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INDONESIA
Sungai Aouk: il fiume degli Dei
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al 6 agosto al 4 settembre si è svolta la Spedizione Speleologica Seram 2016, con destinazione l’omonima isola nell’arcipelago delle Molucche. Alle esplorazioni hanno partecipato sei speleologi: Ivan Vicenzi, (Gruppo Speleologico Sacile) Marc Faverjon, Thomas Pasquini (Gruppo Speleologico Piemontese) Katia Zampatti (Gruppo Grotte Brescia), Paolo Turrini e Andrea Benassi (Società Speleologica Saknussem). La spedizione la terza nell’area, si inserisce nell’ambito dell’Onderaardesche Loop Project, cioè un progetto di ricerca finalizzato ad individuare ed esplorare i maggiori fiumi sotterranei del pianeta muovendosi di volta in volta su diverse zone carsiche. In questa prospettiva ha preso forma l’idea di dedicare una settimana della spedizione ad una ricognizione nella provincia indonesiana di West Papua, (Nuova Guinea) dove era stato precedentemente identificato, lungo il fiume Aouk, uno dei più significativi tra i futuri obbiettivi. Localizzata nel centro della penisola, l’area dei laghi di Aymaru si contraddistingue per la presenza di estesi affioramenti di calcare. Alle zone di bassopiano alluvionale e delle valli si uniscono quindi ampie zone pianeggianti fortemente carsificate che intrecciano e modellano la circolazione delle acque, rendendo il drenaggio complesso. Proseguendo verso nord, la fascia calcarea che attraversa longitudinalmente la regione poggia sul primo piede delle montagne formando una barriera rispetto ai grandi fiumi che scendono verso sud. Proprio lungo questa fascia si trova a scorrere il fiume Aouk.
L’analisi delle fotografie satellitari mostra come in questa zona il suo corso sia caratterizzato da profonde gole e da numerosi tratti sotterranei. Tratti che con un bacino idrografico di circa 600 km2, in una zona con un indice di piovosità annuale di oltre 5 metri, portavano ad immaginare una grotta con un bilancio idrologico stimato in 47 metri cubi al secondo di media annuale. In questa prospettiva la zona, del tutto sconosciuta in bibliografia, si candidava quindi ad ospitare uno dei più grandi fiumi sotterranei ancora inesplorati del pianeta. Per la mitologia dei Mejprat che abitano il lago Ajamaru, nella penisola Vogelkop, il mondo è complicato e pieno di piani e luoghi strani attraverso cui transitare. Oltre ad un mondo di sopra esiste un mondo di sotto, attraverso cui fluiscono energie ed entità, nonché ovviamente sede di fantasmi e spazio per la rinascita di animali e piante. Un mondo che
però comunica con quello di sopra attraverso numerose aperture e grotte di cui il plateau di Ajamaru è pieno. La manifestazione più importante di questa visione del reale la si ha con credenza nel Wor n’su, ovvero in un reticolo di spazi sotterranei che unirebbe l’intera regione e attraverso cui la grande madre Tu’mane si muoverebbe insieme ai demoni delle acque. Il Wor n’su e le sue strade sono rappresentato sotto forma di simboli negli Ikat, i tessuti, sulle case e anche sui corpi degli iniziati. Doppi diamanti, ruote da cui si dipartono raggi, reticoli di linee, tutti descrivono un mondo sotterraneo immenso capace di collegare rocce, grotte e acque. Confesso che mentre progettavamo una ricognizione nella zona, ci piaceva pensare di andare a caccia di qualcosa del genere. Inoltre lo studio delle fotografie sembrava mostrarci l’esistenza di qualcosa di mostruosamente simile a quanto narrato. Come accade raramente, la realtà in questo caso si è mostrata superiore alle nostre fantasie. Il fiume Aouk, non solo ha confermato la nostra stima sulla sua portata, ma In alto: Fiume Aouk, Galleria di Amos, prima tirolese. Punto di congiunzione tra la galleria di troppo pieno che sbuca nel tiankeng esterno ed il corso attivo del fiume. Sulla sinistra il fiume dopo alcune centinaia di metri finisce nel grande sifone di Cariddi. In alto a destra si nota il livello di piena oltre cui l’acqua tracima attraverso la galleria del mostro. (Foto Ivan Vicenzi) Pagina a fianco in alto: galleria semi attiva che collega la valle e la risorgenza con il Sotano dei Bimbi sperduti, il tiankeng interno dove si apre il Mostro, la via per raggiungere il fiume. (Foto Ivan Vicenzi)
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Speleologia 75 dicembre 2016
www.speleologiassi.it/75-sungai-aouk
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