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DALLE DONNE PER LE DONNE
Sulle piste dell’Alta Badia abbiamo messo ai piedi gli sci della linea W2W di Blizzard-Tecnica.

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Per una giornata tutta al femminile
L8 marzo, giornata internazionale dei diritti della donna, è un’occasione per ricordare il processo di emancipazione femminile e celebrarlo. Proprio in questa data, Blizzard Tecnica ha deciso di organizzare un evento sulla neve in Alta Badia con un gruppo di giornaliste e influencer per festeggiare gli otto anni del progetto Women-to-Women.
LA STORIA - Era il 2015 quando, per la prima volta, due focus group di donne appassionate di sci e montagna, si sono incontrati a Park City e sulle Alpi Italiane con l’obiettivo di trascorrere tempo insieme discutendo delle proprie visioni intorno alla passione per l’attività sulla neve. Gli spunti raccolti sono stati fondamentali per i product manager di Blizzard-Tecnica che, partendo da qui, hanno lavorato per sviluppare i prodotti più in linea per rispondere alle diverse richieste. Infatti, gli esperti del settore ricerca e sviluppo hanno approfondito il discorso sull’anatomia e la biomeccanica femminili grazie al prezioso contributo del CeRiSM, un centro di ricerca dell’Università di Verona. Mettendo insieme tutti i risultati ottenuti, sono stati progettati prodotti nuovi, molto più adatti alle donne e alle loro esigenze specifiche.

INNOVAZIONI - L’iniziativa Women-to-Women ha preso slancio, articolandosi in modo sempre più complesso e conducendo ad innovazioni di prodotto e tecnologiche come C.A.S. Cuff Adapt, le scarpette riscaldanti Therm-IC e le fibre Celliant per mantenere i piedi delle sciatrici più caldi più a lungo nonché a nuovi design sviluppati per adattarsi alla naturale postura delle donne sugli sci. Inoltre, il programma annuale include workshop intensivi, analisi delle tendenze di mercato, sondaggi, summit di atlete, test sui prodotti e ricerche scientifiche biomeccaniche condotte sulla neve. A oggi, il Black Pearl 88 è uno degli sci della linea W2W più venduto di Blizzard.
OGGI - Il programma di Blizzard-Tecnica continua e si rilancia, per sottolineare quanto questo lavoro di approfondimento e ricerca sia fondamentale per rispondere alle esigenze delle sciatrici. Abbiamo testato in pista gli sci della linea, apprezzandone le diverse caratteristiche, dal modello più pistaiolo, il Phoenix, fino alla nuova generazione di Sheeva 11, 10 e 9 Lo Sheeva 11 è un modello pro sviluppato in stretta collaborazione con le atlete Blizzard per un’esperienza freeride di altissimo livello.
Visione E Lavoro Di Squadra
La filiale italiana del Gruppo Rossignol ha quadruplicato il suo fatturato, passando dai 7,5 milioni dell’esercizio 2012 ai 32 milioni previsti per la stagione 2023/24
Quella compiuta da Rossignol Sci srl, la filiale italiana del Gruppo Rossignol, è una vera e propria parabola. Dalla stagione invernale 11/12 alla 21/22 la quota di mercato dei tre marchi sciistici del gruppo - Rossignol, Dynastar e Lange -, mettendo insieme sci e scarponi, è arrivata al 22%, in un periodo nel quale le vendite di attrezzatura sciistica in Italia hanno proseguito il trend di calo rispetto agli anni del boom, per poi assestarsi su valori notevolmente inferiori a quelli degli anni d’oro. La filiale italiana è passata dai 7,5 milioni di fatturato dell’esercizio 2012, ai 32 milioni previsti per il 23/24, mentre l’anno fiscale che si chiuderà al 31 marzo 2023 farà segnare valori di poco inferiori ai 27 milioni. La torta dei numeri è composta da 18,5 milioni di vendita all’ingrosso di attrezzatura sciistica, 6,5 milioni di vendita all’ingrosso di abbigliamento e 7 milioni di vendita al dettaglio nei sette Pro-Shop italiani e nei due outlet.


LA VISIONE
Per arrivare a questi risultati, fondamentale è stato il lavoro di squadra. “La crescita costante porta più risultati di quella improvvisa ed è il frutto di un lavoro di gruppo” dice Alessio Meda, country manager e direttore generale di Rossignol Sci, dalla primavera 2020 alla guida anche della filiale svizzera (14,5 milioni di fatturato). Abbiamo costruito il nostro successo grazie a un team molto forte, ognuno nelle sue aree di competenza”, continua, “perché prima del prodotto, c’è l’uomo, c’è lo spirito di squadra” Una visione, quella del manager veronese in azienda dal 2006 e dal 2009 cfo della filiale italiana, della quale ha preso le redini nel 2012, che si rispecchia a pieno nei valori e nelle performance della sede di Formigliana in provincia di Vicenza.

Il Segreto La Passione
Dieci anni fa, Marco Abbà ampliava la ferramenta di famiglia a Oulx, nel cuore della Val di Susa, con un corner di attrezzatura outdoor. Il negozio dispone oggi di due nuovi locali completamente dedicati a trekking, trail running e scialpinismo di Francesca Cassi
In un territorio da sempre consacrato allo sci alpino, creare spazio per altre attività invernali non è sempre facile, così come trovare i servizi che le supportino. Ma se il terreno è fertile, lo spazio per mettere radici si trova. Marco Abbà, titolare di Abbà Sas, ha saputo cogliere quest’opportunità. Così, alla ferramenta di famiglia, attiva da quarant’anni a Oulx, in provincia di Torino, ha aggiunto una sezione outdoor con abbigliamento, calzature e accessori per la corsa in montagna e il meglio per lo scialpinismo. Guidato dalla sua passione per l’outdoor, ha deciso di creare il servizio di cui sentiva il bisogno. Ci siamo fatti raccontare la sua storia e l’evoluzione del negozio.
Quando hai pensato di ampliarti, e perché?
L’inizio dell’attività sportiva risale a circa dieci anni fa. Direi che sono state due le forze motrici. Intanto, un’esigenza di mercato: c’era spazio a livello commerciale e ho percepito io stesso il bisogno – a fronte di una richiesta – di un supporto a livello tecnico in campo scialpinismo, trekking e trail running. Non che mancassero le realtà simili alla mia, però c’era molto spazio per lavorare sull’aspetto più tecnico. La mia intenzione primaria era di creare intanto un reparto di noleggio per far conoscere ancora di più il settore. All’epoca non aveva ancora conosciuto il boom che abbiamo visto negli ultimi anni, soprattutto post pandemia.
Sei soddisfatto dei risultati ottenuti fino a oggi?
Molto: sono sempre stato lineare nella crescita e devo dirmi soddisfatto. Non dobbiamo considerare l’anno del Covid, ovviamente, per via dell’esplosione farlocca che ha dato false aspettative. Ora la situazione si è stabilizzata ed è tornata a livello normale, a scanso del periodo dell’anno scorso durante il quale, causa strascichi della pandemia e inizio della guerra, ho fatto fronte come tutti nel settore a ritardi nelle consegne e ordini sfalsati, con conseguenti problemi di gestione del materiale in magazzino.
Tra le varie attività outdoor, hai deciso di dedicarti con particolare attenzione allo scialpinismo e al trekking. Perché?
In primo luogo, sicuramente per passione personale. Alla base di tutto c’era il fatto che fossi un appassionato di queste discipline. Sono sempre stato presente anche in molte organizzazioni locali impegnate in attività ed eventi outdoor: dalla Via Lattea Trail e dal Triplo Vertical K3 al Trail di Oulx. Questo mi ha portato ad avere delle conoscenze e poi dei clienti che richiedevano un certo tipo di prodotto e anche un certo tipo di assistenza. La voglia di condividere l’esperienza che ho maturato e tutto quello che ho imparato negli anni ha fatto il resto. Volevo offrire un servizio.
Come hai scelto invece i marchi a cui dedicare i corner?
Anche in questo caso si tratta di scelte personali – ho scelto quelli che più mi piacevano, quelli che da sempre ho ritenuto più sensati per le attività in questione e che condividono la mia stessa filosofia e il mio stesso approccio all’outdoor. Non a caso l’ultima collaborazione che ho avviato è quella con Ambin: un marchio artigianale e locale, creato da qualcuno che conosce bene il suo territorio e che si impegna per lo sviluppo di attività alternative in valle. Complessivamente, la mia linea è di scegliere i marchi e non di subirli. Alcuni li ho anche lasciati negli anni perché non rispecchiavano le mie idee. sch EDA t E c N ic A
La tua attività si basa più sul noleggio o sulla vendita?
Punto di più al noleggio. Lo scialpinista appassionato ed esperto, così come il trail runner o il ciclista, è già attrezzato – sa con precisione quello che vuole e al massimo può ordinarmi un prodotto specifico. Mi interessa invece fornire un supporto tecnico, permettere al neofita di approcciarsi all’attività, di scoprirla e di adattare la scelta del prodotto secondo i suoi bisogni. Mi piacerebbe che ci fosse più sensibilità a livello di territorio e di comunità riguardo la sponsorizzazione di queste attività diciamo “secondarie’’, soprattutto da parte delle società che gestiscono il reparto invernale. Trovo che ci sia molto potenziale e che ci sia una vera possibilità di sviluppo. Anche solo i nostri vicini francesi, a Monginevro, hanno tutt’altro approccio allo scialpinismo e potremmo prendere spunto da loro, ampliando l’offerta del nostro territorio e portando valore aggiunto a questi posti stupendi. Che tipo di clientela hai?
Come accennato, si tratta piuttosto di una clientela che si sta approcciando alle attività outdoor sia invernali che estive. Il che per me è perfetto, perché voglio rimanere sempre disponibile partendo dal basso. I brand sono collaborativi con te?
Devo dire che tutte le aziende sono molto ricettive e molto collaborative. Vogliono essere presenti sul territorio e si rendono conto che attività come la mia, anche se piccole, possono avere molto potenziale. Cosa ti mette in difficoltà nel mercato outdoor? E cosa invece ti stimola di più?
Al momento, ciò che più crea difficoltà è il non controllo di internet. Mette a dura prova le attività come la mia: si possono acquistare i prodotti a prezzi non di mercato. Questo influisce molto sulle vendite perché bisogna comunque considerare il fatto che io affronto delle spese di un certo tipo – dall’affitto alle bollette – e ovviamente non posso competere a livello di prezzo. Ci vorrebbe, da questo lato, un po’ più di controllo da parte delle aziende. Dall’altro lato, quello che mi stimola di più è indubbiamente la mia passione. Le attività outdoor sono sempre state il punto cardine della mia vita. Sono entusiasta di comunicare soprattutto a chi si approccia a questo mondo che si può fare sport e si possono vivere esperienze anche senza essere degli atleti professionisti.
Nome: Abbà Sas
Indirizz0:
Via Faure Rolland 10, 10056 Oulx (TO)
Telefono/fax: 340.050449
E-mail: info@abbasas.it
Sito: abbasas.it
E-commerce: no
Facebook: @abbasas.it
Instagram: @abbasas.it
Titolare: Marco Abbà
Nascita dello shop: 2011 (precedentemente ferramenta dal 1964)
Vetrine: cinque
Personale: tre
Mq totali: 120
Discipline trattate:
Trekking, scialpinismo, running, trail running, e-bike, grafica e ferramenta
Noleggio attrezzatura: sì
MARCHI OUTDOOR
Abbigliamento:
Ferrino, Karpos, Ortovox, Oxyburn, Xtech
Calzature: Altra Running, La Sportiva, NNormal, SCARPA Scott, Topo Athletic
Attrezzatura:
Garmin, Ortovox, Petzl, Ta Bros
Attrezzatura neve:
Ambin, Atomic, Black Crows, Dynafit, Dynastar, Hagan, Pomoca, Ski Trab
Altri servizi: noleggio e-bike e attrezzatura scialpinismo, trattamento sci, ricollaggio pelli



