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ATTRAZIONE E CONDIVISIONE

I più attenti di voi avranno notato che da qualche settimana il nostro gruppo ha cambiato nome e si è trasformato in MagNet. Ci pare giusto e doveroso dedicare questo editoriale per spiegare il perché. È presto detto: già da un po’ di tempo il nome Sport Press, al quale ovviamente eravamo molto affezionati, ci andava stretto. Siamo effettivamente nati 20 anni fa come gruppo editoriale specializzato nell’editoria sportiva. Il nome era quindi perfettamente calzante. Ma negli anni abbiamo deciso di diversificare i settori nei quali operiamo: oltre a action sport, outdoor, sci winter sport, bici, running, e a tutti gli sport in generale, ecco l’ingresso in nuovi settori, nel mondo della mobilità elettrica, del turismo attivo e naturalmente in quello della moda, per il quale fin dall’inizio è stata costituita una specifica divisione. Oggi l’azienda conta su nove testate verticali e di riferimento in settori, tra le quali HUB Style rappresenta senz’altro uno dei brand più importanti, autorevoli e riconosciuti. Come crediamo confermi anche questo quarto numero dell’anno che, come di consueto, è per gran parte dedicato alle novità della moda maschile e presente in edizione speciale a Pitti, oltre che nel corso degli altri principali appuntamenti internazionali (in versione digitale integralmente in inglese).

Da sempre, inoltre, il gruppo è attivo nel settore degli eventi. Prima con partnership strategiche e progetti condivisi. Poi con una divisione totalmente di proprietà e interna, che negli anni ha ideato e consolidato format di grande successo. Ultimo in ordine di tempo quello dei Winter Business Days, lanciati a inizio 2023 a Ponte di Legno - Tonale. Così come gli Emoving Days, giunti quest’anno alla terza edizione (fine marzo a Milano) e già diventati un punto di riferimento nell’ambito della nuove forme di mobilità. Un appuntamento sempre più partecipato da parte di pubblico e operatori. Composto da un mix di elementi che lo rendono appetibile e moderno: presentazioni, incontri, workshop, test prodotto, experience.

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La stessa formula, quella di cui sopra, che negli anni ha decretato la crescita esponenziale degli Outdoor & Running Business Days: giunti quest’anno alla nona edizione, sono attesissimi da tutta la community del mondo outdoor e running (ma con sempre più contaminazioni anche dal settore lifestyle). E si apprestano a battere nuovi record in termini di partecipazione, con oltre 3.000 operatori previsti tra il 9-10 luglio nella splendida cornice di Riva del Garda, tra i quali oltre 1.000 retailer in rappresentanza di più di 500 insegne, 130 espositori e oltre 250 marchi rappresentati. Nel 2023, ecco la nascita di una terza divisione del gruppo, denominata “Talent”. Attiva nella consulenza e nella formazione, oltre che nella valorizzazione e ricerca di figure professionali. Un’area della quale vi parleremo più ampiamente e che troverà spazio anche sui nostri media.

MagNet Media, MagNet Events, MagNet Talent: tre aree strategiche e complementari quindi, con le quali il nostro gruppo si presenta con rinnovata energia e visione. All’insegna dell’innovazione e della trasversalità, ma senza dimenticare le nostre origini “giornalistiche”. E qui è presto spiegato il significato del nome: “Mag” che richiama il concetto di magazine, sia esso cartaceo che digitale (due mondi che si ibridano e completano sempre di più). “Net” che evoca il tema della rete e delle connessioni, create e agevolate quotidianamente dalle nostre attività. Insieme vanno a comporre la parola MagNet, appunto, che significa letteralmente “magnete” in inglese: il punto di partenza e l’obiettivo che muove quotidianamente tutto il nostro lavoro è proprio quello di attrarre persone, storie, idee, opportunità, talenti e progetti. Per poi ovviamente condividerli con tutti voi, in un arricchimento costante e reciproco.

Benedetto Sironi

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Editore: MagNet S.r.l. SB Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale BENEDETTO SIRONI

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Art Director: RICCARDO RECCAGNI Contributors: MARCO RIZZI, ANGELO RUGGERI

Redazioni: Via Tertulliano 68/70 - 20137 Milano -Tel: 02.87245180

Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - redazione@hubstyle.it - www.hubstyle.it Stampa Alphaprint - Busto Arsizio (VA) - Una copia 1,00 euro

Anno 07 - N.04 / 2023 Periodico bimestrale - Registrazione al Trib di Milano n° 178 del 9 giugno 2017 - Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 Novembre 2007

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16-18

PIQUADRO: PENSARE RESPONSABILE

28-30

32-34 IL MENSWEAR DI OGGI

70-74 SNEAKER SECTION

L’ESPLORAZIONE URBANA DI THE NORTH FACE

The North Face UE, è un progetto che nasce dalla collaborazione di Hans Chyi, Andrea Jiapei Li e il team di design APAC del marchio outdoor. Dal design minimalista, incentrata sull’esplorazione, la collezione è realizzata con tessuti innovativi e tecnici. Il gilet cropped, in materiale idrorepellente, la gonna in WindWall o un accessorio il cui design è ispirato alle sacche porta magnesite, evidenziano la versatilità del prodotto. Total look, adatti a tutte le condizioni, per gli escursionisti che desiderano avventurarsi verso nuove “giungle urbane”.

SEBOY’S: QUANDO IL CLASSICO INCONTRA IL GLAM ROCK

Per la stagione primavera-estate 2023 Seboy’s annuncia la collaborazione con la IT girl ita-costaricana Natalia Bonifacci. L’italianità e lo stile del brand vengono invasi dal gusto glam rock della modella che costumizza le calzature iconiche, re-interpretandole in chiave personale. Il mocassino si arricchisce con attraenti tonalità come il bordeaux e il verde smeraldo, o il rosso strong del Texano. Il filo conduttore dell’intera capsule è la fodera interna rosa cipria, creata esclusivamente per la “Natalia Selection”.

IL PROGETTO FUTURISTICO, ETICO E GREEN DI GABRIELA GIOVANARDI

Candiani Denim lancia una capsule collection in collaborazione con Orange Fiber, azienda italiana che brevetta e produce materiali per il tessile. Il brand ha avuto l’esclusiva Coreva Design, una tecnologia che rivoluzionerà il mercato del jeans, che sfrutta le proprietà elastiche di un materiale vegetale e riduce il suo impatto ecologico, degradandosi in minor tempo. La collezione è composta da quattro pezzi gender e size-inclusive realizzati in partnership con Quid, laboratorio sartoriale fondato per favorire lavoro a persone colpite da situazioni di fragilità. Principi etici e innovativi si uniscono in questo grande progetto a cura di Gabriela Giovanardi.

PAOLONI FESTEGGIA

UN COMPLEANNO IMPORTANTE

Quarant’anni e una celebrazione che parte dal mare e dalle spiagge del Conero. Nelle Marche, nel 1983, comincia l’avventura della Manifattura Paoloni. Un anniversario importante, che parla del “fatto con cura e del saper fare”. Con un’immagine che rappresenta il Contemporary Heritage del brand. Una collezione estiva SS 23 di essenziali contemporanei ispirati alle icone della sartoria maschile. Dall’estetica versatile e senza tempo, rielaborata sulla funzionalità moderna, che riflettere stili di vita in continua evoluzione. Il brand, inconfondibilmente italiano nella dedizione al mestiere di creare capi di altissima qualità, si distingue per una visione dello stile attuale e cosmopolita.

LA COLLABO DI N°21 E WOLFORD È UN GIOCO SINERGICO

Wolford presenta l’ultima collezione in collaborazione con Alessandro Dell’Acqua, in cui la qualità distintiva del brand incontra il sapore contemporaneo di N°21. Artigianalità e innovazione si uniscono in una capsule dal design esclusivo: silhouette valorizzate da pizzi, tagli asimmetrici e materiali biodegradabili al 100%. Gonne e jumpsuit in morbida vegan leather elasticizzata che modella il corpo.

IL POP STYLE DI TOMMY HILFIGER, UN OMAGGIO AL GENIO DELLA FACTORY

Per omaggiare la leggenda della Pop Art americana, Andy Warhol, Tommy Hilfiger nell’autunno del 2022 lancia una piattaforma creativa, la Tommy Factory, ispirata al famoso studio newyorkese. Ora la collezione in collab omaggia Montauk, famoso rifugio sul mare dell’artista. La capsule è composta da 28 pezzi che esplorano la costiera attraverso texture e colori. Tra i must-have per l’uomo un maglione e un costume con stampa aragosta tipicamente pop. Per la donna una gonna midi, una camicia e un costume con stampa tramonto per rievocare la stagione estiva.

Il Lusso Si Colora Per Le Sneakers Di Adidas

BY PHARRELL WILLIAMS

L’iconica collaborazione tra adidas e Pharrell Williams torna in scena con Humanrace Samba Colors by Pharrell, una collezione di sneakers che nasce dal desiderio di celebrare l’artigianalità e la passione per il lusso e il colore. Una combinazione di nuance monocromatiche tra cui l’esclusivo verde Humanrace. Un’interpretazione esclusiva del modello Samba che si arricchisce di tomaia e lacci in pelle provenienti da ECCO Leather, leader mondiale del materiale. Attraverso la sua tecnologia a risparmio idrico consente di risparmiare 20 litri di acqua per pelle. La linguetta estesa è un richiamo alla storia senza rivali del brand nel mondo calcistico.

Debutto Per Arena Nel Lifestyle Con The Woolmark Company

Arena debutta nel segmento lifestyle, a Pitti Uomo 104, annunciando la collaborazione con The Woolmark Company. L’obiettivo per il suo 50esimo anniversario è inoltrarsi anche nel mondo della moda e non solo nell’abbigliamento sportivo e performance. La collezione beachwear SS 24 spazia da costumi da bagno ai capispalla, dalle felpe alle t-shirt, bermuda, pantaloni e mini-abiti. L’iconico logo è ricamato dai tre diamanti o stampato sui capi, che sono realizzati con l’utilizzo di fibre ad alta percentuale riciclate. La lana Merino è ultraleggera e a rapida asciugatura, assicurando allo stesso tempo una protezione dai raggi UV. Insomma, ideale per vivere momenti di relax sotto l’ombrellone.

L’IMPREVEDIBILE DIVENTA PREVEDIBILE

CON LA CAPSULE DI K-WAY

“Festival kit” è il risultato della nuova collaborazione tra Universal Works e K-Way. La collezione comprende due giacche e una borsa, disponibili in dark blue e in tonalità sabbia. Ogni articolo è realizzato con una versione riciclata del tessuto del brand di impermeabili, per creare un prodotto non solo performante e di qualità, ma anche sostenibile. Cuciture termonastrate, orlo regolabile e completamente impacchettabile, sono le principali caratteristiche che rendono queste giacche perfettamente adattabili a ogni situazione. La Festival Bag riassume l’intera collezione: utile, affidabile e spaziosa.

Una Nuova Collezione Speciale Valsport

Ollie è la nuova mini capsule di Valsport. Due modelli di scarpe genderless, che racchiudono in loro tradizioni e maestria artigianale. Chi le indossa non vuole rinunciare alla coolness intramontabile delle classiche sneakers bianche. La suola vegetale di queste calzature nasce da una lavorazione precisa. La gomma naturale di caucciù unita al bicarbonato di calcio viene vulcanizzata a 140 gradi su uno stampo in alluminio e pressata poi da storiche macchine artigianali a “torchiello”.

Realt Che Si Incontrano Tra Tradizione E Urbanstyle

Il pioniere del denim italiano, Roy Roger’s, annuncia una collaborazione con Dave’s New York, store multibrand americano specializzato nel workwear. Definita il “vintage del futuro”, la capsule è composta da 25 pezzi iconici che raccontano la naturale affinità tra i due partner, unendo tradizione e streetwear. Work pants, giacche in denim o in versione short denim jacquard; completano l’offerta una serie di t-shirt con stampe vintage, provenienti dall’archivio di Roy e Dave’s, originale degli Anni ’60.

Quando Il Lusso Invade Le Subculture Urbane

Per la prima volta il brand sportwear Best Company, collabora con Patta, famoso marchio olandese fondato nel 2004. Questa partnership, dal forte impatto culturale, rappresenta una ribalta dello streetwear elevato al luxury, con un’estetica metropolitana e richiami al mondo naturale, lasciando un segno nella subcultura globale. Le t-shirt sfoggiano vivaci ricami floreali che celebrano la bellezza della natura come la “Busi Busi” crewneck, la “Faya Faya Lobi” e la “Tawa Tawa” hoodie che presenta un design con uccelli nel loro habitat naturale.

ETRO: APERTURA A RIYADH, IN ARABIA SAUDITA

Con uno spazio di 200 mq, situati presso il Kingdom Center di Riyadh, Etro annuncia l’apertura della sua nuova boutique monomarca. In collaborazione con Etoil Group il brand rafforza la sua presenza nell’area mediorientale. Elegante, essenziale, con materiali dai toni chiari, lo spazio offre visibilità sulle collezioni ready-to-wear donna e uomo, fiancheggiate dalla piccola pelletteria, fragranze e accessori.

Si Reinventa Lo Store Parigino Di Maison Valentino

La couture romana dall’influenza francese si reinventa a Parigi, in Avenue Montaigne. Uno spazio inedito, ideato da Jacopo Venturini e Pierpaolo Piccioli, per ospitare tre piani dedicati al Prêt-à-porter donna e uomo. Ambiente caldo ed evocativo, in cui il rosso con tutte le sue sfumature ravviva pareti e luci bianche. Forti i richiami ornamentali che spaziano dagli Anni ‘3o ai ‘70, una galleria artistica con elementi decorativi unici. La nuova boutique, inoltre, ospita dal 15 giugno al 15 luglio le creazioni più emblematiche dell’artista italiano Gioele Amaro con cui la Maison ha collaborato in occasione della mostra Resignify a Pechino nel 2021.

Tessabit Festeggia 70 Anni

Con Una Nuova Boutique Uomo

Una storia lunga 70 anni che nasce sulle rive del Lago di Como. Tessabit è la boutique fondata nel 1953 dalla famiglia Molteni che, grazie alla sua selezione originale e ricercata dei migliori brand di abbigliamento e accessori luxury, è sinonimo d’avanguardia e continua ricerca stilistica. In occasione del 70esimo anniversario, in un palazzo storico nel cuore della città lariana, è stata inaugurata la nuova “casa di Tessabit”, ideata e progettata dallo studio di Architettura Cardinali&Gazzabin. Qui le linee morbide degli ambienti interni si mixano perfettamente con gli esterni imponenti ed eleganti. Un’armoniosa metafora che racconta del lungo percorso della famiglia Molteni.

Jw Anderson Apre A Milano Il Primo Flagship Italiano

JW Anderson apre a Milano. Il brand annuncia l’apertura del flagship store meneghino: il secondo del brand e il primo in Italia. L’evento rafforza il legame con l’Italia iniziato nel giugno 2022, con il debutto della collezione menswear all’interno del calendario della moda milanese. La location è al numero 16 di via Sant’Andrea, nel cuore del Quadrilatero. Il negozio si estende su un unico piano per un totale di 53 metri quadrati suddivisi in due ambienti principali, con una vetrina a tutta altezza sulla strada. Lo spazio è stato progettato da 6a Architects, già autore del negozio JW Anderson di Soho a Londra.

A CANNES, LA LOCATION MEDITERRANEA DI VILEBREQUIN

PAUL&SHARK X TIGU BEACH PER UN’ESTATE CONSAPEVOLE

Un elegante stabilimento balneare, Tigu Beach, sulle acque cristalline del Golfo del Tigullio, nei pressi di Sestri Levante, che per la stagione estiva 2023 vestirà Paul&Shark. Questa zona della Liguria non è stata scelta per caso. Infatti, il beach club si colloca in prossimità di un territorio dove la biodiversità è ricca ed elevata. Il progetto nasce da un lato dalla volontà del marchio di raccontare un’Italia da salvaguardare, di un pianeta che ha bisogno di essere tutelato e della necessità di parlare di estate in modo consapevole e costruttivo. Dall’altro, un modo nuovo e chic di concepire la spiaggia: un concept creativo ideato dall’imprenditore Edoardo Santanna, storico proprietario di Tigu Beach e Mattia Ferrari anima internazionale e creativa

Il creatore di costumi nato a Saint-Tropez, Vilebrequin, prende il timone dell’iconico stabilimento balneare di Cannes: L’Ondine. Uno spazio reinterpretato per ambientare a pieno le sue creazioni. Nato dall’immaginario dell’interior designer Vincent Darré, il lungomare de “La Croisette” ospita ora un’immersione paradisiaca nel Mediterraneo. Legno invecchiato accostato a piastrelle e ceramiche dipinte a mano. Un solarium per sorseggiare un drink e mangiare pietanze tipiche locali. Tono esclusivo è la possibilità di prendere in prestito su richiesta accessori del brand ,per trascorrere al meglio una piacevole giornata in spiaggia.

Pensare Responsabile

Un design performante e riconoscibile quello di Piquadro. Una filiera green dalla sostenibilità certificata, che impegna l’azienda con progetti etici, innovativi e di ricerca di Valeria Oneto

Èil marchio italiano di accessori tech-design. Piquadro, nato nel 1998 dalla mente imprenditoriale del ceo e founder Marco Palmieri, che abbiamo avuto il piacere di intervistare, fin dagli esordi ha saputo distinguersi per il suo mix perfetto di design, qualità e funzionalità, diventando il brand di riferimento di business man, ma anche woman, di viaggiatori, amanti del bello. Tutti i prodotti Piquadro sono il frutto di un’attenta progettazione, dove la lavorazione della pelle è interpretata in chiave contemporanea. L’azienda, quotata in Borsa, ha chiuso il 2022 con una crescita di fatturato pari al 17,5%. Oggi è impegnata, su più fronti, in strategie di responsabilità green e sociale, con progetti singolari come quello del Corno alle Scale.

Perchè il brand si chiama Piquadro?

Piquadro significa P al quadrato, dove la P sta per Palmieri, il mio cognome, e per pelletterie. Ho sempre avuto una grande passione per la matematica e quando è stato il momento di creare il mio marchio, mi è venuto naturale pensare a questo.

Su quali valori si basa il marchio? Cosa vi rende autentici?

Ciò che a mio parere rende unico Piquadro è la combinazione di design e performance con il sapore della lavorazione artigianale italiana, la qualità dei pellami pregiati e la cura per i dettagli.

Chi è il cliente Piquadro?

Il cliente Piquadro è uno “slasher”, un uomo dalle passioni diversificate che si sente a suo agio nel business formale come negli sport estremi. È un serio professionista ma si fa apprezzare anche alla consolle da Dj, viaggia in auto, ma anche in bici e in monopattino.

Cosa offrite oggi al vostro cliente? Cosa vi diversifica dai competitor?

Oggi la sensibilità del consumatore è molto diversa rispetto al passato. C’è una consapevolezza diffusa sui temi di Etica e Sostenibilità e un brand esperienziale non può limitarsi a perseguire la soddisfazione del cliente semplicemente attraverso la qualità del prodotto, l’innovazione e l’assistenza. Deve avere obiettivi più alti ed etici riempiendo di valori solidi e condivisibili la promessa e l’immaginario che rappresenta. Il Gruppo Piquadro sente molto forte la responsabilità di promuovere un’innovazione sostenibile e quindi un cambiamento culturale che, preservando il profitto, metta al primo posto il rispetto dell’ambiente e il progresso sociale per garantire il futuro delle prossime generazioni. Siamo quindi partiti oltre 10 anni fa con i nostri primi progetti di responsabilità sociale volti a promuovere la diversità. Poi c’è stata la svolta green sulla progettazione del prodotto con l’allungamento del suo ciclo di vita, l’impiego di materiali riciclati e l’utilizzo di pellami provenienti da filiera certificata. Infine, il progetto a sostegno della comunità delle nostre montagne e la compensazione delle emissioni carboniche per l’intero Gruppo.

Sulla sostenibilità quali sono dunque le vostre scelte strategiche?

Nell’ambito delle attività ESG possibili, abbiamo individuato diverse aree in cui concentrare risorse e investimenti. Abbiamo lavorato sul prodotto per poter sostituire i nostri tessuti tecnici con materiali riciclati e/o biodegradabili, ugualmente performanti, garantendo una durata ancora più lunga. Sul tema del ci- clo di vita del prodotto stiamo lavorando da tempo per ampliare le opportunità di riparazione e abbiamo in pipeline un progetto con un approccio innovativo alla questione della riparabilità dei prodotti. Siamo molto rigorosi sulla comunicazione relativa alla responsabilità e abbiamo per questo ideato uno strumento per rendere quanto più trasparente possibile il dialogo con il consumatore, inserendo nei cartellini di prodotto un indice (Piquadro Recycled Index) che riporta la percentuale di materiale riciclato utilizzato. Sempre in tema di ambiente, abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e sulla loro compensazione. Le 1.896 tonnellate di CO2 prodotte nell’anno fiscale 2021-22 dalle aziende del Gruppo - Piquadro, The Bridge e Lancel – sono state compensate attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati generati grazie alla riforestazione di aree fortemente degradate del Cerrado in Brasile. Grazie alle azioni poste in atto da Piquadro per la riduzione delle emissioni, abbiamo avuto un calo del 16% della CO2 prodotta dall’headquarter di Gaggio Montano nell’anno fiscale appena concluso, emissioni che continueranno a essere compensate con i crediti di carbonio. In parallelo con le attività in difesa dell’ambiente, abbiamo dedicato un forte impegno alla responsabilità sociale con un’attenzione specifica alla nostra comunità, focalizzandoci su tre direttrici: innanzitutto il supporto alle disabilità, attraverso la nostra fondazione con progetti che prevedono il finanziamento di start-up sociali e formazione. Contemporaneamente sosteniamo le famiglie disagiate della zona, con donazioni di vario genere, come i pc per la didattica a distanza necessari durante i lockdown e il finanziamento di ore di formazione per gli studenti. Infine, abbiamo intrapreso un ampio progetto a supporto alla comunità delle nostre montagne, il rilancio della stazione sciistica del Corno alle Scale attraverso la promozione di un turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e attento alle diversità.

Un progetto dunque a tutto tondo, quello del Corno alle Scale. Sta dando soddisfazioni?

Sì, senza dubbio un progetto di ampio respiro. Il nostro scopo principale era quello di evitare che, a causa della chiusura della stazione sciistica e della conseguente

L’impronta carbonica del trolley in policarbonato PQ-Light è stata compensata scarsità di lavoro, i giovani della zona dovessero andarsene per cercare altrove un futuro migliore. Volevamo, inoltre, raggiungere questo obiettivo attraverso uno sviluppo sostenibile sul piano ambientale e su quello economico, facendo leva su un turismo eco-responsabile, promotore della montagna in estate e in inverno. Per questo abbiamo, tra le altre cose, deciso di finanziare come Gruppo Piquadro la compensazione carbonica della stazione sciistica facendone la prima in Italia dove si scia con la consapevolezza che le emissioni di anidride carbonica degli impianti di risalita sono state compensate attraverso un progetto di riforestazione certificato. Infine volevamo rendere la nostra montagna fruibile anche alle persone diversamente abili e abbiamo quindi pianificato la costruzione di una struttura adeguata e la disponibilità di istruttori abilitati. Un enorme sforzo per noi ma una soddisfazione altrettanto grande perché il Corno alle Scale ha chiuso un’ottima stagione con beneficio per almeno 100 persone che lavorano per gli impianti di risalita, le scuole di sci, i noleggi sci, i bar e i ristoranti sulle piste, oltre a tutte le attività collaterali.

Ma il Corno alle Scale è anche una linea di prodotti Piquadro?

Esattamente. Abbiamo voluto dedicare alla nostra montagna la prima linea Piquadro di prodotti high-performance per l’outdoor. Ci sembrava il nome perfetto per una linea testata proprio sulle nevi del Corno alle Scale. Inoltre, in questo modo abbiamo potuto dare grande visibilità alla stazione sciistica.

A Pitti 104 presenterete novità, anche di prodotto, relative al tema sostenibilità?

Piquadro propone a Pitti una novità importante: l’estensione della linea eco-responsabile Corner 2.0 con l’inserimento dei trolley e delle sneaker da donna.

La gamma, ispirata a un successo Piquadro dei primi Anni 2000, diventa così una vera e propria linea per il viaggio, composta da una serie di zaini e calzature ma anche da trolley di diverse dimensioni, borsoni e necessaire. Tutti prodotti con lo stesso approccio green, con materiali riciclati e tecnologie che mini- mizzano le emissioni carboniche. L’altra importantissima novità è l’inserimento in collezione della versione femminile delle sneaker eco-responsabili Corner 2.0. Nuovi colori e taglie, con tomaia in tessuto e PU riciclati. La soletta interna è in sughero mentre la suola e il battistrada contengono plastiche recuperate da scarti di produzione. Coerentemente con la strategia green di Piquadro, le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione dei trolley e del nuovo modello di scarpa Corner 2.0, saranno compensate, come i precedenti, attraverso l’acquisto di crediti di carbonio certificati. Così Piquadro si pone all’avanguardia nella sostenibilità ambientale optando per una compensazione carbonica non soltanto relativa alla carbon footprint delle attività aziendali, ma anche alla produzione di determinati prodotti. Ed è una delle prime aziende al mondo ad aver abbracciato un tale livello di impegno.

Quali sono gli item best seller del brand? Quanto conta per voi la linea travel?

I nostri bestseller sono da sempre gli zaini. Piquadro è stato pioniere nello zaino business, lanciandolo ormai più di 20 anni fa con una campagna pubblicitaria molto innovativa. Rispetto ad allora la gamma dei nostri zaini sì è ampliata e grande spazio viene oggi dato a prodotti “ibridi”, ugualmente adatti al lavoro e al tempo libero, venendo incontro al desiderio sempre più sentito di informalità e commistione tra business e leisure. I nostri zaini Urban, bestseller da qualche anno, sono l’esempio perfetto di questa filosofia. Quanto al prodotto luggage, si tratta per noi di un segmento strategico nel quale contiamo di crescere molto nei prossimi anni sfruttando il nostro know-how e la credibilità costruita nell’area del travel business. La nostra gamma è ora già molto articolata, con linee in policarbonato e in alluminio, resistenti ed estremamente affidabili, realizzate in una palette colori per tutti i gusti e tutte le tipologie di viaggio.

Come è organizzata la vostra distribuzione italiana ed estera? E quanto conta il vostro e-commerce?

La rete distributiva di Piquadro si estende su oltre 50 paesi nel mondo e conta su 81 boutique monomarca, delle quali 53 sono in Italia e 28 all’estero. L’e-commerce è per noi un canale strategico che ci sta dando molte soddisfazioni.

Come sta andando il 2023?

Il Gruppo Piquadro ha chiuso l’ultimo esercizio con un fatturato di 175,6 milioni di Euro in crescita del 17,5%. In particolare il trimestre gennaio-aprile 2023 ha visto un incremento del 22%. Si può quindi essere cautamente ottimisti per il nuovo anno nonostante l’instabilità geopolitica generale.

Con Vista Su Firenze

Due interessanti proposte made in Italy legate alla tradizione ma allo stesso tempo contemporanee. Con particolare attenzione alle tematiche di responsabilità ambientale e sociale di Sara Fumagallo

Arno Eyewear

La sua mission è quella di avere un impatto positivo sul pianeta e sulle persone. E come ci riesce? Offrendo occhiali da sole accessibili, rispettosi dell’ambiente e con un approccio a Km 0. In questo senso, Arno Eyewear incoraggia l’eco-sostenibilità, l’artigianato e un lifestyle consapevole, impegnandosi a ideare e progettare i propri prodotti nel modo più responsabile possibile. Guardando anche il piccolo dettaglio. Tutte le montature sono realizzate in bio-plastica, una materia prima innovativa composta principalmente da fonti rinnovabili, mentre le custodie sono in eco-pelle e poliestere riciclato, con un cinturino in cotone organico e finiture in legno. Gli occhiali di AE sono interamente made in Italy, progettati nel cuore di Firenze e fatti a mano a Genova. E sono prodotti in limitate quantità, per evitare sprechi e sovrapproduzione. Instagram. arnoeyewear arnoeyewear.com

Do

Qui non ci sono barriere. Non esiste presente e futuro. E nemmeno la differenza tra uomo e donna. L’idea della moda che sta alla base del progetto di Domenico Orefice, campano di origine e classe 1997, è ben precisa e libera da pregiudizi. DO è un universo ibrido e duale in cui due mondi – quello tangibile e quello virtuale - coesistono in maniera complementare e funzionale, annullando ogni distanza. In questo modo si crea un’armonia intrinseca che si esprime come un tratto distintivo del brand. Un filo indistruttibile che congiunge capi e accessori al mondo del metaverso e del 3D. Una celebrazione del made in Italy attraverso un codice estetico contemporaneo e senza luogo in cui sportswear e innovazione, tailoring e artigianalità si intersecano e si contaminano. Un progetto autentico e internazionale, supportato da Polimoda, che per la prima volta debutta a Firenze in occasione di Pitti 104. Instagram. domenicooreficetm

Uno Sguardo Cosmopolita

Nato da un’intuizione di Tommaso Pecchioli come un piccolo punto di ricerca, oggi Gerard Loft ha acquisito grande notorietà a livello internazionale grazie al continuo scouting di nuovi brand

di Sara Fumagallo

Il suo è un concetto di abbigliamento che unisce tradizione e trasgressione, classico e innovativo. Nato a Firenze, nel 1997, come piccolo luogo di nicchia, Gerard Loft oggi è diventato un punto di riferimento per i clienti di tutte le età. La sua offerta spazia dalle proposte uomo e donna, fino al bambino e gli accessori. Durante i primi anni, lo spazio si estendeva su una superficie di 70 mq raggiungendo, nel 2002, i 250 mq. Grazie ai materiali da costruzione utilizzati per la ristrutturazione dell’area originaria, si è creato un ambiente nuovo che richiama i loft di Brooklyn e, a volte, il gusto berlinese. Il negozio ha continuato a evolversi, crescere e cambiare forma annettendo, qualche anno più tardi, il piano superiore dell’immobile, fino a raggiungere gli attuali 400 mq. Le mura antiche del secondo livello sono state messe in risalto, lasciandole al loro stato grezzo, per poi essere decorate con gli scatti del fotografo Toni Thorimbert. È proprio grazie a queste ultime ristrutturazioni che lo store è diventato un luogo particolare in cui allestire feste private, anteprime di artisti ma anche set cinematografici. Un posto rinomato che, nel corso del tempo, è riuscito a dar vita anche a numerose partnership speciali con importanti brand come adidas, collaborando direttamente con Berlino al progetto Friends of the family. Ma anche con Napapijri, Levi’s, La Martina e Uniform con i quali ha disegnato capsule o capi in co-branding. Ha instaurato, inoltre, un’importante sinergia con Nike: lo store è stato uno dei primi a essere inserito all’interno del circuito dei negozi fashion del marchio. Abbiamo avuto modo di parlare della realtà di Gerard Loft con Tommaso Pecchioli, founder e titolare.

Quando e dove nasce lo store Gerard Loft? Perché la scelta di questo nome?

Lo store, erede naturale del marchio Gerard, nasce nel 1997 a Firenze. L’aggettivo Loft deriva da una definizione di un vecchio spazio industriale trasformato in negozio ma richiama

Scheda Tecnica

Nome boutique: Gerard Loft

Indirizzo: Via dei Pecori 34/36r 50123 Firenze

Titolare: Tommaso Pecchioli

Mq: 400

Sito web: gerardloft.com

Tra le griffe più vendute uomo: Autry, Briglia 1949, Circolo 1901, Duno, Haikure, Hidnander, Id.Eight, Keelling, Roberto Collina, Star Point, Stone Island, Valsport, White Sand, Xacus

Tra le griffe più vendute donna: Bazar Deluxe, Campomaggi, Circus Hotel, Co.Go, Erika Cavallini, Forte_Forte, Laura Urbinati, Mes Demoiselles, Oof Wear, Semicouture, Simona Corsellini, True Royal anche il negozio Seibu Loft di Tokyo, anche quest’ultimo nato come appendice del grande department store Seibu.

Qual è la sua mission e quali le sue vision?

La nostra mission è quella di proporre a un pubblico sempre più esigente nuovi brand di ricerca, soprattutto italiani. Questo perché il nostro store è una tappa fissa e fonte d’ispirazione per tanti addetti al settore ma anche artisti, registi e stilisti di tutto il mondo come Steven Spielberg, Kylie Minogue, Renato Zero e Biagio Antonacci.

Cosa vi contraddistingue dai competitor?

Ci contraddistinguiamo soprattutto per il nostro modo di esporre e proporre nuovi input, in maniera sempre molto sincera e originale. Da sempre trampolino di lancio per brand e stilisti emergenti.

Progetti futuri?

Per Pitti Uomo 104 di giugno proporremo in anteprima mondiale un nuovo marchio: Keeling. Un total look maschile ispirato al mare, e capitanato da Andrea Claudio Galluzzo e il fondo Sealand international degli Emirati Arabi.

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