moda cinema spettacolo www.slidefreepress.com Febbraio 2016 - N.69
DISTRIBUZIONE GRATUITA
14 Gruppo Eventi
Casa Sanremo dei record! Da un’idea di Vincenzo Russolillo e Mauro Marino,
la “casa” del Festival per eccellenza!
20 SLIDE 69 - NETWORK MAGAZINE - FEBBRAIO 2016 - www.slidefreepress.com - COPIA OMAGGIO
Dalla mente di Ilio Masprone
GranGalà del Festival diventa quest’anno “della Liguria”
Ritorna alla grande, con il Festival di Sanremo 2016
il presentatore tv amatissimo dagli italiani Slide Mediapartner Hospitality
Finale Mondiale
Media Partner Ufficiale
INTERNATIONAL BEAUTY CONTEST & TALENT SHOW
Selezioniamo
la MISS che rappresenterà
l’Italia alla finale mondiale di “MISS EUROPE WORLD” Finale Italiana 4 giorni a Settembre Finale Mondiale a Beirut a Febbraio La vincitrice otterrà un contratto per un anno, come modella della MTVougue Agency website Italia principessadeuropa.it website World misseuropeworld.com Sponsor
Febbraio 2016
5 Editoriale 6 Festival di Sanremo 2016 14 Casa Sanremo 20 Grangalà 24 Spice Girls 30 Domenica In 36 Estetica 44 Luciano Martino 47 Il tricologo Antonio Soverina 49 Abano Ritz 50 L’Altra Moda 55 Franklin Santana 56 Fashion Blogger Slide 58 Trend Night 63 Unconventional Design 66 Miss Slide 68 Mister Slide 71 Psike 73 Parliamo di libri 75 Food4you 77 Satira 80 Cani & Gatti TV Channel
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5 anni di successi con Irene Pivetti
Barack Obama
Woody Allen
Paolo Sorrenino
Ennio Morricone
Vittorio Sgarbi
Christian de Sica
Belen Rodriguez
Letizia Moratti
Diego della Valle
Giorgio Napolitano
Nanni Moretti
Enrico Vanzina
Diego Abatantuono
Angelina Jolie
Marco Berry
Alessia Marcuzzi
Raul Bova
Bernardo Bertolucci
Fiorello
Francesca Comencini
Rosanna Lambertucci
Alessandro Cecchi Paone
Renzo Arbore
Lele Mora
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moda cinema spettacolo
George Clooney
Eric Clapton
Monica Bellucci
Brad Pitt
Gleen Close
Viola Davis
Hug Jackman
Meryl Streep
Tamara Ecclestone
Francesco Cossiga Andrea Pellizzari Gianni Mengoni Adriana Lima Il Volo Adriano Celentano Jerry CalĂ Aida Yespica Lady Gaga Albano Carrisi Lino Banfi Alessandro Siani Lucio Dalla Alex Belli Loris Capirossi Alex Gardner Madonna Angela Finocchiaro Marco Balestri Anna Falchi Mario Biondi Antonio Zequila Matteo Garrone Ariana Grande Martina Colombari Arianna David Massimo Ceccherini Arisa Matteo Renzi Asia Argento Megan Fox Balotelli Melita Toniolo Beppe Convertini Michelle Hunziker Beppe Grillo Nadia Bengala Bianca Balti Raffaella Fico Carlo Conti Roberto Ferrari Carmen Masola Silvio Berlusconi Carmen Russo Stefano Tacconi Clemente Mastella Stephen Arie Cristina Chiabotto Scarlet Johansson Dario Argento Tiziano Ferro Elenoire Casalegno Tokio Hotel Jean Paul Gaultier Elisabetta Gregoracci U2 Valeria Marini Enzo Iachetti Vasco Rossi Eva Mendes Ezio Greggio Fabrizio Corona ...e tanti tanti Francesco Baccini
tanti ancora!
Paris Hilton
Tom Cruise
Cameron Diaz
Danny de Vito
Sharon Stone
Katy Perry
I personaggi comparsi con interviste, recensioni e menzioni sul magazine sono centinaia! 3
moda cinema spettacolo CREDITS
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Media Partners
Editoriale
Devis Paganelli Presidente ARE Communication
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icordate la celebre frase “Perchè Sanremo è Sanremo” diventata in passato un vero e proprio tormentone per anni e anni? Io che vivo il Festival direttamente nella città dei fiori, grazie alla parntership tra Slide e l’hospitality Casa Sanremo, nata dall’intuito di Vincenzo Russolillo e Mario Marino, posso dirvi che non c’è tormentone evergreen più azzeccato. C’è chi ne parla bene, c’è chi ne parla male (del resto è così per qualunque cosa), ma alla fine tutti ne parlano : la Rai investe troppo in questo che molti chiamano “carrozzone”; i cantanti sono troppo vecchi; i cantanti sono troppo giovani; i cantanti csono solo
provenienti da talent show; il vestito della “valletta” di turno non fa per nulla pendant con la scenografia; il conduttore percepisce un cachet fuori misura. La polemica è sempre in agguato dietro l’ultimo gossip (per altro spesso costruito sapientemente a tavolino dalle menti della comunicazione), ma del resto, anche quelli che ne parlano male, alla fine ne parlano e fanno il gioco del “viral marketing” rendendo il Festival, quel gran successo di ascolti che ogni anno, pochi o molti che siano, vincono la serata. “Senza spendere tutti quei soldi si potrebbe fare comunque un buon festival”. Lo sento dire spesso, ma forse andando controcorrente, conscio dell’argomento frivolo e di poca importanza nazionale , ritengo che il Festival sia un ottimo prodotto. Ricordo che Mediaset tentò con investimenti molto più risicati rispetto a quelli della Rai, a produrre una sorta di “contro
festival” o “festival alternativo” in passato, chiamato “Festival Italiano” con la conduzione di Mike Bongiorno accompagnato da Antonella Elia e Paola Barale, nel 1993 e poi nel 1994, scatenando l’ira di Pippo Baudo che alla direzione e conduzione del Festival di Sanremo, vietò addirittura la partecipazione al contest, di quegli artisti che avevano “tradito” la città dei fiori, partecipando alla trasmissione del biscione. Ma l’edizione di Festival Italiano, che alla fine era una trasmissione sulla falsa riga “dell’originale” è durata due anni, un vero flop! Questo perché il Festival di Sanremo è diventato ormai una tradizione nazional popolare, che alla fine ci fa passare qualche serata ad ascolare musica, magari con gli amici o i famigliari a criticare, ridere e scherzare da ormai sessantasei anni. Non dimenticate di venire a trovarci a Casa Sanremo (info sugli eventi: www.casasanremo.it) e....buona visione su Rai1!
NADIA BENGALA Direttore Responsabile
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iamo a Febbraio e i nostri impegni si sono intensificati. Il periodo del carnevale se vogliamo pensare a qualcosa di festaiolo... certo i bambini lo sentono più di noi, ma se si parla di Venezia ,allora vale per tutti. Ricordo le edizioni in cui ho lavorato al bel carnevale di Viareggio. Quando ero molto giovane, ricordo invece la sfilata in città a Milano del carnevale in Brera. In giro per l’Italia ci sono molti altri appuntamenti carnevaleschi degni di nota, meno conosciuti, ma ugualmente divertenti per gli affezionati.
Noi “gente” di Slide invece, saremo presenti a Saremo per il Festival della Canzone Italiana, dove avremo incontri e appuntamenti per creare nuovi progetti, con le Modelle di CasaSanremo coordinate dal nostro editore Devis Paganelli. Probabilmente farò un salto a fare un saluto a tutti i nostri amici che ci seguono. Poi voleremo a Los Angeles per il reportage sul cinema in occasione della Notte degli Oscar. E mentre ci siamo, perché no, un giro in Brasile oltre che per il carnevale anche per guardarci dal vivo il GP. Buon mese a tutti con affetto Vs. Nadia
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Slide Mediapartner Hospitality Casa Sanremo
Come sarà il Festival di Sanremo 2016? Piccole anticipazioni e indiscrezioni sull’evento canoro internazionale italiano più famoso al mondo. di Alessandra Mura – Direttore News
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usica, curiosità, bellezza, eleganza, ospiti d’eccezione. Una kermesse musicale che incolla allo schermo ogni anno milioni di telespettatori. Manca pochissimo, un mese di preparativi ormai al termine. Cantanti, professionisti e nuove proposte, il teatro Ariston sempre più colorato e moderno, folla di curiosi e amanti dell’evento musicale si danno già appuntamento nella ridente cittadina ligure, raccogliendo umori, scatti con i volti noti della televisione e dello spettacolo. Per il secondo anno consecutivo il festival sarà presentato da Carlo Conti. Il conduttore dopo il grande successo della scorsa edizione, sia dal punto di vista televisivo che discografico, sta lavorando con grande passione alla realizzazione di questa nuova edizione che presto vedremo in onda su Raiuno. Le anticipazioni ufficiali circa il Festival di Sanremo 2016 sono tante, a partire dagli ospiti per arrivare ai protagonisti che canteranno in diretta durante le cinque serate del festival. La lista ufficiale dei cantanti è stata resa nota da Conti durante una delle puntate dell’Arena di Massimo Giletti del mese di dicembre, proprio come è accaduto lo scorso anno. In una delle tante interviste, Carlo Conti aveva affermato che gli sarebbe
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molto piaciuto poter portare sul palco dell’Ariston, Emma Marrone ed Arisa, questa volta però nelle vesti di cantanti Big del Festival. Per quanto riguarda i Giovani del Festival di Sanremo 2016 i nomi dei concorrenti sono stati resi pubblici durante una serata speciale in onda in prima serata su Raiuno a metà novembre. Tra le anticipazi-
oni: potrebbe esserci il tanto atteso arrivo di Fiorello sul palco, che a quanto pare è corteggiatissimo da Conti. Fiorello in un’intervista di alcune settimane fa su Tv Sorrisi e Canzoni ha affermato che di sicuro prenderà parte nelle vesti di ospite ad una delle prossime edizioni del festival, siamo certi che quest’anno potrebbe tornare a regalarci il suo sorriso e le sue interpretazioni vip. Non è nuova la notizia che ogni anno in occasione di Sanremo, molti cantanti, attori e comici calca-
no il palco dell’Ariston. Quest’anno i telespettatori saranno lieti di ascoltare la dolcissima e ormai famosa in tutto il mondo Laura Pausini. La cantante infatti ha deciso di tenersi libera per tornare sul palco dell’Ariston dove sarà presente in qualità di ospite. Per Laura tornare all’Ariston vuol dire fare un tuffo
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nel passato, come dimenticare infatti il lontano 1994 quando cantò “La solitudine”, singolo divenuto dopo un vero successo mondiale ed anche un vero e proprio tesoro della musica italiana. Ne ha fatta di strada Laura, che ha dichiarato alla stampa: “Sono felice di tornare sul palco dell’Ariston. Certo non sarò in gara, ma tornare li sarà comunque come tornare indietro di tanti anni quando la mia carriera ha avuto inizio”. Si parla ancora di ospiti famosi e star internazionali.Ci saranno anche Andrea Bocelli e Ariana Grande? Stando alle ultime anticipazioni, i due colossi della musica internazionale potrebbero essere nella lista delle guest star del palco dell’Ariston. Carlo Conti aveva già manifestato il desiderio di riportare Bocelli alla kermesse musicale e, stando alle indiscrezioni trapelate dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo album del tenore, “Cinema”, Tony Renis ha parlato della possibile presenza di Bocelli e di Ariana Grande in qualità di ospiti di Sanremo. Dunque, sul palco di Sanremo, potremmo vedere Andrea Bocelli e Ariana Grande in un
duetto musicale con la canzone “E più ti penso”, il singolo che fa da apripista al progetto musicale “Cinema” che raccoglie le più belle colonne sonore della storia del grande schermo. Chi affiancherà Carlo Conti nella conduzione? In poleposition c’erano Emma, Arisa e Rocio Munoz Morales. Si era parlato pi anche di Vanessa Incontrada, amata dal pubblico di Rai Uno per le fiction Un’altra Vita e Anna & Yusef – Un amore senza confini. La Incontrada e Carlo Conti hanno già avuto modo di lavorare insieme per la conduzione di diverse edizioni dei Wind Music Awards. Ma alla fine i nomi sono
cambiati e oggi ormai il cast certo sembra essere composto da Madalina Ghenea, Virginia Raffaele e Gabriel Garko con Nicola Savino e la Gialappa’s che pare siano confermati al Dopofestival. Incontrada, Argentero e altri nomi al momento di andare in stampa con Slide, sono ancora papabili come possibili “valletti” di Conti. I Big del festival: Deborah Iurato e Giovanni Caccamo (vincitore delle nuove proposte dello scorso anno) con “Via da qui”; Noemi canta “La borsa di una donna”;Alessio Bernabei (ex leader dei Dear Jack) con “Noi siamo infinito”; Enrico Ruggeri con “Il primo amore non si scorda mai”. Torna come cantante: Arisa con “Guardando il cielo”. Si riparte con Rocco Hunt che canterà “Wake up”, poi il colpo di scena perché oltre ad Alessio Barnabei a gareggiare a Sanremo 2016 ci saranno anche i Dear Jack con “Mezzo respiro”; ancora gli Stadio con “Un giorno mi dirai”. E’ la volta di Lorenzo Fragola con “Infinite volte”, Annalisa con “Il diluvio universale”, Irene Fornaciari (figlia del noto cantante Zucchero) con “Blu” e Neffa con “Sogni e nostalgia”. E ancora, Zero Assoluto con la canzone “Di me e di te”, Dolcenera che canta “Ora o mai più”; Clementino approda
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a Sanremo con la canzone “Quando sono lontano”. Inaspettato il ritorno di Patti Pravo con la canzone “Cieli immensi”. Gli ultimi quattro: Valerio Scanu con “Finalmente piove”; tornano anche Morgan e i Blu Vertigo con “Semplicemente”; Francesca Michielin con “Nessun grado di separazione” e si conclude con Elio e le Storie Tese che canteranno “Vincere l’odio” Il regolamento quest’anno non ha subito variazioni rispetto all’anno scorso. Carlo Conti è il direttore artistico ed è supportato nella scelta dei brani dal maestro Pinuccio Pirazzoli. I 18 Campioni propongono una nuova canzone a testa. Alla serata finale accedono solo quattordici Campioni, le prime tredici e la ripescata tra le ultime cinque. Nella prima serata: si esibiscono nove campioni che vengono votati dal televoto (telefonia fissa, telefonia mobile e web) e dalla giuria della sala stampa (50% di peso per entrambi). Nella seconda serata: si esibiscono nove
campioni che vengono votati dal televoto e dalla giuria della sala stampa (50% di peso per entrambi); si esibiscono le prime quattro nuove proposte, in due coppie a “sfida diretta”, e i due vincitori accedono alla finale (quarta serata). Nella terza serata: i campioni cantano 18 cover dividendo il palco con ospiti italiani e internazionali (le canzoni sono valutate dal televoto e dalla giuria e la migliore vince un premio); si esibiscono le quattro nuove proposte in coppia e i due vincitori accedono alla finale (quarta serata). Nella quarta serata: i venti campioni cantano le loro canzoni votati dal televoto (40% del peso), dalla giuria di esperti (30%) e dalla giuria demoscopica (30%). Le tredici canzoni più votate vanno direttamente in finale, mentre le ultime cinque si sfidano al ripescaggio per conquistare l’ultimo posto disponibile. Finale nuove proposte: i quattro finalisti si sfidano in confronti diretti, votati dal pubblico attraverso il televoto (40%), dagli esperti (30%), e dalla demoscopica
Come lo scorso anno, anche Slide sarà presente al Festival di Sanremo. L’editore Devis Paganelli ha infatti rinnovato l’accordo con Vincenzo Russolillo, che vede anche nell’edizione 2016, Slide mediapartner all’hospitality ufficiale Casa Sanremo con Gruppo Eventi.
(30%). Le due canzoni che vincono si sfideranno nel confronto diretto decisivo. Nella quinta serata: i sedici campioni rimasti in gara vengono votati da zero I tre big più votati accedono alla finale e si esibiscono nuovamente. L’artista con la percentuale di voto complessiva più elevata viene proclamata vincitrice della sezione Campioni e ha diritto a partecipare all’Eurovision Song Contest 2016.
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Slide Mediapartner
SI RINNOVA
Domenica 7 febbraio
taglio del nastro al Palafiori
Dirette firmate Radio 105 e Radio Monte Carlo 14
SI RINNOVA
L’Hospitality del Festival di Sanremo
C
Intrattenimento 20 ore al giorno no stop, 270 eventi in programma nei 7 giorni.
asa Sanremo, l’hospitality del Festival della Canzone Italiana nata da un’idea di Vincenzo Russolillo e Mauro Marino e firmata da Gruppo Eventi, per il nono anno consecutivo ritorna al Palafiori dal 7 al 13 febbraio. Quella realizzata dal Consorzio Gruppo Eventi, presieduto da Vincenzo Russolillo, è un’accoglienza riconosciuta e riconoscibile in tutte le più importanti rassegne dello spettacolo, del cinema e della cultura che, per il nono anno consecutivo, sarà nella città dei fiori. L’inaugurazione è prevista domenica 7 febbraio alle 18.00. Le stanze della Casa offriranno ai visitatori occasioni di intrattenimento 20 ore al giorno no stop, con 270 eventi in programma nei 7 giorni.
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SI RINNOVA Focus sulla responsabilità sociale: si conferma la collaborazione con il Segretariato Sociale RAI che presenterà 5 progetti nazionali e la Polizia Di Stato che proporrà una serie di incontri legati all’uso della rete e delle nuove tecnologie. Casa Sanremo, iinoltre, è particolarmente orgogliosa di ospitare le performance dei vincitori del concorso indetto da “Musica contro le Mafie”, progetto pregevole che ha l’intento di unire sotto la bandiera della legalità le voci di tanti artisti italiani. Smashbox Cosmetics è il Title Sponsor della Casa Sanremo, realizzando un’area beauty alla quale artisti, giornalisti e addetti ai lavori avranno accesso esclusivo La musica della Casa è firmata Radio 105 e Radio Monte Carlo. Le emittenti radiofoniche del Gruppo Finelco proporranno trasmissioni in diretta congli artisti in gara, la stampa e gli addetti ai lavori. Radio 105 sarà presente a Casa Sanremo con Daniele Battaglia, Max Brigante e gli Autogol che condurranno, rispettivamente, delle specialissime edizioni di “105 All’Una” (da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.00), “105 Mi Casa” (da lunedì a giovedì dalle 18.00 alle 19.00) e “105 Autogol” (venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00). Radio Monte Carlo con “Speciale Sanremo: dentro e fuori il Festival” condotto da Monica Sala e Max Venegoni sarà in diretta tutta la settimana da Casa Sanremo per tre ore, dalle 10 all’una da lunedì a venerdì, e quattro ore, dalle 10 alle 14 sabato. Il Festival della canzone italiana vivrà attivamente sui siti e sui social network delle emittenti attraverso reportage fotografici e video e in-
terviste ai protagonisti. Inoltre torna Radio Festival, la web radio interamente dedicata alla kermesse musicale più attesa e chiacchierata dell’anno con aneddoti, curiosità, contributi audio ori-
ginali e le interviste ai protagonisti realizzate dal direttore Beppe Cuva. Su Radio Festival è già possibile ascoltare le canzoni e le interviste agli 8 artisti della categoria “Giovani”. La Casa dedicherà, come sempre, grande spazio al food & beverage con cooking show, percorsi
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SI RINNOVA
eno-gastronomici competizioni ai fornelli tra grandi chef ed un contest nel quale si sfideranno i 15 top barman italiani. Il tutto sarà ripreso da ALICE TV che proporrà appuntamenti quotidiani in diretta sul canale 221 del digitale terrestre, per raccontare le eccellenze del territorio italiano, selezionate da Dispensa Italiana. Ogni sera si alterneranno “a tavola” ospiti per commentare in diretta il Festival; padrone di Casa Elio Cipri, storico addetto ai lavori del mondo discografico italiano.
Tra le novità di questa edizione: Casa Sanremo Fashion, un’area destinata alla moda dove si alterneranno sfilate di stilisti emergenti e grandi firme italiane che saranno presentate dalla bellissima Veronica Maya. Un campo di calcio a 3 allestito sulla terrazza del Palafiori per ospitare i match in cui saranno coinvolti artisti, giornalisti ed addetti ai lavori. Anche il torneo avrà un obiettivo di responsabilità sociale (charity). La collaborazione già collaudata con Slide, ritorna anche quest’anno. Sarà presente infatti la nostra redazione, all’interno della “casa” per racccontarvi poi sul prossimo numero, tutto ciò che è accaduto dietro le quinte.
L’Hospitality del Festival di Sanremo
LIvE
TV
la musica dal vivo con i BIG e gli EMERGENTI
un occhio in diretta sulla casa
Y HAIR STYLE ACADEM
vetrina per gli hair stylist italiani
COOKING SHOW
un prodotto televisivo per presentare prodotti tipici ed eccellenze italiane 19
La LIGURIA
protagonista al Festival di Sanremo 2016 di Maria Sole Ferrero
SANREMO. ono tante le novità dell’imminente 66° Festival della Canzone Italiana di Rai Uno che si svolgerà dal 9 al 13 febbraio prossimo al Teatro Ariston. Ma sono tantissime anche le iniziative collaterali all’evento che
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accompagneranno per tutta la settimana l’evento canoro più atteso dell’Italia che ama il canto a cominciare dal popolare Palafiori di Corso Garibaldi. All’interno, infatti, regnerà incontrastata da anni Casa Sanremo con tutti i suoi tantissimi Vip che saranno 20
coordinanti dal “Boss dei Boss” Vincenzo Russolillo, specializzato nell’organizzazione di grandi manifestazioni. Una novità assolutamente inedita invece è l’idea vincente del Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e dell’Assessore al Turismo e Cul-
GranGalà
tura Daniela Cassini, di mettere a disposizione la rinnovata e culturalmente-bellissima Piazza Eroi (a 300 metri dall’Ariston) gioiello della città, mai utilizzata prima. Un gruppo di sanremesi, poi che fanno capo alla società SANREMOintheWORLD, si è letteralmente inventato una nuova manifestazione dall’interessante titolo SanremOpenTheatre, una rassegna canora che vedrà salire sul palco all’aperto almeno 100 Giovani Artisti provenienti da vari Talent italiani, ma anche dall’estero ed in particolare da Bruxelles. Ma la vera notizia è ancora un’altra: il ritorno per il 66° Festival di Sanremo, dopo anni di oscuramento partitico, della REGIONE LIGURIA che torna da grande protagonista a tutto campo. Un’operazione fortemente voluta dall’Assessore al Turismo della Regione, il sanremese Gianni Berrino, che ha subito coinvolto la collega Ilaria Cavo (giornalista Mediaset) Assessore alla Cultura in Regione
e lo stesso Presidente Giovanni Toti, entusiasta del progetto che ha contribuito direttamente a tutte le fasi organizzative. La Regione parteciperà, infatti, a tutta una serie di iniziative che partono dall’aver acquistato spazi promozionali su Rai Uno (durante tutte le cinque serate), allo scopo di promuovere e diffondere al resto del mondo, le peculiarità del Territorio ligure come la cultura, l’arte, la gastronomia, ed in particolare valorizzare il dolce clima che regna tutto l’anno. Sempre legate alle iniziative, la Regione sarà presente anche al prestigioso Gran Gala del Festival che, da quest’anno, diventa di diritto, il Gran Gala della Stampa che, in sub ordine, diventa “GranGaladellaLiguria” (lunedi 8 febbraio,ore 20, ma solo su inviti), coordinato da sei anni dall’editore Ilio Masprone, personaggio ben noto a Sanremo, ma soprattutto a Monte-Carlo dove organizza speciali eventi per gli italiani nel mondo. Il Gala di Sanremo, con Slide
Mediapartner che si traferisce (altra novità) al Roof Garden del Casino di Sanremo grazie al mega e simpatico Direttore Generale Giancarlo Prestinoni, presenterà i consueti due importanti premi DietroLeQuinte e Numeri Uno-Città di Sanremo. Nel primo caso si tratta di consegnare un riconoscimento a cinque personaggi che lavorano dietro le quinte del Festival o della musica in generale, mentre i numeri uno sono grandi artisti che hanno contribuito ad elevare la qualità del Festival anche all’estero. Il primo anno lo ha ritirato Pippo Baudo, l’anno scorso Albano Carrisi e quest’anno arriverà, appositamente da Los Angeles, l’italo-americano Tony Renis, produttore discografico
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GranGalà
di Andrea Bocelli: all’elegante serata al Casino, parteciperà Caterina Caselli, Mara Majonchi, Arisa, Dolcenera, ed altri ancora, mentre la conduzione è ancora affidata all’attrice Antonella Salvucci della Rai. Sempre la Regione Liguria offrirà infine assaggini eno-gastronomici, tutti i pomeriggi per un’ora, in Piazza Eroi sanremesi, in collaborazione con le Camere di Commercio liguri, mentre il Menù del Gran Gala, tutto ligure, sarà
curato dallo Chef del Ristorante Zeffirino di Genova, Lucianio Belloni (già Chef di Frank Sinatra). I premi del Gala sono invece messi a disposizione dall’artigiano di Crotone e amico di Sanremo, Michele Affidato, orafo in Crotone. Insomma sarà una settimana all’insegna della LIGURIA... finalmente.
SLIDE Mediapartner al GranGalà!
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Spice Girls
Vent’anni fa, giusti giusti, a cavallo tra il 1995 e il 1996, la carriera delle Spice Girls entrava nel vivo. Le cinque ragazze inglesi tutto pepe, dopo aver formato il gruppo nel corso del 1994, si apprestavano ad inanellare quella lunga serie di successi che le ha fatte diventare una vera e propria icona nel panorama artistico musicale mondiale. Le Spice, due decenni fa, coniarono lo slogan
“Girl power!!”
, “Potere alle ragazze!!”, che né prima e neppure dopo di loro, mai nessun gruppo femminile ebbe il carisma di proporre. 24
SPICE GIRLS
Ma come nascono le Spice Girls? E’ il 1994 e il giornalista americano Bob Herbert, assieme al figlio, decidono di promuovere la costituzione di un gruppo musicale totalmente femminile, sullo stile di una versione in “rosa” delle boyband che in quegli anni andavano per la maggiore, come i Take That. L’annuncio per promuovere la selezione non creava alcun dubbio sulle caratteristiche che la nuova band doveva avere: “Siete spregiudicate, estroverse, ambizione e capaci di cantare e ballare?”. Insomma il gruppo che gli Herbert avevano in mente doveva essere costituito da giovanissime ragazze, tutto pepe, con carica di seduzione da mescolare a doti canore e capacità scenica.
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SPICE GIRLS Detto fatto: tra le centinaia di giovani che parteciparono al casting, vennero scelte Geraldine Estelle Halliwell, Melanie Jayne Chrisholm, Victoria Caroline Adams, Melanie Jnine Brown ed Emma Lee Bunton. A dire il vero la Bunton arrivò un po’ dopo la costituzione ufficiale, in quanto inizialmente fu presa Michelle Stephenson, che decise di abbandonare il gruppo e fu così rimpiazzata da Emma. alle Come location, per rispettive caratteristiche: creare i primi lavori musicali, Geri Halliwell diventa Ginger Spice, le Spice scelsero una casa della Victoria Adams è Posh Spice, a Mecittà inglese di Maidenhead, nel- lanie Brown viene dato il nomignola contea di Berkshire. Però già lo di Scary Space, Emma Bunton nel marzo del 1995 c’è la rottura diventa Baby Spice e Melanie Chricon i loro manager, ovvero gli Her- sholm si chiamerà Sporty Spiuce. bert, uno “strappo” che convince E’ il 1996 e le Spice Girls fanle cinque ragazze a affidarsi alla no uscire il loro primo album: è casa discografica Virgin Records. intitolato semplicemente “SpiIl loro primo singolo è “Wanna- ce”, vende 15 milioni di copie, be”, che esce nel 1996 e sdogana battendo tutti i record di incassi. la forma contratta di “want to”, Il secondo album è “Spiceworld”: è utilizzata nel gergo parlato e nel la fine del 1997 e il singolo “Spice linguaggio dei social network. “If up your life” anticipa quello che you wanna be my lover, you gotta dovrebbe essere l’LP della matuget with my friends”, ovvero, “se rità delle cinque ragazze. Anche vuoi essere il mio fidanzato devi questo secondo lavoro è un granandare d’accordo che le mie ami- de successo con 7 milioni di copie che”. Insomma, una frase simbolo vendute nell’arco di una decina di dell’immaginario “girls-power”. giorni. Ma è il periodo anche delQuesto singolo negli Usa di- le prime severe critiche: le Spice venta il maggior successo mai Girls sono onnipresenti e per molti ottenuto in America da una band contesti mediatici questo complesche non sia degli States, battendo so diventa troppo ingombrante. perfino i Beatles. E’ quello il perio- Addirittura alcuni fans della prima do in cui a ciascuna delle ragazze ora confidano che queste cantanviene dato un soprannome, in base ti si vedono talmente tante volte
in Tv da “far venire l’allergia”. Intanto, per non farsi mancare nulla, il ’97 è anche il momento del loro film, intitolato “Spiceworld: The movie”. Esce per Natale e i botteghini sono congestionati solo per loro. Dopo aver dato l’addio al loro manager, le ragazze britanniche
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decidono di gestirsi da sole, dividendosi i compiti: c’è chi si occupa dell’organizzazione dei concerti, chi cura l’immagine del gruppo e chi si adopera per racimolare denaro attraverso gli sponsor. Parte il loro immenso tour, che prevederà ben 105 date. Ma sul più bello del loro giro musicale per il mondo, Geri Halliwell decide di lasciare la band, probabilmente per divergenze insanabili con il resto della truppa femminile. Per sostituire Geri si pensa alla cantante israeliana Sharon Cohen, un’artista transessuale che prese poi il nome di Dana International. Per Dana poteva essere il momento buono per moltiplicare la sua popolarità (e probabilmente anche il suo conto in banca) ma allora era troppo
impegnata nelle lotte sociali, riguardanti i diritti delle minoranze, etniche e di genere, quindi rispose di no. In quattro le Spice registrano il singolo Goodbye, mentre nel 1999 esce il loro terzo album: Forever”. Il singolo che precede questo lavoro, dal titolo “Let Love Lead the way”, ha successo, ma il long play no. Le Spice Girls non si sentono più unite come prima. Sembra quasi che nel gruppo entri una sorta di demotivazione a continuare insieme, si crea così una forza centrifuga che spinge tutte a cercare un’identità da solista. C’è da dire che le Spice Girls non si sono mai ufficialmente divise, ma di fatto il loro
scioglimento va collocato nel 2001. Nel 2007 tornano a cantare insieme, esibendosi in un tour mondiale dal titolo “The return of the Spice Girls”. Nel 2010 c’è il musical che tratta della loro attività, dal titolo “Viva forever”, mentre nell’agosto del 2012 le Spice sono invitate a cantare nella chiusura delle Olimpiadi di Londra. Quella fu l’ultima volta che le cinque ragazze si sono esibite insieme: durante la scorsa estate si parlava di una possibile (ri)unione, ma le parole di Victoria Adams, ovvero la signora Beckham, in un’intervista a Vanity Fair, sembrerebbero escludere un’ipotesi di questo tipo: “Cantare all’Olimpiade è stato un incredibile onore. Sono stata fiera di averlo fatto. Quello è stato il momento perfetto per dire: fantastico, grazie a tutti, ma basta così. A volte devi capire quando arriva l’ora di abbandonare la festa”. Ma non è detto che il 2016, proprio per festeggiare i 20 anni di “Wannabe”, possa essere l’anno giusto per una reunion, pur senza Victoria, ma (è fantasia o realtà?) addirittura con i Backstreet Boys.
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Il programma cult di mamma Rai
Domenica In, compie 40 anni!
Festeggia con Maurizio Costanzo alla direzione di Fabio Buffa
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iamo entrati nel 2016, un anno da cui ci aspettiamo un segnale forte di ripresa economica e sociale dopo quasi un decennio di vacche magre, anzi magrissime. Un miglioramento, sotto questo profilo, gioverebbe anche ai nostri interessi, ai diverti-
menti, a ciò che consideriamo piÚ frivolo ma non per questo inutile. Quindi  anche il mondo del costume (italiano) attende con trepidazione di tornare a ruggire. E, a proposito di costume, in questo nuovo anno si festeggiano i 40 anni di Domenica In, la trasmissione irre-
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movibile e intramontabile che da due generazioni tiene tanti italiani (un tempo quasi tutti) incollati davanti alla TV per l’intero pomeriggio domenicale. Domenica In, che in tutti questi lustri ha cambiato pelle diverse volte, trasformandosi nel tentativo
SLIDE PARTY
(non sempre riuscito) di seguire i cambiamenti della società, rappresenta la trasmissione fiume simbolo della “tivvù” nazionale, con tentativi di imitazione a volte riuscitissimi, altre volte meno, e altre ancora con risultati imbarazzanti. Era l’inizio del 1976 e alla Rai qualcuno pensò che servisse una trasmissione fiume, domenicale, in cui gli italiani potessero sentirsi in “compagnia” dal primo pomeriggio alla sera. Non fu semplice decidere di “armarsi e partire” perché il rischio di un flop era grosso. Ma la concorrenza delle televisioni private non c’era ancora e la Rai poteva permettersi di provarci, di sperimentare. Così su Rai Uno il 3 ottobre 1976 andò in
onda la prima puntata di Domenica In, con la durata di sei ore (più o meno dalle 14.00 alle 20.00), una vera e propria rivoluzione copernicana del piccolo schermo, considerando che fino ad allora ogni programma durava al massimo un’ora. Per un progetto del genere occorreva un conduttore esperto, amato e affermato, un “marinaio” della TV capace, al timone, di vincere anche le acque più agitate, degli ascolti e della critica. E chi meglio di Corrado poteva diventare protagonista di questo progetto? Corrando Mantoni tra l’altro inventò il nome della trasmissione, dando vita al così detto domenicanismo (il copyright è di Franca Valeri) che ancora oggi, seppur con sfaccettature molto diverse da allora, è presente nel costume del nostro paese. La peculiarità di Domenica In è che all’interno della trasmissione sono presenti vari sottoinsiemi di televisione, da qui nasce il nome di “programma contenitore”: famosissimo momento all’interno della trasmissione era Discoring, che dal 1977 al 1986 ha presentato tutte le novità musicali e i brani più ascoltati dai giovani, con ospiti in studio affiancati da un pubblico di teen agers. L’ultima edizione di Domenica In condotta da Corra-
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do è quella della stagione 197879, dalla 1979-80 il timone se lo prende Pippo Baudo. La bravura di “Superpippo” fu quella di iniziare il proprio percorso rispettando e non stravolgendo il lavoro svolto dal grande Corrado, apportando cambiamenti ponderati, graduali e spalmati nel tempo. Con Baudo, a Domenica In, partecipano Sandra Mondaini, Gigi Sabani e Memo Remigi. Vi sono gli esordi di Barbara D’Urso, Giucas Casella e del conduttore di Discoring (che andava a sostituire Gianni Boncompagni) Awanagana. Sono gli anni delle polemiche, che coinvolgono Vasco Rossi e Leoplodo Mastelloni, che in un’Italia ancora troppo bigotta ruppero tabù considerati fino ad allora inviolabili. Così Domenica In crea dibattito, tra pro e contro, tra chi la considera un gioiello del costume italiano e chi la contesta definendola un baraccone conservatore al servizio dell’allora potentissima Democrazia Cristiana. E più si crea dibattito, più Domenica In sale a livello di ascolti, toccando cifre da record. Anche perché l’annessione di 90° minuto e la sinergia tra trasmissione e mondo del calcio la rende sempre più popolare. Dalla metà degli anni ottanta Domenica In conosce il fenomeno della “contro programmazione”, da parte di Canale 5. A dire il vero i primi tre anni di Domenica In furono caratterizzati dal derby Rai con “L’Altra Domenica”, che andava in onda sul secondo canale, condotta da Renzo Arbore, con i vari Benigni, Luotto, Marenco, Bracardi eccetera. Ma la sfida gettata da Fininvest a metà degli anni ottanta fu tutta un’altra cosa. La rete di Silvio Berlusconi propose Buona Domenica, ma il fatto che Canale 5 non andasse in onda in diretta penalizzò la rete privata, permettendo così a Domenica In di proseguire senza troppi mal di pancia. Anche se questi sono gli anni in
cui la trasmissione fiume di Rai Uno si flette un po’ a livello di ascolti: qualcuno disse che la conduzione affidata allora a Mino Damato era troppo “giornalistica”, altri invece pensano che si fosse trattato solo di un cambiamento della società italiana non più disposta a trascorrere le domenica davanti alla TV. Negli anni successivi a Domenica In si alternano Lino Banfi, Toto Cotugno, Roberto D’Agostino, Marisa Laurito, Edwige Fenech, Pupo, Benedicta e Brigitta Boccoli e Gigi Sabani. Nel 1991 torna poi Pippo Baudo, ma nel 1992 per la prima volta Buona Domenica di Canale 5 supera negli ascolti la trasmissione di Rai Uno. La coppia Cuccarini-Columbro e la diretta furono i veri cavalli di battaglia di Fininvest contro la Rai. Il 1993 di Domenica In è quello dell’avvento di Mara Venier, che trovò un grande successo grazie anche ai collaboratori Luca Giurato e Gianpiero Galeazzi, che si rivelò non solo ottimo giornalista ma una ironica “spalla” della
conduttrice. Intanto si susseguono Jmmy Fontana, Orietta Berti e Don Mazzi. Dal 1995, nella domenica che segue il Festival di Sanremo, il contenitore pomeridiano viene trasmesso dal Teatro Ariston della città dei fiori, e diventa una sorta di riassunto di ciò che è stato il Festival. Canale 5 non riesce più a superare Domenica In e nel 1997 il volante della trasmissione passa a Fabrizio Frizzi e ad Antonella Clerici. Si
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DOMENICA IN
susseguono poi Magalli, Solenghi Carlo Conti e Amadeus, per lasciare posto al ritorno “in solitaria” di Mara Venier. La sfida negli anni duemila tra Domenica In e Buona Domenica sono stati poi caratterizzati dalla polemica a distanza tra Paolo Bonolis e Antonio Ricci. Gli ultimi dieci anni di Domenica In sono quelli caratterizzati dalla trasmissione a segmenti: il programma viene accorciato e all’interno sono presenti vari momenti in cui oltre allo spettacolo musicale e di intrattenimento, vengono proposti spazi di giornalismo, di politica, di spin-off e di attualità di vario genere. Dal 2005 parte, per esempio, l’Arena di Giletti, che pian piano diventerà sempre più contenitore a sé. L’arrivo di Lorella Cuccarini ha certamente ridato vigore alla trasmissione. L’edizione 2015-2016 è caratterizzata dalla conferma alla conduzione di Paola Perego, affiancata dal giornalista Salvo Sottile; ma la grande novità è che il direttore artistico è Maurizio Costanzo.
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dagli interventi mutuabili alla scelta del medico
5 cose che non tutti sanno sulla chirurgia estetica a cura della Redazione 36
ESTETICA
Primo: gli interventi prettamente estetici non sono mai a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia, periodicamente le cronache raccontano di casi di medici accusati di operare pazienti per motivi estetici facendoli passare per funzionali, come nell’indagine che riguarda il caso del dottor Matteo Tutino a Palermo. «Sicuramente la maggioranza dei colleghi ospedalieri sono persone oneste, che lavorano duramente e seriamente in condizioni non sempre ottimali. Dall’altro lato i controlli compiuti dalla Guardia di Finanza nel 2014 parlano di una voragine nei conti dello Stato provocata dalle truffe al Servizio Sanitario Nazionale, fra le quali molto frequenti quelle che riguardano le operazioni di chirurgia
estetica spacciate per interventi su gravi patologie, spesso addirittura tumorali– afferma il presidente di Aicpe, Mario Pelle Ceravolo -. Ben diverso è il caso in cui medici operano in ospedale in rispetto della legge in regime privato, il cosiddetto “intra moenia”, anche per interventi di tipo estetico: in questi casi l’intervento non è a carico della sanità pubblica ma è pagato dal paziente, con costi equiparabili a quelli dei privati». Secondo: esistono alcuni casi in cui il Ssn si fa carico degli interventi di chirurgia plastica fra i quali i più comuni sono quelli legati a esiti di malformazioni (acquisite o congenite) e traumi (come incidenti o ustioni). Altre possibili situazioni
L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) fa chiarezza sugli interventi che si possono eseguire con il Servizio Sanitario Nazionale e su come scegliere il professionista a cui affidarsi Interventi a scopo estetico eseguiti in modo fraudolento in ospedale, medici senza specializzazione che rifanno nasi e seni. Il mondo della chirurgia estetica ha poche regole ed è bene fare chiarezza per aiutare i pazienti a orientarsi. «Da tempo la nostra associazione si batte per ottenere più regole in questo settore. Intanto vogliamo dare alcune indicazioni per aiutare chi decide di approcciarsi alla chirurgia estetica a comportarsi nel modo opportuno» affermano gli specialisti dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), l’unica in Italia dedicata esclusivamente alla chirurgia estetica. Ecco quindi il vademecum sulla chirurgia estetica redatto da Aicpe. 37
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ESTETICA sono, ad esempio, il labbro leporino, asimmetrie mammarie importanti, il seno tuberoso, la gigantomastia e la ricostruzione del seno dopo un intervento di mastectomia. A carico del Ssn anche gli interventi su obesi in casi ben codificati: quando l’obesità è grave, a rischio è anche la salute quindi la sanità pubblica si fa carico sia degli interventi per perdere peso (la chirurgia bariatrica), sia per correggere gli esiti del forte dimagrimento (per esempio l’addome pendulo). «Ci sono poi dei casi “border line”, come le orecchie a ventola dei bambini, a carico del Ssn nel caso in cui tale inestetismo causi problemi psicologici. La rinosettoplastica ossia la correzione del setto nasale deviato, può essere eseguita nel pubblico, ma non così la correzione della “gobbetta” o dei difetti estetici del naso» aggiunge Pelle Ceravolo. Terzo: Altra cosa da sapere sulla chirurgia plastica è che per legge basta una laurea in Medicina e Chirurgia per operare, anche senza una specializzazione. «In Italia ogni medico appena laureato e abilitato superando un esame post lauream, è autorizzato dal codice civile a esercitare in tutte le specializzazioni, esclusa
radiologia e anestesia – afferma il presidente Aicpe -. Dopo la laurea è possibile iscriversi ai corsi di specializzazione, che sono facoltativi e a cui si accede con concorso nazionale. Il titolo di specialista, certifica che è stata approfondita per vari anni una certa disciplina, ma chiunque, anche senza specializzazione, può eseguire tutti gli interventi, dal lifting al trapianto di cuore. Solo nelle strutture sanitarie pubbliche è richiesta la specializzazione, nel privato non è necessario quindi, soprattutto nella chirurgia estetica, accade molto spesso che molti medici pratichino senza training e senza titoli. Eseguire un lifting o un rinoplastica estetica o un aumento di volume mammario, al contrario di quanto si crede, non sono assolutamente interventi facili; in alcuni casi sono operazioni
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estremamente complesse che non devono in alcun modo essere effettuate da chi non ha un’adeguata preparazione e i titoli per farlo» continua Mario Pelle Ceravolo Quarto: per scegliere il chirurgo plastico non fermatevi alle apparenze o al sito internet. «Spesso i pazienti si basano sul passaparola e sul sentito dire, o magari si fanno lusingare dallo studio elegante o dalla pubblicità sulle riviste patinate o sulla ”magica rete”, o peggio dal prezzo sospettosamente conveniente. Piuttosto controllate il curriculum, l’aggiornamento e l’appartenenza a una società specialistica, come Aicpe» aggiunge Pelle Ceravolo.
Quinto: non fatevi fuorviare dai casi estremi di chirurgia plastica che spesso sono alla ribalta della cronaca. «I disastri chirurgici tanto illustrati nelle trasmissioni televisive esistono, ma sono episodi molto rari e, nella maggior parte dei casi, provengono da isolati sedicenti e purtroppo
spesso ”seducenti” pseudochirurghi, che lavorano senza preparazione e senza scrupoli. Le conseguenze di questi individui non possono e non devono gettare ombra su una specialità composta da professionisti seri preparati ed eticamente corretti. Inoltre la stragrande maggioranza dei pazienti di chirurgia e medicina estetica appartengono ad una categoria ben lontana dalle vistose ed esuberanti soubrette televisive o dei giornaletti scandalistici. Dall’altro lato anche i nostri pazienti sono per lo più persone equilibrate che soffrono per un naso che causa loro disagio o perché si vergognano del torace piatto o di un invecchiamento precoce del volto. Insomma, persone normalissime che attraverso una chirurgia plastica “seria” ritrovano spesso il sorriso e la felicità» concludono i chirurghi di Aicpe.
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AICPE. L’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), l’unica in Italia dedicata esclusivamente alla chirurgia estetica, è nata nel settembre 2011 per dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Ad AICPE, gemellata con l’American Society for Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), la più importante società di chirurgia estetica al mondo, hanno aderito oltre 250 chirurghi in tutta Italia. Membri Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, accomunati da un codice etico comportamentale che li distingue dentro e fuori la sala operatoria. L’associazione ha elaborato e pubblicato le prime Linee Guida del settore, consultabili sul sito internet, che stabiliscono i fondamentali parametri operativi dei principali interventi. Scopo di AICPE è tutelare pazienti e chirurghi plastici: disciplinando l’attività professionale con riferimento sia all’attività sanitaria, sia alle norme etiche; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e politiche per tutelare la categoria e il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scientifica. 43
Olga Bisera Luciano Martino (Napoli, 22 dicembre 1933 - Malindi, 14 agosto 2013) iniziò la sua carriera scrivendo sceneggiature con Ennio Flaiano, Pier Paolo Pasolini, Ennio De Concini, Sergio Corbucci, Luigi Zampa, Luciano Emmer, Ugo Guerra, Mauro Bolognini. Con la sua società Dania ha prodotto oltre cento film, principalmente tra gli anni sessanta e gli anni ottanta, quasi tutti appartenenti al filone del cosiddetto “cinema di genere”, alcuni dei quali in collaborazione con Mino Loy. Iniziò con la parodia di alcuni film del filone “antico-romano”, poi si dedicò agli spaghetti-western, ai film d’azione e ai polizieschi. In seguito inventò il filone della commedia sexy degli Anni ‘70, lanciando sul grande schermo attori e attrici, da Lino Banfi a Renzo Montagnani, da Pippo Franco a Edwige Fenech. Nel corso della sua lunga carriera produsse o co-produsse oltre trecento film, diretti fra gli altri anche da suo fratello Sergio, da Giuliano Montaldo, Marco Bellocchio, Pupi Avati, Francesco Rosi, Giuseppe Ferrara, Franco Brusati, Paolo e Vittorio Taviani, Pasquale Festa Campanile, Pasquale Squitieri, Mario Bava, Lucio Fulci, Giuseppe Bertolucci, Francesca Archibugi, Roberta Torre. Il famoso regista statunitense Quentin Tarantino ha pubblicamente definito Martino “un maestro” e “un genio nel suo genere”.
Olga Bisera, attrice diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica, Bond girl con Roger Moore, giornalista per Il Tempo e per TMC - con interviste a Capi di Stato per grandi testate italiane ed estere - vincitrice del Premio Fregene con Medio Oriente-Una pace amara, è alla sua sesta opera. Ha conseguito il brevetto di pilota d’aereo di primo grado e fa parte dell’Associazione Donne Pilota d’Europa.
LUCIANO MARTINO Un amore che vive Diego Verdegiglio, saggista, lavora nel campo
cine-televisivo. Ha pubblicato: Prefazione di Gian Luigi RondiTalièn de la
peire da Garroc (Dall’Orso, 1993), Alla conquista dello Spazio, con F. Valitutti (Newton Compton, 1999); Ecco chi ha ucciso John Kennedy (Mancosu, 1998); La TV di Mussolini (Castelvecchi, 2003), Ho sedotto il potere (Gremese, 2009) e Maktub (Maretti, 2013) con Olga Bisera. Sta preparando un saggio storico sugli Italiani in Vietnam.
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Oltre 100 film durante la carriera LUCIANO MARTINO
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tenso, ma ancora negli anni 90 e oltre. Se mi permetto di parlare di un uomo come lui, è per aver letto il libro di Olga Bisera, sua compagna negli ultimi dieci anni di vita, fino al giorno della sua scomparsa il 14 agosto 2013 a Malindi in Kenia, dove ormai trascorreva gran parte del suo tempo e dove ormai trovava rifugio e pace. Il libro di Olga “Luciano Martino, un amore che vive” è delicato e tenero. E’ il racconto di un Luciano Martino sofferente per il suo male, di una donna che l’ha accudito e amato oltre modo, occupandosi anche di creare dei più che giustificati riconoscimenti per lui per dargli ancora valore e regalargli un entusiasmo nella vita e nel lavoro. E gli amici su cui lei contava per stargli vicino e alleggerire con il loro affetto il suo senso della vita che passa e che era già segnata da una fine ineluttabile. Grande donna Olga, nel detto che il successo di un uomo è fatto al 50% dalla
sua donna, lei ne è l’esempio più meritevole per gli anni che le è stata vicina. Questo il mio modesto parere. Una delle cose che mi è piaciuta molto è stata sapere che anche quando Luciano contattò un regista per fare un suo film, regista che cercò lui stesso in quanto reputato valido, nel momento che l’accordo si sarebbe concluso solo con la modifica della sceneggiatura, vi rinunciò dicendo “la sceneggiatura non si cambia!”. Come lo capisco e lo ammiro per questo. Un uomo schivo, di sani principi ed un vero idealista. Si potrebbe parlare per giorni di Luciano Martino e i dei suoi film, ma mi limito ad averlo ricordato come un grande uomo del cinema italiano, del quale ci si ricorderà sempre. Colgo l’occasione per fare un caro saluto a lei, Olga, la sua donna, che ci ha regalato momenti personali ed intimi della sua vita con lui attraverso il suo ultimo libro.
oLGA bisera
S
icuramente molti conoscono il suo percorso e i suoi traguardi professionali di grande uomo, regista e produttore indipendente, senza che il successo venisse mai corrotto da politica e inciuci di palazzo. Sempre con le sue idee e i suoi progetti ai quali credeva e perseguiva in modo autonomo. Dconobbi Luciano tramite l’agente romano Ciarlantini, che qualche volta ha provato a presentarmi agli addetti del cinema a Roma, per propormi come attrice. Ma io ammetto che, per quanto fosse stato un mio sogno da bambina quello di fare l’attrice, vedendo e capendo come fosse il mondo “degli adulti”, come lo definivo io, ero molto diffidente e scettica nel credere alle favole e quindi per non rischiare, sono sempre rimasta sulle mie. Come se non avessi mai conosciuto nessuno! Questo lo dico in senso generale, senza nessun riferimento alla persona in questione. Con la sua Dania Film, Luciano Martino, tra film prodotti, regia, sceneggiature e soggetti, ha collezionato più di 100 film. Tutti film tra gli anni 60/80 come momento più in-
dicemo (Napoli, 22 Luciano Martin 13) iniziò di, 14 agosto 20 bre 1933 - Malin giature neg sce scrivendo la sua carriera lo Pasolini, iano, Pier Pao , Luicon Ennio Fla cci ni, Sergio Corbu erra, Ennio De Conci Gu o Emmer, Ugo ian Luc pa, gi Zam ietà Dai. Con la sua soc Mauro Bolognin to film, princi cen re olt to anni nia ha prodot i sessanta e gli ann gli tra nte ne palme nti al filo tutti appartene ottanta, quasi ere”, alcu“cinema di gen del cosiddetto con Mino ne zio labora col in li qua ni dei uni film la parodia di alc Loy. Iniziò con si dedicò -romano”, poi del filone “antico zione e d’a film stern, ai agli spaghetti-we ò il filone In seguito invent , lanai polizieschi. ‘70 sexy degli Anni della commedia ri e attrie schermo atto nd gra sul o nd cia gnani, da fi a Renzo Monta so ci, da Lino Ban e Fenech. Nel cor wig Ed a nco Pippo Fra se o co-procarriera produs ga lun i sua la altr del gli to film, diretti fra o dusse oltre trecen gio, da Giulian Ser po o cam tell nel fra ora suo anche da pi Avati, o, saggista, lav Bellocchio, Pu Diego Verdegigli Talièn de la Montaldo, Marco Ha pubblicato: Ferrara, Franco cine-televisivo. Rosi, Giuseppe , 1993), Alla con sco rso nce ll’O Fra (Da Pasquale c i, peire da Garro Vittorio Tavian tti (Newton Brusati, Paolo e ri, Mazio, con F. Valitu Pasquale Squitie quista dello Spa ucciso John ile, ha pan chi Cam i, o ta Ecc Fes 9); seppe Bertolucc Compton, 199 La TV di Musso Lucio Fulci, Giu 8); a, 199 Bav , Il fario osu re. anc Tor , Roberta il potere Kennedy (M o ugi ott hib sed Arc Ho sca Tarani, 2003), France itense Quentin lini (Castelvecch aretti, 2013) o so regista statun 9) e Maktub (M saggio 15,0 mo e definito Martin (Gremese, 200 preparando un 0tin ha pubblicament Sta o . ere”. era gen € Bis suo a io nel con Olg gen “un m. e tna ro” Vie est liani in “un ma storico sugli Ita
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Caduta dei capelli nelle donne, come affrontare il problema Dott. Antonio Soverina Medico Chirurgo
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a cura della redazione di Slide
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a caduta dei capelli nelle donne è un problema più frequente di quanto si pensi. Non si tratta infatti di una problematica che affligge solo il genere maschile ma è in costante aumento anche nel sesso femminile. Perdere i capelli, per una donna, vuol dire perdere sicurezza e femminilità e può essere fonte di grande disagio con risvolti sulla sfera psichica. Perché cadono i capelli? La caduta può essere una conseguenza fisiologica del cambio di stagione o una vera e propria malattia. Non dimentichiamo che i capelli possono anche rappresentare un sintomo di patologie presenti in altri organi. Prima di ogni altra cosa va considerata la carenza di ferro in casi di anemia, di ciclo mestruale abbondante o come conseguenza di un’alimentazione povera di proteine animali, come quella vegetariana. Potrebbe anche essere conseguenza dello stress o di disordini ormonali come disfunzioni tiroidee, la menopausa o il periodo post-partum. Particolare importanza assume lo stile di vita. Cattive abitudini, come fumo e alcool, interferiscono negativamente con l’ossigenazione del capello e, aumentando la quota di radicali liberi, causano invecchiamento delle cellule. Anche l’alimentazione ricopre un ruolo di primaria importanza, soprattutto quando si seguono diete drastiche con conseguenti deficit nutrizionali. La caduta dei capelli potrebbe anche essere il segnale di disturbi ben più gravi come anoressia o bulimia. A volte si tratta di un problema genetico e la conseguenza più comune è l’alopecia androgenetica femminile. Quando bisogna iniziare a preoccuparsi? È bene precisare che, entro certi limiti, la caduta dei capelli è un fenomeno del tutto normale legato al ciclo pilifero, so-
prattutto nei cambi di stagione. Quando però diventa persistente e rilevante, in particolare in presenza di prurito o dolore al cuoio capelluto, allora vale la pena prestare attenzione ed è bene consultare un Medico Tricologo per indagare sulle cause del disturbo. A quali esami bisogna sottoporsi? La visita tricologica è finalizzata alla diagnosi delle patologie del capello e del cuoio capelluto e prevede vari momenti: un colloquio iniziale per conoscere il paziente e capire qual è il suo problema, l’esame visivo dei capelli e del cuoio capelluto, l’esame tricoscopico, il tricogramma con analisi microscopica, la fotografia globale, manovre specifiche ed accertamenti ematochimici mirati per documentare eventuali carenze o squilibri ormonali. Alla fine di questo percorso diagnostico, in gran parte dei casi, si sarà riusciti a risalire alla causa del disturbo. Quali sono le cure? La prima cosa da fare è individuare la causa della caduta per trovare la soluzione migliore. Anche se frequentemente si tratta di un fenomeno transitorio, in alcuni casi può non essere così. Spesso si pensa di poter risolvere il problema con lozioni ed integratori miracolosi ma, per scongiurare spiacevoli inconvenienti, talora anche irreversibili, sarebbe bene evitare il “fai da te” e rivolgersi ad uno specialista che possa individuare esattamente l’origine del problema e suggerire eventuali cure. A volte il disturbo è limitato ad un determinato periodo e/o situazione particolare quindi si tratta di un fenomeno temporaneo che può risolversi anche spontaneamente ma, in caso di vere e proprie patologie, l’approccio terapeutico deve essere mirato e pre-
vede, a seconda del quadro clinico, la somministrazione di farmaci orali, l’applicazione di lozioni sul cuoio capelluto, cure ormonali, fino ai recentissimi trattamenti laser. Alcuni consigli utili Il consiglio principale è la prevenzione. Bisogna evitare di perdere i capelli rivolgendosi ad un Medico Tricologo ai primi segnali di caduta. A volte infatti, risulta molto più semplice arrestarne la caduta che favorirne la ricrescita. I capelli vanno lavati frequentemente, anche tutti i giorni, utilizzando un prodotto delicato. Bisogna sfatare il falso mito che i capelli cadono lavandoli, il cuoio capelluto va mantenuto pulito ed intervalli troppo distanziati tra un lavaggio e l’altro potrebbero risultare solo dannosi. L’asciugatura va fatta tamponando i capelli e mantenendo il phon ad una certa distanza, a calore moderato. Attenzione alle temperature elevate, alla piastra, al sole ed ai trattamenti come permanenti e decolorazioni che potrebbero risultare aggressivi. Tagliare i capelli corti non li rinforza quindi non rinunciate alla vostra chioma ma cercate di proteggerla e valorizzarla al meglio per esprimere il messaggio sociale che più vi rappresenta.
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traverso coinvolto il Dipartimento Universitario di Scienze per la Qualità della Vita, sede di Rimini e con l’Istituto d’istruzione secondaria superiore statale “Marie Curie” di Savignano sul Rubicone. Ricco e di alto profilo, infatti, il programma di eventi collaterali che hanno impreziosito la prima edizione de “L’Altra Moda”. Nei padiglioni fieristici, CNA Federmoda Emilia-Romagna, partner dell’evento, ha curato con 14 abiti esposti, la mostra “Riccione Moda Italia”, allestita in occasione dei 25 anni della manifestazione che si carat-
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terizza per il Concorso Nazionale Professione Moda Giovani Stilisti. Inoltre ha dato vita a workshop di “moda creativa” e organizzato due momenti di confronto e approfondimento molto seguiti: il seminario “Le tendenze nel comportamento di acquisto del consumatore moda”, per approfondire l’andamento degli acquisti online e il ruolo del social media marketing e la conferenza “La promozione della salute nell’ambito della lavorazione e del consumo del prodotto tessile” per capire meglio il rapporto tra qualità delle materie prime e salute dei consumatori. Prezioso anche il contributo dell’Università di Bologna che attraverso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita di Rimini, ha animato il dibattito “Georg Simmel e Roland Barthes: le teorie della moda”, conversazione tra i docenti universitari Giovanni Matteucci e Giampaolo Proni, esperti del settore e membri del Dipartimento. Un’occasione utile per capire, attraverso i padri fondatori degli studi in materia di semiotica e comunicazione, quanto la moda influenzi molti aspetti della nostra vita e vada a costruire in modo così significativo la rappresentazione di sé stessi sul palcoscenico sociale. Il futuro della moda è stato, poi, incarnato dai tantissimi studenti che vogliono specializzarsi nell’alta sartoria. Gli iscritti all’Istituto d’istruzione secondaria superiore
statale “Marie Curie” di Savignano sul Rubicone che oltre ad essere presenti in gran numero, hanno portato a “L’Altra Moda” nella mostra “Futuri talenti della moda”, i disegni, le stampe, i prototipi di abiti, calzature e accessori con cui la scuola ha partecipato con successo a numerosi concorsi. E’ il caso di Marco Gozzi, ora studente del centro di formazione d’eccellenza internazionale Techno Fashion Group e vincitore dell’ambìto concorso promosso proprio dall’accademia milanese. Anche arte e architettura hanno avuto la loro vetrina alla fiera forlivese. Anche in questo caso il filo conduttore è stata la creatività dei giovani. Gli architetti Under 40 di Forlì-Cesena costituitisi nell’associazione “Archibiotico” che hanno allestito la mostra di progetti “Architettura a Km0” e la pittrice
di origine romena Contesina Spatariu che ha proposto la sua personale “Solo chi sogna impara a volare!” caratterizzata da grandi tele che riproducono i volti delle top model della moda, riletti in modo personale con un peculiare utilizzo di colori vivi e forti. “L’Altra Moda”, però, è stato anche altro: workshop di make-up e acconciatura con Apollonia Tolo e “On Hair Style”, i consigli sull’outfit perfetto con la personal stylist Alessandra Diversi, lo spettacolo e l’intrattenimento musicale del Fashion Bar &Music che ha proposto un’applauditissima performance live di Pole Dance con la campionessa italiana Laura Vigna. Insomma, una proposta davvero completa per una scommessa sul talento vinta. Al punto che Romagna Fiere è già al lavoro per riproporre già nella primavera del 2016 la 2ª edizione, ancora più ricca di proposte e di stimoli di quella appena conclusasi, de “L’Altra Moda – Lo Stile Made in Italy”.
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A tu per tu con Franklin Santana a cura della redazione Slide Ticino
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on soltanto rhum e modelle da urlo. Caracas, Venezuela (anzi, “Santiago de León de Caracas”, nome esteso e completo della capitale sudamericana) è conosciuta per questo e anche per molto altro. La cattedrale con la caratteristica e unica facciata rimasta in stile “coloniale” ad esempio. Oppure il palazzo Miraflores o la casa natale di Simón Bolívar, dove il Libertador della patria nacque, nel 1783. Franklin Elias Santana Bermudez, conosciuto semplicemente come Franklin Santana, arriva proprio da lì, da Caracas, in Venezuela. Dopo aver iniziato la carriera come giovanissimo modello, in Italia si fa conoscere soprattutto per le innumerevoli partecipazioni televisive. Fisico statuario, ex judoka, si tiene sempre in movimento e in allenamento. Non stupitevi infatti se lo vedete girare in bicicletta per le vie di Milano, anche se lui la mette sull’ironia, dicendo: “Lo faccio per risparmiare i soldi della benzina”. Dal Venezuela Franklin ha girato il mondo, sfilando per gli stilisti più prestigiosi. Tra i molti ricordiamo Ferrè, Missoni, Calvin Klein e Versace. Il suo fisico scolpito e il volto definito da una nota rivista di moda come “affascinante” è stato apprezzato sulle passerelle più ambite e prestigiose dell’eleganza internazionale. La valigia sempre pronta e il biglietto aereo in tasca, destinazione Parigi e New York.
La sua carriera, se vogliamo trovare una data esatta, ha inizio nel 1994, grazie alla campagna pubblicitaria dell’azienda Levi’s. Un agente lo ha notato sulle spiagge di Miami Beach e lanciato nel mondo dell’advertising. Ma è soltanto l’inizio, perché Franklin in realtà ha prestato il volto a campagne planetarie con partner quali Coca Cola, Nike, Martini (in quest’ultimo comparendo per altro accanto alla top model Naomi Campbell). La consacrazione televisiva è cominciata poco dopo, oltre vent’anni anni fa, quando viene scelto come “Carramba Boy” accanto a Raffaella Carrà. Franklin ha tuttora un bellissimo ricordo di quel tempo e sottolinea con grande affetto la professionalità e gentilezza di Raffaella. La Rai poi lo ha riconfermato anche per l’edizione successiva di “Domenica In”, dove ha trovato lavoro come ballerino. Grazie alla popolarità acquisita in quegli anni, Franklin ha ottenuto una piccola parte nel 2003 nel film di Gabriele Muccino: “Ricordati di me”, che film racconta tante storie quanti sono i componenti della famiglia protagonista, i Ristuccia.
Nel 2005 invece ha partecipato al reality “La Talpa”, avendo un ottimo riscontro tra il pubblico che infatti lo premia, permettendogli di arrivare a due puntate dalla fine, giocandosi fino all’ultimo la vittoria finale. Non è finita. Il pubblico anche se non ne ricorda sempre il nome lo riconosce spessissimo, soprattutto per le innumerevoli partecipazione a fiction televisive molto seguite, amate ed apprezzate come L’ispettore Coliandro, Squadra Antimafia e il Commissario Rex. Spesso interpreta la parte del cattivo, un ruolo che lo stimola molto, ma che – assicura chi lo conosce bene – non gli assomiglia affatto, essendo Franklin una persona di poche parole ma di cuore grande, generoso, solare. Proprio come la sua Caracas.
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Briccola:
il bracciale simbolo di libertà! Alina Drozdovschi
Il fashion visto da Alina Drozdovschi Fashion Blogger http://ioragazzafashion.blogspot.it/
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riccola è un bracciale nato nel 2012 dall’idea di due amici, diventata una realtà aziendale nel 2014 e lanciato ufficialmente nell’estate 2015 grazie ad altri soci che hanno creduto nel progetto, legati tutti da un unico sentimento: la
passione per il mare e per la libertà. Un’idea semplice: un bracciale creato assemblando cima nautica colorata ad un “grillo”, questo il termine del gancio utilizzato sulle imbarcazioni per tenere le vele in tensione. Briccola si ispira al vento
che ci porta verso nuovi orizzonti, infatti ogni bracciale porta il nome di un vento. I bracciali sono di tutti i colori e in varie misure, perché si adattano perfettamente sia agli uomini che alle donne e sono ideali sia d’inverno, nelle tonalità più scure, sia d’estate, nelle tonalità più vivaci. Briccola è un brand in continua evoluzione, infatti l’azienda si dedica anche alla creazione di borse. La prima BAG firmata Briccola si chiama “Zèfiro”: un vento che soffia da ponente e trae origine dalla mitologia greca. Una borsa da utilizzare al mare, ma ideale per essere indossata tutto l’anno: da esibire durante il vostro shopping o mentre sorseggiate un buon aperitivo in compagnia. Briccola ha suscitato molto interesse, tanto da essere notato anche da tanti VIP fra cui il cantante degli Aerosmith,
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Fashion blogger slide
Steven Tyler. Grazie al suo successo e alla qualità Made in Italy, ora il bracciale si può trovare in più di 50 negozi in tutta Italia, da nord a sud e anche all’estero, in Spagna e Francia. Tutti i punti vendita si possono consultare nel sito del brand, dove è possibile effettuare anche gli acquisti online: www. briccola.me. Il marchio ha inventato anche un proprio “hashtag” per i social: #dattidellearie, tag che significa mostrare la propria diversità, viaggiare con la testa, perché si ama la libertà. L’azienda si identifica in una celebre frase di Herman Melville: “ È una cosa nobile ed eroica, il vento! Chi l’ha mai sconfitto?” E ricordate: l’estate 2016 sarà targata Briccola!
Facebook: www.facebook.com/briccolaaccessori Instagram: briccola_official
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Villa dei Fiori:
Hollywood, a Gallipoli di Lorenzo Tiezzi
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embra un villa hollywoodiana, adagiata sulle verdi colline che circondano la Città degli Angeli. Ma Villa dei Fiori è uno spazio eventi che prende vita a Gallipoli, la perla dello Jonio che è ormai sinonimo di movida e divertimento. All’esterno e all’interno, domina il bianco, perfetto contraltare del verde della zona. La Villa è divisa in tanti spazi diversi, accomunati da una cura quasi maniacale di ogni dettaglio, quella che la famiglia Pastore mette sempre negli spazi che gestisce (tra gli altri, il Premiere, ristorante e discoteca invernale, ed il celeberrimo RioBo, club estivo di grandi dimensioni, entrambi situati a Gallipoli). C’è il Teatro delle Feste, moderna e suggestiva struttura dotata di illuminazioni coreografiche e un grande palco. Qui si apre il sipario per accogliere gli ospiti di ogni evento un ambiente alternativo. C’è poi il Giardino, dove danno mostra di sé una grande piscina, un verde prato intorno ed eleganti gazebo. C’è poi la Sala Magnifica, caratterizzata dal bianco delle volte a stella, gli interni classici e contemporanei, arredi ricercati e splendidi lampadari in Murano. E’ il luogo ideale per ricevere i vostri ospiti con tutti gli onori di un convivio sobrio e raffinato. In Pineta si può bere un aperitivo oppure rilassarsi col caldo o la mezza stagione, mentre al Cielo Club si balla soprattutto quando fa freddo, visto che è uno spazio al chiuso. Oltre a diversi eventi diurni, Villa dei Fiori ospita continuamente cene che
si trasformano in dinner show ed eventi notturni, mettendo in console e sul palco artisti di grande livello come il salentino Savi Vincenti, uno dj più noti e scatenati d’Italia, ed Eleonora Rossi, vocalist e performer che contribuisce a far ricordare ognuna delle serate di Villa dei Fiori. E poi c’è il cibo. A differenza di tanti spazi in cui catering esterni si arrangiano con attrezzature mobili, oppure realtà in cui non c’è uno staff che lavora insieme con continuità e quindi in grado di garantire la massima qualità, la Villa si avvale di un servizio di banqueting interno, con cucine stabilmente operanti ed una brigata di cucina affiatata. Accostamenti audaci o sapori delicati, gusti tradizionali o pietanze esotiche: qualunque esigenza gastronomica trova piena soddisfazione
attraverso un menu creati per ogni evento. L’ambiente, va detto, colpisce, perché è scenografico in ogni dettaglio. Ma ciò che fa davvero la differenza è il servizio. Un fiore, una candela, un gesto di attenzione rendono speciale ogni evento. “Siamo un po’ maniaci in questo”, scherza Paolo Pastore, che gestisce Villa dei Fiori con la sua famiglia. “Vengo dalla scuola alberghiera e durante l’inverno formo quei ragazzi che poi lavoreranno con noi a buon livello e con grandi responsabilità durante i lunghi mesi primaverili ed estivi, quando a Gallipoli il turismo per fortuna non manca. Chi serve è la ‘faccia’ del titolare e del locale. Villa dei Fiori non è un locale, bensì uno spazio eventi, ma non cambia il fatto che senza persone speciali una location non può certo davvero essere unica”.
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La notte di JacopoBertolini, tra microfono e KUMUSIC di Lorenzo Tiezzi
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a nightlife italiana conta migliaia di dj di ottimo livello, tanti gestori di locali di successi, decine e decine di agenzie di successo, capaci di piazzare serate ad artisti in tutto lo Stivale... ma sono pochi, anzi forse troppo pochi, coloro che si occupano di promozione nottambula tendendo almeno un piede ben piantato a terra, nei club e sul dancefloor. Jacopo Bertolini invece lo fa. “Di giorno lavoro in ufficio ma nel weekend torno ad essere un ‘semplice’ vocalist, MC Fago”, racconta. “E’ un modo per restare in contatto con ciò che la gente vuol davvero ballare”. Con la sua agenzia, KUMUSIC, produce un radioshow in onda in più 25 paesi con 5 milioni di ascoltatori. Tra le varie realtà tra cui l’agenzia ha collaborato nello scorso anno ci sono tanti dj di talento (tra cui Miki Stentella, Wlady, Silvio Carrano e Nicola Baldacci) e pure diversi grandi eventi, tra cui Sea Sound Versilia Festival alla Cittadella del Carnevale i live di Fedez alla Capannina di Viareggio e quello di J-Ax, ancora al Lidò Le Panteraie di Montecatini Terme
(LU)... Insomma, è la persona giusta con cui fare il punto sulla nightlife del 2015 e quello che succederà nel 2016. “Forse la crisi più nera è passata. La maggior parte dei gestori, anche quelli dei locali di provincia, ha capito che nella musica è giusto investire. Che un dj giovanissimo, senza esperienza, non va bene, anche se ha qualche amico che fa incassare un po’”, racconta. “E finalmente molti aspiranti dj stanno iniziando a capire che quella di diventare dj professionista con facilità era invece un’illusione. Per avere successo, oltre al talento ed alla fortuna, ci vuole tanta testa dura e la capacità di capire che la promozione, ad esempio quel che facciamo noi, serve, ma solo se hai per le mani musica davvero ben fatta”. Come si fa per cominciare una carriera? Sono ancora fondamentali le label discografiche ed i manager? “Per quel che riguarda le label, contano davvero quelle grandi, note a livello internazionale. Sono fondamentali per chi ha già un minimo di credibilità... ma per conquistarla si può anche decidere di
aprire una piccola label personale su cui pubblicare musica da mettere in free download. E’ un ottimo sistema per farsi conoscere, purché le tracce che si producono siano davvero di qualità”. E la gente, la gente cosa vuol sentire davvero? “Siamo in un momento di passaggio, in attesa forse di qualcosa di dirompente o di nuovo... un po’ come 15 anni fa, quando la musica anni ’90 e la progressive smisero di dettare legge. L’EDM più forte, quella da saltare si è ammorbidita e generato star ormai più vicine al pop che al djing, parlo di ‘creature’ come Martin Garrix, che è ancora un dj o vere popstar come Kygo e Robin Shulz, che non per caso tra inverno e primavera quest’anno si esibiranno nei palasport, non nei club”. E i locali? “Accanto alle disco ‘da EDM’ ed ai classici locali techno, club frequentati da un pubblico di ragazzi molto giovani, vedo in netta risalita anche locali più fashion frequentati anche durante la settimana da un pubblico over 25. Ce n’è bisogno, perché la notte è bella da vivere sempre, a tutte le età”.
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rima del successo definitivo come dj producer, ha fatto più l’elettricista che il modello - indossatore, ma ancora oggi, dopo una carriera che dura dagli anni ’90, c’è chi dice che Cristian Marchi è dove sta per mille motivi e non perché è molto bravo ed ha una passione totalizzante per la musica. Certo, anche il gusto per la moda e la capacità di comunicare contano. A Capodanno 2016 Cristian è andato in console con un paio di strani pantaloni ‘da judoka’ ed un paio di scarpe illuminate riuscendo nell’impresa di non risultare ridicolo. Non contento, per dare gli auguri di buon anno ai suoi fan dalla sua pagina Facebook ha scelto una giacca doppio petto bianca. A differenza del 99% dei dj del pianeta, Cristian quando sa vestirsi ed i ha i suoi gusti. La differenza, a livello di immagine (visto che capisce pure di foto), si vede tutta. Ma, ovviamente, la sostanza del suo successo è tutta musicale. E’ soprattutto per questo che anche oggi, oggi che i super dj hanno una ventina d’anni meno di lui (che si avvicina ai 40), continua a far ballare alcuni dei club italiani più importanti con successo. Anche perché, se non avesse successo e riempisse quasi sempre i locali, come mai i gestori continuerebbero ad organizzare sue serate? Come Tommy Vee, Gabry Ponte, Gigi D’Agostino e pochissimi altri, Cristian Marchi è una sicurezza. Il suo nuovo singolo si chiama “Second Chance”. L’ha prodotto come sempre con Paolo Sandrini, uno dei pochi in compete con lui quanto a precisione e puntiglio tecnici e sonori, ed alla voce c’è Max’C... ma c’è una novità, visto che ha collaborato anche il giovane Max Mylian. “Collaboro volentieri con tutti i produttori che mi propongono belle idee. Con Massimiliano (Max Mylian) avevo voglia di creare qualcosa da tempo, perché mi sembra abbia un sound molto personale”. Che cosa balleremo nel 2016 e come vedi la situazione della nightlife internazionale? “Per quel che riguarda le sonorità, vedo molta standardizzazione. Ovvero, c’è che funziona nel Nord Europa funziona ache qui in Italia e molti dj hanno cambiato sound, tutti insieme. Prima proporre EDM potente era comune, adesso molti sono quasi arrivati al chill out. Sembrerebbe un brutto momento...
Cristian Marchi, in console da una vita
di Lorenzo Tiezzi
e invece, visto che le tendenze non sono così definite, i dj veramente bravi possono lavorare ancora di più e fare la differenza”. Non solo i nuovi talenti, ma anche i top dj pubblicano musica continuamente, purtroppo spesso a scapito della qualità. “Tanti, o più probabilmente troppi, vogliono entrare nel mondo della musica come dj, ma è comprensibile. E’ un mondo davvero interessante. Il vero problema è che per troppi pubblicare dischi è soprattutto un business, non una Passione, un Amore assoluto per la musica. Ma io resto un ottimista, vado per la mia strada lavorando tanto, cosa che farò senz’altro anche nel 2016. Lascio giudicare il pubblico, come è giusto che sia”. La tua vita personale è di una tranquillità assoluta, nonostante tanti di console e di show business... “Non vedo cosa ci sia di strano. Ognuno di noi vive sereno se riesce a fare ciò che lo fa stare bene, io ho senz’altro questa fortuna da tanti anni”.
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Cari lettori, ‘Unconventional Design’ è una rubrica dedicata al mondo della casa e dello stile, a cura di Gianmarco Toscano, il nostro Design Expert.
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a scelta della cucina non solo rappresenta il nostro status sociale ma parla anche del nostro buongusto raccontando di noi stessi. Pur non vivendo le dimore enormi (soprattutto in città) delle riviste patinate, la nostra cucina potrà comunque essere funzionale, tecnologica e bellissima. Quelle che ho selezionato, alcune poco più grandi di un metro, ti sorprenderanno e ti faranno venire il desiderio di reinterpretare la tua, e perché no, di fare in modo che ti rappresenti veramente. Ecco un totem che ti sbalordirà. Questa piccola colonna di soli 70 x 70 cm (per intenderci poco più larga di una sedia!), con un’altezza variabile da un minimo di due metri ma che può arrivare al soffitto della stanza, nasconde delle potenzialità enormi: la cappa rotante con illuminazione soffusa in diverse tonalità ed il trattamento dell’aria ai nanomateriali a base di biossido di titanio per la purificazione dell’aria ambientale, per dirne solo alcune. Addio odore di cibo! Questo totem è in grado di depurare una stanza media in poche ore di funzionamento. Con i pannelli solari posizionati nei vari moduli superiori, poi, parte degli elettrodomestici possono essere alimentati in maniera autonoma, senza costi in bolletta. Si, perché in questo piccolo totem sono compresi più elettrodomestici di quanto immagini, dal forno alla lavastoviglie, fino alla macchinetta per il caffè. Ma non è finita qui: una porzione della struttura è adibita ad orto verticale con illuminazione e temperatura controllate per la coltivazione domestica di piante aromatiche. Inoltre, piani da lavoro e lavello estraibili con rubinetteria al seguito e tutto quello che occorre per essere veri chef.
La cucina a isola: un sogno per molti destinato a svanire quando si è costretti a vivere in un appartamento molto piccolo. E se riuscissi a non rinunciarci nel tuo living room? Ovviamente, dipende da spazi di passaggio, da dimensioni del vano e da tanti fattori che devono essere analizzati di volta in volta, caso per caso, ma non è un argomento da escludere a priori. Ecco la soluzione! Un oggetto di design unico ed originale, pratico e funzionale. In svariate colorazioni, può essere posta in qualsiasi tipo di ambiente, moderno o classico, adattandosi perfettamente al tuo stile e rendendo unici anche gli spazi più piccoli. La versione base, con cassettoni estraibili, può essere integrata da zona lavaggio, piano cottura, elettrodomestici e tavoli a ribalta Se disponi di un giardino di inverno, di una serra ricca di fiori, questa è la minicucina ideale per i pasti veloci estivi, sotto le stelle. Una straordinaria soluzione per appartamenti utilizzati saltuariamente o da ospiti è invece rappresentata da questa cucina, perché in un piccolo ambiente, quando è chiusa, sembra un comò di design. Da utilizzare anche come postazione internet con uno sgabello e pronta a trasformarsi all’occorrenza.
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cestino per trasformarla in un normale doppio lavello. Con il coperchio chiuso diventa invece un comodo piano di lavoro, perfetto e pratico per ogni utilizzo. L’era in cui viviamo offre soluzioni tecnologiche che risolvono ogni tipo di problematica presente in casa. La rubrica Unconventional Design ti propone le idee giuste per aiutarti a vivere meglio il tuo spazio, in modo insolito e sorprendentemente chic. Ed io sono qui, pronto a rispondere alle tue domande per aiutarti ad avverare il tuo sogno di casa.
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Miss slide FEBBRAIO
VIRGINIA AVANZOLINI
La Miss Slide del mese è
Ciao Virginia, sei giovanissima, come ti sei avvicinata al mondo delle passerelle? Ho iniziato a ballare dall’età di tre anni, a 5 già mi esibivo nelle piazze del modenese e del bolognese con un gruppo di ballo. Ho partecipato anche a gare nazionali e internazionali, vincendo parecchie coppe, iniziando così ad essere ammirata ed applaudita. Da qui, ho sempre avuto il desiderio di esibirmi anche in passerella nel mondo della moda e dello spettacolo. Da piccolissima, cosa sognavi di fare da grande? La ballerina di danza classica e moderna. Cosa pensi occorra per arrivare a diventare una modella professionista famosa? Determinazione, volontà, passione, amare questo mondo e credere in me stessa. Si ascolta il cuore o si ascolta la testa? Il cuore ti porta a fare le cose che si desiderano, poi la testa è fondamentale per essere determinata a raggiungere i propri obiettivi.
Chi è Virginia Avanzolini? Parlaci di te. Sono una ragazza solare, altruista, generosa, sempre attiva, impegnata negli studi scolastici, frequento danza classica e moderna. I mei hobbies sono andare al cinema, frequentare i miei amici e d’estate giocare a beach tennis. Essere belle conta molto, ma quanto costa esserlo? Penso che per mantenersi belle, bisogna fare ogni giorno tanta attività fisica e seguire una sana alimentazione. Hai partecipato a Miss Reginetta d’Italia 2015, su oltre 3000 candidate sei arrivata tra le 32 finaliste e tra queste hai vinto la fascia Slide. Alla prima tappa del concorso alla quale hai partecipato non sei arrivata tra le prime tre eppure sei arrivata a questo traguardo. Come si arriva a vincere una fascia come questa secondo te? Ho partecipato a quasi tutte le tappe di Miss Reginetta, grazie anche ai miei genitori e a mia sorella che mi seguono e mi sostengono. Tante sono state le prime posizioni che ho conquistato grazie al pubblico che mi ha votata; poi sono approdata alla finalissima e riuscire a vincere la fascia di Miss Slide è stata per me una grande soddisfazione. Spero tanto che questa fascia sia il mio portafortuna, in questo mondo fantastico, che tante ragazze vorrebbero vivere.
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Cosa ne pensi di Miss Reginetta d’Italia? Sono arrivata alla finale nazionale a Riccione all’ Hotel Eliseo dove ho trascorso quattro giorni con ragazze provenienti da tutte le regioni, quindi questo significa che è un concorso conosciuto in tutta Italia. Mi sono divertita tantissimo ma nello stesso tempo sono state giornate impegnative: servizi fotografici, prove in passerella, balli, portamento. Tutto favoloso grazie al patron Devis Paganelli, che ha saputo organizzare la finale m e ra v i gliosamente.
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Miss Reginetta d’Italia – SLIDE 2015
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Mister slide FEBBRAIO
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Johannes Hasler
Il suo nome è Johannes Hasler e lavora a Milano come modello. 20 anni, è di origine Sudtirolesi e risiede a Milano. Scoperto da Slide come Mister del mese, grazie al Patron Devis Paganelli e al Talent Scout Enrico Santamaria, cerchiamo di conoscere meglio questo ragazzo.
Tuo miglior pregio e tuo peggior difetto? Partiamo dal mio peggior difetto, che faccio fatica a trovare perchè ne ho tanti piccoli e non ce n’é uno in particolare, forse il peggiore è che voglio sempre tutto subito e non ho pazienza. Il mio miglior pregio è che cerco sempre di fare le cose al meglio mettendoci tutto l’impegno possibile e non mi fermo al primo ostacolo che trovo davanti. Che cosa ti piace in modo particolare nel mondo dello spettacolo? Nel mondo dello spettacolo la cosa che mi piace di piu è che non è mai monotono. Un giorno ti ritrovi da una parte e il giorno dopo sei da un altra. Conosci persone nuove sempre e ti da la possibilità di girare il mondo. Quale dettaglio del tuo aspetto estetico ritieni più interessante? Sinceramente non trovo una parte del mio aspetto estetico che ritengo piu interessante di un altra, ma di solito mi dicono che è il viso, sopratutto le labbra o gli occhi. Come si arriva al successo secondo te? Per arrivare al successo ci vuole sicuramente tanto impegno, tanta pazienza e poi ci vuole anche tanta fortuna.
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Qual’è stata la tua prima esperienza nel campo della moda, cinema, spettacolo ? Parlaci di questo. La mia prima esperienza nel campo della moda risale ormai ad un anno e mezzo fa quando mi ha preso sotto contratto un agenzia di moda di Milano, la Major. Qualche giorno dopo mi selezionarono per la mia prima campagna pubblicitaria per un noto marchio di abbigliamento e subito dopo feci un servizio per Cosmopolitan dove scattai con il maestro Simone Monopoli che è l’autore anche degli scatti di questo servizio. Fu li che ho capii subito che sarebbe stata la mia strada. Cosa significa per te avere successo? Per me avere successo non significa guadagnare tanti soldi, ma raggiungere i propri obiettivi e vivere la propria vita nel modo in cui si desidera e che rende felice. MODEL: JOHANNES HASLER FOTO: SIMONE MONOPOLI AGENCY: MAJOR MODEL MANAGEMENT TALENT: ENRICO SANTAMARIA
Ciao Johannes quando sei nato? Ciao, sono Nato il 18 ottobre del 1995 a Vipiteno, in Trentino Alto adige. Parlaci del tuo carattere. Il mio carattere sicuramente non è semplicissimo, mi piace conoscere persone nuove e sono molto aperto sotto quel punto di vista. Allo stesso tempo pero non sono facile da leggere, tengo molte cose per me e sono quindi tutto da scoprire.
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ALESSIA CIPOLLA
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IL CIBO,
UNA MAGNIFICA OSSESSIONE Dott.ssa Pina Li Petri
Tel. 334 2896924 - e-mail: pinalipetri@gmail.com Laureata in Psicologia e in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione continua. Già docente presso l’Università di Firenze. Psicologa, psicoterapeuta e coach. Psicologa delle miss finaliste ai concorsi di bellezza. Esperta in psicologia quantica. Coautrice e produttrice della pubblicazione multimediale (libro+CD+DVD) “Usa il potere della tua mente”, Corso teorico-pratico di Training Autogeno.
Dottoressa, sono una ragazza di 28 anni, da circa 8 sono tormentata da problemi di peso e da 5 sono ossessionata dai dolci. Combatto ogni giorno contro questa attrazione irrefrenabile e, alla fine, vincono sempre loro o mi arrendo e li faccio vincere. Inizio a mangiare compulsivamente e non riesco a smettere fino a quando non mi sento scoppiare. Tutto questo mi succede da quando, ancora ragazzina, mi sono fidanzata con Giovanni, il mio attuale compagno. Lui però è sempre stato un misogino, anche nei miei confronti: ha sempre criticato ogni mio gesto, ogni mia espressione, ogni mio pensiero, sembra che non gli vada bene niente di me, ma io per amore ho sempre ingoiato, anche soffrendo molto, ogni sua offesa. Qualche anno fa Giovanni mi ha confessato che è attratto da donne molto esili, magrissime...e io, che sono sempre stata formosa, burrosa, con qualche chilo in più, mi sono sentita buttata come donna, tanto che in pochissimo tempo ho smesso di mangiare fino a diventare anoressica per apparire come piace a lui. Nonostante ciò, non sono sicura di essere riuscita a piacergli perché non ha smesso di criticarmi, facendomi sentire una nullità. Sono riuscita a superare l’anoressia in circa 2 anni grazie alla psicoterapia e allo sport. Però, dopo appena qualche mese, a seguito dell’ennesima discussione con il mio partner, ho iniziato a abbuffarmi di cibo, in particolare di dolci, e credo di essere diventata bulimica. Anche stavolta sto provando a assumere psicofarmaci, a seguire uno psicoterapeuta, a fare sport... però non succede niente, non riesco a uscirne. Mi dia un consiglio, per favore, sul percorso migliore da seguire. Liliana, Mentana
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iliana, la sua lettera fa emergere chiaramente che lei per il c.d. “amore” ha danneggiato il suo corpo e il suo benessere mentale perché tormentata da un pensiero ossessivo rispetto al cibo; ha danneggiato la sua autostima perché le fa apparire che ogni cosa che fa e la sua persona non valgono nulla; non le sembra un prezzo troppo alto da pagare per un uomo che la offende da 8 anni in cambio poi di cosa? Di infelicità? Se un “amore” deve fare tanto male è meglio, secondo il mio parere, stare soli piuttosto che male accompagnati. Meglio soffrire una volta per tutte eliminando la fonte dei nostri mali, che reiterare una situazione che mina la sua salute fisica e mentale. Per approfondire questo tema, le consiglio di leggere il bellissimo libro di Robin Norwood, “Donne che amano troppo”. Per quanto riguarda l’altro aspetto, le confermo la diagnosi di bulimia, un disturbo alimentare che etimologicamente significa “fame da bue” e che si caratterizza con un impulso incontrollabile verso il cibo, consumando dosi eccessive di esso senza vomitarle. La vita di chi soffre di questo disturbo è scandita da un’abbuffata a un’altra, con ricadute di abbuffate dopo vari tentativi di dieta dimagrante. La persona bulimica sta costantemente a dieta, la porta avanti per qualche mese e poi ricade nelle abbuffate con quello che viene chiamato effetto “yo
yo”, dove si ingrassa e si dimagrisce fino a quando si arrende al cibo per diventare definitivamente obesa. Le consiglio un altro illuminante libro da leggere, “Donne che mangiano troppo”, di Renate Göckel. Molti studi hanno dimostrato che stare a dieta fa aumentare di peso, ossia il controllo ossessivo del cibo, per dimagrire o per mantenersi, fa perdere il controllo. Ogni repressione di un piacere aumenta il desiderio, tutti sappiamo quanto piacere produce mangiare dolci, tanto che si parla di tossicodipendenza da zuccheri. La dolorosa scoperta che il suo partner Giovanni sia attratto da quelle magre, le ha creato l’idea che il magro sia bello portandola a svalutare il suo aspetto fisico, scaricando tutta la sua ansia sul cibo. Il suo tentativo di risolvere da sola il problema con una psicoterapia individuale è adeguato per affrontare la tendenza alla dipendenza affettiva e per lavorare sulla sua bassa autostima ma per avere risultati definitivi, nel suo caso è necessario intraprendere anche una terapia di coppia per decidere se la sua relazione con Giovanni può diventare un valore aggiunto della sua vita, altrimenti, se il suo partner continua a lamentarsi di come è lei, occorrerà decidere di lasciarsi. Essere felici è un diritto di tutti, perciò anche suo, cara Liliana. Le mando un sorriso.
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Ferretti Beach Hotel 4 stelle di Rimini è situato sul lungomare e Vi aspetta a Marina Centro, lungo il viale dello shopping e della passeggiata a pochi km dall’uscita dell’autostrada A14 e dall’aeroporto Federico Fellini. Il Ferretti Beach Hotel, Il ristorante , la SPA “MySPAce” con mini piscina interna vi aspettano tutto l’anno. Hotel con centro benessere completamente ristrutturato con colori mediterranei, materiali e tessuti naturali, arredi eleganti, un’atmosfera calda e ospitale è in grado di soddisfare gli ospiti più esigenti offrendo il massimo del comfort e dei servizi. Il Ferretti Beach è l’albergo ideale per chi trascorre le proprie VACANZE A RIMINI e cerca il confort di un soggiorno business. All’interno dell’albergo l’ampia area centro benessere è dotata di sauna finlandese, bagno turco, idromassaggio cromoterapia, doccia emozionale, spa, palestra ed area relax. Il tutto in un’atmosfera di cordialità e disponibilità che da anni caratterizza la famiglia Ferretti per soddisfare ogni esigenza, dal turismo estivo, al congressuale, al turismo business e benessere. Il ristorante interno è aperto tutto l’ anno.
FERRETTI BEACH HOTEL Viale Regina Elena 32 - Rimini - Riviera Adriatica - phone 0541-381555 - info@ferrettibeach.it
PARLIAMO DI LIBRI
“Beauvoir in love” di IRENE FRAIN a cura di Antonella Stoppini
“Beauvoir in love” (Mondadori 2015, traduzione di Elena Cappellini) è il romanzo della giornalista e scrittrice bretone Iréne Frain, che racconta i giorni di passione tra Simone de Beauvoir (Parigi, 9 gennaio 1908 - 14 aprile 1986) e lo scrittore statunitense Nelson Algren (Detroit, 28 marzo 1909 - Long Island, 9 maggio 1981).
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ew York, gennaio 1947. Una donna, trentanovenne dalla grande personalità, capelli scuri e occhi azzurri e incarnato chiaro, era appena giunta a New York da Parigi per tenere una conferenza. Questa era solo la prima di una serie che Simone de Beauvoir avrebbe poi dovuto tenere in alcune città americane. Dal taxi che la conduceva all’albergo, la donna osservava la “strana bellezza della città”, data dalle cascate di luci e i mille neon multicolori che si riversavano sui viali, i bus e le automobili che scivolavano sull’asfalto del sabato sera. Simone si sentiva inquieta principalmente perché a Parigi il suo compagno di vita e d’impegno politico, oltre che professionale, Jean Paul Sartre, filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario, uno dei più importanti rappresentanti dell’esistenzialismo, aveva una relazione con Dolores. “Il dolore, come suggeriva il suo nome”, perché Simone soffriva molto per questo tradimento con la
“Maledetta”, come definiva la sua rivale. Infatti, Jean Paul sembrava molto preso dalla giovane Dolores mentre Simone si ritrovava con i nervi a fior di pelle, notte e giorno. “Il Castoro”, come la chiamavano gli amici e lo stesso Sartre, non sopportava di passare in secondo piano, “lei che era stata la più giovane abilitata all’insegnamento di filosofia in Francia”. Nel passato, Sartre aveva avuto tante scappatelle, ma questa volta con Dolores sembrava una relazione più seria. L’eccitante frenesia di New York aveva contagiato Simone che aveva voglia di visitare la metropoli anche per poter poi raccontare le sue impressioni al compagno. Sotto un cielo azzurro, la scrittrice cercava di accantonare i pensieri negativi camminando in giro per Manhattan per passare alla Statua della Libertà, Wall Street, Chinatown, Little Italy e il quartiere ebraico. Durante il tour, l’incontro più importante per Simone avveniva a Chicago a febbraio nel bar dell’hotel Palmer, dove soggiornava. Lo scrittore
Nelson Algren, trentotto anni, bell’uomo dal fascino irresistibile (“tutto di lui parla di sesso, e chiama al sesso”), capelli biondi e occhi verdi, indossava un golf scolorito, pantaloni lisi e un giubbotto di pelle. Come aveva visto Simone, Nelson era rimasto affascinato dai suoi occhi da gatta e dai suoi zigomi alti. Era stato un “coup de foudre” per entrambi. L’intellettuale Mademoiselle de Beauvoir, ragazza per bene, nata in una famiglia alto-borghese, futura madre del movimento femminista stava provando, per la prima volta, un coinvolgimento totale. “Una volta riuniti i diversi frammenti in cui si era dissolta la storia, ho dato la mia versione, cercando di attenermi il più possibile alla verità dei fatti”. Maggiori informazioni sul libro nella scheda su SoloLibri.net: http:// www.sololibri.net/Beauvoirin-love-Irene-Frain.html
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Con l’avvio della stagione estiva, Al Turacciolo di Rimini, rinnova l’invito a tutti a passare una serata in compagnia con le proposte del ristorante e della pizzeria. Lo staff coglierà l’occasione per far conoscere le nuove proposte con piatti ricercati nell’antica cucina, sempre curati come si faceva una volta. Steve e Milena con lo staff, Vi accoglieranno in un’atmosfera casalinga, con tante specialità. “Al Turacciolo” la pizza è sempre lievitata con malto all’orzo; è sempre possibile scegliere an-
che piatti vegetariani; i classici taglieri; le tagliate; lo stinco al forno; il baccalà, sempre tutto accompagnato da piada e pane fatti in casa, così come per i dolci. Con la nuova stagione sarà possibile assaporare i nuovi piatti di pesce e carne con cucina internazionale, come le costine alla Kasas cotte nell’autentico barbeque americano, piatti del centro-america, tex-mex e tante altre sfiziose alternative, sempre cucinate con vera passione.
RISTORANTE AL TURACCIOLO Via Carlo Zavagli 4, 47921 Rimini Tel. 393 931 7192
FooD4you
Castagnole gluten free Sara Gnoli
e-mail: gnolisara@gmail.com Chef, Consulente Enogastronomico per aziende di ristorazione, docente di tecniche di cucina, nutrizione applicata alla ristorazione, cucina storico medievale. Fondatrice Sede APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani) Latina. Info, richieste e consulenze gnolisara@gmail.com Ben trovati, Ecco una ricetta per un ottimo fritto carnevalesco, adatto a che a chi è intollerante al glutine, per non privarsi del piacere di un buon dolce della tradizione.
Ingredienti (per 25 pezzi circa) -- 250 gr di ricotta di pecora -- 150 gr di farina di riso -- 2 uova -- 100 gr di zucchero semolato -- 1 bustina di lievito per dolci -- La scorza grattugiata di un bel limone Per friggere: -- 1,5 l di olio di arachide Per decorare: -- Zucchero semolato bianco
Procedimento: Rompere le uova in una capace ciotola, unire lo zucchero e sbattere bene con le fruste per un paio di minuti, fino a che il composto risulti spumoso. Unire la ricotta e sbattere ancora un minuto. Unire la farina setacciata con il lievito, con movimenti dal basso verso l’alto per non smontare il composto, unire anche la scorza di limone grattugiata. Il composto dovrà risultare liscio e morbido, ma non troppo liquido. In questo caso, unire farina di riso fino ad ottenere la densità ottimale. Mettere l’olio a scaldare in un pentolino dai bordi alti. Una volta ben bollente, gettarvi piccole porzioni di impasto aiutandosi con un cucchiaino, cuocendone poche alla volta e scolandole dopo un paio di minuti su della carta assorbente da cucina. Rotolare le castagnole ancora calde nello zucchero. Servire tiepido o freddo, si accompagnano benissimo a del moscato passito ma anche ad una buona cioccolata calda. Buon Carnevale!
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SATIRA
quant’è BUFFA questa satira Il 2016 è l’anno in cui l’Italia trova la ricetta per uscire dalla crisi. Però questo piatto ha un retrogusto di baratro
Svolta di Matteo Renzi nel PD. Ora vuole indire le primarie di Star Wars
L’anno che stiamo lasciando ha visto l’Università italiana particolarmente attiva sulle prospettive occupazionali. Sono state promosse borse di studio per i master in “casalinga di Voghera”
Nelle scorse settimane un treno Frecciabianca ha saltato per errore la stazione di Vercelli. Giusto per non viziare troppo i pendolari
La Gran Bretagna obbliga gli alunni a imparare a memoria fino alla tabellina del 12. In Italia ci basta ripetere due volte quella del 6
Finalmente hanno tolto la tassa sulla prima casa. Le banche ci toglieranno la prima casa
FABIO BUFFA
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GENTLEMAN di COMPAGNIA
Devis Paganelli
Presidente Are Communication
Stefano Pia
Nadia Bengala
Giancarlo Cecconello
Alessandra Mura
Roberto Corbelli
Direttore Editoriale
Direttore Responsabile
Direttore Nazionale News
Direttore Nazionale Slide
Art Director
Salvatore Martusciello
Luigi Petrone
Giuseppe Messina
Marco Pellegrini
Direttore Nazionale Nord
Direttore Nazionale Centro
Direttore Nazionale Sud
Inviato Slide Panama
Stefano Pia Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino
Francesco Casanova Fotografo
Fabio Buffa Rubrica Satira
Federica Pregnolato Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino
Davide Vignes Fotografo Moda
Mario Furlan Rubrica Motivatore
Tommaso Torri Free Lance
Saverio Cetrangolo Fotografo
Enrico Lionello Rubrica Enjoy Television
Cristina Berlini VIP Free Lance
Paul Pigas Fotografo
Cristiana Elli Rubrica Enjoy Television
Pina Li Petri Rubrica Psicoterapeuta
Marco Baraldi Fotografo
Lorenzo Tiezzi Rubrica Enjoy Television
Marco Anelli Rubrica Cani e Gatti Television
LAURA BENVENUTI Rubrica Life & Benessere
Coordinatrice Centro Italia Myracol Alex Leardini Coreografo Eventi
Alina Drozdovschi Rubrica Fashion Blogger
Giuseppe Messina Direttore Locale Concessionario Esclusivo Palermo
Domenico Communara Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta
Sara Gnoli Rubrica Food4You
Gina Mulè Direttore Locale Concessionario Esclusivo Varese
Alessandro D’Auria Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta
Enrico Santamaria
Alessandra Mura Direttore Locale Sassari
Giancarlo Cecconello Direttore Locale Concessionario Esclusivo Alessandria
Francesco Pispisa Direttore Locale Concessionario Esclusivo Catania
Antonio Soverina Rubrica Tricologica
Luigi Petrone Direttore Locale Concessionario Esclusivo San Marino Direttore Principessa d’Europa
Gianluca Nasi Talent Scout
Sergio Pulito
Katia Barzotti Direttore Locale Concessionario Esclusivo Ravenna
Marcella Piano Talent Scout
Gianmarco Toscano Rubrica ‘Unconventional Design’
Anna Maria Gervasi Direttore Locale Concessionario Esclusivo Asti
Massimo Pacini Talent Scout
Flavio Alagia Rubrica Turisti ma non solo
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Genova- Savona-Lipari Coordinatore Nazionale Mister Slide Direttore Nazionale Slide Party
(alias Giulio Romi)
Talent Scout
Tutti i componenti del Team Slide, senza esclusioni, operano indipendentemente dall’editore. I singoli Direttori Locali, Concessionari Esclusivi e Subconcessionari sono imprenditori autonomi che operano senza alcuna possibilità di rappresentanza del magazine a livello nazionale. Ogni appartenente al Team salvo che per l’editore e il Direttore Editoriale, non è autorizzato a rappresentare la direzione nazionale, ma opera esclusivamente in rappresentanza dell’edizione territoriale indicata e conceduta in esclusiva. Mediapartnership e collaborazioni nazionali sono iniziative concordabili con Slide scrivendo a: info@arecommunication.com
Umberto Martusciello Direttore Locale Concessionario Esclusivo Milano
Redazione Svizzera
Avv. Alexander Henauer Consulente Legale Concessionaria Canton Ticino
Salvatore Martusciello Coordinatore Nazionale Svizzera
Alessandra Zannoni Responsabile Marketing Milano/Campione d’Italia
LGS CONSULTING SAGL Consulente Fiscale Canton Ticino
Flora Spinosa Assistente Concessionaria Canton Ticino - Milano - Campione d’Italia
Claudia Fasola Alvaro Gualdi Direttore Locale Sopraceneri
Giornalista/Ufficio Stampa Canton Ticino - Milano - Campione d’Italia
Juana Calì Fotografa Ufficiale Slide Ticino
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CANI e gatti TV CHANNEL
CGTVCHANNEL CANI E GATTI TV CHANNEL
http://www.caniegattitvchannel.tv/ a cura di Marco Anelli
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on è stato facile ma ce l’abbiamo fatta...dopo otto anni di intenso lavoro...siamo arrivati al punto di partenza!!!... Infatti il 1° Gennaio 2016 è nata l’Associazione CGTVChannel. Certo... potevamo farlo subito... ma non avevamo ancora l’esperienza necessaria, non avevamo ancora gli strumenti indispensabili e potevamo farlo subito... ma non avevamo ancora Voi... Dentro questa parola... “Voi”... c’è tutto il valore dell’esperienza fatta in questi lunghi anni, durante i quali siamo passati da qualche amico sostenitore ad un bacino di ben ...... amici, fan, partner, competitors... che ci raggiungono e raggiungiamo grazie al portale sempre in movimento, alle nostre pagine Facebook, al canale Youtube con bel oltre 500 video in HD ed alla diffusione dei nostri servizi su tutto il territorio Nazionale in virtù’ della partnership con Sky (canale 832) e con più’ di 30 canali della Tv digitale ed all’ultima nata, la nostra App. per iOS e GOOGLE PLAY “ ITALIADIARTU” scaricabile gratuitamente. In questi anni abbiamo imparato a fare le cose in un modo più’ giusto (o se volete meno sbagliato!!!)... ... abbiamo imparato il valore di una critica, il significato di un comportamento, il rispetto di alcune regole fondamentali perché il nostro lavoro non sia un vezzo ma porti a risultati concreti. Cosa abbiamo imparato?... ...a rinunciare a facili protagonismi... perché’ il nostro unico vero soggetto è la Natura (l’ambiente, gli animali o l’uomo di cui ci stiamo occupando...); ...a guardare al risultato... ad esempio andando di persona a verificare e certificare strutture che accettano gli animali, nel rispetto delle normative, dell’animale e dell’uomo; ...ad andare oltre l’ostacolo... cercando e proponendo nuove soluzioni affinché’ l’integrazione dell’uomo con il resto della Natura fosse il meno invadente possibile.
Cosa abbiamo ottenuto?... ...grazie ai nostri e vostri sforzi, consigli e segnalazioni, siamo riusciti a contribuire all’apertura di ... spiagge per animali, ....(con il Format ITALIA DI ARTU)... Abbiamo prodotto in otto anni, ... più di 300 ore di servizi video ma soprattutto abbiamo creato una rete di amici che si riconoscono all’istante per passione, sensibilità’, rispetto delle regole... all’interno della quale ci sentiamo una grande famiglia che ci spinge a dare il meglio di noi per tenere fede ad un implicito patto che ci accomuna... Per affrontare un viaggio impegnativo, ci vuole la giusta attrezzatura!!!... Eccoci... dopo otto anni di fatiche maturate in lungo ed in largo per il nostro Bel Paese, ci sentiamo attrezzati per partire e portare tutto il nostro lavoro ad un livello ancora più’ alto, affinché si possano realizzare progetti sempre più’ ambiziosi. Crediamo fermamente che il futuro sarà’ dominato dal rispetto per la Natura, in qualsiasi accezione La si voglia considerare... quanto prima l’uomo capira’ questo, tanto meglio vivremo noi ma soprattutto le future generazioni. Noi ci poniamo al servizio di questa idea, con tutti i nostri mezzi e con l’indispensabile Vostro sostegno ed aiuto. Per fare questo, gli argomenti di cui ci occuperemo in futuro saranno sempre più’ dominati dall’ambiente, dalle nuove tecnologie eco sostenibili, dall’integrazione sempre maggiore tra uomo, animali ambiente e tecnologie. E quindi non possono mancare tutte le collaborazioni con le Associazioni dove vorremo dare occhi alle loro campagne di sensibilizzazione. Abbiamo anche deciso di trattare argomenti così’ seri ed importanti nel modo migliore che conosciamo: col sorriso. Anche in questo caso ci siamo ben attrezzati, accogliendo nel nostro staff un comico, Alex De Santis (il Maestro Catenato di Colorado). Con lui abbiamo rielaborato il linguaggio attraverso il quale comunicare il nostro lavoro, ottenendo da subito la Vostra approvazione. Altro tassello fondamentale sono i nostri cameraman, fotografi, tecnici, assistenti al montaggio... Ognuno di loro ha sempre dato il meglio di se in ogni occasione, dando ad ogni servizio quel valore aggiunto che solo una grande passione è in grado di generare.
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Adesso è il momento di partire... Simona (Presidente, mamma di CGTVChannel e Responsabile della parte Redazionale) Marco (Volto ufficiale e papà di CGTVChannel, conduttore e ideatore dei formati TV) Artù (Cane Beagle, Mascotte e responsabile progetto Italia di Artù) Alex (Volto comico dei nostri servizi e libero pensatore del nostro linguaggio) Gigi (cameraman e assistente al montaggio) Davide (fotografo e assistente alla regia) Abbiamo un viaggio impegnativo da affrontare, per il quale ci serviranno tutte le energie possibili... e da ognuno di Voi. Questa è la squadra...o almeno parte della squadra... e anche Tu se vuoi, puoi farne parte nella forma che piu’ ti si addice... puoi continuare ad osservare come hai sempre fatto... o avvicinarti di tanto in tanto, quando senti l’esigenza di dirci qualcosa di piu’ importante o innovativo, oppure diventare parte attiva del team, svolgendo un ruolo e dei compiti importanti nei progetti che tratteremo.
Scegli in che modo st Tu arci vicino...
noi saremo sic
uramente orgo
• segnalazioni; • critiche; • suggerimenti; • donazioni; • sponsorizzazioni; • segnalazione di eventi; • invio alla nostra redazione di video da Voi realizzati; • collaborazioni. ...
gliosi di te...
... per maggiori informazioni visita il nostro portale CGTVChannel... o mandaci un email a info@caniegattitvchannel.tv
... si parteeeeeeee... insieme!!!