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Quanto incide il costo dell’olio sui conti di un ristoratore?

vergini da presentare sui tavoli, o quelli utilizzati in cucina per la finitura di un piatto, l’incidenza del costo resta di fatto un falso problema: è un errore di percezione. In tanti ritengono che un extra vergine di alta qualità incida sensibilmente sui costi del ristorante, per cui tendono a farne a meno e preferire uno più economico, secondo il concetto che un olio vale l’altro e sia sufficiente in etichetta la categoria merceologica “olio extra vergine di oliva”. È una tendenza diffusa, ma sbagliata: non tutti gli extra vergini sono uguali. Faccio un esempio. Abbiamo due opzioni: un extra vergine da sei euro al litro, di qualità basica, oppure uno da 24 euro, di qualità eccelsa. Nell’ottica del risparmio si propende per la prima soluzione, visto che l’obiettivo è condire. Però, a conti fatti, ha davvero senso credere in questo illusorio risparmio, visto che per condire una porzione di dentice o branzino sono necessari appena 10 ml di olio Evo? Quanto inciderà mai tale costo? Considerando le quotazioni di mercato dei due pesci citati, non è da ritenere insulsa la sola idea di ricorrere a un generico extra vergine? Occorre riflettere molto sul difetto di percezione, molto comune tra gli operatori del settore. Ha senso dunque optare per un olio senza grazia solo per ottenere un risparmio di pochi centesimi per ogni singolo piatto?

La Rete Dei Ristoranti Etici

2023

LA RETE DEI RISTORANTI ETICI

È un progetto che vuole dare valore ai ristoranti che abbiano l’etica del lavoro.

Per saperne di più amodo.salaecucina.it dove si può inviare la scheda di adesione

Martina Manescalchi Consulente e formatore Teamwork Hospitality

Il Se vi chiedessimo quali sono i punti di forza dell’hotel, certamente in molti risponderebbero che uno di questi è il breakfast. Che, non dimentichiamolo, è anche uno dei fattori che determinano la scelta del soggiorno da parte degli ospiti. Nonostante questo, la colazione è spesso sottovalutata nella promozione dell’albergo. Ma se si tratta di uno dei servizi più ricercati, recensiti e determinanti nella scelta, perché non darle la giusta visibilità online?

La maggior parte dei siti degli hotel relegano il breakfast a una semplice voce nell’elenco servizi. Al massimo si limitano a mostrare foto di brioches e caffè. Molto raramente la colazione ha diritto a una voce di menù e a una pagina tutta sua. Dopo aver allestito il buffet, organizzate un servizio fotografico che valorizzi al massimo colori, ricchezza, varietà e artigianalità del vostro breakfast, pubblicate le foto su una pagina del sito che sarà dedicata esclusivamente a questo servizio e descrivete con cura i dettagli e le caratteristiche dei prodotti. Mettete un link alla pagina nelle email di preventivo, per mostrare ai potenziali clienti il vostro bellissimo breakfast. La comunicazione dovrà far venire l’acquolina in bocca agli utenti e sarà molto utile a promuovere e a vendere meglio l’hotel. Una raccomandazione: le foto devono essere veramente “golose”. Valorizzatele con filtri (con attenzione a non alterarne troppo le caratteristiche cromatiche) e inquadrature particolari, descrizioni a effetto e… con gli hashtag giusti! Ma oltre agli hashtag ufficiali dell’hotel, quali sono i più indicati da utilizzare quando si parla di breakfast?

• Potete inserire tutti gli hashtag del mondo, ma se non vi localizzate sarà tutto completamente inutile. Non solo: inserendo l’hashtag della città i vostri contributi si renderanno visibili all’interno di conversazioni in cui altri utenti stanno parlando proprio di eventi e cose da fare nella vostra zona.

• #breakfast potrebbe sembrare un hashtag troppo generico e ridondante, dal momento che probabilmente state postando proprio dal profilo aziendale dell’hotel, ma è invece molto utile per chi sta cercando una struttura che si differenzi per la colazione nella vostra zona. Utilizzando quindi #brea-

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