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Nell’estremo sud dell’Albania Con Marco Liprandi, maestro di sci in inverno, trail runner in estate _ testo e foto di Dino Bonelli
C
i sono posti cosiddetti da cartolina, che quando li vedi
nostre gambe allenate
in foto dici: “Lì ci voglio andare”; e così fu quando vidi, sul
sui percorsi di monta-
web, gli splendidi colori del mare di Ksamil, nell’estremo
gna. Quando lo scoglio
sud dell’Albania. Acque color turchese che non hanno nulla da
è particolarmente irto
invidiare alle blasonate Seychelles o a quelle di qualsiasi isola ca-
e o scivoloso, l’utilizzo
raibica, circondano e accarezzano le tante spiaggette che con le
delle mani è fondamen-
loro mezzelune sabbiose s’incastrano nel centro abitato di Ksamil.
tale, ma anche in que-
Un centro urbano, sciatto e a tratti anche sporco e mal tenuto,
sto il continuo esercizio
sarà perché siamo a ottobre ed è bassa stagione, ma è così. Ma
sui monti ci ha discre-
da questo disordine, qua e là, si elevano idilliaci quadretti da in-
tamente
impratichiti.
corniciare. Un violento temporale ha parzialmente pulito un cielo
Ogni tanto un fossato è
grigio che non permetteva al sole di far esaltare il turchese del
lo spunto per un salto,
mare, ma ora tutto sembra ritornato a splendere di luce propria e
altre volte un cammina-
di quella riflessa.
mento,
spesso
stretto
e tortuoso, si immerge
ISPEZIONANDO LA COSTA DI CORSA
nel verde di una natura
Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, per conoscere bene una
rigogliosa e a tratti spi-
zona, il modo migliore è perlustrarla di corsa. Allora io e Marco
nosa, per sbucare nella
Liprandi, il giovane amico trail runner ora in versione compagno
baia successiva. Il mare
di viaggio, iniziamo a ispezionare la costa, un po’ via strade asfal-
calmo ci mostra tutti i
tate e stradine sterrate, e un po’ sulla spiaggia. La sabbia è di un
colori della sua bellezza
granello chiaro, grosso e sfaccettato, e tra una battigia e l’altra
autunnale: in giro non
sorgono rocce e scogli che diventano l’ostacolo divertente per le
c’è più nessuno, le tante
strutture
turistiche
sono quasi tutte chiuse, la quiete regna sovrana. Di tanto in tanto ci fermiamo a fare qualche foto o ci sfidiamo in uno scatto per raggiungere un cartello o una qualsiasi cosa dichiarata come meta della provocazione. Dopo aver gironzolato per un paio d’ore quindi, nel rientrare in hotel, posto su un’altura poco fuori dal centro e vicino a Paradise Beach (dove torneremo più volte per fare il bagno), ci lanciamo nell’ultimo testa testa sul ripidissimo arrivo finale che, dall’estrema pendenza, soprannominiamo “Mortirolo”. Ovviamente ad avere la meglio sono sempre le giovani gambe di Marco, ma io mi godo un ottimo e onorevole secondo posto. Nei giorni a seguire, ci concediamo anche una gita turistico culturale nella vicina Butrinto, un insediamento abitato fin dai tempi della preistoria, poi città appartenente alla civiltà illirica e ora sito archeologico in buono stato di conservazione.
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S ul pros s imo num ero
vi porteremo sul circuito del Gran Premio di Monte Carlo, nel Principato di Monaco