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Stare bene
STARE BENE L'Osteopatia
Dott. Guido Giacomelli Osteopata
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Percezione corporea? Mai sentita!
GIULIO GIACOMELLI
“S ignora, la prossima volta la vedrò all’occorrenza!”. A questa affermazione tutte le persone che tratto mi guardano con sguardo perso ed interrogativo. Nel tempo ho notato che le persone non sanno ascoltare il proprio corpo e quindi non capiscono il significato di percezione corporea.
L’essere umano da quando ha perso la condizione di essere animale ha perso la capacità di ascoltarsi portando l’organismo allo stremo prima di percepire un problema. Basti guardare il comportamento di un neonato, se ha qualche costrizione o impedimento ce ne rendiamo conto subito: piange. Questo atteggiamento è istintivo, naturale, non ancora inibito dalle circostanze della vita. Se invece guardassimo un adulto, alla domanda: “Come stai?” la risposta, quasi scontata, sarebbe: “Bene, grazie” anche se in realtà, analizzando lo status salutare di quella persona, troveremo diversi dolori, più o meno intensi, che ormai sono parte integrante del corpo e quindi non ci si fa più caso convivendoci. Madre Natura ha dotato tutte le creature di sensi più o meno complessi grazie ai quali l’organismo si sviluppa. Pochissime persone sanno ascoltare il proprio corpo. Gli sportivi ad esempio sono fra gli individui che meglio lo conoscono; per effettuare un gesto corretto devono allenarsi molto nella gestione del movimento e quindi avere una percezione ottimale. Spesso però accade che tale gesto venga eseguito correttamente ma grazie a dei compensi adattativi che seppur sbagliati permettono la riuscita dello stesso a discapito dell’integrità e della salute dell’atleta. Ciò comporta uno spreco energetico importante, un affaticamento maggiore e quindi una performance inferiore rispetto alle potenzialità dell’atleta. Ecco perché sostengo che non ci possa essere sport senza essere passati prima dall’attività fisica e prima ancora da un trattamento di riequilibrio biomeccanico. La percezione del sé è fondamentale per ottenere un buon stato di salute. La salute è data dall’armonia dei sistemi ma se non siamo in grado di percepire cosa fa il nostro organismo o ancor di più ciò che non fa arriveremo ad accumulare una serie di problemi che porranno dei limiti al nostro agire; non solo psico-fisici ma anche sociali. Parliamo quindi della classica gocciolina
che fa traboccare il vaso, di quel fastidio che magicamente sparisce, di quel dolore che oggi è qua e domani si sposta là inspiegabilmente… Molte problematiche derivano semplicemente da posture o atteggiamenti inconsci. Per questo motivo basta rieducare le persone ad osservarsi. Spesso si può utilizzare uno specchio per avere un riscontro visivo molto utile (in questo barbieri e parrucchiere sono avvantaggiati). Lo stress accumulato nel tempo per situazione socio-economica che stiamo vivendo tutti, i pensieri ed i problemi che attanagliano le nostre vite, gli ausili elettronici utilizzati per lavoro o per gioco inducono a posture costrittive che si trasformano in dolori cronici ed acuti che fanno crollare la qualità della nostra vita. La consapevolezza di queste cattive abitudini può diminuire notevolmente l’accumularsi di tensioni che speriamo sempre passino da sole. Purtroppo l’unica cosa che può passare è il dolore momentaneo che, seppur non di poco conto, non è la soluzione del problema; è facilmente intuibile quindi che per togliere un dolore si deve ricercarne la causa… Avere sintomatologie dolorose ripetitive che dopo qualche tempo spariscono non significa aver risolto un problema ma aver spostato il focus da un’altra parte poiché il nostro corpo cerca una via di fuga dai dolori creando dei compensi momentaneamente migliorativi. Nel tempo però si verranno ad instaurare tensioni e problematiche in altre zone del corpo che saranno solo una conseguenza delle precedenti non risolte. Questo è il motivo per cui durante una visita osteopatica l’operatore può trovare l’origine del problema in una zona differente rispetto al punto di dolore per cui la persona si è presentata allo studio. Alcuni consigli utili per evitare questo accumulo di problematiche: • un reset strutturale che riporti alla corretta mobilità articolare fondamentale per qualsiasi altra azione grazie all’aiuto di professionisti qualificati • una buona respirazione a carico del petto per migliorare l’assetto posturale • una costante attività fisica che possa preparare ad un eventuale sport da praticare dopo aver preparato l’organismo a supportarlo • un corretto regime alimentare • un utilizzo cosciente della “tecnologia” a nostra disposizione assumendo posture piuttosto funzionali che comode (il comodo spesso è in antitesi
con la postura corretta) • una maggior consapevolezza del proprio corpo che dopo la lettura di questo articolo spero sia maggiore, per percepire tutti i segnali che appaiono • un percorso strutturato con il mental coach e/o con uno psicologo spesso possono aiutare a trovare soluzioni a problemi apparentemente staccati dal fisico che inevitabilmente si ripercuotono sulla persona stessa. Ognuno di questi punti racchiude una serie di concetti molto importanti che potremo sviluppare in seguito. Rimane comunque evidente quanto sia importante ascoltare il proprio corpo per leggere i sintomi che manda. Rimandare una visita o un trattamento per mancanza di tempo è sempre un’ottima scusa.