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DISTRIBUZIONE NAZIONALE GRATUITA

moda cinema spettacolo www.slideitalia.it - Novembre 2014 - N.54

MISS REGINETTA D’ITALIA 2014

GIORGIA ARIU A TU PER TU CON LA VINCITRICE

RIVOLUZIONE DISCOGRAFICA

U2, GRATIS! MARCO ANELLI

“LA MIA CGTV CHANNEL” NUOVA RUBRICA SU SLIDE

MICHELLE PR

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Tra le più amate dagli italiani

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DI NUOVO SPOSA, DI NUOVO MAMMA

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SLIDE 54 - NETWORK MAGAZINE - NOVEMBRE 2014 - WWW.SLIDEITALIA.IT - COPIA OMAGGIO

IL NUOVO ALBUM LIBERO PER APPLE



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Editoriale La splendida Michelle Hunziker Hunger Games Giorgia Ariu è Miss Reginetta d’Italia 2014 Marco Anelli presenta CGTV Channel Tokio Hotel Baia Imperiale U2 il nuovo discusso album Gilberto Mazzi: “mille lire al mese” Duras Mon Amour Indimenticabile: Mia Martini Fashion Blogger Slide Rubrica “Dans la valise” Rubrica “Il Motivatore” Rubrica “Psike” Stranezze dal mondo Rubrica “Parliamo di libri” Rubrica “FOOD4You” Rubrica “Turismo e non solo” Enjoy Television Super Classifica Slide Roma Web Fest Quando le mani invecchiano Rubrica “Cinema Movie” Rubrica di satira Cani e Gatti TV Channel Oroscopo

Novembre 2014 2



Editoriale

Nadia Bengala

Direttore Responsabile Buona giornata gente, amici e lettori di Slide. Siete abituè o casualmente è la prima volta che vi trovate sotto gli occhi questa rivista? Poco importa, l’importante è che dopo ci ritroviamo ancora amici! Sarà la mia generazione un poco viziata dai testi di Battisti-Mogol?.... Leggevo ultimamente la lettera di una ragazza di 19 anni che affermava di vedere nei suoi coetanei, come in alcuni adulti, una mancanza di contenuti e superficialità, uniti alla mancanza di onestà. Se qualcuno se ne accorge allora qualcuno con la testa sana esiste, ergiamo questi, come un esempio per gli altri. Mi ha fatto sorridere quando dice in un passaggio della lettera, che molti genitori prendono monolocali ai figli come fossero un paio di scarpe con l’idea che questi possano studiare con il pensiero di laurearsi. Spesso ho trovato ragazzi e ragazze che lavorano in pub, ristoranti e solitamente ho notato che sono quelli che se iscritti all’università, studiano e danno più esami rispetto a chi si trova tutto pagato. Potrei risultare noiosa e impopolare, ma vorrei fare una piccola critica a questa divulgata mania di tanti ragazzi viziati ad avere tutto all’ultimo grido, come per esempio l’ultimo iPhon a prezzi esagerati per essere super tecnologici e per ritrovarsi a sprecare il tempo a utilizzare il più delle volte esclusivamente i giochi di questo aggeggio? E’ ridicolo! La vera comodità è avere a portata di mano funzioni per il lavoro e lo studio come la gestione della casella email, iBook, tv, giornale, ma questo non può diventare una schiavitù ... Se si concede troppo ai ragazzini o meglio agli adolescenti, non creiamo una buona società, perché è importante che i ragazzi diano un valore ai soldi. Le cose è giusto conquistarsele e meritarsele. Se questi giovani hanno tutto in modo facile, con altrettanta facilità saranno portati a distruggere o sperperare. Personalmente ritengo che oggi si sia persa di vista la realtà della vita sia per quanto riguarda il lavoro e anche per il senso morale. Leggere queste considerazioni nella lettera che ho letto, di una giovane ragazza quindi fa ben sperare, perché non tutti sono uguali e si può sempre migliorare. Dopo due secoli la filosofia di Kant, che pensa che il nostro agire debba essere qualcosa di giusto in modo universale sempre, è il giusto stimolo per far si che questo possa diventare il mezzo per una buona società, cerchiamo di ricordarlo più spesso. Un grande abbraccio e buon novembre a tutti.

Pina Li Petri

La psicologa delle Miss Ho presenziato come ormai da tre anni a questa parte, alla finale nazionale di Miss Reginetta d’Italia, accompagnando lo staff e le miss per la settimana dedicata all’evento. La kermesse si è felicemente conclusa il 13 settembre alla Baia Imperiale di Gabicce e anche quest’anno ho l’evento ha confermato la mia tesi e cioè che le ragazze che arrivano alla finale posseggono un’Autostima molto alta. L’Autostima infatti rappresenta una caratteristica fondamentale per il successo, è da considerarsi un valore da coltivare nella propria vita come essenza della persona per il raggiungimento dei propri obiettivi e dei propri sogni. L’Autostima altro non è che l’amore sano per se stessi, tanto è vero che la salute di una persona è correlata all’accettazione e alla cura di sé. Accettazione, dal mio punto di vista, vuol dire “amarsi solo perché si esiste”, a prescindere da ogni altra cosa. Avere cura di sé vuol dire che noi siamo le cellule che nutriamo con le sostanze che introduciamo dentro di noi, quindi chi si ama non assume cibi o altro che danneggiano il corpo; allo stesso tempo noi siamo le emozioni, lo stato d’animo e l’energia delle credenze, pensieri e parole che sono le memorie dei nostri primi sette anni di vita. Pertanto, se abbiamo credenze limitanti quali “non sono capace”, “non ci riuscirò mai”, “sono brutta/o”; pensieri negativi e pessimistici; uso di parole negative, è necessario riprogrammare queste memorie modificandole, perché anche se vorremmo con tanta motivazione realizzare i nostri sogni, l’inconscio sede di queste memorie cercherà di impedirlo. Ma noi possiamo riprogrammare il nostro inconscio utilizzando semplici ed efficaci tecniche, come quella del Training Autogeno. 4



Splendida Michelle Hunziker

Stupenda e simpatica.

E’ Michelle La bellissima, tra le piÚ amate dagli italiani


La Hunziker attira la simpatia di uomini e donne senza distinzioni, forse per la sua semplicità

a cura della redazione

M

ichelle Yvonne Hunziker (Sorengo, 24 gennaio 1977) è una conduttrice televisiva, attrice, modella e cantante svizzera naturalizzata italiana. Esordisce come modella negli anni novanta con una provocatoria campagna pubblicitaria per la biancheria intima Roberta, che mostrava solamente un primo piano dei suoi glutei. Dopo il matrimonio con il cantante italiano Eros Ramazzotti, viene notata da produttori italiani e debutta in televisione nel programma Paperissima Sprint di Antonio Ricci. Trova il successo conducendo il programma pomeridiano di Italia 1 Colpo di fulmine. Negli anni successivi, oltre a condurre trasmissioni per televisioni tedesche come Deutschland sucht den Superstar, format teutonico di Pop Idol, e svizzere, conduce Zelig, Festivalbar, Paperissima e Striscia la notizia. Nella seconda metà degli anni duemila debutta anche come attrice, come protagonista della sit-com televisiva Love Bugs, attrice per alcuni cinepanettoni al fianco di Christian De Sica, e di alcuni spettacoli teatrali con la Compagnia della Rancia. Pubblica anche un album musicale, Lole, di scarso successo commerciale e di critica. Nello stesso periodo conduce spettacoli televisivi quali il Gran premio dello spettacolo e l’edizione 2007 del Festival di Sanremo, entrambi accanto a Pippo Baudo. Nel settembre 2012 la rivista svizzera Bilanz colloca la Hunziker al primo posto nella lista delle donne più pagate di Svizzera e al sesto tra i più pagati in assoluto, con un reddito di 8,2 milioni di euro all’anno. Ma conosciamola meglio. Figlia di madre tedesca di origine olandese e di Rodolfo Hunziker, svizzero te7


Splendida Michelle Hunziker desco, morto nell’agosto 2001 all’età di 60 anni. Nel 1983 si trasferisce con l’intera famiglia da Sorengo (nella Svizzera italiana) a Ostermundigen, nei pressi della capitale Berna (nella Svizzera tedesca), dove frequenta le scuole elementari. Dopo la separazione dei genitori, si trasferisce con la madre e il fratello a Zuchwil, nel Canton Soletta. Nel 1993, a 16 anni, si trasferisce a Trebbo di Reno vicino a Bologna con la madre. Inizia il Liceo Linguistico “Malpighi” di Bologna ma poi decide di lasciare gli studi. Nel 1994 all’età di 17 anni Michelle parte per Milano alla ricerca di un lavoro nel campo della moda. Dopo alcuni “no” da parte di agenzie di moda come la “Fashion” e la “Why Not”, intrattiene anche un rapporto amoroso con il presentatore Marco Predolin e viene selezionata alla Riccardo Gay con la quale inizia a sfilare per firme importanti della moda come Giorgio Armani, Rocco

Barocco, La Perla. Sempre nel 1994 arriva seconda classificata al concorso di bellezza “Fotomodella dell’Anno”. Dopo alcuni periodi di sfilate, è testimonial per l’azienda di biancheria intima “Roberta” e riscontra un grande successo. Dopo un’apparizione nel 1995 nella trasmissione “Buona Domenica” condotta da Gerry Scotti, nel 1996 affianca Paolo Bonolis nella conduzione del programma “I cervelloni” in onda su rai 1. L’estate dell’anno successivo passa a Mediaset, prima su Canale 5 per condurre con il Gabibbo “Paperissima Sprint”, poi su Italia 1 per condurre la terza edizione di “Colpo di fulmine” nella stagione 1997/1998 fortunato programma pomeridiano, succedendo ad Alessia Marcuzzi. Partecipa poi alla miniserie televisiva “La forza dell’amore” con la regia di Vincenzo Verdicchi. All’inizio del 1997 decide di intraprendere la strada della recitazione


iscrivendosi alla scuola professionale del M.A.S di Milano diretta dalla coreografa Susanna Beltrami. Nel 1999, per la fondazione del primo canale televisivo privato svizzero TV3, Hunziker conduce il programma “Cinderella”, nel quale un parrucchiere, un truccatore e un esperto d’immagine aiutano una persona conosciuta e una scelta tra i telespettatori a trovare un nuovo aspetto. Nel 1998 presenta il conferimento della Goldene Kamera con Thomas Gottschalk, in onda su ZDF, la seconda rete tedesca. Nel 1999 conduce lo show “Michael Jackson & Friends”, a Monaco di Baviera, sempre con Thomas Gottschalk e su ZDF. Grazie ad apparizioni in talk show tedeschi e alla crescente popolarità è chiamata a condurre, con Thomas Elstner, il suo primo programma “Erstes Glück” (in onda su SWR/Das Erste), format che prevede l’intervista a personaggi dello spettacolo

riguardo alle loro prime esperienze amorose. Dato lo scarso successo, la trasmissione viene sospesa. Nel 1999 torna in Italia conducendo “La festa del Disco” con Pippo Baudo (Canale 5). Dal 1999 al 2001 presenta “Nonsolomoda”, programma in onda ogni domenica sera in seconda serata su Canale 5. Conduce anche “Donna sotto le stelle” (Canale 5) con Gerry Scotti, nonché “Tacchi a Spillo” (Italia1) con Claudio Lippi. Nel 2000 è coprotagonista con Alberto Tomba del film per il cinema “Alex l’ariete”, clamoroso flop di botteghino e di critica. Nel 2001 presenta lo show comico “Zelig”, in onda su Italia 1, con Claudio Bisio. Nello stesso anno presenta “Scherzi a parte” su Canale 5 e ottiene il “Premio Regia Televisiva” nella categoria Rivelazione dell’anno. L’anno successivo conduce il “Festivalbar” con Daniele Bossari e Alessia Marcuzzi e nel 2003 con Marco Maccarini.



Splendida Michelle Hunziker Trasmissioni Tv in Italia I cervelloni (Rai 1, 1996) Paperissima Sprint (Canale 5, 1997) Colpo di fulmine (Italia 1, 1997-1998) La partita del cuore (Rai 1, 1999) La festa del disco (Canale 5, 1999) Donna sotto le stelle (Canale 5, 2000) Tacchi a spillo (Italia 1, 2001) Nonsolomoda (Canale 5, 2000-2001) Zelig (Italia 1, 2000-2003; Canale 5, 2014) Scherzi a parte (Canale 5, 2002) Festivalbar (Italia 1, 2002-2003) Superstar Show (Italia 1, 2003) La fabbrica del sorriso (Canale 5, 2003) Striscia la notizia (Canale 5, dal 2004) Paperissima (Canale 5, 2004, 2006, 2008, 2010-2011, 2013) Chi ha incastrato lo zio Gerry? (Canale 5, 2005) Gran Premio Internazionale dello Spettacolo (Canale 5, 2006, 2008) Festival di Sanremo 2007 (Rai 1, 2007) Striscia la domenica (Canale 5, 20122014) Celebrity Fight Night (sky uno, 2014) Film Cinema Voglio stare sotto al letto, regia di Bruno Colella (1999) The Protagonists, regia di Luca Guadagnino (1999) Alex l’ariete, regia di Damiano Damiani (2000) Ancient Warriors, regia di Walter von Huene (2003) Natale in crociera, regia di Neri Parenti (2007) Natale a Rio, regia di Neri Parenti (2008) Natale a Beverly Hills, regia di Neri Parenti (2009) Amore nero, regia di Raoul Bova (2011) Film Televisione La forza dell’amore - miniserie, regia di Vincenzo Verdecchi (1996) I misteri di Cascina Vianello - serie TV, episodio Un matrimonio e un funerale, regia di Gianfrancesco Lazotti (1997) Love Bugs (2004)

Nel novembre 2002 l’emittente privata tedesca RTL di Colonia dà inizio alla trasmissione “Deutschland sucht den Superstar” (DSDS) basata sul format inglese “Pop Idol”. Michelle in coppia col giovane conduttore tedesco Carsten Spengemann conduce il programma. La trasmissione raggiunge ascolti record con più di 15 milioni di telespettatori ogni sabato sera, con picchi di share del 65%. Visto il successo, conduce il programma per un totale di quattro stagioni, fino al 2005. Intanto, nell’autunno del 2003 conduce su Italia 1 le prime serate di uno show analogo, “Superstar Tour”, che venne però soppresso nell’edizione della prima serata per i bassi ascolti e prosegue nella sola edizione pomeridiana con la conduzione di Daniele Bossari. Con Ezio Greggio conduce il programma “Striscia la notizia”, una prima volta nella stagione 2004/2005, e quindi nel 2006 (gennaio-febbraio); la coppia Greggio-Hunziker è riconfermata anche per l’apertura dell’edizione 200611



Splendida Michelle Hunziker 2007 e per alcuni periodi delle successive edizioni. In questa trasmissione interpreta anche il personaggio demenziale di Losanna, caricatura di una giornalista della svizzera italiana con un vestire campagnolo e un esagerato accento ticinese. Conduce “Striscia la Notizia” fino a marzo 2008 sempre in compagnia di Ezio Greggio. Dal 12 gennaio 2009 la stessa coppia viene riconfermata anche per l’anno successivo. Nello stesso periodo conduce con Gerry Scotti cinque edizioni dello spettacolo di prima serata “Paperissima”, in onda nel 2004, nel 2006, nel 2008, nel 2011 e nel 2013. Nel 2004 esordisce come attrice nella sit-com televisiva “Love Bugs” insieme a Fabio De Luigi, in onda su Italia 1. Conduce anche, sempre con Gerry Scotti, “Chi ha incastrato lo zio Gerry?” (remake di Chi ha incastrato Peter Pan? di Paolo Bonolis e Luca Laurenti) con protagonisti solo bambini che si esibivano in candid camera. Con Pippo Baudo conduce le edizioni 2006 e 2008 del “Gran premio dello spettacolo” e il “Festival di Sanremo 2007”; esperienza che la vede al centro di aspre critiche per il compenso di un milione di euro richiesto e ottenuto dalla conduttrice. Rai Tre con Blob la immortala nella Sigla Animata insieme a Pippo Baudo e Piero Chiambretti in un cartone animato di Mario Verger andato in onda proprio in occasione della prima serata del

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Splendida Michelle Hunziker

Festival. Nel 2008 partecipa come ospite a sorpresa a “Buona la prima”, trasmissione di Ale e Franz su Italia 1. Nell’autunno 2013 conduce nuovamente “Striscia la notizia” prima in coppia con Virginia Raffaele, poi con Piero Chiambretti ed infine con il suo compagno storico Ezio Greggio. Da settembre 2014 conduce “Striscia la notizia” prima in coppia con Piero Chiambretti poi con il suo partner storico Ezio Greggio. Dall’ottobre 2014 tornerà a condurre per due puntate, affiancata prima dall’attore Rocco Papaleo poi da Mr Forest, “Zelig” giunto alla sua diciottesima edizione. Dal 3 ottobre 2009 fino alla primavera del 2010, e poi dall’autunno successivo, conduce sui canali televisivi ZDF, ORF e SF, in coppia con Thomas Gottschalk, “Wetten, dass...?”, format televisivo da cui era stato tratto in Italia “Scommettiamo che...?”, di grande successo in Germania, Austria e Svizzera. Nel programma vengono anche ospitati nomi noti dello spettacolo, tra i quali Sofia Loren e Eros Ramazzotti. Dal 5 maggio 2012 veste il ruolo di giudice insieme a Dieter Bohlen e Dana Schweiger nel programma “DSDS kids” in onda su RTL. Dal 15 settembre 2012 al 16 dicembre 2012 è giudice insieme a Thomas Gottschalk e Dieter Bohlen nel programma “Das Supertalent”, versione tedesca di “Italia’s Got Talent”, in onda su RTL. Dal 26 marzo condurrà un programma tutto suo dal titolo “Die große Überraschungsshow” sul canale televisivo ZDF.

Curiosità In una intervista concessa al settimanale Chi Michelle ha rivelato di essere perseguitata da alcuni stalker, che da tempo la pedinano, telefonandole e scrivendole in continuazione lettere minatorie contenenti minacce di morte. Michelle ha fondato insieme all’avvocato e parlamentare Giulia Bongiorno “Doppia Difesa”, una fondazione ONLUS per assistere le donne vittime di discriminazioni, violenze o abusi. È stata sposata dal 1998 al 2002 con il cantante Eros Ramazzotti, da cui ha avuto una figlia, Aurora Sophie, nata il 5 dicembre 1996. È fidanzata con Tomaso Trussardi, socio dell’omonima casa di moda, dal quale ha avuto la sua seconda figlia, Sole, nata il 10 ottobre 2013. L’8 Settembre 2014, annuncia tramite Facebook, che lei e Tomaso sono in attesa di un secondo bebè.

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Film del mese

In uscita a Novembre in Italia

HUNGER GAMES Il canto della rivolta - Parte 1


a cura della redazione / foto Elvio Icani

I

l fenomeno mondiale di Hunger Games torna ad illuminare l’oscurità con Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I. Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) si trova ora nel Distretto 13 dopo aver annientato i giochi per sempre. Sotto la guida della Presidente Coin (Julianne Moore) e i consigli dei suoi fidati amici, Katniss spiega le sue ali in una battaglia per salvare Peeta (Josh Hutcherson) e un intero Paese incoraggiato dalla sua forza. Come nasche la saga di Hunger Games La nazione di Panem, subentrata ad un’America post-apocalittica, è formata dalla ricca Capitol City e da tredici grandi distretti circostanti, di cui dodici ancora abitati ed un tredicesimo che fu distrutto tempo addietro da Capitol City durante un tentativo di ribellione. Ogni anno, come punizione per aver scatenato la ribellione anni prima, in ogni distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza di età compresa tra i dodici e i diciotto anni per partecipare agli Hunger Games, un evento nel quale i partecipanti (detti anche “tributi”) devono combattere in un luogo detto “arena”, che viene controllata dagli Strate-

ghi per mezzo di computer molto sofisticati, finché uno solo rimane vivo. La selezione avviene tramite una cerimonia chiamata “mietitura”, che consiste nel pescare da un’ampolla un biglietto tra i tanti nomi dei candidati. Nel Distretto 12, il più povero di tutti gli altri, vive una ragazza di nome Katniss Everdeen, molto abile nella caccia e nel tiro con l’arco. Katniss trascorre la maggior parte del tempo nei boschi con il suo migliore amico, Gale Hawthorne, in cerca di cibo per poter sfamare le loro famiglie, cadute in miseria dopo la morte dei due padri avvenuta a causa di un’esplosione in una miniera di carbone. Durante il sorteggio della settantaquattresima edizione dei giochi, Effie Trinket, l’incaricata mandata da Capitol City a celebrare la mietitura, sorteggia Primrose Everdeen, la sorella minore di Katniss, ma questa, pur di salvarle la vita, si offre volontaria al suo posto. Insieme a Katniss viene scelto anche il figlio del fornaio, Peeta Mellark. La cosa sconvolge Katniss, in quanto Peeta le aveva dato del pane tempo addietro per sfamarsi nel periodo successivo alla morte del padre. Era riuscito infatti, con questo gesto, a darle la speranza per sopravvivere. Katniss 17


La T-shirt delle Miss


Film del mese e Peeta vengono quindi portati a Capitol City: ogni distretto ha un team di allenatori, con la funzione di preparare i “tributi”, sia fisicamente che psicologicamente, alla partecipazione ai giochi. Il loro mentore, Haymitch Abernathy, unico vincitore del Distretto 12, svela ciò che potrebbe salvargli la vita: gli Sponsor, ossia il favore del pubblico, che può inviare ai tributi medicine e cibo utili per la sopravvivenza. Per questo, all’ingresso in scena della coppia nella cerimonia di presentazione al cospetto del presidente Snow, il capo politico dell’intera Panem, lo stilista Cinna sceglie di far indossare degli abiti particolari che si riempiono di fiamme per attirare l’attenzione in modo da non farli passare inosservati e fargli guadagnare degli sponsor. Nella preparazione ai giochi, i vari tributi seguono dei corsi di allenamento e resistenza. Alla fine di essi ognuno di loro riceve un punteggio che rappresenta le probabilità di vittoria del ragazzo. Katniss riceve il voto più alto della sessione: 11 su 12. Mentre Peeta riceve 8 su 12. La sera prima dell’inizio dei giochi, i tributi vengono intervistati dal conduttore televisivo Caesar Flickerman, e Peeta rivela inaspettatamente i suoi sentimenti romantici per Katniss. Katniss si sente oltraggiata, convinta che questo sia solo un metodo per ottenere il supporto del pubblico. I giochi iniziano e metà dei tributi muore nelle prime otto ore. Peeta stringe un’alleanza con i favoriti, quelli provenienti dai distretti più ricchi e di conseguenza più allenati: Marvel e Glimmer (provenienti dal Distretto 1), Cato e Clove (dal Distretto 2). Questi sono intenzionati ad uccidere Katniss, ma Peeta fornisce loro indicazioni sbagliate, dando modo alla ragazza di restare lontana dai nemici. Katniss continua ad allontanarsi dal campo di battaglia, ma, dopo essersi ferita in un incendio, appiccato dagli stessi strateghi per spingerla alla morte, viene vista dai favoriti. Tuttavia riesce a trarsi in salvo arrampicandosi su un albero e inoltre quella stessa notte riceve un dono dagli sponsor per aiutarla a guarire la sua ferita. Il giorno successivo, Katniss stringe un’alleanza con Rue, del Distretto 11, che le indica un nido di vespe geneticamente modificate, che viene sfruttato dalla ragazza per uccidere una dei favoriti, Glimmer, in modo da rubarle l’arco e le frecce. Katniss viene però punta da alcune vespe e rimane priva di sensi per due giorni, sotto la completa vigilanza di Rue. Quando la ragazza si riprende, le due studiano un diversivo per distruggere le scorte dei favoriti. Per riuscire nell’intento, Katniss coglie l’occasione, usando il suo arco per lacerare con le frecce un sacchetto pieno di mele, facendole cadere su delle mine poste intorno alle scorte, in modo da farle 19



Film del mese esplodere. Qualche ora dopo Rue viene uccisa da Marvel, ucciso a sua volta da Katniss. Su richiesta di Rue, Katniss le canta una canzone mentre questa muore e infine alza la mano in segno di saluto al Distretto 11, e ciò scatena una rivolta popolare in questo stesso distretto. Per evitare altre rivolte, il capo degli Strateghi, Seneca Crane, cambia le regole del gioco sotto consiglio di Haymitch: i vincitori possono essere due purché siano dello stesso distretto, dando al popolo qualcosa per cui tifare, ovvero gli “sfortunati amanti” del distretto 12, Katniss e Peeta. Sentendo questo Katniss cerca Peeta e lo trova mimetizzato vicino al fiume ferito da un colpo di spada. Quest’ultimo le fa capire che è davvero innamorato di lei, non solo per guadagnarsi le attenzioni degli sponsor. La mattina dopo, Katniss decide di dirigersi sulla cornucopia, ovvero il punto in cui hanno avuto inizio i giochi, per recuperare delle medicine affinché Peeta guarisca. Viene però presa d’assalto da Clove, che l’attacca cercando di farla morire dolorosamente. Tresh, tributo del Distretto 11, uccide Clove e risparmia Katniss in memoria di Rue. Un altro tributo, Faccia di Volpe, muore consumando delle bacche velenose rubate a Peeta. Nel frattempo dei mostri geneticamente modificati, gli ibridi, vengono rilasciati dagli Strateghi nel campo di gioco ed uccidono Tresh, lasciando Katniss e Peeta in lotta con il solo tributo nemico rimasto, Cato. Lo scontro finale si svolge sulla cornucopia, alla base della quale gli ibridi attendono che qualcuno muoia

DATA USCITA: 20 novembre 2014 GENERE: Azione, Drammatico, Avventura ANNO: 2014 REGIA: Francis Lawrence SCENEGGIATURA: Danny Strong ATTORI: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman,Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Jeffrey Wright,Stanley Tucci, Donald Sutherland, Toby Jones, Willow Shields, Sam Claflin, Jena Malone FOTOGRAFIA: Jo Willems MONTAGGIO: Alan Edward Bell, Mark Yoshikawa MUSICHE: James Newton Howard PRODUZIONE: Color Force, Lionsgate DISTRIBUZIONE: Universal Pictures PAESE: USA

per poterlo poi divorare. Cato blocca Peeta, ma Katniss colpisce Cato alla mano con una freccia. Peeta approfitta della situazione per lanciare Cato giù dalla cornucopia, dove viene ferito mortalmente dagli ibridi. Per risparmiargli le sofferenze, Katniss scaglia una freccia contro Cato, uccidendolo definitivamente. Così Peeta e Katniss, vincono gli Hunger Games; ma gli Strateghi invertono nuovamente il regolamento, dichiarando che soltanto uno potrà vincere. Peeta chiede a Katniss di ucciderlo, ma lei prende le bacche velenose e ne dà una porzione a Peeta, tenendone una per sé. Realizzando che Katniss e Peeta intendono suicidarsi, gli Strateghi annunciano che entrambi sono vincitori. Tornando a Capitol City, Katniss viene avvisata da Haymitch del fatto che adesso lei è un bersaglio politico, per aver sfidato pubblicamente i leader della società. Nel frattempo, il capo degli Strateghi, Seneca Crane, viene rinchiuso in una stanza e costretto a suicidarsi con delle bacche velenose per non aver portato a termine la sua missione di procurare un solo vincitore. Mentre Katniss e Peeta ritornano alla loro casa, il presidente Snow pondera su cosa fare riguardo ai due vincitori e alla rivolta a cui hanno inconsapevolmente dato inizio.

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Miss Reginetta d’Italia 2014

GIORGIA ARIU, 16 anni dalla Sardegna Eletta il 13 Settembre alla Baia Imperiale, deterrĂ il titolo fino a settembre 2015


a cura della redazione / foto Elvio Icani

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opo 12 mesi di selezioni, oltre 120 tappe in tutta Italia, diverse finali regionali e quasi 3000 candidate iscritte, ad aggiudicarsi il titolo di Miss Reginetta quest’anno, alla Baia Imperiale il 13 settembre è stata Giorgia Ariu, una bellissima ragazza arrivata dalla Sardegna, grazie alla talent scout regionale del concorso Marcella Piano. Oltre la bellezza, ciò che ha colpito la giuria, ma anche tantissime altre candidate che hanno passato con lei una settimana, è stata la semplicità di Giorgia e il suo coinvolgente sorriso vero e non artefatto. A soli 16 anni è lei che per un anno, manterrà la corona, in attesa di scegliere la nuova reginetta 2015. Molti ci hanno scritto facendoci domande in merito alle caratteristiche della stupenda ragazza che avete visto in copertina il mese scorso. Ecco domande veloci con risposte altrettanto immediate. Ciao Giorgia, quando sei nata? Ciao, sono nata il 1° Settembre del 1998.

Che scuola frequenti? Il liceo Artistico, sono al terzo anno Ti piace andare a scuola? Come tutti gli altri ragazzi non mi fa impazzire, ma ci vado volentieri Farai l’università? Penso di proseguire gli studi nella facoltà di ingegneria I tuoi genitori sono contenti della tua passione per i concorsi di bellezza e lo spettacolo? Si, sono contentissimi Cosa ti dicono in merito? Che mi seguiranno e sosterranno sempre e mi augurano un avvenire in questo mondo

Dove sei nata? A Oristano.

Quando hai fatto la prima sfilata o concorso di bellezza? L’ho fatta ad Agosto del 2013

In che città abiti? Abito in un piccolo paesino che si chiama San Nicolò d’Arcidano di Oristano.

Cosa ti piace quando sfili? Quando sfilo mi piace il fatto di esser sicura di me stessa. 23



Miss Reginetta d’Italia 2014 Chi è il tuo personaggio televisivo preferito? Mi piace molto Michelle Hunziker. C’è una modella in particolare tuo idolo? La bellissima Megan Fox. Cosa serve per diventare famosi? Secondo me per diventare famosi serve essere se stessi... non sono essenziali costruzioni di qualsiasi tipo, se lo desideri arriverà. Quale parte del tuo corpo ti piace moltissimo? Mi piacciono tantissimo i miei capelli, le mie labbra e il mio fisico in generale. C’è una parte del tuo corpo che non ti piace? Mi accetto per quella che sono. Il tuo miglior pregio? Sorridere sempre. Il tuo peggior difetto? La testardaggine. Il tuo colore preferito? Il rosso. Hai animali da compagnia? Si, due cani. Quanto sei alta? 1.67 cm. Quanto pesi? 50 kg. Che cosa ti piacerebbe fare nel mondo dello spettacolo? Mi piacerebbe diventare qualcuno nel mondo dello spettacolo.. perchè no diventare una presentatrice televisiva, una modella, una cantante o magari fare l’attrice. Studierai per arrivare a questo traguardo? Si, ce la metterò tutta. Pensi sia necessario fare corsi di dizione per aspirare a diventare qualcuno nel mondo dello spettacolo? Sicuramente è utile, ma non necessario.

Fumi? No Cosa pensi di chi fuma? Penso che è una scelta personale, ognuno è libero di fare quel che desidera. Sei fidanzata? No. Come mai? Non penso sia indispensabile essere fidanzate a quest’età, arriverà il momento anche per quello. Qual’è il tuo piatto preferito? La pizza. Qual’è la cosa che più detesti in generale? La falsità delle persone

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Miss Reginetta d’Italia 2014 Ti piaci più truccata o acqua e sapone? Quando mi trucco, non mi trucco tanto.. diciamo che non mi piaccio truccata troppo, ma nemmeno senza trucco. Ti piacerebbe avere figli in futuro? Perchè no. Cosa pensi del matrimonio? E’ una scelta che si fa quando si è sicuri di trascorrere il resto della propria vita al fianco della persona che si ama. Sei credente? Si. Vai in chiesa la domenica mattina? No. Cosa ne pensi della chirurgia estetica utilizzata da chi si rifà il seno? Secondo me è più importante la qualità della quantità. Qual’è la tua trasmissione preferita? Striscia la notizia. Quando sei stata scelta per la finale di Miss Reginetta d’Italia cos’hai pensato? Ero talmente contenta che non ci credevo!

pensa che ci sia qualcosa sotto. Tu cosa vuoi dire a chi pensa questo? Vorrei dire alle persone che pensano questo sul concorso di Miss Reginetta che non c’è niente di costruito e che non c’è niente sotto. E’ un concorso pulito e lo ritengo il miglior concorso di bellezza in assoluto. Cosa vuoi dire a tutte le ragazze che si avvicinano a Miss Reginetta d’Italia, il concorso di bellezza nazionale italiano più seguito dai VIP? Vorrei dire a tutte le ragazze che si avvicinano a Miss Reginetta di proseguire il loro percorso e di non pensare che sia tutto organizzato da prima. E’ un concorso pulito ed è tutto molto professionale. Hai vinto miss reginetta d’Italia, te lo aspettavi? No, non me lo aspettavo e propio per questo sono felicissima. E’ stato tutto inaspettato e fantastico, una bellissima esperienza e spero tutto ciò sia per me un trampolino di lancio nel mondo della moda e dello spettacolo. Vuoi dire qualcosa ai lettori di Slide? Si, voglio mandare un bacio a tutti, ringraziando anche tutti quelli che mi hanno scritto per farmi i complimenti.

Qual’è la cosa che più ti è piaciuta nella settimana passata con le altre finaliste a Misano Adriatico per la finale del concorso? Mi è piaciuto un sacco il fatto di aver socializzao con quasi tutte le finaliste... Erano tutte simpatiche e socievoli. Mi sono piaciuti molo tutti i servizi fotografici, le prove di ballo erano divertentissime. Senza trascurare il fatto che nel bellissimo Hotel Kursaal si mangiava benissimo. Insomma, tutto quel che il Patron Devis Paganelli ci ha riservato, è stato fantastico. Sei conscia del fatto che in questo settore nulla è sicuro e che la cosa più importante è comunque stare con i piedi per terra? Si, lo so benissimo ed è la cosa che sto facendo Molti concorsi di bellezza e anche tanti altri settori, sono costruiti e organizzati affinché tutto sia già deciso. Probabilmente lo pensano tanti anche di Miss Reginetta d’Italia in quanto come spesso accade, chi perde 27


Cani e Gatti TV

Da questo mese su SLIDE la nuova rubrica

CGTV Cani e Gatti

Tv Channel da un idea di Marco Anelli

M

arco Anelli, ideatore di CGTV, nasce da una fantastica esperienza musicale con suo fratello Stefano col duo GEMINI vincendo UN DISCO PER L’ESTATE 1997/98. Ha due singoli all’attivo ”SENTO CHE CI SEI” e ”IO E TE” con diverse apparizioni televisive. Nel 2004 debutta in teatro come cantante e produttore musicale con STUDIO 54 ABSOLUTELY LIVE insieme a MAX LAUDADIO e nel 2005 inizia una collaborazione artistica con MARIO FARGETTA. Nel 2009 realizza il suo sogno “CGTV CHANNEL” una TV per gli amici a 4 zampe, in giro per l’Italia per documentare notizie positive ma purtroppo anche quelle negative, 28

cercando nel suo piccolo di dare una zampa a chi davvero ne ha bisogno. Dice ”sono felice di essere il papà di questa splendida famiglia e spero che si possa collaborare con più persone perchè non è mai abbastanza quello che si fa per gli animali…”. Da questo mese su SLIDE, i nostri lettori potranno seguire una pagina gestita da Marco Anelli che riporta proprio il nome di CGTV Channel. Marco, hai iniziato con la musica, com’è nata questa passione? Sin da bambino ho sempre ascoltato musica con mio fratello e mio nonno grande violinista, ci metteva sulle


Segnala maltrattamenti di animali oppure segnala strutture che ospitano volentieri cani e gatti da qui marcoanelli@caniegattitvchannel.tv

sue gambe e con le mani ci faceva tenere il tempo. Uso il plurale perchè sono gemello e anche grazie a questa passione in comune nel 1997 abbiamo vinto “Un disco per l’estate” nella sezione giovani con “Sento che ci sei”.

GUARDA CGTV CHANNEL ANCHE ONLINE http://www.caniegattitvchannel.tv

Sai suonare qualche strumento? Ho iniziato a suonare la chitarra classica all’età di 4 anni ma non è che mi piaceva molto, amavo suonare il pianoforte ma avevamo una casa piccola e purtroppo non ci stava, secondo me era mio padre che non voleva, visto che dovevo ancora imparare non sopportava l’idea della melodia scontata, hai presente la scala do re mi fa sol la si do… ecco prova ad ascoltarla per 4 ore o più al giorno… E prima del successo, come ti sei formato? Prima del grande passo io e Stefano, come molti del resto, abbiamo fatto gavetta nei piano bar, cantine, discoteche e proprio li siamo stati scoperti da due produttori dove ci hanno davvero insegnato il mestiere, l’essere artisti a 360 gradi. E poi il grande pubblico.. Mi ricordo un particolare a Riccione, prima di salire sul palco per la finale, guardo mio fratello e gli dico “ ohhhh questa è la nostra occasione, andiamo a vincere, sono tutti li per noi!!” e lui, anche se non lo ammetterà mai, se la stava facendo sotto ahahahhaha, ma appena la Pettinelli di RDS ci ha annunciato beh…. eravamo due leoni pronti a portarci a casa il Disco per l’Estate. 29



Cani e Gatti TV Parlaci della tua esperienza con Max Laudadio a teatro. Conosco Max dal duemila quando ancora non era inviato di Striscia la Notizia e Iene, un bravo ragazzo davvero. Mi propone di riprodurre fedelmente tutte le musiche di “STUDIO 54” e di diventare con mio fratello i due cantanti del musical. Beh ovviamente non si poteva rifiutare e iniziammo a fare un tour nel 2004 con ben 30 date SOLD OUT al Teatro Nuovo di Milano in San Babila! Consigli ai talenti emergenti di fare teatro? Un esperienza che rifarei mille volte, il teatro ti fa crescere, ti fa maturare, lo consiglio a tutti coloro che oltre a cantare vogliono recitare.

tenti nazionali e molto presto entra nel mondo satellitare di SKY 832 . Un altro passo in avanti per diffondere il più possibile le notizie del mondo a 4 zampe. La storia che più ti ha colpito tra i tuoi servizi fino ad ora? La storia che mi ha colpito di più è decisamente il salvataggio di cani a Milano dietro il cimitero monumentale, in condizioni pessime e, dopo averli portati con le guardie al canile di Milano e dopo un percorso di rieducazione mentale, sono stati tutti adottati. Un saluto a tutti gli amici di SLIDE! Vi aspetto su CGTV CHANNEL!

Hai collaborato anche con Mario Fargetta... Nel 2001 entro a far parte della Nazionale Calcio TV dove ad oggi vanto più di 200 presenze e 112 goal, un piccolo bomber ehehehhe, grandi nomi, da Paolo Bonolis, a Max Laudadio, Staffelli, Ghione, Mammucari, Diego Abatantuono e tanti altri. Li conosco anche Mario Fargetta, un grande uomo oltre che caro amico. Molte le nostre collaborazioni una su tutte la produzione di “HAI IN PIU’ QUALCOSA”, il mio nuovo singolo, con il testo di Andrea Amati ( Nek - Renga e tanti altri ) e Musica Marco Anelli, molto importante che uscirà a breve. Ricordi qualche anedotto divertente di questa partnership? Un momento divertente? beh quando giochiamo a pallone con la Nazionale calcio tv, giochi di sguardi ecc… insomma tra bomber ci si intende.. Com’è nata l’idea di CGTV Channel nel 2009? CGTVCHANNEL nasce da un sogno fatto nel 2009, mi sono svegliato con l’idea di aprire una tv su animali, un insieme di notizie riguardanti il fantastico mondo dei 4 zampe, e così ho coinvolto la mia ragazza e vari collaboratori e siamo partiti. Molti i servizi e le notizie fino ad arrivare ad oggi dove CaniegattiTvChannel è il primo portale di riferimento sul mondo degli animali e non solo cani e gatti ma anche cetacei, tartarughe, furetti, e tanti altri. Varie le associazioni che collaborano con CGTV CHANNEL ( LAV - OIPA - LEGA DEL CANE- ENPA - CHILIAMACISEGUA FRECCIA 45 - RADIO BAU 105 ecc.. ). Poi l’arrivo della trasmissione a diffusione nazionale.. Nel 2010 i servizi di CGTV passano anche su molte emit-

Artù - La mascotte di CGTV CHANNEL Artù è uno splendido “esemplare” di cane BEAGLE di 7 anni il suo padroncino Marco lo ha strappato dalle mani della VIVISEZIONE e lui ne è davvero felice. Artù, impegni permettendo segue Marco nelle manifestazioni – eventi ecc… Dice ” chissà magari se sei fortunato ci potremmo incontrare ….” La solita STAR!!!


Baia Imperiale Models

Baia Imperiale Models Featuring Marco Balardi a cura della redazione 32


Location: Baia Imperiale Gabicce Ph: Marco Baraldi Talent Scout: Devis Paganelli Models: Andreea Simon, Alina Drozdovschi Date: May 2014 Thanks to: Carlo Capone

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Baia Imperiale Models



Baia Imperiale Models


Songs of innocence

U2: Songs

of Innocence 38


Arriva il nuovo album tra Apple e la delusione di Giuseppe Scarpato - Slide Italia

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osì dal nulla, un giorno di Settembre ti ritrovi sull iPhone un regalino in download a carico di quegli spocchiosi visionari della Apple. Istintivamente non sai come prendere la cosa, perchè se è vero che “qui nessuno ti regala mai niente”, è anche vero che quelle undici tracce sono effettivamente li da scaricare a scrocco e si, fanno davvero parte del nuovo album degli U2. Di conseguenza pensi che qualcosa non torna. Guardando alla Apple, se c’è una cosa che il colosso di Cupertino ha saputo fare al meglio negli ultimi anni, è l’aver saputo ideare un modo completamente nuovo di “comunicare la tecnologia”, basato sull’ intuitività pratica dei prodotti e l’affascinante plot pubblicitario intriso di idealismo e “American dreams(sss)” che ha accompagnato la loro diffusione. Se Andy Wahrol fosse stato ancora qui, ci saremmo già ritrovati la serigrafia della famosa mela vicino a quelle ormai celebri della zuppa Campbell o della Coca Cola perchè si, il fenomeno Apple può essere tante cose tecnologicamente parlando, ma più di tutte è un fenomeno di massa, un culto collettivo che guarda al “Pop” nella sua accezione più golosamente commerciale. E a questo punto rispunta fuori la faccenda degli U2; se qui si parla di pop, fenomeni pop, operazioni di marketing spudoratamente pop, cosa c’entrerà mai tutto questo con il gruppo di Bono e Co.?! Ecco appunto, non c’entra nulla infatti. Ora c’è li ritroviamo a tradimento in un patinatissimo spot televisivo della casa che alla vigilia dell’ uscita dei tanto attesi modelli di I-Phone, ha ben pensato di regalare agli oltre 500 milioni di fedeli utenti, il nuovo album della rockband “Songs of innocence” (Island), che dal canto suo ricaverà da questa “lezione di stile” alla concorrenza, un assegno (immaginiamo) a molti zeri e naturalmente la massiccia diffusione del disco. Siamo onesti, la suddetta operazione e il buon gusto viaggiano decisamente su poli opposti, e questo sostanzialmente spiega perchè a noi il fatto che il nuovo album degli U2 ancor prima di passare dai normali circuiti di vendita sia passato dalle mani 39



Songs of innocence

di Apple che senza nemmeno chiederci il permesso c’è lo ha sbattuto nei nostri dispositivi ecco, non ci è piaciuto per nulla. Non c’è nemmeno da chiedersi se era il caso o meno, il fatto è che non lo dovevano fare con gli U2, e basta. Suona male. Stona troppo. Il rock, quello genuino (o quasi) , non può essere filtrato dal caso consumistico del momento. NON-SI-FA. I cd dei Red Hot Chili Peppers non sono mai stati regalati in omaggio con un menù da Mc Donald’s per lo stesso motivo per cui Britney Spears non ha mai parlato della guerra in Iraq o della povertà del Malawi nelle sue canzoni. Ovviamente, nel voler individuare un colpevole, supponiamo che il gruppo ci abbia messo del suo e ci potremmo pure passare sopra se non fosse che il nuovo album ascoltato per intero, traccia per traccia, non è nemmeno il migliore che abbiano

fatto. Sarebbe piuttosto nella media, e questo perchè la base c’è, l’esperienza pure e le capacità pratiche quando si ha a che fare con artisti di questo tipo non si cancellano con un mezzo passo falso. Ciò che manca è sostanzialmente quello che ha reso grandi album come “The Joshua Tree” e “Achtung Baby”. Nulla di più lontano, diciamolo subito. C’è comunque voglia di ripristinare gli inizi del gruppo, atmosfere intimiste, dediche familiari, energia (e nostalgia) postadolescenziale. Venendo al dunque nelle 11 tracce di “Songs of Innocence” (Island) abbondano gli omaggi al rock, di casa e non. Un esempio è la prima traccia e primo singolo estratto, “The Miracle” (of Joey Ramone), chiaro omaggio ai Ramones. A seguire “Every Breaking Wave” ricorda all’inizio il classico “With or Without You”, mentre “California (There Is No End

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Songs of innocence

to Love)” ha un terribile intro che rimanda ai Beach Boys ed è un peccato perchè la parte centrale del pezzo non è affatto male. Ci si risolleva con la ballata “Song for Someone”, mentre verso la fine troviamo “Cedarwood Road”, dove gli U2 abbracciano lo stile delle moderne Rockband e ci fanno rimpiangere...le moderne Rockband! “Sleep Like a Baby tonight” e l’ultima traccia “The Troubles” sono le vere sorprese

dell’album e prendono una direzione diversa rispetto al resto, cosa che se maggiormente approfondita avrebbe dato qualcosa in più anche in altri momenti. Terminato l’ascolto si faranno ricordare le abbondanti auto-citazioni, i richiami alla new wave, e il tentativo decisamente riuscito a metà di rintracciare sonorità inedite partendo dal passato. Tutto suonato al meglio, nulla di particolarmente memorabile.

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Mille lire al mese

Gilberto Mazzi con la sua canzone

“Se potessi avere

mille lire al mese...” rimarrà nella storia della musica italiana di Fabio Buffa - Slide Italia

È

una canzone che non passerà mai di moda. Una canzone che da settantacinque anni ci rimbomba tra un timpano e l’altro non appena (soprattutto in tempi di crisi come questi) il sogno di ognuno di noi è quello di guadagnare qualche Euro in più. Sognando inaspettate entrate economiche ecco che ci torna alla mente quel motivetto…. “se potessi avereeee… mille lire al meseeeee…”. In un’indagine di alcuni anni fa fu inserita nel novero di brani più popolari in Italia. Gli esperti la posero tra le canzoni evergreen. Parliamo, naturalmente, di “Mille lire

al mese”, che nel 1939 sbancò, diventando una sorta di inno nazionale. Negli anni del boom economico fu rispolverata come beffardo sfottò ad una povertà che consideravamo alle spalle, negli anni ottanta accompagnò la nascita dello yuppismo e dell’edonismo reaganiano, nei novanta quello della luna di miele col bipolarismo. Ed oggi è una delle più popolari sdrammatizzazioni della crisi economica globale. Ma chi cantava “Mille lire al mese?”. Era un alessandrino, che i ben informati dicono che da giovanissimo facesse esercizi da autodidatta per “lima-

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Mille lire al mese re” quella “erre moscia” tipica di chi è nato tra Tanaro e Bormida. Quella voce sorniona, agrodolce, gonfia di ironia, arrivava dall’ugola di Gilberto Mazzi, nato il 3 gennaio 1909. Alessandria gli consegnò le prime lezioni di canto, lui poi si trasferì a Milano, poco più che adolescente. Poi per qualche mese partì verso gli Stati Uniti, un po’ per turismo e un po’ per sondare il terreno per un’eventuale carriera americana. E’ lo stesso Mazzi a raccontare che negli States ebbe la sua prima esperienza davanti ad un microfono, in occasione di un’intervista che un cronista gli fece circa le sue impressioni (di italiano) sulla città statunitense dove si trovava: New York. Nel 1938 a Mazzi capita l’occasione della vita: partecipa (tra l’altro con un’altra cantante alessandrina, Maria Jottini) alla gara nazionale per gli artisti della canzone, indetta dalla Eiar: è l’ottobre del 1938 e tre mesi dopo, proprio grazie a quel concorso, entra a far parte del cast radiofonico nazionale, diventando cantante con le orchestre di Cinico Angelini, Pippo Barzizza e di Tito Petralia. Questo fu il trampolino di lancio che permise a Gilberto Mazzi di entrare a far parte di un contesto che, nel 1939, gli permise di vedersi affidare la canzone “Mille lire al mese” scritta alcuni mesi prima; è un motivetto fox-trot, swingeggiante, messo giù da Carlo Innocenzi (musica) e Alessandro Sopranzi (parole), con arrangiamenti di Pippo Barzizza. Come esce la canzone ha un successo inaspettato e Gilberto Mazzi diventa il cantante più popolare del momento. “Se potessi avere mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovar tutta la felicità”. Con queste parole Gilberto Mazzi disegna il bel paese di quei tempi. Un’Italia povera e con la seconda guerra mondiale alle porte. Il cantante alessandrino

recita il desiderio di una nazione di uscire dall’emarginazione sociale, accontentandosi “senza esagerare” di un tranquillo benessere. Il regime fascista vuole illudere gli italiani che la nostra nazione è una potenza piena di vigore e prosperità. Ma gli italiani, nel silenzio della paura delle ritorsioni politiche, sono consapevoli che fame e povertà li stanno trascinando nell’oblio. In “Mille lire al mese” Gilberto Mazzi cantava così: “che diperazion, che delusion, dover campar. Sempre in disdetta, sempre in bolletta. Ma se un posticino, doman cara, io troverò, di gemme d’oro di coprirò. Se potessi avere, mille lire al mese...”. In realtà mille lire al mese, come stipendio, non era uno sproposito: nel 1985, Alessandra Lescano, una delle sorelle dell’omonimo Trio, confidò in un’intervista a Natalia Aspesi che nel 1939 loro (ovvero il Trio) 1000 lire le guadagnavano al giorno. 1000 lire era lo stipendio di un medico, pari alle attuali 750 euro. Naturalmente tutto andrebbe ricalcolato in termini coerenti con quei tempi là, e non è errato affermare che con 1000 lire nel 1939, ragionando in potere d’acquisto, ci potevi fare ciò che oggi compreresti con 2500 euro. Mazzi, sempre nel 1939, canta poi “Mustafà”, “Juanita”, “Era lei, si si”, “Ma quando te ne vai”, “La Vita è bella”, “Cara Carolina” e “Suona la trombettina”, più altri motivi meno noti. Nel 1940 passa al cinema: recita, con la Jottini, in “Ecco la Radio”, mentre nel 1943 è accanto a Macario in “Macario contro Zagomar”. Nel 1950 lo troviamo con quel maestro dell’ironia che fu Tino Scotti in “E’ arrivato il cavaliere”, un film di Steno e Monicelli, che rappresenta uno straordinario quanto ironico esempio di avanguardia, comicità e surrealismo. Ma la versatilità di Gilberto Mazzi non ondeggia solo tra canzone e filmografie: Mazzi è doppiatore e abile conduttore radiofonico. Il suo cuore si fermò a Roma l’ 8 giugno del 1978: è seppellito al cimitero Flaminio. Fu un personaggio dotato di coraggio ed ironia: seppe seguire le proprie intuizioni artistiche senza farsi prendere dalla paura del cambiamento. Gilberto Mazzi fu spirito eclettico, capace di passare dalla canzone, alla radio, al cinema con una naturalezza unica. Mazzi reciterà in ben 25 film , tra cui citiamo anche “La folla”, “Un Amore a Roma”, di Dino Risi e “Soldati e caporali” accanto a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Ma l’apparizione più importante per Mazzi è certamente quella nel film di Carlo Lizzani “Mussolini ultimo atto”, del 1974: qui il nostro concittadino recita accanto a Henry Fonda, Franco Nero e Rod Steiger, uno dei grandi cattivi di Hollywood, che ricopre la parte di Benito Mussolini. Nel 1968 fece anche televisione: recitò con il Quartetto Cetra nella serie di commedie comiche musicali “Non cantare spara”, dove veniva rappresentato in termini goliardici e satirici il mondo del western, con la bella del saloon, il cattivo, gli indiani... Con Gilberto Mazzi apparve per la prima volta in Tv Fiorella Mannoia. Allora era una ragazzina di 14 anni e faceva la controfigura, assieme ai fratelli.

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Duras Mon Amour

In scena a Teatro

Duras Mon Amour


di Nadia Bengala - Slide Italia

S

pesso vado a vedere film e spettacoli teatrali anche se devo ammettere che ultimamente avevo perso interesse a passare in questo modo le mie serate, questo perché a mio parere la qualità delle proposte non valevano più la pena. Sono stata invece piacevolmente colpita dallo spettacolo visto al “Piccolo Eliseo” di Roma, “Duras, mon amour” della compagnia “Chai Teatro” di Anna Clemente Silvera. L’opera è la sintesi o meglio, una parte della vita di Marguerite Duras, scrittrice, giornalista e regista nata a Saigon nel 1914 e morta a Parigi nel 1996. E’ l’autrice de “l’Amante” che io lessi quando ero ancora ventenne. Mi ricordo di questa scrittrice come una figura di donna rivoluzionaria, all’avanguardia, forse un poco scandalosa, sicuramente che viveva appieno il suo tempo. Si era ritirata in Normandia a Trouville nell’ultimo periodo della sua vita, per scelta, dopo una vita densa d’incontri e relazioni. La Piece parla di questo periodo in cui lei vive la relazione con Yann Andrea, un ammiratore divenuto poi suo amante per ben 16 anni, più giovane di lei di ben 35. Legati da un amore di dipendenza e morbosità affettiva, intellettuale, emotiva con la comune dipendenza all’alcool, forse come modo di sfuggire a se stessi, all’intensità del

loro essere. Ho incontrato nel camerino Vincenzo Bocciarelli, protagonista dello spettacolo, come interprete di Yann Andrea e abbiamo fatto una bella chiacchierata dissertando sulla vita e l’amore, perché questo spettacolo ti infonde nel cuore e nella mente qualcosa di importante. Vincenzo Bocciarelli viene dalla scuola di Sthereler del Piccolo Teatro di Milano con il quale ha recitato nel 93 con il “Fausto di Goethe” che durava ben 6 ore. A ventun’anni Vincenzo fu scelto da Glauco Mauri per recitare in “Tutto per bene” di Pirandello, poi ancora in Re Lear, La Tempesta, Edipo Re, I Quaderni di Beethoven nel ‘94. Posso dire che senz’altro Vincenzo ha recitato sempre in lavori impegnativi e di spessore. Lui mi racconta che per questo ruolo di “Yann Andrea”, ha dovuto lavorare molto, in quando ha dovuto asciugare molto il suo modo di essere romantico, un poco ridondante . Ha dovuto trattenersi per raggiungere una figura più secca e asciutta, perché la scrittura della “Duras” è senza orpelli, essenziale, intensa e fa riscoprire il piacere della parola. Arriva diretta al cuore dello spettatore, colpisce in modo diretto. Io gli chiedo dell’amore, di cosa sente di trasmettere con questo lavoro e quindi ne esce fuori la conflittualità la loro dipendenza all’alcool e a se stessi. Lei 49



Duras Mon Amour l’ammirata scrittrice della quale diventa l’amante, il figlioccio, lui, impara molto, diventa un bravo scrittore, ma lui a sua volta riesce ad aiutarla, ed è una dimostrazione d’amore, ad uscire dal tunnel della sua dipendenza dall’alcool. Lui vive parallelamente a lei una sua vita, ma torna sempre da lei, la sua Margo, che insieme al figlio di lei definiscono “La Quercia”, forte e immobile presenza. Ciò che nasce come un infatuazione diventa sostegno e rifugio di vita. Tra l’altro Vincenzo mi aggiunge che questo spettacolo è arrivato in un momento particolare della sua vita in cui trova una similitudine. Dell’amore inteso come altruismo, l’amore è anche aiutare un altro a superare un problema. L’amore inteso come qualcosa di costruttivo sotto il profilo umano. Ci siamo trovati sull’amore verso il prossimo, il rispetto, la vicinanza, “elementi base per rivoluzionare l’umanità”. Se iniziassimo dal nostro micromondo ci sarebbero meno negatività. L’esperienza emozionale di questa storia, mi fa venire voglia di dire che bisogna mettere in pratica con i fatti l’amore, già con amici, fratelli e colleghi. Se è buona cosa dare un parere è invece negativo giudicare. Vorrei ricordare che un messaggio dello spettacolo è l’amarsi dai propri mondi distanti! Duras Mon Amour, Regia di Maurizio Palladino, andrà in scena a Roma con repliche dal 25 al 30 novembre 2014 allo Spazio (zona San Giovanni).


Ricordando Mia Martini

Oggi avrebbe 67 anni

MIA MARTINI, la biografia non ufficiale su Slide Si avvicinò al mondo dello spettacolo, a soli 15 anni accompagnata dalla madre

di Fabio Buffa - Slide Italia

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essantasette anni fa, in un paesino della Calabria, nasceva quella che sarebbe diventata una degli artisti più popolari e amati nel panorama musicale italiano ed internazionale. Una cantante con una voce straordinaria. Voce, che sapeva essere dolce e aggressiva, calda e “metallica”, profonda e leggera. Leggera come una delle sue prime canzoni: “Ed ora che abbiamo litigato”; il testo, su una musica dal ritmo “surf” , era un

misto di ingenuo sentimentalismo adolescenziale e voglia di non prendere troppo sul serio un litigio tra fidanzatini. Ma questa interprete (di se stessa e dei migliori autori che la scena nazionale abbia proposto negli ultimi cinquant’anni) dopo un avvio di carriera da giovanissima cantante leggera, seppe far diventare grandi e immortali canzoni che rimangono indelebili icone nella storia della musica. Parliamo di Mia Martini, al secolo Domenica Rita Adriana


Bertè. Un’artista che quando il 12 maggio del 1995 si spense nel proprio alloggio di Cardano al Campo, lasciò una voragine nel panorama musicale italiano. Mimì, così la chiamavano fin da bambina in famiglia, nacque a Baganra Calabra il 20 settembre 1947 e aveva tre sorelle: Leda, Olivia e Loredana. Quest’ultima è un’altra straordinaria icona della canzone italiana, la Bertè appunto, personalità geniale e trasgressiva, che al pari della sorella Mia ha saputo interpretare (e interpreta tutt’ora) tre generazioni musicali. Mia Martini sente subito la passione per il canto: piccolissima si trasferisce con i genitori (che facevano gli insegnanti) nelle Marche, a cinque anni inizia a studiare pianoforte, a dodici passa al Jazz. A quindici anni si fa accompagnare dalla madre a Milano, per tentare l’impresa di entrare nel mondo dello spettacolo dalla porta principale. Il discografico Carlo Aberto Rossi è affascinato dalla bravura di Mimì e dalla sua “freschezza” e le propone di entrare a far parte delle ragazze Ye-ye. Questo strano termine deriva dalle sillabe che venivano aggiunte, spesso sistematicamente, negli adattamenti fatti frettolosamente nei successi rockettari e swing americani. Il termine ye-ye prima rappresentò uno stile musicale, poi con esso vennero chiamati gli artisti che appartenevano al mondo della musica leggera, orecchiabile e dai testi poco impegnativi. Mia Martini, che allora si faceva ancora chiamare Mimì Bertè, da ragazza Ye-ye incise i primi 45 giri, dischi che contenevano due canzoni. “Ombrello blu”, “Come puoi farlo” ed “Il magone”, sono alcuni dei suoi primissimi lavori. Ma uno spirito libero e indipendente come Mimì, con una spiccata vena interpretativa e con la capacità naturale di esprimere uno stile geniale e trasgressivo, le rendevano stretti i panni della ragazzina acqua e sapone, contante di brani frivoli e dai testi scontati. Così, dopo un paio di anni in cui sembrava essersi eclissata, Mia Martini (con la sorella Loredana), si trasferisce a Roma dove stringe rapporti con artisti d’avanguardia. I confronti con questi cantanti la fanno maturare artisticamente. Tra questi c’è un giovane intraprendente, un po’ strano, che veste abiti eccentrici anche per andare a prendere il caffè al bar. Si chiama Renato Fiacchini; diventerà Renato Zero. Nel 1970 Mimì incontra il discografico Alberigo Crocetta, il fondatore del mitico locale Piper, che la fa entrare nella casa discografica RCA, proponendole di cambiare nome: da Mimì Bertè a Mia Martini. Mia, come l’attrice Mia Farrow e Martini come il cognome italiano più noto all’estero, anche grazie alla marca del liquore, che faceva tanto tendenza. Nel 53


Via Litoranea Sud, 36 47843 Misano Adriatico (RN) Tel. +39 0541 - 610544 >> +39 0541/610544 Fax +39 0541/610257 E-mail: info@parkhotelkursaal.it


Ricordando Mia Martini 1971 incide “Padre davvero”: è una struggente storia di un conflitto generazionale tra padre e figlia. La censura non ammette una canzone in cui si mette in discussione l’integrità della famiglia e il brano viene “occultato”, ma ciò non gli impedisce di vincere il Festival della musica d’avanguardia di Viareggio. Questa canzone viene inserita nel LP “Oltre la Collina”. Nel 1982, in una intervista rilasciata ad Enzo Tortora, Mia Martini su questo lavoro confida: “Non ho mai creduto che “Oltre la collina” avesse successo. Era un disco tutto mio. Ho voluto scrivere un LP che rappresentasse la storia di una donna, a tratti autobiografica. Questo lavoro vendette poco, perché i miei testi erano forti, si parlava di amore, di sesso, di violenze famigliari; e tutto ciò veniva censurato. Pensate che nel testo c’era la parola “amante” che la Rai non voleva. Mi chiesero di cambiarla e io mi rifiutati”. Nel 1972 Mia Martini incide “Piccolo Uomo” un successo, scritto da Bruno Lauzi. Questa canzone esce in un 45 giri con l’altro pezzo, titolato “Madre”, e con questo lavoro Mia vince il Disco d’oro, per il numero di vendite. Ma non finisce qui: il secondo disco d’oro arriva nel 1973 con “Minuetto”, scritta da Franco Califano. Nel 1974 la critica considera Mia Martini la cantante dell’anno, il successo si estende anche all’estero ed in Francia è paragonata ad Edith Piaf. Durante un concerto tenuto a Parigi, l’artista di Bagnara Calabra viene notata dal grande cantante e attore francese Charles Aznavour, che viene colpito dallo stile originale di Mia e le chiede di affiancarlo in alcuni concerti all’Olympia della capitale francese. Sul finire degli anni settanta inizia la storia sentimentale e artistica con Ivano Fossati, che le scriverà diverse canzoni. Il rapporto con il cantante genovese è forte e conflittuale, tra due personalità geniali. I due si lasciano dopo qualche anno, e Mia Martini, anche per problemi di salute, esce per qualche tempo dalle scene. Per tornarci a furor di popolo nel 1982 quando al Festival di Sanremo propone un brano proprio di Fossati, “E non finisce

mica il cielo”: questa canzone parla della fine di una storia d’amore, in cui si soffre e si sente la mancanza della persona amata, ma in fondo la vita continua e Mia Martini si chiede come sarà il suo futuro dopo la fine di questo amore. Questo pezzo non vince il Festival, ma incanta i giornalisti, che decidono di dar vita al premio della critica proprio per offrire un riconoscimento a Mimì. Dopo un buio periodo Mia Martini nel 1989 torna al Festival con “Almeno tu nell’universo”, una delle canzoni più conosciute nel panorama musicale italiano, che ottiene in quell’anno il premio della critica. Mia Martini conquisterà questo riconoscimento per la terza volta nel 1990 con “La nevicata del ‘56”. Nel 1991 apre una serie di ambiziose iniziative: propone in versione jazz diversi brani di cantautori italiani, come Battisti e Pino Daniele. Poi esprime tutto il proprio amore per Napoli, collaborando con Roberto Murolo ed Enzo Gragnaniello, cantando tra gli altri lo splendido successo “Cu’mme”. Nel 1992 torna al Festival con “Gli uomini non cambiano”. In questo periodo recupera il rapporto con la sorella Loredana: il ritrovarsi 55



Ricordando Mia Martini sotto il profilo famigliare, sfocia in una collaborazione artistica suggellata nel 1993 con la partecipazione a Sanremo con il brano “Stiamo come stiamo”, dove le sorelle duettano in una esibizione straordinaria, efficace nel trattare le contraddizioni sociali dell’epoca. Comunque, sentendola ora, “Stiamo come stiamo” rimane qualcosa di attualissimo. Dopo un’altra collaborazione con Enzo Gragnaniello e Roberto Murolo (con cui inciderà la bellissima “Vieneme”), nel 1994 esce “La musica che gira intorno”, dove Mimì interpreta in modo magistrale alcune tra le più belle canzoni di cantautori classici italiani (De Andrè, Vasco Rossi, Ivano Fossati, Zucchero…). Il 12 maggio del 1995 nella sua casa di Cardano al Campo, vicino a Varese, viene trovato il corpo senza vita di Mia Martini. Le voci e le leggende metropolitane sulle cause della morte creano un velo di mistero, come del resto accade per molti Grandi che se ne vanno. Non vogliamo però entrare nei pettegolezzi e nelle chiacchiere, che hanno insistito troppo spesso sulla vita (e perfino sulla morte) di Mimì, dovute anche dall’invidia nei confronti di un’interprete troppo brava e intellettualmente “libera” per non essere scomoda. Vogliamo citare le parole con cui il giornalista Mario Luzzato Fegiz accompagna i giorni dopo la morte di Mimì, sul Corriere della Sera: “è stata l’unica cantante importante della generazione successiva a Mina, Milva e Vanoni (…) Taluni la consideravano bizzosa e capricciosa, in realtà era soprattutto una perfezionista dotata di umanità, altruismo e fantasia”. L’ultimo suo singolo si chiama “Viva l’Amore”, l’ultimo suo LP, parafrasando una canzone di Fossati, “La musica che mi gira intorno”: sono due titoli che rappresentano in modo emblematico Mia Martini.

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Mister Slide Novembre

Mr Slide di Novembre 2014

robin cisera a cura di eEnrico Santamaria

Che cosa ti piace in modo particolare nel mondo dello spettacolo? La moda perché nonostante sia in continuo cambiamento mi da la possibilità di valorizzarmi come persona e sono molto affascinato da social network. Quale dettaglio del tuo aspetto estetico ritieni più interessante? Mi piacciono diverse cose di me in particolare le labbra e gli occhi.. ma il fatto che sembri straniero mi rende diverso agli sguardi degli altri. Come si arriva al successo secondo te? Caparbietà, determinazione e un pizzico di fortuna. Qual’è stata la tua prima esperienza nel campo della moda, cinema, spettacolo ? Parlaci di questo. All’età di 16 anni ho fatto un catalogo per una rivista romana, poi sono stato notato e ho fatto immagine per Chanel, per Bikkembergs e prossimamente partirò per Miami. Cosa significa per te avere successo? Per me aver successo non significa solo aver fama e soldi ma.. Aver portato a termine con le sole mie forze un obbiettivo a cui ho sempre creduto.

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l suo nome è Robin Cisera e lavora come modello, 18 anni, è di origine veneta e risiede a Conegliano dove vive con famiglia. Scoperto da Slide come Mister del mese, grazie al Patron Devis Paganelli e al Talent Scout Enrico Santamaria, cerchiamo di conoscere meglio questo ragazzo. Ciao Robin quando sei nato? Sono nato il 01-121995 a camposampiero (Pd) Parlaci del tuo carattere. Sono estroverso, allegro, determinato e diretto..se mi pongo un obbiettivo lo devo assolutamente raggiungere. Tuo miglior pregio e tuo peggior difetto? L’onestà... Che può essere un pregio o un difetto e sono terribilmente disordinato 58


MODEL: Robin Cisera PHOTO: Alessio Pellegrino Talent: Enrico Cool-Made Agency



Fashion Blogger Slide

Moschino primavera/estate 2015 di Alina Drozdovschi - Fashion Blogger Slide

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urante la Milano Fashion week 2014/2015, il brand che ha secondo me spiccato maggiormente e che quindi mi ha incuriosito più di tutti, è stato Moschino, diretto da Jeremy Scott, che grazie alla sua creatività ha reso la passerella vivace e soprattutto colorata. La collezione è infatti ispirata alla bambola di plastica più famosa del mondo: Barbie. Tutte le modelle indossavano parrucche rigorosamente bionde e rossetto rosa. La scelta di ispirarsi a Barbie si intuisce sin dal primo look, dove si possono osservare tubini e accessori rosa shock, classico colore che contraddistingue la notissima bambola. In passerella hanno sfilato tutte le versioni di Barbie, da quella sportiva che sfila coi pattini, a quella da lavoro che indossa il classico tailleur, ma di colori sgargianti, da Barbie elegante con abiti di diverse lunghezze e colori, a quella casual, che indossa jeans, vestitini coloratissimi e tutine rosa fluo. Presente anche la Barbie viaggiatrice accompagnata dal trolley rosa e da abiti arricchiti di glitter e numerose fantasie. I completi indossati dalle modelle erano di vari tessuti e materiali come pelle, plastica, denim, seta, cotone, jersey e molti altri che hanno reso tutti gli abiti unici e diversi uno dall’altro. I colori più usati, oltre al rosa, sono l’arancio, il verde pisello, il blu elettrico, l’oro e il fucsia. È presente anche il nero, ma arricchito con forme geometriche, pois e brillantini di vari colori. Gli abiti hanno varie lunghezze, ma quelli lunghi, a mio parere, sono i più incredibili, infatti oltre ad essere coloratissimi, sono anche molto sgargianti e di sicuro non passano inosservati. Anche gli accessori fanno sicuramente la loro parte, anche questi molto vivaci. Gli orecchini e le collane sono oversize, le borse hanno varie forme, ma abbinate perfettamente a tutti i completi, molti sono anche i foulard di seta stampata e maxi orecchini a cuore, in perfetto stile Barbie. La donna di Moschino per la prossima stagione primavera/estate 2015 vuole essere sempre al centro dell’attenzione, sicura di sé e che non passa di certo inosservata. A mio parere è una collezione divertente e molto diversa dalle classiche passerelle milanesi che tendono ad essere molto più sobrie, e anche per questo l’ho apprezzata più di tutte. Alla prossima!

Alina Drozdovschi

Il fashion visto da Alina Drozdovschi Fashion Blogger http://ioragazzafashion.blogspot.it/ 61



Rubrica “Dans la valise”

Enell’armadio poi cercai di mia madre... a cura di Alessia Cipolla - Fashion Blogger www.danslavalise.it

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e c’è una cosa che posso dire di me è di essere pigra ai limiti del possibile. Un eredità che mi porto dietro dalla nascita, il mio marchio di fabbrica. Lo so, lo so cos’è che pensate: “Siamo venute qui per leggere dei tuoi difetti??” ed ecco cosa penso io: “no ragazze aspettate! siamo qui per parlare di quella volta che scoprii una delle cose più incredibili della mia vita! Arrivo al sodo prometto, ma permettetemi di portarvi con me a quella volta…a quella volta che cercai nell’armadio di mia madre. Sapete, se c’è una cosa che anche i bambini pigri hanno è la curiosità, e una grande grande immaginazione. Certo perchè affrontare il mondo a volte è più faticoso che immaginarlo. E così finii ad immaginare tutto. I miei amici, il mio gatto, il mio futuro, il mio mondo, mia madre. Si lo ammetto, anche lei. Sapete mia madre è una di quelle donne forti, quasi uscite da un film. Di quelle che non piangono, che combattono e che sanno affrontare la vita con il sorriso anche se sfinite dal lavoro. E’ una di quelle che ti fa filare dritto, che fa la dura…ma in fondo ha un cuore d’oro. Quel giorno in cui cercai nell’armadio di mia madre fu tanto tempo fa, quando mi accorsi che tra le varie cose esplorate in casa, in giardino e a spasso per gli angoli più nascosti, una mancava all’appello: quel vecchio guardaroba di legno nella camera dei miei genitori. L’armadio di mia madre era immenso, dalle grandi ante, una porta nascosta che conduceva in un altro universo. Ed era lì. Non sono mai stata molto socievole, e questo spiega il perchè passassi molte delle mie giornate in casa, tra la tv, il disegno e la musica (abitudine che non ho ancora perso). Per una pigrona solitaria come me era un occasione d’oro! Con i miei a lavoro avevo tutto il tempo di esplorare. Decisi di cominciare da lì. Era quasi buio, mio fratello giocava allegro in camera e mi chiamava per farmi vedere l’ultimo videogioco comprato, ma avevo un pensiero fisso che non mi lasciava andare. Dovevo sapere. Mi avvicinai in camera dei miei, agitata e indecisa, poi andai via, poi ritornai. Si dovevo per forza, chissà cosa avrei trovato! Accarezzai il legno liscio e freddo e alzai le mani per arrivare alle maniglie dorate. Erano più fredde del legno e brillavano, mi invitavano a scoprire il mistero che mai avevo osato svelare. Ma ero lì, e il silenzio tutt’intorno. Spinsi l’anta verso di me e scricchiolando si aprì. Vi è mai capitato di sentirvi mancare il fiato dallo stupore di fronte ad una scena inaspettata? Questo fu quello che mi capitò. Guardai i vestiti appesi uno sull’altro sulle grucce cariche e i foulard sventolare come sospinti dal vento. Non ci credevo, avevo scoperto l’ultimo mondo nascosto della mia casa, il pezzo mancante di quella che era la mia vita. Ma per quanto avessi immaginato mai avrei pensato di ritrovare in quell’armadio una delle cose più sconvolgenti mai trovate: Me stessa. Mia madre

era più simile alla piccola Alessia di quanto avrei potuto sperare. Aveva scelto tutto quello che io avrei scelto, aveva tutto quello che io avrei voluto avere. Ma io avevo una cosa in più. Avevo lei…ho lei. E anche se i gusti sono cambiati e siamo ancora molto diverse lei è sempre la stessa, la mia amica più cara e la mia confidente. E se un giorno mia figlia aprirà il mio armadio di nascosto spero possa vedere quello che ho visto io: il riflesso di sè stessa nell’immagine della donna più importante della sua vita.

Alessia Cipolla

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Rubrica “Il Motivatore”

etichette e pregiudizi di Mario Furlan

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iamo abituati a venire etichettati. Generalmente in base la nostra posizione professionale: Franca è medico, Luigi è avvocato, Monica è impiegata. Oppure in base alla nostra nazionalità: io sono italiano, tu sei rumena, lei è marocchina. E’ comodo. Ma è limitativo. Perché definisce solo una piccola parte di ciò che siamo. Tuttavia, ironia della sorte, le etichette peggiori sono spesso quelle che ci attribuiamo noi stessi: io sono un pigro; io sono un timido; io sono un debole; io sono uno sfigato; io sono un fumatore… Tu non sei le tue abitudini. E non sei i tuoi vizi. Perché puoi cambiare. Te ne puoi liberare. Durante una seduta di coaching con me, una donna si è definita fumatrice. Le ho chiesto se fosse sicura di essere fumatrice. Certo, mi ha ribattuto sicura e sorpresa: fumo un pacchetto di sigarette al giorno! Quante

sigarette contiene un pacchetto?, le ho chiesto. E lei: venti. L’ho incalzata: Quanto impieghi a fumare una sigaretta? Circa dieci minuti, è stata la risposta. Ho continuato a domandarle: quanto fa dieci minuti per venti? Duecento minuti, ha risposto, senza capire dove io volessi arrivare. Al che ho tirato le fila: se fumi per circa duecento minuti al giorno, cioè per tre ore e venti minuti, significa che non fumi per le restanti venti ore e quaranta minuti, giusto? Giusto, mi ha risposto. Allora, ho concluso, perché ti definisci fumatrice se fumi per meno di un settimo della tua giornata? Lei mi ha guardato stupita. E’ rimasta in silenzio. E poi ha mormorato: Beh, non l’avevo mai vista sotto quest’ottica… Aveva instillato nella sua mente un dubbio sulla sua identità come fumatrice. E di lì a poco, con qualche altra seduta di coaching, ha smesso di fumare.

Mario Furlan Docente universitario di Motivazione e crescita personale

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Rubrica “Psike”

COME MANTENERE VIVO L’AMORE NEL TEMPO

“e vissero felici e contenti” di Pina Li Petri

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entile dottoressa, leggo con molto interesse la sua rubrica da qualche mese e a volte rimango piacevolmente sorpresa da alcuni temi che lei tratta e dalle sue risposte, tanto da sentire l’esigenza di chiederle un parere su come io stessa vivo le mie storie amorose. Incontro un uomo che mi piace, ci frequentiamo per qualche giorno e se esplode una passione inizio quasi subito una convivenza. Dopo pochi mesi però inizio a non sopportare nulla di quello che l’altro dice e fa, fino a non provare più nemmeno voglia di far l’amore. Il risultato è che chiudo la storia e ricomincio con un altro uomo. Ho compiuto 35 anni da poco e comincio a preoccuparmi del fatto che non riesco a farmi una famiglia, il mio orologio biologico inizia a farsi sentire con sempre più insistenza. Cosa devo fare per costruire una relazione duratura? Francesca, Cesena, tramite e-mail Cara Francesca, le relazioni amorose sono caratterizzate da un’interazione dinamica e continua tra due persone o, come succede in tempi recenti anche più di due, che interagiscono sulla base della presunzione di una conoscenza reciproca più o meno approfondita. A volte è la conoscenza dell’altro membro della coppia che risulta più critico della vita a due, che sempre più spesso riserva ai componenti della coppia sorprese poco gradevoli. Infatti, quando si pensa di conoscere il proprio partner molto bene, dopo anni di condivisione e di convivenza può capitare di scoprire con grande delusione che di questa persona si aveva una conoscenza piuttosto superficiale, soprattutto se inconsciamente o magari intenzionalmente ha comunicato e agito con il preciso scopo di far conoscere al proprio partner la parte migliore di sé, evitando di manifestare quella parte di sé che non si accetta o che si preferisce volutamente nascondere, per apparire desiderabili o peggio ancora invulnerabili. Nel suo caso Francesca, lei inizia una convivenza nel momento più cieco di una frequentazione, ossia quando la passione, l’infatuazione idealizzano il partner e lo fanno vedere come il migliore, il più bello e bravo del mondo! Ma dopo alcuni mesi di frequentazione, quando la passione comincia a diminuire, la percezione cambia e anche l’idea che ci eravamo fatti del nostro partner. Ciò accade ancora più velocemente quando si convive, dove lo spazio e le abitudini individuali iniziano a scontrarsi. In questa fase iniziano a emergere quelli che per noi sono difetti, a volte anche insopportabili, che mettono alla prova l’impegno che i due membri della coppia de-

vono investire per costruire una relazione funzionante dove l’individualità deve lasciare spazio alla coppia per costruire insieme gli aspetti sentimentali, sessuali e sociali con obiettivi comuni, quali famiglia, figli, viaggi, che riescono a unire la coppia. Il sessuologo Willy Pasini afferma che è necessario investire sulla coppia, essendo ormai ampiamente comprovato che l’alternativa alla stessa è fallita. Egli sostiene che è necessario seguire dei sentieri e quindi un processo di costruzione volontaria per riuscire a stare insieme nel tempo. Le consiglio a questo proposito di leggere il libro del professor Pasini “A cosa serve la coppia”. Recentemente il biologo Bruce Lipton ha approfondito l’Effetto Luna di Miele, ossia quali sono i parametri che intervengono e come farli durare. Durante i primi giorni o mesi di storia i nostri comportamenti e le nostre azioni sono controllati ed elaborati dalla mente conscia, ossia la mente creativa che agisce a nome dei nostri desideri e in quel momento il desiderio più grande è corteggiare, sedurre e far star bene la persona amata. Così, quando le menti consce di due persone innamorate si intrecciano, possono creare la magia di emozioni uniche e speciali. Nel tempo la mente conscia si carica di questioni e azioni che hanno a che fare con il quotidiano, quali bollette, affitto e routine, tanto che la mente conscia passa dalla creazione dell’esperienza della Luna di Miele alla gestione delle problematiche varie. Per far durare una storia nel tempo è necessario non abbandonare mai l’impegno di corteggiare e di prestare attenzione ai bisogni dell’altro e nel farlo sentire sempre unico e speciale sempre. Nel suo caso specifico, cara Francesca, ritengo necessario che lei approfondisca le sue problematiche con letture specifiche e le affronti con un valido supporto psicologico che la possa aiutare a realizzare il suo desiderio di costruire una relazione duratura e una famiglia.

Dott.ssa Pina Li Petri - Tel. 334 2896924 - e-mail: pinalipetri@gmail.com

Laureata in Psicologia e in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione continua. Già docente presso l’Università di Firenze. Psicologa, psicoterapeuta e coach. Psicologa delle miss finaliste ai concorsi di bellezza. Esperta in psicologia quantica. Coautrice e produttrice della pubblicazione multimediale (libro+CD+DVD) “Usa il potere della tua mente”, Corso teorico-pratico di Training Autogeno. 67



Stranezze dal mondo

Sarà vero? Sarà falso?

Stranezze dal mondo Info tratte da http://notizie.delmondo.info

A

2 ANNI, GIA’ ALCOLIZZATO Cheng Cheng ha il poco invidiabile primato di essere l’alcolizzato più giovane del mondo, alla tenera età di due anni. Sembra che tutto sia iniziato quando aveva solo 10 mesi, e suo padre gli metteva in bocca bastoncini imbevuti nel vino per farlo smettere di piangere. Poi ha iniziato a consumare alcolici in quantità crescente. All’inizio i genitori e i familiari del bambino, che vive nell’est della Cina, consideravano la cosa buffa: trovavano divertente che si bevesse un’intera bottiglia di birra senza effetti collaterali, limitandosi a svuotarla e a chiederne ancora. Ma quando la storia è uscita dalle mura domestiche, la famiglia è stata pesantemente criticata per avere incoraggiato un tale comportamento da parte del bambino: i pediatri hanno sottolineato la pericolosità di assumere alcool (ed in grandi quantità) per un corpo i cui organi non sono ancora del tutto sviluppati. La famiglia sembra avere capito la sconsideratezza del proprio comportamento sotto la pressione pubblica e la minaccia di conseguenze legali e di perdere la patria potestà sul figlio, ma togliere ad un bambino di due anni qualcosa che desidera “è un incubo”, specie senza terapie appropriate, e sembra che i genitori gli diano ancora vino o birra quando inizia le sue scenate: “A volte fa veramente tanto rumore, e non abbiamo altra scelta che dargli un po’ di vino. I suoi occhi sono sempre sulle bottiglie di alcolici”. PRENOTARE 5 ANNI PRIMA AL RISTORANTE Il ristorante di Damon Baehrel è probabilmente il più esclusivo del mondo: se volete cenare lì infatti dovete prenotare con largo anticipo: almeno cinque anni prima. Già, perché prima di allora tutte le serate dono già prenotate. Il ristorante non è molto grande (appena 12 tavoli) ed è in realtà collocato nella taverna di Baehrel, chef molto apprezzato. Il cibo infatti è ottimo: ogni sera il cuoco prepara per i clienti un menu di 15 portate a base digastronomia molecolare, la sua specialità. Il successo del locale è dovuto soprattutto al passaparola: Baehler non ha mai speso soldi in pubblicità, e fino a poco tempo fa la sua storia non era neppure arrivata sui media. Nonostante questo sembra che tra i clienti vi siano molte celebrità, come Martha Stewart e Jerry Seinfeld, e anche la famiglia Obama avrebbe prenotato secondo indiscrezioni, anche se dal cuoco arriva un secco no comment, dato che tiene la lista dei clienti e delle prenotazioni rigorosamente riservata. 69



Rubrica “Parliamo di libri”

Chiara Gamberale e il terapeutico

fenomeno dei dieci minuti

Articolo di Giulia Ciarapica, SoloLibri.net

È

da qualche tempo ormai che si può parlare di vero e proprio “fenomeno Gamberale” o forse sarebbe più opportuno parlare di “fenomeno dei dieci minuti”: col suo ultimo romanzo (semi autobiografico) “Per dieci minuti”, la giovane scrittrice romana ha dato letteralmente il via ad un vero e proprio gioco collettivo. Per tutti coloro che ancora non avessero letto il libro - ed ora che siete incappati in questo articolo non potrete più tirarvi indietro - “Per dieci minuti” (Feltrinelli, 2013, 187 pp.) è un romanzo in cui troviamo una protagonista, Chiara, un’antagonista, La-vitaa-volte, e tanti aiutanti. Chiara, smarrita in quel tunnel di malessere che alle volte qualcuno di noi è obbligato ad attraversare - lasciata dal marito dopo diciotto anni di matrimonio, derubata del lavoro che tanto amava, alle prese con una città, Roma, che tutto offre e tutto nasconde, anche i sentimenti più grandi - decide di accettare il “gioco dei dieci minuti” propostole dall’analista: ogni giorno, per trenta giorni, dovrà, per dieci minuti, fare qualcosa che non ha mai fatto prima. Che sia fare dei pancakes, mettere lo smalto fucsia, imparare a guidare, poco importa. Il fine ultimo è quello di svolgere un’attività che fino a quel momento non aveva mai creduto di poter fare, perché assurda, improbabile, assolutamente lontana dalla sua persona. Ecco, questo è ciò che la Gamberale fa, o meglio racconta, nelle fresche pagine di questo libro, ma che muovono a riflessioni importanti. E questo è ciò che hanno fatto milioni di lettori dopo la lettura. Ebbene sì, il gioco sembra essere contagioso, tanto più se si tende a vederlo come una sorta di “panacea” dei malesseri che affliggono i nostri giorni. “Per dieci minuti” è, in pochissimo tempo, divenuto il libro-guida per chi cercava di rintracciare se stesso, annaspando tra complicatissimi termini medici,

incespicando tra ansiolitici e tisane rilassanti, e diventato, insomma, alla fine, il vademecum di chi, con grande sorpresa, è riuscito a trarre un sospiro di sollievo (la parola ai testimoni, e ve ne sono assai) grazie alla semplicità - ed eccolo qui, Leopardi - del racconto di Chiara Gamberale. Semplicità, appunto: la via migliore da percorrere per esporre i propri pensieri, dare sfogo alle proprie inquietudini, condividere malumori e gioie, e, in definitiva, essere in grado di aiutare chi si confronta con noi. Eccolo lì, dunque, il Fenomeno dei dieci minuti: semplice e impegnativo, proprio come questo libro, che, nella sua immediatezza di stile ed estrema fruibilità, permette di correre - magari anche inconsapevolmente - il rischio di ottenere quel che forse stavate perdendo di vista: voi stessi. Dunque: leggete, giocate e vivete. Vai su www.sololibri.net per leggere la recensione del libro e visita il mio profilo per altri articoli di approfondimento sul mondo dei libri.

Rubrica a cura di sololibri.net

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Rubrica “FOOD4You”

Tartufi cocco/cacao Un dessert facile, economico e anche dell’ultimo momento, adatto a grandi e piccoli. a cura di Sara Gnoli

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Ingredienti (per ottenere 30 tartufi del diametro di 4 cm circa). 200 gr di biscotti secchi tipo digestive( ma anche i vari residui di biscotti di frolla) 50 gr di mandorle tritate grossolanamente 50 gr di amaretti 300 gr di ricotta fresca di pecora 150 gr di cacao amaro in polvere 150 gr di farina di cocco Qualche goccia di aroma a piacere( io mandorla o rose, ma va bene anche vaniglia o se piace qualche goccia di liquore dolce) Procedimento: 1 - tritare biscotti ed amaretti non troppo finemente. 2 - in una ciotola ampia, lavorare bene la ricotta con una frusta per renderla cremosa. Aggiungere i biscotti tritati, gli amaretti, le mandorle e l’aroma scelto. Se si ama un composto più dolce, aggiungere 50 gr di zucchero fine all’impasto. 3 - far riposare in frigo per almeno mezz’ora, al fine di assodare il composto ed amalgamare i sapori. 4 - trascorso il tempo necessario, riprendere il composto e con l’aiuto delle mani bagnate in acqua formare tante palline. 5 - rotolare le palline ottenute nel cacao o nel cocco, Maneggiando i tartufi con delicatezza per non romperli. Servire appoggiando i tartufi su dei pirottini in carta da pasticceria, oppure su un piatto da portata. Ottimi con il caffè a fine pasto, oppure con un buon passito che regga i sentori intensi del cioccolato e del cocco, o ancora con un ottimo rum. Nel caso (improbabile) ne avanzassero, conservare in frigo e consumare entro un paio di giorni al massimo. In alternativa, congelarli e toglierli dal freezer

al bisogno, una mezz’ora prima di consumarli. Il consiglio della chef: fatene una buona quantità raddoppiando o triplicando le dosi e congelando il tutto. Questi dolcetti saranno un ottimo benvenuto per ospiti improvvisi del week end, così come piaceranno a tutti durante i pranzi e le cene in famiglia delle prossime festività natalizie.

Sara Gnoli - e-mail: gnolisara@gmail.com

Chef, Consulente Enogastronomico per aziende di ristorazione, docente di tecniche di cucina, nutrizione applicata alla ristorazione, cucina storico medievale. Fondatrice Sede APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani) Latina. Info, richieste e consulenze gnolisara@ gmail.com 73



Rubrica “Turismo e non solo”

Tarifa, una porta aperta tra Spagna e Marocco Di Flavio Alagia

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on ancora il roboare dei locali e delle folle nelle orecchie, alle sei di sera mi infilo su un autobus del servizio pubblico catalano e lascio che sulla mia Barcellona cali la sera. Il giorno dopo il sole sorgerà su Tarifa, ma non prima delle diciassette ore che mi ci vogliono fino a Malaga, dove un altro autobus e altre due ore di viaggio mi attendono. Aggrappata all’estremità più meridionale della Spagna, Tarifa è la porta d’accesso verso il Marocco. Lo sarebbe anche Algeciras, ma mentre quest’ultima è rimasta un porto grigio e anonimo verso cui ci si spinge con l’unico scopo di abbordare il traghetto, Tarifa ha arricchito i suoi paesaggi con suggestioni sahariane, il suo piccolo centro storico è un nido carismatici tapas bar e le sue spiagge sono il territorio di agguerriti surfisti che inseguono le correnti d’aria con il kite. Nel nome di questa piccola città c’è una storia animata da scontri e battaglie, ma anche da incontri e sincretismi che l’hanno fatta diventare l’abbraccio tra mondo arabo e occidentale che è oggi. Tarif ibn Malik era infatti il guerriero berbero che nel 710 ha guidato l’esercito arabo alla conquista della città, mentre anche il resto della Spagna meridionale un po’ alla volta cedeva alla prorompente carica proveniente dall’Africa musulmana. Divenuta parte del Regno di Granada, Tarifa è stata successivamente conquistata dai castiglionesi, per poi resistere alle seguenti cariche musulmane e ritornare definitivamente ad essere parte della storia occidentale e spagnola. Ma ormai il germe della commistione culturale era stato piantato e sulle sue dune di sabbia, sulle candide pareti delle sue tipiche abitazioni storiche e sulle fortificazioni che circondano il porto riluce ancora il fascino della cultura araba, mentre nei profumi e nei sapori dei piatti andalusi si celebra un incontro tra tradizioni che esalta il sapore di verdure, pesci e carni. Ancora oggi Tarifa continua ad essere un luogo di incontro e di scambi. Giovani viaggiatori arrivano sin qui dalle più mondane città del nord, in attesa di un traghetto per il Marocco o felici di inondare le piccole vie del centro con la loro etilica spensieratezza. Dal Marocco giungono ragazzi brillanti che hanno studiato economia e lingue straniere a Rabat o Casablanca, e cercano nelle spire dell’altalenante turismo iberico una via per emergere. Schiere e schiere di italiani sono già qui da tempo, passano quasi inosservati con il loro perfetto spagnolo e la calda sinergia con cui dialogano con i loro amici andalusiani, salvo poi farsi scappare un italico slancio quando balbetto il mio scarso spagnolo nel tentativo di ordinare da mangiare al tavolo del loro ristorante. Domani mi attende la costa del Nord Africa, ma per questa sera sarò ben felice di continuare ad ammirarla in silenzio dalla mia terrazza, mentre si erge contro le onde tanto vicina ai miei occhi da farmi pensare di poterla raggiungere a nuoto.

Flavio Alagia

Laureato in Giornalismo, il mio limbo professionale mi ha portato dagli uffici stampa alla carta stampata, per poi approdare al variopinto mondo della comunicazione digitale. Ho vissuto a Verona, Zurigo, Londra, Città del Capo, Mumbai e Casablanca. Odio volare, amo lo jodel e da grande voglio fare l’astronauta. www.nonsoloturisti.it 75



Miss Slide Novembre

La Miss Slide del mese è

rozina mitrushi a cura della redazione - Foto Saverio Cetrangolo

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I suo nome e Rozina ed è una studentessa di Culture e Tecniche della Moda a Rimini. Rozina Mitrushi, 24 anni, è di origine albanese e risiede a Ravenna. Vive con i genitori attualmente.

Ciao Rozina, quando sei nata? Sono nata il 9/2/1990. Parlaci di te. Sono una ragazza semplice un po’ testarda e alcuni mi definisco matta del senso buono della parola (ed in realtà un po’ lo sono). Un tuo pregio. Il mio miglior pregio: essere una grande sognatrice. Il peggior difetto secondo te? Sono abbastanza permalosa. Cosa ti piace nel mondo dello spettacolo? Del mondo nello spettacolo mi piace in modo particolare l’idea di conoscere delle persone talentuose e gli artisti veri. Cosa ti piace di te? Il viso in particolare gli occhi sono i dettagli più interessanti del mio aspetto estetico.

Come si diventa famosi? Con sacrifici delusioni e un pizzico di fortuna. Hai esperienze in questo mondo? Non ho molta esperienza nel campo dello spettacolo, a 18 per gioco ho partecipato ad un casting per diventare la ragazza copertina di un giornale regionale e così è stato, ho partecipato in alcune sfilate. Cosa significa avere successo? Avere successo per me significa realizzazione dei miei sogni e anche soddisfazione personale.





Le pagine di

Dal Salento al mondo: Tello, Marco Santoro, Savi Vincenti dI Lorenzo Tiezzi

È

semplicemente impossibile riassumere in un solo titolo tutti i dj salentini di successo. Grazie al Samsara di Gallipoli, grazie al Samsara Beach, grazie a Musica & Parole (colosso del clubbing che gestisce club come Praja e Paco Gondar e spesso organizza party anche all’immenso Parco Gondar), grazie a Salento Calls Italy, il progetto collettivo creato da Danilo Seclì… e grazie al bel mare della Puglia, Salento e divertimento fanno rima davvero. I protagonisti musicali della scena musicale pugliese, in crescita verticale, sono tanti. Qui ne raccontiamo tre. Marco Santoro (facebook.com/marcosantoromusic) è uno dei dj resident del Samsara di Gallipoli (Le). Di sé dice: “Faccio il dj da quando avevo 16 anni e faccio dischi da tempo. La mia produzione più importante è recente. Si chiama ‘My Body’, ed è realizzata in collaborazione con The Cube Guys; uscita a gennaio sulla Cube Recording ha iniziato da subito ad avere un ottimo riscontro sia dagli addetti al settore che dalla gente comune”. Tra i tanti dj che l’hanno suonata infatti ci sono nomi importanti come Bob Sinclar, Federico Scavo, Robbie Rivera, Hector Romero e tanti altri ed è rimasta nelle posizioni di vertice della Beatport House Chart per mesi. “All’Ultra Music Festival di Miami poi è stata proposta addirittura anche da Steve Angello… e dopo pure da Fatboy Slim, Tiesto, Axwell e Pete Tong nel suo radio show su BBC Radio 1!”. Savi Vincenti (www.savivincenti.com) è resident di uno dei club più importanti in Italia, ovvero il Rio Bo di

Gallipoli. D’inverno invece si sposta al Premiere di Gallipoli (Le). Un dj così è capace di cambiare atmosfera e far ballare sound diversi con una velocità che tanti professionisti del mixer, anche internazionali, si sognano. Le sue prime esperienze musicali le realizza in qualità di regista tecnico di programmi mixati in radio (Radio Studio Reporter e Radio Norba Conversano). Savi Dj, sempre desideroso di nuove conoscenze,, ottiene nell’ottobre 1998 anche il prestigioso attestato di “Dj Comunicatore e Speaker” presso il C.e.t (Centro Europeo di Toscolano) di Giulio Rapetti alias Mogol. Il suo obiettivo professionale è ambizioso ma condivisibile: esportare la musica house del Mediterraneo (Warm House Music Discipline) creando sinergie con artisti e collaborazioni con houseclub su scala nazionale. Tello Dj (www.facebook.com/tello.dj.official) è il dj resident del Tuscé di Galatina e dello Zen Beach di Gallipoli (Le) ed è di casa anche al Rio Bo ed al Praja, altri locali pugliesi di riferimento. Da tempo è anche un produttore discografico, ovvero realizza dischi che fanno ballare il mondo nei set dei colleghi. Nell’estate del 2010 co-produce col torinese Gigi De Martino “Las Brujas”, un brano che segue il successo di “Mar Adentro (Il Canto della Sirena)” di Gigi de Martino. Il singolo riscuote un ottimo successo, raggiungendo l’ottava posizione dei singoli house più venduti in Italia. Il suo più recente successo è però “ Shake It Up”, inserito da The Cube Guys nella loro compilation del Café Olé @ Space Ibiza.

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Le pagine di

Sergio Mauri: il nuovo singolo è “Voyager”,

prodotto con i Boostedkids dI Leonardo Filomeno

U

n tour Oltralpe, un singolo al top in Belgio e tante novità discografiche in dirittura d’arrivo. Sergio Mauri non si ferma più. L’estate 2014 è stata piena di serate importanti in Italia e non solo. Impossibile non citare, tra gli altri, locali come il BCM di Palma Di Maiorca (dove si esibiscono regolarmente artisti come Calvin Harris e dove da anni Sergio è un habituè) o il Baia Imperiale di Gabicce Mare, fino al Praja di Gallipoli, nel cuore pulsante del Salento. Non va poi dimenticata la partecipazione al festival EDM al 100% ‘Made In Italy’ Lifeland, andato in scena lo scorso 23 agosto al Life Club di Rovetta, dove Sergio ha condiviso la console con colleghi come Stefano Pain, Maury Lobina o Boostedkids. Sergio Mauri è attualmente impegnato in un importante tour francese che andrà avanti fino ai primi di novembre e toccherà i club di città come Menil, Baud, Pontarlier e Auxerre. In più, non mancano le serate nelle più importanti discoteche italiane. Per dare un’occhiata al calendario, in continuo aggiornamento, basta andare sul sito: www. sergiomauri.com Altro capitolo importante è quello discografico. Vale la pena partire da “Start It Again”, singolo estivo supportato da decine di top dj e pubblicato da Rise Records, quasi a marchiare a fuoco il sodalizio artistico con una delle etichette house più importanti d’Italia e a completare una tripletta di singoli che comprende le bellissime “Borderline” e “Gargoyles”. Inevitabile, poi, il riferimento all’exploit di “Camelot”, pubblicata dall’etichetta francese Happy Music e, nel giro di pochi mesi, divenuta una vera hit da dancefloor in Belgio, dove per parecchie settimane è stata tra le 20 posizioni della classifica ufficiale belga Ultratop. E dove è ancora molto ballata. Questi ottimi risultati hanno spinto Sergio ad aprire le porte del suo studio a nuove collaborazioni. La novità più grossa delle ultime settimane è infatti il bel sodalizio artistico con il giovane dj-duo italiano Boostedkids, molto amato, tra gli altri, da Dimitri Vegas & Like Mike. Il suo nuovo singolo, “Voyager” (su etichetta Smash The House), Sergio lo ha prodotto in compagnia dei due dj. E’ uno dei pezzi inclusi in “Smashers EP vol.1” e già da ora è facile immaginare, vista la potenza incredibile e la consueta ottima fattura, che da qui a fine anno farà capolino in classifiche e playlist che contano. I primi a supportarlo sono stati proprio i citati Dimitri Vegas & Like Mike, i re del festival belga Tomorrowland, che l’hanno suonato nel loro radioshow assieme alle ultime produzioni di colleghi come R3hab o Ummet Ozcan. 83



Le pagine di

R-Wan & Fatman Scoop

“What the F#*k” dI Lorenzo Tiezzi

C

i sono in giro nel mondo decine e decine, anzi centinaia di top dj. D’altra parte è giusto che sia così. I dj ‘di base’ si chiamano resident dj e suonano ogni weekend in un solo locale, anzi al di sotto di loro c’è una amplissima categoria di amanti della musica che nei locali non ci suona, i così detti bedrooom dj. Sopra di loro, i dj guest, che girano i locali di una provincia, di una regione o addirittura di una intera nazione. In Italia i professionisti del mixer di questo tipo sono solo un centinaio, forse meno. La ‘categoria’ superiore non può che essere quella dei top dj. Solo che si parla solo degli stessi nomi ed in Italia uno come R-Wan lo conosciamo poco. Ed è un peccato. Perché ci perdiamo un bel po’ della sua energia. Tra i tanti, ha collaborato con rapper / star come Fatman Scoop. Il suo nuovo singolo, “What the F#*k” l’ha prodotto proprio con questo peso massimo della musica hip hop e fa parte dell’EP “Play Dirty”. “L’ho chiamato ‘WTF’ perché è un intercalare con Fatman Scoop continua a ripetere continuamente”, racconta R-Wan. “Lo conosco fin dal 2007 ed avevamo già realizzato dei mash up. La produzione di questa traccia mi ha impegnato per un sacco di tempo, mi sono fatto aiutare pure da un altro mio amico dj, GLOWINTHEDARK. Sono molto soddisfatto del risultato! Grazie alla voce di Fatman Scoop abbiamo raggiunto una notevole originalità”. R-Wan ha passato l’infanzia in Francia, ascoltando tanto funk ed R’n’B ed è pian piano uno dei performer più richiesti nel vasto e variegato panorama EDM. Anzi è una star dell’EDM più immediata e potente, che all’estero e soprattutto negli USA viene chiamata “open format”. In Italia verrebbe definita ‘commerciale’, ma è un errore. Infatti i dj dj questo genere musicale spaziano molto di più e sanno creare atmosfere uniche, facendo scatenare i club. Recentemente R-Wan ha fatto ballare i club più esclusivi di Ibiza e Saint Tropez, più precisamente il Cavalli Club ed il Vip Room. Tra le mille altre città ha recentemente fatto ballare Bruxelles, Ginevra, Roma, Parigi, Mosca, Tunisi, Rio de Janeiro, Barcellona, Madrid ed Hong Kong… 85



Le pagine di

#Costez @ Number One: Ibiza in Franciacorta dI Enjoy Television

C

onosciuto negli anni ’90 come il locale dell’impossibile, il Number One di CorteFranca (Bs), a pochi km dall’uscita A4 Rovato, era un po’ uscito dalla geografia del clubbing italiano che conta. Oggi invece ci è rientrato alla grande, grazie ad impatto tecnologico e di stile assoluto. Dopo un’estate importante, anche le grandi sale al chiuso sono state completamente riviste. Oggi dominano grandi schermi video e l’impianto audio è semplicemente impressionante. Come se non bastasse, c’è anche un’ampia area in cui la musica non picchia, perfetta per fare quattro chiacchiere… anche senza dover prendere per forza il tavolo. Come la scorsa estate, i sabato notte del Number One sono organizzati in sinergia con lo staff dell’Hotel Costez, che invece continua ad essere aperto come discobar ad ingresso libero nella sua storica sede di Cazzago (Bs) solo il venerdì notte. I dj che si alternano al Number One sono tutti eccellenti. Come resident di lusso di solito c’è il bresciano Gianluca Motta. Nato sotto il segno del Toro, ne incarna tutte le caratteristiche: istintivo, eclettico, determinato, estroso e con quel pizzico di imprevedibilità che lo rende particolare, anche in console. Come guest arriva spesso Mauro Ferrucci, splendido dj italiano sempre in giro per il mondo tra Ibiza e le capitali del clubbing. Il suo sound è a tratti sperimenta-

le, a tratti semplicemente potente. Non mancano guest star come Bay Marcelo, mimo e danzatore convertito al clubbing. Ha dato diversi concerti come tenore con la Schola Canthorum di Roma ed ha lavorato con artisti di importanza assoluta come Franco Zeffirelli, Mauro Bolognini e Lindsay Kemp… e come Skin, la musa / rockstar degli Skunk Anansie. E non è tutto. Siccome anche l’occhio, per fortuna, vuole sempre la sua parte, ai party #Costez @ Number One non mancano mai una quantità impressionante di performer mozzafiato. Sensuali, sconvolgenti, professionali… fanno sognare proprio come le icone delle notti di Ibiza, solo che qui siamo in Franciacorta, a due passi dai vigneti. Eccolo qui il mix irresistibile del #Costez @ Number One: ottima musica, atmosfera scatenata e contemporaneamente niente eccessi. 87



15 TOP

Super Classifica Slide

DANCE

La classifica dei dischi stilata dalla redazione di SLIDE a proprio giudizio personale. La classifica è relativa al parere del tutto soggettivo di coloro che l’hanno stilata.

1

HIDEAWAY KIESZA

2

PRAYER IN C LILLY WOOD THE PRICK E RONIN SHULZ

3

LOVERS ON THE SUN DAVID GUETTA FT SAM MARTIN

4

WICKED WONDERLAND MARTIN TUNGEVAAG

5

LAY ME DOWN AVICII FEAT. ADAM LAMBERT E NILE R

6

BULLIT WATERMAT

7

HEROES ALESSO

8

A SKY FULL OF STARS (HARDWELL RMX) COLDPLAY

9

BLAME CALVIN HARRIS FEAT JOHN NEWMAN

10

WON’T LOOK BACK DUKE DUMONT

11

WASTED LOVE STEVE ANGELLO FEAT DOUGY

12

MOVIE MAR3KO DJ

13

GECKO (OVERDRIVE) OLIVER HELDENS

14

RUDE (ZEDD RMX) MAGIC

15

HOW WE PARTY R3HAB E VINAI

MOVIE - DJ MAR3KO Questo mese, SLIDE propone la classifica dei 15 brani TOPDANCE preferiti dalla redazione. Si notano in posizione diversi nomi noti del mercato discografico dedicato, con evidenza alla 12a posizione, un talent emergente che lo stesso SLIDE ha intervistato il mese scorso DJ MAR3KO. Il brano MOVIE - DJ MAR3KO è scaricabile da tutti gli store musicali del mondo. Le indiscrezioni su MAR3KO dicono che è in progetto un album mixato di 18 brani dei quali molti inediti con collaborazioni speciali. 89


IL ROMA WEB FEST

premia i fashion film


Roma Web Fest

G

rande successo per la seconda edizione del Roma Web Fest, il primo festival ufficiale italiano dedicato ai prodotti webnativi e ideato dalla direttrice artistica Janet De Nardis, che quest’anno ha voluto inserire la sezione “Moda” nella prestigiosa cornice del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Protagonisti assoluti della serata gli oltre quaranta fashion film in concorso, ma anche numerose blogger provenienti da tutta Italia. Oggi più che mai, i fashion film sono la formula comunicativa prediletta dalle griffe internazionali ed il RWF ha dedicato loro uno spazio speciale nell’ambito della propria kermesse. La serata è stata presentata da Valeria Oppenheimer, responsabile della sezione moda e fashion film del festival. Grande novità di quest’anno il premio School Fashion Film, dedicato ai video realizzati dagli studenti delle scuole di moda. La giuria, pre-

sieduta dal Direttore generale di AltaRoma Adriano Franchi, e composta dallo stilista Luigi Lardini, il Presidente della maison Gattinoni Stefano Dominella, la giornalista Stefania Giacomini, il noto hair stylist Sergio Valente, il trend setter Eduardo Tasca - ha decretato i vincitori. Il premio “Miglior Fashion Film” è stato assegnato a SABBIA, firmato dal regista Alex Tacchi. Caroline Koning, studentessa dell’AMFI, Amsterdam Fashion Institute, ha trionfato nella sezione school con il video “Joyeux Anniversaire”. Tra i vari partner del RMW segnaliamo Giancarlo Presutto – Brand Manager di GP Eventi e Management e amico di Janet De Nardis. «Anche quest’anno abbiamo avuto l’onore di essere Partner del Roma Web Fest – dichiara Giancarlo Presutto - un’esperienza unica che ci ha trasmesso grosse emozioni. Quest’anno, nella speciale cornice del Museo MAXXI di Roma il RMW ha 91


sanatrix nuovo elaion

cooperativa sociale onlus centro di riabilitazione

Nuovo Elaion eroga prestazioni riabilitative in regime: residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale, domiciliare dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, dipendenti da qualunque causa e prestazioni riabilitative in regime ambulatoriale e domiciliare, a persone con disabilità complesse e/o permanenti, o, che se non trattate, possono diventare tali.

località tavoliello - 84025 eboli (sa) Tel. +39 0828 65 10 01 - Fax +39 0828 6513 66 info@nuovoelaion.it - www.nuovoelaion.it

La struttura, che soddisfa ampiamente i requisiti strutturali, organizzativi e di personale, previsti dalla normativa vigente della Regione Campania, eroga servizi di: - fisiochinesi-terapia riabilitazione motoria riabilitazione neuromotoria (individuale e di gruppo) - riabilitazione neuropsicomotoria terapia occupazionale (individuale e di gruppo) - riabilitazione logopedia (individuale e di gruppo) - riabilitazione cognitiva riabilitazione neuropsicologica psicoterapia (individuale e di gruppo) - ippoterapia idrokinesiterapia musicoterapica holding e psicoterapia familiare


Roma Web Fest ripetuto il successo della precedente edizione. Con la sezione dei Fashion Film, Janet De Nardis ha saputo arricchire il il concorso di contenuti “Modaâ€? in modo eccezionale. Un occasione unica nel suo genere. Un ringraziamento speciale lo rivolgo anche a Max Gigliucci che con grande impegno riesce ad essere un valoroso collaboratore di Janet De NardisÂť.

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Sushi at home

With us SUSHI AT HOME!

Do you want to eat sushi? We’ll bring it to your home! a cura di Stefano Pia - Direttore Editoriale


SUSHI AT HOME

Exclusive concept of sushi takeaway Via Avigliana 19 - Torino 10138 391.373.21.20

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Gentleman di Compagnia

Gentleman di Compagnia Grande successo per la presentazione del libro del nostro Direttore Editoriale Stefano Pia a cura di Stefano Pia - Direttore Editoriale

La storia di un uomo da un lato ambiguo, dall’altro passionale e pronto a raccogliere ogni momento della propria esistenza. Una doppia vita giocata sul filo del rasoio, di giorno serio professionista, di notte galante accompagnatore di donne facoltose. Una vita che sembra soddisfare Edoardo, affascinante seduttore di bellissime ragazze, finchè non si trova di fronte a Silvia, da subito donna della sua vita. Gli equilibri si spezzano, da un lato Edoardo con una vita segreta, dall’altro Silvia, poco propensa a lasciarsi andare a causa di un passato difficile.”

E’ possibile prenotare il libro ai seguenti indirizzi: www.inmondadori.it www.ibs.it www.amazon.it

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Salute e benessere

quando le mani invecchiano A cura della dott.ssa Elisabetta Fulgione

L

e mani possono essere considerate come “specchio dell’invecchiamento cutaneo”. Non potendo essere valorizzate da un sapiente “maquillage” come il volto, tradiscono impietosamente l’età e ostentano sadicamente i mutamenti del tempo che passa. Essendo una delle parti del corpo più scoperte è ovviamente, anche più esposta all’attacco degli agenti esterni come sole, vento, freddo, acqua e prodotti aggressivi. Cosa accade alla cute del dorso delle mani negli anni? Con il passare del tempo, per effetti del chrono e del photoaging la cute si assottiglia, perde tono ed elasticità e sulla superficie del dorso della mano le vene e i tendini diventano più visibili, compaiono alterazioni della pigmentazione e, in taluni casi, lesioni benigne e/o neoplastiche. Le manifestazioni principali dell’invecchiamento cutaneo in questa sede possono essere legate alla fragilità cutanea (la porpora senile e le pseudocicatrici stellari), alla comparsa di lesioni iperpigmentate e precancerosi (cheratosi seborroiche ed attiniche, lentigo) oppure alla presenza di lesioni puramente neoplastiche (basaliomi, spinaliomi).La porpora senile si presenta con chiazze tipo ematoma, color porpora, che insorgono, in seguito a traumatismi anche lievi e possono regredire in 2-3 settima-

Foto di Jean Marc Viel

ne. Si pensa che tali manifestazioni rappresentino lo stravaso dei globuli rossi dai vasi friabili immersi in un tessuto danneggiato dal sole. Le pseudocicatrici stellari spontanee di Colomb, segno ulteriore di fotoinvecchiamento, si presentano come aree depigmentate che si presentano come delle vere e proprie cicatrici di aspetto stellato che non vanno incontro a regressione. Le cheratosi seborroiche esordiscono, solitamente, con papule giallastre, di pochi mm che s’imbruniscono e successivamente si squamano con il passare del tempo ; contrariamente alla cheratosi attinica o senile non possono evolvere in forme tumorali maligne ne presentano correlazioni con l’esposizione ai raggi solari. Queste ultime si presentano come squame giallastre, aderenti e ruvide. Le lentigo solari anche esse legate ad un’eccessiva e sregolata esposizione al sole, si manifestano come chiazze di forma irregolare, non ben definita,di grandezza e colore variabile dal giallo al marrone scuro e rappresentano, a differenza della lentigo maligna, variante del melanoma, un semplice inestetismo cutaneo. Ma è possibile prevenire l’invecchiamento cutaneo del dorso delle mani? E come? La prevenzione quotidiana risulta fondamentale e si basa su semplici gesti quotidiani come l’utilizzo di

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guanti o di creme barriera per ridurre il contatto con agenti chimici o fisici ( detersivi etc ): i detergenti aggressivi, il freddo e l’esposizione a raggi solari (senza adeguate precauzioni) rappresentano, infatti, i nemici numeri uno della pelle. È importante evitare l’“eccessiva igiene”: lavare troppo spesso le mani, tanto da assumere in alcuni casi quasi un aspetto maniacale, comporta un danneggiamento a carico del mantello idrolipidico che riveste lo strato piu’superficiale dell’epidermide proteggendola . Se tale atto non viene, dunque, compensato con l’applicazione di creme idratanti adeguate, la cute risulterà chiaramente estremamente secca, screpolata e disidratata. La corretta igiene cosmetologica rappresenta il terzo fondamentale pilastro della prevenzione e si basa essenzialmente su una corretta detersione con l’utilizzo di prodotti che rispettino il mantello idrolipidico cutaneo, una fotoprotezione quotidiana UVA e UVB ed adeguata idratazione scegliendo creme fortemente idratanti ( A/O) da applicare costantemente. Cosa è possibile fare quando i segni dell’età sono già evidenti? In questo caso le strategie terapeutiche per cercare di rallentare questo processo sono varie e spesso combinando le diverse metodiche oggi conosciute si possono contrastare i segni dell’età allo stesso modo che per il viso ed il corpo. I principali inestetismi si manifestano con comparsa di “macchie” al livello del dorso delle mani e riduzione di elasticità, tono ed idratazione. I trattamenti oggi utilizzati mirano a migliorare sopratutto questi tipi di danni : i peelings chimici con attivita’schiarente possono essere utili nel trattamento delle discromie del dorso delle mani (salicilico, mandelico, glicolico, TCA etc) ed essere associati ad altre metodiche quali laser o trattamenti di luce pulsata ad alta intensità. Per la prevenzione e il trattamento della disidratazione e della perdita di elasticità e tono, tipiche dell’invecchiamento cutaneo fisiologico e/o foto-indotto, può essere utile la biorivitalizzazione, che consiste nell’iniettare per via

sottocutanea sostanze (PDRN, glucosamina, acido ialuronico a basso peso molecolare eventualmente combinato ad amminoacidi, mannitolo ) con funzione di stimolazione dei fibroblasti, per favorire la produzione di collagene, elastina ed ac. jaluronico, di migliorare la vascolarizzazione, l’ossigenazione, l’idratazione tissutale svolgendo anche un’attività antiossidante. I filler, dall’inglese “to fill” sono sostanze ad effetto volumetrico, capaci nel caso delle mani, di riempire le zone svuotate per la riduzione del pannicolo adiposo sottocutaneo. Il filler oggi maggiormente in uso e’l’acido ialuronico. Nel caso siano molto visibili le ossa del carpo, per avere un effetto volumizzante e stimolante la formazione di collagene, sono utili l’idrossiapatite di calcio e l’acido polilattico. La Radiofrequenza Non Ablativa è, infine, una metodica che si basa sull’energia elettromagnetica generata da appositi apparecchi elettromedicali, la quale attraversando i tessuti, si trasforma in energia termica capace di aumentare la consistenza del derma e di creare un marcato effetto tensore apprezzabile all’esame obiettivo sia ispettivamente che palpatoriamente.

Dott.ssa Elisabetta Fulgione Specialista in Dermatologia e Venereologia Medicina Estetica/Medicina Anti-age Docente Scuola Internazionale di Medicina Estetica FBF (Roma) Coordinatrice Regione Campania AIDME (Accademia Italiana Medicina Estetica) Socia Fondatrice SIRNA ( Societa’ Italiana Radiofrequenza Non Ablativa) Salerno-Napoli-Roma

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Sarto su misura

Slide incontra Luca Pugliese, stilista e ideatore della

mevi sartoria A Torino il primo Sarto “Su Misura” per Ladies & Gentleman a cura di Stefano Pia - Direttore Editoriale

O

ggi le misure non si prendono più nelle vecchie sartorie, restando per decine di minuti in piedi davanti ad uno specchio. L’esigenza delle donne e uomini d’affari è quella di ottimizzare il tempo a disposizione, senza tralasciare di curare il proprio stile e il proprio guardaroba. Oggi nasce la figura del “Tailor and Image Consultant” su misura. Slide incontra nel suo Atelier nel centro di Torino Luca Pugliese, stilista e ideatore della Mevi Sartoria, nata per andare incontro alle esigenze della donna moderna e dell’uomo manager. “Siamo noi ad andare dal cliente dove lo desidera, in ufficio, a casa, nella vip lounge dell’aeroporto, a prendere le misure per realizzare abiti e camicie sartoriali su misura. In questo modo andiamo incon-

tro alle esigenze di ottimizzazione del tempo dei nostri clienti. Offriamo un servizio “chiavi in mano” di altissima qualità - confida Luca - offendo un servizio di Image Consulting totalmente gratuito.” Pochi minuti per scegliere i migliori tessuti, prendere le misure e il proprio guardaroba è rinnovato. “Io sono solo un consulente - prosegue Luca - è il cliente ad essere stilista di se stesso. Noi proponiamo i tessuti migliori e le nuove tendenze, il tutto per creare capi unici e di altissima qualità, mettendo l’alta sartoria a disposizione del cliente.” Mevi Sartoria: passione, classe ed eleganza su misura a casa tua. www.mevisartoria.com info@mevisartoria.com

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Mystyle

Beauty

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Holidays


Rubrica Cinema Movie

UNA FOLLE PASSIONE a cura della redazione

M

ontagne del North Carolina, fine anni ‘20: George e Serena Pemberton, bellissimi e innamoratissimi sposini, cominciano a costruire il loro impero di legname. Serena è assolutamente alla pari di qualsiasi uomo: supervisiona altri taglialegna, dà la caccia ai serpenti a sonagli, riesce persino a salvare la vita a un uomo. Con il potere e l’influenza che gli derivano da tali capacità, i Pemberton non permettono a nessuno di ostacolare le proprie ambizioni e il proprio folle amore. Fino al giorno in cui Serena scopre il passato nascosto di George e si trova a fare i conti con un inevitabile destino: è allora che il felice matrimonio tra i due comincia a disfarsi andando incontro a un drammatico epilogo.

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Events

Holidays


Rubrica Cinema Movie

i vichinghi a cura della redazione

U

n gruppo di predoni vichinghi, sotto il comando del giovane leader Asbjorn, salpa per la costa della Bretagna per saccheggiare Lindisfarne del suo oro. Una violenta tempesta, però, manda in pezzi la loro imbarcazione al largo della Scozia e lascia i vichinghi intrappolati nel territorio nemico. L’unica loro possibilità di sopravvivenza è quella di raggiungere la roccaforte vichinga di Danelage. Ci riusciranno?

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Rubrica di satira

Quant’è “Buffa” questa satira! di Fabio Buffa

Rocco Siffredi è stato invitato al congresso degli urologi

Hanno sfruttato il fatto che con lui non c’è bisogno dell’ingrandimento

Elisabetta Gregoraci si è fatta fotografare con un costume da pecora

Per il giorno da leone dovrà ancora aspettare

A Settembre a Milano una banda di malviventi ha fatto due rapine in novanta minuti. Per fortuna l’arbitro non ha concesso il recupero

Gli italiani abbandonano la sanità pubblica

è un divorzio consensuale

Sophia Loren ha compiuto 80 anni, Monica Bellucci 50

Ormai la vecchia e cara fionda è stata sostituita dal catetere

Il fascino italiano ha 130 anni L’Italia non è un paese per giovani

CONTINUA SUL PROSSIMO NUMERO... 107


Team Slide

Devis Paganelli

Presidente Are Communication

Stefano Pia

Nadia Bengala

Giancarlo Cecconello

Giancarlo Presutto

Direttore Editoriale

Direttore Responsabile

Direttore Nazionale Slide

Coordinatore Nazionale Team Slide

Roberto Corbelli

Enrico Santamaria

Luigi Petrone

Giuseppe Messina

Art Director

Direttore Nazionale Nord

Direttore Nazionale Centro

Direttore Nazionale Sud

Stefano Pia

Giorgia Cipria

Giancarlo Presutto

Francesco Casanova

Mariateresa D’Arco 


Davide Vignes

Federica Pregnolato

Francesco Saverio Cetrangolo

Tommaso Torri

Pierpaolo Pia alias Paul Pigas

Franco Brandinelli

Marco Baraldi

Cristina Berlini

Marco Anelli

Pina Li Petri

Fabio Buffa

Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino

Direttore Locale Concessionario Esclusivo Salerno

Direttore Locale Salerno

Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino

Direttore News

Grafica e impaginazione

VIP Free Lance

Rubrica Psicoterapeuta

Collaboratrice Free Lance

Fotografo

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Fotografo Ufficiale

Fotografo Ufficiale

Fotografo

Cani e Gatti Television

Rubrica Satira


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Pietro Galletti

Enrico Lionello

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Motivatore - Formatore

Rubrica Enjoy Television

Cristiana Elli

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Enrico Santamaria

Rubrica Enjoy Television

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Lorenzo Tiezzi

Francesco Pispisa

Alina Drozdovschi

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Rubrica Fashion Blogger

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Giuseppe Scarpato

Francesca Loru

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Rubrica Enjoy Television

Rubrica Musica

Rubrica Food4You

Dans la Valise Fashion Blog

Turisti ma non solo

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Direttore Locale Basso Alessandrino

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Giampiero Santoro

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Direttore Locale Concessionario Esclusivo Catania

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Cani e Gatti TV Channel

Cani e gatti TV Channel Iniziamo dunque con una carrellata di quattrozampe “gestiti” da Gaia Liguria – Zampette solidali, una delle delegazioni più attive della associazione Gaia Animali Ambiente. Milla, 11 anni circa, taglia grande. Buona e tranquilla. Va d’accordo con gli altri cani. Le piace tanto passeggiare. Passa il suo tempo a guardare fuori dalla recinzione. Per adozione Silvia 3384237965. Neve, 12 anni circa. Meticcio maremmano. E’ simpaticissima! Non le piace correre (quando lo fa saltella come un coniglio!!!), non ama camminare molto, adora essere spazzolata e pettinata. Molto tranquilla, se il mondo crolla lei di sicuro sta russando!!! E’ dolcissima e molto golosa, fiuta bocconcini a distanze incredibili! Per adozione Silvia 3384237965. p.s. (qualche anno fa le hanno fatto la pulizia dei denti....s’è messa a russare!!!) Bull, nonnino di 13 anni circa. Le sue zampe anteriori ormai non gli permettono più di correre, ma ama fare le passeggiate e starsene sui cuscini morbidi sdraiato. Adora gli umani e le coccole e gli piace andare nella piscinetta. Per adozione Silvia 3384237965. Rocco, 11 anni circa. E’ ormai sordo. E’ un cagnolone molto affettuoso e dolce con gli umani e convive bene con femminucce (i maschietti non li sopporta molto). A Rocco piace passeggiare e al guinzaglio è bello perchè va al passo. Adora l’acqua. Per adozione Silvia 3384237965.

A

mici degli animali mi presento, sono Marco Anelli conduttore e ideatore di CGTVCHANNEL una tv che ruota intorno ai nostri amici animali. In questi anni ho girato parecchio l’Italia con il mio compagno di avvenuta Artù, un beagle strappato dalla vivisezione 8 anni fa e grazie a lui abbiamo ideato L’ITALIA DI ARTU’ alla scoperta di nuove e VERE realtà che accettano gli animali, è sempre più difficile trovare strutture che amano DAVVERO gli animali e noi li andiamo a verificare applicando un bollino in caso di struttura Animal Friendly. Quando Devis Paganelli mi ha chiesto di collaborare ho dato subito piena disponibilità, sono davvero contento di iniziare questa avventura con SLIDE, ci sono molti cani e gatti ma non solo, bisognosi di una famiglia e quindi perché non creare una pagina dedicata agli “annunci “, ogni mese mi avvarrò di una associazione che mi consiglierà quelli più bisognosi. Questo mese Gaia Liguria - Zampette Solidali che fa parte dell’associazione Gaia Animali & Ambiente Onlus, sarà la prima Associazione Partner, dove per Edgar Meyer, il Presidente, ho molto rispetto e stima. Dicevo non solo cani e gatti, quindi mi aspetto anche delle vostre email, mi raccomando perché dare una nuova possibilità ci riempie di gioia e serenità, e se invece conoscete strutture animal friendly potremmo verificarle. Ci vediamo anche su www.caniegattitvchannel.tv e potete seguirmi anche su SKY832 e su tutto il palinsesto di CGTVCHANNEL. Il vostro Marco Anelli

Cani e Gatti Tv Channel http://www.caniegattitvchannel.tv/ 111


Oroscopo Novembre 2014

ARIETE

dal 21 Marzo al 20 Aprile

Se in questo mese potete osare, osate! Se avrete occasioni da prendere al volo, viaggi in regalo, opportunità di lavoro all’estero, non fatevelo ripetere più di una volta. Dite subito di sì e poi riflettete. In fondo l’avventura è sempre qualcosa di positivo!

TORO

dal 21 Aprile al 20 Maggio

Molti pianeti in questo mese passeranno dall’essere negativi all’essere positivi, quindi anche il vostro umore dovrebbe notevolmente migliorare, poiché non siete più da compatire ma anzi da ammirare. Comunque non avete mai perso il sorriso e già questo è molto importante!

GEMELLI

dal 21 Maggio al 21 Giugno

In questo mese non vi potrete permettere troppi fronzoli e soprattutto non vi potrete permettere di pensare troppo al futuro. Dovrete attenervi al presente ed alla realtà dei fatti. Nessuna idea troppo rivoluzionaria potrebbe giungere ad un traguardo!

CANCRO

dal 22 Giugno al 22 Luglio

Il mese di Novembre vi chiederà uno sforzo ulteriore rispetto a quello che avete già fatto in passato, poiché ora è tempo di prendere un pochino più sul serio alcune problematiche che si sono intrufolate nella vostra vita.

LEONE

dal 23 Luglio al 22 Agosto

BILANCIA

dal 23 Settembre al 22 Ottobre

Dovete essere molto fiduciosi in questo mese, anche se per voi la parola fiducia ha un valore molto più alto rispetto al senso comune. Ebbene, dovrete sforzarvi di essere sempre positivi altrimenti vivrete male tutti i cambiamenti!

SCORPIONE

dal 23 Ottobre al 21 Novembre

In questo mese tanti accadimenti positivi potrebbero anche finire per confondervi,poiché l’ultimo anno non è stato troppo clemente con voi. Comunque, nonostante gli ultimi giorni di Novembre, dovreste recuperare alla grande!

SAGITTARIO

dal 22 Novembre al 20 Dicembre

Questo è un mese nel quale se vorrete divertirvi dovrete soltanto chiedere e ne avrete a profusione di divertimento. In passato vi siete fatti troppi problemi ma questo non significa che dovrete continuare così per sempre!

CAPRICORNO

dal 21 Dicembre al 19 Gennaio

Potreste avere un attimo di confusione in questo mese, nel quale alcune situazioni e dinamiche non vi saranno immediatamente chiare, quindi non riuscirete ad usare la vostra razionalità così come vorreste. Non prendetevela, è normale avere di questi periodi.

ACQUARIO

dal 20 Gennaio al 19 Febbraio

Forse questo mese non vi darà le soddisfazioni che cercate o le rivincite che vorreste avere dalla vita, ma niente paura. Avete tanto tempo per pretendere dal futuro che vi venga concessa un’altra possibilità per dimostrare qualcosa.

VERGINE

dal 23 agosto al 22 Settembre

Meno scocciatori intorno a voi, meno problemi sul lavoro, meno pressioni. Questo vi aiuterà a rilassarvi e a prendere delle decisioni abbastanza oculate, senza per questo avere bisogno di troppi consigli da parte delle persone che vi sono intorno.

PESCI

dal 20 Febbraio al 20 Marzo

In questo mese non dovrete azzardare nè in un senso nè nell’altro, in quanto potreste avere delle sorprese che neppure voi vi immaginate. In particolare dovreste evitare di divulgare troppo le vostre idee e sensazioni e così eviterete dei malintesi ed allontanerete i malintenzionati!

112

Importantissima in questo mese la pazienza, quindi dovrete esercitarvi molto e ne avrete di materiale sul quale fare esperienza! Non vi potrete lamentare in altri ambiti, ma in quello lavorativo ci potrebbero essere dei piccoli disagi dovuti alla vostra remissività.




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