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IL PATRIMONIO DEL VERDE PUBBLICO, IL CAMPO POWERGRASS E LA GESTIONE “GREEN”
from Tsport 342
Design italiano in Corea del Sud: il Waterfront di Migliore + Servetto Architects
Promosso dal Ministero Coreano della cultura, sport e turismo, Waterfront Door/Into the ocean di Migliore + Servetto Architects è un intervento di grafica urbana localizzato sulla costa del quartiere Suyeoung di Busan, in Corea del Sud. Lo studio internazionale ha collaborato con la galleria d’arte Art SoHyang e 40 artisti coreani, per realizzare un pattern marino che identifica zone di sosta, ridefinendo l’aspetto del percorso costiero.
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Il Milak Waterside park è un’area di 500 metri dislocata lungo la fascia costiera della città di Busan, seconda per grandezza dopo Seul, con 3,6 milioni di abitanti e un porto importante. Il parco, nel quartiere di Suyeoung, è molto frequentato come luogo di incontro per giovani e meta di passeggiate lungo il mare. Per questo il Ministero coreano della cultura, dello sport e del turismo ha indetto un concorso nell’ambito del progetto Public Art project –Our town art, iniziativa nazionale che prevede la riqualificazione di aree urbane con spazi condivisi, in cui il distanziamento venga rispettato attraverso interventi artistici, realizzati da professionisti locali.
Il progetto Waterfront Door/Into the ocean di Migliore + Servetto Architects ha realizzato un fitto pattern multicolore che rimanda al mondo del mare, collaborando con 40 artisti locali nella realizzazione del tracciato, traducendo il disegno dell’architetto Ico Migliore su una porzione di lungomare. Si tratta di un’espressione della ricerca portata avanti dall’architetto con il suo studio, per riflettere sul valore e il ruolo del pattern nel nostro intorno.
Per suggerire il giusto ritmo e distanziamento a chi sosta in questo luogo, il disegno stesso intreccia un progetto di zone di sosta con la continuità data dal segno ondoso e dagli elementi marini. Il ritmo narrativo si sviluppa a partire da 5 aree più grandi 4x4 metri, piazze tematiche con un colore e un disegno specifici per scandire il percorso e offrire un punto di riferimento per l’orientamento. Da qui si diffondono elementi squadrati in scala più ridotta che definiscono aree più piccole, 2x2 metri, in colorazione varia e brillante con una numerazione progressiva che identifica con chiarezza i punti del percorso. I segni grafici più piccoli rimandano alla popolazione marina e caratterizzano il pattern perché legati all’oceano. Il pattern rimanda così al legame tra natura marina e persone, offrendosi come campo di gioco per i più piccoli.
Nel complesso risulta uno spazio che invita a essere abitato, nel rispetto del distanziamento richiesto dal contesto attuale, in una sorta di città ridisegnata come casa collettiva.
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Paris 2024: Arena di Porte de la Chapelle, posata la prima pietra
Accoglierà grandi eventi sportivi anche dopo Paris 2024 l’Arena di Porte de la Chapelle, di cui è stata posata la prima pietra a inizio ottobre, in quartiere ZAC Gare des Mines-Fillettes. Il sindaco di Parigi e presidente di SOLIDEO, Anne Hidalgo ha compiuto il gesto simbolico in presenza, tra gli altri, di Toni Estanguet, presidente di Paris 2024 e Michel Cadot, delegato interdipartimentale per i Giochi Olimpici e Paralimpici 2024.
La nuova Arena di Porte de la Chapelle di Paris 2024 contribuirà allo sviluppo dello sport ad alti livelli e dalla sua apertura nel 2023 ospiterà i grandi eventi sportivi nazionali e internazionali, oltre a dare spazio all’attività sportiva di quartiere. Ospiterà due palestre, luoghi per l’intrattenimento, negozi e ristoranti.
Durante e dopo i Giochi Olimpici di Paris 2024 l’Arena sarà usata per competizioni di badminton e para-badminton, para-taekwondo, ginnastica ritmica. Del progetto di utilizzo post-olimpico si occuperà la Société Anonyme d'Exploitation du Palais Omnisport of Paris-Bercy; esso sarà parte di un intervento globale che riguarda tutto il 18esimo distretto e SaintDenis.
La nuova struttura sportiva vanta forti ambizioni ambientali basate sull’uso di energie rinnovabili, materiali bio e a bassa emissione di carbonio; avrà un tetto verde di 6900 metri quadrati, più di 50 alberi sulla terrazza e 1800 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. La struttura delle palestre sarà in legno e saranno riciclati il 95% dei rifiuti di cantiere.
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FIFA: una strategia globale per l’emergenza climatica
FIFA sta assumendo un ruolo determinante nel mondo dello sport confermando il suo impegno nella Convenzione quadro delle Nazioni Unite, che comprende la riduzione delle emissioni del 50% entro il 2030 e il net zero entro il 2040, parte di una dettagliata strategia climatica che stabilisce i piani per accelerare le soluzioni di protezione del pianeta.
Come ha dichiarato Gianni Infantino, presidente di FIFA, “è un momento critico, cruciale. Il cambiamento dei modelli meteorologici sta influenzando l’ambiente e la sua biodiversità, la sicurezza alimentare e l’accesso all’acqua potabile, come anche la salute e il benessere degli individui. Dopo l’elezione a presidente FIFA nel 2016, la federazione è diventata la prima organizzazione internazionale sportiva ad aderire alla campagna UNFCCC Climate Neutral Now, impegnandosi a misurare, ridurre e compensare le emissioni di gas serra associate alle FIFA World cup”. Per questo oggi la FIFA ha sviluppato una strategia climatica completa e si impegna a investire risorse che serviranno a raggiungere gli obiettivi del quadro di azione del UNFCCC.
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Per coinvolgere i tornei FIFA nella Climate Strategy e nella lotta al cambiamento climatico, garantendo uno sviluppo ecosostenibile di tutti gli eventi entro il 2040, saranno avviate una serie di iniziative concrete, per: -educare la forza lavoro del mondo del calcio a soluzioni climate-friendly; -adattare i regolamenti e le attività calcistiche per essere più resilienti agli impatti attuali e previsti dei cambiamenti climatici; -ridurre le emissioni di carbonio della FIFA e del calcio per contribuire all'Accordo di Parigi e agli obiettivi dell'UNFCCC
Sports for Climate Action Framework; -investire nella protezione del clima e investire in accesso al know-how per affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici.
Tutti gli attori del sistema calcistico andranno compresi in queste operazioni educative e formative, incoraggiando ciascuno a giocare la sua parte nella protezione del pianeta. Oltre a rendere noto l’impegno nei confronti dell’UNFCCC Sports for Climate Action Framework, FIFA ha pubblicato un documento strategico sul clima chiamato FIFA Climate strategy, che racconta le azioni intraprese dal 2006 a oggi, in rapporto alla protezione del clima.
Nel 2022 sono previsti: -il completamento del primo stadio completamente smontabile, che soddisfa nel contempo i requisiti di uno stadio ufficiale della FIFA World Cup; - l’ottenimento della certificazione di sostenibilità per tutti gli stadi coinvolti in FIFA World cup 2022; -il completamento di un sistema di trasporti climate-friendly che include la metro e un network di punti di ricarica per la flotta di veicoli ufficiale e per gli autobus; -tecnologie di raffreddamento all’avanguardia negli stadi, con un risparmio energetico fino al 45%; -compensazione delle emissioni relative ai viaggi aerei dei tifosi e alle operazioni di costruzione degli stadi per la FIFA World Cup 2022 e compensazione delle emissioni operative della Coppa del Mondo FIFA attraverso progetti certificati a basse emissioni in carbonio in Qatar e all’estero.
Nel 2023 sarà pubblicato il report di sostenibilità sotto lo standard GRI per la FIFA World Cup 2022 e per la FIFA World Cup 2026, oltre alla consegna della strategia di sostenibilità per la FIFA Women’s World Cup che si svolgerà tra Australia e Nuova Zelanda nel 2023.
In alto, campo da calcio in Henningsvaer, nelle isole Lofoten (Norvegia): immagine scelta da FIFA per la campagna sul clima. Sotto a sinistra una tabella riepilogativa tratta dal rapporto FIFA Climate Strategy. A destra, variazione della temperatura media sulla superficie terrestre rispetto al periodo 1951-80 (Source: NASA’s Goddard Institute for Space Studies).
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Lugano, un Tuffo nel Verde a Carona
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Il concorso di progettazione del centro balneare di Carona è stato pubblicato lo scorso 13 aprile e ha visto la candidatura di 21 studi di architettura: 8 concorrenti sono stati ammessi a presentare le proposte progettuali e tra questi il vincitore è stato il gruppo capeggiato da Orsi & Associati. L’obiettivo del concorso è creare le premesse di un rilancio sportivo e turistico del centro balneare di Carona, nel rispetto del paesaggio e della cultura del luogo. Riunitasi a ottobre, la giuria ha assegnato all’unanimità il primo premio al progetto “Un tuffo nel verde”, del gruppo interdisciplinare composto da Orsi & Associati, architetto, Studio Masotti, ingegnere civile, VRT SA, ingegnere RCVS e L. Gazzaniga Architetti, architetto del paesaggio.
La peculiarità della piscina di Carona consiste nel rapporto diretto con la natura: la vasca è posta all’interno di un parco e immersa nel verde. Con il sostegno del Touring Club Svizzero, è previsto l’inserimento di un villaggio glamping nella parte a nord del comparto. “Tuffo nel verde” mira a integrare le due funzioni del lido natatorio e del moderno campeggio; è un progetto flessibile e resiliente che permette di ospitare il glamping e di adattarsi facilmente a scenari futuri, in cui il lido torni a essere presente da solo sull’area. Il progetto vuole semplificare l’accesso e l’organizzazione, riordinando il comparto dove necessario e intervenendo dal punto di vista morfologico limitatamente alla zona ingresso e alle attuali costruzioni, dove esistono sovrapposizioni funzionali. La piscina si trova in una sorta di grande terrazza naturale, che si decide di completare, ampliare e definire e dove si situano tutti i servizi. Una volta raggiunta questa quota, piscine e servizi sono accessibili su un unico livello; la spa ha spazi di servizio a livello inferiore. Un muro sdoppiato delimita e amplia il livello delle piscine, definendo un solo grande spazio orizzontale. Un primo muro di cemento all’arrivo diventa elemento di orientamento e accompagna tramite una rampa dal posteggio verso la cassa posta più in alto. Poi, tutto si svolge sullo stesso livello; ristorante, spogliatoi, servizi e piscine sono organizzati in modo flessibile sotto un’unica copertura, alleggerita da lucernari e aperture, pensati secondo le esigenze funzionali. L’idea è che questa zona di servizi possa essere fruibile ben oltre il periodo di apertura della piscina, anche tutto l’anno. La spa è organizzata all’interno della piccola costruzione esistente, accessibile dal livello piscina tramite una rampa e gode di una terrazza solarium dedicata sopra la centrale termica. Le piscine restano nella posizione e con le dimensioni attuali ma intorno a esse un progetto paesaggistico rivalorizza l’ambiente. Le piante caratterizzano e delimitano il paesaggio dove necessario e definiscono nuove zone ombreggiate, creando un ambiente naturale. Il minigolf è riorganizzato con un percorso lineare intorno alla collinetta nei pressi dell’accesso, nella zona ludica a ridosso delle piscine per bambini.
Il villaggio glamping è organizzato in maniera compatta, sul lato collinare e con accesso separato; le tende potranno trovare posto su piattaforme in legno sul terreno in pendenza, protratte fino al limite del bosco. Tali piattaforme, se vuote, potrebbero essere utilizzate come prendisole: l’idea è che la presenza del glamping sia secondaria alla percezione paesaggistica dell’anfiteatro naturale intorno alla piscina.
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Lugano, sì al polo sportivo e degli eventi
Sarà costruito a tappe il polo sportivo e degli eventi di Lugano, con priorità ai contenuti sportivi: tra il 2023 e il 2025 toccherà allo stadio, il palazzetto subito dopo tra il 2024 e il 2026. La votazione comunale del 28 novembre 2021 ha approvato la risoluzione del Consiglio Comunale del marzo 2021 per la realizzazione del PSE in collaborazione con il gruppo privato HRS di Frauenfeld. Il PSE, polo sportivo e degli eventi, rappresenta un progetto cardine dello sviluppo di Lugano: insieme al polo culturale LAC-Lugano Arte e Cultura e al polo turistico congressuale al Campo Marzio persegue l’obiettivo di una crescita integrata dell’area urbana con un passo in avanti nella riqualificazione del quartiere di Cornaredo. Il PSE prevede un nuovo stadio adeguato alle normative della Swiss Football League, che permetterà all’FCL di giocare a Cornaredo le partire di Super League. I lavori per lo stadio sono correlati alla conclusione della prima tappa del Centro Sportivo al Maglio, CSMA, dove verranno allestiti i campi da calcio, in sostituzione di quelli attuali. Il palazzetto, a sua volta, garantirà alle società sportive strutture conformi ai regolamenti delle leghe nazionali. A Cornaredo andranno eseguiti alcuni lavori preliminari, come la demolizione della tribuna Monte Bré e la costruzione delle tribune e degli spogliatoi provvisori. I lavori preparatori al CSMA inizieranno dopo la pausa natalizia: la prima tappa prevede due nuovi campi oltre a quello attualmente esistente a Canobbio, il parco nord e gli spogliatoi provvisori nell’aprile 2022. I lavori si concluderanno a giugno 2023. Il completamento del CSMA è previsto a luglio 2024 con il quarto campo di calcio, l’edificio spogliatoi e il parco sud. I lavori al PSE saranno condotti in tre tappe: si inizia con lo stadio nel 2023-2025; a seguire il palazzetto tra il 2024 e il 2026. Tra il 2025 e il 2028 saranno realizzate le torri, il blocco servizi, l’edificio sud a carattere commerciale e di ristorazione, gli spazi esterni e il nuovo parco urbano. Le aree private si completeranno tra il 2026 e il 2029.
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Plus Pool, la piscina galleggiante progettata per New York
Plus Pool è un'iniziativa nata per realizzare una piscina galleggiante che filtri l'acqua a New York. Co-fondato nel 2010 dallo studio PlayLab di Los Angeles con Family New York, il progetto è iniziato come un'idea “impossibile”, ed è ora diventato una organizzazione non-profit pienamente funzionante dedicata alla costruzione e al mantenimento di Plus Pool. Fin dal concepimento, PlayLab ha guidato creativamente tutti gli aspetti del progetto: branding e identità, direzione creativa, design e sviluppo di tutte le iniziative, partnership, eventi, video e altro.
Manhattan è un'isola, letteralmente circondata dall'acqua, “ma non siamo stati in grado di nuotare in sicurezza nel fiume per decenni”, affermano i promotori di Plus Pool. “È iniziato con un'idea semplice: invece di provare a pulire l'intero fiume, se avessimo iniziato pulendolo pezzo per pezzo? E se potessimo cambiare il modo in cui i newyorkesi vedono il loro fiume, semplicemente dando loro la possibilità di nuotare? Plus Pool sarà in grado di pulire più di 600.000 litri di acqua di fiume ogni giorno, senza l’uso di prodotti chimici o cloro, solo acqua di fiume naturale". Il progetto era stato presentato dallo studio PlayLab di Los Angeles oltre un decennio fa ma solo ora è stato approvato e verrà realizzato in due anni. "Il progetto è iniziato come un'idea impossibile ed è ora un'organizzazione no profit completamente funzionante dedicata alla costruzione e alla manutenzione di Plus Pool.", spiega PlayLab, "Sin dal concepimento, abbiamo guidato in modo creativo tutti gli aspetti del progetto:
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Rendering e schemi grafici del progetto, dal sito PlayLab.org.©MAD Architects. marchio e identità, direzione creativa, design e sviluppo di tutte le iniziative, partnership, eventi, video e altro ancora." Le barriere intorno alla piscina galleggiante dovrebbero filtrare l'acqua dell'East River, un estuario di marea di acqua salata che divide Manhattan e Brooklyn, e si prevede che il progetto possa filtrare oltre 600.000 litri di acqua di fiume al giorno, creando un luogo sicuro in cui le persone possono nuotare mentre l'acqua dell'East River si ripulisce.
L’organizzazione Plus Pool ha ricevuto dalla Economic Development Corporation di New York una conferma ufficiale per procedere con la due diligence, e può quindi realizzare la piscina galleggiante per l'East River.
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IL FATTORE CAMPO A VANTAGGIO DI OGNI GIOCATORE.
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5NX ASN EF
monofilamenti a struttura dritta semiconcava astrumonofilamenti con 3 nervature asimmetriche ED EXTRASPESSORE con 3 nervature asim DI 420 MICRON DI 420 MICRON INTASO TERMOPLASTICO PRESTAZIONALE INTASOTERMOPLASTICO IN SBR NOBILITATO IN SBR NOBILITATO SOTTOTAPPETO ELASTICO ASTICSOTTOTAPPETOEL MONDO progetta e produce sistemi in erba ttaeproducesisteemiinerba sintetica per il calcio, omologati LND, ideali sia lcio, omologati LND,, ideali sia per campi di scuole calcio, che per campi dedicati calcio, che per camppi dedicati all'allenamento professionistico. llenamentoprofesssionistico sionistico. Contattaci per trovare la soluzione aci per trovare la soluzione giusta giusta per il tuo campo. per il ttuo campo.
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Parco giochi diffuso: la nuova tendenza nelle città
Sopra e sotto a sinistra, Lanate Pozzolo; a destra, Salerano Canavese Aree ludiche volte all'accoglienza e al gioco, alla conversazione e alla condivisione e socializzazione, nel rispetto delle distanze di sicurezza imposte dal periodo pandemico: sono i parchi gioco diffusi, di cui abbiamo iniziato a parlare con il progetto del Giardino della Gioia e della Gentilezza del Comune di Muggiò nello Speciale di Tsport 341. Nel parco giochi diffuso, al posto delle classiche installazioni ludiche, prendono vita spazi ricchi di colore, nel rispetto delle distanze di sicurezza e riportando alla memoria il gioco di strada. A Salerano Canavese, in provincia di Torino, e a Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, sono stati realizzati dei parchi gioco diffusi, seguendo uno stesso iter e nella nuova prospettiva di dare spazio al gioco libero, outdoor e nel rispetto del distanziamento imposto dal Covid-19. “Il diritto al gioco in questo ultimo triste periodo è stato violato in tutti i suoi spazi, da tutti i limiti imposti a scuola e negli spazi pubblici ed è nato questo progetto per risolvere questo problema”. Il parco giochi diffuso nasce dal gioco tradizionale di strada, che non prevede installazioni ingombranti ma colorate linee che si fondono con l’ambiente urbano creando nuovi spazi di gioco non invasivi.
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Il parco giochi diffuso di Salerano Canavese
A Salerano Canavese il parco giochi diffuso è stato inaugurato nell’area ludica per bambini comunale. È nato dai bisogni di bambini, ragazzi e delle loro famiglie e grazie all’appoggio e all’impegno dell’Amministrazione comunale di Salerano, in particolare del sindaco Tea Enrico e delle Assessore alla Gentilezza Michela Pozzato e Margherita Maina. La nuova area ludica arricchisce gli spazi di gioco di via Mercanda e l’area di via Sottomondone e piazza Vittorio Veneto.
Il parco giochi diffuso di Lonate Pozzolo
Anche a Lonate Pozzolo, in frazione sant’Antonino Ticino, a fine novembre è stato inaugurato il nuovo parco, collocato presso il giardino dei Valori, vicino a piazza Oriana Fallaci. Il parco giochi diffuso di Lonate Pozzolo valorizza il percorso del sentiero che collega la piazza alla via parallela con un parco giochi a tema sulla gentilezza, l’ascolto e il benessere. Anche in questo caso si tratta di un parco giochi che nasce dal gioco tradizionale di strada, che non prevede installazioni ingombranti ma colorate linee che si fondono con l'ambiente urbano creando nuovi spazi di gioco non invasivi. Le installazioni artistiche riqualificano gli spazi pubblici, sono ideali per rendere giocabile il cortile di una scuola, una piazza, un parco pubblico, una via o un viale alberato.
Linee guida dei due progetti
Il progetto dell’azienda piemontese Wow Srl, denominato parco giochi diffuso o parco giochi orizzontale, è stato creato dalla designer Sara Pieretti, responsabile creativa di Circowow e dall’esperto ludico Filippo Chiadò Puli e arricchito alla conoscenza del marketing territoriale di Luca Vincent Pecora. Una soluzione innovativa nata nel 2020 che permette di garantire alle famiglie il diritto al gioco nel pieno rispetto delle normative sulla sicurezza anti-covid. Nel parco giochi diffuso tutte le postazioni gioco sono progettate per permettere ai bambini di giocare a 1 metro di distanza e senza avere contatto fisico né con gli altri bimbi e nemmeno con superfici ad alto rischio: si gioca in piedi e con i piedi. L’attesa e il turno di gioco sono guidati da una segnaletica dedicata e le istruzioni sono disponibili in un QR code installato a terra. Il progetto del parco giochi diffuso è anche digitale con una rete turistica e un passaporto ludico per far vivere alla famiglia il turismo locale e il patrimonio culturale di prossimità grazie all’inserimento sull’app tabUi.
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Ubisoft aprirà un parco a tema
Ubisoft, è l'azienda francese sviluppatrice e editrice di videogiochi, con sede centrale a Montreuil, produttrice del celebre Assassin's Creed. Nel quadro di una ulteriore espansione e ramificazione all'interno dell'industria videoludica e dell'intrattenimento in generale, la compagnia francese ha ora annunciato l’intenzione di aprire un centro di intrattenimento ufficiale entro il 2025. Come riporta il comunicato stampa di Ubisoft, il primo Ubisoft entertainment Center sarà aperto entro tre anni presso Studios Occitanie Méditerranée, a 40 minuti dalla città di Montpellier. Comprenderà in primo luogo uno studio cinematografico professionale, molteplici offerte di intrattenimento, nonché vendita al dettaglio, ristoranti e ospitalità di vario genere. Per dar vita al suo progetto, Ubisoft collaborerà con la società di design e produzione Storyland Studios, e si avvarrà della tecnologia Wander di Alterface, grazie alla quale possono essere create opportunità illimitate per gli ospiti, in modo interattivo, personalizzato e in continua evoluzione. Il progetto, al suo completamento, includerà anche un parco a tema su vasta scala in cui saranno racchiusi tutti i principali franchise e figure iconiche che hanno fatto la storia di Ubisoft.
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