dicembre 2010
La magia del Natale vive nell’intreccio dei Decumani di Giorgio Gradogna
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o spirito del Natale aleggia nei vicoli della storia. Aria di festa, vetrine imbandite, profumo di caldarroste e luminarie accese. E’ la tradizione che si fa viva, animando il dedalo dei Decumani: via Spaccanapoli, piazza del Gesù, via Tribunali, via Duomo. Luoghi che hanno fatto la storia di Napoli. Palazzi nobiliari, mura antiche, guglie sacre, vecchi castelli e monasteri: tesori del genio umano. Impreziosiscono anche gli anfratti più oscuri del ventre di Partenope, da sempre meta di pellegrini e teste coronate, amanti delusi e regali cortei. Posti da leggenda che svettano nella vecchia capitale con il loro fascino carico di secoli, permeato di miti e spettri popolani. E’ qui che la più bella delle feste scende tra gli uomini, fondendosi con i ritmi della metropoli: pulsa nell’incanto dei presepi di San Gregorio Armeno, brilla nei tesori della fede custoditi sotto le volte della cattedrale e ammalia schiere di appassionati nei libri rari che si possono acquistare nelle botteghe di San Biagio dei Librai. Napoli è anche questa: soffio di vita, folklore e misticismo cristiano. Lo stesso che le giovani coppie assaporano ai piedi dell’altare nel giorno scelto per giurarsi eterno amore. Perché anche il matrimonio ha i suoi tempi, perché anche le nozze sono un’arte nella Terra Felix. Subliminata nei capolavori forgiati dalle mani sapienti di sarti, artigiani ed orafi: abiti nuziali, bomboniere, gioielli, banchetti da mille e una notte. Doni e tesori che solo la Campania è in grado di offrire. Liaison di quelle inimitabili. Degna cornice del sogno che si materializza.
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The magic of Christmas in the streets of Naples
he spirit of Christmas descends on the historic city streets: a festive atmosphere, glittering shop windows, the fragrance of roasting chestnuts and Christmas lights. It is tradition that comes to life in the maze of streets around the Greco-Roman Decumani, like Via Spaccanapoli, Piazza del Gesù, Via Tribunali and Via Duomo, all landmarks in Neapolitan history. Noble palaces, ancient ramparts, sacred spires, old castles and monasteries are the treasures of human endeavour, but even the darker corners of the city centre once frequented by pilgrims, crowned heads, jilted lovers and royal parades shine out at Christmas. Legendary locations whose century-laden charm of folklore and urban myths are the setting for the best holiday of the year, which mingles into the pulsing heartbeat of the metropolis spreading out from the Nativity scenes in Via San Gregorio Armeno, from the treasures of faith under the vaults of the cathedral, and from the shelves of rare books drawing collectors to the stores of Via San Biagio dei Librai. Naples is a blend of vitality, folklore and Christian mysticism, a sensation that young couples experience at the altar when they swear eternal love. Indeed, weddings are another art in which Naples and Campania excels: sublime masterpieces crafted by tailors, artisans, goldsmiths and jewellers including wedding gowns, commemorative gifts, jewellery and exquisite banquets. Culture, flavour, ceremony, art and treasures that only Campania can offer. An ideal setting for a dream come true.
CHARME TUTTO IL BELLO ANNO VI - NUMERO 4 - DICEMBRE 2010 (nuova serie) Reg. Tribunale di Napoli n. 1/2007 Distribuzione in omaggio in 190 alberghi a 4 e 5 stelle e sui treni AV Roma-Napoli Direttore responsabile: GIORGIO GRADOGNA Società editrice: Sisicom società cooperativa Via Nuova Poggioreale, 161 Centro Polifunzionale Inail - Torre 7 80143 Napoli Direzione e redazione: Via Nuova Poggioreale, 161 Centro Polifunzionale Inail - Torre 7 tel. 081.198.06.219 - 220 info@charmeitalia.it segreteria@sisicom.it Traduzioni: Ken Tobyn Stampa: Arti Grafiche Boccia Salerno Concessionaria per la pubblicità: SpecialMedia Srl via Nuova Poggioreale Centro Polifunzionale Inail - Torre 7 80143 Napoli Tel. +39.081.195.62.813 commerciale@specialmedia.it Direzione editoriale: Sergio Gradogna Realizzazione in service: Specialmente srl - Napoli Coordinamento: Gabriele Scarpa Progetto grafico: Artemisia Comunicazione - Napoli Impaginazione: Pasquale Amato Specialmente srl Immagini: AGN Fotoreporter, Archivio Sisicom, Archivio Specialmente, SG Foto, Michele Attanasio (copertina)
Questa iniziativa è contro il “sistema” della camorra
LA FIRMA DI CHARME
La domanda è “pecché Napoli... è accussì bella” di Carmine Faraco pag. 6 NAPOLI, LO SPIRITO DEI DECUMANI
1. Lo spirito del Natale nei vicoli di Partenope. L’aria dei Decumani si tinge di festa di Rosanna Nastro pag. 10 Intervista al presidente del Consorzio Napoli Centro Antico, Edgar Colonnese. “Così tuteliamo il tesoro dell’Unesco” di Domenico Esposito
pag. 12
2. In piazza del Gesù l’obelisco che tocca il cielo. La guglia dell’Immacolata, tra mito e devozione di Lello Scarpato pag. 16 3. Spaccanapoli, la city tagliata a metà. La strada del mare cara a greci e romani di Gabriele Scarpa
pag. 20
4. All’ombra di Santa Patrizia. San Gregorio Armeno, la fabbrica dei pastori di Gabriele Scarpa pag. 24 5. Le botteghe di Port’Alba. Cultura da sfogliare a San Biagio dei Librai di Rosanna Nastro pag. 28 6. Tra San Lorenzo e la Vicaria Sulle orme di Petrarca e Boccaccio di Gabriele Scarpa
pag. 32
Vedi Napoli e poi muori. La culla di Partenope nelle arti dal Grand Tour ad oggi di Eva Molea
pag. 38
Il sentiero degli dei Tra cielo e mare. Da Agerola a Nocelle, cartoline dall’eden di Domenico Esposito pag. 48 DONNA CHARME
Allegra Donadio
pag. 56
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Napoli
CAMPANIA STYLE
Sposarsi in Campania. Nella Terra Felix il matrimonio è un’arte di Rosanna Nastro pag. 60 Le strade del lusso. Luxury shopping che brilla in vetrina di Annalisa Palmieri Gioielli made in Naples. L’incanto delle perle d’autore di Annalisa Palmieri Atelier Vanitas. Fascino e seduzione vestono la sposa di Veronica Mosca
Marlen Pen. Per lasciare un segno nella storia di Eva Molea
pag. 110
il sommario
Con il patrocinio di:
Iniziativa della Banca di Credito Popolare. Meraviglie di corallo a Palazzo Vallelonga di Domenico Esposito pag. 114
pag. 66
CAMPANIA SAPORI
pag. 72
Il pomodoro di San Marzano. E’ in cucina il regno dell’oro rosso di Sarah Ricca
pag. 118
pag. 80
Salsamenteria Sarracino. Sapori dal mondo sotto l’Albero di Eva Molea
pag. 124
Sanseverino Napoli. Lo stile di vita si riconosce dal dettaglio di Vera Amoroso pag. 82
Agriturismo Casa Lerario. Trionfo di natura ai piedi del Taburno di Vera Amoroso pag. 128
Ugo Cilento. Capi unici che dipingono l’inverno di Sarah Ricca
pag. 86
C&D Restaurantbistrot. Coccole e internet nel tempio del buon gusto di Vera Amoroso pag. 130
Caramanna gioielli. Con Cromie il benessere è un dono prezioso di Annalisa Palmieri pag. 90
Villa Domi. Angolo di paradiso con vista sul Golfo di Sarah Ricca pag. 132
Rubinacci. Design ed eleganza al servizio dei vip di Veronica Mosca
La ricetta / Cannoli alla sorrentina di Rosanna Nastro
By Simon. Gioielli che ammaliano le fate di Annalisa Palmieri
pag. 134
pag. 94 THE BEST OF SHOPPING & RELAX
pag. 136 pag. 96
Scafora calzature. Ai piedi un capolavoro in pelle di Sarah Ricca
pag. 100
Collezione Tatì. Lusso e seduzione nei preziosi a forma di testuggine di Veronica Mosca
pag. 102
MOSTRE & GALLERIE
pag. 144 MUSEI
Carpisa, il made in Naples di successo. La tartaruga che corre veloce di Alfredo Costante pag. 104
pag. 146
In collaborazione con:
La domanda è “pecché Napoli... è accussì bella” di Carmine Faraco*
*Attore e cabarettista. Star del programma tv Colorado
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ivo da trent’anni a Roma, ma niente potrà cancellare l’amore che nutro per la mia Napoli. Perché la città del Golfo è folklore, calore, cordialità. Giro l’Italia di continuo. Lo Stivale da capo e piedi. Per lavoro e… passione. Che ripongo in quella maglia azzurra indossata da campioni del calibro di Juliano, Savoldi e Maradona. E che oggi può rivivere i fasti d’un tempo grazie alle magie del Pocho Lavezzi, un altro “scugnizzo” argentino accolto e venerato come una divinità alle falde del Vesuvio. Anche a mio figlio, nato e cresciuto nella Capitale, ho trasmesso l’amore per Napoli e il Napoli. Parla romano, lui. E tifa “Ciuccio”. Perfetta sintesi di una società in cui dovrebbero cadere barriere e pregiudizi. Perché, quando sugli spalti, ascolto cori in cui ci etichettano in malo modo, resto ferito. Colpito nell’orgoglio. Non è una questione di Nord o Sud. La bandiera del deficiente non ha colore. Ogni popolo ha i suoi pregi e i suoi difetti. E i pregi della nostra Napoli sono straordinari. Spesso mi capita di chiudere gli occhi. Allora ricordo la mia infanzia trascorsa tra i vicoli di Porta Capuana e piazza del Plebiscito, e nella mia mente si palesa l’immagine straordinaria del Lungomare. Appena posso faccio ritorno a casa. Passeggio per via Caracciolo e un turbine di emozioni mi sconvolge. Quel ritratto solo agognato diventa di nuovo realtà. E il cuore batte forte. Le onde del mare che carezzano il Castel dell’Ovo, disteso quasi, sulla magica cornice del Borgo Marinari su cui imponente svetta il Vesuvio: cartolina meravigliosa di una città che non si può non amare. Pecché Napule è accussì bella? Perché ha ragione Pino Daniele: “Napule è mille culure”. A volte sbiaditi. A volte scintillanti. Ma sempre genuini. Veri. Autentici. Proprio come Massimo Troisi, attore apprezzato in tutto il mondo. Per me la massima espressione della napoletanità ai quattro angoli del globo.
The question is “why is Naples so … beautiful?” Carmine Faraco* I’ve lived in Rome for 30 years now but nothing can take away my love for my hometown of Naples, that city on the Bay steeped in folklore, warmth and friendliness. I’m always travelling around Italy, either for work or pleasure, And one source of that pleasure is the blue soccer shirt of champions like Juliano, Savoldi and Maradona – days of glory that have now returned with the skills of Pocho Lavezzi, another Argentinean ‘street urchin’ venerated and worshipped like a god in the shadow of Mount Vesuvius. I have passed on my love for Naples and the Neapolitan soccer team to my son, even though he has grown up in Rome: he has a Roman accent but he supports Naples. This is the perfect combination for a society free of prejudice and social discrimination, because I am deeply offended by certain malicious chants that I hear in the stadium. It’s not a question of
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North and South. The idiot’s flag has no colour. Every town or region has its strengths and weaknesses, and Naples has extraordinary strengths. Sometime I close my eyes and remember my childhood in the narrow streets between Porta Capuana and Piazza del Plebiscito or the breathtaking view of the sea front. I get back as often as I can and let the emotions wash over me as I walk along Via Caracciolo. The view that I often dream about becomes real and my heart races as the waves lap on the walls of Castel dell’Ovo towering over the Borgo Marinari harbour but in turn overshadowed by the majestic silhouette of Vesuvius: a magical postcard view of a city you cannot fail to love. Why is Naples so beautiful? Neapolitan singer Pino Daniele got it right: “Naples is a thousand colours”. Sometimes faded, sometimes vivid, but always genuine, true and authentic. Just like the late actor Massimo Troisi, whose fans span the continents and who, I think, is the greatest expression of ‘Neapolitanness’ around the world. * Actor and cabaret performer. Star of the TV show Colorado
Napoli, lo spirito dei Decumani
dsfsd. Sfsdfsdfre di Gabriele Scarpa xx
Napoli, lo spirito dei Decumani
1. Lo spirito del Natale nei vicoli di Partenope.
L’aria dei Decumani si tinge di festa di Rosanna Nastro
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acro e profano si intrecciano nei vicoli di Partenope. E’ lì, nel dedalo dei Decumani, che a dicembre la città del Vesuvio indossa il suo abito più bello e sfarzoso. Fatto di luci sfavillanti, vetrine imbandite, luminarie colorate: aria di festa, aria di appuntamenti sensazionali. Tutti da vivere nell’atmosfera viva e frizzante del Centro storico, tra profumi di caldarroste, sonate di pastori e vociare di venditori ambulanti. E’ qui, tra viaTribunali e piazza del Gesù, via San Biagio dei Librai e piazza Bellini, a due passi da chiese, monumenti e palazzi che hanno fatto la storia dell’antica capitale, che lo spirito del
1. The Christmas spirit in the streets of Naples. The Decumani get ready for the holidays Rosanna Nastro
In the maze of alleys around the Decumani, the Greco-Roman heart of Naples puts on its finest show in the 10
month of December. Sparkling lights and glittering shop windows set the scene for sensational celebrations in the historic city centre accompanied by the fragrance of roasting chestnuts, Christmas musicians and street traders. From Piazza del Gesù to Piazza Bellini, amid the historic churches, monuments and palazzi of the
Natale scende tra gli uomini e si fa storia: misticismo cristiano fuso con i ritmi della tradizione, miscela dal fascino unico. Da toccare con mano, gustandone i particolari nelle statuine lavorate in maniera sapiente dai maestri presepai di San Gregorio Armeno, oppure passeggiando tra le botteghe di via Spaccanapoli fino a spingersi nella vicina Cattedrale per dare un’occhiata ai tesori della fede custoditi sotto le sue navate. Napoli e il Natale formano un binomio indissolubile. Non solo a tavola, tra cascate di mustaccioli e roccocò, struffoli e susamielli, cenoni e tombolate. Non solo in parrocchie, edifici e
ancient capital, the Christmas spirit becomes a unique blend of Christian mysticism and popular folklore, for instance in the skilfully crafted nativity figurines of San Gregorio Armeno, in the small stores of Via Spaccanapoli and in the treasures of the nearby cathedral. Naples embraces Christmas not only
at the dining table, during endless games of bingo with the family or in countless churches, stately homes and art galleries where rare and artistic Nativity scenes are open to visitors. The magic of Naples is savoured in the streets of the city centre, a Unesco world heritage site where tales from the city’s history are
Napoli, lo spirito dei Decumani
Le cupole e i tetti degli edifici del Centro storico di Napoli. Nelle pagine precedenti, piazza San Domenico Maggiore
intermingled with myths, legends and ghost stories. The ‘life’ of Naples is written on the urban fabric and commemorated with religious ceremonies, and fireworks. The streets of Naples have been the venue for bloody murders, secret love affairs and acts of revenge that are still recounted in the
firelight of winter evenings. For instance the spirits of Donna Albina, Donna Regina and Donna Romita, three sisters who became nuns because they were all in love with the same man, are said to haunt Piazza Luigi Miraglia. The ancient Norman castle of Castelcapuano, formerly the city
gallerie dell’arte, teatro di innumerevoli e rari presepi artistici. Partenope si gusta con il cuore, prima ancora che con gli occhi ed il palato. Attraverso la magìa che solo i meandri del Centro storico, patrimonio mondiale dell’Unesco, sono in grado di regalare. Tra spicchi di romanità e storie di fantasmi che ancora permeano archi, mura e campanili di luoghi sospesi nel tempo. Leggende e miti che hanno fatto grande Napoli nei secoli. E’ su questo tessuto, su questa pergamena che il Natale ha saputo tessere le sue trame più belle e rinomate, tra sacre rappresentazioni, copioni teatrali, feste e fuochi d’artificio. Vicoli e anfratti della città di Pulcinella sono stati, nel corso de11
Napoli, lo spirito dei Decumani
gli anni, “protagonisti” di fatti di sangue, amori clandestini, vendette e maledizioni. Argomento principe di tanti racconti, magari sussurrati nelle serate d’inverno davanti al braciere. Ancora oggi, in molti di quei posti, secondo le credenze, vagano all’imbrunire spettri e figure ora dall’aspetto sinistro, ora dallo sguardo pietoso. E’ questo, ad esempio, il caso degli spiriti di Donna Albina, Donna Regina e Donna Romita, tre sorelle che decisero di farsi monache perché innamorate tutte dello stesso uomo promesso in sposo a una solo di loro: le loro apparizioni tormenterebbero piazza Luigi Miraglia. E’ questo il caso di Castelcapuano, antico
courthouse, is reputedly visited by the ghost of Giuditta Guastamacchia, beheaded after she and her lover murdered her husband. Piazzetta Nilo is haunted by the ghosts of nuns evicted from their home to make way for a city council chamber in 1200. The ghost of the Queen of Naples, Joan of Anjou, killed
in 1382 by Charles III of Durazzo because she supported the antipope Clement VII, is traditionally believed to wander through the cloisters of Santa Chiara, chilling to the bone all those who see her. But the most famous ghost story is centred on Piazza San Domenico Maggiore where, for 500 years, the beautiful Maria
Intervista al presidente del Consorzio Napoli Centro Antico, Edgar Colonnese
“Così tuteliamo il tesoro dell’Unesco” di Domenico Esposito
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a poco più di un anno esiste una realtà che si batte per il recupero e la riqualificazione del Centro storico di Napoli, culla della civiltà greco-romana. E’ il Consorzio Napoli Centro Antico, costituito da aziende artigiane, commerciali e di servizi: un’unione di forze per restituire dignità e lustro a uno spaccato di città che è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell’Unesco. Tanti i progetti in cantieri e le iniziative per il Natale. “Perché - spiega il presidente del Consorzio, Edgar Colonnese - lo sviluppo del Centro storico rappresenta il giusto trampolino per il rilancio economico di Napoli. E’ un lavoro lungo e faticoso, ma noi ci crediamo.”
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Presidente, Natale è alle porte: quali sono le iniziative del consorzio Napoli Centro Antico? “Abbiamo predisposto un articolato programma natalizio promosso da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti e del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella.” Edgar Colonnese In particolare per i turisti c’è in serbo qualche sorpresa speciale? “Lanceremo la fidelity card del Consorzio, oltre alle azioni contenute nel programma, concerti, installazioni artistiche, visite guidate, artisti di strada e degustazioni. Il nostro programma è rivolto tanto ai turisti che ai napoletani. Perché l’obiettivo è rendere gradevole il Natale nel Centro antico e soprattutto
castello dei principi normanni, fino a non molto tempo fa sede del Tribunale di Napoli. Ed in cui si dice aleggi lo spirito di Giuditta Guastamacchia, donna bellissima, decapitata con l’accusa di aver organizzato, insieme al suo amante, l’omicidio del marito. E’ questo il caso di piazzetta Nilo, dove ancora oggi si aggirerebbero gli spettri delle monache che da lì furono sfrattate per far posto, nel 1200, ad uno dei Consigli di quartiere della città. E che dire del chiostro di Santa Chiara dove, secondo la credenza, vaga ancora l’anima della regina di Napoli Giovanna d’Angiò, fatta uccidere nel 1382 dall’invasore Carlo III Durazzo, perché aveva osato appog-
We talk to the president of the Consortium of Naples Historic. City Centre, Edgar Colonnese “So we protect the treasure of Unesco” Domenico Esposito For just over a year, an organisation has been fighting for the recovery and requalification of the cradle of Greco Roman
civilisation in Naples historic city centre. The Consortium of Naples Historic City Centre comprises local artisans, stores and service businesses, which have joined forces to restore the dignity and sparkle of a city quarter that has been awarded the status of a Unesco world heritage site. Numerous projects and initiatives are underway for Christmas, as the Consortium’s President, Edgar Colonnese explains.
“Developing the historic city centre is the first stepping stone towards the economic recovery of Naples. It will be a long, hard journey, but we believe in it.” Mr. Colonnese, Christmas is coming, what initiatives has the Consortium organised for the historic city centre? “We have set up a multi-faceted Christmas schedule promoted by the confederations of local artisans and other
organisations working in conjunction with the Naples Academy of Fine Art and the San Pietro a Majella Music Conservatory.” Is there going to be anything special in store for tourists? “We are launching the Consortium’s fidelity card as well as a number of operations in the Christmas schedule, like concerts, art installations, guided tours, street artists and opportunities to taste local specialities. Our programme is targeted
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Napoli, lo spirito dei Decumani
L’arco di via Anticaglia
valorizzare la fruibilità dell’intera area.” Il consorzio ha scommesso sulle potenzialità e il fascino del Centro storico. Quanto è importante per la città e, soprattutto, quanto ancora si crede nella sua riqualificazione? “La riqualificazione del Centro storico rappresenta il giusto trampolino per il rilancio economico di Napoli. L’incomparabile patrimonio artistico-culturale ha bisogno di una concreta gestione imprenditoriale e per tale motivo sollecitiamo una pianificazione, seria e rigorosa, per concretizzare le infinite potenzialità inespresse del territorio in questione per giungere al necessario sviluppo economico e sociale di Napoli. Ovviamente aspettiamo con ansia il piano di gestione Unesco.” Progetti e programmi per il 2011. Quali
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giato l’antipapa Clemente VII? Uno sguardo terrificante, il suo. Capace di gelare chi la guarda. Ovviamente la storia più bella e forse famosa di tutte è quella di piazza San Domenico Maggiore dove si dice che da quasi cinque secoli si “materializzi” lo spettro tormentato della bella Maria D’Avalos uccisa dal consorte, il madrigalista Carlo Gesualdo, perché scoperta in flagrante adulterio con un nobiluomo di casa Carafa. Miti e leggende che si intrecciano a doppia mandata con le presenze occulte di “munacielli” e belle ’mbriane, spiriti casalinghi, ora portatori di buone novelle, ora dispettosi, con la cui presenza i napoletani fanno i conti da secoli. Racconti dalle trame fiabesche ed eccitanti. Che si esaltano, quasi, finendo col diventare un tutt’uno con le atmosfere che solo il Natale è in grado di regalare. Il
sono gli obiettivi che s’intendono raggiungere? “Negli ultimi mesi abbiamo stretto rapporti di collaborazione concreta con la Federconsumatori per garantire una maggiore tutela degli utenti e, dopo un proficuo incontro con l’assessore comunale allo Sviluppo Mario Raffa che ci ha assicurato pieno sostegno, ci siamo candidati ad essere capofila di una rete di consorzi candidabili a centro commerciale naturale.” Soddisfatti dei risultati ottenuti finora? “È un lavoro lungo e faticoso, soprattutto impone una crescita della cultura d’impresa, le aggregazioni tra imprese si scontrano con la difficoltà di superare un individualismo purtroppo ancora molto diffuso al Sud. Ma con la passione che ci contraddistingue siamo motivati a proseguire lungo questo cammino.”
Napoli, lo spirito dei Decumani
D’Avalos has haunted the site after she was murdered by her husband and famous composer of madrigals, Prince Carlo Gesualdo after he surprised her with her lover. Another legendary presence in the city is that of the munacielli and the belle ’mbriane, household spirits that can be either beneficent or spiteful and which seem to become more active in the Christmas period.
Christmas traditionally begins on 8 December with the celebration of the Immaculate Conception (the day on which families should begin setting up their nativity scene) and ends on 6 January. A good place to start any journey to discover the Christmas spirit of Naples is Piazza del Gesù Nuovo, one of the most famous city squares and home to the spire dedicated to the Immaculate Virgin.
Natale appunto. Le celebrazioni della nascita di Cristo, nella città di Virgilio e San Gennaro, cominciano tradizionalmente l’8 dicembre con la ricorrenza dell’Immacolata Concezione, giorno in cui si inizia, secondo i canoni tipici della tradizione, la preparazione del presepe. E terminano con la festa della Befana (6 gennaio). Nello speciale viaggio alla riscoperta dei luoghi in cui è più forte lo “spirito del 25 dicembre” non si può che partire da piazza del Gesù Nuovo, simbolo del Centro storico. Cerniera di congiunzione tra la città greco-romana e quella sviluppatasi nel Settecento. E’ qui, infatti, che svetta l’obelisco dell’Immacolata, il pinnacolo da cui ogni cosa ha inizio. Fino a toccare il clou della notte più famosa dell’anno nella strada dei pastori, meta prediletta di migliaia e migliaia di visitatori.
at tourists and Neapolitans alike, because it is our aim to make Christmas in the historic city centre an enjoyable experience and to valorise thAe entire area.” The Consortium is counting on the potential and the charm of the historic centre. How important is this for the city and how optimistic are you that it can be requalified? “The requalification of the historic city centre
is the ideal way to relaunch the economic recovery of Naples. Its incomparable artistic and cultural assets call for careful management, which is why we are advocating a rigorous business plan so that the area’s boundless and, as yet untapped, potential can be harnessed for the economic and social growth of Naples. Naturally, we are eagerly awaiting Unesco’s management plan.” Projects and plans for
2011. What objectives have you set yourselves? “In the last few months we have established close and constructive relationships with the Federconsumatori organisation to safeguard consumers and held a profitable meeting with the city alderman responsible for development, Mario Raffa, who assured us his full support. We aim to head a network of consortia that will
promote the city centre as a natural shopping mall.” Are you satisfied with the results achieved so far? “It will be a long, hard job which will require the enterprise culture to grow. Associations of businesses often come up against the hurdle of individualism in southern Italy, but our resolve drives us on and we will continue to work in this direction.”
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Napoli, lo spirito dei Decumani
2. In piazza del Gesù l’obelisco che tocca il cielo.
La guglia dell’Immacolata, tra mito e devozione di Lello Scarpato
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olcata da un lungo nastro di ciottoli in pietra lavica che taglia in due la città (via Spaccanapoli), costeggiata, quasi, dalla più celebre delle rotte dei Decumani, piazza del Gesù si caratterizza per la presenza di tre opere architettoniche e monumentali tra le più rinomate dell’intero capoluogo. Impronta indelebile sui destini e sull’aspetto di questo celebre foro già caro all’ordine dei Gesuiti e che un tempo si chiamava piazza della Trinità Maggiore. Il monastero di Santa Chiara, cittadella francescana edificata sui resti di un antico plesso termale, poi storica cattedrale dei re Angioini; la chiesa del Gesù
2. Piazza del Gesù and the obelisk that reaches up to Heaven. The spire of the Immaculate Virgin: worship and legends Lello Scarpato
Paved with lava stone cobbles, the aptly named Via Spaccanapoli cuts the city in two. Along its 16
route it passes through the famous Piazza del Gesù, home to three of the city’s most famous monuments: Santa Chiara, the Franciscan monastery and cathedral of the Anjou monarchs built on the remains of a Roman baths; the Gesù Nuovo church, temple of the Neapolitan baroque with its stunning 15th
Nuovo, tempio del barocco napoletano in cui riposano le spoglie mortali di San Giuseppe Moscati, con la sua stupenda facciata quattrocentesca a punta di diamante (unica in tutta la Campania). E la guglia dell’Immacolata, straordinario pinnacolo in marmo bianco e bardiglio edificato sui disegni di Giuseppe Genoino proprio al centro della piazza, tra il 1747 ed il 1750. L’obelisco, in un primo tempo, nacque come monumento equestre dedicato a Filippo V di Spagna, prima che la furia popolare lo distruggesse, nel 1707, con l’ingresso delle truppe austriache in città. Fu il gesuita padre Pe-
century diamondpoint façade; and the Spire of the Immaculate Virgin, an extraordinary white marble pinnacle raised in the centre of the square between 1747 and 1750. Originally an equestrian statue of King Philip V of Spain before being destroyed in 1707 when Austrian troops entered the city, it was later transformed into a
spire dedicated to the Immaculate Virgin by the Jesuits. Opposition was expressed by the Duke of Monteleone, worried that the monument would fall onto his palazzo in the event of an earthquake. Embellished with superb marble sculptures by Matteo Bottiglieri and Francesco Pagano), the monument tapers as it climbs
Napoli, lo spirito dei Decumani
Nella foto, piazza del Gesù; nella pagina seguente particolare della guglia
pe, successivamente, a promuoverne la trasformazione in struttura religiosa, favorendo, con una colletta popolare, la costruzione della guglia dedicata all’Immacolata. Si narra che la sua costruzione, proprio al centro della piazza, suscitasse le rimostranze del duca di Monteleone che temeva che l’alta colonna potesse crollare sulla facciata del suo palazzo, in caso di terremoto. L’obelisco, finemente adornato da sculture marmoree (di Matteo Bottiglieri e Francesco Pagano), si sviluppa verso l’alto, quasi come a voler toccare il cielo, seguendo una struttura di tipo piramidale: larga in basso e stretta verso la punta, dove termina con una sta-
tua in rame dorato della Madonna. Ogni anno, l’8 dicembre, quando il Natale inizia ufficialmente a bussare alle porte dell’antica capitale del Regno delle Due Sicilie e i devoti tirano fuori da scatole e ripostigli pastori, pezzi di sughero e cartoni per iniziare la lavorazione del presepe, questa scultura diventa la più osannata e illuminata di tutta Napoli. Protagonista assoluta di una festa in suo onore: quella dell’Immacolata. In quella data, infatti, Napoli rende omaggio alla Vergine Maria con l’offerta di un fascio di rose alla statua. Si tratta di un rituale consolidato che si ripete, ormai, da tempo immemore. Dopo i saluti di rito delle autorità civi17
Napoli, lo spirito dei Decumani
li e religiose, il sindaco porge un fascio di rose ai vigili del fuoco i quali, utilizzando una lunga scala telescopica, tra gli applausi dei fedeli assiepati nello slargo che si spalanca sul sagrato della chiesa, si arrampicano fin sulla cima dell’obelisco e vanno a deporlo sul capo della Vergine. Fin qui il sacro. Fin qui l’aspetto religioso di una ricorrenza che si celebra in tutta Italia. Sì, perché c’è dell’altro a colpire l’immaginazione del visitatore. Una strana leggenda e le solite voci di popolo, tipiche del costume partenopeo: narrano di certe figure diaboliche e dell’immagine stessa della morte, armata di falce, che farebbero sinistramente capolino in mezzo alle sculture della guglia. Basterebbe dare uno sguardo all’obelisco, ammirandolo da dietro, in particolari momenti del giorno, nell’intreccio delle prospettive e l’effetto ombra della sera, per rendersene conto. upwards to a gilt copper statue of the Madonna. Christmas officially arrives on 8 December, the day when Neapolitans start building their nativity scenes in their homes but also the festivity of the Immaculate Virgin. The civic and religious ceremony ends with the mayor offering a crown of red roses to firefighters who climb a telescopic ladder and place it on the Madonna’s head to 18
the applause of the public. However, typically for Naples, there is also an esoteric side to this religious monument. When viewed from a certain angle at certain times of day, the rear part of the monument is said to reveal diabolic figures and Death itself, complete with scythe, in the interplay of perspective and chiaroscuro.
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Napoli, lo spirito dei Decumani
3. Spaccanapoli, la city tagliata a metà.
La strada del mare cara a greci e romani di Gabriele Scarpa
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eanche l’avesse scavata un gigantesco demiurgo, solcandone il tracciato con il pollice dall’alto della collina di San Martino. Ci sarà pure un motivo se da sempre questa stretta arteria che taglia in due la città, seguendo l’antico tracciato del Decumano inferiore, quello un tempo più vicino al mare, si chiama “via Spaccanapoli”. Non esiste Natale, non esiste festa degna di un tale appellativo senza una visita alle bellezze offerte da questo angolo di meraviglia del Centro storico. L’origine della stradina risale ai
3. Spaccanapoli, the city cut in half. The road to the sea for Greeks and Romans. Gabriele Scarpa
Via Spaccanapoli fully deserves its name. And Christmas in Naples would not be complete without a trip along this historic 20
street which cuts the city in two as it follows the route of the Decumanus Inferior, the ancient Roman road that was once much closer to the sea than today. In ancient Greek times, the road was shorter, stretching from Piazza San Domenico
tempi dell’antica Grecia. In quei secoli il tracciato era più corto rispetto a quello attuale: nasceva, infatti, nell’odierna piazza San Domenico Maggiore e proseguiva fino a via Duomo. In epoca romana, gli architetti dell’Urbe pensarono bene di allargarla, estendendo il tracciato fino all’attuale zona di piazza del Gesù Nuovo come testimoniano i resti delle terme ritrovate sotto il chiostro del monastero di Santa Chiara. E i resti del teatro di Nerone. A partire dal Medioevo, poi e per tutto il corso del Rinascimento, fino
Maggiore to Via Duomo, but it was extended as far as Piazza del Gesù Nuovo in the Roman age, as is testified by the remains of a baths complex and Nero’s private theatre under the cloisters of the Santa Chiara monastery. From the Middle Ages through the Renaissance, Via
Spaccanapoli gradually became one of the city’s most important streets, home to the churches and convents of the main religious orders and the houses of noble families, such as Palazzo Filomarino, Palazzo Venezia, Palazzo Petrucci, Palazzo Pinelli,
Suggestiva immagine di via Spaccanapoli vista dalla collina di San Martino
ad arrivare all’Ottocento, via Spaccanapoli si trasformò in uno dei luoghi più importanti e gettonati della Capitale, sia per i conventi degli ordini religiosi che lì avevano le loro chiese e i loro monasteri, sia per le abitazioni di nobili e potenti che pure iniziarono a sbocciarvi come funghi. Palazzo Filomarino, palazzo Venezia, palazzo Petrucci, palazzo Pinelli, palazzo del Panormita, palazzo di Sangro, palazzo di Sangro di Casacalenda e palazzo Marigliano, in larga parte rimaneggiati e ristrutturati col passare degli anni, sono alcune delle dimore patrizie edificate, via via, lungo le rotte dell’antico Decumano. Un’arteria
Palazzo del Panormita, Palazzo di Sangro, Palazzo di Sangro di Casacalenda and Palazzo Marigliano, which were modified up until the early 19th century. In the mid 16th century, viceroy don Pedro de Toledo ordered the street to be further
extended to the Spanish Quarters to allow movement of troops within the town. Today it houses some of the city’s most spectacular religious architecture, such as the Santa Chiara Basilica, the Gesù Nuovo church with its characteristic 21
Napoli, lo spirito dei Decumani
Via Benedetto Croce, tratto di Spaccanapoli
façade, the churches of Santa Marta and San Francesco delle Monache and the stupendous San Domenico Maggiore commissioned by Charles I of Anjou in the late 13th century and formerly seat of the university’s school of theology. Also worthy of note 22
are the Monte di Pietà chapel and the small square known as Piazzetta Nilo because it was the centre of the city’s Egyptian quarter in the Roman age, but one of the area’s most characteristic sites is the market of Nativity scenes in Via San Gregorio
che in pieno XVI secolo il viceré di Napoli don Pedro de Toledo volle allineare fino ai Quartieri Spagnoli, per agevolare lo spostamento delle truppe con il centro della città. Inutile aggiungere come oggi, alcuni tra i tesori più sfavillanti e preziosi dell’architettura religiosa “made in Partenope” facciano ombra alla stradina che taglia in due il ventre di Partenope. La Basilica di Santa Chiara, per esempio. Ma anche la Chiesa del Gesù Nuovo, ex palazzo Sanseverino, con la sua caratteristica facciata a punta di diamante in cui, la tradizione vuole si conservino strani e misteriosi segni di natura esoterica; quella di Santa Marta; la chiesa di San Francesco delle Monache e la bellissima san Domenico Maggiore, voluta da Carlo I d’Angiò alla fine del XIII secolo, e già sede degli studi teologici dell’Università frequentata, tra gli altri, dal filosofo Giordano Bruno e da San Tommaso d’Aquino. Ancora: la Cappella del Monte di Pietà e la piccola, ma rilevante piazzetta Nilo che deve il suo nome alla presenza, in epoca romana, della comunità egiziana. Di sicuro una delle zone più caratteristiche di Spaccanapoli è il mercato dei presepi, concentrato principalmente, ma non solo, in via San Gregorio Armeno, uno dei cardini che scendono in perpendicolare, unendo la strada con via dei Tribunali. L’attività delle botteghe, specializzate nella creazione di autentici capolavori dell’arte presepiale, dura tutto l’anno, ma ha ovviamente il suo mo-
Napoli, lo spirito dei Decumani
La facciata della chiesa di Santa Chiara
Armeno which runs perpendicular to Via Spaccanapoli and Via dei Tribunali. Here, workshops are busy all year round making masterpieces of Nativity art, but it is at Christmas that it becomes a truly unique place. Via Spaccanapoli
is also home to the “doll hospital”, a shop specialised in repairing dolls, as well as pizzerias and Neapolitan pastry stores whose sweet fragrance blends perfectly with that of roasting chestnuts in the ancient city centre.
mento migliore nelle settimane che precedono il Natale. In via Spaccanapoli, tuttavia, è anche possibile imbattersi in un vero e proprio “ospedale delle bambole”, speciale negozietto con tanto di “croce rossa” stampata sull’insegna, in cui si riparano i guasti provocati ai delicati giocattoli cari alle bambine, ma anche gioiellerie, pizzerie, banchi friggitoria e rinomate pasticcerie in cui il “made in Naples” è assolutamente di rigore. Soprattutto sotto Natale quando l’aroma delle ghiottonerie di Partenope e il profumo delle caldarroste inonda l’antico borgo. 23
Napoli, lo spirito dei Decumani
4. All’ombra di Santa Patrizia.
San Gregorio Armeno, la fabbrica dei pastori di Gabriele Scarpa
S
vettano sulle bancarelle dei maestri presepiali in un caleidoscopio di colori, suoni e voci. Opere d’arte forgiate da mani sapienti. Abbeverate a secoli e secoli di un’arte che affonda le sue radici nella culla di Partenope. Statuette in terracotta, pastori, casupole, accessori in miniatura: non sfigurerebbero nella vetrina di un appassionato d’arte. Vivono e risplendono nella più celebre delle sacre rappresentazioni: sua maestà il presepe. Vanto e orgoglio della bella Napoli. Via San Gregorio Armeno è la loro culla. Il cardine dei Decumani, quello che collega
4. In sight of the Santa Patrizia church. Via San Gregorio Armeno, the factory of Nativity figurines Gabriele Scarpa
The stalls of the skilled artisans of terracotta Nativity figurines and accessories are a bustling kaleidoscope of 24
colours, showcasing an art that dates back to the origins of the city and one that Naples is rightly proud of. Via San Gregorio Armeno, between Via Spaccanapoli and Via Tribunali is the world centre of this craft, an openair art gallery which always evokes the magical atmosphere of Christmas. Once known as
via Spaccanapoli con via Tribunali. Pochi metri di strada in salita tra le più famose al mondo per le sue botteghe dell’arte, i suoi negozietti, le sue vetrine. Galleria a cielo aperto visitabile tutto l’anno. E in grado di introdurre ogni volta il passante nella magica atmosfera del Natale anche a Ferragosto. La strada, un tempo denominata Strada Nostriana dal nome del vescovo Nostriano, che nel V secolo vi fondò il primo ospedale per i poveri ammalati, deve il suo nome alla presenza della chiesa di San Gregorio Armeno, con il relativo complesso conventuale.
Strada Nostriana after the bishop who founded a hospital for the poor here, it now owes its name to San Gregorio Armeno, the church which many Neapolitans refer to as Santa Patrizia because it houses the blood of the city’s second patron saint, which liquefies every 25 August. The
complex is said to have been built around 930 on the site of the monastery founded by St. Helen, mother of the Roman Emperor Constantine, which was itself built in the ruins of the Temple of Ceres. Other sources claim it was the convent of followers of Saint Patricia who settled here on her death,
Napoli, lo spirito dei Decumani
In queste pagine, pastori esposti sulle bancarelle di via San Gregorio Armeno
I napoletani la conoscono anche con il nome di “Santa Patrizia”. E’ qui, infatti, che è custodito il sangue della compatrona di Napoli di cui ricorre la ricorrenza il 25 agosto. Data in cui si assiste spesso (con tempi e modalità diverse rispetto al più celebre miracolo di San Gennaro), anche alla sua liquefazione. Si narra che il complesso religioso fu edificata sulle rovine del tempio di Cerere attorno al 930, nel luogo in cui, secondo la leggenda, sorgeva, un tempo, il monastero fondato da Sant’Elena, madre dell’imperatore romano Co-
stantino. Un’altra leggenda vuole che in quello stesso posto sorgesse il monastero delle monache basiliane, seguaci di santa Patrizia che qui si sarebbero stabilite subito dopo la morte della religiosa, conservando le reliquie di San Gregorio Armeno antico patriarca di Armenia dal 257 al 331. Da cui l’attuale nome della chiesa. E per riflesso, del Cardine. Via San Gregorio Armeno è una strada in cui gli amanti del presepe possono trovare veramente di tutto: dalle casette di sughero e cartone agli oggetti “meccanici” azionati dal25
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bringing with them the mortal remains of St. Gregory, Patriarch of Armenia from 257 to 331. Via San Gregorio Armeno has everything for aficionados of Nativity scenes: buildings made of cork bark and cardboard, ‘mechanical’ accessories such as windmills and waterfalls, and hand-painted figurines clothed in tailored garments. 26
These include the Holy Family, complete with ox, donkey and manger, the Three Wise Men, shopkeepers, traders and personalities from the contemporary world like Diego Maradona and Luciano Pavarotti. These artworks capture the imagination and make this part of Naples one of Italy’s most famous destinations.
l’energia elettrica. Mulini a vento, cascate, pastori dipinti a mano e rivestiti con tessuti cuciti su misura. Statuette di macellai, venditori di frutta, pescivendoli. E naturalmente la Sacra Famiglia, con il corredo di bue, mangiatoia ed asinello. Non mancano oggetti che denotano la fantasia e l’ironia dei partenopei: corni rossi, amuleti portafortuna. E la figura del politico di turno, l’attore o il vip del momento. Pastori sui generis, va detto. Spesso tratti dai fatti di cronaca: Maradona, Totò, Pavarotti e De Filippo. Accomunati a Benito che dorme e alle statuette dei Re Magi. Testimonianze artistiche che catturano l’attenzione di grandi e piccini. E che fanno di questo angolo di Partenope uno dei luoghi più conosciuti e frequentati d’Italia.
Napoli, lo spirito dei Decumani
5. Le botteghe di Port’Alba.
San Biagio dei librai, cultura da sfogliare di Rosanna Nastro
P
ort’Alba a sinistra, raro esempio di connubio tra arte Medioevale e arte Barocca, ornata dalla statua di San Gaetano; piazza Bellini a destra, con i resti delle mura greche che fermarono la potenza del conquistatore Annibale. Sullo sfondo, puntando verso l’incrocio che taglia in due via Spaccanapoli, l’edificio imponente di San Pietro a Majella, sede del Conservatorio partenopeo e dell’omonima chiesa dedicata a Pietro da Morrone (il papa Celestino V, quello del “gran rifiuto”) con le sue botteghe musi-
5. The shops of Port’Alba. Via San Biagio, browsing through culture Rosanna Nastro
Port’Alba on the left, a rare blend of medieval and baroque art; Piazza Bellini on the right, whose Greek walls once thwarted Hannibal; in the 28
background, the massive Neapolitan Conservatory of Music and the church of San Pietro a Majella (dedicated to Celestine V, the pope of the Great Refusal) flanked by numerous music shops; and running through the middle is Via San Biagio dei Librai, one of the city’s most
cali, autentica colonna sonora della Napoli greco-romana. Nel bel mezzo, quasi come racchiusa in una cornice d’altri tempi, si fa strada via san Biagio dei Librai, uno dei vicoli più suggestivi e rinomati di Neapolis, famosa in tutta la città e non solo, per le innumerevoli librerie: botteghe dal sapore antico, presenti lungo tutto il breve tracciato che collega i Decumani con piazza Dante. E dove ogni giorno è possibile trovare testi usati o nuovi di tutti gli indirizzi scolastici. E’ qui che, soffermandosi davanti al-
colourful streets. Linking the Decumani to Piazza Dante, it is renowned for its new, second-hand and antique book shops located in historic 18th century buildings. Many stores are like miniature art galleries (the Guida bookshop was declared a Unesco world heritage site in the
1990s) whose rare books, prints and period photographs are eagerly purchased by Christmas shoppers in search of precious gifts. The Port’Alba city gate, built by the Duke of Alba in 1625 to facilitate pedestrian traffic through the city walls (after the local people had
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Un’immagine di Port’Alba
le vetrine delle librerie, molte delle quali ricavate all’interno di edifici che risalgono al Settecento e che proprio per questo somigliano più a gallerie dell’arte che a semplici negozi (una, in particolare, la Libreria Guida, è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco negli anni Novanta), sarà facile trovare volumi rarissimi, stampe e foto d’epoca che soprattutto a Natale, possono trasformarsi nel più prezioso e gettonato dei “cadeau”. Lungo la stessa strada su cui svetta la volta di Port’Alba, antico varco d’accesso voluto dal duca d’Alba don Antonio Álvarez de Toledo
already made their own opening!) was also frequented by illustrious figures like King Ferdinand of Bourbon, Benedetto Croce, Gabriele D’Annunzio and Salvatore Di Giacomo, heading to some of the city’s most famous pizzerias in Via San Biagio dei Librai, home of the Pizza
Margherita “to go”, folded in half and eaten as you walk. The street was also the birthplace of Caterina Volpicelli, founder of The Handmaids of the Sacred Heart of Jesus who was proclaimed Blessed by John Paul II in 2001 and Saint by Benedict XVI in 2009. 29
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Via San Sebastiano, a pochi passi da Port’Alba
nel 1625, in sostituzione di un vecchio torrione - per agevolare il passaggio della popolazione (che aveva praticato, per comodità, un’apertura posticcia nelle mura angioine) - ci sono anche rinomate e antichissime pizzerie, che possono vantare tra i frequentatori più illustri gente del calibro di re Ferdinando di Borbone, Francesco Crispi, Benedetto Croce, Gabriele D’Annunzio e Salvatore Di Giacomo. Autentici templi del buon gusto che brillano all’ombra dei Decumani. Ed in cui si può as30
saporare la caratteristica “Margherita” da asporto, vera e propria delizia del palato che, piegata a portafoglio e avvolta nella carta, può essere gustata rigorosamente in piedi. Fu proprio qui, in via San Biagio dei Librai che il 21 gennaio del 1839 venne alla luce Caterina Volpicelli, fondatrice della congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, proclamata beata da Giovanni Paolo II nel 2001 e santa il 26 aprile 2009 da papa Benedetto XVI.
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6. Tra San Lorenzo e la Vicaria.
Sulle orme di Petrarca e Boccaccio di Lello Scarpato
U
n viaggio nella Napoli dei misteri. Attraverso il Decumano maggiore, che soprattutto a Natale assume atmosfere e colori che sembrano rubati al tempo. Sfarzi che rinascono, guerre che rivivono, dinastie che tornano alla luce. E che si accavallano l’una all’altra. Via Tribunali è il principale tracciato della Napoli greco-romana, e proprio per questo è denominato “Decumano Maggiore”. Quello centrale, insomma: corre parallelamente a via Spaccanapoli e parte da San Pietro a Majella, sede del
6. Between San Lorenzo and Vicaria. In the tracks of Petrarca e Boccaccio. Lello Scarpato
At Christmas in particular, Via Tribunali recaptures the atmosphere of bygone days. It follows the route of the Greco32
Roman town’s main street, known as the Decumanus Maximus, running parallel to Via Spaccanapoli from San Pietro a Majella and the Music Conservatory, across Via Duomo to Castelcapuano in the Vicaria quarter, home to
Conservatorio di Napoli. La stradina solca il Cardine alberato di via Duomo, a pochi passi dalla cattedrale dove, la sera del 24 novembre, la natività di Gesù assume i colori più classici della liturgia, con la messa solenne officiata dall’arcivescovo e i canti di Natale, per poi finire la sua corsa nell’antica Vicaria, a Castelcapuano, un tempo sede del Tribunale. E’ qui che svetta la chiesa della Pietrasanta, con l’antistante campanile e l’adiacente cappella Pontano, luogo ricchissimo di storia,
the Pietrasanta church and bell tower and the legendary Pontano chapel. One of the earliest basilicas, Pietrasanta was named after the ‘holy stone’ kept there which procured indulgence for those who kissed it, and is said to be where Pope
Evaristus was buried. Nearby is one of Naples’s most famous and monumental religious buildings, San Lorenzo Maggiore, built on the site of the Greek city square. Described as a “gracious and beautiful temple” by Boccaccio, who met his beloved
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L’interno della chiesa di san Lorenzo Maggiore
tradizioni, stratificazioni, culti e miti. La basilica, di origine paleocristiana, una delle prime ad essere dedicata alla Vergine, fu chiamata “della Pietrasanta” perché al suo interno custodiva una pietra che procurava l’indulgenza a chi la baciava. La tradizione vuole che vi sia stato sepolto papa Evaristo. Ed è sempre qui che svetta il complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, probabilmente uno degli edifici sacri più famosi di tutta Napoli, costruito nella zona in cui sorgeva, un tempo, l’agorà greca. Il “grazioso e bel tempio”, come lo
Fiammetta here, it was also frequented by Petrarch and beneath its catacombs is the archaeological site of ancient Neapolis and the Roman Macellum market. Just behind the Decumanus Maximus is the ancient church of Ospedale di Santa Maria Della Pace,
completed in 1659 and named after the peace treaty signed that year by Philip IV of Spain and Louis XIII of France. Another important monument is the San Gennaro spire in Piazzetta Cardinale Riario Sforza, built as an ex voto during the 1631 eruption 33
Napoli, lo spirito dei Decumani
L’altare maggiore del Duomo di Napoli durante la sacra liturgia del Natale
definì Boccaccio che qui incontrò la sua Fiammetta. E che fu frequentato, tra gli altri, anche dal poeta Petrarca. Città nella città, San Lorenzo offre, sotto le sue fondamenta, uno spaccato della Neapolis antica, con gli scavi dell’antico Macellum e quelli del mercato romano. All’ombra del Decumano Maggiore sorge anche l’antica chiesa dei frati Ospedalieri, oggi nota con il nome di Ospedale di Santa Maria Della Pace, ultimata nel 1659, anno in cui tra tra Filippo IV di Spagna e re Luigi XIII di Francia scoccò la pace. Fu proprio quell’evento a dare il nome alla 34
of Vesuvius and flanked by the famous Dome of the Treasure of Francesco Grimaldi and the Pio Monte di Misericordia. Finally Castel Capuano, the oldest stately home in the city and formerly seat of the Naples law courts. Built by the Normans on the site of a Roman fortress near the
ancient gateway of Porta Campana and extended by Frederick II of Swabia, the castle later became the palace of the Anjou monarchs but was superseded by the Aragonese Maschio Angioino castle and became the residence of the Duke of Calabria.
Napoli, lo spirito dei Decumani
Da sinistra, particolare di Castel Capuano e la guglia di San Gennaro
chiesa. E che dire, poi, della guglia di San Gennaro, la più antica di tutta Napoli, situata nella piazzetta dedicata al Cardinale Riario Sforza? Innalzato come ex voto dai napoletani durante l’eruzione del Vesuvio del 1631, l’obelisco è attorniato e praticamente adornato dalla celebre Cupola del Tesoro di Francesco Grimaldi e dal Pio Monte di Misericordia. Infine Castel Capuano, per anni e anni sede del palazzo di giustizia di Napoli. Si tratta, probabilmente, del più antico maniero di tutta la città. Secondo la tradizione, infatti, la sua fondazione risale ai 36
Normanni, che avrebbero sfruttato una vecchia struttura fortificata, forse di origine romana, ubicata nei pressi dell’antica porta Campana, che a sua volta venne riedificata e potenziata, assumendo, poi, la denominazione di porta Capuana. Ampliato da Federico II di Svevia, il Castello dei normanni divenne, poi, sede dei re della casata d’Angiò e in seguito, declassato al rango di residenza patrizia, dopo la costruzione del Maschio Angioino, con l’avvento degli Aragonesi, si trasformò nell’abitazione di don Alfonso, duca di Calabria.
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Vedi Napoli e poi muori. La culla di Partenope dal Grand Tour ad oggi di Eva Molea
“O
ggi mi son dato alla pazza gioia, dedicando tutto il mio tempo a queste incomparabili bellezze. Si ha un bel dire, raccontare, dipingere; ma esse sono al di sopra di ogni descrizione. La spiaggia, il Golfo, le insenature del mare, il Vesuvio, la città, i sobborghi, i castelli, le ville! Questa sera ci siamo anche recati alla Grotta di Posillipo, nel momento in cui il sole, tramontando, passa coi suoi raggi fino alla parte opposta. Ho perdonato a tutti quelli che perdono la testa per questa città… E come si suol dire che colui, al quale è apparso uno spettro, non può più esser lieto, così si potrebbe dire al contrario che non sarà mai del tutto infelice chi può ritornare, col pensiero a Napoli”. Così Goethe, nel suo Viaggio
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See Naples and die. Naples - the cradle the Grand Tour until today Eva Molea
Goethe extolled the virtues and sights of Naples during his journey around Italy. A refined and cultured city, home of the arts and a place not to be missed on the Grand Tour, a
journey that he took, abandoning his ministerial duties, in search of inspiration for his art. And he was not disappointed, as his diary and more than 1000 drawings clearly show. The Grand Tour in the 18th century became an end in itself, in the name of knowledge and escapism. At first it was seen as a learning experience
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A sinistra, gouache raffigurante Napoli vista da Posillipo; qui in alto, foto storica del pallonetto di Santa Lucia
in Italia, descrive Napoli, città colta e raffinata, patria della musica e delle arti, tappa irrinunciabile del Grand Tour, viaggio che intraprese di nascosto, abbandonando la routine ed il grigiore dei suoi incarichi ministeriali, per andare alla ricerca di una nuova fonte di ispirazione, linfa vitale per la sua arte. E sicuramente non rimase insoddisfatto, come testimoniano le pagine del suo diario e i più di mille disegni che porto a casa con sé. Antichissime sono le radici del viaggio in Italia, anche se mai prima del XVII e XVIII secolo la produzione letteraria in merito era stata così prolifica. Fu quello il momento in cui il viaggio smise di essere un mezzo, ma divenne esso
for young European aristocrats and then, more frequently for men of culture and artists in search of inspiration. Italy was particularly favoured because of its quantity of artistic treasures, its glorious climate, for the vestiges of its classical past and its music that rendered Italian theatre of the time
the theatre par excellence. Until the end of the 17th century, Italian cities to visit had been Venice, Bologna, Florence and Rome, however, with the discovery of Herculaneum (1738) and Pompeii (1748), the focus shifted towards Naples, a city of culture and refinement. This period marked the height of 39
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stesso un fine, in nome del piacere della conoscenza e dell’evasione. Nato inizialmente come momento di istruzione per i giovani rampolli dell’aristocrazia europea, che si formavano attraverso il salutare esercizio del confronto, venne intrapreso con sempre maggiore frequenza da uomini di cultura ed artisti, al punto da divenire una vera e propria moda a cui venne assegnata una dicitura internazionale: Grand Tour. Un giro, appunto, particolarmente lungo ed ampio, senza soluzione di continuità e con partenza ed arrivo nello stesso luogo, che toccava anche i paesi continentali, ma che trovava nell’Italia la sua meta di elezione, per la quantità di tesori artistici, per l’articolazione della vita politica, per il clima radioso, per le vestigia del passato, per i palpiti del recente Rinascimento, per la straordinaria vena musicale che faceva del teatro italiano dell’epoca il teatro tout court. E se fino al Seicento le tappe italiane del Grand Tour erano Venezia, Bologna, Firenze e Roma, soprattutto Roma, con la scoperta dei siti archeologici di Ercolano (1738) e Pompei (1748), le luci della ribalta si posarono su Napoli, capitale borbonica, città colta e raffinata, fucina inesauribile di artisti e musicisti, considerata all’epoca l’unica grande capitale europea d’Italia. A quest’epoca risale la fortuna delle gouaches napoletane, opere d’arte di piccolo formato generalmente destinate ai viaggiatori che volevano soprattutto fermare il ricordo dei luoghi da cui erano stati particolarmente attratti. Dovendo rappresentare l’idea che gli stranieri avevano di Napoli, esse dove40
I gradoni di Chiaia in un’immagine d’epoca
popularity of the gouaches napoletane, small, colourful works of art, easily carried, designed to be purchased by tourists as souvenirs of their stay in Naples. These pictures, however, did not depict the streets and buildings of the city but rather the coastline, the sea, Posillipo, the islands, the archaeological sites and the eruption of Vesuvius. Although this artistic technique was already a Neapolitan tradition, it was
the English painter Jacob Philipp Hackert, who made the gouaches respected as an artistic genre. In the kingdom of Naples, the Enlightenment was a period of ferment, where great thinkers inspired the reformism enacted under Charles III. Important names in the cultural scene of the time were Antonio Genovesi, Ferdinando Galiani, Gaetano Filangieri and Mario Pagano, who all left their mark on the times
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Piazza Trieste e Trento come appariva agli inizi del ’900
vano essere accattivanti, dai colori chiari e brillanti, di presa immediata e di piccole dimensioni per consentirne il trasporto. Per questo motivo, i soggetti di queste pitture non erano mai i vicoli di Napoli, le chiese, i palazzi, le piazze, bensì la linea costiera, il mare, Posillipo, le isole, i ritrovamenti archeologici, i Campi Flegrei, le eruzioni del Vesuvio. Sebbene questa tecnica pittorica - a base di pigmenti, acqua e gomme – fosse già una tradizione a Napoli, è con Jacob Philipp Hackert, pittore inglese giunto a Napoli nel 1770 su raccomandazione di Sir William Hamilton, ambasciatore inglese presso il Regno di Napoli, che le gouaches assunsero la dignità di genere autonomo. Nel Regno di Napoli, il Secolo dei Lumi fu un periodo di grande fermento culturale e politico, che vide la presenza di giuristi, filosofi, economisti e politologi che ispirarono il riformismo attuato sotto Carlo III e immisero nelle struttu-
in which they lived. Neapolitan painting changed completely in the 1800s with the Posillipo School introducing the romantic landscapes of Micco Spadaro and Salvator Rosa but it was a young Dutch painter, Anton Sminck Pitloo, who introduced Naples to the technique of plein air oil painting. Another great Neapolitan painter of the period was Giacinto Gigante, whose watercolours depicted stunning
landscapes. The Posillipo School ran its course until 1860 when other artists entered the scene, artists such as Domenico Morelli and Filippo Palizzi, both of whom were realist painters. Realism in painting was reflected in realist literature through the works of Matilde Serao and Salvatore Di Giacomo, who both described the lives of the Neapolitan people, made up of daily miseries, contradictions, 41
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Eduardo De Filippo e, a destra Salvatore Di Giacomo
re civili del Regno fermenti innovatori destinati a sopravvivere anche alle involuzioni reazionarie dei successivi governi borbonici. I più importanti personaggi della scena culturale napoletana dell’epoca furono Antonio Genovesi, che nel 1754 istituì la prima cattedra di economia politica in Europa, Ferdinando Galiani, Gaetano Filangieri e Mario Pagano, che hanno lasciato ricche testimonianze del loro pensiero e dell’epoca in cui vissero. La pittura napoletana si trasformò completamente nell’800, mettendo da parte ogni residuo caravaggesco e abbracciando un movimento artistico, paesaggistico e romantico, che assunse connotati propri con la Scuola di Posillipo, attiva dal 1820 al 1850. Questo movimento affondò le radici nelle opere paesaggistiche di Micco Spadaro e del tardo Salvator Rosa, ma fu Anton Sminck Pitloo, giovane olandese che giunge a Napoli nel 1815, a portare a in42
strong passion and great humanity. However while Serrao depicted the lives of the Neapolitan petit bourgeoisie, Di Giacomo took his characters from the dark alleys and crowded basements of the inner city. It was Di Giacomo, together with the likes of Ernesto Murolo, Libero Bovio, Ferdinando Russo and songwriter, E.A. Mario, who lived through the Golden Age of Neapolitan lyrical verse and song in the second half of the 1800s and
thanks to the Piedigrotta festival, a precursor of the Sanremo festival, their songs exist today. Strange as it may seem, during the 1898 song competition, the song O Sole Mio was only runnerup. Many musical treasures were composed at the end of the 1800s, Era de maggio…, Funiculì Funiculà, E spingole frangese, Serenata Napulitana, to name but a few. All these songs were inspired by daily life, happiness and
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trodurre a Napoli la tecnica della pittura en plein air, dipingendo in splendidi oli ricchi di luce ed effetti cromatici i paesaggi più classici della città partenopea. Un taglio quasi fotografico fu, invece, quello di Giacinto Gigante, altro grande pittore napoletano dell’800, che nelle sue opere, principalmente acquerelli, dipinse grandi e suggestivi paesaggi. Nonostante il gran numero di artisti che ne facevano parte, la Scuola di Posillipo esaurì il suo corso nel 1860, lasciando la scena a Domenico Morelli, che affrontò i temi religiosi cari ai pittori del Seicento in chiave veristica e tardo romantica. Altro verista napoletano di gran rilievo fu Filippo Palizzi, che sulla scia della scuola paesaggistica napoletana si dedicò alla pittura dal vero, usando spesso come modelli delle foto scattate da lui stesso. Il verismo pittorico trovò un contraltare letterario nelle due voci di Matilde Serao e Salvatore Di Giacomo. Entrambi attinsero a piene mani alle vite del popolo napoletano, fatte di miserie, contraddizioni, forti passioni e grande umanità. Giornalista e fondatrice, insieme al marito Edoardo Scarfoglio, de Il Corriere di Napoli ed Il Mattino e poi più tardi de Il Giorno, la Serao fu verista, più che per estetica, per istinto, un istinto che la spinse a rappresentare con verità e calore la vita del popolo e della piccola borghesia napoletana. Veristica è la materia anche di Salvatore di Giacomo, che pescò le sue storie nella Napoli popolare dei vicoli bui, dei bassi affollati, dei pezzenti e dei guappi, così come nella Napoli del sole, del mare, delle canzoni, della vita operosa. A 44
Un’immagine di Peppino De F
sadness, real and strange events such as the well-known Tammurriata Nera, by E.A. Mario, which is about a Neapolitan girl giving birth to a black baby. In the same period, Neapolitan theatre was enjoying great success thanks to Eduardo Scarpetta, the brothers Eduardo, Peppino and sister Titina De Filippo and to Raffaele Viviani. The most wellknown is Eduardo
De Fillipo whose prolific theatrical works, mainly farces, are still popular today. De Fillipo wrote comically and with cynicism about the Neapolitan middle class and its crisis of values, producing masterpieces such as Natale in casa Cupiello, Napoli Milionaria, and Filumena Martorano (the film version of which brought him international
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Filippo e Totò, tratta dal film “I falsari”. A lato, lo spartito musicale di ’O sole mio
acclaim). Viviani on the other hand wrote about the Neapolitans daily struggle to satisfy their primary needs. Totò, the king of comedy, while making his name in films cut his teeth on his theatrical performances. After the second world war there was a second Golden Age of Neapolitan music with the voices of Roberto Murolo, who sang traditional
Neapolitan songs and Renato Carosone, a pianist who sought to adapt traditional music to a more modern style. Other performers of the 50s and 60s are Peppino di Capri, Roberto De Simone and the great tenor Enrico Caruso, while in the 70s it was Pino Daniele who painted a bittersweet musical portrait of Naples.
questa materia Di Giacomo si accostò con commozione e nelle sue liriche più alte un’armonia perfetta regolava il rapporto tra l’anima del poeta e l’oggetto della rappresentazione. Da questa armonia nacquero i suoi capolavori, alcuni dei quali diventati anche delle famosissime canzoni napoletane. E fu proprio Di Giacomo, insieme a Ernesto Murolo, Libero Bovio, Ferdinando Russo ed E.A. Mario, un artefice dell’epoca d’oro della canzone napoletana, che visse il suo periodo più importante a partire dalla seconda metà dell’800 quando, grazie anche alle celebrazioni della Piedigrotta – antesignana del Festival di Sanremo – che nella gara canora offrivano la possibilità di far ascoltare brani inediti. E, si stenterà a crederlo, arrivò solo seconda alla Piedigrotta del 1898 quella che poi è diventata la canzone napoletana per antonomasia: O sole mio. Tantissimi sono i tesori musicali partoriti alla fine dell’800: Era de maggio…, Funiculì Funicuà, E spingole frangese, Serenata Napulitana, solo per citarne alcuni. E tutte prendevano spunto dalla vita quotidiana, fatta di piccole gioie e dolori, di cose vere e cose strane, come la celeberrima Tammurriata Nera, di E.A. Mario. Il caso volle che nel reparto di maternità del Loreto Mare, Edoardo Nicolardi, amico del compositore, notasse un certo trambusto dovuto alla nascita di un bimbo nero da una ragazza napoletana. Dall’entusiasmo per il coraggio di questa donna prese vita la can45
Campania arte e cultura
Nelle immagini, Enrico Caruso e Renato Carosone
zone ormai famosa. Nello stesso periodo anche il teatro napoletano vive una stagione d’oro grazie prima ad Eduardo Scarpetta, e poi ai fratelli Eduardo, Peppino e Titina De Filippo (suoi figli naturali) e a Raffaele Viviani. Dei tre fratelli De Filippo, sicuramente il più conosciuto e apprezzato è Eduardo che, accanto alla recitazione, aveva un’intensissima attività di autore teatrale. Discostandosi dal teatro paterno, basato sulla farsa e sugli equivoci – basti citare Il medico dei pazzi e Miseria e Nobiltà che portarono grandi ricchezze a Eduardo Scarpetta – De Filippo racconta, con ilarità e cinismo, la borghesia napoletana con i suoi problemi e le sue crisi di valori. Dalla sua poetica nascono capolavori come Natale in casa Cupiello, Napoli Milionaria, Filumena Martorano (che ha consacrato Eduado sulle scene internazionali) resi celebri anche dalle versioni cinematografica. Diverso invece il teatro di Viviani, che racconta le 46
storie del popolo, alle prese con la necessità di soddisfare i bisogni primari. E come dimenticare il grande Totò, il principe della risata? Se la notorietà gli venne dai tanti film, molti dei quali con Peppino De Filippo, le ossa se le fece nei teatri di periferia, dove la sua figura generava ilarità alla sola comparsa. Il secondo dopoguerra ha visto una seconda stagione d’oro della musica napoletana grazie alle voci di Roberto Murolo, grandissimo interprete della canzone napoletana tradizionale, e Renato Carosone, pianista versatile che ha fatto della ricerca di uno stile più moderno ed adatto al suo tempora sua chiave. E poi, ancora, Peppino di Capri, Roberto De Simone e la sua Nuova Compagnia di Canto Popolare, il grande tenore Enrico Caruso, per proseguire poi negli anni ’70 con i nuovi autori, tra cui spicca Pino Daniele che nella sua “Napul’è” fa un irresistibile ritratto dolceamaro di Napoli.
Il sentiero degli dei
Campania paesaggi invernali
Tra cielo e mare. Da Agerola a Nocelle, cartoline dall’eden di Domenico Esposito
A sinistra, veduta dei monti Lattari, qui in alto, immagine di Sorrento
T
ra storia e mitologia. Presente e passato. Paradiso senza tempo incastonato tra le maestose pareti calcaree dei Monti Lattari. Cielo e mare che si fondono in un percorso da incanto che trova la sua naturale conclusione nella splendida cornice di Positano. Questa è la cartolina offerta dal Sentiero degli dei. Suggestivo lembo di terra che, secondo quanto riportano le leggende, fu imboccato dalle divinità greche per salvare Ulisse dalle ammalianti Sirene. Da sempre meta di turisti letteralmente rapi-
Between the sky and the sea, the Path of the Gods. From Agerola to Nocelle, postcards from eden Domenico Esposito
Suspended between history and mythology, a timeless paradise where sky and sea merge together
along an enchanting route that culminates in the splendid scenery of Positano. This is the picture postcard offered by the Path of the Gods, a strikingly beautiful strip of land which, according to legend, was used by the Greek gods to rescue Ulysses from the Sirens. A tourist destination for 49
Campania paesaggi invernali
Suggestiva veduta di Montepertuso
ti al cospetto del panorama che si palesa, il famoso sentiero inizia a Bomerano, frazione occidentale di Agerola a 650 metri sul livello del mare, e si snoda fino a Nocelle, pittoresco borgo di soli trecento abitanti. Intermezzo tra il golfo di Napoli, su cui svetta imponente lo “sterminator Vesevo”, e il golfo di Salerno. Quindi l’impareggiabile vista di Capri, l’isola Azzurra dei Faraglioni che, posta a un tiro di schioppo, strizza l’occhio agli appassionati del trekking. Quello che un tempo era l’antico tracciato scelto dai coloni ellenici come 50
many years now, this famous footpath starts in Bomerano, a district of Agerola, and winds its way, at 650 metres above sea level, to Nocelle, a picturesque village of 300 inhabitants which offers a marvellous view of Capri. The footpath has long been a source of artistic inspiration for poets and writer from Goethe to Calvino because Time and
Man have done nothing to alter its original beauty. On the Path of the Gods, far from the daily frenzy, you are suspended between sea and sky, immersed in primeval nature, its vegetation, its odours and its colours. Moving between rocks which remain forever impressed on the memory, we recommend you get
Campania paesaggi invernali
Immagine dall’alto di Agerola
luogo di culto delle loro divinità, è oggi la perla del Mezzogiorno. Vanto della Campania. Fonte di ispirazione per poeti e letterati. Da Goethe a Calvino che ha tratteggiato il Sentiero degli dei come “quella strada sospesa sul magico golfo delle Sirene solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”. Intramontabile. Perché il tempo e la mano dell’uomo non ne hanno scalfito l’originale bellezza. Basta fermarsi, osservare lo scenario mozzafiato, chiudere gli occhi per un istante ed ecco quasi spuntare le navi di Ulisse mentre tagliano quella tavola azzurra che,
hold of a good pair of hiking boots and a camera and let the scenery do the rest. For the tourists who flock to the Costiera over the Christmas period we suggest starting from Bomerano. The first marvel is the Grotto of the Biscuit, situated at 524 metres above sea level, a striking geological rock formation in which marine fossils have
been found. Continuing towards Positano you reach the Serra hills, exactly halfway between Praiano and the peak of Mount Tre Calli. This is an area of terraced fields, wooded stretches and sweeping sea views, where it is still possible to come across a countryman leading his mule, laden with fruit from his 51
Campania paesaggi invernali
In alto, Li Galli; a sinistra la grotta del Biscotto e a destra, il borgo di Positano visto dal mare
soave, carezza la costiera amalfitana. Un itinerario da sogno. Da vivere tutto d’un fiato. A metà tra il cielo e il mare. Lontano dalla frenesia della quotidianità. Un salto nella natura più vera. Circondati tra lecci e corbezzoli. Persuasi da odori e colori che non hanno eguali. Un salto nella natura più selvaggia. Tra grotte e insenature che conferiscono un tocco di ulteriore magnificenza al Sentiero degli dei. Suggestioni da godere sia d’estate che d’inverno. Muovendosi tra rocce che restano per sempre impresse nella memoria. Il consiglio è munirsi di un paio di scarpe da trekking e di una macchina foto52
orchard. After brief refreshment from the freshwater springs that line the path and an appreciative gaze at the splendid sight of Vettica Maggiore, you approach the village of Nocelle with its delightful views. From here you can reach Positano on foot, negotiating the 1,700 steps. However, before reaching Positano it is worthwhile stopping in Fontana Vecchia di
Montepertuso to see the remains of the Giammarino Tower (1528) and an effigy of the Madonna di Santa Maria delle Grazie, who as legend has it, fought an epic battle with the devil, traces of which can still be seen in the mountains behind. The path of the gods is an extraordinarily beautiful corner of the Campania landscape.
Campania paesaggi invernali
grafica: poi sarà il panorama a fare il resto. Ai turisti che affolleranno la Costiera nel periodo natalizio suggeriamo di partire da Bomerano, ad Agerola. La prima meraviglia in cui ci si imbatte è la Grotta del Biscotto, situata a 524 metri sul livello del mare. Un autentico capolavoro della natura che colpisce per la sua forma geologica e le case secolari in essa sorte. E’ proprio lì che sono stati rinvenuti numerosi fossili marini. Procedendo in direzione Positano, si giunge all’altezza di colle Serra, posto esattamente a metà tra la seducente Praiano e la vetta del Monte Tre Calli. Terrazzamenti, tratti boscosi e belvedere che affacciano sulla costa fanno da sfondo al tracciato, su cui ancora oggi, proprio come secoli addietro, capita di imbattersi in contadini, che, con i loro muli carichi di frutta e attrezzi, si dirigono verso l’orticello. Il frastuono e il traffico quassù non esistono. Regna l’autorevole e conciliatore silenzio della natura. Dopo una breve sosta per rifocillarsi lungo le sorgenti di acqua potabile disseminate lungo il sentiero e per ammirare la splendida vista di Vettica Maggiore, si approda nel borgo di Nocelle. Da cui è possibile scorgere anche l’isola Li Galli, dimora delle sirene ammaliatrici. Che con il loro canto traevano in inganno i marinai in transito. Tutti tranne Ulisse, che,
Campania paesaggi invernali
A lato, suggestiva immagine dei faraglioni di Capri; qui in alto, particolare di Monte Gambera e veduta di Praiano
su consiglio della maga Circe, si fece legare all’albero della sua nave pur di non rinunciare alla grazia della loro voce. La stessa grazia che solo il Sentiero degli dei è in grado di offrire ai suoi visitatori. Chi non fosse ancora pago dell’esperienza vissuta a metà tra il cielo e il mare, può completare il percorso raggiungendo a piedi Positano dopo aver affrontato circa 1.700 gradini. Prima, però, merita uno scalo anche località Fontana Vecchia di Montepertuso, frazione di Positano. Da lì si possono apprezzare i resti della Torre di Giammarino (1528), oltre a una suggestiva grotta e un’edicola con l’effigie
della Madonna di Santa Maria delle Grazie, protettrice di Montepertuso. Infine, si sgranano gli occhi al cospetto di Monte Gambera, luogo del leggendario scontro tra la Madonna e il diavolo. Una battaglia epica di cui ancora si conservano le tracce, ben impresse nella roccia. Della coda di Lucifero, delle orme dei piedi della Madonna e della fanciulla da Lei illuminata e del dito indice della Madre di Cristo riscontrabile nel visibilissimo buco nel cuore del monte. Tra storia e mitologia. Presente e passato. Il Sentiero degli dei è un paradiso senza tempo incastonato tra cielo e mare. Che esalta la straordinaria bellezza della terra campana. 55
la donna charme la donna Charme
Le donne della Campania, bellezze che fanno ancora più bella Napoli e la regione.
Nome: Allegra Cognome: Donadio Luogo di nascita: Napoli Anni: 22 Altezza: 1,73 Capelli: castani Occhi: castani La sua storia: testimonial di brand dall’abbigliamento all’elettronica, è iscritta all’Istituto Orientale di Napoli. Il suo obiettivo, studiando lingue, è quella di divenire un giorno Console d’Italia all’estero. In queste pagine e in copertina abiti di: Atelier Vanitas Piazza Sannazaro 199 C - Napoli tel. 081.66.99.09 www.ateliervanitas.it Gli scatti sono stati realizzati nella splendida location di: Villa Domi Salita Scudillo - Napoli tel. 081.592.22.33 www.villadomi.it Foto: Michele Attanasio www.micheleattanasio.com Make up & hair: Anna Guglielmo per Francesco Riva www.francescoriva.it
la donna charme
la donna charme
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Campania Style
Campania style
Sposarsi in Campania. Nella Terra Felix il matrimonio è un’arte di Rosanna Nastro
L
a foto in via Caracciolo è quasi un rito. Lei in abito bianco, lui in tight blu scuro: si guardano negli occhi con desiderio, appoggiandosi alla balaustra del Lungomare. Sullo sfondo del Golfo l’amore giurato non può che essere eterno. Lui e lei con questa cornice alle spalle, formano più di una cartolina: sono un’opera d’arte. E ancora. Il parco Virgiliano, il bosco di Capodimonte, gli scavi di Pompei ed Ercolano. La magia medievale del monastero di Santa Chiara. La costa che quasi ti abbraccia, ammirata dalla collina di San Martino, la terrazza di Capri con lo sfondo dei faraglioni : esistono sceno60
Getting married in Campania. Weddings are an art form in Terra Felix Rosanna Nastro
It is almost de rigeur to have one’s wedding photos taken in Via Caracciolo. The bride in white, the groom in a dark blue suit, they look at
each other lovingly, and with the bay of Naples as a background, love can be nothing but eternal. A wedding photograph with such backdrops becomes a work of art. Where could you find more beautiful settings than the Bay of Naples? Tying the knot in Naples and Campania is a unique experience because it is here
Campania style
grafie più belle di quelle offerte dalla terra di Partenope per immortalare il giorno del sì? Sposarsi a Napoli e in Campania è un’emozione unica. Indimenticabile. Perché solo questa terra, con le sue ville , i palazzi, le chiese, le sue fantastiche vedute e i suoi piatti favolosi è in grado di offrire agli sposi una location da mille e una notte. Un sogno da vivere. Liaison di quelle infrangibili e insostituibili. Regali, bomboniere, abiti. Dall’altare al banchetto nuziale, dalla scelta delle fedi al viaggio di nozze, quale altro luogo al mondo è in grado di offrire ai novelli sposi tutto quello che occorre loro per rendere ancora più indimenticabile il giorno più bello? E’ o non è Napoli la città della fantasia e della passione? Certo, ci sono i gusti. Ognuno ha i suoi. Ciascuno si coccola i propri. C’è chi preferisce il velo lungo, chi quello corto. Chi adora le fedi in oro bianco, chi quelle classiche. Magari più sottili, oppure pronunciate e pesanti, magari con una gemma preziosa incastonata nell’anello, come a rimarcare, anche nella sostanza, la promessa d’amore. Chi non rinuncia a pizzi e merletti e chi adora l’abito in stile principesco. Chi sceglie il banchetto in spiaggia, chi quello in montagna. C’è chi vuole l’abito bianco, chi lo adora leggermente color avorio. Chi chiede dieci valletti e chi la carrozza nuziale. Ogni richiesta, ogni desiderio, anche il più ardito, può trovare qui la sua risposta. Qui, nella terra di Virgilio e delle Sirene. Dove botteghe artigianali e laboratori d’alta classe, hotel e restaurant ricavati in dimore antiche e prin-
Nella foto, abito nuziale di Ersilia Spose
alone, in the ancient capital of the kingdom of the two Sicilies, with its Eighteenth century villas, its aristocratic palaces, its churches and fantastic views, that couples can be offered such dreamlike settings. From the altar to the wedding reception, from choosing the dress to the honeymoon, what other place in the
world can offer all you need to make the special day unforgettable? Is not Naples the city of romance and Campania a land of genius and art? Whatever your tastes, you will find what you are looking for here, in the land of Virgil and the Sirens, where artisans and professional tailors in high-class ateliers are able to 61
Campania style
satisfy the most exacting demands. The institution of marriage has long been held sacred in southern Italy and the custom of giving a gift acquires the strong symbolic meaning of sharing. Quality and quantity go hand in hand, especially as regards craftsmanship, in which Naples has excelled for many centuries in a large number of different fields. The commemorative gift given by the couple to the guests expresses the refined taste of the newly62
weds: small statues remain a favourite choice but other gifts are also popular and are not just seen as a ‘pretty souvenir’ but something that has use value. Typical gifts may be a brooch, a small silver object, something in inlaid wood or a fancy mirror. Historically, one of the peculiar features of Campania artisans was the transposition into works of art, of customs, natural scenic beauty and local archaeology. This holds true for inlay work, coral production and the
cipesche, sono in grado di assecondare anche i gusti più esigenti. Da sempre, è risaputo, a Napoli e nel Mezzogiorno, in particolare, la sacralità del matrimonio è ancora un valore irrinunciabile cosicché anche il rito legato alla consegna del dono, per esempio, acquisisce il forte significato simbolico della condivisione. L’offerta a chi desidera festeggiare un evento importante è oggi praticamente illimitata. Qualità e quantità, da Napoli a Pozzuoli, da Cava a Pompei vanno a braccetto, ma sempre nel segno dell’artigianato, nel quale la terra di Partenope eccelle da decenni. I maestri della manualità riescono a produrre ogni tipo di oggetto lavorando numerosi tipi di materiale: dal legno ai tessuti, dalla porcellana al vetro artistico. In passato la bomboniera “era” il regalo per eccellenza. Oggi contempla un intero campionario merceologico. E qui subentrano buon gusto ed eleganza dei festeggiati. La statuina rimane la più richiesta, ma prendono piede altre tipologie di regalo che spaziano in più ambiti. Ciò perché è considerata anche l’utilità del dono che non è visto soltanto come “un bel ricordo”. Chi vuole investire pensa a un complemento d’arredo, ai piccoli oggetti d’argento, al vetro artistico o al legno intarsiato, agli accessori di tessuto. Storicamente, fra le caratteristiche peculiari dell’artigianato campano emerge la trasposizione, nelle opere d’arte, dei costumi e delle bellezze naturali e archeologiche locali. Ciò vale per la lavorazione dell’intarsio, del corallo e della ceramica di Capodimonte,
Campania style
Nelle immagini, bomboniere di Capodimonte
pottery of Capodimonte, Vietri and Ariano Irpino. One further aspect of Campania craftsmanship is the ability of local entrepreneurs to market their products both locally and internationally. It is known that some ceremonies held abroad by the children of Italian emigrants have been enriched by articles made in Campania; objects reflecting the good taste of the bride and the originality of the groom. The ceremony leaves a
lasting impression on the guests through the quality of the commemorative gift they receive. If the newly-weds give their guests a small Capodimonte porcelain object, for example, the success of the wedding is assured. Capodimonte is one of the most wellknown Neapolitan brands in the world, stemming from a centuries-old tradition and the skill of master craftspeople. The origins of porcelain coincide, curiously enough, with the
di Vietri e di Ariano Irpino. Un’ulteriore specificità dell’artigianato campano è la capacità degli imprenditori di commercializzare i prodotti non solo nel segmento delle cerimonie a livello locale, ma anche sui mercati internazionali. Si hanno notizie, per esempio, che alcune cerimonie celebrate all’estero dai figli di immigrati italiani siano state impreziosite da oggetti provenienti dalla Campania. Perché, come si dice: il matrimonio è per sempre, no? Meglio poi se anche elegante e raffinato. Capace, cioè, di riflettere il buon gusto della sposa e l’originalità dello sposo. E quanto la cerimonia si riveli indimenticabile per gli invitati, lo dimostra, al momento del gioioso commiato, proprio la qualità della bomboniera, oggetto del ricordo imperituro. Se gli sposi, ad esempio, affidano il loro affettuoso saluto a una porcellana di Capodi63
Campania style
wedding between Charles III and Maria Amalia Valpurga, the niece of Augustus the Strong, creator of the famous Meissen porcelain factory, near Dresden in Germany. The king’s intention was not only to commemorate the royal wedding but also to ally himself with some of the most prestigious European courts which until then, possessed their own porcelain manufacturing base, like Saxony and 64
Hapsburg. Capodimonte production encompasses many subjects with often rural elements. Capodimonte flowers are splendid, characterised by their variety and colours. Miniature eggs, birds of every kind, historic characters, coffeesets, jugs and vases are also common. Over the years the Capodimonte porcelain masters have specialised in new and more modern subjects which suit every
monte il successo è assicurato. Capodimonte, infatti, è uno dei marchi napoletani più conosciuti e apprezzati al mondo, frutto di una tradizione plurisecolare consolidata e dell’abilità dei maestri artigiani. Curiosamente, le origini della lavorazione della porcellana coincidono con le nozze tra Carlo III di Borbone e Maria Amalia Valpurga, nipote di Augusto il Forte, creatore della celebre fabbrica di porcellana di Meissen, vicino a Dresda, in Germania. Intenzione del Re, oltre al ricordo della celebrazione delle nozze, era anche il collocarsi a fianco di alcune tra le più prestigiose corti europee che fino ad allora erano in possesso di una propria manifattura di porcellane, come quella di Sassonia, quella francese e quella asburgica. La sontuosa produzione di Capodimonte contempla decine di soggetti diversi che spaziano dagli antichi mestieri agli elementi rurali. Splendidi sono le lavorazioni dedicate ai fiori, che si caratterizzano soprattutto per la loro varietà: dai mazzetti di fiori ai cesti, dai tralci ai bouquet. E ancora uova in miniatura, uccellini d’ogni specie, personaggi d’altri tempi, servizi da caffè, brocche, vasi. Con gli anni, i maestri della porcellana hanno saputo specializzarsi in nuovi e più moderni soggetti che potessero rispondere ad ogni tipo di cerimonia: un biberon per un battesimo, un cornetto portafortuna per un convegno, una maschera di Pulcinella per un regalo ricercato. Qual è il segreto della bellezza artistica di queste creazioni? E’ la felice armonizzazione della qualità dellamescola della pasta tenera ad alto contenuto fel-
Campania style
Nelle immagini, due particolari tipi di fedi nuziali
dspatico, che esalta le belle miniature eseguite in punta di pennello che, per la capacità propria della pasta tenera che permette alla vernice di copertura di assorbire la decorazione, si presentano con un morbido effetto di “sottovetro”. C’è stato un momento in cui si è temuto che la porcellana potesse scomparire. Fu nel 1759 quando Carlo III decise di portare con sé la manifattura con tutti i suoi artisti a Madrid nel 1808. Ma a Napoli la produzione di Capodimonte non ha mai smesso. Nel 1771 infatti Ferdinando IV decise di riaprire la manifattura, prima a Portici poi nel Palazzo della Capitale. Nacquero allora le porcellane della Real Fabbrica Ferdinandea, contrassegnate dall’inconfondibile “N” azzurra coronata. Un successo che da allora non ha mai smesso di tenere viva la tradizione tracciata dai Borbone.
occasion. There was a moment, a few years after starting activity in Naples, when it was feared that porcelain production would cease. In 1759, Charles III decided to transfer the manufacturing base, with all its masters and workers to Madrid, where it subsequently ceased to exist after 1808. However, production never stopped in Naples and in 1771, Ferdinand IV decided to reopen the plant. Porcelain
of the Real Fabbrica Ferdinandea started being produced, marked with the unmistakeable blue, crowned ‘N’. There were three periods of production ending with the closure of the Royal Porcelain plant in 1806. However the tradition was never lost and in the decades that followed, the Bourbon, porcelain art has been kept alive to the present day. 65
Campania style
Le strade del lusso. Luxury shopping che brilla in vetrina di Annalisa Palmieri
Un’immagine di via Calabritto
C
he Napoli fosse una città d’arte e di cultura, era noto da tempo. Ma che potesse anche essere annoverata tra le metropoli fashion del globo, forse, erano in pochi a sospettarlo. E, invece, da anni, per chi ancora non lo sapesse, sceicchi, imprenditori, celebrities e teste coronate continuano a sbarcare all’ombra del Vesuvio per un po’ di sano luxury shopping. Il motivo? Tanto per cominciare, pare che qui si trovino sarti dalle ineguagliabili virtù che portano avanti una tradizione centenaria basata su stile, eleganza, precisione e tagli ineccepibili. Lo sa bene il principe di Svezia Daniel Westling che per le sue recenti nozze ha scelto un abito della sartoria Formosa, incastonata ad hoc in via Cavallerizza a
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Luxury shopping streets in Naples Annalisa Palmieri
Although Naples is renowned throughout the world as a city of art and culture, it is perhaps not so well known that it is also a global fashion centre. Sheiks and celebs have been visiting Naples for years in order to do some luxury shopping. Why? Well, just to start
with, it is here that stylists have been carrying on a centuries-old tradition of exceptional elegance. Daniel Westling, the prince of Sweden, recently bought his wedding suit from Formosa in Via Cavallerizza and the list of VIPs goes on. A tour of ‘glamour spots’ might begin in Piazza dei Martiri where there is an abundance of boutiques and
Campania style
Chiaja, nel cuore del salotto buono della city. Ma l’elenco dei Vip e dei rispettivi “rifornitori” è lungo e non basterebbe un intero volume per nominarli tutti. Comunque, volendo inoltrarsi in un ipotetico tour partenopeo all’insegna dello shopping “matto e disperatissimo” si potrebbe iniziare dalla centralissima piazza dei Martiri, tappa obbligata per stilosi e glamour-addict che qui possono imbattersi in boutique di grandi griffe o di nicchia, ma pur sempre ricercate e atelier di abiti da sposa da mille e una notte in cui prendono forma “opere d’arte à porter” come quelle dello stilista Gianni Molaro. E che dire delle scarpe da urlo griffate Ernesto Esposito colorate, eccentriche e sempre più gettonate tra star di caratura internazionale? Strepitose, come le chicche che è possibile scorgere lungo le strade che a raggiera si irradiano da piazza dei Martiri. In via Morelli, ad esempio, le miss che amano i colori non potranno fare a meno di fermarsi da Livio De Simone, tempio di raffinatezza e originalità, ma in questa street ce n’è davvero per tutti e per tutti i gusti. Per i giovani in cerca di capi esclusivi e griffati, per le amanti delle borse, dei gioielli hand-made e dei pezzi di antiquariato. E, per i signori uomini, capi casual o più sofisticati. A pochi metri di distanza, ecco via Calabritto, la Montenapoleone partenopea: buen retiro delle maison più esclusive sia nazionali che internazionali, ma anche di gioiellerie uniche nel loro genere, showroom di scarpe, borse e accessori. Basta poi una breve deviazione per ritrovarsi in via Riviera di Chiaja per una full immersion tra le storiche cravatte di
In alto, scorcio di via Chiaja
ateliers, like those of wedding-dress designer Gianni Molaro and shoe designer, Ernesto Esposito. In Via Morelli, young women in search of new colour combinations cannot pass by Livio De Simone’s store – a temple of originality. In this street there is something for everybody who is looking for something ‘special’. Just around the
corner, we find ourselves in Via Calabritto, a street of exclusive maisons, and a few steps further on we come to Via Riviera di Chiaja where it is possible to purchase Marinella ties, so favoured by politicians and heads of state. Further still and we are in Via Carlo Poerio where, in Ulturale, fashionable ties can be purchased and other showrooms 67
Campania style
Shopping nel cuore della city
Marinella che tanto piacciono a politici e Capi di Stato. Cravatte, cravatte, fortissimamente cravatte anche in via Carlo Poerio dove da Ulturale è possibile trovare collezioni autentiche come la scaramantica “Tiè” che nasconde tra le pieghe un cornetto in corallo antijella. Lungo la stessa via, showroom e gioiellerie che portano lo stile napoletano nel mondo, e ancora: boutique uomo, donna, ma anche tessuti raffinati e arte artica. Altro “raggio” di piazza dei Martiri è via Filangieri traboccante di atelier più o meno noti al grande pubblico seppur tutti di grande spessore, come quelli dell’impeccabile Mariano Rubinacci e di Cesare Attolini, icone mondiali di stile. E poi gioiellerie, gallerie d’arte, parfumerie (leggi Bruno Acampora ndr), negozi di scarpe, borse e cristalli. Stesso leitmotiv anche nella contigua via dei Mille e nei molteplici vicoletti adiacenti 68
display Neapolitanstyle jewellery and refined menswear and women’s clothing. In the same area can be found many other ateliers, such as those of Mariano Rubinacci and Cesare Attolini, world style icons, as well as jewellery stores, art galleries, perfume shops (Bruno Acampora) and accessory stores. Nearly is the recently modernised Passeggiata Colonna one of the most recent fashion spots made available to a certain class of shopper. Hand-made
gloves by Portolano and designer bags by Tramontano can be found near Via Toledo along with boutiques selling lingerie, wedding dresses and brandname clothes, perfume and jewellery stores as well as maxi stores like Benetton, Zara and Bershka, for the younger shopper. And anyone seeking a hand-crafted umbrella can do no worse than visit the workshop of Mario Talarico in Vico Due Porte e Toledo. Two other stops on our fashion tour
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impreziositi da location che sarebbe riduttivo definire semplici punti vendita, come quelli in cui si realizzano ancora artigianalmente borse in cuoio e gli intramontabili sandali capresi. Basta poi allungarsi di qualche metro e voilà la Passeggiata Colonna, viale esclusivo incastonato tra via dei Mille e piazza Amedeo, annoverata tra le nuove mete glamour dello shopping made in Naples, tempestata com’è di boutique luccicanti tutte da scoprire. Per chi desidera un paio di guanti morbidi e pregiati, la sosta d’obbligo è da Portolano in via Chiaja, lunga isola pedonale che da piazza dei Martiri porta a via Toledo, dove ci si può imbattere anche nelle accattivanti e preziose bag firmate Tramontano, in negozietti di lingerie e di abbigliamento fashion in cui prevale un ottimo rapporto qualitàprezzo, atelier da sposa e grandi brand, store sportivi, profumerie e gioiellerie. Stesso copione in via Toledo dove già da qualche anno sono approdati anche maxistore come Benetton, Zara e Bershka, dedicati alle shopaholic più giovani. Griffe a go-go in Galleria Umberto, mentre chi fosse in cerca di un ombrello indistruttibile realizzato a mano magari utilizzando legno di canna da zucchero, di castagno o di ciliegio, radice di frassino o di ginestra, non può non fare un salto nello storico laboratorio di Mario Talarico in vico Due Porte e Toledo. Più di una le deviazioni consentite durante il nostro fashion tour. Una, verso via Medina, strada luminosa a due passi da piazza Municipio che ospita un’altra maison storica partenopea ovvero Cilento, tempio dell’uomo elegante che
La Galleria Umberto
would include Cilento, in Via Medina, which has been selling men’s fashions for many years and the atelier of Sanseverino, in the Centro Direzionale, which has been selling ties, with their mythical ‘seven folds’, to journalists, sportsmen and politicians since the area was modernised. Our tour would then continue to the hillside Vomero area and Via Scarlatti and Via Luca Giordano which are full of boutiques, and nearby Piazza Vantivelli, which
heaves with stores offering shoes, furcoats, accessories, sports clothing and even vintage clothing. For those shoppers with a little energy left we could recommend a short trip to Sorrento and the boutiques of Via Camerelle and Via Le Botteghe, just a stone’s throw from Corso Italia. One thing you will have to bring with you, however, is ‘good dress sense’, which Coco Chanel repeatedly stated was “ something innate, like the sense of taste to the palate”. 69
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Via dei Mille
qui può abbigliarsi da testa a piedi. L’altra, nella City progettata dall’architetto giapponese Kenzo Tange ovvero il moderno Centro direzionale di Napoli, che tanto contrasta con l’accogliente ed elegante atelier di cravatte Sanseverino, crocevia di imprenditori, sportivi, giornalisti e politici provenienti da ogni dove grazie alle mitiche “sette pieghe”. La passeggiata può proseguire poi al Vomero, quartiere collinare ad alta densità di boutique glamour, concentrate soprattutto lungo le isole pedonali di via Scarlatti e via Luca Giordano che pullulano di negozietti intriganti da cui risulta veramente impossibile uscire a mani vuote. Un tripudio di abiti, shoes, pellicce, borse e accessori di ogni genere, abbigliamento sportivo e di tendenza e fi70
nanche capi vintage da abbinare a piacimento con altri decisamente più attuali, da accaparrarsi magari nella un po’ più caotica ma non meno chic piazza Vanvitelli. Punto d’arrivo del nostro giro glam che, per chi non fosse ancora stanco e sazio potrebbe proseguire sull’Isola Azzurra o in penisola sorrentina. Incantevoli e a cinque stelle, infatti, risultano le tante boutique di via Camerelle e via Le Botteghe, a due passi dalla mitica Piazzetta caprese, e quelle di corso Italia a Sorrento, a ridosso di piazza Tasso, punti di riferimento intramontabili per residenti e turisti di passaggio. Nel “pacchetto” però non è incluso “il buon gusto nel vestire – che, come amava ripetere madame Coco Chanel - è qualcosa di innato, come la sensibilità del palato”. A buon intenditor…
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Gioielli made in Naples. L’incanto delle perle d’autore di Annalisa Palmieri
“Il Sole” griffato Nardelli
L
avorazione lenta, minuziosa e rigorosamente artigianale. Incastonatura ad hoc e design esclusivo, spesso e volentieri ispirato alla storia, alle leggende e a quell’atmosfera autentica che da sempre avvolge la città di Partenope. Sono questi gli “ingredienti” principali dell’antica arte orafa napoletana che, da centinaia di anni, regala pezzi unici agli amanti del bello e particolare. Dimenticate, dunque, gioielli realizzati in serie e frettolosamente da mani poco esperte. Pezzi tutt’altro che originali, con pietre incollate pronte a saltare in men che non si dica, magari, scopiazzati dall’ultima collezione di qualche grande griffe.
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Jewellery Made in Naples. The jewels that hold Naples spellbound Annalisa Palmieri
Painstaking work, the work of a craftsman. Original settings and exclusive designs inspired by the legends of Naples. These are the ingredients used by the Neapolitan goldsmith, who for
centuries has been creating unique works of art. Forget those factory-produced imitations of bigname brands. In Naples, master goldsmiths have been creating necklaces, bracelets and earrings for centuries. Nothing is left to chance or improvisation. Most of the pieces in these collections are the result of long research
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A Napoli, da secoli, si scrive gioielli, si legge collane, anelli, bracciali e orecchini di gran pregio forgiati in laboratori dove il tempo sembra essersi fermato agli albori di questa nobile arte che ha portato i monili partenopei around the world. Qui, nulla è lasciato all’improvvisazione, anzi, gran parte delle collezioni nascono da ricerche lunghe e approfondite come quelle fatte dalla jewelry designer partenopea Stefania Caramanna per dare alla luce “Simboli-Unioni di Culture”, una linea di preziosi accattivante, pacifista e porte-bonheur, che vede protagonisti gli emblei delle tre principali religioni monoteiste: la Mano di Fatima, la Campana e l’Angelo. Tre opere d’arte create per regalare glamour, pace e serenità a chi le indossa. Nascono da studi, racconti ed esplorazioni anche le creazioni hand-made della caprese Antonella Puttini, come la neonata “Vis et honor” incentrata su quattro condottieri del sacro Romano Impero: Publio Cornelio Scipione, Giulio Cesare, Publio Q. Varo e Flavio Silva. Ma anche “Capricorsara”, che trae spunto da un libro di fiabe che racconta delle incursioni saracene sull’isola Azzurra; “Lysis” ispirata dall’omonima villa caprese appartenuta al barone Jacques d’Adelsward Fersen e “Amantes Amentes”, anello doubleface, che riprende scene erotiche tratte da affreschi pompeiani. E che dire dei monili firmati Ventrella che in passato hanno calamitato finanche le attenzioni della Real
L’angelo di Giannotti
which, for instance, led jewellery designer Stefania Caramanna to create the “Symbols-Union of Culture” line symbolising the faith, art and culture of three main monotheistic religions: The Hamsa, The Bell or Hand of Fatima. Also born from local legend is the hand-made collection of the Capri-born
Antonella Puttini, entitled “Vis et honor” and based on the four great leaders of the Holy Roman Empire, or the collection called “Capricorsara”, which takes its inspiration from a fairy tale for children recounting the Saracen invasion of Capri or other collections like “Lysis” and “Amantes Amentes”, a double-faced ring 73
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Nella foto, gioiello griffato Caramanna della linea “Simboli-Unioni di Culture”
Casa? A dir poco divini. Tra i must, oltre alla singolare collezione dedicata al “Labirinto” simbolo, tra l’altro, della maison partenopea, una serie infinita di pezzi tutti da scoprire e da indossare, come la linea “Elmi”, i “Quadri astrali” personalizzati in base alla data e all’ora di nascita dei fortunati “titolari” e il “Sole alato”, che si rifà alla divinità Egizia Amon Rà. Inesauribile fonte d’ispirazione per gioielli & co. anche l’intramontabile Isola Azzurra, che continua ad “influenzare” più di un brand napoletano. Da “Capri nel cuore” della designer Elena Longo costellato da corazon, pesciolini e stelle tintinnanti in argento destinati a chi anche d’inverno ama portare con sé le magiche atmosfere della perla del Golfo; a Nardelli Gioielli, che ha fatto della linea “Sunsation”, in oro, diamanti e 74
depicting erotic scenes from Pompei frescoes. Ventrella jewellery is a must. In addition to the collection devoted to the Labyrinth, a symbol of Naples, the “Elmi” line and the “Four Astral” line are personalised to the time of birth of the fortunate owners as well as the “Winged Sun” line inspired by the Egyptian deity Amon Ra. Capri remains an inexhaustible source of inspiration for Jewellers&Co and continues to exert
creative influence on Neapolitan jewellers. Capri has produced designers like Elena Longo with her little fish and silver stars and Nardelli Gioielli, who created the “Sunsation” line in gold, diamonds and recently also in silver, inspired by the Capri sun. We must not forget an iconic jeweller such as Chantecler Capri, who created the “Fireworks” and “Leap into the Blue” necklaces and the “Capri 1947” earrings that won the heart of divas
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da pochissimo anche in argento ispirata al caldo ed avvolgente sole caprese – uno dei fiori all’occhiello della sua produzione. Naturalmente, all’appello non può mancare un’icona della gioielleria come Chantecler Capri, da sempre sinonimo di creatività applicata alla più alta manifattura orafa. Sue, le esclusive campanelle che vantano il più elevato numero di imitazioni, ma anche gioie da mille a una notte come i collier “Fireworks” e “Tuffo nel blu” e gli orecchini “Capri 1947” realizzati in oro, diamanti, corallo, zaffiri e labradorite. Jewels unici capaci di conquistare dive del calibro di Jaqueline Kennedy Onassis, Grace Kelly e Audrey Hepburn. Di gran pregio anche le deliziose linee porte-bonheur di marchi noti della gioielleria made in Naples, come gli ormai mitici “Angeli” e “I Misteri della notte” di Roberto Giannotti. Questi ultimi, pronti a trasformare gufi e gatti neri in preziosi quanto autentici antijella. Potenti portafortuna anche quelli che costellano le collezioni “Flemy” e “Sirene” di Ileana Della Corte impreziosite da cuori, corni, stelle marine e quadrifogli stilizzati da appendere a lacci in cuoio o a bracciali minimal-chic a mo’ di charms. Efficaci, pure gli amuleti “Portabene” in argento sfornati dalla storica azienda De Laurentiis: da “Abissi” a “Taurus” fino a “’O munaciello”, lo spirito più amato dai napoletani, pare gran dispensatore di “bona ciorta”. Ma non sono da meno i grandi cion-
’O Munaciello, firmato De Laurentiis
like Jaqueline Kennedy Onassis, Grace Kelly and Audrey Hepburn. Note must be made also of the mythical “Angels” and “Mystery of the Night” lines by Roberto Giannotti, which transformed owls and black cats into precious jewellery. There are also powerful, lucky charms in the “Flemy” and “Sirens” collections of Ileana Della Corte, including hearts, horns, starfish and stylised four-leaf clovers to attach to minimal-
chic leather bracelets. Take a look at “Portabene” lucky charms in silver by De Laurentiis: from “Abissi” to “Taurus” to “’O munaciello”, the much-loved good luck figure of Neapolitans. Of mention too are pieces designed by Cierre Gioielli, Gianni Carità, Tosca and Cristiano Barbarulo; Carità and Tosca are world renowned through the “Uno e trino”, “Chain”, “Unique”, “Fantasia”, “Black and white” and 75
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Orecchini firmati Puttini, e a destra, anello della collezione Ventrella
doli in ametista, citrino e topazio personalizzabili con nomi o frasi firmati Cierre Gioielli. Fondono egregiamente tradizione e innovazione i gioielli di Gianni Carità, Tosca e Cristiano Barbarulo. I primi, conosciuti in tutto il mondo fashion e non solo con i nomi di “Uno e trino”, “Chain”, “Unique”, “Fantasia”, “Black and white” e “Les classiques”, sono linee simbolo di raffinatezza tutta napoletana impreziosite da luccicanti pietre di inestimabile valore. I secondi, invece, sono il frutto della perfetta combinazione tra oro, diamanti e ceramica, materiale alternativo, inalterabile, duttile ma resistente, declinato nelle nuance più esclusive e di tendenza in circolazione. Gioie passepartout e moderne al punto giusto, che strizzano l’occhio al passato portando in alto la più autentica tradizione orafa 76
“Les classiques” lines, which are symbols of Neapolitan refinement. Barbarulo, who for years collected cufflinks, has recently decided to create his own line of jewellery in leather and plexi-glass with gold and silver, fusing the ancient and the modern. Deserving of mention is the coral jewellery work in Torre del Greco, where worldfamous jewellerymakers such as Ascione and Rovian are based. Cameos
of coral with gold and precious stones are made here with extreme precision, never abandoning the original craft methods of Torre del Greco. The leitmotiv of designer Vincenzo Oste is Nature. His creations are obtained by a combination of silver with precious stones and, finally, do not miss the jewellery-sculptures of Marcello D’Amato, a young designer who works in copper and other metals.
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In alto, monile firmato Rovian
made in Naples. Altro discorso per Barbarulo, da anni collezionista di gemelli da polso antichi, che da un po’ ha deciso di disegnare una linea propria. Una chicca, i gemelli da donna, così come quelli realizzati in cuoio o in plexiglass abbinato a smalti, oro o argento. Non plus ultra, i modelli che vedono l’unione di antichi bottoni in pasta di vetro e argento di lavorazione moderna. Capitolo a parte merita, poi, la lavorazione di gioielli in corallo che trova in Torre del Greco la sua location ideale. Non a caso, è qui che prendono forma opere d’arte à porter che portano la firma di aziende note in tutto il globo come Ascione e Rovian. Cammei e non solo, abbinati a oro e pietre preziose, lavorati con 78
estrema cura e precisione senza però mai abbandonare i metodi che hanno reso celebre ovunque l’artigianalità di Torre del Greco. Fil rouge delle creazioni del designer partenopeo Vincenzo Oste è, invece, la Natura. Gioielli realizzati con la tecnica della fusione a cera persa in purissimo argento 925, abbinato - a seconda dell’occasione - a onice, corallo o rarissimo nero del Belgio. Last but not least i gioielliscultura del giovane e virtuoso Marcello D’Amato realizzati rigorosamente a mano in rame, bronzo, ottone, vetro, perle e pietre dure: pezzi unici, easy ed eleganti al tempo stesso, per i quali non è prevista serialità, così da regalare a chi li indossa un’indiscussa marcia in più.
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Atelier Vanitas. Fascino e seduzione vestono la sposa di Veronica Mosca
Nelle immagini, produzioni firmate Vanitas
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anitas è il nome latino della vanità. Orgoglio della bellezza e della magniloquenza che scatta in ogni donna nel giorno scelto per le nozze. Data speciale, quella del matrimonio, durante la quale le esponenti del gentil sesso amano sentirsi regine. E' questo che racconta Maria Rosaria Cacciapuoti, ideatrice, in coppia col marito, di una fantastica “filosofia dell’arte” che da oltre 20 anni ha messo radici non solo a Napoli, ma anche in tutta la Campania. L’atelier Vanitas, infatti, ha la sua sede storica nel cuore di Partenope, in piazza Sannazaro, ma sta per aprire un nuovo store anche a Caserta, in corso Trieste, senza contare gli abiti da sposa della nota maison napoletana distribuiti a livello internazionale.
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Atelier Vanitas. Seductively dressing the bride Veronica Mosca
Vanitas means vanity in Latin, pride in one’s own beauty and something that every bride feels on her wedding day, according to Maria Rosaria Cacciapuoti, who for more than 20 years has designed and sold wedding dresses in Naples and
Campania from her headquarters in Piazza Sannazzaro, but another atelier is about to open in Caserta and many of her creations are distributed abroad. The new Vanitas collection is probably one of the most impressive to issue from this Neapolitan stylist. Her dresses are created with the sole aim of evoking intense emotion and are made of costly materials designed to make a woman feel like a
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La nuova collezione firmata Vanitas risulta, probabilmente tra le creazioni più suggestive forgiate dall’estro della stylist partenopea. Una sposa sexy, ammaliante, ma sempre di classe. Che non disdegna un tocco di lusso, ma con stile ed eleganza. Gli abiti vengono creati e confezionati pensando esclusivamente alle emozioni intense che una donna può provare nel giorno più bello. Tessuti finemente pregiati, preziosi e luminosi, seta, organza per vestire la donna che ama sentirsi una venere. Pizzi, ricami, trasparenze per esaltare con glamour la sposa. E ancora: spacchi e scollature generose che mostrano la schiena. Queste le caratteristiche principali della nuova collezione Vanitas. Gli aggettivi per definire le spose che scelgono di indossare gli abiti della celebre maison partenopea? Eccoli: bellissime, leggermente sexy e molto romantiche. Un pizzico di trasgressione, ovviamente, non guasta affinché il futuro consorte guardi con estremo piacere la compagna di una vita, ma sempre con sguardo sentimentale e pieno d'amore. La donna Vanitas adora i particolari, l'attenzione e la ricercatezza: “ingredienti” che troverà nell'atelier di Maria Rosaria Cacciapuoti. Creazioni assolutamente sartoriali, le sue. Realizzate per esaltare la femminilità e la personalità della sposa. Non abiti preconfezionati,
ma pensati unicamente per le future mogli. Di alta classe, e non poteva essere diversamente, anche gli accessori Vanitas: scarpe, veli, cappelli, borse e sciarpe. Dettagli importanti per rendere ancora più personale e ricercato un capo e trasformarlo in una creazione assolutamente esclusiva. Gusto e stile perché Vanitas sa quello che le donne vogliono. Showroom Vanitas Piazza Sannazaro, 199/C 80122 Napoli Tel. +39081.66.99.09 info@ateliervanitas.it www.ateliervanitas.it
goddess. Lace and embroidery heighten the glamour of the bride, together with plunging necklines and low cut backs. These are the principal features of the new Vanitas collection, making the bride feel sexy and very romantic. A hint of transgression does not go amiss, ensuring that the groom has eyes only for his bride. A Vanitas bride enjoys details, enjoys being sought after and these
are the ‘ingredients’ to be found in Maria Rosaria Cacciapuoti’s atelier. Her tailored creations exalt the feminine aspect and the bride’s personality. These are superb dresses, as too are the Vanitas accessories; shoes, veils, hats and bags, which, when coupled with the dress, transform the whole into an exclusive, stylish creation. Vanitas knows what women want. 81
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Sanseverino Napoli. Lo stile di vita si riconosce dal dettaglio di Vera Amoroso
Salvatore Sanseverino nel suo atelier
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anseverino, sinonimo di classe ed eleganza. Non solo cravatte e sciarpe, ma stile di vita che si riconosce con charme sin dai più piccoli dettagli. Salvatore Sanseverino, padrone di casa della maison con sede al Centro Direzionale di Napoli e al Vaticano, ci racconta l’ultima sfilata a Roma presso l’Hotel Hassler per la collezione autunno-inverno. Hanno presenziato, in qualità di spettatori Luigi Giampaolino presidente della Corte dei Conti, il giornalista Bruno Vespa e signora, Giulio Di Donato, l’onorevole Mastella, e poi ancora: imprenditori, magistrati ed esponenti del mondo dello spettacolo. Inoltre, in qualità di “pubblico occasionale”, hanno preso parte alla kermesse an-
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attended by judges, TV journalists, politicians and showbiz celebrities including actors from Benvenuti al Sud, the Vera Amoroso top-ten film in which Sanseverino neckties Sanseverino appears in and scarves are the credits. Sanseverino synonymous with class captures Neapolitan and elegance, a lifestyle style in his autumnreflected in the winter collection, smallest details. which includes polka Salvatore Sanseverino dot patterns and the has an atelier in the latest ‘in’ colours, like Naples business British racing green district and in the and purple. His classic Vatican City, where his cashmere ties in latest show was traditional blues and
Sanseverino Napoli. Style lies in the detail
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Nella foto, Bruno Vespa, ospite, fra gli altri, della sfilata tenuta a Roma per la presentazione della nuova collezione di Casa Sanseverino
che alcuni degli attori del film “Benvenuti al Sud”. La griffe Sanseverino è presente nei titoli di coda del film campione di incassi, ed alcuni personaggi hanno deciso di rendere omaggio allo stilista partenopeo che riesce con una cravatta o una sciarpa a rendere speciale il neapolitan syile. La collezione autunno-inverno si propone con capi a pois, dai più piccoli ai più grandi, sino a colori must per l’inverno come il verde inglese, molto scuro, e il viola immancabile per qualsiasi capo o accessorio. Impossibile non dare spazio anche alle classiche in cachemire che sembrano aver riscontrato un ottimo successo di pubblico. Intramontabili i colori tradizionali del blu e del nero. I tessuti, fine-
black have met with considerable success, but all his creations use the finest British fabrics – a guarantee of quality and elegance. Sanseverino’s line of ladies’ scarves is equally deserving of mention: scarves in cashmere lined with prized furs or tube scarves to be worn around the neck or as a chic shoulder garment. Bright colours for a cold winter, from vivid bottle green and
purple to classic blues, black, beige and pearl, but this year’s ‘new entries’ include a warm red and a romantic pink. Originality in colours but also in models, like the delightful cashmere volant scarves or foulards which are tied at the neck with a matching cashmere flower. Simplicity, style and elegance: these are the ingredients in Salvatore Sanseverino’s typically Neapolitan atelier. 83
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Un momento della presentazione all’hotel Hassler di Roma
mente pregiati e rigorosamente inglesi, sinonimo di qualità e ricercatezza. Un plauso a pieno titolo invece per le sciarpe destinate al gentil sesso. Particolarità come sciarpe in tessuto cachemire orlate di pellicce altamente pregiate, oppure sciarpe tubolari che a seconda del gusto della donna che deciderà di indossarla, possono essere adattate anche ad eleganti copri-spalle come di tocco di chic e di glamour. I colori, nonostante si apprestino i freddi pungenti, sono molto vivaci: dal verde bottiglia estremamente brillante, sino al viola. Classici anche per le donne il blu e il nero, ma la novità di quest’anno è l’introduzione del caldo ed avvolgente colore rosso e di un romanticissimo rosa cipria. Non possono mancare, ovviamente, i toni soft del beige e del grigio perla. Origina84
lità non solo nei colori, ma anche nei modelli. Delizioso infatti quello di sciarpa con volant di cachemire, oppure una tipologia di foulard che si annoda al collo con fiore di cachemire in tinta con il tessuto. Particolari aggraziati e importanti che vestono con stile anche la più semplice delle toilette. Semplicità, gusto e raffinatezza, questi gli aggettivi principi della maison squisitamente partenopea di Salvatore Sanseverino. Sanseverino Napoli Show room Via G. Porzio Centro direzionale di Napoli, isola G2 Tel. 081.7879414 info@sanseverinonapoli.it www.sanseverinonapoli.com
la donna charme la donna Charme
Le donne della Campania, bellezze che fanno ancora più bella Napoli e la regione.
Nome: Allegra Cognome: Donadio Luogo di nascita: Napoli Anni: 22 Altezza: 1,73 Capelli: castani Occhi: castani La sua storia: testimonial di brand dall’abbigliamento all’elettronica, è iscritta all’Istituto Orientale di Napoli. Il suo obiettivo, studiando lingue, è quella di divenire un giorno Console d’Italia all’estero. In queste pagine e in copertina abiti di: Atelier Vanitas Piazza Sannazaro 199 C - Napoli tel. 081.66.99.09 www.ateliervanitas.it Gli scatti sono stati realizzati nella splendida location di: Villa Domi Salita Scudillo - Napoli tel. 081.592.22.33 www.villadomi.it Foto: Michele Attanasio www.micheleattanasio.com Make up & hair: Anna Guglielmo per Francesco Riva www.francescoriva.it
la donna charme
la donna charme
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Caramanna gioielli. Con Cromie il benessere è un dono prezioso di Annalisa Palmieri
In alto, orecchini Odalisca e anello Cromie; a destra tre modelli della nuova linea di anelli firmati Caramanna
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a chi l’ha detto che per godere delle benefiche proprietà delle pietre occorre necessariamente rintanarsi in una costosa beauty farm? Se non ne potete più dello stress, se vi sentite stanchi e immotivati, se tendete a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, forse è arrivato il momento di darsi una scossa. Ma se il tempo scarseggia e il portafogli langue, potete tranquillamente affidarvi alle esclusive creazioni di Stefania Caramanna, stiloso architetto napoletano votato alla gioielleria che ha appena sfornato una collezione dai poteri a dir poco strabilianti. Si chiama “Cromie” ed è costellata da una miriade di gioie tutte da indossare. Come i piccoli anelli, ognuno di-
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Caramanna jewels. Cromie – wellbeing is a precious gift Annalisa Palmieri
You do not need to go to a beauty farm to enjoy the beneficial properties of stones. So, if you are tired or stressed, why not take a look at the exclusive creations of Stefania Caramanna whose Cromie collection
holds the power of stones and sparkles with a myriad of jewels? Her unique silver and gold rings embrace stones of different colour, shape and quality to create ever different colour combinations and reflect the personality of the wearer. Matching brooches and earrings complete the collection. “It is my hope”, says the designer, “that those wearing these
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verso dall’altro, elaborati in argento con castoni in oro, dove pietre disuguali per colore, forma e qualità vengono accostate tra loro creando sempre differenti combinazioni di tinte e forme, ognuna delle quali può adattarsi alla sensibilità e alla personalità di chi le indossa. Completano la linea, ciondoli e orecchini che riproducono lo stesso gioco di profili e di colori. «Il mio augurio – spiega la jewelry designer Stefania Caramanna – è che creando una linea in cui prevale la multi cromia delle pietre preziose, chi le indossi o le ammiri, provi piacevoli sensazioni di benessere. L’utilizzo dell’acquamarina, delle ametiste, dei peridoti, delle prasioliti, dei citrini - continua - crea in me gioia e buonumore, emozioni e sensazioni che mi piacerebbe trasmettere anche ai miei amici clienti». E se gli influssi benefici trasmessi dalle pietre risultassero insufficienti? Niente paura. Nei due showroom Caramanna di via Calabritto e via Cavallerizza a Chiaja, dove a fare gli onori di casa con Stefania ci sono il papà Antonio e il marito Massimo Silverii, ci si potrà procurare deliziosi porte-bonheur da sfoggiare al polso, alle orecchie o al collo. Proprio come le new entry
della linea “Simboli” caratterizzata da gioielli sportivi da indossare in ogni momento della giornata. Una vera chicca, i soggetti quadrifoglio e cuore: orecchini traforati, ma soprattutto ciondoli dalle grandi dimensioni realizzati in argento o bronzo, che si adattano bene a molteplici utilizzi, da indossare con lunghe catene in argento martellato, girocolli di cuoio grezzo o lacci in perle. Soggetti protagonisti anche di morbide borse in nappa dai toni autunnali colourful pieces will experience a sensation of wellbeing. Amethysts and aquamarines make me feel good, and I want my customers to enjoy the same feeling”. And if the beneficial power of stones is not enough? No problem. You can visit the two Caramanna showrooms in Via Calabritto and Via Cavallerizza a Chiaja, where you can
purchase superb lucky-charms to wear on your wrist, neck or ears, like those in her new Simboli line: four-leafed clovers and hearts, large bronze or silver pendants which can be worn with anything. A speciallycreated accessory to go with Caramanna jewellery is a soft, napa leather bag in autumn colours designed by another Neapolitan, Angelo Parlato. Colour, luck, 91
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La collana Quadrifoglio
love and creativity are the leitmotiv of another cult collection containing the More earrings: long vine stems, minutely worked in silver and gold which highlight combinations of natural stones and give rise to wonderful colour combinations. The same highlight effect is obtained in the Odalisk earrings, which are a fusion of Middle-Eastern patterns and 92
Mediterranean taste, conceived in gold and brightly-coloured stones. And this is not all because, as well as jewellery and designer watches, the two Caramanna showrooms also sell other jewellery collections such as Animaletti, Albero della Vita and other lines like Cavallerizza, Scripta, Aqua, Gufo, Optical” and Bouquet.
realizzate appositamente per Caramanna Gioielli dall’artigiano napoletano Angelo Parlato. Colore, Fortuna, Amore e, naturalmente, tanta, tanta Fantasia che dà il nome e fa da leitmotiv a un’altra collezione cult impreziosita, tra l’altro, dai “gustosi” orecchini “More”: lunghi tralci in cui una minuziosa lavorazione in argento e oro esalta combinazioni di pietre naturali o dalla forma del saporito frutto di bosco dando risalto ai vari colori. Della stessa linea, gli orecchini “Odalisca” nati dalla fusione di forme orientaleggianti e gusto mediterraneo in cui, ancora una volta, l’eleganza della lavorazione artigianale in argento con inserti in oro, richiamando disegni di origine araba, esalta la presenza di pietre dai vivaci colori. Ma non è tutto. Sì, perché nei due atelier Caramanna, incastonati ad hoc lungo le vie dello shopping di lusso made in Partenope, è possibile trovare oltre a gioielli e orologi dei marchi più prestigiosi, anche altre originali e preziose collezioni griffate Stefania Caramanna. Dagli ormai mitici “Animaletti” all’“Albero della Vita” passando per le linee “Cavallerizza”, “Scripta”, “Aqua”, “Gufo”, “Optical” e “Bouquet”. Caramanna Gioielli Via Cavallerizza, 2 - Napoli Tel. 081.4238352 Via Calabritto, 22 - Napoli Tel. 081.7649875 www.caramannagioielli.it
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Rubinacci. Design ed eleganza al servizio dei vip di Veronica Mosca
In queste pagine, immagini dello showroom Rubinacci
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ubinacci, un nome, un marchio. Il must per chi veste con stile ed eleganza. Fiore all’occhiello della grande maison partenopea è sicuramente la sartoria. Creare un abito per la famiglia Rubinacci, significa soprattutto la cura del dettaglio, la comprensione di un modo tutto personale di vivere e “vestire” l’uomo che lo indosserà. La stessa passione, esperienza e ricercatezza del padre Mariano e del figlio Luca convogliati nei capi della una nuova collezione autunno-inverno. Un mix di charme, flessibilità e buon gusto che si sposano perfettamente con la raffinatezza di abiti, accessori e scarpe. “Una collezione di moda a tutto tondo. Una vera novità”, come racconta Mariano Rubinacci: colori vivaci, capi re-
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experience and dedication have been harnessed by Mariano Rubinacci and his son Luca to create a new Veronica Mosca autumn-winter Rubinacci is a must collection in which for those in search of charm, flexibility and style and elegance. For good taste are generations, the combined to create Rubinacci family’s refined suits, famous Neapolitan accessories and shoes. atelier has channelled A complete collection its expertise and with bright colours attention to detail into and reversible creating a suits which garments embrace reflect the personality traditional styles: of their wearers. And exclusive pullover this same passion, jackets, velvet trousers
Rubinacci. Design and elegance for vip
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versibili che non rinunciano ad un tocco di tradizione. Giacche in stile pullover, pantaloni di velluto con dettagli di fibbiette laterali, soprabiti. Capi esclusivi realizzati con cura, soprattutto per la scelta dei materiali. Perché firma e raffinatezza brillano in ogni fibra della collezione autunno-inverno. Particolare menzione, poi, va dedicata alle scarpe. Le nuove calzature griffate Rubinacci sono confezionate a mano. Realizzate con notevole attenzione dei particolari, con materiali di ottima qualità ed il solito, inconfondibile gusto per and overcoats, all made with exclusive fabrics. Particularly deserving of note are the new lines of Rubinacci winter footwear, hand made from the finest materials with the atelier’s unmistakeable flair for elegance. However, Rubinacci’s luxury apparel is not just for men, and the range of suits, accessories and other garments will certainly appeal to women who demand
style as well as glamour at work. The latest collection includes not only outfits but also chic and original yet traditional accessories like the line of colourful ethnic-style scarves. The success of the autumn-winter collection is guaranteed thanks to the century-spanning experience of the Rubinacci family and the attractive prices for such quality products.
il design e l’eleganza. Lusso, culto del bello e classe: non solo per gli uomini, ma anche per le donne. Il “gentil sesso” trova, infatti, la giusta prospettiva nei capi di una collezione dal tocco leggermente “maschile”. Completi, accessori e abiti che pennellano il corpo della donna capace di affrontare il proprio lavoro con stile, un pizzico di glamour e perché no, anche di mistero. Rubinacci, per la nuova collezione ha pensato anche a quei particolari che rendono inconfondibile una mise chic e originale, come l’intera linea di sciarpe etniche: un brio di colore e di calore capace di donare allegria alla stagione del grande freddo. La collezione autunno inverno, in apparenza un esperimento, in realtà un successo garantito grazie alla secolare esperienza dei maestri di casa Rubinacci, si coniuga con un aspetto importante: la convenienza del prezzo, notevole rispetto alla bontà ed alla classe di prodotti sartoriali realizzati su misura. Rubinacci Spa Via Filangieri, 26 80121 Napoli Tel. 081.415793 www.marianorubinacci.com info@marianorubinacci.com 95
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By Simon. Gioielli che ammaliano le fate di Annalisa Palmieri
In queste pagine, alcune delle produzioni firmate By Simon
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e è vero, come amava ripetere il poeta e drammaturgo inglese William Shakespeare, che “La fortuna guida dentro il porto anche navi senza pilota” perché non darle una spinta, magari, indossando un bel porte-bonheur da strofinare all’occorrenza, per la serie: non è vero ma ci credo? Deliziosi, fashion e, a detta di chi l’ha già sperimentati, davvero molto efficaci quelli griffati BySimon: corni, elefantini, ferri di cavallo e tanti, tantissimi quadrifogli stilizzati da portare come ciondoli, orecchini o a mo’ di charms extra-large da appendere a luccicanti bracciali e anelli. Tutti protagonisti della benaugurante linea “Good Luck” realizzata in argento silver o
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By Simon. Enchanting jewellery Annalisa Palmieri Shakespeare said “fortune guides even unpiloted ships into harbour”, but there is no harm in making doubly sure by having a lucky charm on you. The fashionable BySimon horns, horseshoes, elephants and flour-leaf clovers are reputedly efficacious charms
when worn as pendants or earrings or hanging from bracelets and rings. The Good Luck line in silver or gold plate are ideal for any outfit, while the My Name collection of silver letters can be worn as pendants or mounted on onyx and fitted to square or round chevalier rings. The brand new Strega o Fata collection comprises earrings, rings and pendants in pink gold-plated silver with zircons and
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placcato oro giallo da sfoggiare da mattina a notte inoltrata, coi jeans, con sexy mise o col minimal ma intramontabile tubino nero. Gioielli passepartout e anallergici come quelli della collezione “My name” costellata da ciondoli in argento impreziositi da singole lettere o personalizzabili con i nomi delle future proprietarie. Iniziali montate su onice anche su adorabili anelli chevalier dalla cornice tonda o quadrata. Una chicca anche la nuovissima “Strega o fata collection”: orecchini, anelli e pendenti in argento placcato oro rosa con cubic zirconi e colorati soggetti smaltati. E, ancora, maxi anelli in ottone e quarzi idrotermali che ricordano la lavorazione di gioielli clericali. Jewels da mille e una notte anche quelli della linea “Anniversary” realizzati ad hoc
per i primi 40 anni del brand partenopeo, con quartier generale al centro orafo “Il Tarì” di Marcianise (Caserta), nato nel 1970 da un’intuizione di Francesco Simeone e portato oggi avanti con successo dai figli Marco e Andrea. Completano la linea, pezzi esclusivi caratterizzati da una raffinata ed evanescente lavorazione zigrinata in argento, piastre traforate e quarzi declinati nelle nuance champagne e glacè. Sportivi ed eleganti al tempo stesso, i bracciali elastici in argento con sfere puntinate o lucide, in versione mono o multicolore, placcati oro giallo, bianco e rosa, e le parure con pavè di cristalli centrale. In linea perfetta con l’attualissima tendenza animalier, il set formato da anello, pendente e orecchini in argento placcato oro rosa con zirconi la cui smaltatura ricalca la trama di un serpente. Per le glamour-addict più giovani, ma non solo, ecco invece la linea Luxury Zoo - “movimentata” da tanti animaletti-charms in argento e smalto da agganciare a bangles o a colorati laccet97
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ti in caucciù – e quella dedicata alle vacanze e alle principali capitali europee. Assolutamente da non perdere. Altro fiore all’occhiello delle creazioni Bysimon sono gli orologi. Quelli da donna sono crono con cassa in acciaio e pavè di cristalli impreziositi da un soffice cinturino in gomma. Più sobri quelli da uomo, analogici o crono, mentre quelli kids sono coloratissimi e vivaci. Un cult enamel features, as well as large brass and quartz rings resembling clerical jewellery. The Anniversary line, created to celebrate the 40th anniversary of the Neapolitan brand founded in 1970 by Francesco Simeone, includes exclusive pieces in milled silver, pierced metal plates and quartzes in nuances of champagne and ice. Casual yet 98
refined, the elasticised and sphere-studded silver bracelets come in a variety of colours and gold finishes. In line with the latest animalier trends, the jewellery sets in pink gold-plated silver with zircons trace the coils of a snake, while younger glamour addicts may prefer the Luxury Zoo line, whose silver and enamel animal charms can hang from bangles
dell’azienda partenopea, che vanta ben cinque luxury boutique in Campania (ad Avellino, Capri, Caserta, Giugliano e Pompei), corner in tutta Italia e sulle navi da crociera Msc nonché punti vendita a Dubai e Saint Martin, è poi la linea “Bys 900” tempestata di collane, orecchini chandelier e spille in argento, zaffiri, rubini, perle di fiume e cristalli, cui un’accurata lavorazione artigianale conferisce un aspetto antichizzato davvero unico. E per gli uomini? Autentici bracciali in pelle o acciaio con targhette vintage style o inserti di zirconi neri, girocollo con croci e originali portachiavi. By Simon Sede: Centro Orafo “Il Tarì” Marcianise (Caserta) Tel. 0823.513830 www.bysimon.it infofranchising@bysimon.it or colourful thongs, or the superb European cities range. BySimon creations also include wristwatches. Ladies’ models have a steel body set with crystals and a soft rubber strap, while the men’s models are more sober and the children’s line is vividly colourful. In its five luxury boutiques in Campania, as well as in outlets all over the country, on Msc cruise
ships and in Dubai and Saint Martin, the Bys 900 line of necklaces, earrings and brooches in sapphires, rubies, pearls and crystals have become a cult icon, skilfully crafted to acquire a singular antique appearance. Men can choose from leather or steel bracelets with vintage plates or black zircon inserts, necklaces and exquisite key rings.
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Scafora calzature. Ai piedi un capolavoro in pelle di Sarah Ricca
In queste pagine, lavorazione e prodotti firmati Scafora
U
na scarpa artigianale. Che assicura, a chi la calza, il piacere che soltanto una scarpa fatta a mano è in grado di donare. Piaceri che si possono provare calzando uno dei capolavori firmati “Scafora”, l’azienda napoletana, di tradizione familiare, che da oltre Cinquanta anni crea con passione e maestria capi e oggetti in pelle di gran qualità.Tesori destinati a durare nel tempo. Ogni scarpa griffata Scafora è fatta artigianalmente, seguendo i tempi dettati dalla manualità perché ciò che contraddistingue il noto marchio partenopeo è la conoscenza della pelle e dei trattamenti più adatti. Ogni tipo di pelle, infatti, ha una storia da raccontare.Trenta le tecniche di lavorazione necessarie per far nascere una
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Scafora footwear. footwear is traditionally handLeather crafted from the masterpieces Sarah Ricca
For the pleasure that only hand-crafted, traditionally made shoes can give, try on some of the masterpieces by Scafora, the Neapolitan family firm that has been making quality footwear and leather goods for over 50 years. All Scafora
finest materials, expertly treated to be long-lasting because Scafora’s artisans respect natural products when giving life to a unique product. The Neapolitan company’s thirty different manufacturing techniques are not just the fruit of experience but are the expression of their
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calzatura Scafora e oltre cinquanta i componenti necessari per dare vita a una singola scarpa. Un lavoro attento, scrupoloso e preciso, dunque, ma soprattutto eseguito con tanta passione. La stessa che si respira soltanto varcando le soglie del laboratorio in cui i “manufatti” vedono la luce dopo un elaborato processo di lavorazione che ha un solo obiettivo: esaltare un look raffinato ed esclusivo. La calzature Scafora, prima ancora che scarpe, sono opere d’arte. Ogni scarpa esprime desiderio di perfezione, amore “shoe culture”, which calls for fifty separate components for each shoe. So, painstaking work but also a passion for their products and single objective: to enhance an already exclusive look, because Scafora shoes express a desire for perfection, a love for tradition and an attention to detail. There are seven collections to choose from. The classic and traditional Goodyear and Norvegese lines,
the modern Extravanganti range and the more causal Golf and Weekend lines for leisure time spent in comfort without renouncing elegance and style. The leather used is primarily Italian calfskin, while the suede is typically British. Stylish shoes for all tastes which share the charm and refinement of a unique and precious product.
per la tradizione, ricercatezza e cura del dettaglio. Sette le collezioni tra cui il cliente può scegliere. Dalle più classiche e tradizionali “Goodyear” e “Norvegese”, alle più moderne “Extravanganti” fino a scarpe pensate per le serate e le giornate del fine settimana, dove si abbandona la formalità e si dà spazio al comfort senza tralasciare l’eleganza con le creazioni “Golf ” e “Weekend”. Qui a farla da padrone, è il mocassino. In pelle o in camoscio interamente realizzati a mano e, volendo, anche su misura. Capi, dunque, che soddisfano tutti i gusti e che coniugano perfettamente estro ed eleganza: un mix che le rende un accessorio immancabile nel guardaroba, di cui riescono ad esaltare ed esprimere la personalità. Calzature per cui, principalmente, vengono selezionate e utilizzate pelli di vitello italiane. Tra gli scamosciati, invece, trionfano quelli inglesi. Scarpe per tutti i piedi e per tutti gli stili, accomunate da charme e raffinatezza. Paolo Scafora srl viaTavernola, 8, 80025 Casandrino - Napoli Tel. 081.8304808 info@paoloscaforanapoli.it www.paoloscaforanapoli.it 101
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Collezione Tatì. Lusso e seduzione nei preziosi a forma di testuggine di Veronica Mosca
In queste pagine, immagini della nuova collezione Tatì. A destra, storica foto della maison del Porto
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osa accade quanto un mago della comunicazione ed una delle più antiche arti della lavorazione di preziosi si incontrano? Semplice: nasce un connubio perfetto di armonia, lusso ed eleganza. Ed è quanto è accaduto dal “matrimonio” di Benedetto Longobardi, famoso art director e Carlo del Porto. Benedetto Longobardi Ruju è un vero e proprio professionista del design, perché, grazie al suo estro ed alla sua fantasia, anche una sottile sfoglia di rame, un cartoncino e un foglio di carta riescono a prendere vita e significato. “Esaltazione del gusto, cultura della materia”: questo lo slogan scelto dal designer italiano. Tra le sue mani i materiali più diversi si trasformano in penne, cartelle, complementi d’ar-
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Tatì jewellery. Precious stones in tortoise form Veronica Mosca
The fortunate meeting of art director, Benedetto Longobardi, and the del Porto jewellery designers has been a clamorous success. Benedetto Longobardi Ruju Design is a true design professional because his creativity
can take life and meaning from a simple leaf of copper or paper. In his hands countless materials are transformed into exquisite stationery, decorations or jewellery while the del Porto jewellery company, founded in 1874 in Via Santa Lucia, specialises in gold and coral objects, which it distributes through four retail outlets in Naples. It was in the
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redo, gioielli. Perle d’arte, insomma. La del Porto gioielli nasce, invece, nel 1874 in via Santa Lucia e si specializza nella creazione e produzione di manufatti in oro, corallo e tartaruga. Al giorno d’oggi l’antico laboratorio partenopeo, che si avvale della collaborazione di artigiani di alto profilo, forgia preziosi che poi distribuisce nei suoi quattro punti vendita di Napoli. Ed è proprio nella sede storica della gioielleria di Santa Lucia, uno store vecchio stile in cui si respira ancora il profumo della tradizione e il culto del bello, che, grazie all’estro ed all’inventiva di entrambi, è nata l’idea Tatì: una raccolta di monili femminili dalle foggia della tartaruga. Un sogno diventato realtà. E che ha visto la luce dopo un lungo ed attento lavoro. Semplicemente sensazionali i gioielli Tatì: sagome intriganti, forme seducenti ed accattivanti, icone portafortuna. Una collezione in oro 18 carati nelle colorazioni bianco, giallo e rosè. Una collezione sempre in oro 18 carati con pavè di zaffiri, rubini o diamanti tutti con una maglia in oro bianco tempestato di diamanti puri. Ed inoltre la collezione in argento 925, in versione lucida e sabbiata, con diamante puro di taglio brillante. Un brand, ci racconta Benedetto
Longobardi Ruju, “che potrebbe diventare una vera e propria filosofia di vita. Uno stile da portare con eleganza e un tocco di raffinata semplicità”. del Porto srl via Santa Lucia, 165 80132 Napoli tel e fax +39 0817640093 info@portafortunatati.it www.portafortunatati.it
Santa Lucia workshop that the Tatì line, women’s jewellery in the shape of turtles, originated through the inventiveness of Benedetto Longobardi Ruju. A line that took much research and careful work but which turned into a sensational and intriguing lucky charm. Nevertheless, fascination with this seductive reptile remains, as can be
seen in the myriad of objects made in its form. It is this fascination which led to the creation of the Tatì line in 18 carat white, yellow and pink gold, 925 gloss and matt silver and pure, brilliant-cut diamonds. This is jewellery that is decorative as well as a symbol of good luck for whoever decides to wear tasteful and original pieces for a touch of elegance and refinement. 103
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Carpisa, il made in Naples di successo. La tartaruga che corre veloce di Alfredo Costante
C’
è una tartaruga nata e cresciuta a Napoli che in pochi anni ha macinato velocemente chilometri di successo. Una simpatica testuggine verde, infatti, è il logo che contraddistingue Carpisa, il marchio di successo di proprietà della Kuvera Spa, azienda campana che dal 2001, quando venne fondata, è riuscita a conquistare uno spazio sempre più ampio nel settore di vendita di borse e accessori di moda. Un “impero” che viene controllato dalla nuova e moderna sede aperta nel 2009 negli spazi dell’Interporto di Nola in un edificio di quattro piani che si estende su 15mila
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Carpisa, a Neapolitan success story. The turtle in a hurry to win Alfredo Costante
Born and bred in Naples, one little green turtle has clocked up miles on the road to success. It is the logo of Carpisa, the brand name of the Kuvera company (also
the owner of the Yamamay brand) which has enjoyed constant growth in the bags and fashion accessories sector since it was founded in 2001. The “Turtle Empire” is now run from its new, 15,000 square metre premises which opened in the Nola Interporto
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In queste pagine, produzioni firmate “Carpisa”, a sinistra un’immagine di uno showroom
metri quadrati, di cui 10mila coperti, per un investimento di circa 30 milioni. Una sede che sembra rispecchiare la voglia di “grandeur” dell’azienda, originaria della zona di piazza Mercato, culla della rivolta di Masaniello, che vuole continuare ad espandersi puntando sull’innovazione e sugli investimenti. In parole povere: una realtà che non ha ancora smesso di stupire. Non a caso la ipertecnologica struttura comprende, oltre alle sale di formazione per il nuovo personale e per le riunioni di marketing, anche un ampio teatro capace di ospitare 250 persone, per
centre in 2009 with an investment of 30 million Euro. The four-storey, hi-tech building reflects the company’s mission to grow through innovation and investment, housing not only the staff training area and meeting rooms but also a 250 seat auditorium, a
gym and a solarium. The Carlino family’s “little green turtle” took the market by storm with products offering an excellent qualityprice ratio - the slow animal being chosen to highlight the speed of the company’s growth and also to symbolise 105
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non parlare della palestra e del solarium. Nata dal lavoro e dalla intuizione della famiglia Carlino la “piccola tartaruga verde” si è imposta sul mercato riuscendo a offrire i suoi prodotti puntando, soprattutto, su un ottimo rapporto qualità-prezzo ed è diventata sinonimo di ingegno e creatività partenopea: l’animale più lento per antonomasia scelto per indicare l’eccezionale velocità della crescita. E così la tartarughina, per altro da sempre simbolo di lunga vita, si candida a diventare anche il simbolo di sfide vinte. E le sfide per Carpisa sono all’ordine del giorno. Tanto che la società della famiglia 106
longevity and challenges won. The Carlino’s latest challenge concerns their investment in China, where they will not only be buying finished products but also establishing themselves there and studying the Asian entrepreneur. So far their strategies have paid off. Their
100 collections each season, totalling 9 million bags sold each year, produced a turnover of over 115 million Euro in 2009, marking a 10% growth on 2008, and the 500 stores around the world now include their latest outlet in London’s
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Carlino ha deciso di investire persino in Cina, non limitandosi a comprare il prodotto finito, caso più unico che raro per un’azienda europea specializzata in accessori di abbigliamento, ma stabilendosi nel paese orientale per lavorare e magari “studiare” gli imprenditori del paese asiatico. Strategie che fino ad oggi si sono dimostrate vincenti. A tal punto che con 100 collezioni a stagione e un volume di vendita pari a 9 milioni di borse all’anno la società, appartenente al Kuvera Spa (del gruppo fa parte anche il marchio Yamamay), ha sfornato un fatturato di oltre 115 milioni di euro con il 2009 che si è chiuso con un più 10 per
Oxford Street, making the Neapolitan brand now available in the world’s heart of fashion and enterprise. At this year’s soccer world cup, Carpisa secured a licensing deal with BafanaBafana, the hosting South African team, some of whose players
were involved in the advertising campaign, and the green turtle is also part of the “Green Revolution” ecological campaign launched last March with which Carpisa stores have recycled 23,000 unused bags, transforming them into other products. 107
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cento rispetto al 2008. Come fiore all'occhiello dei 500 negozi sparpagliati in tutto il mondo il punto vendita aperto ad Oxford Street a Londra: un marchio napoletano che oggi si affaccia con le sue vetrine nella strada cuore pulsante della moda e creatività internazionale. E quest’anno Carpisa, in occasione dei mondiali di calcio, ha legato il suo nome, con un accordo di licenza, anche ai “Bafana-Bafana”, la squadra del Sud Africa padrone di casa. La campagna pubblicitaria è 108
stata realizzata su una barca a vela a Cape Town e ha visto protagonisti alcuni giocatori della squadra africana. Ed è sempre la tartaruga verde a testimoniare la rivoluzione ecologica promossa lo scorso marzo con l’operazione “Green Revolution”. Seguendo il motto nulla crea “nulla si crea e nulla si distrugge”, nei punti vendita Carpisa sono state raccolte 23mila borse inutilizzate. Ora ogni piccolo componente sarà riciclato e trasformato in altri prodotti.
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Marlen Pen. Per lasciare un segno nella storia di Eva Molea
Nell’immagine, la linea Seventies della Marlen
T
racciare su carta dei segni, fissare parole, frasi, pensieri e sentimenti. Tutto questo è la scrittura, un modo per comunicare, testimoniare un evento, essere presenti, lasciare un segno nel tempo. Una necessità, quella di scrivere, che l’uomo ha sempre sentito, fin dall’età della pietra. Ed è proprio partendo da questo bisogno insito in ognuno di noi che i fratelli Antonio e Mario Esposito hanno dato vita alla ricchissima gamma di Marlen Pens, raffinati strumenti di scrittura nati al solo scopo di lasciare un segno indelebile ed eterno. Sui fusti e sui cappucci delle Marlen Pens prendono vita storie vecchie e nuove che ispirano i nomi ed il design di ciascuna linea. Molte traggono spunto
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Marlen Pens. To leave your mark on history. Eva Molea
By forming words to express thoughts and feelings on paper, writing satisfies the human need to feel part of history. That is why Antonio and Mario Esposito created Marlen Pens, a wide range of elegant writing instruments inspired by historic events
that will leave an indelible trace. Many models are themed on ancient civilisations. The deep red Gens Pompeia line evokes the town of Pompeii, while Antica Grecia bears Chryses and Agamemnon on the barrel and the head of Apollo on the cap; Cheope is inspired by the pyramid of Cheops, and Antica Atella and Aderl pay homage to the
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In alto, la linea Antiche Origini
history of Marlen’s hometown. More recent events are commemorated in the G8, Parlamentaire, Trattati di Roma and Peace ranges. The latter has the seven colours of the peace flag. Produced in limited and numbered series, each pen is unique as they are all exclusively handmade. As well as artistic lines such as
Venere di Botticelli and Seven Wonders, based on the new seven wonders of the world (Chichen Itza, Rio’s Christ the Redeemer statue, the Colosseum, the Great Wall of China, Machu Picchu, Petra and the Taj Mahal), there are classic ranges like HTF Geneve Symbol and lines like Style and Seventies designed for a younger target interested in luxury craftsmanship. Gift
dalle civiltà antiche, tra cui la Gens Pompeia che riprende il rosso delle pareti delle antiche domus della celeberrima città sommersa dall’eruzione del Vesuvio; Antica Grecia riproduce sul fusto Crise e Agamennone e sul cappuccio la testa di Apollo scolpita da Fidia; Cheope, un misterioso crittogramma della piramide omonima; Antica Atella ed Aderl sono, invece, un omaggio al territorio atellano nel cui cuore ha sede la Marlen. Anche eventi storici più recenti trovano spazio tra le numerose collezioni. E così ecco la penna G8, Parlamentaire e Trattati di Roma dedicate all’Unione Europea, la Peace che riporta i 7 colori della bandiera della pace. Prodotte in 111
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serie limitate e numerate, queste penne hanno il gran pregio di essere sempre diverse le une dalle altre perché rigorosamente realizzate a mano dalla a alla z. Oltre a quelle artistiche, che vedono come new entry la Venere di Botticelli ufficializzata agli Uffizi di Firenze, e le Seven Wonders che, a seguito di un sondaggio, ritraggono le nuove sette meraviglie del mondo (Chichen Itza, Cristo di Rio, Colosseo, Grande Muraglia Cinese, Machu Picchu, Petra, Taj Mahal), esistono le linee più classiche, tra cui spicca HTF Geneve Symbol, e più giovani come la Style e la Seventies, che attirano un pubblico che si affaccia alla scoperta del lusso e delle manifatture pregiate. E poi, ovviamente, ci sono quelle speciali che costituiscono il regalo perfetto per ogni occasione, come la Mon Amour, che nell’astuccio ha anche un carillon, o la Music Collection per gli addetti ai lavori. Accanto alle intramontabili stilografiche, si può scegliere tra roller, penne a sfera, a sfera business La linea Classic della Marlen; in alto un modello Le Reve
(quelle senza cappuccio, la cui punta esce ruotando il fusto) e portamine. Celluloide, oro bianco e giallo, argento, platino e radica, fino ad arrivare a modernissimi compositi come la fibra di carbonio: queste sono le materie prime che le sapienti mani degli artigiani trasformano negli splendidi oggetti che poi faranno capolino dai taschini delle giacche, dalle borse delle signore, per un appunto, un messaggio, una firma su un accordo importante. Perché c’è poco da fare, in ogni circostanza anche lo strumento fa la sua parte. Linea Marlen Via Nenni, 3 – Sant’Arpino (Ce) Tel. 081.8918829 www.marlenpens.com pens are also available: Mon Amour, whose case is a music box, and Music Collection for musicians. The collections
comprise fountain pens, roller and ball pens (including the business roller which opens by twisting the barrel) and propelling pencils, all skilfully crafted in celluloid, white and yellow gold, silver, platinum, walnut and carbon fibre so that anything you write will always stand out.
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Iniziativa della Banca di Credito Popolare. Meraviglie di corallo a Palazzo Vallelonga di Domenico Esposito
Q
uando si parla della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, non bisogna pensare a un istituto impegnato solo in ambito economico. Tutt’altro. Perché la Bcp, l’unico istituto autonomo sul territorio campano, partecipa da sempre alla vita della comunità, orientando numerosi interventi a sostegno della cultura, intesa come momento di aggregazione sociale. Iniziative volte a tutelare e valorizzare l’inestimabile patrimonio artistico della regione e, in particolare, dell’area vesuviana.Inquestocontestos’inseriscelamostra “MirabiliaCoralii.Manifattureincorallo a Genova, Livorno e Napoli tra il XVII e XIX secolo”, a cura di Cristina Del Mare, che si terrà dal 12 dicembre al 31 gennaio nella splendida cornice di Palazzo Valle-
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Initiative of Banca di Credito Popolare. Coral wonders glistening in Palazzo Vallelonga Domenico Esposito
Banca di Credito Popolare in Torre del Greco is not just a credit institution, but Campania’s only independent bank and one which has long supported the local
community with cultural initiatives to safeguard and valorise the region’s immense artistic heritage, particularly in the Mt. Vesuvius area. Its exhibition “Mirabilia Coralii. Coral craftsmanship in Genoa, Livorno and Naples from the 17th to the 19th century” showcases 150 coral masterpieces from 12 December to 31 January in Torre del Greco’s superb Palazzo Vallelonga, the historic
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building restored as Banca di Credito Popolare’s head office after the 1980 earthquake. On display are sculptures, ornaments, jewellery and curios of the nobility and royalty who commissioned or bought them over three centuries. Crafted in coral from around the world, they bear witness to the rare and refined coral and gold craftsmanship in the three Italian cities. Genoa was famed for its coral rosaries and necklaces exported to India, the Middle East, Spain and Armenia, and for the curious ceramic tiles made from Sciacca coral. Livorno was the main coral trade centre but it also received commissions for refined items from noble families, such as the early 17th century ring engraved with the coats of arms of the Medici and Cappiello families which is on display at the exhibition. In the Kingdom of Naples, Torre del Greco had had a coral fishing fleet since 1400 but it later developed an industry that crafted
exquisite gold and coral masterpieces, for which the city is still renowned. For instance, the gilt silver and pink coral tiara and comb made for Letizia Murat and now housed in Rome’s Napoleonic Museum, and the privately
owned, oval Japanese coral cameo depicting three cupids, inspired by the frescoes in Pompeii’s House of the Vettii, which is also on display. Mirabilia Coralii is the latest exhibition in the cycle dedicated to the history of coral craftsmanship, which was inaugurated in 1996 and is wholeheartedly supported by Banca di Credito Popolare in Torre del Greco.
longa, aTorre del Greco.Tre antiche capitali italiane del corallo esibiscono i propri capolavori - oltre 150 oggetti provenienti da importanti istituzioni museali e collezioni private - in una grande esposizione nello storico edificio distrutto dal terremoto e divenuto sede, al termine di un’ingente opera di restauro, della Banca di Credito Popolare. Mirabilia Coralii mette in scena piccole sculture, arredi, ma soprattutto gioielli e curiosità, appartenuti a nobili, teste coronate e a una borghesia illuminata, che li ha commissionati, acquistati, nel corso di un viaggiolungopiùdi tre secoli. Oggetti in corallo del Mediterraneo, del Pacifico, ma anche provenienti da Sciacca e dal Giappone: testimonianza di una rara e raffinata produzione artigianale che rappresenta un “made in Italy” ante litteram che tanto ha segnato il gusto e la moda femminile. Tre secoli di storia del corallo e della sua lavorazione fusi nelle manifatture artigiane e orafe di tre capitali italiane. Tre città legate dal filo rosso del corallo che veniva pescato, scambiato e lavorato: Genova era nota soprattutto per paternostri e collane richieste in India, in Medio Oriente, in Spagna e in Armenia, e anche per la curiosa invenzione di mattonelleincorallodiSciacca.Livorno,invece, rappresentò soprattutto la piazza principale delle contrattazioni, del commercio, ma anche di una produzione raffinata 115
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Nelle pagine precedenti, bracciale in corallo mediterraneo con intaglio raffigurante testine femminili inserite in elementi acantiformi e cartigli, terzo quarto 1800, e grande cammeo in corallo del Pacifico raffigurante “la Fucina di Cupido”, fine 1800. Manifattura napoletana, Torre del Greco, collezione Antonino De Simone. In questa pagina, impugnatura per bastone da passeggio in corallo del Pacifico, ultimo quarto 1800, collezione fratelli De Simone, e bracciale in corallo di Sciacca con fiori e foglie, seconda metà 1800, collezione Liverino.
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tanto da attrarre committenti come la famiglia dei Medici. Un anello di corallo intagliato con le armi dei Medici e dei Cappiello, della prima metà del Seicento e proveniente dal museo degli Argenti e delle Porcellane di Firenze, ne è un’importante testimonianza nel percorso espositivo. Nel Regno di Napoli spetta a Torre del Greco, a partire dal 1400, il primato della pesca e successivamente, quello della lavorazione e della trasformazione della materia corallina in autenticicapolavoridioreficeriaeglitticaper cui ancora oggi è nota in tutto il mondo. Un esempio: il diadema e pettine in argento dorato e corallo rosa, appartenuti a Letizia Murat e oggi al museo Napoleonico di Roma, insieme all’importante cammeo ovale, di collezione privata, raffigurantetreamorininellafucinadiCupidoin corallo giapponese, che trova ispirazione nelle pitture pompeiane della casa dei Vettii, anch’esso presenti in mostra. Mirabilia Coralii. Manifatture in corallo a Genova, Livorno e Napoli tra il XVII e XIX secolo prosegue il ciclo di mostre, “Le vie del corallo”, inaugurate nel 1996 e dedicate alla storia dell’arte del corallo e della sua produzione nel mondo, fortemente volute dalla Banca di Credito Popolare di Torre del Greco e dal suo presidente Antonino de Simone, scomparso poco prima dell’avvio della manifestazione.
Sapori della Campania 00
Campania sapori
Il pomodoro di San Marzano. E’ in cucina il regno dell’oro rosso di Sarah Ricca
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a circa due secoli rende i piatti della cucina campana unici al mondo. Rosso come la passione di chi ama il buon mangiare. Rosso come la lava dei terreni vulcanici in cui viene coltivato. E’ il pomodoro di San Marzano, leggendario ortaggio che la leggenda vuole essere nato nelle lontane terre dell’America latina e da lì giunto in Europa, nel Cinquecento, a bordo dei velieri spagnoli. Proprio da quelle piantine che avevano sfidato tempeste e mari, è nato il pomodoro San Marzano. La storia narra che la prima piantina coltivata sulle fertili terre dell’omonimo paese dell’Agro Noce-
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San Marzano tomatoes. The kingdom of the red golds is in the kitchen Sarah Ricca
For 200 years it has made Campania’s cuisine unique. As red as the lava that formed the volcanic soils in which it grows, the San Marzano tomato is the descendant of the first plants brought to Europe
from the New World in the 16th century. The first seeds are said to have reached Italy in 1770, a gift from the Kingdom of Peru to the Kingdom of Naples, and were planted in the fields around San Marzano sul Sarno, hence the name. The red sauce made from the fruits of this legendary plant is a gourmet’s delight and an
Campania sapori
In queste pagine, immagini del pomodoro San Marzano
essential ingredient in Campania’s kitchens where, lavished onto pasta from Gragnano and Torre Annunziata, it provides the unmistakeable fragrance for Sunday lunch. The San Marzano reached its zenith in the early 20th century when the first tomato processing industries began canning peeled plum tomatoes that had been lovingly grown
and carefully prepared. The San Marzano is cultivated in about 40 localities in the plains around Mount Vesuvius and in Avellino province: over 16,000 hectares where this tomato thrives thanks to the ideal climate and volcanic soil. Traditionally, San Marzano plants are tied to stakes so that the tomatoes never touch the ground before being
rino, vide la luce soltanto tra la fine del Settecento e i primi anni dell’Ottocento. Volendo dar retta alla tradizione, sembra che il primo seme sia giunto in Italia intorno al 1770 come dono del Regno del PerÚ al Regno di Napoli. E poi piantato nelle campagne di San Marzano sul Sarno. Delizia dei buongustai, il sugo nato da questo speciale oro rosso, fin da allora (e ancora oggi), scandisce i ritmi delle tavole campane nelle feste comandate e rappresenta il profumo inconfondibile della domenica. Un sugo che copriva e copre tutt’oggi il bianco della pasta di Gragnano e di Torre Annun119
Campania sapori
harvested – an operation still performed by hand despite the availability of modern technology. Walking through a field of mature San Marzano plants is a unique sensorial experience: the spellbinding fragrance of ripe and green tomatoes, mown grass and spices is overwhelming. The San Marzano has a typically elongated shape with parallel 120
depressions on each side, few seeds or fibres and its bright red peel can be easily removed to leave a sweet yet sharpflavoured pulp, making it one of the most famous vegetables around the world, where it is exported both fresh and canned. The dishes that best bring out the qualities of San Marzano tomatoes are the simplest ones, such as in a spaghetti sauce or as
ziata. Apice della “vita” del San Marzano, gli inizi del Novecento, quando nacquero le prime industrie di conservazione che producevano il così detto “pelato” da salsa. Prima di giungere nei piatti ed allietare il palato, il pomodoro ha bisogno di crescere, maturare ed essere lavorato con sapienza. La piantina, ormai marchio di fabbrica del pomodoro “made in Campania”, è coltivata in circa 41 Comuni della Terra Felix: nell’Agro Sarnese Nocerino in provincia di Salerno, nell’Acerrano-Nolano, nell’area Pompeiana-Stabiese in provincia di Napoli e nel Montorese in provincia di Avellino, per un totale di oltre 16mila ettari destinati alla coltivazione. Zone queste particolarmente adatte per il buon clima che le contraddistingue e la qualità del terreno di origine vulcanica. La tradizione vuole che il pomodoro San Marzano sia coltivato in verticale per cui le bacche, non toccando mai il suolo, restano intatte. Pomodori la cui raccolta, nonostante si sia ormai nel XXIesimo secolo, continua ad essere svolta rigorosamente a mano. Entrare in un campo di San Marzano maturi è un’esperienza unica. Camminando tra i filari allineati, si resta come tramortiti dagli aromi che salgono dalla terra. Profumi di erba appena falciata e di spezie sprigionate dal pomodoro quando è ancora verde: inebriano l’olfatto e rapiscono la mente. Un vero San
a fragrant topping on pizzas, but also in fish dishes or on a plain bruschetta so that its exquisite aroma can titillate the taste buds. And its goodness can also be savoured when sun-dried. This is not just the opinion of gourmets, but also of International institutions like the European Union, which awarded the San Marzano tomato the protected denomination of
origin label (Dop) in 1996. The symbol of the agricultural produce and the people of Campania, this humble vegetable is the ‘king’ at the dining table where it is acclaimed by all and sundry A tomato from a small town that has conquered the world with the familiarity and joy of a dinner table set with plates glistening with bright red gold.
Marzano si riconosce per alcune sue caratteristiche: sapore tipicamente agrodolce, forma allungata della bacca con depressioni longitudinali parallele, colore rosso vivo, scarsa presenza di semi e di fibre, buccia di colore rosso vivo e di facile pelabilità. Queste le qualità che lo rendono diverso da tutte le altre specie, facendone uno degli ortaggi più famosi al mondo. Apprezzato anche dai palati più difficili. Un pomodoro, il San Marzano, che è tornato a solcare i mari e ad attraversare i cieli giungendo, sia fresco che pelato, sulle tavole di mezzo pianeta, dalle Americhe al resto d’Europa. I piat121
Campania style
ti che ne esaltano le qualità e il gusto? Sono quelli semplici. Non c’è nulla di meglio per il San Marzano che essere condimento di un piatto di spaghetti o di finire “steso” sulla pizza per sprigionare tutto il suo sapore e il suo odore penetrante all’olfatto e al gusto. Ma il San Marzano non disdegna pietanze a base di pesce. E può essere gustato anche su una semplice fetta di pane abbrustolita così che il suo sapore possa sprigionarsi liberamente. Semplicità è la sua parola d’ordine. Il San Marzano, ovviamente, non è buono solo da fresco e da pelato. Infatti non perde le sue qualità nemmeno se essiccato. Un prodotto prezioso, unico al mondo la cui bontà e pregio sono stati riconosciuti non soltanto dai buongustai, ma anche dalle istituzioni internazionali. Il San Marzano, infatti, si è guadagnato, nel 1996, il marchio Dop conferito dall’Unione Europea. Autentico simbolo della Campania, immagine pulita di una terra e della sua gente. Un ortaggio che è, allo stesso tempo, unico e semplice, prezioso ed economico, umile e re delle tavole. E che mette d’accordo i palati più raffinati e quelli più comuni. Un pomodoro che da un piccolo paese è partito alla conquista del mondo, portando con sé il gusto della familiarità e soprattutto la gioia di sedersi attorno a una tavola ricolma del suo colore rosso vivo. xxx
Campania sapori
Salsamenteria Sarracino. Sapori dal mondo sotto l’Albero di Eva Molea
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on piccole pale andavano a scavare le grotte di tufo di Marano, gli sciaccuttiell. E a Fausto Sarracino, titolare della salsamenteria omonima in via Casalanno 8/9 a Marano, questo soprannome si era incollato addosso, ricordo dei tempi in cui il nonno svolgeva questo antico mestiere. Dopo anni di “tormento”, il nome si è trasformato in motivo di vanto: sotto l’etichetta Selezione Sciaccuttiell, Fausto raccoglie solo prodotti gastronomici di altissima qualità, frutto di lunghi periodi di stagionatura nelle sue grotte di tufo a Marano. Umide, ma al tempo stesso ventilate, queste antiche cave consentono a salumi e formaggi di accrescere il
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Sarracino delicatessen. Flavours from around the world under the Christmas tree Eva Molea
Sciaccuttiell is a Neapolitan nickname that Fausto Sarracino, owner of the Sarracino delicatessen in Marano, ‘inherited’ from his grandfather who worked in the nearby
tuff quarries. But now it is a source of pride because the Sciaccuttiell Selection is a range of quality cheeses and hams matured to perfection in the damp but well ventilated tuff caves of Marano. The gourmet products include Sciaccuttiell provolone valpadano cheese which arrives four months after manufacture and is then stored in the caves for a further 32 months. The
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proprio sapore e di rimanere sempre freschi. Sono molti i prodotti per palati fini ed intenditori, ma i fiori all’occhiello della Selezione sono il Provolone Sciaccuttiell, provolone valpadano che arriva a Marano dopo quattro mesi dalla creazione e sosta nelle grotte di tufo per altri 32; il Parmigiano Reggiano ed il Prosciutto di Parma, le cui materie prime – latte e cosce di maiale – vengono selezionate prima che abbiano luogo le lavorazioni tradizionali. Il Parmigiano, poi, arriva a Marano dopo una stagionatura di 24 mesi, pronto per trascorrerne altri 12 in grotta; il Prosciutto, invece, arriva di 12 mesi e soggiorna al fresco delle cave da un minimo di 4 ad un massimo di 24 mesi. Oltre alla Selezione Sciaccuttiell, alla Salsamenteria Sarracino è possibile trovare un ricchissimo assortimento salumi e formaggi, tra cui il prosciutto emiliano, quello iberico e quello mangalico, coppa, salami e prosciutti del casertano, lo speck del Trentino, la cinta senese e il cinghiale toscano, il maiale nero dei Nebrodi, razza autoctona siciliana di antichissima origine; e ancora, formaggi freschi e stagionali, aceti balsamici, paste di Gragnano trafilate al bronzo ed essiccate al sole, vini campani, tutte le diverse qualità di sale e pepe esistenti. Gli ultimi arrivati in casa Sarracino sono formaggi di capra, stagionati o freschi, abbinati ad erbe di montagna o fiori di bosco, un formaggio del Matese affinato con vino e foglie di castagno, stagionato nelle
In queste pagine, prodotti tipici della salsamenteria Sarracino
Parmigiano Reggiano and Parma Ham are traditionally matured (24 months for the Parmesan and 12 months for the ham) and then left to mature for up to two years in the cool caves. The Sarracino delicatessen stocks a wide range of salamis and hams, such as Caserta ham, Trentino speck, Tuscan boar and Nebodi pork from Sicily and Iberian
ham, not to mention fresh and mature cheeses, balsamic vinegar, sun-dried pasta from Gragnano and countless varieties of salt and pepper. The latest addition is fresh and mature goat’s milk cheese with herbs, a mature Matese cheese with wine and chestnut leaves, and Fragreo sparkling wine made from Falanghina dei Campi Flegrei D.O.C.. 125
Campania sapori
The store is a gourmet’s delight but home deliveries and Christmas hampers can be ordered from the Sarracino website. The Campania Basket contains Provolone del Monaco, Neapolitan salami, Carmasciano Pecorino, honey from Vesuvius, Benevento nougat, Montella chestnuts, Sorrento walnuts and Falangina and Gragnano dei Campi Flegrei wines. The 126
other variety of hamper contains Parmigiano Reggiano, zampone stuffed pork, Castelluccio lentils, Modena vinegar, traditional panettone, Alaska salmon, white and black truffles, and Brunello di Montalcino and Greco di Tufo wines. Naturally, the hampers are made to order, so customers can choose the products they prefer.
grotte di tufo e il Fragreo, uno spumante di Falanghina dei Campi Flegrei D.O.C. per brindare al nuovo anno. Il solo entrare nella Salsamenteria fa venire l’acquolina in bocca, ma qualora non fosse possibile arrivarci, il sito www.selezionesciaccuttiell.it offre un’ampia scelta di prodotti da ricevere a domicilio. Inoltre, in occasione del Natale, è possibile ordinare i cesti di prodotti tipici che esistono in due versioni. Il cesto campano, omaggio alla regione di appartenenza, prevede il provolone del Monaco, il salame Napoli, il pecorino di Carmasciano, il miele del Vesuvio, il torrone di Benevento, le castagne di Montella, le noci di Sorrento e una Falangina ed un Gragnano dei Campi Flegrei prodotti da Fausto Sarracino. L’altra variante del cesto spazia tra i sapori tipici di tutto il territorio nazionale. Ed ecco, dunque, il Parmigiano Reggiano, lo zampone, le lenticchie di Castelluccio, l’aceto di Modena, il panettone artigianale, il salmone Alaska, il tartufo bianco e nero, il Brunello di Montalcino e il Greco di Tufo. Ovviamente, i cesti sono realizzati anche su commissione, offrendo la possibilità agli intenditori di scegliere i prodotti che più soddisfano il proprio gusto. Salsamenteria Sarracino Via Casalanno, 8/9 – Marano (Na) Tel. 081.5862491 www.selezionesciaccuttiell.it
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Agriturismo Casa Lerario. Trionfo di natura ai piedi del Taburno di Vera Amoroso
In queste pagine, immagini dell’agriturismo Casa Lerario
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n angolo di paradiso ai piedi del monte Taburno. Benvenuti a Casa Lerario, casale completamente ristrutturato, ubicato a un tiro di schioppo da Telese Terme, con tutti i pregi e le qualità di chi ha deciso di fare dell’ospitalità uno stile di vita. Scenario magnifico immerso nella natura: connubio tra cortesia e comodità senza dimenticare l’aspetto rustico che solo certi paesaggi del Sannio sono in grado di offrire. L’ampio giardino, circondato da una vegetazione lussureggiante, garantisce il più meritato relax su comode sedie a sdraio e coccolanti amache. L’arredo rustico in arte povera di pregio, gli oggetti ornamentali. Stoffe, tendaggi, pavimenti in cotto: ogni tassello ha la sua collocazione ed impre-
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Agriturismo Casa Lerario. The triumph of nature at the foot of Mount Taburno Vera Amoroso
Welcome to Casa Lerario, a farmhouse restaurant at the foot of Mt. Taburno and a magnificent natural setting in which to while away carefree hours. The fully
refurbished farmhouse is a stone’s throw from the spa town of Telese Terme and has all the qualities of a venue that has chosen hospitality as a lifestyle: courtesy, comfort, a large garden surrounded by the lush vegetation of the beautiful Benevento countryside, and equipped with comfortable chairs, hammocks and loungers on which to soak up the summer
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ziosisce gli ambienti come nella più bella delle favole antiche. Casa Lerario ha una prerogativa : soddisfare il cliente. E’ la cura del dettaglio a fare la differenza. E a rendere ancora più invitante l’idea di lasciarsi alle spalle il tran tran della vita quotidiana. Deliziose le specialità della casa: dai taglieri di salumi, alla pasta fatta in casa, dalle carni alla brace, alla delicata pasticceria preparata secondo le antiche ricette del luogo. Torta di mele, tortini caldi, crostate di frutta: autentiche bontà, pronte a sedurre anche il più esigente dei palati. A Casa Lerario, i cibi vengono cotti e “confezionati” utilizzando esclusivamente capi e prodotti biologici dell’azienda . Tutta roba genuina, dunque. Da gustare ancor di più se annaffiata da un ottimo vino ricavato dai vitigni di Casa Lerario. Cos’altro chiedere a un buen retiro così affascinante? La convenienza, certo. Ebbene il rapporto qualità prezzo è semplicemente eccellente, senza contare gli speciali menù e le offerte dei weekend primavera. Casa Lerario è la location ideale per matrimoni ed eventi. Il posto ideale per celebrare il giorno più bello. E’ presente, infatti, in un angolo del giardino anche una cappella consacrata nella quale è possibile officiare le nozze, proprio come in chiesa. Inoltre gli ampi spazi esterni e la terrazza consentono un piacevole allestimento dei tavoli per godersi il ricevimento nel cuore della natura. Agriturismo Casa Lerario Contrada Laura n. 6 82030, Melizzano (Bn) Tel.0824.944.018 info@casalerario.it www.casalerario.it
sun or relax with a good book. Casa Lerario’s apartments are elegant but cosy, furnished in an exquisite rustic style with terracotta floors and superb furnishings. The aim is to satisfy the guests’ every whim so they can leave their problems behind and enjoy the restaurant’s specialities: ham and salami, home-made pasta, barbecued meat and desserts and cakes made according to traditional local
recipes, like apple pies, hot cakes and fruit tarts. T The prices are more than affordable and there are special offers for spring weekends and gastronomic extravaganzas. Casa Lerario is also available for weddings and events, as the garden has a small chapel where religious ceremonies can be held, and the large terraces provide the perfect setting for receptions with family and friends. 129
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C&D Restaurantbistrot. Coccole e internet nel tempio del buon gusto di Vera Amoroso
In queste pagine, immagini del C&D Restaurantbistrot e alcuni piatti tipici
“C
&D Restaurantbistrot”, il tempio del buon gusto all’ombra del Vesuvio. Dove gustare specialità di terra e di mare. E sorseggiare un ottimo vino in rilassante compagnia. Questa la filosofia del locale inaugurato a maggio in via Pagliano, a Portici, cittadina un tempo sede della reggia dei re Borbone. Definirlo ristorante è riduttivo. Ed anche l'appellativo wine bar non è corretto. Il “Bistrot”, infatti, propone ai suoi clienti entrambe le dimensioni del gusto. Ristorante elegante, accogliente, ma soprattutto intimo, dotato di giardini esterni ideali per i periodi estivi e un terzo ambiente squisitamente riservato alla degustazione di vini, “C&D Restaurantbistrot”, nato dalla volontà di Pietro D’Orsi, di sua so-
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C&D Restaurantbistrot. Warmth, and Internet in the temple of good taste Vera Amoroso
C&D Restaurantbistrot is the temple of good taste at the foot of Mt. Vesuvius, where savouring fine food and wine in the company of friends is the order of the day. It is neither a
restaurant nor a wine bar, but an elegant blend of both, with cosy, intimate interiors, a garden for summer evenings and a third area for wine tasting. Conceived by Pietro D’Orsi, his sister Assunta and his close friend Antonio Carpino, C&D Restaurantbistrot is a gourmet’s delight. His mission is to satisfy his clients in a simple and relaxed atmosphere that will inspire them to return as often as possible
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rella Assunta e del caro amico Antonio Carpino, è una vera e propria delizia per gli amanti della buona tavola. Un’idea frutto di una lunga esperienza di business man e di un continuo girovagare per il mondo. Giusta sintesi di un percorso di vita. Il fulcro del Bistrot è la soddisfazione del cliente, in un ambiente semplice ed elegante che invoglia a tornare. Una sorta di “family restaurant” dove sentirsi coccolati. Un mondo ovattato in cui chiunque può concedersi qualche ora di relax, ma anche il luogo ideale per una cena di lavoro perché stile e professionalità sono garantiti. Al servizio del cliente anche da un punto di vista tecnologico: tutte le sale sono, infatti, provviste di wifi per un rapido collegamento ad internet. Gli ambienti sono curati con elevata ricercatezza ed attenzione per il particolare. Dal colore delle tovaglie, sino agli arredamenti e i quadri che adornano le pareti. Il wine bar è dotato di un privè e di una sala degustazioni. Lo stile è il classico di una piccola ed elegante tavernetta, insomma. Posto ideale per far scoprire vini anche un po’ di nicchia. Ottima la selezione , insieme ad una squisita varietà di rhum, whisky e cognac. Da non dimenticare, poi, i menù completi e raffinati, basati su un perfetto rapporto di qualità e prezzo. Particolari quelli tematici come la settimana del tartufo o il me-
se del vino novello, o ancora il tema delle bollicine di champagne. Simpatica anche la possibilità di poter acquistare singolarmente una bottiglia di ottimo vino per un regalo speciale, adornata da una classica confezione. Il luogo ideale per gli amanti dell'eleganza che hanno voglia di essere vezzeggiati con gusto e ricercatezza. C&D Restaurantbistrot Via Pagliano , 5 80055 - Portici (Napoli) Tel.081.7752502 and enjoy the friendly warmth of a sort of family restaurant but also the ideal venue for business lunches and dinners where professionalism is guaranteed. Equipped with Wi-Fi broadband connections throughout, the Bistrot is furnished down to the finest detail, while the secluded wine bar has the classic ambience of a refined taverna: the ideal place to discover superb wines
but also to explore the excellent selection of grappa, whisky, rum and cognac. The menu is both full and sophisticated while ensuring an excellent quality-price ratio. Truffle week, new wine month and champagne tasting are just three of the themed events, and clients can purchase specially packaged wines as gifts. In short, it is the ideal place for refined warmth and flavour. 131
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Villa Domi. Angolo di paradiso con vista sul Golfo di Sarah Ricca
In queste pagine, immagini di Villa Domi
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n angolo di paradiso circondato da un immenso parco dalle cui terrazze si ammira il panorama mozzafiato del Golfo di Napoli. Tutto questo è Villa Domi, palazzo dall’indiscusso stile francese, uno degli esempi più pregiati e sontuosi della moda e dell’architettura transalpina che, agli inizi del Settecento, si diffuse nel Vecchio Continente. Un gusto per l’eleganza che fece presa anche nel Regno di Napoli. Oggi Villa Domi è uno dei luoghi preferiti dalle giovani coppie per coronare il loro sogno d’amore proprio per le atmosfere d’incanto che si respirano passeggiando nei 20 mila ettari di parco della stupenda struttura dei Colli Aminei. Ad accogliere chi ha scelto il prezioso restaurant per dare lustro al
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Villa Domi. An earthly paradise with views of the Bay Sarah Ricca
Surrounded by an immense park with terraces offering breathtaking views of the Bay of Naples, the 18th century Villa Domi is heaven on earth. A superb example of the French architecture in vogue in the early 1700s all across
Europe, including the Kingdom of Naples, it is now a much sought after location for weddings as the excellent restaurant and the lush vegetation in the huge park provide a superb setting for an unforgettable day. Rare trees and plants along the avenues provide shade on a warm summer’s day and the frescoed interiors evoke the splendour of ancient Pompeii. But Villa
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giorno più bello, una vegetazione lussureggiante . Lungo i viali, infatti, spiccano presenze arboree di grande rilievo dal punto di vista botanico: alberi e piante pronte ad ombreggiare la più romantica delle passeggiate. Ma Villa Domi, che richiama, nei motivi dei suoi affreschi parietali, le celebri pitture di Pompei antica, è anche e soprattutto un’azienda agricola da cui il marchio “Villa Domi Azienda Agricola”. Una garanzia per chi ha scelto questo tempio come luogo di festeggiamenti. Tutte le prelibate pietanza servite a tavola, come sottolinea il direttore Marcello Messuri, sia per quanto riguarda la cucina, sia per la pasticceria, sono realizzate utilizzando esclusivamente i prodotti dell’azienda partenopea. Una scelta che garantisce alta qualità e garanzia al “déjeuner”. Alta qualità che si manifesta anche nell’accoglienza riservata alla clientela e nel servizio offerto dal direttore, da un “metre” e da personale altamente qualificato e multilingue.Tutto questo fa di Villa Domi la vera leader nel settore dei matrimoni anche per la presenza di un “wedding planner” pronto a seguire gli sposi e ad esaudire tutti i loro desideri. Cerimonie da poter celebrare nell’ampio parco o nelle splendide quattro sale in stile Settecento tra camini, marmi, colonne e alla luce di lampadari in cristallo. Un palazzo pronto ad accogliere anche congressi e fornito di un ampio parcheggio interno. Villa Domi Salita Scudillo, 19/A Colli Aminei- 80131 Napoli Tel. 081.5922233 info@villadomi.it - www.villadomi.it
Domi is also a guarantee for exquisite dining, thanks to the produce of the “Villa Domi Azienda Agricola”. All the gourmet dishes and desserts are prepared using ingredients from Villa Domi’s fields and gardens, and excellent service is assured by manager Marcello Messuri, a maitre d’ and highly qualified, multilingual staff. This makes Villa Domi a leader in
weddings, for which the inhouse wedding planner will help satisfy all the desires of the happy couple. Wedding ceremonies can be held in the park or in the four splendid 18th century halls embellished with marble columns and crystal chandeliers. The building also makes an ideal conference venue and has a large internal car park. 133
icetta recipe la r Cannoli alla Sorrentina Rosanna Nastro
Sorrento, si sa, è la patria dei limoni. Le delizie e i liquori confezionati con il più celebre degli agrumi, frutto giallo per eccellenza, svettano nella galleria dei tesori più scintillanti della Terra delle Sirene. Ghiottoneria da assaggiare a tutti i costi. Altre perle, tuttavia, altri gioielli del buon gusto, pure forgiati dalle mani sapienti dei maestri pasticcieri della città del Tasso, sono pronti a sedurre anche il più esigente dei palati. E poi, si sa, a Natale va di moda il dolce. Quale chicca migliore, dunque, di un Cannolo alla Sorrentina per
addobbare le tavole imbandite del Cenone? Prepararli è semplice. Iniziamo dalla pasta. Mettete la farina su un piano, disponendola a mo’ di corona. Poi, nel centro, versatevi una noce di strutto, un po’ sale, un cucchiaino di zucchero e amalgamate il tutto mescolandolo ben bene con il vino (o con il marsala, dipende dai gusti) fino a quanto non avrete ottenuto una pasta molto morbida ed elastica. A questo punto stendetela, fino a ricavarne una sorta di sfoglia sottile, sottile. Poi ritagliatene tanti piccoli quadrati e avvolgeteli intorno alle formine cilindriche di latta, in modo che i due angoli di pasta si sovrappongano. E’ questa la forma del cannolo. Pigiate leggermente la pasta con i polpastrelli delle dita, in modo da chiudere l’estremità dei quadratini, e tuffate le formine cilindriche, così ricoperte, in abbondante olio di semi caldo. I cannoli risulteranno fritti e dorati in pochi secondi. Dunque non occorre una lunga cottura. Una volta pronti, toglieteli pure dal fuoco, fateli gocciolare ben bene e, quando saranno tiepidi, sfilateli delicatamente dal tubicino di latta. A questo punto l’involucro del cannolo è praticamente fatto! Farcitelo con la crema pasticciera, spolveratelo con lo zucchero a velo e voilà, il dolce è servito. Ingredienti: 500 gr. di farina 1 noce di Strutto un pizzico di sale fino 1 cucchiaino di zucchero Zucchero a velo (a volontà) Marsala o vino bianco (quanto basta) Olio di semi per friggere Crema pasticciera Formine cilindriche di latta
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ricetta recipe la Cannoli alla Sorrentina Rosanna Nastro
Sorrento is renowned for its lemons. The pastries and liqueurs made with these famous citrus fruits rank highly in the list of ‘treasures’ from the Land of the Sirens and are ‘must taste’ specialities, even for the most demanding palates. Christmas, of course, is a time of sweets and cakes, so what could be better than Cannoli alla Sorrentina on the dinner table? They are easy to prepare. Put the flour in a bowl, make a depression in the centre and place the lard, salt and sugar in the centre and rub them together, adding the wine (or Marsala – it’s a question of personal taste) until a soft, pliable dough is obtained. Roll out the dough until it is very thin and cut out squares which must then be placed around a
cylindrical metal kitchen shape. Pinch the overlapping edges together and deep fry the covered cylinder in hot oil. It will only take a few seconds for the cannoli to turn golden. Remove from the oil and leave to drain well. Remove the cylinder, fill the cannoli with confectioner’s custard, sprinkle with powdered sugar and serve. Ingredients: 500 g flour 1 knob of lard A pinch of salt 1 teaspoon sugar Powdered sugar Marsala or white wine Vegetable oil for frying Confectioner’s custard Cylindrical metal kitchen shapes 135
est of shopping & relax t ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI/ CLOTHING AND ACCESSORIES MARINELLA “È la somma dei piccoli particolari che fa l'uomo elegante”. Così sentenziava, nel 1914, don Eugenio Marinella, proprietario di un piccolo negozio di cravatte alla Riviera di Chiaja. Quello in cui proponeva capi in stile inglese e un po' snob, che fecero di lui rivenditore ufficiale di principi e imprenditori. Filosofia, attualmente portata avanti dal nipote Maurizio, e che ha visto negli anni avvicendarsi personaggi del calibro di Luchino Visconti, Aristotele Onassis e Giovanni Agnelli. “It is the sum of all the small details that makes a gentleman elegant”, affirmed don Eugenio Marinella, owner of small Neapolitan tie-shop in 1914. His Britishstyle garments met whit the approval of princes and entrepreneurs and his grandson Maurizio can make the same claim, as his clients have included such illustrious names as Luchino Visconti, Aristotele Onassis and Giovanni Agnelli. Via Riviera di Chiaia, 287 - Napoli Tel. 081.7644214 M. CILENTO Un simbolo della Napoli più esclusiva. Uno scrigno dove il fascino e l’eleganza sono racchiusi in ogni articolo e la ricerca della qualità non ha confini. In una sola parola: Cilento, in via Medina. Qui è possibile trovare abiti, cravatte e camicie confezionati rigorosamente a mano e su misura con tessuti pregiati e raffinati, così da offrire sempre il meglio al cliente, come del resto è tradizione. Nata nel 1780, la maison è oggi nelle mani di Ugo Cilento che ha arricchito l’atelier con articoli unici destinati ai clienti più originali come gli accessori di lusso e le calzature realizzate interamente a mano. A symbol of exclusive Neapolitan style, Cilento in Via Medina is the ideal place to purchase traditional, hand-tailored, bespoke suits, ties and shirts. Set up in 1780, the
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atelier is now managed by Ugo Cilento who has extended the range of articles to include luxury accessories and hand-made footwear. Via Medina 61 a/b - Napoli Tel. 081.5513363 SANSEVERINO CRAVATTE Nata dalla passione di Salvatore Sanseverino e Francesco Raia, quest’azienda è uno dei baluardi dell’antica arte sartoriale napoletana. Il must qui è la cravatta a sette pieghe, realizzata ripiegando sette volte il tessuto per dare anche più consistenza al nodo. Da Sanseverino si riceve solo su appuntamento. Following Salvatore Sanseverino and Francesco Raia’s passion, this company is one of the bulwark of the ancient Naepolitan tayloring. The must is the seven folds necktie, realized folding seven times the fabric in order to make the tie firmer. Tie can be chosen only by appointment. Centro Direzionale Isola G2 - Napoli Tel. 081.7879414 IMPERATORE CAMICIE 1994 Tradizione e innovazione. Questa la combinazione vincente del successo di Imperatore Camicie, l’atelier partenopeo dove l’arte manifatturiera rivive al fianco delle tendenze più in voga. La cura del dettaglio è, senz’altro, uno dei punti di forza dei fratelli Paolo e Gennaro Imperatore: ogni camicia è realizzata con cotone di altissima qualità, rifiniture fatte a mano ed originali accessori che garantiscono l’esclusività del prodotto, confezionato per le collezioni sia maschili che femminili. Tradition and innovation are the success formula of Imperatore shirts, the Neapolitan atelier where craftsmanship meets fashion. Attention to detail is one of the strengths of the Imperatore brothers: each shirt is made from the best cotton and finished by hand using exclusive accessories in both their men’s and women’s shirts. Via Caserta al Bravo 184 - Napoli Tel. 081.3413406
est of shopping & relax t ROSARIO FARINA HAUTE COUTURE Se il vostro sogno è indossare una morbida “scultura” in voile e satin di pregiate sete comasche, magari “scolpita” da un giovane e virtuoso stilista partenopeo, la fermata obbligatoria è all’atelier Rosario Farina di palazzo Cellamare. Un delizioso salotto glamour, dove da due anni prendono forma gli abiti e i sogni delle donne più chic della città. If your dream is to wear a soft ‘sculpture’ of precious silk and satin, created by a young, talented Neapolitan designer, visit the Rosario Farina atelier in palazzo Cellamare. This exquisite glamour salon opened two years ago and has been making the chicest Neapolitan women’s dreams come true ever since. Palazzo Cellamare via Chiaja 149/e - Napoli Tel. 081.405901 www.rosariofarina.com FREY WILLE L’eccellenza austriaca si sposa con la storia, le tradizioni e la cultura partenopea. Frey Wille, società leader a livello mondiale nel settore dei gioielli in smalti preziosi, propone magiche creazioni dai design unici e originali, pensate su misura per Napoli. Austrian excellence meets the history, tradition and culture of Naples. Frey Wille, the world leader in precious enamel jewellery, proposes a series of magic creations whose unique and original design was conceived specifically for the city of Naples. Via Calabritto, 21 - Napoli Tel. 081.7641430 napoli@frey-wille.com www.frey-wille.com ULTURALE CRAVATTE Tessuti vintage e scacciaguai: queste le caratteristiche delle cravatte di Ulturale, che nelle pieghe nascondono un piccolo amuleto portafortuna. Interamente realiz-
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zate a mano, sono un must nell’abbigliamento di classe made in Naples. Vintage fabrics and talismans: these are the ma in carachteristics of Ulturale neckties, hiding in their folds a little charm. Enterely hand-made, they are a must among the made in Naples luxury clothing items. Via Carlo Poerio, 115 - Napoli Tel. 081.2481151 www.ulturalecravatte.it LE SPOSE DI ERSILIA PRINCIPE Si scrive Ersilia Principe, si legge abiti da sposa unici ed esclusivi. Vere e proprie opere d’arte da indossare realizzate con cura in seta, chiffon o mikado, così da rendere indimenticabile il giorno del sì. Nell’ atelier di Pozzuoli è possibile trovare sia le creazioni firmate Principe, che meravigliosi abiti e accessori delle migliori griffe del settore sposa. Ersilia Principe is the name to remember for unique and exclusive bridal gowns: wearable works of art carefully created from silk, chiffon or Mikado to make that special day so unforgettable. The designer’s atelier in Pozzuoli showcases Principe designer creations as well as superb dresses, gowns and accessories by leading names in the bridal sector. Via Campana, 161 Pozzuoli - Napoli Tel. 081.5262577 CROMWELL & COMPANY Più di venti anni di attività, impegno e passione per offrire agli uomini del jet set partenopeo, e non solo, qualità, eleganza e stile. Questa la mission della boutique “Cromwell & company”, nel cuore pulsante della “Napoli bene”, punto di riferimento per chi ama il bel vestire. Ampia la gamma dei brand nazionali e internazionali proposta, da Allegri a Moncler. Ma non solo. Cromwell, infatti, è anche sinonimo di alta sartoria. For over 20 years, the Cromwell & Company boutique in the heart of Naples has steadfastly pursued its mission to provi-
he best of shopping & re de quality, elegance and style to the best dressed men in the city. Their wide range of brand names from home and abroad include Allegri a Moncler, but Cromwell & Company is also renowned for its quality tailoring service. Via Gennaro Serra, 72 - Napoli Tel. 081.7646065 PAOLO SCAFORA L’azienda di Paolo Scafora propone collezioni da uomo che coniugano perfettamente estro ed eleganza, un mix bilanciato che le rende un accessorio immancabile. Ecco allora fiorire estrosissime scarpe in edizione limitata e numerata, dove ciascun paio abbina due colori, quello più neutro per la scarpa, quello più vivace per tacco e punta. E poi, per gli amanti del golf, le immancabili scarpe bicolore con tanto di mascherina ed impunture laterali, un porta-scarpe ed una sacca realizzati in pelle martellata unita a pelle intrecciata testa di moro. Paolo Scafora’s firm manufactures men’s footwear collections whose elegance and flair make them an essential accessory. The new lines include superb, limited edition footwear with a more neutral colour for the shoe and a brighter hue for the heel and toe. Golf enthusiasts will be delighted by the two-tone golf shoes, shoe carrier and leather golf bag. Via Tavernola, 8 Casandrino (Na) Tel. 081.8304808 www.paoloscaforanapoli.it OTTICA SACCO Nella storica sede di via Capitelli una vasta gamma di occhiali belli, confortevoli e attenti alle esigenze individuali, consegnati a solo mezz’ora dall’ordine. Dal 1870 a oggi la passione e la professionalità del cavalier Raffaele Sacco, ottico di grido e rinomato chansonnier, sono passati, con la stessa intestazione della ditta e il nome del fondatore, agli eredi della famiglia Carelli.
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est of shopping & relax t The store in historic Via Capitelli offers a wide range of beautiful and comfortable eyeglasses guaranteed to meet any and every need and ready to wear in just 30 minutes. Since 1870, the expertise and dedication of Raffaele Sacco, renowned optician and singer, have been handed down along with the original name of the firm to the heirs of the Carelli family business. Via Domenico Capitelli 34/38 - Naples Tel. 081.5522631 - 5512552 www.otticasacco.it
GIOIELLI/JEWELLERY
CARAMANNA Serpenti, pesci, libellule, ricci, rane, stelle marine. Queste sono solo alcune delle mascotte pronte ad adornare le donne che apprezzano i bei gioielli. Anelli, orecchini, bracciali e collane in guisa di animale, dal gusto moderno e sbarazzino; e ancora orologi, gioielli in coralli, turchese, pietre preziose e semipreziose costituiscono la vastissima scelta di Caramanna, dalle cui gioiellerie non si può mai uscire a mani vuote. Snakes, fihes, dragonflies, urchins, frogs, starfishes are only a part of the mascottes that will adorn women in love with beautiful jewels. Animal shaped rings, earrings, bracellets and necklaces, modern and saucy; moreover, watches, jewels made of coral, turquoise, precious and semiprecious stones form the wide range of choice of Caramanna Jewels, two shops where it is impossible to get out empty-handed. Via Cavallerizza, 2 - Napoli Tel. 081.4238352 Via Calabritto, 22 - Napoli Tel. 081.7649875 MARTE GIOIELLI Gioielli di rara bellezza, preziosi oggetti del desiderio. Sculture portatili che sanno esprimere, attraverso l’armonia di
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linee e materiali, qualcosa di unico, speciale, irripetibile. Il laboratorio orafo di via Chiaia, oltre ad essere una fucina di creatività ed eccellenza, è un salotto in cui incontrarsi per ammirare piccole opere d’arte da indossare. Marte è “una sartoria del gioiello”, come ama definirla Simona Danaro, fantasiosa e audace stilista di monili, realizzati con la cura e la maestria del made in Italy. Jewellery of rare beauty, whose harmonious lines and materials create precious and unique objects of desire. The workshop in Via Chiaia is not just a creative hothouse, it is a meeting place, ‘a jewellery salon’ says Simona Danaro, the bold deigner of jewellery bearing the ‘made in Italy’ label guaranteeing craftsmanship. Via Chiaia, 155 - Napoli Tel. 081.402142 www.martegioielli.it info@martegioielli.it GIOIELLI NARDELLI A pochi passi dalla mitica piazzetta, lo showroom realizzato nel più classico stile caprese. Uno spazio pensato per far da vetrina ai preziosi targati Nardelli, gioielli il cui leitmotiv è l’amore, sentimento reso tangibile dalla lucentezza dell’oro e dei diamanti. I preziosi Nardelli sembrano parlare, raccontare e interpretare sentimenti, pulsioni, passioni. Legano gli affetti di una vita e per la vita, avvolgendoli in un caldo calore nel bagliore di oro e diamanti. Near Capri’s famous Piazzetta, the Nardelli showroom is furnished in the island’s typical style to showcase the firm’s precious jewellery. The leitmotiv of all Nardelli creations is ‘love’, a sentiment that is transformed into a tangible reality by the brilliance of gold and diamonds. Nardelli jewellery seems to talk, to describe and interpret feelings, impulses and passions: it bonds love forever in the warm glow of gold and diamonds. Centro Orafo Il Tarì (Marcianise, Caserta) Tel. 0823.838917
he best of shopping & re - via Listrieri, Capri numero verde 800090230 www.nardelligioielli.it
PIZZERIE BRANDI Meta obbligata per chi di pizza se ne intende e per chi vuole fare un tuffo nella storia. È, infatti, in Salita Sant’Anna di Palazzo (nei pressi di Palazzo Reale), dove ha sede la pizzeria Brandi dal 1780, anno della sua fondazione, che è stata inventata la pizza più famosa del mondo. Siamo nel giugno del 1889. Umberto I e la sua consorte Margherita di Savoia sono in visita a Napoli. I coniugi Raffaele Esposito e Maria Giovanna Brandi omaggiano i reali con tre qualità di pizza, di cui una con mozzarella e pomodoro che riceve il plauso della regina e che, in suo onore, battezzano con il nome di “Margherita”. A ‘must’ for pizza connoisseurs and those who want a flavour of the past. In the street called Salita Sant’Anna di Palazzo (near the Royal Palace) we find the Pizzeria Brandi premises where the world’s most famous pizza was invented. The pizzeria first opened in 1780 but in June 1889, during the visit of King Umberto I and Queen Margherita of Savoy to Naples, Raffaele Esposito and his wife Maria Giovanna Brandi sent the royal couple three qualities of pizza. The Queen loved the one with mozzarella and tomato, so it was thereafter called “Margherita” in her honour. Salita Sant’Anna di Palazzo 1-2 - Napoli Tel. 081.416928 www.brandi.it ‘NU MURZILL SAPURIT “Nu murzill sapurit”, piccolo ma accogliente locale distante solo pochi passi da piazza del Plebiscito e dalla centralissima via Toledo, offre ottime pizze e
squisiti piatti della tradizionale cucina partenopea. Il tutto a un tiro di schioppo dal teatro San Carlo. A short walk from Piazza del Plebiscito, Via Toledo and the San Carlo opera house, Nu murzill sapurit is a cosy little restaurant offering excellent pizzas and superb Neapolitan cuisine. Vico Sergente Maggiore, 47 - Napoli Tel. 081.402746 ATTORI E SPETTATORI Per chi vuole gustare piatti tipici partenopei in tutto relax. Per i patiti della pizza con la “P” maiuscola. Per chi ama Napoli e le sue mille sfaccettature c’è il ristorante “Attori e spettatori”, un delizioso ritrovo incastonato ad hoc nell’incanto di via Santa Lucia, a due passi dal mare. Typical Neapolitan dishes and traditional pizzas can be savoured in the delightful and relaxing restaurant Attori e Spettatori, a short walk from the sea at Santa Lucia. Via Santa Lucia, 21 -Napoli Tel. 081.7642661 www.attoriespettatori.it MELODIA DI NAPOLI PIZZERIA PARZIALE Il tempio dei sapori sorge a due passi dalla storica piazza Nicola Amore, ai tavolini della “Melodia di Napoli Pizzeria Parziale” dove tradizione e accoglienza sono di casa. E’ qui che la pizza ha il colore di Partenope. Corposa, succulenta. Piena. L’assaggi e il gusto ti assale, l’aroma ti conquista, inebriandoti fino all’ultimo boccone. Pizza has a flavour that overwhelms the senses right down to the last bite, especially when you are in the traditional Melodia di Napoli Pizzeria near Piazza Nicola Amore. The relaxing and cosy two-storey premises are just a stone’s throw from the historic city centre and you can sense the warmth of Old Naples all around you. Corso Umberto I, 130 - Napoli Tel. 081.287983
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est of shopping & relax t RISTORANTI / RESTAURANTS
UMBERTO RISTORANTE Gnocchi alla sorrentina, tubettoni “d' 'o treddeta”, polpettine di nonna Ermelinda, zucchine alla scapece, bistecca di manzo all'Aglianico appassito e chi più ne ha, più ne metta. Un ventaglio di menu fitto di piatti gustosi tutti da assaporare, quello offerto dal ristorante Umberto, a due passi da piazza dei Martiri, che ha incluso nel “cartellone” anche un menu ad hoc, destinato agli intolleranti al glutine. A wide selection of tasty dishes from gnocchi to macaroni and from meatballs to steak in Aglianico wine. Just a few minutes walk from Piazza dei Martiri, it also has a special menu for those intolerant to gluten. Via Alabardieri 30/31 - Napoli Tel. 081.418555
BAR, PASTICCERIE E GELATERIE BARS, PATISSERIES AND ICE CREAM SHOPS GELATERIA LA SCIMMIA Il tempio del gelato è in piazza Carità. Qui, dal lontano 1933, si affaccia “La Scimmia”. E qui in questi settantasei anni sono cambiate soltanto le apparecchiature, che hanno subito evoluzioni tecniche tutte a vantaggio del prodotto e null’altro. Il gelato, a “La Scimmia”, oggi come allora, è realizzato utilizzando materie prime genuine. Banditi impasti e polveri confezionate. Since 1933, “La Scimmia” has been making genuine ice cream from prime ingredients, without resorting to premixed pastes or powders. All that has changed is the technology. Piazza Carità, 4 80134 Napoli Tel. 081.5520272
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GAMBRINUS Punto di ritrovo di uomini di cultura come Gabriele D'Annunzio, Salvatore di Giacomo ed Eduardo Scarfoglio, il gran caffè Gambrinus, che affaccia sulla splendida piazza del Plebiscito, viene additato da molti come uno dei "santuari" partenopei della "tazzulella". Un ritrovo storico, in perfetto stile liberty che dal 1860 offre refrigerio e specialità uniche a napoletani e turisti di passaggio. A historic meeting place for men of letters like Gabriele D'Annunzio, the Gambrinus in the superb Pazza del Plebiscito is the Mecca of Neapolitan coffee houses. In its art nouveau lounge, customers have enjoyed traditional Neapolitan specialities and refreshments since 1860. Via Chiaja, 1/2 - Napoli Tel. 081.417582 GRAN CAFFE' CIMMINO Inserito nell'elenco dei diciotto migliori bar d'Italia, il Gran Caffè Cimmino è uno dei marchi più prestigiosi della pasticceria partenopea, quel celebre Cimmino fondato a Napoli nel 1907 con sede nella storica via Filangieri (al quale oggi è affiancato un altro nella panoramica via Petrarca), rilevato dai fratelli Antonio e Salvatore Fantini e divenuto luogo irrinunciabile per l'happy hour. Una chicca, i tre nuovi aperitivi: Rodinò, Petrarca e La Terrazza 2005. One of Italy's top 18 cafés, Gran Caffè Cimmino is also the brand name of one of Naples' most prestigious patisseries. Founded in 1907, it now has two premises in the city to delight customers with pastries and cocktail aperitifs. Via Filangieri, 12/13 - Napoli Tel. 081.418303 Via Petrarca, 147 - Napoli Tel. 081.5757697 FOOD WINE & DRINK SELEZIONE SCIACCUTTIELL E’ la grande passione per la cultura dei sapori a guidare l’azienda di famiglia di
he best of shopping & re Fausto Sarracino, che dal 1950 porta in tavola il meglio dei salumi e dei formaggi di produzione propria. A partire dal prosciutto di Parma, stagionato nelle cantine di tufo, al provolone della Valpadana e al Parmiggiano, stagionato dai 24 ai 48 mesi. It’s a great passion for the culture of flavours that leads the family firm of Fausto Sarracino, selling since 1950s their best homemade cold meats and cheeses, starting with prosciutto di Parma, seasoned in tufa caves, and ending with the Parmiggiano seasond for at least 24 months. Via Casalanno, 8/9 - Marano (Na) Tel. 081.5862491 www.selezionesciaccuttiell.it CANTINA “I NOBILI DEL VESUVIO” Nell’anima di vetro il nettare degli dei. Dai vigneti del Vesuvio il più nobile degli spumanti: si chiama Dora l’ultimo arrivato nelle cantine dell’azienda “I Nobili del Vesuvio”, il podere fondato dalla famiglia Ingenito a Boscotrecase, dieci anni fa, in uno degli angoli più incantevoli e suggestivi della provincia napoletana. Un paesaggio mozzafiato, con il vulcano alle spalle e la cornice del golfo di Napoli a valle. From the vineyards of Vesuvius, the noblest of sparkling wines. Dora is the latest addition to I Nobili del Vesuvio, the wine cellars of the Ingenito family vineyards at Boscotrecase between lofty Mount Vesuvius and the breathtaking beauty of the Gulf of Naples. Via Bosco del Monaco, 1 Boscotrecase (Na) Tel. 081.3535286 www.inobilidelvesuvio.it VISITE GUIDATE TOURIST GUIDE ITINERA Chi ha intenzione di scoprire Napoli, Pompei, la Costiera Amalfitana, Capri,
Ischia o Caserta, non ha che da rivolgersi a Itinera, una società di servizi per l’arte che da oltre 10 anni offre un ampio ventaglio di visite guidate in tutta la regione organizzate da un gruppo di guide turistiche abilitate e laureate nelle discipline del settore artistico. Whether it is Naples, Capri, Ischia, the Amalfi Coast, Pompeii or Casert that you want to visit, all you have to do is get in touch with Itinera, a society offering services for the art. Founded more than 10 yeasr ago by graduated tourist guides, it offers a wide choice of visits fot groups, singles, families and schools. Corso Vittorio Emanuele, 663 - Napoli Tel. 081.664545 www.itineranapoli.com
NOLEGGIO AUTO E BARCHE RENT A CAR/RENT A BOAT TURCO GLOBAL SERVICE Ferrari 360 Modena, Porsche 911 Targa, Maserati Quattroporte, Audi A8 ed S8, Bmw X5 e Z4. Sono solo alcune delle auto prestigiose che si possono fittare da Turco Global Service, pioniera nella fornitura del servizio noleggio di auto per cerimonie, di lusso e sportive. Ma non è tutto. La società vesuviana mette a disposizione dei propri clienti anche un esclusivo servizio di chartering con barche di classe. Ferrari 360 Modena, Porsche 911 Targa, Maserati Quattroporte, Audi A8 and S8, Bmw X5 and Z4 are just some of the prestige cars for hire from Turco Global Service. In addition to its elite sports cars and other select vehicles, clients can also take advantage of the exclusive luxury boat chartering service. Viale degli Ulivi, 33 S. Sebastiano al Vesuvio (Na) Tel. 081.19575148
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mostre & Fino al 6 gennaio 2011 L’UTOPIA PRATICABILE
Spazio Ophen Virtual Art Gallery Via S. Calende, 105D – Salerno Info: 089.5648159 – www.ophenvirtualart.it Mostra retrospettiva del siciliano Paolo Scirpa, che ha scelto la luce come suo strumento di comunicazione. Il suo intento è sempre quello di rappresentare la luce ideale, ovvero l’idea dell’infinito, attraverso specchi e tubi luminosi. In esposizione i ludoscopi, progetti architettonici ed interventi metaurbanistici realizzati tra il 1973 e il 2010. A retrospective exhibition by the Sicilian Paolo Scirpa, who aims to represent the ideal light and the concept of infinity through bright mirrors and tubes. On display are his ludoscopes and architectural projects from 1973 to 2010. Fino al 7 gennaio 2011 L’UNITA D’ITALIA E LA PITTURA NAPOLETANA DELL’800
Accademia Gigante Via Bellisario Corenzio, 31 Info: 5568070; www.accademiagigante.it Orario: lun-ven h.10-13/17-19; sab e dom h.10-13 L’Accademia Gigante ha deciso di celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia con una mostra sul contributi della Scuola Meridionale alla nascita di un’arte nazionale, ponendo l’attenzione sul 1860. Saranno esposte 60 opere di Carelli, Casciaro, Celentano, Dalbono, De
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Corsi, Di Marino, Fergola, Esposito, Gigante, Irolli, Laezza, La Monica, Lenci, Leone, Licata, Michetti, Migliaro, Morelli, Netti, Pratella, Rossano, Scoppetta, Scorzelli, Vervloet, Vianelli, Villani. Open Mon-Fri 10am-1pm /5pm-7pm; Sat & Sun 10am-1pm - Accademia Gigante has decided to celebrate the 150th anniversary of the unification of Italy with an exhibition of the Scuola Meridionale’s contributions to the birth of a national art expression, focussing on the year 1860: 60 works by Carelli, Casciaro, Celentano, Dalbono, De Corsi, Di Marino, Fergola, Esposito, Gigante, Irolli, Laezza, La Monica, Lenci, Leone, Licata, Michetti, Migliaro, Morelli, Netti, Pratella, Rossano, Scoppetta, Scorzelli, Vervloet, Vianelli, Villani. Fino al 9 gennaio 2011 CIO’BI
Museo Duca di Martina Via Cimarosa, 77 – Napoli Info: www.polomusealenapoli.beniculturali.it Orario: mar chiuso; lun-dom h.8.30-14. Birra e cioccolato sono i protagonisti di questa insolita mostra che ha sede nella dimora neoclassica della duchessa di Floridia. In due percorsi espositivi sono presentati boccali di birra in avorio, grés, porcellana e vetro e servizi da cioccolato in porcellana, vetro ed argento, realizzati da manifatture occidentali ed orientali. Per contestualizzare le opere sono presenti anche dipinti di Giuseppe Bonito e Gian Battista Rossi che illustrano le abitudini sociali e gastronomiche della Napoli del ‘700. Alla fine del percorso espositivo il filmato Cio’Bì Blob, ovvero birra e cioccolato nel cinema ed un laboratorio didattico. Open Mon-Sun 8.30am-2pm. Tue closed Beer and chocolate are the protagonists of this unusual exhibition in the neoclassic residence of
& gallerie the Duchess of Floridia. Ivory, ceramic, porcelain and glass beer mugs and porcelain, glass and silver hot chocolate sets from the West and the East are also contextualised in paintings by Giuseppe Bonito e Gian Battista Rossi illustrating the customs of 18th century Naples. There is a documentary film Cio’Bì Blob showing beer and chocolate in Italian cinema and a workshop. Fino al 9 gennaio MARISA ALBANESE
www.alfonsoartiaco.com Una doppia mostra per la galleria artico che vede l’artista inglese Darren Almond confrontarsi con la Divina Commedia e trarre spunto dall’epico viaggio del sommo poeta, e una personale di Marco Neri nel project space. A twin exhibition with British artist Darren Almond who tackles the Divine Comedy and Dante’s journey, and a personal exhibition by Marco Neri in the project space. Fino al 23 gennaio 2011 BILL VIOLA
Museo di Capodimonte Via Miano, 2 - Info: 081.79471111 www.polomusealenapoli.beniculturali.it Orario: mer chiuso; lun-dom h.8.30-19.30 Le opere in mostra toccano i temi fondanti di Marisa Albanese: l’attraversamento, il mutamento, l’energia attraverso riflessioni che spaziano dallo stato di perenne migrazione dell’individuo alla rimozione di parte della realtà, inglobata dalla incombenze della vita quotidiana. Open Mon-Sun 8.30am-7.30pm. Wed closed Crossing, change and energy are the artist’s themes expressed through reflections on the endless journey of the individual and the removal of certain aspects of reality from daily life. Fino al 12 gennaio DARREN ALMOND/MARCO NERI
Galleria Alfonso Artico Piazza dei Martiri, 58 – Napoli Info: 0814976072
Museo di Capodimonte Via Miano, 2 Info: 081.79471111 - www.polomusealenapoli.beniculturali.it Orario: mer chiuso; lun-dom h.8.3019.30 Nell’ambito delle manifestazioni per il quarto centenario della morte di Caravaggio, il celebre artista statunitense, tra i più significativi nel campo della video arte, è venuto a confrontarsi l’esperienza caravaggesca al museo di Capodimonte che custodisce la celebre Flagellazione del Caravaggio. L’installazione di Bill Viola è formata da sei video originali in cui l’artista riflette sulla vita e sulla morte, sul dolore e sulla speranza. Open Mon-Sun 8.30am-7.30pm. Wed closed To commemorate the 400th anniversary of the death of Caravaggio, the celebrated American video artist Bill Viola tackles the Caravaggio experience in the Capodimonte museum, home to Caravaggio’s famous Flagellation of Christ. The installation comprises 6 original videos reflecting on life, death, pain and hope.
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musei NAPOLI
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
di Napoli. Vi si possono trovare: documenti, gioielli e dipinti. Situated near the Chapel of San Gennaro, the museum was built to house the priceless treasure of the Patron Saint of Naples, including documents, jewels and paintings.
MUSEO NAZIONALE
Piazza Museo, 19 Tel. 081.440166 - fax 081.44013 www.museoarcheologiconazionale.campaniabeniculturali.it Mar chiuso. Mer-lun h. 9-19.30. Biglietti: 6,50 euro; 3,25 euro per giovani dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 9 a.m. -19.30 p.m. Tickets: 6,50 euros; 3,25 euros for people aged 18-24; free admission under18 and over65 Le sale del piĂš antico museo archeologico d'Europa custodiscono, tra l'altro, pezzi unici provenienti dall'area archeologica vesuviana, collezioni egiziane ed etrusche. The rooms of Europe's oldest archaeological museum house some unique pieces from he archaeological sites around Mount Vesuvius as well as Egyptian and Etruscan collections.
MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO
CAPODIMONTE
Via Miano, 2 - Tel. 081.7499111 www.museo-capodimonte.it Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 7,50 euro; 3,75 euro per giovani dai 18 ai 24 anni; 6,50 euro h.14-17; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65.Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m.7.30 p.m. Tickets: 7,50 euros; 3,75 euros for people aged 18-24; 6,50 euros 2-7 pm; free admission under18 and over65 Fu costruita nel 1738 sotto il regno di Carlo di Borbone. Ospita un Gabinetto di Disegni e Stampe, la collezione Farnese, arredi del '700 e '800. Built in 1738 under King Charles of Bourbon, houses the Cabinet of Prints and Drawings, the Farnese Collection and furnishings from the 18th and 19th centuries.
MUSEO CIVICO
Via Duomo, 149 - Tel. 081.294980; 081.3723712 www.museosangennaro.com - Lun-Dom h. 9-17. Biglietti: 6,00 euro; 4,50 euro per under 25 e over 65; 4,50 euro per gruppi di almeno 15 persone; 2 euro per scolaresche; -25% con Artecard Mon-Sun 9.00 a.m. - 17.00 p.m. Tickets: 6,00 euros; 4,50 euros under 25 and over 65; 4,50 for groups of 15 people; 2 euros for students; -25% wih Artecard. Situata vicino alla Cappella di San Gennaro, la struttura custodisce l'inestimabile tesoro del patrono
DI
DI
CASTEL NUOVO
Maschio Angioino Piazza Municipio Tel. 081.4201241 Dom chiuso. Lun-sab h. 9-19. Biglietti: 5,16 euro; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 e per studenti di facoltĂ artistiche Sun closed. Mon-Sat 9 a.m. - 7 p.m. Tickets: 5,16 euros; free admission under18 and over 65 and for Art students
Ospitato dal Maschio Angioino, il museo, oltre a tre preziose cappelle, accoglie altri ambienti dalla straordinaria bellezza: la Sala dell'Armeria, quella dei Baroni e la Pinacoteca. Housed in the Maschio Angioino castle, the museum has three superb chapels as well as other rooms of extraordinary beauty: the Armoury, the Barons' Hall and the Picture Gallery.
MUSEO DUCA
DI
Seicento Napoletano, ma anche la Cappella Reale e il giardino pensile. Highlights of the Museum include the Royal Apartment, the Throne Room, the Flemish Room and the Neapolitan 17th Century Room, but also the Royal Chapel and the Hanging Garden.
MUSEO
DI
SAN MARTINO
MARTINA
Via Cimarosa, 77 - Tel. 081.5788418; 081.5781776 - www.floridiana.napolibeniculturali.it. Mar chiuso. Mer-lun h 8-14. Biglietti: 2,50 euro; 1,25 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 8 a.m.- 2 p.m. Tickets: 2,50 euros; 1,25 euro for EU residents aged 1824; free admission under18 and over 65 Nel cuore del verde parco di Villa Floridianana, accoglie una delle più prestigiose raccolte di arte decorativa europea ed orientale. Completa le attrattive del complesso il Museo Nazionale della Ceramica. One of the most prestigious collections of European and oriental decorative art. The complex also houses the National Ceramics Museum.
Largo San Martino, 5 - Tel. 081.5781796 www.smartino.napolibeniculturali.it Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 6 euro; 3 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m. - 7.30 p.m. Tickets: 6 euros; 3 euro for EU residents aged 1824; free admission under18 and over 65 Dal 1866, il museo che ha sede nell'omonima Certosa vomerese, ospita “stralci” di storia cittadina corredati da piante e foto. Splendidi i chiostri, i giardini, la chiesa barocca e il Quarto del Priore. S ince 1866 the museum has been located in the Charterhouse of the same name where visitors can get a glimpse of the city's history amid plants and photos. Splendid cloisters and gardens, the superb Baroque church and the Priory.
MUSEO
MUSEO DIEGO ARAGONA PIGNATELLI CORTES
DI
PALAZZO REALE
Piazza del Plebiscito, 1 Tel. 081.400547 www.preale.napolibeniculturali.it Mer chiuso. Gio-Mar h. 9-20. Biglietti: 4 euro; 2 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Wed closed. Thu-Tue 9 a.m. - 20 p.m. Tickets: 4 euros; 2 euros for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Fiore all'occhiello del Museo, l'Appartamento Reale, le sale del Trono, dei Fiamminghi e del
Via della Riviera di Chiaia, 200 Tel. 081.7612356; 081.669675 www.beniculturali.it Mar chiuso. Mer-lun h. 8.30-14. Biglietti: 2 euro; 1 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 14.00 p.m.Tickets: 2 euros; 1 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Villa Pignatelli è il nome dell'edificio costruito nel 1826 che ospita il museo e che accoglie le col-
lezioni d'arte del Banco di Napoli. Da vedere anche il Museo delle Carrozze. Villa Pignatelli was built in1826 and now houses the museum with the art collections of the Banco di Napoli. The Coach and Carriage Museum is also not to be missed.
TEATRO
DI
SAN CARLO
pizzi, oltre a splendidi abiti da varie donazioni tra cui la collezione Sarli. The museum is part of the Mondragone Foundation, wellknown for its precious collections of embroideries, high expression of the art of silk making, introduced in Naples at the beginning of last Millennium by a community of Jews. On display, laces, sacred paraments and beautiful dresses coming from many donations, among which the Sarli Collection.
MUSEO ARTISTICO INDUSTRIALE
Via San Carlo - Napoli Tel. 081.5534565 - www.teatrosancarlo.it Guided tours only by appointment in June and July. Tickets: 5 euros; 3 euros concessions Chi arriva a Napoli, a pochi passi da Palazzo Reale e piazza del Plebiscito non può non visitare la Sala Storica del Teatro di San Carlo, tra i più famosi e antichi teatri lirici al mondo, costruito per volere di re Carlo III di Borbone nel 1737. Un'occasione unica, per conoscere un momento chiave della storia e dell'arte napoletana. Visit the historic San Carlo theatre, one of the oldest and most famous opera houses in the world, built for king Charles III of Bourbon in 1737.
Piazzetta Salazar, 6 - Tel. 081.7647471 Dom chiuso. Visita su appuntamento Sun closed. Visits by appointment Nel Museo, annesso all'Istituto Statale d'Arte “Filippo Palizzi”, oltre 6.000 manufatti in ceramica, ebano e oro. Un'intera sala ospita bronzi e vasi realizzati dallo stesso Palizzi. The Museum is annexed to the “Filippo Palizzi” Art School and houses over 6,000 works in ceramics, ebony and gold. One rooms exhibits bronzes and vases made by Palizzi himself.
CAPPELLA SANSEVERO
MUSEO DEL TESSILE E DELL’ABBIGLIAMENTO “ELENA ALDOBRANDINI”
Piazzetta Mondragone, 18 - Tel. 081.4976104 www.fondazionemondragone.it Dom chiuso; lun-ven h. 9-13/15-17; sab su prenotazione. Biglietti: 5 euro; ridotto 3 euro Sun closed; Mon-Fri 9 a.m. - 1 p.m. / 3-5 p.m.; Sat visits by appointment. Tickets: 5 euros, concessions 3 euros Il museo è parte dell'istituto Mondragone, famoso per le sue preziose collezioni di tessuti ricamati, espressione dell'arte della seta, introdotta a Napoli intorno all'anno Mille dalla comunità di ebrei. Tra gli oggetti esposti spiccano le collezioni di ricami (sec. XVII e XVIII), paliotti, paramenti sacri, merletti e
Via Francesco De Sanctis, 19 - Tel. 081.5518470 www.museosansevero.it Mar chiuso. Lun-sab h. 10-17.40. Dom e festivi: h. 10-13.10. Biglietti: 6 euro; 5 euro con Artecard e da 10 a 25 anni; 2 euro per scolaresche; gratis fino a 9 anni Tue closed. Mon-Sat 10 am - 5.40 pm, Sun and hols 10 am -1.10 pm. Tickets: 6 euros; 5 euros with Artecard and for people aged 10-25; 2 euros for schools; free admisson under 9 La Cappella, realizzata da Raimondo di Sangro Principe di Sansevero custodisce sculture di altissimo valore, tra le quali, il Cristo Velato del Sammartino. The Chapel, which was built by Raimondo di Sangro, Prince of Sansevero, houses some excellent sculptures, including the Veiled Christ by Sammartino.
COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA CHIARA
Via Santa Chiara, 49/c - Tel./Fax: 081 551.66.73 www.monasterodisantachiara.eu Feriali h. 9.30-17.30. Festivi h. 9.30-13.30. Biglietti: 5 euro intero; 3,50 ridotto (anziani oltre i 65 anni, gruppi composti da più di 25 persone, insegnanti con documento di riconoscimento, ragazzi da 6 a 18 anni). weekdays 9.30 a.m. - 17.30 - holidays 9.30 a.m. 13.30 p.m. Tickets: 5 euros, 3,50 concessions (over 65, groups of more than 25 people, teachers with valid ID, children 6 to 18 years) Il complesso, incastonato nel centro storico di Napoli, comprende un'area archeologica, il Museo dell'Opera, lo splendido Chiostro Maiolicato e la sala del Presepe del '700. The complex is embedded in the Naples historic city centre and includes an archaeological area, the Museum, the splendid Majolica Cloister and a hall exhibiting 18th century nativity scenes.
Mon closed. Tue-Sat 9 a.m. -17. Sun 10 a.m. - 7 p.m. Tickets: 7 euros; 5 euros under 18; concessions with Artecard È il primo science centre italiano e anche uno dei primi esempi di recupero architettonico della zona industriale di Bagnoli. Parte del museo è dedicata ai bambini, con percorsi ad hoc. The first Italian science centre and also one of the first examples of restored industrial architecture in the Bagnoli area. Part of the museum has themed itineraries for children.
MUSEI DI PALEONTOLOGIA, MINERALOGIA, ZOOLOGIA ED ANTROPOLOGIA DELL'UNIVERSITÀ FEDERICO II DI NAPOLI
CAPPELLA DEL MONTE DI PIETÀ
Via San Biagio dei Librai, 114 Sab-dom h.9.30-13.30 Sat-Sun 9.30 a.m. - 1.30 p.m. La Cappella, completamente affrescata, è un autentico gioiello di eleganza manieristica. Pregevoli anche gli arredi in legno della sacrestia e della sala delle Cantoniere. The entirely frescoed Chapel is a veritable jewel of mannerist elegance. Superb wooden furniture in the Vestry and the Sala delle Cantoniere.
CITTÀ DELLA SCIENZA Via Coroglio, 104 - Tel. 081.3723728 www.cittadellascienza.it Lun chiuso. Mar-sab h. 9-17. Dom h. 10-19. Biglietti: 7 euro; 5 euro under 18; riduzioni con Artecard
Via Mezzocannone 8 - Tel. 081.2537516/7 Lun-ven h. 9-13.30. Lun e gio h. 15-17. Sab e dom h. 9-13. Biglietti: 2,50 euro a museo; 1,50 euro a museo per under 18, ingresso libero per studenti universitari Mon-Fri 9 a.m. - 1.30 p.m.. Mon and Thu 3 p.m. 5 p.m. Sat and Sun 9 a.m. - 1 p.m. Tickets for each museum: 2,50 euros; 1,50 under 18, free admission for University students Raccolgono oltre 50.000 reperti tra minerali, rocce, fossili, ma anche pezzi di inestimabile valore paleontologico. Nella sezione zoologia: madrepore, uccelli, spugne, vertebrati, insetti. Over 50,000 minerals, rocks, fossils and other priceless palaeontological items on show. The zoology section includes madrepores, birds, sponges, vertebrates and insects.
MUSEO DELL’OSSERVATORIO DI CAPODIMONTE Via Moiariello, 16 - Tel. 081.5575111 Su appuntamentoBy appointment Tre i padiglioni in cui è possibile ripercorrere due secoli di storia dell'Astronomia a Napoli e nel Sud d’Italia attraverso strumenti astronomici di grande valore.
Three buildings illustrate two centuries of the history of astronomy in Naples and Southern Italy through astronomical instruments of great historical and documentary value.
CHIESA E QUADRERIA DEL PIO MONTE DELLA
MISERICORDIA
chiesa lun-sab h. 10-13. Biglietti: euro 2 Museum and hypogeum open on Sat. h.10-13; church Mon-Sat h.10-13. Tickets: 2 euros Sacralità ed esoterismo ben si miscelano nella chiesetta del Purgatorio ad Arco, nel cuore del centro storico di Napoli, nota per la venerazione delle cosiddette “capuzzelle”, i teschi dei morti che da sempre i napoletani considerano benevoli protettori. Nella sacrestia della chiesa è stato allestito un museo di arredi e paramenti sacri del 1600, mentre nell’ipogeo è possibile fare vista alle “capuzzelle”. Il Museo e l’ipogeo sono aperti sono il sabato mattina; si consiglia di prenotare. Sacredness and esotericism join together in the little church of Purgatorio ad Arco, in the heart of the historical centre of Naples, well-known after the veneration of skulls, considered by Neapolitans as benign protectors. In the vestry of the church there is a museum of scared furniture and vestments, whilst in the hypogeum it is possible to visit the skulls. Museum and hypogeum are open on Saturday mornings; booking is suggested.
MUSEO DIOCESANO Via dei Tribunali, 253 Tel. 081.446944; 081.446973. Visite guidate: 081.446810 - www.piomontedellamisericordia.it Mer chiuso. Gio-mar h.9-14.30/ Chiesa lun-dom h. 9.30-13.30. Biglietti: 5 euro; 4 euro con Artecard, TCI, over 65; under 18; 3 euro per insegnanti, studenti, giornalisti, gruppi di 10 persone; 1,50 euro per le scuole. Wed closed. Thu-Tue 9.30 am - 1.30 pm/Church: Mon-Sun 9.30 am - 1.30 pm. Tickets: 5 euros; 4 euros with Artecard, TCI, over 65; 3 euros for teachers, students, journalists, groups of 10 people; 1,50 euros for schools L'edificio del 1600 ospita la chiesa di S. Maria della Misericordia e la pinacoteca con opere del XVII e XVIII secolo. Tra queste, una delle più famose opere del Caravaggio: Le Sette Opere di Misericordia. The 17th century building comprises the church dedicated to S. Maria della Misericordia and a picture gallery exhibiting works from the 17th and 18th centuries. These include one of Caravaggio’s most famous works: The Seven Works of Mercy, above the main altar.
MUSEO E IPOGEO DELLA CHIESA DEL PURGATORIO AD ARCO
Via dei Tribunali - Tel. 081.5519547 Museo e ipogeo sab h.10-13;
Largo Donnaregina - Tel. 081.5571365 www.museodiocesanonapoli.it Mar chiuso; lun-sab h.9.30-16.30; dom 9.30-14 Tue closed; Mon-Sat h.9.30-16.30; Sun h9.30-14 Il museo è allestito all’interno della chiesa di Donnaregina Nuova, chiusa da molti anni, che conserva dipinti di grande pregio come “L’Immacolata Concezione” del lorenese Charles Mellin e il “San Francesco che riceve i simboli del sacerdozio” di Francesco Solimena. Accanto a queste opere, proprie della chiesa ex monastica, il primo percorso museale presenta due temi importanti della fede cristiana: le raffigurazioni della Madonna e di San Gennaro, descritti da formidabili artisti come il fiammingo Teodoro d’Errico, il senese Marco Pino o un particolare Aniello Falcone, capaci di rendere ancora più incisiva l’identità storica ed ecclesiale di questa città. The museum is housed in the church of Donnaregina Nuova, reopened after a long closing, that keeps beautiful paintings as “The Immaculate Conception” by Charles Mellin and “San Francesco is given the symbols of priesthood” by Francesco Solimena. Besides these works belonging to the church, the museum displays works on two main religious figures: the Virgin Mary and San Gennaro, protector of Naples with paintings by Teorodo d’Errico, Marco Pino, Aniello Falcone, that
make even more expressive the historical and ecclesiastical identity of Naples.
A.R.C.A.
built in the early 1600, the origin of these catacombs is connected to the veneration of Saint Gaudioso, bishop of Abitinia in Africa, who arrived in Naples, after being stripped of everything by King Genserico. Here he died between 451 and 452 A.D.
MUSEO DI PALEOBOTANICA ED ETNOBOTANICA
Compesso Monumentale di Santa Maria la Nova Piazzetta Santa Maria la Nova, 44 Tel. 081.5523298; 081.5521597 www.oltreilchiostro.org Visite guidate lun-ven h.10, 11, 12, 15, 16. Sab e dom al mattino solo su prenotazione (maggiorazione del biglietto di euro 1) - Biglietti: euro 2,50 Guided tours Mon-Fri h.10, 11, 12, 15, 16. Sat and Sun in the morning only by appointment (ticket + 1 euro). Tickets: 2, 50 euros Il Museo Religioso di Arte Contemporanea intende rendere contemporaneo il contatto con la produzione artistica più recente, tentando di riformulare il senso stesso dell’esperienza estetica, che non può essere oggetto di esclusivi e classici percorsi didattico-didascalici, ma proposta di lettura innovativa. The Museum of Contemporary Religious Art aims to make easier the understanding of the latest artistic production, trying to formulate the sense of the aesthetic experience through a new interpretation.
Via Foria, 223 - tel. 081.449759; 081.455654 Sab e dom chiuso. Lun-ven h.9-14 su appuntamento Sat and Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m. by appointment La struttura ospita due sezioni dedicate rispettivamente alla paleobotanica e all'etnobotanica, che raccolgono oggetti provenienti da varie parti del mondo. Dal Borneo all'Amazzonia.The museum is divided into two sections dedicated to palaeo-botany and ethno-botany, with exhibits from all over the world, from Borneo to the Amazon Basin.
MUSEO DEL MARE
CATACOMBE DI SAN GAUDIOSO
Piazza Sanità - Tel. 081.7411071 visiteguidate@santamariadellasanita.it Direttore: Giovanni De Pasquale Mar-sab visite giuidate h.9-10-11-12-14-15; dom h.910-11-12 Biglietti: euro 5; euro 3 per scolaresche Mon-Sat guided tours h.h.9-10-11-12-14-15. Sun h.h.9-10-11-12. Tickets: 5 euros; 3 euros for schools. Situate sotto la chiesa di Santa Maria della Sanità, eretta agli inizi del 1600, queste catacombe sono legate alla venerazione di San Gaudioso, Vescovo di Abitinia in Africa e giunto a Napoli dopo essere stato privato di tutto da re Genserico. Qui morì tra il 451 e il 452. Based under the church of Santa Maria della Sanità,
Via di Pozzuoli, 5 Tel. 081. 6173749, fax 081.2428728 www.museodelmarenapoli.it Da lunedì a sabato: h. 9-13; 15-19. Domenica h. 1013. Biglietti: euro 2. Gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 . Mon- Sat h. 9-13; 15-19. Sun h . 10-13; Tickets: 2euros. Free under 18 and over 65 Con la ricchezza delle sue collezioni di grande valore storico ed artistico e con la sua pregevole raccolta di volumi di interesse specifico, il “Museo del Mare” rappresenta una testimonianza unica della evoluzione della marineria napoletana degli ultimi tre secoli. With the wealth of its collections of great historical and artistic value and its valuable collection of books of special interest, the “Maritime Museum” is a unique testimony to the evolution of the Neapolitan navy for the past three centuries.
STAZIONE ZOOLOGICA A. DOHRN
Villa Comunale - Tel. 081.5833111 - www.szn.it Lun chiuso. Mar-sab h.9-17. Dom h. 9-14. Biglietti: 1,50 euro; 1 euro per bambini da 5 a 12 anni; gratis fino a 4 anni Mon closed. Tue-Sat h.9-17. Sun 9 a.m. -14. Tickets: 1,50 euros; 1 euro for kids aged 5-12; free entrance under 4 Ospita il piĂš antico acquario d'Europa (30 vasche e 200 specie tra animali e vegetali marini), ma anche una biblioteca e laboratori per ricerche di zoologia, botanica e fisiologia marina. The oldest aquarium in Europe (30 tanks and 200 species of marine animal and plant life), but also a library and laboratories for research in zoology, botany and marine physiology.
MOSTRA DI CORALLI E CAMMEI
Piazzetta Matilde Serao, 19 - Tel. 081.421111 www.ascione.com Solo su prenotazione - Appointments only. In mostra piccoli capolavori in oro, argento, pietre preziose, splendidi cammei e coralli lavorati dalla ditta Ascione, che vanta una tradizione artigianale lunga ben 150 anni. Small masterpieces of gold, silver, precious stones, splendid cameos and corals created by the Ascione firm, which boasts a 150 year history of traditional craftsmanship.
MUSEO
STORICO MUSICALE
Via San Pietro a Majella, 35 - Tel. 081.459255 Visite guidate: 081.446810 www.sanpietroamajella.it Ven, sab e dom chiuso. Lun-gio h. 9.30-13.30 Fri, Sat and Sun closed. Mon- Thu 9.30 a.m. - 12.30 p.m. Il Conservatorio di San Pietro a Majella vanta una ricca biblioteca con preziose collezioni di manoscritti
di scuola napoletana, ritratti e cimeli di musicisti e un museo di strumenti antichi.The Conservatory of San Pietro a Majella boasts a superb library with precious collections of manuscripts from the Neapolitan school, portraits and everyday items of musicians and a museum of antique musical instruments.
QUADRERIA DEI GEROLOMINI
Via Duomo, 142 - Tel. 081.294444 Dom chiuso. Lun-ven h. 9-14, sab h. 9-12. Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m., Sat 9 a.m. - noon. Il complesso, impreziosito dalla splendida facciata realizzata da Ferdinando Fuga, comprende: la chiesa di San Filippo Neri, una pinacoteca, una biblioteca, l'archivio oratoriano e due chiostri. The complex has a splendid façade by Ferdinando Fuga and includes the Church of San Filippo Neri, a picture gallery, a library, the oratory archive and two cloisters.
SCAVI DI SAN LORENZO MAGGIORE
Via dei Tribunali, 316 - Tel 081.2110860 www.sanlorenzomaggiorenapoli.it Lun-sab h. 10-17. Dom h. 10-13.30. Biglietti: 5 euro; 3 euro per under 18 e over 65; riduzioni con Artecard Mon-Sat 10 a.m. - 5 p.m. Sun 10 a.m. - 1.30 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros under18 and over65; concessions with Artecard L'area sotto la chiesa di San Lorenzo ospita i resti di edifici che testimoniano la stratificazione avvenuta nel corso dei secoli attraverso trasformazioni dell'impianto urbano. Beneath the church of San Lorenzo the remains
of buildings have been excavated to reveal the stratification of the city over the centuries.
PAN, PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI
ACCADEMIA DI BELLE ARTI - PINACOTECA
Via Costantinopoli, 107 - Tel. 081.441900; 081.441888. Visite guidate: 081.446810; www.accademianapoli.it Dom chiuso. Lun-sab h. 10-14. Ven h. 14-18. Biglietti: 5 euro; 3 euro per under 18 e over 65; 4 euro per gruppi di almeno 15 persone. Sun closed. Mon-Sat 10 a.m. - 2 p.m. Fri h. 2 p. m. - 6 p. m. Tickets: 5 euros; 3 euros under18 and over 65; 4 euros for groups of 15 people Assolutamente da non perdere, la Sala Palazzi, sezione dedicata alle opere dell'800, con esposizione delle opere dei maestri d'arte contemporanea, ex allievi dell'Accademia. Not to be missed is the Sala Palazzi, the section dedicated to works from the 19th century, exhibiting the works of masters of contemporary art who were students at the Academy.
Palazzo Roccella - Via dei Mille, 60 Tel. 081.7958605-06-07 www.palazzoartinapoli.net Mar chiuso. lun-sab h.9.30-19.30; dom e festivi h.9.30-14.30. Biglietti: 5 euro; 3 euro ridotto Tue closed. Mon-Sat 9.30 a.m. - 7.30 p.m.; Sun and holidays 9.30 a.m. - 2.30 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros concessions. La struttura, centro permanente di arti contemporanee, ospita le più disparate espressioni culturali relative all'arte: dalla pittura alla scultura passando per la fotografia, il cinema e il fumetto. This permanent centre for contemporary arts houses a huge variety of cultural and artistic expression: from painting to sculpture, photography, cinema and cartoons.
ZONA FLEGREA TERME DI BAIA
MADRE
Palazzo Donnaregina - Via Settembrini, 79 Tel. 081.19313016; 081.292833 - www.museomadre.it Mar chiuso. Lun, mer, gio e dom h. 10-21; ven e sab h.10-24. Biglietti: 7 euro; ridotto 3,50 euro; lunedì gratis.Tue closed. Open Mon, Wed, Thu and Sun 10 a.m. - 9 p.m.; Fri and Sat 10 a.m. - 12 p.m. Tickets: 7 euros; 3,50 euros concessions; free on Mondays Palazzo Donnaregina, edificio di grande pregio storico e architettonico situato in pieno centro cittadino, è la sede del nuovo museo d'arte contemporanea partenopeo. Palazzo Donna Regina, a building of great historical and architectural value situated in the very centre of the city, houses the new museum of contemporary art in Naples.
Via Sella di Baia, 22 - Bacoli Tel. 081.8687592 - Lun chiuso. Mar-dom h. 9 - un'ora prima del tramonto Mon closed. Tue-Sun 9 a.m. - dusk Il Parco Archeologico e Monumentale di Baia conserva imponenti resti archeologici rispettivamente del Palatium o residenza degli Imperatori romani a Baia e di una villa tardo repubblicana. The Archaeological and Monumental Park at Baia contains impressive archaeological remains of the Palatium, residence of the Roman emperors at Baia and a villa from the late republican age.
MUSEO DI BAIA Via Castello - Baia Tel. 081.5233797 - 081.5233310 Lun chiuso. Mar-sab h. 9- 20. Dom h. 9-19. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18 e over 65. Mon closed. Tue-Sat 9 am - 8 pm. Sun 9 am - 7 pm. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 and over 65
Fossa Neronis, the cisterns of the Crypta Romana and the Arco Felice Arch.
ANFITEATRO FLAVIO DI POZZUOLI
Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei è alloggiato nel Castello Aragonese di Baia e ospita la sala dei Gessi, con calchi d'epoca romana che riproducono capolavori del periodo classico ed ellenistico dell'arte greca. The Archaeological Museum of the Phlegraean Fields is housed in the Aragonese castle of Baia, the Sala dei Gessi exhibits plaster casts from the Roman age reproducing masterpieces of the classical and Hellenistic period of Greek art.
LA SOLFATARA
Via Solfatara - Pozzuoli Tel. 081.5262341 - www.solfatara.it Lun-dom h. 8.30-17.30 Mon-Sun 8.30 am - 5.30 pm Con un'estensione di circa 33 ettari, è un'oasi naturalistica che offre numerosi spunti per un'avventurosa passeggiata tra fumarole, vulcanetti di fango, boschi e zone di macchia mediterranea. Covering 33 hectares, the Solfatara is a natural oasis offering a variety of adventure-filled walks among the fumaroles, boiling mud springs, woodland and Mediterranean maquis.
Via Terracciano, 75 - Pozzuoli Tel. 081.5266007 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-un'ora prima del tramonto. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18 e over 65. Tue closed. Wed-Mon 9 am - dusk. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 and over 65 È il terzo anfiteatro italiano per grandezza dopo il Colosseo e quello di Santa Maria Capua Vetere. Dall'arena si accede ai sotterranei dove stavano le belve prima dei combattimenti. The third largest Amphitheatre in Italy after the Colosseum and the one in Capua (Santa Maria Capua Vetere). From the arena it is possible to go down into the dungeons where wild beasts were caged prior to combat.
CAPRI CERTOSA DI SAN GIACOMO
PARCO ARCHEOLOGICO DI CUMA
Via Acropoli, 1 - Tel. 081.8543060 Lun-dom h. 9-18. Mon-Sun 9 am - 6 pm Il Parco comprende: l'Acropoli, le Terme del Foro e quelle Romane, il Foro, il Capitolium, le Necropoli, la fossa Neronis, le cisterne della Crypta romana e l'Arco Felice. The Park includes: the Acropolis, The Forum and Roman Baths, the Forum, the Capitol, the Necropolis, the
Via Certosa, 2 - Capri Tel. 081.8376218 www.beniculturali.it - Lun chiuso. Martedì-domenica h. 9-14; h. 18.30-20.30. Ingresso libero - Mon closed. Tue-Sun 9 am - 14 pm and 6.30 p.m. - 8.30 p.m. Free entry. Chiusa nella valletta fra l'altura del Castiglione e il Monte Tuoro, è espressione del periodo medioevale e monastico caprese. Fondatore della Certosa, fra il 1371-74, fu Giacomo Arcucci conte di Minervino e di Altamura, segretario della regina Giovanna I di Napoli, della più nobile famiglia di Capri (ad essa appartenne quell'Eliseo Arcucci conte di Capri che fu ammiraglio di Federico II) e potente e ricco feudatario cui si deve per grazia di un primo figlio natogli dalla moglie Margherita Sanseverina. Between the hills of Castiglione
and Monte Tuoro is the medieval monastic charterhouse founded between 1371 and 1374 by Count Giacomo Arcucci, secretary of Queen Joan I of Naples and a member of Capri’s most noble family.
VILLA SAN MICHELE
ful villas, each dedicated to a divinity of the Olympus. Villa Jovis was the richest one: built on the top of Mount Tiberius, at 345 mt. on the sea surface, it was the main residency of Emperor Tiberius and reflects his character, exclusive and reserved.
ISCHIA SCAVI E MUSEO SANTA RESTITUTA
Viale Axel Munthe, 34 - Anacapri Tel. 081.8371401- Maggio-Settembre h.9-18 Biglietti: 5 euro - May-September 9 am-6 pm Tickets: 5 euros Di proprietà di un'istituzione culturale svedese con sede nell'isola, oltre alla Villa San Michele, la creatura del medico-scrittore e filantropo Axel Munthe (che visse a capri per oltre mezzo secolo) comprende anche un museo circondato da un giardino di rara bellezza, un gruppo di alloggi per scrittori, artisti, scienziati e ricercatori svedesi e "il Monte Barbarossa", un parco naturale per la protezione degli uccelli migratori e della vegetazione mediterranea. Villa San Michele was the brainchild of the Swedish writer and philanthropist Axel Munthe who lived on Capri for over half a century. The site also includes a museum surrounded by a beautiful garden and Monte Barbarossa, a natural park for the conservation of migratory birds and Mediterranean plant life.
VILLA JOVIS
Piazza Santa Restituta, 10 - Lacco Ameno Tel. 081.980538 - Lun-sab h.9.30-12.30/17-19 Dom h.9.30-12.30 - Biglietti: 2,50 euro Mon-Sat 9.30 am-12.30 pm and 5-7 pm Sun 9.30 am-12.30 pm - Tickets: 2,50 euros Un museo archeologico sotterraneo, allestito sotto la chiesa nello stesso luogo di rinvenimento dei reperti: materiali recuperati a partire dagli anni ’50 che hanno messo in luce la presenza di antichi insediamenti databili tra l'età preistorica e il periodo medievale. In circa 60 vetrine sono raccolti frammenti ceramici e architettonici, vasi e monete che illustrano le tracce lasciate dall’uomo nel susseguirsi delle culture del passato. Tra questi, la Testa della ninfa Aretusa (IV sec a.C.) e la testa di Demetra (IV sec. a.C.) An underground museum beneath the church where the relics were found from the 1950s on. Evidence of settlements from the prehistoric age to medieval times are exhibited in over 60 display cabinets. These include ceramics, vases and coins as well as the Head of the Nymph Arethusa and the Head of Demetra from the 4th century BC.
MUSEO ARCHEOLOGICO LACCO AMENO PITHECUSAE DI VILLA ARBUSTO
Via Tiberio - Capri - Tel. 081.8370381 Lun -dom h.8-1 ora prima del tramonto - Biglietti: 2 euro Mon -Sun 8am-1 hour bedor sunset - Tickets: 2 euros Secondo la tradizione, l’imperatore Tiberio, fece costruire ben dodici splendide ville, ognuna delle quali dedicata ad una divinità dell'Olimpo. Villa Jovis era la più ricca tra esse: posta in cima al Monte Tiberio, a 354 metri di altezza sul livello del mare, fu la principale residenza dell'imperatore Tiberio e ben ne riflette il carattere esclusivo e riservato. According to the tradition, the Emperor Tiberius built twelve beauti-
Corso Angelo Rizzoli – Lacco Ameno Tel. 081.900356 - Lun chiuso. Mar-dom h.9.30-13/16-20 Mon closed.Tues - Sun 9.30 am-1 pm and 4-8 pm Nella magnifica cornice della residenza scelta dall’editore Angelo Rizzoli come suo buen retiro isolano, tra i
numerosi oggetti, il museo conserva reperti archeologici dall’epoca preistorica (neolitico superiore) all’età romana tra cui un frammento di un’iscrizione metrica nota come Coppa di Nestore proveniente dalla necropoli di valle San Montano a Lacco Ameno.The museum is located in a magnificent setting and houses numerous archaeological finds from prehistoric times and from the Roman age, including a fragment of the so-called Nestor’s Cup from the necropolis in Lacco Ameno.
AREA VESUVIANA SCAVI ARCHEOLOGICI DI POMPEI
Via Villa dei Misteri, 2 Tel. 081.8575347 - www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-17 (income till h15.30). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). Grazie all’ottimo stato di conservazione dei suoi edifici, dovuto al particolare seppellimento, sotto una coltre di cenere causato dall’eruzione del 79 d.C., Pompei può dirsi l’unico sito archeologico che ci restituisce l’immagine di una città romana nella sua interezza. Thanks to the remarkable state of preservation of its buildings, due to the peculiar burial under a 6 meters blanket of ash and lapillus caused by the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Pompeii is the only archaeological site showing a Roman town in its integrity.
SCAVI ARCHEOLOGICI DI ERCOLANO Corso Resina Tel. 081.8575347 - 081.7390963; www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili).
Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). Al momento dell’eruzione del Vesuvio, Ercolano venne travolta da una marea di fango e detriti vulcanici, che, solidificandosi, poterono conservare, molto meglio che a Pompei, le parti superiori delle costruzioni e anche tutti i materiali organici, per cui ci si offre una visione unica della vita privata antica. At the moment of the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Herculaneum was swept away by mud and volcanic detritus, which, once solidified, preserved the tops of the buildings and also all the organic materials, so this site offers a unique vision of the domestic life of the time.
SCAVI DI OPLONTIS
Via Sepolcri - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 5,5 euro; ridotti 2,75 euro over18under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h.18) Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar) Si tratta di una serie di rinvenimenti archeologici, relativi ad una zona suburbana di Pompei: una villa residenziale, la villa ‘di Poppea’; una ‘villa rustica’ attribuita a L. Crassius Tertius, nella quale, accanto a numerosi corpi di vittime dell’eruzione, è stata rinvenuta una notevole quantità di monete in oro e argento, assieme a numerosi pezzi di finissima oreficeria.
The site is constituted by a series of archaeological findings related to a suburban zone of Pompeii: a residential villa, the Villa of Poppea; a rural villa, belonging to L. Crassius Tretius, where, next to the numerous bodies of the eruption’s victims, has been found a great quantity of gold and silver coins, along with pieces of fine jewellery.
ANTIQUARIUM DI BOSCOREALE
Via Settetermini, 15 - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 5,50 euro; ridotto 2,75 euro per over18under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). L’antiquarium comprende reperti provenienti dai siti archeologici dell’area vesuviana. Presenta le caratteristiche principali dell’ambiente vesuviano in epoca romana e l’utilizzo delle risorse naturali da parte dell’uomo. The Antiquarium displays findings from the archaeologicas sites of the Vesuvius area. It describes the main characteristics of the Vesuvius environment in the Roman era and the exploitation of natural resources at that time.
MUSEO ARCHEOLOGICO VIRTUALE
Nasce ad Ercolano il primo museo archeologico virtuale, luogo ideale per chi vuole esplorare il passato con le tecnologie di ultima generazione, immergersi nelle rovine delle città sepolte dalla lava e vedere ricostruiti fedelmente ambienti e costumi degli antichi abitanti. Sono oltre 70 le installazioni multimediali - tra realtà virtuali ed ologrammi - a guidare i visitatori alla scoperta delle voci e dei volti degli antichi ercolanesi, che racconteranno la propria storia. Cuore del Mav è il Cave: un'enorme stanza di luce sulle cui pareti si proiettano giardini e cortili delle case di Pompei, Ercolano e Stabia. E ancora, la Soundgallery, la stanza dei profumi e il Lupanare completano l'esperienza sensioriale nell'antica Ercolano. Herculaneum hosts the firts virtual archaeological museum, ideal place for explorations of the past through modern technologies. More than 70 installaions, devided in virtual reality and holograms, lead the visitors to the discovery of the old Rooman city before the eruption of the Vesuvius in 79 a.C.
MUSEO DEL GIOCATTOLO
Proloco di Torre del Greco Corso Avezzana, 26 - Torre del Greco Tel. 081.8814676 Lun-ven h.9-19. Ingresso libero Mon-Fri 9 a.m. - 7 p.m. Free entrance Il fascino dei giocattoli d’altri tempi in una grande esposizione che conta più di 800 elementi. Sessanta anni di storia del giocattolo, dal 1900 al 1960 organizzate in bacheche e teche. The fascination of old fashioned toys ina great exhibition with more than 800 elements. Sixty years of history of toymaking, from 1900s to 1960s organized in shelfs and glass containers.
PENISOLA SORRENTINA MUSEO MINERALOGICO
Via IV Novembre - Ercolano Tel. 081.19806511 Lun chiuso; mar-dom h.9-17. Biglietti: 7 euro; riduzioni 4 euro Mon closed; Tue- Sun 9 a.m. - 5 p.m. Tickets: 7 euros; concessions 4 euros
Via San Ciro, 2 - Vico Equense Tel. 081.8015668 www.museomineralogicocampano.it Lun chiuso. Feriali h. 9-13; 16-19. Festivi 9-13 Mon closed. 9 am-1 pm; 4 pm-7pm; Hols 9 am 1pm Nucleo centrale delle collezioni esposte sono 3.500 minerali, dei 5.000 campioni del fondo
Discepolo, appartenenti a 1.400 specie differenti del mondo. Central feature of the collections are the 3,500 minerals of the 5,000-strong Discepolo collection, with 1,400 different types from all over the world
L’area aecheologica di Paestum rappresenta un ottimo esempio di città greco-romana, di cui conserva l’impianto risalente al 500 a.C. con le imponenti mura, i templi e tutti gli edifici per gli esercizi pubblici come il Macellum, il Foro, l’anfiteatro, l’ekklesiasterion. The archaeological area of Paestum is a very well preserved example of an ancient Greek-Roman city with its impressive walls, the temples and all the buildings dedicated to public concern as the Macellum, the forum, the amphitheatre.
BENEVENTO
MUSEO CORREALE DI TERRANOVA
MUSEO ARCOS
Via Correale, 50 - Sorrento Tel. 081.8781846 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-14. Biglietti: 6 euro Tue closed. Wed-Mon 9 am - 2 pm. Tickets: 6 euro Ospita dipinti e arti decorative napoletane e straniere dal XVI al XIX secolo, ventagli, orologi e una delle più prestigiose collezioni di porcellane del XVIII secolo. The museum houses collections of Neapolitan and foreign paintings and decorative arts from the 16th to the 19th centuries, refined fans, clocks and one of the most prestigious collections of 18th century porcelain.
Corso Garibaldi, 1. Tel. 0824.312465 Lun chiuso. Mar-ven h.9.30-13.30/16.30-20.30; sab, dom e festivi h.10-14/16.30-21.30. Biglietti: euro 4; ridotto euro 2. Mon closed. Tue-Fri h.9.30-13.30/16.30-20.30; Sat, Sun and holidays h.10-14/16.30-21.30 Tickets: euros 4; concessions euros 2 Ubicato nei suggestivi sotterranei del Palazzo della Prefettura, il nuovo polo culturale – la cui direzione scientifica è stata affidata a Danilo Eccher – è diventato nel tempo un prestigioso punto di riferimento per le più interessanti sperimentazioni artistiche nazionali e internazionali. Housed in the striking basement of the Prefecture’s building since 2005, this new museum of contemporary – whose scientific direction has been given to Danilo Eccher - has already become an important point of reference for the most important artistic experimentations, both national and international.
PAESTUM AREA ARCHEOLOGICA DI PAESTUM
CASERTA BELVEDERE DI SAN LEUCIO
Via Magna Grecia, 919 - Info: 0828.811023 www.infopaestum.it Lun-dom h.9-1 ora prima del tramonto. Ingresso: 4 euro per gli scavi; 6,50 euro per scavi + museo. MonSun h.9-1 hour before sunset. Tickets: 4 euro for the archaeological area; 6,50 euro for archaeological area + museum
Via Atrio Superiore 81020 San Leucio (Ce) Info: 0823.873155; 800.411515 www.sanleucionline.it Orari: mar chiuso. Lun-dom h.9.30-18.30. Biglietti: 6 euro; scolaresche 3 euro. Opening hours: Tue closed; Mon-Sun h.9.30-18.30. Tickets: 6 euros; 3 euros for schools.
ment of the complex are the gardens. Scattered with fountains and cascades, they are rich in statues realized by the most famous sculptores of the time.
MUSEO DELLE CERE “LE MUSE”
Le antiche fabbriche della seta di epoca borbonica rivivono nello splendido complesso monumentale di San Leucio dove è possibile osservare gli strumenti originari del '700. The old manufactures of silk of the Bourbons live again in the beautiful Monumental Complex of San Leucio, where have been preserved the original engines dated back to 1700s.
REGGIA DI CASERTA
Tel. 0823.830456 www.museodellecerecaserta.it Il Complesso di Sant’Agostino ospita una collezione di statue di cera che rappresentano uomini e donne che hanno fatto la storia della regione. The charterhouse of Saint Agostino hosts a collection of wax statues representing men and women that have decided the fortune of the region.
CAPUA MUSEO PROVINCIALE CAMPANO DI CAPUA Corso Pietro Giannone, 1- Caserta Info: 0823.448084; 0823.277380 www.reggiadicaserta.org Orari: mar chiuso. Appartamento: lun-dom h.8.30-19; mostre: lun-dom h.9-18; giardini: lun-dom h.8.30-18. Biglietti: cumulativo 6 euro; appartamenti 4,20 euro; giardini 2 euro; bicicletta 1 euro. Riduzione per giovani dai 18 ai 25 anni e per i docenti delle scuole statali. Gratis per under18 e over65 e per gli studenti universitari di facoltà umanistche. Opening hours: Tue closed; royal appartment: MonSun h.8.30-19; exhibitions: Mon-Sun h.8.30-18; gardens: Mon-Sun h.8.30-18. Tickets: all inclusive 6 euros; rolyal appartments 4,20 euros; gardens 2 euros; bikes 1 euro. Concessions over18-under25. Free admission under18 and over65 and for Umanistic Faculties students. Costruita per volere di Carlo III di Borbone nella piana di Caserta su progetto del Vanvitelli, accando agli appartamenti storici, che retituiscono i fasti dell’antica corte borbonica, ha degli splendidi giardini che sono l’aspetto più scenografico del complesso. Disseminati di fontane e cascate, sono ricchi di statue realizzate dai più noti scultori dell’epoca. Built under Charles III of Bourbon after a project of the architect Vanvitelli, besides the royal appartments, which give a clear idea of the magnificence of Bourbons’ courts, the most spectacular ele-
Via Roma, 68 Tel. 0823.961402 Lun chiuso. Mar-sab h.9-13.30; dom h.9-13 Biglietto: euro 4,13; gratis under18 e over65; riduzioni per Touring Club, Icom, Artecard e gruppi (min 10 persone) Mon closed. Tue-Sat h.9-13.30; Sun h.9-13 Tickets: euros 4,13; free admission under18 and over65; concessions for Touring Club, Icom, Artecard and groups (min 10 persons) Principale museo storico della Campania, presenta la più importante collezione al mondo di Matres Matutae, la famosa madri rinvenute nell’antica Capua. Oltre alla sezione archeologica, comprende una ricca sezione medievale ed anche un’importante biblioteca. Main historical museum of Campania Regione, it hosts the most important collection of Matres Matutae of the world. Besides the archaeological section, the museum hosts a rich section dedicated to the Middle Age and a very important library.
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Charme è distribuito in omaggio nelle camere di 190 alberghi a 4 e 5 stelle. Ecco l’elenco. NAPOLI
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