DOMENICA 30 marzo 2014
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l’ora della calabria
P I A N A
PALMI
Nel protocollo quote rosa sotto le travi della Varia In arrivo le “quote rosa” sotto le travi della Varia. È stato questo uno degli argomenti della riunione di ieri tra il sindaco Giovanni Barone e l’associazione ‘Mbuttatur. Motivo principale dell’incontro quello di concordare un protocollo d'intesa tra l'associazione e l'amministrazione comunale. Insieme al sindaco ed ai rappresentanti delle contrade cittadine erano presenti anche il presidente del consiglio comunale Gaetano Muscari ed i consiglieri Antonino Randazzo e Carmelo Ciappina. I Punti salienti del protocollo sono la gestione della scasata e del traino, l'ingresso del presidente dell'associazione nel direttivo del comitato Varia, la composizione delle stanghe e l'apertura verso il mondo femminile all'interno delle corporazioni, fortemente voluta dal Sindaco. Durante l’incontro le parti si sono confrontate su una prima bozza del protocollo. Gli ‘mbuttaturi chiedono di poter gestire le fasi della scasata e del traino, compresa la selezione dei giovani che andranno alle corde e sotto la grande macchina a spalla. Su questo punto il sindaco ha espresso la volontà di aprire la partecipazione anche alle donne, ed a coloro i quali non possono essere presenti sul territorio durante tutto l'anno. «Ritengo indispensabile – ha detto Barone - che si debba dare a tutti l'opportunità di poter spingere la Varia, ai palmesi che vivono all'estero per esempio, o magari, anche a quelle donne che, coraggiosamente, volessero mettersi in gioco sotto le stanghe. Sono certo che questi ragazzi volenterosi – ha aggiunto riferito ai rappresentanti degli ‘mbuttaturi - dimostreranno ancora una volta il loro grande cuore e sapranno trovare giuste soluzioni». Durante l'incontro il sindaco si è impegnato a nominare il Presidente neoeletto degli ‘mbuttaturi quale membro del direttivo del comitato Varia. «Gli ‘Mbuttaturi – ha aggiunto Randazzo - rappresentano non solo il motore della Varia ma anche il cuore pulsante di un'intera Città». Mentre Ciappina ha espresso «entusiasmo per questa rinnovata associazione che, d'intesa con l'amministrazione comunale, ha intrapreso un percorso virtuoso per il rilancio della festa della Varia». r.p.
“Sinistra in movimento” Valori per cambiare il territorio Nuova realtà lanciata dal consigliere provinciale Giuseppe Longo In un momento buio per la politica calabrese qualcosa “ancor si muove”, verrebbe da dire guardando nascere il laboratorio politico-culturale “Sinistra in movimento”. Principio fondante dell’iniziativa sono l’unità e pluralità decisive per la difesa del territorio. Intenti nobili che s’intravedono, svincolati da logiche partitiche, indirizzati al territorio inteso non come aree da conquistare ma appartenenza da difendere e valorizzare, che riportano, nella sua essenza, al senso ultimo della politica. È il consigliere provinciale Giuseppe Longo a Un laboratorio darne comunicazione ufficiale, nella politico-culturale veste di coordinatore di una cordata di personalità già operanti, a diverso per valorizzare titolo, nella cosa pubblica della prole “forze” vincia Reggina. «Dopo una serie di dalla Piana incontri svoltisi lungo tutto il territorio provinciale - scrive Longo - nasce il laboratorio politico-culturale Sinistra in Movimento. Ispirato ai principi fondamentali della Costituzione italiana, è una libera associazione di donne e uomini che credono nei valori universali di Solidarietà, Giustizia, Libertà, Uguaglianza e Cultura, e perseguono il riscatto delle classi più povere. Con l’obiettivo della valorizzazione e della aggregazione delle ricchezze culturali, intellettuali, sociali e umane dei popoli meridionali, Sinistra in Movimento si promette di agire in tutto il territorio calabrese per difenderne l’ambiente e il territorio, favorirne lo sviluppo economico e preservarne la storia, le identità dei popoli oppressi e subalterni, contrastando ogni forma di
emarginazione». La necessità del progetto, si legge, nasce «dall’innegabile smarrimento in cui versa il centrosinistra e la sinistra italiana». L’Associazione annovera tra i suoi fondatori noti esponenti delle forze politiche del centrosinistra, pur non richiamandosi ad alcun partito attualmente presente sullo scenario nazionale. Tra i componenti si evince la «presenza di sindaci, consiglieri comunali, attivisti, liberi cittadini, altre energiche personalità istituzionali e politiche del territorio». Obbiettivo: «crescere ancora, radicandosi in tutta la Provincia di Reggio Calabria, attraverso l’aggregazione delle forze più sane della regione, finora isolate e soffocate da una politica autoreferenziale e assai poco partecipativa». Un qualcosa che si allontana dagli schemi classici proposti e riproposti dalle logiche partitiche, con i noti risultati per la Piana di Gioia Tauro. Certamente non antipolitica, non “contro” comunque, ma politica al servizio, impegno costruttivo che pone il territorio, e i suoi cittadini, nelle sue priorità. Questi i componenti: Giuseppe Longo, Pasquale Aquino, Salvatore Costantino, Antonio Bottiglieri, Giuseppe Scandinaro, Vincenzo Papasidero, Rosario Mandaglio, Enzo Infantino, Antonio Mallamaci, Laura Cirella, Mimma Sprizzi, Antonio Baglio, Mimmo Ceravolo, Rosario Rocca, Salvatore Fuda, Mario Sprizzi, Giovanni Maiolo, Maurizio Mallamaci, Mafalda Pollidori, Walter De Fiores, Maurizio Zavaglia, Antonio Larosa, Ernesto Romeo, Gildo De Stefano, Michele Filippo Italiano. Salvatore Larocca
ATTIVI Una veduta della Piana; In piccolo da sinistra Longo; Mimma Sprizzi e Costantino
Oppido, inaugurata la nuova Sala vescovile del santuario Presenti al taglio del nastro il presidente della Provincia Raffa ed il sindaco Barillaro La storia religiosa di Oppido Mamertina è legata al culto di Maria Santissima Annunziata, patrona della città e della Diocesi di Oppido-Palmi. La celebrazione eucaristica della solennità dell’Annunciazione è stata presieduta dal vescovo Monsignor Francesco Milito. Al termine della funzione religiosa, la Madonna è stata portata in processione per le vie del paese. Il 25 marzo di quest’anno passerà alla storia perché la Sala vescovile della comunità, nata durante il ministero episcopale esercitato dal 1937 al 1951 da monsignor Nicola Canino, ha iniziato un nuovo corso, grazie allo zelo pastorale di monsignor Francesco Milito. Nella cerimonia inaugurale, il rettore del Santuario don Letterio Festa ha definito la
sala «uno strumento utile alla nuova evangelizzazione». Il sindaco Bruno Barillaro, dopo aver espresso la sua gratitudine, ha donato al vescovo Milito una targa. Il pre-
sidente della provincia Giuseppe Raffa insieme all’assessore Domenico Giannetta e al vicepresidente del consiglio Giuseppe Saletta, ha regalato a Monsignor Milito un «collage fotografico» dell’incoronazione della Madonna di San Procopio. L’artista Adalgisa D’Ortona ha spiegato il significato delle pale commemorative “Oppido e l’Annunziata” offerte dal Comune e collocate all’interno della sala, decorata in passato dal pittore Diego Grillo. Monsignor Francesco Milito ha concluso con queste parole: «Le cose belle vanno sempre coltivate e mantenute e la sala vescovile della comunità è una realtà di chiesa e una realtà civile». Francesca Carpinelli