Investire nei plus, la parte che ci tocca It’s our turn to invest in the best di
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Investire nella crisi. Puntando sul patrimonio di plus e competenze in modo da offrire quello che gli altri non possono (perché non ce l’hanno). Così ragionano le imprese per crescere. Così devono ragionare le città presentandosi sul mercato del turismo. Così deve ragionare un territorio come quello di Napoli e della Campania, ricco di storia, arte, cultura, bellezze paesaggistiche, bontà ed eccellenze produttive ed enograstronomiche. Di tutto questo incommensurabile patrimonio, “Charme” da ben 8 anni ne è l’unica e prestigiosa vetrina editoriale indirizzata ai napoletani e ai turisti ospiti di ben 162 alberghi di lusso. Proprio per investire nella crisi, da questa
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editoriale
Giorgio Gradogna
edizione “Charme” viene distribuita anche nei principali hotel della Costiera Amalfitana, paradiso di roccia e mare al quale in questo numero dedichiamo ampi servizi. Sempre nell’ottica di offrire alla Campania e alle sue eccellenze produttive uno strumento di marketing territoriale capace di diffonderne la conoscenza, “Charme” è ora anche un portale internet (www.charmenapoli.it) presente su tutti i principali social network: facebook, twitter e google+. “Charme” quindi investe per ampliare la sua capacità di essere megafono delle sane, belle e buone voci del territorio. Perché ognuno deve fare la sua parte, se si vuole uscire dalla crisi più forti di prima.
Cities presenting themselves to the tourist market have to think like businesses, investing in growth to leave the crisis behind, backing their positives and their unique expertise, offering something the others cannot offer, simply because they don’t have it. In their wealth of history, art, culture and natural beauty, a city like Naples and a region like Campania certainly have more than a little extra to offer. For the last eight years “Charme” has provided a prestigious publication aimed at showcasing the best of the city and the region to a public of Neapolitans and tourists in some 162 luxury hotels. This edition of “Charme” is also
distributed to the main hotels of the famous Amalfi Coast, with several articles dedicated to the best of this paradise of natural beauty. Offering the city and the region marketing tools able to broaden awareness, “Charme” now also has an internet site (www.charmenapoli.it) present on all the main social networks: facebook, twitter and google+. Everyone has to play their part so that we overcome the crisis with renewed vigour and for this reason“Charme” is investing to increase its ability to operate as an amplifier of all that is healthy, beautiful and good in the territory. 3
CHARME TUTTO IL BELLO ANNO IX - NUMERO 1 - ESTATE 2013 Reg. Tribunale di Napoli n. 1/2007 (nuova serie) Questa rivista è distribuita in 162 alberghi a 4 e 5 stelle di Napoli, Capri, Costiera Amalfitana, Costiera Sorrentina. Direttore responsabile: GIORGIO GRADOGNA Società editrice: Sisicom società cooperativa Via Nuova Poggioreale, 161 Centro Polifunzionale Inail - Torre 7 80143 Napoli ROC 17981 Direzione, redazione e pubblicità: Via Nuova Poggioreale, 161 Centro Polifunzionale Inail - Torre 7 tel. 081.198.06.219 - 220 info@charmeitalia.it segreteria@sisicom.it Traduzioni: John Perchard Stampa: Arti Grafiche Boccia - Salerno Direzione editoriale: Sergio Gradogna Realizzazione in service: Specialmente srl - Napoli Coordinamento: Gabriele Scarpa Progetto grafico: Davide De Marco Impaginazione: Esacor Srl Immagini: Officine Zephiro, Mauro Di Fenza, Archivio Sisicom, Sergio Gradogna (copertina) Questa iniziativa è contro il “sistema” della camorra
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sommario EDITORIALE
Marriage Photo di Pasquale Passaro Scatti d’autore per il giorno che dura la vita di Annalisa Palmieri pag. 64
Investire nei plus, la parte che ci tocca di Giorgio Gradogna pag. 3
Le Costiere Persano Royal Golf Un golf a due passi dalla Costiera di Vera Amoroso pag. 65
SPIAGGE DA SOGNO Costiera Amalfitana Scorci di paradiso con onde di Lello Scarpato
Santa Brigida Home Home decor con stile caldo e accogliente di Eva Molea pag. 66
pag. 6
STORIA E FEDE Le chiese dell’estate Templi del Signore baciati da mare e sole di Gianni Reale pag. 18
CAMPANIA SAPORI Toponogastronomia Quei piatti tipici dal nome di città di Rosanna Nastro pag. 68
STORIA SVELATA Monasteri di clausura Tutti in preghiera. Con vista sull’Eden di Gabriele Scarpa pag. 26
Gemellidapolso Cristiano Barbarulo Il signore dei gemelli abita a Napoli di Angela Granieri pag. 58
CAMPANIA STYLE
Paolo Scafora Scarpe ricolme di passione e tradizione di Annalisa Palmieri pag. 59
La moda della costa Positano e Capri, moda che conquista il mondo di Annalisa Palmieri
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Nardelli Gioielli Preziosi con il cuore pulsante di Ludovica Di Ruberti
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Stilisti e brand L’estate della moda napoletana con colori tutti da indossare di Annalisa Palmieri pag. 46
Gustavo Renna Design L’arte orafa che non ammette repliche di Annalisa Palmieri pag. 62
Palumbo Group Ville di gran lusso che solcano le onde di Gigi Grado pag. 54
Dr. Claudio Nappo I bisturi che curano corpo e anima di Angela Granieri pag. 63
Da Dora Da sempre con il mare nelle vene di Annalisa Palmieri pag. 73
Ristorante Garibaldi A Bacoli il mare che si sente in bocca di Eva Molea pag. 74 Ristorante Maroder Napoli nel piatto con eleganza e fantasia di Veronica Mosca pag. 75 Museo Caruso e La Basilica Sulle note della buona tavola cantano i palati di Veronica Mosca
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Ristorante Giardiniello Dove tutto è fresco e genuino di Eva Molea
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Mascolo franchising Il panuozzo da Gragnano a Londra di Eva Molea pag. 79 Limoncello Villa Massa Nei giardini delle Grottelle sapori e tradizione vanno a braccetto di Rosanna Nastro pag. 80
Gay Odin Il re della cioccolata fa il buon gelato di Eva Molea pag. 82 Caseificio Ponte a Mare La mozzarella che va in prima pagina è riconosciuta in tutto il mondo di Veronica Mosca pag. 84 Azienda agricola Sapori Vesuviani Dalla terra del vulcano squisite delizie tutte da gustare di Loreta Martellaro pag. 86 Pasticceria Franco Sepe La pasta di zucchero si fa arte di Angela Granieri
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MUSEI
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Con il patrocinio di:
Spiagge da sogno
Costiera Amalfitana 6
Scorci di paradiso con onde Glimpses of paradise with waves Lungo le rotte dell’antica Repubblica Marinara. Da Positano a Punta Campanella viaggio alla scoperta dei litorali che incantano il mondo Along the routes of the Marine Republic. From Positano to Punta Campanella, a voyage discovering world enchanting shores di Lello
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Uno scorcio, un’antica torre. I resti di una chiesa. O una spiaggia, una delle tante. Dalle più famose alle meno conosciute. Di quelle che ogni anno attirano decine di migliaia di turisti lungo le rotte un tempo battute dai nocchieri della Repubblica di Amalfi. Spiragli di natura viva. Spicchi di Eden in terra. Scenari mozzafiato che si spalancano a pochi passi dalle onde. Benvenuti in Paradiso. Benvenuti in Costiera Amalfitana, dove strisce di sabbia e pavimenti di ciottoli formano linee di confine e, allo stesso tempo, elementi di unione tra la dimensione orizzontale delle onde e la verticalità delle scogliere di una
Scarpato
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Views, towers, churches and beaches attract tens of thousands of tourists to the routes of the Republic of Amalfi every year. Breathtaking scenes unfold a few paces from the waves. Welcome to Paradise, the Amalfi Coast, where strips of sand and pebble beds unite the horizontal waves and the vertical cliffs. Roberto Pellecchia’s “Le 100 Spiagge della Costiera Amalfitana” is the first title of the “Cart&guide” series of Officine Zephiro. A hundred beaches glittering on the shore of Campania Felix. From Vietri sul Mare to Cetara, from Amalfi to Erchie, from Positano to Punta Campanella, the 7
Spiagge da sogno
costa, non a torto, considerata tra le più belle al mondo. Spiagge che hanno una loro identità. E il cui suolo è testimone di una storia millenaria. A questi lembi di litorale, a queste pietre eternamente bagnate dalle acque del Tirreno è dedicato “Le 100 Spiagge della Costiera Amalfitana”, primo titolo della collana “Cart&guide” di Officine Zephiro, scritto da Roberto Pellecchia. Cento spiagge. Come le bellezze che risplendono sul bagnasciuga più gettonato della Campania Felix. Descriverle tutte sarebbe un’impresa. Da Vietri sul Mare a Cetara, da Amalfi a Erchie, passando per Positano e il Fiordo di Crapolla, fino a raggiungere il parco marino protetto di Punta Campanella, le baie della Costiera sono così belle e preziose che, da sole, prese una per una, meriterebbero un dipinto degno del miglior Michelangelo. Scegliamone alcune, allora. Magari le più rappresentative: quelle che, più di tutte, simboleggiano l’opera artistica di madre natura. E l’epopea plurisecolare di un territorio teatro, nel corso degli anni, di scorrerie barbaresche e mitici approdi, scontri guerrieri e tremendi maremoti. Parlando di storia, parlando di vicende del passato come non iniziare da Vietri sul Mare e dalla mitica spiaggia della Crestarella? Si tratta di un’ampia distesa di sabbia caratterizzata, da un lato, dalla splendida veduta dei faraglioni di Vietri, i “due Fratelli”, celebre sky line della città delle ceramiche, e dall’altro, dall’imponente presenza di una vecchia torre di guardia che troneggia sulla striscia di terra sottostante. Torre Crestarella, detta anche Torre Fiatamone, è ciò che resta dell’antica 8
In apertura, una splendida veduta della costa di Erchie - 1. Torre Crestarella a Vietri - 2. La spiaggia del Fornillo (ph. Officine Zephiro) 3. Spiaggia della Santa Croce ad Amalfi (ph. Officine Zephiro) 4. La Grotta dello Smeraldo - 5. Spiaggia di Positano - 6. Spiaggia del Ciglio a Maiori (ph. Officine Zephiro) - 7. Una delle calette di Positano At the opening, a splendid view of Erchie’s coast - 1. Tower Crestarella in Vietri - 2. The beach of Fornillo (ph. Officine Zephiro) 3. Santa Croce beach in Amalfi (ph. Officine Zephiro) 4. The Emerald Grotto - 5. Positano Beach - 6. Ciglio beach in Maiori (ph. Officine Zephiro) - 7. One of Positano’s bays
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cinta difensiva voluta, nel XVI secolo dal vicerè di Napoli don Pedro de Toledo per difendere le coste campane dalle scorrerie dei pirati ottomani. Nello stesso territorio comunale, a un tiro di schioppo dai faraglioni vietresi, si spalanca anche la caletta della Lucertola, piccola spiaggia “disegnata” dai marosi dell’alluvione che nel 1954 flagellò i lito-
bays of this coastline are so beautiful and precious that they merit a better painter than Michelangelo. We choose the most representative, we cannot but begin with Vietri sul Mare and the mythical beach of Crestarella, a wide expanse of sand characterised, on one side, by the splendid view of the rock stacks of Vietri and the skyline of the city
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of ceramics, and on the other, by the imposing presence of an old guard tower, Torre Crestarella, remains of XVI century defenses against Ottoman pirates. From Vietri to the village of Erchie, where bathers and visitors encounter a panorama of fable, the Marina of Erchie, one of the best known and frequented bays between Cetara and Amalfi. The small sug-
Storia
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gestive bay is set between two promontories each with a tower, Torre Cerniola to the left and Torre del Tummolo to the right. At Cetara there is the famous inlet of Collata, dotted with boats, with its elegant beach accessible only from the sea. At Maiori, the miniscule bay is constellated by dense lemon groves which cast a
shadow on the shore, as if to represent, in a phantasmagoric play of colours, the affinity of the two great riches of this land: citrus fruit and the sea. From Maiori to Amalfi, the first Italian Marine Republic with its extraordinary cathedral which preserves remains of the Apostle St. Andrew. Amalfi is history, fascination and tradition. A mixture
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rali della Costiera. Ampia poco più di una trentina di metri, la Lucertola è raggiungibile attraverso via Colombo, dall’hotel omonimo, imboccando una lunga scalinata in cemento scavata sui fianchi della ripida scogliera. Oppure guadando un po’ nell’acqua bassa, dalla vicina spiaggia dei “due Fratelli”. Da Vietri al borgo di Erchie, che affonda le radici nei secoli della domi-
nazione greco-romana, il passo è breve e merita di essere compiuto fino in fondo. E’ qui, infatti, che bagnanti e visitatori possono imbattersi in un panorama da mille e una notte come quello offerto dalla Marina di Erchie, una delle più conosciute e frequentate lungo il tratto di costa compreso tra Cetara e Amalfi. La cornice è altamente suggestiva visto che 9
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la piccola baia è compresa tra due promontori su cui svettano, una per lato, due torri di guardia cinquecentesche: Torre Cerniola a sinistra e la Torre di Tummolo sulla punta che chiude il versante destro dell’insenatura. A Cetara, invece, c’è la celebre caletta di Collata, generalmente punteggiata di barche e natanti, ad attirare l’attenzione dei bagnanti, con la sua elegante spiaggetta accessibile solo via mare, affastellata nell’angolo opposto della baia. Maiori, a sua volta teatro di scenari altamente suggestivi, non dista molto da Cetara. E’ qui che brilla la spiaggia del Ci-
glio che deriva il suo nome dalla presenza di un antico casale che, nei secoli scorsi, si trovava a mezza costa, proprio in corrispondenza dell’attuale linea di costa. La minuscola baia, quasi un’insenatura addossata a una parete rocciosa, è costellata di folti limoneti che, dall’alto, gettano ombra sul bagnasciuga come a voler rappresentare, in un fantasmagorico gioco di colori, la stretta vicinanza che esiste tra le due più grandi ricchezze di questa terra: gli agrumeti e il mare. Da Maiori fare tappa ad Amalfi, culla della prima e più antica Repubblicha Marinara d’Italia, è quasi obbligatorio. La storia, a
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queste latitudini, è di casa. Basti pensare alle tavole di Amalfi, il primo statuto marittimo (XI secolo), nate proprio nella città delle cartiere. Oppure allo straordinario Duomo che ospita le spoglie dell’Apostolo Andrea. Amalfi è storia, fascino e tradizione. Un mix esplosivo che riecheggia, intatto, nella spiaggia della Santa Croce, raggiungibile direttamente dalla sovrastante Statale, attraverso una ripida discesa di 364 scalini. La baia deve il suo nome a una grotta al cui interno si notano ancora i resti di una cappella medievale dedicata, appunto, alla Santa Croce. Sia la grotta che la spiaggia furono utilizzati per secoli come luoghi di approdo commerciale dai mercanti della Repubblica. In effetti, le spiagge della Santa Croce sono due, separate da un piccolo promontorio di roccia, ma di fatto unite da un ampio tun12
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reevoked in the beach of Santa Croce, reached by a steep descent of 364 steps. The bay owes its name to a cave which contains the remains of a medieval chapel dedicated to the Holy Cross. For centuries, both the cave and the beach were used as a landing place by the merchants of the Republic. Positano also reflects history and tradition. Here, Flavio Gioia invented the compass, and here, the Madonna asked to be “placed� by sailors who were transporting her over the sea. And here, is the famous beach of Fornillo, which owes its name to the old guard tower, today known as the Clavel tower, from the Swiss dramatist who bought it and restored it at the end of the last century. The pebble beach, 35 metres long, is flanked by two rock formations which protrude, like two arms, into the splen13
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8. La caratteristica spiaggetta del borgo di Positano - 9. I fiordi di Praiano e Furore - 10. Antica torre Saracena a Maiori - 11. e 16. Suggestivo scorcio di Marina di Praia - 12. La torre Normanna di Praiano - 13. Borgo e Marina di Erchie - 14. La spiaggia di Jeranto a Massa Lubrense (ph. Officine Zephiro) - 15. Vietri sul Mare, la spiaggia della Lucertola (ph. Officine Zephiro) - 17. Maiori, la spiaggia della Collata (ph. Officine Zephiro) 8. The characteristic beach of Positano - 9. Praiano and Furore’s fjords - 10. Ancient Saracen tower in Maiori 11. and 16. Suggestive glimpse of Marina di Praia - 12. Norman tower of Praiano - 13. Marina di Erchie 14. Jeranto beach in Massa Lubrense (ph. Officine Zephiro) - 15. Vietri sul Mare, the beach of the Lizard (ph. Officine Zephiro) - 17. Maiori, Collata beach (ph. Officine Zephiro)
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nel che le mette in comunicazione. Come Amalfi, anche Positano riluce di storia e tradizioni. E’ qui che Flavio Gioia inventò la bussola, e che la Madonna chiese di essere “posata” dai marinai che la stavano trasportando in un viaggio a cavallo delle onde. Ed è sempre qui che si “stende” la celebre spiaggia del Fornillo, che deve il suo nome a un’antica torre di guardia, oggi conosciuta pure come torre di
Clavel, dal nome del drammaturgo svizzero che la comprò e restaurò alla fine del secolo scorso. La spiaggia, lunga 35 metri, è delimitata da due formazioni rocciose che si protendono, come due bracci, nello splendido mare cristallino. Il suo “pavimento” è formato da un fondo uniforme di migliaia e migliaia di ciottoli che si dipanano fin dentro l’acqua.
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did crystalline sea. Conca dei Marini, real pearl of the Amalfi Coast is a masterpiece of nature suspended between the land and the sea. Houses above Marina di Conca, along the slopes of the coast, cascade down to the sea and the beach called La Vite. Finally the Bay of Jeranto: a deep inlet immediately behind Punta Campanella. It is part of a marine wildlife park and the land is subject to con-
servation limits to preserve the integrity of the ecosystem. Here, on the shores of this corner of paradise, are the fishing village of Marina del Cantone and the village of Nerano. On the right side of the bay are the remains of an ancient Roman villa of the II century, while further up there is an old quarry which is now apart of a trail of industrial archaeology.
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Positano non dista molto da Conca dei Marini, un altro dei luoghi incantati della Costiera, autentica perla dell’Amalfitana. Un capolavoro della natura sospeso tra mare e terra. Un presepe che risplende delle decine e decine di case della sovrastante Marina di Conca che, lungo i pendii della costiera, planano verso il basso, l’una accostata all’altra, fin quasi a lambire il mare della sottostante spiaggetta La Vite, posta al di là del promontorio di Vettica Minore. Infine uno sguardo alla baia di Jeranto: una profonda insenatura che si spalanca immediatamente alle spalle di Punta
Campanella. Il suo specchio d’acqua fa parte dell’area marina protetta, ma anche in superficie è sottoposta a vincoli paesaggistici per l’integrità dell’ecosistema. E’ qui, sulle sponde di questo angolo di paradiso che si affaccia il borgo di pescatori di Marina del Cantone e l’abitato di Nerano, frazione di Massa Lubrense. Nella roccia che delimita la baia, sul versante destro della conca, spiccano i resti di un’antica villa romana del II secolo mentre, poco più in alto, ciò che resta dello stabilimento di una vecchia cava, è stato inserito, da qualche anno, in un percorso di archeologia industriale.
Storia e fede
Le chiese dell’estate 18
Templi del Signore baciati da mare e sole Temples of the Lord kissed by the sea and the sun Badie incastonate nella roccia oppure edificate a picco sul mare, ecco i luoghi di culto della Campania Felix da visitare nella bella stagione Abbeys set in the rock or built overlooking the sea, places of worship in Campania Felix to visit in the sunny season di Gianni
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Affastellate sui fianchi di una montagna o edificate a picco sul mare, nel cuore di un porto antico o in bella mostra sulla piazza principale del paese. Chiesette dei paesi di vacanza che meritano di essere visitate d’estate, quando l’aria è più calda e le notti di brezza ispirano intensi momenti di riflessione e di preghiera. Dai borghi del Cilento ai villaggi dell’Isola Verde, la terra di Virgilio è piena di templi dedicati al Signore. Edifici ricolmi di opere artistiche spesso ignote alla maggioranza di visitatori. Ma non per questo meno importanti rispetto a tele e sculture custodite in santuari e catte-
Reale
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From the Cilento to Capri there are temples dedicated to our Lord full of works of art unknown to most visitors which deserve a visit when the air is warmer and the night breeze inspires intense moments of reflection and prayer. This is the case of the Santa Maria dell’Olearia abbey complex first built on the slopes of Mount Falerzio at Maiori, near Amalfi, between 973 and 987. It is now an overlaying of three small churches built at various times. The oldest part is the crypt. This is followed by the main chapel, and the chapel of San Nicola, where the remains of some frescoes at19
Storia e fede
drali di ben più rinomata fama. E’ questo il caso della Badia costruita sui fianchi del monte Falerzio a Maiori, cuore della Costiera Amalfitana. E’ qui, subito dopo il promontorio di Capo d’Orso, che tra il 973 ed il 987, vide la luce il complesso abbaziale di Santa Maria dell’Olearia. Si tratta di un insieme di tre piccole chiese sovrapposte, costruite in epoche diverse e variamente affrescate. La parte più antica è costituita dalla cripta. Seguono la cappella principale (forse dedicata alla Vergine) e la cappella di S. Nicola. Il complesso è addossato alla roccia e sorge all’ombra di una imponente grotta naturale. Chiamato “de Olearia” a causa dei verdeggianti ulivi che lo circondavano, sorse grazie all’opera dell’anacoreta Pietro e del nipote Giovanni. Nella parte monumentale superstite si notano ancora i resti di alcuni affreschi attribuiti a Leone Amalfitano, monaco benedettino vissuto nell’anno Mille. Nei locali sotterranei della cripta, comunemente detti “catacombe” per la trasformazione, avvenuta nel corso dei secoli, delle celle dei monaci in camere funerarie, si sono conservati pochi ma pregevoli affreschi. Secondo la leggenda, fu in questo antro che fra’ Gerardo Sasso di Scala trasse i proseliti per creare l’ordine dei monaci ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. In mezzo al Golfo di Napoli, ad Anacapri, sorge un’altra chiesa dalle forme suggestive: quella di San Michele, detta anche del “Paradiso terrestre”. Edificio di culto molto importante, la chiesa può vantare un famoso pavimento in maioliche (che è possibile ammirare salendo sul palco dell’organo) in grado di rivaleggiare, 20
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quanto a bellezza e colpo d’occhio, con le più celebri maioliche del chiostro napoletano di Santa Chiara. L’opera fu realizzata dal “maestro riggiolaro” Leonardo Chiajese (1761) su disegno del Solimena e raffigura il Paradiso terrestre e la scena della cacciata di Adamo ed Eva. San Michele fa parte del complesso conventuale edificato, nel corso del XVII secolo, dalle monache teresiane. Emblema del barocco “made in Partenope”, la chiesa anacaprese si affaccia sulla deliziosa piazzetta di San Nicola dove troneggia con la sua bella facciata. L’interno è decorato con stucchi pregiati e vi si conservano diverse tele di autori settecenteschi.
tributed to Leone Amalfitano, a Benedictine monk living in the year 1000, may still be seen. Other notable frescoes are preserved in the crypt, where, according to legend, Fra’ Gerardo Sasso di Scala lead the proselytes to create the knights hospitaller of St. John of Jerusalem. At Anacapri, rises another suggestive church: San Michele, also known as “Paradise on Earth”. The church boasts of a famous majolica tile floor, rivalling the more famous ceramics of the Neapolitan cloister of Santa Chiara. The work was by the “master tiler” Leonardo Chiajese (1761) from drawings by Solimena, and features the scene of Adam and
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Eve’s expulsion from Paradise on Earth. San Michele is part of a convent complex built during the XVII century by the nuns of Santa Teresa. Decorated with stuccoes, it is an emblem of the “made in Naples” Baroque and preserves a number of canvasses by artists of the 1700s. The church of Maria Santissima della Libera on Capri is dedicated to San Costanzo. The cathedral of the Capri bishopric from 987 to 1560, the church is one of the oldest on the island. Over the years the structure has seen numerous rennovations and today what remains of the older churches are a watercolour by Giacinto Gigante from 1840 and a rare floor
Storia e fede
In apertura, lo straordinario pavimento maiolicato della Chiesa di San Michele ad Anacapri (ph. Mauro Di Fenza Flickr: http://www.flickr.com/people/65607007@N06/) - 1. e 2. Esterno e interni della storica Abbazia di Santa Maria dell’Olearia a Maiori - 3. Processione di San Costanzo sul monte omonimo a Massa Lubrense. - 4. L’antica scalinata in pietra che conduce alla chiesetta di San Costanzo. - 5. La chiesetta di San Costanzo. At the opening, the stunning tiled floor of the Church of San Michele in Anacapri (ph. Mauro Di Fenza Flickr: http://www.flickr.com/people/65607007@N06/) - 1. and 2. Exterior and interior of the Abbey of Santa Maria dell’Olearia in Maiori - 3. Procession of Saint Costanzo in Massa Lubrense. - 4. The ancient stone staircase that leads to the church of Saint Costanzo. - 5. The church of Saint Costanzo.
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Dall’isola di Tiberio, le balze della Penisola Sorrentina sembrano vicinissime. Soprattutto se si guarda alla terrazza di Massa Lubrense: il posto più vicino tra i due lembi di terra una volta uniti e poi separati dal mare. E’ qui, nella frazione Termini, che storia e fede s’intrecciano intorno all’altura da dove si gode il magnifico panorama delle colline circostanti, dei Monti Lattari, il Vesuvio e il Golfo di Salerno. Si tratta del monte San Costanzo, fino al XV secolo detto anche “Canutario” in quanto l’intera cima, composta da roccia calcarea, lo rendeva simile ad un vecchio dai capelli bianchi. La denominazione attuale è
dovuta alla costruzione, nel corso del XVI secolo, di una caratteristica cappella dedicata al culto di San Costanzo, vescovo e protettore dell’isola di Capri. La chiesetta, costruita forse sulle rovine di un antico tempio pagano, è raggiungibile attraverso una lunga scalinata in pietra, residuo di una antica via lastricata realizzata, con ogni probabilità, negli anni della dominazione greco romana. E lungo quella scaletta, a luglio, i pellegrini sfilano in processione con la statua del Santo emulando, senza saperlo, un antico rito pagano che negli scorsi millenni si verificava proprio in quel posto. A San Costanzo è dedicata anche la chiesa 21
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di Maria Santissima della Libera sull’isola di Capri. L’edificio sorge lungo la Strada Provinciale che porta al borgo marinaro di Marina Grande. Cattedrale della diocesi caprese dal 987 al 1560, la chiesa è una delle più antiche in assoluto dello scoglio di Tiberio. Alcuni storici sostengono, infatti, che un primo impianto esistesse già nel V secolo, e che fosse stato edificato sui resti di un edificio di epoca latina, mentre altri affermano che il complesso abbia visto la luce tra il IX ed il XII secolo. Nel corso degli anni, la struttura è andata comunque incontro a numerosi lavori di rifacimento e ristrutturazione che ne hanno modificato profondamente l’impianto. Della vecchia chiesa resta oggi un notevole acquerello dipinto da Giacinto Gigante nel 1840 e un raro pavimento
di epoca romana. Affacciato sul mare di Stabia, è il santuario della Madonna della Libera situato sul monte San Cataldo a Castellammare. Il suo nome deriva dal dipinto su roccia della “Madonna della Libera” che oggi si può osservare nell’omonimo santuario, edificato nella zona detta “Camarelle” dalla comunità benedettina che qui venne a stabilirsi intorno al secolo X. Il dipinto, di fattura bizantina, fu realizzato proprio in quegli anni, ma fu poi coperto con uno strato di intonaco, fino a quando, nel 1939 il professor Chierello non lo scoprì, riportandolo alla luce. Al Santuario si giunge dopo una ripida quanto suggestiva scalinata. Straordinario, infine, quanto a colpo d’occhio, anche il complesso del Convento di San
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Francesco d’Assisi, composto dalla chiesa, dal plurisecolare monastero e dal magnifico chiostro dedicato al poverello d’Assisi, situato nelle vicinanze della villa comunale di Sorrento. All’interno della chiesa, risalente al XIV secolo, e poi rifatta in stile barocco dai frati, oltre a elementi provenienti da vecchi templi pagani, spiccano due affreschi del ’700 emersi dal restauro del 1926, in cui sono raffigurati Sant’Antonio di Padova e San Giacomo, e una statua legno di San Francesco con il Cristo crocifisso. Nel vicino monastero, risalente al VII secolo, è possibile ammirare il trecentesco 24
Chiostrino di San Francesco, uno dei monumenti più antichi della città del Tasso, oggi utilizzato per gli appuntamenti musicali dell’estate sorrentina, ma anche per esposizioni di opere d’arte e matrimoni civili. Il complesso va visitato, nel suo insieme, in una splendida giornata di sole. Una di quelle che esaltano i giardini fioriti e i limoneti della Terra delle Sirene. Così sarà possibile assaporare tutta la magia di un luogo immerso nel silenzio, colorato da fiori stupendi resi brillanti dalla luce del sole e ricco di quei profumi che Sorrento è in grado di regalare ai visitatori.
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6. La facciata del Santuario della Madonna della Libera a Castellammare di Stabia. - 7. Affresco della Madonna della Libera. - 8. Dettaglio del pavimento maiolicato della Chiesa di San Michele ad Anacapri. - 9. Il suggestivo portico del convento di San Francesco a Sorrento. - 10. Affresco di epoca Bizantina sulle volte del complesso religioso di Santa Maria dell’Olearia a Maiori. 11. Terrazzo porticato di Santa Maria dell’Olearia. - 12. Facciata della Chiesa di San Michele ad Anacapri. 6. The facade of Madonna della Libera Church in Castellammare di Stabia. - 7. Fresco of the Madonna della Libera. - 8. Detail of the tiled floor of the Church of San Michele in Anacapri. - 9. The porch of the convent of Saint Francesco in Sorrento. - 10. Fresco in the vaults of Santa Maria dell’Olearia in Maiori. - 11. Porch terrace at Santa Maria dell’Olearia. - 12. Facade of the Church of Saint Michele in Anacapri.
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of the Roman era. Overlooking the sea at Stabia is the sanctuary of the Madonna della Libera, situated on Mount San Cataldo at Castellamare. Its name derives from a rock painting of the “Madonna della Libera” which can be seen in the sanctuary, built by the Benedictine community which was established here in about the X century. The painting, of Byzantine manufacture, was made at that time but then covered with a layer of plaster, only being rediscovered by Professor Chierello in 1939. Finally, in Sorrento there is the extraordinary convent complex of San Franc-
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esco d’Assisi, composed of the church, the centuries old monastery and the magnificant cloister. Inside the XIV century church, rennovated in the Baroque style by the friars, besides elements from old pagan temples, are two 1700s frescoes found during the 1926 restoration, featuring Sant’Antonio di Padova e San Giacomo, and a wooden statue of San Francesco with Christ crucified. In the VII century monastery, it is possible to admire the 1300s cloister of San Francesco, one of the oldest monuments of Sorrento, used today for exhibitions of art and music and for civil weddings. 25
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Monasteri di clausura 26
Tutti in preghiera. Con vista sull’Eden Everyone in prayer. With a view of Eden Dal monastero delle Trentatré all’eremo dei Camaldoli: i luoghi sacri con annessi chiostri scelti da frati e monache per contemplare Dio. Lontani dagli occhi del mondo. From the Trentateé monastery to the Camaldoli hermitage: holy places with cloisters chosen by friars and nuns for the contemplation of God. Far from the eyes of the world. di Gabriele
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Di conventi e monasteri è stracolma Napoli, residenza storica di monaci e cardinali, frati, preti e suore. Fu nella città di Partenope che nel 1294 Celestino V trasferì la sede papale, al seguito di re Carlo d’Angiò. E fu sempre nella perla del Golfo che vissero le loro vite apostoliche santi del calibro di Giuseppe Moscati e Alfonso Maria dei Liguori, oggi pregati dai fedeli di mezzo mondo. Nel corso dei secoli, nell’antica Capitale del Regno delle Due Sicilie i rappresentanti dell’Ordine Sacro hanno costituito uno degli elementi chiave dell’antica colonia greco romana. Una città che, non a caso, mercanti e navigan-
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Naples is brimming with convents and monasteries, residences of monks, cardinals, friars, priests and nuns. In 1294, following Charles of Anjou, pope Celestino V transferred the papacy to the city. The city was also the home of saints like Giuseppe Moscati and Alfonso Maria dei Ligouri, venerated throughout the world. Over the centuries, members of Holy Orders were one of the key elements in the capital of the Kingdom of Two Sicilies. It was a city that merchants and navigators noted for the number of spires, belltowers and domes which came into view when arriving by sea. 27
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ti individuavano per l’alto numero di guglie, campanili e cupole che si materializzavano, appena giunti in vista del porto. Napoli e la fede vanno d’amore e d’accordo fin dai tempi in cui il Cristianesimo muoveva i primi passi. Lo dimostra l’amore e la devozione che i partenopei nutrono da sempre per il loro patrono Gennaro, vescovo di Benevento martirizzato dai romani a Pozzuoli nel settembre del 305. Non è certo un caso, d’altronde, se proprio a Napoli, nell’VIII secolo, si rifugiarono le monache di San Basilio, in fuga dalla guerra iconoclasta di Costantinopoli. E che sempre qui sia cresciuto il “senso” e l’artigianato del presepe, autentico simbolo della Natività di Gesù “made in Vesuvio” ai quattro angoli del globo. Napoli e il sacro si perpetuano nelle centinaia di chiostri e templi cristiani fatti edificare da re, principi e ordini monastici per conferire lustro e sostanza al culto del Signore, ma anche per abbellire l’antica Neapolis e offrire ospitalità a viandanti e pellegrini. Monasteri conosciuti e sconosciuti, costellati di capolavori artistici e opere monumentali. Luoghi scelti dai servi e dalle serve di Dio per contemplare l’Onnipotente al riparo da occhi indiscreti. Punti di incontro tra la religione e il fedele, ma anche linea di confine tra la condizione di isolamento del clero e quella del mondo laico. Molti di questi luoghi, abbandonati i panni della clausura, sono oggi meta di turisti e fedeli attratti dal fascino di una città il cui Centro storico è patrimonio mondiale dell’Unesco, proprio per la ricchezza e la rarità offerte dai suoi tesori architettonici. 28
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Uno fra tutti: il monastero di Santa Chiara, fonte ispirativa di una celebre canzone napoletana. La trecentesca cittadella dei frati francescani troneggia tra via Spaccanapoli e piazza del Gesù, con le sue tombe illustri e i celebri mausolei a baldacchino riservati al riposo eterno dei sovrani angioini. E’ qui, sotto il peso delle imponenti navate di epoca gotica che ancora si possono ammirare i resti preziosi degli affreschi di Giotto e le straordinarie sculture che adornano le cappelle gentilizie
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In apertura, il parlatoio per le monache di clausura di Santa Maria in Gerusalemme detto anche “delle Trentatré“, a Napoli - 1. Arca Angioina a Santa Chiara - 2. e 3. Immagini del chiostro maiolicato del monastero di Santa Chiara - 4. e 5. Porticato e sedile maiolicato del celebre chiostro di Santa Chiara - Monastero delle Trentatré: 6. Particolare dell’affresco della Crocifissione - 7. La cantina del monastero di clausura di Santa Maria in Gerusalemme - 8. L’affresco della Crocifissione - 9. e 10. Altare ligneo e ruota At the opening, the parlor for the cloistered nuns of the monastery of Santa Maria in Jerusalem also known as “delle Trentatré”, in Naples - 1. Angioino’s tombs in Santa Chiara 2. and 3. Images of the cloister of the monastery of Santa Chiara 4. and 5. Porch and tiled seat of the famous cloister of Santa Chiara Monastery delle Trentatré: 6. Detail of the fresco of the Crucifixion - 7. The basement of the monastery of Santa Maria in Jerusalem - 8. Fresco of the Crucifixion - 9. and 10. Wooden altar and wheel 3
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Naples embraced the faith from the first steps of Christianinty, as testified by the love and devotion of the Neapolitans for their patron, Saint Gennaro, bishop of Benevento martyred by the Romans at Pozzuoli in 305 AD. Naples was also the place of refuge for the nuns of St. Basil, escaping from the iconoclast war in Constantinople. It is also here that the “meaning” and the craftsmanship of the crib was established, a “made in Naples” symbol of the Nativity. The sacred is expressed and exalted in the
hundreds of cloisters and churches built by kings, princes and monastic orders to venerate Our Lord, but also to adorn the city and to offer hospitality to pilgrims. They are places chosen by the servants of God for contemplation and for refuge from the world. Meeting places of religion and the faithful, but also boundaries between the isolation of the clergy and the world of laymen. Abandoning their original role, many of these, are now visited by tourists and the faithful, attracted by the fascination of a city where the 29
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della nobiltà napoletana. Fiore all’occhiello del complesso religioso dedicato alla Santa di Assisi è tuttavia il chiostro maiolicato del XVIII secolo, un complesso di tre cortili (il chiostro delle Clarisse, quello dei Frati Minori e il chiostro di Servizio), trasposizione terrena dell’Eden celeste, che brillano per la sfavillante galleria di “riggiole” maiolicate opera dello scultore Domenico Antonio Vaccaro, in cui sono raffigurate scene campestre e paesaggi agresti. Le maioliche adornano pareti, colonnati e panchine del giardi-
no terrestre, in un vero e proprio trionfo di colori. Al chiostro si accede dall’ingresso al Museo dell’Opera dove si trova la Sala Archeologica in cui sono raccolti i numerosi reperti archeologici rinvenuti nel corso degli scavi. Il monastero di Santa Chiara è senz’altro una delle chiese più famose e visitate di tutta Napoli. Non così il monastero delle Trentatré, a un tiro di schioppo dal Policlinico Vecchio, struttura che solo di recente, in occasione del “Maggio dei Monumenti 2013”, ha aperto le porte
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ai visitatori (sia pure per pochi giorni). Il complesso, infatti, così detto per il numero massimo di monache che poteva ospitare (il monastero, in realtà, è intitolato a Santa Maria in Gerusalemme), è attualmente abitato da una comunità composta da 13 suore clarisse cappuccine, che oggi, come quattrocento anni fa, comunicano con l’esterno grazie a una ruota che risale al tempo in cui l’edificio religioso vide la luce, grazie all’iniziativa della nobildonna catalana Maria Longo (è a lei che si deve anche la costruzione dell’Ospedale degli Incurabili). Del monastero delle Trentatrè colpiscono gli affreschi di 32
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Santa Chiara e Sant’Antonio con la Vergine; la Cena di Emmaus di Giuseppe Bonito e la Presentazione di Gesù al Tempio di Teodoro d’Errico. Ma straordinari sono anche l’annessa chiesa seicentesca progettata dall’architetto Giovan Giacomo di Conforto, con il suo altare in legno di noce ricco di intagli dorati, l’ex refettorio monastico. E il monumentale Chiostro delle Trentatré, ubicato tra via Anticaglia e via Pisanelli. Anche l’eremo costruito sulla collina dei Camaldoli è un monastero, vale a dire un edificio abitato da una comunità di monache. Dedicato al culto del SS. Salvato-
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historical centre is a UNESCO World Heritage site, because of the wealth and rarity offered by its architectural treasures. Among them, the monastery of Santa Chiara. This fortress of the Francescan friars lies between Spaccanapoli and Piazza del Gesù, containing illustrious tombs and canopied mausoleums reserved for the eternal rest of the Angevin kings. Under the Gothic nave and aisles one may still admire the precious remnants of frescoes by Giotto and the notable sculptures in the chapels of the Neapolitan nobility. The most remarkable part, however, is
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the 18th century majolica tiled cloister, a complex of three courtyards, a transposition of celestial Eden to Earth, with a shining gallery of ceramic tiles illustrating bucolic scenes, the work of the sculptor Domenico Vaccaro. The cloister is entered from the Museo dell’Opera, where there is the Archaeology Hall containing finds from excavations of the complex. A lesser monastery is the Trentatré (Thirtythree), near the Policlinico Vecchio, which was only recently opened to the public, for a few days only during the Maggio dei Monumenti 2013. The name of the complex comes from the maximum num33
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re, il complesso fu innalzato a partire dal 1585 su uno dei colli più suggestivi di Napoli da cui si può godere un panorama bellissimo sul mare del Golfo e sui borghi senza tempo della Penisola Sorrentina. Per 400 anni, prima di passare alle suore brigidine, l’eremo, progettato dall’architetto Domenico Fontana, è stato abitato dai monaci Camaldolesi, ordine fondato dall’asceta San Romualdo. L’edificio rispecchia i canoni tipici dell’architettura cinquecentesca del tardo rinascimento campano. Al suo interno sono ospitati 34
dipinti e affreschi di pittori del XVII secolo come Luca Giordano, Massimo Stanzione, Andrea Mozzilli e Federico Barocci. Oltre all’antica foresteria, con le sue ampie camere affacciate sul Belvedere e al bel chiostro ricco di una folta vegetazione, l’eremo è in grado di offrire ospitalità e riposo ai pellegrini grazie alle celle ed agli orti dei monaci, interamente restaurati e capaci di offrire, a chi lo desidera, un clima di pace e serenità. Trasuda storia da tutti i pori anche un altro celebre monastero di Partenope:
ber of nuns it could accomodate (its real name is Santa Maria di Gerusalemme). The 13 nuns who live here now still communicate with the outside using the same revolving door as the original building, constructed thanks to the Catalan noblewoman Maria Longo. In the Trentatré are noteworthy frescoes of Santa Chiara and Sant’Antonio with the Virgin, the Supper at Emmaus by Giuseppe Bonito and the Presentation of Jesus in the Temple by Theodoro d’Errico. The annexed 17th century church by the architect Giovan
Giacomo di Conforto, the refectory and the cloister, are also extraordinary. The hermitage built, starting from 1585, on the Camaldoli hill is also a monastery, dedicated to SS. Salvatore, and has a remarkable view over the whole of Naples and the Sorrento peninsula. For 400 years, before passing to the nuns of Santa Brigida, the hermitage, by the architect Domenico Fontana, was inhabited by monks of the Camaldoli ascetic order founded by San Romualdo. Inside the building are paintings and frescoes
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11. e 12. Complesso e facciata principale del monastero dei Camaldoli Monastero di San Gregorio Armeno: 13. Scultura del Cristo e della Samaritana al centro del chiostro 14. e 15. Pittura parietale e ingresso del monastero 16. L’interno della chiesa di San Gregorio 11. and 12. The complex and the main facade of the monastery of Camaldoli Monastery of San Gregorio Armeno: 13. Sculpture of Christ and the Samaritan woman at the center of the cloister 14. and 15. Wall painting and entrance to the monastery 16. The interiors of the church of San Gregorio
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quello dedicato a San Gregorio Armeno, la strada del Centro storico che pullula di artigiani del presepe. L’edificio sorge nel cuore dei Decumani, facendo ombra, con il suo caratteristico campanile, alle decine e decine di botteghe affacciate sulla strada dei presepi. La chiesa è nota anche con il nome di Santa Patrizia per la presenza delle spoglie della religiosa all’interno dell’edificio. Il monastero delle Suore Crocifisse si trova proprio all’uscita della chiesa in cui riposa Santa Patrizia. Napoli - Centro Storico Vico San Domenico Maggiore, 21
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E si contraddistingue per la presenza di un celebre cortile, tra i più belli e suggestivi di tutta la città, sul quale si affacciano i terrazzamenti delle stanze delle monache. Al centro del chiostro svetta una grande fontana marmorea barocca, affiancata da due statue che raffigurano Cristo e la Samaritana, opera settecentesca di Matteo Bottiglieri. Secondo la tradizione, l’intero complesso fu fondato nell’VIII secolo, sui resti dell’antico tempio di Cerere, da un gruppo di suore basiliane che fuggivano da
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Costantinopoli a causa delle guerre in atto fra iconoclasti ed iconodulici. Fu sede di clausura a partire dal 1563, subito dopo il Concilio di Trento. Un altro luogo di culto “made in Naples” si erge in via Arco Mirelli: si tratta del complesso di San Francesco degli Scarioni, edificato agli inizi del XVIII secolo grazie all’iniziativa di un ricco mercante di origini toscane Leonardo Scarioni da poco trasferitosi nella città di Virgilio. Rimasto senza eredi, Scarioni decise di devolvere tutti i suoi beni nella costruzio-
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ne di un convento destinato ad accogliere sessanta monache, molte delle quali provenienti dalla sua città natale, Prato. Il palazzotto, inaugurato nel 1721, offre oggi allo sguardo del visitatore una chiara impronta di stampo barocco evidente fin dalla facciata su cui si insiste una statua lignea di San Francesco. Autentico pezzo pregiato della chiesa, è però il pregevole organo settecentesco, opera di artista ignoto, dai cui tasti, oggi come un tempo, promana la più celestiale e divina delle armonie.
by 17th century artists like Luca Giordano, Massimo Stanzione, Andrea Mozzilli and Federico Barocci. The hermitage can offer pilgrims hospitality and rest in a climate of serenity and peace thanks to the completely restored cells and gardens. Another famous monastery, rising in the heart of the Decumani of the historical centre is dedicated to San Gregorio Armeno. The church is also known as San Patrizia because it holds the saint’s relics. It has a noteworthy cloister with a Baroque marble fountain at the centre,
flanked by 17th century statues of Christ and the Samaritan, by Matteo Bottiglieri. Tradition has the complex founded in the 6th century on a temple of Ceres by a group of nuns of St Basil, refugees from Constantinople. Another place of worship rises in Arco Mirelli, the complex of San Francesco degli Scarioni, inaugurated in 1721 and built at the behest of the heirless Tuscan merchant Leonardo Scarioni. The Baroque façade has a wooden statue of San Francesco. 37
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Positano e Capri, moda che conquista il mondo Positano and Capri, fashions which conquer the world Stile bianco e multicolor: caftani, camicette, abiti impalpabili e gonnelloni che sfiorano il suolo. White and multicolour styles: caftans, shirts, light, evanescent dresses and skirts brushing the ground. di Annalisa
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Lunghi caftani multicolor, candide camicette dai tagli originali, abiti impalpabili e gonnelloni che sfiorano il suolo. Le grandi griffe della moda li hanno rispolverati riproponendoli per la summer season 2013, ispirandosi proprio alle inimitabili atmosfere che da sempre permeano i borghi incantati del Golfo di Napoli e della Costiera Amalfitana. A Positano, dove ha visto la luce, questo modo originale di vestire l’estate non è mai tramontato. Anzi. Ha dato forma a un vero e proprio stile conosciuto in ogni angolo del mondo. Per scorgere i dettagli di quello che potremmo definire “Positano fashion po-
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For the summer of 2013, the fashion griffes are reproposing the timeless styles of Positano and Capri. The details of “Positano fashion power” can be seen passing through the town’s narrow streets where, “... only the sea is horizontal, and everything that is terra firma is almost perpendicular”. The boutiques are full of chic numbers in linen, chintz, gauze and cotton, variously enriched with lace of with stones, pearl drops and coral. The yellows, oranges, greens reflect the nuances of the citrus groves of the Amalfi Coast, the turquoise of the sea or the ma39
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wer”, basta inerpicarsi lungo le sue caratteristiche viuzze dove, come scriveva Astolphe de Custine: “…solo il mare è orizzontale, e tutto ciò che è terra ferma è quasi perpendicolare”. È quello il “quartier generale” di boutique traboccanti di capi très chic realizzati come una volta, con tessuti naturali e ricercati: lino, cinzato, garza e cotone arricchiti talvolta da inserti in pizzo, altre, da pietre, perline e coralli, a secondo della fantasia del sartostilista o dei gusti della cliente di turno. Per le nuance, c’è chi si affida al giallo, all’arancio e al verde, che richiamano i profumati agrumi della Costiera, chi al turchese delle acque tanto care a Rudolf Nureyev, tra i più grandi ballerini di tutti i tempi. Altre ancora, al magenta delle bouganville, che vivacizzano giardini e terrazze dell’incantevole costa. Basta una full immersion di qualche ora per fare incetta di costumi e vestiti unici, magari, cuciti al momento. A questo proposito, non si può non citare un’istituzione della moda Positano, come Maria “Lampo”, letteralmente adorata dai giapponesi, che vede tra gli habitué della sua boutique personaggi del calibro di Dustin Hoffmann, Colin Farrell e Renzo Arbore. Il suo è uno dei primi negozi aperti nel caratteristico borgo dopo la seconda guerra mondiale. All’ingresso, con il marito Alfonso scrisse: “Si eseguono pantaloni su misura”. La cosa incuriosì alcuni turisti che entrando chiesero quanto tempo occorresse per realizzarli. La risposta fu: “Andate a fare il bagno, tornate tra due ore e saranno pronti”. Inevitabile l’affermazione: “Maria, sei un lampo!”, che ha 40
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poi dato il nome al negozio. Un posto per tutti, donne, uomini, ragazzi e bimbi che da oltre 60 anni, qui trovano capi originali come quelli patchwork, a “fazzoletto” e a “nodi”, ma anche più “moderni”, perché Maria è sempre al passo coi tempi. Un’altra boutique storica è quella di Mena Cinque, tra le prime aziende a Positano ad utilizzare il “tinto in capo”, una tecnica particolare che serve per vivacizzare la scelta delle tinte a seconda delle esigenze del cliente, colorando l’abito quando questi è stato già finito e confezionato. Poi ci sono Marilù, con le sue creazioni romantiche ed eleganti per principesse del terzo millennio; Queen Moda, i
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genta of bouganville. A short walk and you are engrossed in the unique fashion, perhaps made at the moment. A fashion institution in Positano is Maria “Lampo”, adored by the Japanese and with Dustin Hoffmann, Colin Farrell and Renzo Arbore. among its clients. A story tells of clients asking her when they should return for their order and her replying “Go and have a swim for a couple of hours. They’ll be ready when you get back”. From the 1960s, for men. women and children alike, it has been a place to go to find original pieces. Another historical boutique is Mena Cinque’s, one of the first to use the tech-
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cui capi in lino, seta e cotone, impreziositi da macramè e pizzi valencienne, continuano a fare proseliti around the world; e Blitz Moda, della famiglia Rispoli, coi suoi deliziosi capi giovanili e allo stesso tempo sofisticati. Cabiria Fashion, invece, distribuisce nel resto d’Italia e all’estero mise Positano style. Da Positano a Capri, specie se si parla di shopping, il passo è breve. Anzi, brevissimo. Per chi ama circondarsi di cose belle e particolari, l’Isola Azzurra è la location perfetta. Non solo per gli atelier delle grandi griffe, ma anche per le tante attività artigianali in cui prendono forma, come una volta, piccoli capolavori à porter. Impossibile sbarcare a Capri e tirare dritto, ad esempio, dinanzi alla storica bottega di Amedeo Canfora, capace di sfornare sandali, rigorosamente hand made, per clienti del calibro di Soraya, Maria Callas, Grace Kelly e Jackie Kennedy. Per quest’ultima, Canfora ha creato ad hoc il modello K, ancora tra i più venduti. Oggi, il testimone è passato ai nipoti di Amedeo, ma lo stile inconfondibile è rimasto lo stesso e anche la lavorazione. Suola in cuoio italiano su cui vengono inchiodati i listini in pelle, da arricchire, volendo, con applicazioni di pietre e decori vari, come le mitiche Capri bells. In cuoio anche il tacco. Preferibilmente basso, per passeggiare senza problemi lungo le strade della splendida isola, dove è possibile scorgere altre storiche botteghe-laboratorio, come quella di Costanzo Ruocco, scomparso qualche anno fa, “frequentata” da divi come Clark Gable, Sophia Loren, Liz Taylor e Brigitte Bardot, 42
Le proposte della moda estate Positano-Capri di: 1. Cabiria Fashion 2. Marilù 3. Mena Cinque 4. Queen Moda 5. La storica Sartoria di Maria Lampo 6. La stilista Maria Lampo 7. 8. e 9. Le proposte griffate Marilù 10. 11. e 12. Il fascino dei capi colorati di Cabiria Fashion 13. Mìse di Mena Cinque 14. Un fresco capo di Queen Moda 15. Abito di Mena Cinque 16. 17. e 18. Alcune proposte del guardaroba di Queen Moda The proposals of summer fashion Positano-Capri: 1. Cabiria Fashion 2. Marilù 3. Mena Cinque 4. Fashion Queen 5. The historic Tailoring Maria Lampo 6. The designer Maria Lampo 7. 8. and 9. Proposals by Marilù 10. 11. and 12. The charm of colored garments of Cabiria Fashion 13. Mìse by Mena Cinque 14. A fresh cloth by Queen Fashion 15. A dress by Mena Cinque 16. 17. and 18. Some proposals of the wardrobe of Queen Fashion
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Cultural guide
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nique of dyeing the garments to the client’s taste after it is completed. Then there are Marilù with elegant and romantic creations; Queen Moda with linen, cotton and silk dresses enriched by macramé and lace; and Blitz Moda with sophisticated youth fashion, while Cabiria Fashion distributes Positano style in Italy and abroad. For shopping it’s a brief trip from Positano to Capri, with its griffes but also with artisan expertise. One place it is almost impossible to pass without stopping is
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the historical boutique of Amadeo Canfora whose hand-made sandals have been worn by Soraya, Maria Callas, Grace Kelly and Jackie Kennedy. Today. the boutique is run by his grandson Amedeo, but the inimitable style has remained the same: flat leather soles and leather heels with decorated straps. In another road is the boutique of Costanzo Ruocco, who left us a few years ago, a place frequented by Clark Gable, Sophia Loren, Liz Taylor and Brigitte Bardot, who wanted a special look. There’s also Giuseppe Faiella’s the
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in cerca di sandali unici, capaci di rendere speciale il loro look; e quella di Giuseppe Faiella, il più antico negozio di sandali dell’isola, portato oggi avanti dal figlio Vincenzo. Ma, per chi non avesse voglia di farsi fare le scarpe, pardon, i sandali, e non intenda tornare a casa a mani e guardaroba vuoto, nella mitica Piazzetta c’è la leggendaria La Parisienne, boutique aperta nel lon-
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tano 1906. Qui, oltre a grandi firme, è possibile acquistare i particolari “pants”, che hanno preso il nome dall’isola, realizzati dall’etichetta autoctona Adrian’s Capri attiva dal 1969. Semplici, ma raffinati pantaloni alla pescatora realizzati ancora con la stessa tela di quelli indossati negli anni Sessanta da un’icona fashion come la mitica Audrey Hepburn.
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oldest sandal boutique on the island, run by his son Vincenzo. If sandals are not your thing then maybe you should go to the Piazzetta and to La Parisienne. Here, you can buy the special “pants” which are named after the island, from the line Adrian’s Capri. Simple but refined trousers “alla pescatore” still made in the same canvas as those worn by the 60s fashion icon Audrey Hepburn.
A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.
È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE.
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Stilisti e brand 46
L’estate della moda napoletana con colori tutti da indossare Neapolitan summer fashion with all colours to be worn Acquerellati, stilizzati, aperti o a bocciolo: il rosso, l’azzurro e il bianco prendono forma nelle creazioni delle più accorsate griffe partenopee Water-coloured. stylised, open or budding: red, blue and white take form in the creations of the most sought after Neapolitan griffes di Annalisa
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Nei ciuffi smeraldo, fiorisce il rosso, poi l’azzurro e il bianco; come zaffiro, perla e splendido ricamo”. I “protagonisti” dei colorati versi di William Shakespeare sembrano fatti apposta per la summer season 2013. E prendono forma nelle esclusive creazioni dei più accorsati stilisti e brand made in Naples. Acquerellati, inglobati nel pizzo, in 3d, stilizzati, aperti o a bocciolo. Purché siano fiori (ma anche foglie e piante): grandi, solari e carichi di energia positiva. Roccobarocco li ambienta in Oriente, spalmandoli su eleganti giacche con colli alla coreana, leggings white&gold e top, affidandosi a fantasie damasco style
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The exclusive creations of stylists and brands of “made in Naples” for the summer season of 2013 appear as in Shakespeare’s ‘In emerald tufts, flowers purple, blue and white; like sapphire, pearl and rich embroidery’. Flowers, full of positive energy are to be seen everywhere. Roccobarocco sets them in damask style on elegant jackets, on white and gold leggings and on tops, and more realistically on palazzo trousers. Mario Valentino has them hand-painted on bolero cut calfskin jackets and limited edition shoes. Sarli has cocktail dresses with leaf effect sleeves and tissue evoking 47
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rivisitate in chiave metal o rendendoli più realistici su impalpabili pantaloni palazzo. Mario Valentino li fa dipingere a mano su deliziosi giacchini taglio bolero in vitello traforato e su scarpe in limited edition, mentre la maison Sarli prende spunto dalle antiche ceramiche di Caltagirone per mise dall’essenza spiccatamente Mediterranea. Cocktail dress con manica effetto foglia e giochi di sovrapposizioni di tessuto su cappe, gonne e bustier avvolgenti, che rievocano le pigne in terracotta ornamentali. Per la sua donna, il virtuoso Nino Lettieri trae invece ispirazione dalle foglie della “monstera”, pianta della foresta pluviale amazzonica, stampata o ricamata con grandi paillette su preziosissimi abiti da sera sartoriali, fluttuanti e dalle linee essenziali, declinati in chiffon, organza e raso satin. Gianni Molaro propone abiti lunghi a sirena dalla lavorazione a spicchio, che danno la sensazione di fiori rovesciati, ma nella sua collection di art couture troviamo flower anche su originali tubini rossi o gialli negli intarsi in pizzo chantilly nero per un sorprendente effetto contrasto. Leit motiv della collezione estiva dello stilista Alessio Visone, è una pioggia di petali di rosa, che ritroviamo a riempire fasce su top effetto “vedo non vedo” o su gonne, maniche e bretelle di raffinati abiti da sera. Grandi fiori sartoriali in seta su quasi ogni sua chemise, protagonista indiscussa della linea, da abbinare a shorts, gonne pareo, pantaloni a zampa, a sigaretta o dal taglio sarouel. Per Fabrizio Crispino Couture, fiori dai colori forti e decisi su abiti sinuosi ed estremamente femminili ispirati alle dive del cinema degli anni Cinquanta e Sessan48
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ta, arricchiti da pizzi, ricami e intrecci rigorosamente hand-made. Il brand Fabiana Ferri propone abiti corti con volant obliqui, che portano alla mente romantici fiordalisi e vitaminici long dress, come quello giallo monospalla con fascia ricamata che si apre verso il basso come uno splendido girasole. Bianca Brandi, invece, punta su fantasie più sfumate abbinando sulla stessa mise strisce irregolari che man mano danno forma a insoliti fiori acquerellati. Per Giorgia & Johns ancora flower stampati su miniabiti e bluse con disegni in bianco e blu che ricordano deli-
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old terracotta pine cones, like Caltagirone ceramics, matched to caps, skirts and tight tops. Nino Lettieri takes inspiration from the leaves of the Amazonian “monstera�, printed or embroidered on evening dresses in chiffon, organdy and satin. Gianni Molaro proposes long segmented siren gowns and, in his art couture collection, flowers on black lace contrasting over original red and yellow tubes. Alessio Visone’s leit motif is a rain of rose petals, on revealing tops, on skirts, sleeves and straps of refined evening wear. Large
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cate porcellane cinesi, ma anche in tessuto nero applicati a raffinate cinture da abbinare a contrasto ad abiti leggeri e svolazzanti in filo, georgette o crepe declinati in colori tenui. Nella collezione estiva di Vittoria Romano, flora e fauna convivono pacificamente dando vita a pot-pourri emozionali a base di bouquet multicolor e fantasie animalier e le linee degli abiti, dedicate a donne all’avant-garde, ma legate anche a uno stile classico e bon ton, sono asciutte e pulite, per valorizzare al massimo la silhouette. Sul versante man, niente fiori, ma comunque tanto colore. La collezione Cipa di Kiton, ad esempio, ispirata alle creazioni anni Sessanta di mister Ciro Paone, riviste e reinterpretate in chiave moderna, propone tagli più aderenti alla figura e si rifà per fantasie e tessuti ai surfisti e alle spiagge assolate dei mitici Sixties. Ma è possibile scorgere nuance meravigliose anche nelle originali cravatte e nelle altre linee del brand. Tinte vivaci e, come sempre, gran cura per i dettagli per gli esclusivi completi, le giacche e le camicie firmate Mariano e Luca Rubinacci, da abbinare, magari, a un paio di originali Marphy, confortevoli e dandy pantofole da strada in lino verde oliva. La collezione Luigi Borrelli, invece, è ispirata all’uomo manager e viaggiatore con la passione per il golf. Per lui, colori accesi e briosi, come il rosso e il verde per il tempo libero e cromie chiare, come bianco, beige, celeste oltre all’elegante blu navy, per capi più formali abbinati a colli francesi, doppio petto e pantaloni 100% cotone. Con Harmont & Blaine, la classica palet50
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L’estate si veste di mille colori. Ecco le proposte per la bella stagione di: 1. Harmont & Blaine - 2. Fabrizio Crispino 3. Fabiana Ferri - 4. e 5. Bianca Brandi 6. Fabrizio Crispino - 7. Giorgia & Johns 8. Alessio Visone 9. Gianni Molaro (ph. Soccio - Sorrentino) 10. Fabiana Ferri - 11. e 12. Harmont & Blaine 13. e 14. Kiton 15. 16. e 17. Luca Rubinacci (ph. Lezzi) 18. Mario Valentino 19. e 20. Nino Lettieri (ph. Soccio - Sorrentino) 21. Vittoria Romano 22. e 23. Sarli (ph. Soccio - Sorrentino) The summer dresses of many colors. The proposals for the summer: 1. Harmont & Blaine - 2. Fabrizio Crispino 3. Fabiana Ferri - 4. and 5. Bianca Brandi 6. Fabrizio Crispino - 7. Giorgia & Johns 8. Alessio Visone 9. Gianni Molaro (ph. Soccio - Sorrentino) 10. Fabiana Ferri - 11. and 12. Harmont & Blaine 13. and 14. Kiton 15. 16. and 17. Luca Rubinacci (ph. Lezzi) 18. Mario Valentino 19. and 20. Nino Lettieri (ph. Soccio - Sorrentino) 21. Vittoria Romano 22. and 23. Sarli (ph. Soccio - Sorrentino)
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sartorial silk flowers are on almost every chemise, the star of the line, matched to shorts, skirts, pareos and trousers. Fabrizio Crispino has strong, decisively coloured flowers on extremely feminine dresses inspired by cinema divas of the ‘50s and ‘60s, enriched by hand-made embroidery. The Fabiana Ferri brand proposes short dresses with oblique volants, which evoke lillies, and vitaminic long dresses. Bianca Brandi has more nuanced pieces with irregular stripes slowly eliding into
water-colour flowers. Giorgia & Johns has printed flowers on short dresses and blouses in white and blue, but also in black on belts to pair with light pale dresses in cotton, georgette or crepe. Vittoria Romano’s summer collection uses flora and fauna in multicoloured bouquets and animal patterns. The clothes have clear lines to best show off the silhouette of the avant-garde women. There are no flowers for men, but a lot of colour. Kiton’s Cipa collection, a mod51
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te cromatica degrada verso nuove tinte che appaiono come ossidate dalla salsedine e nella capsule collection Lighthouses & Aguas ovvero Fari & Mari, polo e t-shirt richiamano alla mente bandiere nautiche, mentre la camicia botton down in seta evoca la superficie dell’acqua abbagliata dalla luce del sole. Orazio Luciano de La Vera Sartoria Napoletana punta su sahariane in cotone e cache-
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mire e giacche in tessuto blu effetto jeans, un petto finto tre bottoni, con taschino a toppa e doppia impuntura a mano a contrasto e doppiopetto con taschino a barchetta. E per le scarpe? Paolo Scafora, per le sue creazioni in pelle, rigorosamente hand-made, propone autentici mix di colori sfumati uno nell’altro per dar vita a particolarissime combinazioni da sfoggiare all day long.
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ern revisitation of Ciro Paone’s ‘60s creations, propose figure hugging surfing and beach patterns, and marvellous nuances can be seen in the ties and the other lines of the brand. The Luigi Borriello collection is inspired by the manager and golf enthusiast: bright colours for leisure time and light shades, or navy, for formal wear. With Harmont & Blaine the classical col-
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ours fade to new tints, weathered by salt air, and in the collection polo sweaters and t-shirts call to mind nautical flags, and silk shirts the sun playing on the sea. Orazio Luciano of La Vera Sartoria Napoletana features saharan trousers in cotton and cashmere and jeans effect jackets. Paolo Scafora’s hand-made shoes proposes nuanced colour combinations for wearing all day long.
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NAUTICA MADE IN NAPLES
Palumbo Group Ville di gran lusso che solcano le onde Luxury villas which ride over the waves Il cantiere partenopeo conquista il Mediterraneo nelle riparazioni navali e con il marchio Columbus Yachts realizza e vende panfili da mille e una notte. In progetto una mega barca di 100 metri The Neapolitan shipyard conquers the Mediterranean for ship repairs and with the Colombus Yachts brand builds and sells super-yachts of a thousand and one nights. A mega-boat of 100 metres is planned
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Parte dal porto di Napoli come officina cantieristica. Parte 45 anni fa alla conquista del mercato delle riparazioni navali. Dopo un lungo, caparbio e faticosissimo impegno, è riuscita a conquistare il Mediterraneo, acquisendo un cantiere a Messina e ben due a Malta: ha creato così una vera e propria rete di assistenza agli armatori che solcano il mare tra Europa ed Africa. La Palumbo Spa è una di quelle eccellenze della Napoli che lavora sodo, che costruisce il presente guardando ogni giorno al futuro e che qui è stata capace di fare corpo unico con i suoi dipendenti. Che oggi sono quasi trecento con oltre mille nell’indotto. L’evoluzione del cantiere Palumbo, premiata come impresa di eccel-
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di Gigi
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It started from the port of Naples as a shipbuilding yard. It started 45 years ago on the conquest of the market for ship repairs. After a long, obstinate and difficult effort, it has managed to conquer the Mediterranean Sea, acquiring a shipyard in Messina and two others in Malta: thus, it has created a real assistence network for shipowners whose vessels cross the seas between Europe and Africa. Palumbo Spa is one of Naples’ excellences, which works hard and constructs the present by looking, every day, to the future, and which has been able to meld its employees into a compact workforce, now numbering some three hundred with more than a thousand in induced activi-
Campania Style NAUTICA MADE IN NAPLES
A sinistra il render dello Sport Hybrid 40m. In basso il Columbus Classic 65m in consegna nel 2014. Nella pagina a sinistra, il Prima, il Columbus 54m nel porto di Montecarlo varato nel 2011 dai cantieri Palumbo di Napoli.
lenza dal Presidente Giorgio Napolitano, avviene, sì certo, nelle riparazioni navali, settore dove detiene un elevatissimo standard di competenza ed esperienza. Ma, grazie al piglio e all’intuito dei due giovani condottieri, Raffaele e Giuseppe (quest’ultimo oggi amministratore delegato), e prima ancora grazie alla dedizione, al decisionismo e alle grandi capacità del padre Antonio, la Palumbo Spa è riuscita negli ultimi anni a diversificare le attività all’interno del core business, sempre avendo a riferimento l’oggetto del suo know how: le barche. E, in men che non si dica, si è imposta in mezzo globo anche nella costruzione di mega yacht. Quelli di extra lusso. Quelli che solo i magnati si possono per-
mettere. Barche da varie decine di metri e da milioni di euro. Imbarcazioni che pochissimi cantieri al mondo sono capaci di costruire. Con precisione, affidabilità, gusto e stile. Con il marchio Columbus, nel giugno 2011, la Palumbo ha varato “Prima”, il suo “primo” super yacht, interamente costruito nei cantieri di Napoli, porto che mai prima di allora aveva dato alla luce un natante di cotanta grandezza e lusso. Un magnate russo lo ha comprato e ne ha fatto la sua preziosa villa navigante. Un 54 metri che, apprezzatissimo dal principe Alberto al Boat show di Monaco, subito è entrato nel gotha della marineria internazionale, meritandosi addirittura una menzione speciale
ties. The evolution of the Palumbo shipyard, rewarded as enterprise of excellence by the President Giorgio Napolitano, happened in naval repairs, a sector where it has a very high standard of competence and experience, but thanks to the determination and intuition its two young leaders, Raffaele and Giuseppe (the latter now CEO), and even before thanks to the dedication, resolve and great capabilities of their father, Antonio, in the last few years, Palumbo Spa has managed, to diversify its activity within the core business, with the object of its know-how, ships, as a fixed reference point. In the shortest of times it has established itself, in half the world, in the construction of mega-yachts. Those of
extra luxury. Ships of various tens of metres costing millions of Euro. Embarcations which few shipyards in the world are able to build with precision, reliability, taste and style. In June 2011, Palumbo started work on “Prima”, its first super-yacht of the Columbus brand, built entirely in the Naples shipyard, a port which had never previously given birth to such a large and luxurious vessel. A Russian magnate bought it and has turned it into his personal floating villa. A 54 metre vessel which, most appreciated by Prince Albert at the boat show in Monaco, soon entered into the aristocracy of the international marine, even meriting a special mention, in 2012, at the World Superyacht Awards, the Os55
Campania Style NAUTICA MADE IN NAPLES
al World Superyacht Awards 2012, l’Oscar del settore, e il Green Star Plus del Rina. Da quel momento, grazie all’incredibile qualità e alla avanzata tecnologia del suo prodotto, la Palumbo ha ricevuto immediatamente altri ordini. Sono ora in costruzione il Columbus Sport Hybrid di 40 metri con motore ibrido (consegna entro il 2013) e due yacht della collezione Columbus Classic di 55 e 65 metri. Tutte e tre super lussuose ville giganti del mare personalizzate sui gusti di sceicchi, industriali, petrolieri, capi di Stato e magnati della finanza. Inutile cercare di sapere nomi o qualche curiosità: qui la privacy dei clienti è un dogma inattaccabile. Alla Palumbo, negli uffici di calata Marinella nel porto di Napoli, continuano intanto a pensare in grande. E’ infatti praticamente pronto il progetto per quella che sarà l’ammiraglia della linea Columbus: una vera e propria reggia di 100 metri di lunghezza che solcherà le onde a 20 nodi di crociera. E non è finita qui: di recente, la Palumbo ha aperto anche un al56
Il principe Alberto di Monaco a bordo del Columbus Prima con Antonio Palumbo e i figli Giuseppe e Raffaele (secondo e terzo da sinistra). Antonio Palumbo premiato nel 2008 dal Presidente Giorgio Napolitano. In alto a destra, la premiazione del cantiere al World Superyacht Awards 2012. In basso, l’ultimo mega progetto dei Cantieri Palumbo: il Columbus Classic da 100m di lunghezza
tro filone di business. Quello dei fast crew vessel, ovvero navi veloci da 30 a 60 metri che trasportano equipaggi, in particolare da e verso le piattaforme petrolifere offshore. Insomma, alla Palumbo lo sviluppo non si ferma, nonostante la crisi economica e le naturali umane invidie che il successo provoca. Palumbo Spa Calata Marinella Interno Porto di Napoli www.palumbo.it www.columbusyacht.it
cars of the sector, and it gains the Rina’s Green Star Plus. From that moment, thanks to the incredible quality of its product, Palumbo received other orders. Now under construction are the 40-metre Columbus Sport Hybrid, with a hybrid engine (consigned before the end of 2013) and a 55-metre and a 65-metre yacht, both of the Columbus Classic collection. All three are gigantic super luxury villas of the sea, personalised for the tastes of sheiks, industrialists, oilmen, heads of state and financial magnates. It is useless to try find out their names or some other curiosity: client privacy is an impregnable dogma. At
Palumbo, in the offices at Calata Marinella in the port of Naples, they continue to think on a large scale. In fact, a project for what shall be the flagship of the Columbus line is almost ready: a true palace 100 metres in length which shall ride the waves at a cruising speed of 20 knots. And that’s not all. Recently, Palumbo has opened another line of business: fast crew vessels, that is, fast ships of 30 to 60 metres which transport crews, especially to and from offshore oil platforms. So, despite the economic crisis and the natural human envy that success provokes, development hasn’t come to a halt at Palumbo.
charmenapoli.it
Il primo portale completo sulle bellezze e sulle eccellenze di Napoli e della Campania
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ACCESSORI MODA
Ph. Riccardo Piccirillo
Gemellidapolso Cristiano Barbarulo Il signore dei gemelli abita a Napoli The Lord of the twins lives in Naples Ricercatezza, glamour e sperimentazione: la ricetta per accessori impeccabili che brillano al polso di gentleman e donne di classe Sophistication and testing: here is the recipe for accessories ready to shine on the wrist of gentlemen and women of class
A Gemellidapolso Cristiano Barbarulo Piazza Amedeo, 16/I Passeggiata Colonna 80121 Napoli tel. +39.081.403512 www.gemellidapolso.it
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A Napoli la passione per l’emblema dell’eleganza maschile ha un nome ben preciso: quello di Cristiano Barbarulo, ultimo discendente di un’antica famiglia di gioiellieri che ha messo il proprio talento artistico al servizio dell’innovazione e della creazione dell’accessorio per antonomasia delle camicie. Una ricerca, la sua, che si pone come crocevia tra passato e futuro. La maestria di Barbarulo ha rivoluzionato, infatti, il modo stesso di indossare i gemelli da polso forgiando modelli adatti alla quotidianità, affascinati dal potere di definire, in modo discreto e allo stesso tempo eclatante, lo stile e il carattere di chi li indossa. Una costante dell’impegno di Cristiano è la sperimentazione che non perde di vista la lezione della storia. La stessa che da un lato riporta alla luce le forme dei primi gemelli risalenti al 1660, dall’altro punta a fissare lo sguardo sul fu-
di Angela
Granieri
turo, attraverso una sorta di legame intimo con i prodotti dell’arte contemporanea. Non a caso a settembre Barbarulo presenterà una collezione di capolavori, vere e proprie opere d’arte in miniatura, ispirati all’estro di alcuni artisti della scena partenopea. Rivoluzionaria, inoltre, anche
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In Naples, the passion for the men charm has a name: Cristiano Barbarulo, the last descendant of an ancient family of jewelers who put their artistic talents at the service of innovation and the creation of the accessory of the shirts. The skill of Barbarulo revolutionized the very way to wear cufflinks. Cristiano is a constant commitment to experimentation. The same as that on the one hand brings to light the shapes of the first twins dating back to 1660, on the other tip to fix your gaze on the future,
l’idea di creare il “mono-gemello”, l’accessorio dedicato alla donna di classe da indossare sui bracciali-polsiera in polipropilene creati in collaborazione con Sabina Albano e Sergio Catalano. Perché il lusso, ancor prima di essere bellezza, sia l’emozione del percorso che lo ha generato!
through some sort of intimate connection with the products of contemporary art. Not by chance in September Barbarulo present a collection of masterpieces, real works of art in miniature, inspired by the creativity of some artists of the Neapolitan scene. Revolutionary, moreover, the idea of creating the “single-twin”, the accessory dedicated to the woman of class to wear on the wrist: bracelets-polypropylene created in collaboration with Sabina Albano e Sergio Catalano.
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MODA
Paolo Scafora Scarpe ricolme di passione e tradizione Shoes full of passion and tradition Pelli iperselezionate, estrema cura per i dettagli, grande esperienza nella lavorazione a mano: così le calzature accarezzano il cammino Hyper-selected hides, outstanding care of details, great experience in the hand-making traditions: shoes that caresses the path di Annalisa
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Pelli scrupolosamente selezionate a mano, estrema cura per i dettagli, amore per la tradizione e soprattutto tanta, tanta passione. Sono questi gli ingredienti fondamentali per la realizzazione di un paio di scarpe Paolo Scafora. Non semplici shoes, ma vere e proprie opere d’arte à porter, e, come tali, destinate a durare nel tempo. Capolavori di stile ed eleganza, incredibilmente comode, che prendono forma come un tempo, prodotte rigorosamente a mano nei laboratori di Casandrino, alle porte di Na-
Palmieri
poli, con oltre cinquanta fasi di lavorazione indispensabili per dar forma a ogni singola scarpa, sia “in taglia” che “su misura”. Pezzi unici per chi ama il bon vivre e il bel vestire. In ogni angolo del mondo, newyorkesi in primis, c’è chi calza Paolo Scafora. Tutti addicted delle esclusive scarpe create ad hoc con pelli di vitello italiane, scamosciati inglesi, box-calf di provenienza francese, coccodrillo, struzzo, pitone o shell cordovan americano, seguendo tecniche tradizionali come le rinomate Goodyear o Norvegese.
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Scrupulously hand-chosen, exceptional care of detail, love of the traditions and, above all, passion. These are the essential elements that distinguish Paolo Scafora shoes. Not ordinary shoes, but long-lasting works of art, incredibly comfortable masterpieces of style and elegance, hand produced in the labs of Casandrino, on the outskirts of Naples. Unique pieces for lovers of the “bon-vivre”. More than fifty work phases are indispensible for the shaping of each shoe, either
“made to size” and “bespoke”. All over the world, firstly in New York, high-end shoe lovers are addicted to Paolo Scafora shoes, pieces of work in calfskin, suede, box-calf, crocodile, ostrich, python and even shell cordovan. Paolo Scafora Via Tavernola 8 - Casandrino (Napoli) Tel.+ 39.081.830.48.08 www.paoloscaforanapoli.it
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Nardelli Gioielli Preziosi con il cuore pulsante Jewellery with a pulsing heart A pochi passi dalla piazzetta di Capri brilla uno scrigno pieno di pezzi autentici. Capolavori dell’artigianato ispirati al sole dell’Isola Azzurra A few steps from the Piazzetta in Capri is a shining treasure chest full of authentic pieces. Masterpieces of craftship inspired by the sun of the Azure Isle di Ludovica
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Capri, si sa, è una continua scoperta, tra panorami mozzafiato, angoli incantevoli e piatti gourmand. Ma se si è in cerca di un posto speciale, dove cogliere la vera essenza dell’Isola Azzurra, non si può fare a meno di inoltrarsi fino in via Listrieri 1, a pochi passi dalla mitica Piazzetta. È qui che si trova l’esclusiva boutique Nardelli Gioielli, uno scrigno traboccante di pezzi autentici ispirati al sole caprese. Linea di punta, e non potrebbe essere altrimenti, la collezione Sunsation, che vede protagonista un sole stilizzato impreziosito, in base al modello, da diamanti o zaffiri incastonati full pavé o solo sui raggi. Tra le più gettonate, le versioni con “cuore pul60
Di Ruberti
Campania Style GIOIELLI
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sante” in corallo e turchese, sia in oro che in argento 925, entrambe realizzate con cura da abili artigiani rigorosamente made in Italy, come d’altronde tutti i gioielli del brand che fa capo ai fratelli Domenico e Bruno Nardelli. Tra le chicche della Summer Season 2013, anche la linea Sunsation watch, che vede il sole stilizzato, anche icona dell’azienda, racchiuso nel quadrante di luminosissimi orologi. Un soleil tempestato di cristalli white, che ritroviamo anche sulla lunetta con cinturino in pelle stampa struzzo declinato nei colori del mare, ma anche in bianco, nero, rosa e seppia. Watches disponibili solo nella boutique di Capri o sul sito
www.nardellicapri.it, dove è possibile acquistare anche il gioiello che in pochi mesi è diventato un vero proprio must have internazionale per fashioniste di ogni età ovvero l’anello Rosario. Un piccolo capolavoro di stile ed eleganza realizzato in oro bianco, giallo o rosa con piccola croce in diamanti purissimi abbinata ora a una
pioggia di black diamond, ora a rubini o zaffiri. Un intramontabile simbolo di fede dal design raffinato, prezioso e glam, pronto ad esaltare la luce interiore dell’animo umano… ma anche le dita delle fortunate che lo indosseranno. Non un semplice anello, ma un vero e proprio “segno” del legame più prezioso: quello con l’Infinito.
Capri is a continual discovery, with breathtaking views, enchanting corners and gourmet dishes. Another special place, true essence of the Azure Isle, is the boutique Nardelli Gioelli at Via Listrieri 1. Their most important line in jewellery, the Sunsation collection, has a stylised sun as the protagonist, embellished, depending on the model, by diamonds or saphires. Among the most popular pieces is the version with a “beating heart” in coral and tourquoise, either in gold or in 925 silver, made, like all the jewellery of Domenico and Bruno Nardelli, by hand, in Italy. Among the gems of the Summer Season 2013 is the Sunsation line of watches, with a stylised sun, on the face of bright watches. A sun carrying white crystals also featuring on belt buckles. Watches are available in the botique in Capri or on the site www.nardellicapri.it where it is also possible to purchase the piece which has become an international fashion musthave, the Rosario ring: a small masterpiece in white, yellow or red gold with a small cross of purest diamonds coupled with black diamond, rubies or saphires. More than a simple ring it is a real “sign” a precious connection with the infinite. Boutique Nardelli Gioielli Via Listrieri 1, Capri (Napoli) www.nardelligioielli.it www.nardellicapri.it
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Campania Style
GIOIELLI
Gustavo Renna Design L’arte orafa che non ammette repliche Inimitable goldsmith’s art Dall’estro e dall’amore per la cultura nascono preziosi irripetibili. Creazioni come la “Notte” ispirata ai dipinti di Klimt From the flair and the love of culture precious irepeatable jewels are born. Creations like “Night” inspired by the paintings of Klimt
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La sua definizione preferita della parola lusso è “potersi concedere qualcosa di unico”. Per questo, per i suoi clienti, realizza, rigorosamente a mano, solo pezzi originali. Frutto di estro e incommensurabile tecnica, conditi da un’infinita passione per l’arte orafa. Gustavo Renna, virtuoso orafo e jewelry designer partenopeo, ama spe-
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Luxury is “being able to allow yourself something unique”. Gustavo Renna, virtuoso goldsmith and jewellery designer loves creating original handmade masterpieces for his clients, like “Night”, inspired by Gustav Klimt, made by matching the ancient technique of bas-relief on ebony with setting diamonds, saphires 62
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rimentare giocando con i materiali più disparati. I suoi non sono semplici gioielli, ma vere e proprie opere d’arte da indossare, come “La Notte”, un piccolo capolavoro ispirato al preziosismo pittorico di Gustav Klimt, realizzato fondendo l’antica tecnica del bassorilievo su ebano e quella inedita di incastonatura di diamanti, zaffiri e rubini
and rubies on the same base. The result is a splendid female symbol of the beginning and end of life. Other Renna gems, all impossible to copy, are the solitaire in twisted gold thread with suspended onecarat diamonds and “Grandma’s bedsidetable”, a necklace of memories in silver and bronze.
nello stesso materiale. Risultato: una splendida donna-albero che simboleggia l’inizio e la fine della vita. Tra le altre chicche firmate Renna, tutte impossibili da replicare pedissequamente, il solitario in oro a filo ritorto con diamante da un carato sospeso e “Il comodino della nonna”, autentica collana dei ricordi in argento e bronzo.
Gustavo Renna Design Via Pittore 3/5 San Giorgio a Cremano (Napoli) Corso Italia 140 Piano di Sorrento (Napoli) www.gustavorenna.com
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VIVERE BENE
Dr. Claudio Nappo I bisturi che curano corpo e anima The scalpel which cures body and soul Quando la chirurgia estetica guarda anche agli aspetti interiori del paziente. Un affiatato ed esperto team aiuta nelle scelte consapevoli
di Angela
Granieri
When cosmetic surgery also looks at the patient’s feelings. The guarantee of an expert and harmonious team
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Spesso chi sente il bisogno di cambiare una parte della propria fisicità è poco consapevole del fatto che quel cambiamento esteriore determinerà anche una trasformazione della propria personalità. A guidare verso un cammino di autentica consapevolezza di sé c’è il dott. Claudio Nappo, primario di chirurgia generale con ventennale esperienza nel campo della chirurgia estetica ricostruttiva, che accoglie con saggezza le richieste di chi ha di fronte, concependole esclusivamente in armonia con la complessità psicologica della persona. Affiancato da un team di esperti e nu-
trito dalla collaborazione affiatata e coscienziosa di professionisti che hanno il solo obiettivo di migliorare la qualità di vita del paziente, il dott. Claudio Nappo è convinto che chi ricorre ai bisturi debba essere consapevole della scelta per cui sta optando, per questo si avvale della consulenza della psichiatra e psicoterapeuta Carla Boccia, per offrire ai suoi pazienti tutti gli strumenti necessari ad affrontare l’intervento e il post operatorio con serenità. La sua filosofia, da oltre vent’anni, è coniugare la dedizione al risultato con l’attenzione per l’interiorità del paziente.
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Often a person who feels the need to change a part of their physique little realises that it will also lead to a change in their personality. The aim of Dr Claudio Nappo, director and head surgeon of the Villa delle Querce in Naples, with twenty years of experience, is to guide them to selfawareness, treating their requests by taking into account the complex psychology of each person. With a team of experts working in close harmony, Dr Nappo is convinced that anyone undergoing surgery must be fully aware of the choices they are making, so
he also holds consultations with Dr Carla Boccia, psychiatrist and psychotherapist so as to offer patients the neccessary instruments for stress-free surgery and post-operative care. His philosophy is to unite care for the result with care for the whole patient. Dr. Claudio Nappo c/o Casa di cura Villa delle Querce via Battistello Caracciolo 48 80136 Napoli Tel. +39.081.557.01.11 framich@hotmail.it
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Campania Style
VIVERE BENE
Marriage Photo di Pasquale Passaro Scatti d’autore per il giorno che dura la vita Artistic snaps which last a lifetime Un click indimenticabile per i momenti più belli con i panorami della Costiera Amalfitana: così la foto diventa un’opera d’arte An unforgettable click for the most beautiful moments with panoramas of the Amalfi Coast: the photo becomes a work of art
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È un’illusione che le foto si facciano con la macchina fotografica... si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa”. Pensiero, quello del pioniere del foto-giornalismo, Henri Cartier-Bresson, condiviso sin dagli esordi da Pasquale Passaro, promotore dello studio Marriage Photo di Cava de’ Tirreni (Salerno), che ha eletto la “spontaneità” a parola d’ordine del suo stile. «Per me - racconta con orgoglio Passaro – è la fotografia stessa a suggerire ciò che ha da dire». Ed è per questo che i suoi non possono definirsi semplici scatti, ma vere e proprie opere d’arte. Flash che catturano persone, luoghi e attimi speciali in modo autentico e mai invadente. Per lui, figlio e nipote d’arte, gli incantevoli scorci di Positano, Ravello e dell’intera Costiera Amalfitana non hanno segreti. È soprattutto qui che prendono forma nozze indimenticabili che, oltre agli sposi, vedono protago64
di Annalisa
Palmieri
niste le sue incredibili immagini. Un vero spettacolo, così come i suoi reportage di viaggio: un modo davvero unico di raccontare il mondo.
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It is and illusion that photos are made by a camera... they are made with the eyes, the heart and the head”. Henri CartierBresson’s thought is shared by Pasquale Passaro, promoter of Marriage Photo in Cava de’ Tirreni (Salerno). He recounts with pride “For me the photo itself suggests what is to be said”. His work cannot be described as simple snaps, but are true works of art. Flashes which capture people, places and special moments in an authentic and discrete way, in unforgettable weddings in Positano, Ravello and on the whole Amalfi Coast the protagonists, as well as the happy couple, are his photos.
Marriage Photo di Pasquale Passaro Corso Umberto I 127 Cava de’ Tirreni (Salerno) tel + 39.089.46.84.39 www.pasqualepassaro.it
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VIVERE BENE
Le Costiere Persano Royal Golf Un golf a due passi dalla Costiera A golf course just a short distance from Amalfi Coast Il campo Le Costiere è un percorso a 18 buche, PAR 73 ideale per professionisti e dilettanti. Con accogliente Clubhouse con confort e servizi The 18 holes Golf Course Le Costiere PAR 73 it’s a challenge for professionals and amateurs with a welcome Clubhouse with all the comforts and services
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Sana passione per il golf. E voglia di scoprire le bellezze naturali negli spazi di una storica tenuta di caccia borbonica. Questo e altro possono ammirare gli amanti della più aristocratica delle discipline sul circuito de “Le Costiere Persano Royal Golf”, un campo che fa invidia ai prati più famosi del pianeta. Il percorso si snoda a Serre, alle porte di Salerno, a pochi chilometri dalla Costiera Amalfitana su un’area di 123 ettari di terreno, adatta al gioco di dilettanti e professionisti. “Il percorso - spiega Gianmarco Fasano, responsabile della bellissima struttura - presenta 18 buche con annesso campo pratica e scuola golf. Rispetta gli standard di un percorso Championship omologato dalla Federazione Italiana Golf”. Le Costiere dispone anche di una suggestiva Club house: uno spazio raffinato ed elegante per incontri, chiacchierate, o dove è possibile ri-
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lassarsi dopo aver infilato “birdie” ed “eagles”. Tanti i comfort e i servizi. Si va dagli attrezzati spogliatoi, ai lussuosi spazi docce, fino ai servizi di Caddie Master. Il Club è anche il ritrovo ideale per quegli amatori che intendono prendere lezioni. Un maestro federale è a disposizione. Per far provare a tutti l’ebbrezza di un colpo in buca.
Golf lovers can play a round and discover the natural beauty of Salerno at Le Costiere Golf Course just a few Kilometres from the Amalfi Coast. 18 holes championship course PAR 73, designed for professionals and amateurs. General Manager Gianmarco Fasano explains, “It’s an 18 holes affiliated in the Italian Federation of Golf with all the Standards of a championship course with a practice area and golf academy with PGA professionals. The elegant Clubhouse with all the services as changing rooms and caddie master service, it’s a perfect place for relax after a round of golf. Le Costiere Golf it’s the perfect place for all kind of golfers, improve their game in our golf academy.
Le Costiere Persano Royal Golf Viale Gioacchino Murat 84028 Serre (Salerno) tel. +39.0828.199.15.76 +39.0828.199.90.80 www.golflecostiere.com info@golflecostiere.com
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Santa Brigida Home Home decor con stile caldo e accogliente Home decor with a warm style and welcome Capi di biancheria, tessuti per arredi, tappeti, tovaglie e asciugamani: ecco gli oggetti del desiderio che trasformano il nido domestico in un tempio di bellezza Linen, material for furnishings, carpets, tablecloths and towels: here are the objects of desire which transform the domestic nest into a temple of beauty
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La biancheria bella è una ricchezza della casa”. Così mi diceva la nonna quando si stiravano le tovaglie ‘buone’, gli asciugamani ricamati, le lenzuola di lino. Perché la casa doveva essere sempre perfetta, non solo per le grandi occasioni. La saggezza degli avi e i valori di un tempo tornano subito alla mente entrando nei locali di Santa Brigida Home, dal 1836 il tempio della biancheria domestica nel cuore della Napoli antica. E se inizialmente qui erano lenzuola, copriletti, asciugamani e tovaglie gli oggetti del desiderio, adesso ci si trova anche molto di più: dai tessuti per tendaggi, ai tappeti, fino a trapunte, copri piumini, teli mare e alle straordinarie forniture per arredi domestici e hotel. In particolare questi ultimi: così belli, curati e resistenti che i clienti si sentono come a casa loro. Non si può fare a meno di restare ammirati ac-
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Wise old ladies who vauled embroidered linen as a sign of the wealth of a house spring to mind on entering Santa Brigida Home, a temple of household linen in the heart of Naples since 1836. Initially sheets, bedspreads, towels and tablecloths were the objects of desire, but now there is much more: from material for curtains, textiles for furnishing, and carpets. You can admire the vast range of textiles - about 5,000 types, almost all made in Italy - and look for all the possible matchings to make your home more welcoming, with that warm, personal touch which only textiles can give. Though selling readymade articles, Santa Brigida Home works mainly on made to measure creations: curtains, cushions, bedspreads, tablecloths in dimensions and styles suiting the needs and tastes of the client. Here you can create coordinated schemes for every part of
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Campania Style VIVERE BENE
the house, choosing from the traditional tones of cream, ivory, white and gold or from fashionable colours like the cobalt blues and coral reds much in vogue this spring-summer of 2013. For luxury hotels and reception areas in general there is a complete line of fireproof materials for giving clients a stylish welcome, in complete safety.
carezzando con lo sguardo la vastissima gamma di tessuti – circa 5.000 referenze tessili, quasi tutte made in Italy – e cercare tutti i possibili abbinamenti per rendere la propria domus e non solo quella un luogo sempre più accogliente, con quel tocco personale e caldo che solo i tessuti sanno dare. E così, accanto al già confezionato, da Santa Brigida Home si lavora soprattutto sulle creazioni su misura: tende, cuscini, copriletti, tovaglie. Pezzi pregiati che possono essere realizzati nelle dimensio-
ni e nelle fogge più consone al gusto di chi acquista. E’ facilissimo trovare tessuti da arredo per divani, poltrone, sedie, testate dei letti, in perfetto abbinamento. Infatti, da Santa Brigida Home è possibile creare interi coordinati per ogni ambiente della casa, scegliendo tra le intramontabili nuance dei panna, avorio, bianco, oro, o tra i colori di moda come i marinari blu cobalto e rosso corallo tanto in auge questa primavera-estate 2013. E ancora, per alberghi di lusso e strutture ricettive in genere una linea com-
pleta di tessili da arredo realizzati in tessuti ignifughi: tende e accessori, tessuti da arredamento, copriletto, copripiumini, lenzuola e asciugamani tutti coordinati, per coccolare gli ospiti con stile e offrire loro la sicurezza di prodotti non infiammabili, unita all’inimitabile bellezza del “made in Italy”. Santa Brigida Home Via Santa Brigida 7, Napoli info@santabrigidahomesrl.it
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Quei piatti tipici dal nome di città Typical dishes with town names Pasta alla Genovese, torta caprese, pizza Napoletana, alici di Cetara, spaghetti alla Nerano, gnocchi alla sorrentina: profumi e sapori della Campania Felix a tavola Pasta alla Genovese, torta Caprese, pizza Napoletana, Cetara anchovies, spaghetti alla Nerano, gnocchi alla Sorrentina: tastes and aromas on the tables of Campania Felix di Rosanna
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Ci sono piatti che hanno un nome proprio. Ghiottonerie con l’etichetta. Simbolo di radici antiche e tradizioni: gusti, aromi e sapori. E’ in cucina che inventiva e geografia vanno a braccetto. Sposando antiche ricette, storie di borghi e lezioni di vita. Pensi alla Napoletana, e vedi il disco bianco di farina materializzarsi nel piatto, dando vita alla più succulenta delle pietanze. Perché è nei forni di Partenope che la pizza è nata e ha mosso i primi passi. Un tempo piatto dei poveri, oggi simbolo del “made in Naples” nel mondo. La “Napoletana” si differenzia dalla più gettonata e recente Margherita per l’assenza della mozzarella tra gli ingredienti. Il di-
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There are dishes which have their own name. Delicacies with a label. Symbols of ancient roots and traditions. In the kitchen invention and geography go hand in hand. Think of the Neapolitan, and you see a white disk materialise on your plate, because pizza was born and took its first paces in Naples. Once a poorman’s dinner today it is the symbol of “made in Naples” all over the world. Unlike the more common Margherita, the pizza Napoletana has no mozzarella. The white base is topped only with tomato and oregano. From Naples to Capri, which is so wellknown for its torta Caprese, a sweet, round cake made from chocolate and almonds, without flour which is thught to originate 69
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sco di candida e succulenta pasta viene, infatti, accompagnato alla cottura unicamente cosparso di pomodoro e origano. E per chi lo desidera, con una spruzzata di aglio nella variante della Marinara. Da Napoli a Capri, il passo è breve, anche se in mezzo c’è qualche miglio di mare. Alzi la mano chi, in vita sua, non ha mai assaggiato un pezzo di torta caprese. Dolce, tondeggiante, autentica delizia a base di cioccolato e mandorle, priva di farina, si dice che questa autentica “chicca” della gastronomia partenopea sia nata lì, sulle balze dell’isola di Tiberio. Negli anni Venti. Nel laboratorio di un artigiano di nome Carmine di Fiore. Secondo la leggenda, il cuoco avrebbe dimenticato di mettere la farina in una torta di mandorle preparata per tre malavitosi americani giunti sull’isola per conto di Al Capone. L’errore avrebbe potuto costargli caro, invece rappresentò la sua fortuna, poiché la torta riuscì così buona che gli americani pretesero di avere la ricetta e di lì a poco Di Fiore prese a produrla con una regolarità, ottenendo subito un grande successo. Questo almeno racconta la leggenda. Perché, a voler dar retta a un’altra storiella, la caprese sarebbe nata dalle mani di un’austriaca, come variante della sacher torte. Che poi sia stata realizzata per la prima volta nella perla del Golfo o sui monti del Tirolo, questo non è dato saperlo. In verità esistono diverse varianti del piatto, tutte altrettante ricche e gustose. Ma il vero spirito del dolce rimane la sua semplicità. E un insieme di prodotti genuini e di facile reperibilità, come mandorle, cioccolato fondente, burro, zucchero, uova, un pizzico di sale e zucchero a ve-
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lo per guarnire. Con il termine “caprese” si indica anche un altro piatto. Un “piatto fresco”. Più che una vera e propria pietanza, si tratta di un’insalata spesso usata anche come pasto o solo antipasto. Anche in questo caso tradizione vuole che la Caprese derivi dall’isola Azzurra. Come la si prepara? E’ presto detto: basta mettere nel piatto un paio di fettine di mozzarella di bufala accompagnate da buon pomodoro e, per chi lo preferisce, un lieve condimento di olio, sale e basilico (a piacere si può aggiungere anche origano) e il gioco è fatto. Provare per credere. Di città in città, il percorso del buon gusto porta direttamente a Nerano, frazione di Massa Lubrense. Dove gli spaghetti (det-
ti alla Nerano) sono forse più famosi del suo mare. In verità, esiste più di una ricetta per preparare questa autentica ghiottoneria. Ed ognuno è convinto che sia quella buona. C’è infatti chi li prepara aggiungendovi del buon provolone dolce di Sorrento grattugiato, chi il burro. Chi abbondante basilico tritato, ma quella più diffusa vuole che gli spaghetti siano cucinati e assaggiati ben conditi con olio d’oliva, una speciale salsa di zucchine tagliate a fettine e tante scaglie di parmigiano. Altra celebre pietanza col nome cittadino è, senza alcun ombra di dubbio, lo gnocco alla sorrentina, degno ambasciatore dei sapori della città del Tasso nei ristoranti
Campania Sapori
In apertura, una succulenta immagine della torta Caprese - 1. Una forchettata di spaghetti alla Nerano - 2. Fettina di torta Caprese - 3. Pasta alla Genovese - 4. Insalata Caprese - 5. Lussureggiante piatto di gnocchi alla Sorrentina - Prodotti Doc della Campania Felix: 6. Castagne di Montella - 7. Alici di Cetara - 8. Fagioli di Controne. At the opening, a picture of Caprese cake - 1. A forkful of Nerano spaghetti - 2. Slice of Caprese cake - 3. Pasta alla Genovese - 4. Caprese salad - 5. A plate of gnocchi alla Sorrentina - Doc Products of Campania Felix: 6. Montella chestnuts - 7. Cetara anchovies - 8. Controne beans.
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here. Legend has it that in the 1920s a chef, Carmine di Fiore, forgot to add flour to the mix of an almond cake he was making for three American gangsters. His error could have been costly, but instead it brought him luck: they loved it. Fiore started making it regularly. Another story, however, has the torta Caprese as the invention of an Austrian, as a variant of Sachertorte. Tradition attributes its invention of another dish to the Azure Isle: the Caprese salad, often appearing as an antipasto, and made from a few slices of buffalo mozzarella, slices of quality tomatoes and a light sprinkling of oil, salt and basil leaves (some may add oregano). Passing on to Nerano, we find spaghetti alla Nerano which is more famous than the town itself.
There is more than one recipe and everyone believes their own is perfection. The sauce is made from diced courgettes and an abundance of flaked parmesan cheese, served either with a sprinkling of grated provola cheese or butter, chopped basil or only olive oil. Another famous dish with a town name is gnocchi alla Sorrentina, ambasador of Sorrento throughout the world. Though simple to prepare it is a wonder for the eyes and the palate, and most nutritious: pearls of potatoflour pasta covered with a sauce of fresh tomato, mozzarella cheese and basil. Another famous dish in Neapolitan cuisine also bears the name of a city: pasta alla Genovese. It seems strange that a dish from Naples should refer to the capital of Liguria, but infact, Gen-
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di mezzo mondo. Semplici da preparare, rappresentano uno spettacolo per gli occhi e per il palato perché uniscono l’effetto delle perle di pasta preparate con impasto di farina di patate, al sugo fresco di pomodoro, alla freschezza della mozzarella e al profumo del basilico. Ingredienti che rendono questo piatto unico e altamente nutriente. Il nome di una città accompagna anche uno dei piatti tipici più famosi della tradizione partenopea. La pasta alla Genovese. Strano, ma vero, che una ricetta tipica della città di Virgilio contenga, nel nome, un rimando al capoluogo della Liguria. Eppure, contro tutte le apparenze, la genovese è partenopea fino al midol-
lo. E Genova non c’entra nulla con questo piatto forgiato dalle mani sapienti dei maestri della cucina partenopea. Certo, ci sono le leggende. E i racconti della storia popolare da tenere sott’occhio. Secondo alcuni, questo particolare piatto sarebbe nato in epoca aragonese, quando il porto di Napoli pullulava di bettole e taverne tenute da cuochi genovesi. Tra i piatti che venivano serviti in quei locali vi sarebbe stato anche un sugo a base di cipolla e di un pezzo di carne intero detto “o tucc”, chiamato “genovese” per la città d’origine, appunto, dei cuochi che lo avevano confezionato. Una seconda ipotesi attribuisce la creazione della “genovese” all’inventiva di un cuoco parteno71
Campania Sapori
peo, nato e cresciuto nella città del Golfo, ma soprannominato “o genovese”, da cui appunto il nome del piatto. Non manca, infine, chi vuole far derivare questo piatto dalla svizzera Ginevra, facendo quindi derivare il termine “genovese” dal francese “Geneve”. Quali che siano le origini di questo singolare piatto, quel che è certo è che a Napoli, la “genovese” si prepara mescolando un intenso e saporito sugo ottenuto dalla cottura a fuoco lento di carne bovina e cipolle ramate, con rigatoni, paccheri oppure fusilli. Il frutto finale è una squisitezza dal sapore intenso e dalla flagranza inimitabile. Roba da leccarsi le dita. Da non perdere, infine, sono anche le alici di Cetara, piccola frazione di Vietri sul Mare in cui si prepara una succulenta salsa prodotta dalla colatura delle alici. Si tratta di un tradizionale procedimento di maturazione del pesce azzurro, immerse in una soluzione satura di acqua e sale, che, una volta trasformato in condimento, rende semplicemente fantastici gli spaghetti. Infine, chiudiamo con due prodotti d’elite della Terra Felix che nel nome stesso richiamano la località che li ha prodotti. Si tratta della Castagna di Montella, in Irpinia e del Fagiolo Cilentano di Controne. Nel caso della castagna, il frutto prelibato di Montella, insignito del marchio Igp, è molto utilizzato nell’industria dolciaria ed è così ricercato che, è proprio il caso di dirlo, a due passi dai castagneti avellinesi ha messo radici un attrezzato stabilimento della Ferrero. A Controne, invece, nel cuore del Cilento, cresce una rara forma di fagiolo piccolo, rotondo e bianchissimo, senza macchie 72
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e senza occhi, particolarmente pregiato per l’alta digeribilità e per la buccia sottile, praticamente impalpabile. Difficilmente si spacca durante la cottura, che solitamente richiede tempi nettamente inferiori rispetto a quelli di un fagiolo comune. Il fagiolo di Controne, che si fregia del marchio Doc (ed ha richiesto anche quello del marchio Igp) rientra tra le produzioni tipiche che Slow Food ha voluto nell’elenco delle specialità italiane da salvare. Ed è utilizzato in cucina per la preparazione di svariate pietanze, che vanno dalla classica pasta e fagioli cilentana al soffritto con pomodori, aglio e peperoncino piccante, un’altra delle ricette tipiche della terra di Arechi.
ova has little to do with it. Some think that the dish comes from the Aragonese period when the taverns of the busy port of Naples were full of Genovese cooks who produced a dish made of an onion sauce base and a cut of meat, whence the name. Others attribute the creation of the Genovese sauce to a Neapolitan cook with the nickname “‘o Genovese” and some would even have it that the term Genovese refers to the Swiss city of Geneva, or Geneve in French. The sauce, beef and copper-browned onions, cooked on a low flame, is a delicious accompaniment to rigatoni, paccheri or fusilli pasta. The final dish not to miss is Cetara anchovies, named after a fishing village near Vietri sul Mare where they prepare an exquisite tra-
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ditional sauce from pressed anchovies. The resulting liquid is a fantastic condiment for spaghetti. We close with two special products of Campania Felix: Montella chestnuts and Controne beans. The prized chestnut of Montella, awarded PGI status, is widely used in the confectionary industry and so much in domand that Ferrero have an establishment a stone’s throw from the chestnut woods. At Controne, in the heart of Cilento, a rare form of small, white bean grows. It is prized for its ease of digestion and makes for light bean dishes in the kitchen. The Controne bean already bears a DOC label and PGI status has been requested. It is among the typical products that Slow Food has nominated as Italian specialities to be safeguarded.
Campania Sapori
RISTORANTI
Da Dora Da sempre con il mare nelle vene With the sea always in its veins A pochi passi dal Lungomare un ambiente raccolto e familiare, ritrovo per vip e gourmand. Il top del “made in Naples” in fatto di sapori freschi e tradizionali A few paces from the waterfront am welcoming family atmosphere, haunt of vip’s and gourmets. The top of “made in Naples” for fresh and traditional tastes
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Si scrive “Da Dora”. Si legge il top dei ristoranti a base di pesce “made in Naples”. Una vera istituzione per gourmand provenienti da ogni angolo del mondo che qui, a pochi passi dal Lungomare partenopeo, tra i vicoli della Riviera di Chjaia, riescono a soddisfare i loro palati grazie a piatti semplici e genuini dal sapore antico. Imperativo categorico: pesce freschissimo tutti i giorni. E non potrebbe essere altrimenti, visto che Giovanni Ramaglia e sua moglie Dora, fondatori del locale, provengono entrambi da storiche famiglie di pescatori. Tante e tutte da leccarsi i baffi, le “specialità della casa” fondata nel 1973: dai crudi di crostacei ai soutè di vongole, dal risotto alla pescatora alle linguine alla Dora con astice, scampi, gamberoni, frutti di mare e calamari. Tutto innaffiato da ottimi vini. L’ambiente è raccolto e familiare, l’ospitalità eccellente. Non è un caso, dun-
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que, se da Dora si sono fermati, a pranzo o cena, personaggi del calibro di Marcello Mastroianni, Giorgio Armani, Roberto Benigni, Luca di Montezemolo e, last but not least, i “Master Chef” Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich.
Ristorante Da Dora Via Ferdinando Palasciano 30, Napoli Tel. +39.081.68.05.19 www.ristorantedora.it Chiusi lunedì a pranzo e domenica a cena
Da Dora” is written, but you read the top “made in Naples” fish restaurant. An institution for gourmets from all over the world thanks to simple and genuine dishes with traditional tastes. The freshest fish every day. It couldn’t be otherwise since Giovanni Ramaglia and his wife Dora both come from families of fishermen. The house specialities are all mouthwatering: sauté of clams, fisherman’s risotto and linguine alla Dora, crayfish, scampi, prawns, shellfish and squid. All washed down with fine wines. It has a family atmosphere with great hospitality, so it’s no surprise that its clients include Roberto Benigni and Luca di Montezemolo, but also “Master Chefs” Cracco, Barbieri and Bastianich. 73
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RISTORANTI
Ristorante Garibaldi A Bacoli il mare che si sente in bocca At Bacoli you feel the sea on your tongue Da quattro generazioni, pesce e frutti di mare freschi, passione per la cucina, tradizioni e calore familiare: ecco la ricetta che delizia i palati For four generations, fresh fish and shellfish, a passion for cuisine, tradition and family warmth: the recipe which delights the palate
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Gustare piatti saporiti a un passo dal mare. Con vista sullo splendido golfo di Pozzuoli. Assaporando i sapori del Mare Nostrum insieme con un buon bicchiere di vino. Al Ristorante Garibaldi di Bacoli questa è la normalità da ben quattro generazioni. Nato come piccola cantina, il Garibaldi ha visto la guerra, la nascita della Repubblica, la ripresa e il boom economico. Ha visto la cittadina di Bacoli trasformarsi da piccolo borgo di pescatori a meta turistica e di villeggiatura. Ma al Garibaldi i valori fondamentali della ristorazione sono immutati: passione per la buona cucina, rispetto delle tradizioni e calore familiare. Le ricette dei prelibati piatti sono quelle della Nonna Filomena, che vengono segretamente tramandate di generazione in generazione. Per realizzarle, solo prodotti di altissima qualità, selezionati all’alba al mercato da Giovanni Ca-
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stiglia. Pescato del giorno e frutti di mare sono gli ingredienti principali del menu. E così tra le varie portate spiccano la zuppa di pesce, la pasta al nero di seppia o con cozze e bottarga, lo spaghetto con i frutti di mare. E ancora, crostacei alla catalana, crudo di pesce, carpacci. I contorni sono tutti a base di verdure locali e di stagione e, dulcis in fundo, c’è solo da scegliere tra i vari manicaretti, ovviamente fatti in casa.
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At the Ristorante Garibaldi in Bacoli eating delicious dishes accompanied by a splendid view over the Gulf of Pozzuoli and perhaps a glass of wine has been the norm for four generations. With a constant vocation for haute cuisine, tradition and a warm welcome, it has passed through the war and the economic booms years and seen the town transform from a fishing village to a tourist destination. Nonna Filomena’s recipes have been passed down and the dishes are made from high quality products selected by Giovanni Castiglia early each morning. The menu comprises mainly fish caught the night before and shellfish. Highlights are fish soup, pasta with squid ink, with mussels or with tuna roe. There are side-dishes made from local vegetables and a selection of homemade desserts.
Ristorante Garibaldi Via Spiaggia 36, Bacoli (Napoli) Tel. +39.081.5234368 www.ristorante-garibaldi.it Lunedì chiuso
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Ristorante Maroder Napoli nel piatto con eleganza e fantasia Naples served with elegance and fantasy Pietanze speciali, ricette segrete e i classici della cucina partenopea: nel tempio del buon gusto la seduzione inizia seduti a tavola Secret recipies, speciual dishes and the classics of Neapolitan cuisine: in a temple of taste the seduction starts when seated
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Sana cucina napoletana e tanta fantasia ai fornelli. Questi gli ingredienti che caratterizzano i piatti sfornati dal ristorante Maroder. E’ qui, a pochi passi dal mare del litorale flegreo, che il padrone di casa, Attilio Maroder, accompagna i clienti in un fantastico viaggio fatto di sapori, storia e tradizioni. “La mia passione per la cucina - racconta - è nata in casa. Mia madre era una fantastica cuoca e da lei ho appreso i rudimenti del mestiere”. L’attività di ristorazione è nata quindi quasi per gioco, nel 1996, partendo da un piccolo locale per 25 persone. Oggi è un ritrovo confortevole, raffinato ed elegante, accoglie vip e appassionati della buona tavola: tutti accomunati dalla passione per le specialità preparate dallo chef di casa, Salvatore Calvanico. “Le nostre portate - spiega ancora Attilio Maroder - variano dai piatti tipici della cucina partenopea a quelli ca-
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ratteristici della tradizione mediterranea, soprattutto a base di pesce”. Ma sui tavoli del ristorante sfilano anche altre pietanze assolutamente speciali. Frutto della fantasia e dell’inventiva del momento: il picco-
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Healthy cuisine and fantasy in the kitchen, are ingredients which characterise the dishes prepared in the Maroder restaurant a few steps from the sea on the Flegrean coast. “My passion for cooking”, says the owner Attilio Maroder, “started at home. I learnt the basics of the art from my mother”. Today the restaurant it is a comfortable, refined and elegant establishment, welcoming lovers of haute cuisine with a common passion for the specialities prepared by the house chef Salvatore Calvanico.
lo segreto della casa. Ma anche in un locale di classe non può mancare la classica pizza “made in Naples”, ottima e gustosa. Da “Maroder” il piacere della buona cucina è garantito.
“Our dishes” Marorder explains “vary, from typical Neapolitan cuisine to the Mediterranean tradition”. But special dishes also appear, the result of the the chef’s fantasy and invention. However, like any place of class there is also the classical “made in Naples” pizza. Ristorante Maroder Via Madonna del Pantano 77/a Giugliano in Campania (Napoli) Autoparking +39.081.839.13.66 www.ristorantemaroder.it
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Museo Caruso e La Basilica Sulle note della buona tavola cantano i palati Fine cuisine to enchant the palate Nel cuore di Sorrento l’estro e l’inventiva di Paolo Esposito hanno dato vita a due maison del gusto di rara bellezza e bontà. Qui ogni pietanza è un trionfo di colori e sapori. In the heart of Sorrento the flair of Paolo Esposito have brought to light two houses of taste of rare beauty and goodness. Here, every dish is a triumph of colours and flavours
Q Ristorante Museo Caruso via Sant’Antonino, 12 Sorrento (Napoli) tel +39.081.807.31.56 www.ristorantemuseocaruso.com
La Basilica Ristorante Pizzeria via Sant’Antonino, 28 Sorrento (Napoli) tel +39.081.877.47.90 www.ristorantelabasilica.com
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Quando l’arte culinaria e la passione per il grande Caruso si sposano, nascono due maison del gusto di rara bellezza: il Ristorante Museo Caruso e il ristorante pizzeria La Basilica. Sono incastonate, l’una accanto all’altra, nella magica cornice di Sorrento, perla della Costiera sorrentina. Il merito? E’ tutto di Paolo Esposito, il padrone di casa, da sempre animato da una profonda ammirazione per il famoso tenore. E’ stato lui, infatti, a decidere di fondare un piccolo museo in onore di Caruso, ricavandolo a due passi dai tavoli in modo da concedere agli appassionati di cucina di poter apprezzare, tra una spaghettata e un’insalata di mare, anche i cimeli un tempo appartenuti al famoso cantante napoletano. Il Ristorante Museo Caruso è questo ed altro. E’ garanzia di qualità per i palati più esigenti. E tributo al genio del grande artista che seppe conquistare il mondo con la sua
di Veronica
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Culinary art and a passion for the great Caruso unite and delight in two houses of taste of rare beauty, the Caruso Museum Restaurant and the restaurant and pizzeria La Basilica. Thanks to the owner’s profound admiration of the famous tenor, with the first, Paolo Esposito decided to found a small museum in honour of Caruso a few paces from the tables, allowing lovers of fine cuisine to appreciate memorabilia and belongings of the famous Neapolitan singer while enjoying a spaghetti dish or a seafood salad. The tribute is a fine accompaniment to the exquisite meat and seafood dishes of the chef which combine simplicity and elegance. A guarantee of quality and excellence for the most demanding palate. Paolo Esposito’s flair, though, went further and he started a second temple to
culinary arts, with typical Mediterranean cuisine, La Basilica, near the central Piazza Tasso in Sorrento. Its connection with local flavours is most evident in the various compositions of dishes proposed: from meat and fish to vegetarian, and the extraordinary pizza, the emblem of “made in Naples” in the world. Lovers of good wines will find a real treasure here, thanks to the rich cellar with more than 1700 labels and the expertise of the sommelier.
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voce profonda. Uno splendido connubio che accompagna gli ingredienti di mare e di terra, sapientemente scelti dagli chef di casa. Le parole d’ordine sono “semplicità ed eleganza”. Dalla selezione dei prodotti, al delicato equilibrio dei colori fino all’esibizione finale della portata, servita come in un moderno e succulento trionfo. Tutto per soddisfare un pubblico emozionato dal piacere della buona tavola. L’estro di Paolo Esposito però è andato oltre, ed è sfociato nella realizzazione di un secondo tempio culinario, con uno sguardo tipicamente rivolto alla cultura mediterra-
nea. “La Basilica” è il suo nome. Sorge a pochi passi dalla centralissima piazza Tasso. Squisitamente evidente il legame con il gusto nostrano, nelle varie composizioni di pietanze che vi sono proposte: dai menù di terra, di mare, sino a quello vegetariano. E la stupenda, straordinaria pizza, da sempre emblema del “made in Naples” nel mondo. Gli amanti del buon vino troveranno qui un vero tesoro, grazie alla ricchissima cantina con oltre millesettecento etichette ed alla sapiente “firma” del sommelier. Il tutto accompagnato dal tocco di stile inconfondibile di Paolo Esposito. 77
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Ristorante Giardiniello Dove tutto è fresco e genuino Where everything is fresh and genuine A Minori profumi del Mediterraneo e piatti d’autore. In quest’angolo di paradiso della Costiera Amalfitana la buona cucina è di casa Mediterranean aromas and special dishes in Minori. Fine cuisine is at home in this corner of paradise on the Amalfi coast
I Ristorante Giardiniello Corso Vittorio Emanuele, 17 Minori (Salerno) tel. +39.089.87.70.50 www.ristorantegiardiniello.com Orari di apertura: h.12-15/19-24; da aprile a ottobre: tutti i giorni; da novembre a marzo: mercoledì chiuso
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In principio fu il giardino. Un giardino lussureggiante e mediterraneo. Fu qui che Francesco Di Bianco iniziò a fare le sue buone pizze. Poi, insieme alla moglie Nunziatina Celio, continuò a deliziare i palati con una selezione di piatti sempre più ricca e gustosa, tutta basata su prodotti locali freschi e genuini: pesce del Tirreno, latticini dei Monti Lattari, frutta e verdura locali e di stagione. E ancora oggi, dopo quasi 60 anni, la freschezza e la genuinità rappresentano la filosofia del Ristorante Giardiniello. In questo angolo di paradiso, nascosto tra i vicoli di Minori, è il pesce il re della tavola: viene proposto al sale o alla griglia, in carpaccio o tartare, abbinato alla pasta o alla verdura. Un’altra delizia è il filetto di pezzogna o branzino con vellutata di limone e julienne di zucchine fritte. Non mancano i piatti di terra, tra cui spiccano i fusilli minoresi, con zucchine e grattugiata di provolone del Monaco, e gli N’dunderi, ovvero
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gnocchi di farina e ricotta conditi con ragù e provola affumicata. Gli ospiti possono scegliere anche la pizza, volendo al metro, sia a pranzo che a cena. Per gli amanti del vino, la cantina offre un’ampia scelta di etichette campane e nazionali. I toni mediterranei del locale, insieme con il calore e la gentilezza del personale, fanno del Ristorante Giardiniello una cornice perfetta per i sapori del Sud.
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In the beginning was the garden and Francesco Di Bianco’s pizzeria. Later, with his wife Nunziatina Celio, he would offer a selection of richer dishes based on fresh local fish, dairy products and seasonal fruit and vegetables. Freshness and authenticity are still bywords for Ristorante Giardiniello. In this corner of paradise, hidden away in Minori, fish is the king of the table: it’s prepared, salted, grilled or al carpaccio, and coupled with pasta or vegetables. There are also meat dishes, with stand-outs like fusilli minoresi, courgettes and grated provolone del Monaco cheese, and N’dunderi, flour and ricotta gnocchi with ragout and smoked provola cheese. Guests can also choose pizza, also by the metre. For wine lovers, the cellar offers a wide range of regional and national labels. The Mediterranean garden and the warmth and politeness of the staff make the Ristorante Giardiniello a perfect culinary experience.
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Mascolo Franchising Viale Mazzini 109 Pompei (Napoli) tel. +39.081.850.63.15 www.mascolofranchising.com Ristoranti aperti Napoli città: Colli Aminei Rione Alto Via Nazionale P.zza Sannazzaro Vomero Piazza Dante Provincia di Napoli: Castellammare di Stabia Gragnano Nola Pagani Pompei Pozzuoli Sant’Agnello di Sorrento Torre del Greco Altre città: Marcianise (Caserta) Roma zona Eur Corso Magenta (Milano)
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Mascolo franchising Il panuozzo da Gragnano a Londra Gragnano’s panuozzo now in London Un po’ pizza e un po’ panino, piace ai golosi. Dai Monti Lattari, a Napoli alla city inglese: impennata di aperture in franchising Part pizza part roll, a masterpiece for gourmets. From the Monti Lattari, to Naples and to London: a steep rise in franchises
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Panuozzo? What’s Panuozzo?” Se lo chiederanno gli inglesi davanti al primo ristorante “Mascolo - Il Panuozzo italiano”, il franchising del panino made in Gragnano, che a breve aprirà i battenti anche a Londra. Saranno attirati dal profumo di pane appena sfornato; poi si lasceranno tentare dall’ampia scelta di companatici e condimenti; infine torneranno per mangiarne ancora. Nato a Gragnano nel 1983, il Panuozzo è stata un’invenzione geniale: un po’ pizza un po’ panino, con una ricchissima gamma di condimenti, il “ritrovato” della cucina dei Monti Lattari ha registrato un tale successo che la famiglia Mascolo ha deciso di registrane il marchio e ha varcato i confini della Penisola Sorrentina: prima a Napoli e provincia (dove ora ci sono ben 14 locali aperti), poi a Caserta, Roma e Milano e, a breve, nella city. Lontano dal tradizionale fast food, ogni ristorante “Mascolo - Il Panuozzo italiano” offre il
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gusto e la qualità dei prodotti di origine, scelti e acquistati dalla casa-madre anche per tutti i franchisee: il modo per garantire genuinità al “piatto” in ogni ristorante. Per aprire un punto non è necessario essere pizzaioli. La casa-madre insegna con precisione l’arte del Panuozzo e spiega come gestire un ristorante. Mascolo, insomma, offre ai franchisee un supporto costante.
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What’s panuozzo?” the English will ask outside the first “Mascolo - Il Panuozzo Italiano” restaurant of the made in Gragnano franchising in London. Attracted by the aroma of freshly baked bread, they’ll be tempted to try the choice of fillings and come back for more. The panuozzo is part pizza part bread roll. This “rediscovered” cuisine of the Lattari Mountains has found such success that the Mascolo family has registered the trade name and
gone beyond the Sorrento peninsula and has now reached London. Every “Mascolo - Il Panuozzo Italiano” restaurant offers taste and quality of selected original products bought from the mother-house. The mother-house of Mascolo teaches the art of the real Panuozzo, supplies selected quality ingredients, explains running a restaurant and offers constant support to franchesees. It is not even necessary to be a professional pizza maker. 79
Campania Sapori
PRODOTTI TIPICI
Limoncello Villa Massa Nei giardini delle Grottelle sapori e tradizione vanno a braccetto An embrace of flavours and traditions in the gardens of Le Grottelle Nella patria del vero limoncello, tra vedute mozzafiato e pergolati in castagno. Qui tutto è come un tempo In the land of the true limoncello, with stunning views and chestnut bowers, everything is as it once was
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Storia di sapori e vedute mozzafiato, quella della famiglia Massa, da sempre legata al mito della Terra delle Sirene. Da una parte, Sorrento, con i suoi panorami fiabeschi. Dall’altra, i colori sgargianti e gli aromi penetranti delle plurisecolari coltivazioni di limoni. Quello stesso affascinante mix che ancora oggi è possibile ammirare nei lussureggianti giardini delle “Grottelle”, in un itinerario suggestivo che Villa Massa offre a visitatori e turisti di tutto il mondo, a un tiro di schioppo dalla città del Tasso: una sorta di museo all’aperto, inserito tra le tappe dell’itinerario “Le Vie dei limoni”, memore di un’epopea che ancora oggi si perpetua grazie al più straordinario e apprezzato degli infusi: il “limoncello”, il liquore di agrumi riconosciuto ambasciatore di un’arte antica che affonda le radici nel Medio Evo. I giardini “Le Grottelle” prendono il nome dal vecchio sentiero che da Monte Faito scende attraverso i Casali di Vico Equense e giunge fino alla piana di Sorrento. Un 80
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On one side, Sorrento and its fabulous views, on the other, the vibrant colours and penetrating aromas of old lemon groves. This is fascinating mix may still be appreciated in the luxuriant gardens of “Le Grottelle”, which Villa Massa offers visitors, a stone’s throw from the town. It is a sort of open-air museum on the itinerary of “The Lemon Way”, recording an epic, perpetuated thanks to the most extraordinary lemon liqueur, “limoncello”. The gardens of “Le Grottelle” take their name from the old pathway which connected Monte Faito to Piana di Sorrento. The historical lemon grove dates from the Dark Ages when merchants from Amalfi took its products to all of Europe. At the end of the XVIII century the new cultivation replaced that of mulberries, and the fertile vulcanic terrain and the microclimate of the Amalfi Coast proved to be the perfect setting. From that moment, lemon groves running down to the sea, transformed the landscape of
di Rosanna
Nastro
Campania Sapori PRODOTTI TIPICI
In alto: foto storica della famiglia Massa. Nelle pagine le foto del giardino “Le Grottelle” che è possibile visitare con prenotazione
Above: historical picture of Massa’s family. In other pictures the groves of “Le Grottelle”. It’s possible to visit the groves with reservation
the peninsula forever. It became truly enchanted and the inspiration for artists like Tasso, GB Vico, Ibsen, Goethe, Wagner, Nietzsche and Enrico Caruso. At the end of the XIX century, the Sorrento lemon had conquered markets all over the world. So, when the challenge of competition started to be felt, the cultivators of the Land of the Sirens did not lose heart and sought to make their yellow fruit better and inimitable by delaying ripening through the use of chestnut wood bowers, supporting straw coverings to shade the trees. This show within a show can still be admired today in the groves of Le Grottelle, a true Eden on Earth and the home of exquisite limoncello
limoneto storico, dunque. Che affonda le proprie radici nei secoli bui del Medioevo, quando i commercianti della Repubblica di Amalfi trasportarono la coltivazione degli agrumi sul Vecchio Continente. Accadde poi che, sul finire del XVIII secolo, le nuove piante soppiantarono per sempre la coltivazione di gelso, trovando nel fertile terreno vulcanico e nel microclima della Costiera l’ambiente ideale in cui proliferare. Da quel momento, i limoneti modificarono per sempre il paesaggio della Penisola, moltiplicandosi come in un anfiteatro naturale, su piccole colture e dolci terrazzamenti degradanti verso il mare. Il paesaggio divenne allora un vero incanto: fonte di struggente bellezza e ispirazione perenne per artisti e visitatori del calibro di Torquato Tasso, Gianbattista Vico, Ibsen, Goethe, Wagner, Nietsche ed Enrico Caruso. Sul finire del XIX secolo la fama dei limoni di Sorrento aveva già conquistato i mercati di mezzo mondo. Quando, poi, la concorrenza agrumicola iniziò a farsi sentire, i contadini della Terra delle Sirene non
si persero d’animo e si attrezzarono per rendere ancora più buoni e inimitabili i loro frutti gialli, ritardandone la maturazione con arditi pergolati in pali di castagno montati nei campi che servivano da sostegno a coperture vegetali realizzate con paglia intrecciata o cannucce. Uno spettacolo nello spettacolo, che aggiunse fascino e colpo d’occhio ai verdi giardini della Penisola, la unica e vera fonte dell’inconfondibile limoncello. E che ancora oggi, proprio come un tempo, è possibile ammirare nel limoneto delle Grottelle. Autentico eden in terra in cui natura, sapori e tradizione non hanno mai smesso di andare a braccetto. Villa Massa Limoneto “Le Grottelle” Via Tommaso Astarita, 34 80062 Meta di Sorrento (Na) Prenotazioni visite: tel. +39.081.533.32.82 servizioclienti@villamassa.com www.villamassa.com
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Campania Sapori
MARCHI STORICI
Gay Odin Il re della cioccolata fa il buon gelato The chocolate king makes the best ice cream Tra Nudi e Foresta, la fabbrica artigianale dei sapori produce anche freschi e cremosi “ice cream” con tutte le sfumature del cacao Besides Nudi and Foresta chocolates, the artesan factory of tastes is producing fresh, creamy ice-creams with all the nuances of cacao
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Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni”. La celebre affermazione di Oscar Wilde sembra ritrarre alla perfezione lo stato d’animo di chi si ferma, anche solo per un attimo, davanti alle vetrine di Gay Odin. Gli occhi si spalancano su un panorama irresistibile: il goloso mondo del cioccolato artigianale. Una cascata di genuini sapori “made in Partenope”, dal 1922. Si spazia dalle tavolette di cioccolata a gusti assortiti ai famosissimi “nudi”: cioccolatini non incartati di varie fogge e gusti. A tutto ciò si aggiungono altre due prelibatezze: la Foresta Nera – deliziose scaglie di cioccolato che si sciolgono in bocca, ora proposta in versione fondente per i veri intenditori – e il Diamante al Pistacchio, un cioccolatino ripieno di crema al
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di Eva
Molea
pistacchio. E per i golosi più irriducibili, una dolce novità: da Gay Odin si può gustare un ottimo gelato, in 24 gusti, che prendono ispirazione dalla produzione storica dell’antica fabbrica di via Vetriera. Si parte dalla cioccolata Foresta fino ad arrivare al gelato al caramello e mandorle, passando per tutte le nuance del cioccolato: brasiliano, con caffè; al rum; alla cannella; con fave di cacao; con scorzette d’arancia; al latte; bianco. Assolutamente da provare la “crema della nonna Melina”, realizzata seguendo l’antica ricetta della nonna: un gusto delicato ma deciso, con un intenso aroma di limone. Accanto al gelato da passeggio troviamo i tartufi: fondenti, al rum, con le scorzette d’arancia, alla gianduia. Una vera goduria.
Gay Odin Laboratorio: Via Vetriera 12, Napoli Tel. +39.081.417843 www.gay-odin.it Negozi: Via Cervantes 37, Napoli Via Toledo 427, Napoli Via Toledo 214, Napoli Via V. Colonna 15/b, Napoli Via L. Giordano 21, Napoli Centro Direzionale, Isola E7, Napoli Via F. Cilea 189, Napoli Via B. Croce 61, Napoli Via Stoppani 9, Roma Via S. Giovanni sul Muro 19, Milano
Ma non basta una sosta da Gay Odin per scoprire tutte le possibili declinazioni del cioccolato ed apprezzare appieno l’opera della Fabblica di Cioccolato di via Vetriera, che da quasi un secolo è emblema di bontà, raffinatezza e qualità. Caratteristiche rimaste immutate nel tempo, mentre la distribuzione è diventata più capillare: solo a Napoli, oltre alla “casa madre”, si contano, infatti, altri otto punti vendita, che, uniti con quelli di Roma e Milano fanno dieci in tutto. Dieci scrigni di bontà, per soddisfare tutti i palati.
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Oscar Wilde’s famous quote “I can resist everything except temptation” seems a perfect portrait of of the people stopping outside the windows of Gay Odin to take in a cascade of genuine irrresistible flavours, “made in Naples” since 1922. Its delights range from bars of chocolate to loose chocolates. Then there the delicious, dark “Foresta Nera” - flakes of chocolate that melt in the mouth - and Diamante al Pistacchio. For those not yet tempted there is news Gay Odin now has ice-cream, in 24 flavours, most inspired by
the production of the chocolate factory in Via Veriera: all types of chocolate, brasilian, coffee, rum, cinnamon, and foresta and passing to caramel and almond. A must to try is “crema della nonna Melina”, a delicate taste with an intense lemon aroma. At Gay Odin, a symbol of excellence, refinement and quality for almost a century, one stop is not enough for discovering and trying all the declinations of chocolate on offer. Fortunately there are eight places to stop in Naples, one in Rome and one in Milan. 83
Campania Sapori
PRODOTTI TIPICI
Caseificio Ponte a Mare La mozzarella che va in prima pagina è riconosciuta in tutto il mondo Mozzarella on the front page it’s known all over the world Dal “Gambero Rosso” all’attenzione dei media giapponesi. Le perle di latte dei maestri Paolo si sciolgono in bocca al primo assaggio From the “Gambero Rosso” to the attention of the Japanese media. The beads of milk by the Paolo masters melt in your mouth
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di Veronica
Mosca
Dici mozzarella e pensi all’oro bianco della Terra Felix, fatto con puro latte di bufala campana. Nasce nel Caseificio Ponte a Mare, la mozzarella. E’ qui che muove i primi passi, perla tra le perle, rispettando antiche tecniche e tradizioni tramandate, gelosamente, di padre in figlio. La straordinaria “bomba” di sapore prende il nome dall’antica operazione di “mozzatura” realizzata per dividere i pezzi di formaggio nella fase d’impasto. Ed oggi ammalia gli amanti della buona tavola con il suo gusto deciso ed inconfondibile e le qualità alimentari che solo i prodotti di casa “Ponte a Mare” sono in grado di offrire. Capolavori di latte forgiati nella fucina di Castelvolturno, sinfonia del gu84
Campania Sapori PRODOTTI TIPICI
sto senza confini, i prodotti caseari della famiglia Paolo sono capaci di sedurre chiunque, fin nel lontano Oriente dove le chicche di “Ponte a Mare” rappresentano il simbolo del “made in Italy” e campeggiano sulle prime pagine dei giornali giapponesi. Le forme e i prodotti sono diversi ed invitanti. Ma tutti ugualmente squisiti. Dai bocconcini, alle trecce, dalle perline alle ciliegine, fino ad approdare al gusto intenso e deciso della provola. Ogni “chicca” griffata Ponte a Mare si presta ad un piatto diverso, per creare un antipasto sfizioso o una seconda portata di tutto rispetto. Ma ovunque la si assaggi, la mozzarella Ponte a Mare merita il primato indiscusso che
le è stato tributato dai media di mezzo mondo e che le è valso l’ambito riconoscimento del “Gambero Rosso”. In oltre mezzo secolo di attività, la famiglia Paolo ha saputo rendere omaggio alla “regina della cucina mediterranea” potendo fare affidamento su un personale attento, qualificato e cortese, sia nella produzione, sia nella vendita delle prelibatezze all’oro bianco. Caseificio Ponte a Mare Via Domitiana km 34.070 Castelvolturno (Caserta) tel. +39.0823.85.15.25 www.ponteamare.it
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Only with the best buffalo milk. This is the unmistakable sign of the prod-ucts of the Caseificio Ponte a Mare, awarded with the important acknowl-edgements like the “Gambero Rosso” and often appearing in the pages of the national and international media (including Japan) because of the goodness of its handmade culinary pearls, the result of craftsmanship and tradition. Simply wonderful: white, smooth with a soft heart, buffalo milk mozzarella simply melts in the mouth. But there is also fabulous ricotta, made from the whey and artesan pasta, treasures to be tasted, and provola, a mild but decisive cheese. The art of cheese production has been in the Paolo family for more than sixty years. The activity was started in the 1950s at Castelvolturno, on the fertile banks of the Volturno river (a suggestive angle of Terra di Lavoro), and continues today, its secrets passed down from father to son, their expertise being a guarantee of success. 85
Campania Sapori
PRODOTTI TIPICI
Azienda agricola Sapori Vesuviani Dalla terra del vulcano squisite delizie tutte da gustare Exquisite prizes from the vulcanic soil Pomodorini, albicocche, kaki e sott’oli: qualità e sapori forgiati sulle fertili coste del Vesuvio Tomatoes, apricots, persimmons: quality and flavour grown on the fertile Vesuvian coast
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Passione, qualità e tradizione. Un trittico che ispira l’attività dell’azienda agricola Sapori Vesuviani, nel cuore del Parco Nazionale più famoso del mondo. E’ qui che si trasformano e prendono vita i prodotti tipici e d’eccellenza delle terre di lava. Dal pomodorino del “piennolo” Dop all’albiccocca, la cosiddetta “crisommola”. Autentiche delizie per il palato che solo la costa del Vesuvio è in grado di generare. Ogni cosa qui viene coltivata, lavorata e conservata conciliando antichi riti con moderne tecnologie sotto l’occhio vigile del maestro di casa, Pasquale Imperato. Con un solo fine: offrire tutta la bontà e la qualità dei prodotti unici come il pomodorino, sia fresco che trasformato in passata, in “pacchetella” (conserva tipica di pomodorini a filetto), o ancora in sugo pronto con olive e capperi, oppure con carote, sedano e cipolla o con funghi porcini. Il “piennolo” (grande grappolo) sfida il tempo comoda86
di Loreta
Martellaro
mente appeso nel suo nuovo packaging brevettato, finalista nazionale all’Oscar Green 2011. Ricercatezze di rara squisitezza sono le confetture di albicocche del Vesuvio o di zucca lunga napoletana. Impossibile resistere a sott’oli come quello alle fave vesuviane, al kaki vaniglia napoletano o alla melanzana violacea napoletana.
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Passion, quality and tradition inspire the activity of the agricultural producer, Sapori Vesuviani in the heart of the National Park. Typical products of the lavic soil are transformed. From the piennolo tomatoes to the PDO apricots, precious goods which only the coast near Vesuvius can offer. Under the vigilant eye of Pasquale Imperato, the owner, everything is processed adapting modern technology to age-old rites, producing an offer of unique quality products: Vesuvian apricots and Neapoli-
tan marrow, the vanilla cachi and the Neapolitan aubergines are all exquisite. Everything is comes in branded packaging, a finalist in the Green Oscars of 2011. Azienda agricola Sapori Vesuviani Strada provinciale Pugliano, 16 80055 Portici (Napoli) +39.335.310.786 www.saporivesuviani.it info@saporivesuviani.it
Campania Sapori
PASTICCERIA
Pasticceria Franco Sepe
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La pasta di zucchero si fa arte The sugar paste becomes art La tradizione di laboratorio si sposa con l’estro del cake designer Federico Sepe. Il gruppo Sefra apre anche all’organizzazione di eventi The traditional lines of laboratory is combined with the flair of the cake designer Federico Sepe. The group works in the events organization
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Farina, zucchero, uova e tanta passione: è questa la ricetta vincente della Pasticceria Franco Sepe che delizia il palato di grandi e piccini con le sue mirabili creazioni di zucchero. Il marchio Franco Sepe è nato da oltre 40 anni a Napoli con la pasticceria tradizionale tipica napoletana. Nel tempo, oltre ad aver mantenuto standard molto elevati nel settore, ha portato avanti un progetto d’innovazione attraverso l’estro del cake designer Federico Sepe. Cresciuto da sempre a contatto con il laboratorio di pasticceria, Federico Sepe ha sublimato le proprie capacità collaborando con i più grandi maestri pasticcieri del panorama nazionale, fino ad entrare a pieno titolo nel fantasioso mondo della sugar art di matrice anglosassone. Oggi la Pasticceria Franco Sepe propone le migliori soluzioni per torte da cerimonia e non solo, con la premura dell’utilizzo esclusivo di prodotti nazionali di altissima qualità. Il cake de-
di Angela
Granieri
signer Federico Sepe va anche in televisione a insegnare l’arte del disegnare e realizzare torte fantastiche in pasta di zucchero: è su Wedding Tv all’interno della trasmissione Sugar Lab. Inoltre, l’attività del gruppo Sefra, questo il nome aziendale, ha trovato naturale evoluzione nel settore degli eventi, proponendosi per l’organizzazione di matrimoni, cerimonie e feste private: da settembre nel punto vendita prenderà vita un angolo wedding, allestimento permanente di confettate, wedding cake e di tutte le dolcezze che non possono mancare nel banchetto della festa. Pasticceria Franco Sepe Via Roma, 452/454 80017 Melito di Napoli tel. +39.081.711.15.63 www.pasticceriafrancosepe.it
Flour, sugar, eggs and passion: this is the winning recipe of Franco Sepe Pasticceria, delight for the taste buds of young and old alike. The brand Sepe was born in Naples for over 40 years with the traditional Neapolitan pastry. Over time, he pursued an innovation project through the inspiration of the “cake designer” Federico Sepe. Growing up always in contact with the pastry shop, Federico Sepe has sublimated their skills by working with the greatest pastry chefs on the national scene, until entering into the imaginative Anglo-Saxon world of sugar art. Today Franco Sepe Pasticceria offers the best solutions for wedding cakes and not only, with the care and the exclusive use of domestic products of the highest quality. The cake designer Federico Sepe also goes on television (Wedding TV) to teach the art of designing and making fantastic cakes. In addition, the activities of the group Sefra (the name of the company) has found a natural evolution in the events industry, serving for the organization of weddings, receptions and private parties. 87
NAPOLI
musei
Museo Archeologico Nazionale
Museo del Tesoro di San Gennaro
Museum ticket offices close one hour prior to museum closing time
Museo Duca di Martina
Museo Nazionale di Capodimonte
Piazza Museo, 19 Tel. 081.2110258; 081.4422149 cir.campania.beniculturali.it/museoarcheologiconazionale Mar chiuso. Mer-lun h. 9-19.30. Biglietti: 8 euro; 4 euro per giovani dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 9 a.m. -7.30 p.m. Tickets: 8 euros; 4 euros for people aged 18-24; free admission under18 and over65 Le sale del più antico museo archeologico d’Europa custodiscono, tra l’altro, pezzi unici provenienti dall’area archeologica vesuviana, collezioni egiziane ed etrusche. The rooms of Europe’s oldest archaeological museum house some unique pieces from he archaeological sites around Mount Vesuvius as well as Egyptian and Etruscan collections.
Le biglietterie dei musei chiudono tutte un’ora prima di quella indicata come orario di chiusura del museo
seum was built to house the priceless treasure of the Patron Saint of Naples, including documents, jewels and paintings.
Via Duomo, 149 - Tel. 081.3442286; 081.294980 www.museosangennaro.it - Aperto tutti i giorni (festività incluse) h. 9 -18.00. Mercoledì chiuso. Biglietti: 7 euro; 5 euro under 18 e over 65; 5 euro per gruppi di almeno 15 persone; 4 euro per scolaresche; Convenzionati (Cral, parrocchie): 5 euro, guida inclusa Open every day (holidays including) 9 a.m.-6 p.m. Wed closed. Tickets: 7 euros; 5 euros under18 and over65; 5 for groups of 15 people; 4 euros for students; Agreement (Cral, Parishes): 5 €, guide included Situata vicino alla Cappella di San Gennaro, la struttura custodisce l’inestimabile tesoro del patrono di Napoli. Vi si possono trovare: documenti, gioielli e dipinti. Situated near the Chapel of San Gennaro, the mu-
Via Miano, 2 - Tel. 081.7499111; 848.800288 www.polomusealenapoli.beniculturali.it/museo_cp/ museo_cp.html Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 7,50 euro; 6,50 euro (dopo le 15,00); gratis sotto i 18 anni e sopra i 65.Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m.- 7.30 p.m. Tickets: 7,50 euros; 6,50 after 3 p.m.; free admission under18 and over65 Fu costruita nel 1738 sotto il regno di Carlo di Borbone. Ospita un Gabinetto di Disegni e Stampe, la collezione Farnese, arredi del ‘700 e ‘800. Built in 1738 under King Charles of Bourbon, houses the Cabinet of Prints and Drawings, the Farnese Collection and furnishings from the 18th and 19th centuries.
Via Cimarosa, 77 - Tel. 081.5788418; 848.800288 www.polomusealenapoli.beniculturali.it/museo_ dm/museo_dm.html Mar chiuso. Mer-lun h 8.30-14. Ingresso gratuito. Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 2 p.m. Free admission. Nel cuore del verde parco di Villa Floridianana, accoglie una delle più prestigiose raccolte di arte decorativa europea ed orientale. Completa le attrattive del complesso il Museo Nazionale della Ceramica. One of the most prestigious collections of European and oriental decorative art. The complex also houses the National Ceramics Museum. Museo di Palazzo Reale
Museo Civico di Castel Nuovo
Maschio Angioino Piazza Municipio Tel. 081.4201241 Dom chiuso. Lun-sab h. 9-19. Biglietti: 6 euro; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 e per studenti di facoltà artistiche Sun closed. Mon-Sat 9 a.m. - 7 p.m. Tickets: 6 euros; free admission under18 and over 65 and for Art students Ospitato dal Maschio Angioino, il museo, oltre a tre preziose cappelle, accoglie altri ambienti dalla straordinaria bellezza: la Sala dell’Armeria, quella dei Baroni e la Pinacoteca. Housed in the Maschio Angioino castle, the museum has three superb chapels as well as other rooms of extraordinary beauty: the Armoury, the Barons’ Hall and the Picture Gallery.
Piazza del Plebiscito, 1 Tel. 081.400547; 081.7944021 palazzorealenapoli.beniculturali.it Orari apertura: ore 9:00 - ore 20:00. Mer chiuso. Biglietti: 4 euro; 3 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Opening: 9 AM - 8 PM. Wed closed. Tickets: 4 euros; 2 euros for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Fiore all’occhiello del Museo, l’Appartamento Reale, le sale del Trono, dei Fiamminghi e del Seicento Napoletano, ma anche la Cappella Reale e il giardino pensile. Highlights of the Museum include the Royal Apartment, the Throne Room, the Flemish Room and the Neapolitan 17th Century Room, but also the Royal Chapel and the Hanging Garden.
Le pagine Musei sono realizzate in collaborazione con: Museo di San Martino
Teatro di San Carlo
dragone Foundation, wellknown for its precious collections of embroideries, high expression of the art of silk making, introduced in Naples at the beginning of last Millennium by a community of Jews. On display, laces, sacred paraments and beautiful dresses coming from many donations, among which the Sarli Collection.
Paolo Scafora Via Tavernola 8 - Casandrino (Na) tel. +39.081.830.48.08 www.paoloscaforanapoli.it - info@paoloscaforanapoli.it
Museo Artistico Industriale Largo San Martino, 5 - Tel.081.2294502 848.800.288 www.polomusealenapoli.beniculturali.it/museo_ sm/museo_sm.html Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 6 euro; 3 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m. - 7.30 p.m. Tickets: 6 euros; 3 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Dal 1866, il museo che ha sede nell’omonima Certosa vomerese, ospita “stralci” di storia cittadina corredati da piante e foto. Splendidi i chiostri, i giardini, la chiesa barocca e il Quarto del Priore. Since 1866 the museum has been located in the Charterhouse of the same name where visitors can get a glimpse of the city’s history amid plants and photos. Splendid cloisters and gardens, the superb Baroque church and the Priory. Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes
Via San Carlo - Napoli Tel. 081.5534565 - www.teatrosancarlo.it Visite guidate dal lunedì al sabato ore 10:30 - 11:30 12:30 - 14:30 - 15:30 - 16:30. La domenica ore 10:30 - 11:30 - 12:30. Chiuso ad Agosto e festivi. Biglietti: intero euro 6, ridotto euro 5 (gruppi almeno 25 pax, minori 18 e over 60). Guided tours from monday to saturday 0:30 - 11:30 - 12:30 - 14:30 - 15:30 - 16:30. On sunday 10:30 - 11:30 - 12:30. Close on bank holidays and in August. Entrance ticket euro 6, reduced euro 5 (group 25 pax minimum, under 18 over 60). Chi arriva a Napoli, a pochi passi da Palazzo Reale e piazza del Plebiscito non può non visitare la Sala Storica del Teatro di San Carlo, tra i più famosi e antichi teatri lirici al mondo, costruito per volere di re Carlo III di Borbone nel 1737. Un’occasione unica, per conoscere un momento chiave della storia e dell’arte napoletana. Visit the historic San Carlo theatre, one of the oldest and most famous opera houses in the world, built for king Charles III of Bourbon in 1737.
Piazzetta Salazar, 6 - Tel. 081.7647471 Dom chiuso. Visita su appuntamento Sun closed. Visits by appointment Nel Museo, annesso all’Istituto Statale d’Arte “Filippo Palizzi”, oltre 6.000 manufatti in ceramica, ebano e oro. Un’intera sala ospita bronzi e vasi realizzati dallo stesso Palizzi. The Museum is annexed to the “Filippo Palizzi” Art School and houses over 6,000 works in ceramics, ebony and gold. One rooms exhibits bronzes and vases made by Palizzi himself. Cappella Sansevero
Caseificio Ponte a Mare Via Domitiana km 34.070 Castelvolturno (Caserta) tel. +39.0823 851525 www.ponteamare.it
Museo del Tessile e dell’Abbigliamento “Elena Aldobrandini”
Via della Riviera di Chiaia, 200 Tel. 081.7612356; 848.800.288 www.polomusealenapoli.beniculturali.it/museo_vp/ museo_vp.html Mar chiuso. Mer-lun h. 8.30 -14.00. Biglietti: 2 euro; 1 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni e sopra i 65 Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 1.30 p.m.Tickets: 2 euros; 1 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 and over 65 Villa Pignatelli è il nome dell’edificio costruito nel 1826 che ospita il museo e che accoglie le collezioni d’arte del Banco di Napoli. Da vedere anche il Museo delle Carrozze. Villa Pignatelli was built in1826 and now houses the museum with the art collections of the Banco di Napoli. The Coach and Carriage Museum is also not to be missed.
Piazzetta Mondragone, 18 - Tel. 081.4976104 www.fondazionemondragone.it Dom chiuso; lunven h. 9-13/15-17; sab h.9-13 Biglietti: 5 euro; ridotto 3 euro Sun closed; Mon-Fri 9 a.m. - 1 p.m. / 3-5 p.m.; Sat 9 a.m. - 1 p.m. Tickets: 5 euros, concessions 3 euros Il museo è parte dell’istituto Mondragone, famoso per le sue preziose collezioni di tessuti ricamati, espressione dell’arte della seta, introdotta a Napoli intorno all’anno Mille dalla comunità di ebrei. Tra gli oggetti esposti spiccano le collezioni di ricami (sec. XVII e XVIII), paliotti, paramenti sacri, merletti e pizzi, oltre a splendidi abiti da varie donazioni tra cui la collezione Sarli. The museum is part of the Mon-
Gay Odin Via Vetriera, 12 – Napoli tel. +39.081.41.78.43 www.gay-odin.it
Via Francesco De Sanctis, 19 - Tel. 081.5518470 www.museosansevero.it Mar chiuso. Lun-sab h. 1017.40. Dom e festivi: h. 10-13.10. Biglietti: 7 euro; 5 euro con Artecard e da 10 a 25 anni; 2 euro per scolaresche; gratis fino a 10 anni Tue closed. Mon-Sat 10 am - 5.40 pm, Sun and hols 10 am -1.10 pm. Tickets: 7 euros; 5 euros with Artecard and for people aged 10-25; 2 euros for schools; free admisson under 10 La Cappella, realizzata da Raimondo di Sangro Principe di Sansevero, letterato e alchimista, custodisce sculture di altissimo valore, tra le quali, il Cristo Velato del Sammartino. The Chapel, which was built by the scholar and alchemist Raimondo di Sangro, houses some excellent sculptures, including the Veiled Christ by Sammartino.
Pasticceria Franco Sepe Via Roma, 452/454 80017 Melito di Napoli tel. +39.081.711.15.63 www.pasticceriafrancosepe.it
www.gustavorenna.com
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Complesso Museale di Santa Chiara
Città della Scienza
Museo dell’Osservatorio di Capodimonte
musei Via Santa Chiara, 49/c - Tel. +39.081 797.12.24 www.monasterodisantachiara.com Chiesa: h. 7.30-13/16.30-20. Complesso Monumentale: feriali h. 9.30-17.30; festivi h. 10-14.30 Biglietti: intero 6 euro; ridotto: 4,50 euro (studenti under 30, insegnanti, over 65, gruppi di almeno 25 unità). Tariffa speciale: 3,50 euro (gruppi scuola). Gratis: disabili 100%, religiosi, bambini con meno di 6 anni. Church: 7.30 am-1 pm/4.30-8 pm. Monumental complex: work. h. 9.30 am -5.30 pm; holid. h. 10 am-2.30 pm. Standard price: 6 euros; reduced price: 4,50 euros (students under 30, teachers, over 65, groups of at least 25 units). Special rate: 3,50 euros (school groups). Free entrance: disabled person 100%, religious, children (under 6 years). Il complesso, incastonato nel centro storico di Napoli, comprende un’area archeologica, il Museo dell’Opera, lo splendido Chiostro Maiolicato e la sala del Presepe del ‘700. The complex is embedded in the Naples historic city centre and includes an archaeological area, the Museum, the splendid Majolica Cloister and a hall exhibiting 18th century nativity scenes.
Via Coroglio, 104 - Tel. 081.3723728 www.cittadellascienza.it Lunedi chiuso. Dal martedì al sabato: 9.00-15.00. Domenica: 10.00-17.00. Biglietto unico: 2 euro. Planetario chiuso Mon closed. Tue- Sat 9 a.m. 3 p.m. Sun: 10 a.m. 5 p.m. Only ticket 2 euros. Planetary closed È il primo science centre italiano e anche uno dei primi esempi di recupero architettonico della zona industriale di Bagnoli. Parte del museo è dedicata ai bambini, con percorsi ad hoc. The first Italian science centre and also one of the first examples of restored industrial architecture in the Bagnoli area. Part of the museum has themed itineraries for children.
Chiesa e Quadreria del Pio Monte della Misericordia
Musei di Paleontologia, Mineralogia, Zoologia ed Antropologia dell’Università Federico II di Napoli
Cappella del Monte di Pietà
Via San Biagio dei Librai, 114 Sab-dom h.9.30-13.30 - Sat-Sun 9.30 a.m. - 1.30 p.m. La Cappella, completamente affrescata, è un autentico gioiello di eleganza manieristica. Pregevoli anche gli arredi in legno della sacrestia e della sala delle Cantoniere. The entirely frescoed Chapel is a veritable jewel of mannerist elegance. Superb wooden furniture in the Vestry and the Sala delle Cantoniere.
Via Moiariello, 16 - Tel. 081.5575111 Su appuntamentoBy appointment Tre i padiglioni in cui è possibile ripercorrere due secoli di storia dell’Astronomia a Napoli e nel Sud d’Italia attraverso strumenti astronomici di grande valore. Three buildings illustrate two centuries of the history of astronomy in Naples and Southern Italy through astronomical instruments of great historical and documentary value.
Via Mezzocannone 8 - Tel. 081.2537516/7 Lun-ven h. 9-13.30. Lun e gio h. 15-17. Sab e dom h. 9-13. Biglietti: 2,50 euro a museo; 1,50 euro a museo per under 18, ingresso libero per studenti universitari Mon-Fri 9 a.m. - 1.30 p.m.. Mon and Thu 3 p.m. 5 p.m. Sat and Sun 9 a.m. - 1 p.m. Tickets for each museum: 2,50 euros; 1,50 under 18, free admission for University students Raccolgono oltre 50.000 reperti tra minerali, rocce, fossili, ma anche pezzi di inestimabile valore paleontologico. Nella sezione zoologia: madrepore, uccelli, spugne, vertebrati, insetti. Over 50,000 minerals, rocks, fossils and other priceless palaeontological items on show. The zoology section includes madrepores, birds, sponges, vertebrates and insects.
Via dei Tribunali, 253 Tel. 081.446944; 081.446973. Visite guidate: 081.446810 www.piomontedellamisericordia.it Mer chiuso. Gio-mar h.9-14.30/ Chiesa lun-dom h. 9.30-13.30. Biglietti: 6 euro; 5 euro con Artecard, TCI, over 65; under 18; 3 euro per insegnanti, studenti, giornalisti, gruppi di 10 persone; 1,50 euro per le scuole. Wed closed. Thu-Tue 9.30 am - 1.30 pm/Church: Mon-Sun 9.30 am - 1.30 pm. Tickets: 6 euros; 5 euros with Artecard, TCI, over 65; 3 euros for teachers, students, journalists, groups of 10 people; 1,50 euros for schools L’edificio del 1600 ospita la chiesa di S. Maria della Misericordia e la pinacoteca con opere del XVII e XVIII secolo. Tra queste, una delle più famose opere del Caravaggio: Le Sette Opere di Misericordia. The 17th century building comprises the church dedicated to S. Maria della Misericordia and a picture gallery exhibiting works from the 17th and 18th centuries. These include one of Caravaggio’s most famous works: The Seven Works of Mercy, above the main altar.
Dora
Le pagine Musei sono realizzate in collaborazione con: Museo e Ipogeo della Chiesa del Purgatorio ad Arco
Museo Diocesano
mente alla paleobotanica e all’etnobotanica, che raccolgono oggetti provenienti da varie parti del mondo. Dal Borneo all’Amazzonia.The museum is divided into two sections dedicated to palaeo-botany and ethno-botany, with exhibits from all over the world, from Borneo to the Amazon Basin. A.R.C.A.
Via dei Tribunali - Tel. 081.446810 Museo e ipogeo sab h.10-12.30; chiesa lun-sab h.913. Biglietti: euro 2 Museum and hypogeum open on Sat. h.10-12.30; church Mon-Sat h.9-13. Tickets: 2 euros Sacralità ed esoterismo ben si miscelano nella chiesetta del Purgatorio ad Arco, nel cuore del centro storico di Napoli, nota per la venerazione delle cosiddette “capuzzelle”, i teschi dei morti che da sempre i napoletani considerano benevoli protettori. Nella sacrestia della chiesa è stato allestito un museo di arredi e paramenti sacri del 1600, mentre nell’ipogeo è possibile fare vista alle “capuzzelle”. Il Museo e l’ipogeo sono aperti sono il sabato mattina; si consiglia di prenotare. Sacredness and esotericism join together in the little church of Purgatorio ad Arco, in the heart of the historical centre of Naples, wellknown after the veneration of skulls, considered by Neapolitans as benign protectors. In the vestry of the church there is a museum of scared furniture and vestments, whilst in the hypogeum it is possible to visit the skulls. Museum and hypogeum are open on Saturday mornings; booking is suggested. Mostra di Coralli e Cammei
Largo Donnaregina - Tel. 081.5571365 www.museodiocesanonapoli.it Mar chiuso; lun-dom h.9.30-16.30 Tue closed; Mon-Sat h.9.30-16.30 Il museo è allestito all’interno della chiesa di Donnaregina Nuova, chiusa da molti anni, che conserva dipinti di grande pregio come “L’Immacolata Concezione” del lorenese Charles Mellin e il “San Francesco che riceve i simboli del sacerdozio” di Francesco Solimena. Accanto a queste opere, proprie della chiesa ex monastica, il primo percorso museale presenta due temi importanti della fede cristiana: le raffigurazioni della Madonna e di San Gennaro, descritti da formidabili artisti come il fiammingo Teodoro d’Errico, il senese Marco Pino o un particolare Aniello Falcone, capaci di rendere ancora più incisiva l’identità storica ed ecclesiale di questa città. The museum is housed in the church of Donnaregina Nuova, reopened after a long closing, that keeps beautiful paintings as “The Immaculate Conception” by Charles Mellin and “San Francesco is given the symbols of priesthood” by Francesco Solimena. Besides these works belonging to the church, the museum displays works on two main religious figures: the Virgin Mary and San Gennaro, protector of Naples with paintings by Teorodo d’Errico, Marco Pino, Aniello Falcone, that make even more expressive the historical and ecclesiastical identity of Naples.
Compesso Monumentale di Santa Maria la Nova Piazzetta Santa Maria la Nova, 44 Tel. 081.5523298; 081.5521597 www.oltreilchiostro.org Visite guidate lun-ven h.10, 11, 12, 15, 16. Sab e dom al mattino solo su prenotazione (maggiorazione del biglietto di euro 1) - Biglietti: euro 2,50 Guided tours Mon-Fri h.10, 11, 12, 15, 16. Sat and Sun in the morning only by appointment (ticket + 1 euro). Tickets: 2, 50 euros Il Museo Religioso di Arte Contemporanea intende rendere contemporaneo il contatto con la produzione artistica più recente, tentando di riformulare il senso stesso dell’esperienza estetica, che non può essere oggetto di esclusivi e classici percorsi didattico-didascalici, ma proposta di lettura innovativa. The Museum of Contemporary Religious Art aims to make easier the understanding of the latest artistic production, trying to formulate the sense of the aesthetic experience through a new interpretation. Catacombe di San Gaudioso
Ristorante
Ristorante Da Dora Via Ferdinando Palasciano 30, Napoli Tel. +39.081.68.05.19 www.ristorantedora.it
Gemellidapolso Cristiano Barbarulo Piazza Amedeo, 16/I Passeggiata Colonna 80121 Napoli tel. +39.081.403512 www.gemellidapolso.it
Marriage Photo di Pasquale Passaro Corso Umberto I 127 Cava de’ Tirreni (Salerno) tel + 39.089.46.84.39 www.pasqualepassaro.it
Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica
Piazzetta Matilde Serao, 19 - Tel. 081.421111 www.ascione.com Solo su prenotazione - Appointments only. In mostra piccoli capolavori in oro, argento, pietre preziose, splendidi cammei e coralli lavorati dalla ditta Ascione, che vanta una tradizione artigianale lunga ben 150 anni. Small masterpieces of gold, silver, precious stones, splendid cameos and corals created by the Ascione firm, which boasts a 150 year history of traditional craftsmanship.
Via Foria, 223 - tel. 081.449759; 081.455654 Sab e dom chiuso. Lun-ven h.9-14 su appuntamento Sat and Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m. by appointment La struttura ospita due sezioni dedicate rispettiva-
Piazza Sanità - Tel. 081.5441305 visiteguidate@santamariadellasanita.it Direttore: Giovanni De Pasquale Lun-dom visite giuidate h.9.30-10.15-11-11.4512.30. Biglietti: euro 5; euro 3 per scolaresche Mon-Sun guided tours h.h.9.30-10.15-11-11.4512.30. Tickets: 5 euros; 3 euros for schools.
Ristorante Museo Caruso via Sant’Antonino, 12 Sorrento (Napoli) tel +39.081.807.31.56 www.ristorantemuseocaruso.com
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musei
Situate sotto la chiesa di Santa Maria della Sanità, eretta agli inizi del 1600, queste catacombe sono legate alla venerazione di San Gaudioso, Vescovo di Abitinia in Africa e giunto a Napoli dopo essere stato privato di tutto da re Genserico. Qui morì tra il 451 e il 452. Based under the church of Santa Maria della Sanità, built in the early 1600, the origin of these catacombs is connected to the veneration of Saint Gaudioso, bishop of Abitinia in Africa, who arrived in Naples, after being stripped of everything by King Genserico. Here he died between 451 and 452 A.D.
ca biblioteca con preziose collezioni di manoscritti di scuola napoletana, ritratti e cimeli di musicisti e un museo di strumenti antichi. The Conservatory of San Pietro a Majella boasts a superb library with precious collections of manuscripts from the Neapolitan school, portraits and everyday items of musicians and a museum of antique musical instruments. Quadreria dei Gerolomini
Stazione Zoologica A. Dohrn
Villa Comunale - Tel. 081.5833111 - www.szn.it Lun chiuso. Mar-sab h.9-17. Dom h. 9-14. Biglietti: 1,50 euro; 1 euro per bambini da 5 a 12 anni; gratis fino a 4 anni Mon closed. Tue-Sat h.9-17. Sun 9 a.m. -14. Tickets: 1,50 euros; 1 euro for kids aged 5-12; free entrance under 4 Ospita il più antico acquario d’Europa (30 vasche e 200 specie tra animali e vegetali marini), ma anche una biblioteca e laboratori per ricerche di zoologia, botanica e fisiologia marina. The oldest aquarium in Europe (30 tanks and 200 species of marine animal and plant life), but also a library and laboratories for research in zoology, botany and marine physiology.
Via Duomo, 142 - Tel. 081.294444 Dom chiuso. Lun-ven h. 9-14, sab h. 9-12. Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m., Sat 9 a.m. noon. Il complesso, impreziosito dalla splendida facciata realizzata da Ferdinando Fuga, comprende: la chiesa di San Filippo Neri, una pinacoteca, una biblioteca, l’archivio oratoriano e due chiostri. The complex has a splendid façade by Ferdinando Fuga and includes the Church of San Filippo Neri, a picture gallery, a library, the oratory archive and two cloisters. Scavi di San Lorenzo Maggiore
Accademia di Belle Arti - Pinacoteca
Via Costantinopoli, 107 - Tel. 081.441900; 081.44188. Visite guidate: 081.446810 www.accademianapoli.it Dom chiuso. Lun-sab h. 10-13. Biglietti: 5 euro; 3 euro per under 18 e over 65; 4 euro per gruppi di almeno 15 persone. Sun closed. Mon-Sat 10 a.m. - 2 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros under18 and over 65; 4 euros for groups of 15 people Assolutamente da non perdere, la Sala Palazzi, sezione dedicata alle opere dell’800, con esposizione delle opere dei maestri d’arte contemporanea, ex allievi dell’Accademia. Not to be missed is the Sala Palazzi, the section dedicated to works from the 19th century, exhibiting the works of masters of contemporary art who were students at the Academy. Pan, Palazzo delle Arti di Napoli Palazzo Roccella - Via dei Mille, 60 Tel. 081.7958605-06-07 www.palazzoartinapoli.net Mar chiuso. lun-sab h.9.30-19.30; dom e festivi h.9.30-14.30. Biglietti: 5 euro; 3 euro ridotto Tue closed. Mon-Sat 9.30 a.m. - 7.30 p.m.; Sun and holidays 9.30 a.m. - 2.30 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros concessions.
Museo storico musicale
Via San Pietro a Majella, 35 - Tel. 081.5644111 Visite guidate: 081.446810 www.sanpietroamajella.it Sab e dom chiuso. Lun-ven h. 9.30-12.30 Sat and Sun closed. Mon-Fri 9.30 a.m. - 12.30 p.m. Il Conservatorio di San Pietro a Majella vanta una ric-
Via dei Tribunali, 316 - Tel 081.2110860 www.sanlorenzomaggiorenapoli.it Lun-sab h. 10-17. Dom h. 10-13.30. Biglietti: 9 euro; ridotto 7 euro per under 18 e over 65; riduzioni con Artecard Mon-Sat 10 a.m. - 5 p.m. Sun 10 a.m. - 1.30 p.m. Tickets: 9 euros; 7 euros under18 and over65; concessions with Artecard L’area sotto la chiesa di San Lorenzo ospita i resti di edifici che testimoniano la stratificazione avvenuta nel corso dei secoli attraverso trasformazioni dell’impianto urbano. Beneath the church of San Lorenzo the remains of buildings have been excavated to reveal the stratification of the city over the centuries.
La struttura, centro permanente di arti contemporanee, ospita le più disparate espressioni culturali relative all’arte: dalla pittura alla scultura passando per la fotografia, il cinema e il fumetto. This permanent centre for contemporary arts houses a huge variety of cultural and artistic expression: from painting to sculpture, photography, cinema and cartoons.
Le pagine Musei sono realizzate in collaborazione con: Madre
on a raised platform, constitute a veritable museum of historical factory founded in 1922 by Isidore Odin now symbol of excellence chocolate in the world. Associazione Circolo Artistico Politecnico
Palatium o residenza degli Imperatori romani a Baia e di una villa tardo repubblicana. The Archaeological and Monumental Park at Baia contains impressive archaeological remains of the Palatium, residence of the Roman emperors at Baia and a villa from the late republican age. Museo di Baia
Palazzo Donnaregina - Via Settembrini, 79 Tel. 081.19313016; 081.292833 www.museomadre.it Mar chiuso. Lun, mer, gio e dom h. 10-21; ven e sab h.10-24. Biglietti: 7 euro; ridotto 3,50 euro; lunedì gratis. Tue closed. Open Mon, Wed, Thu and Sun 10 a.m. - 9 p.m.; Fri and Sat 10 a.m. - 12 p.m. Tickets: 7 euros; 3,50 euros concessions; free on Mondays. Palazzo Donnaregina, edificio di grande pregio storico e architettonico situato in pieno centro cittadino, è la sede del nuovo museo d’arte contemporanea partenopeo. Palazzo Donna Regina, a building of great historical and architectural value situated in the very centre of the city, houses the new museum of contemporary art in Naples. Fabbrica di cioccolato Gay-Odin
Via Vetriera 12 - Tel. 081.417843 www.gay-odin.it Aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Ingresso libero Mon-Thu h. 9-17. Free entrance. Macchine impastatrici, bilance, tegami e attrezzi di ogni genere e tipo: reperti con oltre cento anni di vita catalogati alla voce “archeologia industriale”. Servivano, un tempo, per lavorare la cioccolata. Oggi fanno bella mostra di sé in uno spazio ricavato all’ingresso della fabbrica Gay Odin, in via Vetriera a Chiaja. Posti su una pedana rialzata, costituiscono un vero e proprio museo dello storico stabilimento fondato nel 1922 dal piemontese Isidoro Odin, oggi simbolo di eccellenza cioccolatiera nel mondo. Mixers, scales, pots and tools for making chocolate: tools with more than a hundred years of life cataloged under “industrial archaeology”. Are positioned in the Gay Odin factory (Vetriera street at Chiaja). Set
Museo - Archivio - Biblioteca - Fototeca Piazza Trieste e Trento, 48 - Tel. 081.42.65.43 www.associazionecircoloartistico.it Aperto dal lunedì al venerdì ore: 10/13 e 17/20. Ingresso gratuito (visite guidate, prenotazione obbligatoria). Mon-Thu h. 10 am-1 pm; 5 pm -8 pm. Free entrance (guided tours, reservations required). Fondata con il nome di “Società Napoletana degli Artisti” il 22 dicembre del 1888, come nucleo propulsivo di una nuova scuola pittorica dell’800 napoletano, nel 1902 la società si fuse con il “Circolo Forense Partenopeo” e nel 1907 si trasformò nel “Circolo Artistico Politecnico” per assumere, nel 1990, l’attuale fisionomia di Associazione “Circolo Artistico Politecnico” Museo, Archivio, Biblioteca, Fototeca e Centro Culturale. Founded in 1888 under the name of “Società Napoletana degli Artisti” , in 1990 acquired its current appearance of Association “Circolo Artistico Politecnico” Museum, Archive, Library, Photo Library and Cultural Center.
Via Castello - Baia Tel. 081.5233797 Lun chiuso. Mar-sab h. 9- 20. Dom h. 9-19. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18 e over 65. Mon closed. Tue-Sat 9 am - 8 pm. Sun 9 am - 7 pm. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 and over 65 Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei è alloggiato nel Castello Aragonese di Baia e ospita la sala dei Gessi, con calchi d’epoca romana che riproducono capolavori del periodo classico ed ellenistico dell’arte greca. The Archaeological Museum of the Phlegraean Fields is housed in the Aragonese castle of Baia, the Sala dei Gessi exhibits plaster casts from the Roman age reproducing masterpieces of the classical and Hellenistic period of Greek art.
Ristorante Maroder Via Madonna del Pantano 77/a Giugliano in Campania (Napoli) +39.081.839.13.66 www.ristorantemaroder.it
La Solfatara
Ristorante Garibaldi Via Spiaggia 36, Bacoli (Napoli) Tel. +39.081.5234368 www.ristorante-garibaldi.it
ZONA FLEGREA Terme di Baia
Via Sella di Baia, 63 - Bacoli Tel. 081.8687592 - Lun chiuso. Mar-dom h. 9 - un’ora prima del tramonto Mon closed. Tue-Sun 9 a.m. - dusk Il Parco Archeologico e Monumentale di Baia conserva imponenti resti archeologici rispettivamente del
Villa Massa Limoneto “Le Grottelle” Via Tommaso Astarita, 34 80062 Meta di Sorrento (Na) tel. +39.081.533.32.82 servizioclienti@villamassa.com www.villamassa.com
Via Solfatara - Pozzuoli Tel. 081.5262341 - www.solfatara.it Lun-dom h. 8.30-17.30. Mon-Sun 8.30 am - 5.30 pm Con un’estensione di circa 33 ettari, è un’oasi naturalistica che offre numerosi spunti per un’avventurosa passeggiata tra fumarole, vulcanetti di fango, boschi e zone di macchia mediterranea. Covering 33 hectares, the Solfatara is a natural oasis offering a variety of adventure-filled walks among the fumaroles, boiling mud springs, woodland and Mediterranean maquis.
Le Costiere Persano Royal Golf Viale Gioacchino Murat 84028 Serre (Salerno) tel. +39.0828.199.15.76 +39.0828.199.90.80 www.golflecostiere.com info@golflecostiere.com
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Parco Archeologico di Cuma
musei
CAPRI Certosa di San Giacomo
Villa San Michele was the brainchild of the Swedish writer and philanthropist Axel Munthe who lived on Capri for over half a century. The site also includes a museum surrounded by a beautiful garden and Monte Barbarossa, a natural park for the conservation of migratory birds and Mediterranean plant life. Villa Jovis
Via Acropoli, 1 - Tel. 081.8543060 Lun-dom h. 9-18. Mon-Sun 9 am - 6 pm Il Parco comprende: l’Acropoli, le Terme del Foro e quelle Romane, il Foro, il Capitolium, le Necropoli, la fossa Neronis, le cisterne della Crypta romana e l’Arco Felice. The Park includes: the Acropolis, The Forum and Roman Baths, the Forum, the Capitol, the Necropolis, the Fossa Neronis, the cisterns of the Crypta Romana and the Arco Felice Arch. Anfiteatro Flavio di Pozzuoli
Via Terracciano, 75 - Pozzuoli Tel. 081.5266007 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-un’ora prima del tramonto. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18 e over 65. Tue closed. Wed-Mon 9 am - dusk. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 and over 65 È il terzo anfiteatro italiano per grandezza dopo il Colosseo e quello di Santa Maria Capua Vetere. Dall’arena si accede ai sotterranei dove stavano le belve prima dei combattimenti. The third largest Amphitheatre in Italy after the Colosseum and the one in Capua (Santa Maria Capua Vetere). From the arena it is possible to go down into the dungeons where wild beasts were caged prior to combat.
Via Certosa, 2 - Capri Tel. 081.8376218 www.beniculturali.it - Lun chiuso. Martedì-domenica h. 9-14. Ingresso libero Mon closed. Tue-Sun 9 am - 14 pm. Free entry. Chiusa nella valletta fra l’altura del Castiglione e il Monte Tuoro, è espressione del periodo medioevale e monastico caprese nella sua forma più aulica e monumentale. Fondatore della Certosa, fra il 137174, fu Giacomo Arcucci conte di Minervino e di Altamura, segretario della regina Giovanna I di Napoli, della più nobile famiglia di Capri (ad essa appartenne quell’Eliseo Arcucci conte di Capri che fu ammiraglio di Federico II) e potente e ricco feudatario cui si deve per grazia di un primo figlio natogli dalla moglie Margherita Sanseverina. Between the hills of Castiglione and Monte Tuoro is the medieval monastic charterhouse founded between 1371 and 1374 by Count Giacomo Arcucci, secretary of Queen Joan I of Naples and a member of Capri’s most noble family. Villa San Michele
Viale Amedeo Maiuri - Capri - Tel. 081.8374549 Lun-dom h.8-1 ora prima del tramonto Biglietti: 2 euro Mon -Sun 8am-1 hour bedor sunset - Tickets: 2 euros Secondo la tradizione, l’imperatore Tiberio, fece costruire ben dodici splendide ville, ognuna delle quali dedicata ad una divinità dell’Olimpo. Villa Jovis era la più ricca tra esse: posta in cima al Monte Tiberio, a 354 metri di altezza sul livello del mare, fu la principale residenza dell’imperatore Tiberio e ben ne riflette il carattere esclusivo e riservato. According to the tradition, the Emperor Tiberius built twelve beautiful villas, each dedicated to a divinity of the Olympus. Villa Jovis was the richest one: built on the top of Mount Tiberius, at 345 mt. on the sea surface, it was the main residency of Emperor Tiberius and reflects his character, exclusive and reserved. ISCHIA Scavi e Museo Santa Restituta
Viale Axel Munthe, 34 - Anacapri - Tel. 081.8371401 Maggio-Settembre h.9-18 - May-September 9 am-6 pm Biglietti: 5 euro - Tickets: 5 euros Di proprietà di un’istituzione culturale svedese con sede nell’isola, oltre alla Villa San Michele, la creatura del medico-scrittore e filantropo Axel Munthe (che visse a capri per oltre mezzo secolo) comprende anche un museo circondato da un giardino di rara bellezza, un gruppo di alloggi per scrittori, artisti, scienziati e ricercatori svedesi e “il Monte Barbarossa”, un parco naturale per la protezione degli uccelli migratori e della vegetazione mediterranea.
Piazza Santa Restituta, 10 - Lacco Ameno Tel. 081.980538 - Lun-sab h.9.30-12.30/17-19 Dom h.9.30-12.30 - Biglietti: 2,50 euro Mon-Sat 9.30 am-12.30 pm and 5-7 pm Sun 9.30 am-12.30 pm - Tickets: 2,50 euros Un museo archeologico sotterraneo, allestito sotto la chiesa nello stesso luogo di rinvenimento dei re-
Le pagine Musei sono realizzate in collaborazione con: perti: materiali recuperati a partire dagli anni ’50 che hanno messo in luce la presenza di antichi insediamenti databili tra l’età preistorica e il periodo medievale. In circa 60 vetrine sono raccolti frammenti ceramici e architettonici, vasi e monete che illustrano le tracce lasciate dall’uomo nel susseguirsi delle culture del passato. Tra questi, la Testa della ninfa Aretusa (IV sec a.C.) e la testa di Demetra (IV sec. a.C.) An underground museum beneath the church where the relics were found from the 1950s on. Evidence of settlements from the prehistoric age to medieval times are exhibited in over 60 display cabinets. These include ceramics, vases and coins as well as the Head of the Nymph Arethusa and the Head of Demetra from the 4th century BC. Museo Archeologico Lacco Ameno Pithecusae di Villa Arbusto
Corso Angelo Rizzoli – Lacco Ameno Tel. 081.900356 Lun chiuso. Mar-dom h.9.30-13/16-20 Mon closed.Tues - Sun 9.30 am-1 pm and 4-8 pm Nella magnifica cornice della residenza scelta dall’editore Angelo Rizzoli come suo buen retiro isolano, tra i numerosi oggetti, il museo conserva reperti archeologici dall’epoca preistorica (neolitico superiore) all’età romana tra cui un frammento di un’iscrizione metrica nota come Coppa di Nestore proveniente dalla necropoli di valle San Montano a Lacco Ameno. The museum is located in a magnificent setting and houses numerous archaeological finds from prehistoric times and from the Roman age, including a fragment of the so-called Nestor’s Cup from the necropolis in Lacco Ameno. AREA VESUVIANA Scavi Archeologici di Pompei Via Villa dei Misteri, 2 Tel. 081.8575347 - www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e
over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-17 (income till h15.30). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar).
glio che a Pompei, le parti superiori delle costruzioni e anche tutti i materiali organici, per cui ci si offre una visione unica della vita privata antica. At the moment of the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Herculaneum was swept away by mud and volcanic detritus, which, once solidified, preserved the tops of the buildings and also all the organic materials, so this site offers a unique vision of the domestic life of the time. Museo del Giocattolo
Grazie all’ottimo stato di conservazione dei suoi edifici, dovuto al particolare seppellimento, sotto una coltre di cenere causato dall’eruzione del 79 d.C., Pompei può dirsi l’unico sito archeologico che ci restituisce l’immagine di una città romana nella sua interezza. Thanks to the remarkable state of preservation of its buildings, due to the peculiar burial under a 6 meters blanket of ash and lapillus caused by the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Pompeii is the only archaeological site showing a Roman town in its integrity. Scavi Archeologici di Ercolano
Proloco di Torre del Greco Corso Avezzana, 26 - Torre del Greco Tel. 081.8814676 Lun-ven h.9-19. Ingresso libero Mon-Fri 9 a.m. - 7 p.m. Free entrance Il fascino dei giocattoli d’altri tempi in una grande esposizione che conta più di 800 elementi. Sessanta anni di storia del giocattolo, dal 1900 al 1960 organizzate in bacheche e teche. The fascination of old fashioned toys ina great exhibition with more than 800 elements. Sixty years of history of toymaking, from 1900s to 1960s organized in shelfs and glass containers.
Mascolo Franchising Viale Mazzini 109 Pompei (Napoli) tel. +39.081.850.63.15 www.mascolofranchising.com
Ristorante Giardiniello Corso Vittorio Emanuele, 17 Minori (Salerno) tel. +39.089.87.70.50 www.ristorantegiardiniello.com
Museo Archeologico Virtuale
Corso Resina - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). Al momento dell’eruzione del Vesuvio, Ercolano venne travolta da una marea di fango e detriti vulcanici, che, solidificandosi, poterono conservare, molto me-
Azienda agricola Sapori Vesuviani Strada provinciale Pugliano, 16 80055 Portici (Napoli) +39.335.310.786 www.saporivesuviani.it info@saporivesuviani.it Via IV Novembre - Ercolano - Tel. 081.19806511 Lun chiuso; mar-dom h.9-17. Biglietti: 7 euro; riduzioni 4 euro Mon closed; Tue- Sun 9 a.m. - 5 p.m. Tickets: 7 euros; concessions 4 euros Nasce ad Ercolano il primo museo archeologico virtuale, luogo ideale per chi vuole esplorare il passato con le tecnologie di ultima generazione, immergersi nelle rovine delle città sepolte dalla lava e vedere ricostruiti fedelmente ambienti e costumi degli antichi abitanti. Sono oltre 70 le installazioni multi-
Santa Brigida Home Via Santa Brigida 7, Napoli tel. +39.081.552.55.38
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musei
mediali - tra realtà virtuali ed ologrammi - a guidare i visitatori alla scoperta delle voci e dei volti degli antichi ercolanesi, che racconteranno la propria storia. Cuore del Mav è il Cave: un’enorme stanza di luce sulle cui pareti si proiettano giardini e cortili delle case di Pompei, Ercolano e Stabia. E ancora, la Soundgallery, la stanza dei profumi e il Lupanare completano l’esperienza sensioriale nell’antica Ercolano. Herculaneum hosts the firts virtual archaeological museum, ideal place for explorations of the past through modern technologies. More than 70 installaions, devided in virtual reality and holograms, lead the visitors to the discovery of the old Rooman city before the eruption of the Vesuvius in 79 a.C. Antiquarium di Boscoreale
Via Settetermini, 15 - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 5,50 euro; ridotto 2,75 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). L’antiquarium comprende reperti provenienti dai siti archeologici dell’area vesuviana. Presenta le caratteristiche principali dell’ambiente vesuviano in epoca romana e l’utilizzo delle risorse naturali da parte dell’uomo. The Antiquarium displays findings from the archaeologicas sites of the Vesuvius area. It describes the main characteristics of the Vesuvius environment in the Roman era and the exploitation of natural resources at that time.
Scavi di Oplontis
minerali, dei 5.000 campioni del fondo Discepolo, appartenenti a 1.400 specie differenti del mondo. Central feature of the collections are the 3,500 minerals of the 5,000-strong Discepolo collection, with 1,400 different types from the world Museo Correale di Terranova
Via Sepolcri - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 5,5 euro; ridotti 2,75 euro over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e over65 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h.18) Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18-over65 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar) Si tratta di una serie di rinvenimenti archeologici, relativi ad una zona suburbana di Pompei: una villa residenziale, la villa ‘di Poppea’; una ‘villa rustica’ attribuita a L. Crassius Tertius, nella quale, accanto a numerosi corpi di vittime dell’eruzione, è stata rinvenuta una notevole quantità di monete in oro e argento, assieme a numerosi pezzi di finissima oreficeria. The site is constituted by a series of archaeological findings related to a suburban zone of Pompeii: a residential villa, the Villa of Poppea; a rural villa, belonging to L. Crassius Tretius, where, next to the numerous bodies of the eruption’s victims, has been found a great quantity of gold and silver coins, along with pieces of fine jewellery.
Via Correale, 50 - Sorrento Tel. 081.8781846 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-14. Biglietti: 6 euro Tue closed. Wed-Mon 9 am - 2 pm. Tickets: 6 euro Ospita dipinti e arti decorative napoletane e straniere dal XVI al XIX secolo, ventagli, orologi e una delle più prestigiose collezioni di porcellane del XVIII secolo. The museum houses collections of Neapolitan and foreign paintings and decorative arts from the 16th to the 19th centuries, refined fans, clocks and one of the most prestigious collections of 18th century porcelain. PAESTUM Area Archeologica di Paestum
PENISOLA SORRENTINA Museo Mineralogico
Via San Ciro, 2 - Vico Equense Tel. 081.8015668 www.museomineralogicocampano.it Lun chiuso. Feriali h. 9-13; 16-19. Festivi 9-13 Mon closed. 9 am-1 pm; 4 pm-7pm; Hols 9 am - 1pm Nucleo centrale delle collezioni esposte sono 3.500
Via Magna Grecia, 919 - Info: 0828.772654 www.infopaestum.it Lun-dom h.9-1 ora prima del tramonto. Ingresso: 4 euro per gli scavi; 6,50 euro per scavi + museo. Mon-Sun h.9-1 hour before sunset. Tickets: 4 euro for the archaeological area; 6,50 euro for archaeological area + museum L’area aecheologica di Paestum rappresenta un ottimo esempio di città greco-romana, di cui conserva l’impianto risalente al 500 a.C. con le mura, i templi e tutti gli edifici per gli esercizi pubblici come il Macellum, il Foro, l’anfiteatro. The archaeological area of Paestum is a very well preserved example of an ancient Greek-Roman city
with its impressive walls, the temples and all the buildings dedicated to public concern as the Macellum, the forum, the amphitheatre. CASERTA Belvedere di San Leucio
Via Atrio Superiore - 81020 San Leucio (Ce) Info: 0823.873155; 800.411515 www.sanleucionline.it Orari: mar chiuso. Lun-dom h.9.30-18.30. Biglietti: 6 euro; scolaresche 3 euro. Opening hours: Tue closed; Mon-Sun h.9.30-18.30. Tickets: 6 euros; 3 euros for schools. Le antiche fabbriche della seta di epoca borbonica rivivono nello splendido complesso monumentale di San Leucio dove è possibile osservare gli strumenti originari del ‘700. The old manufactures of silk of the Bourbons live again in the beautiful Monumental Complex of San Leucio, where have been preserved the original engines dated back to 1700s.
Sun h.8.30-19; exhibitions: Mon-Sun h.8.30-18; gardens: Mon-Sun h.8.30-18. Tickets: all inclusive 6 euros; rolyal appartments 4,20 euros; gardens 2 euros; bikes 1 euro. Concessions over18-under25. Free admission under18 and over65 and for Umanistic Faculties students. Costruita per volere di Carlo III di Borbone nella piana di Caserta su progetto del Vanvitelli, accando agli appartamenti storici, che retituiscono i fasti dell’antica corte borbonica, ha degli splendidi giardini che sono l’aspetto più scenografico del complesso. Disseminati di fontane e cascate, sono ricchi di statue realizzate dai più noti scultori dell’epoca. Built under Charles III of Bourbon after a project of the architect Vanvitelli, besides the royal appartments, which give a clear idea of the magnificence of Bourbons’ courts, the most spectacular element of the complex are the gardens. Scattered with fountains and cascades, they are rich in statues realized by the most famous sculptores of the time. CAPUA Museo Provinciale Campano di Capua
Reggia di Caserta
Corso Pietro Giannone, 1- Caserta Info: 0823.448084; 0823.277380 www.reggiadicaserta.org Orari: mar chiuso. Appartamento: lun-dom h.8.3019; mostre: lun-dom h.9-18; giardini: lun-dom h.8.30-18. Biglietti: cumulativo 6 euro; appartamenti 4,20 euro; giardini 2 euro; bicicletta 1 euro. Riduzione per giovani dai 18 ai 25 anni e per i docenti delle scuole statali. Gratis per under18 e over65 e per gli studenti universitari di facoltà umanistche. Opening hours: Tue closed; royal appartment: Mon-
Via Roma, 66 - Tel. 0823.620035 Lun chiuso. Mar-sab h.9-13.30; dom h.9-13 Biglietto: euro 4,13; gratis under18 e over65; riduzioni per Touring Club, Icom, Artecard e gruppi (min 10 persone) Mon closed. Tue-Sat h.9-13.30; Sun h.9-13 Tickets: euros 4,13; free admission under18 and over65; concessions for Touring Club, Icom, Artecard and groups Principale museo storico della Campania, presenta la più importante collezione al mondo di Matres Matutae, la famosa madri rinvenute nell’antica Capua. Oltre alla sezione archeologica, comprende una ricca sezione medievale ed anche un’importante biblioteca. Main historical museum of Campania Regione, it hosts the most important collection of Matres Matutae of the world. Besides the archaeological section, the museum hosts a rich section dedicated to the Middle Age and a very important library.
musei 97
gli alberghi di Charme
Charme è distribuito in omaggio nelle camere di 162 alberghi a 4 e 5 stelle. Ecco l’elenco.
NAPOLI ***** GRAND HOTEL VESUVIO GRAND HOTEL PARKER’S HOTEL ROMEO **** AMERICAN HOTEL HOTEL ART RESORT HOTEL BRITANNIQUE CARAVAGGIO HOTEL RESIDENCE CASALE DA PADEIRA AMALFI-RAVELLO ***** L HOTEL PALUMBO PALAZZO CONFALONE ***** HOTEL VILLA CIMBRONE HOTEL SANTA CATERNIA GRAND HOTEL CONVENTO DI AMALFI **** HOTEL LA CONCA AZZURRA HOTEL BONADIES HOTEL GIORDANO HOTEL MARMORATA HOTEL RUFOLO HOTEL VILLA FRAULO HOTEL VILLA MARIA HOTEL MARINA RIVIERA HOTEL RESIDENCE HOTEL MIRAMALFI HOTEL LA BUSSOLA GRAND HOTEL EXELSIOR CAPRI ***** CAESAR AUGUSTUS HOTEL CAPRI PALACE HOTEL J. K. PALACE CAPRI TIBERIO PALACE RESORT VILLA MARINA CAPRI HOTEL
COSTANTINOPOLI 104 HOTEL EXCELSIOR H2CHOTEL AMBASSADOR HOLIDAY INN NAPLES HOTEL MAJESTIC RENAISSANCE MEDITERRANEO ANGIOINO CENTRO HOTEL FERDINANDO II MERCURE NAPOLI GARIBALDI MILLENNIUM GOLD HOTEL
HOTEL MIRAMARE MONTESPINA PARK HOTEL GRAND HOTEL ORIENTE HOTEL REAL ORTO BOTANICO LA CILIEGINA - LIFESTYLE HOTEL LE CHEMINÉE BUSINESS HOTEL SUITE ESEDRA PALAZZO ALABARDIERI PALAZZO CARACCIOLO HOTEL NAPLES HOTEL NUVÒ
PALAZZO DECUMANI PALAZZO TURCHINI BEST WESTERN HOTEL PARADISO HOTEL RAMADA RANCH PALACE HOTEL HOTEL RELAIS POSILLIPO ROYAL CONTINENTAL HOTEL HOTEL SAN FRANCESCO AL MONTE BEST WESTERN HOTEL SAN GERMANO
HOTEL SAN PAOLO GRAND HOTEL SANT’ANGELO HOTEL SERIUS STARHOTELS TERMINUS HOTEL TERME DI AGNANO UNA HOTEL NAPOLI HOTEL VILLA CAPODIMONTE HOTEL SANTA BRIGIDA SUITES & RESIDENCE HOTEL
**** HOTEL ’A PAZZIELLA HOTEL CAPRI - SCIPIONE HOTEL EXCELSIOR PARCO HOTEL VILLA BRUNELLA HOTEL LA FLORIDIANA HOTEL LA PALMA CAPRI HOTEL LA RESIDENZA HOTEL LUNA HOTEL MAMELA HOTEL REGINA CRISTINA RELAIS MARESCA HOTEL SAN MICHELE BEST WESTERN HOTEL SYRENE
COSTIERA SORRENTINA
HOTEL CORALLO HOTEL CRISTINA CROWNE PLAZA STABIAE GRAND HOTEL DE LA VILLE GRAND HOTEL FLORA BEST WESTERN HOTEL LA SOLARA HOTEL DELFINO HOTEL ELISEO PARK’S GRAND HOTEL EUROPA PALACE HILTON SORRENTO PALACE IMPERIAL HOTEL TRAMONTANO JOHANNA PARK HOTEL LA MINERVETTA HOTEL LA RESIDENZA BOUTIQUE SPA LA SERRA MICHEANGELO HOTEL HOTEL MINERVA HOTEL GRAND PRESIDENT GRAND HOTEL RIVIERA HOTEL RESIDENCE ROTA SUITES GRAND HOTEL ROYAL GRAND HOTEL VESUVIO
GRAND HOTEL DUE GOLFI MAJESTIC PALACE HOTEL HOTEL MEDITERRANEO GRAND HOTEL PARCO DEL SOLE VILLA GARDEN HOTEL PANORAMA PALACE HOTEL NASTRO AZZURRO RESORT GRAND HOTEL MOON VALLEY HOTEL SCRAJO TERME SEA CLUB CONCA AZZURRA RESORT H. HERMITAGE & VILLA ROMITA HOTEL PRESTIGE ART HOTEL GRAN PARADISO
COSTA SUD NAPOLI **** RELAIS VILLA SIGNORINI MIGLIO D’ORO PARK HOTEL RESIDENCE VILLA LUISA HOTEL PALMA HOTEL MAIURI HOTEL POMPEI RESORT HOTEL FORUM SAN NICOLA PARK HOTEL HOTEL GLI DEI
***** GRAND HOTEL ANGIOLIERI HOTEL BELLEVUE SYRENE GRAND HOTEL COCUMELLA GRAND HOTEL EXCELSIOR VITTORIA HOTEL PARCO DEI PRINCIPI CAPO LA GALA HOTEL GRAND HOTEL LA PACE **** HOTEL ALBATROS SORRENTO MAR HOTEL ALIMURI SPA HOTEL ALPHA GRAND HOTEL AMBASCIATORI GRAND HOTEL AMINTA HOTEL ANTICHE MURA GRAND HOTEL ATLANTIC PALACE HOTEL BELAIR HOTEL BRISTOL SORRENTO GRAND HOTEL CAPODIMONTE HOTEL CARLTON INTERNATIONAL HOTEL CARAVEL HOTEL CENTRAL SORRENTO GRAND HOTEL CESARE AUGUSTO HOTEL CONCA PARK HOTEL CONTINENTAL
POSITANO ***** HOTEL COVO DEI SARACENI HOTEL LE SIRENUSE HOTEL LE AGAVI **** HOTEL BUCA DI BACCO HOTEL EDEN ROC SUITE HOTEL L’ANCORA HOTEL MARINCANTO HOTEL MIRAMARE HOTEL BEST WESTERN PASITEA HOTEL PALAZZO MURAT HOTEL POSEIDON HOTEL VILLA FRANCA HOTEL DOMINA ROYAL