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DIOBERTI+OBERTI | ARCHITETTI

Ponte San Pietro (Bergamo) Palazzetto dello sport “Angelo Rottoli” “Angelo Rottoli”

di oberti+oberti | architetti

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Nel caldissimo pomeriggio del 13 agosto scorso il Sindaco di Ponte San Pietro ha tagliato il nastro del PalaPonte, il palazzetto dello sport, la cui costruzione è stata scandita dai tempi del Covid, che proprio nella provincia bergamasca ha visto la fase più acuta nella primavera del 2020. E si è voluto, con l’occasione, rendere omaggio al pugile Angelo Rottoli, nato in questi luoghi, campione negli anni ’80, fra le prime vittime della pandemia, intitolandogli il nuovo impianto sportivo. Un impianto che i progettisti hanno pensato come uno spazio moderno, multisportivo e soprattutto “sostenibile” - come si usa dire oggi - ossia realizzato con la massima attenzione verso l’efficienza energetica e la scelta di materiali funzionali e ad impronta “green”. Mettiamo in evidenza, fra gli altri elementi, la scelta di una superficie sportiva in gomma con particolari caratteristiche di risposta ammortizzante e performante insieme, dotata delle certificazioni Greenguard riguardanti l’emissione di sostanze nocive; o la qualità acustica dell’ambiente sportivo, con l’attenuazione del tempo di riverbero ottenuta mediante il rivestimento interno in pannelli fonoassorbenti a base di lana di legno. Il racconto della gestazione e della attuazione del progetto è affidato, nelle pagine seguenti, agli architetti dello studio Oberti.

Nella doppia pagina, il fianco del palazzetto, con corpi accessori vivacemente colorati in giallo, disposti irregolarmente a corona del volume principale. Le immagini del servizio sono in parte a cura degli autori, e in parte della redazione di Tsport. On the double page, the side of the building, with brightly coloured yellow accessories, irregularly arranged to crown the main volume. The images in the report are partly by the authors and partly by the Tsport editorial staff.

Il PalaPonte: una storia

Comune di Ponte San Pietro, Provincia di Bergamo, 11.500 abitanti, 13 sezioni sportive, 1.600 atleti. Nessun impianto sportivo al chiuso adatto alle attività agonistiche. Questa è l’istantanea di Ponte San Pietro nel 2009 quando l’amministrazione comunale di allora commissionava il primo progetto per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport. Da quel momento la fotografia rimane immutata a causa di varie peripezie, note a chi amministra e opera sul territorio. In primis il patto di stabilità che ha bloccato per anni la possibilità dei comuni di fare investimenti a lungo termine; quindi la ricerca dei fondi; l’alternarsi delle amministrazioni; l’ipotesi di luoghi e soluzioni differenti, fino a quando, nel 2017, la situazione si sblocca e la giunta comunale in carica decide di focalizzarsi nuovamente sul tema chiedendo un adeguamento del progetto originario alla luce delle normative vigenti, nel frattempo cambiate, in particolare in materia di efficienza energetica. Si riparte. Stessa finalità, stessa passione, osta-

In questa pagina, in alto, pianta del palazzetto al livello del campo di gioco. In basso, a scala ridotta, la pianta a livello delle tribune. Nella pagina destra, dall’alto: prospetto laterale; prospetto della tribuna per il pubblico; sezione della tribuna e dettaglio fotografico corrispondente. On this page, at the top, plan of the arena at the level of the playing field. Below, on a smaller scale, the plan at grandstand level. On the right page, from top: side elevation; elevation of the spectator stand; section of the stand and corresponding photographic detail.

coli differenti. Il principale nodo da sciogliere a livello progettuale, questa volta, consiste nel realizzare un grande impianto sportivo dotato di tutto ciò che serve, ad altissime prestazioni energetiche e con un budget, considerato il tipo di intervento, ridotto. La soluzione prende piede con l’idea di far dialogare tra loro un grande volume prefabbricato, contenente i campi da gioco e le tribune per il pubblico, e un pugno di edifici minori, gettati in opera, prismatici, scomposti e colorati nei quali sono state collocate le funzioni accessorie: gli spogliatoi, l’infermeria, i depositi, i servizi igienici e i locali tecnici. Le due aree funzionali, quella principale e quella accessoria, si connettono tra loro attraverso un ulteriore spazio, di tipo distributivo, nel quale trovano posto gli ingressi per il pubblico e per gli atleti, che abbraccia il volume maggiore da ovest verso sud legandolo agli ambienti secondari e che, grazie alle pareti vetrate, proietta all’esterno le luci e i movimenti dell’interno diventando un elemento di attrazione e richiamo.

Architettura e paesaggio

Un’altra sfida è stata quella di riuscire a mitigare, rispetto al contesto edificato nelle immediate vicinanze, l’impatto visivo del volume prefabbricato. Questo, di dimensioni complessive in pianta di 43 x 28 metri e 9 metri d’altezza, rischiava di avere un peso eccessivo, in termini dimensionali, e di inserirsi in maniera disorganica nel tessuto urbano circostante. In soccorso a questa problematica è venuto l’andamento del terreno esistente, caratterizzato a nord e a est da un terrapieno artificiale di circa 4 metri d’altezza, creato dal riporto di terra in seguito ad alcuni interventi edilizi nelle aree limitrofe al lotto. La scarpata esistente è stata quindi rimodellata attorno al nuovo palazzetto, parzialmente inglobato, così che il fronte nord e in parte quello est emergano dal terreno per soli 5 metri. A sud, la medesima necessità è stata risolta attraverso il disegno dei blocchi edilizi minori che, grazie alla loro conformazione prismatica e irregolare, creano una sorta di corona edilizia al volume principale, stemperando la sua mole. In ultimo, la decisione di far crescere sul grande contenitore prefabbricato, tamponato con pannelli in graniglia nero ebano, una vegetazione vigorosa in grado, nel giro di qualche anno, di ricoprire l’intero edificio. Le piante di Parthenocissus tricuspidata diventano, così, una seconda pelle che, rispetto alla prima, muterà nel tempo e nelle stagioni passando dal verde acceso della primavera a un verde più maturo in estate, accendendosi di rosso fuoco in autunno, per poi denudarsi in inverno svelando nuovamente la corazza nera del volume iniziale. Quel che ne deriva è un insieme di forme mutevoli nel tempo e nelle stagioni; vestite di foglie e danzanti nella luce variabile del giorno, fino a sera; animate dalle proiezioni irregolari delle ombre dei volumi che si sovrappongono incarnando uno dei concetti cardine di Le Corbusier secondo il quale “L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce”; un gioco al quale anche la natura stessa viene chiamata a prender parte.

Gli aspetti distributivi

Dal punto di vista tecnico, il nuovo palazzetto nasce su un’area già a indirizzo sportivo/ricreativo. Il lotto infatti confina a nord con un centro polivalente, a sud con il centro culturale “La Proposta” e a ovest con il campo di calcio a 11. Strutture alle quali il nuovo impianto si aggiunge e si integra a completamento. L’area è servita da due parcheggi: il principale a sud e, nel caso di manifestazioni che prevedono un’ampia partecipazione, uno secondario a ovest. L’ingresso per il pubblico è nell’angolo sud-ovest del volume vetrato, dal quale si accede all’ampio spazio distributivo che serve le tribune, gli spogliatoi e i servizi igienici per il pubblico. Gli atleti godono anche di un accesso indipendente a sud, raggiungibile attraversando un’ansa tra due dei volumi minori. Tutti gli ambienti sono stati progettati con il criterio della massima inclusività e nel rispetto di tutte le persone, in particolare di quelle con ridotta capacità motoria, che potranno accedere a ogni ambiente sia in qualità di atleti che di spettatori.

In questa pagina, in alto il lato corto del palazzetto, con l’accesso dal parcheggio; in basso il lato lungo. Nelle foto piccole, al centro delle due pagine, dettagli dei volumi accessori. On this page, on top the short side of the building, with access from the car park; on bottom the long side. In the small pictures at the centre of the two pages details, of the ancillary volumes.

Complessivamente il nuovo palazzetto si compone di quattro spogliatoi per atleti, di circa 25 mq ciascuno, per una capienza totale fino a sessanta sportivi; all’interno di ognuno trovano posto sei docce, un bagno e un antibagno. Vi sono inoltre due spogliatoi per gli arbitri, anch’essi con bagno e doccia; un’infermeria con bagno e antibagno; un blocco servizi per il pubblico; un deposito di 16 mq, oltre a cinque depositi minori collocati sotto le tribune e una centrale termica di 15 mq con accesso dall’esterno. Il palazzetto complessivamente può accogliere fino a 250 persone di cui 200 sulle tribune sopraelevate (136 sedute e 64 in piedi), garantendo sempre il rispetto dei requisiti di visibilità di cui alla norma UNI 9217 e l’ottemperanza alla normativa antincendio D.M. 18 marzo 1996.

Approvazioni e omologazioni

Il progetto, che nel suo complesso è stato sottoposto all’approvazione del CONI, per quel che riguarda le omologazioni dei campi da gioco è stato anche condiviso con le federazioni sportive FGC, FIP e FIPAV insieme alle quali l’amministrazione e i progettisti hanno deciso di chiedere l’omologazione per la serie C per le discipline di calcio a 5, pallavolo e pallacanestro maschile, mentre per la pallacanestro femminile quella per la serie B. I campi, considerando esclusivamente l’aspetto dimensionale, potrebbero ospitare anche categorie maggiori, serie A2 per il calcio a 5 e serie A per la pallacanestro e la pallavolo, tuttavia, valutato l’impianto nella sua interezza e il contesto circostante, si è privilegiata una soluzione più calibrata. La segnaletica a terra è stata realizzata in diverse cromie per rendere immediatamente riconoscibili le aree di gioco. L’illuminazione è garantita da fari a led interposti ai tegoli di copertura, oltre a una finestra a nastro lunga tutto il fronte nord del volume prefabbricato. Dal punto di vista energetico il nuovo impianto raggiunge livelli di altissima prestazione, tanto da garantirgli la classificazione NZEB, acronimo di Nearly Zero Energy Building.

In alto, un esempio di vite americana, che andrà a coprire le facciate grigie del palazzetto, visibili nella foto in basso. Above, an example of an American vine, which will cover the grey façades of the building, visible in the photo below.

Nelle due pagine, gli interni della palestra. In dettaglio, nella fascia in alto: il canestro, l’attrezzatura per la pallavolo, la tribuna per il pubblico. In basso, vista d’insieme dell’area di gioco e la rete del calcetto. Un altro dettaglio è visibile nello Speciale Materiali a pag.67. On the two pages, the interior of the gymnasium. In detail, at the top: the basketball hoop, the volleyball equipment, the spectator stand. Below, an overview of the playing area and the five-a-side football net. You can see another detail in the Materials Special Report on pg.67.

Halls and gyms Ponte San Pietro: Sports Palace “Angelo Rottoli”

On the very hot afternoon of 13 August, the Mayor of Ponte San Pietro cut the ribbon on the sports hall, the construction of which was marked by the Covid epidemic, which reached its peak in the spring of 2020 in the province of Bergamo. On this occasion, it was decided to pay homage to the boxer Angelo Rottoli, born in this area, champion in the 1980s and one of the first victims of the pandemic, by naming the new sports facility after him. The designers have designed the facility to be modern, multi-sport and, above all, "sustainable" as people say these days - with the utmost attention to energy efficiency and the choice of functional, "green" materials.

Among other elements, we would highlight the choice of a rubber sports surface with special characteristics of both shock-absorbing and highperformance response, with Greenguard certifications regarding the emission of harmful substances; or the acoustic quality of the sports environment, with the attenuation of reverberation time achieved by the internal covering of sound-absorbing panels made from wood wool.

The story of the project's conception and implementation is entrusted to the architects of Studio Oberti. Nuovo Palazzetto dello Sport di Ponte San Pietro dedicato ad Angelo Rottoli

Committente: Comune di Ponte San Pietro

Progetto architettonico e direzione lavori: Arch. Gualtiero Oberti Arch. Lucia Oberti Arch. Maurizio Ronzoni Arch. Roberta Ronzoni Prog. strutturale: Ing. Giampietro Lodetti Prog. impianti elettrici: P.I. Gianluigi Magri Prog. impianti meccanici: Ing. Giuseppe Acquaviva

Inizio lavori: agosto 2019 Fine lavori: marzo 2021 Inaugurazione: agosto 2021 Importo dei lavori: 1.915.609,80 euro

Imprese: ATI tra Benis Costruzioni Srl, Errebi Impianti Srl, MG Srl Unipersonale Pavimentazione sportiva: Mondo Spa (vedi pag. 99) Attrezzature sportive: Sportissimo Srl (vedi pag. II di cop.) Pannelli fonoassorbenti: Celenit Spa

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