ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 3 E 4 OTTOBRE 2021
PROGRAMMA DELLA COALIZIONE CHE SOSTIENE IL CANDIDATO SINDACO FRANCESCA DI GASPERO
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Indice Introduzione .............................................................................................. pag. 3 Rapporto cittadini / organi istituzionali; l’organizzazione dell’ente ............. pag. 5 Reperimento risorse; gestione delle entrate tributarie e delle spese. ......... pag. 7 Il patrimonio comunale .............................................................................. pag. 8 Ordine pubblico, sicurezza, polizia locale .................................................... pag. 9 Asili nido, Istruzione scolastica e diritto allo studio, Progetto Giovani ........ pag. 11 Tutela e valorizzazione dei beni di interesse storico e delle attività culturali ................................................................................ pag. 13 Politiche giovanili, associazionismo, sport e tempo libero .......................... pag. 15 Sviluppo e la valorizzazione del turismo ..................................................... pag. 17 Urbanistica, assetto del territorio, aree industriali ..................................... pag. 18 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente ........................ pag. 22 Trasporti e diritto alla mobilità ................................................................... pag. 23 Protezione civile e associazioni .................................................................. pag. 26 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia .................................................................................................................. pag. 27 Sviluppo economico e competitività (Industria, PMI e Artigianato, Commercio) ............................................................................ pag. 32 Agricoltura, politiche agroalimentari ......................................................... pag. 34 Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali. Le colline di Conegliano e Valdobbiadene patrimonio UNESCO ................................. pag. 35
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Introduzione. La città di Conegliano, dopo un lungo periodo di progresso e sviluppo che ha prodotto un certo benessere sociale ed economico, sta ora vivendo un altrettanto lungo periodo di stagnazione. È diffusa l’opinione per cui la città, da diverso tempo a questa parte, avrebbe perso attrattività e slancio rispetto a realtà limitrofe che invece dimostrano una maggiore dinamicità. Tutto ciò trova plastica rappresentazione in alcuni fenomeni che sono osservabili oggettivamente: lo svuotamento di un centro storico peraltro sempre più degradato; l’insoddisfacente produzione di iniziative culturali; l’impoverimento del tessuto commerciale che fu uno dei veicoli di supporto alla città insieme allo sviluppo industriale; i movimenti demografici che vedono ormai da molti anni le giovani coppie stabilirsi fuori Conegliano. Tra le cause che hanno condotto a questa situazione, oltre ad alcune riferibili a dinamiche di ordine nazionale e sovranazionale, ce ne sono altre strettamente legate alle politiche che si sono praticate in città da decenni a questa parte. Politiche che, troppo spesso, hanno guardato più alla mera raccolta e gestione del consenso piuttosto che all’avvio di percorsi virtuosi di cui ci sarebbe stato invece bisogno. La crisi che ha portato all’ultimo commissariamento è stata in gran parte dovuta alla mancanza di una adeguata progettualità politico-amministrativa. Conegliano nel passato recente ha visto maggioranze aggregate più su somme di interessi locali che su adesioni a politiche condivise di visione strategica adeguate al secondo Comune per importanza della Provincia. Questa situazione ha avuto ripercussioni anche sul piano comprensoriale in termini di sviluppo ed assetto del territorio, di tenuta del sistema sociosanitario, efficienza della viabilità e dei trasporti pubblici locali. Si aggiunga inoltre che nel medesimo periodo, chi ha amministrato non ha fatto in modo che Conegliano, seconda città della provincia in cui sono allocati importanti enti e servizi, assumesse quel ruolo naturale di punto di riferimento di tutta la Sinistra Piave. Il risultato è stato un certo isolamento politico che ha fatto sì che Conegliano non solo abbia rinunciato ad una posizione di leadership rispetto ai comuni contermini, ma si sia trovata progressivamente ai margini dalle politiche 3
territoriali. Esempi eclatanti sono le posizioni defilate, se non rinunciatarie, assunte nell’ambito della Conferenza dei Sindaci del Distretto sanitario di Pieve di Soligo e in tutta la partita “Unesco”. In questo contesto, con l’obiettivo di invertire queste tendenze e con il proposito di pensare e programmare la città per i prossimi venti anni, nasce la coalizione che sostiene a candidato sindaco la dott.ssa Francesca Di Gaspero. “La Città che mi immagino è un luogo vivibile ed accessibile che offre servizi per le persone (anziani, bambini, portatori di handicap). Penso a nuove attenzioni per il verde urbano, a servizi per favorire l’alternanza famiglia/lavoro, a nuove forme di sostegno per gli anziani. Una città ripensata dal punto di vista urbanistico che sappia valorizzare gli spazi lasciati da troppi anni in uno stato di degrado e incuria favorendo il dialogo tra tutti gli attori, siano essi privati, enti o rappresentanze di associazioni. Conegliano deve valorizzare le sue bellezze ambientali e culturali; per poterlo fare non può rimanere esclusa e deve attivare un dialogo costruttivo con le realtà territoriali che la circondano. Deve saper gestire il ruolo predominate che ha con l’Unesco e con le prossime Olimpiadi Milano/Cortina.”
L'obiettivo è proprio quello di rimettere Conegliano al centro del comprensorio, dandole un ruolo di traino verso politiche territoriali ad ampio raggio nell'ambito della gestione dei servizi sociali e sanitari, dei trasporti pubblici e della viabilità, per costruire una rete di percorsi adatti alla mobilità debole. A fianco della candidata sindaco lavora una valida squadra di persone. Tra queste molte si avvicinano per la prima volta alla politica e all’amministrazione della città disponendo tuttavia di una solida preparazione in molti settori strategici per gli obiettivi che ci si è dati. Non mancano altre figure che, per le cariche e ruoli ricoperti nelle amministrazioni uscenti, possono assicurare una profonda conoscenza della complessa macchina comunale e dei procedimenti attraverso i quali, nell’ambito della pubblica amministrazione, ci si deve necessariamente muovere per raggiungere i risultati voluti. La coalizione, seguendo quella che è l’impostazione del documento di programmazione adottato dall’ente, ha individuato le seguenti linee programmatiche.
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Rapporto cittadini / organi istituzionali; l’organizzazione dell’ente e le risorse umane. “Siamo aperti a sviluppare progetti con i cittadini, i privati, le associazioni, le imprese, le categorie imprenditoriali e sindacali purché gli obiettivi seguano un disegno di insieme sia esso urbanistico o culturale e siano coordinati dal comune obbiettivo e visione di futuro per la nostra città e non siano invece limitati ad interventi tampone”.
In questo ambito è assolutamente necessario recuperare la fiducia dei cittadini rimettendoli al centro di qualsiasi decisione amministrativa. Per riuscire in questo intento introdurremo le seguenti misure: • Assoluta trasparenza nei procedimenti amministrativi, ponendo massima attenzione a tutti i possibili profili di conflitto d’interessi; • Impegno preciso a rendere pubblicamente e tempestivamente conto dei capitoli di spesa e delle azioni politiche intraprese. • Saranno intensificati i momenti in cui l’Amministrazione Comunale si confronterà con i cittadini, non solo in occasione di incontri periodici nei quartieri, ma anche su singoli temi. Sarà assicurato un dialogo costante con le tante associazioni che animano la città, in primis quelle di categoria e i sindacati. L’obiettivo è un’amministrazione più interattiva e reattiva. • Partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative, soprattutto quelle più importanti e strategiche, come metodo irrinunciabile per amministrare la città. Sulle scelte strategiche attiveremo, se del caso, lo strumento del referendum previsto dallo Statuto; • Unico ufficio relazioni con i cittadini per informazioni su bandi comunali, regionali, nazionali, europei e in genere tutte le attività patrocinate dal Comune; • Semplificazione dei procedimenti e delle pratiche amministrative anche attraverso una maggiore informatizzazione dell’ente favorendo anche i pagamenti elettronici; 5
• Nell’ottica della città smart, sarà predisposta una “app” che assicuri una comunicazione diretta tra cittadino e pubblica amministrazione e un sito internet ricco di informazioni facilmente consultabili da chiunque. Ciò anche per garantire la massima trasparenza sui progetti patrocinati e finanziati dal Comune fornendo informazioni sui destinatari dei contributi. • Nuova gestione informatica del patrimonio immobiliare per pianificare le manutenzioni e gestire gli immobili dati in concessione. • Le competenze e la professionalità dei dipendenti comunali sono una risorsa da incentivare, anche attraverso la semplificazione di organizzazione e procedure. Incrementeremo le nuove assunzioni, a partire dall’area Economico Finanziaria e del Governo e Gestione del Territorio per rimpiazzare il personale che negli ultimi anni è cessato per vari motivi. Si renderà necessaria l'assunzione di un direttore della Biblioteca e del sistema museale. • La partecipazione attiva dei dipendenti ai processi interni di innovazione e riorganizzazione è fondamentale per il buon funzionamento dell’ente: grazie a loro potremo anche recuperare fiducia da parte dei cittadini nella Pubblica Amministrazione. I dirigenti vanno messi nelle condizioni di poter organizzare al meglio i servizi loro demandati. Tra i servizi delegati agli assessori quello del personale sarà tenuto in massima considerazione.
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Reperimento risorse; gestione delle entrate tributarie e delle spese. • Approntare e organizzare una struttura dedicata per intercettare direttamente i finanziamenti europei, statali e regionali, con particolare attenzione alle nuove forme di finanziamento derivanti dal Recovery Fund. Conegliano, fino ad oggi, ne ha usufruito solo in casi limitati, e comunque sempre di riflesso partecipando a bandi predisposti a livello regionale. • Monitorare le entrate partecipando attivamente al contrasto dell’evasione fiscale e all’accertamento, potenziando il raccordo informativo e la fattiva collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, attività per la quale l’ente potrà godere di forme premiali ed incentivi. • Razionalizzare l’uso del patrimonio immobiliare comunale per contenere le spese di gestione e di manutenzione.
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Il patrimonio comunale. Il patrimonio immobiliare del comune è di tutti e va protetto e valorizzato per il bene di tutti. Queste le principali criticità che abbiamo individuato e che intendiamo risolvere con urgenza. • Zoppas Arena: 1. urgente una nuova gestione della Zoppas Arena per riportare a Conegliano manifestazioni ed eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale, valutando se necessario proposte dirette ad aumentare la capienza dell’impianto. 2. Approntamento di nuovi spazi per gli allenamenti e incremento dei parcheggi allo stato assolutamente carenti. 3. Affrontare un piano di manutenzione straordinaria del palazzetto che, al riguardo, presenta diverse criticità. • Scuole: necessario un piano straordinario di manutenzione degli istituti scolastici e delle palestre di proprietà dell’ente. • Recupero e riadattamento a nuove funzioni degli edifici dismessi come ad esempio l’ex IPC di Via Zamboni. • Ex convento di San Francesco: ora in gestione alla Fondazione Cassamarca, è un luogo che deve essere valorizzato sia per la sua immensa bellezza sia per la sua vocazione di luogo di studio e produzione culturale, creando in modo sperimentale nuovi spazi da vivere per la città. • Palazzo Sarcinelli: necessita di un ripensamento nella gestione degli spazi, soprattutto nel piano nobile che merita maggior visibilità nella sua struttura artistica e architettonica. • Cimitero: il cimitero è una Cosa Pubblica e va amministrata nell’interesse del cittadino. Anche in questo la nuova amministrazione dovrà essere al fianco dei cittadini per una gestione più equa e accessibile. Le tariffe per i servizi cimiteriali possono e devono essere riviste garantendo comunque il giusto profitto alla società gestrice. 8
Ordine pubblico, sicurezza, polizia locale Sempre più spesso i cittadini lamentano una sensazione diffusa di insicurezza, in centro ma soprattutto nelle periferie. Queste le misure che intendiamo adottare: • I quartieri e le periferie non vanno lasciati soli. •
Massima attenzione al controllo del territorio, particolarmente in alcune zone “calde”, nelle quali il degrado è più evidente o esistono maggiori pericoli: la stazione ferroviaria, il “Biscione”, gli argini del Monticano, sia in centro che verso le periferie.
• Patto per la sicurezza che incentivi il “Controllo di vicinato”, in accordo con la Prefettura e sotto la direzione delle forze dell’ordine, quale forma di cooperazione fra Amministrazione e cittadini. • Contrastare gli effetti della “movida molesta” e l’abuso di bevande alcoliche consumate all’aperto. • Reperire risorse per potenziare il turno serale / notturno della Polizia Locale anche con forme di vigilanza privata. Occorre un giusto punto di equilibrio tra la tutela del diritto al riposo dei residenti, la salvaguardia del decoro e dei beni culturali del centro storico e il libero esercizio delle attività commerciali che operano in orario serale. • Dotare la Polizia Locale di biciclette a pedalata assistita per controllare meglio la sicurezza nei quartieri e cogliere le esigenze degli abitanti. Migliorare l’intesa fra la polizia municipale e le altre forze di polizia per contrastare al massimo la criminalità. Avvicinare l’operato della Polizia Locale ai cittadini istituendo il vigile di quartiere come avamposto dell’amministrazione per segnalazioni agli uffici competenti delle situazioni di insicurezza ma anche di disagio sociale in modo da fare rete e riuscire ad arrivare alla vera risoluzione dell’emergenza. Coinvolgimento dei commercianti perché siano in costante contatto con la Polizia Locale rendendoli soggetti attivi della sicurezza assieme alle forze dell’ordine. • Videosorveglianza: incrementare il numero delle telecamere sostituendo quelle obsolete con modelli più avanzati. 9
• Migliorare l’illuminazione delle strade e dei parchi anche nelle ore notturne con sistemi a risparmio energetico.
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Asili nido, Istruzione scolastica e diritto allo studio, Progetto Giovani I bambini e i giovani sono il nostro futuro e a loro dobbiamo dedicare spazi e attenzioni speciali in cui potersi formare, divertire e crescere come cittadini consapevoli. Per poterlo fare abbiamo bisogno di: • Favorire centri di aggregazione per i bambini nei quartieri. • Una biblioteca grande e centrale è una scelta politica, un dovere verso la comunità. Deve essere un polo di produzione culturale dove, oltre a cercare e leggere libri, quotidiani, ottenere musica e film, si possa studiare, fare ricerca, partecipare a eventi. • Nuovo spazio all’espressione artistica dei giovani, rafforzando le risorse umane ed economiche rivolte al Progetto Giovani e all’Informagiovani • Realizzare una sala prove per gruppi musicali e luoghi di ritrovo per le diverse espressioni artistiche che non siano isolate dal contesto abitato cittadino ma che ne facciano pienamente parte. • Le nostre scuole sono un punto di eccellenza: dobbiamo istituire un rapporto proficuo e continuativo con gli istituti superiori e i corsi di istruzione superiore, anche favorendo l’aumento degli spazi pubblici destinati allo studio: fino a oggi nemmeno un euro è stato messo a bilancio per l'istruzione superiore e universitaria, mentre essa, sia per quanto riguarda I licei che gli istituti tecnici, è all'avanguardia a livello provinciale e regionale. • Riqualificazione degli edifici scolastici esistenti, rendendoli sempre più interattivi e sostenibili. • Incentivare le eccellenze scolastiche con borse di studio, in collaborazione con le aziende del territorio e le realtà associative più sensibili ai temi della formazione. • Creare dei percorsi di integrazione e sensibilizzazione con gli studenti per affrontare alcune delle scelte amministrative che guardino al futuro dei nostri giovani, anche attraverso il Consiglio comunale dei ragazzi.
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• Tariffe refezione scolastica: alzare i livelli massimi Isee per le soglie di sconto. Rendere più chiare ed efficaci le procedure per recuperare i morosi sulla base di un apposito regolamento. • Allungare gli orari del servizio degli asili nido, ora molto penalizzanti per le famiglie, per permettere una migliore conciliazione lavoro/famiglia.
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Tutela e valorizzazione dei beni di interesse storico e delle attività culturali Il nostro patrimonio storico rappresenta le nostre radici e la nostra più grande ricchezza. Esso va valorizzato al massimo sia come occasione di espressione e sviluppo delle tante energie presenti nel territorio, sia in ottica di promozione del turismo. Stesso discorso vale per tutte le attività culturali che intendiamo promuovere grazie a: • Una visione europea della cultura per consentire l'accesso ai fondi comunitari, attraverso competenze specifiche. • Una particolare attenzione ai quartieri per valorizzarne le specificità. Progressivamente la distribuzione degli eventi e delle attività culturali deve tener conto delle singole realtà, caratteristiche, risorse sia umane che di strutture. • Facendo sì che il Comune sia regista di quanto emerge dalla società civile, ma anche produttore di idee e progetti di condivisione con le tante energie presenti. I progetti di associazioni culturali, di categoria, fondazioni vanno riconosciuti, condivisi e orientati all'interno delle linee programmatiche dell'Amministrazione. • Una città inclusiva parte dalla scuola come luogo privilegiato di formazione e produzione culturale e sociale. È necessario in particolare realizzare uno spazio pubblico aperto a tutta la città che sia luogo di formazione e di libera produzione culturale e sociale da riversare in tutto il territorio comunale. • Un'unica gestione tecnico-amministrativa e politica per un unico sistema museale capace di valorizzare anche le potenzialità di Palazzo Sarcinelli: • Moderni criteri espositivi per il Museo del Castello, completamento dei lavori di manutenzione straordinaria anche per consentire l'accesso alle persone con disabilità o difficoltà motorie. • Manutenzione straordinaria dei giardini e verifica delle potenzialità di Sant'Orsola come sede espositiva, di eventi, attività didattiche e culturali. • Revisione delle condizioni di affidamento delle sale di Palazzo Sarcinelli per i grandi eventi e le mostre temporanee. 13
• Illuminazione della cinta muraria ovest come elemento di riconoscimento di Conegliano città murata. • Raccordo e collaborazione con l’Associazione per il Patrimonio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene e il “Site Manager”. • Promozione di Via XX Settembre, con Via Beato Ongaro, “Da porta a porta”, come Contrada dell’arte e del gusto. • Collocazione centrale e in spazi adeguati dell’archivio storico, una inestimabile ricchezza cittadina che può diventare volano di iniziative culturali di alto spessore, anche con la collaborazione delle Università venete e friulane.
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Politiche giovanili, associazionismo, sport e tempo libero Se desideriamo che i più giovani amino la propria città e scelgano di restare a Conegliano dobbiamo fare in modo che possano ritrovarsi, fare sport e divertirsi in modo sano. Molte misure sono pensate anche per le persone di ogni età: • Aiuto e incentivazione delle associazioni sportive che promuovono lo sport giovanile come pratica educativa, con particolare attenzione alla disabilità. Fondamentale è promuovere l’attività sportiva già tra i giovanissimi come gioco quindi divertimento puro, fine a se stesso, sia all’interno che all’esterno dell’ambiente scolastico. • Lo sport come progetto di inclusione, in collaborazione con gli Istituti Comprensivi, il Progetto Giovani, l'Informagiovani, le associazioni delle comunità straniere presenti in città, dei tanti bambini e ragazzi provenienti da altri paesi. • Promozione dell'esercizio di attività motorie per tutte le età all'aperto su aree pubbliche per la salute dei cittadini e il loro benessere psicofisico, anche al fine di mitigare gli effetti negativi che la pandemia ha avuto su tutte le attività connesse allo sport amatoriale. Realizzazione di percorsi che si snodino sul territorio comunale e, con le necessarie interazioni, coi i comuni contermini, possibilmente lontani dal traffico veicolare, per favorire la conoscenza storica, paesaggistica e ambientale dei luoghi e incentivare l’attività sportiva e ricreativa. • Cura degli spazi verdi attrezzati, manutenzione dei giochi per i bambini anche con la collaborazione di volontari e creazione di nuove aree dedicate a “parchi gioco inclusivi” accessibili a tutti: i bambini e i ragazzi, ma non solo loro, hanno diritto a spazi salubri in cui incontrarsi, socializzare e giocare senza pericoli. • Individuazione di aree “sgambamento cani” e luoghi destinati agli animali senza creare promiscuità. • Piano di interventi di manutenzione straordinaria degli impianti sportivi e in particolare delle palestre. 15
• Più spazio alle nuove forme d’arte come le “street art” per lanciare la creatività che ad oggi risulta soffocata. Ripartenza del Progetto Giovani ridando spazio alle attività gestite autonomamente da giovani artisti, nel rispetto di regole chiare condivise. • Progetti per la realizzazione di strutture come una pista per skateboard, area freestyle pensata anche per biciclette, un minigolf, “percorsi vita”, qualche attrezzatura per favorire l’attività ludico motoria, come campetti da beach Volley, padel, calcetto, basket aggiungendo dei tavoli da pingpong nei giardini. • Messa in rete di luoghi di aggregazione giovanile e spazi di studio gratuiti, aperti dalle 8 alle 24, tutti i giorni, con un servizio di wifi e postazioni internet • Sostegno dell'amministrazione alle società sportive le cui attività di tipo agonistico hanno valore socioeducativo e che dimostrano impegno volto al coinvolgimento nell’attività ludico sportiva dei giovani cittadini che versano in difficoltà economica. • Risorse per assegnare dei voucher a quelle famiglie che volessero avviare i figli allo sport, sulla base di convenzioni con associazioni e società sportive. • Particolare attenzione a tutte quelle attività sportive innovative, di nuova concezione, che potranno essere dei catalizzatori e laboratori di nuove esperienze per chi non riconosce proprie attitudini in quelle tradizionali. • Aiuto alla creazione di coordinamento fra più associazioni di sport diversi per organizzare eventi condivisi mettendo a disposizione esperienze, forze e risorse umane per creare delle novità all’offerta sportiva coneglianese.
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Sviluppo e la valorizzazione del turismo Arte, enogastronomia e paesaggio: a Conegliano non manca nulla per diventare meta turistica in ogni mese dell’anno. È però fondamentale ragionare in ottica di turismo sostenibile, attivando percorsi specifici che valorizzino I luoghi ma anche I nostri prodotti enogastronomici. • Completamento del Gira Monticano con una pista ciclabile che congiunga quelle già esistenti nella linea Monaco Venezia, riqualificazione degli argini e dei quartieri attraversati dal Monticano, in accordo con i Comuni dell'asta del fiume. • Il sito UNESCO, occasione straordinaria di sviluppo turistico e di valorizzazione ambientale, non limitato esclusivamente al Prosecco, ma inteso in senso più ampio ed organico in collegamento con l’asse Venezia - Dolomiti in una ottica di rilancio di un turismo di qualità, facendo squadra con i comuni maggiori (Vittorio Veneto, Pieve di Soligo, Valdobbiadene) senza escludere quelli minori per poter cogliere le nuove opportunità di sviluppo predisponendosi a superare i limiti delle singole scelte comunali per garantire un migliore futuro a tutta l’area. • Conegliano attore protagonista per le prossime Olimpiadi Milano Cortina 2026. Il confronto e la sinergia con Cortina, Belluno, Venezia, la Regione e la fondazione Milano/Cortina, grazie al valore aggiunto della stazione ferroviaria, possono aiutare Conegliano a intercettare non solo le risorse che ci permetterebbero finalmente di avviare alcune delle riforme strutturali di cui abbiamo tanto bisogno nella e per la nostra città, ma anche il flusso turistico in transito. • Offerta ricettiva, commerciale e culturale competitiva e capace di intercettare i viaggiatori anche in orari diversi da quelli a cui siamo abituati: offerta di acquisto di prodotti tipici che al momento in città non è presente, una diversa copertura oraria delle attività commerciali che possano garantirne la fruizione da parte dei turisti. • Le attività culturali, teatrali, musicali anche legate al folklore in diversi spazi della città come volano per il turismo. 17
Urbanistica, assetto del territorio, aree industriali Trasformare la città di Conegliano in un organo urbano sostenibile, pronto e capace di assorbire i cambiamenti ambientali, climatici ed economici che ci aspettano grazie ad una pianificazione del territorio con visione organica, inteso come centro di interesse esteso. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso una serie di azioni: • promuovendo il coordinamento territoriale con gli altri comuni fino a Vittorio Veneto a nord, al Piave ad ovest, San Fior ad est e Vazzola a sud; • investendo sulla buona pratica della partecipazione intesa come metodo progettuale ampliando e sviluppando il processo partecipativo degli attori portatori di interesse; • ricorrendo ai concorsi di progettazione; • dialogando sistematicamente con le varie istituzioni che entrano in sinergia con Conegliano, partendo dai Comuni vicini fino alla Provincia, alla Regione allo Stato ed in scala alla comunità europea; • ponendo il vantaggio pubblico al primo posto nella riconversione delle grandi aree dismesse senza subire l’iniziativa degli interessi privati nella scelta delle destinazioni d’uso; • dando seguito al programma della Regione in cui si propone di spingere sulla riqualificazione del tessuto urbano attraverso un programma strategico comunale che dia un futuro al recupero delle cubature rinunciate delle cosiddette aree verdi e di quelle recuperate dalle aree dismesse; • conducendo uno studio approfondito per avere un Piano Ambientale Urbano dove, sempre in visione organica, si possa pianificare il verde attraverso una visione bioclimatica del sistema urbano in relazione con i vari livelli urbanistici; • promuovendo politiche attive di riqualificazione: la città deve essere confortevole, sana, piacevole, economicamente vantaggiosa, sicura e ricca di servizi, fervida e stimolante con particolare attenzione alla sostenibilità; • revisionando i piani urbanistici in ottica di riduzione delle cubature, riduzione del consumo di suolo, aumento della permeabilità delle superfici coperte; • sviluppando il concetto di città da 10 minuti: ogni quartiere deve contenere al suo interno servizi per i cittadini raggiungibili a piedi - negozi di vicinato, 18
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scuole primarie, parchi attrezzati, attività ricreative per famiglie - tutto nell’arco di 10 minuti; nell’ottica della città da 10 minuti andrà rivista anche la pianificazione delle destinazioni d’uso riportando e mescolando nella città attività artigianali, di formazione, laboratori di ricerca ora totalmente dislocate in ambito extraurbano; introducendo nell’edilizia pubblica e privata politiche incentivanti attraverso la premialità sull’utilizzo di fonti rinnovabili, verde in copertura e facciata, sistemi bioclimatici, riduzione del consumo idrico, tecnologie per il risparmio energetico e di risorse in ottica di riduzione delle emissioni con l’utilizzo di sistemi certificativi; riducendo il consumo di suolo introducendo premialità sul recupero delle cubature esistenti e riorganizzando aree urbane attraverso l’utilizzo dei piani di recupero, gli studi di comparto ed altri sistemi di progettazione dedicati alla riqualificazione urbana; rivedendo il regolamento edilizio introducendo i concetti appena elencati per una qualità edilizia in relazione con l’ambiente; tutelando e valorizzando il centro storico, con attenzione ad una rigenerata residenzialità aumentando i servizi alle famiglie; attivando politiche di pedonalizzazione estesa del centro città, partendo dalla Contrada Granda e da piazza Carducci; ampliando ed individuando nuove aree verdi attrezzate a servizio di ogni area della città; promuovendo politiche abitative che rendano conveniente e attrattivo abitare a Conegliano, attraverso incentivi per le giovani coppie, un'azione necessaria per contrastare la progressiva perdita di abitanti e fermare la fuga delle giovani coppie verso i comuni limitrofi.
Area ex Zoppas, il grande spazio irrisolto. Intendiamo intervenire applicando i punti principali della nostra visione trasformandola in un’area organica dove le relazioni tra destinazioni d’uso siano fluide. Tale ottica sarà applicata anche ad altri spazi abbandonati della città. Questi i principali step del nostro programma: • acquisire l’area ex Zoppas all’asta cominciando a pianificare attraverso un piano maestro che individui fin da subito le funzioni e cominciando ad usare l’area rendendola fruibile e sicura; 19
• individuare una viabilità interna che permetta fin da subito il miglioramento del parcheggio ed alleggerisca la pressione sull’area centrale della stazione; • promuovere una visione spinta per un futuro di lavoro, cultura ed agritecnica, così da divenire un polo di riferimento Nazionale ed Europeo nel campo dell’agricoltura sostenibile e di altre future possibilità al passo con l’economia e la natura, della viticultura e delle tecnologie della vinificazione; • progettare un parco tecnologico dove sperimentare nuove possibilità di coltivazione e di gestione delle risorse; un centro per lo sviluppo sostenibile delle tecnologie industriali nel campo agricolo ma non solo: Conegliano e il suo comprensorio sono territorio industriale, soprattutto nei settori dell’acciaio, del legno, del tessile; • rendere il parco fruibile ai cittadini e ai visitatori di Conegliano, facendo sì che abbia anche funzione sperimentale e possa essere sfruttato per la ricerca, sotto la gestione del CREA - grande incubatore dedicato alla ricerca – e in collaborazione con i vari enti pubblici e privati di spinta innovativa; • mantenere il più possibile i capannoni industriali dismessi per una vera archeologia industriale attraverso il tema della “scatola nella scatola” indicendo concorsi di architettura dove, oltre al centro sperimentale, le aree recuperate possono diventare centri di produzione culturale, dove trovino spazio un museo della nostra storia industriale, sale musicali, laboratori artistici e teatrali e grandi spazi esterni sociali; • riservare la grande area verso via Manin alle residenze di tipo inclusivo, smart e innovative, ricche di servizi, dedicate ai giovani ed agli anziani per ripristinare il legame generazionale; • rigenerare il collegamento con lo shopping center di via Colombo e la programmazione di un mercato progettato e quotidiano agro alimentare; • Ex fornaci Tomasi: possono nascere start up, che escono dal centro ricerca programmato all’ex area Zanussi e da altri bacini di studio e ricerca molto ben organizzati nel nostro territorio; • la grande area esterna alle fornaci potrà ospitare un grande parco ad uso sociale. Un vero parco con laghetto e bosco, non limitato alla collinetta ex discarica dove ad oggi non è possibile piantare alberi ad alto fusto, con aree per lo sgambamento dei cani e un percorso vita per attività ludico-sportiva; • Ex cotonificio: non si esclude possa mantenere almeno in parte una vocazione produttiva, magari integrando anche l’area ex Caserma San Marco, ove 20
ubicare laboratori artigianali o produzione tecnologica di interesse medicale vista la vicinanza con l’ospedale.
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Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente In un’ottica di transizione ecologica e rigenerazione urbana, applicheremo una serie di misure che garantiscano risparmio del suolo e rispetto dell’ambiente ma anche una maggior pulizia e decoro della città; • applicazione del regolamento di Polizia urbana con maggior rigore; • programmi pluriennali di gestione e finanziamento del verde urbano e della biodiversità, puntando all'incremento delle alberature stradali, monitorando la qualità dell’aria e dell’ambiente all’interno dei confini comunali; • gestione del dissesto idrogeologico con una programmazione del territorio aggiornata alla luce degli innegabili cambiamenti climatici, incrementando le superfici urbane permeabili, prevedendo aree di assorbimento naturale e migliorando le reti di drenaggio urbano; • vigilanza su tutti gli interventi di sistemazione agraria, assicurandoci che i lavori siano condotti con la massima attenzione per il governo delle acque e siano preservati fossati e scoli esistenti; • vietato edificare in zone soggette a dissesto idrogeologico; • politiche e misure per incrementare la mobilità urbana sostenibile e quella elettrica; • messa in servizio, non solo nelle zone centrali, di una rete capillare di colonnine di ricarica elettrica ora del tutto carente; • politiche per la riduzione delle emissioni di gas serra e riduzione dei consumi di energia, incentivando l'uso di fonti rinnovabili; • politiche per una vera transizione ecologica e una riduzione dei consumi di plastica. • messa in rete ed implementazione dei percorsi e dei sentieri naturalistici presenti nel territorio comunale. • politiche rivolte alla valorizzazione ed alla tutela delle aree agricole con particolare attenzione alle piccole produzioni locali.
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Trasporti e diritto alla mobilità Potersi muovere con facilità e in totale sicurezza è un diritto di tutti, anche di chi non possiede l’auto o giustamente vuole evitare di usarla per non inquinare. Un ripensamento del trasporto pubblico in termini di bacini ottimali (per numero di possibili utenze) reso fruibile e conveniente alla cittadinanza è mezzo di abbattimento del traffico e dell’inquinamento non più procrastinabile. Oggi i servizi di trasporto pubblico, pur importanti, sono strutturati sull’asse provinciale di Treviso: è un limite che andrebbe superato anche in funzione della strutturazione del sito Unesco. Ecco le misure che abbiamo pensato a tal proposito: • organizzazione di nuovo sistema di trasporto pubblico locale, più efficiente e meno dispendioso, che vada verso un modello di servizio di autobus a chiamata; • collegamenti extra urbani ai comuni limitrofi; • ricerca e sperimentazione di un nuovo modo di utilizzo, già in atto in altre città di pari dimensioni e con caratteristiche territoriali simili a Conegliano, detto “a chiamata” impedirà di vedere autobus di dimensioni enormi girare vuoti per gran parte della giornata. • allungamento degli orari di servizio; • agevolazioni per l’utilizzo dei taxi da parte di anziani, disabili e persone che devono essere trasportate in ospedale e per esigenze di cura e soddisfacimento di bisogni primari; • allargamento dell’attuale sistema di trasporto pubblico urbano ai comuni della cintura coneglianese (San Vendemiano, Mareno di Piave, Santa Lucia, Susegana, Bagnolo); • in qualità di Comune capofila, una convenzione con MOM per l’emissione di un “biglietto turistico” giornaliero valido all’interno del sito UNESCO; • realizzazione di un biglietto integrato per autobus e treni, l’analisi dei flussi in zona industriale e, dopo la realizzazione dei primi PSCL, l’attivazione di una fermata ferroviaria per alcuni treni esistenti. La linea di finanziamento va cercata tra i bandi del nuovo settennato del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR); 23
• costituzione di un tavolo di partenariato con i comuni contermini, interessati dal progetto di Metropolitane di Superficie lungo la linea Conegliano Vittorio Veneto delegando il nuovo soggetto a dialogare con RFI e Trenitalia per arrivare ad uno studio di fattibilità con una stima dei costi e le fasi operative; • sviluppo di un sistema organico, integrato e interconnesso di percorsi ciclopedonali all’interno della città e con i Comuni limitrofi; • miglioramento e incremento dei tragitti ciclabili sicuri, in particolare dalle Stazioni di Trenitalia e degli autobus in collegamento con gli Istituti scolastici, anche con la realizzazione di parcheggi protetti per le biciclette in prossimità della Stazione Ferroviaria e negli Istituti Scolastici; • il centro della città deve essere facilmente raggiungibile, grazie a un piano serio di parcheggi e a una stazione ferroviaria riqualificata; • implementazione dei sistemi di indirizzamento ai parcheggi con pannelli informativi indicanti il numero di posti liberi; • nomina del Mobility manager di area, figura che deve far attivare presso le aziende i Piani di mobilità Casa -Lavoro PSCL previsti dalla normativa (Decreto Ronchi e Decreto sostegni), a cominciare dalle aziende pubbliche con più dipendenti: ULSS2, tutte le scuole e il Comune stesso; • costruzione di alternative al tragitto in auto con iniziative concordate insieme al datore di lavoro che prevedano l’utilizzo combinato di: - parcheggi scambiatori e limitazioni al traffico - auto di gruppo a livello aziendale e territoriale tramite APP - incentivi bike to work - bike-sharing a flusso libero RideMovi - campagne di comunicazione per l’utilizzo degli autobus con incentivi ai residenti - agevolazioni taxi per particolari categorie - modulazione dell’orario di lavoro e lavoro agile • nell’area della Zoppas Arena lavoreremo per dare una soluzione al problema dei parcheggi e del collegamento con l’A27; • strade più sicure, una viabilità rispettosa dei pedoni e dei ciclisti, che incentivi l’uso della bicicletta, che permetta di muoversi in libertà alle persone con disabilità, difficoltà motorie o con un passeggino, dotata di una illuminazione adeguata; 24
• Introduzione di zone a traffico limitato in alcune zone residenziali anche periferiche per evitare flussi di traffico non idonei; • sperimentazioni previste dalla bozza di piano del traffico predisposta dall’amministrazione uscente; • revisione del piano urbano del traffico con l’introduzione dei sopra riportati punti di interesse.
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Protezione civile e associazioni Il volontariato è da sempre la forma più nobile di cittadinanza. Senza gli innumerevoli volontari che ogni giorno si prodigano per offrirci protezione o aiuto in ogni campo, saremmo davvero molto più poveri e soli. Riteniamo pertanto necessari: • Valorizzazione dell'operato della Protezione Civile e di tutte le associazioni di volontariato presenti in ambito comunale che vanno coinvolte anche nelle attività di informazione e diffusione di una cultura di prevenzione, soccorso e solidarietà. • Più attenzione all'aggiornamento periodico del piano di Protezione Civile. • Finanziamento periodico di corsi e programmi per la formazione di giovani aspiranti volontari quali corsi antincedio e di introduzione al primo soccorso. • Sostegno a quelle associazioni che si occupano di accompagnamento a visite ospedaliere e ambulatoriali, trasferimenti, dimissioni, ricoveri con ambulanza. • Valorizzazione della partecipazione dei cittadini alla sicurezza e alla vita di comunità anche con riguardo al problema della sicurezza in caso di calamità. • Apertura di bandi per il reclutamento di volontari per implementazione dei gruppi già operanti in città.
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Diritti sociali, politiche sociali e famiglia. Una società per dirsi civile non può lasciare nessuno ai margini o solo; le persone sono la prima risorsa della comunità. Per questo abbiamo pensato ad una serie di provvedimenti che tengono conto di tutte le fasce della popolazione dalla nascita al fine vita: • Criteri di rigorosa equità, attraverso l'analisi dell'Isee da un lato e dell'effettiva situazione sociale e familiare dei cittadini dall'altro nell'erogazione dei sussidi e degli aiuti ai cittadini in difficoltà. Individuazione e gestione ottimale dei sostanziosi contributi regionali e nazionali. • Collaborazione e sinergia tra i Servizi Sociali del Comune, che la pandemia ha costretto a lavorare, ancora più di prima, in perenne emergenza, e le cooperative impegnate in molteplici servizi esterni, l'ULSS, le associazioni di volontariato, per andare incontro a nuove e gravi problematiche: anziani rimasti soli, ragazzi alle prese con le difficoltà della DAD e/o con famiglie “esplose” in termini economici e di rapporti interni, donne che si sono ritrovate con un aumento del lavoro di cura ma anche con rinnovate difficoltà per la propria sicurezza e incolumità personale. • Potenziamento della gestione di servizi rivolti alle fasce più deboli anche con assunzioni ad hoc di nuovo personale qualificato, dato il ruolo di capofila di Conegliano tra i Comuni dell'ex Ulss7. • Rapporto più proficuo e collaborativo con la Fondazione di Comunità per l'avvio di progetti condivisi. • Nuovo slancio al Consultorio familiare pubblico, che va pubblicizzato più efficacemente, con l'innesto da parte dell'ULSS di nuovo personale, sia in ambito medico che psicologico, e collaborazione con quello privato: si tratta di istituzioni presenti da decenni che hanno bisogno di essere rilanciate. • Avvio di “Centri di Quartiere”, luoghi di animazione sociale e punto di ascolto e orientamento per i cittadini vulnerabili, riferimento per l’associazionismo e il volontariato strutturato. I Centri di quartiere possono promuovere: conciliazione cura-lavoro o famiglia-lavoro, soprattutto dopo la fine dell’orario scolastico e nei lunghi periodi di ferie: creazione di network di sostegno 27
reciproco tra famiglie (modello banca del tempo), valorizzazione del volontariato (soprattutto anziani e giovani soli) e la condivisione del care giver. • Anziani. Potenziamento dei servizi domiciliari (pasti, cura, ascolto...) così da allontanare il più possibile nel tempo l'accesso alle RSA, permettendo alle persone di rimanere nelle proprie abitazioni. Verifica della possibilità dell'avvio di esperienze di co-housing sociale. Coinvolgimento delle università della terza età e delle associazioni nella costruzione di proposte, nell'attività pubblica e anche nella gestione dei centri diurni. Obiettivo è anche potenziare il rapporto fra generazioni, attraverso l'apporto prezioso dell'esperienza degli anziani e dei pensionati, portatori di conoscenze utili per far crescere l'intera comunità. • Bambini e ragazzi. Rapporto continuo con Istituti Comprensivi, strutture scolastiche private, asili nido, ULSS è fondamentale per monitorare e prevenire episodi di povertà materiale e morale, situazioni di disagio e pericolo per i minori. Garanzia comunque del trasporto scolastico, di quello extrascolastico per la partecipazione ad attività sportive e ricreative, accesso alle mense e allo sport. Creazione e sviluppo di biblioteche di quartiere come incentivo alla partecipazione e alla frequentazione di luoghi adatti alla crescita individuale. Politiche attive per dare alle giovani generazioni occasioni di incontro e costruzione di percorsi virtuosi, con altrettanta attenzione al contrasto di devianze, tossicodipendenze, criminalità. Il comune come fulcro coordinatore di tutti gli enti e le associazioni interessati, attivando sportelli di ascolto in diversi punti della città. • Povertà. Si rende necessario un coordinamento, promosso dal Comune, con le varie associazioni, il “Privato sociale” e l'ULSS per ottimizzare e monitorare le situazioni di estremo disagio dei residenti, garantendo però accoglienza dignitosa e primo soccorso alle persone senza fissa dimora. L'aumento della popolazione povera, sia residente che proveniente da altre realtà rende necessari interventi massicci di aiuto. Va continuato l'intervento del Comune, soprattutto là dove esistono minori, nell'aiuto per il pagamento delle bollette, degli affitti, delle quote degli anziani nelle RSA, in perenne sinergia con le realtà sia laiche che religiose che operano nell'aiuto quotidiano per fornire 28
viveri e abbigliamento alle persone in grave difficoltà, con il servizio di soccorso per i senza tetto che di notte dormono in diversi punti della città. • Pari Opportunità. Si rendono necessarie azioni concrete per contrastare violenze e violazioni delle leggi ma anche per far crescere una maggiore consapevolezza sociale, dato che purtroppo la Marca Trevigiana e anche la nostra zona sono ai vertici per quanto riguarda gli episodi di violenza familiare e stalking e vista la presenza di una grande quantità di piccolissime realtà commerciali e dei servizi nelle quali donne e ragazze sono sottoposte a contratti di lavoro che in realtà sono mezzi di vero e proprio sfruttamento. Va subito rivisto e approvato un nuovo regolamento della Commissione Pari Opportunità, che nell'ultima tornata amministrativa è stata ridotta volontariamente all'impossibilità di operare: deve essere un organismo snello e composto per la maggior parte da persone motivate e desiderose di lavorare sul territorio, aiutato dall'amministrazione anche con lo stanziamento di apposite poste di bilancio. Va riattivato subito lo Sportello Donna, in accordo con ULSS e Forze dell'ordine va creato un CAV (Centro Anti Violenza) che aiuti le donne e I loro figli vittime di violenza, avviato un rapporto proficuo con il Telefono Rosa. La Commissione Pari Opportunità, che deve lavorare facendo riferimento alle Consigliere di Parità provinciale e regionale, deve essere fulcro e punto di coordinamento anche per promuovere il lavoro e l'imprenditoria femminile. • Aiuto alle famiglie. Creazione di una banca dati del Comune con un Albo delle Badanti e delle Baby Sitter, utile da un lato per evitare alle famiglie il peregrinare da un posto all'altro alla ricerca di persone qualificate e dall'altro per far uscire dalla selva del lavoro nero e dello sfruttamento altre donne, che svolgono un lavoro ormai essenziale nella società. Anche in questo senso, con l'ausilio della Commissione Pari Opportunità, istituzione di nuovi corsi di lingua italiana. • Disabilità. Tra le priorità l'attuazione totale del PEBA (Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche), approvato ma che fatica a trovare attuazione. Ascolto e supporto nei bisogni quotidiani per le persone e le famiglie che convivono con problemi di disabilità: anche in questo caso essenziale il coordinamento con le associazioni di volontariato, con istituzioni come la Nostra Famiglia, I CEOD, le case famiglia, le istituzioni scolastiche. Promozione 29
di progetti di autonomia, piani abitativi di vita indipendente e inclusione sociale per le persone con disabilità (Progetti “Dopo di noi” e “Durante noi”). • Diritto alla casa. Prosecuzione del percorso di riqualificazione, ammodernamento e, laddove impossibile, abbattimento con contestuale reperimento di altri appartamenti da affidare con canone agevolato, dei cosiddetti alloggi popolari, sia quelli di proprietà del Comune che quelli costruiti dall'ex IACP: sono datati, spesso in condizioni non adatte alla vita delle famiglie. La città presenta un grande numero di alloggi sfitti: è compito del Comune creare un rapporto con I proprietari per favorire la locazione con canoni concordati. • Mense scolastiche, doposcuola e trasporti: Forte investimento, dalle scuole elementari fino alle scuole medie, per ampliare o istituire il servizio di mensa e di dopo scuola a sostegno delle famiglie che lavorano. Favorire accordi con le società sportive, scuole di musica o di lingua straniera per permettere che i bambini possano usufruire dei servizi direttamente nel plesso scolastico o organizzando mezzi di trasporti appositi verso le attività extra scolastiche a favore delle famiglie che non sono in grado di trasportare personalmente i propri figli alle attività. • Forme di sostegno al genitore separato che dovesse risultare temporaneamente senza una casa e/o con ridotte capacità economiche, condizione cui spesso si aggiungono crisi depressive: è una delle “nuove povertà” in aumento. • Rilancio del servizio di ludoteca, poco valorizzato, favorendo accordi con le strutture di baby parking. • Attivazione di contratti di locazione di modo da inserire nel tessuto urbano centrale uffici di pubblico interesse che possano favorire il transito di più persone: pensiamo a luoghi per ragazzi, di aggregazione per disoccupati, freelance e liberi professionisti: smart office e co-working dove lo scambio di idee continuo e stimolante e dove circolano e si diffondono conoscenze che favoriscono l’innovazione. Le persone sono la prima risorsa della comunità. • Rafforzare nella AFT (aggregazione funzionale territoriale) di riferimento la assistenza socio sanitaria con le case della comunità previste dal Recovery 30
Found per mettere assieme medici di famiglia, infermieri, specialisti, punti prelievi, assistenti sociali; • Le politiche socio-sanitarie ed assistenziali definite per area dai piani di zona (ora Conegliano ex Ulss 7) hanno bisogno di una particolare attenzione da parte delle amministrazioni che dovrebbero rappresentano le esigenze del territorio anche in ragione del piano governativo (recovery plan) per finanziare interventi per la non autosufficienza, l’assistenza domiciliare, la telemedicina. • Servizi cimiteriali: la nuova amministrazione dovrà essere al fianco dei cittadini per una gestione più equa e accessibile in termini di tariffe. Proponiamo che venga istituito in Comune una camera di conciliazione a servizio dei cittadini che non saranno più lasciati soli e saranno aiutati a far valere i loro diritti nei confronti di Veritas per arrivare a soluzioni conciliatorie e condivise.
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Sviluppo economico e competitività (Industria, PMI e Artigianato, Commercio). Il lavoro è la cifra distintiva della nostra città. Oggi, la crisi aperta dalla pandemia sta mettendo a dura prova l’assetto economico e sociale di Conegliano. Sostenere la ripartenza, vuol dire sia dare aiuto ai commercianti, ai negozianti, ai ristoratori, a chi lavora nell’ambito della cultura e degli eventi, ma vuol dire anche investire nei nuovi settori del vivere (ad esempio trasporti, energia, reti digitali, costruzioni ecologiche). Il Covid, infatti, porta con sé conseguenze che dobbiamo saper intercettare anche dal punto di vista economico. Si tende sempre di più a preferite il commercio al dettaglio a scapito della grande distribuzione: il rapporto diretto con il commerciante di fiducia, che riesce a fornire il trasporto a domicilio in sicurezza, a discapito della promiscuità della grande distribuzione. Stesso discorso vale anche per i prodotti alimentari a km zero favoriti perché garantiscono la genuinità del prodotto. Ecco i punti di forza e gli interventi che abbiamo individuato: • Il lavoro da remoto, lascito anch’esso della pandemia, permette di attirare famiglie di professionisti a risiedere da noi, dove la qualità della vita è superiore alla grande città, dove la vicinanza al mare e alla montagna è minima, ma dove i servizi devono essere competitivi; •
abbiamo stazione ferroviaria con treni ad alta velocità e due aeroporti internazionali a pochi Km.
• Continueremo a valorizzare la già significativa presenza industriale e faremo in modo di favorire l’insediamento di quelle attività caratterizzate da un'elevata sostenibilità e compatibilità con il tessuto urbano. • Avremo cura di sostenere quelle imprese medio piccole che hanno una forte vocazione all'innovazione facilitata da un rapporto sempre più forte con il sistema della ricerca e dell'alta formazione: verrà sostenuta la nascita e la crescita di start up innovative, in particolare nei settori caratterizzati da elevata qualità, professionalità ed innovazione, riconversione green. • Proponiamo una “No Tax Area” di tre anni per le nuove attività commerciali, con particolare attenzione a quelle di prossimità, guidati dall’idea di “città da 10 minuti”, in cui tutti i servizi siano a disposizione dei cittadini ad una distanza massima di 10 minuti in bicicletta o a piedi. 32
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Sarà agevolata l’occupazione del suolo pubblico da parte delle attività commerciali, con una semplificazione delle procedure e una revisione del “Regolamento Dehors” anche alla luce delle nuove esigenze che si palesano a seguito della pandemia. Si valuteranno agevolazioni tariffarie.
Queste alcune proposte concrete: • Commercio: l’amministrazione sarà al fianco delle nuove imprese e attività e si rapporterà con i proprietari per abbassare il canone di affitto nei primi 12 mesi anche abbassando l’imposta IMU. • Favorire una maggiore elasticità degli orari di apertura degli esercizi pubblici. • Incentivare lo sviluppo di nuove occupazioni artigianali anche destinando ad esse aree dismesse; • Riqualificare i capannoni dismessi in accordo con i proprietari e le categorie economiche per farli diventare luoghi di start up per i giovani anche artisti o per destinarli a luoghi di formazione della sicurezza sul lavoro o formazione continua per agevolare la ricerca di professionalità di manodopera. • Creare e incentivare la creazione di nuove tipologie di lavoro e a farlo in modo sostenibile: lo smartworking deve trovare una regolamentazione chiara e definita, non deve essere un mero homeworking che penalizza alcune categorie di lavoratori, principalmente le donne. • Fare sistema con le aziende attraverso la concertazione con le parti sociali e le associazioni di categoria in modo da portare la città nelle aziende e le aziende ai cittadini e non solo… ai turisti del mondo ma partendo dal nostro territorio. Coinvolgendo chi lavora nelle industrie, nelle cantine, nelle aziende sportive, nella cultura non banalmente facendo da sponsor ma facendo assieme dei progetti. L’interesse di tutte le parti coinvolte deve essere univoco: sinergie per valorizzare il nostro territorio con il nostro lavoro. • Rafforzare e consolidare il rapporto con la scuola enologica, la più antica d’Italia, la sede dell’università perché ci sono i nostri giovani e perché Conegliano è famosa per la produzione di prosecco, facendo sistema con le cantine, le altre aziende, consorzi che si occupano di vino e gli esercenti.
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Agricoltura, politiche agroalimentari Favorire un’agricoltura sostenibile. Valorizzare l’economia rurale creando e favorendo l’insediamento di parchi agroalimentari di nuova concezione, favorendo le piccole produzioni locali e lo sviluppo di aziende agricole biologiche e l’apertura condivisa di orti urbani in città come integrazione del reddito delle famiglie
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Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali. Le colline di Conegliano e Valdobbiadene patrimonio UNESCO L’IPA in questi anni è stata attiva per la concessione di finanziamenti importanti per il territorio; per fare rete tra i comuni dell’area, le istituzioni, le parti sociali e il mondo culturale, bisogna continuare nella direzione del lavoro di squadra e nella stretta relazione con le opportunità offerte dai bandi europei. Conegliano deve essere capace di fare squadra assieme ai comuni maggiori come Vittorio Veneto, Pieve di Soligo, Valdobbiadene, senza però escludere quelli minori, per poter cogliere le nuove opportunità di sviluppo predisponendosi a superare i limiti delle singole scelte comunali per garantire un migliore futuro a tutta l’area. E’ essenziale fare rete, perché un territorio polverizzato in tanti piccoli comuni e borghi rischia di è invisibile ai grandi flussi turistici. Gli eventi devono essere cadenzati evitando le sovrapposizioni. Vanno potenziati ed implementati percorsi ciclabili, di trekking, con snodi come stazioni di sosta, ristoro, assistenza e noleggio di Bici, MTB anche a pedalata assistita. Altra opportunità è l’istituzione del sito UNESCO, una occasione straordinaria di sviluppo turistico e di valorizzazione ambientale che non dovrebbe essere limitata esclusivamente al tema della produzione del prosecco ma intesa in senso più ampio ed organico in collegamento con l’asse Venezia – Dolomiti, in un'ottica di rilancio di un turismo di qualità. Riteniamo utile creare una CARTA UNESCO (come carta Venezia) che offra uno sconto per l’utilizzo dei mezzi di trasporto, per gli ingressi a musei, a teatri e alle strutture ricettive. Teniamo il tema del distretto del prosecco come ulteriore punto perché crediamo abbia necessità di analisi e proposte specifiche, vista la sua dimensione e importanza ormai di rilievo internazionale che riteniamo debbano trovare nella città di Conegliano un punto di riferimento con attenzione alla qualità del lavoro e dello sviluppo. Il tema della compatibilità sociale e ambientale del progetto di sviluppo delle Colline del Prosecco, e in genere della produzione vitivinicola, deve essere centrale per 35
poter essere vincente, con una attenzione alle comunità che vivono il territorio e all’equilibrio ecologico del territorio e alla biodiversità. Molte risorse stanno arrivando dall’Europa e il Governo ha predisposto le linee di intervento con il Recovery Plan: anche il Comune deve fare la propria parte, essendo stato individuato come capofila dell’Ambito Sociale VEN_07 in termini progettuali per divenire “Comune d’Europa”. La salvaguardia del territorio, il rispetto dell’ambiente e la sua valorizzazione, la ricostruzione di una rete di sostegno alle fragilità sociali a partire dall'assistenza sociosanitaria territoriale sono sfide per uno sviluppo nuovo che guardi al futuro. Altra opportunità che abbiamo è diventare attori protagonisti per le prossime Olimpiadi Milano Cortina 2026. Sin da subito dobbiamo approfittare di questa occasione. Conegliano potrebbe essere l’ultima stazione ferroviaria utile per accedere alle stazioni invernali. Dobbiamo confrontarci con tutte le realtà coinvolte e creare sinergia: penso a Cortina, Belluno e Venezia, la Regione Veneto e la fondazione Milano/Cortina per poter intercettare non solo le risorse che ci permetterebbero finalmente di avviare alcune delle riforme strutturali di cui abbiamo tanto bisogno nella e per la nostra città, ma anche il flusso turistico in transito.
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