CULTURA E SPETTACOLO MARYEM BENT ANIS Maryem Bent Anis si racconta
DIRETTORE RESPONSABILE JAMILA BASTET
MARHABA! Rome Festival, alla sua 10 GOLDEN EDITION -DIRETTORE RESPONSABILE
TRAVEL TUNISI e SIDI BOU SAID, viaggi e bellezze
MODA
ASSIA MANFREDINO
ELABORAZIONE GRAFICA ARCHIDEANDO
SAMIRA FASHION
MUSICA
COLLABORAZIONI FRANCA DOMINICI
ASHRAF SAID MAESTRO PERCUSSIONISTA REVISIONE
BELLEZZA
FRANCA DOMINICI
IL CAMOUFLAGE
IN CUCINA CON…
Contatti
Tajine el bey, sharqimagazine@gmail.com
ricetta e curiosità -ITALY- ROME-
DIFFUSIONE MJARTEVENTI
Da bambine rimanevamo sempre affascinate quando ci leggevano le storie delle mille e una notte con i magnifici racconti di Shahrazād e fantasticavamo quei luoghi cosi magici e pieni di mistero dove tutto è possibile, quel bellissimo mondo incantato. Con Maryem Bent Anis possiamo finalmente immergerci in questa magica atmosfera. Maestra e art director degli eventi piu’ ambiti del settore orientale, di origine Italo-tunisina (di padre italiano e madre tunisina) Maryem apprende da piccola la danza del mondo arabo, tramandata per tradizione di madre in figlia. Attraverso questo contatto diretto famigliare apprende naturalmente la base del ritmo e dell’espressione corporea tipica araba. Dopo esperienze di danza classica, ginnastica artistica e ritmica, all’età di sedici anni entra in contatto per la prima volta con il mondo dello spettacolo, grazie ai suoi genitori ideatori del Taus celebre ristorante arabo, che fin dal 1995 ha ospitato i primi gruppi musicali del genere a Roma e le prime danzatrici professionali italiane e arabe. Questo momento ha segnato un grande cambiamento e un interesse decisivo verso la sfera dello spettacolo e dell’arte. Lo studio personale e l’allenamento si alternano a vari viaggi in Tunisia, presso le scuole locali, per l’apprendimento della danza. A Roma approfondisce il folclore egiziano e si specializza nella danza del bastone con il maestro Esmat Osman dell’Accademia di Alessandria d’Egitto, con il quale nacquero numerosi progetti di collaborazione e approfondimento della danza soprattutto dal punto di vista storico-culturale. L’insegnamento del maestro Esmat rimarrà sempre nei suoi ricordi e sarà sempre un punto di riferimento.
Nel 1999 fonda la scuola del Taus Club, che vuole essere un centro per la diffusione della cultura, la danza, la musica araba a Roma e annesso al centro crea il primo sito sulla danza del ventre in Italia, il Taus Club On-Line, che sarà il punto di riferimento per tante danzatrici come scambio di opinioni, notizie e informazioni culturali. Dalla fondazione della scuola iniziano numerose collaborazioni con artisti e insegnanti di grandi potenzialità sia nazionali, che di fama internazionale. La collaborazione le darà modo di instaurare intense amicizie anche al di fuori del campo lavorativo e tutto ciò le ha potuto dare la possibilità di crescere sia a livello artistico che interiore. Dal 2002 inizia la collaborazione con la maestra Sandy D’Alì con la quale approfondisce diversi aspetti della danza orientale classica. Si avvicina alle danze ghawazee e shaabi con la maestra Aisha Alì da Los Angeles. Continua a studiare e a perfezionare la danza sharki egiziana, il bastone e il baladi con il maestro Zaza Hassan del Centre Artistique de Paris, ospite a Roma per la prima volta tramite Maryem. Iniziano i viaggi in Egitto che le daranno la possibilità di perfezionare tutti gli stili e la faranno avvicinare di più allo stile tipicamente egiziano, dando maggiore risalto soprattutto all’espressività corporea. E da lì l’incontro con Raqia Hassan, la celebre coreografa del Cairo e fondatrice del Festival Internazionale di Raks Sharki“Ahlan Wa Sahlan”. L’incontro con Raqia segnerà un grande cambiamento artistico e le darà modo di esplorare nuovi modi di interpretare la danza, soprattutto verso lo stile cosiddetto “moderno”. Continua lo studio della danza orientale con numerosi maestri tra i quali Soraya Zaied, Randa Kamel, Dina, Asmahan, Dr Mo Geddawi, Yousry Sharif, Mayodi, Kamellia, Djamila Henni-Chebra, Nour, Mona Said, Dandash.
Nel frattempo, Maryem porta avanti nel tempo lo studio dei ritmi arabi e il continuo perfezionamento della loro esecuzione nella danza orientale, per il quale ringrazia i preziosi consigli del maestro di percussioni Issa Salem, musicista libanese. Dal 2009 studia e approfondisce l'innovativa tecnica di Jillina, celebre artista americana, ideatrice di Bellydance Evolution, ed ex coreografa delle BellyDance Superstars. Dal 2013 collabora con i maestri egiziani Saad Ismail (rappresentante in Italia della Reda Troupe) e Hosam Elmansy (primo ballerino della Reda Troupe in Egitto) per l'approfondimento dello stile folkloristico egiziano. Negli anni Maryem consolida la sua fama non solo di insegnante e formatrice di danzatrici, ma anche di organizzatrice ed è attualmente una delle più importanti promoter di eventi dedicati alla danza orientale in Italia. Nel 2014 consegue il premio dall'Assessorato Sport e Cultura di Roma Capitale per il miglior evento dedicato
alla Danza Orientale, per la nona edizione del MARHABA ROME FESTIVAL, celebre evento che raduna centinaia di danzatrici orientali da tutto il mondo. Nel 2015 dirige il primo EXPO BELLY DANCE all'interno del favoloso scenario di EXPO D'ORIENTE diretto da Liberato Mirenna, con grande successo porta sul palco 300 ballerine di danza orientale. Sempre nel 2015 è chiamata da RAI 1 TV per ben 2 volte a rappresentare la danza orientale come forma di benessere psicofisica, per le trasmissioni giornalistiche BUONGIORNO BENESSERE condotto da Vira Carbone e EFFETTO ESTATE condotta da Rita Forte, Alessandro Greco, Benedetta Rinaldi. Il 15 Luglio 2015 riceve il PREMIO INTERNAZIONALE MEDITERRANEO per la danza orientale da Federitalia e Mediterraneos Production, ideato da Elena Presti e Gianni Gandi.
Maryem è inoltre l'artista della Capitale più richiesta per apertura sfilate ed eventi di gala. Numerosi sono i viaggi all'estero come star internazionale per workshops e shows di grande livello. Maryem è presente in Egitto, Libano, Tunisia, Brasile, Argentina, Polonia, Francia, Olanda e tutta Italia. MARYEM E' : Art Director di Marhaba!International Belly Dance Festival Rome Art Director del Taus Club, Accademia Danza Orientale Roma Dal 2006 Insegnante del festival del Cairo "Ahlan Wa Sahlan" di Raqia Hassan Dal 2006 Maestra diplomata MIDAS Tecnico FIDS Dal 2011 collabora con la coreografa di fama mondiale americana Jillina per il progetto Bellydance Evolution a Roma.
danzatrici attualmente esistenti al Cairo, nell’evento “Egyptian Stars” e successivamente organizza nello stesso teatro lo spettacolo “Harem Soirèe”, spettacolo sperimentale di danza orientale con tutte le allieve della sua scuola. Il 16,17,18 settembre dello stesso anno ha avuto il grande onore di invitare a Roma Horacio e Beata Cifuentes del Tanzstudio Halensee di Berlino, per l’evento “Oriental Fantasy” unico del suo genere in tutta Italia. Nel 2006 consegue il diploma di riconoscimento e abilitazione all’insegnamento in Egitto, qualificata da Raqia Hassan e dal festival del Cairo; il 4 e 5 Marzo organizza in seguito l’evento “Cairo Stars” con ospiti d’onore la stessa Raqia Hassan e Alaa El Din Youssef.
MARYEM IN TV Tra le esperienze di spettacolo Maryem è ospite delle seguenti trasmissioni televisive: RAI 1 "Uno Mattina" - 2001 RAI 2 "Affari Vostri" - 2001 RAI 3 "Alle Falde del Kilimangiaro" 2001 CANALE 5 "C'è Posta per Te" - 2001 CANALE 5 "Maurizio Costanzo Show" - 2008 RAI 1 "Affari Tuoi" - 2010 BABEL TV-SKY "BabZine" - 2011 TG1 - TG2 - TG3 - RAI MED RAI 1 - Buongiorno Benessere - 2015 RAI 1 - Effetto Estate – 2015 SPETTACOLI Ulteriori importanti esperienze professionali sono state con l’ambasciata della Tunisia, l’ambasciata d’Egitto, l’ambasciata del Kuwait, l’ambasciata del Qatar. Nel 2005 danza al teatro delle muse con Soraya, una delle più celebri
Sempre nel 2006 si realizza un sogno nel cassetto, la realizzazione di uno spettacolo che unisca il sapore magico delle fiabe delle mille e una notte, la tradizione araba e l’arte della danza orientale. Il 13 Maggio 2006 è andato in scena la prima di “Hammam, una favola orientale” ideato insieme a Shahinaz, con la quale collabora per la promozione di progetti culturali sulla danza orientale. Nel Giugno 2006 Maryem è invitata a danzare e ad insegnare al Festival del Cairo “Ahlan Wa Sahlan” il folclore tunisino come rappresentate del suo paese d’origine.
Nel 2007 è invitata a danzare e ad insegnare in Brasile per un mese intero presso la scuola di Nadja El Balady, a Rio De Janeiro, Niteroi e Petropolis. Nel 2011 è ospite di Jillina a Roma, per l'apertura del suo meraviglioso spettacolo "Immortal Desire", del progetto Belly Dance Evolution. Nel 2013 viaggia a Buenos Aires e in Patagonia (Argentina) insieme alla sua collega Shahinaz per l'Encuentro Patagónico de Danzas Árabes organizzato da Angeles e Corel Cayunao . Nello stesso anno è ospite in Polonia come star internazionale per l'evento Euro Raks organizzato da Suraiya Ibrahim; a Roma è protagonista insieme a Shahinaz dell'evento "Marhaba Cairo Stars" a Roma con ospiti d'onore quali Saad Ismail e Hosam Elmansy. Nel 2014 è ospite al Cairo come insegnante e danzatrice per il Festival Ahlan Wa Sahlan di Raqia Hassan. Tra gli avvenimenti importanti non possono mancare le 10 esilaranti edizioni del Marhaba Rome Festival del quale è art director e per il quale ha creato grandi spettacoli di successo. Maryem è inoltre la danzatrice di danza orientale più richiesta della Capitale per l'apertura delle sfilate IN del jet set romano, alcuni degli eventi fashion per cui danza: ROMA FASHION, 2 agosto 2014, Isola Tiberina LIBERAZIONE by Zina Couture, 18 Dicembre 2014, Palazzo Ferraioli ALTAROMA, 30 Gennaio 2015, Hotel Majestic ELEGANCE WORLD Premio Internazionale Città di Roma , 2 Luglio 2015, Teatro Centrale
INSEGNAMENTO Il suo insegnamento si basa sull’apprendimento graduale della danza orientale, sulla correzione della postura e morbidezza nell’esecuzione di una danza. Particolare attenzione viene rivolta al ritmo e all’utilizzo naturale di fianchi e bacino; le lezioni di Maryem diventano non solo un momento di apprendimento di questa splendida disciplina, ma anche un opportunità di dedizione al proprio benessere psico-fisico, grazie alle proprietà rilssanti della musica araba e dei suoi ritmi ipnotici. Le specialità di insegnamento sono la danza orientale classica, tarab, velo, danza del bastone, danza della spada, danza con il tamburello, danza del candelabro, danza con le sagat, egyptian pop, baladi, khaliji, melaya, folclore tunisino, danza tribale, percussioni. Attualmente Maryem scrive articoli sulla danza orientale, insegna a Roma, conduce workshop in tutta Italia e all’estero, laboratori coreografici per l’apprendimento degli stili e per la formazione di danzatrici professioniste e neo-insegnanti di danza orientale. © Maryem Bent Anis http://www.maryem.it/ - info@maryem.it Mobile: +39 339 7278629
L’INTERVISTA La danza è passione e, come molte passioni, determinano i nostri passi sin da bambine segnando il nostro percorso. Questo è il caso di Maryem, ballerina e insegnante di Danza Orientale professionista, che la danza ce l'ha nel sangue. "Inizia tutto dalle mie origini", ci racconta seduta nel locale di famiglia, il Taus, centro dell'Oriente in pieno Marino. I grandi occhi si perdono mentre ripercorre la sua infanzia e la sua adolescenza da danzatrice che muove i primi passi da sola. "Mia madre è tunisina mentre mio padre è italiano. Nel 1995 hanno creato il Taus e tutto il loro lavoro e il loro tempo è stato impiegato alla diffusione della cultura araba in Italia: la musica, il cibo, i suoi profumi... Da bambina, l'esperienza con la musica araba era un momento di famiglia. L'interesse con il Taus si è evoluto. Ho iniziato a muovere i miei primi passi di danza da autodidatta, ma ho avuto l'opportunità di conoscere molti ballerini e musicisti mediorientali. Sono dell'idea che una ballerina deve conoscere bene la musica. Dopo poco tempo ho iniziato a studiare realmente con maestri dal calibro di Esmat Osman, Zaza Hassan e Raqia Hassan; artisti egiziani che mi hanno ispirata e con i quali sono riuscita a costruire le mie prime basi".
La passione di Maryem è cresciuta con lei ed è stata poi trasmessa a molte delle sue allieve. "Amo ballare e amo insegnare, riuscire a trasmettere questa passione. Amo quando le mie allieve non rimangono ferme nel passo ma vanno avanti, a cosa rappresenta l'origine di quel passo. Li senti i movimenti e i sentimenti e quando arrivi a farli sentire mi sento una insegnante soddisfatta. Una danzatrice brava trasmette passione. Una danzatrice brava che non ha anima non trasmette nulla. Riuscire a trasmettere la passione nella danza è il top”. Ma insegnare danza non è solo passione: è anche rimettersi in gioco. “Ogni anno-spiega Maryem- ogni maestra che si rispetti deve darsi un obiettivo. Credo molto nel lavoro di gruppo, ma quest’anno ho deciso di dare lezioni individuali per chi sente il bisogno di danzare sul palco. L’energia è diversa. Quella di gruppo è tribale. Il lavoro da solista lavora sulla sicurezza in se stessa. Nel riuscire a tirare fuori le proprie capacità di migliorare, di affrontare i propri difetti e superare le nostre mancanze da donne e i nostri limiti. Noi donne abbiamo una spiritualità diversa: la Danza Orientale aiuta anche a mettersi in gioco”.
Alla sua decima edizione torna il festival più ambito dalle danzatrici 15/16/17Aprile. Festival internazionale della danza orientale MARHABA! Alla sua decima edizione torna ad entusiasmare il pubblico. L’attesissimo appuntamento ospitato quest’ anno nel bellissimo Teatro Italia situato nella capitale romana, è pronto ad accogliere il suo pubblico, introducendolo alla cultura e alle tradizioni del mondo arabo con le danze dei più grandi artisti internazionali del settore: HOSAM ELMANSY,AZIZA CAIRO, MARYEM BENT ANIS, ROSADELA, SHAHINAZ GENNARO FESTA, non mancheranno le percussioni del maestro ASHRAF SAID e molti altri artisti si esibiranno su questo grande palco gia’ ospitato da una delle più famose compagnie di danza
orientale la “BELLYDANCE EVOLUTION” e la sua ART DIRECTOR JILLINA CARLANO con il loro spettacolo ALICE IN WONDERLAND. MARYEM BEN ANIS ART DIRECTOR del Marhaba, SHAHINAZ E SAMIRA ZENATI sono pronte a darvi il benvenuto con questo grande spettacolo gemellato con uno dei piu’ importanti festival del Cairo in Egitto: AHLAN WA SAHLAN festival diretto da RAQIA HASSAN madrina del MARHABA insegnante e coreografa egiziana più internazionalmente nota al mondo oggi. Ha sviluppato il suo particolare metodo di insegnamento della danza
“Raqia technique", è stata una delle principali danzatrici soliste della prestigiosa REDA TROUPE del Cairo. Ma come sara’ il Marhaba 2016? “Saranno tre giorni di studio intensivo della danza e tre giorni di tanto spettacolo” dice Maryem, “Per rivalutare di più la danza bisogna portarla nei teatri perché il teatro innalza la danza”, Sarà inoltre l’occasione per allievi e gruppi conosciuti di danzare in una location adatta”. Oltre lo spettacolo non mancheranno i WORKSHOPS tenuti dagli stessi artisti ma soprattutto i MASTER CLASS
per le insegnanti che vogliono migliorare il loro stile, il defile’, l’ esposizione dei costumi di Samira Fashion e il concorso Miss Bellydance 2016 . Sul podio più alto la RAQIA HASSAN CUP, lo scorso anno è stata vinta da Dalma Izzo, ballerina proveniente dalla regione Campania. Quello che ci attende, insomma, per questo Marhaba 2016 è una esplosione di Oriente sotto forma di passi di danza. Ma come è nato Marhaba? “Dalla notte dei tempi l'ospitalità araba e mediterranea è sempre stato un elemento primario che legava la comunità. Il Taus Club da quando ha aperto le porte della cultura Nord Africana e Mediorientale alla Città di Roma, ha sempre cercato di seguire questa importante caratteristica. Sin dal 1995, prima Ristorante Arabo, poi Scuola di Danza, poi Bazar, poi Festival, il Taus ha seguito con dedizione tutte le evoluzioni e l'arduo cammino della danza orientale in occidente. Tante cose sono cambiate, gli stili, gli insegnanti, le musiche, ma una cosa non è cambiata: la passione e l'amore per una cultura che viene assolutamente da dentro. Quando circa dieci anni fa mi è iniziata a balenare per la testa l'idea di un festival di danza orientale a Roma, dove poter raccontare una vita fatta di creatività, emozioni e persone, dove poter incontrare gente che anche solo per un attimo ti lasciano dei segni incancellabili, solo attraverso un gesto vibrante o uno sguardo colmo di passione, già mi ripetevo questo nome così familiare e generoso. Ma per motivi puramente istintivi non mi sono mai sentita di definirlo e iniziai questa intensa avventura insieme a Shahinaz ,a mia mamma Samira e a tutto lo staff del Taus Club,
chiamando il nostro festival semplicemente "Belly Dance Festival Rome". All'epoca, poteva essere originale, in quanto solo il nostro si intitolava così. Ho aspettato il momento giusto, ho aspettato che Marhaba! maturasse, che crescesse al punto giusto per poter essere presentato con maggior rispetto al pubblico fedele che ci segue ogni anno con grande entusiasmo. Ed eccolo qua il nostro Marhaba! Sempre più grande e ricco di novità è arrivato al decimo anno! Siamo un gruppo di danzatrici, un gruppo di amiche, un gruppo scatenato pieno di energia e desideriamo condividerla con voi, con gioia e con il rispetto che ogni artista merita, grande o piccolo che sia. Perchè l'arte è come un bimbo da custodire, va curata, nutrita, va cresciuta e non va
trascurata...e poi cosa saremmo noi senza un maestro dal quale imparare, senza qualcosa di nuovo a fare, senza qualcosa di diverso da vedere? Questo è il significato del nostro festival. A tutti coloro che condividono la nostra filosofia, vi aspettiamo con un caloroso MARHABA! (in arabo SALVE) Con ospiti d’eccezione di fama internazionale. Marhaba. In attesa di partecipare all’evento, noi di Sharqi Magazine non possiamo fare a meno di chiederci… Quali sono i prossimi progetti della ballerina?! “Uno spettacolo teatrale con la mia compagnia di danzatrici italiane”, risponde sorridendo e noi non vediamo l’ora di vederla all’opera.
(English) Attention! Program could be modify by organization. Visit constantly the web site please. For these workshops you need to bring with you accessories: 1) Veil - 3) Two bamboo sticks - 7) Big Skirt - 10) Melaya - 15) Fan Veils If you need you can buy at SAMIRA FASHION BAZAR. (Italian) Attenzione! Il Programma può subire dei cambiamenti. Visita costantemente il sito. Per questi workshop bisogna portare con sè gli accessori: 1) Velo - 3) Due bastoni di bamboo - 7) Una gonna a ruota larga - 10) Melaya - 15) Fan Veils.
Tunisi (in arabo: ت ون س, Tūnis, in francese Tunis, giornalisticamente chiamata anche Cartagine) è una città di 728.453 di abitanti, 2.321.227 se si considera l'area metropolitana, dell'Africa settentrionale, capitale e massimo porto della Tunisia (di cui è la città più popolosa) e capitale del governatorato omonimo. Si trova sulle rive di una laguna presso l'antica Cartagine, unita al Mar Mediterraneo da un canale navigabile di circa 10 km che la collega all'avamporto della Goletta. Nata come modesto villaggio situato all'ombra di Cartagine, Kairouan e Mahdia, Tunisi è finalmente stata designata come capitale il 20 settembre 1159 (5 ramadan 554, per il calendario musulmano) per volontà della dinastia degli Almohadi, successivamente confermata dentro il proprio statuto sotto la dinastia hafside nel 1228 e anche all'indipendenza del paese, il 20 marzo 1956. Tunisi è la capitale economica e commerciale della Tunisia. La densità della rete stradale, autostradale e della struttura aeroportuale della città ne fanno un punto di convergenza per i trasporti nazionali. Questa situazione è risultato di una lunga evoluzione, in particolare della concezione centralistica che ha dato un ruolo considerevole alla capitale e che ha fatto in modo che qui si concentrassero le istituzioni principali. Oggi, più di qualsiasi altra città tunisina, la capitale si presenta con una doppia veste: la città moderna e quella araba (la Medina). La prima attraversata da lunghi viali, offre negozi moderni, grandi alberghi e lussuosi edifici; la seconda, chiusa dalle antiche mura delle fortificazioni, permette al turista di incamminarsi nelle strette viuzze alla scoperta di piccole botteghe. Ogni visita di Tunisi deve cominciare dall'Avenue Habib Bourguba una lunga e larga strada che attraversa da ovest a est la città moderna terminando alle soglie della Medina. Lunga ben 1250 m. è l'ideale per chi vuole fare una passeggiata a piedi scoprendo una città animata e cosmopolita.
Tunisi e dintorni
Nella parte settentrionale della città è possibile fare una passeggiata tra gli alberi di gelsomini, sandalo e arancio del Parco del Belvedere. Nei dintorni di Tunisi si trova, invece, il famoso Museo Nazionale del Bardo, che contiene la più grande collezione di mosaici dell'Africa del Nord e illustra la storia della Tunisia in tutto il suo splendore. L'Avenue Mohammed V, una delle più belle di Tunisi, conduce infine verso gli importanti centri di Cartagine, ricco di reperti del periodo romano, e Sidi Bou Said, considerato la Saint Tropez tunisina. LA MEDINA La medina di Tunisi, inserita nel patrimonio internazionale dall'Unesco nel 1981, offre un quadro
estremamente pittoresco. Costruita nel VII secolo, essa ospita numerosi luoghi da scoprire, come la moschea Ezzitouna , il più importante luogo di culto di Tunisi attorno al quale sorgono le dimore più lussuose che secondo la tradizione voltano le spalle alla strada aprendosi su cortili interni
o la moschea Youssef Dey, la prima
moschea ottomana, costruita nel 1616; il
mausoleo Tourbet el-Bey, il centro di Arte e Tradizioni popolari di Dar Ben Abdallah; i suk elAttarine (mercato dei profumieri), el-Berka (per i gioielli), Essakajine (la pelletteria), El Blat (conosciuto per le piante officinali). Da non perdere inoltre: la moschea Hammouda Pacha ed il suk El Leffa, in cui si troverà una vasta scelta di tappeti ed abiti tradizionali. Ogni piccola via di Tunisi ha dei piccoli suk e mercatini artigianali, dove si possono acquistare oggetti tipici fatti a mano dalle donne del posto. si possono acquistare prodotti locali:shisha, tajine, chachia(cappello tipico tunisino),
vestiti
tradizionali,
bijoux,
cartoline e souvenir vari, oggetti fantastici, con dei colori mai visti. Se ne avrete la
possibilità acquistate il loro thè e i loro infusi: sono degli energizzanti veri, e non hanno niente a che vedere con i nostri. Nel suk, dietro la moschea Ezzitouna, vi consiglio di bere il tè alla menta con pinoli (shai nana bi bunduq) in uno dei +mitici e antichi caffè del mercato: il Cafè M'Rabet nella rue Souk el Trouk! È un incanto sorseggiare questa bevanda e ascoltare il melodioso appello alla preghiera del muezzin…il tutto sdraiati su comodi cuscini! Anche se non siete fumatori vi consiglio di provare la shisha col tabacco aromatizzato alla mela (in arabo tuffah). CONSIGLIO 1: se siete interessati a comprare qualcosa contrattate instancabilmente, anche per un’ora e più! In ogni modo, non mostrate da subito un interesse particolare per l’oggetto che desiderate e soprattutto date l’impressione che non vi interessi...il mercante cederà prima! CONSIGLIO 2: preventivate una valigia supplementare per gli acquisti! Sarà necessaria… SIDI BOU SAID IL VIAGGIO NEL GOLFO DI TUNISI Situato a pochi chilometri da Tunisi e alla periferia nord di Cartagine, SIDI BOU SAID è un magnifico villaggio che si affaccia sul Mediterraneo, caratteristico per i suoi colori delle strade bianco e blu. Il periodo migliore per visitare
Sidi
Bou
Said
è
sicuramente le strade quando le giornate lunghe illuminano le meravigliose
strade
caratteristiche del borgo con i suoi stupendi fiori colorati e per chi vuole fare un bagno nel golfo le
acque
raggiungono
una
gradevole temperatura di 30 gradi in Luglio e Agosto. Lo stile è quello tipico arabo andaluso, in questo piccolo borgo preparatevi quindi ad ammirare le famose case bianche, i caratteristici portoni di un bel blu intenso e a farvi inebriare dal profumo dei gelsomini che fioriscono da giugno a settembre. Giardini, buganvillee e un meraviglioso mare cristallino , delizioso il centro e i suoi negozi e l'affollata via principale, che porta alla scalinata del famoso e turistico Cafè des Nattes, locale amato da artisti come Paul Klee e Simone de Beauvoir. Per la sua bellezza e peculiarità, tutto il borgo è stato inserito dalle autorità
tunisine tra i villaggi storici del Paese.
SAMIRA ZENATI
“La mia passione per l'abbigliamento orientale nasce
nella Medina di Tunisi, dove sono nata e cresciuta. In mezzo agli odori degli incensi, dei gelsomini e del tè verde...mi chiamavano "Bent Essuq"...la figlia del Suq …”
Samira Zenati, tunisina di nascita, con il suo marchio Samira Fashion ci apre le porte del suo ristorante arabo e Oriental Show room a Marino(RM) : il Taus. Un luogo incantato dove le ragazze si trasformano in dee affascinanti da sogno delle Mille e una notte . Uno splendore di ricami, intrecci color oro , argento, magnifiche decorazioni con strass, vestiti meravigliosi per sentirsi tremendamente femmine in un luccichio di perline e cristalli. Immaginatevi vestite di lunghe tuniche sfavillanti mentre apprezzate il lusso di sorseggiare un the alla menta in un ambiente prettamente orientale. Tutto questo non ha prezzo, la sua idea di donna è vincente, che si fa bella per sé e non per altri. “Ho sempre avuto la passione per l’abbigliamento orientale e il commercio, sono nata e cresciuta nella Medina di Tunisi “ dice Samira Zenati, stilista della nuova collezione 2015/2016 “FIAMME DEL FARAONE” . Una collezione coinvolgente, tra tessuti animalier, stampe originali e tagli particolari dei bra e delle gonne .
Costumi artigianali interamente prodotti nei laboratori in Egitto e disegnati dalla stessa Samira. Le abbiamo chiesto:- Ma come le venuta questa splendida idea?-
è
“Tutto è partito con l’ apertura del nostro ristorante il TAUS” riferisce Samira “ il nostro ristorante tipico dove organizziamo i più splendidi eventi orientali. Abbiamo ricevuto nel nostro locale ambasciatori e personaggi del jet set , diventando uno dei piu’ importanti centri di cultura araba . Qui vengono organizzati eventi e degustazioni con le prelibatezze esotiche della nostra cucina araba, in particolare della Tunisia, Egitto, Libano. Abbiamo persino ricevuto inviti da produzioni come mediaset e rai, da qui poi l’apertura della scuola di danza e di conseguenza anche l abbigliamento per sentirsi sempre piu’ dee orientali.”
Di Jamila Bastet
“LA MAGIA DELLE PERCUSSIONI”
INTERVISTA DIRETTA CON
CON IL MAESTRO
Nato ad Alessandria d’Egitto, in una famiglia di artisti e cresciuto nella musica, è uno dei più grandi maestri di percussioni
Ashraf Said è nato ad Alessandria d’Egitto il 25 settembre 1966, figlio d’arte di una intera famiglia di musicisti. La sua carriera inizia infatti gia’ da piccolo seguendo i suoi fratelli, anche loro percussionisti. Crescendo e ampliando i suoi studi con loro e raggiunta un elevata dimestichezza, entra finalmente a far parte del gruppo seguendo i suoi fratelli in ogni parte. Numerosi e importanti sono i concerti dove si esibiscono, accompagnando con il loro ritmo cantanti e ballerine famosi in tutto l’Egitto ma soprattutto artisti provenienti da Alessandria d’Egitto , città di musica ed arte. A 15 anni decide di farne la sua professione. Si trasferisce in Italia nel 1998 nella grande capitale romana
dove attualmente vive e lavora, partecipa a numerosi programmi su Canale 5 e Rai, tra cui il Maurizio Costanzo show, La vita in diretta , Porta a porta . Ha lavorato a fianco di cantanti famosi internazionali, quali Amii Steawars, Piero Pelù, esibendosi in tutta l’Italia, memorabili le sue performances nei Festival del Mediterraneo, con la collaborazione delle più grandi artisti del settore. Si esibisce al teatro Ambra Jovinelli di Roma con uno spettacolo dedicato a Oum Kalthoum “Ti ho amata per la tua voce” che porterà in tutta Italia riempendo i teatri. Tutt’ora collabora e continua a collaborare con le piu grandi scuole di danza orientale tenendo stage, corsi e spettacoli accompagnando con il suo ritmo danzatrici
le ballerine e insegnando con la complicità dei maestri di danza, a danzare sui ritmi arabi.
La “tabla” , strumento che lui utilizza, è composto da una struttura cilindrica di terracotta con una larga copertura in pelle animale, ora sostituita in materiale idoneo in plastica, è uno strumento facente parte del gruppo dei membranofoni, appartenente alla tradizione del NordAfrica, Medio Oriente e Asia Centrale. La dimensione di può variare dai 15 ai 45 cm. di altezza, con un diametro che va dagli 8 ai 35 cm. E’ uno strumento che si ritrova anche nella musica popolare del paesi dell’Europa orientale che hanno subito l’influenza dell’impero ottomano come la musica tzigana e in molti gruppi di word music come base ritmica importante. Il suo nome deriva dalla radice araba derb , che significa “battere , picchiare” e a seconda dei diversi paesi, il suo nome subisce delle varianti: darbuka , dumbelek in Turchia , tabla ( che però ha un significato anche di tavolo) in Egitto e in Palestina, darbuka in Israele, in Tunisia e in Algeria, tarija in Marocco, tombak in Persia , zibaghali in Afghanistan e goblet drum in inglese. Esistono due modelli di darabuka moderni , quelli egiziani (tabla) con bordo arrotondato e il fusto decorato e quelli turchi, il cui bordo al contrario risulta spigoloso con il fusto generalmente di alluminio liscio e non f Il darabuka moderno non vanta un suono caldo, ricco di timbriche armoniche come lo strumento pregiato
In foto sotto : Maryem Bent Anis, una delle più grandi ballerine della danza orientale con Ashraf Said
tradizionale in ceramica e pelle naturale, ma viene apprezzato soprattutto per il suono brillante e potente e, sicuramente, per la sua robustezza. Esistono due modelli di darabuka moderni, quelli egiziani (tabla) con bordo arrotondato ed il fusto decorato e quelli turchi il cui bordo al contrario risulta spigoloso con il fusto generalmente di alluminio liscio e non fregiato. L'origine della darabuka si colloca in epoca post islamica, intorno all'anno mille e si pensa derivi dallo strumento persiano “zarb”
o “tondak”, simile come forma e suono, ma con il fusto in legno. La darabuka si suona stando seduti e può essere sorretta in due modi diversi: secondo lo stile turco, tenendola sospesa verticalmente in mezzo alle gambe od in stile arabo, tenendo lo strumento orizzontale sul fianco sinistro (se si è destri mani, o sul fianco destro nel caso in cui il musicista sia mancino) appoggiato sulla gamba e con l'avambraccio sul lato superiore per tenerlo saldo durante l'esecuzione e lasciare libero il movimento di entrambe le mani. Un terzo stile utilizzato di recente, è suonare la darabuka in piedi con una gamba sollevata, appoggiando il piede su una sedia e reggendo il tamburo in stile arabo. In questi ultimi anni, si vedono percussionisti tenere la darabuka legata mediante una cinghia sotto l'ascella, per poter suonare in piedi, liberi così di muoversi e danzare al ritmo del tamburo.
Al lato: Maryem Bent Anis e Ashraf Said
MAQSOUM (Wahda wa noss) 4/4 ( DUM TAK TAK DUM TAK) Uno di ritmi piu usati e diffusi in Egitto. E’ possibile ascoltare il MAQSOUM, molto coinvolgente, nella musica popolare (BALADY), folcloristica (SHAABI), classica , e anche nella pop moderna (GEEL). Il MAKSOOM può essere suonato in differenti tempi. AYOUB 1 2/4 Questo ritmo viene spesso usato nelle overtures, nelle parti centrale e finale di brani di danza orientale.
AYOUB 2 (DUM DUM TAK) La versione più lenta viene usata nella “SIKRA” (trance dance religiosa) e nelle cerimonie “ZAR”, usate nel mondo islamico per scopi terapeutici, e/o per esorcizzare gli “spiriti maligni”.
MASMUDI KEBIR 4/8 (DUM DUM TAK TAK DUM TAK TAK TAK TAK) Questo ritmo è conosciuto come “grande” MASMUDI. Lo possiamo ascoltare sia in un brano di danza orientale che nella musica classica.
MASMUDI SAGHAYIR oppure BALADI 4/4 (DUM DUM TAK DUM TAK) “Piccolo” (saghayir) MASMUDI perchè la sua forma è abbreviata. Questo ritmo viene anche chiamato “BALADY”.
WAHDA KEBIR oppure CHIFTITELI 4/8 (DUM DUM TAK DUM TAK) Chiamato anche “chiftiteli”. Viene usato spesso nel TAKSIM (improvvisazione strumentale all’interno di un brano). Lo troviamo anche in Grecia e Turchia.
SAIDI 4/4 ( DUM TAK DUM DUM TAK) Questo ritmo proviene dall’Alto Egitto. Nel passato era utilizzato per accompagnare una danza di arti marziali chiamata “tahteeb”durante la quale gli uomini che la eseguivano utilizzavano lunghi bastoni
dimostrando forza e coraggio. Questa antica danza è stata tramandata e ballata anche dalle donne: lo stile chiama “Saidi”e le danzatrici usano un bastone più piccolo in modo aggraziato e molto allegro. MALFOUF 2/4 (DUM TAK TAK/DUM TAK TAK/ DUM TAK TAK) Chiamato anche “ritmo Del deserto", è molto usato nei brani di danza orientale. Spesso accompagna l'entrata della danzatrice. FALLAHI 2/4 (DUM TAK TAK DUM TAK) Ritmo creato dai contadini Egiziani per i loro canti celebrativi (il termine significa “contadino” o “agricoltore”). Viene piuttosto usato nel folclore o Sha'abi. SAMAHI 10/8 (DUM TAK DUM DUM TAK) Ritmo che riprende i tempi musicali Andalusi, è molto usato nella musica classica. KHALEEGY 2/4 Così chiamato dagli Egiziani perchè viene dal KHALIG, o Golfo Arabico. E’ anche il nome di una interessante danza folcloristica caratterizzata da movimenti delle spalle e da passi ripetitivi ma gioiosi. Particolare risalto viene dato alle lunghe chiome che vengono fatte ondeggiare in modo molto sensuale. ZAFFA (Zeffa) 4/4 Significa “processione matrimoniale”. Accompagna gli sposi il giorno del festeggiamento. SOMBATI 4/4 Versione più corta del Wahda Kebir. DARIG 6/8 Questo ritmo meno usato è di solito presente nella musica classica. RHUMBA 2/4 Questo ritmo latino-americano è molto usato dagli Egiziani. La versione più veloce la ritroviamo nel KHALIGI (golfo arabico). VOX 2/4 Molto usato dal grande compositore, Mohamed Abdel Wahab JERK 4/4 Ritmo originario della Nubia
Avete a disposizione correttori di diversi colori? No?! Allora, correte a procurarveli… Oggi impareremo il trucco “Camouflage”. Nato da una tecnica basata sui colori, il termine camouflage deriva dal francese e significa “camuffare”: necessario per nascondere i vari difetti della pelle come macchie, occhiaie o brufoletti, mescolando colori caldi ai colori freddi. Non adatto al trucco di tutti i giorni perché è molto ostruente per la pelle, è il trucco perfetto invece per una serata speciale o danzante perché il nostro viso è il nostro principale biglietto da visita. Quindi ballerine… siete pronte?! Oggi impareremo ad essere ancora più belle mentre balliamo.
Occorrente:
-Crema idratante; -Primer; -Correttori; -Fondotina; -Cipria -Pennello e piumino; -Fard
I primi passi:
Stendere una crema idratante sul viso per nutrire la pelle, renderla più morbida prepararla al trucco. Successivamente utilizzare il primer che ha il compito di fissare meglio il nostro make up. Infine passare un fondotinta del colore della nostra carnagione.
I correttori: Correttore verde: per nascondere le chiazze rossastre della pelle. Correttore giallo: per nascondere gli angiomi Correttore rosato o arancio: per coprire le macchie solari
Ultimi passi:
Utilizzare la cipria per fissare il trucco camouflage. Va scelta di un colore simile a quello del fondotinta. In caso di pelle mista utilizzare al suo posto la polvere di riso. Per un effetto delicato, va applicata con un pennello tamponando e non strofinando (in modo da non alterare il fondotinta).
Applicare infine il fard con un piumino per creare un effetto di ombreggiatura. Il fard illumina il viso e può regalarci un nuovo volto: possiamo infatti correggere un mento sporgente ombreggiandolo mentre possiamo schiarire il dorso del naso per "mascherare" un naso lungo.
Una volta applicato il nostro trucco camouflage, possiamo procedere a truccare il nostro viso come al solito: utilizzando lucidare, mascara, rossetto e matita per gli occhi. Quella del camouflage inizialmente è una tecnica difficile da praticare ma che può solo migliorare con la pratica.
Ora che siamo pronte a danzare con le stelle, dobbiamo solo indossare il nostro costume sharqi e salire sul palco. Lasciando tutti a bocca aperta.
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Preparazione In una casseruola sufficientemente capiente, fate soffriggere la cipolla tritata in abbondante olio extravergine d'oliva. Non appena questa diventerĂ trasparente, aggiungetevi la carne macinata e fatela rosolare.
Proseguite la cottura della carne, aggiungendovi poca acqua se necessario.
Quando la carne macinata sarĂ sufficientemente cotta, dividetela in tre parti. Raccogliete un terzo della carne macinata cotta in una ciotola ed unitevi tre uova, due cucchiai di parmigiano grattugiato, un cucchiaio di groviera tritato, gli spinaci precedentemente lessati, mezzo cucchiaino di curcuma, sale e pepe.
Amalgamate bene gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Distribuite il composto di carne, uova e spinaci appena realizzato in una pirofila da forno precedentemente unta con dell'olio extravergine d'oliva.
Infornate questo primo strato per 10 minuti a 180째C. Nel frattempo prendete un altro terzo di carne e riunitela in una ciotola con tre uova, tutta la ricotta, due cucchiai di parmigiano grattugiato, un cucchiaio di groviera tritato, mezzo cucchiaino di curcuma, sale e pepe.
Amalgamate bene gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Riprendete la pirofila dal forno e distribuite il composto di carne e ricotta appena realizzato sullo strato di carne e spinaci giĂ presente nella pirofila.
Infornate nuovamente la pirofila per altri 10 minuti sempre a 180째C.
Intanto prendete l'ultima parte di carne macinata ed amalgamatela alle ultime tre uova, al prezzemolo tritato, ai due cucchiai di parmigiano e uno di groviera rimasti e a mezzo cucchiaino di curcuma; salate e pepate adeguatamente.
Riprendete la pirofila dal forno e realizzate l'ultimo strato con il composto appena realizzato.
Rimettete per l'ultima volta la pirofila in forno, stavolta per 25 minuti sempre a 180째C.
Una volta cotto, dividete il tajine in quadrotti e servitelo in tavola ancora caldo.