DANTE ALIGHIERI
LAVORO REALIZZATO DA PIETRO MENGHINII
La società medievale La società medievale dopo il Mille era la nuova forza delle città. L'aumento della popolazione dopo l'anno Mille portò alla formazione di nuovi centri urbani e alla rinnovazione delle antiche città del tempo. All'interno della città convivevano persone di diverse classe sociale tra
cui contadini, che non hanno trovato lavoro nelle campagne perché c'era troppa manodopera, piccoli proprietari terrieri, che si sottrassero ai vincoli dei grandi proprietari, e altri come notai, giudici, medici e piccoli artigiani.
LA BORGHESIA Tutte queste persone costituivano una nuova classe sociale: la borghesia in cui fanno parte coloro che, non essendo nobili, la loro ricchezza dipendeva dal lavoro e avevano nella città il proprio ambiente naturale. In Italia specialmente, si crearono delle città come degli organismi autonomi, come le antiche città-stato, e presero nome di comuni.
UN SECOLO DI TRASFORMAZIONI LA STORIA Rispetto ai secoli precedenti il Duecento, in Europa fu caratterizzato da una situazione di maggior prosperità. Infatti: • erano finite le invasioni di popoli stranieri • le innovazioni nelle tecniche agricole avevano portato un rendimento maggiore dei campi • grazie all’aumento della popolazione era possibile lavorare più terre per l’agricoltura. Tali cambiamenti hanno importanti conseguenze: • si sviluppano le strade e diventano più sicure e ricominciano gli scambi • si ripopolano le città che diventano centri importanti per le attività artigianali e DAL LATINO AL VOLGARE: • commerciali • nasce la borghesia, una nuova classe Il nostro italiano deriva dal latino; è la lenta sociale formata da banchieri, mercanti, evoluzione del latino parlato: artigiani, “vulgus”= volgare = popolo. • notai e avvocati • sorgono le università perché c’è richiesta Invece il latino scritto non cambia, perché legato di coltura da parte della nuova borghesia a modelli più rigidi. Il volgare italiano nasce dalla sconfitta • sempre più attiva dell’Impero Romano d’Occidente e delle sue lingue e dalla nascita delle lingue neolatine. L'ITALIA RICCA E DIVISA: I primi documenti in volgare, in Italia risalgono al Nel XIII secolo l’Europa è dominata da due grandi IX-X secolo d.C., il più antico è composto potenze: il Regno di Francia, l’attuale da uno scrivano veronese ed è l’Indovinello Francia, e il Sacro Romano Impero, l’Europa veronese. centrale inclusa l’Italia centro settentrionale. L’Italia aveva città molto ricche, mercanti, banchieri e università, quella di Bologna è la più antica d’Europa; politicamente era divisa: al centro-nord ci sono i liberi Comuni al centro c’è lo Stato della Chiesa al sud il Regno di Sicilia. Questa divisione è motivo di grande instabilità e di continue lotte tra guelfi e ghibellini contro le diverse città per ottenere territori sempre più vasti.
LA LETTERATURA: In Italia gli esperimenti di letteratura in volgare compaiono molto presto. • L’Imperatore Federico II amava riunire intellettuali, artisti e trovatori che diffusero la moda della lirica amorosa: nasce la Scuola Siciliana, un gruppo di autori che racconta il tema dell’amore per la propria dama da adorare a distanza. • In Toscana ed in particolare a Firenze alcuni poeti diedero vita ad una nuova poesia: Dolce Stil Novo; il volgare, secondo loro deve diventare più raffinato e nobile.
Gli autori del Dolce Stil Novo parlano della donna amata descrivendola come una creatura angelica che può elevare verso Dio l’animo dell’uomo.
VITA DI DANTE Dante nacque a Firenze nel 1265da una famiglia di piccola nobiltà visse a Firenze fino al 1302, poi venne esiliato e andò in varie corti italiane. Morì a Ravenna nel 1321.
filosofia alla quale dedicò due trattati, il Convivio e il De Vulgari Eloquentia. In tali trattati espose alcune idee: l'amore per il sapere, la nobiltà, il volgare usato in modo solenne. In questo modo Dante pose le basi del volgare fiorentino come la lingua italiana. Nella seconda metà del Duecento si Nel 1295 sposò Gemma Donati da cui ebbe verificarono conflitti interni tra ghibellini, schierati con l'imperatore e i guelfi schierati tre figli. All'età di 9 anni ebbe il primo incontro con Beatrice e se ne innamorò, poi si con il Papa, i guelfi a loro volta erano divisi rincontrarono all'età di 18 anni e lei ricambiò in guelfi bianchi che volevano maggiore autonomia da parte del pontefice e guelfi nera il saluto. Dopo la morte di Beatrice Dante entrò in uno stato confusionale decise che non favorevoli all'intervento diretto del Papa. Tra avrebbe più parlato di lei fin che non avesse il 1295 e il 1301 Dante cercò di opporsi contro i tentativi del Papa Bonifacio VIII di scritto un opera degna di lei: quell'opera intromettersi nella politica comunale. Mentre sarebbe stata la Divina Commedia. Alighieri era fuori città i guelfi neri presero il potere e lo accusarono di corruzione multandolo, lui non pagò la sanzione e fu condannato al rogo. Dante non tornò mai più nella sua città e fu esiliato per sempre. Dante fu un intellettuale e studiò anche la
LE OPERE MINORI
che il più tardo risale al giugno del 1291, anniversario della morte di Beatrice. Il Il Fiore è un poema di 232 canti, testo è una sorta di assemblaggio delle anonimo, da alcuni critici attribuito a diverse poesie scritte in varie fasi delle Dante Alighieri vita di Dante e che vengono così riunite Non si sa la data precisa in cui è stato in una sola opera partire dal 1290, anno scritto, la critica è riferita, da alcuni riferimenti testuali, che il Fiore risale a un di morte di Beatrice. periodo compreso tra 1283 e 1287, in concomitanza col Detto d'Amore. Parte dei critici di Dante, ritiene che l'opera vada attribuita a Dante, il qualeprobabilmente soggiornò in Francia intorno al 1286-1287.
IL FIORE:
IL VOLGARE ELOQUENTIA: Il Volgare Eloquentia è un testo scritto in latino da Dante Alighieri tra il 1303 ed i primi mesi del 1305. Pur affrontando il tema della lingua volgare, è scritto in latino perché gli interlocutori a cui si rivolge appartengono all‘età culturale del tempo. L'opera inizia con una metafora: Dante LA VITA NOVA: dichiara che userà il suo ingegno e la La Vita Nova è la prima opera di cultura di altri per riempire una coppa attribuzione certa di Dante Alighieri, così grande e per far nascere un scritta tra il 1293 ed il 1295. Si tratta di dolcissimo idromele. un testo in prosa e versi nel quale sono Il tema centrale dell'opera è l'eloquenza inserite 31 liriche e 42 capitoli. Non si conoscono con precisione gli anni della lingua volgare. Dante mette al centro la ricerca di un volgare illustre, di composizione della Vita Nova, nonostante si pensi sia stata scritta tra il ovvero quel volgare che possa assumere i caratteri di lingua letteraria all'interno del 1292 e il 1293.nDante, però, ci testimonia che il testo più antico risale al diverso panorama linguistico italiano. 1283, quando lui aveva diciotto anni, e
IL CONVIVIO: Il Convivio è un poema composto da Dante Alighieri nei primi anni dell'esilio, ovvero tra il 1304 e il 1307. La prosa del Convivio è caratterizzata da uno stile argomentativo lucido e razionale, che passa in rassegna grandi temi filosofici del tempo, pieni di aristotelismo, allo scopo di formare un'opera enciclopedica che contenga in teoria tutto lo scibile umano.
DE MONARCHIA:
De Monarchia è un poema politico in latino di Dante Alighieri. Con questo testo il poeta volle intervenire in uno dei temi più importante della sua epoca: il rapporto tra l’autorità laica e l’autorità religiosa . Ormai è noto quale fosse il punto di vista di Dante su questo problema, poiché durante la sua attività politica egli aveva lottato per difendere l’autonomia del Comune fiorentino dalle pretese temporali di papa Bonifacio VIII. Secondo la cronologia più accreditata, Monarchia fu composto negli anni 13121313, cioè al tempo della discesa di Enrico VII di Lussemburgo in Italia.
Divina Commedia La Divina Commedia è un poema scritto in alla contemplazione di Dio. versi, di argomento politico-religioso, composto da Dante, tra il 1306 e il 1321. Si tratta di un’opera molto interessante perché: confluisce tutto il sapere dell’epoca affronta argomenti e temi validi per l’uomo di ogni tempo raggiunge livelli espressivi altissimi, utilizzando solamente il volgare fiorentino. Per questi motivi Dante è considerato il “padre” della nostra lingua e la Divina Commedia LE FASI DEL CAMMINO: Il viaggio di Dante inizia in una “selva oscura”, un bosco molto fitto dove il poeta si è smarrito ma ecco che gli appare un’ombra: è Virgilio. La salvezza potrà essere raggiunta solo dopo l’opera più importante della letteratura una prova sovraumana: italiana. il viaggio nei regni dell’oltretomba. L'ARGOMENTO: Dante segue la sua guida e passa attraverso Nella Divina Commedia, Dante, racconta la le porte dell’Inferno. storia di un viaggio immaginario Dante e Virgilio percorrono la voragine nell’oltretomba. infernale scendendo verso il centro della Il viaggio inizia nel 1300, il giorno del giovedì Terra; santo, anno del primo giubileo e si conclude qui giunti scavalcano l’enorme corpo di una settimana dopo. Lucifero e, attraverso un oscuro percorso, Dante visita tre regni: Inferno, Purgatorio e giungono dalla parte opposta dove, Paradiso. finalmente si ritrovano all’aria aperta. Dante è accompagnato da tre guide: • Virgilio, l’autore dell’Eneide, che lo conduce attraverso l’Inferno ed il Purgatorio • Beatrice, la donna amata, che accoglie Dante in Paradiso e lo guida fino a dove risiede Dio • San Bernardo, fondatore dell’ordine monastico cistercense, che lo conduce fino
Ora Dante e Virgilio si trovano sulla spiaggia dell’isola del Purgatorio.
LA RAPPRESENTAIONE
Il Purgatorio è un regno di passaggio tra Inferno e Paradiso. Man mano che si sale verso il Paradiso, l’atmosfera diventa più serena. Giunti alla sommità i due entrano nel Paradiso Terrestre. Qui Virgilio deve abbandonare Dante, ma subito appare Beatrice , sfolgorante nella sua luce di beata. Con la guida di Beatrice, attraverso i nove cieli del Paradiso, Dante giunge nell’Empireo. Qui, con l’aiuto di San Bernardo, ottiene la forza per vedere Dio.
L’Universo descritto da Dante rispecchia le conoscenze medievali; erano fondate sulla teoria di Tolomeo. Secondo questa teoria la Terra è una sfera immobile al centro dell’Universo ed è circondata da una sfera di aria, una sfera di fuoco, dove nascono i fulmini, e nove sfere celesti. Oltre le sfere si trova l’Empireo. La Terra è divisa in due emisferi:
DELL'UNIVERSO:
• emisfero delle terre emerse • emisfero delle acque dove è sorta la montagna del Purgatorio.
LA TRUTTURA DELLA DIVINA COMMEDIA: La Divina Commedia è divisa in 3 cantiche, corrispondenti ai tre regni. Ogni cantica comprende 33 canti. L’Inferno ne ha 1 in più che serve da introduzione al poema. Il totale dei canti è 100. Ogni canto ha un numero variabile di versi raggruppati in terzine, questa struttura metrica si mantiene per tutto il poema.
L'INFERNO: La struttura dell’Inferno, segue criteri molto precisi. All’inizio si trova un vestibolo, una specie di anticamera infernale. Poi, superato il fiume Acheronte, si entra nell’Inferno vero e proprio. La voragine è divisa in 9 cerchi per categorie di peccati, in ordine crescente di gravità: incontinenza, violenza e frode. • nei primi 5 cerchi ci sono coloro che non riuscirono a frenare la spinta verso il peccato • nel 7° cerchio, diviso in 2 gironi si trovano i violenti • nell’8° cerchio ci sono i peccatori per imbroglio o inganno • nel 9° cerchio, diviso in 4 zone, si trovano coloro che tradirono i parenti, gli amici o la patria. Al centro della Terra si trova Lucifero che con
le sue 3 bocche sbrana Giuda, traditore di Ges첫, Bruto e Cassio traditori e assassini di Giulio Cesare. La pena che Dio stabilisce per ogni anima corrisponde, per analogia o per contrasto, al peccato commesso in vita.
IL PURGATORIO
IL PARADISO:
La collina del Purgatorio è divisa in nove cornici concentriche che le anime penitenti devono percorrere per ascendere al Paradiso: alla basa della montagna si trova l'Antipurgatorio, il Purgatorio è formato da sette cornici e in fine c'è il Paradiso. Qui scorrono due fiumi: il Lete che fa dimenticare i peccati commessi, e l'Eunoè che fa ricordare il bene compiuto. Dopo essersi lavate le nei due fiumi le anime sono pronte per andare in Paradiso. Anche alle anime del Purgatorio è applicato il criterio del contrappasso.
Il Paradiso è diviso in nove sfere celesti che ruotano intorno alla Terra. Secondo la teoria Tolemaica ognuno dei primi sette cieli contiene un pianeta. Nell'ottavo cielo si trovano le stelle fisse. Il nono cielo viene chiamato Primo Mobile. Oltre i nove cieli c'è l'Empireo. A differenza dell'Inferno del Purgatorio, qui le anime risiedono tutte insieme a Dio.
NOME
PERSONAGGIO STORICO
RUOLO NEL POEMA SIGNIFICATO ALLEGORICO
Dante
Poeta italiano vissuto tra il XIII e il XIV secolo, autore della Divina Commedia
Protagonista del viaggio ultraterreno
Virgilio
Poeta latino vissuto nel Prima guida di Dante I secolo a.C., autore dell'Eneide. E' considerato da dante un sublime poeta
La ragione umana, la filosofia, la giustizia, cioè le virtù più elevate che l'uomo può raggiungere con le sole facoltà razionali
Beatrice
Giovane donna Seconda guida di Dante fiorentina vissuta nel XIII secolo e amata da Dante.
La teologia, cioè lo studio delle cose sostenute dalla fede, che porta l'uomo alla beatitudine spirituale
San Bernardo
Monaco, fondatore Terza e ultima guida di L'ardore mistico, cioè dell'ordine cistercense, Dante lo slancio appassionate vissuto nel XII secolo e disinteressato verso Dio che conduce alla salvezza eterna
LUOGO
SIGNIFICATO LETTERALE
Selva oscura
Fitto bosco nei pressi di Gerusalemme dove Dante si perde
Condizione di crisi e di smarrimento spirituale, che caratterizza chi vive nel peccato
SITUAZIONE
SIGNIFICATO LETTERALE
SIGNIFICATO ALLEGORICO
Le tre fiere
Una lupa,una lonza e un leone sbarrano il passo a Dante
La cupidigia, la lussuria e la superbia sono i tre peccati capitali che impediscono all'uomo di seguire il cammino verso la salvezza
L'umanità intera che, trovandosi immersa nel peccato, deve tornare a praticare la virtù e seguire al fede per raggiungere la salvezza eterna
SIGNIFICATO ALLEGORICO
PECCATORI
COLPA
PENA
CONTRAPPASSO
Ignavie Angeli neutrali In vita non presero mai Rincorrono un' insegna una decisione senza forma ne colore, tormentati da insetti e vermi
Mente in vita non ebbero alcun ideale, ora sono costretti a inseguire un bandiera senza mai riposare.
Lussuriosi
Si lasciarono travolgere Sono trascinati senza dalla passione amorosa posa da una bufera impetuosa
Come in vita furono travolti dalla passione, ora sono travolti dalla bufera
Golosi
Non seppero resistere ai piaceri della gola
Giacciono nel fango, sotto una pioggia mista di acqua fetida, grandine e neve. Il cane cerbero li inoltra con i suoi latrati e con le unghie li graffia e li squarta
Come i vita divennero simili agli animali, cerando e amando solo il cibo, ora sono ridotti a una condizione bestiale.
Avari e prodighi
Furono troppo attratti dal denaro per accumularlo(avari) per spenderlo (prodighi)
Due schiere di peccatori, proveniente d direzioni opposte, spingono enormi macigni; quando si scontrano, si insultano tra loro, poi si girano e ricominciano a spingere fino a scontrarsi nuovamente
Come in vita spesero tutte le loro energie per una cosa vana come la ricchezza, ora devono affaticarsi spingendo inutilmente dei massi
Iracondi e accidiosi
Gli iracondi si abbandonarono ad attacchi di rabbia ceca; gli accidiosi, invece, furono pigri, svogliati, incapaci di riconoscere e combattere il male
Gli iracondi sono immersi nel fango, intenti a percuotersi e mordersi a vicenda; gli accidiosi sono completamente sommersi dal fango, sulla cui superficie arrivano le bolle d'aria dovute ai loro respiri
Come in vita gli iracondi percossero gli altri in preda ad attacchi di rabbia, ora si picchiano tra loro. Come in vita gli accidiosi non seppero agire e riconoscere il male, ora non possono piĂš vedere nulla ne muoversi, perchĂŠ sono invischiati nel fango
ipocriti
Celarono i loro sentimenti malvagi sotto comportamenti in apparenza giusti
Procedono lenti, appesantiti da cappe di piombo che sembrano mantelli dorati
Come in vita finsero sentimenti che non provavano, ora portano cappe che sembrano d'oro ma sono di piombo
ladri
Si appropriarono di beni altrui
Corrono nudi tra covi di serpi con le mani legate dietro alla
Mentre in vita furono troppo abili con le mani, ora non possono
schiena. Consiglieri d'inganni
Con i loro suggerimenti Sono avvolti in lingue maliziosi suscitarono di fuoco liti, ostilitĂ e guerre
piÚ usarle. Come in vita la loro lingua seminò discordie brucianti, ora sono immersi nel fuoco
Seminatori di Con le loro parole e discordie, di scismi, di azioni provocarono scandali discordie e divisioni
Sono orrendamente mutilati nel corpo
Come in vita fecero nascere divisioni e lacerazioni ora hanno il corpo squartato
Traditori dei parenti
Sono immersi nel lago ghiacciato e di Cocito in varie posizioni
Come in vita ebbero il cuore duro, freddo e insensibile, tanto da tradire chi si fidava di loro, ora sono condannati a patire un freddo terribile per l'eternitĂ
Traditori della patria Traditori degli amici Traditori dei benefattori