SOLLEVARE - Giugno/Luglio 2021

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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets

La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Anno 7 - Giugno/Luglio 2021

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

COMPACT DESIGN POWERFUL PERFORMANCE


8a Edizione

Patrocini Istituzionali GIS 2021

Associazioni THE EUROPEAN ASSOCIATION FOR THE ABNORMAL ROAD TRANSPORT AND MOBILE CRANE RENTAL INDUSTRY

Giornate Italiane Sollevame Giornate Italiane deldel Sollevame

Dal 1946

ANNA

The Lifting, Industrial & Port Han

Associazione Nazionale Noleggi Autogru, P.L.E. e Trasporti Eccezionali

The Lifting, Industrial & Port Han Piacenza, 7-9 Piacenza, 7-9

Piacenza, Italy 3

ESPOSITORI CONFERMA CONFIRMED EXHIBITOR

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BOLOGNA

Associazione Porti Italiani (ASSOPORTI) · Via dell’Arco De’ Ginnasi, 6 · 00186 Roma C.F. 80213650585 · phone +39 06 6876193 · fax +39 06 6876550 · www.assoporti.it · info@assoporti.it

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ndling and Heavy Transport Show Ottobre 20212021 Ottobre

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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Editoriale

Fabio Potestà

Alberto Finotto

L’Infrastruttura che sostiene la Nazione

Cari Lettori, la convinzione di poter essere di fronte a un grande momento di rinascita nazionale sembra rafforzarsi nell’opinione degli osservatori più attenti compresi - tra questi gli analisti più refrattari ai facili entusiasmi. Il ritorno dell’economia al centro dell’agenda politica del governo Draghi, ha segnato un cambio di passo decisivo rispetto agli stanchi riti della politica dei partiti. Fatti concreti, decisioni che non possono aspettare, opere da sbloccare anche a costo di procedure straordinarie costituiscono “l’ordine del giorno”, in attesa che si realizzi, in modo progressivo ma ormai improcrastinabile, la tanto attesa riforma della pubblica amministrazione. Quello a cui stiamo assistendo, da giornalisti critici e da operatori di impresa, riguarda un ribaltamento delle prospettive di priorità e un cambiamento epocale delle dinamiche all’interno di una coalizione di comando. Sembra che persino i ministri, sotto la guida concentrata e inflessibile dell’ex capo della Bce, cambino pelle, dismettendo quella morente dell’appartenenza di parte per indossarne un’altra, più solida e lucente, fatta di programmi e responsabilità pubbliche da onorare. Ormai è tornata al centro del dibattito industriale quella che da sempre è una certezza incontrastata - checché ne dicano le anime controverse e pellegrine della decrescita felice - Il settore delle costruzioni e delle grandi opere è la leva principale per far ripartire il Paese e non c’è alcun dubbio che la ricostruzione di un tessuto infrastrutturale efficiente e moderno costituisca

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oggi la prima leva per riavviare la macchina nazionale. Distretti industriali, centri logistici, collegamenti intermodali, autorità portuali e molti altri “dispositivi di progresso” sistemico attendono un sostegno pratico alla propria competitività. Strade, ponti, aree portuali e terminalistiche, nuove reti ferroviarie, direttrici strategiche a livello europeo ed extraeuropeo, tecnologie di connettività e controllo dei flussi di merci, dei trasporti, delle materie di approvvigionamento potranno finalmente svilupparsi in maniera imperiosa non solo grazie ai fondi del PNRR, ma soprattutto in virtù di una nuova spinta morale e di pensiero. La stessa spinta che cercheranno di imprimere, con forza e ottimismo ritrovato, le fiere industriali di settore, tra le quali l’8a edizione del “nostro GIS”, le Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali già circondate, a pochissimi mesi dall’esordio, da un entusiasmo e da aspettative mai riscontrate neppure durante il successo della passata edizione. Questa solidarietà - che è affinità elettiva fruttifera - tra aziende e organizzatori, nel nome delle tecnologie e dell’eccellenza di macchine e sistemi “Made in Italy”, è un altro sintomo di progresso civile. Nel nome di una comunanza di intenti e di idee future, che non è mai - e speriamo non lo sia mai più - una gretta e miseranda difesa di posizioni e interessi di parte. Buona lettura!

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

Padiglione 1 Stand D2/E1

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Periodico associato a

Sommario

Giugno/Luglio 2021 - Anno 7

Rivista partner

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La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Anno 7 - Giugno/Luglio 2021

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COMPACT DESIGN POWERFUL PERFORMANCE

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Direttore Responsabile Fabio Potestà

Responsabile Editoriale Alberto Finotto Collaboratori Roberto Ambra Stefania Priolo

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Grafica e impaginazione Romina Testino grafica@mediapointsrl.it In copertina:

Attualità, p.8 Cover Story Idrogru, p.36

Movimentazione Industriale e Portuale

Gru e Autogrù

Clark, p.94 Linde, p.100 Kamag, p.102

Jekko, p.40 Zoomlion Europe, p.44 Manitowoc, p.48 Tadano, p.52 Hitex/Xcmg, p.56 Verdelli International, p.62

Gru Edili Potain, p.66

Ple

Selift/Sinoboom, p.68 Genie, p.72 CTE, p.76

Sollevatori Telescopici Merlo, p.80

Attrezzature & Componenti Flash Battery, p.84 Hawe/JMG, p.90

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Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

La crescita di spazi produttivi, ordini e progetti speciali rivela il momento d’oro di Idrogru presente al GIS 2021 nell’Area Esterna - stand I46/L33-I44. Con Roberto Vezzelli abbiamo ripercorso le tappe recenti di una crescita che ha aumentato nei clienti la percezione di redditività e il gradimento delle gru su camion “Made in Modena”

Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it Direzione e redazione MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 redazione@sollevare.it Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 info@sollevare.it

Trasporti Eccezionali Mammoet, p.104

Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012

Noleggio e distribuzione Edilnoleggi/Haulotte, p.106

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Fotografia Archivio Sollevare

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Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Exhibitions Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2021

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News PLE

Scissione in Multitel Pagliero L’annuncio, a sorpresa, è arrivato attraverso un comunicato ufficiale. Le attività di Multitel Pagliero dal prossimo ottobre si separeranno, con due missioni imprenditoriali distinte in capo ai fratelli Renzo e Sandro Pagliero. “L’Assemblea straordinaria degli Azionisti della Multitel Pagliero Spa, con delibera odierna assunta all’unanimità, ha approvato l’operazione di scissione societaria che determinerà la separazione delle attività imprenditoriali dei fratelli Renzo e Sandro Pagliero - recita la nota diffusa dalla stessa Multitel nelle scorse settimane - L’atto di scissione avrà luogo a fine ottobre 2021 decorsi i termini previsti dalla normativa vigente. Il ramo familiare che fa capo a Renzo Pagliero proseguirà l’attività industriale e commerciale afferente la progettazione, la produzione e la commercializzazione in tutta Europa di piattaforme per il lavoro in altezza su automezzi e cingolati. Il ramo familiare che fa capo a Sandro Pagliero proseguirà invece l’attività immobiliare e di investimento mobiliare condotta in questi ultimi anni dalla Società. Entrambi i progetti imprenditoriali hanno un orizzonte temporale di lungo periodo in quanto vedono già coinvolti con ruoli di responsabilità i figli di Renzo e di Sandro Pagliero, ossia la quarta generazione della famiglia”.

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NUOVA GAMMA SPEED Stabilizzazione e chiusura automatica di serie

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

Area Esterna Stand I9

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GRU EDILI

Borgna CEO di Raimondi (per un anno) Raimondi Cranes ha annunciato un importante avvicendamento alla dirigenza. All’ingegner Domenico Ciano, attuale amministratore delegato, come da programma organizzativo già predisposto dal gruppo, succederà per un anno, nel ruolo di amministratore delegato facente funzione, l’ingegner Diego Borgna, assumendo tutte le responsabilità e l’autorità in capo fino a oggi allo stesso CEO.

Diego Borgna

Domenico Ciano

Diego Borgna, veterano delle gru con più di due decenni di esperienza straordinaria nel settore del sollevamento cantieristico e industriale, si era inizialmente unito a Raimondi come vicedirettore generale, guidando contemporaneamente anche le Operations del gruppo. Come parte del processo di avvicendamento, e per facilitare una transizione fluida e puntuale nell’alta dirigenza, l’ingegner Ciano e lo stesso Diego Borgna negli ultimi mesi hanno lavorato a stretto contatto, insieme al direttore commerciale Cristian Badin. “Da sempre, è di estrema importanza per Raimondi la preziosa relazione che l’azienda mantiene con lo staff dei suoi agenti ufficiali, allo scopo di assicurare la massima soddisfazione dei clienti internazionali – ha sottolineato l’ingegner Borgna nel commentare l’importanza del Dipartimento Commerciale di Raimondi – A partire dallo scorso mese di marzo, il mio lavoro si è correlato puntualmente con il team commerciale nel pianificare la nostra espansione e i passi strategici successivi. Questa collaborazione interdipartimentale sarà molto utile, nel momento attuale di una nomina così impegnativa come quella di amministratore delegato facente funzione”. Il Consiglio Direttivo di Raimondi ha ribadito il proprio supporto in maniera totale alla decisione dell’ingegner Ciano di scegliere la strada di un anno sabbatico dalla propria carica, “curando con impegno responsabile alcuni obiettivi primari di salute e benessere”.

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News PLE

Compatta da primato Ruthmann ha lanciato una versione aggiornata e più compatta della piattaforma autocarrata T 300 da 30 metri. La T 300 XS (Xtra Short) rivela un modello telescopico con jib, dotato di un braccio telescopico inedito a quattro sezioni e di un jib articolato per uno sbraccio consentito fino ai 23 metri – due metri in più rispetto alla versione precedente del modello – con una capacità in cesta di 100 kg (la portata massima in cesta è stata aumentata da 300 a 350 kg). Disponibile per l’allestimento una varietà di modelli Mercedes, MAN o Iveco Euro 6 con peso totale a terra compreso tra 7,5 e 8,6 tonnellate. La lunghezza del braccio a riposo è stata ridotta di 600 mm per una lunghezza complessiva del veicolo di 7,59 metri. Con sbalzo posteriore ridotto, Ruthmann dichiara che per la T 300 XS è stato raggiunto il primato di PLE da 30 m più compatta sul mercato, allestita su autocarro da 7,5 tonnellate. Di conseguenza, il T 300 XS è ideale per interventi in ambito urbano, dalla pulizia e rifacimento delle facciate degli edifici alla potatura degli alberi nei parchi cittadini. Il profilo del braccio della nuova T 300 XS è ricavato dallo stesso modulo adottato per la top di gamma Ruthmann T 900. Per la prima volta nella serie T, il T 300 XS adotta il nuovo sistema operativo di stabilizzazione che ha dimostrato tutta la propria efficacia nell’implementazione sulla serie TB/TBR.

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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COMPONENTI

Acquisizione per una sfida globale

Cristian Storchi Vice Presidente di Comer Industries SpA, Matteo Storchi President & CEO e Marco Storchi Board Member.

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

Area Esterna Stand L26/M21

© Tadano Ltd. 2021

Comer Industries ha siglato un accordo per acquisire il 100% del capitale sociale di Wpg Holdco, capogruppo di Walterscheid Powertrain Group, attiva nel settore dei componenti e sistemi di azionamento per il settore agricolo, industriale, delle costruzioni e delle attrezzature minerarie, presente in 75 Paesi con un fatturato pari a 396 milioni di euro. Nell’ambito dell’acquisizione, è previsto il pagamento di circa 203 milioni, con un esborso di cassa per 40 milioni e l’ingresso di Wpg Parent, attuale unico azionista di Wpg Holdco controllato dal fondo di private equity One Equity Partners, nel capitale di Comer con una partecipazione del 28%. La famiglia Storchi conferma il proprio impegno di lungo termine mantenendo il controllo del gruppo con una partecipazione di maggioranza del 51,05%. Al completamento dell’operazione nascerà uno dei principali gruppi mondiali della meccanica per il settore Off-Highway, quotato in Borsa Italiana. “Questo progetto rappresenta la forza dell’impresa e dell’industria quando e’ in grado di fare sistema intorno alle proprie eccellenze in una business combination che fa raddoppiare entrambe le realtà – ha commentato Matteo Storchi, amministratore delegato di Comer Industries – L’operazione rispecchia appieno l’approccio unconventional di Comer: pensare in grande, in maniera strategica e coraggiosa, partire dalle proprie basi solide esercitandosi però a guardare il mondo anche da altri punti di vista, meno convenzionali”. L’operazione straordinaria segna il punto di arrivo della strategia improntata dal 2017 dalla seconda generazione della famiglia Storchi. In particolare dallo stesso Matteo Storchi, presidente e amministratore delegato del gruppo, al comando con il cugino Cristian Storchi (vicepresidente) e il fratello Marco Storchi (membro del cda). Una seconda generazione che ha ridefinito la compagine societaria dell’azienda di Reggiolo (con la quotazione di Comer Industries, dal 13 marzo 2019, alla Borsa di Milano, a fronte di un aumento di capitale di 30 milioni di euro). Il progetto di acquisizione da parte di Comer Industries prevede che Walterscheid Powertrain Group prosegua la propria attività in assoluta continuità gestionale, nel pieno rispetto delle capacità manageriali, dei valori e della cultura aziendale che hanno fatto crescere l’azienda nel corso di una storia già centennale. L’operazione ha l’obiettivo di rafforzare entrambe le realtà fondendo le capacità e il know-how preservandone al contempo l’identità, i marchi e le risorse.

UNA SPANNA SOPRA LA CONCORRENZA. LA NUOVA GRU AC 4.080-1 Con un braccio base lungo ben 60 metri e una struttura compatta, la nuova Tadano AC 4.080-1 trova spazio in una vasta gamma di applicazioni. Ciò vale in particolare per l’uso in combinazione con il sistema di stabilizzatori Flex Base, la cui estensione è regolabile in continuo, e il sistema di posizionamento Surround View, due caratteristiche che rendono la gru la prima scelta per numerosi progetti in cui lo spazio è un fattore primario. Utilizzabile sia come gru principale, sia come potente gru ausiliaria, grazie all’imbattibile capacità di sollevamento anche con il braccio impennato, la gru AC 4.080-1 si è già prenotata il suo posto in molti futuri cantieri. Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

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News PONTEGGI E ASCENSORI

Savoi e Saeclimber, insieme sul mercato Un accordo che aggiunge valore a valore. Si tratta del sodalizio commerciale tra Savoi e Saeclimber che è stato presentato ufficialmente a metà giugno, nella sede del noleggiatore e distributore piemontese, a Gifflenga (Bi). Savoi, fornitore primario sul mercato dei ponteggi e dei sistemi di lavoro in quota, ha stipulato un accordo di distribuzione per il centro-nord Italia con Saeclimber, specialista spagnolo nel segmento dei ponteggi a colonna e degli ascensori da cantiere. L’evento di Gifflenga, con la partecipazione di clienti e fornitori Savoi, ha offerto anche un esempio dell’attualità produttiva Saeclimber, con l’esposizione di un sistema Mastclimber a due colonne e di un ascensore da cantiere che hanno attirato entrambi l’attenzione degli operatori intervenuti all’evento. A presentare il complesso della produzione Saeclimber nei numerosi ambiti di applicazione – compreso il comparto della demolizione di ciminiere e delle pile dei ponti in calcestruzzo, oltre a innumerevoli altre funzionalità in cantiere – la prolusione tecnica di Massimo Toni, contitolare dell’azienda e imprenditore molto conosciuto nel comparto, con un’esperienza autorevole e annosa nei sistemi provvisionali e nei sistemi di supporto alla cantieristica in quota. Davide e Gianluca Savoi hanno fatto naturalmente gli onori di casa, accogliendo nella propria sede – con una gamma notevole e polivalente di macchine e attrezzature che compongono l’attuale flotta noleggio di Savoi – gli esponenti di un mondo edile che ritorna all’entusiasmo dell’attività più febbrile dopo i lunghi mesi della pandemia.

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COMPONENTI

Maffioli alle applicazioni industriali Bosch Rexroth

since 1949

Bosch Rexroth punta sulla fabbrica del futuro e sullo sviluppo dell’automazione industriale con l’ingresso di Andrea Maffioli, esperto riconosciuto nel mercato manifatturiero con un’importante esperienza nei più diversi settori. Dal 1° luglio, Maffioli è Vice President Industrial Applications Italy per la Sales Unit Europa Sud di Bosch Rexroth. Il suo arrivo consolida e rinforza il posizionamento di Bosch Rexroth come leader nella fornitura di soluzioni di automazione. Andrea Maffioli ha iniziato la sua esperienza in Siemens nel 2001, assumendo diverse responsabilità da Sales Manager per il Triveneto a coordinamento vendite per la Lombardia, fino a gestire il comparto Siemens di Industrial Automation, prima di assumere il ruolo di General Manager Factory Automation nel 2014. In Bosch Rexroth sarà responsabile per l’Italia della Business Unit dedicata alle applicazioni industriali.

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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News SOLLEVATORI TELESCOPICI

Evoluzione Stage V per il Loadall

L

a gamma di sollevatori telescopici JCB Loadall per i mercati europei è ora disponibile con motori conformi allo Stage V. Dal modello 531-70 al modello 540-200, l’intera linea per il settore Construction conta oggi sul motore JCB 448 DieselMAX, che eroga 81 kW (109 CV) di potenza. Le caratteristiche principali dei nuovi modelli includono già citati motori Stage V senza necessità di EGR, l’arresto automatico del motore stesso che riduce il consumo di carburante e le ore di funzionamento al minimo, quattro tipi di rigenerazione per ridurre i tempi di fermo e dimensioni macchina invariate. Per soddisfare le normative sulle emissioni, JCB ha utilizzato una combinazione di tecnologie di controllo del particolato di nuova generazione, che includono un catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) con un filtro antiparticolato diesel (DPF) combinato e integrato, e una riduzione catalitica selettiva (SCR): il tutto in una soluzione compatta. Questa tecnologia di trattamento dei gas di scarico integrata altamente efficace elimina la necessità del ricircolo dei gas di scarico (EGR). Il motore ora utilizza un più semplice turbocompressore proporzionale Wastegate a controllo elettronico, al posto del precedente turbocompressore a geometria variabile. I nuovi iniettori aumentano il numero di impulsi per ciclo e i motori beneficiano di migliori prestazioni di avviamento a freddo. I sollevatori telescopici JCB sono dotati di filtri carburante di maggiore capacità, nonostante la valutazione in micron rimanga invariata. Anche la capacità del separatore d’acqua è stata aumentata di cinque volte rispetto alla capacità dei motori T4F. Tuttavia, il motore JCB 448

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conforme Stage V ha lo stesso ingombro delle unità precedenti, quindi non ci sono modifiche alle dimensioni della macchina, al raggio di sterzata o all’ingombro delle linee del cofano. La visibilità sopra il cofano motore è leggermente migliorata, poiché il tubo di scarico non è più visibile e passa attraverso una nuova griglia di ventilazione integrata. Le macchine Stage V sono inoltre dotate di un sistema di arresto automatico del motore, che si attiva se il motore viene lasciato al minimo per più di 3 minuti. Ciò riduce il consumo di carburante e le emissioni di scarico. Sono disponibili quattro tipi di rigenerazione con il nuovo sistema monodose: Passivo, Attivo Manuale e Service. Sia nella rigenerazione passiva che in quella attiva, la macchina può continuare a funzionare senza perdita di prestazioni. Se

è necessaria una rigenerazione manuale, la macchina dovrà essere stazionaria, ad esempio durante la pausa pranzo. L’impostazione manuale sarà necessaria solo se una rigenerazione attiva è stata interrotta 20-30 volte, oppure se i livelli di accumulo lo richiedono. L’impostazione di rigenerazione Service può essere attivata dal rivenditore JCB locale. I livelli di particolato DPF possono essere facilmente monitorati da remoto, grazie al sistema telematico JCB LiveLink. I sollevatori telescopici compatti JCB 51640 e 520-40 ora soddisfano le normative europee sulle emissioni Stage V con l’adozione di un motore diesel Perkins a iniezione indiretta ad aspirazione naturale. Il motore Perkins da 1,7 litri eroga una Potenza di 19 kW (25 CV) con 98 Nm di coppia in entrambi i modelli.

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News FIERE

GIS 2021, l’orizzonte di un grande ritorno

A

poco più di due mesi dall’apertura dell’8^ edizione del GIS, le Giornate Italiane del Sollevamento in programma negli spazi di Piacenza Expo dal 7 al 9 ottobre 2021, la partecipazione degli espositori – costruttori e imprese dei settori che riguardano il sollevamento di materiali, il lavoro in quota, il material handling e i trasporti eccezionali – si avvia a superare la quota record dell’ultima edizione 2019. Merito della decisione del governo che ha “liberato” tutte le fiere internazionali in svolgimento sul territorio italiano dal 1° luglio, certamente. Ma il successo che si preannuncia anche per questa nuova edi-

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zione del GIS genera anche altre riflessioni importanti. “Nonostante la forzata convivenza con l’emergenza sanitaria del Covid, sono già oltre 350 le aziende hanno confermato la loro presenza espositiva al GIS 2021 – considera Fabio Potestà, direttore di Mediapoint & Exhibitions, realtà primaria nella comunicazione industriale e organizzatrice della fiera – Si tratta di una conferma del livello di apprezzamento per il format che abbiamo adottato da sempre: quello di una mostra-convegno specializzata che è diventata la più grande in Europa dedicata alle macchine e attrezzature per il sollevamento, alla movimentazione industriale e

portuale e al trasporto pesante”. Le fiere in presenza, la voglia assoluta di tornare agli incontri dal vivo e all’osservazione diretta di novità e tecnologie, ecco il punto nevralgico che viene toccato per far levitare il successo del GIS 2021. “Il fatto che dallo scorso anno tutte le altre manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali legate al mercato del sollevamento siano state cancellate o posticipate, è un elemento di forte aspettativa che sta incrementando l’interesse per questa edizione del GIS – conferma Potestà – Molte aziende italiane e internazionali esporranno i propri prodotti e servizi per la prima volta a Piacenza, rivelando macchine, attrezzature e

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tecnologie inedite. Questa circostanza già tangibile accrescerà in modo esponenziale l’interesse degli operatori che hanno sempre considerato la mostra piacentina come la più importante vetrina del settore”. Al continuo e costante sviluppo del GIS, hanno certamente contribuito le associazioni di categoria (sia italiane che estere), enti rappresentativi di ogni segmento del comparto del sollevamento e dei trasporti che sostengono il GIS fin dalla sua prima edizione del 2009. Ad oggi, sono 66 gli organismi associativi e le Istituzioni aderenti alle Giornate Italiane del Sollevamento (tra le più significative, quelle del Ministero del Lavoro, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, della Regione Emilia Romagna, dell’Esercito Italiano, dell’Inail e del Comune di Piacenza). Come da tradizione consueta, alcune di queste associazioni organizzeranno al GIS 2021 i loro convegni annuali. Le assemblee si svolgeranno in aree congressuali appositamente riconfigurate nell’ambito del quartiere fieristico di Piacenza Expo, a causa delle restrizioni legate all’obbligo di distanziamento. Una di queste sale verrà creata all’interno del Padiglione 3 del quartiere fieristico piacentino, un’area precedentemente destinata all’evento espositivo AGV Expo, concomitante con il GIS. Questa decisione ha suggerito di spalmare gli espositori della stessa AGV Expo all’interno degli altri due padiglioni della fiera. La nuova

area congressuale, avrà quindi una capacità di oltre 200 posti distanziati, in grado di ospitare nel modo più ampio gli eventi congressuali che prevedono una presenza rilevante di partecipanti (il programma preliminare dei convegni in programma per il GIS 2021 sarà disponibile sul sito gisexpo.it alla fine del corrente mese). Visto il grande interesse per partecipare agli eventi di gala che costituiscono una tradizionale cornice al GIS di Piacenza, e alla luce dell’allarme creato dalla “Variante Delta” che potrebbe costringere ad un contingentamento del pur capiente Salo-

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ne Monumentale di Palazzo Gotico, si è deciso di organizzare il “GIS by Night” che si svolgerà presso il quartiere fieristico di Piacenza Expo Venerdì 8 Ottobre dalle ore 18:30, evento che inizierà con la premiazione dei vincitori dell’edizione 2021 degli ITALPLATFORM-Italian Access Platform Awards e degli ILTA-Italian Lifting & Transportations Awards (le premiazioni degli ITALA-Italian Terminal and Logistic Awards saranno invece effettuate al termine del convegno sulla logistica e portualità previsto il 7 Ottobre), e che consentirà, poi, a tutti gli espositori e ai loro invitati di visitare anche in orario notturno il quartiere fieristico, incrementando così anche le relazioni tra espositore ed espositore. Al “GIS by Night” saranno presenti punti di ristorazione tematici e di intrattenimento musicale posizionati sia all’interno dei padiglioni che nell’area all’aperto, e il tutto con uno spettacolo finale a sorpresa che si augura sarà gradito a tutti i partecipanti. Il “GIS by Night” costituisce una vera novità anche nello scenario internazionale delle fiere specialistiche, e rappresenta una ulteriore sfida tutta italiana che si auspica possa aumentare la notorietà e il prestigio della mostra piacentina. Per maggiori informazioni: www.gisexpo.it

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News NOLEGGIO

Affinità pick & carry L’esordio nelle gru pick & carry di Mollo Noleggio porta la linea di Galizia. Il gruppo di Alba (Cn) ha annunciato la nuova partnership commerciale con la presentazione di due tipologie di macchine appena entrate nella flotta, in relazione a modelli di gru compatti ed estremamente versatili come la G20 e la GF30. La G20 è ormai un riferimento sul mercato da oltre 10 anni in molte applicazioni come la posa di vetrate, le manutenzioni industriali, il sollevamento di stampi. Questo modello ha raggiunto tutti i continenti e ha contribuito con la sua compattezza ed estrema affidabilità alla costruzione dei più importanti grattacieli nel mondo. La GF30 radiocomandata, sviluppata negli ultimi anni, pur rientrando nella gamma delle piccole dimensioni ben rappresenta la filosofia della produzione Galizia Cranes, ovvero gru dotate di appoggio a quattro ruote e di sistema di trazione anteriore a doppio motore con contro rotazione (un sistema che garantisce la stessa sterzata dinamica di un modello a tre ruote ma con la stabilità dei quattro punti a corroborarne il valore dinamico). Mollo Noleggio ha acquistato entrambi i modelli in versione full optional e in più, per la Galizia GF30, ha previsto la forca autolivellante elettronicamente da 1,5 t, in grado di trasformare la macchina in un mini telehandler elettrico.

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PLE

Un ragno nell’Arena

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Kemerovo è una città della Russia, a circa 3.000 km di distanza da Mosca, al centro di un importantissimo bacino carbonifero, il Kuzbass. Proprio qui è in corso la costruzione di un grande centro sportivo multifunzionale denominato Kuzbass-Arena, in concomitanza con la celebrazione del 300° anniversario dell’attività mineraria dello Kuzbass. L’impianto sportivo sorgerà su un’area di 54.000 metri quadrati e sarà destinato allo svolgimento delle competizioni per 14 discipline sportive e all’organizzazione di grandi eventi pubblici, ai quali si potrà assistere da tribune che ospiteranno fino a 7.500 spettatori. Caratteristica saliente dell’edificio è, senza dubbio, il tetto interattivo che trasmetterà le immagini degli eventi a distanza, rendendole visibili in diverse zone della città. Per l’installazione delle apparecchiature audiovisive e degli impianti di illuminazione, occorreva servirsi di una piattaforma semovente che tenesse conto della pavimentazione sensibile e delicata della struttura. Il dealer esclusivo di Palazzani Industrie, Vertex, azienda russa impegnata nella distribuzione e nel noleggio di piattaforme aeree, ha fornito al cantiere di Kemerovo una piattaforma ragno TSJ 35 Bi-Energy a braccio telescopico, dall’altezza operativa di 35 m, con una capacità di sollevamento di 230 kg e uno sbraccio considerevole, fino a 15 m. All’esterno della struttura sportiva in costruzione, la TSJ 35 di Palazzani sarà impiegata proprio nell’installazione e nella successiva manutenzione del tetto interattivo. Inoltre, qla PLE è dotata di cingoli antitraccia, ideali per lavorare all’interno dell’Arena, proprio in presenza di pavimentazioni che richiedono riguardo. “Questa non è di certo la prima esperienza nella fornitura di attrezzature di sollevamento per impianti sportivi – dichiarano da Vertex – Le macchine Palazzani sono già state utilizzate con successo nel Centro di Ginnastica Ritmica dedicato a Irina VinerUsmanova, a Mosca, nel palazzo del ghiaccio Baikal a Irkutsk, e per la parete di arrampicata Krasnoyarsk, nell’arena di calcio indoor Velikaya Perm, per citare solo le strutture più importanti”.

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News NOLEGGIO

Kiloutou sceglie CTE Un partner ideale per il mondo del noleggio. Così vuole presentarsi sempre di più CTE nei confronti dei maggiori competitor europei. Oggi ha conquistato la fiducia più evidente dal gruppo Kiloutou – fondato nel 1980 e presente attualmente in Francia, Italia, Spagna, Germania e Polonia con ben 550 filiali. Il grande noleggiatore d’Oltralpe ha confermato la fornitura di 23 piattaforme autocarrate articolate della gamma Zed per le sue filiali italiane Elevo, Cofiloc e Sticar. Grazie ai proficui rapporti instaurati negli ultimi anni tra CTE con Elevo e Cofiloc, questo importante sodalizio si è concretizzato facilmente. I modelli prescelti comprendono altezze operative da 20, 21 e 25 m per allestimenti su veicoli da 3,5 ton.

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Fassi lavora ogni giorno con lo sguardo rivolto al futuro. Lo fa percorrendo la strada dell’innovazione digitale e della meccatronica, introducendo e Fassi lavora ogni giorno conapplicativi lo sguardo tecnologie a supporto del lavoro dell’uomo. rivolto al futuro. Lo fa percorrendo la Si tratta didell’innovazione dispositivi sviluppati internamente strada digitale e della da Fassi, e attivabili da radiocomando o cone meccatronica, introducendo applicativi selettori, inagrado di aiutare l’operatore sia tecnologie supporto del lavoro dell’uomo. sul fronte del controllo che della sicurezza. Si tratta di dispositivi sviluppati internamente Diagnostica predittiva, connettività o con tra da Fassi, e attivabili da radiocomando macchine, controllo degli spostamenti dei selettori, in grado di aiutare l’operatore sia carichi e sicurezza dellache cabina solo sul fronte del controllo della sono sicurezza. alcune delle innovative funzionalità presenti Diagnostica predittiva, connettività tra che danno ancora piùdegli valorespostamenti e centralità dei al macchine, controllo lavoro dell’operatore. carichi e sicurezza della cabina sono solo alcune delle innovative funzionalità presenti Eccezionali, che danno ancoraSollevamento, più valoreTrasporti e centralità al Movimentazione Industriale e Portuale lavoro dell’operatore.


SOLLEVATORI TELESCOPICI

Credito per lo sviluppo

NOLO AUTOGRU E MOTRICI GRU FINO A 300 TON TRASPORTI ECCEZIONALI E NORMALI FINO A 100 TON NEL LAZIO E NELLA CAMPANIA

Implementare ulteriormente la già forte propensione all’innovazione per cogliere tutte le opportunità che il nuovo contesto globale può offrire, in ottica di crescita programmata. Con questo obiettivo di fondo Faresin Industries ha siglato con UniCredit un accordo per strutturare una nuova linea di credito da 5,5 milioni di euro. Il finanziamento, della durata di sei anni, è assistito dall’intervento di garanzia del Mediocredito Centrale e andrà a sostenere gli investimenti previsti dal piano di sviluppo industriale di crescita 2021-2026 dell’azienda vicentina. Le risorse finanziarie, così messe a disposizione, verranno impiegate per potenziare la produzione e l’organico, dando supporto all’internazionalizzazione e allo sviluppo di tecnologie green e digitali per i prodotti. Faresin Industries Spa, con sede a Breganze (Vi), fondata nel 1973 dall’attuale presidente del CDA Sante Faresin – oggi alla guida della società, insieme alle figlie Silvia (vicepresidente) e Giulia (Operations Manager) – è una realtà primaria a livello internazionale nella produzione di carri miscelatori per la zootecnia, strumenti per l’analisi della razione e sollevatori telescopici per l’agricoltura e l’edilizia che commercializza in oltre 70 paesi nel mondo. Con una forza lavoro di circa 200 addetti, Faresin ha chiuso il 2020 con un fatturato di circa 50 milioni di euro e una quota media export pari all’84% circa del totale. Oggi il respiro globale del gruppo, insieme a una strategia produttiva e di sviluppo nel segno della sostenibilità, costituiscono la spina dorsale dell’attività. Trasformazione digitale, potenziamento delle filiali all’estero, creazione di un nuovo polo industriale smart ad elevata efficienza energetica, innovazione di prodotto e di processi sono alcuni dei progetti che fanno parte del Piano Industriale Faresin 100.

Sedi e contatti: Sede Principale: Via Nomentana, 1111 - 00137 ROMA (RM) Sede Secondaria: Strada Statale 265 km 27.252 - 81025 MARCIANISE (CE) Telefono: 06/41734424 - 335/230477 Piccoli@piccoliautogru Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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News TRASPORTI ECCEZIONALI

Eco 1500, connessi con la strada

cifiche, e in caso di difficoltà, ovunque ci si trovi, il Service Point di Effer può Arriva sul mercato dei trasporti eccezionali il nuovo modulo semovente Eco1500 di Cometto, con le prestazioni più alte il sulproblema mercato nella verificare istantaneamente categoria con portata fino a 1.500 tonnellate. Tra le altre caratteristiche che ne contraddistinguono il valore, sottolineiamo che attualmente e intervenire subito con la risoluzione Cometto offre la più ampia gamma sul mercato per questo modulo, il sistema “connect & drive” facile e veloce, un controllo intelligente da remoto dell’anomalia. Race consente ed efficiente del veicolo, la migliore protezione anticorrosione oggi adottata sul mercato, un’amplissima schiera di gran accessori e tutte le prerogadi raccogliere una mole di dati che tive di sicurezza, disponibilità ed efficienza della linea Eco. sulle gru equipaggiate con il sistema zioni personali. Dotato di un display TFT permettono il monitoraggio e una miglior Cometto Eco1000 e Eco1500 i veicoli modulari infine semoventi a sterzatura elettronica Power Pack integrato per anSense.Gli A SPMT ben guardare, inoltre, Steady rappresentano da 3,5”, Steady garantisce un alto gestione della con macchina: si può visualiztonomasia, concepiti per lavori di trasporto in interno stabilimento con portata fino a 1.500 tonnellate. Il concept è basato su una tecnologia è molto più che un radiocomando: è un livello di qualità dell’immagine, offrendo zare il tragitto della gru dal pannello di al futuro e offre la semplice configurazione drive”. vero emodulare proprio orientata “partner” che affianca feedback dettagliatigiàe menzionata precisi. Un“connect altro &controllo, monitorare il tempo effettivo di Il nuovo Eco1500 è disponibile in una larghezza di 2.990 mm come modulo a 4 assi, con 4 sospensioni motorizzate; modulo adi4utilizassi, con 4 l’operatore per facilitare la sua giornata gioiello della tecnologia è RACE – Remolavoro e misurare la percentuale sospensioni motorizzate e un telaio lungo; modulo a 6 assi, con 4 sospensioni motorizzate. lavorativa, estremamente ergonomico, te Assistant Control Effer – il nuovo sizo delle attrezzature quali il jib, il cestello perché lascia braccia e mani in posizione stema di connettività per le gru Effer che o le forche. Ma si può anche visualizzanaturale, riducendo la tensione postupermette di rimanere sempre connessi re le performance di più unità, per un rale. Inoltre è facile da usare grazie alle alla gru, con la possibilità di accedere a miglior controllo della flotta. Un partiicone particolarmente intuitive, mentre tutti i dati necessari. Fondamentale per colare sicuramente molto utile anche al la retroilluminazione permette di lavopianificare il lavoro e per intervenire noleggiatore. Senza contare i vantaggi rare anche nelle ore in cui la luce comintempestivamente in caso di necessità. in termini di manutenzione preventiva, cia a scarseggiare. Copre, infine, tutti i Con Race è possibile monitorare da redal momento che dal pannello è possibile canali di frequenza al mondo e dispone moto la gru da qualsiasi device mobile sapere quanto manca alla manutenzione di una scheda di memoria rimovibile in o fisso: basta accedere al portale, senza della gru e si possono quindi predisporre cui è possibile salvare le proprie impostadover scaricare programmi o app spein anticipo gli interventi.

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PLE

CEM per il mercato Italia di GSR Il sodalizio stato sancito da un incontro di formazione dedicato alle forze commerciali, lo scorso 10 giugno, ma a distanza di quasi tre settimane vale la pena riservare lo spazio che merita all’accordo di distribuzione tra GSR e CEM Group. Una partnership strategica, quella tra lo storico costruttore riminese di piattaforme aeree autocarrate e il dinamico distributore di Settimo Milanese, specializzato nella vendita di autoscale e nella consulenza per attrezzature di sollevamento nell’ambito dell’edilizia, della movimentazione industriale e dei traslochi. Da oggi CEM Group commercializzerà su tutto il territorio italiano la gamma di PLE telescopiche e articolate del marchio GSR, secondo una strategia che guarda alle esigenze del cliente finale- in particolare al noleggiatore – e alle potenzialità applicative delle diverse serie di prodotto. “Il gruppo CEM, con il suo team commerciale e di service, è pronto a rispondere alle richieste sempre più esigenti del mercato con una rinnovata motivazione – sottolinea Loris Manocchia, amministratore delegato dell’azienda milanese – Le piattaforme aeree GSR si distinguono come prodotto made in Italy di alta qualità, in grado di garantire prestazioni e affidabilità irreprensibile. Contiamo di rinnovare questo messaggio a beneficio di tutti gli operatori nazionali, nei diversi campi di impiego delle PLE autocarrate leggere”. Macchine apprezzate ed esemplari, quelle di GSR, conosciute a livello internazionale da un pubblico ampio di noleggiatori e utilizzatori finali, corroborate dall’elettro-idraulica semplice ed efficiente, che limita al minimo gli interventi di manutenzione, e dalla versatilità di impianto – come nella serie PX, articolata con pantografo e movimento up-and-over, a vantaggio degli interventi più complessi in aree di lavoro altrimenti inaccessibili, con stabilizzatori in sagoma per un ingombro molto ridotto e un livellamento ottimale su pendenze e terreni sconnessi. Il team del Gruppo CEM, durante la giornata di formazione, ha avuto conferma di queste caratteristiche fondamentali della produzione GSR, tra le linee di produzione dei tre stabilimenti di Rimini, e nel confronto con una rete commerciale e di post-vendita che esporta da anni l’eccellenza italiana di queste PLE in cinque continenti. La nuova partnership tra CEM Group e GSR rappresenta dunque un forte segnale di rinnovamento sul mercato italiano delle PLE autocarrate e conferma un continuo processo di crescita di due realtà che appaiono speculari come non mai, nel segno di una scelta costante di affidabilità e professionalità.

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News ASSOCIAZIONI

Unacea, ritorno dal vivo con ottimismo “Come bulldozer, oltre ogni ostacolo” è il peana dedicato alla rinascita di un intero settore. Lo ha lanciato Unacea, l’Unione Italiana delle Macchine per Costruzioni, riunita a congresso a Bologna lo scorso 24 giugno, per la prima volta in presenza dopo il lungo periodo della pandemia da Coronavirus. Il presidente Mirco Risi ha presentato, in apertura di assemblea, gli obiettivi raggiunti dall’associazione durante un anno difficile ma proficuo per la capacità del settore di risollevarsi dopo una crisi inconsulta e complessa da affrontare. Tra questi, la nuova norma che riguarda le betoniere semoventi autocaricanti, il progetto UNI sulle vibrazioni, il programma di webinar, la Fase V che riguarda gli adeguamenti delle motorizzazioni, il Can, l’attività statistica portata avanti con il programma Vista e il Rapporto Unacea-Cer. “Con il ritorno alla normalità, i nostri intenti prossimi futuri riguardano l’internazionalizzazione di Unacea e il rilancio delle nostre campagne associative”, ha rivelato Risi, sottolineando l’obiettivo raggiunto degli 80 associati. L’ingegner Cristiano Costa è stato nominato nuovo responsabile tecnico di Unacea ed è operativo dal 12 luglio. Durante il congresso, sono state rivelate le ultime, confortanti statistiche sul comparto delle macchine e attrezzature per costruzioni nel primo trimestre 2021. L’export italiano ha raggiunto i 640 milioni di euro, registrando una crescita del 9% rispetto a quanto rilevato nel primo trimestre del 2020. Il dato, che segna una netta ripresa rispetto al calo registrato a gennaio 2021 (-10%), emerge dall’ultimo Report sul commercio estero, realizzato proprio da Unacea e Cer (Centro Europa Ricerche su dati Istat). In particolare, cresce l’export di macchine e attrezzature per il movimento terra (+18%) e di macchine per la perforazione

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ALL’ALTEZZA DI OGNI SITUAZIONE

STAND L20M15

STAND L20M15

(+17%). Rimane negativo invece l’export di macchine per i lavori stradali (-13%), per il calcestruzzo (-4%) e delle gru a torre (-7%). Crescono le importazioni, che nello stesso periodo registrano un +10%, segnale di vivacità del mercato interno. L’Istat, del resto, calcola un aumento medio del 5,8% dell’indice della produzione nelle costruzioni tra febbraio e aprile 2021 rispetto al trimestre precedente. Infine, la bilancia commerciale rimane in avanzo per 370 milioni di euro, in aumento del 9% rispetto al primo trimestre 2020. Mentre scriviamo, l’assemblea Unacea è in corso. Vi informeremo nelle prossime ore sulle novità congressuali e sulle tematiche più importanti affrontate durante il convegno. Al termine della giornata, le premiazioni – con il presidente Mirco Risi nel ruolo di gran cerimoniere – hanno conferito altrettanti premi di riconoscimento a Enrico Santini, primo presidente di Unacea, a Enrico Prandini, ultimo vicepresidente uscente dell’associazione, e a Ruggero Riva di CGT, vicepresidente Unacea e socio capofila per le aziende importatrici di macchine per le costruzioni. L’assemblea ha tributato un plauso, inoltre, al grande lavoro svolto in Unacea da Michele Vitulano, Paolo Venturi e Franco Invernizzi. Il ringraziamento dei vertici di Unacea è andato anche al contributo assiduo e prezioso del segretario generale Luca Nutarelli e di Corrado Serrentino, responsabile per la comunicazione e gli affari pubblici dell’associazione.

ALL’ALTEZZA SITUAZIONE ALL’ALTEZZA DI DI OGNI OGNI SITUAZIONE

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News ATTREZZATURE E COMPONENTI

RC-Trio di Enerpac, evoluzione ibrida Enerpac ha lanciato una nuova gamma di cilindri idraulici denominata RC-Trio con un nuovo sistema di cuscinetti per una maggiore durata e un sistema ibrido di ritorno a molla per una retrazione fino a tre volte più veloce. La gamma RC-Trio per uso generale è rappresenta l’evoluzione dei cilindri Enerpac RC-Series, il cilindro più popolare dell’azienda e usato ogni giorno in migliaia di progetti di ingegneria e costruzione. La forza trainante della gamma di cilindri Enerpac RC-Trio consiste nel nuovo sistema di cuscinetti Trio che comprende fino a quattro bande di usura ad alte prestazioni per una maggiore resistenza ai danni, un carico ridotto sui cuscinetti e una maggiore durata del cilindro. Il materiale composito indurito di queste bande aumenta la superficie del cuscinetto per una maggiore resistenza al carico laterale, migliorando significativamente la vita del cilindro. La durevolezza si manifesta anche nelle nuove guarnizioni in polietilene ad alta prestazione che durano più a lungo. Un’altra parte fondamentale del sistema di cuscinetti Trio riguarda l’anello di arresto che include una fascia di usura aggiuntiva per assorbire un carico laterale maggiore. L’anello di arresto può sopportare l’intera forza di estensione del cilindro e, a seconda delle dimensioni del cilindro, è fabbricato in acciaio nitrurato o bronzo ad alta resistenza, per una maggiore durata. Dispone anche di un tergicristallo durevole per evitare che la contaminazione entri nel cilindro durante i cicli di retrazione. Per migliorare la produttività, l’RC-Trio implementa un nuovo sistema di molle progettato per ridurre il tempo di retrazione. Questo sistema di molle di ritorno pretensionate offre una retrazione fino a tre volte più veloce (disponibile sui modelli da 50, 75 e 100 tonnellate). Utilizza filo d’acciaio ad alta resistenza per migliorare la durata della molla mentre il design di ritenzione migliora la manutenibilità e permette un precarico maggiore durante il montaggio. Inoltre, la molla si rimuove facilmente senza attrezzi speciali. L’RC-Trio è un cilindro per uso generale disponibile in 41 modelli ed è progettato per essere usato in tutte le posizioni. Le caratteristiche versatili includono filettature del collare e del pistone e fori di montaggio della base che permettono un facile fissaggio (sulla maggior parte dei modelli), nuovi fori per la base sui modelli da 30 e 75 tonnellate, sella del pistone indurita che protegge l’estremità del pistone durante tutte le operazioni di sollevamento e selle opzionali inclinabili e lisce come accessori. Inoltre, l’RC-Trio mantiene le stesse dimensioni e filettature di connessione, fornendo piena compatibilità con le unità RC-Series esistenti sul campo.

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PLE

IN OGNI SOLUZIONE SEMPLICE C’È UNA GRANDE IDEA_

Nuova Italia per Palfinger L’integrazione di Palfinger Platforms Italy (PPI) nell’organizzazione globale Palfinger si sta realizzando, nell’intento di aumentare i livelli di servizio e la cooperazione all’interno del gruppo. Il nuovo amministratore delegato di Palfinger Platforms Italy è Marcello Fortunato, da oggi alla guida di una società fondamentale per successo di vendite nel settore delle piattaforme aeree leggere. Il mercato italiano è in assoluto il mercato più importante in questo segmento. Per rafforzare ulteriormente una posizione già eccellente, Palfinger ha avviato un riallineamento della propria linea di prodotti nell’ambito delle PLE e rivisto la nostra organizzazione nazionale. Marcello Fortunato, oltre all’incarico di Vice President Global Sales & Operations Planning della divisione AWP (Aerial Work Platforms) di Palfinger, rivestirà ora anche il ruolo di Managing Director della struttura italiana di PPI, succedendo a Paolo Balugani. Fortunato vanta oltre 20 anni di esperienza dirigenziale nell’ambito di grandi multinazionali e aziende di Capital Goods; è entrato nel gruppo Palfinger nel 2018 e da allora, è stato coinvolto attivamente nello sviluppo della Global Palfinger Organization (GPO). Una delle priorità di Fortunato sarà integrare completamente la struttura di PPI nella GPO. Lo sviluppo della linea di prodotti è affidata a Gerald Pschernig, forte dell’esperienza e delle competenze nel campo delle gru idrauliche Palfinger. Il suo compito sarà quello rafforzare la divisione AWP, incrementando la gamma di prodotti e svelando tutto il potenziale di una distribuzione globale incentrata sulle soluzioni a misura dei clienti internazionali.

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News PLE

Sbarco in UK Almacrawler ha annunciato l’apertura di una nuova filiale nel Regno Unito. Almac Atlantic Ltd segna un altro passo fondamentale nell’ambizioso cammino di crescita globale del costruttore di Viadana (Mn). Un’ambizione già segnata dai capitoli di Almac Pacific Ltd, la filiale per l’Australia, aperta a Sydney nel 2018. La nuova filiale UK avrà sede nel Cambridgeshire, a nord di Londra, e si rivolgerà alla base britannica dei clienti Almac, ampliando ulteriormente la copertura diretta delle operazioni commerciali e di post-vendita per la gamma di piattaforme cingolate autolivellanti. Il General Manager, Andrea Artoni, ha dichiarato che l’intenzione di aprire nel Regno Unito era stata valutata “da tempo proprio in virtù della base notevole di clienti in continua crescita. La nostra volontà, oggi, è quella di aumentare l’impegno per rafforzare l’offerta di un’esperienza di prodotto e di un servizio clienti ai massimi livelli. Dopo la costituzione di Almac Pacific, coronata da un grande successo, abbiamo deciso che era arrivato il momento di aprire Almac Atlantic in UK, dove continueremo a lavorare direttamente con il mercato e dove presto annunceremo una serie di collaborazioni strategiche sia per le attività di vendita che di assistenza”. Una caratteristica fondamentale dell’espansione di Almacrawler è la costante ricerca di qualità a livello mondiale e l’allineamento del marchio allo stesso ethos aziendale che contraddistingue il modus operandi e l’organizzazione interna. “Almacrawler crede fortemente nella creazione di partnership e legami molto forti e si considera più un partner che un semplice fornitore per i propri clienti – conferma Oana Samoila, Area Manager per il Regno Unito che lavorerà a stretto contatto con Malcolm Kitt, Sales Manager sul mercato anglosassone da più di cinque anni – Siamo impegnati costantemente per mantenere standard qualitativi molto elevati, assicurandoci di offrire prodotti d’eccellenza e un’esperienza complessiva di servizio irreprensibile”.

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PLE

Hoist, una passione per Easy Lift La partnership tra Hoist Noleggio e Easy Lift dura ormai da tempo. Infatti, il noleggiatore napoletano aveva già acquistato ragni Easy Lift di taglia piccola, media e grande. I modelli R130, R160, R190 e RA31 già presenti nella flotta del noleggiatore si sono rivelate essere macchine polifunzionali, molto richieste dai clienti finali. Da qui la scelta di Hoist di acquistare due nuovi ragni di taglia grande, l’R260 e l’R300, entrambi con motore diesel e personalizzate con alcune particolari modifiche tecniche. In particolar modo, sia per l’R260 che per l’R300 è stata ridotta l’area di stabilizzazione, portando l’apertura degli stabilizzatori a soli 2.300 x 3.750 mm, per facilitare il posizionamento in spazi ristretti. Inoltre, per entrambe le piattaforme, il jib è stato spostato sotto il braccio principale con un’estensione di 180°, con rotore di livellamento, e l’angolo inclinazione del braccio principale è stato ampliato da 0° a 87°. Il motore diesel Hatz è stato silenziato e lo sbraccio laterale è stato aumentato di circa 1 m per facilitare ancora di più il lavoro in altezza; inoltre, è stato modificato il cilindro di sollevamento.

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L’intervista PIER ANGELO CANTÙ

Nouveau Philosophe per il noleggio PROFESSIONISTA DELLA COMUNICAZIONE E DELLA FORMAZIONE, FONDATORE DI RENTAL CONSULTING E RENTAL ACADEMY, IL GIORNALISTA MILANESE È IL CONSULENTE (AUTOREVOLE) DI MOLTI RENTAL COMPETITOR ITALIANI. AI QUALI DEDICA UN’ANALISI DA PROFONDO OSSERVATORE E DA APPASSIONATO FUSTIGATORE DI ANTICHI VIZI NAZIONALI

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L’

aplomb è inconfondibilmente anglosassone, con un’aria che rimanda a un divertito snobismo à la Somerset Maugham. Certamente, la personalità di Pier Angelo Cantù, giornalista di lungo corso, oggi formatore, Agile Certified Coach ICP-ACC e dal 2001 consulente di molte aziende nel settore del noleggio, non si può ridurre solo a un’immagine, seppure iconica. Cantù rappresenta una figura primigenia di giornalista tecnico e intellettuale; ha fondato Rental Blog, Rental Academy e il Rental Business Forum, dopo aver progettato, all’inizio degli anni Duemila, la prima rivista italiana dedicata alla cultura del noleggio, dirigendone la redazione per ben sette anni. Tra gli innumerevoli incarichi, Cantù è anche consulente per la Comunicazione, il Marketing e la formazione didattica dei formatori IPAF Ltd per l’Italia. Questo per delineare la personalità sintetica di un uomo che ha fatto della formazione al noleggio una filosofia da declinare alla modernità dei tempi, fustigandone i vizi e le persistenti impurità che ne guastano il

progresso e lo sviluppo di mercato. Quella che segue è una conversazione libera e senza censure di convenienza - che Pier Angelo Cantù ha riservato in esclusiva a Sollevare. Al centro dell’intervista, l’idea che il noleggio possa diventare, anche in Italia, un dispositivo di crescita economica e un’opportunità di progresso imprenditoriale inestimabile come vettore di servizi d’avanguardia dedicato all’industria e alle professioni tecniche. Pier Angelo Cantù, da osservatore e “auscultatore” del noleggio italiano puoi rilevare l’attuale stato di salute del settore, al netto del periodo difficile della pandemia e delle attese di rimbalzo dell’economia nazionale e delle costruzioni in particolare? Innanzitutto, dovremmo cominciare a inquadrare il noleggio non come un settore ma come un modello di business trasversale che ha l’obiettivo di offrire soluzioni di valore in settori anche diversi tra loro. Ci aiuterebbe a comprendere l’enorme influenza dell’evoluzione dell’offerta sulla creazione della domanda e a riflettere sul

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potenziale di penetrazione del noleggio nei diversi mercati. Detto questo, il noleggio sta piuttosto bene. I noleggiatori che si rivolgono all’industria e alle costruzioni possono migliorare scrollandosi di dosso alcuni errori del passato. Ad esempio, l’innato provincialismo, la dipendenza verso la distribuzione e la tentazione di sostituirsi alle strutture finanziarie. Sono peccati originali che non hanno ancora permesso loro di imporsi come sistema imprenditoriale con una proposta chiara e distinguibile. Quali sono, a tuo parere, le buone pratiche che vanno messe in atto per intraprendere in Italia un noleggio virtuoso, moderno e proiettato al futuro? Lasciarsi alle spalle le ambiguità sarebbe un buon inizio. Il noleggio moderno ha una precisa identità strategica e deve mostrarla, al di là dei proclami. Significa scegliere se si vuole continuare a operare con un orientamento al basso costo o strutturare processi indirizzati al valore offerto al cliente, con un focus preciso, di alta

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L’intervista qualità e senza tentennamenti. Per un noleggiatore, è necessario definire quale sia la leadership strategica tra le sue diverse anime e compiere graduali passaggi per evidenziarla. In termini pratici, scegliere se si vuole usare il noleggio per offrire soluzioni finanziarie o come leva commerciale – con tutti i rischi sui margini e sulla volatilità della clientela – oppure se puntare alla costruzione di una relazione duratura e profittevole. I segnali provenienti dai mercati mi sembrano chiari in questo senso. Non altrettanto le mosse dei noleggiatori, soprattutto in questo comparto. Tu sei stato, di recente, molto critico rispetto ad alcune operazioni controverse di qualche operatore nazionale. Quali sono gli errori da evitare, a tuo giudizio, nella gestione della comunicazione nel noleggio?

Sono sempre critico sull’uso che viene fatto della comunicazione da certi noleggiatori, sia in occasione di operazioni finanziarie non del tutto spiegate, sia nelle componenti strategiche. Manca l’attitudine a considerare le analisi, anche critiche, degli osservatori come una ricchezza. Manca un confronto aperto. Come ben sai, anche alla stampa si chiede di replicare e diffondere concetti preconfezionati. C’è autocompiacimento e vittimismo, sembra che tutti nascondano chissà quali segreti. Il risultato è una comunicazione che suona lo stesso vecchio disco: “Io sono bravo, gli altri rovinano il mercato”. Con questo linguaggio, non si parla una lingua comprensibile e affascinante per i clienti target. Ci sarebbero molti esempi, ne faccio uno: sento noleggiatori lamentarsi perché ricevono quasi esclusivamente richieste per picchi di lavoro, ma mi domando cosa

abbiano fatto fin qui per strutturare una reale proposta di contingency plan. Se si approccia il mercato con questo stile, il cliente si sentirà come un “consumatore” di soluzioni a cui deve aderire e di cui resta oscuro il valore che riceverà. Quindi avrà tutto il diritto di giocarsi la partita sulla logica del prezzo migliore. Ecco, le promozioni che non finiscono mai le lascerei al mondo dei divani, nel noleggio non hanno alcun senso. Come se ne esce da questo gap comunicativo? Sarà banale dirlo, ma solo cambiando gli attuali paradigmi. Ad esempio, cominciando a costruire alleanze solide, etiche e trasparenti con l’obiettivo di ampliare i volumi della domanda strutturale. In passato, i noleggiatori che si consideravano l’élite si incontravano per decidere

Pier Angelo Cantù durante un momento di formazione aziendale. Nelle sue lezioni, è frequente l’impiego di musica e canzoni per sottolineare concetti legati all’identità aziendale e alla sicurezza sul lavoro (A questo secondo aspetto, il fondatore di Rental Consulting ha dedicato diversi spettacoli originali, scritti e diretti personalmente).

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insieme come fare “cartello” su cauzioni, prezzi, eccetera. Giuramenti che duravano lo spazio di qualche ora e che a lungo andare hanno creato una diffidenza di sistema i cui risultati si vedono a occhio nudo. Quindi, per tornare alla domanda, se ne esce con progetti condivisi guidati da soggetti credibili e con proposte chiare; condividendo informazioni, creando communities vere e non di facciata. E’ una rivoluzione mentale ma anche etica, quindi non facile. Io però non vedo altro modo per plasmare una significativa domanda di valore e uscire finalmente dall’opacità e dal ridimensionamento in cui sembriamo confinati. E magari coinvolgere finalmente anche il legislatore. Ci puoi fornire un identikit del noleggiatore ideale in Italia? Le due principali realtà di casa nostra sono già un buon esempio, anche a livello continentale. Entrambe sono cresciute con idee chiare e investimenti pianificati, anche se in maniera differente. Al momento, l’ingresso delle società straniere non ha ancora delineato un modello strategico di riferimento, anche se qualcosa si comincia lentamente a vedere. I tentativi di aggregazione autoctoni visti fin qui non hanno generato nulla di rilevante. La novità per noi, seppure in ritardo, è rappresentata dai chi offre partnership con una forte vocazione digitale, anche se c’è ancora molto da fare per eliminare le diffidenze e modificare realmente i comportamenti della domanda. Aprirsi alla creazione di modelli basati su ecosistemi sarà imprescindibile. Raccogliere dati e trasformarli in informazioni sarà un ulteriore elemento distintivo. Nell’automotive, i player del lungo termine stanno già facendo reddito sulla vendita di dati elaborati. Sul fronte della struttura societaria e delle strategie, che azioni andrebbero intraprese? Il noleggiatore ideale del futuro saprà rivedere i processi, abbandonando le procedure che non creano valore. Saprà coinvolgere il personale con percorsi formativi che generano coinvolgimento, efficienza e autonomia condivisa. Saprà sviluppare

Per Angelo Cantù

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L’intervista pratiche virtuose di contaminazione, capaci di guidare il cambiamento in tutti i soggetti della filiera, lasciando perdere le vecchie formule. Attenzione però: aprirsi al digitale non significa delegare tutto a un marketplace. Inoltre, i nuovi imprenditori e manager devono sapersi smarcare dall’operatività soffocante e stare sul territorio promuovendo iniziative locali anche fuori dagli schemi. Budget e business plan vanno sostituiti con business model dinamici. La redditività sarà costruita sulla soddisfazione del cliente. La sicurezza dovrà diventare centro di ricavi, anziché di costi. Creare partnership a tutto campo, a monte con produttori e fornitori di servizi, a valle con gli stessi clienti, sarà un driver fondamentale. Si parla spesso, talvolta a sproposito, di innovazione digitale e connettività nel noleggio. Quali prospettive reali ci sono oggi, sempre nell’ambito delle imprese di casa nostra? L’innovazione digitale è da qualche anno il tema centrale dello sviluppo della nostra community di servizi, le cui espressioni sono Rental Blog e Rental Academy che quest’anno ha proposto quattro percorsi formativi online, tra cui l’esperienza fantastica dell’Alta Scuola di Management di Fabrizio Gramuglio. Digitalizzare significa mettere al centro le perso-

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ne, interne ed esterne, e sfruttare tutto il potenziale della connettività, dell’interazione, della business agility. Basterebbe osservare l’evoluzione della sharing economy per comprendere che è un passaggio alla portata di tutti. Tutti possono costruire un’organizzazione fatta di persone formate, sempre collegate, abilitate all’uso di tool digitali allo scopo di migliorare l’efficienza e favorire nel cliente l’attitudine a scegliersi la soluzione per lui ideale. Addirittura anche il prezzo che desidera (non è fantascienza, lo facciamo già quando prenotiamo un albergo o un volo low cost). Persone capaci di lavorare in team e produrre idee; non soggetti legati a un mansionario o a procedure rigide pensate dall’alto. Il noleggio è il terreno ideale per declinare questa evoluzione, pensa ad esempio alla manutenzione gestita a distanza. Quali sono invece le chimere fuorvianti e poco veritiere del progresso tecnologico? Il grande equivoco è considerare che la digitalizzazione si attua affidandosi a una qualche tecnologia, a un prodotto di grido o, nel caso della comunicazione digitale, passando al nuovo social-network. La grande percentuale di progetti di digitalizzazione che hanno fallito rappresentano la palese evidenza di quanto, spesso,

il problema sia altrove. La scelta di una tecnologia, che peraltro oggi può andare bene ma domani potrebbe rivelarsi inutile, è l’ultimo passo di un processo di digitalizzazione e giunge al termine di un percorso di innovazione strutturato. Tool, tecnologie e software sono gli strumenti che permettono la creazione di nuovi servizi, modelli di business, communities allargate e fortemente interconnesse. Prodotti e servizi che raggiungono fasce di clienti fin qui impensabili e la creazione di relazioni e di flussi di fornitura che prima credevamo impossibili da realizzare. Le proiezioni e i consuntivi del comparto che arrivano annualmente dall’ERA considerano l’Italia ancora un’anomalia riguardo alle pratiche e alle caratteristiche societarie delle imprese di noleggio. Che ne pensi? I numeri del noleggio che leggiamo sono da prendere per quello che sono, in primis perché comunicati dagli stessi noleggiatori. Diventano significativi se il panel non è numericamente scarso. Il balletto delle variazioni percentuali lascia un po’ il tempo che trova: leggere che un mercato cresce del 3,7% o cala del 4,2% fa sorridere e credo che nessuno stia basando i suoi investimenti futuri su questi report. Poi ci sono ragioni più tecniche: alcuni numeri del noleggio si prestano a facili

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I “PANTOGRAFI” PER TERRENI DIFFICILI

INNOVATIVI E duplicazioni (ad esempio i dati delle flotte), mentre altri, più strettamente reddituali, possono essere inquinati da cosa includono o meno. Se nel ROI operativo inseriamo il valore residuo degli usati, le percentuali cambiano non di poco. Ben vengano quindi le semplici classifiche, che forniscono almeno un quadro di riferimento nei suoi aspetti evolutivi. L’Italia è un’anomalia già di per sé, nei report ERA questo balza all’occhio perché si fanno comparazioni a livello continentale. Ad esempio, siamo a un livello di penetrazione del noleggio tra i più bassi d’Europa. Tu vedi queste anomalie come un difetto strutturale o come una caratteristica distintiva che può portare qualche induzione innovativa? Proprio una bella domanda. Le anomalie, direi le patologie, del mercato italiano sono note, è una delle ragioni che ha tenuto lontani i grandi player del noleggio per molto tempo. E’ un mercato selvaggio, con regole che cambiano in corsa e continui incentivi all’acquisto. L’Italia è un Paese di cattivi pagatori e questo risulta incomprensibile nei mercati dove la correttezza è alla base degli scambi commerciali e degli investimenti. La figura del noleggiatore nemmeno esiste per il Codice civile, le conseguenze sono facilmente immaginabili sul piano della rappresentatività e delle tutele. Il noleggio italiano è figlio illegittimo della distribuzione (industria ed edilizia) o del mondo finanziario (automotive e IT). Se fai

noleggio per vendere qualche macchina in più o per creare delle dilazioni di pagamento stai facendo un altro mestiere. Quando racconto all’estero il noleggio con riscatto si fanno sempre delle grasse risate. Sono cordoni ombelicali da recidere. L’aspetto positivo del nostro Paese è che magari arriviamo in extremis, ma quando arriviamo portiamo in dote una creatività sempre sorprendente. Come vedi, alla luce della realtà odierna, il futuro prossimo del noleggio italiano nel panorama europeo? La vocazione del noleggio è di essere un ingranaggio virtuoso nella catena di valore in qualsiasi settore, prima o poi ce la faremo. Vedo il noleggio italiano anche in questo settore proiettato verso l’innovazione, sganciato dall’emulazione al ribasso e dalla marcatura a uomo. Alcuni imprenditori si riconosceranno in queste parole, perché con loro stiamo sviluppando progetti assolutamente innovativi. Non occorre essere di grandi dimensioni per trarre il meglio dalle possibilità di cambiamento che la pandemia ci ha offerto. Certo, il valore andrebbe comunicato come sistema e non come bollettino parrocchiale. Mi spiace notare che si preferisce ancora il pettegolezzo al rimboccarsi le maniche e agire insieme. Il giorno in cui smetteremo di considerare il concorrente come un nemico e cominceremo a collaborare con lui per costruire un mercato più grande sarà l’inizio di una nuova era.

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Cover Story IDROGRU

Un’onda che cresce

Per lo specialista delle gru su camion, la new wave è quella della tecnologia e degli investimenti in nuovi spazi e nell’incremento di personale avanzato. La crescita straordinaria degli ordini e dei progetti speciali, per il titolare Roberto Vezzelli “ha aumentato la percezione di redditività e il gradimento operativo per i nostri modelli”

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ncontrare Roberto Vezzelli è come rispettare un appuntamento, puntuale, con l’ottimismo e l’energia delle idee. Ci troviamo nella sede Idrogru

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di Modena e subito ci accorgiamo che qualcosa è cambiato, dalla nostra ultima visita. All’ingresso allo stabilimento delle notissime gru allestite su camion

ci accoglie una sensazione ariosa e ordinata; gli spazi ci sembrano diversi e la ragione è presto detta, dallo stesso Vezzelli. “Ci siamo allargati e abbiamo

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aumentato l’area di lavoro con altri 1.200 metri quadrati adiacenti al capannone, che abbiamo attrezzato con carriponte, gru a bandiera e altri impianti e macchine utensili e dove è stata ricavata un’area inedita per l’allestimento di prototipi - rivela con evidente soddisfazione il titolare di Idrogru - Abbiamo attrezzato la zona di produzione originaria (di oltre 2.000 metri quadrati, ndr.) con tutto quello che serve per mantenere modi e tempi di produzione ordinati e precisi, adottando un’organizzazione più ‘pulita’, per isole di competenza, nelle postazioni di lavoro. Un modo di concepire il lavoro snello e funzionale che abbiamo previsto anche nella nuova area produttiva destinata alle attività di carpenteria, con la disponibilità comoda e immediata di tutti i componenti che servono all’allestimento, all’assemblaggio e al completamento delle varie parti della macchina, nelle diverse zone specifiche dove si realizza il braccio della gru, oppure dove ci si occupa del telaio, della ralla, dell’allineamento degli elementi del braccio e così via”. L’area appena acquisita dallo stabilimento Idrogru è già attrezzata con carriponte, gru a bandiera e altri impianti e macchine utensili e al proprio interno è stata ricavata un’area inedita per l’allestimento di prototipi. “Il momento che stiamo vivendo è quello di una vera spinta in avanti, - conferma Vezzelli - Per seguire

il nuovo momento intenso della produzione, abbiamo inserito nell’organico altre sei persone, tra cui un system integrator dedicato all’implementazione dei software sulle gru, un aspetto sul quale stiamo investendo da tempo nell’ottica di un’Industria 4.0 che sia realmente funzionale e al servizio dell’operatore”. Con un costruttore come Volvo Trucks, in particolare, gli allestimenti studiati dal costruttore modenese sono realizzati nell’ottica di ottenere informazioni sullo stato della gru direttamente sul cruscotto in cabina e di potenziare le capacità del radiocomando come strumento operativo nella movimentazione del carro. Con il beneficio della trasmissione dati CANBus, lo scambio delle informazioni potrà realizzarsi dalla gru al veicolo e vicever-

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sa. In quest’ottica, l’elettronica dell’autocarro sarà sempre più integrata con il software della gru. Per questo, oltre a una figura amministrativa, a un operaio specializzato in carpenteria e a un addetto al montaggio, tra i nuovi ingressi nell’organico Idrogru è stato reclutato un tecnico meccatronico in fase avanzata di formazione. Mentre camminiamo negli spazi in piena attività dello stabilimento con la guida di Roberto Vezzelli, ci accorgiamo del lavoro febbrile che coinvolge ogni reparto. “Il nostro impegno potenziale, in base alle forniture che ci sarebbero richieste in questo momento, porterebbero la nostra produzione a un numero di oltre 20 gru all’anno - considera il titolare di Idrogru - Se pensiamo che fino

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Cover Story

al 2017, si arrivava a malapena a produrne sei, possiamo ben capire la differenza e l’impegno supplementare che ci viene richiesto. Purtroppo la situazione attuale riguardo a forniture di materiale e componenti vari, ci sta creando alcune difficoltà nella programmazione delle consegne, ma il fenomeno credo comunque sia momentaneo. Quello che mi preme sottolineare, oggi, è il fatto che la gru su camion ha conquistato, sul mercato odierno, una nuova autorevolezza. Non ci sono dubbi sull’evidenza che molte categorie di operatori e di imprese scelgono sempre di più le gru truck mounted, dai noleggiatori di servizio (categoria per noi preminente) alle aziende di costruzioni e di prefabbricazione, fino agli allestitori di impiantistica. Inoltre, con i contributi dell’Industria 4.0 e il credito di imposta al 50%, ha ripreso per noi grande importanza il mercato interno, con i clienti italiani che ormai coprono una quota del 70% del nostro fatturato attuale. Siamo sicuri che dopo le evidenti difficoltà dell’export legate alle conseguenze globali dell’ultimo periodo, anche il mercato internazionale ed europeo gonfierà di nuovo le vele”.

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Tre grandi traguardi (in attesa della rivelazione al GIS 2021) In attesa di scoprire la grande novità che Idrogru ha annunciato per un’anteprima assoluta al prossimo GIS 2021 - il costruttore emiliano esporrà nell’area esterna di Piacenza Expo, negli spazi dello stand I46/L33-I44 ricordiamo i due highlights tecnici più notevoli degli ultimi tempi. Partiamo dal Jib idraulico JT10.14 con due sfili idraulici, accessorio complementare da poter abbinare a tutti i modelli Idrogru. Proseguiamo poi con il modello KT160.50 HE concepito per la flotta siciliana di Levantino Group. Dotato di un braccio particolarmente lungo e rigido (50 m, più jib da 18), con cinque sfili idraulici per una capacità di tiro eccezionale, il dinamismo della gru è basato sull’implementazione di cilindri idraulici indipendenti e sulla resistenza estrema dei pattini di scorrimento in bronzo (uno dei marchi di fabbrica tradizionali di Idrogru). Il secondo risultato mirabile è quello della grande KT300.26S progettata per F.lli Sandri, impresa specializzata nel noleggio di gru e autogrù. Si tratta dell’attuale top di gamma per Idrogru, con una portata massima di 300 ton, robusto braccio a 4 elementi studiato per poter sollevare e sfilare 160 ton. La gru è implementata con due pompe a pistoni da 130 litri, a portata variabile, e da una pompa da 50 litri a portata fissa. L’allestimento è su autocarro Mercedes AROCS 4163K a cinque assi e questa truck crane rivoluzionaria è dotata anche di un’elettropompa alimentata da un pacco batterie al litio, per un uso continuo della macchina per 5-6 ore.

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Gru e Autogrù JEKKO

Portabandiera Green L’SPX1280, ORA CON BATTERIE AGLI IONI DI LITIO, CORROBORA IL PROPRIO VALORE DI CAPACITÀ E DINAMICA NEL RUOLO RINNOVATO DI AVANGUARDIA PROPULSIVA NEL SEGNO DELLA TRANSIZIONE ELETTRICA PER IL PROSSIMO FUTURO DELLA GAMMA DI COLLE UMBERTO (TV)

L’

orizzonte green di Jekko avvolge un autentico campione di gamma. Si tratta della minigrù SPX1280, presentata al mercato poco più di un anno e mezzo fa e da oggi disponibile anche con motore elettrico alimentato da batterie al litio. Modello dall’importante capacità di

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sollevamento fino a 8 t - per un’altezza di lavoro a 26,6 m (con jib idraulico installato) - quelle della minigrù SPX1280 risultano come le prestazioni più elevate nella propria tipologia e categoria operativa considerando le dimensioni della macchina, il peso e l’area di stabilizzazione.

La SPX1280 si distingue per numerose soluzioni tecniche innovative che ne hanno fatto in poco tempo una delle macchine più apprezzate nella gamma Jekko. La minigrù può contare innanzitutto su un sistema di stabilizzazione sofisticato e all’avanguardia. Gli stabilizzatori, controllati direttamente tramite radiocomando, presentano estensione telescopica idraulica e rotazione idraulica compresa tra 0° e 45°, per innumerevoli configurazioni operative. A seconda dell’angolo di apertura e dell’estensione degli stabilizzatori, il software è in grado di determinare in tempo reale la capacità massima di sollevamento in un determinato punto, con 7 diagrammi di carico per ciascuna configurazione del braccio. Grazie al distributore elettroidraulico digitale Danfoss, inoltre, la macchina in maniera intelligente e autonoma regola la pressione e la portata dell’olio a seconda del movimento, del carico e della velocità richiesta. I movimenti sono più fluidi e precisi, dando una sensazione di maggior feeling e controllo all’operatore, ed è possibile lavorare con tre funzioni in contemporanea. La SPX1280 è equipaggiata con un jib idraulico da 1,5 t, caratterizzato da dimensioni contenute e design pulito grazie ai cilindri interni e in grado di lavorare con un angolo negativo fino a -10°, e con un runner jib da 3,5 t in grado di


raggiungere gli angoli più difficili (entrambi con attacco plug & play). Una macchina precisa e potente, con il controllo totalmente nelle mani dell’operatore grazie al nuovo radiocomando user-friendly, con software sviluppato internamente da Jekko, che consente di configurare macchina e accessori.

Potere al litio

La minigrù delle nuove possibilità “Questa macchina è davvero un foglio bianco per l’operatore che ha davanti a sé infinite possibilità di configurazione da sfruttare con grande semplicità, anche grazie a un’interfaccia utente completamente rivoluzionata”, dichiarava Mauro Tonon, Export Sales Manager di Jekko, alla fine del 2019, nel periodo di lancio sul mercato della sorprendente minigrù SPX1280. In effetti, la tecnologia deputata alla gestione operativa della nuova SPX1280 cambia completamente passo, in un mix che comprende il sistema di stabilizzazione, la sensoristica, il software e una nuova interfaccia utente. Al cuore di tutto, il nuovo sistema di stabilizzazione che consente alla macchina di adattarsi a tutti gli ambienti di lavoro e il consolidato jib idraulico a tre sfili che può essere messo a riposo sia sotto che a lato del braccio principale. Il sistema di stabilizzazione della SPX1280, soprattutto, tiene conto di numerosi fattori per determinare le condizioni operative possibili. A seconda dell’angolo di apertura e dell’estensione degli stabilizzatori, oltre all’eventuale impiego della zavorra, il software è in grado di determinare in tempo reale la capacità massima di sollevamento in un determinato punto. In passato, questa prerogativa dinamica era estremamente limitata, dal momento che non era possibile considerare estensioni parziali degli stabilizzatori e nemmeno angolature intermedie tra 0 e 45°. In questo caso, invece, anche i livelli di stabilizzazione si incrementano, passando da quattro a sette, insieme alla rappresentazione a livello di interfaccia, ora più semplice e intuitiva.

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Ad alimentare il motore trifase da 20 kW, un pacco batterie a litio da 96 V con capacità 400 Ah progettato su specifiche Jekko. A bordo macchina è installato un triplo caricabatterie, per caricare in monofase (230 V) o in trifase (400 V), con possibilità di utilizzare la macchina anche mentre è sotto carica. Tutti i parametri di funzionamento ed eventuali errori legati alla batteria sono facilmente visualizzabili direttamente sul display del radiocomando.

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Gru e Autogrù

Grazie al motore elettrico, la nuova versione della SPX1280 può lavorare anche in ambienti chiusi o in contesti delicati senza alcun tipo di emissione. Le batterie a litio consentono prestazioni inalterate e costanti anche in caso di uso intenso per tutta la durata della carica e rispetto alla batteria a piombo acido hanno vita utile più lunga. In confronto alla versione con motore diesel, inoltre, la versione con motore elettrico alimentato con batterie a litio richiede minori costi di manutenzione. “Jekko crede da sempre nel concetto di mini gru elettrica alimentata a batteria, efficiente ed ecologica – commenta Alberto Franceschini, direttore commerciale di Jekko – La frontiera tecnologica ora si sta spostando verso le batterie a litio, più performanti e con un ottimo rapporto fra costi e benefici, Jekko sta investendo molto in questa nuova soluzione e l’eccellente risposta del mercato sta premiando i nostri sforzi. La versione diesel della SPX1280 è stato sin da subito un vero successo, poter offrire adesso anche l’alternativa con alimentazione a litio ci sta aprendo ancora più opportunità, perché intercetta una parte sempre crescente di clienti attenti non solo alle performance della macchina, ma anche al tema della sostenibilità ambientale”.

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a scommessa si rafforza nelle intenzioni e nell’impeto. Zoomlion Europe oggi può contare su un nuovo avamposto per procedere a passo deciso verso i clienti del Vecchio continente, dopo oltre 12 anni di presenza in Italia - dall’anno 2008 che segnò l’acquisizione di Cifa da parte del colosso cinese, segnando la prima fase di integrazione tra il gruppo globale e la società di Senago (Mi) nel settore delle macchine per la distribuzione del calcestruzzo. Dalla modernizzazione di impianti e stabilimenti Cifa nel corso del tempo (con

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Petre Babiceanu, General Manager di Zoomlion Europe

l’insediamento ufficiale, nel 2018, sempre a Senago, del quartier generale che guida l’hub Zoomlion Europe), oggi il capitolo decisivo è quello scritto dalla fondazione della nuova fabbrica di Solferino (Mn), inaugurata da poche settimane nella sua funzione di vero e proprio polo produttivo di Zoomlion Europe per gru a torre, autogrù all terrain (a tre e quattro assi) e fuoristrada, oltre all’assemblaggio e al controllo finale delle serie di piattaforme aeree semoventi e carrelli elevatori. Sarà questa la schiera di prodotti che occuperà le attività del nuovo stabilimento, partito da un finanziamento di cinque

Davide Cipolla, CEO di Zoomlion Europe

milioni di euro – erogato da Cassa Depositi e Prestiti e garantito in tempi brevi da Sace tramite Garanzia Italia – e concretizzato finalmente nell’attuale, poderosa struttura di 10.000 metri quadrati (all’interno di un’area che ne comprende 20.000, complessivamente, tra stabilimento e aree esterne) con reparti destinati alla costruzione, all’assemblaggio e al testing sulle macchine Zoomlion di ultima generazione. I lavori di realizzazione dello stabilimento erano partiti tra la fine del 2019 e l’inizio 2020 e oggi sono conclusi praticamente in ogni dettaglio – con postazioni di lavoro a isola allestite, gru a ponte e a bandiera già installate, uffici pronti a ospitare gli impiegati amministrativi. La forza lavoro da reclutare sarà nell’ordine dei 90 addetti, la maggior parte destinata naturalmente ai reparti di produzione. Lo stabilimento ha tutti i crismi dell’avanguardia nel segno della più alta dedica alla qualità e alla sicurezza dell’ambiente di lavoro. La struttura è completamente cablata per consentire la connessione dei più avanzati macchinari a tecnologia 4.0 e gli ambienti sono organizzati secondo la logica della lean production. I sistemi di sicurezza – come l’impianto di sensori per le fughe di gas che permette di localizzarne e bloccarne in automatico la dispersione – rispettano i più elevati sa-

Non solo gru, in fabbrica anche PLE e carrelli Uno sguardo alla gamma attuale Zoomlion per il lavoro in quota (piattaforme aeree) e il material handling in ambito logistico e di magazzino (carrelli elevatori) rivela la serie di PLE Zoomlion disponibili nelle tipologie semoventi a pantografo, a braccio telescopico e a braccio articolato. La gamma di carrelli elevatori, poi, copre tutte le tipologie di macchine per la movimentazione, tra cui vanno menzionati soprattutto i carrelli frontali elettrici a tre e a quattro ruote e gli stoccatori, macchine concepite per rispettare le più stringenti necessità di efficienza e compattezza all’interno di warehouse e supply chain, ideali per lavorare in ambienti chiusi. A queste serie, si aggiungono poi i carrelli elevatori frontali endotermici, robusti e adatti alle esigenze di sollevamento e movimentazione nelle aree esterne e nei piazzali di fabbrica.

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fety standard. La riduzione dell’impatto ambientale ha costituito, in parallelo, un aspetto centrale nella realizzazione della fabbrica. L’impianto di pannelli solari sul tetto dell’edificio alimenta le attività produttive e l’illuminazione a led dell’intera sede produttiva. Il nuovo General Manager di Zoomlion Europe (dallo scorso 19 aprile) è Petre Babiceanu, che assomma alla carica di guida delle attività complessive della filiale le deleghe di responsabile per lo sviluppo e il coordinamento del business di gru a torre, gru mobili, carrelli elevatori e piattaforme aeree. Babiceanu arriva dai 20 anni di esperienza direttiva in Terra Holding, prima con il ruolo Country Manager con l’obiettivo di avviare le attività del gruppo in Romania, poi come South-East Regional Director e infine come Group General Manager Lifting Machinery, dirigendo lo sviluppo e la distribuzione di vari brand in ambito construction e avviando una nuova divisione dedicata al sollevamento. L’arrivo di Babiceanu si in-

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Gru e Autogrù

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serisce nel quadro di sviluppo rinnovato per Zoomlion Europe che dal 2018 ha il ruolo di hub europeo per la produzione e distribuzione delle linee di prodotto del marchio cinese. “La strategia del gruppo Zoomlion è quella di conseguire una presenza importante in un mercato di grandi potenzialità per i settori del sollevamento e della logistica come quello europeo ha dichiarato Davide Cipolla, CEO di Cifa e di Zoomlion Europe - Grazie a macchine affidabili e in grado di offrire ottime prestazioni, dopo una prima fase di strutturazione dell’offerta e di sviluppo del prodotto, ci siamo dedicati all’organizzazione della nuova sede produttiva, nominando un General Manager concreto e allo stesso tempo lungimirante”.Le prime parole di Petre Babiceanu definiscono l’orgoglio “per l’incarico che mi è stato affidato e lo stimolo di poter lavorare a fianco di un team giovane e dinamico con l’obiettivo di espandere la diffusione della gamma Zoomlion sempre di più nel mercato europeo. Conosciamo le esigenze dei clienti europei e prevediamo il completamento del portafoglio di prodotti e servizi post- vendita anche con soluzioni di finanziamento su misura offerte dalla società finanziaria del gruppo Zoomlion Capital”.

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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Gru e Autogrù MANITOWOC

Anteprima de luxe DUE ESORDI STRAORDINARI AL GIS 2021 PER LA GAMMA GROVE. IN CAMPO PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA LA GMK3060L-1 E AL DEBUTTO MONDIALE LA NUOVA GMK4100L-2

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rrivano in campo al GIS 2021 i gioielli di famiglia Manitowoc. A poco più di due mesi dalle attesissime Giornate Italiane del Sollevamento che si svolgeranno nel polo fieristico di Piacenza dal 7 al 9 ottobre, la filiale italiana del marchio americano - che occuperà lo stand F8-H5, nell’area esterna - annuncia le novità che illumineranno il fronte di gamma delle autogrù. I visitatori

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potranno ammirare la Grove GMK3060L-1 della capacità di 60 t (in esordio ufficiale sul mercato italiano) - dotata della nuova cabina dal comfort superiore, perfezionata a partire dal prototipo cab2020, e del potente braccio telescopico Megaform a sette sezioni (per 48 m di lunghezza complessiva) - e un’altra all terrain a quattro assi d’eccezione, la GMK4100L-2, addirittura in debutto mondiale proprio al GIS 2021, con una ca-

pacità di 100 t, dotata di motore Euromot 5/Tier 4 final e di un braccio principale da 60 m. Parlando della nuova cabina di guida, va rimarcata l’attinenza ai più recenti requisiti di crash test in Europa, con il plus dell’omologazione ECE R29-3. Lo spazio all’interno dell’abitacolo è stato aumentato, a dimensioni complessive invariate della stessa gru multistrada (dimensioni sempre estremamente compatte).

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Finalmente dal vivo Le parole di Enrico Angiolini, direttore vendite di Manitowoc Crane Group Italy, decretano per la filiale nazionale del gruppo d’oltreoceano “il GIS come opportunità unica per presentare e promuovere sul mercato italiano le nostre innovazioni. Questa sarà la prima fiera internazionale a cui Manitowoc Italia partecipa, proprio dall’ultima edizione dello stesso GIS del 2019 e non vediamo l’ora di presentare ai nostri visitatori le nuove gru tuttoterreno Grove potenti, compatte e di sicuro interesse per un’ampia platea di operatori”. Angiolini sottolinea l’importanza “di un incontro con il pubblico finalmente in presenza, con la possibilità di parlare e confrontarci a vicenda sulla nostra attività, sulle aspettative e i piani per il futuro. L’intero team di Manitowoc Crane Group Italy Italy è entusiasta di poter accogliere clienti e partner nel proprio stand, adottando naturalmente tutte le misure necessarie e attuali in materia di salute e sicurezza, a garanzia di un sereno svolgimento della manifestazione”.

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Gru e Autogrù Manitowoc presenterà in fiera a Piacenza anche la gru fuoristrada Grove GRT655L, prodotta nello stabilimento di Niella Tanaro. Dotata di un robusto braccio a cinque sezioni da 43 m, la gru offre una capacità di sbraccio comparabile alle gru nella classe delle 60 t. Una cabina inclinabile idraulicamente, il sistema di controllo

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Manitowoc CCS, con modalità ECO e diagrammi di carico ai vertici della categoria fanno di questa gru una soluzione vincente in cantiere. Le dimensioni compatte e l’ingombro del GRT655L assicurano che la gru possa accedere anche ai contesti di lavoro più angusti, anche quando gli stabilizzatori sono completamente estesi.

Al GIS 2021 inoltre Manitowoc riserverà gli ultimi aggiornamenti del CraneSTAR Diag, lo strumento di diagnostica remota dell’azienda per gru a torre e mobili. Lo stand Manitowoc includerà uno spazio opportuno dedicato proprio alle dimostrazioni di questo strumento, disponibile in prova per tutti i visitatori della fiera.

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By Night Venerdì 8 Ottobre 2021 Notte Bianca al GIS di Piacenza! Buffet Tematici e Intrattenimenti Musicali con spettacolo finale a sorpresa

CERIMONIA D’APERTURA ORE 18:30 CON PREMIAZIONE DEGLI Per sponsorizzare o partecipare alla serata contattare:

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Gru e Autogrù TADANO

Quattro assi per un full… terrain NON SARÀ UNA DEFINIZIONE CORRETTA SECONDO LA LINGUA INGLESE, MA IL GIOCO DI PAROLE VALE PER DESCRIVERE L’AFFIDABILITÀ DI UN MODELLO DA 70 TONNELLATE ADATTABILE A OGNI CANTIERE. I VALORI IN GIOCO, DAL COMANDO ELETTRONICO AML-F AL DISPOSITIVO LIFT-ADJUSTER

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na versatilità che non ci si aspetta, declinata in due versioni denominate AC 4.070-1 e AC 4.070L-1. La nuova rivelazione di Tadano nella gamma all terrain si

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estrinseca in una moderna gru multistrada a quattro assi, dalla capacità di sollevamento di 70 t, declinata in due lunghezze disponibili per il braccio. Con una lunghezza di 52,1 m, il braccio base a sei

sezioni supera, nella propria categoria, gli standard delle gru a quattro assi presenti attualmente sul mercato, permettendo - a sfilo completo - una capacità di sollevamento fino a 5,8 tonnellate. La seconda

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ZF TraXon, trasmissione d’alto profilo La gru AC 4.070(L)-1 ha adottato un concetto basato su due motori, affidabile ed economico, che integra la più recente tecnologia di controllo delle emissioni di scarico secondo lo standard UE Stage V. Inoltre, con la trasmissione ZF TraXon, dotata tra l’altro della funzione di assistenza alla partenza in salita, questo modello di autogrù è estremamente manovrabile e può raggiungere anche i cantieri dall’accessibilità più difficoltosa.

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Gru e Autogrù opzione è quella di un braccio base più corto, da 44 m. Gli utilizzatori della nuova gru AC 4.070(L)-1 beneficeranno inoltre dei vantaggio offerti dall’ultima cabina - realizzata negli stabilimenti di Lauf, in Germania - e del sistema di comando AML-F, integrato anche nell’abitacolo della torretta. La prolunga del braccio base (HAV), da 9 a 16 m, e la regolazione in continuo manuale o idraulica, consentono alla gru di essere utilizzata in un range di inclinazione da 0 a 40° per superare anche gli ostacoli fisici più ostici durante gli interventi in cantiere. La maggiore capacità di sollevamento complessiva varia continuamente, adattandosi puntualmente al raggio di lavoro prescelto durante levassi di tiro.

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Un ulteriore runner da 1,8 m può essere fissato sul braccio, sul lato opposto del doppio falcone ripiegabile. Tornando alla dotazione del comando gru AML-F, ne va sottolineatala precisione e l’intuitività. Questo modulo di gestione riduce i tempi di allestimento e assicura un alto grado di flessibilità nella scelta di posizionamento della gru stessa, grazie anche alla facoltà di stabilizzazione asimmetrica. La selezione automatica della capacità di sollevamento facilita notevolmente il lavoro per tutti gli operatori. La gru imposta autonomamente la sequenza ottimale di sfilo per ogni raggio di lavoro e il dispositivo Tadano Lift-Adjuster offre un’ulteriore pratica funzione utilizzabile durante le operazioni di sollevamento, ri-

ducendo in modo affidabile l’oscillazione del carico durante la salita e la discesa. Il peso della gru AC 4.070(L)-1 può essere configurato con molta precisione, per ottenere un’ampia varietà di carichi assiali, grazie alla possibilità di suddividere flessibilmente il contrappeso. Senza HAV e con un contrappeso da 4,4 t, la gru rientra nel limite del carico assiale di 10 t, sempre più richiesto. Con un carico assiale di 12 t sono consentiti spostamenti su strada con un contrappeso fino a 12,2 t. La gamma dei possibili carichi assiali si estende fino a 16,5 t, per rispettare le normative di trasporto più stringenti in paesi europei ec extra Ue (come nel Regno Unito) e consentire l’utilizzo più esteso e proficuo della gru stessa.

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Gru e Autogrù HITEX / XCMG

La Grande Gru che viene da Oriente HA CONQUISTATO UN’ECCELLENZA DEL NOLEGGIO COME VERNAZZA, IL MARCHIO PIÙ AUTOREVOLE DELLA CINA CONSTRUCTION. L’AZIENDA DI PONTENURE (PC), CON PAOLO FILLINI ALLA GUIDA DELLA DIVISIONE SOLLEVAMENTO, LANCIA LA SFIDA ALLA QUALITÀ CON I MODELLI MULTISTRADA E LA NOVITÀ DELL’UNICO REACHSTACKER PORTUALE ELETTRICO AL MONDO

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l tempo decreterà l’autorevolezza di una storia ventennale proprio nel 2022. Ma il ritrovato impeto giovanile della Hitex di Pontenure (Pc) lo porta oggi un vento forte che proviene dalla Cina, con il nome e il prestigio di XCMG. Dalla fine del 2019, la società guidata da Giorgio Bassanetti e Rosario Stabile è distributore ufficiale per l’Italia dell’immensa gamma di prodotti di un marchio che definire globale è ancora ri-

La multistrada XCA100, la prima autogrù XCMG venduta da Hitex in Italia alla flotta Vernazza Autogru

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Giorgio Bassanetti, amministratore di Hitex

duttivo. Ogni tipologia e dimensione di macchine operatrici è contemplata nella disponibilità XCMG, dagli escavatori alle gru, dai dumper alle pale gommate, per culminare con i moduli da fondazione e per distribuzione e posa del calcestruzzo. Un universo infinito e potente che trova un’eccellenza nel settore del sollevamento, con autogrù e piattaforme aeree semoventi (articolate e a pantografo) finalmente a disposizione degli operatori di casa nostra. Un nuovo mondo, quello creato dalla sinergia tra Hitex e XCMG, che abbiamo imparato a conoscere nelle sue linee generali e nelle prospettive promettenti grazie all’incontro - nella sede della società piacentina, lungo la direttrice via Emilia Ovest - con Paolo Fillini, direttore commerciale della Divisione Gru di Hitex e figura di riferimento annosa nel mondo del sollevamento portuale e Da sinistra, Paolo Fillini, direttore commerciale della Divisione Gru Hitex, un ingegnere d’assistenza con il Business Manager European Department di XCMG, Langxia Li XCMG e Rosario Stabile, direttore commerciale Hitex

La tradizione in sodalizio con un colosso globale Hitex dal 2002 è una delle realtà storiche per la distribuzione di macchine movimento terra in Italia. L’accordo di partnership commerciale con XCMG - colosso cinese nelle macchine da costruzione e per il settore minerario fondato nel 1943 - risale al novembre del 2019. La sinergia attuale comprende la linea dei dumper articolati (nel modello di punta XDA40), delle autogrù (nei tre modelli citati da 60, 100 e 130 tonnellate nella foto), delle pale gommate (serie XC), dei sollevatori telescopici e delle piattaforme aeree semoventi (due modelli a pantografo e un modello articolato). Con oltre 70 anni di esperienza, XCMG possiede una vastissima gamma di prodotti e si colloca tra le prime 10 realtà globali nella classifica dell’heavy equipment construction.

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Gru e Autogrù

L’XCS4531E, l’unico reachstacker elettrico al mondo, prodotto da XCMG

terminalistico. “Abbiamo venduto qualche mese fa la nostra prima gru XCMG a un protagonista europeo del noleggio di autogrù come Vernazza - annuncia Fillini con soddisfazione pacata ma consapevole - Si tratta di un modello XCA100 da 100 ton di capacità, un prodotto di riferimento nella gamma attuale che XCMG ha destinato all’Europa, con tre macchine da 60, 100 e 130 ton (denominate rispettivamente con le sigle XCA60, XCA100 e XCA130). Con l’omologazione CE e questa prima vendita che senz’altro farà da apripista per il mercato italiano, sono convinto che la qualità di queste autogrù all terrain farà breccia nel cuore dei noleggiatori di casa nostra”. Paolo Fillini ha l’entusiasmo di chi trova con-

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ferma alle proprie intuizioni nell’esperienza con i più grandi costruttori di gru al mondo. “Ho conosciuto, lungo la mia storia professionale, i migliori marchi internazionali - ci conferma il manager Hitex - Certamente, le possibilità offerte da un costruttore straordinario come XCMG sono esaltanti anche per un veterano come me. Qualità e innovazione fanno parte del DNA di questo gruppo da sempre. Basti pensare a una tipologia di macchina che costituirà la prossima scommessa per Hitex: il reachstacker full electric XCS45-EV, in grado di movimentare container da 45 t in completa sicurezza e produttività, con la propulsione affidata a un powerpack-batterie da 235 kWh che libera l’operatore da

ogni manutenzione, grazie a un sistema intelligente di gestione dell’alimentazione e a una tecnologia all’avanguardia di riciclo dell’energia. Si tratta di un modello unico al mondo, adattabile a stazioni di ricarica fisse e mobili a 220 V e 380 V, dall’operatività completamente eco-sostenibile in ossequio alle nuove normative stringenti sulle emissioni che stanno coinvolgendo i porti italiani. Parliamo di un reachstacker che garantisce un lavoro di otto ore consecutive dopo solo due ore di ricarica. Senza contare il vantaggio di un’eccezionale dinamica di sollevamento verticale”. Mentre parliamo con Paolo Fillini, entrano nella sala riunioni del quartier generale Hitex il Business Manager Eu-

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ropean Department di XCMG, Langxia Li, in visita alla sede italiana del gruppo, con Giorgio Bassanetti e Rosario Stabile. Dopo le presentazioni di rito, Li sottolinea “il rapporto amichevole e di fiducia che si è instaurato con Giorgio, fin dal nostro primo incontro. Abbiamo percepito da subito l’entusiasmo e la passione che tutto lo staff Hitex ha profuso in questa nuova avventura e abbiamo trovato, a supporto della nostra gamma, una preziosa esperienza, unita alla grande competenza tecnica”. “L’offerta di XCMG è quella di un prodotto d’eccellenza indiscutibile che fa piazza pulita di ogni dubbio e luogo comune sulla qualità cinese delle macchine da cantiere - asserisce Rosario Stabile - Noi di Hitex finalmente abbiamo trovato un partner affidabile

Paolo Fillini

Le PLE semoventi XCMG, scissor e articolate, in distribuzione da Hitex distribuzione

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Gru e Autogrù e completo, sotto il profilo della disponibilità di modelli per il nostro mercato domestico, nelle varie serie dedicate al sollevamento e al movimento terra. A partire dai dumper, che rappresentano oggi il nostro core business. Contiamo di conquistare uno spazio di mercato interessante tra i noleggiatori, con le au-

togrù multistrada e certamente il settore portuale è un obiettivo appetibile, grazie alla tecnologia avanzata dei reachstacker XCMG. Anche in questo caso, l’omologazione CE è la chiave di volta per un successo che potrà essere decretato da molti terminalisti attenti all’innovazione più autentica”. Il sorriso del patron

Giorgio Bassanetti conferma la bontà di un sodalizio che è pronto a dare i suoi frutti, dopo il periodo interlocutorio della pandemia che ha rallentato ogni cosa. Adesso il binomio Hitex-XCMG è pronto a salpare tra i venti favorevoli di un mercato che ha fame di ripresa e di solide novità.

Il dumper XD40, paladino XCMG del settore construction in Italia

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Certificazione e testing delle batterie al litio Con una camera anecoica di ultima generazione per test di compatibilità elettromagnetica, tre laboratori di prova e 2 in campo aperto, ECM diventa il punto di riferimento internazionale per le attività di certificazione e testing Ente Certificazione Macchine, Organismo Notificato n.1282 e Laboratorio di Prova accreditato n.1515L con sede a Valsamoggia (BO) e 13 sedi extra-UE, amplia i propri settori di competenza. Forte della propria esperienza trentennale nella certificazione di prodotti, macchinari e attrezzature di lavoro (tra cui gru, carrelli elevatori, macchine agricole e movimento terra, piattaforme aeree, ecc.), si specializza nelle attività di certificazione e testing delle batterie al litio. La tecnologia al litio rappresenta una vera e propria innovazione nel campo dell’energia. Ma accanto ai vantaggi bisogna prestare grande attenzione ai rischi che derivano dall’impiego di batterie non conformi. Le batterie al litio devono essere prodotte, vendute e impiegate nel rispetto di specifici requisiti di sicurezza, previsti dalle normative applicabili. A seconda della destinazione d’uso, si attuano standard diversi che prevedono il superamento di un iter di prova di diversa natura. I test necessari per verificare la sicurezza della batteria includono: - verifiche sul ciclo di vita (durata) della batteria, - prove di trasporto in accordo ai requisiti UN 38.3, - test di prestazione, che variano a seconda del campo di applicazione e prevedono prove di urto e caduta, di sovraccarica, corto circuito, surriscaldamento, vibrazione, EMC, ecc. ECM è in grado di assistere i produttori di batterie e di dispositivi/attrezzature che montano batterie al litio, affinché siano immessi sul mercato e messi in attività soltanto prodotti sicuri e di qualità. I nostri tecnici specializzati vanno a verificare a 360 gradi tutti gli aspetti applicabili legati alla sicurezza, sulla base della specificità del singolo caso. ECM non solo testa e certifica, ma contribuisce anche allo sviluppo e all’armonizzazione internazionale degli standard in materia di prestazioni e di sicurezza nel settore. Presso i laboratori ECM si eseguono test su batterie, moduli e celle, per una vasta gamma di applicazioni: automotive, e-bike e veicoli elettrici, impianti fotovoltaici, carrelli elevatori, gruppi di continuità, settore navale, dispositivi medici. La divisione ECM Academy - Ente di Formazione autorizzato n.6737, ha inoltre messo a punto corsi dedicati ai manutentori e trasportatori di mezzi dotati da batterie al litio, per l’acquisizione di competenze specifiche.

ENTE CERTIFICAZIONE MACCHINE SRL Organismo Notificato - Laboratorio di Prova accreditato n°1515L Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazionen°1282 Industriale e Portuale www.entecerma.it – info@entecerma.it Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

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Gru e Autogrù VERDELLI INTERNATIONAL

Lasciapassare per il Mondo DALLA LUNGA TRADIZIONE DELLA STORICA SOCIETÀ FONDATA DAL CAPOSTIPITE SILVIO, È NATA L’ATTUALE SOCIETÀ DAL RESPIRO GLOBALE, GUIDATA DALLA FIGLIA ROBERTA. NELLE SUE PAROLE, IL SODALIZIO GIÀ DI SUCCESSO CON SANY PER LO SBARCO DELLE GRU CINGOLATE IN ITALIA

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e gru sono la parte importante di un’avventura imprenditoriale che a Castelnuovo Rangone (Mo) dura da 60 anni. L’ha avviata con talento coraggioso un veterano del settore come Silvio Verdelli e oggi a portarne il testimone, come amministratrice delegata, è la figlia Roberta che ne ha sviluppato le potenzialità globali con la creazione, circa cinque anni fa della Verdelli International. Insieme alla tradizione del passato, la società odierna rappresenta un bel pezzo di storia nel mondo delle gru cingolate, con un lavoro scrupoloso e sapiente dedicato da sempre all’acquisto, alla revisione e alla rivendita sul mercato nazionale ed europeo di gru cingolate, perforatrici, martelli vibratori e macchine per fondazioni - compresa una divisione di attività per la produzione di attrezzature nuove per demolizione, lavori marittimi, movimento terra e riciclaggio, e un reparto che comprende una flotta di macchine destinate al noleggio. Oggi la realtà di Verdelli è più che mai avviata nel mare senza confini di un mercato internazionale che trova la sua porta d’ingresso principale nel rapporto recente con Sany, costruttore cinese globale di macchine per le costruzioni e il sollevamento, in ogni forma e applicazione, soprattutto nei settori dell’heavy lifting, delle fondazioni speciali e del calcestruzzo. Nell’incontro che Roberta Verdelli ci ha concesso, abbia-

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Roberta Verdelli, amministratrice di Verdelli International

to i contatti con l’estero, che ha svolto un’importante funzione di cambiamento nella nostra attività, fino a rappresentare una fetta importante del nostro fatturato. Con l’avvento della pandemia, il mercato estero ha incontrato una battuta d’arresto, sia a causa della difficoltà di viaggio dei nostri clienti verso l’Italia per vedere e provare le nostre macchine, sia per la

mo percorso le tappe più recenti dell’attività virtuosa di Verdelli International e, in occasione dell’arrivo di una poderosa gru Sany SCE600A nel nostro Paese, poche settimane fa, lo sviluppo attuale e futuro del sodalizio commerciale con il grande produttore orientale. Roberta, la prima domanda che vogliamo farle riguarda lo sviluppo dell’attività di Verdelli International, negli ultimi anni. In che modo sono cambiate le dinamiche di lavoro e le attività principali dell’azienda? La Verdelli International, di cui sono amministratrice, è stata costituita nel 2016 continuando il lavoro del fondatore dell’impresa di famiglia, mio padre Silvio Verdelli, ancora presente in azienda con la sua passione e la sua esperienza. La Verdelli ha alle spalle una lunga storia nell’assistenza meccanica, nella revisione e nella compravendita di gru cingolate a fune usate, alle quali abbiamo affiancato anche il commercio di macchine per la palificazione di piccolo e grande diametro, vibroinfissori, pompe ad alta pressione, dissabbiatori, e attrezzature per diaframmi. Negli ultimi anni abbiamo amplia-

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Gru e Autogrù riduzione dei lavori pubblici nei mercati dove eravamo più presenti. Fortunatamente, oggi viviamo finalmente una ripresa del settore, in Italia, e negli ultimi tempi abbiamo svolto diversi interventi di assistenza, sia direttamente in cantiere, sia nella nostra officina, con servizi di riparazione dedicati anche alle flotte di macchine dei nostri clienti stessi. I nostri clienti appartengono ai settori delle fondazioni speciali, dei lavori marittimi, delle demolizioni, del riciclaggio dei rifiuti, del movimento terra e ad altri comparti di attività industriali. Ognuno di loro ha esigenze particolari e al nostro interno abbiamo figure specializzate in uno o nell’altro segmento applicativo, anche se poi i nostri tecnici posseggono comunque molte competenze trasversali. Che tipo di richieste per macchine e servizi vi arrivano dalla vostra committenza? C’è stata un’evoluzione della domanda, nel corso degli ultimi anni?

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Oltre agli interventi di assistenza sulle macchine dei clienti, abbiamo diverse gru cingolate usate disponibili per il noleggio e per la vendita. Produciamo internamente, inoltre, attrezzature per la demolizione da installare su escavatori, benne polipo o mordenti, meccaniche, idrauliche o elettroidrauliche e diversi pezzi di ricambio, sia per le attrezzature di nostra produzione che per le gru. Diversi nostri clienti, inoltre, ci affidano anche la manutenzione dei loro macchinari. Sono sempre meno le aziende di costruzioni che comprendono grandi officine meccaniche interne e in un’ottica di riduzione dei costi fissi risulta spesso conveniente affidare il servizio officina all’esterno. Al contrario, per noi l’officina rappresenta un valore in continua evoluzione; abbiamo assunto due altri addetti negli ultimi 12 mesi, e a nostra volta ci avvaliamo di diversi collaboratori esterni per lavorazioni particolari, come per la componentistica del motore o per la parte elettrica. Negli ultimi anni è aumentato l’interesse del cliente Verdelli per

nuovi prodotti. Si tratta di un’evoluzione della richiesta che abbiamo seguito puntualmente, cercando sul mercato internazionale macchine affidabili e moderne, che possano comportare un miglioramento sul fronte delle emissioni e del risparmio in manutenzione e consumi, con i vantaggi economici ulteriori ricavabili dalla possibilità di usufruire dei programmi favorevoli avviati dalla Nuova legge Sabatini, dall’Industria 4.0 e dal credito di imposta per le regioni del Sud. Veniamo al rapporto di partnership commerciale avviato con Sany. Quali elementi vi hanno convinto per l’esordio nell’importazione della gamma di gru cinesi? Abbiamo avuto modo di vedere le macchine Sany al lavoro nel corso di una missione commerciale nel Sudest asiatico. Era il 2017 e da allora l’impressione che ne abbiamo ricavato di macchine affidabili, oltre che molto richieste dagli operatori, non è cambiata. Quella prima impressione è stata successivamente corroborata da diversi nostri clienti che lavorano attraverso filiali all’estero. Così, nel 2019 abbiamo iniziato a confrontarci direttamente con Sany e con la sua joint-venture in Europa Sany Palfinger SPV Equipment Co. All’inizio di questanno, abbiamo stipulato un accordo che ci vede importatori ufficiali delle gru cingolate a fune e telescopiche oltre ad assumere il ruolo di officina per la vendita di ricambi e per l’assistenza esclusiva in tutta Italia. Abbiamo trovato in Sany persone che hanno creduto nelle potenzialità del mercato italiano ed europeo, e ci ha impressionato la loro flessibilità d’offerta su un prodotto comunque già abbastanza appetibile per il mercato nostrano. La forza di queste macchine deriva anche dalla scelta di componentistica di facile reperibilità sul nostro territorio, nonostante una produzione per il momento concentrata solo in Cina. Ad esempio, uno sguardo alla componentistica rivela motori Cummins e pompe Rextroth. Le gru Sany sono inoltre agevolabili con il credito d’imposta al 50% già menzionato per l’acquisto


ton), sono già provviste di certificazione CE le gru cingolate con braccio a traliccio SCE600TB (60 ton) e SCE800TB (80 ton), e le autogrù SPC180T (18 ton), SPC250 (25 ton), SPC320 (32 ton), SPC400 (40 ton) e SPC500E (50 ton), queste ultime tutte montate su veicoli Scania.

di beni strumentali nell’ambito dell’Industria 4.0. Ad oggi, la prima macchina da 60 ton che abbiamo venduto di recente, sta lavorando in cantiere per sessioni di applicazione con vibroinfissore. A fine anno, arriverà un’altra gru da 260 ton, venduta a un’impresa di montaggi. Proprio ad agosto, invece, arriveranno due nuove gru, un’altra SCE600A da 60 ton e una SCE1000A da 100 ton. A en-

trambe saranno riservati i palcoscenici espositivi del Geofluid e del GIS di Piacenza, in programma rispettivamente dal 15 al 18 settembre e dal 7 al 9 ottobre di quest’anno. La SCE600A in particolare sarà poi disponibile per il noleggio, e sarà l’occasione per noi di farla conoscere e provare a tutti i clienti italiani. Oltre alle gru cingolate a fune SCE600A, SCE1000A, SCE1350A (135 ton) e SCE2600A (260

Che altre novità sono previste nel prossimo futuro comune Verdelli International-Sany? La Sany sta lavorando per adattare altre gru al mercato italiano. Sono in corso, ad esempio, le procedure per perfezionare e poi ottenere la certificazione CE su gru dalle dimensioni più contenute, come un modello 40 ton utile per compiti di servizio nei lavori di palificazione. E nuovi modelli verranno presto omologati CE e sbarcheranno puntualmente in Italia. Lo staff Verdelli-Sany accoglie l’arrivo della prima gru cingolata in Italia. Silvio Verdelli è il quarto, da sinistra

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Gru Edili POTAIN

Nuova e impossibile DALL’INCREMENTO DI SBRACCIO VERTICALE AL VERTICE DI 56,5 M IN AZIONE IMPENNABILE, IL MODELLO IGO T 99 È UN PRODIGIO DI ALLESTIMENTO IN CANTIERE PER BEN SEI LUNGHEZZE OPERATIVE

A

rriva sul mercato e subito la posta delle performance si alza sul fronte delle capacità e dello sbraccio. Parliamo della nuova gru automontante Potain Igo T 99, con le prestazioni appena menzionate che si elevano rispettivamente a 6 ton e a 48 m. Un modello eccezionale, dunque, che in estensione a 45 m, raggiunge una capacità di 1,5 ton mentre al massimo sviluppo di 48 m, si possono sollevare in punta ancora 1,2 ton. Per l’automontante novità d’eccellenza di Potain, il valore dinamico è quello di un ampio sbraccio in azione verticale, con un’altezza sotto gancio da 38,5 m in orizzontale e un vertice di 56,5 m in assetto impennabile a 30°. Sei le diverse lunghezze di lavoro della Igo T 99 (31,7, 32, 33,8, 40, 45 e 48 m), con la possibilità di aggiungere alla gru tre sezioni di montante supplementari per un totale di sette altezze di lavoro, da 20,5 m a 38,5 m. Il trasporto in

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cantiere della gru è facilitato dalle dimensioni compatte che caratterizzano questo modello – una lunghezza totale di soli 15,65 m e un’altezza di 4 m, per dimensioni compatibili con tutti gli attuali assali da trasporto Potain Igo e Igo T. Installabile in soli 4,5 x 4,5 m, la Igo T 99 si avvale di un nuovo meccanismo di allestimento che consente di montare la gru in spazi ristretti, vicino agli edifici, per uno sviluppo della struttura dall’alto dopo che la base è già stata eretta. Livellare questa automontante dalle molte sorprese, poi, è semplice come regolare una vite di supporto e la gru può essere alimentata alternativamente a 480 e 400 v.

Avanzata nei controlli e nella cabina Con il software Potain Smart Set-Up, gli operatori possono procedere all’allestimento e nelle varie fasi di lavoro utilizzando solo il telecomando. Un ampio display mostra ogni momento d’azione attraverso un’interfaccia intuitiva che consente la programmazione di tre profili di gestione. Gli operatori che desiderano operare da una cabina possono scegliere tra una cabina Ultra View o Ultra View Light, implementate del sistema di controllo della gru Manitowoc CCS, mentre la tecnologia High-Performance Lifting (HPL) conferisce alta velocità alle operazioni di sollevamento anche al carico massimo e l’utilizzatore può selezionare varie velocità in base alle circostanze operative.

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Ple SELIFT/SINOBOOM

Oscar Prigione, al centro, con lo staff di Selift

Istinto di qualità DALL’ESPERIENZA E PROFESSIONALITÀ DEGLI UOMINI E DALLA FORZA DI UN IMPORTANTE GRUPPO ITALIANO NASCE UN PERCORSO AMBIZIOSO DI SVILUPPO PER LA CONQUISTA DEL MERCATO DELLE PIATTAFORME AEREE, CON SINOBOOM, IL MARCHIO INTERNAZIONALE GIÀ APPREZZATO E CONOSCIUTO DALLA CLIENTELA CHE VA IN QUOTA

C

he cosa fa di un incontro, un momento speciale che prelude a un futuro promettente? Soprattutto l’affinità elettiva tra le differenti storie ed esperienza di vita delle persone. Così un veterano di successo nel settore commerciale delle piattaforme aeree come Oscar Prigione ha incrociato la propria strada professionale con quella di Selini. Uno dei grandi direttori commerciali italiani nel mondo del lavoro in quota ha

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trovato alcuni mesi fa la propria rinnovata motivazione nel progetto Selift, divisione specifica dedicata alle piattaforme aeree. All’origine di questo piano ambizioso, un gruppo imprenditoriale che, nato nel 1969 da un piccolo negozio di colorificio e ferramenta a conduzione familiare, rappresenta oggi un’azienda leader nella vendita, nel noleggio e nell’assistenza per carrelli elevatori, attrezzature di sollevamento, utensileria e automazione.

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Oggi, la loro affinità elettiva ha dato vita a una scommessa importante che ha l’ambizione di sviluppare una diffusione di prodotti ad ampio raggio, su tutto il territorio nazionale, sulla base del sodalizio con Sinoboom. Il marchio cinese di Changsha vuole conquistare i noleggiatori europei e dall’avamposto olandese di Ridderkerk sede di Sinoboom BV, quartiere generale per il Vecchio continente - ora diffonde le proprie serie di PLE semoventi dall’alto profilo nel mercato Ue, il più esigente e sofisticato del mondo. Partendo da questi presupposti di grande interesse soprattutto per il cliente finale made in Italy, abbiamo incontrato Oscar Prigione nella sede centrale dell’azienda, in provincia di Bergamo, per sentire dalla sua viva voce il contenuto essenziale e l’importanza strategica di una nuova, esaltante competizione di mercato. Oscar Prigione, al proferire il tuo nome si potrebbe già dire “un nome, una garanzia”. Di successo e di competenza, innanzitutto. Ci puoi parlare di come sei riuscito a trovare un nuovo ambiente valido e stimolante sul tuo cammino professionale?

relli elevatori la vendita e il noleggio di piattaforme aeree. Con il mio ingresso ufficiale nell’azienda, il progetto di creare la divisione Selift per la distribuzione di PLE della gamma Sinoboom sul territorio nazionale si è avviata in tempi brevi.

Nel corso della mia esperienza pluriennale nel settore delle piattaforme aeree, avevo già conosciuto la realtà di Selini per alcuni rapporti commerciali legati a forniture estemporanee di PLE semoventi per la clientela del loro territorio di competenza. Quando ci siamo incontrati in modo preliminare per capire se poteva crearsi tra noi un rapporto professionale diretto dedicato alle macchine per il lavoro in quota, Selini già da alcuni anni aveva affiancato al core business del car-

Un marchio già conosciuto in Italia, alla ricerca comunque di un consolidamento della sua presenza commmerciale sul mercato. In che modo, avete pensato di sceglierlo come carta vincente per questo progetto? La fiducia che Selini ha riposto in me si è rivelata la più completa possibile. C’era la necessità di individuare e scegliere un brand che risultasse autorevole su un mercato impegnativo come quello italiano. L’approccio con un costruttore internazionale come Sinoboom, da questo punto di vista, si è realizzato nel momen-

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to giusto, soprattutto se guardiamo alle prospettive di sviluppo a medio e a lungo termine. Quali sono, secondo te, queste prospettive interessanti, in un momento cruciale come quello del rilancio di attività e prodotti industriali nel periodo post-pandemia? Ci sono già segnali tangibili di interesse? Sinoboom è un costruttore cinese che ha fatto della qualità un’avanguardia di mercato, nel confronto con molti costruttori asiatici che hanno l’ambizione di sbarcare in Europa. Attualmente, in questa prima fase, Selift distribuirà solo una parte della gamma di piattaforme Sinoboom, a partire dalla serie completa dei modelli a pantografo elettrici, con l’aggiunta di alcuni modelli semoventi articolati elettrici compresi tra i 16 e i 18 m. Si tratta, in que-

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Ple sto caso, di macchine che definirei eccezionali nel design di notevole estetica ed ergonomia, e nella funzionalità - basata su powerpack di batterie al gel (senza necessità di rabbocco dell’acqua), trazione AC Drive, logica CAN-Bus, solo per citarne alcune caratteristiche. Macchine in grado di conquistare un pubblico di clienti finali, soprattutto di noleggiatori, molto esigente. Abbiamo già avuto riscontri di interesse positivi ed entusiasti in alcuni territori di Lombardia e Piemonte, dove hanno accolto la proposta Sinoboom di Selift alcune realtà primarie del noleggio in Italia. Mi sembra che l’urgenza di arrivare al grande pubblico dei noleggiatori stia già dando i suoi frutti. Come spieghi

questa fiducia tangibile conquistata in poco tempo? La mia soddisfazione principale, in questi primi mesi, è quella di poter riscontrare la continuità di un rapporto di fiducia con molti miei clienti del passato. La gamma di prodotti Sinoboom si sposa in questo caso con l’autorevolezza delle persone che ne diffondono la qualità, in un binomio che considero imbattibile per il successo a venire di ogni iniziativa. Selift, insomma, credo che sia un’avventura partita già con il piede giusto, anche in virtù di un altro elemento fondamentale: quello della grande disponibilità a stock dei modelli di gamma. Un investimento, quello realizzato da Selini Group, che si sposa con un altro grande piano di approv-

vigionamento a stock realizzato dalla capogruppo europea di Sinoboom, nei Paesi Bassi. La forza di supporto a Selift - che deriva dall’esperienza di Selini nel mondo dei carrelli elevatori - va riferita senz’altro alla cultura del Service. Un approccio attento e di massima organizzazione che il mondo delle piattaforme aeree ancora stenta a perfezionare. Io, con i miei collaboratori in Selift, posso contare su questo grande valore dell’irreprensibilità di servizio dedicata al cliente. Possiamo già delineare le prossime mosse di Selift? Come sarà organizzata l’attività di vendita delle piattaforme aeree? La mia squadra, che è in via di formazione, sarà molto specializzata. La competenza nel mondo delle PLE sarà fondamentale, solida e senza compromessi. Riguardo all’attività, naturalmente venderemo la gamma delle nuove piattaforme Sinoboom e, in parallelo, gestiremo un reparto di vendita dell’usato, sul quale punto molto per corroborare l’avvio di attività della divisione. Parlando della vendita di nuove macchine, la gamma Sinoboom sarà fondamentale come prima linea di prodotto, ma sarà affiancata da altri marchi che copriranno tutte quelle tipologie e quei modelli non disponibili nelle serie del costruttore di Changsha. Possiamo tracciare un identikit generale della gamma Sinoboom disponibile in Selift? Partendo dalla serie di piattaforme elettriche a braccio articolato, i due modelli principali portato le sigle AB460EJ (16 m operativi) e AB520EJ (17,7 m) e sono contraddistinti , come ho già anticipato, da una tecnologia CAN-Bus e da un impianto AGM con motori elettrici AC Drive e batterie al gel (di marca Discover, sinonimo di assoluta qualità in questo segmento). Il braccio articolato è composto da un pantografo a tre sezioni - molto compatto, in assetto a riposo - e da un jib, per uno sbraccio in orizzontale rispettivo

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dei due modelli a 7,6 m e 9,3 m. Robustezza dell’impianto, stabilità strutturale e proporzionalità del movimento sono altrettante prerogative di queste piattaforme elettriche articolate. Gli scissor comprendono invece un’ampia linea di 11 modelli a trazione elettrica e di otto modelli a trazione idraulica, per altezze operative dai 5,8 m ai 16 m. Infine, la gamma Sinoboom disponibile oggi da Selift è completata dalla serie di PLE verticali a colonna a marchio Piaf, per cinque modelli dagli 8,13 m ai 12,65 m operativi, in versione su ruote (antitraccia) o su cingoli in gomma. Una squadra notevole, a mio giudizio, rinforzata nella proposta dalla grande tradizione di servizio Selini. Un alleato fondamentale per una grande avventura appena agli albori, dove le sinergie di gruppo rappresentano l’asso vincente per ogni conquista di mercato.

Veniteci a trovare al

Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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Vi aspettiamo al nostro stand L6M3A

L‘EURO-PX è l‘ultima generazione di semirimorchi a pianale ribassato di Nooteboom. L‘EURO-PX è disponibile da 2 a 9 assali a pendolo. Le caratteristiche uniche e innovative includono il profondo ed ampio vano nel gruppo assale posteriore per posizionare il braccio degli escavatori trasportati e l‘elevato carico massimo legale sull‘assale. La combinazione di questo escavatore con una portata minima di 12 tonnellate per asse rende l‘EURO-PX senza rivali in tutta Europa. Ad esempio, il pianale ribassato a 2 assi è l‘unico veicolo con un carico sull‘asse di 12 tonnellate nei Paesi Bassi e in Germania. L‘effi cace applicazione dell‘innovazione per soddisfare le attuali esigenze del mercato può offrire alle aziende impegnate nel trasporto Eccezionale un vantaggio competitivo signifi cativo. In oltre EURO-PX vi darà la certezza dei costi e il più basso Total Cost of Ownership (TCO), il costo del ciclo di vita del semirimorchio. Qualità NOOTEBOOM garanzia di affi dabilità e durata nel tempo. Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Ple GENIE

Abito Blu per una grande occasione QUELLO DI GENIE RAPPRESENTA LA TRADIZIONE E IL FUTURO. NELLA LIVREA DEI MODELLI ARTICOLATI E A PANTOGRAFO PRESENTI AL PROSSIMO GIS 2021, TUTTI I VALORI DI UNA SOSTENIBILITÀ CHE NON RINUNCIA ALLA MASSIMA EFFICIENZA OPERATIVA

U

na selezione di sapiente sintesi del prossimo futuro, quella che Genie porterà in esposizione al prossimo GIS 2021 - le Giornate Italiane del Sollevamento in programma dal 7 al 9 ottobre prossimi. Negli spazi di Piacenza Expo, il costruttore americano presenterà in anteprima – allo stand

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F16-H9, nell’area esterna – i nuovi modelli della serie GS E-Drive di PLE a pantografo, la piattaforma semovente articolata ibrida Z-45 FE dalla propulsione Green, e le semoventi telescopiche della serie J, nei modelli S-60 J e S-80 J. Novità assoluta, tutta da rivelare, quella che riguarderà il lancio di un modello di

PLE semovente articolata già molto popolare della gamma Genie, completamente riprogettato secondo i nuovi canoni del Quality by Design di Genie. Al GIS, il pubblico avrà inoltre l’opportunità di approfondire l’offerta telematica Lift Connect (vedi box, all’interno dell’articolo) e di scoprire gli ultimi accessori progettati per una maggior produttività e sicurezza delle piattaforme. Le piattaforme a pantografo GSTM E-Drive presentano motori elettrici CA senza spazzole, completamente sigillati ed esenti da manutenzione, con il 30% di autonomia in più per ogni carica della batteria e una riduzione dei costi di manutenzione calcolata nell’ordine del 35%. Oltre a offrire la modalità E-Drive su tutta la linea di piattaforme a pantografo, la trazione elettrica è prevista anche per i modelli Micro Genie, più compatti e leggeri (GS-1432m e GS-1932m), in grado di accedere a un ascensore condominiale e di passare attraverso le porte di un appartamento (per interventi in quota fino ai 7,55 m). In campo a Piacenza, anche le piattaforme telescopiche della serie J – nei modelli S-60J e S-80J - dalla capacità in cesta senza limitazioni di 300 kg e valorizzate da un jib standard da 1,8 m e dall’assale oscillante che ne favorisce la massima efficien-

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Eco-sensibilità e telematica Nello stand di Genie al GIS 2021, si svolgeranno a richiesta alcune dimostrazioni dirette del sistema Lift Connect Telematics. La soluzione Lift Connect consiste in un programma telematico che fornisce all’operatore e al gestore di un parco mezzi di piattaforme aeree numerose informazioni utili per monitorare e gestire nel modo più efficiente la propria flotta. Flessibile nell’accesso e nell’impiego dei dati, Lift Connect è stato sviluppato dai progettisti Genie per una consultazione e un approccio user friendly, facile da gestire e da consultare. Oggi, qualsiasi piattaforma Genie dotata di Lift Connect può essere adattata per includere la funzione Access Manager, consentendo alle società di noleggio un controllo puntuale sugli operatori che effettivamente sono autorizzati all’uso delle piattaforme. Questa funzione supplementare migliora la sicurezza operativa in cantiere e favorisce la gestione a distanza di qualsiasi unità della flotta Genie. Al GIS 2021 i valori tecnologici e di design delle macchine saranno accompagnati da una disamina puntuale dei sistemi implementati sulle stesse piattaforme - più semplici e con meno componenti di controllo per massimizzare i tempi di attività e ridurre i costi di manutenzione. L’esordio sul mercato dei nuovi modelli “ecologici”, in aggiunta alla propria linea di prodotti standard, testimonierà anche in fiera a Piacenza la sensibilità del costruttore nel seguire soluzioni a basse emissioni e a bassa rumorosità per i propri modelli operativi nei cantieri del futuro e impegnati nelle più diversificate applicazioni industriali.

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Ple

za di trazione a quattro ruote motrici. Il design ottimizzato della serie J mantiene bassa la pressione al suolo e – nel caso ad esempio della S-80 J – prevede l’equipaggiamento alternativo su cingoli con il sistema brevettato Genie TraX. Le piattaforme articolate ibride, infine, rivelano la personalità di vere e proprie macchine “due in uno”. Parliamo nello specifico dei modelli Z-45 FE e Z-60 FE che combinano i vantaggi della propulsione elettrica e diesel. In modalità ibrida, gli operatori ottengono i benefici di una spinta di potenza extra dal generatore diesel, che ricarica le batterie durante l’impiego della piattaforma con motore termico (un modulo Kubota da 24 HP, conforme allo Stage V senza post-trattamento).

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Veniteci a trovare al

Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

Area Esterna Stand L8/M3

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Ple CTE

La coppia moderna RAPPRESENTANO L’INNOVAZIONE DEL COSTRUTTORE TRENTINO, LE DUE PIATTAFORME PER OPERATORI ESPERTI - NEL CASO DELLA NUOVA MULTIPURPOSE AUTOCARRATA E ATTENTI ALLE PIÙ AVANZATE TECNOLOGIE DI CONTROLLO - IMPLEMENTATE ANCHE SUL RAGNO TRACCESS 270

C

on un evento Porte Aperte riservato alla stampa specializzata nell’ultima settimana di giugno, CTE ha rimarcato la forza dei suoi 40 anni di storia con il lancio di una coppia simbolo del prossimo futuro progettuale. Negli spazi dello stabilimento di Rivoli Veronese, la scoperta inedita è quella di una nuova piattaforma autocarrata Multipurpose, dalle dimensioni

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più ridotte rispetto ai primi modelli del recente passato ma con la stessa, caratteristica versatilità di questa tipologia “a scavalco”. Il nuovo modello si chiama MP 24 C, con la cifra che indica i 24 m di altezza di lavoro – mentre C sta per compact, a evidenziarne l’ingombro contenuto. In grado di offrire uno sbraccio da 14 m, con una portata massima di 250 kg, la piattaforma è allestita su autocarro Iveco Daily

e in assetto di trasporto misura meno di 6,4 m di lunghezza per 2,8 m in altezza. Il braccio della MP 24 C è costituito da una struttura doppio telescopica con jib, dalla particolare configurazione a scavalco, con la sezione telescopica primaria che culmina alla quota di 10,5 m e la facoltà di lavorare in negativo (grazie uall’escursione del jib fino a 105°). La novità peculiare rispetto alle precedenti versioni Multi-

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SPECIFICATION (PRELIMINARY)

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La seconda novità rivelata nell’incontro 501 tecnico di Rivoli Veronese si è materiaSTAB MAX lizzata nell’imponenza del nuovo ragno cingolato Traccess 270, evoluzione del modello Traccess 230 valorizzata dall’in-

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di alcune novità tecniche. Anche in questo caso, la più rilevante riguarda l’implementazione del sistema S3 EVO anche su questa tipologia di PLE. Un’altra innovazione è rappresentata dal quadro di controllo, costituito dal radiocomando wireless utilizzabile sia da terra che in cesta per gestire tutte le funzioni e le manovre della piattaforma. STABILIZZAZIONE MASSIMA 3000 1049 2098 Il display grafico permette di controllare e visualizzare le manovre consentite; ad esempio, nel caso delle operazioni di 2498 MASSIMA STABILIZZAZIONE STAB MIN 501 1997stabilizzazione, tutti i comandi saranno disponibili quando l’assetto di insediamento a terra della PLE è del tutto com2498 501 1997pletato. In aggiunta, è disponibile come accessorio anche una seconda consolle a filo-comandi fissa in cesta. Il modello Traccess 270 dispone di tutti gli automatismi necessari per una gestione STABILIZZAZIONEefficiente MINIMA del mezzo - dalla messa a regime automatica del motore alla gestione CTE S.p.A. smart dell’elettropompa, dalla chiusura Headquarter 7 Via Caproni - Rovereto (TN) IT, 38068 apertura automatica alla previsione di Ph. +39 0464 48.50.50 - Fax +39 0464 48.50.99 STABILIZZAZIONEeMINIMA info@ctelift.com - www.ctelift.com Factory 5 Loc. Terramatta - Rivoli Veronese (VR) IT, 37010 2074

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CTE UK Ltd Enderby Leicestershire - UK

STABILIZZAZIONE MASSIMA

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UNI EN ISO 9001:2008 IT 61659

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purpose consiste nell’assenza della ralla girevole in testa alla prima sezione-brac22* m cio, tutto a vantaggio di una riconquistata semplicità strutturale e di utilizzo della macchina. La cesta ha un attacco frontale e nessun ingombro sottostante. L’interfaccia uomo-macchina è affidata alla con14* m solle comandi S3 EVO, la più avanzata tecnologia CTE per il sistema di gestione in tempo reale delle prestazioni delle piattaforme aeree. Grazie ad S3 EVO, negli ef250 kg fetti, ogni singola manovra è controllata dal sistema che indica quale azione è consentita all’operatore in assoluta sicurezza, attraverso 1,4x0,7x1,1 m la grafica integrata in visualizzazione sul display. La stabilizzazione, sempre gestita dall’S3 EVO, è variabile e GVW min presenta stabilizzatori frontali con esten3,5 t sione idraulica delle traverse per lavorare in sagoma e fuori sagoma e stabilizzatori * outreach and height max values and posteriori fissi in sagoma. La funzionalità repeatability can change within ± 3% due to CTE Connect permette inoltre di accedere manufacturing variation and working condition. alla diagnostica da remoto, di geolocalizzare il mezzo anche se in movimento, di impostare da remoto alcuni parametri di DIMENSIONS lavoro - quali ad esempio quelli abbinati con il sistema Virtual Roof - e di gestire la piattaforma per funzioni di fleet management con utente e password personalizzati.

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WORKING ENVELOPE

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Product specifications are subject to change without notice or obligation. Technical features and drawings in this brochure are for illustrative purposes only _MP 24 C - ed. 06/21

MP 24 C


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Il dono di una nuova progettualità Marco Govoni, direttore commerciale di CTE, durante l’incontro con la stampa a Rivoli Veronese, ha sottolineato “la continuità del percorso di sviluppo del prodotto CTE intrapreso su tutti i fronti, nella serie autocarrata e in quella dei ragni. Nel caso della linea MP, riveliamo un nuovo modello che presenta caratteristiche di compattezza e performance di assoluto rilievo, esaltate dal sistema di controllo S3 EVO. Siamo in grado ora di offrire al mercato una gamma veramente completa sul segmento 3,5 ton, in grado di rispondere alle varie esigenze degli operatori con ben tre diverse configurazioni, vale a dire una doppia articolazione, una modalità telescopica, e una doppia telescopica. Non potevamo farci migliore regalo per i nostri 40 anni dalla fondazione di CTE”.

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rampe e rallentamenti, dalla centratura automatica della cesta alle anticollisioni automatiche, fino alle manovre simultanee e proporzionali. Altra importante novità per la sicurezza dell’operatore, la possibilità per la Traccess 270 di traslare con il jib sollevato, una funzione molto utile nel caso di terreni in pendenza. Grazie alla funzione rise&drive del jib, infatti, la traslazione può avvenire senza alcuna difficoltà su terreni in pendenza o su rampe mantenendo il mezzo assolutamente stabile. Ulteriore attenzione alla sicurezza dell’operatore è conferita dalla presenza del dispositivo di antischiacciamento in navicella (disponibile come optional). Una caratteristica versatile della Traccess 270 è conferita dall’installazione di un motore diesel e di un pacco batterie AGM Deep Cycle che fornisce energia per circa un’ora di lavoro e alimentano un motore AC da 48 V; quando le batterie sono in fase di esaurimento, è possibile attaccare la piattaforma alla rete elettrica, grazie alla presa 220 o 110 V multi voltaggio. Questa soluzione “tre motori in uno” consente alla piattaforma la scelta della modalità propulsiva più opportuna a seconda dell’operatività all’interno o all’esterno.

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Sollevatori Telescopici MERLO

Sulla strada del Valore INAUGURAZIONE STRAORDINARIA PER IL NUOVO PERCORSO OFF-ROAD ALL’INTERNO DEL CFRM. OSPITERÀ L’ADDESTRAMENTO DEGLI OPERATORI DELL’ESERCITO ITALIANO, SEGUENDO IL PROGETTO COMUNE DI SINERGIA DINAMICA TRA IL COSTRUTTORE DI CERVASCA (CN) E IL SECONDO REGGIMENTO ALPINI

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a sinergia continua e la strada sempre più ampia sul fronte delle grandi collaborazioni istituzionali. Il Gruppo Merlo e l’Eser­cito Italiano proseguono sul cammino off-road dell’addestramento su macchine e veicoli per l’intervento d’emergenza in situazioni di pericolo e calamità, con l’inaugurazione di un nuovo palcoscenico d’eccezione. L’evento straordinario, organizzato lo scorso 7 luglio nel Centro Formazione e Ricerca Merlo di San Defendente di Cervasca (Cn), ha riguardato infatti la presentazione dell’area dimostrativa per mezzi fuoristrada ricavata all’interno della sede formativa del gruppo industriale piemontese, con caratteristiche programmate di

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estrema difficoltà che innalzano il livello delle prove dinamiche e dei collaudi dei diversi modelli che compongono l’attuale, vasta gamma Merlo. L’Esercito Italiano, seguendo un sodalizio ormai consolidato con il CFRM Merlo, ha messo in campo esemplari di automezzi ormai noti agli osservatori tecnici militari come il Vtlm Lince, il Vm, il Defender e i cingolati articolati Bv. Tutti impegnati nelle proprie, massime prerogative, su un circuito dal suolo estremamente irregolare, con passaggi in contropendenza che sollecitano le macchine a un rapido cambio di assetto e gli uomini alla prova di preparazione più strenua e reattiva. Un guado profondo oltre un metro e venti,

con un fondale irregolare e ripide rampe di ingresso e di uscita, per un tracciato scabro che imita le condizioni di intervento e di marcia più difficili. Depressioni di acqua e fango, opportunamente allagati, cambiano in continuazione i percorsi disegnati dagli uomini esperti che compongono la Brigata Alpina Tau­rinense, con i tecnici e specialisti del Secondo Reggimento Alpini a supporto del progetto di completamento del contesto simulato del campo off-road del CFRM, qualificato oggi secondo gli standard militari più stringenti e le normative di settore previste per i percorsi di addestramento. Protagonisti, come abbiamo rimarcato, gli uomini della Brigata Alpina e al loro fian-

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co, i mezzi militari più all’avanguardia e le macchine Merlo naturalmente, declinate soprattutto nelle serie più recenti dei sollevatori telescopici, a mostrare nelle livree e nella dinamica il filo rosso di un collegamento ideale tra l’impegno civile, l’imprenditorialità più importante del territorio e le organizzazioni che presidiano il nostro futuro. “Grazie al percorso di guida fuoristrada, i nostri operatori e tutti i militari impegnati in campo nazionale e internazionale si potranno addestrare nel modo più efficace per intervenire in tutto il mondo - ha dichiarato il comandante del Secondo Reggimento Alpini, Giuseppe Sgueglia - Qui si sono preparati gli uomini che ora sono in Libano, si addestreranno le nostre unità destinate agli scenari di intervento in Africa, a Gibuti, oppure in Lettonia. Uomini valorosi e pronti a ogni necessità, come quelli che sono rientrati, dopo 20 anni, dall’Afghanistan, in una terra dove il Secondo Reggimento Alpini ha lasciato sei caduti”. “Con questo circuito offroad, il significato di questo appuntamento è proprio sotto i nostri occhi - ha commentato con emozione Paolo Peretti, direttore del Centro di Formazione e Ricerca Merlo - Con questo circuito, qualificato per l’addestramento estremo secondo le normative

Un suolo nobile per affrontare le emergenze Il circuito off-road del CFRM Merlo è formato da una serie di percorsi di trasferimento funzionali che conducono ad aree di esercitazione caratterizzate da difficoltà di livello crescente. Si passa da percorsi di trasferimento in piano, su terreno compatto, privi di difficoltà, a passaggi semplici su terreno compatto con leggera pendenza frontale e dossi bassi (nei quali non è sollecitata la stabilità delle macchine). Proseguendo, si incontrano tratti pianeggianti su terreno sconnesso, prevalentemente pietroso e misto a ghiaia, contraddistinto dalla presenza di cunette e dossi di altezza limitata, pendenze laterali minime, raggi di sterzatura e spazi di manovra ridotti. infine, i percorsi si fanno ardui, con pendenze frontali e laterali importanti, per le quali sono richieste grande attenzione e perizia nel gestire la stabilità frontale e laterale dei mezzi e l’aderenza al suolo in salita e in discesa.

Il nuovo percorso off-road inaugurato all’interno del CFRM di Cervasca (Cn)

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Sollevatori Telescopici

militari, mettiamo un segno di approdo alla prima tappa del percorso di Sinergia Dinamica, una collaborazione nella quale ognuno dei partner ha messo a disposizione il proprio sapere e la propria passione, per un mutuo beneficio che potrà

andare a vantaggio anche ad altri enti ed istituzioni che potranno trarre giovamento dall’addestramento in questo percorso off-road“. Il taglio del nastro è stato officiato naturalmente dal cavalier Amilcare Merlo,

fondatore e presidente del Gruppo Merlo, che ha sottolineato “l’importanza della sinergia con l’Esercito Italiano, con un contributo tangibile per istruire i militari in vista delle missioni che affrontano con coraggio e abnegazione in tutto il mon-

Il momento dell’inaugurazione per la nuova pista off-road del CFRM, momento fondamentale del progetto di Sinergia Dinamica. Da sinistra, il cavalier Amilcare Merlo, presidente del Gruppo Merlo, il colonnello Pierpaolo Lamacchia, vicecomandante della Brigata Alpina Taurinense e il colonnello Giuseppe Sgueglia, comandante del Secondo Reggimento Alpini.

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do. Questi uomini terranno alto il nome dell’Italia nell’aiuto ai paesi in difficoltà, con obiettivi nobili che i nostri militari e in futuro altre organizzazioni porteranno avanti con onore”. Chiamato all’intervento sul palco d’onore, in nome di una storica amicizia con Amilcare Merlo e di un consolidato rapporto con il Gruppo industriale di famiglia, Fabio Potestà, presidente di Mediapoint & Exhibitions (organizatore del GIS, le Giornate Italiane del Sollevamento che torneranno a Piacenza Expo dal 7 al 9 del prossimi mese di ottobre) ha espresso “la più profonda ammirazione per un protagonista dell’industria italiana in grado di esprimere sempre qualcosa di nuovo, un esempio fisico delle tre ‘i’ che fanno grande l’Italia: intuizione, innovazione e istruzione”.

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Attrezzature & Componenti

Transizione elettrica da coltivare CON ELISABETTA ORLANDI E MATTEO DONELLI, EXPORT MANAGER E DIRETTORE COMMERCIALE DI FLASH BATTERY, ABBIAMO PARLATO DI RIVOLUZIONE AGRICOLA, SOLLEVATORI TELESCOPICI ALL’AVANGUARDIA, NUOVI MERCATI E DINAMICHE DI NOLEGGIO INEDITE. NEL SEGNO DELLA PIÙ AVANZATA TECNOLOGIA AL LITIO E DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA GESTIONE DA REMOTO DELLE BATTERIE

U

na conversazione a più voci per dirimere i contenuti - pregnanti, rivoluzionari - di un rapporto virtuoso tra partner tecnologici. Un rapporto che vede al centro la nuova era delle macchine sostenibili, traghettata dalla tecnologia delle batterie al litio e dalle dinamiche sempre più avanzate di pro-

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tagonisti industriali che fanno ricerca e sviluppo a livelli inediti di applicazione. Sono contenuti importanti che noi di Sollevare abbiamo ricavato da un’intervista esclusiva che ci è stata dedicata da Elisabetta Orlandi e Matteo Donelli, rispettivamente export manager e direttore commerciale di Flash Battery. Al centro del nostro col-

loquio approfondito, il progetto specifico dei powerpack di Flash Battery dedicati al comparto delle macchine agricole e in particolare dei sollevatori telescopici, dove il costruttore tecnologico emiliano ha conseguito uno dei progetti di successo più notevoli in collaborazione con un costruttore all’avanguardia come Faresin. Il solleva-

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tore 6.26 Full Electric oggi rappresenta la punta di diamante della transizione elettrica nel campo della nuova evoluzione meccanizzata in agricoltura e questo successo, salutato dal mercato internazionale con un grande numero di vendite nel Regno Unito e in altri paesi avanzati, ci offre l’occasione per un’analisi totale del fenomeno e delle nuove possibilità delle batterie al litio.

elettrica nel mondo agricolo e rappresentano complessivamente più dell’80% del mercato europeo dell’elettrificazione nel comparto delle macchine industriali e dei veicoli elettrici, in particolare nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura, in cui Flash Battery ha esperienza da diversi anni.

Il nostro approccio commerciale, anche a fronte della pandemia che ha condizionato gli ultimi anni, è necessariamente cambiato. Se fino a poco tempo fa le applicazioni elettriche e ibride basate sulla tecnologia al litio erano ancora considerate da molti OEM e da piccoli e medi produttori

Come preambolo, penso che sia il caso di delineare l’attuale contesto di mercato in cui si muove l’evoluzione di prodotto di Flash Battery. (Matteo Donelli) - Come Flash Battery, siamo presenti in Europa sia direttamente che indirettamente grazie alle partnership di eccellenza instaurate con powertrain system integrator di grande esperienza, presenti nei mercati di maggiore interesse - come Atech in Germania, Efa France in Francia e Q-tronic nel Benelux. Oltre all’Italia, questi tre mercati sono fondamentali per il progresso della transizione

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Attrezzature & Componenti

Un modulo di batteria custom per il mercato agricolo

poco più di una vetrina tecnologica per le fiere di settore, oggi il processo produttivo ha avuto un’accelerazione a tutti gli effetti. Sempre più produttori hanno cominciato a studiare concretamente delle vere e proprie microserie di macchine e di veicoli da convertire alla nostra tecnologia al litio. Negli ultimi 20 mesi, questi progetti si sono moltiplicati per molti costruttori che accanto alle tradizionali serie di macchine a propulsione termica, ormai contemplano linee di prodotto per modelli full electric con pacchi batteria al litio. Praticamente, stiamo parlando di una rivoluzione graduale ma ineluttabile. (Matteo Donelli) Ci sono ragioni ulteriori che hanno spinto in questa direzione e queste ragioni rimandano in particolare ai nuovi obiettivi green promossi dall’Unione Europea sul taglio delle emissioni inquinanti nell’atmosfera del 55% per il 2030 e sul raggiungimento dell’obiettivo

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di neutralità climatica entro il 2050. Insieme alle prerogative di ricerca e sviluppo legate all’avvio dei programmi di Industria 4.0, i costruttori di macchine e veicoli industriali, nei mercati di riferimento di Flash Battery si sono incamminati finalmente sulla strada della sostenibilità ambientale e tecnologica in modo più deciso. Sempre più applicazioni ibride e full electric sono state immesse sul mercato allo scopo di anticipare l’introduzione di normative green ormai certe, che diventeranno sempre più pressanti nel prossimo futuro. Flash Battery, grazie alla sua esperienza nel settore elettrificazione, si è rivelata da subito pronta a guidare i costruttori in questo inesorabile passaggio. Molti di loro hanno realizzato una riprogettazione delle macchine stesse, in relazione ad esempio alla revisione dei baricentri (per ragioni di peso differente dei powerpack a batterie di litio installati), al passaggio dei cavi in rapporto alle dissipazioni di calore e ad altri

aspetti fondamentali. Flash Battery naturalmente si è mossa in tandem con i suoi vari partner tecnologici - confrontandosi ad esempio con categorie di componentisti come i produttori di assali - proprio per studiare soluzioni complete che integrino questa fase di progresso e revisione delle macchine nel mondo dell’agricoltura e dell’industria. Il cliente che si affida alla tecnologia Flash Battery e ai suoi partner, power train system integrator di grande esperienza internazionale, potrà godere di un supporto costante dalla fase prototipale fino alla messa in serie, per la realizzazione di un progetto di elettrificazione completo, chiavi in mano. Di quali macchine parliamo, nello specifico? (Elisabetta Orlandi) Si tratta di tipologie produttive particolari come i trattori scavallanti, molto diffusi in Francia per i quali si è realizzato un notevole progresso

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sulla strada dell’elettrificazione, adottando la tecnologia al litio di Flash Battery per rispettare limiti ambientali stringenti che riguardano aree agricole sensibili e di pregio come quelle dello Champagne, della Bourgogne e del Bordeaux. Potremmo parlare di altre categorie coinvolte nello stesso processo di cambiamento, ad esempio quelle dei macchinari per la viticoltura, per la cura del verde e i feed mixer, i miscelatori utilizzati nelle aziende agricole di tutto il mondo. Tutte tipologie che si stanno indirizzando verso un’idea di salvaguardia dell’animale e del mantenimento di una filiera totalmente protetta e rispettosa dell’ambiente circostante. Logistica, Construction, GSE, praticamente un mondo che si sta elettrificando e c’è un gran bisogno di energia pulita. Come protagonisti della tecnologia più avanzata, quella delle batterie al litio, come vedete il progresso di questa tendenza? (Matteo Donelli) In generale, nell’Europa che guarda alla sostenibilità ambientale, la percentuale di moduli meccanizzati convertiti alla tecnologia full electric oggi è nell’ordine del 5-10% circa ed è comun-

que in deciso aumento, anche in relazione alla spinta - raccomandata sempre dalle politiche industriali dell’Unione - verso la connettività, l’automazione e la digitalizzazione delle macchine e dei processi. Come ogni transizione, oltre al pegno necessario che impone il cambiamento, si rivelano certamente anche i primi vantaggi. Quali sono quelli più evidenti? (Matteo Donelli) I vantaggi delle batterie al litio rispetto a quelle al piombo sono evidenti. Una dinamica che sposa perfettamente la nostra tecnologia basata sulle batterie al litio nel mercato delle macchine agricole e nel settore Construction è, ad esempio, quella del noleggio. Innanzitutto la tecnologia al litio, rispetto a quella basata sulle tradizionali batterie al piombo, non prevede la necessità di allestire aree destinate alla ricarica dei mezzi. In secondo luogo, i cicli di vita delle batterie al litio sono molto più estesi rispetto a quelli delle tipologie al piombo, con un ritorno dell’investimento evidente in termini di vita utile della macchina a noleggio, calcolata su una media di utilizzo che va dai sei agli otto anni circa. Dalla nostra esperienza con i moduli industriali AGV e LGV, derivata

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dalla profonda partnership con un pioniere del settore come Electric80, abbiamo ricavato risultati straordinari in relazione alle dinamiche di biberonaggio (ricarica parziale) per l’utilizzo delle macchine in modo ottimale, in rapporto all’applicazione a cui sono destinate. Questa esperienza l’abbiamo riportata nel mondo agricolo e in quello delle costruzioni, studiando insieme ai produttori le soluzioni migliori che possano estendere il lavoro delle macchine anche oltre le sessioni canoniche a cui sono destinate normalmente. Comunque, anche in Europa ci sono mercati che sono stati da subito più ricettivi. (Elisabetta Orlandi) Nei paesi preponderanti per il nostro business - già citati da Matteo Donelli - e in particolare nei Paesi Bassi e in tutto il Benelux, c’è un grande interesse verso lo sviluppo di soluzioni al litio, soprattutto nell’ambito delle macchine agricole e in quello della mobilità urbana. La Germania poi è uno dei paesi produttori più importanti al mondo nel settore delle macchine speciali per l’agricoltura, in relazione all’abbattimento delle emissioni inquinanti nell’ambiente

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Attrezzature & Componenti di lavoro (nei campi, nelle serre e nella zootecnia, per il rispetto della salute dei lavoratori e degli animali da allevamento). In Francia, la stessa dedica alla sostenibilità delle macchine coinvolge la viticoltura, con la richiesta di powerpack a batterie di litio particolari e su misura (come nel caso dei già citati trattori scavallanti, che richiedono un’installazione diversificata dei pacchi batteria per calibrare la distribuzione del peso complessivo della macchina). Questa situazione di mercato avanzata fa sì che i nostri dealer siano negli effetti dei veri e propri partner tecnici per soluzioni di elettrificazione complete; è con loro che avviene il primo confronto per i progetti dedicati ai vari clienti-costruttori di macchine, dove Flash Battery si occupa del progetto preliminare e dimensionale del pacco batterie, i nostri partner tecnici della fornitura e dell’adattamento di inverter e motori e il cliente finale procede poi alla semplice installazione. Oltre ai trattori scavallanti, un’altra tipologia per la quale i nostri powerpack al litio sono molto apprezzati (sulla base dei vantaggi indotti dalla tecnologia adottata da Flash Battery, quella litio-ferro-fosfato LiFePO4, che vanta caratteristiche di alta stabilità, sicurezza e ottime prestazioni elettrochimiche) è quella dei feed mixer di cui parlavamo prima. La nostra forza è l’alta customizzazione: si tratta spesso di applicazioni estremamente energivore, che necessitano quindi più di energia disponibile che di potenza. Ruotano intorno a sistemi ad alta tensione, nell’ordine dei 600 V, dove un know-how come quello di Flash Battery diventa necessario. Per un feed mixer, ad esempio, è fondamentale trovare soluzioni ad alta ingegnerizzazione meccanica, in quanto spesso il pacco batteria deve essere distribuito in modo molto particolare sul mezzo, sfruttando i pochi spazi a disposizione. Parliamo di batterie che devono alimentare anche cinque motori e trattandosi di applicazioni che lavorano all’interno di fattorie, torna ad essere importante la sicurezza della chimica LFP, fondamentale sia per la tutela degli animali che dell’operatore.

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Arriviamo dunque al grande successo dei sollevatori telescopici per l’agricoltura. Un successo conseguito da un produttore lungimirante come Faresin che ha coinvolto Flash Battery in modo decisivo. (Elisabetta Orlandi) Lo sviluppo di un progetto specifico sui sollevatori telescopici compatti di Faresin era già stato avviato in modo preliminare nel 2019. Si è trattato di un modello di pianificazione molto particolare che ha coinvolto, oltre al cliente, anche i fornitori di motori e inverter secondo una sinergia che ha contribuito a completare un powerpack specifico per le applicazioni di movimentazione e sollevamento tipiche di un telehandler, considerando le necessità del costruttore e di un cliente finale che prevedibilmente potesse necessitare di maggiore autonomia propulsiva per una macchina del genere. Per dare più flessibilità ai clienti finali che necessitassero di maggiore autonomia, Flash Battery ha sviluppato due soluzioni all’interno di un solo modulo meccanico, con la possibilità di scegliere tra due energy pack, uno da 24 kWh e uno da 32 kWh. La scelta di ogni singolo componente utilizzato nel pacco batterie è stata compiuta in relazione esclusiva con le esigenze dell’applicazione e con la macchina a cui era dedicato il progetto del powerpack - considerando quindi diametro dei cavi, portata del fusibile, convertitore DC/DC con funzioni di PDU (Power Distribution Unit, ndr.) a supporto di altri servizi supplementari del sollevatore.

sviluppato per Faresin è legato all’implementazione di un sistema ad hoc di monitoraggio e diagnostica da remoto del pacco batterie, una funzione estremamente utile per le applicazioni di tutti quei produttori che esportano le proprie macchine su scala globale. Questa funzione importantissima permette a noi di realizzare un check-testing durante il primo anno di utilizzo del sollevatore elettrico (prima della vera e propria produzione in serie), e dà la possibilità al cliente finale di controllare da remoto, in ogni momento, lo stato di salute delle proprie batterie sparse per il mondo e induce anche l’opportunità di una manutenzione predittiva per ogni batteria installata per prevenire ogni possibile problematica. Il Flash Data Center, un software proprietario implementato dalla divisione R&D di Flash Battery, è in grado di raccogliere tutti i dati del powerpack, per identificare ogni parametro che si discosti dagli standard previsti. In questo modo, la diffusione futura, su larga scala, del litio assume la prospettiva di un’evoluzione scientifica consapevole e vantaggiosa per l’operatore globale e per le nuove dinamiche di investimento e transizione delle flotte di macchine operatrici.

(Matteo Donelli) Questo progetto estremamente stimolante e gratificante ha aperto la strada ad applicazioni high-voltage (tra i 400 e i 600 V di tensione) per modelli di sollevatori telescopici a più alta capacità. Un altro interessante aspetto del progetto

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FAB -- Supplemento della rivista Sollevare dedicato alla Movimentazione Industriale e alla Logistica Meccanizzata Rivista Italiana dedicata alle Macchine e Attrezzature per la Logistica Meccanizzata e Automatizzata

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della rivista Sollevare dedicato alla Movimentazione Industriale e alla Logistica Meccanizzata FAB -- Supplemento Rivista Italiana dedicata alle Macchine e Attrezzature per la Logistica Meccanizzata e Automatizzata

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La Rivista “FAB” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

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Forklifts AGV Forklifts Batteries AGV FAB – Forklifts AGV Batteries is the only Italian magazine entirely dedicated to forklifts, AGVs, Batteries batteries and all equipment and technologies of vital importance for the logistics sector (and beyond). FAB, was previously a specialissupplement of the magazine magazine entirely Sollevare, will be now distributed as FAB –which Forklifts AGV Batteries the only Italian dedicated to forklifts, AGVs, abatteries separateand publication, withand the aim of becoming a primary information vehicle for Italian all equipment technologies of vital importance for the logistics sector (andoperators beyond). interested in was the previously following topics: - technology, and market of forklifts, orderdistributed pickers and FAB, which a special supplementevolution of the magazine Sollevare, will be now as warehouse lifts - development, and technology of AGVs (Automated a separate publication, with theapplications aim of becoming a primary information vehicle forGuided ItalianVehicles) operatorsautomated warehouses and industrial shelving technology of accumulators, batteries and recharging interested in the following topics: - technology, evolution and market of forklifts, order pickers and systems - alternative power systems (lithiumand batteries and fuel cells) (Automated - other electric equipment usedwarehouse lifts - development, applications technology of AGVs Guided Vehicles) in logistics warehouses (tractors, sweepers, aerial platforms). automated and industrial shelving - technology of accumulators, batteries and recharging FAB will- alternative be also distributed in extra(lithium copies atbatteries the mainand national and -international fairs inused the systems power systems fuel cells) other electrictrade equipment logistics sector and insweepers, the ones aerial connected to the abovesaid technologies. in logistics (tractors, platforms).

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USCITA/ISSUE TEMATICHE/MAIN FEATURES rivista italianaN° interamente elevatori, AGV, 1 - 2021 dedicata ai carrelli Speciale focus: di vitale importanza per il comparto della logistica (e nonACCUMULATORI, solo). BATTERIE, RADDRIZZATORI Maggio / Luglio nies speciale dellaMay rivista Sollevare, dal 2021 viene distribuita come N° 1 /- July 2021 Specialefocus focus: Special on: es ntare un primario veicolo d’informazione perBATTERIE, gli operatori italiani ACCUMULATORI, RADDRIZZATORI - BATTERIES AND BATTERY CHARGERS ia, evoluzioneMaggio e mercato/ Luglio dei carrelli elevatori, commissionatori nies May / July Special on: nologia degli AGV (Automated Guided Vehicles) -focus magazzini es - diBATTERIES AND BATTERY ologia degli accumulatori, batterie e sistemiAnteprime ricarica - sistemi AGV EXPO e GISCHARGERS 2021 ecelle a combustibile) - altre macchine elettriche nellaGIS 2021 Previews AGVimpiegate EXPO and ee). Anteprime AGV EXPO e GIS 2021 etura alle principali fiere nazionali ed internazionali della logistica

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Ottobre October N° 12 -- 2021 2021 N°

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specialeitaliana della rivista Sollevare, dal 2021 viene distribuita rivista interamente dedicata ai carrelli elevatori, come AGV, unimportanza primario veicolo gli operatori dintare vitale per ild’informazione comparto dellaper logistica (e nonitaliani solo). ia, evoluzione e mercato dei carrelli elevatori, commissionatori speciale della rivista Sollevare, dal 2021 viene distribuita come nologia AGVveicolo (Automated Guidedper Vehicles) - magazzini ntare undegli primario d’informazione gli operatori italiani ologia degli accumulatori, batterie di commissionatori ricarica - sistemi ia, evoluzione e mercato dei carrellie sistemi elevatori, celle a combustibile) altre macchine elettriche impiegate nella nologia degli AGV (Automated Guided Vehicles) - magazzini ee). ologia degli accumulatori, batterie e sistemi di ricarica - sistemi tura principali fiere- altre nazionali ed internazionali della logistica cellealle a combustibile) macchine elettriche impiegate nella ee). tura alle principali fiere nazionali ed internazionali della logistica

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Ottobre Maggio / Luglio October May / July

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a separate publication, with the aim of becoming a primary information vehicle for Italian operators interested in the following topics: - technology, evolution and market of forklifts, order pickers and warehouse lifts - development, applications and technology of AGVs (Automated Guided Vehicles) automated warehouses and industrial shelving - technology of accumulators, batteries and recharging systems - alternative power systems (lithium batteries and fuel cells) - other electric equipment used in logistics (tractors, sweepers, aerial platforms). FAB will be also distributed in extra copies at the main national and international trade fairs in the logistics sector and in the ones connected to the abovesaid technologies.

PROSSIME USCITE

TEMATICHE/MAIN Guida al AGV EXPO e FEATURES GIS 2021 AGV EXPO and GIS 2021 Show Guide Guida alfocus: AGV EXPO e GIS 2021 Speciale AGV EXPOACCUMULATORI, and GIS 2021 ShowRADDRIZZATORI Guide BATTERIE, Applicazioni AGV per il portuale SpecialApplications focus on: in Ports/Intermodal Centers AGV -Applicazioni BATTERIES AND CHARGERS AGV BATTERY per il portuale AGV Applications in Ports/Intermodal Centers Anteprime AGV EXPO e GIS 2021 AGV EXPO and GIS 2021 Previews

DISTRIBUTION •DISTRIBUZIONI MADE IN STEEL FIERISTICHE/BONUS 2021 (Milano), 5-7 Ottobre • • • • • •

AGV EXPO 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre MADE IN STEEL (Milano), 5-77-9 Ottobre ISSA PULIRE 20212021 – (Italia), Verona (Italia), Settembre GIS 2021 – Piacenza 7-9 Ottobre AGV EXPO 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre MIAC 2021 – Lucca (Italia), 13-15 Ottobre GIS 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre

• MIAC 2021 – Lucca (Italia), 13-15 Ottobre

ware 4.0 e ware e 4.0

N° 3 - 2021

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Novembre / Gennaio November / January N° 3 - 2021

Report AGV EXPO e GIS 2021 AGV EXPO and GIS 2021 Report

• THE BATTERY SHOW EUROPE – Stoccarda (Germania), 30 Novembre - 2 Dicembre

ion firms nferences

Novembre / Gennaio N° 2 - 2021 November / January

Report AGV EXPO e GIS 2021 Guida al AGV e GIS 2021 AGV EXPO andEXPO GIS 2021 Report AGV EXPO and GIS 2021 Show Guide

• THE BATTERY SHOW EUROPE – Stoccarda (Germania), 30 Novembre - 2 Dicembre • MADE IN STEEL 2021 (Milano), 5-7 Ottobre

ware 4.0

Ottobre October

• AGV EXPO 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre • GIS 2021 – Piacenza (Italia), 7-9 Ottobre

Applicazioni AGV per ilMovimentazione portuale • MIAC 2021 – Lucca (Italia), 13-15 Ottobre Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Industriale e Portuale AGV Applications in Ports/Intermodal Centers

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Attrezzature & Componenti HAWE

L’anima fluida delle gru SI CHIAMA PSV ED È UN DISTRIBUTORE PROPORZIONALE COMPENSATO CHE COSTITUISCE, INSIEME ALLE VALVOLE OVER-CENTRE LHT-LHDV, IL FULCRO DINAMICO DELLE GRU PRODOTTE DAL COSTRUTTORE JMG DI SARMATO (PC). COSÌ UN FORNITORE DI TECNOLOGIE OLEODINAMICHE DIVENTA PARTNER PER LO SVILUPPO DI PROGETTI E SOLUZIONI SU MISURA

P

arliamo del cuore di una gru e pensiamo subito alle vene dell’oleodinamica, dove scorre il sangue blu della tecnologia e dell’innovazione più audace.

Mai come nel mondo del sollevamento - soprattutto in relazione alle macchine mobili - la variabile oleodinamica può definirsi fondamentale per il progresso dinamico e lo sviluppo di nuo-

ve opportunità applicative. Seguendo questa convinzione - insieme all’idea che dalle sinergie industriale virtuose nascano sempre i progetti migliori - abbiamo accolto l’invito congiunto Da sinistra, l’ingegner Matteo Montagna e Dario Koren

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Distributore del tipo PSL-PSV

di Hawe Italiana e di JMG Cranes per comporre una disamina dell’integrazione virtuosa tra macchine e componenti.

Ad accoglierci, nella storica sede JMG di Sarmato (PC), le conoscenze tecniche di Dario Koren, Senior Area Sales Manager di Hawe e dell’ingegner Matteo

Montagna, responsabile nuovi progetti di JMG. Da loro ascolteremo la disamina dei contenuti che stanno alla base di una collaborazione nata oltre tredici anni fa, quando le gru industriali JMG avevano la necessità di implementare nei propri impianti oleodinamici un componente fondamentale - il distributore proporzionale compensato e le valvole overcenter - che fossero in grado di indurre e gestire movimenti precisi, fluidi e calibrati per ogni modello di una gamma in costante evoluzione. “Le nostre gru pick & carry JMG sono impiegate principalmente per movimentazioni in ambito industriale - considera l’ingegner Matteo Montagna - Parliamo del sollevamento e dell’allocazione di macchine utensili e impianti che hanno un peso rilevante e che devono essere insediati su basi fisse nel modo più preciso, con tolleranze di spostamento e oscillazione, durante la movimentazione stessa, nell’ordine di 1-2 millimetri al massimo”. Per questo, la definizione dei prodotti Hawe identifica i distributori PSL/PSV per questa tipologia di gru che sono “proporzionali e compensati - come ribadisce Dario Koren - vale a dire, in grado di conferire un’estrema fluidità e precisione di uno o più movimenti eseguiti contemporaneamente indipendentemente dal carico applicato sulla gru”.

Il ruolo delle valvole Over-Centre Nella puntuale funzionalità oleodinamica delle gru JMG, un altro elemento importante da menzionare è quello delle valvole Over-Centre LHT-LHDV-CLHV. Ricapitolando in estrema sintesi, per muovere i cilindri della gru semovente sono necessari due componenti, il distributore proporzionale che muove fisicamente la salita, la discesa, lo sfilo e il rientro degli elementi telescopici del braccio di sollevamento; e poi, la valvola Over-Centre che garantisce il controllo e la stabilità del carico. “Le valvole di tenuta carico, conosciute anche come valvole Over-Centre o valvole di bilanciamento, sono adibite al controllo della pressione - specifica Dario Koren - Parliamo in questo caso di componenti essenziali che impediscono un abbassamento incontrollato del carico sui cilindri. Per questo, le valvole vengono precaricate con un’impostazione della pressione maggiore rispetto al carico massimo consentito.

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Valvola di bilanciamento LHT

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Attrezzature & Componenti Valvole di bilanciamento

In questo senso adattivo, possiamo contare, a vantaggio di un committente diversificato, su una notevole varietà di combinazioni per soddisfare i bisogni del cliente. “Durante la fase di sviluppo, per ogni nuovo progetto su una specifica gru, nella prima fase viene definita una bozza preliminare - spiega Koren – ottimizzata nella seconda fase con la configurazione del PSL/PSV, e se necessario, viene poi ottimizzata durante il collaudo a macchina ormai completata, con eventuali modifiche direttamente sul campo”. Matteo Montagna conferma la sinergia di un’azione comune perfetta, aggiungendo che “per le gru più grandi, stiamo sviluppando proprio in queste settimane un cilindro a singolo effetto, in alternativa a installazioni che normalmente prevedono cilindri a doppio effetto. Si tratta di una soluzione inedita che definiamo ‘cilindro con cursore tipo N’. Mi preme aggiungere che la tolleranza e la precisione del cursore stesso, rappresenta una garanzia di affidabilità, nel suo ruolo di cuore principale del distributore”. La tipologia di distributori proporzionali compensati si differenziano tra PSL, adatto per i sistemi con pompa a cilindrata fissa, e PSV per quelli con pompa a cilindrata variabile che in questo tipo di applicazione costituisce la scelta preferenziale in quanto si ha minor riscaldamento olio e consumo energetico. Le grandezze contemplate per questi distributori sono quattro, definite dalle numerazioni progressive 2, 3, 5 e 7 all’interno delle quali, vi è la possibilità di personalizzare il tipo comando, di cursore e la portata differenziata, caratteristica molto importante per ottimizzare le varie fasi del movimento di posizionamento. In aggiunta, per ogni tipo di movimento, vi è la possibilità di personalizzare funzioni ausiliarie per controllo e limitazione della pressione e sicurezza dei carichi.

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www.khl-itc.com

NICE, FRANCE - 1 & 2 DECEMBER 2021

IT’S TIME TO MEET AGAIN The event for everybody involved in the tower crane industry, from crane rental companies and contractors to manufacturers and distributors.

1 DECEMBER 2021 ■ Planned tour or offsite event TBC ■ Evening networking reception

2 DECEMBER 2021 ■ Full-day conference ■ Post- conference farewell/ drinks reception

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MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8 int. 6/7 - 16129 Genova - Italy Tel. (+39) 010.5704948 E-mail: info@mediapointsrl.it www.mediapointsrl.it

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NETWORKING RECEPTION

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• CONFERENCE


Movimentazione Industriale e Portuale CLARK

Il sereno dopo la tempesta ROLF EITEN, CEO DELLA FILIALE EUROPEA, PARLA DELLE STRATEGIE E DELLA NUOVA SPINTA DEL GRUPPO NEL VECCHIO CONTINENTE, NEL DOPO PANDEMIA. NEL SEGNO DELL’IDENTITÀ DI PRODOTTO E DELL’AUTONOMIA DI APPROVVIGIONAMENTO E SUPPLY CHAIN

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a pandemia è ancora presente e continua a cambiare la vita delle imprese sullo scenario internazionale. Questa sfida globale

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coinvolge naturalmente anche il comparto della movimentazione insutraile e logistica e Rolf Eiten, presidente e CEO di Clark Europe, in un’ampia interista

delinea la strategia esemplare di un costruttore che ha risposto con grande capacità di adattamento a questa emergenza straordinaria che coinvolge il

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mercato e le manifatture legate ai carrelli elevatori.

clienti, si basa sempre sul contatto personale nelle sedi societarie.

Dopo oltre un anno e mezzo di pandemia da Covid-19, che cosa è cambiato nel lavoro quotidiano che si svolge nelle sedi Clark? L’home office e la collaborazione virtuale sono ormai consolidati nella nostra azienda. Le comunicazioni con i nostri partner commerciali e con i colleghi dell’organizzazione Clark si svolgono tramite videoconferenza, mentre i nostri team lavorano sui progetti con l’impiego di lavagne digitali, impiegando piattaforme di presentazione virtuale per formare i nostri partner commerciali. La pandemia da Coronavirus ci ha dimostrato che la comunicazione virtuale funziona bene e con essa abbiamo la possibilità di risparmiare tempo e risorse. Tuttavia, a lungo termine non può sostituire completamente gli incontri in presenza. La cooperazione con i nostri partner commerciali e in particolare con i

Come descriverebbe la situazione economica attuale di Clark? Dopo un notevole calo degli ordini nel primo semestre del 2020 a causa della crisi da Coronavirus, si è realizzata una forte ripresa nel secondo semestre del 2020; così, siamo stati in grado di chiudere l’anno finanziario 2020 con una crescita di poco più del 3% rispetto all’anno precedente. Nella prima metà del 2021, la situazione degli ordini è più confortante che mai. Il mercato del Material handling, quest’anno, nella nostra regione di riferimento, è in crescita del 70% rispetto all’anno precedente. A livello globale, Clark è stata in grado di aumentare il volume degli ordini del 50% nello stesso periodo. Nella regione EMEA - Europa, Medio Oriente e Africa - abbiamo aumentato l’acquisizione di ordini dell’80%. Non credo che nessuno si aspettasse che il mercato potesse avere

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un rimbalzo simile. Una complicazione, tuttavia, c’è. Noi, come molti dei nostri concorrenti, abbiamo problemi nella catena di approvvigionamento e nell’acquisto di componenti, dato che molte parti provengono dall’Asia. La conseguenza per i nostri clienti è quella di un’attesa molto più lunga per la consegna dei veicoli. Tuttavia, la catena di approvvigionamento non è l’unica sfida che il mercato sta affrontando. Riscontriamo anche un drastico aumento dei costi di trasporto, ritardi nelle consegne a causa dei colli di bottiglia nel trasporto marittimo e il costante aumento dei prezzi delle materie prime. L’industria opera attualmente in un contesto molto difficile. Il fatto che per anni non solo l’approvvigionamento di pezzi di ricambio, ma anche interi processi di produzione siano stati trasferiti all’estero, e in particolare in Asia, si sta rivelando un boomerang per i produttori?

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Movimentazione Industriale e Portuale Le relazioni commerciali tra Europa e Asia sono diventate sempre più forti nel corso degli anni. Le aziende non solo hanno realizzato un enorme volume di ordini in Estremo Oriente, ma vi hanno anche trasferito la propria tecnologia. Oggi, non c’è quasi nessuna azienda che non compri materiale dalla Cina. Quindi ci troviamo di fronte più o meno allo stesso dilemma. Credo che la pandemia da Covid-19 ci abbia appena mostrato molto chiaramente quanto sia grande il pericolo di questa dipendenza dall’Asia, che finora tutti abbiamo accettato. Certamente si sta rivelando un boomerang il fatto di aver esternalizzato la produzione in Asia per risparmiare sui costi. Ora stiamo pagando questa decisione a caro prezzo sotto tutti i punti di vista. Quali misure avete preso per contrastare questa situazione? Per assicurare la nostra catena di approvvigionamento, abbiamo predisposto un numero adeguato di macchine a stock in una fase iniziale. Inoltre, abbiamo preso una serie di misure in collaborazione con le fabbriche Clark in tutto il mondo e le società di trasporto. Cioè, abbiamo visitato i nostri fornitori per avere un’idea della situazione in loco

e per scoprire come possiamo aiutarli ad accelerare l’approvvigionamento dei materiali. Per esempio, abbiamo ordinato delle quantità di componenti in anticipo per aiutare i fornitori, abbiamo cambiato fornitori per ridurre i costi e abbiamo cercato nuovi vettori per accelerare le consegne. Quindi, a questo

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punto, la produzione è attiva e funzionante in tutti i nostri stabilimenti e anche le catene di approvvigionamento sono in gran parte intatte. Ci vuole solo un po’ più di tempo. Si rammarica il progetto di una nuova linea di assemblaggio a Duisburg non sia ancora avviato? No, al contrario! Sono contento che questo progetto sia stato messo in stand-by per il momento. L’assemblaggio a Duisburg non cambierebbe significativamente la situazione attuale, perché il 95% dei pezzi verrebbe comunque dall’Estremo Oriente seguendo un sistema modulare. Saremmo esattamente nella stessa situazione di dipendenza e avremmo forse solo una maggiore flessibilità nel montaggio dei componenti. Quindi impiegherete in altro modo le risorse destinate inizialmente?

Assolutamente! Abbiamo posto l’accento sul business dell’usato e sull’espansione della nostra produzione diretta per l’area di Duisburg.

già a comprarli. Ora stiamo espandendo questo settore di attività in modo progressivo, in parallelo con la forte ripresa della vendita di carrelli nuovi.

Vuol dire che impiegherete le risorse dell’officina per il ricondizionamento dei carrelli usati? Esattamente! L’anno scorso, abbiamo iniziato ad acquistare veicoli usati per un avviamento sperimentale, in modo da inaugurare un processo efficiente e di qualità nel ricondizionamento dei carrelli usati. Abbiamo realizzato un investimento ulteriore, tra l’altro, nel reparto verniciatura già esistente, modernizzandolo e migliorandolo. Ora possiamo verniciare le macchine con un processo a umido, per ottenere una qualità della verniciatura molto più alta e più durevole. Questo significa che il cliente può contare su carrelli ricondizionati di altissimo profilo. Il pubblico se n’è già accorto ed è corso

Avete realizzato anche un’espansione della vostra gamma di prodotti? Nelle tipologie da interni, la gamma di carrelli con tecnologia agli ioni di litio è già stata ampliata? Direi proprio di sì. L’anno scorso abbiamo ampliato la nostra gamma di transpallet con la serie WPio dalla capacità di carico da 1,2 a 2 t. Gli operatori potranno beneficiare in futuro dei vantaggi delle batterie agli ioni di litio implementate Clark, in assenza di manutenzione, con alta densità di energia e corrispondenti alte prestazioni, abbinate al beneficio della ricarica intermedia veloce. Con il COP1, invece, abbiamo lanciato un commissionatore che non solo è estremamente efficiente nel prelievo di merci ma, grazie alla piattafor-

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Movimentazione Industriale e Portuale ma di lavoro elevabile, assume valori di versatilità come scala mobile e PLE. Abbiamo anche ampliato la gamma di transpallet manuali con i modelli HPT Eco e HPT Premium. Entrambi i carrelli sono caratterizzati da un’elevata stabilità e da un funzionamento semplice e hanno una capacità di carico di 2.500 kg, con l’HPT Eco progettato per applicazioni più leggere e l’HPT Premium per applicazioni più impegnative. Qualcosa è cambiato anche con la tecnologia dei motori? Assolutamente! Nel 2020, Clark ha implementato un motore Kubota Stage V con filtro antiparticolato e catalizzatore di ossidazione per i carrelli elevatori diesel delle serie C40-55sD e C60-80D900 con

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capacità di carico da 4 a 8 t. Questa fase apre la strada ad applicazioni inedite di questi carrelli che in passato non erano possibili, proprio per l’assenza del filtro antiparticolato. Avete anche presentato una nuova soluzione per la logistica della produzione. Certo, l’informazione è corretta. Clark ha lanciato sul mercato un sistema di rimorchiatore già all’inizio dell’anno. Con questa soluzione all-in-one, abbiamo pensato alle esigenze specifiche dei clienti industriali. Il treno di rimorchiatori è composto dal trattore Clark CTX40-70 con un carico del rimorchio di 4 o 7 t e dai rimorchi CTR01 e CTR02. Il rimorchio CTR01, concepito come un

unico telaio a U, è progettato per i clienti che devono trasportare principalmente Euro pallet. Può comprendere un carrello mobile su cui si possono trasportare europallet con un carico massimo di 1.200 kg. Il rimorchio a doppia U CTR02 può accogliere sia gli europallet che altri tipi di pallet comunemente usati nell’industria. Per mezzo di una trave centrale mobile, l’operatore può scegliere in modo flessibile tra un carrello con una dimensione di 1.600 x 1.000 mm e un carico utile fino a 1.600 kg o due carrelli con un peso di carico di 800 kg ciascuno. Attualmente stiamo implementando un nuovo progetto del cliente in questo settore. A questo scopo abbiamo ampliato la nostra gamma di carrelli con veicoli con una capacità di carico di 3 t.

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M MEEDD EENNEERRGGYY C CO ON NFFEERREENNCCEE && EEXXHHI IBBI ITTI O I ONN 2288--3300 SSEEPPTTEEM MBBEERR 2200221 1 RRAAVVEENNNNAA - - I ITA TALY LY

R E T H I N KI KIN NG G EEN NEERGY RGY TO TOG GEETTHHEERR

ALLIAN NC CEESS FO FORR AA SSUUSTA STAI INNAABBLLEE EENNEERGY RGYFFUUTTUURREE wwwwww. .oom mcc. .i ti t B I O FF U U EE LL SS -- C CAARRBBOONN CCAAPPTTUURREE - - CCCCUUSS - - CCE ER RT TI FI FI C IC AA TT I OI O NN - CIRC CU U LL A A RR EE C CO ONNO OM MYY -- CCLLAASSSSI IFFI ICCAATTI O I ONN - - CCL LI M I MAAT TE E- -CCOO RR RR OO SS I OI O N N- DIG G II TT A A LL II SS AATTIIO ONN -- DDRRI ILLLLI INNGG - - EEFFFFI C I CI EI ENNCCYY - - E EL LE ECC TT RR I CI C AA LL - ENER RG GY Y -- EE NNEERRG GYY SSTTOORRAAGGEE - - EENNGGI N I NEEEERRI N I NGG - - E ENNVVI RI ROON N MM EN EN TT AA L L- E X P LL O OR RA A TT II O ONN -- G GAASS -- GGOOVVEERRNNMMEENNTT- -HHEEAALLTTHH- -I N I NS ST TR RU UMM EE NN TT AA TT I OI O N N- LNG G -- M MA A II NN TTAANNEENNCCEE -- M MAARRI INNEE - - PPOOW WEERR SSYYSSTTE EMMS S- -P PR ROO CC ES ESS I NI N G G- PRO OD DU UC C TT II O ONN -- RREECCYYCCLLEE - - RREEGGUULLAATTOORRYY - - RRE ENNE EWW AA BB LE LS ES - S A FF EE TT Y Y -- SS UUBBSSEEAA -- SSUUSSTTAAI INNAABBI ILLI ITTYY - - TTE EL LE ECCOOMMMMUUN NI C IC AA TT I OI O NN S S- TRA AN N SS II TT II O O NN -- TTRRAANNSSPPOORRTTAATTI IOONN - - VVEESSSSE ELLSS - - WWAAS ST TE E MM AA NN AA GG EN EN TT

exhibition@omc.it exhibition@omc.it//conference@omc.it conference@omc.it

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TWITTER TWITTER 99 @OmcRavenna @OmcRavenna

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Movimentazione Industriale e Portuale LINDE

Plus semiautomatico ALLO SCOPO DI ELIMINARE LA “FATICA IMPRODUTTIVA” IN FASE DI PRELIEVO DEGLI ORDINI, LA FUNZIONE OPZIONALE PREVISTA PER I COMMISSIONATORI FINO A 2,5 T DI CAPACITÀ CONTEMPLA MODALITÀ FLLOW-ME E STOP-AND-GO SEMPRE A FIANCO DELL’UTILIZZATORE

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isparmiare tempo ed energia nella fase di prelievo. Questa è la priorità da soddisfare per Linde Material Handling, a favore de-

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gli operatori di magazzino, con la nuova impostazione semiautomatica dei commissionatori N20 SA e N20 C SA. Si tratta di una nuova opzione di equipaggiamen-

to che offre due modalità di guida in cui i veicoli seguono automaticamente l’operatore o guidano in avanti la marcia del veicolo. Grazie a questa novità, gli operatori

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vengono sollevati da attività complementari a basso valore per conseguire prestazioni di prelievo incrementate fino al 20%. L’allestimento degli ordini è un’attività ad alta intensità di lavoro, all’interno dei depositi. Gran parte del processo consiste nel camminare verso gli scaffali e poi tornare al commissionatore. Si tratta di un ciclo operativo che richiede tempo ed energia ma, a differenza del prelievo delle merci dagli scaffali e del loro posizionamento sul portacarichi, questa fase operativa non crea alcun valore aggiunto. Anche solo pochi secondi spesi durante ogni operazione di movimentazione alimentano un monte temporale perso nel corso della giornata di lavoro, e solo pochi passi, ripetuti più e più volte, aumentano la fatica degli operatori, sottrano energie che sarebbe meglio impiegare per completare il processo di prelievo senza errori. In questa situazione, un processo di picking ottimizzato offrirebbe un grande

potenziale per aumentare l’efficienza complessiva della logistica di magazzino. L’opzione SA dei commissionatori Linde con capacità di carico fino a 2,5 tonnellate consiste quindi in modalità di guida semiautomatica che mirano a ridurre significativamente le distanze di percorso e di cammino durante il prelievo degli ordini nelle corsie. Uno dei processi più comuni nei magazzini con scaffalature alte, è quello del picking su un lato. L’operatore cammina avanti e indietro lungo il corridoio e la sua attività viene supportata dalla funzione semi-automatica “follow-me” del veicolo di accompagnamento. Se l’operatore si ferma, anche il veicolo si ferma, permettendogli di posizionare la

Scanner di sicurezza Per far fronte a una delle maggiori preoccupazioni riguardo ai veicoli automatizzati quella della sicurezza - Linde Material Handling ha equipaggiato i suoi commissionatori N20 SA e N20 C SA con uno scanner ad alte prestazioni in grado di rilevare le persone e altri camion industriali nell’area circostante. Montato molto in basso sul telaio, lo scanner può individuare ostacoli imprevisti ed è quindi in grado di prevenire collisioni e incidenti. Per evitare danni alle scaffalature e dare agli operatori abbastanza spazio per le loro attività, il veicolo mantiene una distanza minima di 50 centimetri dalle scaffalature, ma può anche essere posizionato, di preferenza, a una distanza maggiore all’inizio del corridoio.

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merce direttamente dallo scaffale sul pallet. Se l’operatore continua a camminare, anche il carrello continua ad avanzare. In questo modo, l’operatore si muove lungo la scaffalatura e raccoglie la merce senza dover continuamente andare avanti e tornare indietro. Il movimento in avanti è innescato dal passaggio dell’operatore su un certo punto del veicolo, il cosiddetto “muro virtuale”. Se il veicolo deve essere caricato da entrambi i lati, con la funzione stop-and-go il mezzo si muove al centro del corridoio, a una velocità costante, e viene guidato dall’operatore attraverso un telecomando, che può essere indossato su una cintura. L’operatore può così camminare avanti e indietro, dietro il veicolo, tra i bordi delle scaffalature per prelevare o posizionare la merce. Entrambe le funzioni si basano sulla tecnologia radio a banda ultralarga e possono essere impostate con precisione centimetrica. Alla fine del corridoio, il carrello si ferma automaticamente per evitare collisioni con altri veicoli. Salendo sul carrello, il dipendente può abbandonare la modalità semiautomatica e dirigere il veicolo manualmente verso la corsia successiva.

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Movimentazione Industriale e Portuale KAMAG

Trattore d’alto rango CERTAMENTE IL MODELLO PT È IL DEGNO EREDE DI MODERNITÀ DEL GLORIOSO WIESEL. CON UNA CAPACITÀ DI CARICO E UN’ERGONOMIA DI UTILIZZO DAVVERO UNICA, DECLINATA AI PIÙ DISPARATI AMBITI DELLA LOGISTICA E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE

N

ato e cresciuto per la logistica. Solo così si può definire l’efficienza del nuovo trattore Kamag PT, progettato in modo specifico per adempiere a tutte le attività di movimentazione più tipiche e impegnative richieste alle aziende di trasporto soprattutto in contesti intermodali, nei servizi CEP (Courier Express Package) e negli ambiti più diversi dei trasferimenti di merci al dettaglio, all’ingrosso e per corrispondenza - senza contare l’impiego flessibile nelle fabbriche e nelle flotte delle società di noleggio. Kamag, con il

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modulo PT prosegue dunque, nell’ambito del gruppo TII (Transporter Industry International), la propria missione di sviluppo per veicoli destinati alla logistica di piazzale; proprio con questo trattore di nuova concezione, il costruttore di Ulm completa il portafoglio di soluzioni per questo ambito applicativo, sostituendo il precedente e glorioso trattore Wiesel. Il nuovo design del trattore per terminal offre numerosi vantaggi aggiuntivi per operatori e autisti. La cabina di guida, appositamente ridefinita per una mi-

gliore ergonomia funzionale, offre un livello di sicurezza ancora più elevato. La visibilità aumentata punta a un più efficace controllo delle manovre e previene il rischio di eventuali collisioni con altri mezzi all’interno dei terminal e delle aree logistiche. Riguardo alla già menzionata ergonomia, i criteri adottati dai progettisti rispondono alle soluzioni più avanzate, con l’accesso diretto alla piattaforma di lavoro per flussi di movimentazione notevolmente migliorati. L’incremento dello spazio dietro alla cabina di guida facilita inoltre la gestione delle fasi di carico. Gli

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Ideale per il carico in ogni situazione

operatori possono avvantaggiarsi di una capacità di carico aumentata sulla ralla nell’ordine delle 28 tonnellate, alla velocità di 25 km/h - con la stessa base della ralla regolabile in altezza tramite un azionamento idraulico. La dedica del trattore Kamag PT è la più ampia che si possa prevedere in ambito logistico e comprende un’operatività che si estende dai depositi ai terminal portuali, dalle aree aeroportuali al trasporto merci ferroviario, fino all’ambito industriale dei comparti cartario, siderurgico e dell’alluminio, a esemplificare i settori che richiedono requisiti di carico particolarmente elevati e complessi.

Il predecessore del nuovo trattore Kamag, denominato PM e noto anche come “Wiesel” appunto, ha ricoperto per anni una posizione preminente tra i veicoli destinati alle operazioni di movimentazione in ambito logistico. il nuovo Kamag PT ne eredita un pubblico di specialisti, ampliando il campo del trasferimento e dell’allocazione da semirimorchi e telai per container nei depositi e nei terminal. Manovre più veloci grazie a un sistema di trasmissione più potente, ideato e implementato dal team di ingegneri del marchio tedesco, si abbinano in modo ottimale a uno stretto raggio di sterzata e, in virtù sempre della trasmissione idrostatica dalla funzionalità elettronica, la marcia in avanti e la retromarcia in continuo, completano per il Kamag PT i requisiti di una guida precisa ed efficiente.

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Trasporti Eccezionali MAMMOET

Quando la velocità è tutto LA PAROLA CHIAVE È “SENZA INTERROMPERE LA CIRCOLAZIONE” E LO SPECIALISTA DELL’HEAVY LIFTI & TRANSPORTATION È SEMPRE IN GRADO DI MANTENERLA. DALL’INSTALLAZIONE DI UN PONTE IN SCOZIA ALLA RIMOZIONE DI UNA GALLERIA IN QUEBEC, L’INTERVENTO RAPIDO È DEDICATO AL SETTORE FERROVIARIO

L’

intervento recente di Mammoet nel progetto di installazione del ponte ferroviario in prossimità della rotonda di Hardengreen,

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in Scozia, sulla linea ferroviaria ripristinata tra Edimburgo e Tweedbank, è l’ennesima testimonianza di una maestria operativa unica nel suo genere. Innanzitutto, i

fatti, ovvero la descrizione dell’intervento in questione. La rotonda di hardengreen è estremamente trafficata durante i giorni lavorativi, per cui i lavori più invasivi di

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costruzione della nuova struttura sopraelevata si sono dovuti realizzare nel fine settimana, quando la rotonda poteva essere chiusa. La costruzione del ponte ferroviario è stata così realizzata in due tempi. Prima con l’insediamento dei piloni e delle rampe di accesso; poi con la collocazione di quattro travi in cemento armato del peso di 107 tonnellate che costituiscono la struttura portante del ponte. Il tempo imposto per l’installazione era di 56 ore, tra il venerdì notte e il lunedì all’alba, compreso montaggio e smontaggio delle apparecchiature necessarie alle operazioni di movimentazione e sollevamento, tra cui naturalmente le grandi gru cingolate della flotta Mammoet. L’approccio ingegneristico “finalità-metodologie-mezzi” di Mammoet ha risolto ogni problema legato alle tempistiche stringenti. Invece di utilizzare diverse gru per sollevare le travi, la società ha deciso di utilizzare un’unica gru Liebherr LMT 11200-9.1, della portata di 1.200 tonnellate. Con una messa in opera di sole sei ore e in virtù della notevole portata rispetto al carico previsto, la gru ha potuto installare tutte le travi da una sola postazione, operando con uno sbraccio di diverse decine di metri. Il risultato finale? Un risparmio di tempo così notevole da consentire un’operazione-lampo tra la sera del venerdì e la domenica pomeriggio, a cantiere chiuso e con la gru già smontata e trasferita. Per i pendolari del lunedì mattina, l’impressione è stata che il ponte fosse lì da sempre.

A Turcot, sulle rotaie dell’efficienza

Dall’installazione di un ponte ferroviario in un weekend alla rimozione di un sovrappasso senza interrompere la circolazione dei treni il passo non è breve. Eppure Mammoet dimostra anche in questo caso la sua versatile eccellenza operativa. Al centro di Montreal, capitale dello stato canadese del Quebec, il Turcot Interchange è un nodo intermodale costruito a metà degli anni sessanta con un traffico giornaliero di 300.000 veicoli. Intorno al 2015, i segni di degrado erano diventati evidenti e la municipalità di Montreal ha provveduto al rifacimento dell’intera opera. La sfida era quella di limitare al minimo gli effetti negativi sul traffico, in particolare sulla frequenza dei treni che passano sotto l’interchange. Il manufatto più a rischio era proprio il tunnel ferroviario artificiale. Le squadre di Mammoet, dopo aver esaminato la situazione con la massima accuratezza tecnica, hanno scelto la metodologia migliore: quella di sezionare il tunnel e agganciare a un traliccio a ponte (gantry) costruito sul posto e montato su SPMT ogni sezione del ponte, per poi spostarla in un’area distante per la demolizione. Sulla linea ferroviaria passa un treno ogni 10-15 minuti per l’intera giornata e anche di notte. Così per ogni sezione del ponte, Mammoet ha impiegato una notte ad agganciare il pezzo al traliccio e a tagliare il cemento armato. La notte successiva, a un segnale della centrale di controllo del traffico, la sezione è stata staccata dal resto della struttura e trasportata attraverso i binari. L’operazione si è ripetuta nove volte e le sezioni, del peso ciascuna di 1.070 tonnellate, sono state tolte dai binari in un tempo mai superiore ai 17 minuti e nessun treno ha mai subito alcun ritardo a causa dei lavori in corso.

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Noleggio e Distribuzione EDILNOLEGGI/HAULOTTE

Risposta esatta DA OLTRE VENT’ANNI SUL MERCATO, CON UNA FLOTTA ATTUALE DI OLTRE 450 MACCHINE PER IL LAVORO IN QUOTA. UNA GARANZIA DI QUALITÀ E FEDELTÀ? L’ASSIDUA PRESENZA DI MODELLI SEMOVENTI DEL MARCHIO FRANCESE

S

e parliamo di specializzazione per il cantiere e per l’industria, allora una realtà del Sud come l’Edilnoleggi di Casalnuovo rappresenta sul territorio di Napoli una vera preminenza di servizio. Sono quattro lustri di storia testimoniati dall’evoluzione continua di un servizio che oggi trova il proprio punto di forza nelle piattaforme aeree, frutto di una dedizione al prodotto sviluppata in sinergia con i mutamenti

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del mercato e delle esigenze dei clienti. Dalla sede campana oggi Edilnoleggi riesce a garantire un’eccellenza di intervento su tutto il territorio nazionale e le parole di Pasquale Menichini, fondatore e amministratore unico della società partenopea, ne testimoniano tutto il valore di adattamento al mercato. Nella linea rossa di una fedeltà di gamma che coinvolge un costruttore e partner primario come Haulotte.

Menichini, può descriverci brevemente la storia imprenditoriale della sua azienda? Abbiamo fondato la Edilnoleggi nel 1999, in seguito ai numerosi anni di esperienza maturati nel settore commerciale ed all’intuito delle enormi potenzialità del noleggio di macchine operatrici, come alternativa alla vendita. Poi, nel 2001, quando i numeri ci hanno dato ragione, abbiamo reso più concreto l’investimen-

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to trasformandola in una Spa. Da allora, l’azienda ha avuto un notevole sviluppo grazie anche a preziosi e proficui accordi commerciali che abbiamo raggiunto con alcune delle migliori aziende produttrici mondiali, tra cui sicuramente Haulotte. Com’è strutturata la vostra organizzazione, sia dal punto di vista tecnico che commerciale? La società ha la sede operativa in Campania, nel comune di Casalnuovo di Napoli, a pochi chilometri dai caselli di Napoli Nord sull’A1 e di Napoli Est sull’A16, in un comprensorio che si estende su una superficie complessiva di circa 22.000 metri quadrati, ma noleggia in tutta Italia. Le macchine possono essere noleggiate tramite il nostro portale www.edilnoleggi.it compilando un semplice modulo o contattando i nostri commerciali via mail o telefonicamente. Inoltre ci si può avva-

lere del servizio di trasporto, facendosi consegnare le macchine direttamente sul luogo di lavoro e ritirare al termine del noleggio. Qual è la dimensione e la suddivisione tipologica del vostro parco macchine a noleggio, e quali sono i possibili sviluppi a breve? La Edilnoleggi mette a disposizione dei propri clienti un parco macchine di circa

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450 unità, alle quali si aggiungono accessori ed attrezzature. le categorie principali sono: macchine movimento terra, sollevatori telescopici, piattaforme aeree e gruppi elettrogeni. da qualche anno stiamo integrando i veicoli municipali e prossimamente partiremo con il noleggio delle autovetture. Quanto pesa in percentuale l’edilizia e quanto l’industria sul vostro giro

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Noleggio e Distribuzione

d’affari globale? Ci sono nuovi settori particolarmente dinamici? Il “peso” si distribuisce abbastanza equamente tra edilizia, con il 40% sul giro d’affari globale, e l’industria con un altro 40%. Il restante 20% lo genera il segmento dei servizi. Tra i settori da quelli sopra citati, tra i più interessanti in questo periodo c’è sicuramente il settore dell’ecologia e dei servizi ambientali in genere. Svolgete anche un’attività di formazione assidua nella vostra sede. Abbiamo un Centro Formazione attivo dal 2009. Lo scopo primario è di offrire ai nostri clienti la possibilità di seguire corsi di formazione professionale per conduttori

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di macchine operatrici, macchine agricole, apparecchi e mezzi di sollevamento. I corsi sono programmati e realizzati per rispondere agli elevati standard di sicurezza europei e in perfetta sintonia con quanto richiesto dagli obblighi legislativi e si sviluppano attraverso una parte teorica, durante la quale vengono affrontati aspetti normativi, tecnici e di comportamento, ed una pratica, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti adeguata e specifica formazione ed addestramento all’utilizzo in sicurezza delle macchine operatrici. Nel noleggio di macchine un ruolo fondamentale è svolto dall’assistenza tecnica. Come siete organizzati sotto questo profilo? Per l’efficienza delle nostre macchine, e quindi del servizio, ci avvaliamo delle Officine Mobili che offrono un tempestivo ed efficiente servizio a domicilio, reso entro 24 dalla chiamata. Inoltre, il settore ricambi è da sempre il punto di forza della nostra attività e Haulotte, grazie all’ampia disponibilità di ricambi originali in pronta consegna e alla collaborazione diretta, ci permette di evadere gli ordini

con la massima celerità, nella maggior parte dei casi entro 24 ore. All’interno della vostra offerta, quale importanza ricopre la flotta Haulotte? Per quanto riguarda le piattaforme aeree, la nostra flotta è composta unicamente da macchine Haulotte. Abbiamo quasi l’intera gamma disponibile per il noleggio e, per avere una flotta sempre affidabile, sostituiamo le macchine regolarmente nel giro di qualche anno. Il nostro rapporto con Haulotte è ormai consolidato da anni. La scelta di Haulotte è scaturita da un’attenta ricerca di mercato e un’analisi approfondita sulle opportunità e sulle pro-

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blematiche connesse al settore. Infatti, con una vasta gamma di prodotti e soluzioni assolutamente competitivi in grado di soddisfare le richieste della nostra clientela e un’assistenza che ci supporta e ci affianca nella manutenzione delle macchine direttamente nella nostra officina è senza dubbio il partner che più si adatta al nostro lavoro. La vasta gamma di prodotti Haulotte, assolutamente competitivi, è in grado di soddisfare sempre le richieste della nostra clientela con la soluzione più adatta. Inoltre, il recente sviluppo di piattaforme articolate completamente elettrice anche per esterni lo trovo molto interessante: penso che il futuro sia elettrico.

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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets

La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Anno 7 - Giugno/Luglio 2021

In questo numero

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COMPACT DESIGN POWERFUL PERFORMANCE

Inserzionisti

II Boman 47 Cabletronic 22 CEM 27 CTE 28 Demac 15 Easy Mec IV Effer 61 Ente Certificazione Macchine 19 E-Powertrac 89 FAB 20 Fassi

III GIC 2022 51 GIS by Night 10 Goldhofer 12 Haulotte I Idrogru 93 International Tower Cranes 18 Jekko 35 JLG 7 JMG 3 Liebherr 75 Merlo

71 Nooteboom 99 OMC 13 Ormig 25 Platform Basket 21 Piccoli 55 Pipeline & Gas Expo 2022 29 Ruthmann Italia 8 Socage 11 Tadano 5 Tecnomovint 43 Tigieffe

Aziende citate A Almac ........................ 28 B Bosch Rexroth .......... 13 C CEM .......................... 23 Clark .......................... 94 Cometto .................... 22 CTE ..................... 20, 76 Comer Industries ..... 11 E Easy Lift .................... 29 Edilnoleggi .............106 Enerpac ..................... 26

H Haulotte ..................106 Hawe ......................... 90 Hitex .......................... 56 Hoist .......................... 29 I Idrogru ...................... 36 K Kamag .....................102 Kiloutou .................... 20 J JCB ............................. 14 Jekko .......................... 40 JMG ........................... 90

P Palazzani .................. 19 Palfinger ................... 27 Potain ........................ 66

F Faresin Industries .21, 84 Flash battery ............. 84

L Linde .......................100

R Raimondi .................... 9 Rental Consulting ... 30 Ruthmann ................. 10

G Galizia ....................... 18 Genie ......................... 72 GIS ............................. 16 Grove ......................... 48 GSR ............................ 23

M Mammoet ...............104 Manitowoc ........ 48, 66 Merlo ......................... 80 Mollo ......................... 18 Multitel Pagliero ........ 8

S Saeclimber ................ 12 Sany ........................... 62 Savoi .......................... 12 Selift ........................... 68 Sinoboom .................. 68

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T Tadano ...................... 52 U Unacea ...................... 24 V Verdelli International ...62 Z Zoomlion .................. 44 W WPG .......................... 11 X XCMG ....................... 56

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Fiera certificata An exhibition audited by

4th Edition

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28-30 April 2022 Piacenza - Italy

AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIC 2022

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Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

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