Speleologia n. 75 - dicembre 2016

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PROGETTI

Il progetto “Cavità minori” dell’Appennino bolognese Francesco GRAZIOLI - Gsb-Usb - FSRER causa del loro modesto sviluppo le cavità di origine tettonica dell’appennino settentrionale sono normalmente poco considerate dagli speleologi. Dal punto di vista biologico però rappresentano ambienti di primaria importanza per lo studio e la conservazione di specie rare o minacciate.

A

I vuoti che caratterizzano la fascia gessosa posta nel pedeappennino, fulcro del patrimonio carsico bolognese, assorbono da oltre ottant’anni le attività speleologiche in quest’area. Un’arco di tempo in cui esplorazione e studi scientifici hanno fatto luce su un ricco patrimonio ambientale e sul suo valore, innescando tutta una serie di meccanismi che hanno portato alla istituzione del Parco dei Gessi Bolognesi alla fine degli anni Ottanta.

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Speleologia 75 dicembre 2016

In alto: Cava della Forcola, la parte documentativa del progetto Cavità Minori ha rivestito un ruolo importante, sia dal punto di vista scientifico che di condivisione attraverso la realizzazione di materiale per le future attività divulgative. (Foto Francesco Grazioli)


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