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CAP IV. 1. Come integrare con la Medicina Tradizionale Cinese

CAPITOLO IV

1. COME INTEGRARE CON LA MEDICINA CINESE:

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L’approccio della medicina cinese è quello di ristabilire l’armonia tra il cielo e l’uomo e l’adattamento adeguato del suo microcosmo con il macrocosmo. Il suo scopo è mantenere l’armonia, garantire la sussistenza e la difesa. Il suo approccio è dunque preventivo e costituzionale. La Medicina tradizionale cinese prevede un trattamento olistico che inserisce l’uomo in un armonioso dialogo tra Cielo e Terra. Si tratta di una medicina globale, dialettica, basata sull’osservazione della relazione che intercorre tra uomo e natura, alla ricerca dello stato di salute e dell’equilibrio psicofisico. Per dirla con una parola odierna è una medicina ecologica che vede la persona inserita in un sistema di relazioni.

La teoria dei Cinque Movimenti, che è alla base di questo sistema di relazioni, indaga il rapporto tra il “microcosmo”, l’uomo, ed il “macrocosmo”, l’universo. E’ volta a collegare i differenti fenomeni e le diverse qualità e rappresenta il tentativo di collegare fra loro fenomeni apparentemente estranei, ma che, in realtà possono essere unificati in base a loro specifiche comuni qualità intrinseche, a volte facilmente verificabili ed altre più difficili da identificare. La teoria dei Cinque Movimenti classifica la maggior parte dei fenomeni naturali in cinque categorie: Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua. In questi fenomeni naturali è compreso l’uomo. Il concetto di costituzione individuale, quindi, ha origine dal momento del concepimento, nel passaggio che in MTC è conosciuto come passaggio dal Cielo Anteriore al Cielo Posteriore, cioè dal Caos alla Vita. Nel momento in cui si uniscono l’ovulo, lo yin, la Terra, e lo spermatozoo, lo yang, il Cielo, si crea un nuovo essere; così l’unione di due energie, maschile e femminile, rappresenta l’unione spirituale che consente l’incarnarsi di un’anima, lo sviluppo di una nuova individualità, grazie a quelle che sono definite le “tre sostanze meravigliose” o “ tre tesori”: lo Shen

(spirito), il Jing (essenza), ed il Qi (soffio vitale, energia). Secondo la MTC sono queste le istanze che si attivano ed intervengono nello sviluppo fetale, danno luogo alla costituzione psicofisica, unica e irripetibile di ogni individuo e rappresentano le potenzialità di un nuovo organismo. L’individuo risulta dalla costante cooperazione dello Shen, Jing e Qi che formano una sorta di stampo, di griglia, su cui sono destinate ad operare le varie esperienze della vita. L’equilibrio armonico nel dinamismo di questi tre tesori porta l’uomo a vivere una vita sana ed in rapporto costante ed equilibrato con il cielo e la terra. Rapporto che oggi risulta, purtroppo compromesso. Di conseguenza, si formano, nella costituzione di ciascuno, vuoti di energia o eccessi di energia che sono indice di quello squilibrio bioelettrico che allontana dalla costituzione originale. Di fronte ad un individuo sofferente, compito fondamentale del medico o del terapeuta è quello di donare i mezzi per conquistare il suo stato naturale, tenendo sempre presente che il corpo umano è un tutto unico e indivisibile con una fortissima connessione tra mente e corpo. Le soluzioni che la medicina cinese quindi applica nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi psichici sono in stretta relazione con le pratiche di “nutrimento della vita”. Salute e malattia si fondano sullo stato del Qi. La malattia può avere manifestazioni più psichiche o più somatiche, ma in ogni caso “il saggio non tratta la malattia quando c’è già ma quando non c’è ancora” (Sowen cap. 2) Molto più difficile curare la malattia quando c’è già. E’ quindi una medicina che agisce in prevenzione: lavorare sul Qi diventa così l’intervento più profondo, duraturo e significativo.

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