO 10
Questo numero segna il passaggio a un ciclo successivo: il bambino nasce all’inizio del decimo mese di gravidanza
L’ideogramma rappresenta l’incrocio del tempo (linea verticale) con lo spazio (linea orizzontale), ed è carico di tutto il simbolismo legato alla croce.
Dieci è simbolo dell’estensione nelle 2 dimensioni e nei 5 punti cardinali (Nord, Sud, Est, Ovest e Centro).
Se Cinque rappresenta la potenzialità della creazione, Dieci ne esprime la manifestazione Yin e Yang.
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LA TRINITÁ ENERGETICA
“Quando scorre è Qi, quando è concentrato è Jing, quando la sua essenza è sottilmente spirituale è Shen”
Yuasa Yasuo - The Body, Self Cultivation, and Ki Energy (1993)
La metafisica Taoista mette all’origine dell’uomo una trinità energetica chiamata San Bao, i “3 Tesori”, composta da Shen, Qi e Jing che rappresentano emanazioni dal Cielo, dalla Terra e dallo spazio mediano. I 3 Tesori rappresentano la condizione fondamentale per la fisiologia della vita: ogni aspetto è rappresentato dalla loro interazione e trasformazione, e, uniti assieme, danno luogo alla formazione della cellula primordiale dalla quale deriva il corpo umano.
Relazione tra Shen (la luce), Qi (la fiamma) e Jing (la cera) in una candela.
11 CAPITOLO 2
L’Uomo è manifestazione dell’incontro del Cielo e della Terra e li porta in sé, mantenendoli costantemente in relazione tra loro grazie al vuoto mediano, compiendo tutte le trasformazioni note nei 5 Movimenti.
“I 3 Gioielli del corpo sono l’essenza, il soffio e l’energia spirituale[…] se li distinguiamo secondo la loro funzione: l’energia spirituale controlla e governa, il soffio presiede all’esecuzione degli ordini e l’essenza presiede alla trasformazione e alla generazione”
Lu Kiang Hsu della Dinastia Ming (1368 1644) Sutra del Sigillo del Cuore
Jing, Qi e Shen costituiscono una triade che sub-stanzia la personalità e le facoltà intellettive e che connette la personalità individuale con l’intelligenza universale. Questo è il motivo per il quale vengono chiamati i “ 3 Tesori”.
Alchimia Taoista interna.
Essi trasmutano l’uno nell’altro: il Qi accumulatosi si trasforma in Jing, il Jing può trasformarsi in Qi, il Jing e il Qi nutrono lo spirito, Shen, che trasforma il Jing in Qi. Sono queste le interazioni che permettono l’evoluzione della vita a livello di
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sopravvivenza (Jing), relazioni ed emozioni (Qi), fino a quello più sottile e spirituale, connesso all’evoluzione e alla trasformazione (Shen).
SHEN
Shen è definito come spirito, spiriti, principio vitale superiore.
Ideogramma Shen
L’ideogramma che lo illustra è molto significativo in quanto rappresenta il cielo dal quale scendono influssi che provengono da sole, dalla luna e dalle stelle, insieme a due mani che stringono un’asse verticale.
Claude Lerre, nel libro scritto assieme a Elisabeth Rochat de la Vallée “Les Mouvements du Coeur”, definisce Shen come “l’espressione dell’alternanza delle forze naturali che si svolge sotto l’autorità delle influenze provenienti dall’alto ”. Shen è una manifestazione celeste, ed esprime il concetto di fecondità del Cielo che irradia la Terra.
Nell’essere umano Shen si manifesta al momento del concepimento. Esso è il patrimonio universale che si radica nell’individuo a livello del cuore e ne guida l’orientamento, ispirandolo a seguire la propria spontaneità naturale e il proprio destino. Rappresenta il principio divino. Lo Shen forma l’esperienza emotiva della vita umana che, grazie al Jing viene depositata nel cervello.
La memoria consapevole delle esperienze compiute portata al cervello, definito come “Mare dei Midolli”, rappresenta la fusione tra Jing e Shen. È qui che si ha
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memoria e coscienza della propria vita in base alle esperienze. Esse vengono consolidate e assimilate per lasciare spazio a qualcosa di nuovo: è il momento in cui entriamo in contatto con l’origine della vita, quella forza che è al di là del pensiero e della materia e al tempo stesso ne è l’origine.
Jeffrey Yuen afferma che “lo Shen è un riflesso del concetto di armonia, di un flusso senza impedimenti, di uno scorrere che non ha né inizio né termine, che non avendo fine abbraccia ogni cosa ” .
“Gli spiriti che sono nel mio cuore, sono in me, essi sono il mio cuore e sono me, il mio Io è il mio cuore. Se divento quello che sono destinato a essere per natura, allora divento spirito o simile a gli spiriti ”
de la Vallée Le 101 nozioni chiave della medicina cinese (2011)
JING
Jing anche chiamato essenza, quintessenza o vitalità, è l’aspetto più fisico e materiale del prendere forma di una nuova vita. È la materia basale di un essere vivente che si organizza.
Nel corpo umano, secondo i criteri del pensiero taoista, il nome di Jing viene attribuito anche ai liquidi più preziosi: saliva, bile, e soprattutto i gameti, cioè l’ovulo e lo spermatozoo.
“Quello che precede sempre la creazione del corpo è chiamato Jing” Huangdi - NeiJing Lingshu (“Perno Spirituale”) - Cap. 30
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Ideogramma Jing.
L’ideogramma che lo rappresenta è in apparenza materiale. Esso evidenzia il covone di cereali accompagnato dall’immagine di una pianticella e del cinabro. Nell’insieme può evocare qualcosa di molto prezioso come il cinabro, ricco di forza potenziale come può esserlo un seme di cereale, o una pianta apparentemente fragile, ma in realtà capace di spezzare una pietra.
Le Essenze hanno in sé delle specificità, come il seme di una pianta, che vengono dalla Terra, dati genetici derivanti dalla qualità del Jing del padre e della madre, ma anche dal Cielo, perché il soffio vitale del Cielo viene a un certo momento ad alimentare questa composizione particolare di essenze, autorizzando l’inizio di una nuova vita e determinando la natura propria di questo essere.
Il Jing è associato al centro inferiore, il bacino, dove sono situati gli organi genitali, quelli che al momento dell’atto sessuale, congiungendosi, possono dare vita ad un nuovo essere umano. Il bacino rappresenta la nostra fisicità, il nostro radicamento alla Terra, la nostra solidità. È Yin legato alla Terra, e quindi all'acqua, e quando viene messo in moto grazie al fuoco, lo Yang, ecco che il Jing si muove a partire dal bacino, dai due reni.
“Le Essenze sono il radicamento dell’essere”
Huangdi - Neijing Suwen (“Domande Semplici”) - Cap. 4
Il Jing cresce rapidamente dal momento del concepimento e si sviluppa con un ritmo di 7 anni nella donna, per raggiungere il massimo a 28 anni, mentre nell’uomo,
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con un ritmo di 8 anni, per raggiungere il massimo a 32, poi inizia a declinare fino alla morte.
Il Jing è conservato all’interno dei Visceri Curiosi.
QI
Il Qi è energia, movimento, relazione e scambio. Esso è il movimento che ci porta verso il mondo, verso gli altri e andare verso gli altri vuol dire attuare una comunicazione. È quindi trasformazione e cambiamento.
Ideogramma Qi.
Scomponendo l’ideogramma Qi, vediamo che la parte in basso rappresenta un covone di cereali già presente nell’ideogramma Jing, mentre l’altra parte mostra il vapore che tende a salire verso l’alto. Il primo simboleggia la materia, gli elementi che costituiscono la struttura (Yin), mentre il vapore rappresenta il movimento di ascensione e dispersione verso il cielo, il lavoro che sostiene la struttura (Yang).
La materia è condensazione di energia che, quando si disperde, ritorna al suo stato puramente energetico. Il Qi è substrato di tutto ciò che avviene nell’organismo, compresi lo Yin e lo Yang.
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LE ENERGIE VITALI
“Le circolazioni, gli scambi, le trasmissioni, i cambiamenti dei liquidi in vapore e dei vapori in liquidi, degli alimenti in essenze e delle essenze in soffi, il mantenimento di una corretta temperatura corporea, il rispetto dei ritmi e dei cicli, le aperture e le chiusure degli innumerevoli passaggi e degli orifizi, tutti i movimenti di trasformazione che producono e sostengono la vita, si operano grazie ai soffi [...] i cinque soffi che nel corpo corrispondono ai cinque elementi sono i soffi dei cinque organi e, a livello mentale, i soffi dei cinque voleri [...] gli spiriti guidano i soffi, il cuore sovrano è responsabile della loro armonia, sapendosi mantenere lui stesso in armonia”.
De la Vallée Le 101 nozioni chiave della medicina cinese (2011)
Dal momento che la medicina cinese è una medicina energetica e funzionale, le diverse categorie, tipologie, “etichette” sono in realtà descrittive non tanto di differenze nella forma o nella sostanza, quanto nella funzione. Ecco quindi che, nonostante tutto ciò che esiste sia Qi, all’interno dell’organismo differenziamo questa sostanza in Xue (Sangue), Jing (Essenza), Shen (Spiriti), Jin Ye (Liquidi Corporei) a seconda delle funzioni che svolge (Wu Bao o “5 Sostanze Vitali”)
“Il Cielo in me è Virtù (De)
La Terra in me è Soffi (Qi)
La Virtù scorre, i Soffi si diffondono, ed è vita.
Il fatto che viventi sopraggiungano, denota le Essenze (Jing), Il fatto che due Essenze si con giungano denota gli Spiriti (Shen)”
Huangdi - NeiJing Lingshu (“Perno Spirituale”) - Cap. 8
17 CAPITOLO 3
Il Qi si divide in 2 grosse categorie:
1) Energia del Cielo Anteriore: parte strutturale che deriva dai nostri genitori, è la fusione delle loro essenze che, insieme agli Shen del Cielo, hanno originato la scintilla che ha generato la vita. L’Energia del Cielo Anteriore non è rigenerabile, ha sede nel Ming Men (GV 4), posto al centro dei reni. L’esaurimento dell’Energia del Cielo Anteriore comporta la morte;
2) Energia del Cielo Posteriore: rappresenta tutto ciò che diventiamo dopo la nascita. A differenza dell’altro, questo è modificabile, viene rige nerato con ciò di cui ci nutriamo, dall’attività fisica e da quella spirituale. Una buona alimentazione, una attività fisica regolare nonché un ambiente non troppo stressante consentono di consumare meno Energia del Cielo Anteriore.
Anche gli Organi ed i Viscere hanno un proprio Qi e questo si riferisce semplicemente alle funzioni che gli Zang-Fu (Organi e Visceri) svolgono, che sono orientate in una direzione precisa e che, quindi, hanno specifiche relazion i con altre parti del corpo o funzioni.
Ecco un piccolo esempio di questo meccanismo, in cinese Qiji (“Meccanismo del Qi”):
• Cuore (HT), il suo Qi scende: porta il Sangue in tutto il corpo, con il suo calore va a riscaldare l’Acqua del Rene;
• Milza (SP), il suo Qi sale: estrae le sostanze utili dallo Stomaco e le trasporta al Polmone, dove si uniscono all’aria per formare i vari tipi di Qi utilizzabili dall’organismo;
• Polmone (LU), il suo Qi scende: diffonde il Qi in tutto il corpo, distribuisce i Liquidi Jin Ye verso il basso, completa la respirazione entrando in contatto con il Rene;
• Rene (KI), il suo Qi sale: contribuisce alla respirazione “afferrando” il Qi del Polmone, vaporizza in alto i Liquidi recuperati, porta l’acqua a raffreddare il “Fuoco del Cuore”;
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• Fegato (LV), il suo Qi va in tutte le direzioni: aiuta a rendere fluida la circolazione del Qi e del Sangue in tutto il corpo, permette un armonico movimento ascesa/discesa di Milza e Stomaco.
Il Qi, sostanza fondamentale del nostro organismo, è una sola, ma rispetto alle differenti funzioni che ricopre ottiene un differente nome.
I vari tipi di Qi e le loro relazioni
“Se lo voglio descrivere in quanto responsabile della mia genetica lo definirò Yuan Qi, se ne osservo le capacità di difendermi dalle aggressioni esterne lo chiamerò Wei Qi, se lo descrivo in quanto capace di nutrire gli organi e tutto il corpo lo chiamerò Ying Qi, se ne parlo come il responsabile della forza della circolazione di Qi e Xue a partire del petto e dalla costituzione ne parlerò come Zong Qi”
Marino V. Tipi di Qi: Origine, Funzioni e Distribuzione della nostra Energia (2021)
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QI
Qi del torace, origina dall’unione di Gu Qi, elevato dalla Milza, e Tian Qi, estratto dal Polmone, all’interno del petto, rappresentando il primo stadio della trasformazione del cibo in Qi e Xue
La qualità della Gu Qi dipende oltre che dall’alimentazione pure dalla vita intellettuale ed affettiva. La Tian Qi dipende dall’ambiente sociale, familiare, lavorativo e climatico, oltre che dall’aria.
La Zong Qi attiva la respirazione e controlla il battito cardiaco, coordinando l’attività di Cuore e Polmone.
YUAN QI
È il Qi che attiva e promuove tutti i processi e le funzioni dell’organismo, è il Qi originario. Esso infatti origina dal Cielo Anteriore, ossia dalle risorse che abbiamo ricevuto al momento del concepimento. Quando i Jing dei genitori si uniscono e ha inizio una nuova vita, ecco che compaiono insieme i 3 Tesori del nascituro Yuan Qi infatti è la scintilla che accompagna l’accendersi di ogni nuova vita e che mantiene vivo il fuoco vitale, permettendo il funzionamento di organi e visceri e l’attivazione dei processi che portano alla formazione dei tipi di Qi che originano dal Cielo Posteriore come Ying Qi e Wei Qi. Per queste sue caratteristiche Yuan Qi è veicolato attraverso il circuito dei Meridiani Curiosi, che sono il nostro legame con il Cielo Anteriore e che si formano già al momento del concepimento.
Secondo il pensiero taoista, la “quantità” di Yuan Qi che ci è data al momento della nascita determina la potenziale durata della nostra vita, che viene chiamata “cifra di Qi” e che non può superare la soglia massima di 120 anni.
20 ZONG
“Qi Corretto” è l’insieme di tutte le risorse fisiologiche dell’organismo, contrapposte a Xie Qi, “Qi Patogeno”, ossia tutto quello che può attaccare il corpo.
Zhen Qi è composta da Energia del Cielo Anteriore, Yuan Qi, e l’Energia del Cielo Posteriore, Tian e Gu Qi. È l’Energia anti-patogena per eccellenza, che pone in relazione sistema immune, aria, ambiente, alimentazione e stile di vita, dimostrando che le nostre capacità difensive dipendono sia da cause congenite che acquisite.
Queste due componenti indissociabili rappresentano l’insieme di Energia Difensiva, Wei di tipo Yang, e Nutritiva, Rong di tipo Yin. Lo Yin è più materiale e fa riferimento agli elementi cellulari dell’immunità, mentre lo Yang ha ruoli di controllo funzionale.
Nel Neijing So Wen si dice “lo Yin è all’interno ed è il guardiano dello Yang, lo Yang è all’esterno e comanda lo Yin”. Si può riassumere dicendo che lo Yang muove e controlla lo Yin, mentre lo Yin genera lo Yang.
La Zhen Qi a partire dal Polmone si diffonde per l’intero organismo.
RONG QI (o YING QI)
Quando si fa riferimento al Qi che viaggia e scorre insieme al Sangue, che porta nutrimento e umidificazione in tutto il corpo e che circola in vasi e meridiani, stiamo parlando di Rong Qi o “Qi Nutritivo”.
Il Qi Nutritivo e il Sangue (Xue) sono così ben amalgamati che è persino difficile dire “dove finisce l’uno e inizia l’altro”.
Il modo più semplice di comprendere la loro relazione è quello di pensarli come un binomio Yin Yang, in cui la Rong Qi esprime l’aspetto più Yang principalmente con movimento e apporto di calore, mentre il Sangue (Xue), l’aspetto più Yin, lo esprime principalmente nutrendo e umidificando. Si tratta quindi di un Qi con caratteristiche Yin che nutre e circola con il Sangue all’interno di meridiani e vasi,
21 ZHEN QI
ma che origina nello Yang cioè dalla parte “pura” degli alimenti metabolizzata dal Riscaldatore Medio e distribuita dal Superiore.
Se Ying Qi è in deficit, avremo scarso nutrimento di arti e organi.
WEI QI
“Qi Difensivo” che protegge e riscalda la superficie e circola al di fuori dei meridiani. Si tratta di un tipo di Qi che origina dalla parte “impura”, pesante e Yin degli alimenti e che viene elaborata e “purificata” nel riscaldatore inferiore grazie all’apporto degli Intestini e del Fegato.
La Wei Qi non entra nel circuito dei meridiani, ma circola in due livelli separati: di giorno si muove nei Meridiani Tendino-Muscolari (Jing Jin) e nello spazio fra pelle e muscoli (Couli) per proteggerci dagli attacchi dei patogeni esterni, riscaldare la superficie, controllare apertura e chiusura dei pori; di notte invece si approfondisce e circola all’interno del corpo, dove protegge e ripara organi e visceri.
Si tratta quindi di un Qi molto Yang che circola all’esterno del corpo e fuori dai vasi, che scalda, difende, combatte, ma dall’origine Yin, cioè dalla parte “impura” degli alimenti.
Se la Wei Qi è in deficit, ci sarà facilità ad ammalarsi, in particolare con la comparsa di problematiche respiratorie e di sudorazione al minimo sforzo
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PERLA DI RUGIADA
Fondamento teorico dell’embriologia in Medicina Tradizionale Cinese è quello secondo cui essa si svolgerebbe sotto la guida energetica del Rene (KI).
Delle molteplici funzioni del Rene ve ne sono alcune che vanno evidenziate per la loro relazione con le fasi di nascita, crescita e mantenimento della vita:
• è la radice dello Yin e quindi fonte della radice materiale della vita;
• è radice dello Yang e quindi fonte dell’energia della vita;
• si occupa della conservazione del Jing la fonte dell’Essenza Ancestrale trasmissibile attraverso le cellule sessuali (ovulo e spermatozoo);
• è in rapporto col Ming Men (GV 4) e quindi connesso con la “Porta della Vita”, regione del corpo umano situata tra la seconda e la terza vertebra lombare che fornisce il fuoco originario necessario per ogni funzione dell’organismo.
Durante il concepimento l’unione tra le cellule maschili e quelle femminili avviene nel pieno rispetto della legge Yin/Yang e dei ruoli da essa assegnati ai due sessi: già nel processo di maturazione delle cellule gametali la sequenza di divisione meiotica nella donna porta alla maturazione di una sola cellula uovo su quattro potenziali. Tale processo è per analogia assimilabile ad una concentrazione e come tale di natura Yin. Nell’uomo invece tutte le cellule potenziali giungono a maturazione dando luogo ad un processo di espansione e come tale di natura Yang.
Anche le caratteristiche morfologiche delle cellule germinali mostrano il rispetto della medesima legge poiché la cellula uovo femminile risulta essere di grandi dimensioni e priva di movimento autonomo, mentre lo spermatozoo maschile è di piccole dimensioni e dotato di una spiccata mo tilità.
23 CAPITOLO 4
Durante la fecondazione osserviamo che è lo spermatozoo che penetra nell’ovulo. Tale processo avviene grazie all’azione di alcuni enzimi situati sullo spermatozoo che però risultano efficaci solo se attivati da sostanze secrete dai tessuti dell’apparato genitale femminile. In questa necessaria interazione si può individuare in modo chiaro la legge secondo cui Yin e Yang non possono esistere senza un sostegno reciproco.
PRIMO MESE
Nei testi tradizionali di medicina cinese, l’embrione in questa fase è chiamato “Perla di Rugiada”. Nelle prime trenta ore la cellula uovo fecondata si divide in due cellule, appare così la prima simmetria assiale. Il Neijing Suwen dice “Il Padre è la Colonna”. In cinquanta ore si formano quattro cellule e si forma in quest’occasione il primo asse orizzontale. Il Neijing Suwen dice “La Madre è la Base”. Poi la simmetria diviene confusa.
Osservando con attenzione le prime divisioni cellulari possiamo notare come la cellula originaria vada incontro ad una prima divisione originando due cellule di cui una più grande ed una decisamente più piccola. Dalla fase bicellulare però non si passa subito ad una fase a quattro cellule, ma la cellula più grande si divide dando luogo ad una fase a tre cellule dalla quale poi si procede rapidamente fino alla formazione dell’embrione.
“Il Tao ha generato l’Unità, l’Unità ha generato la Dualità, la Dualità ha generato la Trinità, la Trinità ha generato i Diecimila esseri”
Lao Zi Tao Te Ching Cap. 5
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Grazie a questo incredibile parallelismo tra embriologia occidentale e Medicina Tradizionale Cinese si può apprezzare come fin dalle prime fasi dello sviluppo di un essere umano si verifica la stessa sequenza che descrive le fasi di creazione del mondo, il microcosmo uomo si mostra così del tutto simile al macrocosmo e come tale regolato dalle stesse leggi
Evoluzione embriologica delle prime due settimane.
Dopo circa 12-15 giorni dalla fecondazione inizia la gastrulazione grazie alla quale è possibile iniziare ad identificare uno strato di cellule dorsale che rappresenta il “Foglietto Ectodermico” e uno strato ventrale che rappresenta il “Foglietto Endodermico”; tra questi due strati nella regione caudale prenderà origine dopo qualche giorno il “Foglietto Mesodermico”. La formazione dei foglietti germinativi
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rappresenta la prima ma già definita costruzione del nuovo essere sia dal punto di vista spaziale che funzionale.
Dall’ectoderma si formeranno il tessuto nervoso e quello epidermico, ossia i nostri limiti che sono in relazione con i nostri livelli più sottili, anche chiamato “Tessuto Celeste”. L’endoderma è responsabile della formazione delle ghiandole digestive e dei tessuti dell’apparato digerente e respiratorio. Questo foglietto sarà dunque in relazione con il Jing acquisito, o del Cielo posteriore, e con la Zong Qi, energia legata ai ritmi ancestrali come il battito cardiaco e il ritmo respiratorio. Tale tessuto è anche chiamato “Tessuto Terrestre”.
Panoramica sulla gastrulazione.
Giunti nella terza settimana compare sul foglietto ectodermico dorsale la “Linea Primaria”, un solco a margini rialzati. Sull’estremità cefalica, invece, si ritrova una zona circolare rialzata denominata “Nodo Primitivo di Hansen” che delimita una fossetta, la “Fossetta Primitiva”.
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Panoramica Frontale e Trasversale di un embrione alla terza settimana.
Tutti questi eventi sono fondamentali per la lettura energetica dello sviluppo embriologico. In primis rappresentano il passaggio da una fase di sviluppo in cui non è possibile individuare un orientamento spaziale dell’embrione ad una fase in cui sono evidenti una parte caudale ed una cefalica. Per la Medicina Tradizionale Cinese tutto questo rappresenta il segno della comparsa delle prime direttrici di scorrimento del Qi che sono rappresentate dai Meridiani Curiosi di prima generazione (Chong Mai, Dai Mai, Ren Mai, Du Mai), non a caso la Linea Primitiva può essere assimilata al Chong Mai mentre in Nodo Primitivo, per molti studiosi di Medicina Tradizionale Cinese, può essere paragonato energeticamente al Ming Men (GV 4)
Rappresentazione schematica dei Meridiani Curiosi nell’embrione.
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Alla quarta settimana avremo verosimilmente un movimento di spinta da Du Mai legato all’ectoderma o “Tessuto Celeste” che organizza l’albero neuro vertebrale e con esso la coscienza dello “spazio superiore”, cioè la crescita individuale e la protezione. Più o meno simultaneamente un movimento verso l’interno di addensamento legato all’endoderma o “Tessuto Terrestre” che permette la coscienza di uno spazio interno di assorbimento e conservazione in relazione con Ren Mai. Infine in mezzo sorge Chong Mai, che collega Ming Men con Zong Jin (“Muscolo Ancestrale”, il perineo), energeticamente collegato con la transizione tra l’innato e l’acquisito.
I tre Meridiani Curiosi sopracitati hanno come origine comune il Ming Men che rappresenta, nella Medicina Tradizionale Cinese, il punto della cellula primordiale dal quale iniziano tutte le trasformazioni che porteranno alla formazione di un essere vivente.
Per completare la prima struttura energetica dell’embrione vi è un quarto Meridiano Curioso che appare in questo periodo, il Dai Mai o “Meridiano Cintura”, che assicura lo sviluppo trasversale formando i muscoli che avvolgeranno gli Zang Fu (Organi e Visceri) e gli arti.
Dopo i Meridiani Curiosi di prima generazione compaiono quelli di seconda generazione: Yin Wei, Yang Wei, Yin Qiao, Yang Qiao. Secondo la tradizione, il loro compito è di collegare l’individuo al Cielo e alla Terra, oltre a collegare tra loro tutti gli altri Meridiani.
In particolare Yin Wei e Yang Wei hanno la funzione di collegare l’uomo al Cielo il quale, attraverso di loro, trasmette l’ordine cosmico: ciò spiega perché Yin Wei e Yang Wei vengono considerati i due curiosi che controlla no lo spazio.
Yin Qiao e Yang Qiao invece collegano l’uomo alla Terra trasformando in realtà concreta le leggi emanate dal Cielo: ciò spiega perché Yin Qiao e Yang Quiao vengono considerati i due curiosi che controllano il tempo.
In conclusione, attraverso i Meridiani Curiosi di seconda generazione l’embrione acquisisce un’organizzazione di tipo energetico che gli conferisce la capacità di interagire con il mondo esterno.
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Da questa prima “impalcatura” si manifesteranno durante i primi anni di vita i 12 meridiani principali e tutti i meridiani più superficiali.
SECONDO MESE
L’embrione in questo periodo viene chiamato “Fiore di Pesco”.
Appaiono la testa, gli occhi, le orecchie, gli organi genitali e gli abbozzi delle mani e dei piedi con le dita. Dall’ombelico cominciano a dipartire i vasi vitali che formano il cordone ombelicale.
Alla fine di questo periodo l’Embrione prende il nome di Feto.
TERZO MESE
Si dice che l’aspetto più Yang dello Shen costituisca i tre Hun, ossia inizia l’intervento delle “Forze Celesti” che guideranno il nuovo individuo dall’oscurità alla luminosità della propria coscienza.
Si formano i primi punti di ossificazione (nel cranio e nelle ossa lunghe).
I globuli rossi sono prodotti dal Fegato; l’aspetto sottile dello Shen radicato nel Sangue è strettamente legato agli Hun.
Il feto emette urina.
Nei testi classici si dice che in questo periodo inizia la distinzione tra i sessi.
Alla fine del terzo mese sarà la Milza a produrre i globuli rossi.
QUARTO MESE
Durante questo mese si verifica quella che viene detta la “Fissazione dei Principi Spirituali”, cioè lo Yin stabilizza l’efficacia spirituale attraverso i Sette Po. Questa efficacia in cinese antico è detta Ling.
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Ideogramma Ling.
Nell’ideogramma troviamo in alto Yu, la pioggia che cade, e in basso gli sciamani che pregano, cantano e danzano all’unisono.
Ling è il potere creatore che si manifesta attraverso la pioggia, dal Cielo alla Terra, e i canti e le preghiere, dalla Terra al Cielo, riproponendo ancora una volta l’asse tra Cielo e Terra così come nella vita embrionale.
I 3 Tesori (Shen, Jing e Qi) che costituiscono le basi indispensabili della Vita, si accordano in risposta al desiderio di esistere.
I sette Po organizzano la fissazione del Jing. In particolare, nei feti femmina in cui le ovaie contengono già gli ovociti primitivi da cui si formeranno gli ovuli. Il potere di procreare è già presente.
Cuore, occhi, Reni, orecchie e il cervelletto sono formati.
QUINTO MESE
Il potere funzionale del sistema nervoso si afferma.
I cinque sensi si differenziano, le strutture del movimento si accrescono e così tendini, ossa e legamenti si completano. Appaiono sopracciglia e capelli. Carne e grasso si formano.
Il Feto si muove ed è ricoperto da una sostanza bianca e grassa che lo protegge nel caso che il liquido amniotico sia contaminato.
In Medicina Tradizionale Cinese queste “sostanze grasse” si chiamano Gao e rappresentano l’essenza condensata dei liquidi.
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Evoluzione dei primi 10 mesi di una nuova vita.
SESTO MESE
Durante questo mese il feto continua a crescere in maniera proporzionata in tutto il suo essere.
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SETTIMO MESE
La Milza smette di produrre i globuli rossi e il ruolo passa al midollo osseo. Iniziano a svilupparsi le unghie.
Il Feto manifesta le proprie sensazioni. Si amplifica la maturazione del sistema nervoso.
OTTAVO MESE
Il nuovo organismo ultima i restanti processi di formazione.
NONO MESE
Il Feto si orienta spontaneamente verso la Luce: si dice che scalpita.
DECIMO MESE
In questo periodo, che precede lo shock della nascita, si dice che “ il Feto si indirizza verso il proprio destino e nasce” oppure che “è il Feto che decide di nascere” , non potendo più restare nell’utero che ormai è stretto e buio.
“I Cento Shen sono pronti, ecco la nascita”.
Lao Zi Tao Te Ching Cap. 5
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L’ALBERO DELLA VITA
La Colonna Vertebrale, diversamente detta Rachide o Spina Dorsale, per la Medicina Tradizionale Cinese rappresenta un asse il cui compito principale è quello di mantenere l’equilibrio e di spostare l’energia dal centro verso la periferia. Come espone Ragghianti M. in “L’Arte medica taoista. Dalla malattia all’alchimia” del 2007, essa rappresenta anche la comunicazione tra i 3 Dan Tian (inferiore, medio e superiore, corrispondenti alle tre cavità ossee di bacino, torace e cranio), permettendo così lo sviluppo di un processo che si articola su più livelli: prima metabolico, poi evolutivo ed infine di consapevolezza.
Il Rachide, anche chiamato “Albero della Vita” o “Scala della Vita”, contiene il Midollo e partecipa alla trasformazione del Jing in Qi e del Po in Shen. Strutturalmente dà solidità, indicando il percorso compiuto e il cammino da seguire. Essa permette qualsiasi movimento, anche la modalità con cui un individuo si pone nei confronti delle scelte della vita nel suo percorso di differenziazione.
33 CAPITOLO 5
Rappresentazione metaforica dell’“Albero della Vita”.
“
È la guida luminosa di colui che sa vedere; è lo strumento di colui che sa operare, il cammino di chi sa salire” .
Cracolici F. et al. Basi di Medicina Cinese e Clinica di TuiNa (2004)
Cracolici et al. 2004 in “Basi di medicina cinese e clinica di TuiNa” sostengono come nei testi tradizionali si ritrovi all’interno delle vertebre la mappa dell’Architetto, il quale pone le basi della sua opera nelle fondamenta molli. Le radici muscolari atavico perineali ci permettono di mantenere un radicamento con i nostri antenati ed è proprio nel perineo che risiedono l’inizio e la fine dell’uomo sulla terra e che ha radice il sacro: le 5 vertebre sacrali sono infatti di origine divina.
Mentre si prende radice dal basso, dalla Terra, nella testa vi è la volta celeste, il battistero che mantiene in sé il deposito della legge, del mandato che è contenuto nel Midollo e che risuona in un asse yin/yang in cui l’impulso creatore celeste risuona al 20 GV e ottiene risposta terrestre che risuona nell’ 1 GV.
Si dice che nei neonati la fontanella rimanga aperta per permettere una connessione con la fonte celeste, connessione che si interrompe quando la fontanella si chiude, lasciandoci solamente la connotazione terrestre. La linfa vitale però scende fino al coccige, portando con sé l’informazione della fonte, il progetto dell’incarnazione, il nostro senso di identità, che viene poi depositato alla base della Colonna Vertebrale, che prende il nome di Osso Sacro.
Susanna Taccola nelle sue slide “Meridiani Curiosi” del corso di TuiNa afferma che il Rachide può essere così inteso come un percorso caratterizzato da numerosi passaggi evolutivi che ci portano alla nostra realizzazione come individui. Inizialmente l’embrione ha una forma simile a quella di un uovo, in cui i circoli Vaso Concezione e Vaso Governatore sono chiusi. Quando il bambino nasce, questo sistema viene aperto nella parte superiore per ricevere gli elementi dal Cielo Posteriore, che apporteranno nutrimento ed energia in eccesso, tesaurizzata da Rene.
La Yuan Qi inizia dunque a risalire attraverso la Colonna Vertebrale verso la testa e verso gli organi di senso e da questo momento si creano le prime curve: infatti,
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quando un bambino alza la testa, vengono ampiamente stimolati i punti dal 14 VG al 16 VG, ovvero il tratto cervicale che per la Medicina Tradizionale Cinese fa parte del Cervello, il quale inizia ad essere influenzato dall’ambiente esterno e a produrre immagini mentali e feedback corticali.
La prima curva cervicale si forma nel bambino all’attivazione dei sensi, momento in cui entra realmente in contatto con il mondo: da quel momento in poi esso avrà la possibilità di esporre tutti gli orifizi del volto, quindi tutti gli organi di senso al mondo.
Noi nasciamo nel mondo a testa in giù e tutto il nostro cammino fa sì che noi riportiamo verso l'alto la nostra testa. La lordosi cervicale quindi garantisce la possibilità di scelta, consentendoci di assentire o dissentire.
Intorno ai 5-6 mesi poi il bambino inizia ad assumere la posizione seduta, ricevendo così una grossa spinta a livello del 4 GV e allo stesso tempo anche il proprio mandato Questa spinta è dovuta all'azione sinergica dei muscoli posteriori e degli arti inferiori, soprattutto nella fase del gattonamento. Si inizia così a ricreare il legame con la Terra, ricevendone la spinta evoluzionistica per portarsi avanti.
Sviluppo delle curve della Colonna Vertebrale: a) Periodo embrionale, b) Lattante, c) Bambino in età sociale.
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In termini di curve, questo si traduce nella creazione di quella che viene anche detta lordosi secondaria, ovvero la curva delle ginocchia, necessaria per poter procedere nell'ambiente. Dal contatto con la terra si creano anche la lordosi lombare e la cifosi dorsale. La prima ha a che vedere con l’atto di mettersi seduti e quello di tirarsi su in piedi: il bambino, dopo che ha visto il mondo, va a toccarlo; la seconda si forma dall'integrazione degli influssi di Cielo e di quelli di Terra e risulta, dal punto di vista energetico, il luogo d'incontro tra l'imperatore, il Cuore, più Yin e il suo primo ministro, il Polmone, più Yang; in questi termini dunque è il punto d'incontro fra l'interno e l'esterno ed anche fra lo Yin e lo Yang, la cui interazione sta alla base del cammino evolutivo di ogni uomo.
“La Colonna Vertebrale risulta strettamente correlata con la nostra verticalizzazione intera, spirituale, che si realizza in modo privilegiato in un corpo armonico”.
Bottalo F. Manuale di Qi Shu. Teoria e Trattamento dei Canali Straordinari (2001)
In quanto asse di supporto, essa custodisce il progetto dell'esistenza incarnata, contiene tutte le informazioni relative ad ogni individuo e porta impresse in sé tutte le possibili realizzazioni. In essa però si ritrovano anche tutti i blocchi, le paure e le tensioni: come dice un proverbio cinese "un uomo è vecchio quanto lo è la sua spina dorsale".
“Quando si presenta un sintomo esso non deve essere considerato in maniera isolata, ma deve essere interpretato alla luce delle tensioni muscolari che lo hanno generato, alle eventuali sofferenze degli organi associati, alle influenze ambientali e, non meno importante, ai conflitti e agli stress. In Medicina Cinese un'alterazione della Colonna non viene vista unicamente dal punto di vista fisico, ma anche da un punto di vista immateriale, in quanto si ritiene che ogni punto abbia un preciso significato simbolico correlato alla nostra evoluzione”.
Bottalo F. Manuale di Qi Shu. Teoria e Trattamento dei Canali Straordinari (2001)
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Da un punto di vista anatomico la Colonna inizia a formarsi nell'embrione a partire dal 16° giorno, ma al momento della nascita essa risulta ancora immatura, tanto da non permettere ai cuccioli di uomo la possibilità di alzarsi subito in piedi, come invece avviene nei cuccioli di altri mammiferi. Pertanto in un primo momento il bambino starà principalmente disteso, ma questo non deve far pensare che la Colonna risulti scarsamente stimolata, in quanto, essendo il bimbo immaturo anche dal punto di vista celebrale, nel suo essere non cosciente, si esprimerà direttamente attraverso il corpo nella sua interezza e pertanto la Colonna registrerà tutte le sue emozioni. Col passare del tempo, di pari passo con lo sviluppo delle funzioni motorie del bimbo, anche la Colonna sarà soggetta a stimolazioni diverse, in punti specifici: quando inizierà la postura eretta saranno soprattutto interessate le vertebre C7 (14 GV), quando inizierà a camminare invece saranno soprattutto interessate le vertebre L2 (4 GV). In questi termini, nel momento in cui i nostri blocchi diventano manifesti generando il sintomo, lo faranno esattamente nel punto che rappresenta la fase di sviluppo in cui è avvenuto il blocco e pertanto il sintomo stesso diviene testimone del momento di arresto del nostro personale percorso evolutivo. In particolare le vertebre sacrali possono presentare problematiche collegate con le fondamenta, in quanto rappresentano, nel bambino, le potenzialità ancora inespresse; le vertebre lombari e quelle dorsali possono presentare dei sintomi nel caso in cui non vi sia armonia fra il sé e il mondo. Quelle cervicali e dorsali rappresentano la capacità di abbandonare i progetti già realizzati per iniziarne di nuovi.
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ANATOMIA
La Spina Dorsale, dal punto di vista strutturale, è composta da 33/34 ossa corte, le vertebre, disposte le une sulle altre e tra loro articolate, che, sulla base delle loro specifiche caratteristiche inerenti posizione e funzione, possono suddividersi in: 7 cervicali, 12 dorsali o toraciche, 5 lombari, 5 sacrali e 4/5 coccigee.
Vista anteriore, laterale sx e posteriore della Colonna Vertebrale.
Le vertebre sono costituite da un corpo vertebrale e da un arco vertebrale. Il primo è la parte più grande e resistente, ha una forma pressoché cilindrica. Il secondo, la parte posteriore, è costituito da diverse porzioni.
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Anatomia di una vertebra.
Il corpo e l’arco insieme delimitano il foro vertebrale, mentre la sovrapposizione di più vertebre genera un canale, il forame vertebrale, all’interno del quale si trova il Midollo Spinale, parte del Sistema Nervoso. Da esso si originano i nervi spinali, i quali emergono dal foro intervertebrale creatosi dall’unione delle incisure vertebrali delle vertebre adiacenti.
Nella sovrapposizione fra vertebre possono essere distinti i dischi intervertebrali, dischi biconvessi, che si interpongono anteriormente fra un corpo e l’altro. Posteriormente invece vi sono, alla radice dei due processi trasversi, due facce articolari simmetriche posizionate in contatto con le corrispondenti eminenze della vertebra soprastante.
Se osservata nella sua interezza, la Colonna Vertebrale presenta quattro curvature, apprezzabili grazie al piano laterale sinistro nell’immagine soprastante.
Vista laterale sx del Rachide in cui si possono apprezzare le quattro curvature.
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Dall’alto verso il basso si può notare una prima zona, corrispondente al collo, dove le sette vertebre cervicali assumono una curvatura con convessità rivolta in avanti, detta Lordosi Cervicale. Nella parte sottostante si può osservare una curvatura con convessità rivolta verso il dorso, denominata Cifosi Dorsale, in corrispondenza delle dodici vertebre toraciche. Ancora più in basso si ha una Lordosi Lombare in corrispondenza delle cinque vertebre lombari. Infine, nella parte corrispondente alle cinque sacrali e delle quattro/cinque coccigee, si osserva una Cifosi Sacro Coccigea. Massara G., Pacini T. e Vella G. nel loro “Ergonomia del Sistema Posturale” (2008) espongono come, dopo uno studio effettuato su un determinato numero di pazienti, nella media delle popolazioni occidentali vi sia una lieve curva laterale a livello toracico o toracico/lombare, con convessità diverse per destrimani e mancini cosiddetta “scoliosi fisiologica”, che dai più recenti studi di ergonomia posturale risulta correlata ad un cattivo adattamento all’ambiente di vita.
La Spina Dorsale è sostenuta da un insieme di muscoli che la mantengono in relazione con l’insieme del corpo così da collegare la testa alla pelvi ed infine agli arti inferiori per il mantenimento tonico posturale.
Il sistema recettoriale sensoriale consente la gestione baricentrica corporea posturale, ma, a causa di qualche scompenso, può essere responsabile dei vari disordini posturali quali scoliosi, iper lordosi, iper cifosi e via dicendo. Tuttavia possono manifestarsi anche altri tipi di effetti come, ad esempio, le tensioni muscolari sul tratto del Rachide cervicale che, se irradiate sul cranio, entrano in relazione col quadro ipofisario sia neurologico che ormonale, generando conseguenze a livello psichico.
Le possibili alterazioni tensionali della Colonna Vertebrale possono essere legate ad un mal posizionamento degli organi interni, oppure ad un mal funzionamento diaframmatico che può comportare anche una difficoltà respiratoria.
Anche gli arti possono presentare difficoltà a seguito di alterazioni tensionali del tratto cervicale, per quanto concerne le braccia e le mani, e di alterazioni tensionali della pelvi, per quanto riguarda i problemi dello sciatico, delle ginocchia e dei piedi.
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In generale i problemi alla schiena e le difficoltà motorie comportano problemi di disarmonia nei confronti della sensibile all'ambiente. In questi termini dunque la Colonna riveste un ruolo cruciale sia per quanto riguarda le diverse patologie d’organo, sia per quanto riguarda processi psico emotivi dell'individuo.
FUNZIONI
In “Visceri e Meridiani Curiosi” di Di Stanislao C., De Bernardis D. e Corradin M. (2012) vengono illustrate le tre importanti funzioni legate al Rachide:
• Funzione Protettiva: all’interno della Spina Dorsale è presente il Midollo Spinale, parte del Sistema Nervoso, che in essa trova protezione nei confronti di eventuali urti e vibrazioni che potrebbero arrecare dann i al nostro corpo, in quanto è proprio dal midollo che si dipartono, attraverso i fori intervertebrali, i nervi che governano gli organi interni posti anteriormente alla Spina Dorsale;
• Funzione Stabilizzante: come in tutti gli animali vertebrati, nella Colonna sono presenti numerosi punti di attacco al sistema muscolare a pertanto essa risulta il principale sostegno del corpo. Inoltre, se pur idealmente formi una linea che unisce sul medesimo piano caviglie, Reni ed orecchie, non si configura come un asse dritto, che risulterebbe fragile, ma come una serie di curve complementari che la rendono solida seppur flessibile;
• Funzione Motoria: ogni singola vertebra è mobile e questo permette all’intero nostro asse di compiere movimenti di stabilizzazione continui in tutte le direzioni, che ci permettono di modificare la nostra posizione in base alle esigenze. Inoltre, vista nel suo insieme, presenta delle articolazioni che ne consentono i movimenti della testa nello spazio, nonché la flessione, l’estensione, la rotazione e l’inclinazione di tutto il corpo.
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Movimenti della Colonna Vertebrale Lombare: a) flessione, b) estensione, c) inclinazione e d) rotazione.
In relazione a quest’ultima Funzione, Corradin M., Di Stanislao e Parini M. all’interno loro “Medicina tradizionale cinese per lo Shiatsu e TuiNa” (2001) espongono come in corrispondenza dei punti di intersezione delle curve fisiologiche della Colonna, sono presenti le cerniere di rotazione: esse sono delle zone di rotazione privilegiate, che, oltre a collegare due parti adiacenti della struttura, co nsentono di effettuare dei movimenti di rotazione contrapposti in cui una parte ruota in maniera opposta all’altra. Le cerniere di rotazione sono tre e sono tutte accomunate dalla presenza di una vertebra di transizione che possiede sia le caratteristiche del gruppo superiore, sia di quello inferiore.
Vista tangenziale della Colonna Vertebrale Cervicale in rotazione
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MERIDIANI PRINCIPALI JING LOU MAI
La Colonna Vertebrale, dal punto di vista energetico, viene influenzata da svariati Meridiani che, nel loro decorso, vengono a contatto con essa più o meno estesamente.
Nelle sue slide sui “Jing Luo Mai Meridiani Principali”, Duccio Petri illustra come essi siano 12, poiché Dodici rappresenta l’espressione dell’insieme di possibilità esistenti nel mondo manifesto, a significare un ciclo completo. Tali meridiani sono l’espressione energetica degli Organi e Visceri corrispondenti, sono bilaterali e vi circolano tutte le energie Qi e Xue.
Ogni Meridiano Principale è rappresentato da un tragitto esterno esplorabile e un tragitto interno non direttamente esplorabile, che prende contatto col viscere o organo accoppiato del movimento, ma anche con altri. I vari Meridiani Principali hanno quindi la fondamentale funzione di far comunicare la superfice Biao con la profondità Li, e viceversa.
Rappresentazione del percorso esterno dei Meridiani Principali.
43 CAPITOLO 6
I Meridiani Principali per Bottalo F. e Brotzu R., nel loro “Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese” (1999), consentono principalmente la circolazione dell’energia nutritiva Rong Qi, la quale, secondo un percorso ciclico definito (Ciclo Nictemerale), viene distribuita a tutti gli organi e visceri e a tutte le zone del corpo. I Meridiani Principali si costituiscono pertanto come circolazione di energia di base e, dal punto di vista anatomico e funzionale, possono essere intesi come proiezioni dei sistemi funzionali coi quali permangono in stretto contatto.
Ciclo Nictemerale.
Ogni meridiano, nella circolazione della Rong Qi, ha un massimo energetico di due ore e un minimo esattamente dodici ore dopo. Il periodo di due ore in cui il meridiano è al suo massimo energetico prende il nome di “Marea Energetica”.
I Meridiani Principali sono anche in connessione alto/basso, dove per alto si intende la mano, Shou, e in basso si intende il piede, Zu. Questa ulteriore connessione crea 6 Livelli Energetici, dal più superficiale al più profondo, che hanno il compito di
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proteggere i meridiani più importanti dall’aggressione degli agenti patogeni esterni , Xie Qi.
Livelli Energetici.
Di seguito verranno analizzati solo i Meridiani Principali più rilevanti rispetto al trattamento esposto nel Capitolo 9.
VESCICA PANG GUANG
Secondo Corradine M., Di Stanislao C. e Parini M., nel loro “Medicina Tradizionale Cinese per lo Shiatsu e il TuiNa” (2001), il Meridiano della Vescica, in cinese Pang Guang, essendo Tai Yang, traducibile in “Grande Yang o Yang Adulto”, rappresenta la regola, la possibilità di prendere decisioni centrate e la capacità di muoversi responsabilmente. Su di esso, nella branca interna, sono localizzati i Punti Shu del Dorso, che controllano gli organi e i visceri (loro rappresentazione periferica), nutrendoli diffondendo Rong Qi proveniente dal Triplice Riscaldatore e eso rtandoli a svolgere correttamente il proprio compito e a comportarsi secondo le regole dettate e impostate dal meridiano Vescica.
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Rappresentazione del percorso esterno della Vescica.
Essendo il meridiano principale più superficiale, è il primo ad essere aggredito dai fattori patogeni esterni e questo comporta conseguenze si a da un punto di vista fisico, sia da un punto di vista psicologico. Nello specifico, questo meridiano risulta strettamente intercorrelato con tutta la muscolatura posturale, costituita dalle catene muscolari posteriori, para-vertebrali e dell'arto inferiore, che consentono e regolano la posizione eretta. É soprattutto la branca interna, quella associata agli Shu del Dorso, a registrare ed evidenziare i traumi fisici, provocando contratture, mentre la branca esterna risente maggiormente dei traumi emotivi. In prossimità di quest'ultima si trovano i punti Ben Shen, i quali sono largamente influenzati dai disturbi collegati al lutto (specialmente del padre), dalle problematiche di relazione con il partner, dalle rimuginazioni eccessive, siano esse mentali o legate a criticità concrete come il cibo, dal peso delle difficoltà della vita e dal nervosismo.
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Localizzazione e correlazione Zang/Fu dei punti Shu del Dorso.
I Ben Shen (punto Shu dell’Organo +30 1) sono in rapporto con gli spiriti Shen, che secondo la Medicina Tradizionale Cinese albergano nei 5 Organi del corpo:
• Polmone: Spirito Po. Rappresenta l’insieme dei riflessi elementari e dell’istinto di conservazione, è la nostra capacità di adattamento ad ogni situazione nuova, controlla gli automatismi. Punto di comando 42 BL;
• Cuore: Spirito Shen. È pensiero, affettività, amore, coscienza, introspezione, ideazione, saggezza. Punto di comando 44 BL;
• Fegato: Spirito Hun. Rappresenta l’immaginazione, la fantasia, la creatività, il coraggio, la capacità di programmazione. Punto di comando 47 BL;
• Milza: Spirito Yi. Pensiero e memoria applicato allo studio e al lavoro, concentrazione, riflessione, comprensione e elaborazione di dati, messa a fuoco dei problemi. Punto di comando 49BL;
• Rene: Spirito Zhi. Capacità di determinazione, di decisione nel perseguire le mete, perseveranza, costanza, fermezza, tenacia. Punto di comando 52 BL.
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In generale i due aspetti, fisico ed emotivo, sono sempre collegati e assoggettati al significato simbolico del meridiano, che costituisce, come visto, la regola. Pertanto i sentimenti come invidia e gelosia, le incertezze rispetto alla vita quotidiana, le sensazioni di sospetto e di inadeguatezza, o ancora la volontà di vendetta nei confronti di chi ci ha arrecato un torto, sono tutti fattori che possono essere sia causa che conseguenza di un'alterazione del Qi funzionale di Vescica, che, a sua volta, può palesarsi comportando anche delle disfunzioni in termini di postura scorretta.
VESCICA BILIARE - DAN
La complessità funzionale e il dinamismo dei movimenti del rachide è permesso dall'articolazione di tutto il sistema in un complesso network funzionale che permette l'interazione tra le energie del Cielo Anteriore e quelle del Cielo Posteriore.
In relazione a questa trattazione possiamo leggere Cielo Anteriore come processo costitutivo (creazione e ri creazione) quindi i Meridiani Curiosi e Yuan Qi, mentre possiamo leggere Cielo Posteriore come processo di relazione ambientale (cognitivo e di apprendimento) e quindi i Meridiani Principali e Rong Qi
Il rachide viene indicato come il luogo della trasformazione appunto perché testimonia ed evidenzia i blocchi e le tensioni che si formano nella dialettica tra queste polarità. Costituzione temperamento e natura cultura.
La Vescica Biliare, in cinese Dan, è una struttura energetica che assume un ruolo fondamentale nella relazione Cielo Anteriore e Posteriore. È un Viscere Curioso e quindi strettamente relazionato alle energie dell'origine, tesaurizza infatti il Jing e uno dei suoi ruoli è quello di pulirlo garantendo il libero fluire del Qi e dandoci la possibilità di rinnovarci.
Il meridiano della Vescica Biliare non controlla solo la distribuzione degli alimenti nutritivi del corpo, ma anche la quantità e l'equilibrio degli enzimi digestivi, inclusi la saliva, gli enzimi, i succhi pancreatici e intestinali. Tutti questi succhi digestivi sono paragonabili al fuoco necessario per la combustione degli alimenti.
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Rappresentazione del percorso esterno della Vescica Biliare.
Dal punto di vista mentale, esso si manifesta con la capacità di decidere e di reagire. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, il Fegato è collegato alla capacità di programmare e la Vescica Biliare alla capacità di mettere in atto quanto programmato.
La Vescica Biliare dà la capacità di valutare in una data situazione e di emettere un giudizio sul tipo di azione da intraprendere, ovvero la giusta decisione: non si tratta di una decisione etico o morale, che è di competenza del Cuore (la consapevolezza, il discernimento), ma una scelta di opportunità in base al momento presente. Il Cuore valuta la linea d'azione lungo cui muoversi e, su questa via la Vescica Biliare opera le scelte di percorso. In questo senso si comprende l'attribuzione a quest’ultima della capacità di avere coraggio e della capacità di iniziativa.
La sua patologia psichica sarà quindi l'indecisione, la timidezza e anche la facilità a scoraggiarsi e a mollare. Il suo blocco è dovuto all'incapacità di prendere
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decisioni o di reagire a una determinata situazione portando alla frustrazione, timori e paure. Analogamente questo meridiano sarà mancante di energia se la reazione a una determinata situazione è eccessiva e non proporzionale.
Il comportamento della persona dunque corrisponde allo stato energetico di questo meridiano: quando è bloccato e l'energia è in eccesso, la persona si preoccupa per piccoli dettagli, è tesa, nervosa, e le sue reazioni sono impulsive ; quando è mancante di energia sarà incapace di prendere decisioni, perderà la forza di volontà e la stanchezza porterà ad un abbassamento della motivazione.
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MERIDIANI CURIOSI QI JING BA MAI
Nelle sue slide afferenti “Meridiani Curiosi - Qi Jing Ba Mai”, Duccio Petri espone come tali Meridiani costituiscano l'impalcatura energetica dell'individuo, il telaio su cui si va strutturando il bambino dal concepimento alla nascita Sono gli unici Meridiani operanti dal momento del concepimento fino a quello della nascita. A partire da quel momento, essi riducono gradualmente la loro attività diretta, continuando però ad esistere e operare, influenzando la nostra vita, per quanto in modo diverso da quello dai Canali Principali e degli Zang Fu.
Solitamente, studiando la Medicina Tradizionale Cinese, vi è la tendenza a focalizzare l’attenzione sulla conoscenza delle grandi strutture energetiche rappresentate dai 12 Canali Principali e dal sistema degli Zang Fu poiché queste sono le strutture che divengono operative dopo la nascita, le più legate alla capacità di equilibrio dell'individuo, sotto gli stimoli derivanti dall'ambiente esterno. Questi stimoli comprendono sia fattori esterni quali climatici, sociali ed emotivi, sia interni come aspetti psichici in risposta agli stimoli ambientali.
Al contrario dei Meridiani Principali, che costituiscono l’ordinarietà, i Meridiani Curiosi sono invece straordinari in quanto non legati ai 5 Movimenti, ai rapporti alto/basso, Yin/Yang e in quanto non influenzati direttamente da fattori stagionali, essendo più propriamente legati alla costituzione profonda dell'individuo. I M eridiani Curiosi nascono tutti, direttamente o indirettamente, dai Reni; o meglio, dovremmo dire che i Reni sono, nell'individuo adulto, la struttura energetica che rimane strettamente e profondamente collegata con essi. I Meridiani Curiosi originano direttamente dai Reni (Canali della Prima Generazione) o dai meridiani principali di Rene e Vescica a livelli del piede (Canali della seconda e terza gener azione).
51 CAPITOLO 7
I Meridiani Curiosi sono 8 e l'Otto è un numero particolare in quanto la sua forma dà un senso di circolarità e di incontro, attraverso l'unione dei due tondi. Posto in orizzontale, l’Otto è il simbolo dell'infinito. Nella tradizione cinese, il numero Otto, è invece l'unione, nel senso di comunicazione, di passaggio tra Cielo e Terra, quindi la comunicazione tra materiale e spirituale.
I Meridiani Curiosi da un lato sono il fondamento della creazione e della continua ri creazione che è la vita, per ricordare all'individuo che deve costantemente e continuamente rinascere. Hanno quindi a che fare con la capacità di rinnovarsi dell'individuo. Dall'altro lato, dalla nascita in poi, hanno funzione di controllo e riserva dei Meridiani Principali.
Quando parliamo di funzione di riserva, da un lato intendiamo il fatto che essi possono fornire un supporto di energia grazie alla Yuan Qi ai Meridiani Principali, nel caso in cui essi ne risultino carenti. Questa è una funzione svolta principalmente dal Du Mai e Ren Mai e in parte anche dai Qiao Mai
L'individuo può attingere alla loro potenza in momenti particolari della vita, sia nelle varie fasi di crescita come infanzia, adolescenza e maturità, sia in situazioni specifiche di passaggio. La stessa immagine dei M eridiani Principali come fiumi e quella dei Meridiani Curiosi come laghi, ne evidenzia la funzione energetica di riserva e regolazione.
I Meridiani Curiosi, infine, hanno anche la funzione di difendere l'organismo dalle aggressioni di energia perversa, sia essa esterna Xie Qi che interna come i Sentimenti.
Di seguito verranno analizzati solo i Meridiani Principali più rilevanti rispetto al trattamento esposto nel Capitolo 9.
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L’ideogramma Du viene solitamente tradotto come “governatore”, ma risulta riduttivo poiché contiene al suo interno anche il concetto di controllo e di regolazione. Du Mai rappresenta la capacità di erigersi sulla propria colonna per portare a compimento il proprio destino, rappresenta l’individuo che si arrampica sulla propria schiena lungo gli scalini della propria evoluzione spirituale.
Ideogramma Du
È il mare dello Yang e rappresenta la capacità di avere una identità fisica e psichica, di dire “io”, di farsi carico della propria vita su un piano progettuale. Il Du Mai rimanda al concetto di responsabilità, nella sua accezione di abilità a rispondere, capacità di prendere in mano le redini della propria vita a andare nella direzione di ciò che si vuole.
In virtù del suo del suo decorso dal sacro alla sommità del capo, nutre il Midollo e il Cervello, cui porta il Jing essenziale dei Reni. Quando l'individuo non riesce a erigersi perché "'il peso del mondo" è troppo, devia lateralmente, così la schiena si deforma, si sviluppa la scoliosi. Tutto questo ha molto a che vedere con la figura del padre, colui che controlla, che pone dei limiti, in modo che la crescita sia ordinata e armoniosa, con una direzione. Non è compito del padre però stabilire la direzione di questa crescita, in quanto ogni essere ha il proprio piano di sviluppo, il proprio destino da compiere. Il padre favorisce solo lo sviluppo delle potenzialità del figlio, fornendogli quegli strumenti che gli consentano di dirigerle al meglio, attraverso un
53 VASO GOVERNATORE DU MAI
solido intento, una chiara determinazione. Se il padre però non è molto attento, la sua autorità diviene autoritarismo.
Rappresentazione del percorso esterno del Du Mai.
Poiché il Du Mai ha la funzione di permettere all'uomo di ergersi sui suoi piedi e di protendersi verso il cielo, la sua costituzione fisica sarà caratterizzata da persone piuttosto alte, o percepite come tali anche se non lo sono, con forte sviluppo della muscolatura paravertebrale, che camminano con le spalle aperte. Lo sguardo è luminoso e magnetico: guardano sempre avanti poiché Du Mai governa la capacità di concepire e realizzare grandi progetti.
Non chinano il capo e se sono costretti a farlo ne soffrono. A livello fisico si possono creare rigidità della colonna vertebrale da ipertono della muscolatura paravertebrale con forti contratture muscolari paravertebrali. Si può soffrire di mal di schiena, che in questo caso è centrale. Caratteristiche del Du Mai sono le scoliosi,
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l'uomo che si arrampica su di sé ha spinta ed energia insufficiente, è schiacciato da questo peso, la spinta rettilinea verso l'alto si curva, deformando la colonna. Spesso, nell'Eccesso, la postura, che porta forzatamente a espandere il petto oltre che a contrarre la schiena, può dar luogo a dilatazione e contrazione del torace.
Psicologicamente si tratta di un individuo con naturale attitudine a controllare, organizzare e comandare; hanno un ruolo di guida che solitamente viene loro riconosciuto dal gruppo. La patologia porta verso la megalomania, il delirio di onnipotenza, la convinzione di potere tutto e che nulla ci possa fermare. La spinta verso il Cielo fa perdere il senso del limite, sia individuale sia più in generale, del progetto, dell'aspirazione che si ha. Si giunge così ad avere un'esagerata considerazione di sé, sentendosi invincibili e onnipotenti.
VASO CINTURA - DAI MAI
Nell’ideogramma Dai, la parte superiore indica “cintura, legaccio, nastro”, ma può anche significare “condurre e dirigere”, mentre la parte inferiore indica “giro, rivoluzione” o anche “oggetti che vengono appesi alla cintura”.
Ideogramma Dai.
La zona in cui decorre Dai Mai, si chiama "zona della vita " e corrisponde all'area di Dan Tien Inferiore, di Ming Men, la zona dei Reni, sede del Jing.
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Rappresentazione del percorso esterno del Dai Mai.
Il Dai Mai circonda e avvolge in superficie quest'area, per proteggere le energie profonde e, nello stesso tempo, consentire che circolino lungo tutto il corpo. L’autore francese Kespi, ha usato l'immagine di un covone di grano con tutte le spighe (i Canali) e qualcosa che le raccoglie (Dai Mai), consentendogli di stare in piedi.
Il Dai Mai fa riferimento a solidità, stabilità ed equilibrio, per questo è molto legato alla Vescica Biliare, ma poiché svolge anche la funzione di collegamento e circolazione, si lega a tutti gli Zang Fu e in particolare ai Reni, allo Stomaco, alla Milza e al Fegato. Non a caso, fra i Meridiani Curiosi di prima generazione, Dai Mai è quello che garantisce lo sviluppo trasversale del feto, mentre Du Mai, Ren Mai e Chong Mai ne garantiscono quello verticale.
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Dai Mai e Chong Mai sono i Canali Straordinari che organizzano la vita individuale: Dai Mai dà ordine, raccoglimento, coerenza, mentre Chong Mai detta, attraverso la potenza del suo erompere, le norme di comportamento, sia interne sia esterne.
Un'altra caratteristica del Dai Mai è quella di mettere in comunicazione tutti gli altri Meridiani Curiosi e i 12 Meridiani Principali. Esso è legato allo "smaltimento", alla "digestione" degli elementi esterni, ma ormai obsoleti, a liberarci di ciò che non ci serve più nel nostro percorso, che spesso ci ostiniamo a conservare, creando congestione e accumulo proprio a livello di questo Canale. Sotto l'influenza di Stomaco e Milza, che stimolano il processo di trasformazione delle energie che prendiamo dall'esterno, elaboriamo e digeriamo "i fatti della Vita", che vengono quindi messi in movimento dal Fegato per consentire il cambiamento e il rinnovamento, il dar luogo a "nuova vita". Quando questo processo di elaborazione, digestione e messa in moto non viene completato, significa che qualcosa non riesce a essere digerito, assimilato ed eliminato, andando a riversarsi su questa "cintura", creando ristagni di varia natura, che possono svilupparsi in modo differente a seconda delle caratteristiche costituzionali dell'individuo. Può essere definito come una sorta di discarica degli elementi legati al Qi post natale.
Si tratta il Dai Mai nelle "patologie da latenza", cioè nei casi in cui abbiamo cose che non ci servono più e di cui non riusciamo a liberarci, che così rimangono latenti da qualche parte, generando accumuli e ristagni.
L'individuo con costituzione Dai Mai dà un senso di forza, vigore e coesione, con la parte del corpo alta, forte e calda e quella del basso, la zona della vita, dove decorre il Canale, solida, elastica e tonica. Quando però la funzione di contenimento tipica di questo Canale diviene eccessiva, il tipo Dai Mai tende ad essere come "tagliato in due", con troppo Yang in alto e troppo Yin in basso. Potremo avere allora la parte alta del corpo eccessivamente forte e calda, le mani in particolare, e quella bassa fredda, con problemi quali cellulite e freddolosità ai piedi. Lo Yang che resta in alto potrà portare ad una eccessiva tensione e contrazione nella parte alta con ipertono dei
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muscoli cervicali e riduzione o scomparsa, della lordosi fisiologica, mentre la parte sotto la vita sarà più molle ed espansa. L'insieme darà luogo alla tipica figura a clessidra. La tendenza a un senso di costrizione a livello dei fianchi, inoltre, fa sì che le persone con costituzione Dai Mai non sopportino cinture strette.
Psicologicamente sono soggetti privi di "stella polare" che non sanno indirizzare la loro energia verso uno scopo preciso, ma la disperdono in mille direzioni, non giungono allo scopo prefissato, risultano poco efficienti: la dispersività determina quindi debolezza di carattere. Soggetti pieni di rancore e/o sensi di colpa. L'aspetto psichico fisiologico del Dai Mai è la capacità di dare coesione e sostegno, che porta ad una coerenza sia esterna sia interna, la quale, a sua volta, consente di orientarsi e muoversi agevolmente, con decisione, sia nel mondo esterno, sia nell'ambito dei propri vissuti personali, non a caso Dai Mai si lega strettamente alla Vescica Biliare, cui compete la capacità di giudizio, quindi la decisione, consentendo quindi una capacità di orientamento anche in senso psicoaffettivo. Quando c'è un 'alterazione patologica di questo aspetto, avremo, in caso di Deficit, il disordine mentre in caso di Eccesso, l'ordine maniacale. La capacità di giudizio, tipica del Dai Mai, diviene allora ipercriticismo, intolleranza. La sua tendenza a sentirsi tagliato in due, può condurlo a una condizione di disagio nello stare in questo mondo e quindi a rintanarsi in sé stesso.
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COPPETTAZIONE BA GUAN FA
La terapia della Coppettazione, Ba Guan Fa in cinese e Cupping in inglese, ha origini antichissime che affondano le radici nella tradizione della medicina cinese.
"Nelle coppette vi è associazione di aria e fuoco, esse espellono il vento nocivo"
Li Shinzhen Bencao Gangmu (“Compendio della Materia Medica”) (1553)
Questo metodo è citato per la prima volta da Ge Hong (341-281 a.C.), medico e alchimista taoista che per primo descrisse l’uso delle corna degli animali in funzione di coppette per il drenaggio di ascessi cutanei In realtà, già dal 3300 a.C., si trovano tracce dell'uso della Coppettazione a scopo terapeutico in India, Vietnam, Corea, Giappone, Sud America, Egitto e Antica Grecia.
Antico pittogramma egizio.
È proprio in Grecia che alla Coppettazione venivano attribuite caratteristiche divine: esisteva, infatti, un Dio al quale si attribuiva la nascita di questa pratica.
59 CAPITOLO 8
Ippocrate, medico greco del III IV secolo a.C., fornì non solo le basi teoriche su cui si fondava questa tecnica, ma anche una serie di dettagliate indicazioni per l'applicazione pratica delle coppette.
In alcuni testi Mesopotamici si trovano immagini relative a questa pratica: persino nelle tecniche sciamaniche era molto utilizzata in quanto la si riteneva in grado di “succhiare via dal corpo” la malattia.
Nel Medio Evo, barbieri e chirurghi sottoponevano, molto spesso, i propri clienti a tecniche di salasso e/o coppettazione, di frequente in modo improprio ed eccessivo, al punto di creare un alone di diffidenza intorno a questa pratica, rivalutata solo agli inizi del secolo scorso dal un medico austriaco, Bernhard Aschner (1883 1960), che ne reintrodusse la pratica a scopo terapeutico.
Tale tecnica oggi sta prendendo sempre più piede anche tra gli Occidentali, soprattutto in campo sportivo e per trattare moltissimi tipi di disturbi e sintomi. A volte le coppette vengono utilizzate da sole, altre volte si preferisce utilizzarle in combinazione con altre tecniche (massaggi terapeutici, associata agli oli essenziali, all'agopuntura o anche in aggiunta ai trattamenti della "medicina occidentale"). Da un punto di vista occidentale, quindi provato da studi scientifici, risulta che gli effetti della coppettazione siano la dilatazione dei capillari, l’aumento della circolazione dei liquidi Jin Ye e il rilassamento dei tessuti.
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Foto di Michael Phelps “The Baltimore Bullet” ex nuotatore olimpico statunitense.
Grazie a queste caratteristiche la Coppettazione allevia in modo naturale, i dolori articolari e quelli muscolari e riesce spesso a creare una sorta di effetto rilassante in molte persone, il che si traduce nella riduzione dello stress e dei suoi effetti negativi. Tradizionalmente la Coppettazione è stata utilizzata anche in pazienti affetti da malattie del sangue come anemia, malattie reumatiche come l’artrite, problemi di fertilità e malattie mentali.
FUNZIONI, TIPOLOGIE E METODI DI APPLICAZIONE
All’interno del manuale di Jarmey C. e Bouratinos I., “Agopunti. Guida Pratica in Agopuntura, Moxibustione, Coppettazione, Guasha e Massaggio” (2010), la Coppettazione è descritta come un trattamento in cui una coppetta speciale viene fatta aderire alla superficie del corpo. La coppetta aderisce alla pelle attraverso la suzione, prodotta generalmente introducendo un oggetto che brucia. La fiamma consuma tutto l’ossigeno e genera una pressione negativa, attirando all’interno della coppetta la pelle e il tessuto sottocutaneo (fuoco e energia per scacciare la patologia).
Una suzione leggera può avere effetto solo su tessuti cutanei e sottocutanei, mentre la suzione forte influisce anche sui tessuti e le strutture più profonde, come ad esempio muscoli profondi e organi interni.
La funzione principale della coppettazione è quella di mobilizzare la stagnazione locale di Qi e Xue sia quando questi si trovano in una situazione di eccesso che di deficit, ma la loro applicazione si utilizza anche per:
• alleviare il dolore,
• regolare il flusso di Qi e Xue,
• dissipare calore, freddo e umidità,
• provoca vasodilatazione e migliora la circolazione sanguigna,
• detossifica i tessuti migliorando l’elasticità del connettivo e delle fasce muscolari,
• riduce la cellulite e la ritenzione idrica.
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Traversi A. nelle sue slide di “Tecniche Complementari di MTC” illustra come si possano utilizzare coppette di diversi materiali tra cui:
• Coppette di bambù,
• Coppette di terracotta smaltate,
• Coppette di plastica,
• Coppette a pompa,
• Coppette di vetro.
Dei vari tipi di coppette appena esposte, le prime due risultano poco pratiche da utilizzare; quelle in terracotta risultano essere troppo pesanti e quindi a rischio di caduta mentre quelle in plastica ed a pompa non utilizzano il fuoco per generare la suzione; vi sono infine le più utilizzate coppette in vetro. Essendo trasparenti e di dimensioni variabili, queste permettono di osservare e monitorare il colore della pelle durante la loro applicazione.
Per far aderire al meglio le coppette, e ottenere una buona suzione, esistono vari metodi:
• Fuoco intermittente: si dà fuoco ad un batuffolo di cotone imbevuto di alcol, appositamente bloccato su di una clamp chirurgica, e lo si gira nella coppetta prima che questa venga applicata sulla cute Coppettazione a Fuoco Intermittente.
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• Lancia di fuoco: si inserisce un pezzetto di carta accesa nella coppetta , che si fa aderire alla cute prima che si spenga. Ideale per superfici trasversali o oblique, altrimenti si rischia l’ustione .
• Cotone incollato: si attacca nella coppetta un batuffolino di cotone leggermente umido di alcol e si applica sul punto interessato.
• Coppette in acqua: si fa bollire dell’acqua in cui verranno inserite delle coppette per pochi secondi, si asciugano e si applicano.
• Aspirazione dell’aria: si utilizza una siringa o una pompetta per rimuovere l’aria dalla coppetta già appositamente posizionata sul punto interessato.
Coppette con Aspirazione dell’Aria.
Prima di applicare la coppetta si raccomanda di lubrificare al meglio la pelle con un olio da massaggi (uno tra i più utilizzati è quello di mandorla).
Per ottenere l’effetto terapeutico desiderato esistono vari metodi di applicazione delle coppette:
• Coppettazione singola: da utilizzare principalmente su punti Ashi (punti dolorosi), è idonea per spalle, dorso e ginocchia. Dissipa le stasi ed espelle i fattori patogeni.
• Coppettazione multipla: come la precedente, ma da utilizzare per una superficie più estesa da trattare.
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• Coppettazione strisciata: si utilizza su superfici ampie come la schiena e le gambe Le coppette si fanno scorrere in base alla direzione del meridiano finché la pelle non si arrossa. Ideali per eliminare rapidamente il calore patogeno, abbassare lo Yang ascendente (se applicate dall’alto verso il basso su tutto il dorso), regola il flusso di Qi e Xue, dissipa le stasi e allevia il dolore
• Coppettazione intermittente: questo metodo fa uso di diverse coppette che vengono rimosse e riapplicate in sequenza, o sullo stesso punto o su fasce muscolari, al fine di eliminare il freddo e dissipare le stasi senza causare un deflusso di Qi
• Coppettazione con aghi: si applica una coppetta di dimensioni medio/grandi su un ago da agopuntura dopo avere raggiunto il De Qi, particolare sensazione che secondo la tradizione medica cinese indica che i pazienti che la provano stanno anche rispondendo alla terapia. Se la suzione è forte, è possibile che del sangue venga aspirato dalla coppetta. Metodo utilizzato per condizioni dolorose acute, con gonfiori e infiammazioni.
Dopo la coppettazione massaggiare delicatamente l’area per aiutare a diffondere il Qi e Xue e ridurre la congestione creata dalla suzione.
CONTROINDICAZIONI
La
controindicazioni e viene vivamente sconsigliata
caso
•
dovuta
cirrosi epatica o grave edema,
emorragiche, come l'emofilia o la porpora allergica,
(controindicazione temporanea),
(controindicazione temporanea),
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coppettazione presenta diverse
in
di: • Insufficienza cardiaca, • Insufficienza renale, • Ascite
a
• Malattie
• Dermatosi, • Fratture ossee
Bruciature solari
• Ferite cutanee in fase di guarigione (controindicazione temporanea),
• Obesità,
• Eccessiva magrezza,
• Psoriasi grave.
ECCHIMOSI
I segni della coppettazione non sono lividi bensì ecchimosi, cioè infiltrazione di sangue nel tessuto sottocutaneo. Essa appare come una macchia inizialmente rosso livida o bluastra, assumendo in seguito un colore giallo verdastro, a indicare il risultato terapeutico di una terapia naturale. Non solo i segni contribuiscono alla diagnosi, ma aiutano anche a contraddistinguere e risolvere il problema.
Data l’assenza di pubblicazioni scientifiche in merito, si potrebbe sostenere che i segni della Coppettazione soddisfino una serie di prerequisiti scientifici essenziali. Le loro caratteristiche sono ripetutamente riportate in una casistica di indicatori diagnostici, ben classificati secondo criteri di osservazione e rilevamento, che sono stati testati e accettati dai sistemi medicali accademici di tutto il mondo, tranne che dalla biomedicina, così come, fin dall'antichità, da tutte le tradizioni mediche popolari.
L’analisi differenziale si basa sul pensiero medico tradizionale cinese, che offre il riassunto più completo e metodico disponibile a questo proposito:
• segni da coppettazione di colore rosso vivo: indicano una recente lesione traumatica con sviluppo di calore.
• segni da coppettazione di colore nero, blu scuro o viola scuro: indicano stagnazione di Xue. Questa si verifica quando un trauma o una malattia risiede nel corpo per un lungo periodo di tempo. Può trattarsi di un agente patogeno esogeno forte, come la combinazione di vento freddo, che può manifestarsi anche rapidamente con un segno scuro
• segni da coppettazione di colore rosa chiaro o blu pallido: indicano freddo lieve.
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Possibili reazioni della pelle dopo la Coppettazione.
• segni da coppettazione di colore chiaro o bianco, che svaniscono rapidamente: indicano una mancanza di energia e di Qi.
• segni da coppettazione di colore screziato con elementi cremisi (o rossi) e bianchi o chiari: rappresentano una condizione in cui la carenza di energia del corpo (bianco) ostacola la circolazione del sangue (arrossamento)
• segni da coppettazione dalla punteggiatura rossa: indicano la presenza di calore tossico dovuto a stasi da calore represso, che i cinesi chiamano Sha. Spesso, questi piccoli punti rossi brillanti possono anche essere il risultato della coppettazione strisciata, che, grazie al suo costante movimento, tende a lavorare su livelli più superficiali rispetto alle coppette stazionarie, che attingono alla maggiore profondità possibile.
• una protrusione, ossia un’elevazione al di sopra del livello normale della superficie, di colore nero teso o un nodo violaceo del tessuto: indicano sangue coagulato fermo in postazione fissa, che, a certi livelli, può essere simile ad un nodo varicoso. In genere, questo causa dolore acuto, fitte e immobilità. Non ci sono altre tecniche capaci di estrarre ciò dal corpo come la coppettazione.
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Varie esempi di ecchimosi.
L’effetto di aspirazione della coppettazione può produrre:
• un gonfiore morbido e corposo che rientra nei parametri della coppettazione e che diminuisce rapidamente: rappresenta un edema generalizzato.
• in assenza di un segno, talvolta, all’interno di una coppetta, può essere vista la presenza di goccioline di liquido chiaro: in più occasioni, si osserva anche un residuo giallo opaco appiccicoso. Le goccioline di acqua indicano la fuga di umidità dallo strato protettivo della pelle, mentre i residui più spessi indicano lo scarico di flemma causato dal calore che prosciuga i fluidi.
• in rare occasioni, all’interno del perimetro di una coppetta stazionaria, può esservi una bollicina o più bollicine contenenti liquido: ciò indica che la zona ha un edema superficiale. In questo caso, si deve mantenere la zona libera da infezioni e le bolle devono essere accuratamente pulite con antisettico, ricoperte con un tampone sterile e lasciate a riassorbire.
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IL TOCCO CHE CURA
Susanna Taccola all’interno delle slide della Scuola di Agopuntura Tradizionale di Firenze afferenti “La Palpazione in MTC” spiega come TuiNa significa letteralmente “Spingere e Tirare” ed è insieme ad altre discipline come Agopuntura, Fitoterapia, Dietetica e ginnastiche Qi Gong e Taiji Quan, è uno dei metodi di cura della Medicina Tradizionale Cinese. In particolare, il TuiNa, è un insieme di tecniche che vanno dal massaggio sui canali energetici alla digitopressione sui punti di Agopuntura, avvalendosi anche di tecniche complementari quali la Coppettazione, la Moxibustione, il Guasha e il martelletto Fior di Prugna.
Il ruolo principale è comunque riservato al “Tocco della Mano”, in quanto si avvale del senso più importante, “l’Imperatore dei Sensi”, il Tatto: esso è collegato al Movimento Fuoco e dunque al Cuore, risultando pertanto una potente medicina per riattivare il contatto con sé stessi e con l’esterno.
68 CAPITOLO 9
Yin e Yang: Massaggio TuiNa
Principalmente il TuiNa è una tecnica che agisce sui blocchi energetici che possono essere causati da numerosi fattori (esogeni e/o endogeni) che comportano a loro volta numerose conseguenze, soprattutto a livello della corretta circolazione del Qi e dei liquidi Jin Ye.
Obiettivo cardine del TuiNa è quello del riequilibrio energetico funzionale dell’organismo, rafforzando così le difese organiche e stimolando la circolazione di Qi e Xue; risulta pertanto utile per:
• rilassare i muscoli e rendere le articolazioni maggiormente funzionali,
• eliminare le stasi e le occlusioni,
• liberare i canali energetici favorendo sia la circolazione che la produzione di Qi,
• proteggere dai fattori patogeni,
• migliorare la funzionalità di organi e visceri.
Ragghianti M. nel suo volume “L’Arte medica taoista. Dalla malattia all’alchimia” (2007) fa notare come la Medicina Occidentale si occupi principalmente del trattamento dei sintomi e delle cause a livello fisico, mentre la Medicina Tradizionale Cinese si occupi anche di ristabilire l’equilibrio energetico che è alla base del sintomo stesso, in modo che esso non si ripresenti, essendone stata eliminata la causa profonda. Essa agisce innescando un meccanismo di autoguarigione in cui l'individuo è parte attiva e centrale, in quanto in definitiva è egli stesso che si occupa della propria guarigione prima e della propria salute in generale dopo, acquisendo consapevolezza di sé e dei propri limiti, sia guardando alle abitudini pratiche che possono aver generato e/o mantenuto il problema, sia guardando al proprio mondo interiore, alla propria energia e al proprio equilibrio. Pertanto, in corso di terapia, è opportuno guidare le emozioni attraverso per esempio la meditazione, individuare le eventuali cattive abitudini, pianificare una valida strategia per fronteggiare i fattori climatici aggressivi e rimuovere i traumi, il tutto sempre nell'ottica di ristabilire l'equilibrio energetico attraverso la relazione fra operatore e soggetto, nella quale
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inizialmente l'operatore avrà una marcata funzione di guida, volta però a rendere via via il cliente sempre più attivo e indipendente.
MENS SANA IN ARBORE SANO
“Tutte le malattie hanno origine dallo Shen” Huangdi NeiJing Lingshu (“Perno Spirituale”) Cap. 8
L’analisi di quanto esposto finora nei capitoli precedenti ci porta ad una riflessione intorno ai concetti di libertà e di contenimento, dinamica centrale nel ruolo del Du Mai, ovvero di come il Rachide sia luogo su cui si manifesta il possibile conflitto nell’interazione tra natura costituzionale e stimoli ambientali. Rachide come luogo dove si scorgono le tracce del nostro cammino, i segni del nostro lottare, il campo di battaglia della nostra vita.
La genesi di questa tesi nasce appunto da riflessioni e considerazioni sul contesto attuale, su presupposti sociali, culturali ed economici del nostro vissuto quotidiano, i quali, percepiti in un’ottica di accelerazione e produzione, sembrano allontanarsi sempre più dalla vera natura dell’uomo, in un vortice vizioso in cui il fare si sostituisce all’essere.
Analizzando anche superficialmente il periodo storico in cui viviamo, possiamo notare come abitudini sociali e condizioni climatiche siano totalmente cambiate rispetto a non più di cinquant’anni fa. L’invenzione e la fruizione di internet grazie agli smartphone hanno radicalmente cambiato il nostro modo di vedere il mondo e di vederci nel mondo. Tutto ciò ha inciso notevolmente, anche a causa della pandemia globale Covid-19, sul modo in cui le persone interagiscono e socializzano. Il costante confronto con uno schermo perennemente a portata di mano ha modificato quasi del tutto il nostro stile di vita e la nostra postura: il primo portandoci a filtrare costantemente la realtà e la seconda costringendoci a flettere in continuazione il collo verso il basso, sovraccaricando il tratto cervicale del Rachide.
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Altri elementi da non sottovalutare sono i fattori ansia da prestazione e paura del futuro, due aspetti molto legati sia alle nuove tecnologie che ai continui squilibri politici mondiali a cui siamo quotidianamente esposti attraverso i vari media.
In conclusione, la Colonna Vertebrale contiene in sé tutte le informazioni riguardanti l’individuo e sarà quindi compito dell’operatore attento, qualora si trovi di fronte un’alterazione, o sbilanciamento, di un determinato tratto del Rachide, diagnosticare e trattare la sofferenza fisica, psichica, spirituale, conscia oppure incosciente di quella stessa persona, ricordando che spesso le turbe meccaniche di questa regione possono nascondere o esprimere problemi viscerali ed energetici di collocamento e di percorso spirituale.
TRATTAMENTO CON TUINA E COPPETTAZIONE
PER IL DOLORE CRONICO DIFFUSO DEL RACHIDE
In questo paragrafo si propone un trattamento, articolato in più sedute, che tenterà di risolvere o tamponare le disarmonie energetiche legate al dolore cronico diffuso del Rachide utilizzando le varie tecniche del TuiNa, ma prediligendo tecniche come il GunFa e la Coppettazione. Focus del percorso di trattamento sarà quello di liberare il Rachide da tutti quei problemi legati a contratture, tensioni o blocchi, sia fisici che psichici (primo passo per il trattamento del dolore), e di rafforzare le funzioni naturali di movimento e nutrimento. Trattamento e numero di sedute saranno in relazione alla risposta del soggetto.
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Schema di Trattamento
Posizione prona:
MoFa su tutto il rachide ed arti inferiore
TuiFa con tutta la mano su BL fino al sacro TuiFa pollici zona tra 20 e 21 GB
GunFa a fiore zona tra 20 e 21 GB
GunFa lato ulnare su ramo interno BL fino al sacro GunFa a fiore su 11 SI e infra scapolare Mobilizzazione scapola
MoFa scapole e infra scapolare
AnRouFa 41 BL e 3 SI
Coppettazione Intermittente su ramo interno e esterno BL fino al sacro Coppettazione Scivolata su ramo interna e esterno BL fino al sacro Coppettazione Singola su 14 GV e 3 GV Coppettazione Multipla sui punti Ashi MoFa zona lombo sacrale
AnRouFa in tonificazione su 4 GV, 23 BL e 52 BL (o moxa)
GunFa con l’avanbraccio zona lombare bassa e sacro GunFa profondo a pugno su 30 GB AnRouFa su 53 BL
GunFa frontale su BL cosce
AnRouFa 40 BL e 57 BL
AnRouFa 60 BL, 63 BL e 65BL
Posizione decubito laterale:
TuiFa lato ulnare ad aprire su 28 GB, 27GB e 26 GB
GunFa frontale da 29 GB a scendere su GB cosce
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Posizione supina.
“Apertura Cancelli del Cielo”
TuiFenYinYangFa sulla fronte (Giro la testa verso sx se uomo, dx se donna)
“La Scimmia si Gratta la Testa”
NaFa (se tensione sup.) o BuoFa (se tensione prof.) su zona tra 20 e 21 GB (Ripeto dalla parte opposta)
MoFa su torace e addome
AnRouFa su 17 CV, 12 CV e 2CV
AnRouFa sui restanti Punti Mu dell’addome se dolenti/tesi alla palpazione
TuiFa cosce in direzione Meridiani
AnRouFa 34 GB e 36 ST
AnRouFa 3 LV e 6 SP MoFa antiorario e orario attorno a 8 CV ZhengFa 4 CV (o moxa)
Nella seconda seduta, qualora il dolore si fosse localizzato su una parte specifica del Rachide, o qualora si sia evidenziato un quadro di blocco del diaframma, posso aggiungere al precedente trattamento uno tra i seguenti protocolli:
• Sbocco del Diaframma:
Prono: AnRouFa 17 BL + NieFa ad aprire dal 17 BL al 20 BL
Supino: TuiNa con pollici sotto ipocondri + AnFa a 4 dita sotto il costato a scollare da sx a dx + pressione a 45° su 14 CV (se vi sono segni di calore in alto usare Guasha su linea costato 17 BL e zona ipocondri).
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• Dolore prevalentemente Cervicale:
TuiFa a onda profondo sul collo NaFa (se tensione sup.) o AnRouFa pugno (se tensione prof.) sul trapezio Coppettazione Leggera Scivolata da 20 GB a 21 GB Coppettazione Singole su 14 SI e 15 TB
• Dolore prevalentemente Dorsale:
JiFa punta delle dita su le tre linee toraciche da 10 BL a 17 BL (Hua Tou Jaiji, branca interna ed esterna BL)
Coppettazione Multipla sui punti dolorosi: Shu del dorso e Ben Shen (quest’ultimi si scelgono secondo lo stato psico/emotivo del soggetto)
AnRouFa su YinTang e 7 HT (e 10 SI)
• Dolore prevalentemente Lombare: GunFa a pugno o GunFa con l’avambraccio per qualche minuto su zona lombare
AnRouFa 3 KI, 4 KI e 35 GB
Nelle sedute successive alla seconda, dopo una corretta tonificazione della zona renale, in aggiunta al trattamento proposto, possiamo aggiungere la Funzione di Regolazione del Meridiano Curioso Du Mai: (Inizio a sx se uomo, dx se donna)
AnRou 3 SI (Punto Chiave di Apertura del Du Mai)
Coppettazione
AnRou 62 BL (Punto Chiave di Apertura Accoppiato Yang Qiao Mai)
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Esempi di varie ecchimosi risultanti dal trattamento proposto.
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Vista anteriore, laterale sx e posteriore della Colonna Vertebrale. https://bit.ly/3PvMktl
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Foto di Michael Phelps “The Baltimore Bullet” ex nuotatore olimpico statunitense. https://bit.ly/3AzNz6u
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