Sneakers Magazine Girl #07 Italian Edition

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GIRL / #07 / italy EDITION / fall - winter ‘19 Supplemento a Sneakers Magazine n. 93 • settembre - ottobre 2019

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#7

content Fall - Winter issue ottobre 2019

rapper americana, testimonial della campagna AW19 “For The Win” di ellesse

Presidente e Direttore responsabile Giuseppe Angelo Berto Direttore Sneakers Magazine Spagna Antonio Kobau Di Filippo Coordinamento Editoriale Michele R. Serra Collaboratori Silvia Galliani, Alex Maltauro Berto Grafica ArtK • Kiki Guindani www.sneakersmagazine.it

collabos 18 AXEL ARIGATO X Cat EXCELSIOR 20 SIZE? X PUMA INHALE 22 FIORUCCI X ADIDAS SUPER SLEEK 24 COMME DES GARÇONS HOMME X AIR JORDAN i proposte 4 cover story saucony originals Jazz Triple Snake & Leather 26 puma Neon Pop Collection by Elodie 32 ellesse aw 2019 collection 50 WOMSH FW 2019 56 enrico coveri sportswear

GIRl

10 Milano fashion week SS020 36 carrara 54 on the shelves 58 on the shelves luxury sneakers 60 matching neo grunge 63 focus SNEAKERS E ECOLOGIA: DUE (PICCOLI) PASSI AVANTI 68 spot ted Kate Middleton: New Balance Fresh Foam Cruz V2 70 focus ottobre rosa 74 wtf? VETEMENTS HUG ME TEDDY BEAR SLIPPERS 76 INSTAGRAM CRUSH Jess Gavigan

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2019 re - ottobre / ITAly EDIT GIRL / #07 a SneakerS magazine n. 93 • Settemb

Postale - D.L. 353/2003

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è vietata qualsiasi riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, di fotografie e disegni. I contributi fotografici e di testo sono ben accetti. Testi, illustrazioni, fotografie e disegni, se non espressamente richiesti, non verranno restituiti.

L’editore è a disposizione degli interessati quando nonostante le ricerche non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuale materiale fotografico.

#FW19

editoriale

Back to School, certo, ma a Milano, di questi tempi, torna soprattutto la moda: il numero che tenete tra le mani è stato chiuso in redazione nella settimana successiva a quella che porta in città tutti gli addetti ai lavori del fashion – con il consueto codazzo di festaioli impenitenti, sedicenti influencer e imbucati vari – convenuti da mezzo mondo per assistere a velocissime presentazioni in forma di sfilata, farsi qualche foto e poi spostarsi (è una parola, visto il traffico e il consueto, arcinoto nervosismo dei milanesi) verso l’evento successivo. Eppure, nonostante la nostra estrazione sia evidentemente un’altra, il circo della moda continua ad affascinarci.

O almeno, a divertirci. E anche questa volta, Silvia Galliani è andata a curiosare tra le strade milanesi, per capire quali sono le tendenze di questa nicchia del mondo sneakers, piccola, ma molto visibile grazie alla sua potenza mediatica.

Intorno al servizio sulla Fashion Week dedicata alla primavera/estate 2020, tutto quello che serve per seguire le novità della stagione in corso: un viaggio insieme ai marchi che più stanno investendo sul pubblico femminile, da Saucony (protagonista della nostra Cover Story con le ultime Jazz Triple) a Puma (forte della collaborazione con Elodie), Ellesse (che presenta un florilegio di novità), Enrico Coveri (con la sua divisione Sportswear). Discorso a parte per Womsh, marchio tutto italiano che ben rappresenta quella rivoluzione verde che da più parti viene invocata non solo per la moda, ma per l’intero pianeta: un brand con l’obbiettivo di conciliare fashion e sostenibilità, come esemplificato dai modelli Concept, Kingston, Snik e Wave.

Tra le rubriche, segnaliamo la novità di Spotted!, attraverso le cui pagine vi presenteremo i modelli preferiti dalle celebrities, magari concentrandoci su quelle meno direttamente collegate al mondo sneakers (come la protagonista di questo numero, la Duchessa di Cambridge Kate Middleton). Infine, ultimo ma certo non per importanza, il maestoso editoriale fotografico scattato da Marco Loprieno, che ci porta in una delle location più affascinanti d’Italia: le cave del marmo di Carrara.

Michele R. Serra

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Triple è la versione più femminile di uno dei modelli-icona della storia Saucony Originals, amatissimo per leggerezza e praticità d’uso, ma soprattutto per lo stile autentico e senza tempo. Nelle Jazz Triple l’intersuola diventa molto più spessa, dando quasi l’impressione a chi le indossa di levitare nell’aria. Oltre, naturalmente, a regalare qualche centimetro in più...

Saucony Originals è un marchio quintessenzialmente americano, nato nel 1898 in una piccola cittadina del nord-est degli Stati Uniti, sorta sulle rive del fiume omonimo che per i nativi americani significava “acque che scorrono con leggerezza”. Eppure nell’ambito del suo rilancio avvenuto sul mercato italiano nel corso dell’ultimo decennio, senza dubbio un ruolo importante è stato giocato anche dal centro stile del nostro paese, che ogni anno progetta, fa realizzare e distribuisce limited edition dedinell’andare incontro ai desideri del pubblico femminile. È il caso anche delle due versioni speciali in catalogo per l’autunno-inverno 2019, che potete vedere in bella mostra su queste pagine: da una parte, quella con tomaia in pelle totale di alta qualità, caratterizzata dalla tinta unita su cui spiccano gli accenti colorati sul collare e la linguetta; dall’altra, quella con rilucenti pannelli effetto-snakeskin, capaci di offrire un tocco lussuoso che non passerà certo di moda nelle stagioni a venire.

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cate agli sneakers shop di casa nostra, sempre azzeccatissime

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testo e foto di Silvia Galliani

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Ancora una volta si sono spente le luci sulle passerelle della Milano Fashion Week e viste le temperature finora estive non c’è motivo di aspettare la prossima primavera/ estate per ispirarsi ai trend e micro-trend visti in questi giorni sia alle sfilate che per le strade di Milano. Come è spesso accaduto negli ultimi anni, la moda si fa anche per strada, sulle passerelle urbane, grazie ai brand che “arruolano” influencer, socialite, star, piccole o grandi che siano, e vari addetti al lavori del fashion system, vestendoli da capo a piedi con total look sponsorizzati per far parlare di sé e aumentare il proprio consenso con il pubblico dei social network.

Sono proprio le strade che ci danno occasione di scoprire accessori must-have, abbinamenti ricercati, capi cool e – soprattutto – scarpe che non possiamo lasciarci scappare.

Non cede il passo la moda dell’oversize, così come i rimandi a look più maschili o androgini. Si gioca sulle sovrapposizioni apparentemente casuali di capi diversi fra loro, su nuove forme e sui contrasti sia di colori che tessuti, a volte spezzati da stampe animalier e floreali (che funzionano sempre). C’è la moda utility ispirata alle uniformi da lavoro, che si adorna di tasche e tasconi applicati dappertutto, ma al tempo stesso non mancano gonne e abiti lunghi più femminili e dal look un po’ bohémien, con stampe importanti oppure addirittura ricoperti di glitter.

La palette di colori è calda: nero, arancio, panna, e colori autunnali che richiamano alla terra.

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Sembra finito invece il tempo delle maxi borse, a cui si preferiscono modelli griffati via via sempre più piccoli e minimali – fino all’eccesso, come nel caso emblematico della micro bag di Jaquemus, la Mini Le Chiquito, indossata veramente da tutto il jet set che conta.

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Ma guardiamo quello che più ci interessa: le scarpe. E diciamo subito la verità, molto chiaramente: vincono sandali, mocassini e stivali, mentre il mondo sneakers – sempre molto presente, per carità – sembra perdere un po’ di consensi. Dunque, andiamo ad analizzare la situazione più nel dettaglio.

Non mancano i grandi classici, da Fila a Nike, New Balance

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e Mizuno. Ma qui siamo in un contesto fashion, quindi tra i classici dobbiamo annoverare anche le Dad Shoes di Balenciaga e perfino alcuni modelli Hogan. Ovunque però vanno fortissimo soprattutto le Air Jordan 1, in particolare nella versione Retro High Satin Black Toe. Non mancano ovviamente le storiche maison dell’alta moda che propongono la loro personale visione di sneaker: Gucci Flashtrek, Prada Studded, Calvin Klein Strike e Dior Oblique hanno calcato sia le passerelle delle sfilate che quelle cittadine senza passare inosservate.

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AXEL ARIGATO X Cat EXCELSIOR La storia del marchio svedese Axel Arigato corre veloce, come molte tra quelle legate al business della moda al tempo di internet. Solo 5 anni fa il brand veniva fondato da Albin Johansson e Max Svärdh, con dichiarazioni che potevano facilmente essere considerate poco più che spacconate: “faremo una release alla settimana, e ogni volta il prodotto sarà lanciato e immediatamente disponibile online”. Eppure, a soli cinque anni di distanza, è difficile dire che questa non sia l’ennesima success story del mondo sneakers: Axel Arigato ha aperto un negozio fisico a Londra, ed è venduto in oltre cento paesi ai quattro angoli della Terra. Merito dello stile nordeuropeo, che senza dubbio incrocia molti dei trend imperanti nelle ultime stagioni? Merito del profilo importante – per non dire tozzo – di modelli che si inseriscono perfettamente nel 18

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filone delle chunky sneakers? Sia come sia, Axel Arigato sembra destinato a restare nei pensieri degli appassionati di fashion, occupando una nicchia che non è esattamente lusso e non è esattamente streetwear (né streetwear di lusso, peraltro), eppure proprio per questa sua collocazione ibrida sembra avere le carte in regola per piacere a tutti.

La collaborazione tra Axel Arigato e gli americani specializzati in stivali da lavoro di CAT Footwear si concretizza con un paio di sneakers ispirate a uno dei modelli più iconici delle collezioni CAT degli anni Novanta, le Intruder: il comparto suola/intersuola (gigantesco, com’era lecito aspettarsi) rimane molto simile, mentre la tomaia viene rivista con un bel mix di pelle, mesh e dettagli di ispirazione hiking. Tra le colorazioni disponibili la nostra preferita è quella a blocchi, bianca e arancione.

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WOOL JACKETS

SIZE? X PUMA INHALE Uno dei ritorni più graditi dello scorso 2018 è stato senza dubbio quello del sistema Cell di Puma, tecnologia introdotta dalla casa tedesca oltre trent’anni or sono e capace di mettere insieme ammortizzazione e stabilità, ieri come oggi. Siamo molto felici che da Herzogenaurach abbiano deciso di riproporre in catalogo diversi modelli di quella linea: ovviamente, il fatto che le silhouette imponenti e le suole oversize – tipiche dei modelli Cell – siano quanto di più trendy ci possa essere per la moda street nelle ultime stagioni è solo un caso...

In ogni caso, questo ritorno all’heritage anni Ottanta/Novanta di Puma non può che far piacere agli appassionati del brand, soprattutto quando riporta sugli scaffali modelli interessanti come queste Inhale, un 20

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vero classico del running dei Novanta (periodo in cui condivideva il ruolo di modello-bandiera della casa tedesca con le storiche Mostro) dotate non esattamente della tecnologia Cell, ma della sua evoluzione E-Cell, che aggiunge ulteriore ammortizzazione sotto il tallone e l’avampiede per offrire maggiore comfort e supporto. Le Inhale sono state rilanciate la scorsa primavera, e qui vengono riviste dalla catena di sneakers shop inglese (ma presente anche in Italia) Size? grazie a diverse caratteristiche “rettiliane”: un verde velenoso ricopre la tomaia in mesh a contrasto con i lampi di caldo rosa, le curve Formstrip in pelle di serpente e i dettagli in vernice nera e argento. Forse non esattamente facilissime da abbinare, ma sensate e divertenti.

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READY TO WEAR

collabos FIORUCCI X ADIDAS SUPER SLEEK Cosa è rimasto di Elio Fiorucci e della sua piccola rivoluzione? È una storia di successi e cadute, quella del ragazzo nato nel 1935 a Milano, figlio di un imprenditore proprietario di tre negozi di pantofole. Non era neanche giovanissimo quando, nel 1967, arrivò a Londra e ricevette una folgorazione dopo l’altra: la Swinging London, il negozio di moda di Biba, King’s Road, Carnaby Street. Per riportare quelle atmosfere nella sua Milano, Elio aprì un negozio che, nelle sue intenzioni, doveva rendere la moda accessibile e democratica, in un momento storico in cui

nelle boutique andavano solo le persone di un certo rango. L’inaugurazione dello store, il 31 maggio del 1967, fu un vero e proprio party cittadino, con la presenza delle star dell’epoca, in testa Adriano Celentano.

Negli anni successivi, quelle mura divennero base per le collaborazioni con artisti, designer e intellettuali: Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Michele De Lucchi. Con Fiorucci la moda italiana divenne per la prima volta easy e pop: una rivoluzione e una liberazione allo stesso tempo.

Negli anni Novanta il marchio Fiorucci è stato venduto alla società giapponese Edwin International, con Elio Fiorucci a supervisionare la linea Love Therapy, grazie alla quale altri personaggi si aggiunsero agli storici angioletti. Oggi – dopo la morte del fondatore avvenuta nel 2015 – è di proprietà degli stilisti inglesi Stephen e Janie Schaffer, che mettono in atto un piano di rilancio in grande stile, di cui fa parte anche questa collaborazione con adidas. Il risultato sono queste Super Sleek, con suola platform esagerata e gli immancabili angioletti stampati dietro la caviglia.

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COMME DES GARÇONS HOMME X AIR JORDAN i Solo pochi anni fa, sarebbe stato impossibile.

Invece oggi i tempi sono cambiati, e Nike lascia molta più libertà di manovra a chi è chiamato a customizzare alcuni dei suoi modelli più noti. In questo caso, per di più, il collaboratore in questione è uno dei nomi più importanti della moda mondiale: Comme des Garçons, marchio fondato dalla stilista giapponese Rei Kawakubo negli anni Settanta a Tokyo e arcinoto in tutto il mondo per il suo stile d’avanguardia (e non sempre facile da portare). All’interno del mondo CdG, com’è noto, coesistono diversi sub-brand costruiti per imporre la presenza CdG a nicchie diverse del mercato: così, queste Jordan 1 escono con il co-branding di Comme des Garçons Homme, linea (com’è facile intui24

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re) maschile del catalogo del marchio.

Non stupisce la scelta cromatica, visto che molte delle ultime proposte CdG all’interno delle collezioni Nike sono vestite di bianco o nero totale, quanto l’ispirazione biker facilmente identificabile nella linguetta allungata, nelle borchiette sulla tomaia e soprattutto nella cinghia in pelle che stringe la caviglia. Che si tratti di un omaggio alle subculture punk/goth, o semplicemente la voglia di trovare riferimenti quanto più lontani possibile dal mondo dello sport, e del basket in particolare, possiamo dire che l’obbiettivo sia stato centrato.

Sospendiamo, invece, ogni giudizio estetico...

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Molti sono scettici nei confronti dei talent show. Soprattutto, degli artisti che con i talent si fanno conoscere. E non si può negare che nella maggior parte dei casi di talento vero in quegli show ce ne sia poco. Però ci sono casi in cui dai talent show musicali emergono personaggi interessanti, capaci di muoversi con sicurezza all’interno del mondo del pop contemporaneo, inevitabilmente in continuo mutamento. È il caso di Elodie Di Patrizi, cantante che fin dall’adolescenza ha frequentato il mondo dei talent show: prima X-Factor, poi Amici, che nel 2015 l’ha portata fino alla puntata finale. Oggi, a 29 anni, Elodie è un punto fermo del pop italiano, soprattutto grazie alle collaborazioni con alcuni dei rapper più noti della scena musicale, Marracash e Gué Pequeno.

Ma nessuna storia di successo, oggi come oggi, è completa senza la collaborazione con un grande brand del mondo sneakers: Elodie non si è fatta mancare neppure quella.

Con PUMA Women infatti è ormai alla seconda capsule collection realizzata da brand ambassador, venduta in esclusiva da AW LAB: nei primi giorni di autunno è arrivata sugli scaffali la Neon Pop Collection by Elodie, caratterizzata da tonalità neon e sfumature fosforescenti che – tradizionalmente legate all’abbigliamento sportivo, associate ad atmosfere anni Novanta e alla psichedelia degli anni Settanta – nelle ultime stagioni sono diventate un trend imprescindibile, dalle strade alle passerelle della moda.

La Neon Pop Collection by Elodie ha come protagoniste le RS-X Neon Pop, omaggio e allo stesso tempo totale reinvenzione del design originale RS degli anni Ottanta: sneakers evolute, aumentate e ripensate con una silhouette voluminosa, tomaia in mesh e dettagli in pelle, più naturalmente l’intersuola dotata della tecnologia ammortizzante Running System sviluppata da PUMA. A (nella colorazione puma black con logo a contrasto in palepink / sunny lime gradient), due felpe con cappuccio cropped in cotone (una nella variante colore puma black e una white, entrambe con logo stampato verticalmente al centro del petto in palepink / sunny lime gradient) e un paio di leggings (nella tonalità puma black con dettagli a contrasto palepink / sunny lime gradient posizionati verticalmente sulla gamba destra).

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In queste pagine due perfette testimonial della campagna Ellesse AW19 “For The Win”.

Margaret Zhang, regista, fotografa e stilista, cinese di origine australiana, il cui talento creativo è ormai riconosciuto a livello mondiale.

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A sinistra (e nella pagina seguente) Princess Nokia, rapper americana che dopo essersi fatta conoscere giovanissima su YouTube e Soundcloud è ora una dei talenti più interessanti della scena indipendente. Ultimamente si è esibita in numerosi festival come Coachella, Glastonbury e Primavera Sound.

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Ellesse è un marchio storico dello sportswear italiano nato nel 1959 dalla personalità carismatica di un sarto capace di rompere i confini tra moda e sport: Leonardo Servadio. alzina

Il marchio del pinguino è stato tra i primi a comparire all’esterno degli indumenti, per essere indossato con orgoglio, come un distintivo. Era ben visibile sui jet pants che rappresentano il primo successo della casa, e soprattutto sui piumini “da città” che Ellesse aveva trasformato in uno status symbol negli anni Settanta, tra le prime vere icone dello sportswear a fare breccia nel cuore del pubblico metropolitano. Ellesse però non ha significato solo moda, ma anche sport vero: prima sponsor della nazionale italiana di sci della “Valanga Azzurra” (il team più titolato della seconda metà degli anni Settanta), poi di tennisti come Guillermo Vilas, Boris Becker, Chris Evert, Pat Cash e Anna Kournikova.

Una storia che certo non può finire nel dimenticatoio.

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Ecco perché Nice Footwear sta mettendo in atto una grande operazione di rilancio del marchio nel settore footwear, ribadita anche dalla collezione Fall Winter 2019 dedicata alle sneakers heritage: circa 40 modelli dalle gracontrasto con l’essenzialità del bianco e nero, suole vulcanizzate xxl e materiali di alta qualità. Running, basket e wedge sneakers sono i cardini di una collezione dalla forte ispirazione anni Ottanta.

Uno stile rimasto inalterato nel tempo, sempre riconoscibile, capace di dare vita a un concetto di eleganza sporti-

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va che trascende ogni moda stagionale.

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fiche sgargianti, con maxi loghi e colori brillanti a far da

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Carrara Fotografo/art director: Marco Loprieno Stylist: Vladimir Corsi Location manager: Sandra Hägglund Editing: Deepal Dinesh Mua: Omar Turrini Assistente sul set: Matteo Ballini Agenzia Modelli: Imago Bologna Si ringrazia Vanelli Aldo Marmi

Si ringrazia Vanelli Aldo Marmi di Giorgio Vanelli

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WOMSH FW 2019 Womsh è l’acronimo di word of mouth shoes, brand italiano di sneakers “a zero impatto ambientale”, che ha l’obbiettivo di conciliare fashion e sostenibilità.

“Word of Mouth”perché si tratta di scarpe con un messaggio, che usano il passaparola per diffondere il rispetto per l’ambiente: l’idea è che dietro ogni acquisto ci sia un pensiero, e ogni consumatore possa oggi scegliere che messaggi far girare.

Non è una novità del resto che tutto il settore sneakers abbia iniziato a adeguare i processi produttivi all’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente, cominciando ad esempio con l’utilizzare risorse rinnovabili.

Sempre ricordando che sostenibilità significa non solo proteggere l’ambiente, ma anche la salute delle persone.

Womsh ha abbracciato la rivoluzione verde prima di molti altri, e senza dubbio in maniera più radicale. Il modo in cui l’approccio ecologista del marchio è applicato alla moda è ben esemplificato dai quattro modelli che caratterizzano la collezione donna Fall Winter 2019: Concept, Kingston e Snik si distinguono per la silhouette essenziale, mentre Wave ben rappresenta la tendenza chunky. Tutti i modelli però sono capaci di interpretare alcuni trend del momento, dall’animalier al laminato oro e argento, al suede. Il bianco come sempre è protagonista, ma per questa stagione lascia spazio anche a tonalità tipicamente autunnali come grigio, nero, rosa antico e blu.

Così, capita di incontrare pattern maculati e snakeskin, sia nei dettagli (le stringhe o l’inserto sul tallone) che in versione total, a decorare l’intera tomaia. Oppure pelli laminate, capaci di donare quel pizzico di “bling” nelle occasioni speciali. E ancora, ecco l’effetto scamosciato, per una sensazione calda e avvolgente, ancora maggiore nella versione con pelo (rigorosamente ecologico) all’interno.

Lo slogan “Choose the Change”, dunque, non è solo un modo di dire, ma la pratica quotidiana di un’azienda capace di coniugare moda e sostenibilità, la manifattura artigianale italiana con la produzione etica, il rispetto dell’ambiente con quello delle persone. Gianni dalla Mora e il suo team credono davvero che onestà, trasparenza, visione del futuro e inclusione non siano solo belle parole con cui riempirsi la bocca, ma modi sani e concreti di fare impresa. L’idea che questo approccio venga da un’azienda italiana, francamente, ci riempie d’orgoglio.

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L’impegno di Womsh in favore del pianeta e delle scelte sempre più consapevoli del consumatore va però ancora oltre, grazie a una linea Vegan ottenuta dagli scarti della lavorazione industriale delle mele.

Stesse linee, stesso design, ma un materiale differente: ancora più sostenibile, ancora più innovativo. Tutti i modelli di questa linea sono infatti realizzati in Apple Skin, composto al 50% da fibra di mela e al 50% da poliuretano: un’invenzione di Frumat Leather, azienda italiana già insignita del premio “Technology and Innovation” al Green Carpet Fashion Award del 2018.

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on the shelves di Silvia Galliani N o n s o lo co l l a b o r a z i o n i , n o n s o lo l i m i t e d e d i t i o n : e c c o i m o d e l l i d i l i n e a p i ù i n t e r e s s a n t i t r a q u e l l i o r a n e i n e g o z i

Ellesse Aspio

UGG Griffith

nike Shox TL

Nuovo modello stringato caratterizzato da colori tenui e nuance delicate, presenta una tomaia in tessuto, suola spessa e sagomata e logo sulla linguetta e alla caviglia. Ispirazione chiaramente anni Novanta.

Sneaker a calzino progettata con lana UGGpure, ultramorbida e traspirante, adatta ai mesi invernali. Presenta inoltre delle pratiche linguette posteriori e una soletta in EVA e schiuma performante che garantisce un ottimo comfort e ammortizzazione. Notevole la colorazione “Pink Crystal”.

Rivisitazione di un modello che risale al 2003 e migliorato con la nuova tecnologia Shox a tutta lunghezza per un eccellente assorbimento degli urti. Tomaia in mesh traspirante con gabbia in TPU, intersuola in schiuma che dona grande leggerezza e Swoosh opaco con profilo ricamato.

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Mizuno Sky Medal

Puma Aeon Rewind

Adidas Ozweego

Altro classico nineties, con tomaia è in pelle e tessuto a più strati, logo del brand riportato ai lati e Mizuno presente sul tallone e sulla linguetta. Disponibile in molte colorazioni stagionali.

Ispirata alle silhouette da basket del brand, questa scarpa presenta una tomaia con pannelli in camoscio, intersuola spessa tipicamente anni Novanta, suola in gomma per un grip eccellente, chiusura con lacci e logo Puma sulla linguetta. Tre diverse colorazioni sui toni pastello.

Arrivano direttamente dai primi 2000 queste sneakers dal look innovativo e futuristico. Struttura in mesh, suede e TPU e ammortizzazione in adiprene su avampiede e tallone per una falcata morbida e un assorbimento degli impatti ottimale. Intersuola in EVA e chiusura con lacci, disponibile in numerose colorazioni.

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proposte

enrico coveri sportswear # co v e r i s p o r t s

La divisione Sportswear del brand Enrico Coveri – che insieme alla linea più casual, Contemporary, compone l’offerta di sneakers legate al nome di uno dei grandi rivoluzionari della moda italiana del Novecento – continua a percorrere la strada tracciata da diverse stagioni, sempre alla ricerca dell’equilibrio perfetto tra eleganza e sportività.

Idea resa ancor più concreta dal modello che vedete in però completamente trasformato dal trattamento sterling silver sulla tomaia, che ne amplia le possibili destinazioni d’uso, tanto da poter essere usato anche per impreziosire un look da sera.

L’effetto di grande brillantezza e i riflessi metallici richiamano anche i processi di cromatura usati nel settore motoristico, che sono simbolo di progresso tecnico: non futuristico, ma moderno. Sneakers lucenti, capaci di mettere insieme silhouette iconica e stile contemporaneo.

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Sneakers Magazine per enrico coveri

mostra in queste pagine: di chiara ispirazione court, viene

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on the shelves

l u x u r y

s n e a k e r s

di Silvia Galliani

MSGM Sneakers Chunky

Maison Margiela Suede-Trimmed Puffer

In pelle con dettagli rosso acceso e rosa. La punta è tonda mentre la suola è realizzata in gomma antiscivolo. Completano la scarpe una soletta con logo sempre in rosso, chiusura con lacci e una linguetta posteriore.

Made in Italy.

Alexander McQueen Sneakers Runner Oversize

Ultimo modello di sneaker presentato dal brand e adatto ai freddi mesi invernali. Le struttura e il mix di colori freddi blu e nero ricordano un cappotto imbottito e anche la chiusura con coulisse rimanda all’estetica di un capospalla. Il logo Margiela si trova in rilievo sull’intersuola.

Sneakers oversize con punta tonda, chiusura con lacci e suola in gomma. Ma il particolare che non può passare inosservato è la tomaia realizzata in un mix di tessuti argentati effetto specchio.

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Gucci Flashtrek 4

Prada Studded Brushed Leather

Fendi sneakers FF

Gucci si fa influenzare ancora una volta dal mondo outerwear e trekking per queste sneakers dalla suola oversize in tessuto tecnico, camoscio e pelle. La ormai famosa patch Gucci sulla linguetta è presentata nel font di SEGA, il famoso videogioco arcade anni ‘80. La suola è in gomma dentellata.

Prada per questa stagione sperimenta con metallo e pelle nera: qui l’intersuola traslucida è punteggiata proprio da dettagli in metallo. La suola, con il suo design grosso e geometrico, richiama le gomme delle auto.

Completano il look impunture tono su tono e lacci neri.

Questo modello Fendi dal look classico ma al tempo stesso moderno si presenta con una superficie liscia e finitura opaca, linguetta con logo, stampa con monogramma sulla parte posteriore, componenti metalliche color oro, chiusura con lacci e suola in gomma antiscivolo.

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Neo Grunge

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REEBOK CLUB C REVENGE di Silvia Galliani

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La storia ha dimostrato più volte che la moda si ripete nel tempo, e senza alcun dubbio da un po’ di anni assistiamo ad un ritorno in voga dello stile che aveva fatto impazzire i giovani di fine anni ’80 e inizio anni ’90. Ma ne se nell’immaginario collettivo negli ultimi tempi la moda di quel periodo altro non è stata che grossi loghi, colori neon e contrasti, c’è un’altra faccia della medaglia Nineties che sta salendo

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alla ribalta ultimamente: parliamo del grunge, che rimanda al genere musicale nato a Seattle e ai capi resi iconici dalle band di quell’epoca. Pearl Jam, Nirvana, Alice in Chains, proponevano un rock alternativo, allontanandosi apertamente dal retaggio degli anni precedenti anche attraverso i loro vestiti, un look “trasandato” che esprimeva il disagio di una generazione e la presa di posizione nel discostarsi dalle convenzioni. Quindi spazio a pantaloni cargo, camicie in flanella, abiti stampati, jeans strappati, calze di spugna e maglie oversize.

7 Il grunge torna di moda nel 2019 e lo fa attraverso brand che attingono a piene mani da quegli anni. È il caso di Fila che ha dedicato tutta la sua nuova collezione agli anni ’90 come si vede bene da questi pantaloni Gvantsa (1) in felpa con taglio a tre quarti, tasche laterali e stampa all over brillante; oppure dal bomber oversize Alpha Industries Flight Jacket (2). Non può ovviamente mancare la classica camicia di flanella come la Sacramento proposta da Dickies (3), da abbinare necessariamente ai calzini bianchi di spugna Puma Crew Heritage (4), al beanie di Calvin Klein Jeans (5) e ai classici e mai passati di moda Rayban Round Metal (6). Pezzi forti del look sono anche il marsupio Napapijri Haset (7) e soprattutto le Reebok Club C Revenge. meglio se dal look un po’ vissuto tipico dell’era grunge. Il presente attinge al passato per proiettarsi verso il futuro: la moda di oggi non fa davvero distinzioni temporali.

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focus www.sneakersm agazine.it scopri come abbonarti o scaricare l’ u lt i m o n u m e r o i n v e r s i o n e d i g i t a l e

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SNEAKERS E ECOLOGIA:

DUE (PICCOLI) PASSI AVANTI Nonostante i molti passi in avanti compiuti negli ultimi anni, non

no per la gran parte in America Latina.

possiamo certo dire che l’industria delle sneakers sia pulita e so-

Eppure qualcosa si muove, e anche i grandi brand sembrano esse-

stenibile: l’impatto ambientale della produzione di scarpe sportive

re diventati più sensibili alla tematica ambientale. I passi in avanti

è infatti ancora altissimo, per non parlare dei costi sociali legati alla

di cui parlavamo all’inizio sono ancora piccoli e incerti come quelli

produzione di massa dei grandi brand globali. Negli ultimi mesi,

di un neonato, ma sempre meglio che niente. E a volte portano

anche i terribili incendi che hanno devastato l’Amazzonia sono

anche alla produzione di modelli davvero interessanti, come quelli

stati – pur se lateralmente – legati all’industria della calzatura, e

che vi presentiamo nelle prossime pagine, firmati da due giganti

a tutte quelle nel campo dell’abbigliamento che fanno grande

americani come Converse e New Balance. Probabilmente non di-

utilizzo di pellami. Il Brasile infatti copre quasi un quarto della pro-

pendono direttamente dalla recente visita di Greta Thunberg alle

duzione globale di pelli animali, e la maggior parte di questa pro-

Nazioni Unite, ma forse la ritrovata coscienza ecologica di una ge-

duzione serve a foraggiare l’industria delle scarpe: i distretti italiani

nerazione sta spingendo verso un futuro migliore anche il piccolo

della calzatura, tanto per non andare troppo lontano, si rifornisco-

mondo sneakers.

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focus SNEAKERS E ECOLOGIA: DUE (PICCOLI) PASSI AVANTI

CONVERSE CHUCK 70 ‘TRI PANEL DENIM’

Per molti marchi, ecologia fa rima con tecnologia: macchinari che offrono la possibilità di produrre tessuti dagli scarti di plastica, nuove fibre artificiali più ecologiche di quelle naturali. Converse invece ha deciso di seguire un approccio più semplice alla sostenibilità, e in un certo senso più emozionale, tutto legato alle idee di riciclo e riuso. Con la collaborazione della catena di negozi vintage Beyond Retro, Converse ha infatti lanciato ad agosto la Renew Denim Collection: una serie di Chuck Taylor All Star 70 costruite usando esclusivamente il tessuto di jeans usati e deadstock, selezionati tra i 70 milioni di paia che passano ogni anno per i magazzini di Beyond Retro. Una volta scelti i jeans con il peso, la trama e i colori giusti, i tessuti subiscono il cosiddetto processo di “upcycling”, che li riporta a uno stato pari al nuovo. Eppure, non sono esattamente nuovi: mantengono infatti piccole differenze dovute all’utilizzo passato, portano tracce – per quanto minime – della loro storia,

La prima uscita del progetto Renew pare essere stata molto ap-

hanno una personalità. Un’idea semplice quanto azzeccata, so-

prezzata dai consumatori, tanto che Converse l’ha ampliata con

prattutto dal punto di vista ecologico, visto che l’industria del de-

questa interessante versione “Tri Panel”, che come il nome sugge-

nim è tra quelle con il maggior impatto ambientale, e i jeans sono

risce ha la tomaia composta da tre pannelli di colore diverso: blu

forse il capo d’abbigliamento in assoluto più diffuso al mondo.

scuro, blu chiaro e nero.

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focus SNEAKERS E ECOLOGIA: DUE (PICCOLI) PASSI AVANTI

REFORMATION X NEW BALANCE X-90

“Stare nude è la scelta più sostenibile in assoluto. Noi siamo la

come ad esempio il Tencel Lyocell, un rayon prodotto dagli alberi

seconda.” Il motto del marchio Reformation, lanciato solo dieci

di eucalipto. Il 15% del catalogo Reformation è inoltre prodotto

anni fa da Yael Aflalo (nella foto), contiene tutti i suoi valori fon-

con tessuti deadstock, mentre un ulteriore 5% è costituito da veri

damentali, a partire dall’ironia e dall’ecologia. Reformation infatti

indumenti vintage riprogettati e modificati.

è il marchio di moda sostenibile di maggior successo al mondo,

Nel caso delle New Balance X-90 prodotte in collaborazione con

stabilmente tra le preferenze di celebrities come Rihanna, Karlie

Reformation, il riciclo è presente nel poliestere della tomaia, co-

Kloss e Emily Ratajkowski, forte di un milione e mezzo di follower

lorata con inchiostri biologici alla soia e rifinita con pannelli di

su Instagram e capace di cavalcare un’onda positiva che l’ha por-

rinforzo in suede a concia vegetale. Nell’intersuola è contenuta in-

tato a superare i 100 milioni di dollari di fatturato.

fine la schiuma ammortizzante Bloom prodotta utilizzando alghe

L’idea forte è quella di produrre abbigliamento femminile elegante

marine. Le X-90, presentate qualche stagione fa, sono ispirate alle

e capace di “funzionare” anche su taglie molto piccole o, vicever-

più celebri silhouette New Balance della serie 99x, come le 990v3,

sa, molto ampie. Tutto usando tessuti sostenibili, a partire da fibre

991, 992 e 993, i cui dettagli si mixano in una tomaia minimal dalla

naturali rapidamente rinnovabili oppure frutto di riciclo e riuso,

linea filante e pulita.

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SPOTTED

Kate Middleton: New Balance Fresh Foam Cruz V2

Lo sappiamo, il marchio preferito della duchessa di Cambridge

to New Balance, e precisamente le Fresh Foam Cruz V2 lanciate

è senza dubbio l’italiano Superga: nella sua vita quotidiana, le

qualche stagione fa. Fresh Foam è il nome della schiuma speciale

2750 Cotu Classic sono onnipresenti. Però a volte Kate Middle-

che rappresenta la risposta al Boost di adidas da parte della casa

ton preferisce un classico americano.

americana: creata sulla base di dati raccolti tra i runner, promette di essere “ultra morbida, comoda, e garantire un’ammortizzazio-

Le foto che vedete in queste pagine si riferiscono infatti a qual-

ne reattiva per la corsa e per l’allenamento.” A oggi sono molti

che mese fa in Irlanda, quando la futura regina consorte ha pre-

i modelli dotati di questa tecnologia nel catalogo dell’azienda

so parte alla presentazione del progetto “Shooting Stars” della

del Massachussetts, e tra di essi spiccano senza dubbio le CruzV2

Irish Football Association, che cerca di portare più bambine

con tomaia knit ultraleggera: sneakers molto interessanti dal

possibile verso il gioco del calcio, per cercare di renderlo più in-

punto di vista della linea, finite ai piedi della duchessa in diverse

clusivo. Per tirare qualche rigore al marito William, Kate ha scel-

occasioni.

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focus

ottobre rosa Le sneakers, si sa, sono un gioco. Ma a volte possono diventare

infatti aumentato nell’ultimo anno, ma non è detto che sia un

un’arma capace – perfino – di migliorare l’umanità, se usate nel

male: dipende infatti anche dall’estensione dei programmi di

modo giusto. Capita infatti che un paio di scarpe possa diventa-

screening, che consentono di individuare i tumori in fase inizia-

re parte di una campagna di comunicazione ed educazione alla

le: questo permette che la sopravvivenza a 5 anni dalla prima

salute utile a milioni di donne nel mondo.

diagnosi sia dell’87 per cento. Si arriva al 92 per cento se si con-

Ottobre è il mese della prevenzione: in buona parte del globo

siderano solo le donne under 55. Quindi, per riassumere: pre-

si organizzano eventi e iniziative riguardo al problema del can-

venire è importante, curare è importante. E soprattutto, oggi

cro al seno, per informare le donne sull’importanza dei controlli

il cancro al seno fa meno paura. Anche grazie a iniziative come

preventivi e visitarle gratuitamente. Perché può fare la diffe-

quelle messe in campo dai grandi brand del mondo sneakers,

renza. Il numero di donne colpite dal carcinoma mammario è

che per una volta fanno davvero la cosa giusta.

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focus ottobre rosa

Sneaker Room x Nike React Element 87

CoppaFeel! X Vans Sk8-Hi, Slip-On & Era

Quarta collaborazione tra lo Swoosh e uno dei più noti store

un bambino, proprio per un carcinoma mammario.

del New Jersey, stato che notoriamente rappresenta una delle

Questa collaborazione tra Sneaker Room e Nike vede al centro

culle della sneakers culture d’oltreoceano. Tutto è partito dall’i-

tre versioni delle React Element 87, in tre limited edition tirate

niziativa del proprietario di Sneaker Room, il grande (in tutti i

in pochissime paia. Per i collezionisti, i dati sono questi: la co-

sensi) Suraj Kaufman, da sempre in prima linea nella battaglia

lorazione pink/pink costa 250 dollari ed è stata prodotta in 525

Vans insieme all’associazione britannica CoppaFeel!, che dal

ogni genere, tutte diverse eppure tutte uguali. Perché, sì, tutte

contro il cancro, anche (purtroppo) per motivi personali, visto

paia; quella white/pink costa 500 dollari ed è stata prodotta in

2009 ha come obbiettivo proprio la prevenzione del carcinoma

quante hanno le tette. E di conseguenza tutte quante dovreb-

che ha perso troppo presto il fratello maggiore e la madre a

126 paia; quella black/pink, con il logo Swoosh tempestato di

mammario, grazie soprattutto all’informazione e alla costruzio-

bero seguire il consiglio di Kris, tre semplici parole: “Check your

causa della malattia. L’iniziativa lo ha portato a incontrare molti

cristalli Swarovski, è la più costosa: 1,000 dollari e sole 63 paia

ne di una nuova consapevolezza a partire dalle generazioni più

Boobs”.

sopravvissuti, malati e le loro famiglie, e lo ha portato a coin-

prodotte. Un prezzo tanto alto, ovviamente, non dipende dalla

giovani. L’idea è quella di veicolare messaggi molto seri con la

Ovviamente Sk8-Hi, Slip-On e Era saranno in vendita solo per

volgere anche grandi star dello sport come Kyrie Irving – cam-

volontà di profitto di Kaufman: tutti i proventi verranno infat-

giusta leggerezza, e – perché no – un po’ di stile: non stupisce

un tempo limitato, e parte del ricavato della loro vendita andrà

pione NBA con i Cleveland Cavaliers insieme a Lebron James

ti direttamente versati all’ospedale Jersey City Medical Center.

dunque la scelta di Kristin Hallenga, fondatrice dell’associazio-

direttamente a finanziare CoppaFeel!: Vans garantisce un mini-

pochi anni fa, e oggi parte del quintetto base dei Brooklyn Nets

Se tutto va bene, la donazione dovrebbe superare dunque i

ne e a sua volta malata, di prendere tre modelli storici dell’ar-

mo di 200.000 dollari di donazione, che potrebbe aumentare

– che com’è noto è rimasto orfano di madre quando era ancora

250.000 dollari.

chivio Vans e ricoprirli di illustrazioni che raccontano donne di

se le vendite dovessero essere particolarmente positive.

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WTf? S neakers folli , ma vere

VETEMENTS HUG ME TEDDY BEAR SLIPPERS Lo ammettiamo:questa rubrica potrebbe anche cambiare titolo,

namento dal marchio fondato solo cinque anni fa, per concen-

ed essere dedicata esclusivamente alle proposte di Vetements.

trarsi sul suo lavoro di direttore della maison Balenciaga, possia-

Del resto, il marchio scritto in francese, fondato da georgiani e

mo tirare le somme, e perfino ringraziarlo: se la moda è un po’ più

con sede in Svizzera (wew!) ha fondato la sua scalata alle vette

divertente e stralunata di un tempo, è anche un po’ merito suo.

della moda mondiale sulla costruzione di prodotti pronti per di-

Certo, l’importante è godersi le sue creazioni attraverso lo scher-

ventare meme, sempre in bilico tra l’ironia sottile e la risata più

mo di uno smartphone, e non pensare davvero di spendere più

grassa. A dirla tutta, abbiamo visto ogni tipo di assurdità sui ca-

di settecento euro per un paio di pantofole-orsacchiotto simili a

taloghi del brand collettivo che ruota intorno a Demna Gvasalia.

quelle che molti bambini degli anni Ottanta e Novanta ricordano

Oggi che il designer ha annunciato ufficialmente il suo allonta-

con affetto: vero, queste sono fatte in Italia con lana di alpaca, ma ovviamente il prezzo rimane poco giustificabile. E ovviamente

Demna Gvasalia

non è questo il punto. Tanto che sono andate esaurite nel giro di una settimana.

L’unica critica che ci sentiamo di fare all’ultimo progetto di Gvasalia e del suo team creativo è che, beh, un altro matto della moda contemporanea ha già lavorato molto sugli orsacchiotti, e con risultati che possiamo senza dubbio definire più interessanti: qualcuno si ricorda delle adidas JS Bear disegnate da Jeremy Scott? Era il 2011, sembra passato un secolo...

adidas JS Bear: un’ispirazione?

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instagram crush La passione corre sulla rete. Ogni giorno, ogni ora, ogni secondo, migliaia di fotografie vengono postate su instagram con infinite varianti degli hashtag #girls e #sneakers: un mare magnum di immagini all’interno del quale è molto difficile orientarsi. Noi non pretendiamo di compilare una mappa precisa, ma ci limitamo a consigliarvi profili interessanti da seguire, i nostri personali Instagram Crush.

The passion runs on the internet. Every day, every hour, every second that passes, thousands of pictures get posted on Instagram accompanied by endless variants of the hash tags #girls and #sneakers. An ocean of images within which it’s very hard to orient oneself. We don’t deceive ourselves into thinking we have a complete map, but we just recommend some interesting profiles to follow, our personal Instagram Crush. di Alex Maltauro Berto

@juICEGEE

Vans Slip On

Adidas Falcon

Sacai X Nike LDWaffle

Asics Gel Kayano

Jess Gavigan è una di quelle rare imprenditrici capaci di trasformare in lavoro la propria passione. Così, dopo aver iniziato a collezionare sneakers – citiamo testualmente – “a causa di un fidanzato”, oggi Jess ha fondato l’e-boutique Small Feet Big Kicks, dedicata (ovvio) a una curatissima selezione di sneakers in taglie piccole e messo in piedi insieme all’amica Kitty Cowell l’agenza di comunicazione digitale The Unisex Mode, che lavora sulla passione per lo sportswear seguendo il valore dell’inclusività come stella polare. Di lei ci piace il fatto che è una vera appassionata: il punto non è mai seguire i trend del momento, ma indossare quello che più le piace.

Così, il suo profilo Instagram è un florilegio di marchi e stili diversi... anche se la sua propensione per il running è evidente!

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instagram crush

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Chinatown Market X Puma Ralph Sampson

Adidas Yung 1

Nike Zoom 2K

Nike Air Max 97

New Balance 990v5

Reebok DMX Daytona

Puma RS-X

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p r o s s i m a u s c i ta

marzo 2020 s p r i n g / s u m m e r co l l e c t i o n

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