Bikefortrade 10-2021

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EVENTI DI GABRIELE VAZZOLA

BIKE PARK MASTERCLASS

Nella cornice del Dolomiti Paganella Bike Park, si è tenuta una nuova edizione di MTB Talks. Tra i focus: turismo in bici, organizzazione e gestione per far crescere le località che puntano agli appassionati off road

S

enza paura di essere smentiti, possiamo dire che il mondo della mtb è sicuramente

per i prossimi anni, in attuazione di un rigoroso masterplan per lo sviluppo della mtb. Esso

quello più variegato nel panorama della bici. Gli amanti dei sentieri si dividono tra

abbraccia molti aspetti della bici off road, partendo da tracciati per i più piccoli, fino a

malati di adrenalina, pedalatori seriali, amanti della natura, e chi più ne ha più ne

linee flow, dh e una vasta area dedicata agli amanti dei trails. Certo non mancano strut-

metta, ma una cosa li caratterizza e li accomuna tutti: prima o poi, nella carriera di un

ture come pump track e linee di salti, per far progredire i riders in tutta sicurezza. Come ci

rider giunge il momento in cui decide di far visita a un bike park. Questi in Italia hanno avu-

spiega anche Ezio Cattani, trail builder di Paganella, Trysil è un riferimento a livello euro-

to uno sviluppo lento ma costante a partire dai primi tentativi quasi pionieristici dei primi anni 2000, quando per lo più erano frequentati dai primi freerider e downhiller nostrani. Da quell’epoca fatta di luci ed ombre, in cui spesso i rider erano osteggiati piuttosto che accolti di passi avanti se ne sono fatti. Grazie a resort illuminati il movimento è cresciuto, e

PROFESSORI DI BIKE PARK

si è compresa l’importanza e il business che può derivare per le località coinvolte. Prendiamo l’esempio di Finale Ligure, una cittadina della Liguria completamente rivolta al turismo balneare, che tramite un lungo processo, ha voltato la testa anche verso l’entroterra, e scoperto di avere un potenziale inaspettato. La stagione balneare estiva dura infatti solo tre mesi. Trasformando l’area del finalese in un parco giochi outdoor, ora la località ligure si è aggiudicata, in pratica, una “never ending season”. Tra mtbiker, hiker e climber, il profilo medio del turista è cambiato completamente trasformando Finale nell’unica città alpina toccata dal mare. Roma non è stata costruita in un giorno, e nemmeno la reputazione dell’area sopracitata tra i biker. Tutto partì con le prime edizioni della 24 Ore di Finale, per poi passare alle gare come Finale Enduro, che con l’espediente di cambiare tracciato ogni anno, ha permesso di accrescere il numero di sentieri costruiti di volta in volta. Tutto sempre partendo dai trail già presenti ed evolvendo la cultura sempre più verso il rispetto dei loclals (che fossero contadini o cacciatori, oppure proprietari dei terreni), e dell’ambiente; cercando di mappare i trail più a rischio di erosione e preservando i tracciati con costruzioni storiche. Questo ci spiega Riccardo Negro (uno dei relatori di MTB Talks), insieme all’ultima novità destinata a cambiare l’approccio degli operatori del settore turistico del finalese, che paga lo scotto di non avere un resort o sistemi di trasporto a fune. Si tratta di un semplice modo che permette a tutti di contribuire economicamente alla manutenzione dei sentieri: una card che consente di fare acquisti devolvendo direttamente parte della somma spesa per questo scopo. In pratica la spesa viene ripartita tra coloro che beneficiano dell’indotto. Semplice e geniale. Un mondo completamente diverso è quello che ci viene riportato da Ole Norderhaugh, che si occupa del marketing nel bike park di Trysil in Norvegia. Qui ha sede uno dei più affollati resort scandinavi, con più di un milione di presenze annue. Ad ora solo il 14% di questi vi si recano in estate, ma Ole ci spiega durante il suo speach che sta lavorando per alzare questa percentuale, puntando tutto sulle famiglie. L’ambizioso obiettivo è quello di raggiungere il 50% e per questo sono stati investiti milioni di euro e altri sono già stanziati

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Durante MTB Talks si è parlato (ovviamente) di bike park e di alcuni degli esempi più interessanti in giro per l’Europa. Un grande plus dell’organizzazione ineccepibile di Bike Connection Agency è stato sicuramente quello di “scovare” realtà diverse, per dare una panoramica ampia dello stato dell’arte del settore. Ecco quali sono stati i relatori, e quali le aree analizzate. Martin Wyttenbach – Università di Zurigo (Svizzera) Riccardo Negro – Finale Outdoor Resort (Finale Ligure – Liguria) Ole Norderhaugh – Trysil Bike arena (Norvegia) Alberto Martinelli – Bike Le Rocche (Abruzzo) Adrian grainer – Bikeplan (Svizzera) Xavier Serret – CSRC e Elevate MTB (Catalunia, Spagna) Luca D’Angelo ed Ezio Cattani – Dolomiti Paganella Bike

Bikefortrade • numero 10 - 2021


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