SAN FRANCESCO
NASCITA San Francesco nasce nel 1182 da una famiglia della borghesia ad Assisi,accudito da il mercante Pietro di Bernardone,e dalla nobile Giovanna Pica. Viveva nel centro della città, lì il padre vendeva stoffe costose il quale venivano mandate dalla Provenza un'antica provincia della Francia. Poichè la scuola finì Francesco iniziò a lavorare nel negozio del padre a 14 anni,ed egli trascorse la sua gioventù a vendere.
LA CONVERSIONE Dopo che San Francesco partecipò a una lunga guerra tra Perugia e Assisi andò in prigione per un anno, passato l'anno Francesco si prese una malattia lunga e sofferente,ma quando finì decise di arruolarsi come volontario per combattere le truppe ponteficie in Puglia. Però una voce gli disse che doveva ritornare ad Assisi, obbedì ed arrivato ad Assisi iniziò la sua conversio verso Gesù Cristo; riparò tutte le chiese nella sua città , e curò sia le persone povere sia quelle provocate dalla lebbra, incontrando una ragazza di nome Chiara.
SANTA CHIARA Santa Chiara nacque ad Assisi nel 1193 da Favorone di Offredduccio e da Ortolana,nel 1212 venne accolta da Francesco e dai frati minori per unirsi a loro, nella Porziuncola ad Assisi;qui è dove Francesco taglia i capelli a Chiara e quando gli da un saio. Poichè dopo un po' di tempo Chiara incontrò sua sorella Agnese.
REGOLA FRANCESCANA ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●
Nel nome del Signore incomincia la vita dei frati minori Di coloro che vogliono intraprendere questa vita e come devono essere ricevuti Del divino ufficio e del digiuno e come i frati debbono andare per il mondo Che i frati non ricevano denari Del modo di lavorare Che i frati di niente si approprino e del chiedere l'elemosina e dei frati infermi Della penitenza da imporsi ai frati che peccano Della elezione del ministro generale di questa fraternità e del capitolo di Pentecoste Dei predicatori Dell' ammonizione e della correzione dei frati Che i frati non entrino nei monasteri delle monache Di coloro che vanno in missione tra i saraceni e tra gli altri infedeli
LA MUSICA Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione. Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione. Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dai sustentamento. Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si’, mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterrano in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi’ Signore' et ringratiate et serviateli cum grande humilitate
FU SCRITTA IN VOLGARE UMBRO NEL XIII SECOLO.
VIAGGI DI SAN FRANCESCO
FINE