giugno 2011
CHARME TUTTO IL BELLO ANNO VII - NUMERO 1 - GIUGNO 2011 (nuova serie) Reg. Tribunale di Napoli n. 1/2007 Questa rivista è distribuita in 190 alberghi a 4 e 5 stelle di Napoli e Caserta. Direttore responsabile: GIORGIO GRADOGNA Società editrice: Sisicom società cooperativa Via Nuova Poggioreale, 161 Centro Polifunzionale Inail - Torre 7 80143 Napoli Direzione e redazione: Via Nuova Poggioreale, 161 Centro Polifunzionale Inail - Torre 7 tel. 081.198.06.219 - 220 info@charmeitalia.it segreteria@sisicom.it Traduzioni: Ken Tobyn Stampa: Arti Grafiche Boccia - Salerno Concessionaria per la pubblicità: SpecialMedia Srl via Nuova Poggioreale Centro Polifunzionale Inail - Torre 7 80143 Napoli Tel. +39.081.195.62.813 commerciale@specialmedia.it Direzione editoriale: Sergio Gradogna Realizzazione in service: Specialmente srl - Napoli Coordinamento: Gabriele Scarpa Progetto grafico e impaginazione: Davide De Marco Immagini: AGN Fotoreporter, Archivio Sisicom, Archivio Specialmente, SG foto, Chiara Custagliola, Michele Attanasio (copertina)
Questa iniziativa è contro il “sistema” della camorra
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sommario
EDITORIALE La vetrina della Campania che piace di Giorgio Gradogna pag. 6
M. Cilento & f.llo dal 1780 Lo stile con più di due secoli di storia di Annalisa Palmieri pag. 54
LA STORIA
Nardelli gioielli Gioielli per sirene, incanto che ammalia di Annalisa Palmieri pag. 58
Vacanze al tempo dell'urbe Campania Felix, California di Roma di Gabriele Scarpa pag. 8
Sanseverino L’eccellenza italiana in cravatte di Eva Molea
L’Unità d’Italia in Campania Da Sapri a Teano, Terra Felix tricolore di Gabriele Scarpa pag. 16
Frey Wille Capolavori che esaltano la donna di classe di Melina Chiapparino pag. 64
Circoli velici storici L’oro di Napoli con vista a mare di Domenico Esposito
Maison Magic Tocchi di magia dipingono le nozze di Vera Amoroso pag. 66
Gli scogli, dai Faraglioni alla Pietra di Pozzuoli Rocce di mare ricolme di storia di Gabriele Scarpa
pag. 24
Regina 1880 La Francia di Pansu si scopre qui di Sarah Ricca pag. 30
DONNA CHARME Tiziana De Giacomo
pag. 36
pag. 62
pag. 68
Pietrasalata Scoglio antico che brilla nel mare di Napoli di Veronica Mosca pag. 70
CAMPANIA STYLE
Gustavo Renna Preziosi unici che sanno di storia di Eva Molea
pag. 72
Positano e Capri La moda che non tramonta mai di Domenico Esposito
Marlen penne Scrivere è come fare l’amore di Veronica Mosca
pag.74
Gioielli di mare La Musa degli orafi affiora dagli abissi di Annalisa Palmieri pag. 44
Turco Global Service Guidare sempre a cinque stelle di Eva Molea
pag. 76
Mariano Rubinacci London House Lo stile di Napoli non conosce confini di Annalisa Palmieri pag. 50
Centro Chemis La risposta naturale ai desideri di coppia di Sarah Ricca pag. 78
Paolo Scafora Opere d’arte da calzare con devozione di Annalisa Palmieri pag. 52
Alfa Marmi Soffi di vita nella pietra più nobile di Sarah Ricca
pag. 38
pag. 80
Crispino Parquet Legni d’autore da calpestare con classe di Sarah Ricca pag. 82 Gruppo Valente Immobiliare La strada più breve per trovare casa di Veronica Mosca pag. 84 Anna Clemente interior designer L’artista che disegna spazi d’avanguardia di Veronica Mosca pag. 86 CAMPANIA SAPORI Pesci e pescatori Napoli profuma ancora di mare di Gabriele Scarpa
pag. 88
Liquori della terra Elisir di lunga vita da Madre Natura di Gabriele Scarpa pag. 94 Cantine Tora L’aroma del Sannio in bottiglia di Melina Chiapparino
pag. 100
Limoncello Piemme Il nettare di Sorrento s’assapora in cielo di Veronica Mosca pag. 102 Madame Bonbon Fiabe di cioccolata nell’atelier del cacao di Melina Chiapparino pag. 104 MUSEI
pag. 105
MOSTRE & GALLERIE
pag. 112
Con il patrocinio di:
La vetrina della Campania che piace The showcase of beautiful Campania
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di Giorgio Gradogna
Charme si rinnova. Dopo 6 anni di vita da trimestrale vissuti in formato pocket, la vetrina delle eccellenze della regione raddoppia i suoi “spazi espositivi” di qualità. Con la nuova lettura ad album hanno ancor maggior risalto le immagini e quindi le bellezze offerte dalla Campania Felix. Da questo numero, inoltre, la rivista viene distribuita ogni sei mesi in 190 alberghi a 4 e 5 stelle per meglio seguire i flussi del miglior turismo d’elite e offrire uno strumento ancor più qualificato ai tanti lettori napoletani che apprezzano le qualità di questa terra. Charme continua, dunque,a perseguire con fiducia la mission per la quale è nata: rappresentare le innumerevoli ed esclusive peculiarità naturali, storiche, culturali e produttive che solo questo territorio è in grado di annoverare. Perché la Campania che piace è la Campania che ci piace. Il primo numero con la nuova veste offre una prospettiva del periodo estivo visto dal passato, quando i romani dell’Urbe avevano eletto la costa sublime come sede delle vacanze. L’imperatore Tiberio addirittura trasferì nell’Isola Azzurra la residenza dell’Impero, tanto era innamorato di questi spettacolari lidi. Visto dal mare, inoltre, il Golfo di Napoli svela miti, leggende e storia millenaria anche attraverso scogli che spesso ne diventano simboli nel mondo, come il caso dei Faraglioni. Charme racconta il percorso delle singolari e ormai eterne mode nate a Capri e Positano, stili del vestire che non hanno paragoni ma solo tanti imitatori. E, ancora, ecco come il mare si trasferisce, come una Musa, nelle luccicanti fatture di monili e gioielli. E infine la vetrina delle griffe della grande moda “made in Naples” e dei più qualificati e particolari prodotti della terra. Charme has been renewed. After six years as a quarterly pocket magazine, the showcase for the region’s excellence has doubled in size to offer more beautiful images of exquisite Campania Felix. It will now be published twice-yearly and distributed to 190 four-and five-star hotels to cater for the needs of elite tourism and to provide its many Neapolitan readers with an even more qualified source of local information and entertainment.Charme will continue to show the best because we love the best of Campania. The first issue with this new format takes a look at the summer season as it once was, when the Romans chose this sublime coastline for their holidays or even as the seat of imperial power, as Emperor Tiberius did when he moved his official residence to his beloved Capri. Seen from the sea, the Bay of Naples hints at myths, legends and over two millennia of history through rocks and cliffs that have become landmarks recognised all over the world, like Capri’s famous Faraglioni stacks. The sea also allows Charme to praise the eternal fashions created in Capri and Positano, and its beauty is transferred, as if by a Muse, into sparkling jewels. Finally, there is high fashion “made in Naples” and exquisite local produce. 6
editoriale
La storia
Vacanze al tempo dell'urbe 8
Campania Felix, California di Roma Campania Felix, Rome’s California Residenze di lusso a due passi dal mare. Da Cuma a Sorrento, passando per Capri, Oplonti e Neapolis qui i romani, dediti all’otium, costruirono le loro più belle ville di Gabriele Scarpa
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I romani la chiamavano Campania Felix per rimarcarne la ricchezza del suolo e l’aria salubre. Ma già i nocchieri dell’Ellade, prima di loro, avevano scelto quei fertili litorali per stabilirvi insediamenti ed empori commerciali. Sarà un caso se la California del Tevere aveva tra le sue perle più brillanti approdi favolosi e sgargianti come Neapolis, Capri, l’area flegrea e la lussureggiante costa stabiese? Fu qui che, duemila anni fa, i dominatori dell’Urbe scelsero di edificare le dimore più sfarzose. Case da mille e una notte, realizzate sulle balze di scogli e colline a pochi passi da un mare terso e cristallino.
The Romans named it Campania Felix for its healthy air and fertile lands but Greek settlers before them had recognised the region’s potential for colonies and trading ports. Neapolis, Capri, the Phlegrean Fields and the coast of Stabia were to become ‘Rome’s California’, where patrician families built luxury villas on the cliffs and hillsides with breathtaking views and thermal baths supplied by volcanic springs from Mt. Vesuvius or from the ‘burning fields’ of the Solfatara. These were not just leisure villas but the palaces of power from which to run the empire. The tyrant Silla found peace in the quiet countryside of Pozzuoli after the mayhem of the civil war, but the emperor Augustus 9
La storia
Sfruttavano le sorgenti d’acqua termale che sgorgavano dal Vesuvio e i vapori prodotti dalla “terra di fuoco” della Solfatara per ritemprarsi dopo le fatiche quotidiane. Tentazioni che solo la Capuania, terra di Capua, seconda città Italica per estensione e popolazione subito dopo Roma, era in grado di offrire al villeggiante di turno. Sorsero così ville con panorami mozzafiato, munite di ogni confort. Luoghi per soli vip, residenze per patrizi e imperatori. Ma anche centrali di potere. Palazzi da cui dettare leggi e ordinamenti. Augusto scelse il Monte Somma per la sua dimora più importante. E qui decise di rimanere, rinunciando per sempre al caos di Roma. Prima di lui, il tiranno Silla aveva scelto la quiete di Pozzuoli per ritemprarsi dalle fatiche della guerra civile. La villa di Ottaviano, coperta dalle colate laviche, è stata di recente riportata alla luce: il solo frontone di quello che un tempo doveva essere l’ingresso è così grande da far impallidire tutte le altre costruzioni dello stesso periodo. Se Augusto puntò sul verde lussureggiante del Vesuvio per il suo “buen retiro”, Tiberio non fu da meno scegliendo il monte più alto di Capri per il suo palazzo imperiale. Una costruzione a più livelli, quasi una piccola città-castello: da qui si governava Roma a distanza. E qui era possibile godersi il più sano dei relax, tra bagni, nuotate e tiepidi massaggi. Il suo esempio fu imitato da altre famiglie nobiliari dell’Urbe che adottarono l’Isola Azzurra per le loro “case di rappresentanza”. Tutte munite di impianti termali, vasche per l’allevamento di pesci e picco10
A destra (e nella foto d’apertura), i resti della villa di Tiberio a Capri. Nelle altre immagini, ruderi dei bagni della Regina Giovanna a Sorrento ed altri resti romani sull’isola di Capri e una panoramica degli scavi di Cuma nell’area Flegrea.
chose Mt. Somma for his spectacular villa, which has recently been excavated from the lava around the town of Ottaviano to reveal a façade of what must have been only the entrance, which is simply huge compared to other contemporary buildings. His successor Tiberius chose the highest mountain on Capri for the site of his imperial palace. Laid out on several levels, it was a citadel from which he governed Rome between baths and massa-
ges, a lifestyle that was imitated by many noble families who came to the Azure Isle or the nearby mainland for its bathing facilities, easy mooring and wonderful seafood. The consul Lucullus chose the rocky shore of Neapolis for his holiday home, where he held lavish dinner parties with delicacies from the four corners of the empire to delight his guests, while Asinius Pollio built a sumptuous villa on the Trentaremi promontory in Naples.Sorrento was extremely
li approdi dai quali salpare alla volta del Tevere. Come quella dell’ex console Lucullo, che scelse la roccia napoletana di Megaride e la collina di Pizzofalcone per i suoi appartamenti regali in cui organizzava pranzi lussureggianti con libagioni fatte arrivare dagli angoli più remoti dell’impero per la gioia di amici e invitati. O come la villa del cavaliere Asinio Pollione, cantato da Virgilio, i cui ruderi ancora
oggi svettano sul promontorio di Trentaremi alla Gaiola nel quartiere Posillipo a Napoli. La zona oggi nota con il nome “bagni della Regina Giovanna” a Sorrento era invece uno dei luoghi di villeggiatura più gettonati dai patrizi romani. È proprio ad uno di questi che si deve l’edificazione della villa i cui resti sono ancora ben visibili a due passi dalla battigia. Fonti del
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tempo individuano in Pollio Felice il costruttore dell’edificio che si trovava presso la Punta del Capo di Sorrento, ma recentemente si è stabilito che in realtà Pollio Felice edificò l’altra villa limitrofa, quella del Capo di Massa e non quella della Regina Giovanna. Chiunque ne sia l’artefice si tratta comunque di un’opera architettonica degna di rilievo risalente all’incirca al I secolo a.C. Altri luoghi da favola, pur preferiti dal jet set capitolino si trovavano a Cuma, Pozzuoli e Stabia. La Terra del Mito, dove gettavano l’ancora le navi della flotta imperiale, fu scelta dai componenti della famiglia imperiale di Nerone. Fu qui che il grande incendiario uccise la madre, pugnalandola a morte dopo che la donna era riuscita a scampare a un naufragio organizzato dallo stesso figlio nelle acque di Capo Miseno. Fu invece sul litorale oplontino dell’attuale abitato di Torre Annunziata, a pochi passi dal villaggio fluviale di Pompei, che la gens Poppea, imparentata con la moglie di Nerone, si fece edificare l’omonima villa: uno spettacolo nello spettacolo, formato da stanze e colonnati che si inseguono in un gioco geometrico di vuoti e di affreschi culminante in due enormi piscine laterali di cui una riportata alla luce, l’altra ancora sepolta sotto gli spazi dell’antica Real Fabbrica d’Armi borbonica. A poche centinaia di metri dagli “ori di Oplonti”, negli attuali territori di Boscotrecase e Boscoreale, sorgevano altre ville nobiliari tra cui quella immensa di Agrippa Postumo, plenipotenziario di Augusto che pure scelse quei luoghi per 12
La storia
A lato, i resti della stupenda villa di Pollione a Posillipo. Nell’altra pagina, ancora reperti della villa di Posillipo e lo stupendo impianto della villa patrizia di Poppea a Oplonti, odierna Torre Annunziata.
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A sinistra, l’arco naturale dei Bagni della Regina Giovanna a Sorrento. Era qui, in questo straordinario specchio d’acqua che, ai tempi dell’antica Roma, sorgeva una straordinaria villa patrizia.
ritemprarsi dal tran tran della politica. Alcuni degli affreschi di quella villa sono oggi in mostra nelle stanze del Metropolitan Museum di New York. Altre ricche dimore furono edificate sulla collina di Varano a Stabia. Praticamente a picco sul mare. Perché i romani avevano buon gusto nello scegliere il luogo in cui trascorrere le vacanze. E dopo averlo scelto, lo adottavano. Mettendovi radici fino alla morte. Perché lasciare una terra così splendida e ricca era praticamente impossibile. 14
popular with Roman patricians like Pollius Felix, who built luxury villas on the coast. Cumae, Puteoli and Stabiae were also favoured, not only as harbours for the imperial fleet but also by the emperor Nero who stabbed his mother to death after failing to drown her in a boating ‘accident’ at Misenum. His wife Poppea’s family had a lavish villa at Oplontis, with intertwining colonnades that led to two spectacular swimming pools. Agrippa Postumus built an immense luxury residence in the adjacent countryside, frescoes from which are on show in New York’s Metropolitan Museum.
La storia
L’Unità d’Italia in Campania 16
Da Sapri a Teano, Terra Felix tricolore The tricolore flies, from Sapri to Teano Centocinquant’anni e non sentirli. Quando Garibaldi consegnò l’Italia a re Vittorio Emanuele I luoghi del Sud in cui il Risorgimento è diventato storia di Gabriele Scarpa
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C entocinquant’anni e non sentirli. Esistono luoghi in Campania in cui la storia si è fermata. Cristallizzandosi quasi. E rimandando a fatti ed eventi che sanno di tricolore. Centocinquant’anni fa, appunto: marzo 1861, il mese dell’Unità d’Italia. Passata anche e soprattutto da Napoli, antica capitale del Regno delle Due Sicilie. Conquistata dalle truppe di Garibaldi, associata alla corona sabauda. E poi scelta come palco trionfale per il re del Piemonte, Vittorio Emanuele, che qui sfilò in corteo, subito dopo l’annessione, sfidando la collera di giove pluvio che gli sciolse la tintura di baffi e capelli
The Unification of Italy?Also in Campania. AIt has been 150 years since March 1861 when the battle for unification was finally won, but in some parts of Campania time seems to have stood still. Naples, the former capital of the Kingdom of the Two Sicilies, was captured by Garibaldi and chosen by King Victor Emanuel of Piedmont as the venue for his triumphal procession, an event that lost some of its dignity when a sudden rain shower caused the King’s dyed hair and moustache to leave blue streaks on his face. The ‘Hero of the Two Worlds’ had met his king at Teano on 26 October 1860 after 17
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lasciandogli un irriverente rivolo azzurrognolo sul volto. Napoli, dunque. E la Campania. Luoghi in cui si è fatta letteralmente l’Italia. Chi non ha mai sentito parlare di Teano, passata alla storia per essere stato il luogo del celebre incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele? E’ il 26 ottobre del 1860. L’eroe dei due mondi ha appena respinto la controffensiva borbonica sul Volturno, contribuendo a spezzare la resistenza delle truppe duosiciliane nella cittadella di Capua. Il re di Torino, dopo aver occupato i territori pontifici delle Marche e dell’Umbria è penetrato nel Regno di Napoli marciando verso Sud. Secondo la memorialistica risorgimentale i due si incontrano a Teano, suggestivo borgo in provincia di Caserta, dove il capo delle camicie rosse consegna ufficialmente al sovrano di casa Savoia “l’Italia unita” ritirandosi a svernare a Caprera dopo aver smobilitato i suoi Mille. Tuttavia, il punto esatto del vertice è ancora oggi oggetto di dibattito. Sembra infatti che Garibaldi e Vittorio si siano effettivamente incontrati al bivio di Taverna della Catena, nella vicina Vairano Scalo, frazione del comune di Vairano Patenora, anche se ulteriori testimonianze identificano il luogo del summit con il ponte di Cajanello a Teano. Insomma: la controversa rimane aperta. Ma perché Vittorio Emanuele si era convinto a marciare verso gli antichi domini partenopei? La risposta è semplice: il 20 settembre del 1860 Garibaldi aveva scritto una lettera al sovrano di casa Savoia per “rimettergli il supremo potere” e consegnargli la nuova provincia di Ter18
A destra, la famosa stretta di mano tra Giuseppe Garibaldi e re Vittorio Emanuele a Teano. Fu in quell’occasione che l’eroe dei Due Mondi consegnò, di fatto, l’Italia al sovrano di casa Savoia. A destra, le scale della Reggia di Caserta, dove pure alloggiò il capo dei Mille, e una veduta di Sapri e Sala Consilina, due località del Salernitano, attraversate da Garibaldi durante il suo viaggio verso Napoli. In apertura, una tela raffigurante una fase della battaglia del Volturno.
halting the Bourbon counter-offensive on the river Volturno and defeating their army at Capua. Teano is a small market town near Caserta where the leader of ‘The Thousand’ officially consigned a united Italy to the house of Savoy, although the exact location of their meeting is a subject of heated debate. Why had Victor Emanuel of Savoy marched south to the Neapolitan kingdom?
Because, on 20 September 1860 Garibaldi had written a letter to his king, assigning him supreme power, from the Caserta royal palace, a symbol of the Bourbon dynasty in Campania. Garibaldi had chosen the palace to rest after his four month march from Sicily to Lazio and it was here that he saluted the rank and file of his army. A commemorative stone of this historic event stands in Caserta’s Via Mazzini.
ra di Lavoro. Lo scrittoio prescelto si trovava negli spazi sfarzosi della Reggia di Caserta, uno dei luoghi simbolo della dinastia borbonica in Campania. Diventata, di punto in bianco, emblema nazionale. Garibaldi aveva scelto bene il palazzo in cui riposarsi dopo la marcia che in poco meno di quattro mesi lo aveva portato dalla Sicilia fino ai confini del basso Lazio. Fu nel piazzale della reggia, il 6 no-
vembre di quello stesso anno, che il generale salutò i suoi uomini dopo averli schierati in riga. Una lapide che ne attesta la storica presenza. Si trova in via Mazzini a Caserta. Se restano dubbi circa l’esatta ubicazione dell’incontro di Teano non ve ne sono, invece, per il posto in cui “don Giuseppe” entrò per la prima volta a Napoli, praticamente a ridosso dell’attuale sta-
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Garibaldi had entered Naples at Porta Nolana on 7 September 1860, a scene depicted in a painting by Antonio Licata, now in the San Martino charterhouse; the general on a white horse surrounded by celebrating patriots with the Maschio Angioino castle and a smoking Mt. Vesuvius in the background. In actual fact, Garibaldi had entered Naples in a somewhat less military manner, seated on a train from Salerno without firing a single shot because the bulk of his forces arrived only two days later. A stone obelisk commemorates the day that Giuseppe Garibaldi set foot on Neapolitan soil (near Porta Nolana) and established his residence in the 18th century Palazzo d’Angri near Piazza Dante where he gave the townspeople a stirring speech. To reach Naples, Garibaldi had landed at Sapri on 3 September 1860 and marched across the entire province of Salerno, appointing Giovanni Matina as ‘Governor of the Province of Salerno” and Giacinto Albini as ‘Governor of Basilicata’ in Auletta (province of Salerno), a town that later rebelled against the government troops in July 1861 and resulted in the deaths of at least forty people shot by the soldiers. From Auletta, Giuseppe Garibaldi reached Eboli where he was the guest of the La Francesca family (lawyer Francesco La Francesca), who offered the General a dinner so lavish that a huge number of chickens had to be slaughtered to feed his retinue. On his arrival in Salerno, general Giuseppe Garibaldi decided that the 15th century Augustan monastery should be transformed in the seat of local government. 20
zione della Circumvesuviana di Porta Nolana. Proprio all’uscita di quella che il 7 settembre del 1860 era il capolinea della Napoli-Portici, la prima ferrovia d’Italia. Un quadro di Antonio Licata custodito nella certosa di San Martino mostra Garibaldi che fa il suo ingresso nella città di Partenope in sella a un cavallo bianco attorniato da centinaia di patrioti festanti, con sullo sfondo il Maschio Angioino e il Vesuvio fumante. In realtà, le cose non andarono proprio così. Il generale, infatti, arrivò sì a Napoli, ma in maniera molto
In alto a sinistra, una foto dei Mille. Sotto, la casa di Eboli in cui Garibaldi fu ospite per un giorno; la scultura con la bandiera tricolore che ricorda l’incontro di Teano e la stele di corso Garibaldi a Napoli che segna il posto in cui il generale (in basso accolto dalla folla) toccò per la prima volta il suolo della città.
meno marziale, viaggiando comodamente seduto in treno, proveniente da Salerno. Concedendosi anche una breve pausa toilette lungo il percorso. Garibaldi approdò in città senza sparare un solo colpo, con pochi uomini al seguito (il resto della truppa lo raggiunse due giorni dopo, il 9 settembre). Solo dopo il suo arrivo alla stazione si formò un corteo di dieci carrozze che attraversò la capitale. Il luogo in cui il Nizzardo mise per la prima volta piede sul suolo partenopeo è ricordato, oggi, con un caratteristico obe-
La storia
lisco di pietra e un lungo nastro d’asfalto (che collega via Marina con piazza Carlo III), dedicato appunto all’eroe dei due mondi. A Napoli il generale prese alloggio nel settecentesco palazzo d’Angri a pochi passi da piazza Dante e da qui parlò alla folla arringandola. L’edificio, di proprietà del principe Doria, eretto su precedenti abitazioni acquistate dal Tribunale della Fortificazione nel 1755, deve gran parte della sua fama proprio alla presenza del generale. Prima di arrivare in riva al Golfo, il capo dei Mille attraversò la provincia di Salerno in lungo e in largo. Partendo da Sapri, dove era sbarcato il 3 settembre del 1860, passando, poi, per Sala Consilina, dove il 5 settembre nominò Giovanni Matina “Governatore della provincia di Salerno”; fino ad approdare nel borgo di Auletta, dove lo stesso 5 settembre nominò Giacinto Albini “Governatore della Basilicata”. Auletta fu anche protagonista di uno dei più controversi episodi che caratterizzarono il periodo post risorgimentale. Nel luglio del 1861, infatti, a unità nazionale già proclamata, il paese insorse contro le truppe governative. Che reagirono aprendo il fuoco sui rivoltosi e uccidendo almeno una quarantina di persone. Da Auletta, Garibaldi procedette a tappe forzate fino a Sicignano degli Alburni e poi ad Eboli dove stazionò, il 6 settembre del 1860, ospite della famiglia dell’avvocato Francesco La Francesca. Il palazzo in cui il generale si fermò a pranzo si trova nell’attuale via La Francesca, a pochi metri da piazza della Repubblica: una lapide di marmo ricorda l’evento… culinario. Il 22
A sinistra, il portale colonnato di palazzo D’Oria d’Angri a Napoli. Dal balcone sovrastante Giuseppe Garibaldi (in basso, nel dipinto) parlò ai napoletani arringando la folla venuta ad ascoltarlo.
pranzo in onore del generale, raccontano le cronache, fu così sontuoso che, per l’occasione furono ammazzati un gran numero di polli, giacché a tavola sedette tutto lo stato maggiore garibaldino. Da Eboli l’eroe dei due mondi raggiunse Salerno. Fu lui a decidere che l’ex monastero agostiniano del XV secolo oggi noto come Palazzo Sant’Agostino, sede dell’amministrazione provinciale, fosse trasformato in prefettura.
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Circoli velici storici 24
L’oro di Napoli con vista a mare The gold of Naples with a sea view Vita di club velici alle falde del Vesuvio. Tra Megaride e Posillipo la bella Partenope ha costruito il suo prestigio La città dei circoli è un’oasi d’elite racchiusa in cento anni di storia e sport di Domenico Esposito
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Vita di club velici alle falde del Vesuvio. Tra l’isolotto di Megaride, il Monte Echia e Posillipo, tutto al fronte del mare, Napoli ha costruito il suo prestigio. Cartolina da sogno che ha fatto il giro del mondo. Fotografia di una città vincente, che ha saputo ammaliare e conquistare Capi di Stato, ministri, ambasciatori e premi Nobel. La Napoli esclusiva dei Circoli è racchiusa in queste oasi d’elite che raccontano cent’anni di storia e tanti successi nello sport. Paradisi incastonati nei salotti buoni dell’antica capitale. Patrimoni culturali da preservare che rendono lustro alla terra cui ha dato forma la Sirena Partenope. Eccoli allora i circoli made in Naples.
Naples’ traditional and exclusive rowing and sailing cubs have contributed to the city’s sporting success for over 100 years. The Circolo Italia dates back to 1889, winning the first Italian rowing championship in 1896 and two of its members were on Luna Rossa, the yacht that won the Louis Vitton Cup in Auckland in 2000. In its 120 year history, the club has also instituted regattas and races that are among the oldest in Italy and Europe while steadfastly preserving the club’s facilities and its members’ privacy. Another historic club is Savoia, named after King Umberto I of Savoy, who supported the club when three members died in a yacht race. Victor 25
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A destra e nella foto in basso dell’altra pagina, gli interni del circolo Savoia e quelli della Canottieri Napoli. In basso, in questa pagina (nella foto in bianco e nero), la storica Coppa Lysistrata. Il trofeo fu donato nel 1909 dal magnate sir James Gordon al circolo Italia ed oggi viene messo in palio per la più antica regata remiera d’Italia, seconda in Europa per anzianità solo alla Coppa del Re d’Inghilterra. Nell’altra pagina, in alto, manovre in corso durante una regata.
Emanuel III was the club’s patron until his exile in 1946, during which time Caprice won the Gornot Bennet cup three times. Their 1000 square metre premises include lounges, offices and leisure facilities with a breathtaking view of Castel dell’Ovo. The club achieved success after success between the wars and became an Olympic venue at which Dragone Venilia won a bronze medal for Italy. The Savoia has strict rules: jacket 26
and tie are obligatory for dinner, cell phones are banned and ladies must be accompanied. Savoia won the silver medal at the Athens 2007 world rowing championships and Mascalzone Latino flew the club’s flag at the Vuitton Cup in Valencia. Circolo Canottieri Napoli also boasts a ninety-year history and countless successes in water polo, swimming, rowing and sailing. The 7000 square metre premises near the city harbour
Si parte dal Circolo del Remo e della Vela Italia, di straordinaria eleganza e riservatezza nella sua semplicità. Un’istituzione presente sulla scena fin dal 20 novembre 1889, anche se l’attuale denominazione è in vigore solo dal 1946 a seguito della fusione tra il Real circolo Canottieri Italia e il circolo Partenopeo della Vela. La storia sportiva dell’Italia è costellata di successi internazionali: dal 1896, quando a Como fu conquistato il primo campionato italiano di canottaggio, fino al 2000, quando i soci Francesco de Angelis e Lars Borgstrom, timoniere e scottista di Luna Rossa, si aggiudicarono ad Auckland la Louis Vitton Cup. Altra chicca: nel 1909 sir James Gordon Bennet Junior, magnate dell’editoria newyorkese, dona al Circolo la Coppa Lysistrata, che ha il nome del suo panfilo, messa in palio nello stesso anno. Nasce così la più antica regata remiera d’Italia, seconda in Europa per anzianità soltanto alla Coppa del Re d’Inghilterra. Ma non finisce qui: nel 1954 il conte Paolo Matarazzo di Licosa dona una coppa intitolata al padre e viene istituita la Regata dei Tre Golfi che si corre negli specchi d’acqua di Napoli, Salerno e Gaeta e il cui prestigio, nel Mediterraneo, è secondo solo a quello della Giraglia. Oltre 120 anni di storia e una politica attenta alla salvaguardia degli spazi e della riservatezza hanno fatto del Circolo Italia una esclusiva “casa dei soci”. Altro storico Circolo napoletano è il Savoia, ubicato fin dal 1893 nella suggestiva cornice di Santa Lucia. Fondato con il nome di Circolo Canottieri Sebezia da undici soci del Canottieri Italia. il “Savoia” suscita subito l’interesse del re Umberto I e dell’erede al trono Vittorio Emanuele. La casa regnante non esita a mobilitarsi a favore del Sebezia, quando il circolo viene scosso dalla drammatica morte di
tre marinai nel corso di una competizione remiera. Così i soci decidono di cambiarne la denominazione, inserendo il nome Savoia. Successivamente il nuovo re, Vittorio Emanuele III, nell’anno della sua ascesa al trono, concede al Savoia la patente di Circolo Reale e ne assume la presidenza onoraria fino al giorno della sua partenza per l’esilio ad Alessandria d’Egitto (1946). Intanto, arrivano anche i primi successi: lo yacht Caprice si aggiudica
per ben tre volte di fila la coppa Gornot Bennet in Costa Azzurra, trofeo riservato agli yacht di venti tonnellate quasi tutti appartenenti alle famiglie reali d’Europa. Nel 1926, lo storico presidente del Calcio Napoli, Giorgio Ascarelli, acquista e cede al Savoia per la cifra di 300 mila lire tutti i locali di Banchina Santa Lucia. Ecco, dunque, che prende forma un sito da mille mq con locali di rappresentanza, saloni, sala da pranzo, di lettura e da biliardo, cucina, bar, segreteria e una terrazza esterna con vista mozzafiato sul Castel dell’Ovo. Tra le due guerre il colore blu savoia del polo di Santa Lucia continua a mettersi in evidenza grazie ai successi ottenuti nella vela e nel canottaggio e nel 1960 viene scelto quale centro operativo delle gare olimpiche di vela, vincendo pure una medaglia di bronzo con il Dragone Venilia. Le regole, all’interno del Savoia, sono chiare: si cena sempre con giacca e cravatta sia d’estate che d’inverno, i telefonini devono essere spenti e le signore accompagnate. I successi conquistati nella vela spingono il Coni a conferire al circolo “Il Collare d’Oro al Merito sportivo” e, nel 2003, la bacheca del Savoia si è arricchita con l’argento ai campionati del mondo di canottaggio di Atene. Nel 2007 il guidone del circolo Savoia è stato issato sulla barca “Mascalzone Latino” dell’imprenditore partenopeo Vincenzo Onorato che ha preso parte alle regate della “Vuitton Cup” nelle acque di Valencia. Le vittorie sportive sono peculiarità anche del circolo Canottieri Napoli, la cui lunga storia ultranovantenne, ha sempre occupato una posizione di vertice. Basta spulciare il palmares per rendersi conto dei trionfi centrati nella pallanuoto, nel nuoto, nel canottaggio e nella vela: insomma, motivo di vanto per la città partenopea. Immerso nella verde oasi dei
La storia
giardini del Molosiglio, a un passo dalla diga foranea del porto di Napoli e con una vista sul Golfo che esalta la bellezza del capoluogo, il circolo si estende su una superficie di oltre 7 mila mq coperti con saloni che ospitano manifestazioni e riunioni conviviali per oltre 400 persone. Il Canottieri offre possibilità di ormeggio a circa 150 imbarcazioni, dispone di parcheggi, due campi da tennis in terra rossa, due piscine. L’attività del Circolo comprende – oltre alle manifestazioni sportive – anche tornei di bridge, di burraco, eventi culturali, mondani, corsi di ballo, recitazione e teatro. Ma il circolo Canottieri Napoli è soprattutto scuola di vita per migliaia di giovani, cui vengono impartiti i valori dell’impegno, della competizione leale, del sacrificio e dell’organizzazione vincente. E che ha saputo regalare alle platee mondiali un campione come il pluridecorato e olimpionico Massimiliano Rosolino. Il tour tra i circoli storici di Partenope si chiude facendo scalo al Circolo nautico Posillipo, sorto nel 1925 da una frangia scissionista dell’Italia sotto il nome di “Giovinezza” e con Benito Mussolini in qualità di presidente onorario. Arrivano subito numerosi successi in ambito sportivo, ma nel 1943, in seguito alla caduta del regime, il Giovinezza viene requisito dalle truppe alleate per poi rinascere sotto il nome di Yacht Club Canottieri Posillipo. Cambiano anche i colori sociali e si adotta il rosso della passione e il verde della speranza sui quali svetta una croce di Sant’Andrea. Negli anni Sessanta, in occasione delle Olimpiadi, l’allora presidente Gaetano Cerbone amplia il Posillipo e il suo porticciolo, avvicinando di nuovo la città e le istituzioni alla vita del Circolo. Giulio Andreotti posa la prima pietra, mentre il Presidente Gronchi inaugura la sede 28
Nella foto d’apertura, l’equipaggio di Mascalzone Latino impegnato in una regata della Coppa America. Nel 2007 la stupenda imbarcazione dell’imprenditore partenopeo Vincenzo Onorato ha issato il guidone del circolo Savoia alle regate della “Vuitton Cup” che si sono svolte nelle acque di Valencia. A lato, l’olimpionico Max Rosolino, cresciuto nel circolo Canottieri Napoli. In alto, a sinistra, il molo del circolo e, a destra, una veduta dei moli di Posillipo dove ha sede l’altro storico circolo nautico partenopeo.
ristrutturata: il Posillipo torna a essere così una passerella ambita da una parte del jetset. Non solo mondanità, ma anche e soprattutto palestra di campioni che, nel corso degli anni, hanno dato lustro all’intero Stivale. La struttura principale del Circolo Posillipo si completa con due impianti satellite: la piscina Carlo Poerio al corso Vittorio Emanuele e il complesso sportivo per canottaggio sul lago di Patria.
has spectacular views of the bay, seating for over 400 people, moorings for about 150 boats and parking and sports facilities. Canottieri also hosts bridge tournaments, cultural and society events and acting and dance courses, but it is primarily a club that teaches the importance of fair play and commitment, of which Olympic swimming champion Massimiliano Rosolino is a fine example . Finally, the Posillipo club was foun-
ded in 1925 with Benito Mussolini as honorary president until 1943 when it was requisitioned by the Allies and renamed Posillipo Canottieri Yacht Club. In the 1960s the club’s facilities were refurbished and extended and it was frequented by the jet set but it was primarily a training ground for future champions who could take advantage of the club’s swimming pool and its rowing centre on Lake Patria.
La storia
Gli scogli, dai Faraglioni alla Pietra di Pozzuoli 30
Rocce di mare ricolme di storia Rocks of the sea full of history Sentinelle di pietra. Blocchi calcarei modellati dalle onde, attrattiva per turisti e villeggianti Nelle acque di Partenope le correnti lambiscono i custodi del tempo di Gabriele Scarpa
L
La storia scolpita dal mare. Cullata dalle onde. Modellata da venti e tempeste. Scogli che sembrano pietre, ma pulsano vita e ricordi. Sussurrano fatti e leggende. Custodiscono rovine rese preziose dal tempo. Rovigliano, Megaride, i Faraglioni e la Pietra di Pozzuoli. Più che semplici blocchi calcarei erosi dal Tirreno. Isolotti, forse. Un tempo abitati. Sede di templi, castelli e ricche dimore, poi consegnati ai forzieri della memoria. Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia raccontava che i pesci della “Petra Herculis”, presso Stabia, erano così voraci da divorare l’esca senza abboccare all’amo. Parlava di Rovigliano, lo scrittore romano. Parlava del-
Rock formations. From Capri’s Faraglioni to the Stone of Pozzuoli. History built on rock. At first sight mere rocks or tiny islands rising above the waves, Rovigliano, Megaris, the Faraglioni stacks and the Stone of Pozzuoli were once inhabited and bear witness to the history and legends of the Bay of Naples. In his Naturalis Historia, Pliny the Elder mentions the small island of Petra Herculis (Rovigliano) at the mouth of the river Sarno near Stabiae (Castellammare) and the temple to Hercules which stood there, but it was later the scene of the Longobards’ final bloody battle and home to a monastery devoted the Archangel Michael. Under the Spanish vice31
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A destra, l’antica Petra Herculis oggi nota con il nome di Scoglio di Rovigliano. Nella pagina di apertura e nella pagina a destra, i Faraglioni di Capri. In basso il Castel dell’Ovo edificato sulle rovine della villa romana di Lucullo, sullo scoglio napoletano di Megaride. Veduta dall’alto dello scoglio.
roys, Rovigliano was equipped with lookout towers watching for Saracen pirates and it was further fortified in the Bourbon age to assume its present-day appearance. Capri’s famous Faraglioni stacks are named after the Greek word for lighthouse (pharos) because Greek settlers would light fires on their summit to guide mariners through sandbanks and reefs. The stack closest to Capri is called Stella and rises to a height of 109 32
metres, the central Faraglione di Mezzo is 81 metres tall and traversed by a 60 metre long natural tunnel, while Scopolo reaches an altitude of 104 metres. A fourth much larger but lower stack, Monacone, is thought to have housed the tomb of Masgaba, the African architect who built some of Capri’s most luxurious imperial villas. In his Aeneid, Virgil cites the Faraglioni as the home of the Sirens who lured ships to their ruin, but these fish-
l’isolotto posto alla foce del Sarno a metà strada tra Torre Annunziata e Castellammare. Duemila anni fa quella pietra, che deve, forse, l’origine del nome alla famiglia dei Robilii (ma non è escluso che il termine Rovigliano derivi dalla pianta erbacea “robilia” che cresceva sulle sue balze), ospitava un santuario dedicato al mitico eroe. Fu su quello scoglio, incastonato quasi nel cuore del Golfo, che i Longobardi combatterono la loro ultima sanguinosa battaglia. E fu sempre a Rovigliano che, in pieno Medioevo, vide la luce un monastero dedicato al culto di San Michele Arcangelo e Santa Barbara, Vergine e Martire. Durante gli anni del vicereame spagnolo, la “petra” fu fortificata e munita di torri di guardia per difendere la vicina costa dalle scorrerie dei saraceni. Lo scoglio di Rovigliano assunse così una funzione militare che mantenne inalterata fino all’epoca dello stato borbonico, quando fu ulteriormente fortificato per assumere l’aspetto del fortilizio che conserva attualmente. Dalle rovine di Rovigliano all’Isola Azzurra il passo è breve. Poche miglia nautiche separano, infatti, la sentinella di Ercole dal buen ritiro di Tiberio. Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare dei mitici Faraglioni, simbolo per antonomasia della bella Capri. Sembra che il nome “Faraglioni” tragga origine dalla parola greca “pharos” (faro). In epoca antica, per guidare la navigazione i nocchieri delle Poleis si orientavano utilizzando le alture della costa come punti di riferimento: mettevano sulle loro cime dei fuochi che restavano accesi durante la notte. In questo modo i timonieri evitavano di arenarsi o di andare a cozzare contro secche e rocce. E’ probabile, dunque, che gli stessi Faraglioni di Capri, vista l’enorme mole che li contraddistingue, abbiano assun-
to questo scopo nell’antichità segnalando i punti di passaggio ai timonieri che si addentravano nelle acque del Golfo. I Faraglioni rappresentano il marchio di Capri, l’isola più conosciuta al mondo. Il primo, attaccato alla costa, si chiama “Stella” e misura 109 metri di altezza. Quello di mezzo è ribattezzato “Faraglione di Mezzo”: è alto 81 metri ed è attraversato da una suggestiva galleria naturale lunga circa 60 metri. Quello più esterno si chiama “Scopolo” e misura 104 metri. Leggermente appartato, alle spalle degli altri tre, svetta un quarto faraglione, più piccolo ma molto più esteso. Sul “Monacone” il ritrovamento dei resti di una scala romana sulle sue balze che ha alimentato la leggenda che il “quarto faraglione” fosse stato adibito, nell’antichità, a monumento funerario per Masgaba, il mitico architetto africano che firmò alcune tra le più belle e prestigiose ville imperiali dell’isola. I Faraglioni hanno sempre stimolato la fantasia, a tal punto che lo stesso Virgilio li citò nell’Eneide legandoli al mito delle Sirene, le spaventose quanto affascinanti creature marine che con il loro canto ammaliavano gli equipaggi delle navi, facendoli naufragare. Se abitavano sotto i Faraglioni oppure nei vicini scogli di Punta Campanella, questo sta alla fantasia del lettore deciderlo. Perché trattandosi di grotte e scogliere sommerse nulla al mondo può aver impedito alle mitiche fanciulle dalla coda di pesce di nuotare fino alla vicina Penisola. Fino agli scogli di Punta Campanella, per capirci. Estrema propaggine della Costa di Sorrento, il luogo in cui, milioni di anni fa, la terra si spaccò in due, dividendo per sempre Capri dalla terraferma. E’ qui, su questi lembi estremi di roccia che i Normanni costruirono la loro torre di avvistamento più fa-
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mosa. La rocca fu munita di campanella, da cui il nome dato alla “Punta” di Massalubrense. La guarnigione la suonava per dare l’allarme in caso di avvistamento dei vascelli moreschi. Capri e Sorrento non sono molto distanti da Napoli. E’ facile immaginarsi gli equipaggi ellenici doppiare Punta Campanella, magari fare tappa sul santuario di Ercole prima di drizzare la prua alla volta della nuova Polis che gli antichi vogliono colonizzata a partire da Megaride, probabilmente lo scoglio più famoso di Partenope. Secondo il geografo Strabone, questo lembo di roccia e terra fu occupato da una colonia proveniente da Rodi, tra il IX e l’VIII secolo a. C., che qui vi aprì un emporio commerciale. Secondo un antico mito, prima ancora della fondazione di Napoli, fu a Megaride che venne ad arenarsi il corpo senza vita della sirena Partenope morta d’amore dopo il rifiuto di Ulisse. Ed è su questo stesso scoglio che il patrizio romano Lucullo si fece edificare, quasi mille anni più tardi, la sua dimora più ricca e sfarzosa, gettando involontariamente le basi per le future fondamenta di Castel dell’Ovo, il maniero reso poi famoso dalla leggenda di Virgilio. Da uno scoglio all’altro, rimanendo lungo la stessa linea di costa verso i Campi Flegrei, ecco che spunta la “Pietra di Pozzuoli. Zona di bagni termali e di trachite, lo scoglio fu già utilizzato dai romani e poi lavorato, in periodo borbonico, dai detenuti del carcere di Nisida. La Pietra è ritenuta una sorta di anello di congiunzione tra le innumerevoli terme che da Bagnoli a Pozzuoli caratterizzavano il territorio flegreo e le ricche dimore della nobiltà dell’Urbe. Simbolo vivente di quella “Terra del Mito” che da secoli, ormai, tesse la sua trama d’incanto e fascino. 34
Le coste frastagliate della Costiera sorrentina con il particolare delle rocce di Punta Campanella, estremo lembo della Penisola a un tiro di schioppo dall’isola di Capri.
tailed enchantresses could easily have swum to the nearby Sorrento peninsula, where the Normans later built their most famous watch tower, whose bell would sound the alarm if Moorish pirates were approaching, hence its name Punta Campanella. On the shores of nearby Neapolis stands the rock of Megaris, which the geographer Strabo reports was inhabited by a colony from Rhodes around the 9th century BC. An ancient
myth on the founding of Naples tells that the Siren Parthenope beached herself on the rock after failing to enchant Odysseus, and it was here that the consul Lucullus built his lavish villa almost 1000 years later, whose ruins served as the foundations for Castel dell’Ovo, the famous Neapolitan castle. Along the coast is the Stone of Pozzuoli, on which the Romans built opulent villas to enjoy the spa waters of the Phlegrean Fields.
Donna Charme Le donne della Campania, bellezze che rendono ancora più affiscinanti Napoli e la regione
Nome: Tiziana Cognome: De Giacomo Luogo di nascita: Napoli Anni: 27 Altezza: 1,70 Capelli: biondi Occhi: verdi La sua storia: umiltà e rispetto i suoi valori di base. Valori che l’hanno portata, dopo scuole di danze, recitazione e dizione, ad essere protagonista in programmi televisivi così come in pellicole cinematografiche. Da attrice, uno spazio particolare per lei, lo occupa il teatro. In palcoscenico ultimamente con “Anche l’occhio vuole la sua parte”, uno spettacolo con regia di Maurizio Casagrande. Ritagliarsi uno spazio nel vasto mondo dello spettacolo il suo obiettivo. In queste pagine ed in copertina abiti di: Maison Magic srl Napoli Via Toledo, 335/336/337 081.404496 www.maisonmagic.it borse di: Regina 1880 di Ettore Regina Napoli Via Santa Maria di Costantinopoli, 10 081.290925 www.libreriaregina.it
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gioielli di: Renna Gustavo Gioielli San Giorgio a Cremano (Na) Via Pittore, 3/5 081.487869 www.gustavorenna.com gouache di copertina: Edizioni Savarese via Camillo de Nardis, 11- Napoli tel. 081.5603291 www.edizionisavarese.it Foto: Michele Attanasio www.micheleattanasio.com Make up & hair: Francesco Riva www.francescoriva.it
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Positano e Capri 38
La moda che non tramonta mai Everlasting fashion Il fashion che seduce i turisti. Cambiano i tempi, ma non cambia lo stile delle perle del Tirreno Capri e Positano conquistano da sempre con il loro hand-made di Domenico Esposito
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Sulla rotta di Ulisse tra miti e leggende. Luoghi d’incanto che hanno sedotto eroi, imperatori e divi di Hollywood. Magia intramontabile impressa nel corso dei secoli su manuali, dipinti e pellicole cinematografiche. Meravigliosa Capri, splendida Positano: perle del Golfo e della Costiera. Location mozzafiato sottratte al caos della quotidianità, che carezzano il mare e conquistano per la loro bellezza senza tempo. Cartoline invidiate ai quattro angoli del pianeta, pronte, come ogni estate, ad accogliere turisti in estasi. Millenaria la storia dell’Isola Azzurra, dimora di sirene e meta prediletta delle stelle dello showbiz internazionale. Cambiano i tempi, non la sostanza.
Shores of myth and legend that have enchanted heroes, emperors and Hollywood divas and been immortalised in books, paintings and films. Spectacular Capri, stunning Positano: breathtaking locations that caress the sea with their timeless beauty, eager as always to welcome this summer’s tourists. A favourite destination of international celebrities, the Azure Isle is as beautiful as it was in the time of the emperor Tiberius, who ruled the empire for 10 years from Capri. Today it is frequented by royalty, entrepreneurs and artists who come to enjoy the superb views, exquisite colours and sublime charm of the Faraglioni, the Blue Grotto and Via 39
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Nelle pagine, alcuni capi di abbigliamento “Moda Positano” creati dall’estro di Mena Cinque.
Krupp. Capri is a work of art, the “Queen of the Rocks” that enchanted Neruda, and the temple of fashion and elegance. Shopping on Capri offers something for everyone in the stores and ateliers of Via Camarelle, famed around the world for its inimitable style in made-to-measure sandals and Capri pants. The Canfora store offers a spellbinding variety of hand-made. Founded in 1946, its customers have included Grace 40
Kelly, Princess Caroline, Soraya, Maria Callas, Sofia Loren, Clark Gable, Humphrey Bogart, Naomi Campbell and Jacqueline Kennedy Onassis, for whom Amedeo Canfora opened his store at night just for the first lady and created a line of sandals called “K” for her. Other famous brands include Faiella in Via delle Botteghe and Costanzo, in Via Roma, where former Formula 1 driver Jean Alesi ordered a special pair of ‘lucky’ sandals
In epoca romana Capri fu il fiore all’occhiello dell’impero. Vi soggiornò Augusto e Tiberio addirittura scelse di abitarvi per due lustri. Oggi riceve la visita di principesse, maghi della finanza, imprenditori e artisti. Celebrata e amata per i suoi scorci e le sue tinte. I Faraglioni, la Grotta Azzurra, Marina Piccola, via Krupp: Capri è un’opera d’arte. “Regina di rocce” che ha stregato Neruda. Buen retiro di poeti e letterati, tempio della moda e dell’eleganza. Già, perché la perla del Golfo s’è imposta come capitale del lusso e delle tendenze. Chi non ha mai provato l’ebbrezza di abbandonarsi allo sfrenato shopping caprese? Dagli artigiani alle grandi firme: chi vuol restare al passo coi tempi ha solo l’imbarazzo della scelta. Basta imboccare via Camarelle per ritrovarsi al cospetto di botteghe e atelier che hanno scritto la storia dell’Isola. Le griffe più rinomate hanno qui una vetrina: noblesse oblige… Ma guai a pensare che i Faraglioni propongano solo grandi marche. Tutt’altro. L’isola si è imposta nel mondo della moda proprio per una sua particolare proposta: lo stile caprese, che è apprezzato e ricercato in tutto il mondo. I sandali creati su misura e i famigerati capri pants ne sono esempi più classici. Meta obbligata è la bottega Canfora che creò un’affascinante varietà di sandali in un’infinita gamma di colori. Le collezioni in cuoio, pelle naturale o brillanti colori impreziosite con applicazioni in pietre e bigiotteria sono un autentico must. Senza tempo, proprio come Capri. Tra i suoi clienti, Grace Kelly, la principessa Caroline, Soraya, Maria Callas, Sofia Loren, Clark Gable, Humphrey Bogart, Naomi Campbell. E non solo. Negli Anni Sessanta Amedeo apriva la sua boutique di notte esclusivamente per la first lady Jacqueline Kennedy Onassis. In suo ono-
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Lo “stile Positano” in mostra nei vicoli della cittadina della costiera amalfitana.
re lanciò anche un modello di sandali che fu chiamato “K”. Altri marchi famosi nel trasformare passi in passeggiate sono i Faiella, in via delle Botteghe, e Costanzo, in via Roma, cui l’ex pilota di Formula 1, Jean Alesi, ordinò un paio di infradito anti jella, guarniti di cornetti di coralli e manine che fanno il gesto delle corna. La moda dei sandali non tramonta mai, neanche nella suggestiva Positano, meta di pittori e scrittori, avventurieri e playboy.
Le sue limpide acque sono solcate da yacht da sogno, come quello del magnate russo Roman Abramovich, che, in estate, proprio non resiste alle “sirene” della Costiera. Centro internazionale di moda e mare. Di tradizioni e leggende. Cui fa da sfondo un panorama da mozzare il fiato. Positano, con le sue casette bianche arroccate, le sue viuzze, la sua cristallina tavola azzurra, è l’angolo di paradiso che Poseidone, dio del mare, fondò per amore
della ninfa Pasitea. Positano è un continuo susseguirsi di emozioni, sentimenti, sogni. Merito anche dell’ingegno degli artigiani, che, negli Anni Sessanta”, hanno dato vita alla Moda Positano. Stile unico e raffinato. Fatto di eleganza e freschezza. Un boom istantaneo e incredibile. In quel tempo, infatti, la perla della Costiera fu presa d’assalto da turisti stranieri, spuntarono i primi bikini e fioccavano le sartorie per far fronte alla richiesta di co41
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stumi e abbigliamento da uomo e donna. Fu un successo. Basti pensare alla Rino Boutique, uno dei primi negozi ad aprire a Positano grazie a Gennaro Casola, che, con i suoi abiti su misura, seppe rapire una clientela rigorosamente d’elite. Oggi la ditta, passata al figlio Francesco, produce abiti in lino e l’accurata continua ricerca di lini operati e molto particolari, certificati dalla “Master of Linen”, fanno sì che i capi abbiano un fascino superiore. Per chi è in cerca di abiti originali e glam, realizzati con garze di puro cotone, lino, sete pregiate, merletti e ricami, la sosta è d’obbligo in via dei Mulini 30 nella boutique cult di Mena Cinque, tra le prime (ha esordito nel 1972 ndr), ad utilizzare le tecniche artigianali della confezione “patchwork” e del “tinto-incapo”. Ha fatto la storia della moda di Positano anche un’altra sartoria, Maria Lampo, che, nell’immediato dopoguerra, divenne celebre per la rapidità di consegna dei pantaloni su misura. Giusto il tempo d’un tuffo in mare e i capi erano pronti. Nell’arco di questi anni, la moda si è evoluta e trasformata con novità e clamorosi ritorni, ma Maria Lampo ha saputo tenersi all’avanguardia, offrendo sempre capi raffinati e di tendenza che vestono dalla bimba alla ragazza, dalla donna alla signora anziana non tralasciando l’uomo, il ragazzo e il bambino. Lunga la lista degli assidui visitatori: da Dustin Hoffmann a Mara Venier, fino a Gerry Scotti e Renzo Arbore. Infine, il fenomeno Rachele Talamo, la sarta di Positano, che con le sue creazioni estrose e sgargianti ma di eleganza naturale al tempo stesso, diede respiro nazionale alla moda della Costiera, contribuendo a fare ricca e famosa Positano. A Capri e Positano, insomma, la moda è di casa. Shopping obbligato per un’estate da vivere tutta d’un fiato. 42
Momenti di una sfilata di moda nella splendida location della cittadina della Costiera Amalfitana e negozi tipici delle stradine. Nella pagina seguente, Sandali capresi firmati Amedeo Canfora.
embellished with a coral horn charm. Fashion sandals are also sought after in Positano by painters, writers and adventurers who enjoy the blue waters from dream yachts like that of Russian magnate Roman Abramovich. Home to international fashion, traditions and legends, Positano offers spectacular views of white houses clinging to the cliffs overlooking the azure bay. Founded by Poseidon out of love for the nymph Pasithea,
Positano created its own unique and refined fashion style in the 1960s, which m et with instant success. Bikinis, swimwear and tailor-made clothes were in great demand in stores like the Rino Boutique whose exclusive made-to-measure linen suits have earned the “Master of Linen” award. Maria Lampo’s store gained renown in the post-war years for made-to-measure trousers that were prepared while customers went for a swim,
and although Positano fashion has evolved, Maria Lampo has always been ahead of the curve in refined garments for all ages, from children to elderly ladies and gentlemen. Its illustrious clients include Dustin Hoffmann, Mara Venier, Gerry Scotti and Renzo Arbore. Finally, Rachele Talamo is a unique tailor whose exuberant creations have an innate natural elegance which has contributed to Positano’s fashion fame.
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Gioielli di mare
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La Musa degli orafi affiora dagli abissi Goldsmith’s muse emerges from the sea La natura del mare nei gioielli campani. Pesciolini, rami di corallo, stelle, polpi, anemoni, cavallucci: ecco le collezioni dei designers partenopei ispirate ai fondali marini
“D Alcune creazioni della linea “Mare” che porta la firma della jewerly designer Stefania Caramanna
“Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima” (Jacques-Yves Cousteau, esploratore). In effetti, anche se non si è esperti di snorkeling, basta immergersi, a pochi metri dalla riva, per scoprire un mondo unico animato da creature straordinarie, che aprono il cuore e stimolano lunghi viaggi sull’onda della fantasia. Specie quella dei designers di gioielli campani, che proprio dai fondali marini traggono sempre più spesso spunto per le loro collezioni. Rami di corallo autentici o stilizzati, pesciolini variopinti, anemoni, stelle e cavallucci di mare. Non è un caso, dunque, che pesci guizzanti in argento e bronzo, ma anche anemoni di mare e piccole meduse con dettagli in oro, agata e coralli sono i protagonisti delle creazioni della linea “Mare” che porta la firma della jewerly designer Stefania Caramanna,
di Annalisa Palmieri
Silver and bronze fish, anemones and jellyfish detailed in gold, agate and coral feature in Stefania Caramanna’s Mare collection, while By Simon has created gold-plated silver jewellery with enamels, coral and turquoise. Gustavo Renna’s Ercolanum Mare uses a 3000-year old technique and depicts breathtaking local views. Presta Gioielli’s Inagua is a triumph of gold pendants, earrings and necklaces depicting crabs, turtles and octopi with diamonds, onyx, coral and turquoise. Octopi also feature in Alessandra Libonati’s original jewellery, and starfish in gold and diamonds embellish Rovian’s coral masterpieces. Essegi Gioielli’s Privée focuses on starfish, a theme taken up also by Bivio Gioielli by Lunar’s Stella Maris, an almost lifesize red or turquoise pendant. Chantecler’s Marinelle line includes colourful whales, turtles and other sea creatures. Sirens are the key to Roberto Giannotti’s Choice range in 45
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Della Summer collection 2011 del brand By Simon fa parte una graziosa parure in argento placcato oro, smalti, pasta di corallo e turchese ispirata alle profondità dell’Oceano. Raffinati medaglioni ovali, “contenenti” tipici scorci marini, con catene spesso impreziosite da mini boule ton sur ton. E all’appello non mancano bangles con graziosi charms tintinnati. Per le donne che intendono mettersi al dito gioielli al “sapore” di mare, ecco i suggestivi anelli della linea “Ercolanum mare” di Gustavo Renna realizzati con la tecnica a “filo ritorto” risalente addirittura al terzo Millenio a.C., al cui interno è posto un minuscolo diorama che richiama scenari mozzafiato dei nostri territori: dai Faraglioni di Capri alla Casina Vanvitelliana del lago Fusaro. Tra le ultime novità del designer partenopeo, il pendente “Ho scritto sulla sabbia” ispirato alla canzone di Teresa De Sio “’E pazzielle”. Una delle linee più richieste griffate Presta Gioielli è invece “Inagua”: un trionfo di pendenti, mono-orecchini e collane realizzati in oro, diamanti, onice, corallo e turchese naturale, che vedono protagonisti deliziosi granchietti, tartarughe, polpi, pesci pagliaccio ed hippocampus abbinati ora a catenine in pendant ora a lacci in cuoio decisamente easy chic. Polpi, sia in versione liscia che riccia, anche per le originali gioie di Alessandra Libonati che ha dato forma, tra l’altro, a raffinati gemelli e anelli ad “Onde”, alla linea “Nettuno” e a una serie di stelle marine brunite in argento, lavorate a cera persa, impreziosite talvolta da topazi azzurri taglio briolet o da perle barocche, da sfoggiare four season alle dita, alle orecchie o al décolleté. Eleganti seastar in oro e diamanti white sormontano 46
platinum, coral turquoise and diamonds, as they are in Nardelli’s gold, diamond and sapphire Sirenity, the official must-have jewellery of Sorrento. Dolphins and other animals in gold and diamonds are offered by Fogi di Gianni Carità’s Memory line, while colourful pearls feature in Grazia and Marica Vozza’s many lines. Pearls and coral are also found in Rajola’s chic Onda line in gold and precious stones and its turquoise and onyx Colibrì pendants. Rudy Gioielli presents an elegant white gold and diamond manta ray, while Postiglione’s anchor and whale tail pendants are superb. Ventrella’s stylised fishhooks can hang from leather thongs, and Ileana Della Corte’s Gran Tour jewellery focuses on the city’s sea views. Studio Morelli’s cufflinks in coral and mother-of-pearl or with miniature paintings of the Gulf of Naples are exquisite.
Nella foto d’apertura, braccialetto in seta di barca in oro e diamanti con cammeo in conchiglia della collezione “I like’it”. Sopra, collana in corallo rosa pelle d’angelo con chiusura in oro e diamanti della “Collezione Stelle Marine” dell’azienda Rovian di Torre del Greco, Anello e orecchine della stessa collezione in corallo rosso pelle d’angelo, montato su oro bianco. Nella pagina a seguire, una parure creazione di By Simon.
anche le splendide parure in corallo rosso o rosa pelle d’angelo dell’azienda Rovian di Torre del Greco, stelle che ritroviamo nella collection Privée di Essegi Gioielli in versione oro bianco, diamanti e pietre preziose: materie prime anche di esclusive conchiglie, cavallucci marini e pesciolini tutti da indossare. Coralli a grappolo, turchesi, argento, perle, pietre che richiamano le nuance più suggestive degli abissi, ma soprattutto il pendente “Stella Maris”, sono invece i fiori all’occhiel-
lo dell’azienda beneventana Lunar jewels factory, che propone un’originale stella marina quasi a grandezza naturale da portare a mo’ di ciondolo al collo in rosso o turchese. L’ormai mitica campanella di Chantecler nella linea “Marinelle”, pur mantenendo i lineamenti principali che l’hanno fatta conoscere al mondo, si trasforma, a seconda dei gusti, in balenottera, tartaruga, medusa, granchio e polpo dai tentacoli brillanti, dando vita così a un autentico acquario multico-
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lor. Sinuose sirene sono le guest della linea “Choice” di Roberto Giannotti realizzata in platino, corallo, turchese e diamanti; e di “Sirenity”, gioiello ufficiale della Città di Sorrento realizzato dall’azienda Nardelli in oro, diamanti e zaffiri, il nuovo must dell’estate 2011. Delfini, conchiglie, tartarughe, hippocampos e piccoli Nemo, in oro e diamanti, illuminano i pendenti della linea “Memory” by Fogi di Gianni Carità, mentre, perle dalle forme e dai colori più disparati, abbinate a pietre dure e semipreziose, ebano e lacche orientali, sono le protagoniste di numerose linee griffate dalle gemelle capresi Grazia e Marica Vozza. Ancora perle e coralli anche per l’azienda Rajola, che vanta tra le infinite collezioni una scicchissima linea “Onda” realizzata in oro, diamanti e pietre preziose multisfaccettate e i non da meno pendenti “Colibrì” che vedono protagonista l’intramontabile catena marinara declinata in turchese o onice. Un’elegante manta in oro bianco e diamanti, ma anche miriadi di stelle, pesci e meduse caratterizzano le creazioni ispirate al mare di Rudy Gioielli, riconoscibili per l’utilizzo frequente della lavorazione a tubogas, mentre Postiglione Gioielli propone ciondoli che riproducono fedelmente in oro o argento code di balena e deliziosi pendenti a forma di ancora.Originali anche le creazioni Essegi, con pietre preziose scelte con cura dopo un’attenta fase di selezione e di studio e trasformate in ciondoli e pendenti ch richiamano gli abitanti del mare. Tra i must della storica maison Ventrella, invece, ami da pesca stilizzati, dalle forme tonde e sinuose, da appendere al collo abbinati a laccetti in cuoio. Il mare di Napoli, ma stavolta visto dagli angoli più suggestivi della città, 48
rivive nei gioielli di squisita fattura firmati Ileana Della Corte che ha appena “sfornato” con la figlia Carla la collezione “Gran Tour”, che vede il Golfo partenopeo, con tanto di Vesuvio e barche a vela, protagonista di insoliti quanto originali cammei che sormontano anelli, ciondoli e lunghi orecchini très jolie. Last but not least, la chicca dello Studio Morelli: ovvero i gemelli con rametto di corallo o in madreperla, ma soprattutto quelli con gouaches in miniatura che riprendono le acque del Golfo di Napoli con tanto di Maschio Angioino, Vesuvio e Castel dell’Ovo sullo sfondo. Insomma, a ben vedere, le onde che bagnano le coste della città di Partenope, con tutto quello che c’è sopra e sotto, rappresentano la vera Musa ispiratrice della grande e apprezzata tradizione orafa napoletana.
In alto la mitica campanella di Chantecler nella linea “Marinelle”, che si trasforma, a seconda dei gusti, in balenottera, tartaruga, medusa, granchio e polpo dai tentacoli brillanti. Si chiama “Abissi”. A lato, gioielli della linea Essegi, prodotti con pietre preziose scelte dopo un’attenta selezione dei materiali. Sopra, il pendente “Stella Maris” fiore all’occhiello dell’azienda beneventana Lunar jewels factory.
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Mariano Rubinacci London House Lo stile di Napoli non conosce confini Boundless Neapolitan style Quanto l’eleganza è...reale. Dal principe Umberto di Savoia a Luca Cordero di Montezemolo abiti confezionati su misura apprezzati da vip e teste coronate
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Lo sosteneva già nel Settecento Lord Chesterfield: “Lo stile è l’abito dei pensieri e un pensiero ben vestito, come un uomo ben vestito, si presenta molto meglio”. Un motto quanto mai attuale che pare calzare a pennello sulle esclusive creazioni firmate Mariano Rubinacci, vera istituzione in fatto di eleganza made in Italy, pardon, made in Naples, capace di esportare la più autentica espressione della sartoria partenopea negli angoli più fashion del mondo. Al primo, inossidabile, atelier di via Filangieri, a Napoli, battezzato negli anni Trenta London House dal papà di Mariano, Gennaro, in omaggio all’eleganza anglosassone, si sono poi aggiunti, infatti, showroom a Roma, Milano, Tokio, New York e Londra. Ed è proprio nella capitale britannica, al numero 96 di Mount Street, che dal 2005 la Rubinacci family accoglie come in un club i gentlemen più raffinati ed
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di Annalisa Palmieri
Mariano Rubinacci is a landmark in Neapolitan tailoring, whose exclusive creations are exported all over the fashion world. The London House atelier in the elegant heart of Naples was founded in the 1930s by Mariano’s father but there are now showrooms in Rome, Milan, Tokyo, New York and in London’s Mount Street by appointment to the bestdressed men in Britain. Rubinacci interprets the client’s personality and love for detail and fine fabrics to create perfect suits for illustrious figures like Prince Umberto of Savoy, who authorised the atelier to use the royal coat of arms, Vittorio De Sica, Luca Cordero di Montezemolo and Lapo Elkann, who has been voted one of the world’s most elegant men five times running. Now aided by his son Luca, Mariano Rubinacci carries on his philosophy that a suit should not be sewn onto the body but should rest on it like a second skin to allow ease of movement.
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esigenti della Gran Bretagna e non solo. Grande attenzione ai gusti e alla personalità del cliente, cura minuziosa dei dettagli, qualità dei tessuti e taglio eccellente. Sono solo alcuni degli “ingredienti” che, da quasi un secolo, i Rubinacci utilizzano per realizzare squisiti abiti su misura apprezzati, tra l’altro, dal Principe Umberto di Savoia che, nel 1941, concesse di innalzare lo stemma principesco sull’insegna del negozio come fornitore di Sua Altezza Reale, ma anche da Eduardo De Filippo e Vittorio De Sica fino ai più recenti Luca Cordero di Montezemolo e Lapo Elkann, quest’ultimo eletto l’uomo più glamour del Belpaese negli ultimi cinque anni, per l’eleganza, la classe e lo charme delle sue scelte in fatto di abbigliamento.. Non è un caso, dunque, se sempre più spesso amanti del bon vivre e del bel vestire si rivolgono a Mariano Rubinacci e al giovane figlio Luca, già eletto icona di stile a livello mondiale, per consigli ad hoc. Un esempio? «Sono dell’idea – spiega Mariano Rubinacci – che sia la giacca che l’abito debbano vestire come una seconda pelle così da consentire a chi li indossa estrema facilità nei movimenti. Per questo credo che un abito non vada cucito addosso bensì appoggiato come un pullover». Parole degno di uno stilista di successo. Degno di vip e teste coronate. Come solo i capi della rimomata griffe partenopea sanno essere. Scarpe, abiti, borse e foulard: ecco alcune delle esclusive creazioni firmate Mariano Rubinacci, vera istituzione in fatto di eleganza, del “made in Naples”, capace di esportare la sartoria partenopea negli angoli più fashion del mondo.
Mariano Rubinacci London House Via Filangieri 26 - Napoli Tel. +39.08. 41.57.93 - 40.39.08 www.marianorubinacci.net
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Paolo Scafora Opere d’arte da calzare con devozione Footwear masterpieces to wear with devotion L’hand made che piace al mondo. Passione, abilità e tradizione in scarpe da sogno Su misura e fatte interamente a mano: un mese di lavorazione
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“Un uomo non può fare bene un paio di scarpe a meno che non lo faccia devotamente”. Parola del filosofo scozzese Thomas Carlyle che, se non fosse vissuto nell’Ottocento, sarebbe stato di sicuro un fan delle calzature Paolo Scafora. Shoes esclusive, perfetto equilibrio tra praticità, design e raffinatezza. Vere e proprie opere d’arte tutte da calzare create nei laboratori di Casandrino, dove la famiglia Scafora, capeggiata da papà Gennaro, porta avanti con estrema passione una tradizione artigianale nata negli anni Cinquanta nei vicoli del Centro storico partenopeo. Alle porte di Napoli, dunque, in via Tavernola 8, nel tempio delle scarpe made in Italy, ogni paio di calzature richiede almeno un mese e circa trenta fasi di lavorazione. Tutte, rigorosamente, hand made. Tra i protagonisti delle scarpe Paolo Scafora, sia “in taglia” che su misura, ci sono le mate-
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di Annalisa Palmieri
Paolo Scafora’s exclusive shoes are a perfect blend of practicality, design and elegance. These masterpieces have been crafted in the Scafora family workshops just outside Naples since the 1950s, and require two days’ work and thirty production phases for each pair of hand-made shoes, available in standard sizes and made-to-measure from the finest skins and hides and treated using the latest techniques. Destructured footwear is the family speciality in supple, comfortable shoes, some models of which have the most painstaking fine hand-stitching. The Sciuè model also has a lucky charm, a coral horn, hidden in the buckle, and all Paolo Scafora shoes can be given a periodic ‘makeover’ to restore their former polish or replace worn heels. Also available are travel bags, briefcases, wallets, belts and golf bags to complete an elegant look.
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Scarpe griffate Paolo Scafora. Calzature esclusive, perfetto equilibrio tra praticità, eleganza, design e raffinatezza. Vere e proprie opere d’arte lavorate a a mano. Ogni paio di scarpe su misura forgiate nei laboratori Scafora richiedono circa trenta fasi di lavorazione. Tutte rigorosamente hand made.
rie prime pregiate come vitello e coccodrillo, scamosciati inglesi, box-calf di provenienza francese, struzzo, pitone e shell cordowan americano: lavorati, soprattutto, con le tecniche Goodyear e Norvegese. Specialità della casa, la lavorazione destrutturata, che regala particolare morbidezza e comfort alle calzature, ma sono un must anche la “Bologna” e la “tubolare”: entrambe caratterizzate da una minuziosa cucitura a mano dei vari pezzi. Tra le chicche dell’azienda abituata a “fare le scarpe” a mezzo mondo (non a caso Paolo Scafora ogni 40 giorni vola a New York per accontentare i clienti della Grande Mela), il modello “Sciuè”, che vede nascosto, nel morsetto in ottone di morbidi mocassini antijella, un cornetto in corallo da sfregare all’occorrenza.Per tutte le calzature del marchio, che è espressione di antica e consumata cultura, la possibilità di effettuare un “tagliando” periodico per una lucidatura, un lifting rigenerante o, più semplicemente, per sostituire tacchi ormai logori. E, a chi intende fare… molta strada, Paolo Scafora offre un’ampia scelta di borse da viaggio, cui si affiancano cartelle da lavoro, portadocumenti, portafogli, cinture e sportivissime sacche da golf. Perché pelle, cuoio, camoscio di gran qualità da queste parti non hanno segreti da svelare e prendono forma ed eleganza, per soddisfare comodità e classe. Paolo Scafora Via Tavernola, 8 - Casandrino (Napoli) Tel. + 39. 081.830.48.08 www.paoloscaforanapoli.it info@paoloscaforanapoli.it
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M. Cilento & f.llo dal 1780 Lo stile con più di due secoli di storia Two centuries of elegance Il trionfo all’antica scuola napoletana. Giacche, camicie e scarpe su misura, ma anche cravatte e pelletteria: nell’accogliente atelier di Palazzo d’Aquino nascono veri capolavori
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“La moda passa, lo stile resta”. A sostenerlo, oltre alla mitica Coco Chanel, è la famiglia Cilento che, dal 1780, oltre due secoli, veste gli uomini più eleganti di Napoli e non solo. Nello showroom di via Medina, a due passi da palazzo Reale, monsieur Ugo Cilento, ospitale padrone di casa con papà Martino, propone giacche, camicie e scarpe su misura, ma anche esclusive cravatte, gemelli e pelletteria sia da lavoro che da tempo libero. Qui, negli accoglienti open space ospitati nello storico Palazzo d’Aquino di Caramanico, progettato dall’architetto Ferdinando Fuga, prendono forma autentici abiti sartoriali fedeli all’antica scuola napoletana, rigorosamente all’insegna dell’ha-nd made. Et voilà! per la Summer Season 2011 giacche sfoderate in cotone, lino o destrutturate con spalla morbida disponibili nei colori classici come nelle tinte pastello. Tra le new
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di Annalisa Palmieri
“Fashion passes, style remains” is the motto of the Cilento family, who have dressed Italy’s most elegant men since 1780. Jackets, scarves, ties, cufflinks, wristwatches and leather goods for work and leisure are all hand-made using traditional Neapolitan craftsmanship. The Summer 2011 collection includes cotton and linen-lined, soft-shouldered jackets in classic or pastel colours and lined leather moccasins with lightweight anti-slip soles. Cotton trousers, elegant, long and shortsleeved polo shirts, beachwear and belts complete this season’s collection. Don’t miss the original ‘seven-fold’ silk ties or the exclusive magnum of wine which Cilento offers its best clients. Made-to-measure shirts in the latest colours and the finest fabrics are another must-have purchase. The Cilento ladies’ range has beautiful leather and fabric bags, elegant foulards, leather goods and fashionable lightweight raincoats.
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A sinistra, in alto, gli interni dello storico atelier Cilento nella cornice di Palazzo d’Aquino Caramanna. In basso, sullo scaffale, bottiglie del pregiato vino griffato Cilento, in edizione limitata e numerata, che la maison partenopea offre alla sua selezionata clientela. A destra alcune creazioni del celebre marchio di alta sartoria napoletana. Un lavoro rigorosamente all’insegna dell’hand made.
entry dell’atelier, quattro linee di mocassini sfoderati realizzati in vitello, camoscio e capretto con suola leggera e inserti in gomma antiscivolo, declinati dal testa di moro al rosso, passando per il blu e il miele oltre all’intramontabile nero. E ancora: pantaloni in purissimo cotone makò taglio jeans e raffinate polo disponibili in ben venti colori e in tre modelli: tre bottoni manica lunga, camicia e tre bottoni manica corta con dettagli in madreperla. Vasto, manco a dirlo, anche l’assortimento di cinture, costumi e teli mare. Fiore all’occhiello four season di Cilento sono le originali cravatte “sette pieghe” sfoderate in seta, interamente realizzate a mano e impreziosite dal tipico “giro inglese”, disponibili, oltre che nel “quartier generale” di via Medina, anche nell’adiacente atelier dello stesso marchio dedicato a ties, orologi e gemelli. Ma “Settepieghe” è anche il nome del vino griffato Cilento in 55
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cui il Piedirosso si fonde con l’Aglianico dando vita a una magnum, in edizione limitata e numerata, che la maison offre in esclusiva come cadeaux agli amici e ai clienti più cari. Tra le ties più originali firmate Ugo Cilento, quella in seta blu con piccolo tricolore creata per i 150 anni dell’Unita d’Italia. Altro punto di forza della maison partenopea sono le camicie su misura realizzate in più di venti colori coi tessuti più pregiati in circolazione: da quelli della Tessitura Serica Carlo Riva al batista passando per popeline, misto lino, puro cotone e lana leggerissima 56
spessa appena 15.8 micron. Per le donne, invece, Cilento ha in serbo un bouquet di deliziose borse in pelle o tessuto che vanno dal classico secchiello alla borsa mare, ma anche raffinati foulard, piccola pelletteria e leggeri impermeabili pronti a rendere fashion anche il più imprevedibile degli acquazzoni estivi. M. Cilento e F.llo dal 1780 Via Medina 61/62, Napoli tel. +39.081.551.33.63 cilento1780@fontelnet.it
A sinistra, in alto, gli interni dello storico atelier Cilento nella cornice di Palazzo d’Aquino Caramanna. In basso, sullo scaffale, bottiglie del pregiato vino griffato Cilento, in edizione limitata e numerata, che la maison partenopea offre alla sua selezionata clientela. A destra alcune creazioni del celebre marchio di alta sartoria napoletana. Un lavoro rigorosamente all’insegna dell’hand made.
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Nardelli gioielli Gioielli per sirene, incanto che ammalia Italian excellence in neckties La nuova collezione e il simbolo prezioso di Sorrento. Oro, zaffiro e diamanti per forgiare il più bello dei ciondoli. Adottato dalla città del Tasso ricalca le bellezze della Costiera di Annalisa Palmieri
“Adesso, soltanto adesso che il mio sguardo avvolge il mare io capisco chi ha cercato le sirene...”. Non sarà stata la “Canzone della donna che voleva essere marinaio” di Giorgio Faletti a spingere la Nardelli Gioielli a dare alla luce una delle sue ultime preziose creazioni. Ma la nascita di “Sirenity”, il raffinato pendente firmato dalla nota azienda orafa partenopea, appena “proclamato” gioiello ufficiale della città di Sorrento, trae di certo spunto dalla leggenda della sirena ammaliatrice che col suo dolce canto avrebbe spinto numerosi naviganti a naufragare sulle coste della Penisola sorrentina. Non è un caso, dunque, se il ciondolo “Sirenity”, realizzato in oro, diamanti e zaffiri, ma disponibile anche in versione argento, ricalchi alla perfezione le fattezze di una sinuosa sirena che si slancia tra le onde del mare avvolta per me58
The official jewel of Sorrento, the Sirenity pendant by renowned Neapolitan jewellers Nardelli is inspired by the legendary Sirens who lured mariners to the rocky Sorrentine coast. Crafted in gold or silver with diamonds and sapphires to depict a slender Siren caught in a fisherman’s net, Sirenity is now on show in Sorrento’s exclusive hotels and in showrooms all over Italy. On Capri the Nardelli Boutique showcases the complete Sunsation line of stylised gold suns with diamonds, coral or turquoise and the Sunsation Tricolore with eme-
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Alcune delle creazioni del celebre marchio Nardelli. Girocollo, anelli, pendenti: autentiche opere d’arte in grado di impreziosire il corpo che le sfoggia. Una in particolare, il ciondolo “Serenity”, è stato proclamato gioiello ufficiale di Sorrento
tà da una rete di pescatori. Un gioiello originale, rigorosamente “made in Italy”, che per tutta l’estate sarà in tour nei più prestigiosi alberghi sorrentini oltre, naturalmente, che negli showroom più glam dello Stivale.Nella prima Jewelry Boutique Nardelli, invece, incastonata ad hoc nel cuore di Capri, a pochi passi dalla mitica Piazzetta, è possibile trovare la linea “Sunsation” al gran completo. Spazio, dunque, a Soli stilizzati in oro lisci o impreziositi, a seconda dell’occasione, con diamanti, coralli o turchesi. Una chicca, l’esclusivo “Sunsation Tricolore” creato per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, tempestato di smeraldi, rubini e white diamond. Tra le ultime creazioni di casa Nardelli, c’è poi “Sunsation 925”: una deliziosa capsule collection in argento, ispirata all’omonima linea cult in oro e diamanti simbolo dell’azienda napoletana. Una pioggia di Soli 59
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silver personalizzabili con semplici iniziali o frasi ad effetto, impreziositi talvolta da diamanti o pietre turchesi. Gioielli easy chic, dedicati, soprattutto, a chi ama il calore e la magica atmosfera che solo l’Isola Azzurra sa regalare. Pendenti da sfoggiare al décolleté con girocollo in argento o al polso agganciati a mo’ di charms a un bel bracciale a maglia larga o a coloratissimi lacci di cuoio. Completano la linea, raffinati orecchini e ring tintinnanti con la scritta “Sunsation Capri”. Last but not least “Precious Flowers”, linea di anelli e pendenti maxi e coloratissimi, all’insegna di fiori stilizzati tempestati di pietre luccicanti incastonate su rami in oro bianco o giallo. Una vera e propria Primavera à porter, illuminata da diamanti River, smeraldi, rubini e zaffiri, sia rosa che blu, pronti a regalare un’allure incomparabile a chiunque li indossi. Una limited edition nata per il mercato arabo, molto apprezzata dal gentil sesso in quel di Dubai, appena approdata in Italia per conquistare anche le ladies del Belpaese. Nardelli Jewelry Boutique Centro Orafo “Il Tarì” Marcianise (Ce) Tel. +39.0823.83.89.17 Via Listrieri 1- Capri (Napoli) Tel. +39.081. 837.74.52 www.nardelligioielli.it
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ralds, rubies and white diamonds. The Sunsation 925 is a superb collection of silver suns, which can be engraved and embellished with diamonds or turquoise, as well as pendants, necklaces, bracelets, earrings and rings. Precious Flowers is a line of rings and colourful pendants with stylised flowers and precious stones on gold stems. This limited edition collection created for Dubai is now on sale in Italy.
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Sanseverino L’eccellenza italiana in cravatte Italian excellence in neckties Il gran maestro in materia di nodi. Cravatte realizzate a mano esclusivamente con tessuti inglesi Ad ogni stagione nell’atelier fiorisce una nuova collezione
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Ha iniziato fin da giovane, Salvatore Sanseverino, a coltivare la sua grande passione, che nel 1994 lo ha spinto a lasciare la politica - con alle spalle 30 anni di carriera - e a scommettere sul suo grande amore: fabbricare cravatte. E così, un po’ per business e un po’ per sfida, supportato dalla moglie e dagli amici che hanno sempre confidato nel suo buon gusto, è nata l’azienda che Luca Cordero di Montezemolo ha inserito nelle 7 eccellenze italiane in materia di nodi. Raffinate ed estrose, senza mai essere eccessive, le cravatte Sanseverino sono realizzate rigorosamente a mano ed esclusivamente con tessuti inglesi scelti personalmente da Salvatore. Ad ogni stagione, nell’atelier del Centro Direzionale fiorisce una nuova collezione che va a braccetto con la moda del momento, soprattutto per quanto riguarda le tinte, ma non abbandona mai la propria anima classica, che qui tro-
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di Eva Molea
Salvatore Sanseverino is one of Italy’s top 7 designers of neckties, a life-long passion that became his raison d’être in 1994. Refined and bold but never ostentatious, Sanseverino ties are hand-made from British fabrics that Salvatore chooses every season and crafts into new, fashionable collections but also classic 7-fold models. Spring-summer 2011 sees the arrival of pastel green, light blue and orange, with patterns replacing regimental designs and the return of cashmere. Men’s scarves are in vivid colours while ladies’ foulards are more reserved: navy blue, pearl grey and brown embellished with embroidery and lace and Swarovski crystal or silver and cameo fasteners. New this season are patterned fine silk ponchos and the autumn-winter collection will include warm cashmere and silk foulards with stone and lace adornments.
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va nelle sette pieghe la sua massima espressione. Ed ecco allora che, nella collezione primavera-estate 2011, i blu e i viola cedono il passo ai colori pastello, dove predominano tutte le nuance del verde, l’azzurro e il rossetto (per intenderci, il rosso delle tuniche dei monaci tibetani). I tessuti fantasia prendono il sopravvento sul regimental, con il grande ritorno dei disegni cachemire. Poco importa che siano tinta unita, millerighe o a fasce. Per le sciarpe da uomo, l’accessorio più fashion amato soprattutto dai giovani, solo colori brillanti: dal fucsia al verde bottiglia, passando per il blu cobalto e il rosa shocking.Più sobrie, invece, le nuance della collezione femminile, che spaziano dal blu navy al grigio perla al tortora, declinate sia in tinta unita che in stampe fantasia, con ricami, applicazioni, frange e merletti. Ma il must di quest’anno sono i fermagli: in cristalli swarovski o in argento e cammeo (realizzati appositamente per Sanseverino), aggiungono tocco di eleganza e di stile ai già preziosissimi foulard. Per la novità della stagione, infine, ecco i poncho realizzati in impalpabile seta con disegni fantasia o animalier - in particolare leopardi - arricchiti da ricami e applicazioni in pietra. E, per concludere, un’anteprima del prossimo autunno: sciarpe e foulard in cachemire e seta, lavorati con pietre e merletti. Un prezioso e caldo abbraccio contro il freddo.
Alcune immagini dei prodotti griffati Sanseverino. Foulard e cravatte di gran classe, capi realizzati esclusivamente a mano con tessuti inglesi scelti personalmente da Salvatore Sanseverino.
Sanseverino Centro Direzionale Is. G2 Napoli Tel. +39. 081.787.94.14 www.sanseverinonapoli.com info@sanseverinonapoli.com
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Frey Wille Capolavori che esaltano la donna di classe Masterpieces for the elegant woman Rivive la magia della tela dipinta. Gioielli dal design raffinato che impreziosiscono il corpo Tesori unici ispirati alle opere di pittori e artisti famosi
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Tracce di creatività ridisegnano il corpo, impreziosendolo con smalto e oro pregiati. Gioielli in cui l’arte incontra forme e colori dal design raffinato. Tesori inimitabili, realizzati con esclusive tecniche artigianali e ispirati ai capolavori di famosi pittori e artisti, riprodotti e reinterpretati per poter essere indossati nelle splendide collezioni Frey Wille. L’azienda, di origine viennese, insegue scrupolosamente la filosofia che punta su prodotti di lusso artisticamente unici ed autentici, creati da team di esperti smaltatori e gioiellieri fantasiosi. Dalle bozze dei designers, alle prove dei colori fino al prodotto completo, il lavoro è un cocktail di creatività, originalità e tecnica che è possibile ammirare nell’elegante show room di via Calabritto, la via napoletana delle griffe. Ogni gioiello è il risultato di oltre 80 passaggi di lavorazione che si concludono con la rifinitura e la cottura. Ogni collezione richie-
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di Melina Chiapparino
Frey wille’s exclusive and and colourful jewellery is now on sale in the elegant heart of Naples. These unique treasures are traditionally crafted from 24 carat white and yellow gold and enamels, each piece requiring over 80 different processes and at least two years’ development and research of the artworks inspiring each collection. The city of Venice and Monet’s works have inspired many items, but Gustave Klimt’s Art Nouveau style is incorporated into the Nixe collection, characterised by ethereal grey, pearl, silver and black nuances combined with bright gold. The visionary and colourful collection inspired by the works of Austrian artist Friedensreich Hundertwasser include the “Spirale di vita” and “Fiumi di strade” jewellery sets embellished with harmonious juxtapositions of bright colours with architectural and natural features.
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de almeno due anni di studio e si ispira a un’epoca storica e culturale di particolare rilievo. Tra la moltitudine di collezioni che richiamano artisti del calibro di Monet o traggono ispirazione da città magiche come Venezia, ce n’è una che brilla per sensualità e magnetismo. E’ “Nixe”, dove le linee armoniose e le fantasie esotiche riproducono la maestosità delle ninfe acquatiche di Gustave Klimt in un mondo di elegante gioielleria. I quadri dell’artista viennese, conosciuto per l’Art Noveau, si riflettono nelle forme dei monili che disegnano dolcemente il ritmo dell’acqua colorandolo di etereo grigio perla, argenti cangianti e neri lucidi in contrasto con la luminosità dell’oro. Se bellezza e originalità caratterizzano i gioielli Frey Wille, è anche vero che il pensiero artistico da cui prendono forma ne imprime il valore assoluto di oggetti rari, unici come le opere che riproducono. Fa eco a questa filosofia, la collezione visionaria e coloratissima dedicata a uno dei più grandi artisti austriaci del ventesimo secolo: Friedensreich Hundertwasser. Due set di gioielli, intitolati “Spirale di vita” e “Fiumi di strade”, ritraggono su bracciali, anelli e ogni svariata forma di preziosi le sue popolari sfumature cromatiche sgargianti e gli elementi architettonici di case, recinti e finestre che, nella sua arte, si fondono armoniose con la natura.
Alcune immagini dei preziosi monili griffati Frey Wille, gioielli che ricalcano nello stile e nel design dipinti e creazioni dei più famosi artisti dell’era moderna e contemporanea.
Frey Wille Via Calabritto, 21 Napoli Tel. +39 081.764.14.30 Info: napoli@frey-wille.com www.frey-wille.com
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Maison Magic Tocchi di magia dipingono le nozze Touch of magic paint the wedding Stile ed eleganza per il giorno più bello. L’atelier d’alta classe si... sposa con la raffinatezza di capi d’autore Da oltre quarant’anni il simbolo napoletano degli abiti da matrimonio
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Stile ed eleganza brillano nel cuore di Napoli. Atelier d’alta classe, associato alla raffinatezza di capi d’autore, di quelli che rendono unico il giorno più bello, Maison Magic rappresenta, da oltre quarant’anni, il simbolo vivente della magia del matrimonio “made in Partenope”. Ricerca stilistica, creatività, estro ma anche tradizione sono i suoi tratti distintivi. Tutto questo si traduce negli splendidi modelli disegnati ad hoc dagli stilisti della casa di via Toledo. Uno sposo distinto, raffinato e attento al particolare, è quello che veste gli abiti confezionati dallo storico atelier napoletano, ma la vera protagonista è lei, la sposa. Donna dolce, aggraziata, romantica. Attenta alla moda, che non vuole rinunciare a un tocco di sensualità senza mai esagerare. Regina nel dday che dura una vita con grazia e buon gusto. Insomma: il giusto mix di tradizione, sicurezza e stile per incamminarsi con passo sicuro verso l’altare. Perché eleganza è anche si-
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di Vera Amoroso
That special day will be unforgettable with designer wedding suits and dresses by Maison Magic, which for over forty years has blended style and originality with tradition: refined suits with a particular attention to detail for the groom, romantic dresses with a touch of sensuality for brides of the third millennium and elegant garments for their guests. Elegance lies in simplicity but it is never ordinary. “We can meet our clients’ desires with a made-to-measure and tailoring service as well as the latest fashions by exclusive Italian and international designers.” There are also superb collections for every season and every pocket, because Maison Magic understands the importance of balancing budgets as well as balancing flair and sobriety. The Neapolitan atelier receives its clients in the historic heart of Naples, where they can choose the latest creations to add a touch of luxury to that special occasion.
Campania style MODA
nonimo di semplicità, mai banalità. Perché la vera sposa è sempre accompagnata da un tocco di originalità in grado di rispecchiare le peculiarità del gentil sesso. La Maison , grazie ad abbinamenti inediti e creativi e ad uno staff d’alta scuola, è in grado di forgiare capolavori esclusivi, sia per la coppia nuziale, sia per gli invitati. “I nostri clienti - spiega Giovanna Cannavacciolo - devono sentirsi a proprio agio e scegliere nella più totale tranquillità. Siamo un atelier e offriamo un servizio su misura cercando di cogliere le esigenze degli clienti, in particolare della sposa, per rendere davvero speciale il giorno del sì. Trattiamo anche importanti griffe per chi volesse dare uno sguardo alle ultime tendenze”. Ampie e di gran classe, infatti, anche le collezioni moda uomo e donna per ogni stagione. Squisite nelle linee, attente nei particolari. E soprattutto buone per tutte le tasche. Sì, perché Maison Magic non ha posto interesse solo alla realizzazione artigianale degli abiti, ma anche al rapporto qualità prezzo. Perché equilibro e assenza di eccessi non valgono solo per le creazioni, ma anche per la spesa. L’atelier riceve i suoi clienti in una delle strade storiche di Napoli, a pochi passi da piazza Trieste e Trento. E’ qui che gli stilisti della “Casa Magica” consigliano gli abiti più attuali, idonei e personalizzati. Per infondere tocchi di grazia e lusso al giorno in cui ci si giura eterno amore. Ampia e di gran classe l’offerta dell’atelier Maison Magic. Abiti di nozze ma non solo. Sì, perché negli eleganti locali di via Toledo è possibile anche ammirare collezioni moda uomo e donna per ogni stagione. Squisite nelle linee e sempre attente nei particolari.
Maison Magic Via Toledo, 335/337 80132 Napoli tel / fax +39.081.40.76.23 - 40.44.96 www.maisonmagic.it
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Campania style MODA
Regina 1880 La Francia di Pansu si scopre qui Regina 1880 meets Pansu from France Il gusto della terra di Fiandre. Articoli esclusivi realizzati con tessuti lavorati a mano A via Costantinopoli si ammira la sapienza degli artigiani parigini
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Educare e svelare il senso estetico che si cela in ogni donna. Questo l’imperativo che muove i maestri di Regina 1880, impresa partenopea guidata da Carlo ed Ettore Regina, giunta alla quarta generazione di una famiglia che ha fatto della ricercatezza nel lusso e nell’eleganza la sua ragion d’essere. E’ proprio per centrare questi obiettivi che è nata la liaison tra Regina 1880 e Jules Pansu, azienda francese con alle spalle ben 130 anni di storia e una tradizione che affonda le origini nella terra delle Fiandre, dove fu acquisita l’arte della lavorazione dei tessuti, poi trapiantata nel cuore della Francia. Il connubio tra le due realtà ha fatto sì che Regina diventasse il punto di riferimento della casa transalpina nel Mezzogiorno d’Italia. Articoli esclusivi e inimitabili, quelli proposti da Regina, da ammirare nell’elegante boutique di via Costantinopoli. Qui, per rendere unico il proprio look, si trovano borse in tes-
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di Sarah Ricca
For four generations Regina 1880 has aimed to bring out the elegance in every woman, and now it has allied itself with the historic French company Jules Pansu to become its retailer for Southern Italy. The boutique in Via Costantinopoli showcases exclusive, fabric and leather Jules Pansu bags, masterpieces of French craftsmanship in pastel shades and warm hues, including the sleek Geisha collection. Made from the finest patterned fabrics, Pansu bags are light in weight and also practical as they are stain-proof and waterproof. Also on sale is the Elegant collection and the more extrovert Casual range in a variety of fabrics and colours including one bearing an embroidered portrait of Marie Antoinette. Regina 1880’s clients can also choose from a range of fashionable and exclusive furnishings.
Campania style MODA
Alcune immagini dei prodotti proposti da Regina 1880: le collezioni si possono ammirare nella boutique di via Costantinopoli a Napoli. Manifatture d’autore realizzate con tessuti lavorati a mano con la maestrìa degli artigiani di Francia.
suto e pelle con il brand Jules Pansu. Più che accessori: opere d’arte realizzate con tessuti lavorati a mano e frutto della sapienza e della maestria degli artigiani parigini. E per quest’anno, Regina ha selezionato borse che vanno dalle tinte pastello alle calde tonalità tipiche della zona di produzione. Ma non solo. Nella boutique napoletana, anche la collezione dai toni che richiamano la magia dell’Oriente con la collezione “Geisha”, dalle morbide e accattivanti linee. Borse che uniscono all’eleganza la praticità e la comodità di tutti i giorni. Le borse del brand Pansu sono trattate in modo da renderle antimacchia e antipioggia. E si contraddistinguono per la ricercatezza dei tessuti, l’originalità delle fantasie, la leggerezza e la praticità dello stile. In via Costantinopoli si trovano anche la linea “Elegant” in tessuto e pelle e la stravagante “Casual”, che presenta una ricca varietà di tessuti e colori. Tra queste collezioni, in particolare, spicca la borsa su cui è ricamato il volto della regina francese Marie Antoinette. Ma Jules Pansu e, dunque, l’offerta di Regina 1880, non si limitano alle sole borse. La clientela che ama l’arte, gli oggetti preziosi e unici potrà trovare anche un vasto assortimento di cuscineria tra cui il “Trittico Picasso” e di arazzi. Un’unione che nasce dal desiderio di “aprire le porte” del mondo Regina a oggetti che sono espressione di arte e creatività internazionali, realizzati con un’attenta ricerca e selezione di prodotti esclusivi. Showroom Regina 1880 Via Costantinopoli, 103 - Napoli tel. +39.081.29.09.25 regina1880@libero.it
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Pietrasalata Scoglio antico che brilla nel mare di Napoli Ancient rock shining in the sea of Naples Forme plasmate dalla natura. Gioielli intesi come ideazione spontanea e soffio di memoria Così giochi di luce e superfici si fondono dando vita ad opere d’arte
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“Pietrasalata è un antico scoglio immerso nel mare di Napoli, è il luogo delle mie avventure subacquee di ragazzo, la potente e materna ispirazione dei miei gioielli”. Ecco perchè Pietrasalata non è solo un marchio emergente nel panorama della gioielleria partenopea, ma anche e soprattutto un'immagine evocativa. Fonte di continua creatività. Non è solo il mare ma è la natura tutta, cosi sorprendente e varia, che plasma forme e movimenti delle creazioni di Valerio Pirolo. Il gioiello inteso come ideazione spontanea, improvvisazione, memoria racchiusa in una materia solo apparentemente immobile ma vivificata in superfici ed ombre, giochi di luce ma casuali e sempre elaborati. La modellazione in cera e l'utilizzo dell'argento, almeno in base primaria, permette la maggiore libertà di forme e volumi, la simbiosi tra la percezione tattile e la suggestione visiva. La brunitura con l'utilizzo di un ossidante come
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di Veronica Mosca
“An ancient rock immersed in the sea of Naples, it’s the place where my diving adventures tok place when i was a young boy”. It’s the powerful and maternal inspiration for my jewels. This is why Pietrasalata is not only ad emerging name in the panorama of Neapolitan jewellery but also an evocative image, a source of constant creativity. Not only the sea but also nature, in its totality, amazing and various, can mould shapes and movements in Valerio Pirolo’s creations. The jewel is considered a spontaneous plan, an improvisation, memory contained in a material which takes life through surfaces and shadows, intentional play of light, always elaborate. Was moulding and the use of silver, at least ad primary elements, allow different shapes and volumes, a symbiosis between tactile perception and visual suggestion
Alcune delle singolari creazioni Pietrasalata, oggetti forgiati con estro e fantasia dalle mani sapienti di Anna e Valerio Pirolo (nella foto) che possono fare affidamento su uno staff di valenti artigiani
lo zolfo, per creare chiaroscuri e contrasti mai uguali da gioiello a gioiello. Senza trascurare, anzi, le tecniche più recenti, i gioielli di Pietrasalata restano pezzi unici, lavorati a mano, rifiniti con cura e passion. Se pure influenzato da soggetti ed espressioni tradizionali antiche, il gioiello di Valerio Pirolo è frutto di un concetto moderno, attuale ma mai soggiogato dalle mode e assolutamente personale ed originale, un'affascinante avventura espressiva, un messaggio culturale, una sensibilità di pensiero. Visitare il laboratorio “Pietrasalata” vuol dire scoprire passo a passo le meraviglie della creazione artigianale. Valerio Pirolo, insieme alla moglie Anna, accoglie i suoi clienti come se fossero amici; la loro capacità empatica, accompagnata da un naturale calore napoletano, si manifesta con immediatezza e capita spesso che l’acquisto diventi solo il completamento di un piacevole incontro. Chi entra in questo atelier resta affascinato dai gioielli e non si limita mai ad osservare soltanto ciò che vede, gli viene spontaneo chiedere la storia degli oggetti, sondarne i dettagli, scoprirne le combinazioni di materiali e l’ideale artistico che naturalmente Valerio ed Anna riescono a trasmettere, grazie anche ai loro collaboratori Vincenzo e Luigi. All’interno del laboratorio, nel quale si crea e si espone, si ha l’opportunità di verificare direttamente le diverse fasi di lavorazione, l’opera manuale di un’antica tradizione artigianale. Pietrasalata di Valerio Pirolo via Chiaia, 184 - Napoli tel. +39.081. 420.32.46 valerio_pirolo@libero.it
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Campania style MODA
Gustavo Renna Preziosi unici che sanno di storia Unique jewellery with the flavour of history Matrimonio tra antico e moderno. Accanto all’oro e all’argento trovano posto cuoio e cristalli Dall’unione di questi elementi nascono pezzi inimitabili
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L’acqua limpida del mare, i panni stesi ad asciugare, la morbidezza della seta. Tutto si fonde, in un perfetto matrimonio tra antico e moderno, nei gioielli disegnati da Gustavo Renna, maestro orafo che dal 1986, nella sua fucina ai piedi del Vesuvio, sforna monili sempre nuovi e sempre diversi, che racchiudono in sé, e raccontano, le emozioni che solo questa meravigliosa terra sa dare. E’ la natura, con le sue forme sinuose e le sue infinite sfumature, la protagonista assoluta di ogni creazione: pietre e metalli preziosi si intrecciano e si fondono per riportare in vita monili antichi, ancestrali, rivisitati in chiave moderna attraverso la sperimentazione di nuove tecniche e nuovi materiali. Accanto all’oro e all’argento e ai brillanti, trovano posto il cuoio e il cristallo di rocca dalle mille sfaccettature. Dall’unione di questi elementi nascono i pezzi unici di Gustavo Renna,
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di Eva Molea
Since 1986, master goldsmith Gustavo Renna has tapped the knowledge of four generations to craft unique jewellery expressing the natural beauty of the Bay of Naples. He forges pieces inspired by antiquity but revisited in a modern key, juxtaposing silver, gold and diamonds with leather and rock crystal to create a perfect harmony of modern research and love for the ancient world. Gustavo Renna revives the past glories of Campania Felix with Oplonti rings combining rock crystal with turquoise, coral or lapis lazuli in soft, opaque nuances while Erculanum Mare rings recall the bows of Roman galleys in the colours of the Bay of Naples. The leather and wrought metals of the Archeo line are hand-engraved and enamelled with traditional local colours, and Vicoli earrings and necklaces evoke the backstreets of Naples with opaque finishes embellished with touches of gloss.
Campania style MODA
sintesi perfetta tra ricerca e amore per il passato, risultato di un sapere artigiano che si tramanda da quattro generazioni. “Ogni luogo ha la sua storia e regala forti emozioni”: far rivivere ricordi e sensazioni attraverso le proprie creazioni è l’obiettivo di Gustavo Renna, la cui produzione si rifà, in gran parte, agli antichi fasti della Campania Felix. Ecco allora gli anelli Oplonti, che legano il cristallo di rocca a lamine di turchese, corallo o lapis, ottenendo così dei colori morbidi che adornano perfettamente la finitura opaca. E ancora, gli anelli Erculanum Mare, che nel profilo ricordano le prue delle imbarcazioni romane, nel colore le mille sfumature del mare del Golfo e i cui cuori racchiudono un diorama – scultura tridimensionale – che rappresenta alcuni dei luoghi simbolo della Campania. Il cuoio è modellato a caldo e il metallo “tirato a martello” nella serie Archeo, che ripropone simboli d’ispirazione archeologica incisi a mano e smaltati con i colori leggeri delle tradizioni locali. E cosa dire di Vicoli? Alle orecchie o al collo i panni stesi al sole, resi ancora più credibili dalla lavorazione opaca con leggeri colpi di lucido: una scena, antica e sempre nuova, vista mille volte nei vicoli della città e riproposta come un gioiello col fascino moderno della tradizione.
Monili firmati Gustavo Renna, maestro orafo che dal 1986, nella sua fucina ai piedi del Vesuvio, sforna preziosi sempre nuovi e sempre diversi che racchiudono tutta la magia e le emozioni della Terra Felix
Gustavo Renna Via Pittore, 3/5 San Giorgio a Cremano (Napoli) Corso Italia, 140 Piano di Sorrento (Napoli) tel. +39.081.48.78.69 www.gustavorenna.com
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Campania style OGGETTI DI STILE
Marlen penne Scrivere è come fare l’amore Writing is like making love Il prestigio della scrittura. Splendide linee, esclusive per lavorazione e scelta dei materiali Le penne realizzate dai fratelli Esposito sono un inno all’arte e alla storia
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Parole, segni, sillabe. Frasi, poesie, versi e poemi. Dalla composizione delle lettere dell'alfabeto, i grandi geni della letteratura hanno dato vita a sfavillanti opere d’arte. Scrivere, per un autore, è come fare l'amore. Un tripudio di sensazioni, emozioni, suggestioni che nascono dall'emotività. Scrivere significa lasciare un segno di se stessi. Creando le magnifiche linee della “Marlen Pens”, i fratelli Mario ed Antonio Esposito sanno cogliere al meglio questo senso della scrittura. Piccole opere d'arte, le loro penne. Realizzate per veri intenditori, ma che lasciano una piacevole sensazione di stupore anche in chi non è un collezionista. Penne esclusive composte con i migliori materiali: resine italiane ora in celluloide, titanio, acciaio, smalti, oro e argento, fibre di carbonio, corallo, lapislazzuli. Disegni realizzati a mano in cui è possibile ammirare l'elevata maestria di chi produce. Poesia, pittura, eventi storici, paesag-
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di Veronica Mosca
For an author, writing is a multitude of emotions, each trying to leave its mark. So, the magnificent Marlen Pens created by Mario and Antonio Esposito are the obvious choice for writers and collectors who recognize a masterpiece when they see one. Made from exclusive materials like celluloid resins, titanium, steel, enamels, gold, silver, carbon fibre, coral and lapislazzuli, Marlen Pens include classic, limited and numbered editions, as well as new lines, such as the latest collections commemorating the 150th anniversary of the Unification of Italy: Italia Unita 1861 and Risorgimento which evoke the figures and events of the struggle in their splendid roller, fountain and ball pens. Other exclusive new ranges include La Penna di Leonardo dedicated to Leonardo da Vinci and Venere di Botticelli. Class and elegance to leave your mark.
Campania style OGGETTI DI STILE
gi: tutto sembra fondersi nelle maestose collezioni della Marlen. Splendide le classiche linee, sempre in numeri limitati, ma è merito dei fratelli Esposito anche la grande attenzione riservata al mondo contemporaneo. Come le due ultime collezioni forgiate per i 150 anni dell'Unità di Italia. “Abbiamo creato due collezioni - spiega il maestro Mario Esposito - autorizzate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Missione d’Italia. Possiamo dire che abbiamo realizzato la penna ufficiale per i 150 anni dell’Unità del Paese”. Le due ultime creazioni, assolutamente in produzione limitatissima, si chiamano “Italia Unita 1861” e “Risorgimento”. Ripercorrono entrambe, nelle eccellenti raffigurazioni, le varie figure risorgimentali e i momenti salienti della storia unitaria dello Stivale. Le due edizioni prevedono pochi pezzi, realizzati per le varie tipologie di penne: roller, stilo e sfera. Unità a parte, il genio e l'estro dei maestri dei fratelli Esposito ha dato vita anche a nuove esclusive collezioni, come ad esempio "La Penna di Leonardo": 28 realizzazioni , dedicati al grande genio italiano, dove rifulge l'eccellenza della produzione fatta a mano. Classe, eleganza, amore per l'arte e la storia, testimonianze di raffinatezza e stile: tutto questo si sposa con la maestria di casa Marlen, perché ogni penna nelle nostre mani è destinata a lasciare un segno indelebile di noi stessi.
Alcune delle straordinarie creazioni dei fratelli Esposito, autentici maestri nell’arte degli strumenti di scrittura.
Marlen Pens Via Nenni, 3 Sant’Arpino (Caserta) Tel. +39 .081.891.88.29 www.marlenpens.com
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Campania style VIVERE BENE
Turco Global Service Guidare sempre a cinque stelle Five-star driving Facile scendere in pista. Coltivare la passione del volante, la proposta Tgs Driving Experience Day ovvero calarsi in full immersion ad alta velocità nei circuiti più famosi
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TGS attraverso la divisione Sport dà la possibilità a tutti gli appassionati di auto sportive e guida sportiva di provare il piacere di guidare le migliori Supercar del momento nei più importanti circuiti tecnici di Europa. Se la guida è la vostra passione, il TGS Driving Experience Day è quel che fa per voi: una full immersion ad alta velocità nei circuiti più tecnici e famosi italiani e stranieri, al fianco di istruttori professionisti e al volante dell’auto dei sogni: Ferrari, Maserati o Porsche. Per chi, invece, è meno temerario, ecco i corsi di guida sicura: una giornata articolata in un momento di teoria e degli esercizi pratici su pista con un team di piloti professionisti a bordo delle auto della scuderia TGS. Un modo nuovo per sperimentare il comportamento di una vettura in ogni circostanza, anche quelle di emergenza. Sono queste le nuove proposte di Turco Global Service per gli amanti delle quattro ruote: provare l’ebbrezza della velocità e sentirsi piloti per un
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di Eva Molea
If you’re a motoring enthusiast, why not try the Tgs Driving Experience Day, when you can speed round Italian and international race tracks in a Ferrari, Maserati or Porsche or follow the safe driving course, all under the guidance of professional instructors and recorded on camera. Tgs organizes charters for luxury vehicles (cars, boats, helicopters and jets) and exclusive residences and locations as well as dealing with security and hospitality concerns. Tgs offers the Exclusive Club Card for every lifestyle requirement while the Silver, Gold and Platinum Cards offer luxury car rental for short, medium and long terms with the option to change vehicles during the year. The Sport Card is for track day enthusiasts and the Black Card offers unlimited service options. Turco Global Service is based in Naples but it has 20 agents throughout Italy to offer the impeccable Tgs service through a constantly growing network.
Campania style VIVERE BENE
giorno, alla guida dell’auto dei sogni e poter rivivere l’emozione riguardando il filmato della propria prestazione realizzato dalla “camera car” posta a bordo delle auto. Nata dalla passione per il lusso e per i motori dell’ingegner Angelo Turco e specializzata nel noleggio di beni di lusso - dalle auto agli yacht, dai jet agli elicotteri, da residenze esclusive, fino ai servizi di security e hostess/steward - TGS ha una chiara filosofia: migliorare la qualità della vita dei propri clienti, consentendo loro di godere di tutti i vantaggi dell’utilizzo, senza l’impegno della proprietà. Per far vivere il lusso nella massima comodità, l’azienda propone la formula del TGS Exclusive Club: una card per ogni stile di vita ed una risposta per ogni esigenza. Le Silver, Gold e Platinum Card si rivolgono a chi vuole viaggiare con auto di lusso, potendo anche scegliere di cambiare veicolo più volte l’anno. La Sport Card è per gli amanti della guida sportiva. Infine, la Black Card: per non avere limiti, accedendo a tutti i servizi della Turco Global Service. Per ogni card è prevista un pass d’ingresso che dà diritto a sconti e servizi esclusivi. Con la sottoscrizione della card si acquista un pacchetto di servizi e il costo della card rappresenta già uno sconto sul prezzo di listino. Oltre alla sede napoletana, TGS conta su venti mandatari in tutto il territorio nazionale e una rete commerciale in Costa Azzurra, Costa Smeralda e Svizzera in continua espansione . A sinistra, l’ingegner Angelo Turco, titolare della Turco Global Service, azienda specializzata nel noleggio di beni di lusso - dalle auto (alcune delle quali visibili nelle foto pubblicate in pagina), agli yacht, dai jet agli elicotteri, da residenze esclusive per eventi prestigiosi o elitari, fino ai servizi di security e hostess/steward.
Turco Global Service Viale degli Ulivi, 33 San Sebastiano al Vesuvio (Napoli) tel. + 39.081.195.75.148 cell. 338. 723.99.33 www.turcoglobalservice.it sport@turcoglobalservice.it
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Campania style VIVERE BENE
Centro Chemis La risposta naturale ai desideri di coppia The natural answer to a couple’s dreams Procreazione assistita. Nei loro centri le sorelle Stefania e Mirella Iaccarino cercano soluzioni per le coppie con problemi di fertilità
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Stringere tra le braccia un bambino, sentirne il pianto, osservarne il sorriso. Sogni naturali di tutte le coppie, che non sempre, però, si riesce realizzare. A questi sogni oggi è possibile dare una risposta grazie allo sviluppo della moderna medicina. E’ proprio alla realizzazione del desiderio di natalità che si dedicano le sorelle Stefania e Mirella Iaccarino, rispettivamente ginecologa e embriologa, che hanno dato vita al Centro Chemis, presidio sanitario specializzato in procreazione medicalmente assistita di primo e secondo livello e in ginecologia. Una struttura dove le coppie con problemi legati alla fertilità possono trovare le giuste risposte al loro desiderio di procreare. Due le sedi del Centro, entrambe a Napoli: una in via Caracciolo, l’altra in uno spazio dedicato presso la Casa di Cura Ospedale Internazionale in via Tasso. In via Caracciolo, si effettuano tutte le procedure di primo livello fino all’inseminazione intrauterina
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di Sarah Ricca
Couples are not always able to make their dreams of parenthood come true, so gynaecologist Stefania Iaccarino and her biologist sister Mirella have set up the Centro Chemis clinic in Naples to offer first and second level medically assisted reproduction and gynaecological services,where couples can find the answers to their fertility problems. The Via Caracciolo centre deals with first level insemination which does not call for surgery, while the Via Tasso clinic takes care of second level procedures which require admission to hospital. Privacy and understanding are paramount at Centro Chemis so that clients can ease their suffering for a pregnancy that is late in coming and regain their natural serenity, which is why most of the staff are female apart from the andrologist. This and other is Centro Chemis.
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e, dunque, le procedure di fecondazione in vivo che non richiedono interventi chirurgici. Nello spazio di via Tasso, invece, lo staff Iaccarino pratica le cosiddette procedure di secondo livello e, quindi, la fecondazione assistita in vitro per cui si richiede l’ospedalizzazione. Le coppie che si rivolgono al Centro Chemis, possono fare affidamento su professionisti attenti alla loro privacy e consapevoli della delicatezza del momento. Un Centro in cui, come sottolinea la dottoressa Stefania Iaccarino, “ci si adopera per non accrescere il disagio di coloro che soffrono per una gravidanza che non arriva e per abbattere tutte le barriere che separano dalla voglia di concepire”. E proprio per contribuire ad abbattere gli ostacoli e far sentire a proprio agio la coppia, lo staff del Chemis è composto prevalentemente da donne, fatta eccezione per l’andrologo. “In un momento così delicato anche dal punto di vista emozionale - dice Iaccarino - per una donna potersi rapportare con un’altra donna contribuisce a donarle più serenità anche dal punto di vista strettamente sanitario”. Una sensibilità che le sorelle Iaccarino hanno riservato anche a chi desidera avere un figlio, ma combatte contro il cancro. Per questo è stata creata una banca naturale in cui i pazienti possono conservare il proprio seme, così che, una volta accertata la guarigione dal male, possano non solo riprendere la loro vita quotidiana, ma andare oltre e sentire il desiderato pianto nella culla. Nelle foto a sinistra, le sorelle Stefania e Mirella Iaccarino. A destra alcune immagini del Centro Chemis di Napoli, la risposta naturale ai desideri delle coppie con problemi di fertilità
Centro Chemis Iaccarino Via Francesco Caracciolo, 2 - Napoli tel. + 39.081.240.43.08 www.centrochemis.it info@centrochemis.it
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Alfa Marmi Soffi di vita nella pietra più nobile Breath of life into the marble Artigianato d’autore. Mani sapienti forgiano rivestimenti e oggetti di arredo Così gli interni diventano opere d’arte dal gusto raffinato
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D are anima al marmo. Forgiare opere d’arte con la più nobile delle pietre. Uno slogan che è anche la missione principale di Alfa Marmi, azienda leader in Terra Felix nella realizzazione di vere e propri capolavori. Simbolo vivente del “made in Campania” dal Vecchio al Nuovo Continente, sino alle lontane rotte dell’Asia. Selezionata direttamente nei luoghi di estrazione e in Paesi lontani come Brasile, Africa e India, la più conosciuta delle pietre viene lavorata sapientemente dalle mani esperte degli artigiani dell’azienda di San Gennaro Vesuviano e trasformata per dare vita non solo a eleganti e raffinate pavimentazioni, ma anche a camini, rivestimenti di sale da bagno, oggetti d’arredo e piani per cucine. Obiettivo principe della ditta, fondata quasi quarant’anni fa dai coniugi Michele Allocca e Francesca Faravolo e affidata, oggi, all’opera
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di Sarah Ricca
Giving life to marble is the mission of Alfa Marmi, the neapolitan family firm founded 40 years ago by Francesca Faravolo and Michele Allocca that skilfully transforms the finest stone from Brazil, Africa and India into elegant floors, fireplaces, kitchen tops and decorative objects to make living spaces all over the world truly unique. Working alongside a design studio, the Alfa Marmi artisans can offer exclusive and personalized creations using controlled and certified procedures. Highly prized marble is transformed into fashionable household features embellished with inimitable sculptures and superb inlay, and the latest technological equipment can produce exquisite mosaics evoking the ancient art of the Mt. Vesuvius area.
Campania style CASA ELITE
dei figli: soddisfare le esigenze del cliente regalando capolavori in grado di rendere unico e inimitabile lo spazio in cui vivere. Orgoglio e vanto dell’Alfa Marmi, che proprio di recente ha aperto un nuovo ufficio a Napoli nella splendida Riviera di Chiaia, in pieno salotto partenopeo, punto di supporto per clienti e professionisti, la collaborazione di eccellenti architetti in grado di valorizzare i preziosi marmi attraverso soluzioni esclusive ed eleganti. Capolavori realizzati seguendo procedimenti controllati e certificati. Così i marmi più pregiati e rinomati si trasformano, diventando creazioni raffinate e alla moda fregiandosi di sculture dai motivi inimitabili e intarsi dalle mille sfumature che rendono unici e inimitabili gli interni. Non solo. L’eleganza del marmo e la sua lucentezza, grazie a tecnologie d’avanguardia impiegate nei laboratori di via Palma, diventano ancora più preziose con la creazione di mosaici, arte antica che affonda le sue radici nella più pura tradizione dell’artigianato vesuviano e che l’azienda della famiglia Allocca è riuscita a inglobare all’interno del proprio ciclo produttivo. Perché la lavorazione della pietra che rese famoso Michelangelo non conosce confini.
Alcune delle creazioni dei maestri artigiani di Alfa Marmi, ditta specializzata nella lavorazione dei marmi. Non solo pavimenti, mosaici e oggetti d’arredo, ma anche opere d’arte in grado di impreziosire la più nobile delle dimore.
Alfa Marmi Via Palma San Giuseppe, 4 San Gennaro Vesuviano (Napoli) Via Riviera di Chiaia, 215 Napoli tel. +39.081.528.64.04 www.alfamarmi.it
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Crispino Parquet Legni d’autore da calpestare con classe Elegant wooden floors Il più nobile dei parquet. Colori caldi, atmosfera accogliente, eleganza e semplicità Quando la magia del legno rende la casa una piccola fiaba
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Colori caldi, atmosfera accogliente, eleganza, semplicità. Sensazioni che soltanto le infinite venature del legno possono trasmettere e rendere la casa un ambiente intimo, ma allo stesso tempo raffinato. Donare queste sensazioni è la mission della Crispino Parquet, azienda partenopea leader nella realizzazione di parquet per ambienti interni ed esterni. Competenza e passione sono le parole d’ordine della ditta guidata da Caterina Crispino e Oreste Russo, uniti non solo nel lavoro. Il legno, infatti, ha rappresentato il “fil rouge” della loro vita: lei erede di una tradizione familiare di lavorazione del legname, lui architetto con uno spiccato gusto per il bello. Un’unione che ha portato a raggiungere grandi traguardi con la più antica e conosciuta delle materie prime. E’ da questo materiale così semplice e naturale che la Crispino riesce a dar vita a pavimentazioni in parquet dal gusto eccelso. A disposizione della clientela,
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di Sarah Ricca
Crispino Parquet is a traditional family business whose mission is to create warm, elegant interiors and exteriors through the natural beauty of wood. Caterina Crispino has joined forces with architect Oreste Russo to become one of Naples’ leading firms for exquisite parquet floors in a vast range of traditional woods that are planed and polished on site and other prefinished products in birch or fir. Crispino’s speciality is prefinished solid wood parquet made from an Australian product called Mariposa, a solid block which need only be glued in place so that its beautiful finishes can be enjoyed. Crispino also supplies decking for gardens and terraces, whether planks for fitting onto a secondary structure with steel clips or PVC-mounted tiles to meet all its clients’ needs and desires.
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una vasta gamma di prodotti: dai legni più tradizionali che si levigano e si lucidano in opera, ai prefiniti tradizionali controbilanciati in betulla o abete. Ma fiore all’occhiello dell’azienda sono quelli prefiniti a massello: fatti interamente in legno nobile, suscitano da tempo l’attenzione dei vip andando ad arredare e ad arricchire abitazioni tra le più prestigiose e rinomate. Questa tipologia di pavimento viene realizzata utilizzando un prodotto australiano, il Mariposa, che deve essere soltanto incollato ed è formato da un unico blocco di legno verniciato soltanto in superficie con varie finiture, compresa quella “oil” che evoca le vecchie pavimentazioni in assi di quercia. Un parquet che conferisce all’ambiente in cui è inserito un tocco di pregio inimitabile, grazie alle grandi assi oleate, bisellate o piallate rigorosamente a mano.La Crispino offre tipologie di parquet anche per completare giardini o terrazze. Dalle tavole che si montano su orditura secondaria con clips in acciaio a mattonelle già pronte su pvc, particolarmente adatte ad arredare superfici piane. Un’azienda, quella caivanese, che non solo offre un’ampia varietà di legnami, ma anche piena disponibilità e accoglienza al cliente cui il personale presta massima attenzione rispondendo ad ogni curiosità con l’obiettivo di farlo entrare in sintonia con le opere d’arte forgiate dai maestri della Crispino Parquet.
Alcune immagini dei favolosi parquet della ditta Crispino. Vere e proprie opere d’arte, da calpestare... con classe. Lavorate da mani esperte e sapienti che rendono gli interni (e non solo quelli) uno spazio tra i più raffinati.
Crispino Parquet via Armando Diaz, 31 Caivano (Napoli) tel. +39.081.831.33.44 www.crispinoparquet.it commerciale@crispinoparquet.it
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Campania style CASA ELITE
Gruppo Valente Immobiliare La strada più breve per trovare casa The shortest way home Intenditori di case cercasi. Serietà, competenza, professionalità ed esperienza al servizio del cliente Profilo, storia e servizi di un’agenzia immobiliare maestra nel mattone
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“Case da intenditori”. Questo il motto scelto dal Gruppo Valente Immobiliare. Perché il cliente viene prima di tutto. E la sua soddisfazione è il presupposto imprescindibile su cui si basa il lavoro del pool di professionisti di via San Pasquale a Chiaia. Sempre pronti ad avviare meticolose attività di ricerca pur di assecondare anche le esigenze più spigolose. Il Gruppo Valente opera nel settore immobiliare su scala nazionale ed è strutturato sia per l’intermediazione delle compravendite, sia per le conduzioni in fitto. L’immobiliare è gestita da un titolare unico Davide Invigorito che si avvale della collaborazione di uno staff di esperti. Esperienza trentennale: è questa la garanzia principale che lo staff “made in Partenope” sventola, orgoglioso, sul mercato. L’ufficio d’alta rappresentanza di Chiaia, che affaccia interamente su via
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di Veronica Mosca
“The shortest way home” is the motto of the Davide Invigorito’s Valente Real Estate Group, whose team includes experts in property, contracts and town planning so you can find the house you are looking for, whether to buy or rent. For thirty years the Group has offered professional expertise from its offices in the elegant Chiaja district of Naples, but it has now spread its wings to offer the same guarantee of quality for property mediation, Valente’s core business, also in Rome and Milan. The Group is one of the few operators able to offer a full range of real estate consultancy services, thanks to its working relationships with internationally renowned architects’ studios and the awards it has won in the world of “bricks and mortar”.
Campania style CASA ELITE
Dei Mille, è anche la sede principale del gruppo. Qui tutto profuma di storia. I giardini della riviera sono praticamente dietro l’angolo con le superbe ville dell’antica capitale e la cornice di palazzi d’epoca. Palazzi come quelli spesso “trattati” dai maestri del mattone di via San Pasquale. Perché capita, certo, di riuscire a vendere anche appartamenti inseriti in edifici carichi di secoli, pensati e costruiti dai sapienti architetti del Regno di Napoli. In tal caso il prezzo dell’affare lievita. E l’acquirente è quasi sempre il vip di turno o il professionista in cerca di emozioni.Napoli, dunque. Ma non solo Napoli. Sì, perché l’Immobiliare ha da tempo deciso di uscire fuori dai confini cittadini, garantendo la sua presenza anche sui panorami commerciali di Roma e Milano. La struttura inoltre è una delle poche in grado di offrire ogni tipo di consulenza e risposta nel settore immobiliare. Proprio per questo ha avviato importanti collaborazioni con studi di architettura e progettazione di rilevanza internazionale per riuscire a coniugare, come lo stesso Invigorito sottolinea “ogni tipo di competenza e consulenza nel settore del mattone”. Il Gruppo ha ricevuto infine la qualifica di “Testimone Privilegiato” dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma. Un’altra medaglia che brilla in bacheca
A sinistra, Davide Invigorito, titolare unico del Gruppo Valente Immobiliare di via San Pasquale a Chiaia nel centro di Napoli. Nelle foto in pagina, vedute panoramiche e dell’urbanizzazione residenziale del capoluogo campano.
Gruppo Valente Immobiliare Via San Pasquale a Chiaia, 62 80121 Napoli Tel. +39.081.41.11.44 www.gruppovalente.com
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Campania style CASA ELITE
Anna Clemente interior designer L’artista che disegna spazi d’avanguardia The artist who designs cutting-edge areas La casa intesa come universo emozionale. Ambienti privati e residence plasmati con gusto, stile ed armonia: così gli interni si trasformano in galleria d’arte contemporanea
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Gusto, armonia, design. Ma anche amore ed attenzione per le arti visive contemporanee. Questi gli elementi del lavoro di Anna Clemente, interior designer ma anche fautrice della casa intesa come universo emozionale. Perché, come lei stesso spiega: “Manipolare gli spazi, interpretare i gusti di chi li vivrà dà senso alla mia attività”. Dalla progettazione alla realizzazione, ogni consulenza mira a raggiungere l'innesco tra arte e arredamento, negando il concetto che vuole gli spazi “luoghi impersonali”. Inoltre la designer sa come rendere unici anche gli interni dei residence creando veri Art Hotel. Altra peculiarità il recupero di oggetti e mobili usurati. Last but not least: negli spazi di Anna Clemente, sposati con l'attività di Dino Morra Arte Contemporanea, dal 13 novembre è nata un’attività espositiva per giovani artisti. Prossimo evento, dal 22 giugno, una personale di Davide Rivalta a cura di Marianna Agliottone.
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di Veronica Mosca
Good taste, harmony and rigour but also love and commitment are characteristic features of Anna Clemente’s interior designs. She manipulates space and interprets the tastes and needs of her clients to create perfect environments not only in homes but also in hotels, which are transformed into a charming ‘modern art accommodation’. Her love of contemporary art has meant that her studio frequently becomes a kind of metropolitan museum for upcoming young artists: at the end of June she will host the personal exhibition of Davide Rivalta. The Neapolitan designer also restores antique furniture and furnishings as part of her ‘fashion philosophy’ which strives to achieve a unique and harmonious synergy of minimalism and elegance.
Sopra, Anna Clemente. Nelle foto, alcuni degli spazi (interni ed esterni) concepiti con il gusto e l’estro della interior designer partenopea che propone arredi moderni densi di stile.
Anna Clemente Interior Designer Via Carlo Poerio 18 Napoli tel 339.256.74.47 www.annaclementeinteriordesigner.com
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Pesci e pescatori 88
Napoli profuma ancora di mare Naples still smells of the sea I piatti più pregiati nascono sulle onde. Per secoli i mercati dell’antica capitale del Regno delle Due Sicilie hanno contraddistinto l’anima sanguigna e verace della città di Gabriele Scarpa
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P esce palummo e piscatrice, scuorfane, cernie, alici, marvizze, ricci e marmure, guarracini, cecenielli, purpe e calamare. Nomi tratti dal dialetto. Lingua verace. Idioma dal sapore antico, conosciuto e parlato sulle terre ombreggiate dal Vesuvio. Sono i nomi dei pesci che danzano da due secoli in una bellissima cantata, quella del “guarracino”, dedicata agli abitanti marini del Golfo di Napoli. Nomi che in italiano corrispondono a saraghi, scampi e sardine, spigole, sogliole e polipi, cernie, triglie e totani. Fauna tipica del Tirreno. Pesci pregiati e gustosissimi che una volta strappati agli abissi, cotti e serviti a tavola,
Fish and fishermen. The taste of the Bay of Naples. Delicious fish from the Tyrrhenian Sea have featured in Neapolitan menus since Roman times, but it was as capital of the Kingdom of the Two Sicilies that Naples saw its fish markets immortalised in dozens of paintings. Numerous towns around the region have long made a living from the sea, from Castellammare to Sorrento, Bacoli and Cuma, where the ancient Romans’ oysters rivalled shellfish from Britannia. In Naples, the Roman consul Lucullus (famous general of Augustus) ‘farmed’ bream in specially built pools for the delight of his dinner 89
Campania sapori
A lato, di ritorno dalla pesca questo marinaio si accinge ad ormeggiare l’imbarcazione a riva. L’immagine è tratta da uno storico dipinto dedicato alla vita dei pescatori di Partenope. Sullo sfondo si nota il Vesuvio con l’immancabile pennacchio. Nella pagina successiva, un pescatore mentre prepara gli attrezzi del mestiere. Di fianco, un polipo appena pescato e la bella immagine di un trancio di Spigola appena cotto, condito e pronto per essere gustato.
guests, but the city’s most famous fisherman was Masaniello, the leader of the revolt against the Spanish viceroy in july 1647. In short, wherever there was a bay, an inlet, a fully equipped marina, a cove protected from the wind, tick here spears and fishing lights, fishing boats ready to put to sea. For centuries the fish markets of the ancient capital of the Kingdom of the Two Sicilies, 90
with their stalls, the flickering lights and the voices of fishmongers, have marked the true soul of the city. The fish market of Porta Nolana, even today, with street Spaccanapoli, is one of the obligatory stops for tourists who go to visit Naples. And until 1942, Naples had its fish market in the building designed by Cosenza in the square Duca degli Abruzzi. But other places have made known the relationship
fanno la loro bella figura anche nel più ricco dei menù. Perché il pesce, si sa, è un piatto pregiato. Difficile da procurare. E ancor più delicato da cucinare. E da sempre rappresenta l’alimento per eccellenza delle popolazioni che si affacciano sul mare. In particolar modo a Napoli, città nata dalle onde. Città che di mare profuma. E che sul mare di Ulisse ha costruito la sua fortuna. Per secoli i mercati ittici dell’antica capitale del Regno delle Due Sicilie, con le loro bancarelle, le luci tremolanti e il vociare tipico dei pescivendoli, hanno contraddistinto l’anima verace e sanguigna della città. Il mercato del pesce di porta Nolana, ancora oggi, insieme a via Spaccanapoli, costituisce una delle tappe obbligate per i turisti che si recano in visita in città. E fino al 1942, Napoli ha avuto un suo più moderno mercato ittico nel palazzone progettato dall’ingegner Cosenza nel 1929 nell’attuale piazza Duca degli Abruzzi (oggi al centro di un progetto di restyling). Altri luoghi, altri posti, tuttavia, hanno reso celebre la culla della sirena Partenope nel rapporto con gli abitanti delle onde. Il molo di San Vincenzo, per esempio. Ma anche il porticciolo di Molosiglio, quello di Mergellina, il litorale di Sferracavallo a Posillipo e il molo di Santa Lucia. Luoghi immortalati in decine e decine di gouaches dedicate al mito di Partenope. Napoli e non solo Napoli. Perché di pesca si è vissuto per secoli anche nelle vicine Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, Portici e Sorrento, Meta, Massalubrense e Nerano. E ancora il litorale cilentano (Salerno), quello casertano. E Pozzuoli, Bacoli e Cuma dove già i romani, duemila anni fa,
si diedero da fare trasformando le acque del Lucrino in un piccolo bacino artificiale dedito all’acquacultura. Fu qui che le ostriche conobbero fama imperiale diventando un piatto prelibato a tal punto da fare invidia ai più famosi “frutti di mare” della Britannia. E le orate conobbero la loro fortuna grazie all’uomo che imparò ad allevarle, l’ingegnere capitolino Sergius Orata. A Napoli Lucullo ricavò una piscina dal
mare, a due passi dalla mitica villa di Megaride, per riempirla di pesci pregiati che poi venivano offerti ai suoi ospiti in quei banchetti che resero immortale l’ex console di Roma. Partenopeo fu anche il più famoso pescatore di sempre: Tommaso Aniello D’Amalfi, l’eroe della rivoluzione dei Lazzari, nato a due passi da piazza Mercato e passato alla storia con il nomignolo di Masaniello. Insomma, ovunque ci fosse una
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baia, un’insenatura, un porticciolo attrezzato, una cala riparata dal vento ecco spuntare lance e lampare, pescherecci e imbarcazioni pronti a prendere il mare. Uscivano di notte, i pescatori. Muniti di reti e lampade potenti con le quali attirare la preda. Sfidavano la collera del mare e spesso ci rimettevano la pelle. Le immagini di madri, mogli e sorelle assorte in preghiera a due passi dal mare, mentre i loro uomini lottavano contro i marosi, hanno fatto la fortuna di poeti, pittori e registi cinematografici. Ma quando Nettuno si mostrava benevolo e la pesca era abbondante, lo spettacolo a riva, era da non perdere. Spesso gli affari si facevano lì, direttamente sul molo. E le casse piene di ogni ben di Dio, una volta svuotate, passavano rapidamente di mano, tra schizzi d’acqua e pesci ancora pieni di vita, per poi essere piazzate e rivendute al mercato. Per secoli si è perpetrato il rito della “rezza”, con i pescatori fermi sulla battigia, impegnati a lavorare di gomito per trascinare a secco la rete piena zeppa d’acqua, sabbia ed alghe e per questo pesantissima. Quadri, tele e sculture raccontano di uomini vestiti di bianco, esili figure scalze, con il volto scavato dalla salsedine, darsi il tempo, mentre, ben piantati sulle gambe, tiravano le reti sul litorale di Mergellina. Altre immagini raccontano di pescatori impegnati a ricucire gli strappi e riallineare le boe galleggianti, prima di rituffare l’armamentario in mare. Storie di uomini che hanno fatto grande Napoli, donandole un’anima. Storie di chi il mare ce lo aveva nelle vene. Molte di queste scene si possono rivivere ancora oggi, basta guardare sempre dal lato del mare. 92
A sinistra, gouaches che raccontano la vita dei pescatori di Napoli sulle spiagge dell’antica capitale del Regno delle due Sicilie: li si vede seduti, intenti a rammendare le reti. In basso, pescatori del terzo millennio di ritorno da una battuta in mare aperto. Nei recipienti e in mano, mostrano il frutto del loro faticoso lavoro pronto per essere venduto al mercato ittico.
between the cradle of the siren Partenope and sea creatures. Naples and not just Naples. Because fishing has lived for centuries in the nearby Torre Annunziata and Castellammare di Stabia, Portici, Sorrento, Meta di Sorrento, Massalubrense, Nerano. And even Caserta and the Cilento coast (Salerno’s province). Every bay along the coast saw fishermen heading out to battle against the sea, as their wives and mothers prayed for their safe return, and when Neptune was generous, the men struggled to bring their abundant catch ashore, scene frequently portrayed in paintings and sculptures over the centuries.
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Liquori della terra 94
Elisir di lunga vita da Madre Natura Mother nature’s elixirs of long life Bevande per tutti i gusti. Dall’amaro benedettino alle delizie fatte in casa Tutta la magia degli infusi made in Campania di Gabriele Scarpa
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Elisir nati in convento, ma non solo. Frutto dell’inventiva dei monaci, depositari gelosi di antiche artigianali ricette. Che in Campania perpetuano la loro tradizione con l’amaro benedettino dell’abbazia di Montevergine. Altri sono nati quasi per caso, magari in cucina, grazie all’inventiva sagace di casalinghe fantasiose, come lo “sbroglia budella”, bevanda alle foglie di menta, bacche di ginepro, assenzio, ruta, genziana e grappa. O anche il liquore alla liquirizia, nero, forte e gustoso. Ottenuto dalla radice pura. Qualcuno si tramanda da secoli, affondando le proprie origini nella cultura culinaria
Traditional ‘bitters’ and liqueurs have long been made from Campania’s indigenous plants, harvested by friars and housewives all over the region to create digestive and medicinal drinks that are reputed to make for a healthier and longer life. Most recipes date back hundreds of years, when mint, juniper berries, wormwood, rue and gentian were collected to make remedies for indigestion, but others are believed to be much older and derived from traditional concoctions from Roman times; others still are the result of careful research in modern laboratories. Some are strong, others sweet, but they should all be savoured after a 95
Campania sapori
degli antichi dominatori. Altri ancora sono il prodotto delle ricerche di esperti maestri di laboratorio. Sono i liquori della terra della Campania, rosolio di lunga vita. Capolavori da sorbire dopo un lauto pranzo. Magari accanto al caminetto. Come un momento bello, da assaporare un secondo alla volta. Ora forti, ora dolci. Sempre vellutati e corposi. Unici per flagranza e intensità. Simbolo della Campania Felix. Anche a tavola. Come il nocillo (o nocino), la cui origine si perde nella notte dei secoli. E il cui rito preparatorio è lungo e complesso. L’ingrediente principale, innanzitutto: le noci verdi. Secondo tradizione devono essere raccolte e tagliate alla vigilia del giorno di San Giovanni, il 23 giugno, quando si trovano nel loro momento “balsamico” migliore. E lasciate macerare in alcool per poco più di un mese, tappate in bottiglie di vetro esposte al sole ed agitate di tanto in tanto. Preparato con acqua sterilizzata e zucchero e aromatizzato con chiodi di garofano e cannella, dopo l’imbottigliamento il nocillo si lascia riposare per almeno due mesi prima di essere consumato. Prodotto originario delle aree interne della regione, più precisamente dei monti dell’Irpinia e del Sannio, il nocillo è molto diffuso anche nel Vesuviano, in particolar modo a Sant’Anastasia dove si contende il favore dei consumatori insieme con il Finocchietto, un’altra delle prelibatezze del “made in Campania”. Infuso di colore giallo paglierino dalle spiccate proprietà digestive, nato, forse, nei borghi del Salernitano (ma diffusissimo dall’alto Casertano al basso Cilento), il 96
hearty meal. Perhaps the oldest and most widespread is nocillo, made from whole, unripe walnuts picked on the Feast of St. John (23 June) when their curative properties are at their peak, and then added to alcohol in bottles that are sealed with a stopper and left in the sun for a month. The drink is then diluted with a sugar syrup and mixed with cinnamon and cloves. Whole liquorice root is used in another
Nella pagina a sinistra, noci pronte da cogliere e radici di liquirizia. A destra (e nella foto di apertura), erbe, e limoni, ingredienti tipici della Terra Felix, che sono alla base di alcuni tra i più delicati e profumati infusi della Campania. Autentici elisir di lunga vita, buoni da bere in ogni momento della giornata.
Finocchietto si ottiene dalla macerazione di semi di finocchietto selvatico e va servito freddo, come il più celebre e conosciuto dei liquori campani, il Limoncello, simbolo liquido e giallo della Penisola Sorrentina nel mondo, ricavato dall’infusione di alcool e bucce di limone di questa terra. Un liquore che è un incanto, sempre e comunque, senza se senza ma.
Campania sapori
A sinistra e in basso, noci e castagne. Con questi due frutti, caratteristici delle zone dell’entroterra campano, si ottengono liquori dal sapore dolce e intenso.
dark, full-bodied elixir, but lighter digestive drinks include the highly digestive finocchietto, made from an infusion of wild fennel seeds and served ice cold, and the most famous local liqueur limoncello, which extracts the delightful flavour of Sorrento’s lemons. Other liqueurs are made from hazelnuts, chestnuts mixed with milk, sugar and cocoa, and mulberries. Campania is a land of surprises even when viewed through the bottom of a liqueur glass, preferably full. 98
Deve la sua fortuna alle foglie di amarena e all’infuso di noccioli mescolati con vino (bianco o rosso) un altro dei rosoli doc campani: il liquore di amarena. E che cosa si fa con le castagne di Montella? Manco a dirlo, denso, di colore marroncino, il liquore lo si lavora mescolando le castagne tipiche di quella terra a latte, zucchero e cacao. Pastoso e gustoso, il suo sapore è semplicemente favoloso. Alla pari del liquore alle “ceveze ross”, altro elisir rinomato e gettonatissimo nelle zone interne della Campania e in particolar modo nella provincia di Avellino dove sembra sia nato intorno al 1600 quando la coltivazione dei gelsi era massicciamente presente per la produzione della seta. Ottenuto, appunto, dalla macerazione di gelse rosse, il suo colore rosso rubino e il suo sapore zuccherino conquista sempre. Magia della Terra Felix. Perché la Campania sa essere sorprendente anche ammirata attraverso un bicchiere di vetro. Possibilmente pieno.
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Cantine Tora L’aroma del Sannio in bottiglia The bottled essence of Sannio Il fresco nettare dei colli di Torrecuso. L’azienda dei fratelli Rillo è una delle stelle del Vinitaly Molto apprezzati i suoi vini prodotti da vigneti autoctoni del Taburno
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E’ un nettare fresco e intenso quello che nasce sui rigogliosi vigneti delle Cantine Tora a Torrecuso, nel Beneventano. Tra le bionde colline e le vallate del Sannio si custodiscono sapori e tradizioni versati in eleganti bottiglie che, una volta stappate, sprigionano un tripudio di aromi pregiati. L’azienda agricola dei fratelli Rillo coltiva vitigni autoctoni di Aglianico e Falanghina sui colli che si innalzano a 400 metri dal livello del mare. E’ qui che la tradizione si rinnova alimentandosi delle nuove tecnologie, con attrezzature e sistemi di coltivazione sempre più all’avanguardia e sempre in linea con la filosofia di un’impresa alla continua ricerca del binomio cultura-innovazione. Non a caso, le Cantine Tora sono tra le stelle Vinitaly, il più grande salone internazionale dedicato al settore vinicolo che ogni anno presenta il top del made in Italy e dove viene apprezzata l’eccellente qualità e la cura scrupolosa con cui vengono accuditi i
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di Melina Chiapparino
Cantine Tora’s lush vineyards on the Sannio hillsides are home to traditional wines whose elegant bottles release a myriad of exquisite flavours. The Rillo brothers grow local Aglianico and Falanghina vines, combining traditional methods with modern techniques to maintain Cantine Tora’s front-line position at the Vinitaly international fair, where wine from Mt. Taburno has long been prized. Cantine Tora’s fruity Aglianico del Taburno rosé is an ideal summer aperitif, the full-bodied, ruby Aglianico Thiatos is the perfect dinner accompaniment, and the exotic notes of Kissos Falanghina del Taburno embrace mature cheeses. The traditional jewels in Cantine Tora’s crown, are only a ‘click’ away on www.cantinetora.it and on Facebook, whose forum provides advice on how best to serve Tora fine wines.
Campania sapori VINI
vigneti alle falde del Taburno. Un luogo incantato in cui forgiare prodotti in grado di lasciare il segno nella memoria del gusto. Ma il “buon bere” è anche una preziosa chance conviviale e sociale che caratterizza il vino come un elemento aggregatore e complice di amicizie, passioni e, perché no, anche amori. Come dire, a ciascuno il suo vino, dunque. E’ per questo motivo che un altro importante punto di forza dell’azienda Tora è la varietà delle produzioni che emanano piaceri molto diversi tra loro, dalle note più sensuali dei rossi a quelle briose dei bianchi. Il gusto morbido e fruttato dell’Aglianico del Taburno rosato può essere l’ideale per un aperitivo estivo; il sapore caldo e avvolgente dell’Aglianico Thiatos dai riflessi rubini si sposa alla perfezione con pasti corposi mentre le note piene ed esotiche del Kissos Falanghina del Taburno accompagnano con il loro gusto forte i formaggi, meglio se piccanti. E ancora: Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Falanghina del Taburno sono altre “perle” delle Cantine Tora, espressione delle tradizioni, della storia e della cultura del territorio. Un mondo di sapori che è anche a portata di “click” dal momento che le Cantine sono presenti sul sito www.cantinetora.it e sulla pagina di Facebook, che spesso diviene un’agorà dove scambiarsi consigli su abbinamenti e degustazioni o essere aggiornati su iniziative e manifestazioni. Poiché ogni occasione è buona per brindare, gustando uno dei vini Tora.
A sinistra, le varie tipologie di vini prodotti dall’azienda beneventana Tora. A destra uve e vigneti dei monti del Taburno.
Azienda Agricola Cantine Tora Località Tora II, 16 Torrecuso (Benevento) tel / fax + 39 .0824.87.22.54 www.cantinetora.it
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Campania sapori LIQUORI
Limoncello Piemme Il nettare di Sorrento s’assapora in cielo Sorrento’s liqueur can be enjoyed in the sky L’eccellenza Piemme per tutti i palati Il delicato e aromatico infuso è servito anche sui voli Alitalia Racchiuso in eleganti scrigni il dolce piacere della degustazione
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Gusto eccellente, specialità gastronomica, colore inconfondibile. Ecco a voi sua maestà il limoncello, l’oro vivo di Sorrento. Trionfo di profumi, prelibatezze e infusi capaci di soddisfare anche il più esigente dei palati. E’ questo, da sempre, l’obiettivo da soddisfare che si sono imposti i maestri di Piemme prodotti mediterranei, azienda che opera nel cuore della Penisola sorrentina, nata nel 1969 per iniziativa di un gruppo di artigiani dediti alla produzione di specialità dolciarie a base di limone. “La lavorazione - spiega Pasquale Apreda - avviene con molta cura e attenzione dei particolari. Quello che fa la differenza è la qualità della buccia del limone di Sorrento. Il segreto è tutto lì. Il limone non deve aver subìto variazioni chimiche e deve sottostare alle metodologie di produzione del Consorzio di tutela del limone di Sorrento Igp di cui siamo fondatori”. Le bucce di li-
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di Veronica Mosca
Sorrento’s liqueur spreads its wings . The unmistakeable colour and exquisite flavour of Piemme’s Sorrento limoncello are pure delight. Set up in 1969 by a group of confectioners devoted to lemon-based cakes and sweets, the company is now renowned for its limoncello liqueur, made from an infusion of the zest of Sorrento lemons in pure alcohol following the methodology laid down by the Sorrento Lemon Consortium. However, Piemme also makes tasty babà pastries with limoncello or with rum and chocolate chips in special, gift packs that clients will want to keep as one of their most precious souvenirs from the Sorrento peninsula. Piemme has a vast overseas distribution network reaching as far as Uruguay and Mexico, and its lemon liqueur is served on Alitalia flights, confirming the success of this traditional yet original product.
Campania Sapori LIQUORI
mone lasciate in infusione rilasciano oli essenziali che, uniti all’alcool neutro purissimo, rappresentano il cuore della produzione. Ma la Piemme non propone solo il classico limoncello: gustosissimi sono anche il Babà Sorrento al gusto di limoncello o al rhum con gocce di cioccolato: prelibatezze raffinate, nate per deliziare e soddisfare ogni genere di gusto. E l’attenzione per l’alta qualità non si limita alla sola sostanza dei prodotti, ma si estende fino alla forma in cui essi sono racchiusi, come uno scrigno prezioso che custodisce il più raro e gettonato dei sapori. L’eleganza e il folklore delle “Confezioni Speciali” rispecchia quella del contenuto e consente di prolungare nel tempo il piacere della degustazione, riservando alla clientela un oggetto esclusivo, da custodire tra le cose più preziose. Piemme è dunque un marchio di garanzia che può fare affidamento su una vasta rete di distribuzione in grado di trasportare le chicche della Costiera anche al di fuori dei confini nazionali, fino in Uruguay e Messico. L’eccellenza dei prodotti Piemme è così riconosciuta che il delicato infuso di Sorrento viene servito anche sui voli di linea dell’Alitalia, un successo ottenuto grazie all’amore e all’attenzione che rendono speciale, tradizionale e allo stesso tempo originale il nettare prodotto dai maestri dell’azienda di Sant’Agnello.
Solo dai limoni più buoni della Penisola si ottiene il saporito limoncello, autentico nettare di Sorrento. Semplicemente favoloso quello prodotto dai maestri della Piemme. Così buono da essere assaporato...in cielo. A bordo dei voli di linea Alitalia.
Piemme prodotti mediterranei srl Corso Italia, 374 Sant’Agnello (Napoli) tel. +39.081.532.21.99 www.piemme.info
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Campania sapori DESSERT
Madame Bonbon Fiabe di cioccolata nell’atelier del cacao Chocolate fairy tales Arte e passioni del gusto raffinato. Colori e profumi avvolgono i sensi nel boudoir di vico Satriano Dolci di qualità, libri, mostre e corsi per cioccolatieri di lusso
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Un mondo da mille una notte. Quasi una fiaba di sapori. Quando si oltrepassa l’elegante ingresso di Madame Bonbon, colori e profumi avvolgono i sensi, inebriandoli con la fragranza sensuale del cioccolato. L’atelier napoletano dedicato al cacao è un bijou incastonato nel cortile di vico Satriano, a ridosso di piazza Vittoria a Napoli. Nel boudoir realizzato su due piani, ci si ritaglia una parentesi di relax e dolcezza sorseggiando cioccolata calda e thè al cioccolato da accompagnare a torte, biscotti e crostate, rigorosamente al cacao nelle sue infinite variazioni. Madame Bonbon è anche uno show room dove poter acquistare dolciumi di alta qualità. E non solo. Perché l’atelierdi vico Satriano organizza eventi per sposare il piacere della cultura a quello del gusto, con la presentazione di libri e mostre. Ma c’è dell’altro. Nella fabbrica del cacao si allestiscono anche corsi per… cioccolatieri di lusso.
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di Melina Chiapparino
The elegant doorway of Madame Bonbon leads into an enchanted world permeated by the fragrance of fine chocolate. This oasis of happiness for lovers of cocoa in all its forms has a cosy lounge whose pistachio walls and red furnishings create the perfect setting to savour the myriad chocolate cakes, biscuits and pies accompanied by hot chocolate or tea. Madame Bonbon also sells exquisite, hand-made confectionery in traditional shapes and sizes as well as other specialities, like the ‘chocolate in a cup’ drink, or her ice cream chocolates and beautiful rose-shaped bonbons. Chocolate can be personalised to the customer’s desires and the home delivery service has a special surprise: the gift will be delivered by a giant bonbon! The store also organises events and exhibitions combining the twin pleasures of culture and flavour, and offers romantic dining with all dishes made from cocoa.
Madame Bonbon vico Satriano, 4 (Piazza Vittoria) Napoli tel. +39.081.195.67. 440 www.madamebonbon.it. cacao@madamebonbon.it
musei NAPOLI Museo Archeologico Nazionale
wih Artecard. Situata vicino alla Cappella di San Gennaro, la struttura custodisce l'inestimabile tesoro del patrono di Napoli. Vi si possono trovare: documenti, gioielli e dipinti. Situated near the Chapel of San Gennaro, the museum was built to house the priceless treasure of the Patron Saint of Naples, including documents, jewels and paintings.
Sun closed. Mon-Sat 9 a.m. - 7 p.m. Tickets: 5 euros; free admission under18 and over 65 and for Art students Ospitato dal Maschio Angioino, il museo, oltre a tre preziose cappelle, accoglie altri ambienti dalla straordinaria bellezza: la Sala dell'Armeria, quella dei Baroni e la Pinacoteca. Housed in the Maschio Angioino castle, the museum has three superb chapels as well as other rooms of extraordinary beauty: the Armoury, the Barons' Hall and the Picture Gallery.
Museo del Tesoro di San Gennaro
Via Miano, 2 - Tel. 081.7499111; 848.800288 www.benicultural.it Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 7,50 euro; 3,75 euro per giovani dai 18 ai 24 anni; 6,50 euro h.14-17; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65.Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m.- 7.30 p.m. Tickets: 7,50 euros; 3,75 euros for people aged 18-24; 6,50 euros 2-7 pm; free admission under18 and over65 Fu costruita nel 1738 sotto il regno di Carlo di Borbone. Ospita un Gabinetto di Disegni e Stampe, la collezione Farnese, arredi del '700 e '800. Built in 1738 under King Charles of Bourbon, houses the Cabinet of Prints and Drawings, the Farnese Collection and furnishings from the 18th and 19th centuries.
Museo di San Martino
Museo Duca di Martina
Museo Nazionale di Capodimonte
Piazza Museo, 19 Tel. 081.2110258; 081.4422149 www.archeona.arti.beniculturali.it Mar chiuso. Mer-lun h. 9-19.30. Biglietti: 6,50 euro; 3,25 euro per giovani dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 9 a.m. -7.30 p.m. Tickets: 6,50 euros; 3,25 euros for people aged 18-24; free admission under18 and over65 Le sale del più antico museo archeologico d'Europa custodiscono, tra l'altro, pezzi unici provenienti dall'area archeologica vesuviana, collezioni egiziane ed etrusche. The rooms of Europe's oldest archaeological museum house some unique pieces from he archaeological sites around Mount Vesuvius as well as Egyptian and Etruscan collections.
del Trono, dei Fiamminghi e del Seicento Napoletano, ma anche la Cappella Reale e il giardino pensile. Highlights of the Museum include the Royal Apartment, the Throne Room, the Flemish Room and the Neapolitan 17th Century Room, but also the Royal Chapel and the Hanging Garden.
Via Cimarosa, 77 - Tel. 081.5788418; 848.800288 - www.beniculturali.it Mar chiuso. Mer-lun h 8.30-14. Biglietti: 2,50 euro; 1,25 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 2 p.m. Tickets: 2,50 euros; 1,25 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Nel cuore del verde parco di Villa Floridianana, accoglie una delle più prestigiose raccolte di arte decorativa europea ed orientale. Completa le attrattive del complesso il Museo Nazionale della Ceramica. One of the most prestigious collections of European and oriental decorative art. The complex also houses the National Ceramics Museum.
Largo San Martino, 5 - Tel.081.2294502 848.800.288 www.beniculturali.it Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 6 euro; 3 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m. - 7.30 p.m. Tickets: 6 euros; 3 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Dal 1866, il museo che ha sede nell'omonima Certosa vomerese, ospita “stralci” di storia cittadina corredati da piante e foto. Splendidi i chiostri, i giardini, la chiesa barocca e il Quarto del Priore. Since 1866 the museum has been located in the Charterhouse of the same name where visitors can get a glimpse of the city's history amid plants and photos. Splendid cloisters and gardens, the superb Baroque church and the Priory. Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes
Museo di Palazzo Reale
Museo Civico di Castel Nuovo
Via Duomo, 149 - Tel. 081.294980; 081.421609 www.museosangennaro.it - Lun-sab h. 9.30-18.30. Dom e festivi h. 10-19. Biglietti: 5,50 euro; 3,50 euro per under18 e over 65; 4,50 euro per gruppi di almeno 10 persone; 2 euro per scolaresche; -25% con Artecard Mon-Sat 9.30 a.m. - 6.30 p.m. Sun and hols. 10 a.m. - 7 p.m. Tickets: 5,50 euros; 3,50 euros under18 and over65; 4,50 for groups of 10 people; 2 euros for students; -25%
Maschio Angioino Piazza Municipio Tel. 081.4201241 Dom chiuso. Lun-sab h. 9-19. Biglietti: 5 euro; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 e per studenti di facoltà artistiche
Piazza del Plebiscito, 1 Tel. 081.400547; 848.800.288 www.preale.baa.remuna.org Mer chiuso. Gio-Mar h. 9-19. Biglietti: 4 euro; 2 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Wed closed. Thu-Tue 9 a.m. - 7 p.m. Tickets: 4 euros; 2 euros for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Fiore all'occhiello del Museo, l'Appartamento Reale, le sale
Via della Riviera di Chiaia, 200 Tel. 081.7612356; 848.800.288 www.beniculturali.it Mar chiuso. Mer-lun h. 8.30-13.30. Biglietti: 2 euro; 1 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 1.30 p.m.Tickets: 2 euros; 1 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Villa Pignatelli è il nome dell'edificio costruito nel 1826 che ospita il museo e che accoglie le collezioni d'arte del Banco di Napoli. Da vedere anche il Museo delle Carrozze. Villa
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musei Pignatelli was built in1826 and now houses the museum with the art collections of the Banco di Napoli. The Coach and Carriage Museum is also not to be missed.
lennium by a community of Jews. On display, laces, sacred paraments and beautiful dresses coming from many donations, among which the Sarli Collection.
Teatro di San Carlo
Museo Artistico Industriale
Lun-sab h. 9.30-18.30. Dom h. 9.30-14.30. Biglietti: 4 euro; 3,50 per gruppi; 2,50 euro per studenti Mon-Sat 9.30 a.m. - 6.30 p.m. Sun 9.30 a.m. - 2.30 p.m. Tickets: 4 euros, 3,50 for groups; 2,50 for students
kets: 7 euros; 5 euros under 18; concessions with Artecard È il primo science centre italiano e anche uno dei primi esempi di recupero architettonico della zona industriale di Bagnoli. Parte del museo è dedicata ai bambini, con percorsi ad hoc. The first Italian science centre and also one of the first examples of restored industrial architecture in the Bagnoli area. Part of the museum has themed itineraries for children. Musei di Paleontologia, Mineralogia, Zoologia ed Antropologia dell'Università Federico II di Napoli
Via San Carlo - Napoli Tel. 081.5534565 - www.teatrosancarlo.it Guided tours only by appointment in June and July. Tickets: 5 euros; 3 euros concessions Chi arriva a Napoli, a pochi passi da Palazzo Reale e piazza del Plebiscito non può non visitare la Sala Storica del Teatro di San Carlo, tra i più famosi e antichi teatri lirici al mondo, costruito per volere di re Carlo III di Borbone nel 1737. Un'occasione unica, per conoscere un momento chiave della storia e dell'arte napoletana. Visit the historic San Carlo theatre, one of the oldest and most famous opera houses in the world, built for king Charles III of Bourbon in 1737.
Piazzetta Salazar, 6 - Tel. 081.7647471 Dom chiuso. Visita su appuntamento Sun closed. Visits by appointment Nel Museo, annesso all'Istituto Statale d'Arte “Filippo Palizzi”, oltre 6.000 manufatti in ceramica, ebano e oro. Un'intera sala ospita bronzi e vasi realizzati dallo stesso Palizzi. The Museum is annexed to the “Filippo Palizzi” Art School and houses over 6,000 works in ceramics, ebony and gold. One rooms exhibits bronzes and vases made by Palizzi himself.
Il complesso, incastonato nel centro storico di Napoli, comprende un'area archeologica, il Museo dell'Opera, lo splendido Chiostro Maiolicato e la sala del Presepe del '700. The complex is embedded in the Naples historic city centre and includes an archaeological area, the Museum, the splendid Majolica Cloister and a hall exhibiting 18th century nativity scenes. Cappella del Monte di Pietà
Cappella Sansevero
Museo del Tessile e dell’Abbigliamento “Elena Aldobrandini”
Piazzetta Mondragone, 18 - Tel. 081.4976104 www.fondazionemondragone.it Dom chiuso; lun-ven h. 9-13/15-17; sab h.9-13 Biglietti: 5 euro; ridotto 3 euro Sun closed; Mon-Fri 9 a.m. - 1 p.m. / 3-5 p.m.; Sat 9 a.m. - 1 p.m. Tickets: 5 euros, concessions 3 euros Il museo è parte dell'istituto Mondragone, famoso per le sue preziose collezioni di tessuti ricamati, espressione dell'arte della seta, introdotta a Napoli intorno all'anno Mille dalla comunità di ebrei. Tra gli oggetti esposti spiccano le collezioni di ricami (sec. XVII e XVIII), paliotti, paramenti sacri, merletti e pizzi, oltre a splendidi abiti da varie donazioni tra cui la collezione Sarli. The museum is part of the Mondragone Foundation, wellknown for its precious collections of embroideries, high expression of the art of silk making, introduced in Naples at the beginning of last Mil-
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Via Francesco De Sanctis, 19 - Tel. 081.5518470 www.museosansevero.it Mar chiuso. Lun-sab h. 10-17.40. Dom e festivi: h. 10-13.10. Biglietti: 6 euro; 5 euro con Artecard e da 10 a 25 anni; 2 euro per scolaresche; gratis fino a 9 anni Tue closed. Mon-Sat 10 am - 5.40 pm, Sun and hols 10 am -1.10 pm. Tickets: 6 euros; 5 euros with Artecard and for people aged 10-25; 2 euros for schools; free admisson under 9 La Cappella, realizzata da Raimondo di Sangro Principe di Sansevero, letterato e alchimista, custodisce sculture di altissimo valore, tra le quali, il Cristo Velato del Sammartino. The Chapel, which was built by the scholar and alchemist Raimondo di Sangro, houses some excellent sculptures, including the Veiled Christ by Sammartino. Complesso Museale di Santa Chiara Via Santa Chiara, 49/c - Tel. 081.19575915 www.santachiara.info
Via San Biagio dei Librai, 114 Sab-dom h.9.30-13.30 Sat-Sun 9.30 a.m. - 1.30 p.m. La Cappella, completamente affrescata, è un autentico gioiello di eleganza manieristica. Pregevoli anche gli arredi in legno della sacrestia e della sala delle Cantoniere.The entirely frescoed Chapel is a veritable jewel of mannerist elegance. Superb wooden furniture in the Vestry and the Sala delle Cantoniere.
Via Mezzocannone 8 - Tel. 081.2537516/7 Lun-ven h. 9-13.30. Lun e gio h. 15-17. Sab e dom h. 9-13. Biglietti: 2,50 euro a museo; 1,50 euro a museo per under 18, ingresso libero per studenti universitari Mon-Fri 9 a.m. - 1.30 p.m.. Mon and Thu 3 p.m. - 5 p.m. Sat and Sun 9 a.m. - 1 p.m. Tickets for each museum: 2,50 euros; 1,50 under 18, free admission for University students Raccolgono oltre 50.000 reperti tra minerali, rocce, fossili, ma anche pezzi di inestimabile valore paleontologico. Nella sezione zoologia: madrepore, uccelli, spugne, vertebrati, insetti. Over 50,000 minerals, rocks, fossils and other priceless palaeontological items on show. The zoology section includes madrepores, birds, sponges, vertebrates and insects. Museo dell’Osservatorio di Capodimonte
Città della Scienza
Via Coroglio, 104 - Tel. 081.3723728 www.cittadellascienza.it Lun chiuso. Mar-sab h. 9-17. Dom h. 10-19. Biglietti: 7 euro; 5 euro under 18; riduzioni con Artecard Mon closed. Tue-Sat 9 a.m. -17. Sun 10 a.m. - 7 p.m. Tic-
Via Moiariello, 16 - Tel. 081.5575111 Su appuntamentoBy appointment Tre i padiglioni in cui è possibile ripercorrere due secoli di storia dell'Astronomia a Napoli e nel Sud d’Italia attraverso strumenti astronomici di grande valore.Three buildings illustrate two centuries of the history of astronomy in Naples and Southern Italy through astronomical instruments of great historical and documentary value.
Chiesa e Quadreria del Pio Monte della Misericordia
Via dei Tribunali, 253 Tel. 081.446944; 081.446973. Visite guidate: 081.446810 www.piomontedellamisericordia.it Mer chiuso. Gio-mar h.9-14.30/ Chiesa lun-dom h. 9.3013.30. Biglietti: 5 euro; 4 euro con Artecard, TCI, over 65; under 18; 3 euro per insegnanti, studenti, giornalisti, gruppi di 10 persone; 1,50 euro per le scuole. Wed closed. ThuTue 9.30 am - 1.30 pm/Church: Mon-Sun 9.30 am - 1.30 pm. Tickets: 5 euros; 4 euros with Artecard, TCI, over 65; 3 euros for teachers, students, journalists, groups of 10 people; 1,50 euros for schools L'edificio del 1600 ospita la chiesa di S. Maria della Misericordia e la pinacoteca con opere del XVII e XVIII secolo. Tra queste, una delle più famose opere del Caravaggio: Le Sette Opere di Misericordia. The 17th century building comprises the church dedicated to S. Maria della Misericordia and a picture gallery exhibiting works from the 17th and 18th centuries. These include one of Caravaggio’s most famous works: The Seven Works of Mercy, above the main altar. Museo e Ipogeo della Chiesa del Purgatorio ad Arco
Via dei Tribunali - Tel. 081.446810 Museo e ipogeo sab h.10-12.30; chiesa lun-sab h.9-13. Biglietti: euro 2 Museum and hypogeum open on Sat. h.10-12.30; church Mon-Sat h.9-13. Tickets: 2 euros Sacralità ed esoterismo ben si miscelano nella chiesetta del Purgatorio ad Arco, nel cuore del centro storico di Napoli, nota per la venerazione delle cosiddette “capuzzelle”, i teschi dei morti che da sempre i napoletani considerano benevoli protettori. Nella sacrestia della chiesa è stato allestito un museo di arredi e paramenti sacri del 1600, mentre nel-
l’ipogeo è possibile fare vista alle “capuzzelle”. Il Museo e l’ipogeo sono aperti sono il sabato mattina; si consiglia di prenotare. Sacredness and esotericism join together in the little church of Purgatorio ad Arco, in the heart of the historical centre of Naples, well-known after the veneration of skulls, considered by Neapolitans as benign protectors. In the vestry of the church there is a museum of scared furniture and vestments, whilst in the hypogeum it is possible to visit the skulls. Museum and hypogeum are open on Saturday mornings; booking is suggested.
tino solo su prenotazione (maggiorazione del biglietto di euro 1) - Biglietti: euro 2,50 Guided tours Mon-Fri h.10, 11, 12, 15, 16. Sat and Sun in the morning only by appointment (ticket + 1 euro). Tickets: 2, 50 euros
Sab e dom chiuso. Lun-ven h.9-14 su appuntamento Sat and Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m. by appointment
Museo Diocesano
Largo Donnaregina - Tel. 081.5571365 www.museodiocesanonapoli.it Mar chiuso; lun-dom h.9.30-16.30 Tue closed; Mon-Sat h.9.30-16.30 Il museo è allestito all’interno della chiesa di Donnaregina Nuova, chiusa da molti anni, che conserva dipinti di grande pregio come “L’Immacolata Concezione” del lorenese Charles Mellin e il “San Francesco che riceve i simboli del sacerdozio” di Francesco Solimena. Accanto a queste opere, proprie della chiesa ex monastica, il primo percorso museale presenta due temi importanti della fede cristiana: le raffigurazioni della Madonna e di San Gennaro, descritti da formidabili artisti come il fiammingo Teodoro d’Errico, il senese Marco Pino o un particolare Aniello Falcone, capaci di rendere ancora più incisiva l’identità storica ed ecclesiale di questa città. The museum is housed in the church of Donnaregina Nuova, reopened after a long closing, that keeps beautiful paintings as “The Immaculate Conception” by Charles Mellin and “San Francesco is given the symbols of priesthood” by Francesco Solimena. Besides these works belonging to the church, the museum displays works on two main religious figures: the Virgin Mary and San Gennaro, protector of Naples with paintings by Teorodo d’Errico, Marco Pino, Aniello Falcone, that make even more expressive the historical and ecclesiastical identity of Naples. A.R.C.A. Compesso Monumentale di Santa Maria la Nova Piazzetta Santa Maria la Nova, 44 Tel. 081.5523298; 081.5521597 www.oltreilchiostro.org Visite guidate lun-ven h.10, 11, 12, 15, 16. Sab e dom al mat-
Il Museo Religioso di Arte Contemporanea intende rendere contemporaneo il contatto con la produzione artistica più recente, tentando di riformulare il senso stesso dell’esperienza estetica, che non può essere oggetto di esclusivi e classici percorsi didattico-didascalici, ma proposta di lettura innovativa. The Museum of Contemporary Religious Art aims to make easier the understanding of the latest artistic production, trying to formulate the sense of the aesthetic experience through a new interpretation.
La struttura ospita due sezioni dedicate rispettivamente alla paleobotanica e all'etnobotanica, che raccolgono oggetti provenienti da varie parti del mondo. Dal Borneo all'Amazzonia.The museum is divided into two sections dedicated to palaeo-botany and ethno-botany, with exhibits from all over the world, from Borneo to the Amazon Basin. Stazione Zoologica A. Dohrn
Catacombe di San Gaudioso
Piazza Sanità - Tel. 081.5441305 isiteguidate@santamariadellasanita.it Direttore: Giovanni De Pasquale Lun-dom visite giuidate h.9.30-10.15-11-11.45-12.30. Biglietti: euro 5; euro 3 per scolaresche Mon-Sun guided tours h.h.9.30-10.15-11-11.4512.30. Tickets: 5 euros; 3 euros for schools. Situate sotto la chiesa di Santa Maria della Sanità, eretta agli inizi del 1600, queste catacombe sono legate alla venerazione di San Gaudioso, Vescovo di Abitinia in Africa e giunto a Napoli dopo essere stato privato di tutto da re Genserico. Qui morì tra il 451 e il 452. Based under the church of Santa Maria della Sanità, built in the early 1600, the origin of these catacombs is connected to the veneration of Saint Gaudioso, bishop of Abitinia in Africa, who arrived in Naples, after being stripped of everything by King Genserico. Here he died between 451 and 452 A.D.
Villa Comunale - Tel. 081.5833111 - www.szn.it Lun chiuso. Mar-sab h.9-17. Dom h. 9-14. Biglietti: 1,50 euro; 1 euro per bambini da 5 a 12 anni; gratis fino a 4 anni Mon closed. Tue-Sat h.9-17. Sun 9 a.m. -14. Tickets: 1,50 euros; 1 euro for kids aged 5-12; free entrance under 4 Ospita il più antico acquario d'Europa (30 vasche e 200 specie tra animali e vegetali marini), ma anche una biblioteca e laboratori per ricerche di zoologia, botanica e fisiologia marina. The oldest aquarium in Europe (30 tanks and 200 species of marine animal and plant life), but also a library and laboratories for research in zoology, botany and marine physiology. Mostra di Coralli e Cammei
Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica Via Foria, 223 - tel. 081.449759; 081.455654
Piazzetta Matilde Serao, 19 - Tel. 081.421111 www.ascione.com
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musei Solo su prenotazione - Appointments only. In mostra piccoli capolavori in oro, argento, pietre preziose, splendidi cammei e coralli lavorati dalla ditta Ascione, che vanta una tradizione artigianale lunga ben 150 anni. Small masterpieces of gold, silver, precious stones, splendid cameos and corals created by the Ascione firm, which boasts a 150 year history of traditional craftsmanship.
Lun-sab h. 10-17. Dom h. 10-13.30. Biglietti: 5 euro; 3 euro per under 18 e over 65; riduzioni con Artecard Mon-Sat 10 a.m. - 5 p.m. Sun 10 a.m. - 1.30 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros under18 and over65; concessions with Artecard
3,50 euros concessions; free on Mondays
Mon closed. Tue-Sun 9 a.m. - dusk Il Parco Archeologico e Monumentale di Baia conserva imponenti resti archeologici rispettivamente del Palatium o residenza degli Imperatori romani a Baia e di una villa tardo repubblicana. The Archaeological and Monumental Park at Baia contains impressive archaeological remains of the Palatium, residence of the Roman emperors at Baia and a villa from the late republican age.
Palazzo Donnaregina, edificio di grande pregio storico e architettonico situato in pieno centro cittadino, è la sede del nuovo museo d'arte contemporanea partenopeo. Palazzo Donna Regina, a building of great historical and architectural value situated in the very centre of the city, houses the new museum of contemporary art in Naples.
Museo di Baia
Museo storico musicale
Via San Pietro a Majella, 35 - Tel. 081.5644111 Visite guidate: 081.446810 www.sanpietroamajella.it Sab e dom chiuso. Lun-ven h. 9.30-12.30 Sat and Sun closed. Mon-Fri 9.30 a.m. - 12.30 p.m. Il Conservatorio di San Pietro a Majella vanta una ricca biblioteca con preziose collezioni di manoscritti di scuola napoletana, ritratti e cimeli di musicisti e un museo di strumenti antichi.The Conservatory of San Pietro a Majella boasts a superb library with precious collections of manuscripts from the Neapolitan school, portraits and everyday items of musicians and a museum of antique musical instruments. Quadreria dei Gerolomini
Via Duomo, 142 - Tel. 081.294444 Dom chiuso. Lun-ven h. 9-14, sab h. 9-12. Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m., Sat 9 a.m. - noon. Il complesso, impreziosito dalla splendida facciata realizzata da Ferdinando Fuga, comprende: la chiesa di San Filippo Neri, una pinacoteca, una biblioteca, l'archivio oratoriano e due chiostri. The complex has a splendid façade by Ferdinando Fuga and includes the Church of San Filippo Neri, a picture gallery, a library, the oratory archive and two cloisters. Scavi di San Lorenzo Maggiore Via dei Tribunali, 316 - Tel 081.2110860 www.sanlorenzomaggiorenapoli.it
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L'area sotto la chiesa di San Lorenzo ospita i resti di edifici che testimoniano la stratificazione avvenuta nel corso dei secoli attraverso trasformazioni dell'impianto urbano. Beneath the church of San Lorenzo the remains of buildings have been excavated to reveal the stratification of the city over the centuries.
Pan, Palazzo delle Arti di Napoli
Accademia di Belle Arti - Pinacoteca
Via Costantinopoli, 107 - Tel. 081.441900; 081.44188.3Visite guidate: 081.446810 www.accademianapoli.it Dom chiuso. Lun-sab h. 10-13. Biglietti: 5 euro; 3 euro per under 18 e over 65; 4 euro per gruppi di almeno 15 persone. Sun closed. Mon-Sat 10 a.m. - 2 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros under18 and over 65; 4 euros for groups of 15 people Assolutamente da non perdere, la Sala Palazzi, sezione dedicata alle opere dell'800, con esposizione delle opere dei maestri d'arte contemporanea, ex allievi dell'Accademia. Not to be missed is the Sala Palazzi, the section dedicated to works from the 19th century, exhibiting the works of masters of contemporary art who were students at the Academy.
Palazzo Roccella - Via dei Mille, 60 Tel. 081.7958605-06-07 - www.palazzoartinapoli.net Mar chiuso. lun-sab h.9.30-19.30; dom e festivi h.9.3014.30. Biglietti: 5 euro; 3 euro ridotto Tue closed. Mon-Sat 9.30 a.m. - 7.30 p.m.; Sun and holidays 9.30 a.m. - 2.30 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros concessions. La struttura, centro permanente di arti contemporanee, ospita le più disparate espressioni culturali relative all'arte: dalla pittura alla scultura passando per la fotografia, il cinema e il fumetto. This permanent centre for contemporary arts houses a huge variety of cultural and artistic expression: from painting to sculpture, photography, cinema and cartoons.
La Solfatara
ZONA FLEGREA Terme di Baia
Madre Palazzo Donnaregina - Via Settembrini, 79 Tel. 081.19313016; 081.292833 - www.museomadre.it Mar chiuso. Lun, mer, gio e dom h. 10-21; ven e sab h.10-24. Biglietti: 7 euro; ridotto 3,50 euro; lunedì gratis.Tue closed. Open Mon, Wed, Thu and Sun 10 a.m. - 9 p.m.; Fri and Sat 10 a.m. - 12 p.m. Tickets: 7 euros;
Via Castello - Baia Tel. 081.5233797 Lun chiuso. Mar-sab h. 9- 20. Dom h. 9-19. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18 e over 65. Mon closed. Tue-Sat 9 am - 8 pm. Sun 9 am - 7 pm. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 and over 65 Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei è alloggiato nel Castello Aragonese di Baia e ospita la sala dei Gessi, con calchi d'epoca romana che riproducono capolavori del periodo classico ed ellenistico dell'arte greca. The Archaeological Museum of the Phlegraean Fields is housed in the Aragonese castle of Baia, the Sala dei Gessi exhibits plaster casts from the Roman age reproducing masterpieces of the classical and Hellenistic period of Greek art.
Via Sella di Baia, 63 - Bacoli Tel. 081.8687592 - Lun chiuso. Mar-dom h. 9 - un'ora prima del tramonto
Via Solfatara - Pozzuoli Tel. 081.5262341 - www.solfatara.it Lun-dom h. 8.30-17.30 Mon-Sun 8.30 am - 5.30 pm Con un'estensione di circa 33 ettari, è un'oasi naturalistica che offre numerosi spunti per un'avventurosa passeggiata tra fumarole, vulcanetti di fango, boschi e zone di macchia mediterranea. Covering 33 hectares, the Solfatara is a natural oasis offering a variety of adventure-filled walks among the fumaroles, boiling mud springs, woodland and Mediterranean maquis.
Parco Archeologico di Cuma
nervino e di Altamura, segretario della regina Giovanna I di Napoli, della più nobile famiglia di Capri (ad essa appartenne quell'Eliseo Arcucci conte di Capri che fu ammiraglio di Federico II) e potente e ricco feudatario cui si deve per grazia di un primo figlio natogli dalla moglie Margherita Sanseverina.
Via Acropoli, 1 - Tel. 081.8543060 Lun-dom h. 9-18. Mon-Sun 9 am - 6 pm Il Parco comprende: l'Acropoli, le Terme del Foro e quelle Romane, il Foro, il Capitolium, le Necropoli, la fossa Neronis, le cisterne della Crypta romana e l'Arco Felice. The Park includes: the Acropolis, The Forum and Roman Baths, the Forum, the Capitol, the Necropolis, the Fossa Neronis, the cisterns of the Crypta Romana and the Arco Felice Arch.
Between the hills of Castiglione and Monte Tuoro is the medieval monastic charterhouse founded between 1371 and 1374 by Count Giacomo Arcucci, secretary of Queen Joan I of Naples and a member of Capri’s most noble family.
Anfiteatro Flavio di Pozzuoli
Villa San Michele
una divinità dell'Olimpo. Villa Jovis era la più ricca tra esse: posta in cima al Monte Tiberio, a 354 metri di altezza sul livello del mare, fu la principale residenza dell'imperatore Tiberio e ben ne riflette il carattere esclusivo e riservato.
According to the tradition, the Emperor Tiberius built twelve beautiful villas, each dedicated to a divinity of the Olympus. Villa Jovis was the richest one: built on the top of Mount Tiberius, at 345 mt. on the sea surface, it was the main residency of Emperor Tiberius and reflects his character, exclusive and reserved.
ISCHIA Scavi e Museo Santa Restituta
Museo Archeologico Lacco Ameno Pithecusae di Villa Arbusto
Corso Angelo Rizzoli – Lacco Ameno Tel. 081.900356 - Lun chiuso. Mar-dom h.9.30-13/16-20 Mon closed.Tues - Sun 9.30 am-1 pm and 4-8 pm Nella magnifica cornice della residenza scelta dall’editore Angelo Rizzoli come suo buen retiro isolano, tra i numerosi oggetti, il museo conserva reperti archeologici dall’epoca preistorica (neolitico superiore) all’età romana tra cui un frammento di un’iscrizione metrica nota come Coppa di Nestore proveniente dalla necropoli di valle San Montano a Lacco Ameno.The museum is located in a magnificent setting and houses numerous archaeological finds from prehistoric times and from the Roman age, including a fragment of the so-called Nestor’s Cup from the necropolis in Lacco Ameno.
AREA VESUVIANA Via Terracciano, 75 - Pozzuoli Tel. 081.5266007 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-un'ora prima del tramonto. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18 e over 65. Tue closed. Wed-Mon 9 am - dusk. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 and over 65 È il terzo anfiteatro italiano per grandezza dopo il Colosseo e quello di Santa Maria Capua Vetere. Dall'arena si accede ai sotterranei dove stavano le belve prima dei combattimenti. The third largest Amphitheatre in Italy after the Colosseum and the one in Capua (Santa Maria Capua Vetere). From the arena it is possible to go down into the dungeons where wild beasts were caged prior to combat.
CAPRI Certosa di San Giacomo Via Certosa, 2 - Capri Tel. 081.8376218 www.beniculturali.it - Lun chiuso. Martedì-domenica h. 9-14 Ingresso libero - Mon closed. Tue-Sun 9 am - 14 pm. Free entry. Chiusa nella valletta fra l'altura del Castiglione e il Monte Tuoro, è espressione del periodo medioevale e monastico caprese nella sua forma più aulica e monumentale. Fondatore della Certosa, fra il 1371-74, fu Giacomo Arcucci conte di Mi-
Viale Axel Munthe, 34 - Anacapri Tel. 081.8371401Maggio-Settembre h.9-18 - May-September 9 am-6 pm Biglietti: 5 euro - Tickets: 5 euros Di proprietà di un'istituzione culturale svedese con sede nell'isola, oltre alla Villa San Michele, la creatura del medicoscrittore e filantropo Axel Munthe (che visse a capri per oltre mezzo secolo) comprende anche un museo circondato da un giardino di rara bellezza, un gruppo di alloggi per scrittori, artisti, scienziati e ricercatori svedesi e "il Monte Barbarossa", un parco naturale per la protezione degli uccelli migratori e della vegetazione mediterranea. Villa San Michele was the brainchild of the Swedish writer and philanthropist Axel Munthe who lived on Capri for over half a century. The site also includes a museum surrounded by a beautiful garden and Monte Barbarossa, a natural park for the conservation of migratory birds and Mediterranean plant life. Villa Jovis Viale Amedeo Maiuri - Capri - Tel. 081.8374549 Lun -dom h.8-1 ora prima del tramonto - Biglietti: 2 euro Mon -Sun 8am-1 hour bedor sunset - Tickets: 2 euros Secondo la tradizione, l’imperatore Tiberio, fece costruire ben dodici splendide ville, ognuna delle quali dedicata ad
Scavi Archeologici di Pompei
Piazza Santa Restituta, 10 - Lacco Ameno Tel. 081.980538 - Lun-sab h.9.30-12.30/17-19 Dom h.9.30-12.30 - Biglietti: 2,50 euro Mon-Sat 9.30 am-12.30 pm and 5-7 pm Sun 9.30 am-12.30 pm - Tickets: 2,50 euros Un museo archeologico sotterraneo, allestito sotto la chiesa nello stesso luogo di rinvenimento dei reperti: materiali recuperati a partire dagli anni ’50 che hanno messo in luce la presenza di antichi insediamenti databili tra l'età preistorica e il periodo medievale. In circa 60 vetrine sono raccolti frammenti ceramici e architettonici, vasi e monete che illustrano le tracce lasciate dall’uomo nel susseguirsi delle culture del passato. Tra questi, la Testa della ninfa Aretusa (IV sec a.C.) e la testa di Demetra (IV sec. a.C.) An underground museum beneath the church where the relics were found from the 1950s on. Evidence of settlements from the prehistoric age to medieval times are exhibited in over 60 display cabinets. These include ceramics, vases and coins as well as the Head of the Nymph Arethusa and the Head of Demetra from the 4th century BC.
Via Villa dei Misteri, 2 Tel. 081.8575347 - www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-17 (income till h15.30). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). Grazie all’ottimo stato di conservazione dei suoi edifici, dovuto al particolare seppellimento, sotto una coltre di cenere causato dall’eruzione del 79 d.C., Pompei può dirsi l’unico sito archeologico che ci restituisce l’immagine di una città ro-
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musei mana nella sua interezza. Thanks to the remarkable state of preservation of its buildings, due to the peculiar burial under a 6 meters blanket of ash and lapillus caused by the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Pompeii is the only archaeological site showing a Roman town in its integrity. Scavi Archeologici di Ercolano
Corso Resina Tel. 081.8575347 - www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). Al momento dell’eruzione del Vesuvio, Ercolano venne travolta da una marea di fango e detriti vulcanici, che, solidificandosi, poterono conservare, molto meglio che a Pompei, le parti superiori delle costruzioni e anche tutti i materiali organici, per cui ci si offre una visione unica della vita privata antica. At the moment of the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Herculaneum was swept away by mud and volcanic detritus, which, once solidified, preserved the tops of the buildings and also all the organic materials, so this site offers a unique vision of the domestic life of the time. Scavi di Oplontis
Via Sepolcri - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 5,5 euro; ridotti 2,75 euro over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, con-
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servazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h.18) Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar) Si tratta di una serie di rinvenimenti archeologici, relativi ad una zona suburbana di Pompei: una villa residenziale, la villa ‘di Poppea’; una ‘villa rustica’ attribuita a L. Crassius Tertius, nella quale, accanto a numerosi corpi di vittime dell’eruzione, è stata rinvenuta una notevole quantità di monete in oro e argento, assieme a numerosi pezzi di finissima oreficeria. The site is constituted by a series of archaeological findings related to a suburban zone of Pompeii: a residential villa, the Villa of Poppea; a rural villa, belonging to L. Crassius Tretius, where, next to the numerous bodies of the eruption’s victims, has been found a great quantity of gold and silver coins, along with pieces of fine jewellery. Antiquarium di Boscoreale
Via Settetermini, 15 - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 5,50 euro; ridotto 2,75 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). L’antiquarium comprende reperti provenienti dai siti archeologici dell’area vesuviana. Presenta le caratteristiche principali dell’ambiente vesuviano in epoca romana e l’utilizzo delle risorse naturali da parte dell’uomo. The Antiquarium displays findings from the archaeologicas sites of the Vesuvius area. It describes the main characteristics of the Vesuvius environment in the Roman era and the exploitation of natural resources at that time. Museo Archeologico Virtuale Via IV Novembre - Ercolano Tel. 081.19806511
Lun chiuso; mar-dom h.9-17. Biglietti: 7 euro; riduzioni 4 euro Mon closed; Tue- Sun 9 a.m. - 5 p.m. Tickets: 7 euros; concessions 4 euros
Nasce ad Ercolano il primo museo archeologico virtuale, luogo ideale per chi vuole esplorare il passato con le tecnologie di ultima generazione, immergersi nelle rovine delle città sepolte dalla lava e vedere ricostruiti fedelmente ambienti e costumi degli antichi abitanti. Sono oltre 70 le installazioni multimediali - tra realtà virtuali ed ologrammi - a guidare i visitatori alla scoperta delle voci e dei volti degli antichi ercolanesi, che racconteranno la propria storia. Cuore del Mav è il Cave: un'enorme stanza di luce sulle cui pareti si proiettano giardini e cortili delle case di Pompei, Ercolano e Stabia. E ancora, la Soundgallery, la stanza dei profumi e il Lupanare completano l'esperienza sensioriale nell'antica Ercolano. Herculaneum hosts the firts virtual archaeological museum, ideal place for explorations of the past through modern technologies. More than 70 installaions, devided in virtual reality and holograms, lead the visitors to the discovery of the old Rooman city before the eruption of the Vesuvius in 79 a.C. Museo del Giocattolo
Proloco di Torre del Greco Corso Avezzana, 26 - Torre del Greco Tel. 081.8814676 Lun-ven h.9-19. Ingresso libero Mon-Fri 9 a.m. - 7 p.m. Free entrance Il fascino dei giocattoli d’altri tempi in una grande esposizione che conta più di 800 elementi. Sessanta anni di storia del giocattolo, dal 1900 al 1960 organizzate in bacheche e teche. The fascination of old fashioned toys ina great exhibition with more than 800 elements. Sixty years of history of toymaking, from 1900s to 1960s organized in shelfs and glass containers.
PENISOLA SORRENTINA Museo Mineralogico
Via San Ciro, 2 - Vico Equense Tel. 081.8015668 www.museomineralogicocampano.it Lun chiuso. Feriali h. 9-13; 16-19. Festivi 9-13 Mon closed. 9 am-1 pm; 4 pm-7pm; Hols 9 am - 1pm Nucleo centrale delle collezioni esposte sono 3.500 minerali, dei 5.000 campioni del fondo Discepolo, appartenenti a 1.400 specie differenti del mondo. Central feature of the collections are the 3,500 minerals of the 5,000strong Discepolo collection, with 1,400 different types from the world Museo Correale di Terranova
Via Correale, 50 - Sorrento Tel. 081.8781846 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-14. Biglietti: 6 euro Tue closed. Wed-Mon 9 am - 2 pm. Tickets: 6 euro Ospita dipinti e arti decorative napoletane e straniere dal XVI al XIX secolo, ventagli, orologi e una delle più prestigiose collezioni di porcellane del XVIII secolo. The museum houses collections of Neapolitan and foreign paintings and decorative arts from the 16th to the 19th centuries, refined fans, clocks and one of the most prestigious collections of 18th century porcelain.
PAESTUM Area Archeologica di Paestum Via Magna Grecia, 919 - Info: 0828.772654 www.infopaestum.it Lun-dom h.9-1 ora prima del tramonto. Ingresso: 4 euro per gli scavi; 6,50 euro per scavi + museo. Mon-Sun h.9-1 hour before sunset. Tickets: 4 euro for the archaeological
area; 6,50 euro for archaeological area + museum
Orari: mar chiuso. Lun-dom h.9.30-18.30. Biglietti: 6 euro; scolaresche 3 euro. Opening hours: Tue closed; Mon-Sun h.9.30-18.30. Tickets: 6 euros; 3 euros for schools.
chitect Vanvitelli, besides the royal appartments, which give a clear idea of the magnificence of Bourbons’ courts, the most spectacular element of the complex are the gardens. Scattered with fountains and cascades, they are rich in statues realized by the most famous sculptores of the time. Museo delle Cere “Le Muse”
L’area aecheologica di Paestum rappresenta un ottimo esempio di città greco-romana, di cui conserva l’impianto risalente al 500 a.C. con le mura, i templi e tutti gli edifici per gli esercizi pubblici come il Macellum, il Foro, l’anfiteatro. The archaeological area of Paestum is a very well preserved example of an ancient Greek-Roman city with its impressive walls, the temples and all the buildings dedicated to public concern as the Macellum, the forum, the amphitheatre.
Le antiche fabbriche della seta di epoca borbonica rivivono nello splendido complesso monumentale di San Leucio dove è possibile osservare gli strumenti originari del '700. The old manufactures of silk of the Bourbons live again in the beautiful Monumental Complex of San Leucio, where have been preserved the original engines dated back to 1700s.
BENEVENTO Reggia di Caserta Museo Arcos
Chiostro – Sant’Agostino Largo San Sebastiano Tel. 0823.830456 - www.museodellecerecaserta.it Il Complesso di Sant’Agostino ospita una collezione di statue di cera che rappresentano uomini e donne che hanno fatto la storia della regione. The charterhouse of Saint Agostino hosts a collection of wax statues representing men and women that have decided the fortune of the region.
CAPUA Museo Provinciale Campano di Capua
Corso Garibaldi, 1 Lun chiuso. Mar-ven h.9.30-13.30/16.3020.30; sab, dom e festivi h.10-14/16.30-21.30. Biglietti: euro 4; ridotto euro 2. Mon closed. Tue-Fri h.9.30-13.30/16.3020.30; Sat, Sun and holidays h.10-14/16.30-21.30 Tickets: euros 4; concessions euros 2 Ubicato nei suggestivi sotterranei del Palazzo della Prefettura, il nuovo polo culturale – la cui direzione scientifica è stata affidata a Danilo Eccher – è diventato nel tempo un prestigioso punto di riferimento per le più interessanti sperimentazioni artistiche nazionali e internazionali. Housed in the striking basement of the Prefecture’s building since 2005, this new museum of contemporary – whose scientific direction has been given to Danilo Eccher - has already become an important point of reference for the most important artistic experimentations, both national and international.
CASERTA Belvedere di San Leucio Via Atrio Superiore - 81020 San Leucio (Ce) Info: 0823.873155; 800.411515 - www.sanleucionline.it
Corso Pietro Giannone, 1- Caserta Info: 0823.448084; 0823.277380 www.reggiadicaserta.org Orari: mar chiuso. Appartamento: lun-dom h.8.30-19; mostre: lun-dom h.9-18; giardini: lun-dom h.8.30-18. Biglietti: cumulativo 6 euro; appartamenti 4,20 euro; giardini 2 euro; bicicletta 1 euro. Riduzione per giovani dai 18 ai 25 anni e per i docenti delle scuole statali. Gratis per under18 e over65 e per gli studenti universitari di facoltà umanistche. Opening hours: Tue closed; royal appartment: Mon-Sun h.8.30-19; exhibitions: Mon-Sun h.8.30-18; gardens: Mon-Sun h.8.30-18. Tickets: all inclusive 6 euros; rolyal appartments 4,20 euros; gardens 2 euros; bikes 1 euro. Concessions over18-under25. Free admission under18 and over65 and for Umanistic Faculties students. Costruita per volere di Carlo III di Borbone nella piana di Caserta su progetto del Vanvitelli, accando agli appartamenti storici, che retituiscono i fasti dell’antica corte borbonica, ha degli splendidi giardini che sono l’aspetto più scenografico del complesso. Disseminati di fontane e cascate, sono ricchi di statue realizzate dai più noti scultori dell’epoca. Built under Charles III of Bourbon after a project of the ar-
Via Roma, 66 - Tel. 0823.620035 Lun chiuso. Mar-sab h.9-13.30; dom h.9-13 Biglietto: euro 4,13; gratis under18 e over65; riduzioni per Touring Club, Icom, Artecard e gruppi (min 10 persone) Mon closed. Tue-Sat h.9-13.30; Sun h.9-13 Tickets: euros 4,13; free admission under18 and over65; concessions for Touring Club, Icom, Artecard and groups Principale museo storico della Campania, presenta la più importante collezione al mondo di Matres Matutae, la famosa madri rinvenute nell’antica Capua. Oltre alla sezione archeologica, comprende una ricca sezione medievale ed anche un’importante biblioteca. Main historical museum of Campania Regione, it hosts the most important collection of Matres Matutae of the world. Besides the archaeological section, the museum hosts a rich section dedicated to the Middle Age and a very important library.
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mostre &
mostre & gallerie FINO AL 4 LUGLIO REPETITION IS TRUTH. VIA DOLOROSA Museo Madre
FINO AL 17 LUGLIO REGINA MARGHERITA. IL MITO DELLA MODERNITÀ NELLA NAPOLI POST-UNITARIA
FINO AL 17 LUGLIO L’INCANTO DELL’ORO BIANCO: PORCELLANE DAL MUSEO MARTON Museo Duca di Martina
FINO AL 12 SETTEMBRE STILL UNTITLED Museo Madre
Via Settembrini, 79 - Info: 081 19313016 www.museomadre.it
Palazzo Reale - Piazza del Plebiscito Info: 848690499 – www.fondazionednart.it
Via Settembrini, 79 - Info: 081 19313016 www.museomadre.it
Orario: mar chiuso; lun-dom h.10.30-14.30
Orario: lun-dom h.9-20 Biglietti:€10, ridotto €7
Via Cimarosa, 77 - Via Aniello Falcone, 171 Info: 081.5788418 www.polomusealenapoli.beniculturali.it
Sono 14 le opere esposte in questa mostra personale dell’artista inglese Rachel Howard, un chiaro riferimento alla Passione di Gesù ed alle stazioni della Via Crucis: Via Dolorosa è il nome di una strada all'interno della Città Vecchia di Gerusalemme che si crede sia stata percorsa da Gesù, caricato della croce, lungo il tragitto verso il Golgota. Ispirati alle fotografie più scioccanti scattate nel campo di prigionia a Abu Ghraib in Iraq, i dipinti di Rachel Howard vogliono essere uno strumento di riflessione sui reati contro l'universalità dei diritti umani e la capacità insita negli essere umani di infliggere crudeltà gli uni agli altri. 14 works by British artist Rachel Howard referring to the Passion of Christ and the Stations of the Cross: Via Dolorosa (Way of Sorrows) is the street in Jerusalem along which Jesus was taken to Golgotha for crucifixion. Inspired by photographs taken in the Abu Ghraib prison camp in Iraq, Rachel Howard’s paintings reflect on crimes against human rights and man’s inhumanity to man.
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Per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Napoli ospita una mostra dedicata alla prima Regina d'Italia.Divisa in tre sezioni: la vita della Regina, il margheritismo, il mondo nuovo, raccontate attraverso opere d'arte, documenti, arredi, oggetti, fotografie e strumenti tecnologici. Viene ricostruita la storia del rapporto fra Margherita e Napoli, da dopo il suo matrimonio con Umberto nel 1868 fino all’assassinio di quest’ultimo. Il margheritismo è espresso con l’esplorazione delle passioni della Regina: le arti, la moda, la letteratura, la musica. La sezione modernità pone, infine, il visitatore dinanzi ai profondi cambiamenti dell’Italia post-unitaria. Naples celebrates the 150th anniversary of Unification with an exhibition in three sections dedicated to Italy’s first Queen with artworks, documents, furniture and technological instruments. ‘The Queen’s Life’ analyses the relationship between Margherita and Naples and her marriage to Umberto from 1868, ‘Margheritism’ explores the Queen’s love for art, fashion, literature, music, and the ‘New World’ focuses on the changes that took place after Unification in terms of progress and technology.
Orario: mar chiuso; lun-dom h.8.30-14.00 Ingresso libero Vasi, statuine, servizi da tè, caffè e cioccolata, provenienti dalla straordinaria collezione croata di Veljko Marton dialogheranno, in un suggestivo confronto di forme e di stile, con le porcellane delle collezioni permanenti del Museo Duca di Martina, appartenenti alla prestigiosa raccolta di arti decorative donata nel 1911 alla città di Napoli da Placido de Sangro. Sarà un affascinante excursus sull’arte della porcellana e sull’evoluzione tecnica e stilistica delle maggiori fabbriche europee.
Vases, statuettes and tableware from the extraordinary Croatian collection of Veljko Marton are compared with the permanent porcelain collections of the Duca di Martina Museum, donated to the city in 1911. A fascinating journey through European porcelain manufacture.
Orario: mar chiuso; lun-dom h.10.30-14.30 Non riflettere la realtà, ma interrogarla. Questo è l’obiettivo di Sislej Xhafa, artista originario del Kosovo ma trasferito a New York, che indaga le realtà economiche, politiche e sociali legate alla complessità della società moderna. Nelle sue ricerche sui fenomeni del turismo, della clandestinità, dell’illegalità forzata Xhafa usa un linguaggio minimale, al tempo stesso ironico e sovversivo, confrontandosi con una vasta gamma di media, dal disegno alla scultura, dalla performance alla fotografia. Kosovo artist Sislej Xhafa looks at the economic, political and social aspects of modern society. Tourism, illegal immigration and illegality are investigated through a minimalist, ironic and subversive language comprising different forms of media, from sketches and sculpture to performance art and photography.
& gallerie FINO AL 31 LUGLIO UN INSETTO PER AMICO Città della Scienza
Via Coroglio, 104 Info: 081.2429924 - www.cittadellascienza.it Orario: lun chiuso; mar-sab h.9-17; dom h.10-19 Biglietti: €7,50, ridotto €5,50 Una grande mostra dedicata agl’insetti, componente fondamentale di qualsiasi ecosistema. Il percorso espositivo è diviso in tre sezioni: la prima mostra la storia e l’evoluzione della ricerca entomologica campana nell’arco dell’ultimo secolo. La seconda descrive l’anatomia e la biologia degli artropodi, il gruppo più ampio di animali a cui gli insetti appartengono, tratta degli aspetti generali del gruppo e particolari delle classi più comuni. In questa sezione saranno presenti collezioni entomologiche, riproduzioni di insetti ingranditi e terrari con artropodi vivi. Nella terza si affronta la diversità degli insetti in tutti gli aspetti più interessanti e curiosi. A three-section exhibition dedicated to these essential members of our ecosystem. The first section illustrates entomological research in Campania, the second describes the anatomy and biology of arthropods through scaled-up models and living insects, while the third focuses on the bizarre aspects of insect diversity.
FINO AL 9 OTTOBRE MUSEI VIVI, NUOVI TESORI PER NAPOLI
FINO AL 30 OTTOBRE LE ARMI DEL CAVALIERE GIOSTRANTE Museo di Capodimonte
Museo di Capodimonte /Museo e Certosa di San Martino /Museo Duca di Martina /Castel Sant’Elmo - Info: 081.7499111 www.polomusealenapoli.beniculturali.it
Via Miano, 2 - Info: 081.7499111 www.polomusealenapoli.beniculturali.it
Da Luca Giordano a Giuseppe Bonito, da Gaspare Traversi a Giuseppe Sanmartino e ancora Bernardo Bellotto, Francesco Guardi, Mimmo Jodice, Mimmo Paladino, Louise Bourgeois: in ciascun museo un percorso tra i capolavori acquisiti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per arricchire le collezioni dei Musei di Capodimonte, San Martino, Duca di Martina e Castel Sant'Elmo. In mostra oltre 40 nuove opere acquisite per il Museo di Capodimonte, il Museo Duca di Martina e la Certosa e Museo di San Martino: tele, sculture ed oggetti di arti decorative, che spaziano dal Rinascimento al Contemporaneo, testimonianze inedite o poco conosciute dei maggiori protagonisti della civiltà figurativa meridionale ed europea.
Il fantastico mondo delle giostre cavalleresche rivive in questa esposizione di pregevoli armi e armature, che rimanda alle antiche vicende della Congregazione dei cavalieri d’arme, fondata a Palermo nel 1565. Appartenevano a questa Congregazione gli esemplari più pregevoli dell’armeria di Capodimonte, che costituiscono una preziosa testimonianza di quell’universo cavalleresco siciliano, la cui rievocazione, tra giostre, spettacoli bellici, feste popolari e riti religiosi, si riallaccia all’epica delle conquiste normanne fino epopea della Battaglia di Lepanto.
The masterpieces of Luca Giordano, Giuseppe Bonito, Gaspare Traversi, Giuseppe Sanmartino, Bernardo Bellotto, Francesco Guardi, Mimmo Jodice, Mimmo Paladino and Louise Bourgeois acquired by the Ministry of Culture are exhibited in the four city museums. The exhibition includes important but largely unknown canvasses, sculptures and decorative art from the Renaissance to the present day.
MarchinMostra Le pagine di Mostre & Gallerie sono realizzate in collaborazione con:
ANNA CLEMENTE INTERIOR DESIGNER via C. Poerio 18 - Napoli Cell. 339.2567447 www.annaclementedesigner.com
SANSEVERINO Centro Direzionale Is. G2 - Napoli Tel. +39. 081.787.94.14 www.sanseverinonapoli.com
Orario: mer chiuso; lun-dom h.8.30-19.30 Biglietti: €7,50; dopo le 14 €6,50; ridotto (18-25 anni) €3,75; ingresso libero per under18 e over65
The spectacular world of jousting is brought to life by this exceptional collection of arms and armour from the Congregation of Knights founded in Palermo in 1565. Jousts, battles, festivals and religious rites from the Norman conquests to the Battle of Lepanto.
PIEMME PRODOTTI MEDITERRANEI SRL Corso Italia, 374 - Sant’Agnello (Napoli) tel. +39.081.532.21.99 www.piemme.info
MADAME BONBON vico Satriano, 4 (Piazza Vittoria) - Napoli tel. +39.081.195.67. 440 www.madamebonbon.it.
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gli alberghi di Charme
Charme è distribuito in omaggio nelle camere di 190 alberghi a 4 e 5 stelle. Ecco l’elenco.
NAPOLI ****** GRAND HOTEL PARKER’S GRAND HOTEL VESUVIO ROMEO HOTEL **** AMERICAN HOTEL ART RESORT GALLERIA UMBERTO BRITANNIQUE HOTEL CARAVAGGIO HOTEL CHARMING INTERNATIONAL HOTEL DECUMANI HOTEL DE CHARME EXCELSIOR HOTEL GRAND HOTEL ORIENTE GRAND HOTEL SANTA LUCIA GRAND HOTEL SANT’ANGELO H2C HOTEL HOLIDAY-INN NAPLES HOTEL COSTANTINOPOLI 104 HOTEL DELLE TERME DI AGNANO MILLENNIUM GOLD HOTEL NESIS HOTEL REAL ORTOBOTANICO HOTEL SAN PAOLO HOTEL SERIUS HOTEL JOLLY HOTEL MAJESTIC HOTEL MEDITERRANEO HOTEL MERCURE ANGIOINO MERCURE GARIBALDI MIRAMARE HOTEL MONTESPINA PARK HOTEL PALAZZO ALABARDIERI PALAZZO DECUMANI PALAZZO TURCHINI PARADISO HOTEL RAMADA NAPLES HOTEL RANCH PALACE HOTEL RELAIS POSILLIPO HOTEL ROYAL CONTINENTAL HOTEL SAN FRANCESCO AL MONTE SAN GERMANO HOTEL STARHOTELS TERMINUS SUITE ESEDRA HOTEL
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