CULTURA E SPETTACOLO EVELINA PAPAZOVA Intervista
DIRETTORE RESPONSABILE JAMILA BASTET
4 th Oriental dance festival LAYALI BULGARIA
TRAVEL LA BULGARIA
MODA
-DIRETTORE RESPONSABILE ASSIA MANFREDINO
ELABORAZIONE GRAFICA ARCHIDEANDO
MASHALAI DI Cinzia Baraldi
COLLABORAZIONI FRANCA DOMINICI
MUSICA SCHEDA TECNICA IL RITMO NELLA MUSICA A CURA DELLA MAESTRA DI MUSICA JAMILA BASTET
REVISIONE FRANCA DOMINICI
BELLEZZA DANZA TERAPIA
IN CUCINA CON…
Contatti sharqimagazine@gmail.com -ITALY- ROMEDIFFUSIONE
SALADE MECHOUIA MJARTEVENTI
MATERIALE DI INFORMAZIONE GRATUITO E NON A SCOPO DI LUCRO
Evelina é nata ad Assenovgrad (Bulgaria). Dal 1991 vive in Italia, dove si occupa di Danza Orientale da 14 anni. Inizia la sua formazione con la danza classica e poi con la danza moderna sin da bambina. Nel 1996 comincia gli studi della danza orientale di livello base con vari insegnanti italiani . Dal 2000 approfondisce le sue conoscenze frequentando diversi seminari con Maria Martinez (Bologna), Devorah Korek (Barcellona), Aziza (Torino), Jillina (California), Wael Mansour (Cairo), Suraya Hilal- fondatrice della Hilal School of Raqs Sharqi"(Londra) ed alcini dei suoi insegnanti come Marie Al Fajar (Parigi), Sabina Todaro (Milano), Beatrice Grognard (Bruxelles), Claudia Heinle (Svizzera), Ashraf Hassan (Egitto), Mohamed Shahin (Egitto), Orit Maftsir (Israele). Dal 2003 partecipa regolarmente al festival internazionale di danza orientale “Ahlan Wa Sahlan” al Cairo dove studia e perfeziona il suo stile con i migliori e più autorevoli Maestri Coreografi del settore quali: Zaza Hassan (classical, folklore) Raqia Hassan (classical modern, folklore) Farida Fahmy (classical) Amir Thaleb (classical, Tango Oriental) Momo Kadous (baladi, classical) Mahmoud Reda (classical) Aida Nour (classical, folklore) Nagwa Fouad (classical) Mona el Said (baladi, classical) Yorsry Sharif (classical) Soraya Zayed (classical, percussiontabla solo) Randa Kamel (modern classical)
Dina (modern classical) Khaled Mahmoud (baladi) Khairiyya Maazin и the Nile Group (gawazee, sha’abi, saidi) Lubna Imam (classical, folklore) Freiz (saidi) Beba Sayed melaya-laf)
(classical,
hagallah,
Allaa Yousef (sword) Nel 2008 partecipa al corso intensivo di approfondimento professionale in Germania con Gamal Seif, Khaled Seif e Aladin El Kholy nei stili: classico, clasico moderno, baladi, saidi, hagallah e khaligi. Attivita' artistica: Ha danzato con diversi gruppi tradizionali e prestigiose orchestre come l'Orchestra Arabo-Andalusa di Tangeri (Marocco) in tournée in Italia nel 2001. Nel 2002 è stata invitata come unica danzatrice solista a partecipare ad una serata a tema “Le mille e una notte” organizzata a Casablanca (Marocco) con la partecipazione dell’orchestra “Mernissi” e la confraternita di Gnawa "Sidi Mimoun" di Marrakech. Marzo 2003 e 2004 è ospite con le sue perfomance nella manifestazione sulla bellezza, benessere e salute “Charme” in villa Cicogna (BO). Marzo 2004 è unica danzatrice solista accompagnata dai musicisti Ali Daher e Sultan Wasef nella serata di beneficenza “Emergency-Algeria” organizzata da Emergency al centro sociale "Rivana Garden" a Ferrara. Giugno 2004 partecipa allo spettacolo “AL KAZAR” al Teatro Valli di Reggio Emilia, basato sull’incontro di varie culture (flamenca, araba e napoletana), ideato da Jamal Ouassini, violinista
compositore di Tangeri, di Joaquin Ruiz, una delle più grandi stelle del ballo flamenco contemporaneo e di Nando Citarella, uno dei più geniali musicisti partenopei di oggi. Luglio 2004 partecipa alla manifestazione musicale “Fondi incontra il Mondo”. Agosto 2004 partecipa al festival internazionale “Roscigno Danza”– “Parole e suoni dal borgo”. Ottobre 2004 è protagonista nello spettacolo “PAGINE D’ORIENTE” al Teatro ART, Dozza (BO). Un sentiero narrativo sulle onde che conducono ad est, con brani letti da Marina Mazzolani e Corrado Gambi e introdotti da Andrea Pagani. Maggio 2005 partecipa al evento spettacolo “Il migrante: ieri e oggi” con la regia di Vladimira Cantoni al teatro comunale di Ferrara. Maggio 2006 partecipa alla rassegna culturale "Alì Babà e i 40 suoni" con Zidane El Amrani nel Centro Culturale Rossi (COSTA DI ROVIGO).
Giugno 2006 è ospite nello spettacolo “Il linguaggio della danza” nel teatro comunale di Ferrara. Maggio 2008 é ospite nello spettacolo "NOTRE DAME DE PARIS" al teatro Brancaccio a Roma sotto la direzione artistica di Marcello Sindici. Settembre 2009 è invitata come ospite al festival internazionale "Orient Festival Pur" - Germania. Febbraio 2010-2011-2012 è invitata come ospite al Galà Internazionale del Festival Internazionale di Danza Orientale "Egipto en Barcelona" di Munique Neith - Spagna. Dal 2000 danza con continuità in uno dei più prestigiosi locali arabi in Italia – ristorante Aladino vicino a Bologna in veste di danzatrice solista dove è stata ammessa in seguito a selezione di merito.
Nel 2002 e 2003 ha collaborato in un progetto di educazione alla musica e alla Danza Orientale rivolto agli asili della provincia di Bologna. Numerosi sono anche le sue partecipazioni in vari programmi televisivi e radio in Bulgaria e Italia (FM+,RFI, BNR Horizont, BTV, BNT, BBT, Tv Evropa, TV7, TV2, ProBG, Kanal 1, Tv SAT, Rai5, Antenna1).
E' insegnante nei festival “Bellybolly”, “Heshk Beshk”, “Etna Belly Dance Sicilia”, “Silk Road Projects - Venice Oriental Dance Convention”, "BellyFusion", "Mazagat", " Yalla Raqs". Inoltre tiene dei workshop regolari anche in Bulgaria, dove è stata la prima a difondere questa arte. E' anche l'organizzatrice del primo festival di Danza orientale in Bulgaria – “LAYALI BULGARIA" Fa parte del cast dello spettaccolo Bellydance Evolution per la tournè Italia-Praga, diretto dalla superstar americana Jillina Carlano. Grazie alle numerose occasioni in qui si è esibita, è considerata una delle più prestigiose ambasciatrici di codesta disciplina, per lei fusione del corpo e dell'anima! II suo impegno é di contribuire alla rinascita artistica e culturale della Danza Orientale in modo serio e duraturo, per combattere la superficialitá e l'improvvisazione professionale, attraverso il lavoro e lo studio di questa arte nel pieno rispetto della tradizione e della cultura araba.
LAYALI BULGARIA – A BRIDGE BETWEEN THE EAST AND THE WEST People’s natural need of knowledge, curiosity of knowing other cultures and other nation’s history and their willingness to explore different culture’s way of living have never been more spontaneous and real. The art has always brought people closer and dance and music are the easiest ways to communicate and to understand each other.
The idea of LAYALI BULGARIA Festival is to show and spread in an authentic way the beauty, the diversity and the richness of the Arabic dance and music.
One of our main priorities is to manifest the due respect for the culture and traditions of the Middle East and to show our serious attitude and professional approach to learning and teaching oriental dance. Our desire is to contribute to the artistic revival of the Arabic dance in Bulgaria. The 4th international festival of the Arabic dance art in Bulgaria will be held from 15 to17 Аpril 2016. The night is the calmness, when the mind is free from the chains of the burning sun rays. The night is the oasis of the poet, the protector of lovers, but it is also the time when everyone gets together to share, sing, dance and tell stories. It’s not a coincidence that the
It’s not a coincidence that the night is the scene of the most famous piece in the Arabic world "One Thousand and One Nights."
LAYALI BULGARIA will carry you away into the magic of the Eastern world. During the Festival you will enjoy: seminars led by world renowned and established teachers, performances with dancers from Bulgaria and abroad, a competition with prizes, a conference with leading professionals in the world of the oriental dance, Bazaar and many other surprises.
During the festival our guests and participants will have the opportunity to experience the Arabic classical and folklore dances and to deepen their knowledge related to the Arabic music and rhythms. LAYALI BULGARIA is open for all who love and appreciate this art – from the beginner or the experienced dancer to the curious spectator. The name of the festival was inspired by the Arabic word Layali which is the plural of Leila – meaning Night in Arabian. wo extraordinary evenings that will make you feel the enchanting atmosphere of the Orient and will immerse you in its bright colors, beauty and magic! COMPETITION & OPENING SHOW Friday 15 April 2016 - 20.30h Hotel Ramada Sofia Blvd. "Kn. Maria Luiza" 131 Sofia/Bulgaria Ticket for show: €5/10лв. - For participating to the festival €8/15лв. - For external audiences Oriental dance show with performers from Bulgaria and abroad... GALА INTERNATIONAL Saturday 16 April 2016 - 21.00h Hotel Ramada Sofia Blvd. "Kn. Maria Luiza" 131 Sofia/Bulgaria Ticket for show: €8/15лв. - For participating to the festival €10/20лв. - For external audiences Oriental dance show with the STARS of LAYALI BULGARIA and many other performers from Bulgaria and abroad...
Layali BULGARIA - UN PONTE TRA ORIENTE E OCCIDENTE Una naturale esigenza popolare di conoscenza, la curiosità di conoscere altre culture e la storia della nazione e la loro volontà di esplorare il modo di diversa cultura di vita non sono mai stati più spontanea e reale. L'arte ha sempre portato la gente più vicina e la danza e la musica sono modi più semplici per comunicare e capirsi L'idea di Layali BULGARIA Festival è quello di mostrare e diffondere in modo autentico la bellezza, la diversità e la ricchezza della danza araba e la musica. Una delle sue principali priorità è quella di manifestare il dovuto rispetto per la cultura e le tradizioni del Medio Oriente e per mostrare il nostro atteggiamento serio e approccio professionale per l'apprendimento e l'insegnamento danza orientale. Il nostro desiderio è quello di contribuire alla rinascita artistica della danza araba in Bulgaria. Il 4 ° festival internazionale della danza dell'arte araba in Bulgaria si terrà dal 15 al 17 Аpril 2016 La notte è la calma, quando la mente è libera dalle catene dei raggi sole cocente. La notte è l'oasi del poeta, il protettore degli innamorati, ma è
anche il momento in cui tutti si riuniscono per condividere, cantare, ballare e raccontare storie. Non è un caso che la notte è la scena del pezzo più famoso del mondo arabo - ". Le mille e una notte" Layali BULGARIA vi porterà via nella magia del mondo orientale. Durante il Festival si gode: seminari tenuti da docenti di fama mondiale e affermati, spettacoli con ballerini provenienti dalla Bulgaria e all'estero, un concorso a premi, una conferenza con professionisti leader nel mondo della danza orientale, bazar e tante altre sorprese. Durante la festa i nostri ospiti e partecipanti avranno l'opportunità di sperimentare le arabi danze classiche e folcloristiche e di approfondire le loro conoscenze in relazione alla musica araba e ritmi. Layali BULGARIA è aperto a tutti coloro che amano e apprezzano questa arte - dal principiante o il ballerino con esperienza per lo spettatore curioso. Il nome del festival è stato ispirato dalla parola araba Layali, che è il plurale di Leila - che significa Night in arabo.
Serate straordinarie che vi faranno sentire l'incantevole atmosfera d'Oriente e vi immergeranno nella suoi colori vivaci, la bellezza e la magia!
CONCORSO & spettacolo di apertura Venerdì 15 aprile 2016 - 20.30 Hotel Ramada Sofia Blvd. "Kn. Maria Luiza" 131 Sofia / Bulgaria Biglietto per l'esposizione: € 5 / 10лв. - Per partecipare al festival € 8 / 15лв. - Per il pubblico esterno spettacolo di danza orientale con artisti provenienti da Bulgaria e all'estero ...
GALА INTERNAZIONALE Sabato 16 aprile 2016 - ore 21.00 Hotel Ramada Sofia Blvd. "Kn. Maria Luiza" 131 Sofia / Bulgaria Biglietto per l'esposizione: € 8 / 15лв. - Per partecipare al festival € 10 / 20лв. - Per il pubblico esterno spettacolo di danza orientale con le stelle del Layali Bulgaria e molti altri artisti provenienti dalla Bulgaria e all'estero ... http://www.layalibulgaria.com/indexen.php?P=11
Prices DON’T MISS THE OPPORTUNITY AND TAKE OUR SPECIAL OFFER VALID UNTIL 25 JANUARY 2016!!! WORKSHOPS HAVE A LIMITED NUMBER OF PLACES!!! Teachers: Tommy King - Anna Borisova - Mohamed El Sayed - Evelina Papazova DIAMOND Package - EUR 210 - until 25 January 2016 After 25 January 2016: EUR 240 Gives you the full pass (23 hours) for all the workshops EMERALD Package - EUR 180 - until 25 January 2016 After 25 January 2016: EUR 205 Gives you 14 hours to spend in your preferred workshops RUBIN Package - EUR 140 - until 25 January 2016 After 25 January 2016: EUR 165 Gives you 9 hours to spend in your preferred workshops
*Discounts for groups of minimum 5 persons! *The stay at the hotel is not included in the price of the package/workshop!
Hammamet (in arabo ال حمامات, [Al-Ḥammāmāt]) è una città della Tunisia. Località costiera situata a sud-est di Cap Bon, sul golfo omonimo, nel Governatorato di Nabeul, è la principale località turistica del paese. La popolazione varia durante l'anno a causa delle presenze turistiche da 20.000 a 70.000 persone. La città, fondata durante l'epoca romana, è stata meta di numerosi turisti celebri, fra i quali illustri politici come Winston Churchill, e scrittori come Gustave Flaubert. In Italia è nota principalmente perché nel 1994 vi si rifugiò Bettino Craxi, sfuggendo ad un mandato di cattura italiano e morendovi poi nel 2000. La tomba dello storico leader socialista è nel cimitero della città. Hammamet offre ai suoi visitatori una ricca dose di folklore e divertimento durante tutto il periodo dell'anno. Già per le stradine minuscole della medina è possibile assaporare la cultura moresca che ha intaccato inevitabilmente gli usi e i costumi di questo fantastico angolo tunisino. Le viuzze della Kasbah sono pieni di negozietti artigianali in cui è possibile acquistare di tutto, da oggetti in rame fino a gioielli o tappeti o vestiti tipici; la caratteristica tipica di questi bazar, molto spesso all'aperto, è la confidenzialità dei commercianti disposti anche ad inseguire bonariamente i turisti pur di vendere i loro prodotti. Nella medina per tradizione ogni mattina a mezzogiorni degli altoparlanti chiamano tutti i fedeli a pregare nelle moschee. Hammamet è sede di molti festival che vedono protagonisti, artisti, musicisti, attori ma anche personaggi importanti del turismo e degli affari. Il più importante tra i festival di Hammamet è quello chiamato Night in Tunisiana. mondiale.
HAMMAMET
Il Night in Tunisiana è una rassegna
canora
internazionale
che
si
svolge in Tunisia ogni anno dal 2005 e che si tiene due giorni verso la fine del mese di luglio. Il concorso
musicale
è
organizzato dal Ministero di Tunisia della Cultura e della
Salvaguardia
del
Patrimonio insieme al Governatorato di Nabeul, al municipio di Hammamet e al Commissariato del Turismo della cittadina tunisina. Ogni anno la rassegna si tiene presso La Marina di Hammamet nella zona nuova della città (Yasmine Hammamet) e ospita i cantanti più famosi della musica leggera internazionale, tra i nomi dei partecipanti dello scorso anno ricordiamo: EMMA SHAPPLIN, DJ Bach "Memories", Santa Esmeralda, ABBA Uk "Tribute Band", Gibson Brothers, e Boney M. feat Bobby Farrell. Nel 2005 la rassegna era dedicata al blues, nel 2006 all'R&B e il 2007 al reggae.
Altro evento imperdibile il particolarissimo festival della cultura internazionale. Questo si tiene ogni anno nel teatro all'aperto di Villa Sebastiani e in altri spazi cittadini che si decidono anno dopo anno. L'evento si tiene precisamente tra luglio e agosto e mette in scena rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali e rassegne artistiche di vario genere con artisti provenienti da tutto il mondo. Lo scorso anno ad Hammamet si è tenuta la Giornata Mondiale del Turismo. Esso prende vita nel 1980 e si propone di spiegare l'importanza del turismo all'interno della società, cultura, politica ed economia a livello mondiale. Ovviamente tutte le edizioni vengono organizzate nelle città e nei paesi che stanno raggiungendo dei vertici importanti e che potrebbero
grazie al loro impegno diventare veri pilastri del turismo In fine ricordiamo tutte le festività annuali ad Hammamet e anche in Tunisia: Ai del Seghir (fine del ramadan, ha durata di due giorni), Aid El Kebir (Sacrifico di Isacco); Mouled (Nascita di Maometto), Ras el Am Hejri (inizio dell'anno islamico).
Cinzia Baraldi stilista rinomata in tutto il mondo del made in italy di costumi Orientali e non solo, ci racconta di lei, di come nasce il marchio MASHALAI e del suo lavoro. La mia formazione spazia dagli studi universitari linguistici, al diploma di stilista e modellista. Inizio a studiare danza classica da piccola e dal 1995 mi appassiono
alla
danza
orientale,
affiancando altre discipline come yoga e pilates.
Nel tempo libero amo
suonare il pianoforte, dipingere e occuparmi delle vigne che possiedo assieme a mio marito sull’Etna in Sicilia. Passeggiare in mezzo alla campagna mi dà molta ispirazione. Ho
trascorso
lunghi
periodi
di
soggiorno all’estero, dagli USA (come membro del World Showcase F.P. per Walt Disney) all’Oceano Indiano, oltre che alle principali capitali europee, dove ho avuto modo di entrare in contatto con le diverse culture e forme artistiche
dalle
quali
traggo
continuamente ispirazione per le mie creazioni. Più che artista preferisco definirmi
“esploratrice
e
trasformatrice
di
materia”. Vivo e lavoro tra Cavezzo e Catania.
MaShalai è una parola di origine araba che significa in dialetto siciliano “ ho avuto un momento di eccezionale benessere” da questo nasce l’idea di coniugare due grandi passioni che sono la danza
mediorientale
e
la
sartoria. Ho voluto quindi creare una linea artigianale fatta in Italia con tessuti naturali e di alta qualità, adattabile ai diversi stili di danza, allo yoga e alla vita di tutti i giorni “life style”. Con il passaparola ho acquisito negli anni la fiducia di una clientela
internazionale,
Messico, Stati Uniti, Australia, Brasile, Giappone, Corea, Hong Kong, Austria, Svizzera,
Francia,
Germania,
Finlandia,
Olanda,
Belgio
oltre
naturalmente all’ Italia. Collaboro come costumista con alcune
delle
scuole
più
importanti in Italia e con artiste di fama internazionale.
SARTORIA E LIMITED EDITION Una speciale attenzione è rivolta ai costumi teatrali professionali. I capi vengono realizzati su misura, sono quasi tutti pezzi unici, interpretando le
esigenze delle danzatrici. LOCATION La mia sede si trova a Cavezzo in provincia di Modena a soli 15 km da Carpi, uno dei più importanti centri mondiali nel settore tessile. Per questo motivo più del 90% degli acquisti di materia
prima
e
accessori
e
la
realizzazione del prodotto vengono effettuati entro un raggio massimo di 20 km, quindi posso affermare che la mia produzione avviene a Km 0. Ciò contribuisce
alla
salvaguardia
dell’ambiente evitando lunghi viaggi delle merci e favorendo il lavoro di esperti e qualificati artigiani locali. Questo è un altro motivo per cui, nonostante
l’elevata
qualità
dei
prodotti, il prezzo dei capi rimane accessibile e competitivo.
RICERCA Dedico una cura particolare nella scelta dei tessuti che acquisto personalmente e più del 90% di essi sono Italiani. Scelgo sempre tessuti di origine naturale e non sintetica, quali cotone, viscosa, seta, ecc.. Durante l’attività fisica i pori della pelle si dilatano e traspirano, quindi è
importante che i tessuti a contatto con essa siano naturali, per evitare un eventuale assorbimento di sostanze tossiche. Inoltre, avendo un basso contenuto di pigmenti non sono nocivi per la salute, oltre a contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Un piccolo
pensiero per il nostro pianeta!
PRODUZIONE Nel mio atelier, oltre ai costumi di scena, troverete
un’ampia
gamma
di
abbigliamento per l’allenamento, come
pantaloni, maglie, top, tutine, gonne ecc..adatti anche per lo yoga, la palestra e come abbigliamento comodo per tutti i giorni. Anche in questo caso e a maggior ragione, i tessuti impiegati sono di prima qualità.
In foto : Evelina Papazova- Cinzia Baraldi – Julia Farid Torgonska
A CURA DELLA MAESTRA DI MUSICA Jamila Bastet Il ritmo nella musica Il ritmo di qualsiasi brano musicale si basa su dei battiti regolari chiamati pulsazioni ritmiche. Le pulsazioni ritmiche ci permettono di misurare la durata dei suoni e la velocità delle pulsazioni che variano a seconda dell'andamento della musica. Il pentagramma Il pentagramma è un sistema grafico che indica con precisione l’altezza dei suoni sul quale si scrivono le note musicali. Esso è composto da 5 linee e 4 spazi. Note nelle linee: mi sol si re fa Note negli spazi: fa la do mi Queste vengono note vengo inserite nel pentagramma per poter determinare l’altezza dei suoni e per leggerle si conta sempre dal basso verso l’alto. Per poter inserire un maggior numero di note (sia verso il basso che verso l’alto) si utilizzano delle linee aggiuntive rappresentate solo da piccoli trattini detti tagli addizionali. Questi tagli addizionali vengono visualizzati solo quando le note superano l’ampiezza del Pentagramma.
La chiave musicale La chiave musicale è un segno che viene posto sempre all’inizio di ogni pentagramma essa determina l’esatta altezza e il nome di una nota all’interno del pentagramma. Le altre vengono ricavate partendo dalla posizione di questa nota di riferimento. Esistono vari tipi di chiavi musicali: esse prendono il nome dalla nota di cui Chiave di violino segnano la posizione Le due chiavi più usate sono: La chiave di Sol (detta chiave di violino). La chiave di Fa (detta chiave di basso). La chiave di Sol (di violino) determina la posizione della nota Sol sulla seconda linea del pentagramma. Questa chiave viene utilizzata dagli strumenti dal suono acuto (violino, flauto, tromba, clarinetto, ecc.)
La chiave di fa (di basso ) viene usata in genere sul pentagramma per gli strumenti dal suono grave (contrabbasso, fagotto,trombone, ecc..) A seconda della sua posizione si possono distinguere: 1. Chiave di baritono, sulla terza linea (indicata anche dalla chiave di Do sulla quinta linea) 2. Chiave di basso, sulla quarta linea 3. Chiave di subbasso, sulla quinta linea. Le figure musicali
Chiave di basso
Le figure musicali sono segni che indicano il valore (la durata) di ogni nota. Questi segni vengono posti sul pentagramma per indicare l’altezza esatta del suono o (la nota musicale) da eseguire Le figure musicali sono formate da tre elementi: La testa della nota,il gambo, le code o cediglie. La testa della nota è costituita da un cerchietto vuoto o pieno (bianco o nero) che, posizionato sul pentagramma indica l’altezza del suono (nota musicale). A volte al cerchietto si aggiunge una linea chiamata gambo. Al gambo possono essere aggiunte una o più code, dette cediglie. La posizione della testa delle note sul pentagramma determina la loro altezza e il loro nome. La durata delle note viene invece rappresentata: - Dal diverso colore della testa (bianco o nero). - Dalla presenza o meno del gambo. - Dal numero delle cediglie. Le figure musicali si misurano con multipli o sottomultipli di un valore di riferimento. Questo valore di riferimento, che comunemente corrisponde ad una pulsazione, viene chiamato quarto Il quarto La figura musicale che comunemente corrisponde alla durata di una pulsazione viene chiamata quarto o semiminima. Esiste anche una pausa che corrisponde ad un silenzio della durata di un quarto. La pausa da un quarto può essere chiamata ZITTO. La metà raddoppiando il valore del quarto si ottiene la metà o minima. La pausa di semiminima viene rappresentata da un rettangolo posto sopra la terza linea del pentagramma. L’intero Raddoppiando il valore della metà si ottiene l’intero o semibreve. La pausa di semibreve viene rappresentata da un rettangolo posto sotto la quarta linea del pentagramma.
Le battute La successione delle note e delle pause che compongono una melodia è continuamente interrotta da linee che verticalmente tagliano il Pentagramma. Queste linee verticali si chiamano stanghette o spezzabattute; lo spazio compreso fra due stanghette si chiama misura o battuta l'ultima misura di una composizione è sempre chiusa da una doppia stanghetta.
La suddivisione di un brano in battute mediante stanghette ne facilita la lettura e la comprensione musicale. La 1ª misura inizia dalla chiave.
Ogni misura di un brano può essere composta da un diverso numero di note o pause, l'importante è che la somma dei loro valori sia costantemente uguale. Il valore complessivo che ogni misura deve avere viene indicato all'inizio del brano.
Subito dopo la chiave troviamo una frazione che in musica è chiamata comunemente tempo (in inglese time signature).
Quindi negli esempi sopra e a sinistra, l'unità di tempo è sempre il quarto cioè la Semiminima ( ). Cosi abbiamo due
Semiminime per il 2/4 - tre
Semiminime per il 3/4 - quattro
Semiminime per il 4/4. Il Metronomo Nella Musica per facilitare lo scandire del tempo si usa uno strumento chiamato metronomo. Il metronomo è stato ideato agli inizi del 1800, è costituito da un'asticella che viene fatta oscillare a destra e a sinistra da un meccanismo a molla. La velocità delle oscillazioni varia a seconda della posizione del pesetto scorrevole che si trova sull'asticella. Sotto all'asticella c'è una scala graduata che permette di scegliere la velocità delle oscillazioni a seconda del tempo di riferimento sullo spartito. L'elemento utilizzato per raggruppare le pulsazioni è l'accento e nel metronomo lo troviamo sottoforma di un suono di un campanellino.
Progetto culturale a cura dello studio di progettazione Archideando- agenzia MJ ARTEVENTIIn collaborazione con SHARQI MAGAZINE
Oltre a rappresentare comunque un modo per avvicinarsi al mondo orientale, la danza del ventre può essere un momento di piacevole intrattenimento anche per le donne occidentali. Praticarla trasmette importanti benefici fisici e può essere praticata a tutte le età. Si lavora principalmente sull'ascolto del proprio corpo, con l'obiettivo primario di riequilibrare le tensioni, migliora la flessibilità e la resistenza dei muscoli, ridare mobilità alle articolazioni; permette di lavorare molto sulla colonna vertebrale e sulle articolazioni, migliorando la respirazione, la coordinazione e il senso del ritmo. Danzaterapia ed i benefici nella musica per la mente Osservando ed analizzando le varie forme di danza a partire dai popoli primitivi, possiamo parlare della danza intesa come comunicazione non verbale, espressione delle emozioni attraverso il movimento. Ed appunto il movimento rivela molte caratteristiche individuali, come gli stati d’animo e la personalità di chi danza in quel momento. Nella “danzamovimentoterapia”, il corpo in movimento viene analizzato considerando principalmente i quattro elementi come indicatori della realtà del soggetto quali peso , spazio, corpo e flusso, creando il sistema di analisi del movimento definito “Laban Movement Analysis” e la relativa metodologia “EffortShape”. Il vero e proprio termine “danzaterapia ” comincia a diffondersi all’inizio del Novecento grazie al contributo di due ballerine professioniste della cosiddetta “modern dance”: M. Chace e T. Schoop. Esse hanno fatto esperienza in prima persona del superamento delle tradizionali e rigide tecniche di danza classica cominciando a centrare l’accento sul piacere di ballare e sul benessere che la danza è in grado di regalare, sostenendo l’espressione con il corpo e sulla musica attraverso forme spontanee di movimento. Le loro più famose applicazioni della danzaterapia hanno coinvolto principalmente reduci di guerra con problematiche di depressione, psicosi o forme di isteria. Forme di danza creative quindi in grado di produrre in modo spontaneo dei miglioramenti nella salute psicofisica che non seguono programmi sistematici, ma che sono piuttosto affidati al potere catartico e liberatorio della danza senza aspettarsi di raggiungere obiettivi specifici. La possibilità di migliorare la comunicazione e l’espressione di sé attraverso questo metodo inoltre lo pone come un punto di riferimento nel contesto delle danze pedagogico-educative. Nella danza orientale, si segue un approccio definito “antropologico” e si basa su un lavoro mediante l’utilizzo di forme archetipiche di movimenti, ovvero gesti e rituali motori tipici che accomunano le culture
tradizionali antiche. Attraverso il viaggio simbolico nella storia dell’umanità che la “danza primitiva” consente è possibile recuperare aspetti universali della natura umana e stati psichici primari nello sviluppo. In questo metodo spesso ci si ispira a alle danze tribali, utilizzando suoni ritmati di tamburi e forme di canto ripetitive sperimentate generalmente in un contesto di gruppo a cui viene attribuita una “funzione materna”. Infatti il ritmo dei tamburi riproduce il battito cardiaco, amplificando e sintonizzando il rapporto tra mondo esterno e mondo interno; la danza ritmica orientale, spesso a piedi nudi, mira a simbolizzare il rapporto radicato con la terra; la voce del conduttore impegnata in una melodia cantilenante riporta al vissuto del “sentirsi cullato” da filastrocche e ninne nanne rassicuranti; lo stato di rilassamento profondo e perfino vicino alla trance, indotto da suoni e movimenti ripetuti, favorisce l’espressione di parti emotive limitando l’azione di filtri razionali. Ne conseguono emozioni positive e sentimenti salutari come serenità, gioia, senso di fiducia nelle proprie abilità e intimità con se stessi, che dipingono di nuova luce fin dalle prime note. Il rilassamento è agevolato anche dalla mono-strumentalità dominante in queste musiche flautate e piene di suoni ritmati, vibrati e profondi, prodotti da strumenti a corda, a percussione o aerofoni, lontani dagli interessi e dalle consuetudini musicali occidentali ormai piene di chitarre elettriche e suoni ottenuti da sintetizzatori. Inoltre diversi studi neuropsicologici, compiuti grazie all'ausilio di moderne tecniche di bioimmagine, hanno evidenziato come in tali melodie le combinazioni sonore inarticolate e talvolta ripetitive stimolano la creatività dell'inconscio attraverso l'attivazione di diverse aree dell'emisfero cerebrale destro, deputato alle attività immaginative. Le tecniche di danza che possono essere adottate in questo approccio vengono scelte in base agli obiettivi da raggiungere e possono riguardare ogni disciplina di danza che abbia caratteristiche utili alla metodologia adottata: si utilizzano spesso danze come il Tango Argentino o balli da sala per problematiche di coppia oppure danze individuali folkloristiche o ancora forme di danza moderna con tecniche di teatralizzazione, danze orientali . Gli obiettivi che è possibile porsi sono innumerevoli e vanno dal superamento di forme di ansia e di insicurezza a problematiche relazionali o semplicemente forme croniche di timidezza.
La danzaterapia a livello fisico La nostra colonna vertebrale contiene più ossa e legamenti che qualsiasi altra parte del corpo. Le sue 33 vertebre sono accatastate insieme e formano una colonna, collegate da cartilagine e legamenti, e quasi ogni movimento del busto dipende dalla sua flessibilità ed efficienza. I gruppi muscolari che si attaccano ai legamenti ed alle vertebre creano i movimenti delle aree toracica e pelvica: la Danza Orientale tonifica questi muscoli e garantisce flessibilità in un modo sicuro ed efficace. Durante la danza, i movimenti di anca, i cerchi, le figure di otto fanno sì che le giunture ed i legamenti della parte bassa della schiena e del bacino si muovano attraverso una gamma completa di sequenze dolci e ripetitive. Questi movimenti aiutano ad incrementare il flusso del fluido sinoviale (lubrificante naturale) nelle giunture. La Danza Orientale può aiutare a dare sollievo dallo stress alla schiena, agendo contro la quasi costante compressione dei dischi che deriva da una vita sedentaria. I muscoli tonificati migliorano la postura ed aiutano a prevenire i dolori di schiena che possono essere causati da una innaturale curvatura in avanti della colonna che subentra quando i gruppi muscolari sono deboli (lordosi) Piccoli gruppi di muscoli della schiena che di solito non vengono usati, vengono allenati e fortificati. I muscoli che circondano le anche, sono utilizzati ed esercitati durante i movimenti di bacino e le figure di otto, migliorando flessibilità ed agilità. La migliore flessibilità delle anche può portare ad un migliore equilibrio anche camminando. Anche le braccia e le spalle sono tenute in esercizio. Può essere un valido aiuto associata ad una dieta equilibrata nella perdita di peso. Attraverso i movimenti della colonna vertebrale e del bacino si ha un effetto simile a quello dello yoga nell'attivazione dei chakra. Questa energia che si sprigiona in noi ci consente progressivamente di padroneggiare le nostre emozioni senza reprimerle e, quindi, di viverle pienamente. La nostra vita è nelle nostre mani e ne diventiamo consapevoli e capaci di dirigerla, imparando a essere sincere con noi stesse. I gesti ripetitivi della danza e la concentrazione necessaria per eseguirli possono aiutare una mente riempita dallo stress giornaliero a "lasciarsi andare" per un momento e rilassarsi. Uno degli effetti dello stress è che il nostro corpo si tende, causando contrazioni o spasmi muscolari, come quelli al collo, spalle o schiena. Quando un muscolo è contratto si forma acido lattico, causando dolore. Anche il flusso sanguigno al muscolo interessato diminuisce. La Danza del Ventre allunga dolcemente ed utilizza questi gruppi muscolari vulnerabili, e come questi vengono utilizzati il flusso sanguigno aumenta e l'acido lattico viene eliminato. I muscoli contratti si rilassano se vengono dolcemente esercitati. Il corpo diventa flessibile e si riscalda, ed i praticanti riportano frequentemente che il dolore alle aree della schiena e del collo diminuisce. La Danza Orientale è un modo divertente e salutare di fare esercizio. L'armonia tra i nostri piani fisico, emotivo e mentale, è necessaria per un benessere reale. La danza si trasforma in una sorta di meditazione in movimento.
si
[L'INSALTA MECHOUIA È UN ANTIPASTO TIPICO DELLA TRADIZIONE TUNISINA. IL PIATTO ORIGINALE È MOLTO PICCANTE, MA PER CHI NON AMA I GUSTI FORTI È POSSIBILE USARE IL PEPERONE 'DOLCE' AL POSTO DI QUELLO PICCANTE.
]
Antipasto tipico della tradizione tunisina, la mechouia ben si presta anche ai palati italiani. Fresca, genuina, dolce e al contempo leggermente acidula, profumatissima, molto gustosa e talvolta piccantina. Un’insalata che sottolinea la vicinanza culturale tra le tradizioni gastronomiche arabe e quelle siciliane, in cui l’uso dei capperi e delle olive sembra essere protagonista. Molto adatta per accompagnare crostini e bruschette o completare una grigliata di carne.
PREPARAZIONE Abbrustolire i peperoni, pomodori, aglio e cipollo su una griglia sopra i fornelli (meglio se abbrustoliti al carbone). Per togliere piĂš facilmente la buccia, consiglio di mettere le verdure abbrustolite calde dentro una busta di plastica per alimenti (quelle che si trovano al supermercato per frutta e verdura). Una volta sbucciate bene tutte le verdure mettere sul passaverdura e creare una pasta omogenea condite con olio di oliva e sale quanto basta e conservatela in frigo fino a quando non dovrete servire a tavola. Pochi minuti prima, decorate con tonno e olive. Va accompagnata con pane fresco o crostini croccanti che troviamo al supermercato.