VIAGGIO IN BIBLIOTECA SITO SULLA GROTTA DI FUMANE
SITO SUL BUSO DELLA RANA
La grotta di Fumane, nel settore occidentale dei Monti Lessini, è divenuta famosa in Italia e nel mondo per le importanti scoperte paleontologiche degli ultimi anni. Gli scavi – tuttora in corso – stanno infatti rivelando che la cavità è stata sede di frequentazione umana per oltre 50mila anni e ha visto l’alternanza, in periodi differenti, dell’Uomo di Neanderthal e dei primi uomini anatomicamente moderni. I reperti rinvenuti nella grotta di Fumane sono considerati dalla comunità scientifica di notevole interesse perché, unitamente a quanto scoperto in alcune cavità slovene, come ad esempio la grotta di Divje Babe, forniscono un’interpretazione della sensibilità e delle capacità cognitive dei Neanderthal completamente diversa rispetto al passato. La presenza nei sedimenti di Fumane di conchiglie trattate e dipinte, oltre a penne di rapace e di altri uccelli, ha fatto supporre che esse fossero utilizzate con funzioni di abbellimento e probabilmente anche con valenza simbolica. L’importanza di questa scoperta risiede nel fatto che viene così retrodatata, di decine di migliaia di anni, una pratica che in precedenza veniva considerata esclusivo appannaggio di Homo sapiens. Il sito ufficiale della grotta di Fumane (grottadifumane.eu) fornisce un quadro aggiornato e dettagliato dello stato delle ricerche in quest’ambito. Aprendo i vari link tematici, è possibile scoprire la storia delle ricerche nella grotta, i metodi di scavo, dettagliate informazioni sui reperti nonché i più importanti lavori pubblicati, contestualizzando il tutto nell’acceso dibattito sulla convivenza H. neanderthalensis / H. sapiens. Un sito chiaro, completo e ben organizzato dedicato a un tema delicato e di grande attualità che in futuro non mancherà di regalare interessanti sorprese…
Invitiamo i lettori a vistare il sito www.busodellarana.it già vincitore del Concorso Italia Speleologica 2016 nella categoria Divulgazione Speleologica. Creato per la prima volta nel 2002 e profondamente ristrutturato nel 2015 con il passaggio alla piattaforma WordPress, il sito colma un’evidente lacuna e raccoglie in un’unica sede tutte le informazioni disponibili che uno speleologo e/o un semplice interessato potrebbe desiderare conoscere sul Buso della Rana di Vicenza. Diciamo subito che si tratta di un lavoro monumentale, frutto di anni di ricerche e digitalizzazione di documenti storici conservati negli archivi dei gruppi speleologici veneti e ampiamente integrati con materiali moderni e recenti, spesso realizzati ad hoc. Per l’utente, visualizzare tutto ciò che viene trattato e approfondito richiederebbe interi giorni: 111 pagine, 126 articoli e oltre 800 immagini…si tratta probabilmente del sito più esaustivo e articolato in Italia dedicato a un complesso carsico! Il tutto è stato realizzato in economia da un ristretto gruppo di persone, coordinate dal webmaster Sandro Sedran, e senza finanziamenti esterni. Le tematiche trattate spaziano dalle caratteristiche del territorio alla storia esplorativa del complesso, dagli studi scientifici ai progetti in corso, dagli incidenti verificatisi nel corso del tempo alle curiosità più inaspettate, e molto altro ancora. La gran mole di materiali è stata organizzata in modo efficiente e funzionale e viene presentata su schermate moderne ed accattivanti…cosa aspettate a verificare con i vostri stessi occhi…?
Luana AIMAR
Luana AIMAR
Atti e Memorie della Commissione Grotte “E. Boegan” n. 46 - settembre 2016 Nel settembre 2016 è stato dato alle stampe il quarantaseiesimo volume di Atti e Memorie della Commissione Grotte “Eugenio Boegan”. Com’è ampiamente noto, questa pubblicazione, finanziata con i fondi della Grotta Gigante, rappresenta l’unico caso in Italia di stampa speleologica scientifica curata da un gruppo grotte. A un capitolo iniziale che spiega dettagliatamente l’attività dei soci del sodalizio triestino nel corso del 2015, seguono otto lavori scientifici redatti complessivamente da una ventina di autori, ricercatori e specialisti nei vari campi, quali ad esempio Badino, Parise, Mattes e Braitemberg. Aprono il volume un articolo sul monitoraggio delle acque al fondo del Bus de la Genziana in Pian del Cansiglio (dove è accertata una relazione diretta tra i segnali impulsivi registrati dai pendoli geodetici e gli innalzamenti di acqua nel sifone) e la pubblicazione
70
Speleologia 75 dicembre 2016
in versione integrale in lingua inglese di un lavoro sulle esplorazioni e i rilievi nelle gallerie della fortezza veneziana di Palmanova già presentato al Congresso internazionale Hypogea 2015. Seguono un dettagliato lavoro storiografico sulle citazioni e le interpretazioni dei secoli passati riguardanti la presenza di correnti d’aria in grotta e in miniera, nonché una panoramica delle recenti realizzazioni museali delle scoperte e delle ricerche nel campo della speleologia a livello mondiale. I successivi lavori sono incentrati sulla caratterizzazione delle concrezioni quarzose presenti in cinque giacimenti del Carso triestino, sulle misurazioni di gravità e l’analisi dei relativi dati nella Grotta Impossibile e, infine, sull’interpretazione di alcune morfologie carsiche nella zona di Largo Porta Grande a Castellana Grotte dopo la scoperta di una nuova cavità. 160 pagine, ricco di immagini a colori, disponibile in versione cartacea o scaricabile come PDF dal sito della Boegan…ancora una volta, un encomiabile lavoro! (L.A.)