La storia dell’Unione Europea ü Storicamente, le radici dell’Unione europea risalgono alla seconda guerra mondiale. L’idea dell’integrazione europea è nata per far sì che non si verificassero mai più simili massacri e distruzioni. Subito dopo la fine della guerra, l’Europa è divisa in due blocchi, occidentale e orientale. Inizia così la guerra fredda, che durerà quarant’anni. Le nazioni dell’Europa occidentale creano il Consiglio d’Europa 9 maggio 1950: il ministro degli Esteri francese Robert Schuman presenta un piano di cooperazione rafforzata.
Le tappe principali… • Le radici dell’Unione europea risalgono alla seconda guerra mondiale: • Nel 1949 le nazioni dell’Europa occidentale creano il Consiglio d’Europa • Nel 1951 nasce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) che unisce i paesi europei sul piano economico e politico • Nel 1957 il Trattato di Roma istituisce la Comunità Economica Europea (CEE), successivamente rinominata Comunità Europea.
Che cos’è è l'Unione europea… • L’Ue è un soggetto politico a carattere sovranazionale ed intergovernativo. • È formato da 27 paesi membri indipendenti e democratici • La sua istituzione sotto il nome attuale risale al Trattato di Maastricht (1992)
Nasce la Cee… Roma, 25 Marzo 1957 ü Italia ü Germania ovest ü Francia ü Olanda ü Belgio ü Lussemburgo
ü Il trattato CEE, firmato a Roma nel 1957, riunisce Francia, Germania, Italia e paesi del Benelux in una Comunità avente per scopo l'integrazione tramite gli scambi in vista dell'espansione economica. Con il trattato di Maastricht, la CEE diventa la Comunità europea, che esprime la volontà degli Stati membri di ampliare le competenze comunitarie a settori non economici.
1970-1979 Il primo ampliamento
1° gennaio 1973 • In seguito al primo ampliamento altri tre Stati entrano a far parte della CEE il numero degli Stati membri dell’Unione europea sale a nove. • Danimarca • Irlanda • Regno Unito
Il Parlamento Europeo Il Parlamento europeo viene eletto ogni cinque anni dai cittadini europei per rappresentare i loro interessi. Il compito principale del Parlamento è approvare la legislazione europea sulla base delle proposte presentate dalla Commissione. Il Parlamento condivide tale responsabilità con il Consiglio dell’UE. Il Parlamento e il Consiglio condividono anche il potere di approvare il bilancio annuale dell’UE, che ammonta a 130 miliardi di euro. Il Parlamento ha il potere di sciogliere la Commissione europea.
Le sedute principali del Parlamento si tengono a Strasburgo, in Francia, le altre a Bruxelles, in Belgio. Come tutte le altre istituzioni comunitarie, il Parlamento lavora in tutte le 23 lingue ufficiali dell’Unione.
Il Consiglio dell’Unione Europea… Il Consiglio dell’Unione europea è il principale organo decisionale comunitario. Esso condivide con il Parlamento il compito di adottare le norme legislative dell'UE. Inoltre è responsabile per la politica estera, di sicurezza e di difesa dell'UE, nonché per le decisioni chiave in materia di giustizia e libertà.
Il Consiglio è costituito da ministri dei governi nazionali di tutti gli Stati membri. Alle riunioni partecipano i ministri competenti per gli argomenti discussi. Ogni sei mesi un diverso paese membro assume la cosiddetta Presidenza dell'UE, ossia presiede le riunioni del Consiglio e fissa l'indirizzo politico generale. Ogni paese dispone in Consiglio di un numero di voti che riflette approssimativamente l’entità della sua popolazione.
La Commissione Europea… • La Commissione europea è l'organo esecutivo dell'UE, che rappresenta e difende gli interessi dell’Europa nel suo complesso. • Essa prepara le proposte per la nuova normativa europea, che presenta quindi al Parlamento europeo e al Consiglio; gestisce il lavoro quotidiano per l'attuazione delle politiche UE e l'assegnazione dei fondi; vigila sul rispetto della legislazione e dei trattati europei e può procedere contro coloro che ne violano le norme, deferendoli, se necessario, alla Corte di giustizia. • La Commissione è composta da 27 persone, una per ciascuno Stato membro, assistite da circa 24 000 funzionari europei, la maggior parte dei quali lavora a Bruxelles. • Il Presidente della Commissione è scelto dai governi dell'Unione e confermato dal Parlamento europeo. Il presidente e i membri della Commissione sono nominati per un periodo di cinque anni, che coincide con la legislatura del Parlamento europeo.
Corte di giustizia Il compito della Corte di giustizia è assicurare che il diritto comunitario venga interpretato e applicato nello stesso modo in tutti i paesi dell'UE, vale a dire che la legge sia uguale per tutti. Essa garantisce, ad esempio, che i tribunali nazionali non si pronuncino in modo diverso sulla medesima questione e che gli Stati membri e le istituzioni dell'Unione facciano quello che, in base alle norme, sono tenuti a fare. La Corte ha sede a Lussemburgo ed è composta da un giudice per ogni Stato membro.
La Corte dei Conti La Corte dei Conti verifica che i fondi comunitari, che provengono dai contribuenti, siano spesi in modo regolare ed economicamente vantaggioso, e siano allo scopo previsto. La Corte ha sede a Lussemburgo destinati e ha il diritto di rivedere i conti di qualsiasi organizzazione, organismo o societĂ che utilizzi fondi comunitari.
La Banca Centrale Europea La Banca centrale europea, con sede a Francoforte (Germania), è responsabile della gestione dell’euro; in questo quadro il suo compito fondamentale è fissare i tassi di interesse. Il suo obiettivo principale è garantire la stabilità dei prezzi affinché l’economia europea non subisca spinte inflazionistiche nocive. Essa adotta le proprie decisioni indipendentemente dai governi e da altri organismi.
La Banca Europea per gli Investimenti… La BEI che ha sede a Lussemburgo, presta denaro per progetti di interesse europeo, in particolare nelle regioni più svantaggiate. Finanzia progetti di infrastrutture, come collegamenti ferroviari o stradali, e programmi ambientali. Fornisce crediti per investimenti alle piccole e medie imprese ed eroga prestiti agli Stati candidati all'adesione all'UE e ai paesi in via di sviluppo. Poiché è di proprietà dei governi dell’Unione, può raccogliere capitali e fornire prestiti e crediti a tassi favorevoli.
L’Euro… L'euro è la valuta comune ufficiale dell'Unione europea (nel suo insieme) e quella unica attualmente adottata da 18 dei 28 stati membri dell'Unione aderenti all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (UEM), ossia Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. L'ultimo stato ad aver adottato l'euro è stata la Lettonia il 1º gennaio 2014. Dal 1° gennaio 2015 la valuta europea verrà adottata anche dalla Lituania.
Il complesso di questi paesi, detto informalmente zona euro (o anche eurozona o eurolandia), conta una popolazione di oltre 330 milioni di abitanti; prendendo in considerazione anche quei paesi terzi che utilizzano divise legate all'euro, la moneta unica interessa direttamente oltre 480 milioni di persone in tutto il mondo.
• ZONA EURO • Paesi membri che, in virtù del trattato di Maastricht sono destinati confluire nella zona euro. • Paese membro che, in deroga al Trattato di Maastricht si riserva di stabilire un eventuale ingresso nella zona euro. • Paese membro che, in deroga al Trattato di Maastricht si riserva di stabilire un eventuale ingresso nella zona euro tramite un prossimo referendum • Paesi e territori extra-UE che adottano unilateralmente l'euro • Paesi che adotteranno ufficialmente l'euro dal primo gennaio 2001
• Perché l’euro? • L’euro è stato creato poiché la moneta unica offre molti vantaggi e benefici rispetto alla situazione precedente, che vedeva ogni Stato membro dotato di una propria valuta. Grazie all’euro, non solo vengono eliminati i rischi di fluttuazione e i costi di cambio e viene rafforzato il mercato unico, ma si creano anche le condizioni per una più stretta cooperazione tra gli Stati membri ai fini della stabilità della moneta e dell’economia, di cui beneficiamo tutti.
I diritti e doveri e doveri dei cittadini….
• La Costituzione italiana riconosce ai cittadini una serie di diritti civili, diritti economico-sociali e diritti politici. I diritti civili vengono definiti 'diritti di libertà' e si suddividono in libertà individuali (ad es., la libertà personale) e libertà collettive (ad es., libertà di associazione). I diritti economico-sociali comprendono la proprietà privata, il diritto al lavoro, il diritto all'istruzione, alla salute ecc. I diritti politici garantiti sono il diritto di elettorato attivo e passivo, il diritto di petizione, il diritto di accesso agli uffici pubblici.
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I doveri inderogabili. La Costituzione prevede una serie di doveri pubblici che lo Stato può vantare nei confronti dei singoli, affinché sia data concreta attuazione al principio di solidarietà sociale. Tali doveri vengono detti inderogabili poiché nessuno può essere esentato dalla loro osservanza, in quanto costituiscono il fondamento di una pacifica e costruttiva convivenza. In particolare la Costituzione impone ai cittadini i seguenti doveri:
il dovere del lavoro, nel senso di «svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società» cost 4;
‌ b) il dovere di difendere la patria e di prestare il servizio militare obbligatorio cost 52 (il legislatore, tuttavia, ha riconosciuto L 695 24/12/1974 il principio dell'obiezione di coscienza come espressione della libera esplicazione della propria personalità , consentendo agli obiettori di prestare un servizio sostitutivo civile);
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c) il dovere di prestazioni patrimoniali (imposte) per concorrere alle spese pubbliche, in proporzione alla propria capacità contributiva cost 53. Per quanto concerne gli stranieri, l'obbligo di contribuire alle spese pubbliche è riferito a coloro che vivono o hanno un reddito prodotto in Italia;
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d) il dovere di fedeltà alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi cost 54; a quest'ultimo dovere sono tenuti anche gli stranieri e gli apolidi presenti nel territorio dello Stato.