Charme - Dicembre 2008

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dicembre 2008





Giù dal balcone i brutti ricordi di Giorgio Gradogna

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l Capodanno è la festa purificatoria e beneaugurante che si porta via tutti i brutti ricordi dell’anno appena trascorso. Così farà, come ogni anno, la splendida Napoli duramente ferita nel cuore, nell’orgoglio e nella immagine storica, sacra e profana. Il 2008 si porta dietro il sapore amaro (e diossinico) dei roghi e delle montagne di spazzatura che hanno violentato, prima di tutto, la dignità di un popolo. E poi la sua economia, fatta di valori, panorami, cultura, tradizioni ed eccellenze. Lo scintillare dei fuochi d’artificio della notte che saluta il 2009 avrà un effetto catartico sulla città, che ha sempre trovato la forza di risorgere dalle sue catastrofi. Bella com’è, la città di Pulcinella canterà e suonerà per salutare il nuovo anno. E butterà dal balcone il passato, per rinnovare uno splendore che non è solo della virgiliana urbe. Tutt’intorno a Partenope, architetture e culture di ogni epoca fanno da corollario imperdibile alla storia millenaria che si respira a ogni angolo di vicolo. In questa edizione invernale, “Charme”, la vetrina delle bellezze della Campania, presenta un viaggio tra i borghi della regione. Trenta pagine per scoprire Caserta Vecchia e Caposele, Casamale e Teggiano fino ad arrivare a Sant’Agata dei Goti e Faicchio. Come fa ormai da quattro anni, il numero natalizio di “Charme” propone anche un’ampia vetrina dello shopping tra le strade del lusso, quel tentacolare polpo di vie che parte da piazza dei Martiri e che davvero poco ha da invidiare al famoso quadrilatero milanese del look. Proprio per dare risalto alla grande forza della moda made in Naples, la copertina di questo numero è scattata in uno dei più prestigiosi show room partenopei:PrimoPianoItalia, consorzio di cinque aziende che allo stile e alla tradizionale abilità aggiungono fantasia, innovazione e capacità imprenditoriale.

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Bad memories are thrown down from the balcony

ditoriale

ew Year’s Eve is the festivity of auspicious purification which carries off all the sad memories of the year that has just ended. And, as always, that is what it will be for Naples, the splendid city whose pride, reputation and dignity were dealt a terrible blow in 2008 with heaps of burning garbage in the streets and squares, putting the inhabitants’ health at risk and jeopardising the city’s economy, based on visitors admiring its superb views, cultural heritage, ancient traditions and products of excellence. The fireworks exploding at midnight to herald the arrival of 2009 will awaken the city, giving it once again the power to rise from the ashes. The beautiful city will welcome the new year with music and song, throwing the past down from the balcony to bring new life to Naples and the other towns of Campania, whose history has spanned the millennia and left splendid architecture and living evidence of cultural heritage all over the region . This winter issue of “Charme”, the showcase for everything that is beautiful in Campania, takes a trip through the region’s country towns. Thirty pages whose aim is to discover Caserta Vecchia, Caposele, Casamale, Teggiano, Sant’Agata dei Goti and Faicchio. And, as in the past four years, the Christmas issue of “Charme” offers a bird’s eye view of the luxury shopping district – that maze of streets and alleys around Piazza dei Martiri, which can vie with the likes of Milan’s famous fashion quarter. Indeed, the cover photo of this issue is a fine example of the strengths of Neapolitan fashion and design, illustrating the prestigious show room of PrimoPianoItalia, a consortium of five firms which have combined traditional style and craftsmanship with flair, innovation and enterprise.

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Reg. Tribunale di Napoli n. 1/2007 Negli alberghi a 4 e 5 stelle in omaggio (elenco alle pagg. 224-225)

Direttore responsabile: GIORGIO GRADOGNA Società editrice: Mercati Pololari Spa Via Santa Maria a Cappella Vecchia, 11 80121 Napoli Direzione e redazione: Via Conte Carlo di Castelmola, 14 80133 Napoli tel. 081.225.27.11 (pbx) charme@napolipiu.it Traduzioni: Ken Tobyn Stampa: Arti Grafiche Boccia Fuorni (Salerno) Concessionaria per la pubblicità: Mercati Popolari Spa tel. 081.225.27.55

LA FIRMA DI CHARME

Il mare da cui non mi voglio mai allontanare i suoni e i colori di Napoli di Mauro Sarmiento pag. 9 BORGHI DELLA CAMPANIA Casertavecchia. Antico borgo arroccato sulle montagne di Eva Molea pag. 12 Caposele. Borgo d’acqua e di boschi incantati di Gabriele Scarpa

pag. 18

Casamale. Il magma racconta la storia di Gabriele Scarpa

pag. 24

Teggiano. L’estremo baluardo del Regno di Napoli di Gabriele Scarpa pag. 30 Sant’Agata dei Goti e Faicchio. Due volti del Sannio che incanta di Eva Molea PERCORSI D’INVERNO

il sommario

TUTTO IL BELLO ANNO IV NUMERO 5 DICEMBRE 2008 (nuova serie)

pag. 36

Progetto grafico: Artemisia Comunicazione - Napoli

Le stazioni sciistiche della Campania. Angoli di paradiso tra cime imbiancate di Marco Di Bello pag. 42

Impaginazione: Davide De Marco Development Press srl

CAMPANIA EVENTI

Immagini: Arch. A.A.S.C.T. di Capri, Arch. Pro Loco Bagnoli Irpino, AGN Fotoreporter, Luciana Lamanna, Luciano Ferrara, Gabriella De Martino, Arch. Circuito Jazz, Fabio Donato, Diego De Dominicis, Roberto Spina Michele Attanasio (copertina)

Capodanno 2009. Addio al vecchio con brindisi in piazza di Vincenzo D’Episcopo pag. 50

Piazza del Plebiscito. Palcoscenico naturale per l’arte contemporanea di Fulvia Ciapparelli pag. 54


Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli

Con il patrocinio di: DONNA CHARME

Gabriella Miele

pag. 58

CAMPANIA STYLE

Mimmo Paladino. Volto napoletano dell’arte contemporanea di Irene Manco pag. 64 Le vie dello shopping. Lo stile si ammira nelle vetrine del centro di Paola de Ciuceis pag. 70 Pimo Piano Italia. Due anni che valgono secoli di Paola de Ciuceis

pag. 74

Antica Camiceria Lombardi. Rivivono le antiche tradizioni artigianali di Paola de Ciuceis pag. 75 Delta - Markiaro. Strumenti di scrittura e accessori à la page di Paola de Ciuceis pag. 76 Calzature Paolo Scafora. Le scarpe da casa buone anche per uscire di Paola de Ciuceis pag. 77 Sartoria Sabino. Colori moda per tessuti che affasciano di Paola de Ciuceis pag. 78 Ulturale Cravatte. Segreti d’autore nascosti tra le pieghe di Paola de Ciuceis pag. 79

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Caramanna. Tutta la natura pret a porter di Annalisa Palmieri

pag. 80

Sabina Albano Modart Gallery. Dove arte e moda vanno a braccetto di Eva Molea

pag. 84

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E&G Cappelli. Per realizzare la cravatta che sogni di Paola de Ciuceis

pag. 88

Idem. Accessori che incantano al primo sguardo di Paola de Ciuceis pag. 92 Voyage Pittoresque. La storia di Napoli raccontata da antiche immagini di Sarah Ricca pag. 96 Finamore. Qui le camicie si rifiniscono ancora a mano di Giuseppe Porzio pag. 100 LDV Uomo. Eleganza e semplicità per il total look maschile di Paola de Ciuceis pag. 104 Cilento. Tutto per l’uomo di gran classe di Annalisa Palmieri

pag. 108

Aquila Brands. L’eleganza e la raffinatezza del segno di Giuseppe Porzio

pag. 112

Sanseverino. Lo stile napoletano che prende per la gola di Giuseppe Porzio pag. 118 Marte. Salotto orafo nel cuore di Chiaja di Annalisa Palmieri

pag. 120

Vincenzo Oste. Dove i Quattro Elementi prendono forma di Annalisa Palmieri pag. 126


Maurizio Fusco. Lavorazione tradizionale per gioielli d’autore di Sarah Ricca pag. 130

Tarallificio Leopoldo. Qui rivivono i dolci degli antichi monasteri di Annalisa Palmieri pag. 170

Le gioie di Carlotta. Civetterie d’autore per tutte le età di Stefano Mare

pag. 134

Pizzeria Trianon. Dove si sforna la pizza più premiata di Napoli di Annalisa Palmieri pag. 174

pag. 138

Vanilla. Desideri e passioni, basta che siano dolci veri di Annalisa Palmieri pag. 178

pag. 142

Moccia. Pane, pizzette e dolci per ogni occasione di Paola de Ciuceis pag. 182

pag. 146

Cantine Crogliano. Il buon vino da tre generazioni di Giuseppe Porzio

pag. 150

Agrosud 2009. Il meglio dell’agricoltura in mostra a Napoli di Eva Molea pag. 190

Start.ime. Il sogno di domare il tempo di Domenico Esposito San Gregorio Armeno. Il vero presepe abita soltanto qui di Eva Molea D’Auria. Emozioni in... terracotta di Annalisa Palmieri Ferrigno. Angeli e pastori, manca solo la parola di Sarah Ricca

Columbus 177. Ecco il primo mega yacht made in Naples di Marco Di Bello pag. 154

Lo strepitoso connubio tra salsicce e friarielli. di Biancamaria Ascione pag. 194 THE BEST OF SHOPPING

& RELAX pag. 196

SAPORI DELLA CAMPANIA

Andar per funghi e tartufi. Irpinia e Sannio capitali del gusto di Eva Molea

pag. 186

MUSEI

pag. 204 pag. 160

Cantine Grotta del Sole. Nettare di vite dalla terra degli antichi Etruschi di Marco Di Bello pag. 162

La mostra Mirabilia Corallii. Ecco le antiche lavorazioni dell’oro rosso di Eva Molea pag. 218 MOSTRE

& GALLERIE

Salsamenteria Sarracino. I sapori della tradizione prendono vita di Domenico Esposito pag. 166

pag. 222

In collaborazione con:

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paesaggi

Porto di Napoli Gennaro Villani (Olio su tela, 85x90)

Galleria Giosi casa d’aste dal 1924 Via Chiatamone, 6/a - Napoli Tel. 081. 7645074 - www.galleriagiosi.it

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la firma Il mare da cui non mi voglio mai allontanare di Mauro Sarmiento

Medaglia d’Argento nel teakwondo alle Olimpiadi di Pechino 2008.

“N

apoli, mia bella Napoli, quanto mi piaci, quanti mi manchi! Sei la città dove sono nato, il posto che più amo, quello che porto sempre nel cuore. Mi piaci per il modo di pensare della gente, per il calore che sappiamo trasmettere, per la simpatia che ci contraddistingue. Ma soprattutto di te amo il mare. Unico, stupendo, luminoso. Lo adoro. Ogni volta che ne sono lontano, sento come un bisogno impellente di ammirarlo, di stargli vicino. Tanto che vorrei letteralmente viverci, farmi cullare dalle sue onde. Quante passeggiate, quanti tramonti ho visto percorrendo via Caracciolo, contemplando il panorama da Posillipo, avventurandomi nel Castel dell’Ovo o nel Maschio Angioino. Sono gli scorci che più mi mancano, da quando mi sono dovuto trasferire a Roma. Ma mi mancano anche le prelibatezze della nostra cucina: spaghetti al pomodoro fresco e basilico, la pizza, la mozzarella… Nella Capitale è così difficile trovare ristoranti che sappiano prepararli in un modo così saporito! Quello che mi delude è che è spesso il degrado ad essere messo in piazza. E ci si dimentica, invece, che la nostra città ha fatto storia, a livello culturale, sociale, politico ed anche sportivo. Nel calcio, certo, ma anche nelle altre discipline e i grandi risultati ottenuti a Pechino lo dimostrano. Una via d’uscita, insomma, c’è. Ed io ci credo fortemente.

The sea that always calls me back Mauro Sarmiento Naples, my bella Napoli, how I love you! How I miss you! You’re my home town, the place I adore more than any other, the one I always carry in my heart. I love the way Neapolitans think and their warm and friendly approach. But more than anything else I love the Bay: unique, amazing and beautiful. Whenever I have to go away, I feel an overwhelming need to see and touch the Bay of Naples and let myself be embraced by its gentle waves. Many times have I walked along Via Caracciolo, admiring the sunset or the view of Posillipo, before heading into

Castel dell’Ovo or the Maschio Angioino fortress. These are the sights I have missed most since I had to move to Rome , but I also miss the delicious Neapolitan cuisine: spaghetti with fresh tomato sauce and basil, pizza, mozzarella… In the capital it’s so hard to find a restaurant that can give these dishes that taste of home! What saddens me is the way the media often focus only on the city’s weaknesses, forgetting that Naples has written pages of history, culture, politics and sport. And not only in football but in other disciplines too, as the great results of Beijing 2008 show. So there is a silver lining and I’m a firm believer that the clouds will soon disappear.

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Casertavecchia. Antico borgo arroccato sulle montagne di Eva Molea 12


Galleria Umberto I

L

o si vede da lontano, arroccato su un pizzo di montagna di vedetta sulla piana di Caserta, il piccolo e antico borgo di Casertavecchia, il primo nucleo abitato della zona, la

cui storia affonda le proprie radici nella notte dei tempi. Per quanto le sue origini siano ancora incerte, è sicuro che ad esso faccia riferimento il monaco be13


borghi da scoprire

In queste pagine, alcuni angoli suggestivi del borgo di Casertavecchia (photo AGN Fotoreporter)

nedettino Erchemperto che, nei suoi scritti datati 861 A.D., parla di un nucleo abitato sulle montagne di “Casahirta”, dove casa sta per villaggio e hirta per erta, impervia, di difficile accesso. E, effettivamente, si accede alla cittadina da un’erta salita attraverso strade e vicoletti in pietra viva, che nascondono dimore e giardini perfettamente conservati. Grandi portoni si alternano a cancelli e a porte più piccine, pronti a svelare un angolo di tranquillità, dove i padroni di casa beatamente trascorrono le loro giornate in un’atmosfera sospesa nel tempo. 14

Casertavecchia. The ancient town on the mountaintop Eva Molea Surveying the Caserta plain from the mountain peak, the small town of Casertavecchia is the oldest settlement in the area. Although its origins are shrouded in the mists of time, it was

mentioned in 861 A.D. by a Benedictine monk called Erchempertus who wrote about a mountaintop village called “Casahirta” (casa village, hirta difficult to reach). Paved with natural stone, the steep, narrow lanes are flanked by gates and portals leading into perfectly conserved homes and gardens where peace and quiet


borghi da scoprire

L’architettura dell’intero borgo è arabo-normanna e risale all’epoca in cui Casertavecchia visse il suo periodo di massimo splendore: sotto il dominio di Riccardo I di Aversa, tra il 1100 e il 1129. Fu lui a far edificare la suprema cattedrale, completamente restaurata in seguito alla II Guerra Mondiale, ed il suo campanile che, vigile, sorveglia la città dall’alto. Oltre al suo indiscutibile valore architettonico, questo edificio è stato molto caro ai fedeli, fino al XIX secolo, per l’incredibile collezione di reliquie che custodiva: pezzetti di ossa o carne di numero-

reign supreme. The town’s ArabicNorman architecture dates back to its heyday between 1100 and 1129 when Richard I of Aversa built the cathedral (fully restored after World War II) and bell tower, which up until the 19th century housed an incredible collection of the skin and bones of numerous saints, in addition

to an alabaster vase thought to be the one used by Christ to transform water into wine at the wedding at Cana. Another landmark is the castle with its circular stone keep – one of the largest in Europe – which was reached from the castle via a drawbridge. The small mountain town was long renowned for its seminary and 15


borghi da scoprire

bishop’s palace and enjoyed mixed fortunes until the Bourbons designated the new town of Caserta as the administrative heart of their kingdom. Casertavecchia has a timeless atmosphere in which the peace, environment and thousand-year history of the town 16

are treated with the respect they deserve. It is also gourmet heaven, offering a wide range of delicacies in its many restaurants, while the belvedere offers a splendid view of the Caserta plain and the magnificent Royal Palace.

sissimi santi, oltre ad un vaso d’alabastro, tenuto in particolare considerazione perché si credeva che fosse uno di quelli in cui Gesù avesse trasformato l’acqua in vino per le nozze di Canaan. Altro simbolo del borgo è l’antico castello con il suo grande mastio dalla base circolare in pietra – uno dei più grandi d’Europa - a cui si accedeva dal castello con un ponte levatoio aereo. I resti di questo antico maniero consentono tutt’oggi di individuare facilmen-


borghi da scoprire

te la cinta muraria con le sue torri ed il cortile interno. Sorti avverse toccarono a questa piccola cittadina di montagna, la cui fama a lungo rimase legata al seminario ed al vescovado, finché i Borboni non stabilirono a Caserta il centro delle loro attività. Passeggiando per le strade - tra vecchie insegne, piccoli bar eleganti e negozi di souvenir - sembra di vivere in un’altra dimensione: gli affanni della città sono lontani anni luce, la quiete regna indistur-

bata, insieme al rispetto assoluto per la natura e la storia millenaria del paese. A tavola, questo è il regno dei buongustai che, nei tanti ristoranti ambientati negli antichi edifici di pietra, possono gustare leccornie di tutti i generi, che solo a nominarle fan venire l’acquolina. Il belvedere, poi, offre una splendida vista della piana di Caserta, della magnificenza della Reggia e della città che si dipana ai suoi piedi. 17


Caposele. Borgo d’acqua e di boschi incantati di Gabriele Scarpa 18


Galleria Umberto I

P

oeti e storici hanno parlato del Sele. Omero, Virgilio, Plinio e Strabone hanno decantato il fiume Silarus nei loro scritti. La sorgente del secondo corso d’acqua più lungo della Campania, do-

po il fiume Volturno, sgorga da una contrafforte del Monte Cervialto, ai piedi dell’abitato che ne prende il nome: Caposele. Piccoli rivi. Polle spumeggianti che alimentano l’acquedot19


borghi da scoprire

to più lungo del mondo noto come “Acquedotto Pugliese”, prima di sfociare, dopo una corsa lunga 64 chilometri, nel Golfo di Salerno. Qui ogni cosa sembra tinta di verde. La natura domina incontrastata in ogni angolo del paese, conservando intatta la sua identità. Caposele, città d’acqua e di boschi, con le sue pittoresche frazioni adagiate sui fianchi del Paflagone, le viuzze di pietra strette e sinuose, che si diramano in salita e in discesa dalle principali aree dell’antico castello di Balvano, è oggi conosciuta per la chiesa dedicata alla Mater Domini, (San Gerardo) che dà anche il nome ad uno dei borghi più caratteristici dell’abitato. Fu qui che Sant’Alfonso Maria dei Liguori venne in missione e aprì una casa religiosa. E fu in questa casa che nel 1732 San Gerardo, uno dei santi più venerati di tutto il Mezzogiorno, esalò l’ultimo respiro. Oggi le sue ossa riposano nella basilica a lui dedicata, chiuse in un’urna di cristallo al riparo di un bellissimo altorilievo in marmo, mèta ogni anno di un flusso inarrestabile di pellegrini. Secondo la tradizione, Caposele fu fondata durante le guerre sannite, probabilmente da un manipolo di romani presente sui luoghi degli scontri. Una tesi, questa, in parte avvalorata dal ritrovamento di antiche tracce di mura sul Monte Oppido e di una lapide con iscrizione latina dedicata al dio Silvano, oggi al Museo Archeologico di Avellino. C’è anche un’altra ipotesi, tuttavia, che fa risalire l’origine del borgo all’opera dei coloni greci. Si racconta, infatti, che furono gli abitanti di Posidonia (Paestum) a gettare le fondamenta 20

Caposele. The village with enchanted springs and woods Gabriele Scarpa

In their poems and histories, Homer, Virgil, Pliny and Strabo all mention the Sele, the second longest river in Campania It springs from Mount Cervialto

near the town named after its source, Caposele, in whose lush, green countryside numerous springs supply the world’s longest aqueduct and the river Sele begins its 64km journey to the Gulf of Salerno. A picturesque town of water, woodlands and narrow lanes winding down


borghi da scoprire

Nella prima pagina, il fiume Sele; sopra, il complesso di San Gerardo (photo Archivio Salvatore Conforti)

del villaggio. Costoro, risalendo il corso del Sele, diedero il nome al monte da cui il fiume nasce (Paflagone) e al corso d’acqua stesso. Quel che è certo è che i primi abitanti di Caposele costruirono le loro dimore ai piedi della dorsale, là dove la sorgente forma un laghetto, prima di erompere nello spumeggiante fiume diretto verso il Tirreno. Caposele, così come appare oggi, è figlia del Medioevo e delle diverse dominazioni che si sono succedute sul trono di Napoli. Sotto i principi normanni, il paese, già territorio del Principato di Salerno, divenne feudo di Filippo di Balvano. Fu lui a edificare l’imponente maniero ai cui piedi, a poco a poco, venne sviluppandosi il resto dell’abitato. La

from Balvano castle, Caposele is also wellknown for the Mater Domini church and as the resting place for the relics of St Gerard, one of southern Italy’s most venerated saints who died here in 1732. According to tradition, Caposele was founded by Roman soldiers during the Samnite wars, a belief partly corroborated by archaeological relics found on Mount Oppido and now on view in the Archaeological Museum in Avellino. However, another theory suggests the first village was built by Greek settlers from Posidonia (Paestum) who followed the Sele upstream and gave names to the river and the mountain where its springs are located. One thing is certain:

the first settlers in Caposele built their dwellings beneath the ridge near the small lake that feeds the river itself. Caposele clearly shows its medieval origins and the imprint of the various dynasties that ruled the kingdom of Naples. Under the Norman kings, the town became a fiefdom of Philip of Balvano, who built the massive fortress around which the town later grew and which witnessed the marriage of Margaret of Aragon. Under the Aragonese, part of the town was donated to the humanist Jacopo Sannazzaro and, in 1494, it achieved the status of “Universitas”. Caposele is a town with two hearts and two souls. On the one hand, the historic centre 21


borghi da scoprire

Il Campanile delle Sorgenti (photo Archivio Salvatore Conforti)

with its castle and alleys; on the other, the Capo Fiume district with its numerous buildings dotted along the flanks of Mount Paflagone. The work conducted in the 1900s to channel the springs into 22

the water supply network significantly modified the urban fabric and new buildings sprung up, giving a more homogenous look to this beautiful town in the mountains of Irpinia.

rocca di Balvano assunse agli onori delle cronache con il matrimonio di Margherita d’Aragona. Sotto gli aragonesi una parte della cittadina, chiamata “Capo di Fiume”, fu donata all’umanista Jacopo Sannazzaro e nel 1494, grazie ad Antonio Gesualdo, cui la regina Giovanna II aveva affidato le entrate del feudo, raggiunse il suo massimo splendore ottenendo il titolo di “Universitas”. Caposele appare dotata di due anime antiche, due nuclei non più separati l’uno dall’altro, come un tempo. Da una parte il centro storico costituito dall'area del Castello(quello che resta dopo il terremoto del 1980), con le sue caratteristiche viuzze. Dall’altra il borgo di “Capo Fiume”. In mezzo svettano i tanti agglomerati periferici cresciuti nel corso dei secoli e inerpicatisi lungo i fianchi del monte Paflagone. I lavori avviati nel corso del ’900 per la captazione delle sorgenti del Sele hanno modificato sensibilmente l’assetto urbanistico del paese: tra il borgo sorto a ridosso dell’antica rocca di Balvano e quello costruito là dove nasce il fiume sono comparsi nuovi edifici. Case e palazzi che hanno donato un’immagine più omogenea al complesso edilizio sorto dalle acque del Sele. Dopo il sisma del 1980, Caposele è rinata e ,rispettando il suo assetto urbanistico, ha ricostruito abitazioni che danno al paese un nuovo fascino accentuato anche dalla nuova pavimentazione in pietra. Oggi, la moderna sirena dei monti irpini offre ai suoi visitatori eccellenti servizi di accoglienza nel rispetto delle tradizioni e della natura incontaminata.



Casamale. Il magma racconta la storia di Gabriele Scarpa 24


Galleria Umberto I

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n dedalo di stradine si inerpica sui fianchi del monte Somma. Strette come torrenti, cingono vecchie sentinelle di pietra: case e palazzi addossati l’uno all’altro, nell’abbraccio comune di ar-

chi e basolati di roccia lavica. Custodiscono il ricordo dei secoli: scolpiti nei terrapieni della cortina muraria che, da quasi seicento anni, vigila sui destini del Casamale. L’anima della Somma mo25


borghi da scoprire

derna. Storia viva. Impressa sul magma pietrificato che colora vicoli e mura di grigio scuro. Si racconta che la parte vecchia del borgo fosse presente già ai tempi del Ducato di Napoli, quando l’impronta urbana del villaggio era ancora nota con il nome latino di Castrum. Si narra che il nome Casamale derivi da quello della nobile famiglia dei Causamala che proprio qui, quasi mille anni fa, aveva le sue proprietà. Il nome, infatti, compare per la prima volta in un atto di locazione datato 1011. Oggi il centro antico di Somma Vesuviana è lì a ricordarci il Medioevo e gli anni della dominazione Aragonese. Furono i nuovi reali venuti dalla Spagna potenziare il Casamale, trasformandolo in un vero e proprio baluardo da contrapporre a quanti volessero marciare sulla capitale dal fianco orientale. L’attuale configurazione del borgo si deve a Ferrante I d’Aragona che, valutando la rilevanza strategica della rocca vesuviana, ordinò il completo rifacimento delle mura. Era il 1467. Da quella data, la cittadina fu sottratta al dominio dei signori feudali della zona e posta direttamente sotto il controllo della corona. Oggi, della cinta muraria aragonese, ancora visibile lungo tutto il tracciato, si è persa la parte superiore, composta da merli e camminamenti di legno. Restano tuttavia i possenti contrafforti e gli alti torrioni a ricordare l’imponenza del perimetro. Contrafforti che circondano un vero e proprio tesoro architettonico compreso (unico caso di agglomerato urbano) nel perimetro del parco nazionale del Vesuvio. Qui, al riparo delle mura, gioiello tra i gioielli, inca26

Casamale. History is in the magma Gabriele Scarpa

A maze of alleys criss-crosses the flanks of Mount Somma amid the arches and lava stone slabs of Casamale, the ancient heart of modern-day Somma Vesuviana. The defensive walls

date back 600 years, and the oldest part of the borough is said to have been built when the village was part of the Duchy of Naples and was then simply called Castrum. The name Casamale is said to derive from the noble family of Causamala who owned property here


borghi da scoprire

In queste pagine scorci del Casamale (photo AGN Fotoreporter)

stonato in un intreccio di stradine dal sapore antico, sorge la Chiesa della Collegiata, nucleo centrale del Casamale, da cui si sviluppa un impianto fatto di vicoli e archi in piperno, con i tetti delle case che quasi si toccano impedendo alla luce del sole di filtrare attraverso gli edifici. Si tratta del convento dei Padri Emeritani di Sant’Agostino, dal 1595 insignito del titolo di Collegiata, con il nuovo nome di Santa Maria Maggiore (o della Neve). Di originario impianto romanico, il complesso fu danneggiato dalla pioggia di cenere e lapilli dell’eruzione del 1631 e successivamente rimaneggiato in stile barocco. Proprio alle spalle della Collegiata sorge una piccola cripta in cui è conservato e venerato il

over 1000 years ago and first appeared in a rental deed from the year 1011. The ancient centre evokes the Middle Ages and the domination of the Aragonese monarchs, who transformed Casamale into a stronghold to defend Naples from armies approaching the kingdom’s capital from the east. It was Ferrante I of Aragon who took the town for the Spanish crown in 1467 and ordered the complete rebuilding of the town walls. which are still visible today although the battlements and wooden walkways have been lost. Within the perimeter of towers and bulwarks is Casamale’s maze of alleys spanned by piperno stone arches between buildings so close that the sunlight barely

filters down. This architectural treasure trove includes the Collegiata church, an Augustinian convent until 1595 whose original Romanesque plan was damaged by the hail of ash and lapilli during the eruption of Mount Vesuvius in 1631 and was refurbished in the baroque style. A small crypt behind the Collegiata conserves the mummified remains of an unknown priest who died in the 18th century. Casamale is also home to some superb noble buildings, including Palazzo Colletta-Orsini with its lavish portal, Palazzo Basadonna, the Carmelite Convent, Palazzo Secondulfo and the majestic d’Alagno castle. This fortified 27


borghi da scoprire

dwelling was built for Lucrezia d’Alagno, King Alphonse I of Aragon’s mistress, and was more recently the home of Italy’s famous comedian Totò Every four years, early August sees Casamale celebrate an ancient religious festival. The streets of the town centre are 28

illuminated by terracotta lamps, torches and other lights to create a kaleidoscope of colour and a magical interplay of light in the ancient village: a unique atmosphere that recalls the history of one of the most enchanting parts of the Mount Vesuvius National Park.

corpo mummificato di un sacerdote morto nel corso del ’700 e di cui non si conosce l’identità. Non c’è solo la chiesa della Neve, tuttavia a rendere preziosa l’anima di Somma. Il Casamale, infatti, racchiude tra le sue mura conventi e palazzi dell’aristocrazia, tra cui palazzo Colletta-Orsini con il suo ricco portale, palazzo Basadonna, il Monastero della Monache Carmelitane e palazzo Secondulfo. Proprio a monte del borgo spicca, poi, il profilo massiccio del castello d’Alagno, un tempo fiore all’occhiello del sistema difensivo del Casamale. Si tratta di un’abitazione fortificata, realizzata per volontà di Lucrezia d’Alagno, amante del re Alfonso I d’Aragona, probabilmente sulle rovine di un fortilizio longobardo. La rocca, detta anche diTotò, è appartenuta negli anni scorsi al principe della risata, Antonio de Curtis. Ogni quattro anni, ai primi di agosto, il Casamale si anima ospitando un’antica festa religiosa. E’ la festa delle Lucerne, dedicata a Santa Maria della Neve. Le stradine del centro vengono agghindate con luci e fuochi in cui spiccano lucerne di terracotta ad olio montate su telai di legno, ma anche zucche, festoni, cordoni di felci e pupazzi che illuminano, in un fantasmagorico gioco di colori, l’antico villaggio, creando penombre e chiaroscuri dagli straordinari effetti magici. In tal modo il Casamale scivola, a poco a poco, in un’atmosfera di misteriosa sacralità. Un modo a dir poco singolare di ricordare la storia senza tempo di uno degli angoli più suggestivi e ricchi di fascino della provincia vesuviana.



Teggiano. L’estremo baluardo del Regno di Napoli di Gabriele Scarpa 30


Galleria Umberto I

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uon vino e pietanze prelibate sulle tavole imbandite. Nelle strade agghindate a festa, nobili vestiti con abiti sfarzosi, dame e paggi inchinati al passaggio del corteo: gli ingredienti giusti per

una cerimonia degna di un re. Correva l’anno 1480 e Teggiano si apprestava a celebrare il matrimonio di Antonello Sanseverino, principe di Salerno, con la bella Costanza, figlia di Federico da 31


borghi da scoprire

In queste pagine particolari del borgo di Teggiano (photo AGN Fotoreporter)

Montefeltro, duca di Urbino. Un giorno memorabile, trascorso tra i vicoli della piccola roccaforte del Vallo di Diano. Una data consegnata alla storia, che la gente del posto rammentò a lungo nel libro immaginario dei ricordi. Come una favola ancora oggi rievocata alla metà di agosto dalla Pro Loco, con la manifestazione “Alla tavola della principessa Costanza”. Occasione unica non solo per degustare i prodotti tipici della tradizione locale, ma anche per godere dell’immenso patrimonio artistico di Teggiano. La storia, infatti, non ha dimenticato di bussare alle porte di questo piccolo villaggio che svetta a 635 metri sul livel32

Teggiano. The last bastion of the Reign of Neaples Gabriele Scarpa

One day in 1480, Teggiano was making preparations for a great banquet to celebrate the wedding of Antonello Sanseverino, Prince

of Salerno, and Costanza, daughter of Federico da Montefeltro, Duke of Urbino. It was a memorable day for the small fortified town, and one that is still commemorated with an event held in mid August known as “at Princess Costanza’a Table”, an ideal occasion not only to try the delicious


borghi da scoprire

lo del mare nella profonda provincia salernitana. Fu in questo paese, al riparo del quattrocentesco castello di famiglia e delle possenti mure che ne fanno una vera e propria fortezza, che Antonello Sanseverino, fresco sposo, ordì la rivolta dei Baroni, destinata a concludersi due anni dopo, in un tragico bagno di sangue. Fu a Teggiano, estremo baluardo difensivo del regno di Napoli, che il principe di Salerno, insieme a molti altri feudatari, tutti fedelissimi alla causa Angioina, consolidò il fronte anti-spagnolo. A quell’epoca oltre al Castello, Teggiano era protetta da mura imponenti, con 25 torri di guardia e quattro porte di accesso, ed era ritenuta una

local produce but also to enjoy the immense artistic heritage of Teggiano. The small town stands at an altitude of 635 m deep in the province of Salerno, but history has not passed it by. Teggiano’s 15th century stronghold was where the recently married Antonello

Sanseverino hatched the baron’s revolt which would end in a bloodbath two years later, and where the Prince of Salerno rallied support for the Angevin kingdom of Naples against the Spanish Bourbon dynasty. At the time, Teggiano was an impregnable fortress, protected by high walls with 33


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25 turrets and four gates and had survived for three months when besieged by the new King Ferdinand. This beautiful and picturesque town is said to have been founded by Greek settlers or by Italian tribes forced from their homes by the Etruscans, although others claim it was Lucanians who laid the town’s foundations in the 4th century BC. It was later colonised by Romans, as can 34

be seen from the Cardus and the Decumanus streets in the town centre, where there are also numerous medieval monuments, such as Cathedral of Santa Maria Maggiore with its 13th century pulpit, the 11th century church of Sant’Antuono, the church and crypt of San Michele Arcangelo and the loggia, whose stone table was used for meetings of the medieval Universitas.

rocca inespugnabile dopo aver resistito per tre mesi all’assedio del nuovo re Ferdinando. Le cronache raccontano che la città fu fondata dai greci diTegea, spintisi fin dentro le valli del Tanagro, alla ricerca di terre fertili. Ma anche dalle genti osco-sabelliche, scacciate dalle loro case dall’avanzata degli Etruschi. Non manca, tuttavia, chi è pronto a giurare che furono i Lucani, all’inizio del IV secolo a.C., a gettare le fondamenta della nuova Teggiano. Tre popoli diversi, tre civiltà pronte a spartirsi la paternità di uno dei borghi più suggestivi del Salernitano. Teggiano, successivamente “colonizzata” dai romani, appare edificata e cresciuta sui resti di un Ioppidum latino: lo testimoniano le due le strade principali del centro, profondamente rinnovato in epoca normanna e poi in età federiciana: il Cardo e il Decumano, ancora visibili nella piantina dell’abitato. Il paese conserva tanti monumenti che, seppur modificati in parte, ricordano ancora l’epoca medievale. Così le chiesette che fanno da cornice al centro storico, tra cui la cattedrale di Santa Maria Maggiore, con il suo pulpito duecentesco, l’antichissima chiesa di Sant’Antuono, eretta forse prima del XI secolo, a un tiro di schioppo dal Castello e la chiesa di San Michele Arcangelo, con la sua cripta. Bellissimo anche il loggiato che sorge all’incrocio del Cardo e del Decumano, con il suo tavolo in pietra, un tempo sede delle riunioni della Universitas medioevale. Gioielli rari, preziosi simboli di pietra: eterne testimonianze dell’antico splendore della sentinella del Vallo.



Sant’Agata dei Goti e Faicchio. Due volti del Sannio che incanta di Eva Molea 36


Galleria Umberto I

P

rende il nome dalla popolazione che l’abitò tra il 600 e il 200 a.C,, il Sannio, terra di mille suggestioni, splendidi paesaggi, gastronomia luculliana e borghi perfettamente con-

servati. Qui, tra colline verdi e montagne di bassa quota, si rivelano piccoli gioielli architettonici che il tempo ha preservato e la mano dell’uomo 37


borghi da scoprire

Nella prima pagina, panorama di Sant’Agata dei Goti; sopra, scorci del centro antico dell’abitato di Faicchio (photo AGN Fotoreporter)

ha sapientemente conservato. Uno in fila all’altro si susseguono ed, in una sola giornata, è possibile visitarne più d’uno. Scegliamo così Faicchio, sulle cui pendici si scorge, austero e immobile, l’antico convento di San Salvatore (detto di San Pasquale), di epoca medievale recentemente restaurato, che al suo interno conserva splendidi affreschi del ‘700. Dal cuore del paese, lungo un sentiero acciottolato disseminato di piccole cappelle decorate, parte la Via Crucis che arriva fino alla maestosa struttura. Da quest’altezza si gode una splendida vista sulla verde vallata che protegge il centro del paese, che si snoda intorno al castello ducale - attualmente adibito a hotel 38

Sant’Agata dei Goti and Faicchio. Two faces of the enchanting Sannio. Eva Molea

Named after the Samnite tribes who lived here between 600 and 200 BC, Sannio is a beautiful area of rolling green hills dotted with perfectly conserved old towns small

enough for visitors to see more than one a day. Take Faicchio for instance: a cobblestone street leads from the town centre past quaint chapels to the recently restored, austere, medieval convent of San Salvatore housing splendid 18th century frescoes. The monastery enjoys a superb view over the green valley protecting


borghi da scoprire

Tra i vicoli di Sant’Agata dei Goti (photo AGN Fotoreporter)

e ristorante - che al suo interno ha una splendida corte con porticati e antichi vessilli. Altra meraviglia, liberamente visitabile, è l’acquedotto romano ancora parzialmente in uso: una lunghissima galleria leggermente arcuata, che si innesta nel fianco della montagna, al cui interno si susseguono dei pozzi verticali che pescano in una ricchissima falda acquifera ad una ventina di metri di profondità. Per non parlare poi dell’antico ponte di Fabio Massimo, datato III sec a.C., che la storia vuole scenario delle battaglie tra Annibale e le truppe romane. Il centro del paese conserva la struttura classica del borgo medievale, con palazzi storici decorati con manufatti in pietra e mo-

the ducal palace – now a hotel and restaurant with a beautiful courtyard and portico Other sites open to the public are the Roman aqueduct, a long, slightly arched tunnel through the mountain side and the 3rd century BC bridge of Fabius Maximus, scene of a battle between Hannibal’s army and the Roman legions The town centre has a classic

medieval layout with delightful buildings and hewn stone monuments. Sant’Agata dei Goti is a historic town perched on a spur between two tributaries of the River Isclero. A number of religious buildings are to be found along the main street and in small squares flanked by antique residences and beautiful shops as it winds its way to the 39


borghi da scoprire

belvedere beneath the lofty ridge. The cathedral overlooking the fountain in the small square was probably built on the ruins of an ancient pagan temple and houses a superb 17th century wooden choir made by Alessandro De Rosa, and the remains of the 13th century mosaic floor. Also worth visiting is the St Francis of Assisi church and convent, home to monks who came to the town in

Fascino, storia e natura a Faicchio (photo Vittorio Boccolini)

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1267. The church has a baroque façade and interior while its bell tower and clock has a recently restored majolica roof. However, Sant’Agata dei Goti is also famed for the quality of its local produce, including aromatic olive oil, fine white and red wines, vegetables, cereals and fruit – especially cherries and the famous annurca apples, which were given the protected geographic origin label (Igp) in 2006.

tivi di notevole pregio. Lasciamo Faicchio per andare alla volta di Sant’Agata dei Goti, cittadella storica che si erge su uno sperone tufaceo tra due affluenti del fiume Isclero, all'incrocio di profondissimi valloni Qui ad accogliere i visitatori è un cospicuo numero di edifici religiosi, che si susseguono lungo il corso principale di Sant’Agata che, tra palazzi antichi, piccole piazze e negozi deliziosi, giunge al bel vedere che affaccia su un’altissima scarpata. Di indubbio interesse il Duomo, probabilmente sorto sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Cerere, con la facciata in una piccola piazza


borghi da scoprire

Il Castello di Faicchio (photo AGN Fotoreporter)

con una fontana centrale. Al suo interno conserva ancora il coro ligneo, opera del seicentesco Alessandro De Rosa che con grande fantasia vi ritrasse volti ed animali mostruosi, e una parte del mosaico che dal XIII secolo ne impreziosisce il pavimento. E ancora, il complesso di San Francesco d’Assisi, composto da chiesa e convento appartenuti ai Frati Minori Conventuali giunti a Sant’Agata dei Goti nel 1267. La chiesa si offre al visitatore con la sua facciata barocca, come l’interno, e il campanile con orologio e cuspide maiolicata, dì freschissimo restauro. Ma Sant’Agata dei Goti non è nota

solo per i suoi tesori architettonici. Sono i prodotti enogastronomici di altissima qualità che rendono questo borgo uno dei fiori all’occhiello di tutta l’area del Sannio. Olio leggero e profumato, vini, sia bianchi che rossi, di grande sentore; legumi, cereali, ortaggi e frutta, ciliegie e mele in particolare. E proprio qui, nelle campagne santagatesi, si coltiva in special modo la mela annurca, prodotto tipico della Campania, che nel 2006 ha ottenuto il marchio Igp (Indicazione geografica protetta). Insomma, tra storia, arte, architettura e buona tavola, nel Sannio ce n’è davvero per tutti i gusti. 41


paesaggi invernali

Le stazioni sciistiche della Campania

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paesaggi invernali stazioni sciistiche

Angoli di paradiso tra cime imbiancate di Marco Di Bello

L

a Campania è solitamente sinonimo di incantevoli paesaggi marini. Il Golfo di Napoli con le sue tre perle: Capri, Ischia e Procida. Sorrento, terra delle sirene. La Costiera amalfitana. Positano. Il Cilento. Verdi scogliere a strapiombo su calme acque dalle ineguagliabili sfumature. Bastioni solitari di mille anni fa che svettano dalla sommità di aridi promontori. Borghi di pescatori incastonati nella roccia. Ineguagliabili istantanee di angoli di paradiso. Ma forse non tutti sanno che la Campania può soddisfare an-

Ski resorts in Campania. A little Paradise in snowy summits Marco Di Bello

Campania is usually associated with beautiful seascapes: the islands of Capri, Ischia and Procida, Sorrento, Positano, Amalfi and the Cilento

coast: sheer, green cliffs reflected in calm blue waters and solitary fortresses looking down from arid promontories onto fishing villages dotted along craggy shores But Campania can also meet the needs of those who love snowcapped mountains and

che chi ama le cime innevate delle montagne ed i paesaggi invernali. L’altopiano di lago Laceno, nel cuore del Parco Regionale dei Monti Picentini, con i suoi trentatrè comuni ai piedi del monte Cervialto (1.809 m.), la vetta più alta insieme al massiccio del Terminio (1.806 m.), è una delle località sciistiche più rinomate della regione, grazie ai suoi 25 chilometri di piste. Siamo in Irpinia, la più vasta distesa forestale del Mezzogiorno, dove immergersi nella natura incontaminata e riscoprire i sapori della

winter landscapes. Around Lake Laceno in the Picentini Mountains national park are Mount Cervialto (1809 m) and the Terminio massif (1806 m) which provide one of the region’s best known winter resorts and 25 km of ski slopes This is Irpinia, the area with the

largest areas of virgin forests in southern Italy and one of the country’s finest gastronomic traditions. Although beautiful all year round, it is in winter that the region is at its best. The village of Laceno (1000 m) comes to life in the cold months as winter sports 43


paesaggi invernali

stazioni sciistiche

Nella prima pagina, l’impianto sciistico del Matese (photo Roberto Spina www.montidelmatese.it)

buona tavola. Un angolo di paradiso in ogni stagione, che d’inverno regala agli avventori il meglio di sé, quando la neve ricopre di un bianco manto le sue foreste e regalando un aspetto magico a tutto l’altopiano. Il villaggio di Laceno, a più di mille metri sopra il livello del mare, si ridesta nei mesi freddi. Grazie a moderni e ben attrezzati impianti di risalita, i boschi innevati si popolano degli amanti dello sport e della natura. Sci ai piedi e giù tra candide radure di impareggiabile bellezza. In alternativa, chi non ha grande confidenza con gli sci, o desidera provare nuove emozionanti discese, può 44

enthusiasts and nature lovers flock to the beautiful slopes. If you’re not a skier, you can always get an adrenaline rush from snow tubing, a kind of rafting on the snow, before heading off to one of the restaurants for barbecued meat, local cheese,

mushrooms, truffles, hazelnuts and chestnuts, all washed down with excellent Fiano di Avellino or Taurasi wines made from locally grown grapes Excursions are another way to enjoy Irpinia. The breathtaking view from Mount Raimagra (1.700 m.) takes in Salerno,


paesaggi invernali stazioni sciistiche

In alto e nella pagina precedente, il Massiccio imbiancato (photo Roberto Spina www.montidelmatese.it)

praticare lo snow tubing, una sorta di rafting sulla neve. E tra una discesa e l’altra, perché non concedersi una gustosa pausa, rinfrancandosi in uno dei caratteristici ristoranti della zona? Carni alla griglia e latticini, funghi e tartufi neri, nocciole e castagne sono le prelibatezze tipiche che fanno la felicità di qualsiasi palato, soprattutto se innaffiate con dell’ottimo Fiano di Avellino o del Taurasi, vini nati da uve coltivate in un’area protetta proprio nelle immediate vicinanze dei Monti Picentini. Le escursioni sono un altro modo per godersi la natura selvaggia del-

l’Irpinia. Mozzafiato il panorama che si gode dal monte Raimagra (1.700 m.). Dalla vetta è possibile scorgere la distesa azzurra del Golfo di Salerno, con Agropoli e Paestum e la Penisola sorrentina. Mentre con un po’ di fortuna, in cielo, lo sguardo può imbattersi in un falco pellegrino, in uno sparviero o in un’aquila reale, che libra sopra le cime di faggi ad alto fusto, castagni, querce, pini e abeti. Di pari bellezza è un’altra meta campana del turismo invernale: il Parco del Matese, venti comuni a cavallo tra le provincie di Caserta e Benevento, che segnano il confine a 45


paesaggi invernali

stazioni sciistiche

Le piste per gli appassionati dello sport invernale per eccellenza, presenti nella zona del Laceno (photo Arch. Pro Loco Bagnoli Irpino)

Agropoli, Paestum and the Sorrento peninsula, while peregrine falcons, hawks and eagles soar above the beech, chestnut, oak, pine and spruce forests Equally beautiful is the Matese Park between Caserta and Benevento, with 46

its natural beauty spots, sports facilities and heritage sites, including medieval castles, churches and houses. The ski resort of Campitello Matese is the most popular locality, but San Gregorio Matese attracts

nord della Campania. Qui l’amore per la natura e lo sport si sposa con l’interesse culturale. I paesi del parco, infatti, sono ricchi di testimonianze storiche: castelli, torri, cinte murarie; chiese, porte e dimore signorili d’epoca medievale. La località più gettonata è Campitello Matese, punto di riferimento per gli appassionati dello sci. San Gregorio Matese, invece, è un ottimo punto di partenza per le passeggiate. Da qui si può raggiungere facilmente Bocca della Selva (1.450 m.), dove, in un vasto faggeto, si aprono gli im-



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stazioni sciistiche

Paesaggio imbiancato del Matese (photo Roberto Spina www.montidelmatese.it)

pianti di risalita per lo sci alpino e le piste da fondo e uno snowpark tra dei meglio attrezzati del Mezzogiorno. Gatti selvatici e poiane, lupi e aquile reali abitano i boschi della catena del Matese, dove il tempo sembra si fermi e il silenzio regna sovrano su ogni cosa. Formaggi, e carni pregiate, pasta fresca e funghi, miele e castagne sono le prelibatezze tipiche del posto, che si possono gustare in locande o ristoranti in borghi incantati, dove fiorente è la lavorazione artigianale della pietra, del rame, del ferro e del vimini. 48

numerous hikers to the vast beech woods of Bocca della Selva (1450 m.) with its ski lifts, cross country skiing and one of southern Italy’s best snow parks. Wild cats, buzzards, wolves, and golden eagles thrive in the timeless, silent

woodlands of the Matese mountains, while local cheese, meat, fresh pasta, mushrooms, honey and chestnuts are on offer in the inns of charming villages where stone, copper, iron and wicker are crafted by local artisans.


Campania Eventi


Campania eventi

Capodanno 2009. Addio al vecchio col brindisi in piazza di Vincenzo D’Episcopo

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esta, musica e fuochi d’artificio. Sono questi i tre ingredienti che fanno del Capodanno a Napoli un momento magico. Una miscellanea umana allegra e danzante riempie piazza del Plebiscito in ogni suo angolo. La sirena Partenope ritrova il suo antico spirito gioviale e spensierato. L’alchimia vincente, brevettata dagli assessorati al Turismo di Regione Campania e Comune di Napoli, da dodici anni attira, nella piazza-simbolo della città, decine di migliaia di persone: partenopei soprattutto, ma anche tanti stranieri, che sempre più numerosi scelgono la metropoli all’ombra del Vesuvio per dare il benvenuto al nuovo anno. Nelle festività natalizie, quello che è uno dei luoghi più suggestivi e famosi di Napoli risplende di una luce nuova e inusitata. Si trasforma nella più grande galleria d’arte contemporanea all’aperto del mondo, ospitando installazioni dei nomi più altisonanti in circolazione. L’opera d’arte di turno fa da cornice ad un altro appuntamento fisso della sera di San Silvestro: il mega concerto. Alle 22 si aprono le danze in una sorta di pista delimitata, da un la50

New Year's Day 2009. Farewell to the old with a public toast Vincenzo D’Episcopo

A party atmosphere with music and fireworks will make new Year’s

Eve a magic moment in Naples’ Piazza Plebiscito. For twelve years now, the event set up by the Regional and City Councils has attracted thousands of revellers from home and abroad to celebrate in


Campania eventi

Fuochi in piazza del Plebiscito (photo AGN Fotoreporter)

to, dal colonnato dell’ottocentesca Basilica di San Francesco di Paola e, dall’altro, dalla seicentesca reggia borbonica. Si canta e si balla sulle note del fior fiore della musica popolare italiana, artisti che ne hanno scritto, e tuttora ne scrivono, pagine di storia. Interpreti della canzone del calibro di Luca Carboni e Nino D’Angelo, Lina Sastri e Aurelio Fierro, Renato Carosone, Massimo Ranieri, Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Almamegretta, Peppe Barra, Enzo Avitabile, Fiorella Mannoia, per citare i nomi più famo-

the city’s landmark square, and the party gets bigger and bigger each year. At Christmas, Piazza Plebiscito takes on a whole new appearance, transforming into the world’s largest open-air contemporary art gallery with

installations by well known artists and a mega-concert venue. At 10 pm, the square bounded by the colonnade of the 19th century Basilica of San Francesco di Paola and the 17th century Bourbon royal 51


Campania eventi

In alto e nella pagina successiva, giochi pirotecnici e folla in piazza in attesa della mezzanotte (photo AGN Fotoreporter)

si, hanno già calcato, dal 1996 al 2007, le tavole del palcoscenico di Capodanno. La musica tiene banco fino al cin cin più atteso: conto alla rovescia corale e, allo scoccare della mezzanotte, tripudio di sugheri che sbottano. Fiumi di champagne inondano il Plebiscito per il primo brindisi del nuovo anno. La musica sfuma, ma la festa continua. Cambia soltanto la location. Bocca aperta e naso all’insù, tutti a smaltire la sbornia sul lungomare di via Caracciolo, dove lo show si trasferisce per i coloratissimi fuochi d’artificio. In cielo si consuma lo spettacolo, 52

palace comes alive to the music of the biggest names in Italian pop music; Luca Carboni, Nino D’Angelo, Lina Sastri, Aurelio Fierro, Renato Carosone, Massimo Ranieri, Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Almamegretta,

Peppe Barra, Enzo Avitabile and Fiorella Mannoia are some who have played here between 1996 and 2007 The music plays as time marches on to midnight when corks pop and the champagne flows. Then the


Campania eventi

venue changes as all head to the Via Caracciolo seafront for the fireworks, whose beautiful displays will be reflected in the Bay of Naples around Castel dell’Ovo, creating a kaleidoscope of colour with searing flashes

and flowers that bloom in the sky and fall as gold, green and silver raindrops Simple and sophisticated. This is New Year’s Eve in Naples and the 2009 celebrations have some surprises in store.

che si rispecchia nelle acque antistanti al Castel dell’Ovo, creando un’atmosfera da mille e una notte. Lame di luce si avvitano nell’oscurità, s’innalzano e sbocciano come fiori su steli altissimi: corolle rosa e azzurro si aprono e pian piano svaniscono in una pioggia luccicante, cascate d’oro e di verde brillante. Semplice e sofisticato. Così è, dunque, il Capodanno a Napoli secondo la ricetta. Una ricetta che, anche quest’anno, riserverà ingredienti nuovi e sorprendenti per salutare al meglio l’ingresso del 2009. 53


Campania eventi

Piazza Plebiscito. Palcoscenico naturale per l’arte contemporanea di Fulvia Ciapparelli

I

n principio fu la montagna di sale. Era il 1995 quando, per la prima volta, piazza del Plebiscito si trasformò in una galleria d’arte a cielo aperto. Mimmo Paladino creò qui la sua enorme installazione: un’immensa montagna di sale da cui emergevano delle sagome di cavalli. Stretta - si fa per dire - tra il colonnato della basilica di San Francesco di Paola e la facciata di Palazzo Reale, fu quest’opera ad inaugurare il perfetto connubio tra arte e festa di piazza in attesa dei fuochi per il Capodanno. La forte volontà da parte delle amministrazioni locali di aprire a Napoli una finestra sull’arte contemporanea - volontà che continua ad esprimersi nella programmazione del Pan (Palazzo delle Arti di Napoli) e del Madre (Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina), i due complessi cittadini dedicati all’arte dell’ultimo secolo - ha portato nel capoluogo campano il gotha della scena artistica internazionale. E ha aperto nuovi scenari nella fruizione libera dell’arte, come del resto già avviene 54

Piazza Plebiscito. A natural stage for contemporary art Fulvia Ciapparelli

It all began with the Mountain of Salt in 1995, when Piazza del Plebiscito

became an openair art gallery for Mimmo Paladino’s enormous installation between the basilica of San Francesco di Paola and the Royal Palace. This combination of art and


Campania eventi

Mattoni in pietra di Trani di Sol Lewitt (photo AGN Fotoreporter)

nelle fermate dell’arte della Linea 1 della metropolitana di Napoli. Il primo a seguire le orme di Paladino fu Jannis Kounellis che, nel 1996, riempì di mobili il portico della chiesa. Il 1997 fu la volta di Mario Merz che allestì i piazza la sua celeberrima serie di Fibonacci (una successione matematica di numeri interi definita a partire dalla coppia 1, 1 in cui l'elemento successivo è calcolato come somma degli ultimi due, ndr). A dare il benvenuto al nuovo

celebration as the townspeople waited for the New Year’s Eve fireworks met the local government’s desire to host a contemporary art event: a commitment that continues in the Pan and Madre venues

dedicated to 20th century art. It also paved the way for the free enjoyment of art, of which some Naples subway stations are emblematic examples. 1996 saw Jannis Kounellis fill the church portico with furniture 55


Campania eventi

millennio fu Anish Kapoor, il quotatissimo artista angloindiano che, al centro della piazza, pose un’enorme farfalla rossa realizzata interamente in pvc. Nel 2001, Rebecca Horn fece emergere 300 teschi dai basoli della piazza, tra lo stupore - e a tratti l’orrore - generale della gente. La piazza, nel 2002, rimase attonita attorno alla spirale di metallo di Sol Lewitt, artista americano famoso per le sue opere geometriche. Nel 2004, Luciano Fabro, uno dei massimi esponenti della corrente dell’Arte Povera recentemente scomparso, mise “L’Italia sotto sopra”: come in un mondo capovolto, un lungo pennone sorreggeva l’Italia con il Sud in testa… Jenny Holzer proiettò, nel 2006, sulla la facciata di Palazzo Reale e sulla basilica con il suo colonnato di testi luminosi con accompagnamento musicale. Infine, nel 2007, Michelangelo Pistoletto, altro noto esponente dell’Arte Povera famoso per la sua “Venere degli stracci”, costruì al centro della piazza una cartina dei paesi del bacino del Mediterraneo e illuminò il fregio semicircolare della basilica con la scritta “Love difference” realizzata nelle lingue dei paesi rappresentati. E adesso, per il 2008, quale sorprendente artista verrà a Napoli per festeggiare l’arrivo del nuovo anno? 56

and, in 1997, Mario Merz set up his famous Fibonacci sequence of numbers around the square The new millennium was heralded by Anish Kapoor’s

enormous, red, PVC butterfly, while, in 2001, Rebecca Horn had 300 skulls emerging from the stone slabs, to the amazement – and sometimes


Campania eventi

In alto a sinistra, i teschi di Rebecca Horn; sopra, l’Italia sotto sopra di Luciano Fabro; in basso a sinistra, cartina del Mediterraneo di Michelangelo Pistoletto; in basso a destra, la farfalla rossa di Anish Kapoor (photo AGN Fotoreporter)

horror – of passers-by In 2002, we saw the metal spiral of Sol Lewitt, the American artist renowned for his geometric designs and in 2004, Luciano

Fabro created his Arte Povera “Italy upside down”. In 2006 Jenny Holzer projected texts onto surrounding buildings with a musical

accompaniment and, finally, in 2007, Michelangelo Pistoletto created a map of Mediterranean countries and projected the message “Love

difference” in their various languages onto the semicircular frieze of the basilica. Who knows which artist’s work will see in the new year in 2008? 57


la donna charme la donna Charme

Le donne della Campania, bellezze che fanno ancora più bella Napoli e la regione.

Nome: Gabriella Cognome: Miele Luogo di nascita: Avellino Anni: 24 Altezza: 1,73 Capelli: castani Occhi: verde grigio La sua storia: È stata protagonista di spot pubblicitari, campagne di affissioni e sfilate di moda. Lavora come responsabile in un’azienda di abbigliamento professionale. La sua passione è tutta per gli amici a quattro zampe; cinque cani, infatti, vivono nel giardino della sua casa. In queste pagine e in copertina: abiti: Sabian Albano Modart Gallery Vico Vasto a Chiaia, 52/53 - Napoli Tel. 081.421716 gioielli: A.C Antonio Caramanna Via Cavallerizza, 2 - Napoli Tel. 081.423852 - 081.0608740 Via Calabritto, 22 - Napoli Tel. 081.7649875 Foto: Michele Attanasio Make up & hair: Francesco Riva Gli scatti sono realizzati nello show room di: Primo Piano Italia Piazza dei Martiri, 30 - Napoli Tel. 081.2481151


la donna charme

Si ringraziano Primo Piano Italia, Sabina Albano e Stefania Caramanna per la collaborazione prestata per la realizzazione di queste immagini


la donna charme

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la donna charme In basso i gioielli indossati dalla modella in copertina



Campania Style


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l’artista

Mimmo Paladino

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l’artista

Volto napoletano nei musei del mondo di Irene Manco

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randi temi della memoria reale ed immaginaria coincidono e si fondono in forme semplificate, sintetiche ed eleganti. Graffiti preistorici densi di significati culturali. Opere emozionali, frutto di un lavoro che mai nulla lascia al caso. Interventi che non interessano solo la tela, ma che vanno al di la della superficie per coinvolgere l’intero ambiente. Emozionanti percorsi linguistici, conseguenza di un’accurata sperimentazione delle diverse tecniche tradizionali: dal disegno alla pittura, alla scultura, al mosaico, all'incisione, alla ceramica e alla terracotta, all'immagine filmica, percorsi visivi che ricalcano concetti vicini al mondo primordiale e magico.

Mimmo Paladino. The Neapolitan in the world’s museums Irene Manco

Real and imaginary themes are blended in refined simplified forms laden with

cultural significance to create emotional works that extend beyond the canvas to embrace the surrounding environment, while painstaking research into traditional techniques (drawing, painting,

Mimmo Paladino, autorevole testimone della Transavanguardia (corrente artistica ideata dal critico Achille Bonito Oliva agli inizi degli anni Ottanta, che afferma l’esigenza di un ritorno alla figurazione ed al recupero di strumenti e metodi “tradizionali” dopo gli anni della sperimentazione astratta e concettuale), nasce a Paduli (Benevento) il 18 dicembre 1948, ma passa la sua infanzia a Napoli e, dal ‘64 al ‘68, frequenta il Liceo Artistico a Benevento. La prima fase della sua attività è caratterizzata dalla sperimentazione fotografica. Nel 1969 allestisce la prima mostra personale a Caserta, che ottiene ampia risonanza. Il suo nome inizia

sculpture, mosaic, etching ceramics, terracotta and photography) allows the artist to express concepts from a primordial and magical world. Mimmo Paladino, a prime exponent of the tran avantgarde movement which stresses the

need to return to figuration and the recovery of ‘traditional’ tools and methods after years of abstract conceptualising, was born in 1948, spending his childhood in Naples and attending Art College in 65


l’artista

Nella prima pagina, l’artista Mimmo Paladino; sopra, l’opera intitolata “La montagna di sale” (photo Fabio Donato)

Benevento from 1964 to 1968 where he experimented with photography. He held a first personal exhibition in 1969, after which he became renowned for his extraordinary pictorial skills 66

and exhibited at the Lucio Amelio gallery in Naples and the "Internationale Triennale für Zeichnung" exhibition in Wroclaw in 1977. In the early 1980s he began his reflections on conceptual art, working

predominantly in monochrome and geometric constructions, as the characteristic features of his later works evoking an arcane universe gradually emerged and he found success abroad. in 1980 he explored large surfaces and

created works of great visual impact. His 1984 work “La vasca” (Capodimonte Museum of Contemporary Art) is one of his masterpieces and in 1988 he held a personal exhibition at the Venice Biennale. His works were


l’artista

Sopra e nella pagina successiva, particolari dell’opera realizzata nei pressi della stazione Salvator Rosa della metro (photo Fabio Donato)

a suscitare notevole interesse anche per le sue straordinarie capacità pittoriche, confermate, nel ‘77, negli spazi della galleria di Lucio Amelio a Napoli. Il 1977 è anche l’anno che lo vede partecipe alla rassegna "Internationale Triennale für Zeichnung" di Breslavia e del suo trasferimento a Milano (in seguito costruirà una casa e uno studio a Paduli dove vive tutt’ora). Gli inizi degli anni ’80 segnano una fase di riflessione sui sistemi dell’arte concettuale e sulla necessità di utilizzare

used in limited edition Swatch watches and Illy coffee cups. In the 1990’s he was the first Italian to exhibit works in China and in 1995 he created his memorable Mountain of Salt in Naples’ Piazza Plebiscito. 2002 saw the most

complete retrospective exhibition ever held in an Italian museum while, in 2005, Paladino directed the film “Quijote”. His works are found in the collections of major museums worldwide. 67


l’artista

nuovi strumenti e linguaggi. Lavora ad opere prevalentemente monocromatiche dalle tinte marcate su cui risaltano costruzioni geometriche e, lento, viene fuori il brusio di tutti quei segni che caratterizzeranno la sua produzione, con tutte quelle immagini che rimandano ad un universo arcano. La sua arte riscuote ampio consenso all'estero. Nel 1980 giunge all'elaborazione di superfici di grandi dimensioni e opere di forte impatto visivo, nelle quali racconta la vita e il mistero della morte. L’opera “La vasca” (1984) è uno dei capolavori di Paladino (conservata nel Museo di Arte Contemporanea di Capodimonte). Nel 1988 è alla Biennale di Venezia con una personale. Le sue opere diventano design per orologi Swatch (in un'edizione di 100 pezzi) e tazzine da caffé (Illy). Negli anni ‘90 è il primo artista contemporaneo italiano a esporre in Cina, alla Galleria Nazionale delle Belle Arti di Pechino. Nel 1995 diventa protagonista di Piazza Plebiscito realizzando la sua indimenticabile Montagna di sale. Nel 2002, il Centro di arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato gli dedica la più completa mostra retrospettiva organizzata da un museo italiano. Tante altre sono le testimonianze che manifestano la sua fama e il suo successo: nel 2005 Paladino è nelle vesti di regista e sceneggiatore per il film “Quijote” e in ultimo, del 2008, il primo evento site specific pensato per gli spazi del Museo dell’Ara Pacis. Le sue opere fanno parte delle collezioni di tutti i Musei di rilevanza mondiale. 94



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Le vie dello shopping. Lo stile si ammira nelle vetrine del centro di Paola de Ciuceis

Negozi in via Calabritto

B

ella gente elegante, belle vetrine, belle caffetterie all’aperto dove far chiacchiere in bella vista, anche nelle tiepide giornate invernali. Uno scenario ideale per gli amanti del bon ton e del bien vivre. Tutt’intorno è un frusciante brulicare di signore e signorine d’ogni età che se ne vanno a spasso di qua e di là in compagnia di amiche e sorelle, o di marito e figli, passando in rassegna ogni vetrina; squadrandole ben bene, tra l’una e l’altra con un occhio al proprio riflesso e l’altro ai contenuti - più che pensieri rimuginano desideri per sé e per gli altri. Programmano acquisti, per la giornata di shopping in corso e per

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quella a venire. E’ un fiorire di soste, ricognizioni di interi reparti dove - tra stand, scaffali e bacheche - è una girandola di voglie all’ultima moda. Insomma, un palpitante andirivieni. D’altra parte, perché no? Le belle signore eleganti, amanti del bon ton e del bien vivre di cui sopra…sono quelle che se ne vanno a spasso tra le vie dello shopping più desiderabili della città. Quelle che, a Chiaia, fanno quadrato attorno a piazza de’Martiri e che, al pari di San Babila-Montenapoleone a Milano, via D’Azeglio-galleria Cavour a Bologna o CondottiFrattina a Roma, come dire, in Fifth Avenue a New York, Rodeo


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Piazza dei Martiri

Shopping routes. Style and elegance in downtown's windows Paola de Ciuceis Beautiful shops and open-air cafés on cool winter evenings are the perfect setting for lovers of style, elegance and fine living. Accompanied by family or friends,

ladies of every age study the contents of each shop window they pass, perhaps sparing a moment or two to check their reflection, and mull over the things they would like to buy for themselves or for their nearest and dearest before heading back to displays of fashionable objects of desire. This is the scene in the luxury shopping streets bordering on Piazza

Drive a Los Angeles, Mount Street a Londra, sono il cuore dello shopping di lusso. Qui come lì, lo sguardo oscilla voluttuoso tra grandi firme e produzioni artigianali ormai note ovunque nel mondo, tanto che estimatori vengono a comprarle di proposito lasciandosi spedire, poi, tutto quel che è su misura. Del resto, quanto a tendenze fashion o creatività partenopea che sia, ce ne è, davvero, per tutti i gusti: abbigliamento, calzature e accessori delle più note griffe locali e internazionali, gioiellerie antiche e moderne, librerie e botteghe d’antiquariato, artigiani del marmo, dell’argento, del cuoio, della carta; in più musei e gallerie d’arte 71


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Vetrine di lusso in via Filangieri, via dei Mille e piazza dei Martiri

de’ Martiri – the Neapolitan equivalent of Milan’s San BabilaMontenapoleone, Fifth Avenue and Rodeo Drive in the USA and London’s Mount Street. Here, designer garments and objects of fine craftsmanship renowned throughout the world are desired and purchased without a second thought, while instructions are left 72

for bespoke items to be forwarded on completion. Neapolitan fashion and flair can meet every need: leading local and international brands of clothing, footwear and accessories, antique and modern jewellery, books and furniture, marble and leather goods, prints and silverware, as well as museums and galleries of

contemporary art. Customers will have a huge range to choose from and will be tempted to give in to their heart’s desire on each occasion before savouring an aperitif or a coffee at one of the elegant cafés. Then it’s back to the serious business of shopping in the area bounded by the five piazzas (Amedeo, San Pasquale, Vittoria,

de’ Martiri and Santa Caterina), with Via Vittoria Colonna, Via dei Mille, Via Filangieri Via Carducci, Via Poerio and Via Calabritto surrounding the maze of alleys near Via Cavallerizza. A fitting end to the day is to follow Via Chiaia to the Royal Palace and historic Via Toledo, where another shopping adventure awaits.


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Shopping in via Chiaia

contemporanea. Insomma, neanche a dirlo, l’unico difetto è l’imbarazzo della scelta. Ma si risolve presto, semplicemente decidendo di assecondare i propri desideri senza esitazione. Al tavolino del bar alla moda, per un caffé o un aperitivo, le chiacchiere tra amici corrono veloci giusto il tempo di un pausa; poi tutti in sesto per riprendere subito il passeggio à la page. Fatto il punto della situazione e delimitato il raggio d’azione alle vie comprese tra le 5 piazze della zona - Amedeo, San Pasquale, Vittoria, de’ Martiri e Santa Caterina - per il resto è un gioco da ragazzi: è sufficiente darsi

un senso di marcia circolare e partire unendo il gusto dello shopping e dello struscio nel ‘salotto della città’; il giro del quadrilatero è così presto compiuto: da una parte, via Vittoria Colonna, via dei Mille e via Filangieri sono l’una il proseguimento dell’altra senza soluzione di continuità; dall’altra, la parte alta di via Carducci, l’intera via Poerio e poi Calabritto; al centro, via Cavallerizza e il suo dedalo di vicoletti tutt’intorno. Per finire, poi, l’asse di via Chiaia che, passato il ponte, punta dritto su Palazzo Reale e la storica via Toledo. Ma questa è un’altra sessione di shopping. 73


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Primo Piano Italia. Due anni che valgono secoli

di Paola de Ciuceis

Particolare dell’ingresso dello show room in piazza dei Martiri

A

ccogliente, elegante, unico. Proprio come le manifatture artigianali che propone: strumenti di scrittura, abiti sartoriali maschili, cravatte, camice, calzature. Una visita a PrimoPianoItalia il consorzio fondato dal cavaliere Nino Marino di Delta Markiaro con Sartoria Sabino, Antica Camiceria Lombardi, Ulturale cravatte e Paolo Scafora calzature è un’esperienza di stile e di gusto nel vestire. Glamour in

ogni occasione, e mai scontato nelle sue proposte, lo show-room di palazzo Calabritto in piazza dei Martiri è una finestra sul mondo di chi ama fare acquisti con quel pizzico di originalità che ne svela la personalità attraverso i piccoli dettagli. Le particolarità delle cinque migliori griffe dell’hand-made partenopeo che si sono unite per creare l’atelier giusto per lo shopping di uomini di classe.

Two years are worth centuries

PrimoPianoItalia show-room in Piazza dei Martiri, where glamour for every occasion awaits visitors to the window on the world of original and exclusive items, hand-crafted in Naples for men of taste and elegance. This is the perfect place for men who’s must is being always elegant and stylish.

Elegant and unique just as the craftman manufacture in its windows: Delta’s writing instruments, Sabino’s tailored men’s suits, Ulturale’s neckties, Lombardi’s shirts and Scafora’s footwear on display at the exquisite 74

Piazza dei Martiri, 30 -Napoli - Tel. 081.2481151 - www.primopianoitalia.it


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Antica Camiceria Lombardi. Rivivono le antiche tradizioni artigianali

U

n lavoro paziente e appassionato, questo è il segreto di Luciano Lombardi e di sua figlia Alessia che lo coadiuva nel rinnovare le antiche e alte tradizioni artigianali di famiglia. Da loro si lavora con messa in spalla ad ago solo, in pratica secondo i dettami più tipici dell’attività manifatturiera. Classica o sportiva, la camicia Lombardi ha dalla sua che è sempre semplice e allo stesso tempo raffinata. Insomma, proprio come il ca-

postipite Filippo: “maestro sartore camiciaio” che ha sempre lavorato su misura trasmettendo uguale consuetudine ai suoi eredi: Luciano Lombardi, appunto, che per la camiceria uomo strizza l’occhio alla moda, ma resta fedele a classico, e la giovane creativa Alessia, cui è affidato per intero l’universo femminile e alla quale signore e signorine si affidano per essere à la page anche con indosso una semplice camicia.

Here ancient traditions are still alive

refined, using techniques handed down by master bespoke shirt-maker Filippo Lombardi Luciano Lombardi keeps an eye on changing fashions but remains faithful to the family philosophy, and Alessia oversees the ladies’ section to ensure that their clients always look their best.

Patience and passion are the success formula of Luciano Lombardi and his daughter Alessia, who use traditional needlework in all their creations. Classic or casual, Lombardi shirts are always simple yet

Via Nuova Stazione, 22 - Portici (Na) -Tel. 081.7767908 - www.anticacamicerianapoletana.com

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Delta-Markiaro. Strumenti di scrittura e accessori à la page

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lue Grotto o Faraglioni? È il dilemma di chi si appresta a scegliere uno dei nuovi strumenti scrittura Delta dedicati agli scorci più belli dell’Isola di Capri (Marina Piccola e Marina Grande, le altre due linee disponibili). Se, dunque, sinora non avevate mai pensato di poter scrivere rimirando Faraglioni e Grotta Azzurra pur essendo lontani da Capri, ora è il momento di farlo; semplicemente stringendo tra le dita una di que-

ste penne limited edition che Nino Marino, Ciro Matrone e Luigi Muscente propongono accanto ai loro must: l’inconfondibile Dolcevita nei colori nero e arancio madreperlato; Wè, what else! (cos’altro!) che cambia il fermaglio in un secrétaire con un portafortuna di corallo mediterraneo; Aromaterapia che fa della penna un oggetto di benessere nascondendo nella clip un legnetto di midollino imbevuto di olii essenziali.

Writing instruments à la page

and Luigi Muscente. Other exclusive items include the unmistakeable black and orange Dolcevita; Wè, what else! with its Mediterranean coral lucky charm; and Aromaterapia whose clip contains a wooden strip soaked in soothing essential oils.

Blue Grotto, Faraglioni, Marina Grande or Marina Piccola? It’s a touch decision when choosing one of the Delta, limited edition writing instruments dedicated to the island of Capri by Nino Marino, Ciro Matrone 76

Via Fratelli Cervi, 21- Parete (Ce) -Tel. 081.5036028 - www.deltapen.it


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Calzature Paolo Scafora. Le scarpe da casa buone anche per uscire

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opo il mocassino tubolare lanciato per la scorsa estate e le scarpe da green da personalizzare con i colori sociali del circolo di appartenenza, la creatività di Paola Scafora non conosce soste; anzi, pulsa ancor di più. E per i momenti del relax casalingo invernale propone un’altra novità: le simpatiche ed esclusive scarpe da casa; vale a dire, magnifiche pantofole in velluto con fodera in raso o in cachemire da

personalizzare ricamando sul collo le cifre del proprio nome accanto al logo della rinomata azienda partenopea che ha fatto dell’artigianalità il suo punto di forza. Morbidissime, in lavorazione Bologna cucita mano, sono avvolgenti come un guanto e si usano in poltrona ma, i più audaci, se interessati ad abbracciare il look bohemien del momento, naturalmente potranno usarle anche per uscire.

Slippers also good for walking

with satin or cashmere and personalised with monograms alongside the logo of the Neapolitan firm renowned for its traditional craftsmanship. Soft and supple, they are suitable not only for the home, but can also be worn outdoors.

After last year’s tubular moccasins and customisable golf shoes, Paola Scafora continues with a tidal wave of flair and originality. For relaxing at home in winter, there are exclusive velvet house shoes, lined

ViaTavernola, 8 - Casandrino (Na) -Tel. 081.8304808 - www.paoloscafora.it

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Sartoria Sabino. Colori moda per tessuti che affasciano

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iacca di camoscio waterproof, cappotto pullover, jeans di cotone e cachemire. Sono le novitĂ della maison Pasquale Sabino. Naturalmente da ordinare su misura, secondo la tradizione del noto atelier partenopeo con filiali a New York, Tokyo e Londra e clienti di grido come il governatore Mario Draghi, il giornalista Maurizio Costanzo, il direttore Ferrari Jean Todt, il sovrano del Qatar. Per loro, ma per chiunque al-

tro lo volesse, Michele e Marcello Sabino - figli di Pasquale - realizzano bellissimi cappotti sfoderati che (senza tela, nĂŠ fodera) avvolgono la figura in due lembi di eccezionale cachemire inglese (cammello, blu, grigio, spigato, i colori da scegliere); stesso discorso per la giacca idrorepellente in blu navy e blu marine, tabacco, testa di moro, e per il jeans cotone e cachemire (beige, grigio scuro, nero).

Fashion dyes for embracing fabrics

sovereign of Qatar, but anyone can go to Michele e Marcello Sabino for superb ? length, unlined coats in English cashmere, waterproof suede jackets in navy blue, royal blue, tobacco and dark brown, and beige, dark grey and black cotton and cashmere jeans.

The traditional Neapolitan bespoke tailoring firm with ateliers in New York, Tokyo and London has numerous prestigious clients, such as Bank of Italy governor Mario Draghi, Ferrari team boss Jean Todt, and the 78

Via Napoli, 131- Casalnuovo (Na) -Tel. 081.8422724 - www.sartoriasabino.it


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Ulturale cravatte. Segreti d’autore nascosti tra le pieghe

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agnifiche scatole da collezione nascondono sorprese multiple. Al loro interno, le meravigliose cravatte che Ulturale confeziona con raffinate stoffe (selezionate nelle migliori e più antiche manifatture tessili e stamperie italiane e inglesi) e, poi, a ben vedere piccoli intriganti dettagli per renderle ancora più affascinanti: estrosi monili che fra le pieghe le impreziosiscono e personalizzano ulte-

riormente. Tra le più apprezzate, senz’altro la “Too fab (strepitoso!)”, la sette pieghe con un oggetto artistico sul retro: un fallo in miniatura di corallo rosso con gancio in oro, lavorato da Mondial Coral; e la “Kamasutra”, con un piccolo cammeo in conchiglia con scene (tratte dalla mitica opera in sanscrito) incise, da De Luca cammei, in onore della tradizione indiana.

Folds hiding little secrets

hidden in the folds of the ties. The “Too fab (strepitoso!)” seven-fold tie model hides a miniature red coral and gold phallus charm crafted by Mondial Coral; while “Kamasutra” has a small cameo with scenes from the Indian manual carved by the De Luca firm.

Ulturale’s superb neckties are made by using the finest fabrics selected from the best English and Italian textile firms - some also from Sabino’s archives - and enhanced by small yet charming details: fanciful jewels

Via Ferrante Imparato, 98 - Centro Mercato 2 (Na) -Tel. 081.2481151 - www.ulturalecravatte.it

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Caramanna Gioielli. Tutta la natura prêt à porter

di Annalisa Palmieri

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stro ascendente gioielli. Sembra nata sotto i migliori auspici la nuova linea firmata Caramanna ispirata questa volta all’Albero della Vita. Un delizioso ciondolo in argento, oro e tormaline con girocollo rigido, raffigurante l’albero dell’Eden. Un monile dal forte valore simbolico che

Caramanna Jewellery. The natural world prêt à porter Annalisa Palmieri A bright future awaits the new Caramanna line of jewellery inspired 80

by the Garden of Eden. The delightful silver, gold and tourmaline Tree of Life pendant on a rigid necklace is highly symbolic: the right branch symbolises love, the left strength and the central

rappresenta, secondo i dettami della più antica raffigurazione, gli opposti fondamentali dell’umanità e l’unione tra essi: il ramo destro rappresenta l’amore, il sinistro la forza e il centrale che unifica i due la compassione. Completano la parure orecchini e anello che richiamano il ramage del-

one stands for compassion. The set is completed by matching earrings and a ring embellished with amethyst, topaz or tourmaline Other new items include the ‘pebble’ rings and the Acqua line in

silver and gold with milk aquamarine and tourmalines. The necklaces and rings have stones in shades of the Mediterranean autumn which perfectly match the greys, blues and greens of this


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l’albero con pietre in abbinamento al ciondolo in ametista, topazio o tormalina. Tra gli ultimi nati sotto una buona stella figurano anche gli anelli “ciottoli” e la linea Acqua, sempre in argento e oro con acquamarina milk esaltata dalle varie gradazioni delle

tormaline. La collana e gli anelli a una o più pietre richiamano i toni mediterranei delle prime giornate autunnali, che legano perfettamente con i grigi, i blu e i verdi di gran moda quest’inverno. «Le nostre collezioni – spiega la jewelry designer Stefania Caramanna – da sempre sensibili sia

season’s fashions. Designer Stefania Caramanna explains that their jewellery is sensitive to the needs of fashion, without abandoning the success obtained by previous ranges, such as the

made and all the lines can be customised to make them even more precious. The two Caramanna stores also stock the still fashionable choker, thong or multiple band necklaces, as well

unmistakeable animals line with porcupines, frogs, fish, owls, snakes and octopi, or the Bubo Bubo pendant of a stylised owl on a long silver chain. Caramanna jewellery is exclusively hand

as pearls, milk aquamarine and lapis which are in vogue again, and the classic four seasons black onyx and red coral. Customers will also find a selection of brand name jewellery and watches. 81


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Nelle pagine precedenti, anelli Ciottoli; sopra, anello e ciondolo della collezione Acqua (photo Luciana Lamanna)

ai dettami della moda che alla ricerca e allo studio di forme innovative e simboliche, si rinnovano stagionalmente con nuove linee senza mai rinnegare o abbandonare le precedenti che rappresentano dei veri e propri must della nostra produzione». Ecco dunque gli inconfondibili anelli con animaletti “movimentati” da porcospini, ranocchi, pesci, civettine, anaconde e polipi. O il ciondolo Bubo Bubo, che richiama le fattezze di un gufo reale stilizzato da portare con una lunga catena in argento. «I nostri lavori – continua la 82

Caramanna - sono interamente realizzati a mano e molti pezzi vengono disegnati e prodotti in modo esclusivo per i nostri clienti. Inoltre tutte le linee possono essere realizzate nelle varianti più preziose». Ma nelle due gioiellerie Caramanna, quella di via Cavallerizza a Chiaja e l’altra di via Calabritto, dove a fare gli onori di casa con Stefania Caramanna ci sono il papà Antonio e il marito Massimo Silverii, non mancano collane a collarino, laccio o multifilo e orecchini con ametista, ancora di gran moda.


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Anello e ciondolo della collezione Albero della Vita (photo Luciana Lamanna)

Ma anche perle multicolor, acquamarine milk, crisopasi, lapis, tornati nuovamente alla ribalta, e gli ormai classici four season nero onice e rosso corallo. Senza dimenticare che nei due showroom è possibile trovare oltre a gioielli di produzione propria anche monili e orologi delle griffe più importanti. Proprio nell’elegante cornice dello show-room di via Calabritto, in occasione delle festività natalizie, sarà allestita una doppia mostra dedicata all’arte napoletana. Un’esposizione di presepi, a cura di Tiziana D’Auria,

erede dell’antica tradizione partenopea e una mostra pittorica di Patrizia Balzaramo, aurice di quadri con soggetti dedicati a scorci paesaggistici di rara bellezza, sospesi a metà, tra il naif e il moderno. Un appuntamento da non perdere. Caramanna Gioielli Via Cavallerizza a Chiaja, 2 Napoli Tel. 081.4238352 Via Calabritto 22 - Napoli Tel. 081.7649875 83


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Sabina Albano Modart Gallery. Dove arte e moda vanno a braccetto

di Eva Molea

In queste pagine, abiti e tele nella Modart Gallery di Sabina Albano (photo Riccardo Demolite)

V

ico Vasto a Chiaia. In questo angolo un po’ defilato dal bel passeggio di Chiaja, uno scrigno dei tesori continuamente attira i passanti con le sue splendide vetrine. Ăˆ Emporio di Parma, dove le scarpe disegnate da Sabina Albano e Willy Santangelo mostrano tutto il loro splendore sotto i riflettori delle vetrine. Ma come nelle migliori scatole cinesi, una dentro l’altra, le meraviglie non sono solo quelle sotto lo sguardo dei passanti. Infatti, la bouti-

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Sabina Albano Modart Gallery. Where art and fashion go hand in hand Eva Molea

Not far from the main Chiaja shopping area,

the window displays of Emporio di Parma draw in passers-by with its magnificent shoes designed by Sabina Albano and Willy Santangelo But all is not


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que nasconde al piano di sotto una galleria d’arte, uno spazio che Sabina Albano ha voluto dedicare agli astri nascenti dell’arte e della moda napoletani e del Sud in generale. Con i suoi lunghi trascorsi di fashion designer e stylist, con numerosi premi ottenuti nella sua carriera a Napoli e a Milano e con la convinzione che Napoli sia una fonte inesauribile di ispirazione, è Sabina Albano l’anima della galleria, è lei che personalmente incontra gli artisti, segue le loro creazioni, cerca di ispirali, creando continue connessioni tra le due realtà dell’arte contemporanea e della moda, che mai in altro luogo furono più vicine. E così, quadri, sculture, installazioni, gioielli, monili, oggetti di design, ma anche abiti particolari fuori dagli schemi, trovano in Modart Gallery la giusta collocazione accanto alle ultime creazioni e agli evergreen della gallerista, che coltiva la sua passione per la moda fin dalla più tenera età – Sabina Albano ha sempre sognato di lavorare nel settore della moda, tanto che da bimba disegnò una copertina per una rivista di moda per i più piccini - con ottimi risultati. Nei prossimi progetti della galleria, oltre ad una mostra di Marco Abbamondi, che Modart Gallery allestirà a Pozzuoli presso lo Spazio Lancia Regina il 18 dicembre, per il 2009 c’è già in programma un’esposizione di Carla Seller e l’ambizione di poter continuare con sempre maggior successo su questa strada, intrapresa ormai quattro anni fa, con lo scopo preciso di offrire una vetrina privilegiata ai giovani 85


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what it seems, because the ground floor of the elegant boutique is home to an art gallery that Sabina Albano has opened up to emerging artists and fashion designers from southern Italy. Sabina Albano, who has enjoyed a long and successful career in fashion and design in Naples and Milan, is convinced of Naples’ creative potential; she is the gallery’s soul, meeting and inspiring artists and bridging the gap between contemporary art and fashion to bring them closer together than ever before. The Modart Gallery creates an ideal location for art works, fine jewellery and unique garments alongside the creations of Sabina Albano, who has felt passionately 00

about fashion ever since she drew the cover design for a children’s fashion magazine Forthcoming projects include exhibitions by Marco Abbamondi and Carla Seller, and the intention is to continue to bring young and as yet unknown talents to the attention of the art and fashion public Sabina Albano also aims to set up a fashion library so that young people will be able to benefit from the experience of the world’s best creators of gloves, shoes and garments Passion, determination and optimism are her winning cards and she will certainly know how to play them and crown this project with success.


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talenti ancora ignoti al grande pubblico dell’arte e della moda. Ma Sabina Albano ha un altro un sogno che intende realizzare: una biblioteca sulla moda. Registrando, da esperta, una carenza in questo settore, Sabina Albano vorrebbe poter offrire uno spazio di studio e di approfondimento culturale ai giovani che scelgono d’investire nel settore della moda all’ombra del Vesuvio, formati dai migliori artigiani di

guanti, scarpe, sartoria del mondo. Passione, determinazione e ottimismo sono le sue carte vincenti e certamente saprà usarle al meglio per portare a termine anche questo progetto. Sabina Albano Modart Gallery Vico Vasto a Chiaia, 52/53 Napoli Tel. 081.421716 87


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E.&G. Cappelli. Per realizzare la cravatta che sogni

di Paola de Ciuceis

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enza nessuna insegna pubblicitaria da poter seguire, come ogni scrigno del tesoro che si rispetti, è da cercare; un po’ a naso, un po’ seguendo il passaparola degli estimatori che conduce nel dedalo delle viuzze di Chiaia. Una volta alla meta, però, il risultato è garantito: meraviglia e soddisfazione riecheggiano all’unisono. Nel laboratorio artigianale di cravatte E.&G. Cappelli di Patrizio Cappelli – un ex-farmacista che a siringhe e flaconi ha preferito il fruscio delle sete e il fremito dell’ago che entra ed esce dalla stoffa – si sceglie tra capi d’ottima manifattura la cui caratteristica, oltre la qualità, è la presen-

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E.&G. Cappelli. Where your dream tie comes true Paola de Ciuceis There are no signs telling you how to get to E.&G. Cappelli, the traditional necktie atelier of Patrizio Cappelli; you must feel

your way through the alleys of Chiaia, seeking enlightenment from well-dressed gentlemen. Cappelli gave up his job as a chemist to dedicate his time to making high quality neckties renowned for the thread running the entire length of the tie that


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In queste pagine, immagini di alcune esclusive cravatte targate Cappelli e dello show room (photo Luciana Lamanna)

can be pulled to restore the tie to its perfect form. Cappelli has extensive prêt à porter collections and fabrics for bespoke ties which can be made in just 15 days. In the lounge area, ties are arranged by colour with every hue between muted and vivid:

from elegant blues to warm reds and yellows according to the season or time of life. Self-coloured ties (perhaps with monograms based on nautical motifs) and patterned models in a huge range of designs, from the classic paisley to small flowers, cogwheels,

za della “frizione”: quel filo che attraversa la cravatta per tutta la sua lunghezza e che, nel tempo, è garanzia per la forma che resta inalterata; o, meglio, è presto ripristinata ogni volta che ce n’è necessità semplicemente tirando il filo. Ma la vera gioia, da Cappelli, è nel passare in rassegna una gran scelta di prêt à porter e un bel po’ di square da farsi cucire su misura di lì ad una quindicina di giorni. Tra i banconi del salottino d’attesa e la sala esposizione, l’infilata di cravatte segue l’ordine della scala cromatica che, dai toni più morbidi a quelli più accessi, non si lascia sfuggire 89


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miniature animals and a variety of polka dots, concentric circles and so on. However, first the material needs to be chosen: heavy silk, fine wool or soft cashmere. The cosy atmosphere of the small boutique transforms a simple purchase into a social event, where 90

friends and relatives meet and exchange views on this simple male accessory, including Patrizio Cappelli’s sevenfold tie, which has been popular with professional gentlemen of all ages since the 1940’s. Unisex scarves and ladies’ foulards complete the product range.

una sfumatura: dai toni eleganti del blu a quelli più calde del rosso e del giallo, la differenza della nuance è anche legata alla stagione dell’anno o della vita. Naturalmente, poi, si sceglie – secondo preferenza – anche tra il tinta unita (magari con le cifre in forma di bandierine mutuate dal codice delle navigazione) e il fantasia con una vasta gamma di disegni: dalla più classica “virgola” cachemire al fiorellino, dalla ruota dentata alla miniatura di animaletto passando per pois e pallini a cerchi concentrici…e via dicendo. Naturalmente dopo aver scelto il tessuto: sete pesanti, lane pregiate, morbido cachemire. Il tutto in un’atmosfera di gran relax, in un luogo piccolo e accogliente dove la spesa del più tipico accessorio maschile si trasforma facilmente in momento di socialità tra amici, di complicità tra fratelli o padri e figli, più semplicemente d’incontro per la condivisione di un parere su lunghezza, larghezza, nodo, tipo di decoro e quant’altro. Fiore all’occhiello della produzione di Patrizio Cappelli è la “settepieghe”, il modello che ebbe gran successo negli anni ’30-’40, ma che resta presenza intramontabile nel guardaroba di professionisti e gentiluomini d’ogni epoca e d’ogni età. Sciarpe unisex e foulard da donna arricchiscono il bouquet di prodotti proposti accanto alle cravatte. E.&G. Cappelli Via Cavallerizza a Chiaja, 37 Tel. 081.400166



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Idem. Accessori che incantano al primo sguardo

di Paola de Ciuceis

Gioielli e borse d’alta classe sugli scaffali della boutique Idem (photo Luciana Lamanna)

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gni regno ha il suo sovrano. E quello di Idem è il cuoio che, robusto e profumato come si conviene, fra tradizione e innovazione incanta senza delusione estimatori vecchi e nuovi. Il passaparola, si sa, è la migliore referenza. Lo sanno bene Ciccio e Marietta Tramontano che nel solco della memoria paterna, una stagione dopo l’altra, rinnovano con successo i fasti di un’azienda nata ben un secolo fa. Piccolo ma accogliente e ricco di sorprese tutte da scoprire, il loro spazio di Chiaja è anche luogo d’incontro per scambiare chiacchiere e opinioni sul regaluccio da fare per il prossimo impegno mon-

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Idem. Wonderful accessories with the power of enchantment Paola de Ciuceis

In the kingdom of Idem, leather reigns supreme; its texture and aroma encompassing tradition and innovation, enchanting all

who enter. Ciccio and Marietta Tramontano carry on the over 100 year old business from their compact but lively premises in Chiaja where customers willingly exchange views on gifts for forthcoming events or more personal purchases. A feast for the


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In questa pagina e nella successiva, altri prodotti dello show room (photo Luciana Lamanna)

eyes awaits: from bucket bags to brief cases for him and her, in every shape, size and colour, including the latest fashions and the all-new Idem hand-crafted range. There’s the modern, ethnicinspired bags designed by Ciccio and created by master craftsmen in the company

workshops or selected from leading brands, as well as scarves, stoles, gloves and hats personally chosen by Marietta from the finest Italian and overseas products There are even designer décor articles, such as a line of Mediterranean and Mexican

dan-sociale o sull’acquisto da dedicare a se stesso. Appena oltre la soglia, lo sguardo è già dimentico di quel che l’ha spinto a soffermarsi sulla vetrina e corre veloce, mai sazio, da una parte all’altra. Oltre le borse - le ben note shopping a secchiello e le cartelle da lavoro per lei e per lui da scegliere in ogni forma e misura, nei colori classici e in quelli più alla moda, inclusa qualche personalissima novità targata semplicemente Idem - la gamma di prodotti si estende alle più varie tipologie di prodotti artigianali. Dai gioielli d’impronta moderna e tendenti all’etnico disegnati da 93


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ceramics, which help showcase the Idem treasures. Idem jewellery includes fashion and alternative items, such as the Plexiglas collection and hand-made bags in dyed leather as well as soft napped hides in all the colours of the rainbow, from moss green and aubergine to denim blue and 94

purple, not to mention the extremely feminine and unique clothing collection. The Tramontano family range is completed by leather goods for the home and the office, prêt à porter and bespoke items which Idem creates and can ship all over the world.

Ciccio e fatti realizzare dalla squadra di maestri creatori del suo laboratorio o scelti tra i marchi di maggior pregio presenti sul mercato, all’ampia scelta di sciarpe e stole, guanti e cappelli, pezzi unici di abbigliamento selezionati personalmente da Marietta che ama cercare il meglio delle manifatture locali in giro per l’Italia e per il mondo. Addirittura qualche complemento d’arredo di design (una linea in ceramica ispirata al Mediterraneo e ai luoghi desertici messicani) disposto qua e là tra scaffali e vetrine come espositore d’eccezione dove sistemare adeguatamente e ben in vista i tesori di Idem. Si spazia dai gioielli di tendenza o completamente alternativi come la serie degli oggetti in plexiglass, alle borse lavorate a mano non solo in cuoio colorato ma anche in morbidi pellami nappati (con una strepitosa scelta di colori: grigio, melanzana, verde muschio, oliva o petrolio, blu denim, acacia rubino e viola), all’abbigliamento pensato per vestire donne amanti della femminilità lontana dai canoni più classici. A completare la complessa ricerca dei fratelli Tramontano, poi, intriganti linee di piccola pelletteria per casa e ufficio, da borsa o da scrivania. Il tutto all’insegna di una totale accessibilità, non solo per il prêt à porter ma anche per i pezzi unici su misura che Idem realizza per chi ama soluzioni personalizzate e, volendo, spedisce ovunque. Idem Via Ferrigni, 32 - Napoli Tel. 081.2471169



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Voyage Pittoresque. La storia di Napoli raccontata da antiche immagini di Sarah Ricca

Regali di prestigio

I

l Vesuvio che si staglia sul blu del mare. Le vele di antiche imbarcazioni che solcano le acque del Golfo. Immagini del passato che ancora oggi rivivono nelle stampe realizzate da Voyage Pittoresque, azienda made in Naples che nasce alla fine del secolo scorso, ma che ha radici ben piÚ antiche. Tutto ha inizio alla fine dell’Ottocento con la casa editrice della Libreria Antiquaria Regina che pubblicava libri di grande spessore. Opere che, raccolte e custodite gelosamente, sono diventate il primo patrimonio di Voyage Pittoresque. Un patrimonio tramandato, dai Regina, di padre in figlio. E fu proprio il trisavolo di Gennaro Regina, oggi alla guida

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Voyage Pittoresque. The history of Naples in antique images Sarah Ricca

Mount Vesuvius and sail boats reflected in the blue waters of the Bay of Naples. Images from the past that are brought back to life by Voyage Pittoresque, a Neapolitan firm set

up in the 19th century when Libreria Antiquaria Regina began to publish important works now jealously guarded by Voyage Pittoresque. One such volume was the first edition of the most famous Italian Novel, The Betrothed by Alessandro Manzoni, published by one of the current owner’s ancestors. Clients of Libreria


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Preziosi in metallo

dell’azienda insieme al fratello e al resto della famiglia, a curare la prima edizione del più celebre romanzo della letteratura italiana: “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni, che a ragione si può definire il primo cliente della dinastia dei Regina. Il primo a cui ne sono seguiti tanti altri. Tra i clienti della Libreria Regina prima, e di Voyage Pittoresque poi, si annoverano nomi come Spadolini, Craxi, l’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e numerosi Ministri. Politici, imprenditori, ma anche soltanto turisti o napoletani, che non possono rinunciare ad arredare studi e salotti imprezio-

sendo le pareti con stampe uniche al mondo. Stampe che oggi sono proposte anche con rielaborazioni grafiche moderne. Fotografie di paesaggi d’epoca, riproposte in chiave contemporanea e dipinte a mano. Ma Voyage Pittoresque non è soltanto sinonimo di stampe. Immagini partenopee, ma anche soggetti di genere differente, fanno da sfondo a eleganti rubriche e calendari. Stampe a cui nel corso degli anni si sono aggiunti raffinati e unici oggetti di design realizzati in metallo, cristallo, terracotta, porcellana e argento. E, come avveniva in tempi antichi quando gli alchimisti con scienza e arti magiche tentavano di trasformare il vile me97


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In alto, acrilico su tela, Panorama di Napoli; in basso, acrilico su tela, veduta su Bagnoli

Regina and Voyage Pittoresque include several of Italy’s premiers and presidents, politicians and businessmen as well as tourists and ordinary Neapolitans who demand unique prints for the walls of their studies and lounges. These prints are also available in more 98

modern forms, such as antique photographs that have been then been hand-painted. Voyage Pittoresque does not only deal in prints. Their images of Naples also appear on diaries and calendars and in refined design objects, veritable works of art created by skilled

artisans out of metal, crystal, terracotta, porcelain and silver. Art for all: that is the motto of Voyage Pittoresque, which also has young children among its customers thanks to its publishing initiatives such as the illustrated Life of Pulcinella written in e

Neapolitan dialect with a translation in Italian. If you look carefully at the illustrations, you will see that the faces of Pulcinella’s kidnappers belong to the men and women who work at Voyage Pittoresque – because art must also be fun.


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In alto, acrilico su tela, Villa Reale; in basso, acrilico su tela, Palazzo Donn’Anna

tallo in oro, così oggi i materiali nei laboratori della Voyage Pittoresque sono studiati e plasmati dalle abili mani di designer e artigiani che creano delle autentiche opere d’arte. Un’arte accessibile a tutti: è questo l’intento che muove Voyage Pittoresque. Arte anche per i più piccoli. Un pubblico “difficile” per cui, accanto ai numerosi progetti editoriali, è stata realizzata la pubblicazione sulla “Vita di Pulcinella” liberamente tratta dal romanzo di Octave Fenillet con prefazione di Luigi De Filippo. Un testo intera-

mente in dialetto con traduzione in italiano e illustrazioni. E tra i disegni anche una piccola curiosità: i volti dei personaggi della banda che rapisce Pulcinella sono i volti degli uomini e delle donne che lavorano alla Voyage Pittoresque. Perché il lavoro quando è arte deve essere anche gioco. Voyage Pittoresque Via Vittoria Colonna, 15 - Napoli Tel. 081.407309 - 081.403309 www.voyagepittoresque.it 99


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Finamore. Qui le camicie si rifiniscono ancora a mano di Giuseppe Porzio

C’

è sempre una nonna nelle favole più belle. C’è quella donna che ha l’ardore di un uomo, la forza di un toro, le capacità d’un genio, la dolcezza d’una pasta al miele. Che sa intessere e creare. Che fa della saggezza pillole d’arte. La Nostra si chiamava Carolina. Nonna Carolina. Ed intesseva, cuciva, ricamava. Creava. E creando, con genio estremo e cura nient’affatto minore, nonna Carolina diede luce a una tradizione. Alla tradizione. Vestiva, la dolce nonna. Forgiava un’altra pelle, l’ardimentosa matrona, tant’erano calzanti sul derma di chi l’indossava.

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Finamore. The story of hand-stitched shirts Giuseppe Porzio

Grandmothers appear in all the best stories: wise and strong, yet sweet as honey. This grandmother is called Carolina, and she could

weave, sew and embroider with such skill that she created a tradition and a legend of perfectly-fitting clothes. In 1925 Carolina was a young woman who made a living out of sewing, but she was also passionate about her work and


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In queste pagine, realizzazioni sartoriali e modelli per camicie

was soon joined by other seamstresses who, together, stitched shirts by hand in the backstreets of Naples. What is more, they made only shirts; and every noble, aristocrat and prince owned one of Carolina’s creations. The years passed and

the passion and skill was handed down to her children and her children’s children, reaching almost a century of fine shirt-making by the Finamore family: a prestigious label and a philosophy for discerning gentlemen. Time marched

Di lustri, da quelle volte, ne sono andati via a grappoli. Cadeva la primavera del 1925. E Carolina, che, al tempo, era ancora donna Carolina, si rimboccò maniche e grembiule e tramutò in affari la sua passione per il cucito. Senza mai scordare di metterci il cuore. Già, il cuore. Che pulsava, in quei giorni, nei terranei freddi dei vicoli della città. Si attorniò ben presto d’una cerchia di ricamatrici, donna Carolina. Che a mano cuciva camicie, e solo quelle. Su misura, vestendo, forgiando altre pelli. E non c’era nobile, alto borghese o regnante che non possedesse, nel suo 101


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on but Finamore kept abreast of the times, adding class and unique style through an impeccable attention to fine detail and the beauty of handstitching. Now, love and passion for shirts live on in the heart of 102

Carolina’s grandson Alberto, and in those of his children Simone, Paolo and Andrea. The same love that Carolina put into her sewing and created a tradition of quality and beauty.

baule, una camicia della sartoria di Carolina. Anni, anni e ancora anni. E arte passata di mano in mano. Di cuore in cuore. Finché è approdata ai figli. E ai figli dei figli. E ai nipoti di costoro. Un secolo, quasi, di fine arte camiciaia. Perché oggi quella seconda pelle avesse un marchio di prestigio: Finamore. Un’etichetta, una filosofia. La sottolineano gli eredi di nonna Carolina, che “indossare capi sartoriali… per l’uomo che ama vestire, è uno dei pochi elementi di distinzione”. Segue i tempi, la camicia Finamore, fila dritta dove corre il trend. Sa rifinire un professionista, sa solleticare la freschezza d’un giovane, sa esaltare la classe. Sa, sopra ogni altra cosa, essere singolare. Che è nei particolari che costruisce la rarità che le è propria, nei dettagli. Nell’impeccabilità che solo sa conferirle chi ancor oggi, da quel lontano 1925, rifinisce a mano ciascuna camicia. Impreziosendola con saggezza, gusto, passione. E amore. L’amore di Alberto, nipote di Carolina. E dei figli suoi, Simone, Paolo e Andrea. Tutto l’amore che metteva, quando cuciva, quella nonna che, sola con la sua piccola schiera di ricamatrici, diede vita a una stirpe, a una tradizione, a un marchio. A quella dolce nonna chiamata Carolina. Protagonista d’una favola tra le più belle. Finamore Via Calabritto, 16 - Napoli Tel. 081.2461827 www.finamore.it



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LDV Uomo. Eleganza e semplicità per il total look maschile di Paola de Ciuceis

M

orbida e leggera, di pregiata manifattura artigianale, la valigeria in cachemire e pelle è il must del momento; ed è il punto di leva delle nuove proposte invernali per l’uomo trendy, ma pratico, che occhieggiano dalle migliori vetrine. Inclusa quella del negozio che più di altri ha fatto propria una combinazione vincente: qualità e semplicità. Un binomio inscindibile dedicato all’uomo e al suo total look. E’ questo il segreto di LDV, il negozio intermente dedicato all’universo maschile, che ha puntato la bandiera del proprio successo nella filosofia dell’essenzialità. Motore di tutto è Renato

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LDV Uomo. Elegance and simplicity for a man’s total look Paola de Ciuceis

Soft and lightweight luggage handcrafted in cashmere and leather is this season’s must have item, showcased in a store that excels

in combining quality and simplicity for a man’s total look. LDV is dedicated 100% to the world of men, under the guidance of Renato Gagliardi who has inherited the family’s traditional passion for the clothing sector to advise clients on all


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In queste pagine, immagini dello show room e dei capi di LDV (photo Luciana Lamanna)

aspects of their look for work and leisure. Now entering its second year of business, the store can confirm its initial guidelines and inject new energy into them, privileging the products of Italian firms operating in Italy. The frontline brand name remains Brunello

Cucinelli, the entrepreneur from Umbria whose ‘humanistic ideology is fully embraced by Renato and his wife Annamaria: sweaters, jackets, trousers, scarves, superb luggage sets, trench coats and jerkins; Geo Spirit for casual quilted jackets, Zanella tailored

Gagliardi che, erede di un’antica tradizione familiare nel settore dell’abbigliamento, con la moglie Annamaria Romano guida con successo le scelte di chi si affida a loro per curare il proprio look da lavoro e quello del tempo libero. Ad un anno dall’apertura, festeggiata in stile con un party animato da una torta a tre piani rivestita dagli scampoli dei tessuti proposti come campioni per giacche e pantaloni. Infatti, la linea guida individuata per lo start up trova conferma e nuovo impulso. Ma qui si continuano a privilegiare i prodotti di aziende italiane che producono in Italia. Ed è così che il 105


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trousers and Nick Wave for jeans with alcantara inserts Simplicity and quality all year round. For next year’s springsummer collection, orders have already been placed for Cucinelli’s cashmere and silk lines, the colourful North Sails collections of bomber jacket, stone-washed polo 106

shirts and swimwear including shorts inspired by Corto Maltese, the Caribbean flavour of Naj Oleari di Saint Barth and the humorous sweatshirts, shorts and t-shirts proposed by Cooperativa Pescatori di Posillipo reflecting Neapolitan maritime culture.

marchio di punta resta Brunello Cucinelli del quale Renato e Annamaria sposano a pieno l’ideologia di impresa umanistica indicata dall’imprenditore di Solomeo, in Umbria. Maglie, giacche, pantaloni, pashmine e magnifici set di valige in cachemire e pelle. In più Allegri per il settore trench, giacconi, giubbotti classici, Geo Spirit per i più sportivi piumini in piuma d’oca destinata alla fasce d’età più giovane, Zanella per chi – per i pantaloni, sia classici sia sportivi - privilegia il pronto sartoriale artigianale e, ancora, NickWave per gli appassionati di jeans nella variante con inserti in alcantara. Semplicità e qualità nei mesi freddi, come in quelli caldi. Per la prossima stagione primavera-estate, sono già in ordine le linee estive in cachemire e leggerissima seta di Cucinelli, le colorate collezioni North Sails che spaziano dal bomberino da barca alle polo stone washed, dai costumi ai bermuda; i pantaloncini da bagno ispirati a Corto Maltese e Naj Oleari di Saint Barth che, secondo tradizione, resta fedele alle atmosfere dell’isola caraibica; e le divertenti e ironiche proposte della Cooperativa Pescatori di Posillipo che riprende nel nome, nel logo (sirena Partenope e mare sullo sfondo dei castelletti di Posillipo), nei disegni di felpe, short e t-shirt, i caratteri dell’antico gruppo marinaro partenopeo. LDV Uomo Via Filangieri, 19 Tel. 081.404846



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Cilento. Tutto per l’uomo di gran classe

di Annalisa Palmieri

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ravatte, sempre cravatte, fortissimamente cravatte. Potrebbe essere questo il leit motiv del nuovissimo atelier Cilento, da poco inaugurato al civico 62 di via Medina. Nel cuore di Napoli. Un piccolo scrigno arredato finemente con banconi d’epoca, dove a farla da padrona sono un’infinità di cravatte sette pieghe sfoderate o “incappucciate”, declinate anche in lana, Shetland o cachemire e realizzate pure su misura. Un vero e proprio gioiellino, insomma, in cui a fare da contorno sono ricercati pullover in vicuna, una linea di splendidi orologi griffati

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Cilento. Everything for the stylish man Annalisa Palmieri

Neckties everywhere, from seven-fold and “hooded” ties in Shetland wool and cashmere to bespoke items, in the new, elegantly furnished

Cilento Atelier in Naples city centre, where clients will also find a selection of superb vicuna wool pullovers, splendid Cilento wristwatches and smart cufflinks. Nearby, in the historic Palazzo d’Aquino di Caramanico, is the Cilento showroom, home


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In queste pagine, alcune esclusive creazioni targate Cilento (photo Luciana Lamanna)

to style, good taste and tradition in everything elegance demands for a gentleman: hand-made shoes, shirts, ties and bespoke suits, as well as silk and cashmere dressing gowns, pyjamas, trousers,

overcoats raincoats, scarves, bowties, umbrellas, belts with silver or gold buckles and perfumes. There is a wide selection of leather goods, like briefcases, watch straps and gold caddies, as well as items made in ostrich hides calfskin

Cilento - da personalizzare eventualmente con cifre - e preziosi gemelli. A pochi passi, al civico 61 per la precisione, incastonato in palazzo d’Aquino di Caramanico, opera dell’architetto Ferdinando Fuga, si trova invece lo storico showroom Cilento, punto di riferimento intramontabile per amanti del bon vivre e del bel vestire. Qui, stile, gusto e tradizione sono elevati all’ennesima potenza per regalare ai clientiamici un’allure ineguagliabile. Non a caso, oltre a scarpe, camicie, cravatte e abiti su misura, tutti realizzati rigorosamente a mano, tra rari ca109


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and crocodile leather, but the Cilento firm, founded in 1780, can also count on traditional materials like Harris tweed and vicuna wool. Ladies have their own department, where they will find capes, scarves, handbags, gloves 110

and necessaries. Finally, the cosy Cilento Salon in Palazzo Giordano has rapidly become an important venue where intellectuals and businessmen can meet and relax amid exclusive furnishings and fine garments.

pi antichi e originali tie-press d’epoca, si può trovare tutto l’indispensabile per l’uomo elegante e di gran classe. Dai cappelli alle scarpe, passando per vestaglie in cachemire e seta ed esclusive giacche da camera, pigiami, pantaloni, impermeabili, cappotti, spolverini, sciarpe, ascott e papillon. E ancora, ombrelli, cinture con fibbia in oro o argento e ricercati profumi. «Grande spazio qui da noi hanno anche la piccola e grande pelletteria - spiega Ugo Cilento, giovane e ospitale padrone di casa con il padre Martino - dai


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borsoni da viaggio alle cartelle da lavoro, passando per porta-orologi e borse da golf… Abbiamo anche pezzi realizzati in struzzo, vitello e coccodrillo». Altro fiore all’occhiello della Maison, fondata nel 1780 in Largo San Giovanni Maggiore e poi trasferita nel 1820 nell’attuale sede di via Medina, è una serie infinita di tessuti pregiati che vanno dall’Harris Tweed alla vicuna. Ma grande attenzione merita anche il reparto donna che ospita, tra l’altro, mantelle, foulard, borse, guanti e pratici necessaire. Last, but

not least, ecco l’accogliente Salotto Cilento, che va ad aggiungersi ai due atelier e che, ospitato da Palazzo Giordano, è diventato in men che non si dica, un punto d’incontro insostituibile per intellettuali e imprenditori che periodicamente amano intrattenersi in pieno relax circondati da arredi e capi esclusivi. M.Cilento e F.llo Via Medina, 61 - Napoli Via Medina, 62 - Napoli Tel.081.5513363 111


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Aquila Brands. L’eleganza e la raffinatezza del segno

di Giuseppe Porzio

U

n tratto per lasciare il segno. Un tratto reso con classe, impresso ad epilogo d’un autentico cerimoniale. Un tratto che può voler seguire le sinuosità di una sigla, o procedere fino a completare un nome, una firma. Un tratto che sia griffato. Che venga fuori da una penna che abbia indosso la giusta mise, la più prestigiosa. Che rechi essa stessa una si-

Aquila Brands. A stroke of elegance and class Giuseppe Porzio

A stroke to make your mark with class. A stroke that

may grow into a name or a signature, made using a pen clad in the most prestigious livery and branded with the initials “GA”. And then a “P”. Giorgio Armani Pens: the

La Montenapoleone creata per Giorgio Armani


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gla. La sigla. “GA”, come sulle passerelle, come su quei capi che compilano, da decenni, capitoli di storia dell’egregio e singolare vestire. “GA”, Giorgio Armani. Proprio quella, proprio lui, con una “P” a completare la firma in calce al cadeau. Giorgio Armani Pens, eccola qui l’ultima collezione di strumenti di scrittura in edizione limitata d’una serie che hanno definito, a giusta ragione, “Regal”. Che poi è il connubio, come non bastasse, a conferire ancor più prestigio. Perché il marchio non poteva che forgiarlo su penna il gruppo Tibaldi, in testa ai produttori di strumenti di scrittura in Italia. Un primato guadagnato per lo stile che gli è proprio, per quella classe che non poteva non congiungersi, pri-

ma o dopo, con la sigla “GA”. Tibaldi, abile a disegnare il prodotto, ecco il motto d’azienda, “con il chiaro intento di recuperare l’eleganza formale del passato per rielaborarla in chiave moderna”. E’ nel passato che si cela il fascino. E la Tibaldi, che vide e conobbe la luce nel 1916, adopera la tecnica, quella che si coniuga con l’arte dei pochi, che fu espressa e trasmessa dai maestri orologiai del sedicesimo secolo. Arte, dunque, maestrìa esclusiva per produrre le penne più prestigiose. Che girino il mondo nei taschini dei pochi eletti, poiché dalle fucine Tibaldi ne sono venute fuori appena 199 col marchio “GA”, con finitura naturale o in argento sterling placcato rutenio. Ma la tradizione, si sa, si rinnova pure. E


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La roller e la stilografica nate dal connubio con Riva

latest collection of limited edition writing instruments that have rightly been labelled “Regal”. Who else could have achieved so much if not the Tibaldi group, the leading Italian manufacturers of writing instruments whose class and style was bound to be united with the “GA” initials sooner or later Tibaldi 114

aims to recover the formal elegance of the past and bring it up to date, and it is in the past that the fascination lies. Set up in 1916, Tibaldi uses the techniques and arts of 16th century watchmakers to produce the most exclusive pens. These will then travel the world in the hands of a select few, as only 199

“GA” models have been made: some with a natural finish others in sterling silver plated with ruthenium. However, another brand has been embraced: Riva, a leading name in boat design and construction inspired by elegance and tradition, so that the stroke can become a prow that cleaves the waves.

And Tibaldi is about to join forces with another symbol that has a long tradition of elegance: Montenapoleone, Milan’s street of luxury, excellence and charm “An exclusive pen is an expression of character and style”; these are the words of Giorgio Armani, a few words that leave their mark.


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Un’altra penna dalla linea esclusiva targata Armani

un altro connubio ora s’è formato, un altro marchio è stato sposato. Riva, leader per design nella produzione di barche. Un design raffinato, originale e, manco a dirlo e sottolinearlo, fortemente ispirato alla tradizione. Un matrimonio, un altro, consumato non per caso. Perché quel tratto sia pure una scia impressa a fendere le onde. E alla corte Tibaldi ecco pronto a giacere, di qui a poco, ancora un simbolo, ancora una storia, ancora una tradizione d’eleganza: Montenapoleone, via del lusso, delle eccellenze, dello charme. Per-

ché “una nota scritta a mano oggi, più che mai, è un segno di distinzione, nonché espressione e raffinatezza. Possedere una penna esclusiva è quindi simbolo di carattere e stile”. L’ha detto un uomo che chiamano Giorgio Armani. Poche parole per lasciare il segno. Anche se a volte basta soltanto un tratto… Aquila Brands Contrada Torre Lupara Pastorano (CE) Tel. 0823.883382 www.aquilabrands.com 115


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Sanseverino. Lo stile napoletano che prende per la gola di Giuseppe Porzio

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hiamatele pure “sette pieghe”. Sette, quante le volte in cui le signore dame della sartoria piegano i twill su se stessi. Sette, quante le fasi di produzione, che procedono dal taglio, e proseguono con l’incappucciatura, la stiratura, la spillatura, il ricamo, la cuciture d’occhiello, fino al controllo dell’ottimizzatrice. Sette, che per alcuni richiama la perfezione. Per talaltri, vale a rimembrare che il globo, esso pure perfetto, così quanti lo popolano, fu forgiato in giorni sette, appunto. Che poi, perfezione vorrebbe dire qualità, buon gusto, eleganza e, quand’oc-

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corre, praticità. Sette pieghe, signore cravatte, orpelli in tessuto che rendono lustro a chi l’indossa. Cadeva l’anno 1994, cominciò una stagione, un’epoca, un’era. Fu da allora che Salvatore Sanseverino decise di forgiare un trono su cui sedersi, per poter fare di sé il signore delle cravatte. Un’impresa, una scommessa. Una sfida vinta. Un trionfo che vuol dire realtà, sogno in terra, ornamenti cinti al collo di chi ambisce al successo, di chi solo ama vestire, semplicemente, con classe. E stile. Un made in Naples che gira il mondo in unità ogni volta più nu-


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In queste pagine, colori e design esclusivi nelle cravatte Sanseverino (photo Luciana Lamanna)

Sanseverino. Neapolitan style in a perfect number Giuseppe Porzio

They call it the seven-fold tie. Seven: the number of times the twill is folded over on itself and the number of production phases (cutting,

making the inner hood, pressing, tacking, embroidering, stitching and quality inspection). Seven: a perfect number for some, the days of creation, for others. And perfect creation means quality, taste, elegance and, when needed,

merose, perché ogni volta più richieste, più ambite. Merito di quel papà che per le figlie sue seleziona con buona cura ciascun particolare, fin dai tessuti. Giungono dall’Inghilterra, le sete per le “sette pieghe”, le sceglie personalmente don Salvatore. E sceglie le fantasie, seguendo i trend, meditando sui generi di chi l’indosserà, sulla classe che è chiamato a conferire. C’è sempre lui, Salvatore Sanseverino, anche tra le pareti di quell’incantevole show room che non vuole si replichi altrove. Ché la sua “bottega” rimanga unica e sola, è la 117


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Sopra, Salvatore Sanseverino. Nelle pagine alcune delle sue “creature” (photo Luciana Lamanna)

volontà, stabile nel cuore del Centro Direzionale, dentro quel corridoio che la toponomastica identifica come Isola G2. Si badi, non solo gli affaristi qui v’approdano perché il tempio è quello del “fare”, che qui ha sede la City più moderna, quella operosa, quella degli uffici. Qui vi giungono da ogni angolo della nazione. Perché al collo una cravatta Sanseverino non debba mai mancare. Cravatte, già. E poi foulard per dame. L’altra sfida, vinta prima che fosse lanciata. E non solo perché c’è un marchio che, a quattordici anni suonati, lascia parlare di sé ovunque si creda. E lasci intendere e dedurre l’eleganza che dona. Ma perché ac118

practicality; in a word the sevenfold necktie. 1994 marked the beginning of an epoch, when Salvatore Sanseverino decided that he would be the best tie-maker in the land: a challenge that he overcame and now his neckties are worn by a growing number of men around the world who desire

success, class and style. The silk for the seven-fold ties comes from the UK and is chosen by Salvatore in person, as are the patterns and motifs. Salvatore Sanseverino is also to be found in the charming showroom, and there are no other Sanseverino premises elsewhere because Salvatore wants his ‘workshop’ in


the business district’s G2 building to be unique. However, Sanseverino’s clientele is not made up of only local executives; style hunters come here from all over the country to make sure they have a Sanseverino tie around their neck. There are also ladies’ silk scarves

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- another challenge that Sanseverino faced and overcame - as well as cashmere scarves and the highly fashionable pashmina shawls, Overseeing everything is Salvatore Sanseverino, making sure that every product is unique and perfect, starting with the sevenfold necktie.

curata è la scelta, anche qui, fin dalla forgia, fin dal tessuto. Così le sciarpe in cachemire e le pashmine tanto in voga. C’è sempre lui, Salvatore Sanseverino, a curarne i dettagli, a impreziosirne la forgia. A far che ogni prodotto sia singolare. Come le prime figlie sue, quegli orpelli che ama chiamare, e non per caso ma per mera perfezione, le “sette pieghe”… Sanseverino Centro direzionale Is. G2 Napoli Tel. 081.7879414 sanseverino@madeinnapoli.it 119


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Marte. Salotto orafo nel cuore di Chiaja

di Annalisa Palmieri

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he su Marte ci fosse acqua, era noto già da un po’. Ma che potessero esserci anche splendidi gioielli, forse, erano in pochi a sospettarlo. E, invece, basta fare un giro in via Chiaja, cuore dello shopping partenopeo, per rendersi conto della preziosa scoperta. Sì, perché qui, al civico 155, per la precisione, dal 2000 gravita un pianeta traboccante di bijoux, “Marte”, ap-

Marte. A goldsmith’s in the heart of Chiaja Annalisa Palmieri

In Via Chiaja in the heart of Naples’ elegant shopping district, the warm and welcoming atmosphere of a glittering atelier awaits all those is search of beautiful jewellery. Here, 120

Simona Danaro designs unique, affordable pieces of jewellery in a range of colours that change with the seasons. Silver, bronze, hard stones, coral, pearls, crystal and resins: precious and everyday materials are combined not just to look good but to transmit emotions, and some jewellery is


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I gioielli precolombiani in esclusiva per Marte

made from recycled or recyclable materials. However, Marte also makes bespoke items and collections that come out every fortnight, such as the glittering “Gold Christmas” range. Furthermore, Marte is the sole agent in Naples for the delightful jewellery designed by Luis

Alberto Cano to reflect the art and traditions of preColumbian civilisations and hand-made in tumbaga and gold using traditional Indio techniques. The necklaces, rings, bracelets, pendants and earrings are based on original jewellery donated by the Cano family to the Gold Museum in Bogota.

punto. Un atelier luminoso dall’atmosfera calda ed avvolgente, dove prendono costantemente forma autentiche gioie disegnate dall’ospitale padrona di casa, Simona Danaro. Pezzi unici per tutte le tasche realizzati completamente a mano secondo i canoni del made in Italy e con colori che cambiano in base alle stagioni. Monili in argento, bronzo, pietre dure, coralli, perle, cristalli e resine, che vedono l’unione di materiali poveri e preziosi, plasmati ad hoc non per la semplice esibizione, bensì per trasmettere vere e proprie emozioni. Ma su “Marte” non 121


mancano originali bijoux forgiati con materiale riciclato o riciclabile e monili su misura che hanno portato a definirlo un’elegante “sartoria del gioiello”, con nuove collezioni che si rinnovano e si evolvono sempre. Proprio come la luccicante “Gold Christmas” all’insegna del bianco e oro. Nell’accogliente salotto orafo di Chiaja, popolato da clienti provenienti da tutta Italia, è possibile trovare, inoltre, in esclu122

siva per la città di Napoli, i deliziosi gioielli firmati Luis Alberto Cano, che riportano in vita l’arte e le tradizioni delle civiltà precolombiane. Monili che trattengono lo sguardo realizzati in tumbaga e oro, riprodotti rigorosamente a mano, secondo le tecniche degli antichi orafi indios. Collane, anelli, bracciali, ciondoli e orecchini nati grazie alle matrici originali dei gioielli donati dalla famiglia di Cano al Museo dell’Oro di Santa Fe de Bogotà. Marte Via Chiaja, 155 - Napoli Tel. 081.402142 www.martegioielli.it





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Vincenzo Oste. Dove i Quattro Elementi prendono forma di Annalisa Palmieri

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e fosse un’auto sarebbe una fiammante fuoriserie. Se fosse un fiore sarebbe una delicatissima rosa. Se fosse un tessuto, invece, sarebbe morbida, impalpabile e sempre elegante seta. È “Tissus”, l’ultima collezione firmata dal giovane e virtuoso jewelry designer partenopeo, Vincenzo Oste. Anelli, spille e collane ispirate proprio all’etereo movimento del tessuto, in bella mostra nel prezioso atelier di via Carlo Poerio, incastonato nel cuore dello shopping di lusso made in Naples. Un raffinato scrigno, location ideale di “Riflessi luminosi”, evento dou-

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Vincenzo Oste. Where the Four Elements come to life Annalisa Palmieri

Inspired by the texture of the finest silk, Tissus is the latest collection of rings, brooches and necklaces created by the young and

talented Neapolitan jewellery designer Vincenzo Oste. The store in the heart of Naples’ luxury shopping quarter is the ideal location to showcase Vincenzo Oste’s jewellery, which will be on display alongside the works of his internationally


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In queste pagine immagini dell’ultima collezione targata Vincenzo Oste (photo AGN Fotoreporter)

renowned sculptor and designer father, Annibale. The exclusive vases, made of rare Volterra alabaster with elements of bronze, silver and coral, provide the perfect setting for the Tissus collection, crafted in sterling silver, gold, amethyst and onyx.

By combining silver with other metals, Vincenzo Oste gives life to his jewellery so that it can reflect the personality of its wearer. The limited edition line will join the superb and highly popular Work in Progress men’s collection of cufflinks and silver-buckled

ble che vede protagonisti i gioielli di Vincenzo Oste accanto ai vasi/opere del papà scultore e designer di caratura internazionale, Annibale. Esclusivi vasi realizzati in raro alabastro di Volterra - materia antica ma stramoderna - unito per l’occasione a bronzo, argento e corallo, guest di “Energicamente alabastro”. Pezzi unici, proprio come le gioie di “Tissus” in puro argento 925, oro, ametista e onici, lavorati con la tecnica della fusione a cera persa. Monili che evocano un micromondo tracciato dall’artista Vincenzo Oste che, utilizzando e combinando i metalli e 127


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belts which, Oste assures us, will be extended to include other cool accessories. Not just a ladies’ boutique, but a treasure trove for all those who love beautiful things. The delightful showroom also showcases exquisite ornaments, original giftware, desk sets, 128

candelabra and fine tableware. Veritable sculptures painstakingly crafted in miniature format in the Oste workshops and often inspired by the four Natural Elements: as fresh as Air, as pure as Water, as solid as Earth and as bright as fire.

l’argento, ha dato forma e vita al gioiello, denotando la personalità di chi lo indossa. Una linea, naturalmente, “limited edition”, cui va ad affiancarsi una già sperimentata e altrettanto accattivante collezione da uomo “work in progress”, per ora formata da gettonatissime cinture con fibbie in argento diventate già un cult tra i giovanissimi e non solo - e da una serie di autentici gemelli. Ma che più in là – assicura Oste - sarà completata con nuovi pezzi ricercati e sfiziosi al tempo stesso. Un buen retiro non per sole donne, dunque, quello di Chiaja, ma tagliato su misura per tutti gli amanti del bello. Non a caso, chi intende regalare un tocco magico alla propria abitazione o acquistare cadeau originali per qualche amico, nel delizioso showroom di via Poerio potrà inoltre trovare esclusivi oggetti da scrivania, candelabri, centrotavola e portatovaglioli mai banali. Vere e proprie sculture in miniatura, partorite con cura e mania per i dettagli nei laboratori Oste, dove Madre Natura rappresenta la costante fonte d’ispirazione delle opere, spesso e volentieri dedicate ai Quattro Elementi. Gioie fresche e irrinunciabili come l’Aria, pure come l’Acqua, viscerali come la Terra e avvolgenti e luminose come il Fuoco, pronte ad approdare in tutto il proprio splendore in giro per il mondo. Vincenzo Oste Via Carlo Poerio, 33 - Napoli Tel. 081.7645849



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Maurizio Fusco. Lavorazione tradizionale per gioielli d’autore di Sarah Ricca

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on un orefice, ma un gioielliere. Ma non un gioielliere come tanti altri. Un gioielliere di vecchio stampo. Un artista dei preziosi, come i sarti di una volta che soltanto con l’abilità delle loro mani realizzavano abiti su misura, basandosi sulla personalità del cliente. Sceglievano la stoffa, il taglio, il colore dell’abito. Ed è questa la filosofia che anima Maurizio Fusco. Un nome che è sinonimo di tradizione. Una tradizione che ha sfornato tre generazioni di gioiellieri, di artisti dei metalli preziosi. Ed è proprio l’appellativo di artista quello che meglio racconta la passio-

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Maurizio Fusco Traditional craftsmanship for designer jewellery Sarah Ricca

A traditional jeweller. An artist who creates beautiful items ‘tailored’ to fit the personality of his customers,

Maurizio Fusco is a name that is synonymous with a tradition that has been forging beautiful jewellery out of precious metals for three generations. Fusco’s artistry is paralleled only by his passion to conceive design and create unique jewellery


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In queste pagine, alcune delle creazioni di alta scuola orafa di Maurizio Fusco

that reflects the soul and mood of its maker, until it is purchased and its new owner bestows a personal nuance of meaning upon it Ladies’ jewellery for all occasions Unique, original items embellished with carefully selected

diamonds, rubies and sapphires that cast a spell of enchantment and desire on those who see them. However, Fusco also creates items combining precious metals with other materials. Leather goods and fabrics are embellished with

ne che anima Maurizio Fusco che pensa, disegna e realizza i monili. Gioielli che prendono forma e vengono modellati dagli stati d’animo del loro autore. Preziosi che sono, dunque, lo specchio dell’animo della mano che li modella. Stati d’animo, sensazioni che, quindi, rendono l’oggetto unico, irripetibile. Ma una volta venuto alla luce, il gioiello vive di vita propria in attesa che l’acquirente, così come accade per un quadro, gli conferisca un proprio significato, una propria e personalissima interpretazione. Gioielli, parure per tutte le donne. 131


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gold because the Fusco brand is synonymous with elegance and style but also simplicity. “Jewellery should only aim to enhance the qualities of its wearer, nothing else”, says Maurizio Fusco. It should not be ostentatious but 132

complement the personality of its wearer. Classic or modern, these perfect forms are inspired by the land in which they are forged, a land of traditional goldsmiths and jewellers, of which Fusco is the finest example.

Preziosi da indossare per rappresentare un momento di gioia, di abbandono. Forme uniche, originali, impreziosite da pietre ricercate con cura e meticolosità. Diamanti, rubini, zaffiri studiati e visionati nei tagli. Un connubio che regala alla vista oggetti che catturano, affascinano. Preziosi che non si può far altro che desiderare. Tra le tante unicità del marchio Fusco spicca il connubio tra metalli preziosi e materiali altri. Materiali che non appartengono alla tradizione orafa. Ed ecco che oggetti realizzati in pelle o stoffa vengono arricchiti con l’oro perché il marchio Fusco è al tempo stesso sinonimo di eleganza e raffinatezza, ma anche di semplicità. “I gioielli - spiega Maurizio Fusco - non devono fare altro che esaltare le qualità di chi li indossa. Il loro compito è soltanto questo”. Monili che, dunque, non devono essere forzatamente sfarzosi, ma devono completare la personalità di chi li indossa. Classicismo e modernità, forme perfette, creazioni che traggono ispirazione dalla forza di questa terra. Terra di orafi, di traforatori, di gioiellieri di cui Fusco è emblema. Gioielli che non sono uno status symbol, ma che danno un tocco di classe a chi già ne ha perché, come diceva Totò, la classe non è acqua. E mai detto su più appropriato per rappresentare un marchio. Il marchio Fusco. Maurizio Fusco Via Antonio Scialoja, 15 - Napoli Tel. 081.5535963



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Le Gioie di Carlotta. Civetterie d’autore per tutte le età

di Stefano Mare

In questa foto, Carlo Ferrigno nel suo negozio (photo Luciana Lamanna)

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unghi fili di perle nelle sfumature alla moda dal grigio al brown, pietre naturali di quelle colorate quali il corallo e il turchese, l’ametista e il quarzo, il legno fossile e l’onice. Il tutto sempre rigorosamente montato in argento. E’ l’universo della bijouterie d’autore che veste con eleganza le donne e lascia uscire di casa tranquilli anche gli uomini. E che a Napoli trova casa in via Carlo Poerio, nello show-room “Le Gioie di Carlotta” di Carlo Ferrigno, grande conoscitore e appassionato sostenitore della creatività applicata ai monili per far sì che siano accessibili a tutti. Non so-

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Le Gioie di Carlotta. Author coquetries for every woman Stefano Mare

Pearls, coral, turquoise, amethyst, quartz, fossil wood and onyx, all mounted in silver to make beautiful designer jewellery for the

city’s most elegant women, are to be found in Carlo Ferrigno’s showroom Le Gioie di Carlotta. A fervent supporter of creative jewellery design for all, Ferrigno is always on the lookout for the latest productions of the best Italian brands for his


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Gli anelli con le cifre (photo Luciana Lamanna)

stores in Naples, Ischia and Pompeii, but he also creates his own lines which he then passes on to his children Carlotta, Francesco and Luca who work with him. All the jewellery in his stores is made from silver and precious and semi-stones

according to current fashions and the target customer This Christmas heralds the arrival of “le civetterie di le monde”, a complete line of jewellery based on an owl motif in silver with Signity zircons. It goes without saying that this range became an instant

lo, infatti, Ferrigno è sempre alla ricerca di nuovi marchi – il meglio delle produzioni italiane del settore - da poter distribuire nei suoi punti vendita (oltre Napoli, anche Ischia e Pompei sono suoi mercati di riferimento con altrettanti negozi) ma, lui stesso designer, si fa realizzare linee di gioielli che poi affida ai suoi più stretti e vicini collaboratori (i suoi tre figli Carlotta, Francesco e Luca). Tanto da essersi guadagnato, nel tempo, un titolo di valore quale “Le roi de l’argent”. Base di ogni creazione da lui distribuita, difatti, è sempre l’argento cui, 135


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L’ingresso del negozio (photo Luciana Lamanna)

hit and a waiting list was created to deal with the huge demand. Carlo Ferrigno caters for all tastes and all age groups, from adolescents and young women to more mature ladies who prefer a more classic or fashionable look, like . the traditionally crafted Dea or the renowned Le 136

Monde de Bijoux ranges of jewellery. Wristwatches include the young, colourful Alviero Martini 1 Classe and Toolate lines made completely in rubber and customers can also choose items from the daring and dynamic RaccontiDeiros range of jewellery.

poi, di volta, in volta, secondo le mode e i target di riferimento si accostano pietre diverse per gusto e qualità. Fiore all’occhiello per questo Natale, “le civetterie di Le monde”, una linea completa – dal ciondolo all’anello agli orecchini ai bracciali – il cui leit motive sono le scaramantiche civette: naturalmente argento e zirconi signity i due elementi base di ogni oggetto. Inutile dire che, già presentati in catalogo, questi bijoux hanno già innescato un meccanismo di desiderio per cui si è resa necessaria una lista d’attesa. Naturalmente nelle vetrine di Carlo Ferrigno si può scegliere anche altro. Ce ne è davvero per tutti i gusti e per tutte le età, dalle scelte più fresche e giovani, meglio adatte alle adolescenti, a quelle per le giovani donne e per le signore d’altra età che amano divertirsi con complementi di abbigliamento ora classici ora fashion. E si spazia, così, dalle linee di tradizione artigianale Dea (di Annalisa e Giulia Nicchi) a quelle del noto marchio vicentino Le Monde de Bijoux, dagli orologi di Alviero Martini 1 Classe a quelli di Toolate, giovani e veloci, coloratissime e completamente in caucciù; ancora dai RaccontiDeiros, un marchio specialista in oggettistica estremamente grintosa e particolare per donne estrose che amano distinguersi, ma soprattutto osare. Le Gioie di Carlotta Via Carlo Poerio, 37 Tel. 081.2405012



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Start.ime. Il sogno di domare il tempo di Domenico Esposito

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cco cosa avviene quando coltivare un sogno diventa realtà. È l’avventura di Ciro Ucciero, 37 anni, che ha trasformato la sua passione per gli orologi in una fiorente attività che rilancia il marchio made in Napoli anche oltre i confini nazionali. E’ il trionfo dell’eccellenza campana che riesce a imporsi nonostante le emergenze che infangano, fino a fagocitare, la storia di un territorio dalle meraviglie uniche al mondo. Tutto ha inizio nel 2006, quando l’artigiano di Portici parte alla volta della Svizzera, patria dell’industria orologeria, e, smontando e rimontando rotelline, dà vita allo Start.ime. L’orologio che aveva sempre desiderato. Un modello in policarbonato, ul-

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Start.ime. The dream of mastering time Domenico Esposito

Ciro Ucciero, a 37year old craftsman from Portici, has transformed a dream into reality with his flourishing watchmaking business and has helped reinforce the excellence for which Campania is renowned. It all began in 2006

when Ucciero went to Switzerland and gave life to Start.ime in order to create the watch he had always desired: an ultralight polycarbonate model with interchangeable strap and the characteristic Neapolitan red horn symbol on the crown and backplate. Its reasonable price tag made it an instant success and Start.ime appeared


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In queste pagine, alcune creazioni firmate Start.ime

traleggero, con cinturino intercambiabile e un marchio a rappresentare la sua origine partenopea: un cornetto rosso disegnato sul fondello e sulla corona E’ stato un successo immediato. Probabilmente anche al di là delle stesse aspettative del suo creatore. Ben presto lo Start.ime, sul mercato ad un prezzo accessibile a tutte le tasche, popola boutique d’abbigliamento e gioiellerie di tutta la Penisola. S’incastona alla perfezione tra diamanti, bracciali scintillanti e accecanti parure nelle vetrine di Parma, Ravenna, Palermo e Milano, capitale della moda. A Napoli, invece, l’esclusiva la ha solo il negozio d’abbigliamento Bruno&Pisano in via Cala-

britto, mentre a Portici, casa natia di Start.ime, solo la gioielleria Torre. Ed è proprio nella perla del Vesuviano che nasce il suo capolavoro. Nel 2007 apre lo showroom in via Diaz 3, dove assembla i pezzi confezionati su misura a Basilea. Ucciero, il cacciatore di numeri che racchiude il tempo dietro una finestra, è un vulcano di idee. La straordinarietà dei suoi orologi è racchiusa nel connubio - all’apparenza improbabile - della precisione dei meccanismi svizzeri con il proverbiale senso di attesa partenopeo. Un mix che rende lo Start.ime unico nel suo genere, ulteriormente impreziosito dalla possibilità di personalizzare il cinturino con le proprie cifre o tramite la decorazio139


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ne dello stesso con disegni realizzati a mano. “Ciò che è frutto di una passione innata si è trasformata presto in una sfida, quella cioè di dimostrare che non siamo solo spazzatura e criminalità. Tutt’altro - spiega lo stilista porticese -. Credo con fermezza nelle potenzialità dei prodotti made in Napoli, ancora oggi stimati in tutto il mondo”. Tante le novità in cantiere. A breve arriverà un cinturino realizza-

in boutiques and jewellery stores the length and breadth of Italy, including the fashion capital of Milan. In Naples, it can only found in the clothing store Bruno&Pisano in Via Calabritto and in Portici at the Torre jewellery store, although 140

Start.ime now has a show room where the components specially made in Basel are assembled. Ucciero is a goldmine of ideas, thanks to the unlikely combination of Swiss precision mechanisms and

to con la stoffa delle cravatte per un modello che non avrà pari in quanto a stile ed eleganza. Infine un nuovo orologio in acciaio, che, si può star certi, conquisterà subito il mercato. Start.ime Via Diaz, 3 - Portici Tel. 335.6647215 www.freedomnaples.it

the proverbial Neapolitan sense of expectation, which makes Start.ime so unique. The watch strap can even be personalised with monograms or hand painted designs. The business has now become a challenge: to show

the world that Naples is much, much more than streets plagued by crime and garbage. In the pipeline are watch straps made from the same material used in neckties and a new steel watch that is set to capture the market at once.



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San Gregorio Armeno. Il vero presepe abita soltanto qui di Eva Molea

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tto dicembre. E’ tempo di presepe. In ogni casa di Napoli si cacciano scatole e scatoloni, si spacchettano religiosamente presepi e pastorelli che entro la mezzanotte devono essere tutti al loro posto. Come da tradizione. Sì, perché qui la regola vuole che il presepe sia faccia l’8 dicembre e si disfi il 6 gennaio, giorno dell’Epifania che, come si sa, “tutte le feste si porta via”. E così, tutta la famiglia si riunisce intorno alla capanna per posizionare, anche con qualche discussione, i pezzi fondamentali della scena della natività: la Madonna, San Giuseppe, il bue e l’asinello, gli angeli, i pastori, Benino il pastore dormiente (che non manca mai), la stella cometa, e in lontananza i re magi. Gesù Bambino deve aspettare il 24 dicembre per avere il suo posto d’onore. Ma il presepe non può essere completo senza un elemento nuovo. La tradizione napoletana vuole, infatti, che ogni anno si aggiunga un “pezzo” al presepe, il che rende quindi inevitabile una passeggiata a San Gregorio Armeno, la famosa via dei presepi nel cuore del centro storico, da cui è impossibile tornare a mani vuote. Da via san Biagio dei Librai a via dei Tribunali s’inerpica questa 142

San Gregorio Armeno. Where the real crib lives Eva Molea

From December 8 to January 6, most Neapolitans have a nativity scene in their homes but, while it is being set up, family

members usually argue over the best position for the various figurines (Mary, Joseph, the ox and donkey, the angels, shepherds and the Wise Men following the star; Baby Jesus will of course not be placed in the crib till midnight on


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Alcune creazioni in terracotta dei maestri artigiani napoletani (photo AGN Fotoreporter)

strada stretta stretta dove, una attaccata all’altra, si susseguono le botteghe artigiane che durante tutto l’anno lavorano alacremente alla produzione di tutti gli elementi del presepe. E così chi ama il fai da te qui può trovare legno, sughero, carta, muschio, lucine, motori elettrici per le fontane e quant’altro occorra per ricreare la propria natività. I più pigri possono invece optare per le strutture, di qualsiasi dimensione, tutte complete da portare a casa già bell’e fatte e a cui bisogna aggiungere solo i personaggi. Sulla scia

Christmas Eve). Furthermore, according to Neapolitan tradition, the scene is not complete without a new figure each year, so it’s time to head to Via San Gregorio Armeno, the street of nativity scenes from which you

cannot return home emptyhanded. Here there is an endless succession of craftsmen’s workshops where figurines and features are made all year round. Those who prefer the DIY approach will find, wood, cork bark, moss, 143


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Turisti e napoletani incantati davanti all’esposizione di pastori (photo AGN Fotoreporter)

lights, electric motors and everything they need for their crib scene, while the lazier citizens can choose a readymade scene in the size they prefer and need only worry about adding the 144

figurines. Since the 18th centuries, Neapolitan cribs scenes have been admired worldwide and the artisans of Naples love adding figures that have nothing to do with the

birth of Christ but reflect characters from the Bourbon Kingdom of Naples: the innkeeper, the water-seller, the washerwomen, and all the professions under the sun as well as

incredibly realistic miniature baskets of fruit, fish and bread. Some artisans make nativity figurines drawing inspiration from contemporary figures and celebrities, including the all


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time favourite Diego Maradona Once this year’s figurine has been purchased, it’s time to head back home and the inevitable debate on where to place the newcomer, after which the crib scene waits

only for baby Jesus to be placed in the manger at midnight on Christmas Eve, a sign that the festivities can begin and everyone can wish each other a merry Christmas.

dei presepi napoletani del ‘700, ammirati in tutto il mondo - di cui esempio mirabile è il Presepe Cuciniello esposto al Museo di San Martino - gli artigiani napoletani si dilettano nella creazione di tante figure che non appartenevano sicuramente all’epoca della nascita del Bambinello, ma che trovarono fortuna invece nella contestualizzazione storica in epoca borbonica. E così, ecco l’oste, l’acquafrescaio, le lavandaie, il panettiere, tutti i mestieri del popolo che adorava Gesù Bambino. Ed è così che compaiono anche tutti i cestini di frutta, di pesce, di frutti di mare, di pane. Miniature di cera che hanno dell’incredibile, per la loro perfezione nelle forme, per la loro plasticità, per i loro colori. Non mancano poi i maestri artigiani che interpretano, a dimensione di presepe, i personaggi contemporanei del mondo della politica, dello sport, della cultura, della tv, dall’intramontabile Maradona - icona di tutti i tempi e di cui qualcuno a piazzetta Nilo ha messo in una teca un capello, come se fosse una reliquia - a tutti coloro che hanno avuto rilevanza, in un modo o nell’altro, sulla scena nazionale. Completato l’acquisto si torna a casa per posizionare il nuovo venuto nel presepe. Ed ecco di nuovo tutta la famiglia riunita per dare un parere sulla migliore ubicazione. La stessa famiglia che si riunisce in adorazione davanti al presepe allo scoccare della mezzanotte del 24 dicembre, momento in cui, per tradizione, il più piccolo di casa depone il Bambinello nella mangiatoia, dando il via ai baci e agli abbracci che augurano un felice Natale. 145


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D’Auria. Tante emozioni in terracotta di Annalisa Palmieri

(photo Luciana Lamanna)

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u chiamale se vuoi emozioni… in terracotta. Sono le piccole sculture realizzate rigorosamente a mano da Tiziana D’Auria, giovane e virtuosa artista con quartier generale nel cuore pulsante del Centro storico partenopeo. Suoi, gli splendidi pastori in bella mostra al civico 87 di via San Biagio dei Librai, a Napoli, a pochi metri dall’affollata via San Gregorio Armeno. Più che un negozio, una vera e propria galleria d’arte presepiale costellata di capolavori di pregiata fattura. Delicate creature, “partorite” in circa un mese, alle quali pare manchi

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D'Auria. Emotions in terracotta Annalisa Palmieri

Hand-crafted, terracotta emotions That is what Tiziana D’Auria makes in her workshop in Naples city centre, just around the corner from the

bustling Via San Gregorio Armeno. More a gallery of nativity art, the premises display splendid masterpieces, such as figurines whose terracotta heads are painted in oils and fitted with glass eyes before being joined to carved wooden hands


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In queste pagine, alcune creazioni di pastori in terracotta

and feet by wire and hemp then clad in garments made from local silk or fabrics found in dusty churches Reproducing 18th century models, her works of art are thoroughly researched and made using modern techniques that

nevertheless preserve their classical nature. Her figures vary in height from 10 to 60 centimetres and are exported to Spain, the USA, the UK and northern Italy as well as for the Neapolitan market. This year, the D’Auria collection

solo la parola. Con teste plasmate in terracotta e poi dipinte ad olio, mani e piedi in legno, corpi in filo di ferro e canapa, occhi in vetro, abiti confezionati in seta di San Leucio e con tessuti antichi recuperati in vecchie chiese o impolverate sagrestie. Opere d’arte in stile Settecento frutto di studi approfonditi “con i quali – spiega Tiziana D’Auria – cerco di migliorare costantemente le tecniche che utilizzo pur rimanendo sempre nell’ordine del classico”. Pezzi unici, di varia statura (i pastori vestiti vanno da un minimo di 10 a un massimo di 60 centimetri), 147


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includes not only flights of angels, the Wise Men, and the Nativity figures, but also exclusive and highly collectable rosy-cheeked children, sleeping in white sheets on beds of twigs, leaves and moss and enclosed in glass bells. 148

Tiziana, who is also involved in restoring antiques, can count on the help of her family in creating nativity scenes and figures, gifts for all occasions and souvenirs, and in running the two stores.

che ogni anno fanno scalo oltre che a Napoli anche in Spagna, Stati Uniti, Inghilterra e su numerosi presepi del Nord Italia. Come quelli di allenatori ed arbitri aderenti alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Tra i fiori all’occhiello di quest’anno griffati D’Auria, tra scie di angeli, Re Magi e Natività, ecco spuntare, tra bacheche, scaffali e scarabattole, deliziosi bambini dormienti dalle tenere guanciotte rosse realizzati in terracotta e poi dipinti ad olio. Esclusivi pezzi da collezione, avvolti in candi-


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de lenzuola, adagiati su rametti o tappeti di foglie e muschio e poi racchiusi in cristalline campane di vetro. Ad affiancare Tiziana nella sua attività, che alla creazione alterna da ben 15 anni anche il minuzioso restauro di pezzi antichi, provvede un po’ tutta la famiglia. Mamma e papà in testa, seguiti a ruota dalla sorella Daniela che si occupa di bomboniere, souvenir e gadget, protagonisti nell’altro negozio situato in via San Biagio dei Librai 47, e dal fratello Marco specializzato invece in presepi e pa-

stori in terracotta. Due laboratori e due negozi, dunque, in cui grande attenzione e interesse viene riposto nelle giovani generazioni particolarmente votate all’arte con la A maiuscola. Pastori D’Auria Via San Biagio dei Librai, 87 Napoli Tel. 081.262707 Via San Biagio dei Librai, 47 Napoli 149


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Ferrigno. Angeli e pastori, manca solo la parola di Sarah Ricca

Momento della lavorazione dei pastori (photo Luciana Lamanna)

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ici Natale e pensi al presepe. Dici presepe e non puoi che pensare a Ferrigno. Lungo la storica e caratteristica strada di San Gregorio Armeno, nel cuore pulsante del centro storico, c’è la bottega della famiglia dei maestri dell’arte presepiale napoletana. Una bottega, sì. Non un negozio. E la differenza fondamentale è che tra queste mura non solo le statuine sono esposte al pubblico, ma vengono alla luce. Qui, con antichi strumenti come la stecca, piccolo attrezzo in legno utilizzato per realizzare le chiome, il naso o anche per pulire il pezzo dopo la lavorazione, ma soprattutto grazie allo scrupoloso lavoro manuale, i volti e le posture prendono forma. Statue

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Ferrigno. Angels and shepherds that can almost talk Sarah Ricca

The bustling, historic street of Via San Gregorio Armeno is home to the Ferrigno family workshop where Neapolitan nativity scenes and figurines are not just sold, but come to life. Traditional tools and scrupulous

craftsmanship create faces, features and postures in figurines of terracotta, wood and San Leucio silk, assembled using an art that Giuseppe Ferrigno handed down to his son Marco who has been working in the magical world since the age of six This work requires precision and heartfelt passion to produce the


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realizzate con gli stessi materiali di cinquant’anni fa, la terracotta e il legno, adornati con le rinomate sete di San Leucio. Un’arte che Giuseppe Ferrigno, maestro scomparso la scorsa estate, ha negli anni tramandato al figlio Marco, che ha mosso i suoi primi passi in questo mondo magico ad appena sei anni. Un lavoro di precisione. Un lavoro che è passione. E così, varcando la soglia della bottega Ferrigno, si entra in un mondo magico. Ad accogliere i visitatori, uno stuolo di coloratissimi angeli che, proprio come se volassero e vegliassero su di noi, pendono dal soffitto, così come, tradizione vuole, aleggiano sulla capanna in cui nasce Gesù bambino. Angeli dai bellissimi volti che costituiscono il logo della bottega

colourful flights of angels hanging from the shop ceiling, and which will soon be flying over the manger in a traditional nativity scene. These beautiful angels were chosen as the logo of the Ferrigno workshop by “maestro Giuseppe” who passed away last summer, but they are only a foretaste of the other masterpieces

awaiting customers on the second floor. The stairs take visitors back to 18th century Naples with figurines from all the traditional scenes and settings: the inns, the market stalls selling chestnuts, fruit and meats, the washerwomen and the violin players. People with unforgettable faces and eyes that speak a thousand 151


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In queste pagine, immagini delle creazioni, della lavorazione e del negozio di Ferrigno (photo Luciana Lamanna)

words, captured from everyday life by Marco Ferrigno and his father before him. The figures reflect the grotesque aspects of the 18th century when poor diet and disease left their mark on people, creating hunchbacks and men with flabby 152

jowls and bloated stomachs. However, Ferrigno also makes more up-to-date characters such as Eduardo De Filippo, Totò and premier Silvio Berlusconi who apparently asked to be made a little bit taller.

Ferrigno. Una sorta di marchio di fabbrica scelto dal padre di Giuseppe. Angeli che sono soltanto il preludio di quanto attende il visitatore al secondo piano della bottega. Ed è qui che il viaggio in una dimensione lontana, ma dal fascino unico, si completa. Un viaggio che ci porta nel ’700 napoletano. In scenografie che ricordano la Napoli di quell’epoca, trovano spazio pastori aderenti alle diverse ambientazioni. E così ecco le osterie, il mercato con la castagnara, la venditrice di frutta, il venditore di salumi e tanti altri. E


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ancora, le popolane, i suonatori di violini. Un mondo di uomini e donne dai volti caratteristici, indimenticabili. Occhi, sguardi che sembrano parlare. Volti che le sapienti mani di Marco Ferrigno, e prima di suo padre, catturano dalla vita quotidiana. Espressioni e caratteristiche fisiche che richiamano al grottesco settecentesco quando la diversa alimentazione e le malattie del tempo modificavano, inevitabilmente, la fisicità della gente del popolo. Ed ecco che spuntano le gobbe, la pappagorgia, gli uomini panciuti. Un

presepe, quello dei Ferrigno, che si arricchisce di personaggi attuali che salgono sulle scene di questo spettacolo in miniatura. Ed ecco spuntare Eduardo De Filippo, Totò, fino ad arrivare al presidente del consiglio Silvio Berlusconi che, aneddoto vuole, abbia chiesto di essere realizzato un po’ più alto. Ferrigno Via San Gregorio Armeno, 8 Napoli Tel. 081.5523148 153


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Columbus 177. Ecco il primo mega yacht made in Naples di Marco Di Bello

L’ultima creatura nata nel Cantiere Palumbo

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iocco azzurro nel Cantiere Palumbo: la nuova creatura dell’azienda partenopea si chiama Columbus 177. Misura 54 metri di lunghezza e 10,2 di larghezza. Un biglietto da visita che la dice lunga su quello che sarà il primo mega yacht mai realizzato nel porto di Napoli. Committente è la Columbus Yachts Ltd, società armatrice monegasca, con a capo un magnate russo, che ha affidato alla Palumbo S.p.A. - eccellenza del made in Campania nel settore delle riparazioni navali, in cui opera dal 1967 - l’incarico di realizzare due esemplari del Columbus 177. I lavori sono già

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Columbus 177. The first mega yacht made in Naples Marco Di Bello

Over 177 feet long and nearly 34 feet wide, the Columbus 177 is the latest vessel to be built in the Palumbo shipyards, and the first mega yacht ever made in

Naples. Commissioned by Columbus Yachts Ltd, a Monte Carlo based shipping firm, two Columbus 177 vessels will be built, and work has already begun on the steel hulls so that the first yacht can be launched in 2010. Managed by Antonio Palumbo,


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In alto e nelle pagine successive, rendering del motor yacht e degli ambienti esterni dotati di ogni comfort

iniziati con la preparazione degli scafi in acciaio. E nel 2010 il mega yacht sarà pronto per solcare le onde del Golfo di Napoli. Questa imbarcazione è il fiore all’occhiello del Cantiere Palumbo, guidato da Antonio Palumbo, presidente della Sezione riparatori navali dell’Unione Industriali di Napoli. L’azienda, sul mercato da oltre quarant’anni, con 110 dipendenti diretti e un indotto di circa 200 lavoratori, oltre che a Napoli, attualmente è operativa anche nel porto di Messina. Nei due scali il cantiere occupa un’area complessiva di 100mila metri quadrati e utilizza tre bacini di

carenaggio propri (due galleggianti e uno in muratura), uno scalo di alaggio per navi fino a 185 metri e banchine di ormeggio. Il Columbus 177 è il primo mega yacht che vedrà la luce qui, nel Golfo di Napoli. È stato progettato dalla Hydro Tec dell’ingegnere Sergio Cutolo per le esigenze dei nuovi magnati russi. Nella progettazione nulla è lasciato al caso: lo scafo è in acciaio, la coperta in lega leggera d’alluminio che consente di ridurre il peso e garantire stabilità. Il design degl’interni è curato nei minimi particolari, unendo raffinatezza dei materiali e delle linee a tecnologie di 155


Campania style

president of the ship repairs division of the Neapolitan Industrialists Association, Palumbo S.p.A. can count on over 40 years’ experience, a 110 man workforce and 200 associated workers in the ports of Naples and Messina where the company has one concrete and two floating dry docks, 156

a slipway for ships up to 185 metres in length, as well as wharves and moorings. Designed by Hydro Tec engineer Sergio Cutolo, the yacht will have a steel hull and aluminium alloy superstructure to reduce weight and increase stability. The interiors combine elegant materials

and the latest technology in the six guest suites, the two lounges, and the master suite which occupies the main deck’s entire bow section with an elegantly furnished bedroom, spacious bathroom and changing room, as well as an office and library. Four bedrooms below the main

deck provide guest quarters while the VIP suite on the bridge deck enjoys splendid views. The crew and staff quarters are also comfortable The superb external areas will guarantee a carefree and relaxing lifestyle aboard this dream vessel designed for dream cruises.


Campania style

Nel riquadro, l’imprenditore portuale Antonio Palumbo

ultimissima generazione. Agli ospiti sono dedicate ben sei eleganti suite, due saloni e grandi aree esterne. La suite armatoriale occupa tutta la parte a prua del ponte di coperta: è un vero e proprio appartamento, rifinito nei minimi particolari, che ospita una cabina, un grande bagno, una camera armadio che funge anche da spogliatoio, e uno studio con libreria, che fa da filtro tra la cabina e la lobby di accesso. Sotto il ponte di coperta si aprono le quattro cabine riservate agli ospiti d’eccezione del Columbus. La vip suite, invece, è sul ponte di plancia, in posizione sopraelevata. Ampie finestre

consentono di godere di splendidi panorami in ogni momento della navigazione. Comodi e spaziosi anche gli ambienti riservati all’equipaggio e al personale di servizio. Gli spazi esterni sono sfruttati al massimo, per consentire si vivere all’aperto in tutta libertà. Insomma, uno yacht da sogno per crociere da sogno. Palumbo Spa Calata Marinella (Int. Porto) 80133 Napoli Tel.081.200227 - Fax 081.5538455 www.palumbo.it 157



Sapori della Campania


sapori della Campania

Andar per funghi e tartufi. Irpinia e Sannio capitali del gusto di Eva Molea

In queste pagine, tartufi e funghi, l’oro del palato

C

amillo Benso Conte di Cavour nelle sue attività politiche lo utilizzò come mezzo diplomatico, Gioacchino Rossini lo definì "Il Mozart dei funghi", lord Byron lo teneva sulla scrivania perché il suo profumo gli destasse la creatività. Ma la storia del tartufo ha origini ben più lontane, tanto che si racconta che Plutarco lo ritenesse una combinazione tra acqua, calore e fulmini. Simili teorie erano condivise o contestate da (tra i più noti) Plinio, Marziale, Giovenale e Galeno ed avevano come unico risultato lunghe diatribe. Per lungo tempo non si venne a capo della natura del tartufo - vegetale o animale? - al punto che fu anche definito il cibo delle streghe e del diavolo. Bitorzoluto e odoroso, il tartufo altro non è che un fungo che vive sottoterra, a forma di tubero costituito da una massa carnosa rivestita da una sorta di corteccia. 160

È costituito da un’alta percentuale di acqua e di sali minerali assorbiti dal terreno tramite le radici degli alberi con cui vive in simbiosi, che ne determinano colorazione, sapore e profumo. La sua forma dipende dal terreno in cui cresce: se soffice, si presenta più liscio; se compatto, diventa nodoso e bitorzoluto per la difficoltà di farsi spazio. In Campania è possibile trovarne diverse varietà, ma il re incontrastato di questa regione è il tartufo nero di Bagnoli, che si presenta scuro e verrucoso ed all'interno la carne é consistente e biancastra con le solite venature bianche. È un tartufo molto diffuso in Italia centro-meridionale e viene raccolto più per motivi tradizionali che economici. Cresce in simbiosi con querce, faggi, betulle e noccioli e lo si trova in autunno e inverno. Oltre che nei boschi dell’Irpinia, specialmente nelle aree montane del


sapori della Campania

Hunting for mushrooms and truffles. Irpinia and Sannio: flavour capitals. Eva Molea The Count of Cavour used it in diplomacy, Rossini called it "The Mozart of mushrooms" and Lord Byron kept one on his desk to excite his creativity, but the history of truffles dates back much further. Unable to decide whether it was animal or vegetable, Roman writers formulated wild ideas about its nature (Plutarch said it was formed of water, heat and lightning) and many claimed it was food for witches and the devil. The gnarled and aromatic truffle is a tuberous fungus that grows underground and contains a high percentage of water and minerals absorbed from the soil via the roots of the trees with which it lives in symbiosis and which give it its

colour, taste and aroma. The shape – smooth or gnarled – depends on whether the soil is soft or compacted. In Campania there are several varieties of truffle, but the most highly prized is the Bagnoli black truffle, which is found near oak, beech, birch and hazel trees all over central and southern Italy and is harvested in autumn and winter more for traditional reasons than for profit. Truffles are found in the woodlands of Irpinia, the Picentini mountains, the Cilento natural park, the Matese massif and the Taburno mountains of Benevento, an area also well known for its porcini, chiodini and other varieties of wild mushrooms. At the mushroom festival in Cusano Mutri, visitors can enjoy mushrooms with pasta, risotto, lamb or bread as well as grilled or fried, accompanied by fine local wine, folk dancing and other traditional produce of the Sannio area.

Partenio e del Terminillo - Cervialto, i tartufi vengono raccolti nelle aree del Sele, nei monti Picentini, nel Parco Naturale del Cilento (provincia di Salerno), nel massiccio del Matese (Caserta) e nella catena montuosa delTaburno, in provincia di Benevento, area geografica molto nota anche per la raccolta di funghi, oggetto della celeberrima sagra di Cusano Mutri. Qui porcini, chiodini, ovuli, lattari, cantarelli vengono raccolti in grande quantità e offerti ai partecipanti in tutte le forme possibili: con gnocchi, tagliatelle, risotto; nella carne o con l’agnello, in un rustico di pasta di pane ripiena di funghi. Oppure assoluti: arrosto, trifolati, fritti. Insomma, una vera goduria per i buongustai. Il tutto accompagnato da buon vino, balli in piazza e mostra di prodotti tradizionali dell’enogastronomia e dell’artigianato del Sannio. 161


sapori della Campania

Cantine Grotta del Sole. Nettare di vite dalla terra degli Etruschi di Marco Di Bello

Un rigoglioso vigneto delle Cantine Grotta del Sole

“I

n vino veritas” declamavano i nostri padri latini. E intendevano dire che quando una persona ha alzato un po’ il gomito può dire cose che, da sobrio, non si sognerebbe mai di rivelare. “In vino vita” preferisce recitare Francesco Martusciello, esponente dei Martusciello proprietari delle Cantine Grotta del Sole di Quarto. Una parafrasi per sintetizzare i cento anni di storia vitivinicola della famiglia di Pozzuoli. Un secolo di tradizione. Che sarebbe a dire ben quattro generazioni, tutte nate e cresciute nel segno del nettare degli dei, di cui i Martusciello hanno fatto non soltanto un’impresa, ma una vera e propria missione di vita. “Mission” si tradurrebbe attingendo al vocabolario dei guru del marketing. Termine che riporta a quel 1991 in cui la tradizione convolò a noz-

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Cantine Grotta del Sole. Wine from the lands of the Etruscans Marco Di Bello “In vino veritas” was the claim of Latin authors, but “in vino vita” is the motto of Francesco Martusciello from the Cantine Grotta del Sole wine producers in Quarto. A century of traditional winemaking has become not only a

business but a mission for the Martusciello family, who set up Cantine Grotta del Sole in 1991 embracing both tradition and innovation in order to reclaim excellent wine-growing areas in the region once called Campania Felix. They started close to home in the Phlegraean Fields, whose volcanic soil has properties that prevent the proliferation of


sapori della Campania

A sinistra, un momento della vendemmia. Qui sopra, la famiglia Martusciello

deadly parasites and allows vines to flourish without having to graft onto American rootstocks, thus enhancing flavour. Then they headed into the Aversa plain, where time has stood still since the Etruscans lived here 2500 years ago and vines grow on pergolas up to 20m in height, and the Land of the Sirens, the Sorrento peninsula where the Martusciello family

has rejuvenated the area’s young, semisparkling wines. A passion handed down from father to son and an expertise that can only be acquired through direct experience have produced four specialities for the joy of wine-lovers: Falanghina and Piedirosso from the Phlegraean Fields, Asprinio from Aversa, and Gragnano and Lettere from the Sorrento peninsula.

ze con la modernità e videro la luce le Cantine Grotta del Sole. Sul mandato ci fu subito accordo tra i padri della neonata azienda: recuperare aree vitivinicole di pregio ormai finite nell’oblìo e far conoscere al mondo quali prelibatezze è in grado di donare quella che, un tempo, veniva chiamata Campania Felix. Il punto di partenza sono stati i Campi Flegrei. Proprio qui, dove si erge il quartier generale dell’azienda, il terreno di origine vulcanica ha proprietà particolarissime che impediscono al pernicioso parassita della filossera di proliferare e consentono alla vite di germogliare senza bisogno di innesti su “piedi americani”, cosa che conferisce al suo succo qualità eccelse. Altro giardino dell’Eden, riportato agli antichi fasti dalla famiglia Martusciello, è l’agro aversano, 163


sapori della Campania

A sinistra, le etichette del Montegauro e del Coste di Cuma. A destra, un vigneto nella zona flegrea

dove il tempo è fermo a quando gli etruschi abitavano quelle terre. Oggi, come allora, la vite si arrampica lungo i fusti di pioppi alti fino a venti metri puntellando il cielo azzurro con i suoi grappoli. Dalla terra degli etruschi alla terra delle sirene: la Penisola sorrentina, altro paradiso dimenticato in quanto a uve e vini che i Martusciello hanno fatto risorgere sapientemente restituendo al palato quei frizzanti vini nuovi nati molto prima che i francesi inventassero i loro “novelli”. Quella passione ereditata dai padri e quella professionalità che si può affinare soltanto vendemmia dopo vendemmia 164

But they have other superb wines, like Lacryma Christi del Vesuvio, Greco di Tufo and Fiano di Avellino and they do not intend to rest on their laurels. “Our grapes come from vineyards covering 120 hectares, 13 of which are ours and 29 are under our

management. The remainder are farmed by trusted third parties with whom we have worked for 40 years”, says Francesco Martusciello. “Our aim is to have direct control over at least 60% of these vineyards within the next 5 years”.


sapori della Campania

hanno partorito quattro specialità doc che fanno per i palati più esperti ed esigenti: la Falanghina e il Piedirosso dei Campi Flegrei, l’Asprinio d’Aversa, il Gragnano e il Lettere. Nettari d’uva che le Cantine Grotta del Sole si fregiano di potere esibire nel loro ricco paniere insieme alle altre produzioni della casa: il Lacryma Christi del Vesuvio, il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino. La mission aziendale, dunque, si può dire vinta. Ma chi vive per il vino non può fermarsi e la famiglia Martusciello punta già a un altro ambizioso traguardo: migliorare ancora la qualità dei suoi prodotti aumentando la quota di conduzione diretta.

“Oggi - afferma Francesco Martusciello che sovrintende alla gestione delle Cantine di famiglia - il vigneto di riferimento ammonta a 120 ettari, di cui 13 in proprietà, 29 in conduzione diretta e il resto coltivato da conferenti di fiducia, con molti dei quali esistono rapporti quarantennali. Il nostro obiettivo è controllare in cinque anni almeno il 60 per cento del vigneto di riferimento”. Cantine Grotta del Sole Via Spinelli, 2 - Quarto (Na) Tel. 081.8762566 www.grottadelsole.it 165


sapori della Campania

Salsamenteria Sarracino. I sapori della tradizione prendono vita di Domenico Esposito

B

asta varcare la soglia della Salsamenteria Sarracino per intraprendere, come d’incanto, un viaggio nel mondo degli antichi sapori, degli aromi, della raffinatezza e dell’unicità dei prodotti alimentari campani. “Selezione Sciaccuttiell” nasce da un’idea di Fausto Sarracino, ultimo di dieci figli, che, spinto dalla passione, indirizza l’azienda di famiglia, sorta nel 1950 in via Casalanno a Marano, nella specializzazione dell’arte salumiera, iniziando ad affinare formaggi e stagionare salumi. E’ con maestria che, qui, viene effettuata la scelta delle materie prime, controllandole e selezionandole scrupolosamente per allietare i palati della clientela. Del prosciutto di Parma, ad esempio, si scelgono le cosce, lavorate secon-

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Sarracino Delicatessen. Where traditional flavours come to life Domenico Esposito

Step through the door of Sarracino’s delicatessen in Marano and enter the world of Campania’s unique traditional flavours and fine food. The “Selezione Sciaccuttiell” range

was created by Fausto Sarracino when he encouraged the family business to specialise in cured meat and cheeses by carefully choosing the finest products. For instance, Parma ham is traditionally cured for 14 months but Sarracino then keeps it in the family cellars for a further 10 or even 16 months to give it an unmistakeable


sapori della Campania

In queste pagine, le delizie del palato in vendita alla salsamenteria Sarracino

do la tradizione. Dopo la prima fase di stagionatura (che dura 14 mesi), vengono custodite nelle grotte di tufo dell’azienda, così da affinarle per almeno altri 10 o, in alcuni casi, anche 16 mesi. E i risultati sono chiari dal primo assaggio, perché il prodotto acquista un sapore a cui non si può più rinunciare. Il provolone ValPadana, invece, viene affinato per 36 mesi, lì dove il clima delle cantine della contrada Capuzzelle, posizionata a mezza collina, conferisce profumi incomparabili. La produzione del Parmigiano si contraddistingue per la particolarità e la qualità del latte accuratamente selezionato. In base al suo contenuto di grassi e liquidi contenuti si procede alla stagionatura da un minimo di 24 mesi fino al-

lo Stravecchio di 48. La salsamenteria Sarracino vanta un assortimento di oltre 250 tipi di formaggi, tra cui il pecorino sotto vinaccia dalla fragranza forte, ma dal sapore estremamente delicato, o i pecorini al cacao puro olandese, che riscuotono enorme successo. E come non citare il “Capriccio di Venere”? Fiore all’occhiello dell’azienda: una torta di formaggi condita con gorgonzola, mascarpone e mandorle tostate. E, poi, i salumi. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Dal salame “Sciaccuttiell”, fatto solo con carne di prosciutto crudo, al prezioso Patanegra, eccellenza importata dal mercato iberico, fino ai cosci di suino di Pietraroja, prodotti nel Beneventano, e ai salumi ottenuti dal ma167


sapori della Campania

iale nero casertano e dal grigio casentino. Tra le altre specialità, il caciocavallo di Bisaccia, i latticini di Agerola, la pancetta tipica “Sciaccuttiell”, il provolone del Monaco e lo zafferano abruzzese in pistilli. Insomma, Fausto Sarracino si pone come uno dei veri pionieri della qualità, peculiarità imprescindibile degli alimentari esposti sui banconi della bottega. “Dirigo l’azienda dagli inizi degli anni ’90 – spiega Sarracino - e ho

flavour, their ValPadana provolone cheese is matured for 36 months on the Capuzzelle hillside, and their Parmesan cheese is made from the highest quality milk, whose fat content will determine whether it is matured for 24 or 48 months. At Sarracino’s there are over 250 types of cheese, including 168

pecorino in wine pomace which has a strong aroma but an extremely delicate flavour, its highly popular pecorino with Dutch cocoa and its “Venus Caprice” – a cheese cake with gorgonzola, mascarpone and toasted almonds. Its cured meat products include “Sciaccuttiell” salami made from

voluto diversificare l’attività rispetto a quella originaria avviata da mia madre, per migliorare l’offerta con prodotti innovativi e specialità nostrane che soddisfano le richieste dei consumatori”. Salsamenteria Sarracino Via Casalanno, 8/9 – Marano (Na) Tel. 081.5862491 www.selezionesciaccuttiell.it

just Parma ham, the superb imported Patanegra, its Pietraroja ham from Benevento and its special salami made from black and grey varieties of pig. Other specialities are cheese from Bisaccia and Agerola, “Sciaccuttiell” pancetta and saffron from

Abruzzo. Fausto Sarracino is a veritable pioneer in traditional quality foodstuffs and has run the business since the 1990s, during which time he has diversified the original family business to offer a better choice of Italian speciality foods to his customers.



sapori della Campania

Tarallificio Leopoldo. Qui rivivono i dolci degli antichi monasteri di Annalisa Palmieri

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olosoni di tutto il mondo, unitevi! Magari a Napoli, al Tarallificio Leopoldo, che dal 1940 sforna prelibatezze per tutti i gusti. Un profumato ritrovo per gourmand di ogni età che qui possono tuffarsi in una varietà infinita di bontà tutte da assaporare. Si va dai tipici taralli “‘nzogna e pepe” alla pasta fresca passando per babà, sfogliatelle, crostatine di frutta, pinolate, “brutti ma buoni” e torte farcite. E che dire dei dolci natalizi, squisita delizia per palato e vista? Letteralmente sublimi, specie quelli che riprendono antiche invenzioni attribuite alle abili mani di suore e novizie. Proprio come i prelibati Susamielli, a forma di esse, nati nel convento di Donnaregina, le Mona-

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Tarallificio Leopoldo. Sweets from the ancient convents Annalisa Palmieri

Tarallificio Leopoldo has been making gourmet delights in Naples since 1940, from their trademark taralli savoury biscuits to fresh pasta, cakes, sfogliatella and other patisserie. And what about their scrumptious

Christmas sweets taken from the ancient recipes of the city’s nuns: the S-shaped Susamielli first made in the Donnaregina convent, Monachine from the Trentatrè monastery, Pasta Reale from the Magdalenes Convent and Sapienze from the Santa Maria della Sapienza monastery; not to mention the


sapori della Campania

In queste pagine, immagini dei dolci e dei taralli di Leopoldo (photo Luciana Lamanna)

crunchy Roccocò, Mostaccioli and the Neapolitan version of panettone. But taralli are Leopoldo’s mainstay. Created to use up leftover dough by mixing it with flour, lard, salt and pepper, taralli are typically circular plaits of dough with almonds placed on top as an exotic optional. Neapolitan tradition thus

continues thanks to brothers Gianni and Patrizio Infante who took over the work of their father and founder of the business, Leopoldo with the help of their children Leopoldo, Nunzia, Fabio and Marco. Leopoldo’s products can be bought in their stores all over Naples and in the “Vulcano Buono” shopping centre in Nola.

chine del monastero delle Trentatrè di via Pisanelli, la Pasta Reale del convento delle Maddalene e le Sapienze del monastero di Santa Maria della Sapienza. Ai quali c’è da aggiungere i croccanti Roccocò, i Mostaccioli e il panettone artigianale, sempre più rielaborato in salsa napoletana. Anche se il più “datato” cavallo di battaglia di Leopoldo resta il tarallo ‘”nzogna e pepe”, nato tanti anni orsono per non buttar via gli avanzi della pasta del pane. Farina, strutto, sale e pepe, gli ingredienti magici, che a fine lavorazione dopo essere stati intrecciati assumono la tipica forma circolare. Le mandorle, ornamento di lusso, furono aggiunte sol171


Leò, il tarallo take away

sapori della Campania

Si allarga la famiglia di Leò, la catena di take-away di casa Leopoldo all’insegna della tradizione gastronomica partenopea. Così, al primo punto vendita di via Chiaja 258, vanno ad aggiungersi quelli incastonati nei Centri commerciali “Vulcano Buono” di Nola, “Jambo” a Trentola Ducenta (Caserta) ed “Euroma 2” nella capitale. Stuzzicanti e profumatissimi scrigni che sfornano di continuo gustosi taralli “‘nzogna e pepe”, babà, sfogliatelle ricce e frolle e pastiere, queste ultime disponibili sia in monoporzioni che in formato famiglia. Il tutto realizzato, come sempre, secondo tradizione e con prodotti di primissima qualità.

tanto in seguito… La tradizione gastronomica partenopea continua dunque intatta, grazie ai fratelli Infante, Gianni e Patrizio, titolari del famoso Tarallificio Leopoldo, i quali perseverano con i figli Leopoldo, Nunzia, Fabio e Marco, nella produzione totalmente artigianale - iniziata dal padre Leopoldo, antico custode del segreto della fabbricazione dei taralli e dei dolci tipici napoletani ereditata dal nonno Vincenzo. Squisitezze che si possono trovare oltre che nella sede storica di via Foria, anche nei punti vendita di via Epomeo, via Vittoria Colonna, piazza degli Artisti, via Toledo e al Centro commerciale “Vulcano Buono” di Nola.

LEO’, taralli take away The Leò family of traditional Neapolitan takeaways is growing! Just one year after the first shop opened in Naples’ Via Chiaja, three more have opened in shopping centres in Nola, Trentola Ducenta and Rome, serving customers with tasty taralli savoury biscuits, sfogliatelle and other patisserie made according to traditional recipes with the finest ingredients.

Leopoldo a Napoli in: Via Foria, 212 - Tel. 081.451166 Via Epomeo, 71 - Tel.081.7672505 Via Vittoria Colonna, 46 Tel. 081.416161 Via Toledo, 8 - 081.5512909 Piazza degli Artisti, 6 - 081.5782382 Centro commerciale Vulcano Buono - Nola (Na) www.leopoldo.it



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Pizzeria Trianon. Dove si sforna la pizza più premiata di Napoli di Annalisa Palmieri

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i scrive Trianon, si legge pizza verace elevata all’ennesima potenza. Una bontà unica sfornata nello storico locale di via Pietro Colletta, inaugurato nel 1923 dai coniugi Leone, e ancor oggi meta preferita di gourmet, sia napoletani che stranieri, provenienti da ogni dove. Qui, a poche centinaia di metri dalla stazione centrale di Napoli, da quattro generazioni qualità e tradizione continuano ad andare a braccetto per regalare squisitezze a base di acqua, farina e lievito da far farcire a piacimento. Ben 23 le variazioni sul tema, tra le quali spiccano, oltre all’arcinota Margherita declinata in 13 versioni diverse, la “Salsiccia e friarielli”, la “Doc” con mozzarella di bufala, pomodori

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Pizzeria Trianon. Where Naples’ best pizzas are baked Annalisa Palmieri

Gourmets from home and abroad flock to the Pizzeria Trianon near Naples railway station, where the Leone family is now in its fourth generation of quality and

tradition in pizza-making after opening the restaurant in 1923. The menu offers 23 varieties of pizza, including 13 versions of “Margherita”, “Sausage and Friarielli”, “Doc” with buffalo mozzarella, tomatoes and basil, and the 8flavour “Gran Trianon”. «The secret of


sapori della Campania

In queste pagine, immagini dell’antica pizzeria e alcuni momenti della preparazione del piatto più famoso del mondo (photo Luciana Lamanna)

our pizzas is getting the dough mixture right» says Ciro Leone, who runs the pizzeria with his son Giuseppe, while the hospitable hosts of the Vomero restaurant are his daughter Francesca with husband Alessandro. And they must have succeeded as their clients include VIPs and

reporters for good food guides like Michelin and Gambero Rosso, and they received the “Corona gold service 2008” award from the Excelsior Business Club. Trompe-l’oeil frescoes of Naples decorate the three-storey, 400seat premises which is named after the nearby Trianon theatre and was

pachino, parmigiano e basilico e la “Gran Trianon” con i suoi 8 gusti. Ospitali padroni di casa, Ciro Leone e il figlio Giuseppe, affiancati da ben 18 dipendenti, mentre a gestire l’omonimo locale di via Morghen al Vomero, ci sono l’altra figlia Francesca e il marito Alessandro Santoro. «Il segreto delle nostre pizze? - spiega Ciro Leone - Sta nel saper dosare la giusta quantità di farina e acqua dell’impasto in base al clima». Una miscela sublime, che nel tempo ha catturato una marea di Vip e gente comune e le lodi delle principali guide gastronomiche in circolazione, tra le quali la Michelin, il Gambero Rosso, quella del Sole 24 ore e Italia Magazine. Tra gli ultimi ri175


sapori della Campania

conoscimenti figura, invece, la “Corona servizio d’oro 2008” elargita dall’Excelsior Business Club per accoglienza e simpatia. Tre le sale, affrescate con delicati trompe l’oeil che ricordano gli scorci più incantevoli della città e 400 i coperti distribuiti sui tre piani del buen retiro che prende il nome dal vicino teatro Trianon dal quale giunsero in pizzeria finanche Totò, Macario e Nino Taranto attratti dall’inimitabile profumo. Per loro, gustose pizze a “ruota di carretto”, chiamate così per le notevoli dimensioni. «Sì, perché oltre alle tradizionali pizze – aggiunge Leone – ne sforniamo su richiesta anche in formato maxi da 60 centimetri di diametro». Un appetitoso disco di morbida pasta additato da importanti riviste culinarie americane e giapponesi come “The best in the world”, che si può assaporare tutto l’anno (chiudono solo il 25 dicembre e il 1° gennaio) nella rinomata pizzeria tempestata di foto e articoli di giornale conservati dal 1923 ad oggi, e ribattezzata da qualcuno l’Università della pizza.

frequented by Italian comedians like Totò, who usually opted for a tasty “Cartwheel” pizza – so named because of its 60 cm diameter. Labelled “the best in the 176

world” by American and Japanese magazines, the Trianon pizza can be enjoyed every day of the year – the pizzeria only closes on December 25 and January 1.

Pizzeria Trianon da Ciro Napoli Via Pietro Colletta, 42-44-46 Tel.081.5539426 Via Morghen 12 Tel.081.3723232 Salerno Piazza Flavio Gioia, 22-24 Tel. 089.252530 www.pizzeriatrianon.com



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Vanilla. Desideri e passioni, basta che siano dolci veri di Annalisa Palmieri

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ianchi, al latte, fondenti, con fichi, caffé, cocco, rhum, panna, amaretti, frutta secca o scorzette d’arancia candita. Sono davvero infinite le declinazioni dei “nudi” firmati Vanilla, deliziose sculture in cacao, tutte da assaporare, sfornate dal piccolo scrigno incastonato ad hoc in via Ferdinando Galiani, a pochi passi dal lungomare partenopeo. Sono oltre ottanta tipi diversi di cioccolatini, realizzati artigianalmente da Salvatore D’Antonio coniugando gusto, passione e materie prime di alta qualità, che fanno capolino nel profumatissimo punto vendita gestito dalla moglie Anna e dalla figlia Flavia. Un posto magico traboccante di bontà, mèta di golosi grandi e piccini, sempre in cerca di nuove chicche da

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Vanilla. Desires and passions, thay just have to be real sweets Annalisa Palmieri

White, milk or dark; with figs, rum, dried fruit or nuts. There are over 80 varieties of chocolates made by master confectioner Salvatore D’Antonio at Vanilla in via Ferdinando Galiani, near the Naples

seafront. It is a magical place where goodness abounds, thanks to the finest ingredients and the family passion for a business that has been going strong since 1992 Like Tim Burton’s Chocolate factory, Vanilla attracts young and old but, instead of the bizarre Willy Wonka, guests are warmly welcomed by Salvatore’s delightful wife and daughter. «Our


sapori della Campania

In queste pagine, gingilli di cioccolato forgiati nei laboratori di Vanilla (photo Luciana Lamanna)

gustare. Una location unica, inaugurata nel 1992, che ricorda tantissimo il film campione d’incassi “La fabbrica di cioccolato” di Tim Burton con la differenza che, al posto dello stravagante Willy Wonka, ad accogliere i clienti qui ci sono due graziose e ospitali padrone di casa, pronte a soddisfare ogni richiesta. Anche la più impensabile. «Tra le nostre specialità - racconta Anna Corradini - ci sono le “cartucce” sia alla nocciola che alla gianduia, la Foresta, i Pulcinella al limoncello e delizie anice e caffé. Tutte rigorosamente in cioccolato. E poi c’è la Ciociocrema in barattolo: squisita crema alla gianduia da spalmare. Il nostro intento - continua - è proporre idee sempre nuove e diverse ai nostri avven-

tori che da anni continuano a sceglierci». Raffinatezza e grande attenzione ai piccoli particolari sono gli ingredienti principali dei cadeau griffati Vanilla, che per le occasioni speciali offre confezioni molto eleganti e particolari che vedono superba cioccolata abbinata ad oggettistica di vario tipo. Da piccoli pensierini a grandi vasi e piatti ornamentali. «Da noi a Natale - spiega Anna Corradini - si possono trovare anche cesti con panettoni artigianali di nostra produzione - richiestissimi quelli svuotati e riempiti di “nudi” -, torroni, pasticceria natalizia tipica e squisiti segnaposto. E per la Befana conclude - belle calze e tutto l’occorrente per riempirle». Dulcis in fundo, è proprio il caso di ammetterlo, per San 179


sapori della Campania

specialities include hazelnut and gianduia “cartridges” and chocolate liqueurs filled with limoncello, aniseed or coffee; not to mention the jars of Ciociocrema, a mouth-watering chocolate and hazelnut spread». Refined elegance and an attention to detail are the key features of all Vanilla confectionery, which can be specially packaged and matched with small novelties or larger gifts for particular celebrations and occasions. «At

Christmas we prepare special gift baskets with our own panettone cakes, nougat, typical Christmas patisserie and exquisite place markers for the dinner table. At Epiphany, we have stockings and no end of goodies to fill them with, while St. Valentine’s day offers other specialities for lovers or friends, from chocolate hearts to miniature chocolates that can be decorated with names or dedications to that the thought is even sweeter».

Valentino e non solo, per tutti gli innamorati o per chiunque intendesse stupire amici o conoscenti, l’idea da cogliere al volo è data, oltre che dai prelibati cuori in cioccolato Foresta, dalle stringhe di cioccolatini personalizzabili su richiesta con nomi, disegni, dediche o frasi, così da rendere più dolce ogni pensiero. Vanilla Via Ferdinando Galiani, 30 - Napoli Tel. 081.660593 www.vanillanapoli.it 180



sapori della Campania

Moccia. Pane, pizzette e dolci perfetti per ogni occasione di Paola de Ciuceis

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all’arte della panificazione all’alta pasticceria, che il posto giusto dove fermarsi sia Moccia, si capisce dal profumo. Sì, qui la sosta è tanto d’obbligo quanto gustosa. Ne sa qualcosa chi ha buon fiuto … in tutti i sensi. L’effluvio conturbante che, in ogni ora del giorno, invade il quel tratto di via San Pasquale compreso tra i laboratori e la bottega Moccia, difatti, lo si annusa già dalle strade limitrofe. Lo si segue anche involontariamente, ma con certezza che si sarà premiati: tre luci fronte strada dove sbirciare in vetrina ed anche oltre pregustando già quel che di lì a poco dai bei banchi a vetri passerà nelle nostre mani e, dunque, per i nostri palati. La scelta dipenderà solo, e non altro, dall’ora del

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Moccia. Bread, pizza and pastries for every occasion Paola de Ciuceis

For the best bread and pastries, just follow your nose to Moccia where a flavour experience awaits you. The aroma from the Moccia shop and bakery pervades Via San Pasquale and the surrounding streets

leading one and all to ‘taste bud heaven’ What you choose will depend only on the time of day and your personal preference: pastries, savoury snacks, bread, ice cream, chocolates, sweets and coffee, either to take away or enjoy at the bar. The Moccia family have long been renowned as master bakers, delighting Neapolitan families


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In queste pagine, immagini delle delizie offerte dalla pasticceria Moccia (photo Luciana Lamanna)

giorno e della voglia del momento: pasticceria, rosticceria, panetteria e non solo; anche gelati, caramelle, nudi di cioccolata, caffetteria. Ma solo da asporto o da consumare in piedi al bar. In origine, ma nomi ed epoche dell’attività degli avi si perdono nella notte dei tempi, i Moccia erano maestri panettieri: deliziavano le tavole delle case partenopee con la ben nota rosetta soffiata e con panini e sfilatini, pagnotte e panelle oltre che con taralli, preselle, pizzette. Ah, le mitiche pizzette di Moccia, quanto son buone e quanto se ne diventa ghiotti. Tanto che non c’è festa per i più piccini, ma a volte anche dei più grandetti, che non riservi l’adorata sorpresa: una valanga

di pizzette, mignon per l’occasione; naturalmente affiancate da un altro fiore all’occhiello della ditta: i bollini di pan brioche da farcire come si crede ed il pan canasta, un babà rustico con farciture assortite tipo tramezzino. La svolta, poi, nel 1936 con l’avvio del reparto pasticceria che dal tempo ad oggi, grazie alla guida ed alla presenza vigile ed esperta della patriarca Giuseppina Moccia – classe 1911 - ha fatto e continua a fare furore. Dalle più semplici guantiere di dolci per la tavola domenicale alle infilate dei buffet imbanditi per party e convention garanzia di tutto è lo stemmino dorato con il lenone rampante che fa bella mostra di sé dai tovagliolini alle carte da confezione. 183


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Alla sfogliatella di Moccia addirittura Pupella Maggio dedico una poesia, ma non si tratta solo di questo o di quell’altro: è l’intera varietà a lasciare bocche aperte e sguardi sognanti: la pasticceria partenopea tradizionale, come i torroni e i tipici dolci natalizi, ogni tipo di choux, in particolare quello al gianduia, la torta mimosa, il migliaccio napoletano. E per finire due cavalli di battaglia: la “scazzetta di

with their rosetta rolls and loaves of various formats, as well as taralli savoury biscuits and miniature baked pizzas. Ah, those Moccia pizzette – a must at any children’s (or grown-up’s) party – accompanied by the family specialities: savoury filled brioche and 184

pan canasta sandwiches The family branched into cakes in 1936 and Neapolitans need no persuading when it comes to Sunday lunch cakes or an assortment of pastries for meetings, provided the packaging bears the Moccia family’s rampant lion logo.

cardinale”, una fantastica torta di pandispagna farcita con crema e fragole usate anche per l’inconfondibile decorazione di salsa glassata; e il vacheron, un semifreddo alla meringa da ordinare nel gusto preferito. Moccia Via San Pasquale a Chiaja, 24 - (Na) Tel. 081.411348

Pupella Maggio even dedicated a poem to their sfogliatella but all their pastries are equally mouthwatering. Their traditional Neapolitan sweets are a feast for the eyes and taste buds and words cannot describe their nougats, Christmas cakes, choux

pastries, mimosa cakes and their Neapolitan migliaccio. Their specialities include the scazzetta di cardinale sponge cake with strawberries and custard, and their unmistakeable vacheron ice cream cake with meringue that can be made to order.



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Cantine Crogliano. Il buon vino da tre generazioni di Giuseppe Porzio

Interno dello stabilimento delle Cantine Crogliano

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he la scienza sia messa al bando. Che i cultori, quelli a cui piace riferir di tecniche, dosaggi, percentuali, e snocciolar numeri, dati e fredde misure, siano menati al confino. E’ tiepida l’aria, è mielata l’atmosfera, è odoroso il momento. E’ colorato, sopra ogni cosa, il banchetto. Che le papille s’adoperino, ché il tempo del gusto è giunto ancora e ancora giungerà. C’è del pesce, sui piatti che anticipano il pasto, e c’è quel bianco che sa farlo sopire. Greco di Tufo è il nome suo, ha sfumature di vaniglia e un retrogusto di pesca e mandorla. Che se l’arrosto riempie il desinare, o se lo fanno caseari, meglio se piccanti, nulla da eccepire: l’ugola si bagnerà di buon Taurasi. C’è poi quel Fiano, a cui piace molto

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Cantine Crogliano. Three generations of fine wine Giuseppe Porzio

Forget the science and numbercrunching about dosages, percentages and measures. Let the warm, sweetsmelling atmosphere entice the taste buds, telling them the

time is ripe to savour the banquet. Fish accompanied by Greco di Tufo white wine with its nuances of vanilla and an aftertaste of peach and almond. Steak or mature cheeses require a good Taurasi, while Fiano goes perfectly with seafood and there’s nothing better than Lacrima Christi for game. Nothing else


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Un’esposizione di vini Crogliano

inondar crostacei. E Lacrima Christi, che meglio d’ogni altro prende per mano la selvaggina. Per il resto, non c’è misura di cui parlare, non c’è dato da riferire. Solo sapore. Ché è il motto della famiglia Crogliano, che tre generazioni si passano di bocca in bocca, di memoria in memoria. Perché sia risaputo e ribadito che “… c’è chi afferma che produrre vino sia una scienza… che questi discorsi sono inutili a tavola... davanti ad un’ottima pietanza... abbinata ad un ottimo vino”. Dire, non c’è verso di dire. Gustare, quello sì che s’ha da fare. E allora se saggezza c’è da richiamare, che saggezza sia, sin dall’adagio che regola il buon lavoro di casa Crogliano: “… tutto ciò che merita di essere fatto, merita di es-

sere fatto bene”. E non v’è eccezione alla regola. Montefalcione, piena Irpinia, lungo la via residenziale. Eccola ergersi la casa delle belle botti, del nettare prodotto, dell’uva che diviene poesia. Era una cantina, piccola e modesta. Tre generazioni l’hanno resa un’azienda. Uno stabilimento su 2.500 metri quadrati, dove ogni fase della produzione è curata ricordando antiche tecniche, le più folkloristiche, le più efficaci, quelle che fanno sgorgare buon vino, e solo quello. Si va dalla selezione delle uve, fin dai chicchi e dalla vendemmia. Si passa per la raspatura, la pigiatura. Così il mosto, filtrato e spogliato di bucce, viene allestito alla fermentazione in fusti massicci in solido acciaio. Verrà il 187


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tempo degli affinaggi, per giungere, al fine, alle manovre degli imbottigliamenti. “Un processo delicato – spiegano dall’azienda – in ogni suo passaggio”. Delicato, in ogni dettaglio, in ogni tassello da incastonare. Un processo che, uguale, forgia nettare di vite da tre generazioni ed una gran bella quantità di lustri. Così, nello stabilimento Crogliano, si fanno i menzionati Taurasi, Fiano, Lacrima Christi.

Così, seguendo la tradizione della vecchia cantina, si fa nascere la Falanghina, l’Aglianico e il Coda di Volpe. Così, solo così, si fa buon vino. Cantine Crogliano Area Pip, via Stazione Montefalcione (Av) Tel. 0825.973208; 0825 756050 www.cantinecrogliano.com

Un’altra immagine dello stabilimento

matters: only taste. This is the motto of the Crogliano family, who have been making wine for three generations and know that science becomes meaningless when a fine meal is accompanied by a fine wine from the 188

Crogliano wine cellars: “… if it’s worth doing, it’s worth doing well”. Montefalcione, in the heart of Irpinia, is where wine becomes poetry. Once a small, modest cellar, over three generations it has become a wine

company where traditional, tried and tested techniques are used throughout the wine-making process, from harvesting to pressing, filtering and fermentation in stainless steel vats and finally bottling. A delicate

process in every phase, but one which has produced superb Taurasi, Fiano and Lacrima Christi as well as other traditional wines like Falanghina, Aglianico and Coda di Volpe. Nothing else matters.



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Agrosud 2009. Il meglio dell’agricoltura in mostra a Napoli di Eva Molea

Il piazzale della Mostra d’Oltremare di Napoli

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asta con pomodorini e basilico, mozzarella di bufala e latticini, verdure di stagione, frutti odorosi. Sono solo alcune delle prelibatezze che compaiono sulle nostre tavole, cibi preparati ad arte in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Ed è proprio dalla produzione agroalimentare e ortofrutticola nazionale che prende ispirazione Agrosud, la biennale dell’agricoltura che si terrà alla Mostra d’Oltremare dal 20 al 22 febbraio. L’expo intende essere il punto d’incontro tra produttori agricoli e fornitori di materiali e attrezzature per l’agricoltura di tutto il bacino del Mediterraneo, oltre a una eccellente vetrina del made in Italy del settore alimentare.

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Agrosud 2009. The best of Mediterranean agriculture on show in Naples Eva Molea

Pasta with cherry tomatoes and basil, buffalo milk mozzarella, seasonal vegetables and fresh fruit are typical examples of the finest Neapolitan produce. And food production

underlies the Agrosud agricultural show in Naples from 20 to 22 February, bringing together farmers and suppliers of agricultural machinery from all over the Mediterranean, as well as showcasing Italian foodstuffs Agrosud stresses quality and innovation, especially in cheese-making – a sector in which


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In questa pagina e nella sucessiva, alcuni momenti della biennale Agrosud

E così, coniugando perfettamente il binomio qualità e innovazione tecnologica, Agrosud punta sulle produzioni che tutto il mondo c’invidia, in primis quella lattiero-casearia, cui sarà dedicato lo Slic (Salone dell’Industria Lattiero Casearia) durante il quale interverranno i maggiori produttori di latte e latticini del paese. Allo Slic sarà associato anche Zootech Med, con tutto quello che può occorrere al moderno allevatore. Ed è proprio nel settore delle zootecnie s’inserisce la Quarta Mostra Nazionale della Bufala Mediterranea Italiana - esclusiva per Agrosud - importantissimo momento di raccordo con la realtà più dinamica e votata all’innovazione, cui sarà associata an-

che la Seconda Asta Nazionale della Bufala Mediterranea Italiana. Anche i comparti ortofrutticoli e florovivaistici saranno in primissimo piano con un gran numero di espositori di sementi, concimi, fitofarmaci, piccole macchine agricole, impianti di conservazione e logistica, materiale di propagazione, vivaisti floricoli, impianti di irrigazione, serre, linee di confezionamento e marchiatura. Grande risalto sarà dato all’olivicultura mediterranea con OliMed, progetto che nasce con l’intento di favorire l’incontro, l’aggiornamento, le spinte innovative e le collaborazioni tra gli attori del mondo olivicolo del bacino del Mediterraneo. A OliMed saranno presenti numerose aziende 191


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produttrici di macchine per l’olivocultura, frantoi, imbottigliamento, oltre a una innovativa e articolata esposizione di nuove tecnologie, macchine e impianti. Tanto è l’interesse che Agrosud sta suscitando in Italia e all’estero che sono previste delegazioni da Romania, Ungheria, Serbia, Marocco ed Egitto, a dimostrazione dell’attenzione verso le nostre produzioni nazionali, oltre

Italy excels, as will be seen at the SLIC meeting with presentations by Italy’s foremost dairy industries, while Zootech Med will illustrate what technology can offer the modern farmer. There will also be the Mediterranean Buffalo Show and Auction. The fruit, 192

vegetable and flower growing sectors are well represented with stands exhibiting seeds, fertilisers, small-scale machinery, storage, propagation and irrigation systems, greenhouses and packaging lines. Olive-growing will be in the front line with the OliMed

che della possibilità di inserimento di produttori italiani nei mercati di Paesi che hanno fatto ingresso di recente nell’Unione Europea. Agrosud Mostra d’Oltremare - Napoli Dal 20 al 22 febbraio 2009 Tel. 081.2580367 www.fieraagrosud.it

project which aims to foster innovation and cooperation in the Mediterranean olive oil sector. The show will be attended by manufacturers of oil presses, bottling machines and other equipment as well as giving displays of new technological

solutions Delegations to Agrosud will arrive from Romania, Hungary, Serbia, Morocco and Egypt, which will also provide an opportunity for Italian producers to enter the markets of countries that have recently joined the EU.



icetta recipe la r Lo strepitoso connubio tra salsicce e friarielli Biancamaria Ascione Semplice ma appetitoso è un piatto dal gusto forte e deciso per la particolarità della carne di maiale che vede il suo sapore esaltato da quello amarognolo dei friarielli, l’infiorescenza giallina appena sbocciata di una varietà di broccoletti tipica delle regioni del Sud Italia. Il loro segreto, quello dei friarielli, è tutto nel nome che da subito dichiara le modalità di cottura, in altre parole la necessità di friggerli a fiamma viva, in olio extravergine o di semi, tra spicchi d’aglio e peperoncini. Le salsicce, poi, già belle saporose di loro, sono il miglior incontro possibile di questa singolare verdura che in molti chiamano “frigiarelli” nel tentativo di dare loro

una più italiana dizione. Salsicce e friarelli sono un piatto tipico della tradizione culinaria partenopea. Si gusta in tutte le occasioni, per il pranzo domenicale in famiglia come per una cena all’in piedi tra amici; in questo caso per le salsicce è preferibile la misura piccola, in forma di bocconcini da poter prendere facilmente con gli stecchini o solo con la forchetta senza dover usare il coltello per tagliarle. Ingredienti x 4 persone 8 salsicce di maiale, 4 fasci di friarielli 2 spicchi d’aglio peperoncino rosso q.b sale, olio q.b.

Staccare le foglie e le cime più tenere dai gambi duri della verdura, lavarla in abbondante acqua fredda, intanto soffriggere aglio e olio sino a quando il primo non e ben rosolato e il secondo ben caldo; aggiungere tutti insieme i friarielli e cuocere a fuoco vivo per qualche minuto in un ampio tegame coperto, quindi abbassare la fiamma e scoprire per continuare la cottura – magari aggiungendo un bicchiere d’acqua per favorirla - aggiustando di sale, aggiungendo il peperoncino rosso forte e girando più volte per una decina di minuti. Ecco pronto il miglior contorno possibile per le salsicce di maiale, con carne tagliata a punta di coltello, preparate in un tegame a parte: tutte ben disposte l’una vicina all’altra, rigorosamente bucherellate con le punte di una forchetta e spruzzate di un bicchiere di vino bianco per profumarle. Dapprima a fiamma viva per lasciarle sbollentare, quindi in olio caldo e saporito con uno spicchio d’aglio, lasciarle cuocere sino a indorare. Riuniti nella stessa padella per un ultimo giro sul fuoco vivo, così che i due ingredienti s’insaporiscano l’uno dell’altro, si servono in tavola disposti in un grande piatto di portata: le salsicce al centro su di un letto di friarielli.


ricetta recipe laa The perfect match: sausages and friarielli (broccoli rabe)

case, the smaller, bite size sausages should be used.

Biancamaria Ascione

Ingredients for 4 persons

A simple but delicious dish in which the flavour of seasoned pork is accentuated by the slightly bitter taste of the broccoli rabe, a variety of brassica typical to southern Italy whose leaves and flowering buds are called friarielli because they are cooked in a little olive oil with garlic and chilli peppers. Succulent local sausages and friarelli: the perfect match for and a typical Neapolitan dish suitable for every occasion from Sunday lunch with the family to a stand-up meal with friends; in the latter

8 pork sausages 4 bunches of friarielli 2 cloves of garlic chilli peppers to taste salt, olive oil. Remove the tender leaves and buds from the tougher stalks and wash in cold water. In the meantime, fry the garlic in a little olive oil for a few seconds in a large pan, then add the friarielli and cover. Cook on a high heat for a few minutes, then remove the lid, lower heat, add some chilli pepper, salt to taste and a little water if necessary. Cook for about 10 minutes, stirring occasionally. This is the finest accompaniment for sausages made with chopped pork and cooked in a separate pan with a little white wine and pierced with the prongs of a fork. Leave the heat on high initially, then add a little oil and garlic and continue cooking until golden brown Add to the pan with the friarielli for a few minutes so that the two flavours blend. Serve the sausages on a bed of friarielli in the centre of a serving dish 195


est of shopping & relax t ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI/ CLOTHING AND ACCESSORIES MARINELLA “È la somma dei piccoli particolari che fa l'uomo elegante”. Così sentenziava, nel 1914, don Eugenio Marinella, proprietario di un piccolo negozio di cravatte alla Riviera di Chiaja. Quello in cui proponeva capi in stile inglese e un po' snob, che fecero di lui rivenditore ufficiale di principi e imprenditori. Filosofia, attualmente portata avanti dal nipote Maurizio, e che ha visto negli anni, avvicendarsi personaggi del calibro di Luchino Visconti, Aristotele Onassis e Giovanni Agnelli. “It is the sum of all the small details that makes a gentleman elegant”, affirmed don Eugenio Marinella, owner of small Neapolitan tie-shop in 1914. His British-style garments met whit the approval of princes and entrepreneurs and his grandson Maurizio can make the same claim, as his clients have included such illustrious names as Luchino Visconti, Aristotele Onassis and Giovanni Agnelli. Via Riviera di Chiaia, 287 - Napoli Tel. 081.7644214 FINAMORE Camicie interamente cucite a mano quelle di Finamore, capi unici che consentono a chi le indossa la massima libertà di movimento grazie alla tipica lentezza del giromanica. L'atelier offre, agli elegantoni più esigenti, anche la possibilità di farsi realizzare camicie personalizzate scegliendo tra un'ampia gamma di tessuti. Finamore makes handstitched shirts with spacious armholes to ensure maximum freedom of movement. The atelier also offers a wide range of fabrics for bespoke shirts. Via Calabritto 16 - Napoli Tel. 081.2461827 M. CILENTO Un simbolo della Napoli più esclusiva. Uno scrigno dove il fascino e l’eleganza sono racchiusi in ogni articolo e la ricerca della qualità non ha confini. In una sola parola: Cilento, in via Medina. Qui è possibile trovare abiti, cravatte e camicie confezionati rigorosamente a mano e su misura con tessuti pregiati e raffinati, così da offrire sempre il meglio al cliente, come del resto è tradizione. Nata nel 1780, la maison è oggi nelle mani di Ugo Cilento che ha arricchito l’atelier con articoli unici destinati ai clienti più originali come gli accessori di lusso e le calzature realizzate interamente a

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mano. A symbol of exclusive Neapolitan style, Cilento in Via Medina is the ideal place to purchase traditional, hand-tailored, bespoke suits, ties and shirts. Set up in 1780, the atelier is now managed by Ugo Cilento who has extended the range of articles to include luxury accessories and hand-made footwear. Via Medina 61 a/b - Napoli Tel. 081.5513363 SANSEVERINO CRAVATTE Nata dalla passione di Salvatore Sanseverino e Francesco Raia, quest’azienda è uno dei baluardi dell’antica arte sartoriale napoletana. Il must qui è la cravatta a sette pieghe, realizzata ripiegando sette volte il tessuto per dare anche più consistenza al nodo. Da Sanseverino si riceve solo su appuntamento. Following Salvatore Sanseverino and Francesco Raia’s passion, this company is one of the bulwark of the ancient Naepolitan tayloring. The must is the seven folds necktie, realized folding seven times the fabric in order to make the tie firmer. Tie can be chosen only by appointment. Centro Direzionale Isola G2 - Napoli Tel. 081.7879414 E&G CAPPELLI Non ha bisogno di insegna l'atelier della cravatta di Patrizio Cappelli, un autentico salotto del buon gusto nel cuore dello shopping di lusso di Chiaja. Qui cravatte pret a porter a tinta unita, fantasia, nei colori moda o nelle più tenui tinte pastello fanno bella mostra di sè, accanto a una splendida selezione di square da scegliere per la cravatta su misura. Sciarpe unisex e foulard da uomo arricchiscono la già nutrita offerta di Cappelli.Patrizio Cappelli's tie shop doesn't need a sign, being already well known in the shopping routes of Chiaja neighbourhood. Here there's a wide selection of ready made ties in one colour or fancy, besides a choice of squares for tailored made ties. Scarfs for him and for her and foulards are also part of Cappelli's bouquet. Via Cavallerizza a Chiaja, 37 - Napoli Tel. 081.400166 IDEM Design esclusivo e materiali pregiati sono le carte vincenti delle creazioni di Ciccio Tramontano. Tra borse, zaini e cartelle, da lavoro e da passeggio, trovano spazio anche gioielli ed accessori materiali nobili e meno nobili, che attirano per il loro disegno particolare e per la loro unicità. Exclusive design and materials go into every Ciccio Tramontano creation, from bags and rucksacks to briefcases and


he best of shopping & re luggage as well a unique range of accessories. Via Ferrigni, 32 - Napoli Tel. 081.2471169 LDV UOMO Con una grande festa, ha celebrato da poco il primo anno di attività il negozio di via Filangieri che offre all'uomo di classe tutto l'occorrente per i suoi momenti di svago. Ma sempre nel segno della qualità e dell'eleganza. Pullover di cachemire, giacche e giubotti, pantaloni delle più rinomate griffe dell'abbigliamento casual tra cui Cucinelli, Allegri, North Sails, Nick Wave, oltre ai capi dell'ironico marchio napoletano della Cooperativa dei Pescatori di Posillipo.With a great party, LDV shop has recently celebrated its firts year in via Filangieri. Here elegant men can faind everything for their casual wear, but always with an eye on elegance and quality. Pullovers in cachemire, jacket and coats, trousers of the best known casual wear brands, as Cucinelli, Allegri, North Sails, Nick Wave, stand side to side to the Neapoltan brand of Posillipo Fishermans. Via Filangieri, 19 - Napoli Tel. 081.404846 ATELIER MIMMO TUCCILLO Tessuti nobili e colori brillanti sono le parole d’ordine nell’atelier di Mimmo Tuccillo, dove i sogni delle donne prendono forma Alta sartoria e abiti da sposa, realizzati su misura, per esaltare la bellezza delle forme, avvolgendole di luce e sensualità. Fine fabrisc and shining colours are the must of Mimmo Tuccillo’s atelier, a place where women’s dreams come true. Houte couture and wedding dresses, realized with the only aim of glorifing the body, wrappingthem up in light and sensuality. Viale Elena, 52 - Ottaviano (Na) Tel. 081.8279899 - www.mimmotuccillo.it VINCENZO BONINO Attiva da più di 50 anni, Bonino è una istituzione nel campo delle borse da uomo e da donna, con modelli adatti a tutte le occasioni, in colori moda e con elementi personalizzabili.Whether it is a ceremony dress or a tailleur to wear in a ladies-only afternoon, it is in this boutique in the historical centre of Naples that you will find the right textile for any occasion. In this little sittingroom, one can choose - among the collections of the most famous stylists, laces and embroidery - the right match for the circumstance. Via Renovella, 5 - Napoli Tel. 081.200487

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est of shopping & relax t VOYAGE PITTORESQUE Erede della casa editrice Libreria Antiquaria Regina, primo editore dei "Promessi Sposi" del Manzoni, questo negozio con sede nell'esclusiva via Colonna offre ai suoi clienti una vasta scelta di stampe d'epoca dedicate al capoluogo partenopeo. Ma non solo. Rubriche, calendari, oggettistica da regalo ed edizioni prestigiose tra cui scegliere il giusto cadeau per ogni occasione. Heir of the publisher Libreria Antiquaria Regina, first publisher of Manzoni's "Promessi Sposi", this beautiful shop based in via Colonna offers to its clients a wide choice of ancient prints dedicated to the city of Naples. But not only this. Address books, calendars, agendas, gifts and luxury editions among which one can choose the perfect present for every occasion. Via Vittoria Colonna, 15a - Napoli Tel. 081.407309 - 081.403309 www.voyagepittoresque.it GIOIELLI/JEWELLERY DE LAURENTIIS L'argento in Campania fa rima con de Laurentiis. Tutto è incominciato con Vincenzo de Laurentiis nel 1897, la cui passione per le tecniche d'incisione con il bulino si trasformò ben presto in professione. Oggi i suoi eredi hanno ampliato l'attività adeguandosi ai tempi e hanno avviato la più grande distribuzione di argenti nell'Italia Meridionale. Argenti pregiati, artistici, pezzi unici da collezione e ninnoli portafortuna per accontentare il cliente più raffinato ed esigente. Founded in 1897 by Vincenzo De Laurentiis, the firm has been expanded and modernised by his heirs to become the largest distributors of silverware in southern Italy. Their artistic silverware and luchy charms will meet the needs of even the most demanding customer. Via Grande Orefici 9 - Napoli Tel. 081.20403 VINCENZO OSTE Nelle vetrine dell'atelier di via Carlo Poerio offono bella mostra di sè i gioielli sculture di Vincenzo Oste, vere e proprie opere d'arte che prendono ispirazione dei quattro elementi natuarli: fuoco, terra, aria e acqua. È “Tissus”, l’ultima collezione firmata dal giovane e virtuoso jewelry designer partenopeo. Anelli, spille e collane ispirate all'etereo movimento della seta. In the windows of the atelier in via Carlo Poerio, Vincenzo Oste's jewels seduce the observers, thanks to

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their shapes inspired to the 4 natual elemenths: fire, earth, water, air. This year's new collection, "Tissue", is made of rings, brooches, necklaces following the multiple folds fo silk. Via Carlo Poerio, 33 - Napoli Tel. 081.7645849 STUDIO MORELLI Argento, oro, pietre preziose e semi preziose. E tanta, tanta fantasia. Questi gl’ingredienti dei gioielli disegnati e realizzati da Stefania Cilento e Mara Sorrentino. Collane, ciondoli, bracciali, anelli, orecchini per tutti i gusti, già pronti o da realizzare, assecondando il gusto di tutte le clienti. Anche le più esigenti. Silver, gold and precious and semi-precious stones are transformed by Stefania Cilento and Mara Sorrentino into ready-made or bespoke necklaces, bracelets, rings and earrings. Via Domenico Morelli, 7 - Napoli Tel. 081.7644083 CARAMANNA Serpenti, pesci, libellule, ricci, rane, stelle marine. Queste sono solo alcune delle mascotte pronte ad adornare le donne che apprezzano i bei gioielli. Anelli, orecchini, bracciali e collane in guisa di animale, dal gusto moderno e sbarazzino; e ancora orologi, gioielli in coralli, turchese, pietre preziose e semipreziose costituiscono la vastissima scelta di Caramanna, dalle cui gioiellerie non si può mai uscire a mani vuote. Snakes, fihes, dragonflies, urchins, frogs, starfishes are only a part of the mascottes that will adorn women in love with beautiful jewels. Animal shaped rings, earrings, bracellets and necklaces, modern and saucy; moreover, watches, jewels made of coral, turquoise, precious and semiprecious stones form the wide range of choice of Caramanna Jewels, two shops where it is impossible to get out empty-handed. Via Cavallerizza, 2 - Napoli Tel. 081.4238352 Via Calabritto, 22 - Napoli Tel. 081.7649875 FUSCO 1919 Incastonata nel cuore del Borgo Orefici, da tre generazioni i Fusco realizzano vere e proprie opere d'arte da indossare in ogni occasione. Solo le pietre migliori, selezionate accuratamente, diventano i gioielli che hanno come solo scopo l'esaltazione delle qualità di chi li indossa. Qualità che vengono elevate dalla purezza delle pietre preziose e dell'oro che ad esse si accompagna. Mounted in the heart of the Goldsmiths' neighbourhood, since three genera-


he best of shopping & re tions the Fusco family creates artworks to be worn in every occasion. Only the best precious stones, selected with accuracy, are transformed in these artistic jewels that have the only aim of exhalting the qualities of the person that wears them. Qualities that are elevated by the purity of the precious stones and of gold that embraces them. Via Antonio Scialoja, 15 - Napoli Tel. 081.5535963 DE SIMONE FRATELLI Corallo e conchiglie furono la vera passione di Francesco De Simone e suo figlio Michele che, nel 1905, intrapresero la loro attività commerciale a Torre del Greco. Adesso Fratelli De Simone è un punto di riferimento nel settore dell’artigianato del corallo per l’eccellente qualità delle materie prime e per l’esclusivo design che caratterizza ogni singolo gioiello. Corals and shells were the great passion of Francesco De Simone and his son Michele with whom, in 1905, he started his activity in Torre del Greco. Now Fratelli De Simone is a reference in the world of coral handicraft both for the excellence of raw materials and the exclusive design of every single jewel. Via Roma, 4 - Torre del Greco (Na) Tel. 081.8829368 Piazza Santa Restituta Lacco Ameno d’Ischia (Na) Tel. 081.900777 Via Madonnina, 23 - Milano Tel. 02.80583225 LANFRESCHI GIOIELLI Diamanti, gioielleria ed oreficeria di qualità con molti marchi esclusivi sono i punti di forza della gioielleria Lanfreschi, da più di 40 anni a Ischia. Oltre ai grandi marchi, fiore all’occhiello della boutique è la linea Lali, articolata in due serie, una Terra e l’altra Mare, è tutta da collezionare per la varietà del suo assortimento: un bouquet di monili capricciosi e seducenti a forma di orsetti, polpi, stelle marine, farfalle, ippocampi, cuoricini, granchietti, che si lasciano indossare con disinvoltura, impreziositi dalla nobiltà della materia. Diamonds, jewels and golds are the main attractions of Lanfreschi jewels shop, in Ischia since 40 years. Besides the great brands, the buttonhole of the boutique is Lalì, a new line divided in Land and Sea collections, with little jewels in shape of bears, butterflies, hippocampi, hearts, crabs to wear easily in every moment of the day. Via Luigi Mazzella, 109 - Ischia Ponte (Na) Tel. 081.993986

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est of shopping & relax t COLONNA OROLOGI Classe ed eleganza scandiscono lo scorrere dei giorni, del tempo del dovere e del piacere. Diverse sono le linee disegnate da Colonna, che uniscono l’eccellenza del design italiano alla perfezione dei meccanismi svizzeri in una ricchissima collezione per lui e per lei. Style and elegance scan days, hours, minutes and seconds. Different collections for him and for her are created by Colonna, that combines the excellence of Italian design to the perfection of Swiss works. Via Nevio, 8 - Napoli Tel. 081.5848313 - www.colonnaorologi.it START.IME Dalla fantasia e dalla passione per gli orologi di Ciro Ucciero nasce Start.ime, in policarbonato, ultraleggero, con cinturino intercambiabile e un marchio a rappresentare la sua origine partenopea: un cornetto rosso disegnato sul fondello e sulla corona. In vendita a Napoli da Bruno&Pisano (via Calabritto) o a Portici nell’atelier di Ucciero. From Ciro Ucciero’s immagination and from his passion for watches in 2006 was born Start.ime, an ultralight model with changeable straps and a little red horn painted on the bottom and on the gear. Sold in Naples only by Bruno & Pisano (ia Calabritto) and in Portici in Ucciero’s atelier. Via Diaz, 3 – Portici (Na) Tel. 335.6647215 ANTICHITÀ E GALLERIE ANTIQUITY AND GALLERIES GALLERIA GIOSI Inaugurata nel 1924 alla presenza di Elena di Francia, la duchessa d’Aosta che all’epoca risiedeva nella reggia di Capodimonte dove, assai interessata all’arte, prendeva lezioni di pittura da Carlo Siviero, la Galleria Giosi è una nota casa d’aste di prestigio internazionale che dall’epoca non hai mai conosciuto flessioni. Inaugurated in 1924 by Helen of France, the Duchess of Aosta then residing in the Royal Palace of Capodimonte in Naples where she took painting lessons from Carlo Siviero, the Giosi Gallery is a world-renowned auction house which has gone from strength to strength since its opening. Via Chiatamone, 6A - Napoli Tel. 081.7645074 www.galleriagiosi.it

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WILLY SANTANGELO Preziose scarpe ed opere d’arte. Questo il connubio vincente del negozio-galleria della coppia AlbanoSantangelo, in via Ventriera nel cuore di Chiaia. Qui, accanto alle scarpe di Sabina Albano e Willy Santangelo, tante opere d’arte di giovani emergenti che scelgono di esporre in questo atelier, che vanta una clientela raffinata ed amante del bello. Precious shoes and artworks. This is the winning union of the shop-gallery held by Sabina Albano and Willy Santangelo and based in Via Vetriera, in the heart of Chiaia neighbourhood. Here, besides the shoes of the two designers, many artworks of young emerging artists that choose to display their works in this atelier, due to the kindness of the owners and their charming customers. Vico Vasto a Chiaia, 52-53 - Napoli Tel. 081.421716 www.sabinalbano.it ARTIGIANATO/HANDCRAFTS D'AURIA PRESEPI/ NATIVITY SCENES Se siete alla ricerca di pastori esclusivi da sfoggiare sul vostro presepe il prossimo Natale, magari, pezzi unici in terracotta in stile ottocentesco, non potete non fare una puntatina in via San Biagio dei Librai, 87. E' qui che le giovani ma virtuose, Daniela e Tiziana D'Auria realizzano artigianalmente piccole opere d'arte, frutto di un minuzioso lavoro manuale. Troverete, inoltre, campane di vetro, Pulcinella e minuterie. Exclusive terracotta figurines are painstakingly crafted in 19th century style by the young but skilled artisans Daniela and Tiziana D'Auria. You will also find glass bells jars, Pulcinella and accessories. Via San Biagio dei Librai, 87 - Napoli Napoli - Tel. 081.262707 RENDEZ-VOUS COL GUSTO/ WHERE TO EAT PIZZERIE TRIANON Dal 1923, la pizza verace col sapore della tradizione, si può gustare al Trianon, meta obbligata per ghiottoni partenopei e turisti di passaggio. Fondato dai coniugi Leone, il locale pren-


he best of shopping & re de il nome dal vicino teatro che a quell'epoca vide protagonisti personaggi come Totò, Macario e Nino Taranto. Tutti appassionati della famosa pizza a “ruota di carretto” (così definita per le enormi dimensioni) sfornata dal Trianon, il cui profumo giungeva fino ai loro camerini. Since 1923 Neapolitans and tourists have savoured traditional Neapolitan pizza at the Trianon, named after the nearby theatre where Totò and other famous comedians could smell the aroma of the huge "cartwheel" pizza in their dressing rooms. Via Pietro Colletta, 42 - Napoli Tel. 081.5539426 Via Morghen, 12 - Napoli Tel. 081.3723232 RISTORANTI / RESTAURANTS UMBERTO RISTORANTE Gnocchi alla sorrentina, tubettoni “d' 'o treddeta”, polpettine di nonna Ermelinda, zucchine alla scapece, bistecca di manzo all'Aglianico appassito e chi più ne ha, più ne metta. Un ventaglio di menu fitto di piatti gustosi tutti da assaporare, quello offerto dal ristorante Umberto, a due passi da piazza dei Martiri, che ha incluso nel “cartellone” anche un menu ad hoc, destinato agli intolleranti al glutine. A wide selection of tasty dishes from gnocchi to macaroni and from meatballs to steak in Aglianico wine. Just a few minutes walk from Piazza dei Martiri, it also has a special menu for those intolerant to gluten. Via Alabardieri 30/31 - Napoli Tel. 081.418555 FOOD WINE & DRINK LEOPOLDO Dai tipici taralli “‘nzogna e pepe” alla pasta fresca passando per babà, sfogliatelle, crostatine di frutta, pinolate, “brutti ma buoni” e torte farcite. E in questo periodo tanti dolci natalizi, squisita delizia per palato e vista: susamielli, monachine, pasta reale, roccocò, mostacciuoli e l'immancabile panettone artigianale. Accanto alle pasticcerie, Leopoldo ha anche dei negozi specializzati nel take away di taralli, sfogliate, babà e pastiere. Tutti monoporzione. Classical Neapolitan taralli, homemade pasta, babà, sfogliate, fruit tarts, cakes. And, in

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est of shopping & relax t this period, Christmas cakes: susamielli, monachine, pasta reale, roccocò, mostacciuoli and homemade panettone. Besides the bakeries, Leopoldo has opened a takeaway where only taralli, babà, sfogliate and pastiera are sold in just one helping. A Napoli: Via Foria, 212 - Tel. 081.451166 Via Epomeo, 71 - Tel.081.7672505 Via Vittoria Colonna, 46 - 081.416161 Via Toledo, 8 - 081.5512909 Piazza degli Artisti, 6 - 081.5782382 Centro commerciale Vulcano Buono - Nola (Na) MOCCIA Il tempo dei golosi è in via San Pasquale. Basta entrare nella pasticceria Moccia per avere solo l'imbarazzo della scelta. Al mattino, cornetti, brioche, graffe; e poi le ineguagliabili pizzette e rustici in ogni maniera. E, per concludere degnamente un pasto, ecco il ricchissimo assortimento di paste per tutti i gusti, anche nel formato mignon, la pasticceria da te, i cioccolatini. Oltre alle golosità da banco, Moccia fa anche splendide torte, realizzate su commissione secondo i gusti del cliente. Ottimi anche il pancanasta e il danubio. The temple of gluttony is in via San Pasquale, where Moccia's bakery is based. Here it is impossible to enter without buying something. At breakfast time they serve croissants, brioches, krafens. Then it's time for their peerless pizzette and al the other savoury delicacies. Then one must have something sweet after a little break, and so there is the entire univers of sweets, from babà to eclairs, to sfogliate and cassate, biscuits and chocolate. Beside all this, Moccia also makes beautiful cakes, also on demand following the client's indication. Very good also his sandwich cake and the Danubio brioche. Via San Pasquale a Chiaja, 24 - Napoli Tel. 081.41134 GROTTA DEL SOLE La Falanghina e il Piedirosso dei Campi Flegrei, l’Asprinio d’Aversa, il Gragnano e il Lettere. Nettari d’uva che le Cantine Grotta del Sole si fregiano di potere esibire nel loro ricco paniere insieme alle altre produzioni della casa: il Lacryma Christi del Vesuvio, il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino. Tuttu prodotti nelle vigne della Campania Felix. Falanghina and Piedirosso from Campi Flegrei, Asprinio from Aversa, Gragnano and Lettere. These are the wines that Grotta del Sole is proud to present

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beside the Lacryma Cristi of the Vesuvius, Greco di Tufo and Fiano from Avellino. All wines coming from the lands of what once was known as Campania Felix. Via Spinelli, 2 - Quarto (Na) Tel. 081.8762566 SELEZIONE SCIACCUTTIELL E’ la grande passione per la cultura dei sapori a guidare l’azienda di famiglia di Fausto Sarracino, che dal 1950 porta in tavola il meglio dei salumi e dei formaggi di produzione propria. A partire dal prosciutto di Parma, stagionato nelle cantine di tufo, al provolone della Valpadana e al Parmiggiano, stagionato dai 24 ai 48 mesi. It’s a great passion for the culture of flavours that leads the family firm of Fausto Sarracino, selling since 1950s their best homemade cold meats and cheeses, starting with prosciutto di Parma, seasoned in tufa caves, and ending with the Parmiggiano seasond for at least 24 months. Via Casalanno, 8/9 - Marano (Na) Tel. 081.5862491 www.selezionesciaccuttiell.it NARDONE TORRONI Il delicato connubio di mandorle, albume e miele che dai tempi degli antichi romani delizia i palati rivive secondo la tradizione nel torronificio Nardone, che in quanto a golosità lascia solo l’imbarazzo della scelta. Torroni artigianali si affiancano ad un’ampia scelta di cioccolata buona per ogni occasione. The sweet encounter between almonds, egg white and honey, a real delicacy since the ancient Romans, continues to live in the torrone factory of Nardone, that offers a wide selection of traditional torroni and chocolate for every occasion. Via Roma, 144 - Dentecane (Av) Tel. 0825.962028 EVENTI / EVENTS ITINERA Chi ha intenzione di scoprire Napoli, Pompei, la Costiera Amalfitana, Capri, Ischia o Caserta, non ha che da rivolgersi a Itinera, una società di servizi per l’arte che da oltre 10 anni offre un ampio ventaglio di visite guidate in tutta la regione organizzate da un gruppo di guide turistiche abilitate e laureate nelle discipline del settore artistico. Whether it is Naples, Capri, Ischia, the Amalfi Coast,


he best of shopping & re Pompeii or Casert that you want to visit, all you have to do is get in touch with Itinera, a society offering services for the art. Founded more than 10 yeasr ago by graduated tourist guides, it offers a wide choice of visits fot groups, singles, families and schools. Corso Vittorio Emanuele, 663 - Napoli Tel. 081.664545 - www.itineranapoli.com S.I.R.E. RICEVIMENTI D’AUTORE Per chi vuole organizzare un grande evento o semplicemente una festa tra amici, Sire ha sempre la soluzione adatta per ogni occasione. Società specializzata in catering e banqueting, offre soluzioni nelle sue location così come a casa del cliente. L’ottima qualità delle pietanze, tutte a base di materie prime genuine, si fonde perfettamente con i fini allestimenti realizzati per ogni ricevimento. If you are thinking of organizing a great part or a few friends reunion, you can ask Sire for the right advice, Specialized in catering and banqueting, it offers the right solutions either in its own locations, either at your place. The high quality of food, made only of genuine raw products, matches perfectly with the original dressing for every occasion. Via Bernini, 50 - Napoli Tel. 081.5560856 www.sirericevimenti.it NOLEGGIO AUTO E BARCHE RENT A CAR/RENT A BOAT TURCO GLOBAL SERVICE Ferrari 360 Modena, Porsche 911 Targa, Maserati Quattroporte, Audi A8 ed S8, Bmw X5 e Z4. Sono solo alcune delle auto prestigiose che si possono fittare, da Turco Global Service, pioniera nella fornitura del servizio noleggio di auto per cerimonie, di lusso e sportive. Ma non è tutto. La società vesuviana mette a disposizione dei propri clienti anche un esclusivo servizio di chartering con barche di classe. Ferrari 360 Modena, Porsche 911 Targa, Maserati Quattroporte, Audi A8 and S8, Bmw X5 and Z4 are just some of the prestige cars for hire from Turco Global Service. In addition to its elite sports cars and other select vehicles, clients can also take advantage of the exclusive luxury boat chartering service. Viale degli Ulivi, 33 S. Sebastiano al Vesuvio (Na) Tel. 081.7711577

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musei NAPOLI

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

Vi si possono trovare: documenti, gioielli e dipinti. Situated near the Chapel of San Gennaro, the museum was built to house the priceless treasure of the Patron Saint of Naples, including documents, jewels and paintings.

MUSEO NAZIONALE

Piazza Museo, 19 Tel. 081.2110258; 081.4422149 www.archeona.arti.beniculturali.it Mar chiuso. Mer-lun h. 9-19.30. Biglietti: 6,50 euro; 3,25 euro per giovani dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 9 a.m. -7.30 p.m. Tickets: 6,50 euros; 3,25 euros for people aged 18-24; free admission under18 and over65 Le sale del piĂš antico museo archeologico d'Europa custodiscono, tra l'altro, pezzi unici provenienti dall'area archeologica vesuviana, collezioni egiziane ed etrusche. The rooms of Europe's oldest archaeological museum house some unique pieces from he archaeological sites around Mount Vesuvius as well as Egyptian and Etruscan collections.

MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO

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CAPODIMONTE

Via Miano, 2 - Tel. 081.7499111; 848.800288 www.benicultural.it Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 7,50 euro; 3,75 euro per giovani dai 18 ai 24 anni; 6,50 euro h.14-17; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65.Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m.- 7.30 p.m. Tickets: 7,50 euros; 3,75 euros for people aged 18-24; 6,50 euros 2-7 pm; free admission under18 and over65 Fu costruita nel 1738 sotto il regno di Carlo di Borbone. Ospita un Gabinetto di Disegni e Stampe, la collezione Farnese, arredi del '700 e '800. Built in 1738 under King Charles of Bourbon, houses the Cabinet of Prints and Drawings, the Farnese Collection and furnishings from the 18th and 19th centuries.

MUSEO CIVICO

Via Duomo, 149 - Tel. 081.294980; 081.421609 www.museosangennaro.it - Lun-sab h. 9.30-18.30. Dom e festivi h. 10-19. Biglietti: 5,50 euro; 3,50 euro per under18 e over 65; 4,50 euro per gruppi di almeno 10 persone; 2 euro per scolaresche; -25% con Artecard Mon-Sat 9.30 a.m. - 6.30 p.m. Sun and hols. 10 a.m. - 7 p.m. Tickets: 5,50 euros; 3,50 euros under18 and over65; 4,50 for groups of 10 people; 2 euros for students; -25% wih Artecard. Situata vicino alla Cappella di San Gennaro, la struttura custodisce l'inestimabile tesoro del patrono di Napoli.

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CASTEL NUOVO

Maschio Angioino Piazza Municipio Tel. 081.4201241 Dom chiuso. Lun-sab h. 9-19. Biglietti: 5 euro; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 e per studenti di facoltĂ artistiche Sun closed. Mon-Sat 9 a.m. - 7 p.m. Tickets: 5 euros; free admission under18 and over 65 and for Art students Ospitato dal Maschio Angioino, il museo, oltre a


tre preziose cappelle, accoglie altri ambienti dalla straordinaria bellezza: la Sala dell'Armeria, quella dei Baroni e la Pinacoteca. Housed in the Maschio Angioino castle, the museum has three superb chapels as well as other rooms of extraordinary beauty: the Armoury, the Barons' Hall and the Picture Gallery.

MUSEO DUCA

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Room and the Neapolitan 17th Century Room, but also the Royal Chapel and the Hanging Garden.

MUSEO DI SAN MARTINO

MARTINA

Via Cimarosa, 77 - Tel. 081.5788418; 848.800288 - www.beniculturali.it Mar chiuso. Mer-lun h 8.30-14. Biglietti: 2,50 euro; 1,25 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 2 p.m. Tickets: 2,50 euros; 1,25 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Nel cuore del verde parco di Villa Floridianana, accoglie una delle più prestigiose raccolte di arte decorativa europea ed orientale. Completa le attrattive del complesso il Museo Nazionale della Ceramica. One of the most prestigious collections of European and oriental decorative art. The complex also houses the National Ceramics Museum.

Largo San Martino, 5 - Tel.081.2294502 848.800.288 - www.beniculturali.it Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 6 euro; 3 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m. - 7.30 p.m. Tickets: 6 euros; 3 euro for EU residents aged 1824; free admission under18 and over 65 Dal 1866, il museo che ha sede nell'omonima Certosa vomerese, ospita “stralci” di storia cittadina corredati da piante e foto. Splendidi i chiostri, i giardini, la chiesa barocca e il Quarto del Priore. Since 1866 the museum has been located in the Charterhouse of the same name where visitors can get a glimpse of the city's history amid plants and photos. Splendid cloisters and gardens, the superb Baroque church and the Priory.

MUSEO DIEGO ARAGONA PIGNATELLI CORTES

MUSEO DI PALAZZO REALE

Piazza del Plebiscito, 1 Tel. 081.400547; 848.800.288 www.preale.baa.remuna.org Mer chiuso. Gio-Mar h. 9-19. Biglietti: 4 euro; 2 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Wed closed. Thu-Tue 9 a.m. - 7 p.m. Tickets: 4 euros; 2 euros for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Fiore all'occhiello del Museo, l'Appartamento Reale, le sale del Trono, dei Fiamminghi e del Seicento Napoletano, ma anche la Cappella Reale e il giardino pensile. Highlights of the Museum include the Royal Apartment, the Throne Room, the Flemish

Via della Riviera di Chiaia, 200 Tel. 081.7612356; 848.800.288 www.beniculturali.it Mar chiuso. Mer-lun h. 8.30-13.30. Biglietti: 2 euro; 1 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 1.30 p.m.Tickets: 2 euros; 1 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Villa Pignatelli è il nome dell'edificio costruito nel 1826 che ospita il museo e che accoglie le collezioni d'arte del Banco di Napoli. Da vedere anche il Museo delle Carrozze. Villa Pignatelli was built in1826 and now houses the museum with the art collections of the Banco di Napoli. The Coach and Carriage Museum is also not to be missed.

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TEATRO

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SAN CARLO

Via San Carlo - Napoli Tel. 081.5534565 - www.teatrosancarlo.it Guided tours only by appointment in June and July. Tickets: 5 euros; 3 euros concessions Chi arriva a Napoli, a pochi passi da Palazzo Reale e piazza del Plebiscito non può non visitare la Sala Storica del Teatro di San Carlo, tra i più famosi e antichi teatri lirici al mondo, costruito per volere di re Carlo III di Borbone nel 1737. Un'occasione unica, per conoscere un momento chiave della storia e dell'arte napoletana. Visit the historic San Carlo theatre, one of the oldest and most famous opera houses in the world, built for king Charles III of Bourbon in 1737.

MUSEO ARTISTICO INDUSTRIALE

Piazzetta Salazar, 6 - Tel. 081.7647471 Dom chiuso. Visita su appuntamento Sun closed. Visits by appointment Nel Museo, annesso all'Istituto Statale d'Arte “Filippo Palizzi”, oltre 6.000 manufatti in ceramica, ebano e oro. Un'intera sala ospita bronzi e vasi realizzati dallo stesso Palizzi. The Museum is annexed to the “Filippo Palizzi” Art School and houses over 6,000 works in ceramics, ebony and gold. One rooms exhibits bronzes and vases made by Palizzi himself.

CAPPELLA SANSEVERO

MUSEO DEL TESSILE E DELL’ABBIGLIAMENTO “ELENA ALDOBRANDINI”

Piazzetta Mondragone, 18 - Tel. 081.4976104 www.fondazionemondragone.it Dom chiuso; lun-ven h. 9-13/15-17; sab h.9-13 Biglietti: 5 euro; ridotto 3 euro Sun closed; Mon-Fri 9 a.m. - 1 p.m. / 3-5 p.m.; Sat 9 a.m. - 1 p.m. Tickets: 5 euros, concessions 3 euros Il museo è parte dell'istituto Mondragone, famoso per le sue preziose collezioni di tessuti ricamati, espressione dell'arte della seta, introdotta a Napoli intorno all'anno Mille dalla comunità di ebrei. Tra gli oggetti esposti spiccano le collezioni di ricami (sec. XVII e XVIII), paliotti, paramenti sacri, merletti e pizzi, oltre a splendidi abiti da varie donazioni tra cui la collezione Sarli. The museum is part of the Mondragone Foundation, wellknown for its precious collections of embroideries, high expression of the art of silk making, introduced in Naples at the beginning of last Millennium by a community of Jews. On display, laces, sacred paraments and beautiful dresses coming from many donations, among which the Sarli Collection.

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Via Francesco De Sanctis, 19 - Tel. 081.5518470 www.museosansevero.it Mar chiuso. Lun-sab h. 10-17.40. Dom e festivi: h. 1013.10. Biglietti: 6 euro; 5 euro con Artecard e da 10 a 25 anni; 2 euro per scolaresche; gratis fino a 9 anni Tue closed. Mon-Sat 10 am - 5.40 pm, Sun and hols 10 am -1.10 pm. Tickets: 6 euros; 5 euros with Artecard and for people aged 10-25; 2 euros for schools; free admisson under 9 La Cappella, realizzata da Raimondo di Sangro Principe di Sansevero, letterato e alchimista, custodisce sculture di altissimo valore, tra le quali, il Cristo Velato del Sammartino. The Chapel, which was built by the scholar and alchemist Raimondo di Sangro, Prince of Sansevero, houses some excellent sculptures, including the Veiled Christ by Sammartino.

COMPLESSO MUSEALE DI SANTA CHIARA Via Santa Chiara, 49/c - Tel. 081.19575915 www.santachiara.info Lun-sab h. 9.30-18.30. Dom h. 9.30-14.30. Biglietti: 4 euro; 3,50 per gruppi; 2,50 euro per studenti Mon-Sat 9.30 a.m. - 6.30 p.m. Sun 9.30 a.m. - 2.30 p.m. Tickets: 4 euros, 3,50 for groups; 2,50 for students Il complesso, incastonato nel centro storico di Napoli, comprende un'area archeologica, il Museo dell'Opera,


MUSEI DI PALEONTOLOGIA, MINERALOGIA, ZOOLOGIA ED ANTROPOLOGIA DELL'UNIVERSITÀ FEDERICO II DI NAPOLI

lo splendido Chiostro Maiolicato e la sala del Presepe del '700. The complex is embedded in the Naples historic city centre and includes an archaeological area, the Museum, the splendid Majolica Cloister and a hall exhibiting 18th century nativity scenes.

CAPPELLA DEL MONTE DI PIETÀ

Via San Biagio dei Librai, 114 Sab-dom h.9.30-13.30 Sat-Sun 9.30 a.m. - 1.30 p.m. La Cappella, completamente affrescata, è un autentico gioiello di eleganza manieristica. Pregevoli anche gli arredi in legno della sacrestia e della sala delle Cantoniere.The entirely frescoed Chapel is a veritable jewel of mannerist elegance. Superb wooden furniture in the Vestry and the Sala delle Cantoniere.

Via Mezzocannone 8 - Tel. 081.2537516/7 Lun-ven h. 9-13.30. Lun e gio h. 15-17. Sab e dom h. 9-13. Biglietti: 2,50 euro a museo; 1,50 euro a museo per under 18, ingresso libero per studenti universitari Mon-Fri 9 a.m. - 1.30 p.m.. Mon and Thu 3 p.m. - 5 p.m. Sat and Sun 9 a.m. - 1 p.m. Tickets for each museum: 2,50 euros; 1,50 under 18, free admission for University students Raccolgono oltre 50.000 reperti tra minerali, rocce, fossili, ma anche pezzi di inestimabile valore paleontologico. Nella sezione zoologia: madrepore, uccelli, spugne, vertebrati, insetti. Over 50,000 minerals, rocks, fossils and other priceless palaeontological items on show. The zoology section includes madrepores, birds, sponges, vertebrates and insects.

MUSEO DELL’OSSERVATORIO DI CAPODIMONTE

CITTÀ DELLA SCIENZA

Via Coroglio, 104 - Tel. 081.3723728 www.cittadellascienza.it Lun chiuso. Mar-sab h. 9-17. Dom h. 10-19. Biglietti: 7 euro; 5 euro under 18; riduzioni con Artecard Mon closed. Tue-Sat 9 a.m. -17. Sun 10 a.m. - 7 p.m. Tickets: 7 euros; 5 euros under 18; concessions with Artecard È il primo science centre italiano e anche uno dei primi esempi di recupero architettonico della zona industriale di Bagnoli. Parte del museo è dedicata ai bambini, con percorsi ad hoc. The first Italian science centre and also one of the first examples of restored industrial architecture in the Bagnoli area. Part of the museum has themed itineraries for children.

Via Moiariello, 16 - Tel. 081.5575111 Su appuntamentoBy appointment Tre i padiglioni in cui è possibile ripercorrere due secoli di storia dell'Astronomia a Napoli e nel Sud d’Italia attraverso strumenti astronomici di grande valore.Three buildings illustrate two centuries of the history of astronomy in Naples and Southern Italy through astronomical instruments of great historical and documentary value.

CHIESA E QUADRERIA DEL PIO MONTE DELLA

MISERICORDIA

Via dei Tribunali, 253 Tel. 081.446944; 081.446973. Visite guidate: 081.446810 www.piomontedellamisericordia.it Mer chiuso. Gio-mar h.9-14.30/ Chiesa lun-dom h. 9.30-13.30. Biglietti: 5 euro; 4 euro con Artecard, TCI, over 65; under 18; 3 euro per insegnanti, stu-

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MUSEO DIOCESANO

denti, giornalisti, gruppi di 10 persone; 1,50 euro per le scuole. Wed closed. Thu-Tue 9.30 am - 1.30 pm/Church: Mon-Sun 9.30 am - 1.30 pm. Tickets: 5 euros; 4 euros with Artecard, TCI, over 65; 3 euros for teachers, students, journalists, groups of 10 people; 1,50 euros for schools L'edificio del 1600 ospita la chiesa di S. Maria della Misericordia e la pinacoteca con opere del XVII e XVIII secolo. Tra queste, una delle più famose opere del Caravaggio: Le Sette Opere di Misericordia. The 17th century building comprises the church dedicated to S. Maria della Misericordia and a picture gallery exhibiting works from the 17th and 18th centuries. These include one of Caravaggio’s most famous works: The Seven Works of Mercy, above the main altar.

MUSEO E IPOGEO DELLA CHIESA DEL PURGATORIO AD ARCO

Via dei Tribunali - Tel. 081.446810 Museo e ipogeo sab h.10-12.30; chiesa lun-sab h.9-13. Biglietti: euro 2 Museum and hypogeum open on Sat. h.10-12.30; church Mon-Sat h.9-13. Tickets: 2 euros Sacralità ed esoterismo ben si miscelano nella chiesetta del Purgatorio ad Arco, nel cuore del centro storico di Napoli, nota per la venerazione delle cosiddette “capuzzelle”, i teschi dei morti che da sempre i napoletani considerano benevoli protettori. Nella sacrestia della chiesa è stato allestito un museo di arredi e paramenti sacri del 1600, mentre nell’ipogeo è possibile fare vista alle “capuzzelle”. Il Museo e l’ipogeo sono aperti sono il sabato mattina; si consiglia di prenotare. Sacredness and esotericism join together in the little church of Purgatorio ad Arco, in the heart of the historical centre of Naples, wellknown after the veneration of skulls, considered by Neapolitans as benign protectors. In the vestry of the church there is a museum of scared furniture and vestments, whilst in the hypogeum it is possible to visit the skulls. Museum and hypogeum are open on Saturday mornings; booking is suggested.

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Largo Donnaregina - Tel. 081.5571365 www.museodiocesanonapoli.it Mar chiuso; lun-dom h.9.30-16.30 Tue closed; Mon-Sat h.9.30-16.30 Il museo è allestito all’interno della chiesa di Donnaregina Nuova, chiusa da molti anni, che conserva dipinti di grande pregio come “L’Immacolata Concezione” del lorenese Charles Mellin e il “San Francesco che riceve i simboli del sacerdozio” di Francesco Solimena. Accanto a queste opere, proprie della chiesa ex monastica, il primo percorso museale presenta due temi importanti della fede cristiana: le raffigurazioni della Madonna e di San Gennaro, descritti da formidabili artisti come il fiammingo Teodoro d’Errico, il senese Marco Pino o un particolare Aniello Falcone, capaci di rendere ancora più incisiva l’identità storica ed ecclesiale di questa città. The museum is housed in the church of Donnaregina Nuova, reopened after a long closing, that keeps beautiful paintings as “The Immaculate Conception” by Charles Mellin and “San Francesco is given the symbols of priesthood” by Francesco Solimena. Besides these works belonging to the church, the museum displays works on two main religious figures: the Virgin Mary and San Gennaro, protector of Naples with paintings by Teorodo d’Errico, Marco Pino, Aniello Falcone, that make even more expressive the historical and ecclesiastical identity of Naples.

A.R.C.A.

Compesso Monumentale di Santa Maria la Nova Piazzetta Santa Maria la Nova, 44 Tel. 081.5523298; 081.5521597 www.oltreilchiostro.org Visite guidate lun-ven h.10, 11, 12, 15, 16. Sab e dom al mattino solo su prenotazione (maggiorazione del biglietto di euro 1) - Biglietti: euro 2,50 Guided tours Mon-Fri h.10, 11, 12, 15, 16. Sat and Sun in the morning only by appointment (ticket + 1 euro). Tickets: 2, 50 euros Il Museo Religioso di Arte Contemporanea intende rende-


re contemporaneo il contatto con la produzione artistica più recente, tentando di riformulare il senso stesso dell’esperienza estetica, che non può essere oggetto di esclusivi e classici percorsi didattico-didascalici, ma proposta di lettura innovativa. The Museum of Contemporary Religious Art aims to make easier the understanding of the latest artistic production, trying to formulate the sense of the aesthetic experience through a new interpretation.

exhibits from all over the world, from Borneo to the Amazon Basin.

STAZIONE ZOOLOGICA A. DOHRN

CATACOMBE DI SAN GAUDIOSO

Piazza Sanità - Tel. 081.5441305 isiteguidate@santamariadellasanita.it Direttore: Giovanni De Pasquale Lun-dom visite giuidate h.9.30-10.15-11-11.45-12.30. Biglietti: euro 5; euro 3 per scolaresche Mon-Sun guided tours h.h.9.30-10.15-11-11.4512.30. Tickets: 5 euros; 3 euros for schools. Situate sotto la chiesa di Santa Maria della Sanità, eretta agli inizi del 1600, queste catacombe sono legate alla venerazione di San Gaudioso, Vescovo di Abitinia in Africa e giunto a Napoli dopo essere stato privato di tutto da re Genserico. Qui morì tra il 451 e il 452. Based under the church of Santa Maria della Sanità, built in the early 1600, the origin of these catacombs is connected to the veneration of Saint Gaudioso, bishop of Abitinia in Africa, who arrived in Naples, after being stripped of everything by King Genserico. Here he died between 451 and 452 A.D.

Villa Comunale - Tel. 081.5833111 - www.szn.it Lun chiuso. Mar-sab h.9-17. Dom h. 9-14. Biglietti: 1,50 euro; 1 euro per bambini da 5 a 12 anni; gratis fino a 4 anni Mon closed. Tue-Sat h.9-17. Sun 9 a.m. -14. Tickets: 1,50 euros; 1 euro for kids aged 5-12; free entrance under 4 Ospita il più antico acquario d'Europa (30 vasche e 200 specie tra animali e vegetali marini), ma anche una biblioteca e laboratori per ricerche di zoologia, botanica e fisiologia marina. The oldest aquarium in Europe (30 tanks and 200 species of marine animal and plant life), but also a library and laboratories for research in zoology, botany and marine physiology.

MOSTRA DI CORALLI E CAMMEI

MUSEO DI PALEOBOTANICA ED ETNOBOTANICA

Piazzetta Matilde Serao, 19 - Tel. 081.421111 www.ascione.com Solo su prenotazione - Appointments only. In mostra piccoli capolavori in oro, argento, pietre preziose, splendidi cammei e coralli lavorati dalla ditta Ascione, che vanta una tradizione artigianale lunga ben 150 anni. Small masterpieces of gold, silver, precious stones, splendid cameos and corals created by the Ascione firm, which boasts a 150 year history of traditional craftsmanship.

Via Foria, 223 - tel. 081.449759; 081.455654 Sab e dom chiuso. Lun-ven h.9-14 su appuntamento Sat and Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m. by appointment La struttura ospita due sezioni dedicate rispettivamente alla paleobotanica e all'etnobotanica, che raccolgono oggetti provenienti da varie parti del mondo. Dal Borneo all'Amazzonia.The museum is divided into two sections dedicated to palaeo-botany and ethno-botany, with

MUSEO

STORICO MUSICALE

Via San Pietro a Majella, 35 - Tel. 081.5644111 Visite guidate: 081.446810 www.sanpietroamajella.it Sab e dom chiuso. Lun-ven h. 9.30-12.30 Sat and Sun closed. Mon-Fri 9.30 a.m. - 12.30 p.m. Il Conservatorio di San Pietro a Majella vanta una ricca biblioteca con preziose collezioni di manoscritti di scuola napoletana, ritratti e cimeli di musicisti e un museo di

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ACCADEMIA DI BELLE ARTI - PINACOTECA

strumenti antichi.The Conservatory of San Pietro a Majella boasts a superb library with precious collections of manuscripts from the Neapolitan school, portraits and everyday items of musicians and a museum of antique musical instruments.

QUADRERIA DEI GEROLOMINI

Via Duomo, 142 - Tel. 081.294444 Dom chiuso. Lun-ven h. 9-14, sab h. 9-12. Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m., Sat 9 a.m. - noon. Il complesso, impreziosito dalla splendida facciata realizzata da Ferdinando Fuga, comprende: la chiesa di San Filippo Neri, una pinacoteca, una biblioteca, l'archivio oratoriano e due chiostri. The complex has a splendid façade by Ferdinando Fuga and includes the Church of San Filippo Neri, a picture gallery, a library, the oratory archive and two cloisters.

SCAVI DI SAN LORENZO MAGGIORE

Via dei Tribunali, 316 - Tel 081.2110860 www.sanlorenzomaggiorenapoli.it Lun-sab h. 10-17. Dom h. 10-13.30. Biglietti: 5 euro; 3 euro per under 18 e over 65; riduzioni con Artecard Mon-Sat 10 a.m. - 5 p.m. Sun 10 a.m. - 1.30 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros under18 and over65; concessions with Artecard L'area sotto la chiesa di San Lorenzo ospita i resti di edifici che testimoniano la stratificazione avvenuta nel corso dei secoli attraverso trasformazioni dell'impianto urbano. Beneath the church of San Lorenzo the remains of buildings have been excavated to reveal the stratification of the city over the centuries.

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Via Costantinopoli, 107 - Tel. 081.441900; 081.44188.3Visite guidate: 081.446810 www.accademianapoli.it Dom chiuso. Lun-sab h. 10-13. Biglietti: 5 euro; 3 euro per under 18 e over 65; 4 euro per gruppi di almeno 15 persone. Sun closed. Mon-Sat 10 a.m. - 2 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros under18 and over 65; 4 euros for groups of 15 people Assolutamente da non perdere, la Sala Palazzi, sezione dedicata alle opere dell'800, con esposizione delle opere dei maestri d'arte contemporanea, ex allievi dell'Accademia. Not to be missed is the Sala Palazzi, the section dedicated to works from the 19th century, exhibiting the works of masters of contemporary art who were students at the Academy.

MADRE

Palazzo Donnaregina - Via Settembrini, 79 Tel. 081.19313016; 081.292833 - www.museomadre.it Mar chiuso. Lun, mer, gio e dom h. 10-21; ven e sab h.1024. Biglietti: 7 euro; ridotto 3,50 euro; lunedì gratis.Tue closed. Open Mon, Wed, Thu and Sun 10 a.m. - 9 p.m.; Fri and Sat 10 a.m. - 12 p.m. Tickets: 7 euros; 3,50 euros concessions; free on Mondays Palazzo Donnaregina, edificio di grande pregio storico e architettonico situato in pieno centro cittadino, è la sede del nuovo museo d'arte contemporanea partenopeo. Palazzo Donna Regina, a building of great historical and architectural value situated in the very centre of the city, houses the new museum of contemporary art in Naples.

PAN, PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI Palazzo Roccella - Via dei Mille, 60 Tel. 081.7958605-06-07 www.palazzoartinapoli.net Mar chiuso. lun-sab h.9.30-19.30; dom e festivi h.9.3014.30. Biglietti: 5 euro; 3 euro ridotto Tue closed. Mon-Sat 9.30 a.m. - 7.30 p.m.; Sun and holidays 9.30 a.m. - 2.30 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros concessions. La struttura, centro permanente di arti contemporanee,


periodo classico ed ellenistico dell'arte greca. The Archaeological Museum of the Phlegraean Fields is housed in the Aragonese castle of Baia, the Sala dei Gessi exhibits plaster casts from the Roman age reproducing masterpieces of the classical and Hellenistic period of Greek art.

LA SOLFATARA ospita le più disparate espressioni culturali relative all'arte: dalla pittura alla scultura passando per la fotografia, il cinema e il fumetto. This permanent centre for contemporary arts houses a huge variety of cultural and artistic expression: from painting to sculpture, photography, cinema and cartoons.

ZONA FLEGREA TERME DI BAIA

Via Sella di Baia, 63 - Bacoli Tel. 081.8687592 - Lun chiuso. Mar-dom h. 9 - un'ora prima del tramonto Mon closed. Tue-Sun 9 a.m. - dusk Il Parco Archeologico e Monumentale di Baia conserva imponenti resti archeologici rispettivamente del Palatium o residenza degli Imperatori romani a Baia e di una villa tardo repubblicana. The Archaeological and Monumental Park at Baia contains impressive archaeological remains of the Palatium, residence of the Roman emperors at Baia and a villa from the late republican age.

Via Solfatara - Pozzuoli Tel. 081.5262341 - www.solfatara.it Lun-dom h. 8.30-17.30 Mon-Sun 8.30 am - 5.30 pm Con un'estensione di circa 33 ettari, è un'oasi naturalistica che offre numerosi spunti per un'avventurosa passeggiata tra fumarole, vulcanetti di fango, boschi e zone di macchia mediterranea. Covering 33 hectares, the Solfatara is a natural oasis offering a variety of adventure-filled walks among the fumaroles, boiling mud springs, woodland and Mediterranean maquis.

PARCO ARCHEOLOGICO DI CUMA

MUSEO DI BAIA

Via Acropoli, 1 - Tel. 081.8543060 Lun-dom h. 9-18. Mon-Sun 9 am - 6 pm Il Parco comprende: l'Acropoli, le Terme del Foro e quelle Romane, il Foro, il Capitolium, le Necropoli, la fossa Neronis, le cisterne della Crypta romana e l'Arco Felice. The Park includes: the Acropolis, The Forum and Roman Baths, the Forum, the Capitol, the Necropolis, the Fossa Neronis, the cisterns of the Crypta Romana and the Arco Felice Arch.

Via Castello - Baia Tel. 081.5233797 Lun chiuso. Mar-sab h. 9- 20. Dom h. 9-19. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18 e over 65. Mon closed. Tue-Sat 9 am - 8 pm. Sun 9 am - 7 pm. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 and over 65 Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei è alloggiato nel Castello Aragonese di Baia e ospita la sala dei Gessi, con calchi d'epoca romana che riproducono capolavori del

ANFITEATRO FLAVIO DI POZZUOLI Via Terracciano, 75 - Pozzuoli Tel. 081.5266007 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-un'ora prima del tramonto. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18 e over 65. Tue closed. Wed-Mon 9 am - dusk. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 and over 65 È il terzo anfiteatro italiano per grandezza dopo il Colosseo

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e quello di Santa Maria Capua Vetere. Dall'arena si accede ai sotterranei dove stavano le belve prima dei combattimenti. The third largest Amphitheatre in Italy after the Colosseum and the one in Capua (Santa Maria Capua Vetere). From the arena it is possible to go down into the dungeons where wild beasts were caged prior to combat.

Biglietti: 5 euro - May-September 9 am-6 pm Tickets: 5 euros Di proprietà di un'istituzione culturale svedese con sede nell'isola, oltre alla Villa San Michele, la creatura del medicoscrittore e filantropo Axel Munthe (che visse a capri per oltre mezzo secolo) comprende anche un museo circondato da un giardino di rara bellezza, un gruppo di alloggi per scrittori, artisti, scienziati e ricercatori svedesi e "il Monte Barbarossa", un parco naturale per la protezione degli uccelli migratori e della vegetazione mediterranea. Villa San Michele was the brainchild of the Swedish writer and philanthropist Axel Munthe who lived on Capri for over half a century. The site also includes a museum surrounded by a beautiful garden and Monte Barbarossa, a natural park for the conservation of migratory birds and Mediterranean plant life.

CAPRI

VILLA JOVIS

CERTOSA DI SAN GIACOMO

Via Certosa, 2 - Capri Tel. 081.8376218 www.beniculturali.it - Lun chiuso. Martedì-domenica h. 9-14 Ingresso libero - Mon closed. Tue-Sun 9 am - 14 pm. Free entry. Chiusa nella valletta fra l'altura del Castiglione e il Monte Tuoro, è espressione del periodo medioevale e monastico caprese nella sua forma più aulica e monumentale. Fondatore della Certosa, fra il 1371-74, fu Giacomo Arcucci conte di Minervino e di Altamura, segretario della regina Giovanna I di Napoli, della più nobile famiglia di Capri (ad essa appartenne quell'Eliseo Arcucci conte di Capri che fu ammiraglio di Federico II) e potente e ricco feudatario cui si deve per grazia di un primo figlio natogli dalla moglie Margherita Sanseverina. Between the hills of Castiglione and Monte Tuoro is the medieval monastic charterhouse founded between 1371 and 1374 by Count Giacomo Arcucci, secretary of Queen Joan I of Naples and a member of Capri’s most noble family.

Viale Amedeo Maiuri - Capri - Tel. 081.8374549 Lun -dom h.8-1 ora prima del tramonto - Biglietti: 2 euro Mon -Sun 8am-1 hour bedor sunset - Tickets: 2 euros Secondo la tradizione, l’imperatore Tiberio, fece costruire ben dodici splendide ville, ognuna delle quali dedicata ad una divinità dell'Olimpo. Villa Jovis era la più ricca tra esse: posta in cima al Monte Tiberio, a 354 metri di altezza sul livello del mare, fu la principale residenza dell'imperatore Tiberio e ben ne riflette il carattere esclusivo e riservato. According to the tradition, the Emperor Tiberius built twelve beautiful villas, each dedicated to a divinity of the Olympus. Villa Jovis was the richest one: built on the top of Mount Tiberius, at 345 mt. on the sea surface, it was the main residency of Emperor Tiberius and reflects his character, exclusive and reserved.

ISCHIA SCAVI E MUSEO SANTA RESTITUTA

VILLA SAN MICHELE

Viale Axel Munthe, 34 - Anacapri Tel. 081.8371401- Maggio-Settembre h.9-18

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Piazza Santa Restituta, 10 - Lacco Ameno Tel. 081.980538 - Lun-sab h.9.30-12.30/17-19 Dom h.9.30-12.30 - Biglietti: 2,50 euro Mon-Sat 9.30 am-12.30 pm and 5-7 pm


Sun 9.30 am-12.30 pm - Tickets: 2,50 euros Un museo archeologico sotterraneo, allestito sotto la chiesa nello stesso luogo di rinvenimento dei reperti: materiali recuperati a partire dagli anni ’50 che hanno messo in luce la presenza di antichi insediamenti databili tra l'età preistorica e il periodo medievale. In circa 60 vetrine sono raccolti frammenti ceramici e architettonici, vasi e monete che illustrano le tracce lasciate dall’uomo nel susseguirsi delle culture del passato. Tra questi, la Testa della ninfa Aretusa (IV sec a.C.) e la testa di Demetra (IV sec. a.C.) An underground museum beneath the church where the relics were found from the 1950s on. Evidence of settlements from the prehistoric age to medieval times are exhibited in over 60 display cabinets. These include ceramics, vases and coins as well as the Head of the Nymph Arethusa and the Head of Demetra from the 4th century BC.

MUSEO ARCHEOLOGICO LACCO AMENO PITHECUSAE DI VILLA ARBUSTO

Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-17 (income till h15.30). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). Grazie all’ottimo stato di conservazione dei suoi edifici, dovuto al particolare seppellimento, sotto una coltre di cenere causato dall’eruzione del 79 d.C., Pompei può dirsi l’unico sito archeologico che ci restituisce l’immagine di una città romana nella sua interezza. Thanks to the remarkable state of preservation of its buildings, due to the peculiar burial under a 6 meters blanket of ash and lapillus caused by the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Pompeii is the only archaeological site showing a Roman town in its integrity.

SCAVI ARCHEOLOGICI DI ERCOLANO

Corso Angelo Rizzoli – Lacco Ameno Tel. 081.900356 - Lun chiuso. Mar-dom h.9.30-13/16-20 Mon closed.Tues - Sun 9.30 am-1 pm and 4-8 pm Nella magnifica cornice della residenza scelta dall’editore Angelo Rizzoli come suo buen retiro isolano, tra i numerosi oggetti, il museo conserva reperti archeologici dall’epoca preistorica (neolitico superiore) all’età romana tra cui un frammento di un’iscrizione metrica nota come Coppa di Nestore proveniente dalla necropoli di valle San Montano a Lacco Ameno.The museum is located in a magnificent setting and houses numerous archaeological finds from prehistoric times and from the Roman age, including a fragment of the so-called Nestor’s Cup from the necropolis in Lacco Ameno.

AREA VESUVIANA SCAVI ARCHEOLOGICI DI POMPEI

Via Villa dei Misteri, 2 Tel. 081.8575347 - www.pompeiisites.org

Corso Resina Tel. 081.8575347 - www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). Al momento dell’eruzione del Vesuvio, Ercolano venne travolta da una marea di fango e detriti vulcanici, che, solidificandosi, poterono conservare, molto meglio che a Pompei, le parti superiori delle costruzioni e anche tutti i materiali organici, per cui ci si offre una visione unica della vita privata antica. At the moment of the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Herculaneum was swept away by mud and volcanic detritus, which, once solidified, preserved the tops of the buildings and also all the organic materials, so this site offers a unique vision of the domestic life of the time.

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SCAVI DI OPLONTIS

L’antiquarium comprende reperti provenienti dai siti archeologici dell’area vesuviana. Presenta le caratteristiche principali dell’ambiente vesuviano in epoca romana e l’utilizzo delle risorse naturali da parte dell’uomo. The Antiquarium displays findings from the archaeologicas sites of the Vesuvius area. It describes the main characteristics of the Vesuvius environment in the Roman era and the exploitation of natural resources at that time.

MUSEO ARCHEOLOGICO VIRTUALE Via Sepolcri - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 5,5 euro; ridotti 2,75 euro over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h.18) Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar) Si tratta di una serie di rinvenimenti archeologici, relativi ad una zona suburbana di Pompei: una villa residenziale, la villa ‘di Poppea’; una ‘villa rustica’ attribuita a L. Crassius Tertius, nella quale, accanto a numerosi corpi di vittime dell’eruzione, è stata rinvenuta una notevole quantità di monete in oro e argento, assieme a numerosi pezzi di finissima oreficeria. The site is constituted by a series of archaeological findings related to a suburban zone of Pompeii: a residential villa, the Villa of Poppea; a rural villa, belonging to L. Crassius Tretius, where, next to the numerous bodies of the eruption’s victims, has been found a great quantity of gold and silver coins, along with pieces of fine jewellery.

ANTIQUARIUM DI BOSCOREALE

Via IV Novembre - Ercolano Tel. 081.19806511 Lun chiuso; mar-dom h.9-17. Biglietti: 7 euro; riduzioni 4 euro Mon closed; Tue- Sun 9 a.m. - 5 p.m. Tickets: 7 euros; concessions 4 euros Nasce ad Ercolano il primo museo archeologico virtuale, luogo ideale per chi vuole esplorare il passato con le tecnologie di ultima generazione, immergersi nelle rovine delle città sepolte dalla lava e vedere ricostruiti fedelmente ambienti e costumi degli antichi abitanti. Sono oltre 70 le installazioni multimediali - tra realtà virtuali ed ologrammi - a guidare i visitatori alla scoperta delle voci e dei volti degli antichi ercolanesi, che racconteranno la propria storia. Cuore del Mav è il Cave: un'enorme stanza di luce sulle cui pareti si proiettano giardini e cortili delle case di Pompei, Ercolano e Stabia. E ancora, la Soundgallery, la stanza dei profumi e il Lupanare completano l'esperienza sensioriale nell'antica Ercolano. Herculaneum hosts the firts virtual archaeological museum, ideal place for explorations of the past through modern technologies. More than 70 installaions, devided in virtual reality and holograms, lead the visitors to the discovery of the old Rooman city before the eruption of the Vesuvius in 79 a.C.

MUSEO DEL GIOCATTOLO Via Settetermini, 15 - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 5,50 euro; ridotto 2,75 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar).

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Proloco di Torre del Greco Corso Avezzana, 26 - Torre del Greco Tel. 081.8814676 Lun-ven h.9-19.


Ingresso libero Mon-Fri 9 a.m. - 7 p.m. Free entrance Il fascino dei giocattoli d’altri tempi in una grande esposizione che conta più di 800 elementi. Sessanta anni di storia del giocattolo, dal 1900 al 1960 organizzate in bacheche e teche. The fascination of old fashioned toys ina great exhibition with more than 800 elements. Sixty years of history of toymaking, from 1900s to 1960s organized in shelfs and glass containers.

PAESTUM AREA ARCHEOLOGICA DI PAESTUM

PENISOLA SORRENTINA MUSEO MINERALOGICO

Via San Ciro, 2 - Vico Equense Tel. 081.8015668 www.museomineralogicocampano.it Lun chiuso. Feriali h. 9-13; 16-19. Festivi 9-13 Mon closed. 9 am-1 pm; 4 pm-7pm; Hols 9 am - 1pm Nucleo centrale delle collezioni esposte sono 3.500 minerali, dei 5.000 campioni del fondo Discepolo, appartenenti a 1.400 specie differenti del mondo. Central feature of the collections are the 3,500 minerals of the 5,000-strong Discepolo collection, with 1,400 different types from all over the world

Via Magna Grecia, 919 - Info: 0828.772654 www.infopaestum.it Lun-dom h.9-1 ora prima del tramonto. Ingresso: 4 euro per gli scavi; 6,50 euro per scavi + museo. Mon-Sun h.9-1 hour before sunset. Tickets: 4 euro for the archaeological area; 6,50 euro for archaeological area + museum L’area aecheologica di Paestum rappresenta un ottimo esempio di città greco-romana, di cui conserva l’impianto risalente al 500 a.C. con le imponenti mura, i templi e tutti gli edifici per gli esercizi pubblici come il Macellum, il Foro, l’anfiteatro, l’ekklesiasterion. The archaeological area of Paestum is a very well preserved example of an ancient GreekRoman city with its impressive walls, the temples and all the buildings dedicated to public concern as the Macellum, the forum, the amphitheatre.

BENEVENTO MUSEO ARCOS

MUSEO CORREALE DI TERRANOVA

Via Correale, 50 - Sorrento Tel. 081.8781846 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-14. Biglietti: 6 euro Tue closed. Wed-Mon 9 am - 2 pm. Tickets: 6 euro Ospita dipinti e arti decorative napoletane e straniere dal XVI al XIX secolo, ventagli, orologi e una delle più prestigiose collezioni di porcellane del XVIII secolo. The museum houses collections of Neapolitan and foreign paintings and decorative arts from the 16th to the 19th centuries, refined fans, clocks and one of the most prestigious collections of 18th century porcelain.

Corso Garibaldi, 1 Lun chiuso. Mar-ven h.9.30-13.30/16.30-20.30; sab, dom e festivi h.10-14/16.30-21.30. Biglietti: euro 4; ridotto euro 2. Mon closed. Tue-Fri h.9.30-13.30/16.30-20.30; Sat, Sun and holidays h.10-14/16.30-21.30 Tickets: euros 4; concessions euros 2 Ubicato nei suggestivi sotterranei del Palazzo della Prefettura, il nuovo polo culturale – la cui direzione scientifica è stata affidata a Danilo Eccher – è diventato nel tempo un prestigioso punto di riferimento per le più interessanti sperimentazioni artistiche nazionali e internazionali. Housed in the striking basement of the Prefecture’s building since 2005, this new museum of contemporary – whose scientific direction has been given to Danilo Eccher - has already become an important point of reference for the most important artistic experimentations, both national and international.

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CASERTA BELVEDERE DI SAN LEUCIO

cascate, sono ricchi di statue realizzate dai più noti scultori dell’epoca. Built under Charles III of Bourbon after a project of the architect Vanvitelli, besides the royal appartments, which give a clear idea of the magnificence of Bourbons’ courts, the most spectacular element of the complex are the gardens. Scattered with fountains and cascades, they are rich in statues realized by the most famous sculptores of the time.

MUSEO DELLE CERE “LE MUSE” Via Atrio Superiore - 81020 San Leucio (Ce) Info: 0823.873155; 800.411515 www.sanleucionline.it Orari: mar chiuso. Lun-dom h.9.30-18.30. Biglietti: 6 euro; scolaresche 3 euro. Opening hours: Tue closed; Mon-Sun h.9.30-18.30. Tickets: 6 euros; 3 euros for schools. Le antiche fabbriche della seta di epoca borbonica rivivono nello splendido complesso monumentale di San Leucio dove è possibile osservare gli strumenti originari del '700. The old manufactures of silk of the Bourbons live again in the beautiful Monumental Complex of San Leucio, where have been preserved the original engines dated back to 1700s.

REGGIA DI CASERTA

Chiostro – Sant’Agostino Largo San Sebastiano Tel. 0823.830456 - www.museodellecerecaserta.it Il Complesso di Sant’Agostino ospita una collezione di statue di cera che rappresentano uomini e donne che hanno fatto la storia della regione. The charterhouse of Saint Agostino hosts a collection of wax statues representing men and women that have decided the fortune of the region.

CAPUA MUSEO PROVINCIALE CAMPANO DI CAPUA

Corso Pietro Giannone, 1- Caserta Info: 0823.448084; 0823.277380 www.reggiadicaserta.org Orari: mar chiuso. Appartamento: lun-dom h.8.30-19; mostre: lun-dom h.9-18; giardini: lun-dom h.8.30-18. Biglietti: cumulativo 6 euro; appartamenti 4,20 euro; giardini 2 euro; bicicletta 1 euro. Riduzione per giovani dai 18 ai 25 anni e per i docenti delle scuole statali. Gratis per under18 e over65 e per gli studenti universitari di facoltà umanistche. Opening hours: Tue closed; royal appartment: Mon-Sun h.8.30-19; exhibitions: Mon-Sun h.8.30-18; gardens: MonSun h.8.30-18. Tickets: all inclusive 6 euros; rolyal appartments 4,20 euros; gardens 2 euros; bikes 1 euro. Concessions over18-under25. Free admission under18 and over65 and for Umanistic Faculties students. Costruita per volere di Carlo III di Borbone nella piana di Caserta su progetto del Vanvitelli, accando agli appartamenti storici, che retituiscono i fasti dell’antica corte borbonica, ha degli splendidi giardini che sono l’aspetto più scenografico del complesso. Disseminati di fontane e

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Via Roma, 66 - Tel. 0823.620035 Lun chiuso. Mar-sab h.9-13.30; dom h.9-13 Biglietto: euro 4,13; gratis under18 e over65; riduzioni per Touring Club, Icom, Artecard e gruppi (min 10 persone) Mon closed. Tue-Sat h.9-13.30; Sun h.9-13 Tickets: euros 4,13; free admission under18 and over65; concessions for Touring Club, Icom, Artecard and groups (min 10 persons) Principale museo storico della Campania, presenta la più importante collezione al mondo di Matres Matutae, la famosa madri rinvenute nell’antica Capua. Oltre alla sezione archeologica, comprende una ricca sezione medievale ed anche un’importante biblioteca. Main historical museum of Campania Regione, it hosts the most important collection of Matres Matutae of the world. Besides the archaeological section, the museum hosts a rich section dedicated to the Middle Age and a very important library.



La mostra Mirabilia Corallii. Ecco le antiche lavorazioni dell’oro rosso di Eva Molea

Paliotto d’altare. Maestranze trapanesi e ricamatori palermitani. Prima metà secolo XVII

T

alismano dei talismani, elemento da sempre in bilico tra i tre regni – non minerale anche se pietrificato, non vegetale anche se ramificato, non animale anche se del colore del sangue – il corallo ha sempre dato vita a miti e credenze indirizzati tutti ad esaltare le sue doti di protettore dal male e dalle sventure e di portatore di fortuna e benessere, vitalità ed abbondanza. La tradizione della lavorazione del corallo in Campania ha radici molto antiche ed il suo quartier generale aTorre del Greco dove, per secoli, il corallo pescato nel Mare Nostrum veniva lavorato per poi essere venduto sui banchi del mercato. Ma la Campania non è l’unica regione a poter vantare una ricca tradizione

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Mirabilia Corallii. The ancient roots of ‘red gold’ Eva Molea

Talisman of talismans, symbol of rejuvenation, the exorcising blood of Medusa and the redeeming power of Christ Coral has spawned numerous legends regarding its

power to ward off evil and bestow wellbeing, luck and vitality on its wearer, partly due to its ability to span the animal, vegetable and mineral kingdoms. Coral craftsmanship in Campania has ancient roots and Torre del Greco is its traditional home, but other Italian regions have cultivated a passion for ‘red


A sinistra e in basso a destra, scrigno da scrittura. Maestranze trapanesi. Fine secolo XVII-inizio XVIII; in alto a destra, coppia di bracciali Orafo trapanese, ante 1647

artigianale nel campo. E così, dal 1996 la Banca di Credito Popolare ha dato vita ad una serie di mostre tematiche dedicate al corallo, che indagano su metamorfosi ed evoluzioni della lavorazione di questo dono del mare in luoghi ed epoche diversi. Dal 20 dicembre a Palazzo Vallelonga “Mirabilia Corallii. Capolavori barocchi in corallo tra maestranze ebraiche e trapanesi dal ‘400 al ‘700” esporrà oltre 60 opere, da collezioni pubbliche e private, che documentano la fioritura dell’artigianato artistico in Sicilia tra il XV e il XVIII secolo e le reciproche influenze delle maestranze ebraiche e locali, trapanesi in particolare, sulla lavorazione del corallo. In Sicilia la fiorente comunità ebraica

gold’, as is illustrated by the exhibitions that Banca di Credito Popolare has dedicated to it since 1996 The latest initiative is “Mirabilia Corallii. Baroque masterpieces from the 15th to the 18th centuries” to be held in Palazzo Vallelonga, with 60 works documenting the growth of Sicilian coral

craftsmanship and the reciprocal influence exerted by Jewish and Sicilian artisans. On the boundary between east and west, Sicily was subjected to strong Byzantine influences, but its flourishing Jewish community played a key role in the economic, social, cultural and industrial development of the island, with 219


Trionfo di Apollo sul carro del sole. Maestranze trapanesi e palermitane. Fine XVII, inizi XVIII secolo

families that had handed down traditional coralcrafting skills from father to son for generations. In 1492 Ferdinand and Isabella of Aragon exiled the Jews from Sicily, and many had to accept conversion to Catholicism in order to preserve their names and shops. Others founded new businesses in Torre 220

del Greco where they came into contact with the local coral industry. Sacred items, jewellery and household items will be on show to enchant visitors with the beauty of red gold and the exquisite craftsmanship that has developed around this precious material over the centuries.

giocò sempre un ruolo fondamentale nello sviluppo del territorio dal punto di vista economico, sociale, artistico, culturale e lavorativo. Infatti, la lavorazione del corallo era appannaggio della comunità ebraica che vantava un ampio numero di abilissimi artigiani, che si tramandavano il sapere di padre in figlio. La svolta giunse quando, nel 1492, Ferdinando e Isabella d’Aragona decisero di bandire gli ebrei dall’isola, bloccando le attività legate alla pesca e alla lavorazione del corallo. Molti ebrei optarono per la conversione al cattolicesimo e riuscirono a mantenere il proprio nome e la propria bottega. Molti, invece, partirono per altri lidi ed alcuni giunsero a Napoli, dove crearono i propri fondaci a San Giorgio a Cremano e a Torre del Greco, dove vennero a contatto con la tradizione locale del corallo. Arredi sacri, gioielli e oggetti di uso comune, oltre ad capezzali, acquasantiere, paliotti d’altare e trionfi allegorici che risplendono del colore del sangue, saranno in mostra aTorre del Greco fino al 1° febbraio per incantare i visitatori per la bellezza propria dell’oro rosso e per la grande maestria degli artigiani che per secoli si sono dedicati ad esaltare questo preziosissimo dono del mare. Palazzo Vallelonga C.so V. Emanuele, 92/100 Torre del Greco (Na) Tel. 081.3581562 Dal 20 dicembre al 1°febbraio Orario: lun-sab h.10-13/16-19; dom e festivi h.10-13. Ingresso libero



mostre & a cura di Eva Molea

Fino al 21 dicembre DOPO IL MUSEO

Fino all’11 gennaio LA CITTÀ CANTANTE

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE Piazzale Museo, 19 Tel. 081.4422111 Mar chsiuo. Lun-dom h.9-19 Bigleitti: euro 10 Questa mostra, nata da un progetto del Dipartimenti di Scutlure dell’Accademia di belle Arti di Barcellona, riunisce un insieme di opere realizzate traendo spunto da una rilettura delle collezioni del Museo. I lavori esposti vogliono dimostrare come i giovani artisti siano entrati individualmente in rapporto con l’opera e come, al contempo, abbiano dato vita ad un progetto collettivo inteso come raccolta dei diversi procedimenti delle loro tecniche artistiche.

SUOR ORSOLA BENINCASA - Tel. 081. 4107211 All'Istituto di Suor Orsola Benincasa, la più grande mostra mai allestita a Napoli sulla musica: strumenti antichi, partiture rare, documenti e dipinti provenienti dalle collezioni di Capodimonete e delle altre pinacoteche in esposizione fino al 31 dicembre.

Fino all’11 gennaio LOUISE BOURGEOIS

MUSEO DI CAPODIMONTE Museo di Capodimonte Via Miano, 2 Tel. 081.7499111 Mer chiuso; lun-dom h.8.30-19.30 Biglietti: euro 7,50; euro 3,75 per giovani (18-25 anni); ingresso gratuito under18 e over65 Per la prima volta in Italia, un omaggio ad una delle icone della modernità. Saranno circa sessanta le opere in mostra, incluse due nuove installazioni della serie Cells, mai esposte prima. Le opere saranno collocate lungo il percorso del museo in un dialogo con i dipinti e gli oggetti della collezione permanente di Capodimonte; una raccolta di lavori di piccole dimensioni troverà degna cornice nelle vetrine della Wunderkammer che ospita i manufatti della collezione Farnese.

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Fino all’11 gennaio IL REAL SITO DEL FUSARO TRA CIELO E MARE

MUSEO DI VILLA PIGNATELLI Riviera di Chiaia, 200 - Tel. 848.800288 Mar. chiuso; lun-dom h.8.30-13.30 - Biglietti: euro 5 Circa 80 opere tra porcellane, acquerelli, disegni, incisioni, dipinti e numerosi oggetti d’arredo d’epoca legati alla Casina Vanvitelliana del lago Fusaro costituiscono il corpus della mostra con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del territorio del Fusaro e del piccolo gioiello di architettura neoclassica che è la Casina. Inoltre, la mostra vuole porre l’accento sull’incredibile fascino che tutta l’area dei Campi Flegrei ha esercitato, da sempre, sui viaggiatori italiani e stranieri, artisti, letterati, appassionati di vulcanologia, che giungevano qui per seguire le tracce di antichi percorsi, di antichi miti. Fino al 13 gennaio ANDREA PAZIENZA: TRACCE - NAPOLI E OLTRE

CASTEL SANT’ELMO Via Tito Angelini, 20 - Tel. 081.4238127 - Mer chiuso;


&gallerie A Napoli una delle più ampie mostre su Andrea Pazienza, il grande fumettista prematuramente scomparso nel giugno del 1988. La città di Napoli intende così omaggiare uno dei maggiori talenti che la Nona Arte italiana abbia annoverato. Pazienza, autore dai mille risvolti, ha avuto un rapporto molto intenso con la città partenopea, pur non avendoci mai vissuto. L’esposizione, e gli eventi collaterali previsti, cercheranno di evidenziare le tracce di questo legame, oltre a dare una panoramica su tutta l’opera del disegnatore pugliese, dagli esordi nei tumultuosi fine anni 70 bolognesi, al periodo delle storie più mature della metà degli anni 80.

Torre del Greco (Na) - Tel. 081. 358 1562/563/524 Lun-sab h.9-13/16-19; dom h.9-13 - Ingresso libero Arredi sacri, gioielli, oggetti di uso comune, oltre a acquasantiere, capezzali, paliotti d’altare, e trionfi allegorici. Tutti nel segno del rosso del corallo. Come ogni anno, la Banca di Credito Popolare presenta una mostra dedicata esclusivamente all’oro rosso e all’evoluzione delle sue tecniche di lavorazione in luoghi ed epoche differenti. Quest’anno è la volta della Sicilia, terra di confine tra occidente ed oriente, dove una nutrita comunità ebraica diede vita ad una fiorente manifattura del corallo, di cui oggi possiamo osservarne i capolavori.

Fino al 19 gennaio ROBERT RAUSCHENBERG. TRAVELLING ‘70-‘76

Fino al 13 aprile ERCOLANO. TRE SECOLI DI SCOPERTE

MUSEO MADRE Via Luigi Settembrini, 79 - Tel. 081.19313016 Orario: mar chiuso; lun-ven h.10-21; sab e dom h.10-24 Biglietti: euro 7; ridotto euro 3,50; lun gratis Mostra dedicata alle opere realizzate da Rauchenberg tra il 1970 ed il 1976, frutto del suo interesse per le altre culture, sviluppato nei suoi viaggi in Italia, Francia, Gerusalemme e India. La serie di opere in esposizione mostra eccezionale semplicità, vivacità e brillantezza grazie all’uso di nuovi materiali e tecniche. Cartone, stoffa e oggetti ritrovati sono presenti in questi lavori in cui l’artista si confronta con i problemi classici della pittura: composizione, colore, struttura, ma anche con quelli della scultura, come il peso, l’equilibrio e la posizione dell’oggetto nello spazio. Il tutto con la sua tipica inventiva.

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE Piazzale Museo, 19 - Tel. 081.4422111 Mar chiuso; lun-dom h.9-19.30 Biglietti: euro 10; ingresso libero per under18 e over65 Grande mostra dedicata alle straordinarie opere scultoree rinvenute negli scavi archeologici di Ercolano. Divise in diverse sezioni, sono esposte oltre 150 opere che raffigurano dei, eroi e dinastie imperiali, illustri famiglie ercolanesi, gente comune, scheletri dei fuggiaschi. Una sezione speciale è dedicata ai tessuti da Ercolano, con una selezione di oltre 180 reperti tessili tra cui sacchi, sacchetti, piccoli borsellini e tele per indumenti. Prima di Natale ASTA DI QUADRI DELL’800 E DEL ‘900

Fino al 1 febbraio MIRABILIA CORALLII. CAPOLAVORI BAROCCHI IN CORALLO TRA MAESTRANZE EBRAICHE E TRAPANASI DAL ‘400 AL ‘700.

BANCA DI CREDITO POPOLARE PALAZZO VALLELONGA Corso Vittorio Emanuele, 92-100

GALLERIA GIOSI CASA D’ASTE Via Chiatamone, 6A - Tel. 081.7645074 Dalle ore 18 Ingresso libero Asta di quadri dell’800 e del ‘900. Tra i vari maestri anche Domenico Morelli, Salvatore Petruolo, Francesco Paolo Michetti, Vincenzo Caprile, Pietro Scoppetti, Gennaro Villani e Carlo Striccoli.

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Charme è distribuito in omaggio nelle camere di questi alberghi a 4 e 5 stelle NAPOLI

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