Lalla Asmaa

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CULTURA E SPETTACOLO LALLA ASMAA

DIRETTORE RESPONSABILE JAMILA BASTET

Era gold

TRAVEL CASABLANCA

-DIRETTORE RESPONSABILE ASSIA MANFREDINO

FOLKLORE ELABORAZIONE GRAFICA

AHIDOUS E AHWACH ARCHIDEANDO

HISTORY TAHIA CARIOCA NEGWA FOUAD

COLLABORAZIONI FRANCA DOMINICI PIETRO ERRICO

BELLEZZA PREPARARE LA PELLE AL TRUCCO

IN CUCINA CON…

ALESSIA LUMINARI REVISIONE FRANCA DOMINICI

Tajine DI POLLO CON ARANCE CARAMELLATE

Contatti sharqimagazine@gmail.com -ITALY- ROME-

DIFFUSIONE MJARTEVENTI



Lalla Asmaa di nascita marocchina manifesta fin da piccola una grande passione per la danza orientale grazie anche al clima di allegria e condivisione tipici della tradizione e della cultura maghrebina in cui è cresciuta. Sono innati in lei il senso del ritmo, l’espressività, l’armonia tra forza e grazia che caratterizzano la danza orientale sia nella sua forma classica che in quella popolare. Si trasferisce nel 1989 in Italia per proseguire i suoi studi universitari frequentando la facoltà di Farmacia a Perugia.Parallelamente, dal 1992 lavora come mediatrice culturale con la Regione Umbria, con l’Università Italiana e con il comune di Perugia nelle scuole umbre, dove introduce la danza orientale utilizzandola come mezzo di comunicazione non verbale nei laboratori di educazione e mediazione interculturale, divulgando per prima questa antica forma d’arte in Umbria e collaborando con:•Università degli Studi di Perugia- Dipartimento Uomo e Territorioanno accademico 1999/2000 –Corso di Antropologia Visuale per la realizzazione della tesi dal titolo:” Lo sguardo occidentale sulla danza del ventre”.••ASL N° 2 progetto “Danza del ventre come metodo di prevenzione in donne in premenopausa” nei comuni di Magione, Castiglione del Lago e Tavernelle.••varie associazioni culturali e in congressi come relatrice in conferenze sulla danza orientale.••varie emittenti nazionali ( La vita in diretta- Rai Uno, Studio aperto- Italia 1, Canale 5) e regionali (RTE 24H, TEF, Umbria TV, Rai Tre) come ospite e coreografa.

Inizia a studiare danza orientale nel paese di origine poi perfeziona la sua tecnica studiando con vari maestri di danza orientale in Italia e all’estero (Raqia Hassan, Dina, Tito Seif, Randa Kamel, Azza Sherif, Jillina e con tanti altri) distinguendosi per il suo stile personale emozionante e coinvolgente tanto da diventare una delle esponenti di questa arte in Italia.La sua attività di insegnante di danza orientale, coreografa e danzatrice inizia nel 1997 con l’intento di trasmettere e condividere attraverso la danza alcuni aspetti fondamentali della tradizione e della cultura araba e per restituire a questa antica arte il suo valore originario.Consegue il diploma di Maestro di Ballo nella disciplina Danze Orientali nel 2010 Con MIDAS (Maestri Italiani Danza Sportiva ), Tecnico Fids ( Federazione Italiana Danze Sportive) con il massimo dei voti ed è Membro CID UNESCO.Oltre a svolgere la sua attività di maestra presso scuole e accademie di danza, eventi e prestigiosi festivals di danza orientale nazionali e internazionali, tra cui Ahlan Wa Sahlan Festival con la direzione artistica di Mme Raqia Hassan- Il CairoEgitto nel 2010, è coreografa e preparatrice per competition.


Alla sua terza edizione torna “OLD IS GOLD” 08/09/10 Luglio 2016 queste sono le date della terza edizione del “OLD IS GOLD” un evento originale con la direzione artistica di Lalla Asmaa dedicato al..."Cuore della Danza Orientale" nella bella città di Perugia. Un tuffo nel passato per ripercorrere gli stili della danza orientale di un tempo, un vero e proprio capus studio articolato in due percorsi paralleli e dedicati alla “Golden Era” della danza Orientale 1* Dive e Cabaret. 2* Mohammed Ali Street e i suoi artisti. Un argomento poco trattato dalle scuole di danza , ma che in realtà è l'anima della nostra amata danza.

La danza del passato , nello stile delle Grandi Dive Egiziane , per capire meglio la danza del presente e vivere le emozioni che i grandi film dell'epoca ci trasmettono tutt'oggi Programma Generale: VENERDì 8 luglio: Cena di benvenuto. Proiezione di spezzoni di film Golden Age. Mini conferenza e dibattito.

SABATO 9 luglio: Percorso Dive & Cabaret 3 Workshops : 9.00/9.30. : M* Saida Dance : warm up 9.30/10.30 : M* Marina Tofi & M* Lalla Asmaa Uso della Danza Classica nella danza orientale Parte I: giri, port de bras ed altro...come le Dive della Golden Era...tra eleganza e contaminazione 10.45/13.15 : M* Maryem Bent Anis: Najwa Fouad Style: i movimenti inconfondibili di una grande diva


che hanno rinnovato il modo di fare danza e show. Il passaggio dall'era tradizionale all'era moderna. I movimenti intramontabili di Najwa Fouad nella danza attuale. 15.00/17.30: M* Samara II: Samia Gamal Style: tecnica, combinazioni e coreo. 17.30/18.00: stretching 21.00 Serata: 1* parte: GOLDEN ERA SHOW SFILATA 2* parte: CONTEST DOMENICA 10 luglio 9.00/ 9.30 : M* Saida : warm up 9.30/ 10.30: M* Marina Tofi & M* Lalla Asmaa Uso Danza Classica in danza orientale parte II 10.30/ 13.00: M* Samara : confronto archetipico stilistico tra Ghawazee & Almee Tecnica,combo e coreo Ghawazee 14.00/ 16.30: M* Maryem : Il Baladi delle Almee Un tuffo nel passato per una danza in bianco e nero che ritorna anche ai giorni nostri. Visione filmati. 16.30/17.00: M* Saida : Stretching 17.00/ 18.00: M* Lalla Asmaa: Alhaan... contaminazione ritmica e strumentale in brani musicali di alcuni compositori e musicisti famosi dell' epoca studio e analisi ritmica e musicale di alcuni brani classici di Farid Al Atrach ed altri... 21.00: Cena/ hafla. Presto info su contest, premi, sfilata ed altre belle belly news by Lalla. Questa vacanza- studio coincide con la grande kermesse musicale internazionale Umbria Jazz a Perugia ... occasione, per chi lo desidera, di vivere questa meravigliosa atmosfera particolare perugina...dove Corso Vannucci, in pieno centro storico, diventa una copia simile della Mohammed Ali Street del Cairo all' italiana con i suoi artisti.


“La Regina della Danza Orientale”

Nagwa

Fouad è

nata ad

Alessandria d'Egitto da padre egiziano, un ispettore della ferrovia sull'Orient Express, e madre palestinese di Nablus. Si trasferirono a Jaffa quando aveva solo un paio di mesi e la madre di Nagwa purtroppo morì poco dopo. Il padre si risposò, e la sua nuova matrigna, è stata per lei una donna amorevole fin dai suoi primi anni di vita.

Nagwa in una intervista Al Ahram 1998. "Nel 1948 la nostra casa è stata fatta saltare in aria da bande sioniste, e abbiamo perso tutto. Mio padre ha lasciato Alessandria per organizzare per noi e per stare con la sua famiglia lì, puntiamo pochi giorni dopo la sua partenza tutta Jaffa è stata presa dagli ebrei, e abbiamo fatto la nostra fuga, come tutti gli altri, per mare. Siamo finiti in Al-Arish, dove con la mia matrigna ho vissuto in tende dei rifugiati, in coda per il cibo immangiabile. "Quando si riuni con il padre in Alessandria, Si risposò nuovamente e anche se senza figli la matrigna avrebbe continuato a prendersi cura di Nagwa come se fosse sua figlia, l avorando come sarta. Negwa si diplomò nella scuola del convento all’eta’ di 14 anni,ed ha iniziato a lavorare come receptionis


presso l’agenzia Orabi, Il suo lavoro in agenzia Orabi era il suo primo passo consapevole nella sua carriera verso l'alto. "Quando mi ha visto Orabi ballare, mi ha convinto a vestire da ballerina e per 50 dollari sono salita sul palco." Con il tempo Nagwa Fouad ha cominciato a ballare al "Sahara City", una famosa discoteca, ai piedi delle piramidi. "Sahara City" è forse meglio conosciuto come il titolo del suo album Bellydance. Nagwa poi spostato nella "Auberge des Pyramides" una più affascinante di club precedente. Il prossimo passo importante nella sua carriera è stato il suo matrimonio con Ahmed Fouad Hassan, un violinista di talento, compositore e direttore d'orchestra. Ahmed gli ha dato la possibilità di apparire nel programma più popolare degli anni Settanta: "Adwoua Al Madina" (City Lights), dove si sono esibiti superstar come Abdel-Halim Hafez, Fayza Ahmed, Shadia e Sabah. Nagwa aveva ogni passo della sua vita ben calcolato: "Hassan aveva 17 anni più di me, ma avevo bisogno di Lui perchè ha maturato il mio talento amatoriale ... Mi ha insegnato l'importanza di studiare e lavorare sul mio talento se volevo essere una grande star.Nagwa si è formata presso la Nelly Mazloum Dance School e poi si è unita alla National Dance Troupe per studiare il folklore con gli insegnanti russi. " Ma Fouad Hassan voleva avere un figlio con Nagwa, qualcosa che lei non era disposta a fare, e che ha portato al suo primo divorzio dopo sei anni di matrimonio. Nagwa Fouad nel 1976 ha raggiunto l'apice della sua carriera, quando il compositore Mohamed Abdel Wahab ha scritto per lei "Qamar Abaa-Tashar" (Blue Moon). L’ interpretazione di questo pezzo speciale ha permesso a

Nagwa di cambiare il mondo della Bellydance è stato presentato sul palco, trasformando la danza tradizionale in uno spettacolo coreografico aggiungendo gli elementi più drammatici che fino ad allora avevano visto. Questo tipo di composizione è stata un evoluzione per Nagwa come lei spiega: "Sono stata in grado di combinare la danza orientale Tahiyya Carioca e Samia Gamal con lo stile acrobatico di Naima Akef, ha creato uno spettacolo unico. "Ha formato la sua compagnia di danza con la quale ha lavorato per un breve periodo di tempo, dopo di che si ritirò dalla danza per tentare la fortuna come attrice. Si è esibita sui palchi e nel cinema per diventare finalmente un produttrice cinematografica.


La ballerina Thaia Carioca, il cui vero nome era Badaweya Mohamed Kareem Al Nirani è nata a Ismaileya in egitto in una famiglia benestante nel 1915. Durante la sua adolescenza ha lasciato la sua casa in cerca di fama trasferendosi al Cairo da un suo ex vicino di casa il quale aveva una discoteca, Suad Mahasen.Suad la voleva lontano dalla vita dello spettacolo incoraggiandola a tornare dalla sua famiglia ma Thaia minacciò il suicido costringendo Suad a ospitarla.Dopo un po incontra Masabny Badia, il proprietario del piu’ grande casinò che gli offre un lavoro come commessa. Poco dopo gli offre di inserirsi nel suo corpo di ballo con il nome d’arte Thaia Mohamed piu’ avanti da solista con il nome

nome Thaia Carioca nome tratto dall’influenza della ballerina Carmen Miranda, la Carioca. Thaia era una ballerina con una personalita’ affascinante e con una bella voce per il canto, ha imparato il balletto classico, parlava francese e inglese. Durante la seconda guerra mondiale continuò a lavorare nel casinò di Badia e anche in altri diventando così talmente famosa da essere chiamata dal re d’Egitto Farouk per il suo anniversario. Il suo stile di danza era molto diverso da quello di Samia Gamal, entrambi protagoniste di numerosi film ed eventi. Nel 1955 ha partecipato al film “Gioventù di donna” e vinto il premio per il miglior film straniero a Cannes, si è sposata 14 volte con stelle e uomini d’affari importanti ma mai un figlio


Ha contribuito a molte associazioni benefiche e durante l’ultima guerra mondiale ha aiutato il popolo egiziano con le sue donazioni. La sua danza è liscia, senza grandi movimenti o movimenti bruschi, le sue braccia incorniciano la figura, non esa polsi o mani per dare espressione durante la danza ma utilizza piccoli passi combinando i movimenti con le spalle e il petto. Questo suo stile di danza la porta a raggiungere un livello artistico talmente alto da essere apprezzata dalle piu’ alti classi sociali, la sua danza la porta in giro per il mondo, muore il 20 settembre 1999 all’eta’ di 76 anni.


In Marocco, le tradizioni coreografiche mostrano la grande ricchezza e le diversità dell'identità e del patrimonio culturale dei marocchini. L’Ahidous è una danza tradizionale delle tribù berbere del Medio Oriente , in Marocco , in cui Donne in sciarpe di seta dalle lunghe vesti e gioielli in argento , riunite fianco a fianco in un unico grande cerchio , danzano a ritmo berbero. Gli uomini riuniti al centro del cerchio , equipaggiati con tamburi pesanti mentre cantano (in berbero : izli o izlan ) e suonano

al ritmo del bendir il tradizionale strumento Marocchino. L’ Ahidous è conosciuto come l'intrattenimento preferito dei berberi del Marocco centrale ed è il loro mezzo di espressione più completo e vivo. Si balla in vacanza e in estate dopo il raccolto, quasi ogni notte nei villaggi.I ballerini si mettono in un cerchio, o in un semicerchio e due file di fronte ogni altro , solo uomini, solo donne o uomini e donne che si alternano, molto vicino a l'un l'altro, spalla a spalla, formando un blocco compatto.

La danza è ritmico con tamburelli e applausi. I movimenti sono collettivi, formando come esso onde nel raccolto di vento, che denota un senso di notevole passo. Quasi tutti i partecipanti fanno gli stessi movimenti allo stesso tempo, che la danza sopra presenta un effetto giustapposizione. In questo senso, è molto caratteristico della mentalità gregaria dei berberi. L’ahidous viene anche detta “LA DANZA DELL’APE” dove la moglie ha il ruolo fondamentale dell’ape che gira intorno alla rosa attratta dai colori.


Ahouach (pseudonimo Ahwach , Ahwash ) Si riferisce ad uno stile folkloristico di musica e danza associato dal sud del Marocco . E’ tunuto da un certo numero di artisti (a volte più di 20 esecutori) da entrambi gli uomini e le donne (in alcune zone ; solo uomini ) giocando sui ritmi di tamburi , mentre il canto, Ahwach è famosa nel Amazigh ( berbero) le regioni Marocco, in particolare , la zona di Ouarzazate , Zagora , Souss .

EVENTI

Festa delle rose (Kelaa M'Gouna - Mai) Festival delle Arti Popolari o Festival del Folklore (Marrakech-Juin) Festival della Musica Gnawa d'Essaouira (Essaouira - Juin) Festival delle Musiche Sacres (Fès - Mai/Juin) Festival del Jazz aux Oudayas (Rabat - Octobre) Festival Internazionale del Film (Marrakech - Septembre) Festival dei Mandorli (Taza Septembre)


Preparazione della pelle : Le basi per un Make-up Impeccabile!

A CURA DELLA MUA ALESSIA LUMINARI Mua

Vi è mai capitato di acquistare un fondotinta che dalla pubblicità sembrava strabiliante e una volta applicato sulla nostra pelle,disastro? Questo succede perché non conosciamo la nostra pelle. Per ogni tipologia di derma esistono in commercio prodotti adatti sia per la detersione che per il makeup stesso ,ma la parte fondamentale per la riuscita di un buon maquillage è la preparazione della pelle.

Cerchiamo di capire che tipo di pelle andiamo a trattare e scopriamo insieme quali sono i prodotti da utilizzare per prepararci al maquillage.


Pelle grassa : è caratterizzata dal tipico aspetto lucido per eccessiva produzione di sebo,spesso acneica con punti neri e comedoni . In questo caso dobbiamo evitare i prodotti a base grassa,per non occludere maggiormente i pori e accentuare la lucidità,è preferibile utilizzare un tonico astringente,una crema opacizzante “anti-shine” e preferire prodotti oil-free . Il fondotinta adatto alla pelle grassa è quello compatto,in cake o minerale.

Pelle normale : ha un aspetto liscio e disteso,luminosa e fine.

Possiamo utilizzare qualsiasi tipologia di crema idratante in modo da mantenere intatto il funzionamento della pelle e successivamente,è possibile utilizzare fondotinta liquidi. Questo tipo di pelle è molto rara,al giorno d’oggi con inquinamento e stress è davvero difficile mantenere la pelle sana .

Pelle Sensibile/Couperose : la pelle è morbida,sottile delicata ma estremamente fragile e si arrossa facilmente. Prima del fondotinta sarà necessario proteggere ulteriormente la pelle ,la crema oltre che essere idratante dovrà essere ipoallergenica in modo a evitare infiammazioni e prurito. In questo caso il fondotinta adatto sarà ipoallergenico liquido,per avere una maggiore scorrevolezza del prodotto sulla pelle.

Pelle secca : disidratata o con scarsa produzione di sebo,la pelle secca è predisposta alle screpolature e presenta pori fini e sottili,è particolarmente sensibile agli agenti atmosferici .I prodotti più adatti sono emulsioni cremose ricche di fattori idratanti e nutrienti. Consiglio di applicare un abbondante strato di crema nutriente ,mantenerlo finché non viene assorbito dalla pelle per poi procedere con l’applicazione di fondotinta, quest’ultimo preferibilmente liquido e ricco di oli. Pelle Mista : molto comune dove la zona T (fronte-naso-mento) è spesso grassa mentre il resto del viso è prevalentemente secco.

In questo caso procederemo come da precedente spiegazione : nella zona T andremo ad agire con tonico astringente e creme opacizzanti,mentre sul resto del viso creme idratanti e nutrienti.

Pelle senile : con il passare degli anni la pelle presenta cedimenti e diventa piu secca,la pigmentazione cambia soprattutto su palpebre e tempie e le rughe si accentuano .Possiamo utilizzare delle creme ricche e nutrienti,sieri di acido ialuronico liftanti e utilizzare fondotinta molto leggeri per non appesantire ulteriormente il viso. Una volta che abbiamo capito che tipologia di pelle abbiamo,possiamo agire con prodotti specifici quali maschere idratanti o nutriente,latte detergente,acqua micellare e tonico per struccaggio,in ogni caso è bene applicare la protezione solare sia in estate che in inverno per proteggere la pelle dai raggi solari, sono molto pericolosi per la nostra pelle . Il segreto per un makeup perfetto è struccarsi tutte le sere e mettere SEMPRE la crema adatta per mantenere perfetta e radiosa la nostra pelle Alla prossima!


RUBRICA A CURA DI PIETRO ERRICO TITOLARE DELL’AGENZIA VIAGGI CARMEN

CASABLANCA Casablanca ha più di 4 milioni di abitanti ed è una città cosmopolita. Come spesso per le grandi città, Casablanca è un posto di contrasti. Sono tanti quelli arrivati direttamente dai campi e poi diventati ricchi. A Casablanca ci sono anche le bidonvilles, come a Nairobi e Calcutta. Casablanca è la più liberale e progressista tra le città del Marocco, ragazze e ragazzi oltre a guardarsi negli occhi flirtano quasi come i loro coetanei europei. Casablanca è spesso ignorata dai turisti, scartata per la sua mancanza di interesse dal punto di vista dei monumenti ed anche del paesaggio. C’è un solo posto eccezionale, da non mancare se passi di qui, è la Moschea Hassan per II. Ma allora andare o non andare a Casablanca? 

Casablanca è una città da “viaggiatore” più che da “turista”. Se vai in giro per conto tuo e non hai bisogno di Bus e guida. Se sei affascinato dal altri stili di vita e ti affascinano le grandi città dove vivono milioni di persone. Se sei uno interessato a capire come vanno le cose e non solo a vedere i monumenti. Se ti piace andare dove non vanno tutti gli altri e se hai sufficiente tempo per vedere anche il resto del Marocco.

E’ inutile andare a Casablanca se hai poco tempo. Se hai una sola settimana a disposizione e se quello di cui sei in cerca sono le atmosfere esotiche per le quali è conosciuto il Marocco. E’ altrove che le troverai, a Fez, Marrakech e nel Grande Sud marocchino.

I Trasporti da e per l’Aeroporto di Casablanca L’Aeroporto Internazionale Mohammed V di Casablanca, sigla CMN, è situato una 30 di chilometri abbondanti a sud-est del centro, lungo la strada che porta a Marrakech.

CASABLANCA & MARRAKECH


Dall’aeroporto al Centro di Casablanca 

Se viaggi solo il treno è il modo più efficiente e meno costoso per andare dall’aeroporto di Casablanca al centro. E’ confortevole e veloce ed è operativo dal mattino presto a metà serata, ma le partenze sono solo una ogni ora e se il treno è appena partito forse ti conviene cercare un’altra soluzione. Per orari e tariffe aggiornate consulta il sito ufficiale della compagnia ferroviaria ONCF (vedi sotto). Quando cerchi gli orari sul sito la stazione dell’aeroporto di Casablanca è indicata con Aeroport Med V, la stazione principale di Casablanca è Casa Voyageurs (35 minuti di viaggio) mentre la stazione più centrale e comoda, quella vicino al porto ed alla Medina, è Casa Port (circa 50 minuti). In due o più persone la cosa più semplice che puoi fare è prendere un grand taxi, uso esclusivo. Il costo è ragionevole ed hai la comodità di essere recapitato esattamente di fronte all’entrata del tuo albergo. Calcola almeno 45 minuti abbondanti di viaggio. I taxi riportano l’insegna taxi con un numero identificativo.

Dall’aeroporto di Casablanca a Marrakech 

Se stai iniziando un viaggio in Marocco con auto a noleggio l’aeroporto di Casablanca è un buon posto dove partire, le compagnie di noleggio sono numerose. E se vuoi proseguire subito per Marrakech la cosa è davvero semplice: solo 216 Km separano l’aeroporto di Casablanca dal centro di Marrakech, la strada è ottima ed in auto sono meno di 3 ore. Non solo, essendo l’aeroporto posizionato già sulla strada tra le 2 città non occorre nemmeno entrare o transitare per Casablanca. Una buona notizia per chi guida.

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Se invece sei solo ti conviene raggiungere in treno la stazione di Casa Voyageurs e da qui proseguire, sempre in treno, per Marrrakech.

Da Casablanca a Marrakech, Fez e Tangeri Se da Casablanca devi recarti a Marrakech, Fez o Tangeri il mezzo giusto è il treno. E’ di gran lunga più comodo e veloce rispetto all’autobus od ai grand taxi. 

La direttrice Tangeri-Casablanca-Marrakech è la tratta principale del Paese ed i treni viaggiano in buone condizioni. La seconda classe è ottima e di solito c’è almeno un vagone con l’aria condizionata funzionante. Economico e velocissimo raggiungere Marrakech in treno, il tragitto richiede solo 3 ore e 20′, treni ogni 2 ore circa dall’alba alla prima serata.

In Bus e Grand Taxi Vi sono due principali Gare Routière a Casablanca, utilizzerai l’una o l’altra a seconda di dove sei diretto e di qualche compagnia bus utilizzi. Guarda però che per lunghe percorrenze il treno è più comodo del bus.


MARRAKECH L’ultima volta che andai a Marrakech scoprii che è una città diversa da tutte quelle vistate nel Nord Africa. Molto aperta all’occidente si fa amare per quel senso di maggiore libertà che traspare dai suoi abitanti: donne spesso senza velo e uomini che parlano molte lingue occidentali con in testa il Francese. La lingua italiana non manca tra chi in Italia ci ha vissuto ed è poi rientrato in Patria. Quello che più colpisce sono i profumi e gli odori intensi che respiri. Sembrano quasi esalazioni provenienti dalla pelle e dagli abiti che indossi. I thè alla menta ed i profumi di olio d’Argan che impari a riconoscere nelle strette viuzze del centro lasciano il posto agli odori sgradevoli delle concerie situate nel nord della città. Non sei inquieto quando attraversi il suk pur mantenendo un atteggiamento guardingo, camminando sempre tra i turisti e dimentichi le raccomandazioni dell’agenzia di viaggi quando ti prendi, arso dalla sete, una ricca spremuta di arance nel mezzo della Piazza Djemaa El-Fna la più famosa del Marocco. Il rischio di una dissenteria è reale ma la tentazione più forte. Come in altre città imperiali udire la preghiera del muezzin che scandisce il tempo con ritmi immutabili è una esperienza indimenticabile. A volte il canto si innalza come in un grido ed altre volte invece una cantilena melodiosa. Quando sei al centro della Medina il momento del canto è un’esperienza travolgente: ad uno ad uno le preghiere provenienti dalle Moschee, prima isolate e poi in coro, ti lasciano stordito dall’emozione. Chi ha avuto l’occasione di visitare Marrakech, non può ignorare il Giardino Majorelle, uno degli angoli della città che resta più impresso nella mente, vuoi per i colori, vuoi per l’atmosfera. Per dormire, ottimo rapporto qualità/prezzo al Riad Bamboo , nel cuore della Medina. Si tratta di una struttura 4 stelle con camere, decorate in stile tradizionale e dotate di ogni comfort. L’hammam garantisce benessere e relax

“Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.” Edgar Allan Poe


grazie a massaggi e trattamenti vari. il merito di questo giardino va a Jacques Majorelle, l’artista francese che, negli anni Venti del secolo scorso, diede vita a questo paradiso terrestre. Majorelle si trasferì nel 1919 a Marrakech dove acquistò un terreno per trasformarlo in un lussureggiante giardino. Voleva un posto in cui trovare ispirazione per le sue opere, isolarsi dal mondo e dipingere in tranquillità. Un rifugio lontano dal caos cittadino, dove raccogliere pian piano varie specie di piante e far convivere natura e arte islamica (non è un caso che il parco sia cinto da mura e con l’acqua al centro, come vogliono le prescrizioni del Corano per il Giardino Islamico). Le pareti della villa costruita all’interno vennero colorate di un particolare blu, che prese poi il nome di “blue majorelle” proprio per la sua unicità. Un tono acceso, vivace, in piacevole contrasto con la calma e la quiete trasmessa dallo scorrere dell’acqua, dai fior di loto galleggianti, dai mille profumi dispersi nell’aria. Un vero e proprio eden, fatto di centinaia di piante provenienti da cinque continenti, dove passeggiare tra vialetti all’ombra, piccoli ruscelli e costruzioni in stile moresco e Art Déco. Finita la visita, ci si riposa in hotel. Indimenticabile la notte se si dorme al Riad Diana , elegante struttura in centro città. Le camere sono moderne ma arredate con decorazioni tradizionali nel Marocco. Il patio con la grande piscina riscaldata garantisce relax anche nei mesi più freschi. http://www.viaggicarmen.com/



Il termine tajine indica un piatto di carne in umido tipica della cucina marocchina, che prende il nome dal caratteristico piatto in cui viene cotto. La pentola tajine è di terracotta e di solito viene usata per servire il piatto in tavola. Una delle più celebri è la tajine di pollo con arance caramellate , che oggi vi proponiamo in una versione un po’ rivisitata; tradizionalmente vengono aggiunte salse e spezie come zafferano e curcuma, che potete includere se sono di vostro gusto.

PREPARAZIONE Lavate con cura i polli, fateli sgocciolare e tagliateli pezzi.In una pentola dal fondo spesso mettete i pezzi di pollo, senza svuotarli delle rigaglie, lo zenzero, lo zafferano, il pepe e il sale. Fate rosolare a fuoco dolce per qualche minuto, in modo che i pezzi di carne si impregnino bene delle spezie. Bagnate con 2 bicchieri d'acqua e portate ad ebollizione. Aggiungete le cipolle tagliate a fettine molto sottili, il coriandolo tritato, l'olio e il bastoncino di cannella. Coprite e lasciate cuocere a fuoco medio senza dimenticare di girare di tanto in tanto i pezzi di pollo durante la cottura. Se necessario, aggiungete un po' d'acqua. Quando il pollo sarà tenero e la carne si staccherà facilmente dall'osso, togliete la carne dalla pentola e mettetela da parte. Lasciate ridurre la salsa schiacciando le cipolle con una spatola, in modo da ottenere una salsa cremosa. Contemporaneamente, sbucciate le arance a vivo e tagliatele in quattro parti, facendo attenzione a eliminare tutti i filamenti bianchi. Asciugate con cura i pezzi di arancia, metteteli in una casseruola con un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio, 3 cucchiai di zucchero, un pezzetto di burro, mezzo cucchiaino di cannella, ponete sul fuoco e lasciate caramellare. Quando il composto sarà ben caramellato, riscaldate il pollo nella salsa, quindi adagiate i pezzi di carne in un piatto da portata, versatevi la salsa, che deve essere molto cremosa e disponetevi sopra i pezzi di arancia ben caramellati. Servite molto caldo.



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