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Al via della Sunset anche Marco Olmo … che, alla veneranda età di quasi 74 anni, non perde un colpo e mette dietro tanti atleti che potrebbero essere addirittura suoi nipoti _ Foto: Luca Pistone e Prato Nevoso marketing
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uò far strano vedere ancora qualche foto di running su neve
I VINCITORI
in questo periodo, ma con questi scatti che arrivano freschi
Sotto una miriade di fiocchi che hanno accom-
freschi della Sunset Running Race, la storica 10 km che si corre
pagnato i runner su tutto il percorso, è un velo-
ogni fine inverno sulle piste da sci di Prato Nevoso (CN), vogliamo
cissimo Saverio Bavosio a tagliare per primo il
salutare una stagione invernale particolarmente scarsa di precipi-
traguardo precedendo Elia Bongiovanni e Mauri-
tazioni ma ricca di eventi. Poi succede, come è successo in occasio-
zio Basso. Tra le donne, arrivo in parata trionfale
ne di questa bella gara, che nei primi giorni d’aprile, le temperature
delle gemelle Luisa ed Enrica Dematteis, cugine
scendono bruscamente e una leggera nevicata imbianchi ancora
dei più noti gemelli Martin e Bernard (primo e
tutto, trasformando i primi giorni di primavera nell’inverno che non
terzo nell’edizione 2021), mentre al terzo posto si
si era ancora visto.
piazza un’ottima Laura Mazzucco, anche vincitrice della categoria over 50. Tra gli over 50 uomini,
IL PERCORSO
invece, s’impone Flavio Ferrero, davanti a Elio Gri-
La Sunset Running Race, in questa sua undicesima edizione, si è
seri e Roberto Baudracco. Da segnalare poi l’otti-
corsa su un percorso completamente ridisegnato al fine di correrla
ma prova dell’incredibile e ineguagliabile Marco
totalmente su neve. Una partenza decisamente brusca, una lunga
Olmo che alla veneranda età di quasi 74 anni, non
salita sulle piste da sci ben battute, un primo passaggio dietro la
perde un colpo e mette dietro tanti atleti che po-
cima di una seggiovia a sei posti, poi in discesa fino a incrociare
trebbero essere addirittura suoi nipoti.
Le gemelle Luisa ed Enrica Dematteis
e prendere una stradina
anch’essa
battuta,
un
ben
risalire
costante di poca pendenza, una rampa finale nei pressi della cima dell’arrivo di una modernissima telecabina, un coreografico passaggio
vicino
a
un’enorme scritta che inneggia al nome della telecabina stessa, poi giù per una lunga e divertente strada che riporta tutti là dove si era partiti, con un unico anello di otto chilometri per 500 metri di dislivello attivo. Marco Olmo
Maurizio Basso
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