MARCO POLO Marco Polo (Venezia, 15 se3embre 1254 – Venezia, 8 gennaio 1324) è stato un ambasciatore, scri3ore, vi aggiatore e mercante italiano , appartenente al patriziato veneziano.
BIOGRAFIA Il primo avo di cui si abbia noEzia è un certo Andrea, abitante in contrada San Felice, padre di Marco "il vecchio", Ma3eo e Niccolò. Nel 1260 i due figli minori Niccolò e Ma3eo a3raversarono l'Asia e raggiunsero la Cina passando per Bukhara e il Turkestan cinese, arrivando a Khanbaliq (il nome mongolo dell'odierna Pechino, residenza di Kubilai Khan). RiparErono nel 1266 arrivando a Roma nel 1269 con una ambasciata di Kubilai Khan, una richiesta al Papa di missionari per la Mongolia. Il padre Niccolò e lo zio Ma3eo riparErono nel 1271 questa volta portando con sé Marco, "di età variamente indicata da dodici a diciannove anni, secondo le fonE. Se ne desume che doveva essere nato tra il 1250 e il '55" Rimasero in Asia per diciasse3e anni. Il 5 se3embre 1298 si trova su una delle novanta navi veneziane sconfi3e a Curzola dai genovesi.
STEMMA DELLA FAMIGLIA POLO
Durante la prigionia incontra RusEchello da Pisa, fosse "in prigione da qua3ordici anni o vi venisse come libero frequentatore, fu quasi sicuramente lui a dare forma scri3a alle memorie del veneziano"Nel 1300 sposò Donata Badoèr, patrizia veneziana, dalla quale ebbe tre figlie: FanEna, Belella e Moreta. Morì nella sua casa veneziana l'8 gennaio del 1324 all'età di quasi se3ant'anni. Venne tumulato nella chiesa di San Lorenzo Le sue spoglie andarono perdute durante la ricostruzione dell'edificio, alla fine del Cinquecento. Gli è stato dedicato un asteroide, 29457 Marcopolo
IL VIAGGIO Nicolò, Ma3eo e Marco Polo intrapresero il loro secondo viaggio nel 1271. Viaggiarono verso l'interno, a3raversando l'Anatolia e l'Armenia. Scesero quindi verso il fiume Tigri, toccando probabilmente Mossul e Bagdad. Giunsero fino al porto di Ormuz, forse con l'intenzione di proseguire il viaggio via mare. ConEnuarono invece a seguire la via terrestre e, a3raverso la Persia e il Khorasan, raggiunsero Balkh e il Badakhshan. Superarono, in quaranta giorni, il Pamir e scesero verso il bacino del Tarim. A3raverso il deserto dei Gobi giunsero ai confini del Catai, nel Tangut, la provincia più occidentale della Cina. Quindi proseguirono lungo la parte se3entrionale dell'ansa del Fiume Giallo, arrivando infine a Khanbaliq, l'anEca Pechino, dopo un viaggio durato tre anni e mezzo.
IL MILIONE
ORIGINI Dopo il primo viaggio, durante il quale giunsero alla corte del Gran Khan, il padre Niccolò e lo zio Ma3eo fecero ritorno in Oriente, portando con sé il giovane Marco. Rimasero in Cina diciasse3e anni, onoraE e invesEE di cariche governaEve. Il 7 se3embre 1298 Marco Polo è su una delle novanta navi veneziane sconfi3e nella Ba3aglia di Curzola dai genovesi. Fa3o prigioniero, incontra RusEchello da Pisa, il quale "fosse in prigione da qua3ordici anni o vi venisse come libero frequentatore, fu quasi sicuramente lui a dare forma scri3a alle memorie del veneziano". A parEre dalla narrazione orale di Marco, il testo nacque originariamente in lingua d'oïl.
STRUTTURA DELL’OPERA Il testo è diviso in capitoli, provvisE di rubriche che ne sinteEzzano i contenuE. Vengono descrif sistemaEcamente diversi paesi d'Oriente e tali descrizioni vengono inframezzate talvolta dal racconto di guerre e ba3aglie. La corte del Gran Khan è descri3a nell'ampia sezione centrale del libro: vengono esposte le vicende storico militari del regno.
La lingua volgare d’oïl L’impiego della lingua d’oïl da parte di due
Italiani alla fine del XIII secolo non deve sorprendere e si può spiegare alla luce di diversi ordini di considerazioni. Anzitu3o, la parlata di Francia era usata come idioma di scambio tra le diversena)ones occidentali in tu3o il Mediterraneo orientale. In secondo luogo, il volgare d’Oltr’Alpe veniva comunemente impiegato nelle produzioni le3erarie dell’Italia se3entrionale, tanto per la realizzazione di rifacimenE di materia cavalleresca (si tra3a della cosidde3a le3eratura franco-‐italiana o franco-‐ veneta), quanto nell’elaborazione autonoma di opere didafche e storiografiche