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VENERDÌ 18 aprile 2008

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calabria

ora

P I A N A

Quelle grane per Romeo che vengono da lontano Taurianova, cronistoria dei debiti denunciati dalla Corte dei revisori dei conti, ribadendo anche le possibili responsabilità penali che po«Il conto del patrimonio trebbero avere in caso di relativo all’anno 2005 non omissioni nella rendicontarisponde al criterio di verizione di gestione. Non sadicità ed integrità». Così la rebbe stato rispettato il prinCorte dei Conti si pronuncipio di pareggio del bilancia in una delibera, la n. cio e che «il disavanzo al 31 26/2007, e ciò potrebbe esdicembre 2005 ammontava sere solo l’inizio di quanto a 960.000euro», oltre ad uno potrebbe accadere negli an«scoperto per anticipazioni ni a venire a Taurianova. di 1.072.417euro». Il debito di 1.263.174,95 Rocco Biasi Anche i cosiddetti “derieuro nei confronti del Com- Domenico Romeo vati” con le operazioni di missariato delegato per (scambio dei flussi di l’emergenza ambientale, è Il debito di più di un milione di euro con il swap cassa), in cui per tale operasolo un altro tassello di una commissario per l’emergenza ambientale zioni sia «i revisori che il resituazione finanziaria-economica difficile per la città. sarebbe solo il primo tassello del problema sponsabile finanziario non hanno inteso fornire nessun È un’eredità pesante quella che il sindaco Domenico della magistratura contabi- pronuncia e, quindi, di chiarimento». Ma ecco il Romeo dovrà gestire, e chis- le, in cui si dedurrebbe che «sentire dichiarare l’obbligo punto più in evidenza, «Il sà, se in virtù delle capacità la situazione “precaria” del del Comune di Taurianova conto del patrimonio chiuamministrative che ha al comune di Taurianova risa- ad adottare talune necessa- de con una variazione annegativa di suo fianco, sarà in grado di le alla rendicontazione per rie misure consequenziali al ch’essa affrontarla. Sono molti gli l’anno 2005. E dai diversi fine di porre rimedio ai ri- 3.650.000euro» oltre anche interrogativi che meritereb- moniti indirizzati al sinda- sultati della gestione espo- ad «un saldo negativo di co di allora sti nel rendi1.072.000eubero delle riRocco Biasi conto ro ed un sposte artiper La Corte: «Il conto Chiesto più volte ed al presi- l’anno peggioracolate, serie del patrimonio al Comune di dente dei re- 2005». mento dele precise, visori dei l’equilibrio specie per riLa Corte 2005 non adottare misure conti, Ci- fa leva su dieconomico spetto ai tanrisponde al criterio priano Scar- verse senper rimediare ai di ti cittadini di veridicità» fò, nonché al tenze, che ri- risultati di gestione 1.925.000euvenuti a coresponsabile chiamerebro» e dove noscenza di questa difficoltà economico, del servizio finanziario del- bero responsabilità penali l’equilibrio economico «è non per altro per sapere l’epoca, Carmela Parrello, ed oggettive, come chi com- un obiettivo essenziale ai fil’utilizzo e quindi della ge- come poi d’altronde si evin- mette «falso ideologico» e ni della funzionalità dell’enstione negli anni passati del ce dal documento. nello specifico caso il pub- te». Le risposte, con ogni evi- blico funzionario che «muta La deliberazione chiude denaro pubblico. Le riflessioni degli ultimi denza, non avranno soddi- gli elementi del rendiconto» con una precisa accusa: «Il dieci anni di storia ammini- sfatto il magistrato relatore e delle varie responsabilità conto del patrimonio relativo all’anno 2005 non risponstrativa taurianovese non Quirino Lorelli, che ha ri- che gli competono. farebbe presagire nulla di chiesto al presidente della Tale situazione aveva im- de al criterio di veridicità ed buono. Una situazione fi- sezione di controllo un defe- posto alla Corte dei Conti di integrità». Giuseppe Larosa nanziaria precaria che si rimento della questione per effettuare una verifica anali(1 - continua) evincerebbe dai documenti l’adozione di una specifica tica del rendiconto da parte

TAURIANOVA

SERRATA E CANDIDONI

Dopo il voto Vinci e Aruta pensano ai nomi per le loro giunte

Archiviata la tornata elettorale che vedeva impegnati anche i due piccoli centri pianigiani di Serrata e Candidoni per il rinnovo dei rispettivi consigli comunali, è gia tempo di bilanci per i dei due sindaci eletti per quanto riguarda la campagna elettorale passata, con la mente già ricolta alla formazione delle rispettive giunte municipaMarcello Aruta Salvatore Vinci li. Come già noto, a Serrata è stato eletto Salvatore Vinci, qua- tutti questi anni hanno lavorato per rantenne, ingegnere civile, libero pro- Serrata. «Sapevamo - ha dichiarato fessionista, per la prima volta in po- Vinci - che avremmo avuto una bella litica. Proposto come capolista nella affermazione ma siamo andati oltre compagine che ha visto Rocco De- le aspettative». Ed è effettivamente marco sindaco nelle due ultime con- tanto il margine registrato tra le due siliature, il giovane professionista ha liste. Centosei voti di scarto che è il voluto ribadire l’ottimo lavoro svolto doppio esatto dei cinquantatre voti in questi anni a Serrata da chi lo ha di differenza nelle ultime elezioni. preceduto e che la sua candidatura è Per la formazione della giunta, il neo stata voluta per dare continuità a sindaco conferma che deve ancora quanto si è fatto. Riconoscimento al- «sentire il gruppo e che i nomi dei la serietà e all’impegno di quanti in futuri amministratori saranno il frut-

to di una decisione collegiale». Più complessa di come invece si poteva prevedere la questione a Candidoni. La mancanza di un’opposizione, e quindi di una lista avversaria, aveva costretto gli uscenti alla formazione di due schieramenti, comunque espressione della stessa coalizione, per non rischiare di invalidare le elezioni. Ad un certo punto, però, qualcuno si sarebbe messo a fare campagna elettorale, creando non pochi problemi alla maggioranza. Conclusosi, comunque, favorevolmente, con buon margine, per Marcello Aruta, quarantatreenne funzionario del patronato Cisal-Cisl, che si vede riconfermato alla carica di primo cittadino. «Qualche giorno ancora - ha detto Aruta - e dovremmo sapere i nomi della mio prossimo esecutivo». SALVATORE LAROCCA piana@calabriaora.it

Il Municipio di Taurianova

PRE-DISSESTO A GIOIA TAURO

Dalbis: «Il sindaco scarica sugli altri la sua incapacità» «Il sindaco pensa a scaricare sugli altri la sua inefficienza e incapacità, ha incominciato con l’ex vicesindaco, nel silenzio politico più assoluto, e continua con i dirigenti comunali, dimenticando che tutto passa dalla giunta». E’ quanto dichiara il vicepresidente del consiglio comunale di Gioia Tauro, Donato Dalbis, consigliere del Partito democratico. Dalbis attacca a muso duro il comportamento del primo cittadino Giorgio Dal Torrione in riferimento al pre-dissesto finanziario in cui versa il comune e lo fa partendo dai punti discussi durante l’ultimo consiglio comunale e proposti proprio dal gruppo consiliare di cui fanno parte anche Giovanni Trunfio e Domenico Corio. «Le nostre sono state richieste politiche suffragate da riscontri puntuali e imparziali, la richiesta di abbassare le tasse di competenza comunale l’abbiamo sostenuta indicando anche dove reperire le provviste economiche, vista la condizione finanziaria del noDonato Dalbis stro comune e tenendo conto delle relazioni in nostro possesso da dove si evince una serie di irregolarità contabili, spese superflue, per non dire folli ed omissioni, queste ultime riferite alla relazione dell’avvocato Bochicchio, dirigente dei servizi ispettivi di Finanza Pubblica, e alle delibere della Corte dei Conti del 2006 e del 2007, che non sono state consegnate al consiglio comunale dal sindaco Giorgio Dal Torrione, nonostante vi sia stato un ordine ben preciso da parte del tribunale». «Per la tassa sui rifiuti bisognerebbe usare - prosegue Dalbis - la royalty del termovalorizzatore. La riduzione dell’addizionale Irpef si potrebbe ricavare dai tagli alle spese che a nostro avviso è necessario effettuare». «Sopravviviamo in una città completamente ferma, immobile, con cantieri e opere incompleti, per non parlare dei milioni di euro portati a Gioia dalla prima giunta Dal Torrione. Aquesto proposito – sostiene il consigliere di minoranza – c’è da precisare che sono milioni di euro di debiti per la città, per opere che sicuramente non l’hanno migliorata, non sono milioni di euro a costo zero». Quella di Dalbis è una disamina di molteplici aspetti che attanagliano la città. «Abbiamo interi quartieri nel degrado più totale, basta andare nelle periferie, Marina, Monacelli, Petrace e per ultimo come fiore all’occhiello il quartiere Fiume, dove i topi passeggiano per le strade, le zanzare sono arrivate con largo anticipo, non si è provveduto né alla disinfestazione né alla sua pulizia, nonostante l’impegno del presidente del consiglio provinciale Giuseppe Giordano che è riuscito a trovare i fondi, a costo zero, per la pulizia, si tratta di 10 mila euro. L’amministrazione - dichiara Dalbis - ha la delibera della giunta provinciale dal dicembre 2007. Gioia si riduce ad essere solo via Roma, via Serra, via Veneto e via Tripodi, solo in queste vie è consentito alla spazzatrice di spazzare, per il resto c’è la buona volontà dei cittadini». «Non è questo il modo di amministrare – prosegue Dalbis – non è questa la città che ogni cittadino si aspettava, una città che avrebbe dovuto esplodere per la vicinanza del porto, ma d’altra parte il nostro primo cittadino come ha inciso nelle importanti decisioni assunte a riguardo? Lui fa populismo e campagna elettorale, non si informa. Per il porto sono stati stanziati milioni di euro ma lui non lo sa». «E’ sindaco da ben 7 anni – conclude Dalbis – e visti i risultati ci auguriamo che prenda atto della situazione e lasci la città libera di scegliere qualcun altro per farsi amministrare e, stia tranquillo, ci sarà chi prenderà il suo posto e sicuramente farà meglio di quanto ha fatto lui fino ad oggi anche se l’eredità che gli lascia è molto pesante». Flavia Amato


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