indennità sindaci pro migranti

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SABATO 25 gennaio 2014

l’ora della calabria

P I A N A

banche e usura I sindaci della Piana promettono di versare alla Diocesi un loro “stipendio” mensile per l’assistenza dei migranti, ma poi se ne scordano o li ricavano da fondi del bilancio comunale. Ma andiamo con ordine. I sindaci dell’associazione Città degli ulivi si trovavano elencati nel messaggio di promemoria del vescovo Milito, di ferragosto 2013, sul tema della povertà, con chiaro riferimento alle condizioni dei migranti della piana di Gioia Tauro. «I poveri nuovi, quali si configurano presso di noi anche gli immigrati, e i nostri poveri, più vicini perché stabilmente residenti nella Piana, restano presenti nelle attenzioni delle ultime giornate terrene di Gesù e consegnati al futuro della Chiesa» diceva il vescovo nel documento, annunciando che al fondo di solidarietà avrebbe contribuito «la compartecipazione di sindaci della Piana: di sindaci, che – memori dell’impegno assunto, cioè della cessione di una indennità mensile da parte loro – con comunicazione ufficiale, firmata dal Presidente dell’Assemblea e dal Presidente del Comitato Associazione Città degli Ulivi, intendono onorare le promesse fatte. Sono i sindaci di: Candidoni, Cittanova, Cosoleto, Delianuova, Feroleto della Chiesa, Galatro, Giffone, Melicuccà, Melicucco, Molochio, Oppido Mamertina, Palmi, Polistena, Rizziconi, Rosar- ciali e straordinari, contino, San Giorgio Morgeto, San nuando a svolgere la propria Pietro di Caridà, San Proco- opera, frutto di quella genepio, Sant’Eufemia d’Aspro- rosità, virtù preziosissima monte, Santa Cristina delle nostre genti». Quindi il d’Aspromon31 agosto te, Scido, SeI sindaci di San scorso, con minara, Sernota, il Giorgio e Scido una rata, Sinopovescovo coli, Terranova pagano di tasca municava ai S.M., Varaprimi cittadipropria ma in podio». I sinni le modalimisura minore daci, dunque, tà l’oggetto avrebbero delle donadovuto rinunciare ad un’in- zioni, indicandone la causale dennità mensile, per sostene- in “Indennità sindaci Assore «la posizione della Chiesa ciazione Città degli Ulivi pro diocesana che non cercherà, immigrati”, con conferma di né ricorrerà ad interventi spe- rendicontazione. Subito do-

Nesci (M5S): inascoltate le denunce di De Masi

Migranti, i sindaci promettono sacrifici poi paga il Comune... Impegno di versare uno stipendio alla Diocesi ma i pochi a versare attingono al Bilancio po la nota del Vescovo, il presidente dell’assemblea dell’associazione, Salvatore Foti, trasmetteva una bozza di delibera a tutti i comuni per la concessione di un “contributo solidarietà per campo migranti” a favore della Diocesi. Atto, questo, che non sortisce grandi effetti e, addirittura, porta “fuori strada” alcuni sindaci che deliberano con fondi di bilancio, Con nota del 15 gennaio l’economo diocesano richiama la caritatevole attenzione dei primi cittadini, «ricordando che i versamenti sono legati alle indennità spettanti ai sindaci e

non a contributi comunali», per quel principio sopra detto, elencando i sette comuni che hanno versato somme per un totale di 3mila 400 euro. Si tratta di Galatro, Varapodio, San Giorgio Morgeto, Molochio, Melicuccà, Delianuova, Scido. In cinque, appunto, hanno attinto ai fondi comunali, mentre i sindaci di San Giorgio Morgeto e Scido hanno scelto la strada dell’ “offerta personale”, senza alcun atto comunale, ma versando di tasca propria una quota inferiore alla loro indennità mensile. Salvatore Larocca

I parlamentari “grillini” calabresi tornano ad interessarsi della vicenda dell’imprenditore rizziconese Antonino De Masi, per la Cassazione vittima di usura bancaria, che nei giorni scorsi ha inviato ai parlamentari italiani ed europei una richiesta d’intervento urgente sul sistema nazionale del credito bancario, allegando documenti coprovanti gravi reati a danno dell’utenza. «Dopo l’usura subita – denunciano i parlamentari Dalila Nesci e Riccardo Nuti – l’imprenditore sta chiudendo le sue aziende, che non erano affatto in crisi». Dopo un’analoga denuncia di De Masi nell’aprile del 2013, i Cinque Stelle, su iniziativa della deputata Dalila Nesci, presentarono alla Camera un’interrogazione firmata da altri sessanta deputati, sollevando, tra l’altro, la necessità di una commissione parlamentare d’inchiesta sui crimini bancari. La deputata Dalila Nesci illustrò poi alla Camera un’interpellanza La deputata urgente diretta al mini“grillina”: stro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, ma mancano rispose il sottosegretario i giusti controlli alla Salute Paolo Fadda sulle banche (Pd), per il quale il sistema di vigilanza è autonomo e funziona bene. In seguito alla recente richiesta di De Masi, Nesci dichiara: «Pare che a nessuna forza politica interessi ricostruire la verità dei fatti. Non si tratta solo del caso di De Masi. Il problema della speculazione da parte delle banche è reale, esistono sentenze penali e civili. È improrogabile che il parlamento eserciti un controllo sull’operato delle banche, a garanzia degli interessi di tutti». Mentre il “collega” Riccardo Nuti, presidente del gruppo Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati, afferma: «È una battaglia che abbiamo intrapreso e che continueremo, perché imprenditori e cittadini non possono essere lasciati da soli contro le banche, che dovrebbero concorrere alla ripresa dell’economia e invece- conclude il parlamentare “grillino” carte alla mano, spesso si comportano peggio degli usurai e con il tacito consenso della politica». r. p.

termovalorizzatore

Integrativo, intesa a metà

Ok dell’azienda sulla reperibilità ma resta il nodo buoni pasto GESTIONE A TEMPO L’impianto di Gioia Tauro

Continua ad opporre “resistenze” sul contratto integrativo, l’azienda lametina Ecologia Oggi, che gestisce il termovalorizzatore di Gioia Tauro oltre agli altri impianti del sistema rifiuti “Calabria Sud”. Ieri il nuovo incontro in Confindustria con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil (rispettivamente Mina Papasidero, Giuseppe Larizza e Giuseppe Rizzo) ma con un’intesa definitiva che, dopo diverse ore di discussione, non è ancora arrivata. I sindacati, per il momento, sembrano aver strappato un ottimo risultato per quanto riguarda la reperibilità: con due settimane di re-

peribilità, un lavoratore potrebbe arrivare a percepire 350 euro in più in busta paga. Sindacati e azienda, in questo senso,

sembrano avere raggiunto l’intesa anche sul periodo pregresso da pagare secondo le modalità concordate. Mentre l’intesa

non è ancora arrivata sui buoni pianti dalla fine del 2012, sempasto. I sindacati insistono per bra avere avuto conseguenze una quota di cinque euro da ora anche da un punto di vista sinin avanti, a costo di avere rico- dacale, cioè sul trattamento nosciuto per i lavoratori un pe- economico dei lavoratori. Il riodo minore di pregresso. contratto integrativo che vigeMentre l’azienda, dal canto suo, va durante la gestione Veolia è vorrebbe riconoscere più mesi venuto a cadere, e i lavoratori pregressi, ma hanno visto così pagando d’ora Ieri incontro in diminuire i solin avanti un di in busta paga Confindustria buono pasto di rispetto a quelle tre euro. Insomtra i sindacati e “voci accessoma, una trattatirie” che prima la dirigenza di va lunga e sfierano garantite. Ecologia Oggi brante, come Dunque si è agsempre avviene giunta sofferenin uesti casi, con i sindacati che za a sofferenza per il personale, la prossima settimana ascolte- già preoccupato per la grande ranno i lavoratori in assemblea incertezza che caratterizza il loper poi tornare al tavolo con ro futuro, e che è dovuta appunl’azienda. Ma è una trattativa to alla mancanza ancora di una che sembra confermare anche gestione definitiva degli imun altro dato. Il regime “tempo- pianti. raneo” della gestione di EcoloFRANCESCO RUSSO gia Oggi, affidataria degli imf.russo@loradellacalabria.it


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