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SCARPE VECCHIE & NUOVE di Marco Rizzi

Helen Kirkum è un’artista e designer lon dinese, fondatrice dello studio che porta il suo nome, che si è posta un obiettivo tanto pratico quanto utopico: salvare dal macero o, ancor peggio, dalla discarica, le scarpe inutilizzate. Da un approccio creativo al problema nascono le Palimpsest Sneakers - non un simbolo che possa ricordarci colpe e sprechi ma un nuovo prodotto pratico, utiliz zabile e sostenibile. Come le ha definite lei, una vera “scarpa fatta di scarpe”.

A raccontarci meglio com’è nato questo ambizioso progetto è stata proprio Helen.

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Come hai sviluppato i principi di design e upcycling alla base del tuo progetto? Quanto sei stata condizionata e ispirata dalle tue esperienze da footwear designer?

È iniziato tutto mentre studiavo per il mio master al Royal College of Art. Volevo realizzare delle sneakers ma non sapevo da dove cominciare, quindi ho pensato fosse una buona idea farne a pezzi qualcuna per capire come fossero fatte. Ho contattato un centro di riciclaggio pensando che avrebbero avuto “qualche” paio da poter utilizzare. Quando mi sono resa conto delle tonnellate di scarpe, in particolare singole e inutilizzabili donate ogni settimana, ho deciso che quello sarebbe stato il mio “materiale grezzo” e che il mio obiettivo sarebbe stato di educare e ispirare gli altri riguardo agli sprechi legati alle calzature. In alcuni dei miei lavori passati come designer ho decisamente sentito la pressione e la frustrazione di dover creare qualcosa di nuovo con il solo scopo della novità, quindi quando ho avuto la possibilità di lavorare nel mio studio ho voluto focalizzarmi sul creare le collezioni lentamente, con una ragione e uno scopo.

Come funziona tutto il processo? Dal reperimento delle scarpe da “smontare” alla realizzazione del paio finale. Ti chiedo di guidarmi attraverso gli step di questo progetto.

Sono stati necessari tanti esperimenti ed errori per arrivare a una situazione in cui il processo di produzione fosse scalabile pur mantenendo radici autentiche. Sono fortunata a poter fare affidamento su un team incredibile che si occupa di reperire, pulire e smontare ogni singola scarpa. Vantiamo una collaborazione di lunga durata con l’ente benefico Traid e periodicamente ritiriamo tutte le scarpe singole e inutilizzabili che ricevono tra le donazioni. Lo “smontaggio” è abbastanza semplice, si tratta principalmente di scucire tutti gli elementi della scarpa separando tutto ciò che è utilizzabile, separando tutto il resto che sarà nuovamente riciclato. Sono necessari circa 40 componenti per realizzare un’intera tomaia, provenienti da una fino a otto scarpe singole. Per il modo in cui combiniamo e cuciamo insieme tutti gli elementi, ogni paio di sneakers Palimpsest che creiamo è totalmente unico, avendo la sua personalità e una combinazione unica di materiali. Abbiamo rilasciato la nostra prima collezione “Palimpsest” lo scorso settembre - il processo di prototipia ha richiesto circa un anno, ma realisticamente questa scarpa è stata il mio sogno fin dalla prima volta in cui ho messo piede in uno dei magazzini di Traid. Tutti i primi prototipi provengono dalla collezione che ho realizzato per il mio master e ogni progetto successivo è stato un passo verso questa collezione definitiva. È incredibilmente difficile ottenere tutto questo con autenticità, quindi è stato davvero un momento d’orgoglio quando finalmente ho visto le scarpe là fuori.

All’inizio di quest’anno hai avuto modo di esporre la tua ultima collezione durante la London Fashion Week. Pensi che l’industria della moda e quella calzaturiera siano pronte a comprendere il significato del tuo lavoro e che siano capaci di fare un processo di autocritica necessario per apprezzarlo nel modo giusto?

Per la nostra mostra “Step Back” dello scorso febbraio ho deciso in maniera orgogliosa di mostrare l’intero processo al posto del prodotto finale, esponendo 824 scarpe singole recuperate dai centri di raccolta e riciclo dove raccogliamo la nostra “materia grezza” per le produzioni successive. Abbiamo mostrato a tutti in maniera innegabile l’enorme quantità di materiale con cui veniamo a contatto ogni giorno, invitando il pubblico presente alla mostra a verificare direttamente. Abbiamo lavorato con il curatore Matthew Needham per creare uno spazio che fosse crudo e immersivo, dando ai visitatori momenti di solitudine per comprendere questo processo in maniera più profonda. L’industria della moda è senza dubbio complessa e vive ancora di novità continue. La “sostenibilità” è diventata una parola che può significare tutto e niente, quindi penso che possa creare confusione immaginare cosa realmente sia corretto e quale direzione seguire. Ciò che amo del nostro progetto è che è di facile comprensione: una scarpa fatta di scarpe. Da parte nostra, cerchiamo sempre di spiegare in maniera semplice il modo in cui lavoriamo e sfruttiamo opportunità come la Fashion Week per mostrarlo a un pubblico potenzialmente nuovo. È stato fantastico conversare durante la Settimana della Moda con ospiti che per la prima volta stavano scoprendo cose nuove, entrando in punta di piedi in un mondo più eco-consapevole, quindi sono orgogliosa di come siamo riusciti a creare un movimento che potesse favorire questo cambiamento di mentalità.

In alto: Helen Kirkum, designer e fondatrice di Helen Kirkum Studio.

A fianco: una delle sneakers create nell’ambito del progetto “Palimpsest”

L’intervista completa su hubstyle.it

Un Nuovo Record Per La Scarpa Pi Costosa Di Sempre

Un paio di Air Jordan 13 indossate da Michael Jordan durante Gara 2 delle NBA Finals 1998 è stato battuto all’asta da Sotheby’s lo scorso 11 aprile nella sua sede newyorkese, raggiungendo l’esorbitante prezzo di 2.23 milioni di dollari. Questo le rende le scarpe più costose mai vendute, infrangendo un altro record stabilito sempre da Sotheby’s nel 2021: quella volta si trattava di una rara Nike Air Ship calzata da Michael Jordan durante la sua stagione da rookie con i Chicago Bulls, venduta per 1.47 milioni di dollari. Negli ultimi anni la richiesta per i memorabilia legati a Michael Jordan è alle stelle e presto un nuovo record potrebbe essere stabilito, dato che sembra che l’Air Jordan 12 da lui indossata durante il “Flu Game” potrebbe tornare all’asta: nel 2013 diventò la scarpa più costosa, con un prezzo finale di “soli” 104.000 dollari.

SIAMO AL TERMINE DEL PROGETTO NIKECRAFT?

Dopo oltre un decennio la partnership tra Nike e Tom Sachs, che ha dato vita al progetto NikeCraft, potrebbe essere arrivata alle sue battute conclusive. Da qualche mese l’artista newyorkese è al centro di enormi critiche seguite a una serie di gravi accuse mosse da un ex membro del team al lavoro nel suo studio. Questi fatti hanno ovviamente intaccato anche il rapporto tra Sachs e Nike, con lo Swoosh che ha dichiarato che avrebbe preso in considerazione con grande attenzione ogni accusa rivolta al designer. Al comunicato è seguito qualche mese di silenzio, rotto da una nuova nota ufficiale di Nike che ha annunciato una temporanea interruzione della collaborazione con Tom Sachs oltre a un immediato stop di ogni release in programma per il 2023. Contemporaneamente Sachs ha pubblicato una lettera di scuse sui social, senza però ammettere nessuna delle colpe a lui attribuite. Che si tratti della fine della partnership con Nike?

FLASH ON THE ROAD:

NUOVI MODELLI NEL CATALOGO BRANDBLACK

Brandblack rinnova la line-up dei modelli disponibili includendo due nuove silhouette: la Sansin (in foto) e la Santa Monica, entrambe realizzate con una struttura ereditata dai modelli tecnici sportswear con suole leggere, dynamic fit e allacciatura rapida. Fondato nel 2014 da David Raysse, designer di grande esperienza con un passato in Skechers, Fila e adidas, Brandblack è un marchio che fonde minimalismo ed eleganza con la funzionalità radicata nella storia dei grandi brand sportivi. Nel corso degli anni ha attirato l’attenzione di molti nel mondo delle sneakers, lavorando anche con l’ex head of Men’s Footwear di Versace Salehe Bembury.

Joe Grondin Passa Da New Balance Ad Aim Leon Dore

Quando nello scorso mese di marzo Joe Grondin ha confermato il suo addio a New Balance in molti sono rimasti sorpresi. Tanti lo considerano uno dei principali artefici del recente successo del marchio americano, avendo guidato negli ultimi anni il dipartimento responsabile di collaborazioni e special projects consolidando partnership importanti e accogliendo nuovi collaboratori tra cui Salehe Bembury, Joe Freshgoods, Stray Rats e JJJJound. Grondin ha scelto i suoi canali social per annunciare il passaggio ad Aimé Leon Dore, per cui ricoprirà il ruolo di chief marketing officer. Tra le numerose attività di cui sarà responsabile per il marchio newyorkese ci sarà anche l’importante sinergia con New Balance, a cui proprio lui ha dato il via quando sedeva dall’altro lato della scrivania.

UNA SOLUZIONE IN ARRIVO PER IL CASO ADIDAS/YEEZY

La querelle tra adidas e Kanye West potrebbe finalmente essere giunta al termine. Il marchio tedesco ha interrotto ogni rapporto con il rapper e designer statunitense a causa delle sue numerose dichiarazioni razziste e antisemite, che hanno portato anche al termine del suo rapporto privilegiato con diversi brand tra cui Balenciaga. Al centro della questione, però, rimaneva il destino dell’enorme stock di prodotti a marchio YEEZY già prodotti e destinati per l’uscita nella seconda metà del 2022. Per evitare che merce per un valore totale di 1.2 miliardi di euro (elemento che ha portato adidas a chiudere il suo primo anno in perdita in oltre un trentennio) potesse finire al macero, o ancor peggio distrutta, le parti hanno cercato per mesi una soluzione che pare sia stata raggiunta. L’azienda ha confermato agli investitori che la merce sarà venduta e parte dei proventi saranno devoluti in beneficenza.

Palace E New Balance Ancora Insieme

“Una collaborazione attesa 10 mila anni”: con questa tag-line il marchio londinese Palace ha annunciato la sua seconda collaborazione ufficiale con New Balance. Dopo aver contribuito al rilancio della MT580 lo scorso anno, Palace ha scelto questa volta di lavorare con la 991 made in UK, un classico del marchio del New England proposto in due colorway esclusive ispirate dai modelli del catalogo outdoor Anni ’90. L’intera collezione, che oltre alle scarpe comprende anche alcuni capi d’abbigliamento con doppio branding, è stata presentata con un cortometraggio pubblicato sui social che vede come protagonisti due uomini primitivi, impegnati a “scoprire” la nuova collaborazione attesa, appunto, 10 mila anni.

Nike E Travis Scott Confermano Il Ritorno Della Mac Attack

Nelle scorse settimane il rapper americano Travis Scott ha attirato l’attenzione di molti calcando il palco di uno dei suoi concerti con quella che pare possa essere la sua prossima sneaker collaborativa realizzata con Nike. Si tratta di una Nike Mac Attack in cui il classico “baffo” è rimpiazzato da quello rovesciato, ormai divenuto la firma del rapper di Houston. La Mac Attack è un modello da tennis del 1984, primo pro-model realizzato da Nike per il leggendario tennista statunitense John McEnroe. Non essendo mai stato riproposto dopo l’uscita originale il modello ha generato una sorta di culto da parte di collezionisti e appassionati di vintage. L’anno prossimo la Mac Attack compirà 40 anni, che sia l’occasione giusta per riportarla sugli scaffali?

END. CLOTHING AL DEBUTTO CON KEEN

Il retailer britannico END. Clothing ha da poco rilasciato la sua prima collaborazione con KEEN, marchio statunitense con sede a Portland noto principalmente per il suo approccio unico al design e alla selezione dei materiali. END. ha avuto la possibilità di realizzare una versione personalizzata della Uneek, un ibrido d’ispirazone outdoor tra sneaker e sandalo, lanciato nel 2014 e divenuto rapidamente uno dei modelli simbolo del brand americano. La selezione delle tonalità utilizzate per questa collabo è il volo degli aquiloni, un’attività tradizionale nelle aree rurali e costiere nel sud del Regno Unito, nonché un modo alternativo di trascorrere tempo all’aria aperta. Le END. x KEEN Uneek “Kites” sono già disponibili online e in esclusiva in tutti i punti vendita END. Clothing.

Mizuno Rinnova Anche La Sky Medal

Dopo aver proposto una versione rielaborata della Wave Rider, ormai un classico del catalogo running del brand, Mizuno mette nuovamente mano all’archivio e applica il trattamento β anche alla Sky Medal. Il modello ha fatto il suo debutto nel 1993 ed è tornato nei negozi per la prima volta nel 2019 diventando una delle silhouette principali della linea Sportstyle grazie a una serie di importanti collaborazioni internazionali. La Sky Medal β è una nuova versione che pone il focus su qualità e materiali, messi in evidenza grazie a linee semplici e combinazioni di colore scelte alla perfezione. La prima colorway, già disponibile nei negozi, combina diverse tonalità di marrone, beige e verde, mixando dettagli premium con elementi della tradizione sportiva.

IN ARRIVO UNA NUOVA AIR JORDAN PER J. BALVIN

Da qualche anno ormai il musicista e produttore J. Balvin è uno dei volti principali di Air Jordan fuori dai campi sportivi. La star colombiana ha già all’attivo ben due collaborazioni, a cui presto se ne aggiungerà una terza. A mostrarla in anteprima è stato proprio il cantante, che ha deciso di indossare le sue nuove Air Jordan 3 mentre passeggiava nel paddock del Gran Premio di Formula 1 a Miami, svoltosi lo scorso 7 maggio. I primi scatti postati online hanno creato immediatamente grande attesa tra gli appassionati, tra cui un’altra delle celebrità legate ad Air Jordan, ovvero DJ Khaled, che ha subito provato ad assicurarsene un paio. Al momento non sono disponibili informazioni certe, ma sembra che l’uscita delle Air Jordan 3 x J. Balvin sia in programma per il mese di settembre.

Una Seconda Hoka Per Cotopaxi

HOKA e il marchio outdoor Cotopaxi tornano a lavorare insieme e anche in questa seconda release il colore è protagonista. Il modello scelto è la Anacapa Breeze Low, scarpa da trail running adatta a tutte le condizioni metereologiche, con una suola Vibram Megagrip dal tallone cavo con geometria Hubble per rendere più confortevole l’appoggio e lo stacco del piede anche sui terreni accidentati. A rendere particolare questa versione è la tonalità terracotta scelta per la tomaia, con accenti che vanno dall’azzurro della suola al viola della linguetta e al verde della fodera. Cotopaxi, da sempre impegnato in attività benefiche in America Latina, a margine della release ha voluto donare insieme a HOKA 60 mila dollari a True Colors United, un’organizzazione che supporta ragazzi e ragazze appartenenti a minoranze e alla comunità LGBTQ+, contribuendo alla costruzione di rifugi e alla creazione di nuove opportunità lavorative e sociali.

Anche Jae Tips Tra I Partner Di Saucony Originals

Nelle ultime stagioni le collaborazioni sono tornate a essere uno dei punti di forza di Saucony Originals, che sotto la guida di Jason Faustino ha saputo lavorare al meglio con una selezione eclettica di grandi brand, nuovi partner e artisti che si affacciavano per la prima volta al mondo delle sneakers. In questa categoria ricade anche Jae Tips, rapper newyokese nativo del Bronx che ha avuto la possibilità di lavorare a una limited edition della Grid Azura 2000 curata in ogni minimo dettaglio, dalla selezione di materiali e colori al posizionamento di scritte e messaggi nascosti. La collaborazione è stata rilasciata inizialmente soltanto a NYC con enorme successo, per poi essere distribuita a una selezione di retailer internazionali.

“JOIN THE TEAM” LA COLLEZIONE DI KARHU

E SASU KAUPPI

Questa primavera Karhu ha voluto rinnovare il suo rapporto con il fashion designer finlandese Sasu Kauppi affidandogli la sua prima collezione collaborativa “in singolo”. La capsule collection, ribattezzata “Join the Team”, comprende la Fusion 2.0 in due colorway esclusive oltre a una serie di capi d’abbigliamento ispirati al catalogo sportswear Anni ’80, da cui Kauppi ha voluto riprendere anche il “team logo” arcobaleno che da il nome alla collezione. Dopo aver terminato gli studi alla prestigiosa Central Saint Martins di Londra, Kauppi ha ricoperto diversi ruoli di rilievo nel mondo del design, fino all’inizio della partnership con Kanye West che l’ha voluto in YEEZY prima come consulente, poi come head designer per la linea menswear. Successivamente Kauppi è tornato in Finlandia per fondare il suo own-brand SSSU, con cui ha avuto modo di lavorare una prima volta con Karhu prendendo parte alla collaborazione a sei mani con il retailer londinese FootPatrol, rilasciata nel 2020.

TIMBERLAND METTE L’ARCHIVIO

NELLE

Mani Di Samuel Ross

Future 73 è il rivoluzionario progetto con cui Timberland sta coinvolgendo designer, artisti e creativi da tutto il mondo, chiamati a rielaborare i classici presenti nell’archivio del marchio americano. Tra gli invitati c’è anche Samuel Ross, il geniale designer britannico fondatore di A-Cold-Wall*, che ha avuto modo di proporre la sua personale visione del 6-inch boot e del 3-eye lug. Ross ha voluto ispirarsi a due aspetti di Londra tanto distanti quanto iconici e riconoscibli come l’architettura brutalista e la cultura caraibica. Il 3-eye lug è stato realizzato interamente in nylon balistico, che sostituisce la tradizionale tomaia in pelle, mentre il paneling del 6-inch boot è stato completamente rivoluzionato, eliminando lacci e occhielli per lasciare spazio a una zip laterale.

Salomon E Sandy Liang Presentano La Loro Prima Collaborazione

L’ottimo lavoro fatto nel corso degli ultimi anni paga e Salomon continua a far parlare di sé anche nel mondo delle sneakers. Mentre in molti sono in trepidante attesa della prossima uscita in programma con Hidden.ny, sapientemente pubblicata in largo anticipo sui social per ingolosire i collezionisti, un’altra collaborazione ha riscosso grande successo: si tratta del pack firmato dalla designer newyorkese Sandy Liang, che comprende una XT-6 Expanse e una RX Moc 3.0. La classica XT-6 è stata vestita con diverse tonalità di rosa, rinforzi neri e accenti verde mentre la Rx Moc 3.0, un sandalo dal look molto più tecnico con tomaia in mesh one-piece, è tutta giocata con bianco e nero, su cui risalta però il tema floreale inserito da Sandy Liang in molte delle sue creazioni.

Nel Cuore Di Firenze

Presente nel capoluogo toscano dal 2016, Flow Run ha conquistato il pubblico nazionale e internazionale con la sua selezione di sneakers uniche e ricercate di Maria

Pina Ciuffreda

Èall’interno della famosa piazza Strozzi, a Firenze, che dal gennaio 2016 sorge la lussuosa boutique di urban fashion specializzata in luxury sneakers e calzature in limited edition. Parliamo di Flow Run, lo store esclusivo in cui trovare nuovi trend di stagione e brand affermati. Un vero e proprio luogo di culto per ogni sneakers addicted e appassionato di moda streetwear.

Ne abbiamo parlato con Lorenzo Giovinazzo, store manager di Flow Run.

Per prima cosa vi chiedo, come da tradizione, di presentarvi ai nostri lettori e parlarci brevemente di Flow Run. Flow Run nasce nel 2016 come estensione del negozio di abbigliamento Flow Store e dall’esigenza di dare alla città di Firenze un contenitore completamente nuovo e dedicato esclusivamente alle sneakers.

Dai marchi più conosciuti, alle edizioni limitate. Dedichiamo molto tempo alla ricerca, proponendo molti brand emergenti e made in Italy.

Firenze è senza alcun dubbio una delle capitali culturali e turistiche d’Italia. Quali sono i principali vantaggi, e quali le difficoltà, nel rapportarsi giornalmente con un pubblico internazionale?

La nostra città ci permette di essere sempre in contatto con per- sone nuove e culture diverse, e la sneakers, in maniera sempre maggiore, è diventata nel tempo un legame tra i diversi stili di interpretare la moda.

Al momento nel mondo delle sneakers modelli e look Anni ‘00 sembrano farla da padrone, grazie in particolare all’ottimo lavoro di marchi giapponesi come Mizuno e Asics. Quale potrebbe essere, secondo voi, il prossimo grande trend?

Ci sarà sempre una parte di clienti che non rinuncerà a un look più classico, ma a oggi la scarpa tecnica e l’innovazione dei tessuti e dei materiali stanno sicuramente prendendosi una grossa fetta di mercato. Non si può più rinunciare alla comodità. Ciò che vedremo sarà sempre più tecnico e performante ma con un occhio maggiore al look.

Potendo scegliere un marchio e un modello a cui siete magari particolarmente legati per la storia di Flow Run, quale potrebbe essere la vostra sneaker collaborativa dei sogni?

Al momento collaboriamo già allo sviluppo dello stile con diverse aziende made in Italy che ci permettono di esprimere il nostro modo di interpretare le sneakers handmade. Nello specifico aziende come Alexander Hotto, Primabase, Alberto Fasciani, Seboy’s e Shoto.

Scheda Tecnica

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